{"text": "\n\n\nArt. 138\n Trascrizione del verbale redatto con il mezzo della stenotipia\n\n\n1. Salvo quanto previsto dall'articolo 483 comma 2, i nastri impressi con i caratteri della stenotipia sono trascritti in caratteri comuni non oltre il giorno successivo a quello in cui sono stati formati. Essi sono uniti agli atti del processo, insieme con la trascrizione. \n\n\n\n2. Se la persona che ha impresso i nastri \u00e8 impedita, il giudice dispone che la trascrizione sia affidata a persona idonea anche estranea all'amministrazione dello Stato. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-10-24&atto.codiceRedazionale=088G0492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:12:44.904581"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n\n((\n\n\n1. All'istituzione di scuole elementari e di istituti e scuole di istruzione secondaria nonch\u00e9 dei corsi finalizzati al rilascio dei titoli di studio provvede la provincia in base ai piani da essa predisposti tenendo conto, oltre che della popolazione scolastica, delle condizioni territoriali e socio-economiche che possono rendere localmente difficile il raggruppamento degli alunni, nonch\u00e9 di particolari esigenze connesse alla tutela delle minoranze linguistiche della provincia di Trento. \n\n\n\n2. I piani di cui al comma 1 comprendono anche la soppressione, la trasformazione ed il trasferimento delle scuole esistenti, per una migliore distribuzione delle scuole nel territorio provinciale, l'attuazione di provvedimenti legislativi della provincia in ordine all'organizzazione e al funzionamento delle scuole e istituti di istruzione nonch\u00e9 l'attuazione di quanto disposto dall'art. 2 del decreto legislativo 16 dicembre 1993, n. 592\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-09-17&atto.codiceRedazionale=088G0456&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:33:09.018062"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n952. Decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1983, col quale, sulla proposta del Ministro del tesoro, il Monte di credito su pegno di Caravaggio, di 2\u00aa categoria, in Caravaggio (Bergamo), viene incorporato nel Monte di credito su pegno di Milano - Banca del Monte di Milano, in Milano. Le modalit\u00e0 della fusione, compresa la data di decorrenza della stessa, saranno approvate con decreto del Ministro del tesoro, ai sensi dell'art. 47, comma primo, del regio decreto-legge 12 marzo 1936, n. 375, e successive modificazioni, e del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 17 luglio 1947, n. 691.\n\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 febbraio 1984\n Registro n. 7 Tesoro, foglio n. 5\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-02-29&atto.codiceRedazionale=083U0952&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T05:04:09.884687"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Pagamento differito\n\n\n1. L'articolo 4, comma 2, del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 151, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 202, \u00e8 abrogato.\n\n\n\n2. In conformit\u00e0 agli articoli 226 e 227 del codice doganale comunitario di cui al regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, l'articolo 79 del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, e successive modificazioni, \u00e8 sostituito dal seguente:\n\"Art. 79 (Pagamento differito di diritti doganali). - 1. Il ricevitore della dogana consente, a richiesta dell'operatore, il pagamento differito dei diritti doganali per un periodo di trenta giorni. Lo stesso ricevitore pu\u00f2 autorizzare la concessione di una maggiore dilazione, per il pagamento dei diritti afferenti la sola fiscalit\u00e0 interna, fino ad un massimo di novanta giorni, compresi i primi trenta.\n2. La concessione del pagamento differito, sia per i primi trenta giorni sia per la maggiore dilazione, \u00e8 accordata a condizione che, a garanzia dei diritti dovuti e dei relativi interessi, sia prestata cauzione ai sensi dell'articolo 87.\n3. Il ricevitore della dogana pu\u00f2 in qualsiasi momento, quando sorgano fondati timori sulla possibilit\u00e0 del tempestivo soddisfacimento del debito, revocare la concessione del pagamento differito; in tal caso l'operatore deve, entro cinque giorni dalla notifica della revoca, estinguere il suo debito o prestare una ulteriore garanzia ritenuta idonea dal ricevitore stesso.