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- - text: "Parti Ricorrente:Daniel André (Bruxelles, Belgio) [Rappresentante: avv. M. Jourdan] Convenuta: Commissione delle Comunità europee Conclusioni del ricorrente - annullare la decisione della Commissione 6 ottobre 2005, che ha negato al ricorrente, per una prestazione effettuata per conto e su richiesta della Corte di giustizia in data 12 e 13 gennaio 2005, l'indennità forfettaria prevista dall'art. 7 della Convenzione relativa alle condizioni di lavoro ed al regime pecuniario degli agenti interpreti di conferenza reclutati dalle istituzioni dell'Unione europea; - condannare la convenuta a risarcire il danno subito dal ricorrente a causa dell'atto lesivo, ovverosia al pagamento della somma di EUR 241,99, pari all'indennità che avrebbe dovuto essere versata, maggiorata di interessi a partire dalla data della sua esigibilità; - condannare la convenuta alle spese. Motivi e principali argomenti Il ricorrente, agente interprete di conferenza, svolge prestazioni occasionali per conto dei vari servizi di interpretazione delle istituzioni comunitarie. Le sue prestazioni sono svolte nell'ambito di contratti di incarico che prevedono le giornate e il luogo in cui l'interpretazione è richiesta. Tali incarichi sono disciplinati, per gli aspetti pecuniari, dalla Convenzione relativa alle condizioni di lavoro ed al regime pecuniario degli agenti interpreti di conferenza reclutati dalle istituzioni dell'Unione europea. Nella presente causa, il ricorrente impugna la decisione della Commissione che gli ha negato il pagamento dell'indennità forfettaria di viaggio prevista dall'art. 7 della citata Convenzione, e disciplinata nei dettagli dalle %quot%modalità applicative%quot% allegate a quest'ultima. Nel ricorso, il ricorrente contesta l'interpretazione di tali disposizioni adottata dalla convenuta, secondo la quale l'esistenza di un lucro cessante derivante dallo spostamento sarebbe una condizione sine qua non per il pagamento dell'indennità in questione. Inoltre, la Commissione avrebbe dovuto considerare il 12 gennaio 2005 come primo giorno di incarico del ricorrente, sebbene quest'ultimo avesse già lavorato per un'istituzione comunitaria il 10 e l' 11 gennaio 2005. Secondo il ricorrente, il testo della Convenzione non contiene, neppure implicitamente, le condizioni supplementari richieste dalla convenuta, la quale che modificherebbe quindi indebitamente il contenuto della Convenzione. Infine, il ricorrente sostiene che l'esistenza di una successione di contratti di incarico con una o più istituzioni comunitarie non consente di negargli il beneficio dell'indennità contestata. -------------------------------------------------- "
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+ - text: "(1999/801/CE) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 175, paragrafo 1 e l'articolo 300, paragrafo 2, prima frase e paragrafo 3, primo comma, vista la proposta della Commissione, visto il parere del Parlamento europeo(1), considerando quanto segue: (1) la Comunità è parte contraente della convenzione per la protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento(2), in prosieguo denominata %quot%Convenzione di Barcellona%quot%; essa ha inoltre stipulato quattro protocolli adottati nell'ambito della convenzione di Barcellona: il protocollo sulla prevenzione dell'inquinamento del mare Mediterraneo dovuto allo scarico di rifiuti da parte di navi e di aeromobili(3), il protocollo relativo alla collaborazione in materia di lotta contro l'inquinamento del mare Mediterraneo provocato dagli idrocarburi e altre sostanze nocive in caso di situazione critica(4), il protocollo relativo alla protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento di origine tellurica(5) e il protocollo relativo alle zone specialmente protette del Mediterraneo(6); (2) la Commissione ha partecipato, a nome della Comunità, ai negoziati sulla revisione del protocollo relativo alla protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento di origine tellurica, in prosieguo denominato %quot%protocollo%quot%; (3) a norma dell'articolo 174 del trattato la politica comunitaria nel settore dell'ambiente contribuisce anche alla realizzazione degli obiettivi di conservazione, protezione e miglioramento della qualità dell'ambiente e alla promozione, su scala internazionale, delle misure destinate a risolvere problemi ambientali di portata regionale o planetaria; (4) le modifiche apportate al protocollo rientrano, almeno in parte, nelle competenze comunitarie; la Comunità ha in effetti adottato varie direttive nel settore(7) e in detto contesto verifica che la conclusione di tali accordi internazionali non violi o alteri la portata del diritto comunitario vigente; (5) l'adesione della Comunità al protocollo modificato contribuisce a realizzare gli obiettivi di cui all'articolo 174 del trattato; (6) il protocollo modificato è stato adottato e aperto per la firma nel corso della conferenza dei plenipotenziari tenutasi a Siracusa il 7 e l'8 marzo 1996; (7) il Consiglio ha deciso di sottoscriverlo il 22 luglio 1996, data alla quale, tuttavia, il protocollo modificato non era più aperto alla firma, DECIDE: Articolo 1 Sono approvate a nome della Comunità le modifiche al protocollo relativo alla protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento di origine tellurica. Il testo di tali modifiche è accluso alla presente decisione. Articolo 2 Il presidente del Consiglio è autorizzato a notificare, a nome della Comunità, l'accettazione delle modifiche al protocollo relativo alla protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento di origine tellurica, a norma dell'articolo 16 della convenzione per la protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento(8). Articolo 3 La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Essa diventa efficace il giorno dell'adozione. Fatto a Lussemburgo, addì 22 ottobre 1999. Per il Consiglio Il Presidente S. MÖNKÄRE (1) GU C 219 del 30.7.1999, pag. 186. (2) Decisione 77/585/CEE, GU L 240 del 19.9.1977, pag. 1. (3) Decisione 77/585/CEE, GU L 240 del 19.9.1977, pag. 1. (4) Decisione 81/420/CEE, GU L 162 del 19.6.1981, pag. 4. (5) Decisione 83/101/CEE, GU L 67 del 12.3.1983, pag. 1. (6) Decisione 84/132/CEE, GU L 68 del 10.3.1984, pag. 36. (7) Direttiva 76/464/CEE del Consiglio, del 4 maggio 1976, concernente l'inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell'ambiente idrico della Comunità (GU L 129 del 18.5.1976, pag. 23). Direttiva modificata dalla direttiva 91/692/CEE (GU L 377 del 31.12.1991, pag. 48). Direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (GU L 257 del 10.10.1996, pag. 26). (8) La data di entrata in vigore delle modifiche al protocollo relativo alla protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento d'origine tellurica sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee a cura del Segretariato generale del Consiglio dell'Unione europea. "
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