\n4. L'agevolazione del pagamento differito comporta l'obbligo della corresponsione degli interessi, con esclusione dei primi trenta giorni, al saggio stabilito semestralmente con decreto del Ministro delle finanze sulla base del rendimento netto dei buoni ordinari del Tesoro a tre mesi\".\n\n\n\n3. Il pagamento dell'imposta sul valore aggiunto afferente le operazioni doganali effettuate dal 1o al 24 dicembre deve essere comunque eseguito non oltre il successivo 30 dicembre di ciascun anno.\n\n\n\n Note all'art. 5:\n - Si riporta il testo dell'art. 4 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 151, recante: \"Provvedimenti urgenti per la finanza pubblica\", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13 maggio 1991, n. 110, e convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 202, cos\u00ec come modificato dal presente provvedimento:\n \"Art. 4 (Aumento delle aliquote dell'imposta di fabbricazione e della sovraimposta di confine su prodotti petroliferi. Altre disposizioni in materia di entrate). - 1. Le aliquote dell'imposta di fabbricazione e della corrispondente sovrimposta di confine sui seguenti prodotti petroliferi sono aumentate:\n a) da L. 61.721 a L. 62.562 e da L. 33.615 a L. 34.456 per ettolitro, alla temperatura di 15 gradi centigradi rispettivamente per gli oli da gas da usare come combustibili e per il petrolio lampante per uso di illuminazione e riscaldamento domestico di cui alle lettere f), punto 1), e d) punto 3 della tabella B allegata alla legge 19 marzo 1973, n. 32;\n b) da L. 25.229 a L. 25.481, da L. 28.475 a L. 28.77 e da L. 70.671 a L. 71.628 per conto kg, rispettivamente per gli oli combustibili diversi da quelli speciali semifluidi, fluidi e fluidissimi, di cui alla lettera H), punti 1-b), 1-c) e 1-d), della predetta tabella B.\n 2. (Comma abrogato).\n 3. L'imposta di consumo sul gas metano usato come combustibile per impieghi diversi da quelli delle imprese industriali ed artigiane \u00e8 aumentata a lire 258 al metro cubo. Nei territori di cui all'art. 1 del testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, l'imposta \u00e8 dovuta nella misura di lire 164 al metro cubo.\n 4. Le disposizioni di cui al comma 3 non si applicano al consumo di gas metano per usi domestici di cottura dei cibi e per produzione di acqua calda di cui alla tariffa T1 prevista dalla delibera del Comitato interministeriale dei prezzi (CIP) n. 37 del 2l giugno 1986, nonch\u00e9 ai consumi di riscaldamento individuale a tariffa T2 fino a 250 metri cubi annui.\n 5. Le aliquote di imposta stabilite nel comma 3 si applicano a partire dalle fatturazioni emesse dalla data di entrata in vigore del presente decreto, limitatamente ai consumi attribuiti, su base giornaliera, al periodo successivo alla predetta data, considerando convenzionalmente costante il consumo nel periodo.\n 6. Ai fini dell'applicazione dell'imposta di fabbricazione istituita con l'art. 1, comma 8, del decreto-legge 9 settembre 1988, n. 397, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 1988, n. 475, si considerano sacchetti di plastica utilizzati come involucri che il venditore al dettaglio fornisce al consumatore per l'asporto delle merci, quelli che oggettivamente presentano i requisiti per tale utilizzazione, quali la presenza di aperture laterali, o di maniglie di qualsiasi tipo.\n 7. In caso di violazione dell'obbligo di pagamento dell'imposta indicata nel comma 6 si applica, indipendentemente dal pagamento del tributo, la multa dal doppio al decuplo dell'imposta evasa; la multa non pu\u00f2 essere, comunque, inferiore a lire 5 milioni.\n 8. Per l'inosservanza delle prescrizioni dettate in ordine alle modalit\u00e0 di applicazione dell'imposta di fabbricazione e della corrispondente sovrimposta di confine stabilite nei decreti previsti dal comma 8 dell'art. 1 del decreto-legge indicato nel comma 6, si applica la pena pecuniaria da lire 1 milione a lire 5 milioni.\n 9. L'accertamento delle violazioni indicate nei commi 7 e 8 \u00e8 demandato, nei limiti delle attribuzioni stabilite dalla legge 7 gennaio 1929, n. 4, oltre che ai pubblici ufficiali indicati nel capo II del titolo II della stessa legge, anche ai funzionari degli uffici tecnici di finanza e delle dogane muniti di speciale tessera di riconoscimento nell'ambito delle rispettive competenze\".\n - Si riporta il testo degli articoli 226 e 227 del Regolamento (CEE) n. 2913/92 del 12 ottobre 1992, gi\u00e0 citato nelle note all'art. 3:\n \"Art. 226. - L'autorit\u00e0 doganale determina, fra le modalit\u00e0 sotto indicate, quella da utilizzare per concedere la dilazione di pagamento:\n a) singolarmente per ogni importo dei dazi contabilizzato, alle condizioni di cui all'art. 218, paragrafo 1, primo comma, oppure all'art. 220, paragrafo 1;\n b) globalmente sia per tutti gli importi dei dazi contabilizzati alle condizioni di cui all'art. 218, paragrafo 1, primo comma, durante un periodo, fissato dall'autorit\u00e0 doganale, che non pu\u00f2 eccedere trentuno giorni;\n c) globalmente per tutti gli importi dei dazi contabilizzati insieme, ai sensi dell'art. 218, paragrafo 1, secondo comma\".\n \"Art. 227. - 1. La dilazione di pagamento \u00e8 di trenta giorni. Essa viene calcolata come segue:\n a) quando la dilazione di pagamento \u00e8 effettuata conformemente all'art. 226, lettera a), il termine \u00e8 calcolato dal giorno che segue quello nel corso del quale l'importo dei dazi \u00e8 contabilizzato dall'autorit\u00e0 doganale.\n Quando ci si avvalga dell'art. 219, il termine di trenta giorni, calcolato conformemente al primo comma, \u00e8 diminuito di un numero di giorni corrispondente al termine eccedente due giorni utilizzato per la contabilizzazione;\n b) quando la dilazione di pagamento \u00e8 effettuata conformemente all'art. 226, lettera b), il termine \u00e8 calcolato dal giorno che segue quello in cui scade il periodo di contabilizzazione globale.\n Esso \u00e8 diminuito di un numero di giorni corrispondente alla met\u00e0 del numero di giorni che costituisce il periodo di contabilizzazione globale;\n c) quando la dilazione di pagamento \u00e8 effettuata conformemente all'art. 226, lettera c), il termine decorre dal giorno che segue quello in cui scade il periodo nel corso del quale \u00e8 concesso lo svincolo delle merci. Esso \u00e8 diminuito di un numero di giorni corrispondente alla met\u00e0 del numero di giorni che costituisce il periodo di cui sopra.\n 2. Quando i periodi di cui al paragrafo 1, lettere b) e c), comprendono un numero di giorni dispari, il numero di giorni da detrarre dal termine di trenta giorni, ai sensi del paragrafo 1, lettere b) e c), \u00e8 uguale alla met\u00e0 del numero pari immediatamente inferiore a tale numero dispari.\n 3. Ai fini di semplificazione, quando i periodi di cui al paragrafo 1, lettere b) e c), sono di una settimana o di un mese considerati agli effetti civili, gli Stati membri possono disporre che il pagamento degli importi dei dazi che hanno formato oggetto di dilazione di pagamento venga effettuato:\n a) quando si tratta di una settimana considerata agli effetti civili, il venerd\u00ec della quarta settimana successiva;\n b) quando si tratta di un mese considerato agli effetti civili, al pi\u00f9 tardi il sedicesimo giorno del mese successivo\".\n - Il decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, \u00e8 gi\u00e0 citato nelle note all'art. 3.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-08-01&atto.codiceRedazionale=000G0262&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T14:27:39.099570"} {"text": "\n\n\n Art. 19. \n\n\n 1. Le farmacie e le loro organizzazioni professionali e sindacali partecipano e collaborano ai programmi di medicina preventiva, di informazione e di educazione sanitaria indetti dalla regione e dagli enti locali e territoriali o loro consorzi, con particolare riferimento al settore dell'assistenza farmaceutica. \n 2. All'uopo le farmacie e le organizzazioni locali dei farmacisti operano in stretto contatto e collaborano con gli enti di cui al comma 1, al fine di realizzare i seguenti obiettivi: \n a) diffusione capillare dell'informazione e della documentazione sul farmaco, sull'attivit\u00e0, indicazioni e controindicazioni dei farmaci in generale, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 29 e 31 della legge n. 833 del 1978; \n b) indicazioni (adeguate ed attinenti) agli assistiti sull'uso specifico dei farmaci prescritti e somministrati; \n c) partecipazione a gruppi di lavoro e ad \u00e8quipe (enti locali e quartieri) per la realizzazione dei programmi di informazione ed educazione sanitaria; \n d) partecipazione e collaborazione ad iniziative di aggiornamento professionale indette dalla regione ed attuate tramite gli enti locali o territoriali; \n e) collaborazione per l'acquisizione di dati ed elementi ritenuti necessari dall'ente alla indagine epidemiologica e statistica, alla formulazione dei programmi e degli interventi di medicina preventiva e curativa; \n f) disponibilit\u00e0 alla prestazione della propria opera e attivit\u00e0 professionale, su richiesta della regione o dell'ente locale, presso i servizi pubblici del territorio allo scopo di perseguire finalit\u00e0 particolari (prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza, lezioni e informazioni per i genitori, gli insegnanti e gli alunni nelle scuole, tenuta, uso e conservazione dei farmaci per uso interno presso ambulatori dei servizi territoriali..... ecc.) previa apposita regolamentazione; \n g) predisposizione di un sistema di segnalazione immediata alla utenza di comunicazioni concernenti i servizi urgenti di guardia medica e farmaceutica in zona; \n h) collaborazione ad opere di educazione alimentare inerenti la dietetica infantile e senile, i corretti regimi alimentari degli adulti, la dietoterapia, la idroterapia, le conseguenze di alcoolismo e tabagismo; \n i) vigilanza in ogni caso in cui si possono presumere tentativi di induzione all'uso delle droghe e sostanze comunque nocive; \n l) cooperazione ad opere di ripristino dell'equilibrio ecologico naturale, tramite interventi di diverso ordine, quali periodici prelievi di campioni delle acque, controllo delle fonti di approvvigionamento idrico, segnalazione di vari tipi di inquinamento o di insufficiente tutela della flora e fauna ambientali, a qualunque causa riferibili. \n 3. Le predette forme di collaborazione debbono essere concordate tra gli enti e le organizzazioni dei farmacisti di cui al comma 1. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-03-16&atto.codiceRedazionale=089G0108&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T22:07:27.950451"} {"text": "\n\n\n\n\n Art. 48. \n\n Sicurezza nazionale e divulgazione di informazioni \n\n Nessuna disposizione del presente accordo deve essere interpretata nel senso che obbliga una delle Parti a fornire informazioni la cui divulgazione sia considerata contraria ai suoi interessi essenziali in materia di sicurezza. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-01-11&atto.codiceRedazionale=13G00010&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:04:02.707388"} {"text": "\n\n\nArt. 6-novies\n\n(( (Percorso condiviso per la ricontrattazione delle locazioni commerciali). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Le disposizioni del presente articolo sono volte a consentire un percorso regolato di condivisione dell'impatto economico derivante dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, a tutela delle imprese e delle controparti locatrici, nei casi in cui il locatario abbia subito una significativa diminuzione del volume d'affari, del fatturato o dei corrispettivi, derivante dalle restrizioni sanitarie, nonch\u00e9 dalla crisi economica di taluni comparti e dalla riduzione dei flussi turistici legati alla crisi pandemica in atto. \n\n\n\n2. Nei casi in cui il locatario non abbia avuto diritto di accedere, a partire dall'8 marzo 2020, ad alcuna delle misure di sostegno economico adottate dallo Stato per fronteggiare gli effetti delle restrizioni imposte dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 ovvero non abbia beneficiato di altri strumenti di supporto di carattere economico e finanziario concordati con il locatore anche in funzione della crisi economica connessa alla pandemia stessa, il locatario e il locatore sono chiamati a collaborare tra di loro in buona fede per rideterminare temporaneamente il canone di locazione per un periodo massimo di cinque mesi nel corso del 2021. \n\n\n\n3. Le disposizioni del presente articolo si applicano esclusivamente ai locatari esercenti attivit\u00e0 economica che abbiano registrato un ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi nel periodo compreso tra il 1\u00b0 marzo 2020 e il 30 giugno 2021 inferiore almeno del 50 per cento rispetto all'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra il 1\u00b0 marzo 2019 e il 30 giugno 2020 e la cui attivit\u00e0 sia stata sottoposta a chiusura obbligatoria per almeno duecento giorni anche non consecutivi a partire dall'8 marzo 2020\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-03-22&atto.codiceRedazionale=21G00049&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T19:43:36.240247"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n Autorizzazione alla ratifica\n\n\n\n\n1. Il Presidente della Repubblica \u00e8 autorizzato a ratificare i seguenti Accordi: \n\na) Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Serbia inteso a facilitare l'applicazione della Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957, fatto a Belgrado il 9 febbraio 2017; \n\nb) Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Serbia inteso a facilitare l'applicazione della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, fatto a Belgrado il 9 febbraio 2017. \n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-19&atto.codiceRedazionale=19G00094&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T11:05:35.630204"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto il regio decreto 28 gennaio 1866, n. 2804;\n\n\n\n\n\n\nVisto il regio decreto 7 giugno 1866, n. 2996;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Capo provvisorio dello Stato 18 aprile 1947, n. 266, e successive modificazioni;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 2 della legge 4 gennaio 1951, n. 13;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per gli affari esteri, di concerto con il Ministro per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 istituito, in Spalato (Jugoslavia) un Vice consolato di 1\u00aa categoria alle dipendenze del Consolato generale di 1\u00aa categoria in Zagabria.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-02-27&atto.codiceRedazionale=066U1325&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T10:23:18.962955"} {"text": "\n\n\nArt. 81\n Disposizioni finanziarie\n\n\n1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le Amministrazioni interessate provvedono all'adempimento dei compiti derivanti dal presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-31&atto.codiceRedazionale=012G0091&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T16:54:32.902368"} {"text": "\n\n\n\n\n Protocollo \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-10-14&atto.codiceRedazionale=082U0745&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T12:17:25.346417"} {"text": "\n\n\nArt. 24\n Aspettativa per motivi di famiglia\n\n\n\n Il dipendente che aspira ad ottenere l'aspettativa per motivi di famiglia deve presentare motivata domanda al Ministero dell'interno per il tramite gerarchico.\n Il Ministro per l'interno deve provvedere sulla domanda entro un mese ed ha facolt\u00e0, per motivate ragioni di servizio, di respingere la domanda, di ritardarne l'accoglimento e di ridurre la durata dell'aspettativa richiesta.\n L'aspettativa pu\u00f2 in qualunque momento essere revocata per ragioni di servizio.\n Il periodo di aspettativa non pu\u00f2 eccedere la durata di un anno, il dipendente non ha diritto ad alcun assegno.\n Il tempo trascorso in aspettativa per motivi di famiglia non \u00e8 computato ai fini della progressione economica e del trattamento di quiescenza e previdenza.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-12-04&atto.codiceRedazionale=061U1224&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T17:22:36.290649"} {"text": "\n\n\nArt. 24\n\n((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 11 GENNAIO 2018, N. 3))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-06-16&atto.codiceRedazionale=067U0396&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T08:53:29.682710"} {"text": "\n\n\nArt. 12-bis\n\n(( (Disposizioni concernenti la Fondazione Centro sperimentale di cinematografia). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n\n\n1. Al decreto legislativo 18 novembre 1997, n. 426, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) all'articolo 2, comma 2, dopo le parole: \"sono adottati\" sono inserite le seguenti: \", acquisito il parere del comitato scientifico,\"; \n\nb) all'articolo 3, comma 1: \n 1) all'alinea, dopo le parole: \"nel campo della cinematografia\" sono inserite le seguenti: \"e delle produzioni audiovisive, con particolare riferimento all'analisi e all'attuazione delle innovazioni conseguenti allo sviluppo delle tecnologie digitali\"; \n 2) la lettera c) \u00e8 sostituita dalla seguente: \n \"c) la ricerca, la sperimentazione e l'alta formazione in merito ai nuovi linguaggi e alle tecniche di produzione innovative del cinema e della produzione audiovisiva quali la realt\u00e0 virtuale, la realt\u00e0 aumentata, le tecniche e le modalit\u00e0 di fruizione del cinema immersivo, le interazioni con il linguaggio e la narrazione dei videogiochi, l'intersezione della produzione e della fruizione cinematografica e audiovisiva con l'intelligenza artificiale e le relative implicazioni\"; \n\nc) all'articolo 5: \n 1) al comma 1, le parole: \"il direttore generale,\" sono soppresse; \n 2) al comma 3, le parole: \", e il direttore generale,\" sono soppresse; \n 3) dopo il comma 3 \u00e8 inserito il seguente: \n \"3-bis. I compensi degli organi sono stabiliti con decreto del Ministro della cultura e del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta deliberata dal consiglio di amministrazione, a valere sulle risorse assegnate alla Fondazione Centro sperimentale di cinematografia ai sensi dell'articolo 27, comma 3, lettera c), della legge 14 novembre 2016, n. 220\"; \n 4) al comma 4, le parole: \", nonch\u00e9 i compiti del direttore generale\" sono soppresse; \n\nd) all'articolo 6: \n 1) al comma 1, primo periodo, la parola: \"quattro\" \u00e8 sostituita dalla seguente: \"sei\" e le parole: \"tre dal Ministro per i beni e le attivit\u00e0 culturali\" sono sostituite dalle seguenti: \"tre dal Ministro della cultura, uno dal Ministro dell'universit\u00e0 e della ricerca, uno dal Ministro dell'istruzione e del merito\"; \n 2) al comma 2: \n 2.1) la lettera d) \u00e8 abrogata; \n 2.2) alla lettera f), dopo le parole: \"su proposta del presidente,\" sono inserite le seguenti: \"sentito il comitato scientifico,\"; \n 2.3) alla lettera g), le parole: \"sentito il preside\" sono sostituite dalle seguenti: \"sentiti il comitato scientifico e il preside\"; \n 2.4) alla lettera h), le parole: \"determina con propria deliberazione, soggetta ad approvazione del Ministro per i beni e le attivit\u00e0 culturali\" sono sostituite dalle seguenti: \"delibera la proposta da sottoporre al Ministro della cultura\" e le parole: \"le indennit\u00e0\" sono sostituite dalle seguenti: \"concernente i compensi\"; \n\ne) all'articolo 7: \n 1) il comma 1 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"1. Il comitato scientifico \u00e8 nominato con decreto del Ministro della cultura ed \u00e8 composto dal presidente del comitato stesso, indicato dal medesimo Ministro, e da sei componenti, designati, rispettivamente, tre dal Ministro della cultura, uno dal Ministro dell'universit\u00e0 e della ricerca, uno dal Ministro dell'istruzione e del merito e uno dal Ministro dell'economia e delle finanze. I componenti sono scelti tra soggetti con particolare esperienza nel settore cinematografico e delle produzioni audiovisive\"; \n 2) al comma 2, dopo la lettera c) \u00e8 aggiunta la seguente: \n \"c-bis) alle modifiche allo statuto di cui all'articolo 2\"; \n 3) dopo il comma 2 \u00e8 inserito il seguente: \n \"2-bis. Il comitato scientifico esprime altres\u00ec il proprio parere in merito alla nomina del preside della Scuola nazionale di cinema, del Conservatore della Cineteca nazionale nonch\u00e9 dei docenti della Scuola nazionale di cinema\"; \n\nf) all'articolo 12, il comma 1 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"1. Alla costituzione del consiglio di amministrazione della fondazione e del comitato scientifico si provvede entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione; fino a tale costituzione restano in carica il precedente consiglio di amministrazione e il precedente comitato scientifico. Il consiglio di amministrazione provvede all'adeguamento dello statuto entro sessanta giorni dalla data di insediamento\"\n\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-22&atto.codiceRedazionale=23G00090&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T22:55:43.649503"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D. LGS. 3 APRILE 2006, N. 152 COME MODIFICATO DAL D. LGS. 16 GENNAIO 2008, n. 4))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-01-16&atto.codiceRedazionale=091G0014&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T10:58:07.404548"} {"text": "\n\n\n Art. 64 \n (Sospensione cautelare facoltativa) \n\n\n Il dipendente nei cui confronti sia stata iniziata l'azione penale, quando la natura del reato sia particolarmente grave o comunque ricorrano gravi motivi pu\u00f2 essere sospeso dal servizio con provvedimento motivato del direttore generale. \n Il responsabile dell'unit\u00e0 organizzativa che abbia notizia di una imputazione nei confronti di un proprio dipendente deve riferirne immediatamente al servizio personale. \n Fuori del caso previsto dal primo comma, il direttore generale pu\u00f2, per gravi motivi, ordinare la sospensione del dipendente dal servizio, anche prima che sia esaurito o iniziato il procedimento disciplinare. Dei provvedimenti di sospensione cautelare facoltativa il direttore generale d\u00e0 immediata comunicazione al consiglio di amministrazione. \n La sospensione disposta prima dell'inizio del procedimento disciplinare, ai sensi del precedente comma, \u00e8 revocata e il dipendente ha diritto alla riammissione in servizio ed alla corresponsione degli emolumenti non percepiti, esclusi le indennit\u00e0 e i compensi per servizi o funzioni di carattere speciale e per prestazioni di lavoro straordinario, se la contestazione degli addebiti non ha luogo entro quaranta giorni dalla data in cui \u00e8 stato comunicato, nelle forme del successivo articolo 73 secondo, terzo e quarto comma, il provvedimento di sospensione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-06-09&atto.codiceRedazionale=083U0279&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T07:19:46.437101"} {"text": "\n\n\nArt. 121\n\n\n L'Azienda di Stato per i servizi telefonici \u00e8 autorizzata ad accertare e riscuotere le entrate ed a pagare le spese relative all'anno finanziario 1976, ai termini del regio decreto-legge 14 giugno 1925, n. 884, convertito nella legge 18 marzo 1926, n. 562, in conformit\u00e0 degli stati di previsione annessi a quello della spesa del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni (Appendice n. 2).\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-12-31&atto.codiceRedazionale=075U0702&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T00:35:16.839756"} {"text": "\n\n\n Art. 9. \n\n\n A titolo di rimborso forfettario dell'onere che comporter\u00e0 la realizzazione delle trasmissioni di cui all'art. 3, la Presidenza del Consiglio dei Ministri verser\u00e0 alla R.A.I. la somma annua di lire 110 milioni, che sar\u00e0 corrisposta a rate semestrali posticipate su dichiarazione del Ministro per le poste e le telecomunicazioni attestante che le trasmissioni previste dalla presente Convenzione sono state regolarmente effettuate. L'ammontare del rimborso potr\u00e0 essere soggetto a revisione triennale, su richiesta di ciascuna parte contraente, ove si verifichino sensibili variazioni dell'onere di cui al presente articolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-05-03&atto.codiceRedazionale=056U0308&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T12:04:27.290626"} {"text": "\n\n\nArt. 25\n Procedimento\n\n\n1. Il procedimento amministrativo in materia di autorizzazione all'insediamento di attivit\u00e0 produttive \u00e8 unico. L'istruttoria ha per oggetto in particolare i profili urbanistici, sanitari, della tutela ambientale e della sicurezza.\n\n\n\n\n\n2. Il procedimento, disciplinato con uno o pi\u00f9 regolamenti ai sensi dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59, si ispira ai seguenti principi:\n\na) istituzione di uno sportello unico presso la struttura organizzativa e individuazione del responsabile del procedimento;\n\nb) trasparenza delle procedure e apertura del procedimento alle osservazioni dei soggetti portatori di interessi diffusi;\n\nc) facolt\u00e0 per l'interessato di ricorrere all'autocertificazione per l'attestazione, sotto la propria responsabilit\u00e0, della conformit\u00e0 del progetto alle singole prescrizioni delle norme vigenti;\n\nd) facolt\u00e0 per l'interessato, inutilmente decorsi i termini per il rilascio degli atti di assenso previsti, di realizzare l'impianto in conformit\u00e0 alle autocertificazioni prodotte, previa valutazione favorevole di impatto ambientale, ove prevista dalle norme vigenti e purch\u00e9 abbia ottenuto la concessione edilizia;\n\ne) previsione dell'obbligo della riduzione in pristino nel caso di falsit\u00e0 di alcuna delle autocertificazioni, fatti salvi i casi di errori od omissioni materiali suscettibili di correzioni o integrazioni;\n\nf) possibilit\u00e0 del ricorso da parte del comune, nella qualit\u00e0 di amministrazione procedente, ove non sia esercitata la facolt\u00e0 di cui alla lettera c), alla conferenza di servizi, le cui determinazioni sostituiscono il provvedimento ai sensi dell'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dalla legge 15 maggio 1997, n. 127;\n\ng) possibilit\u00e0 del ricorso alla conferenza di servizi quando il progetto contrasti con le previsioni di uno strumento urbanistico; in tal caso, ove la conferenza di servizi registri un accordo sulla variazione dello strumento urbanistico, la determinazione costituisce proposta di variante sulla quale si pronuncia definitivamente il consiglio comunale, tenuto conto delle osservazioni, proposte e opposizioni avanzate in conferenza di servizi nonch\u00e9 delle osservazioni e opposizioni formulate dagli aventi titolo ai sensi della legge 17 agosto 1942, n. 1150. ((10))\n\nh) effettuazione del collaudo, da parte di soggetti abilitati non collegati professionalmente n\u00e9 economicamente in modo diretto o indiretto all'impresa, con la presenza dei tecnici dell'unit\u00e0 organizzativa, entro i termini stabiliti; l'autorizzazione e il collaudo non esonerano le amministrazioni competenti dalle proprie funzioni di vigilanza e controllo e dalle connesse responsabilit\u00e0 previste dalla legge.\n\n\n\n\n3. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono ad adeguare i rispettivi ordinamenti alle norme fondamentali contenute nel presente articolo secondo le previsioni dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione.\n\n\n\n\n-----------------\nAGGIORNAMENTO (10)\n La Corte Costituzionale, con sentenza 6-26 giugno 2001, n. 206 (in G.U. 1a s.s. 04/07/2001, n. 26) ha dichiarato l'illegittimit\u00e0 costituzionale della lettera g) del comma 2 del presente articolo \"nella parte in cui prevede che, ove la conferenza di servizi registri un accordo sulla variazione dello strumento urbanistico, la determinazione costituisce proposta di variante sulla quale si pronuncia definitivamente il consiglio comunale, anche quando vi sia il dissenso della regione\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-04-21&atto.codiceRedazionale=098G0159&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:36:52.797538"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 17 AGOSTO 1974, N. 384))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-07-09&atto.codiceRedazionale=074U0259&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T05:33:33.077494"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la legge 12 febbraio 1977, n. 34;\n Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 dicembre 1968, n. 1382, con il quale \u00e8 stato assegnato un posto di assistente ordinario alla cattedra di politica economica e finanziaria della facolt\u00e0 di economia e commercio dell'Universit\u00e0 di Padova;\n Vista la deliberazione del consiglio della facolt\u00e0 di economia e commercio dell'Universit\u00e0 di Bologna del 20 dicembre 1977 con cui si chiede che il posto sopra indicato venga assegnato alla cattedra di economia politica seconda della stessa Universit\u00e0 al fine di poter ampliare la ricerca scientifica e per poter far fronte alle esigenze didattiche della cattedra interessata;\n Vista la deliberazione del consiglio della facolt\u00e0 di economia e commercio dell'Universit\u00e0 di Padova, del 26 gennaio 1978 che consente al passaggio del posto di assistente ordinario alla cattedra di economia politica seconda dell'Universit\u00e0 di Bologna;\n Considerato che il posto di assistente ordinario della cattedra di politica economica e finanziaria della facolt\u00e0 di economia e commercio dell'Universit\u00e0 di Padova, risulta attualmente ricoperto dalla dottoressa Maria Grazia Totola Vaccari e che la stessa ha espresso il proprio consenso ad essere assegnata alla cattedra di economica politica seconda della facolt\u00e0 omonima dell'Universit\u00e0 di Bologna;\n Ravvisata, pertanto, l'opportunit\u00e0, nell'interesse pubblico, di procedere alla modificazione organica dei posti di assistente ordinario delle predette facolt\u00e0;\n Considerata l'affinit\u00e0 degli insegnamenti;\n Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\n Decreta:\n\n A decorrere dalla data del presente decreto, il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla cattedra di politica economica e finanziaria della facolt\u00e0 di economia e commercio dell'Universit\u00e0 di Padova con decreto del Presidente della Repubblica 6 dicembre 1968, n. 1382, \u00e8 attribuito, unitamente alla titolare dott.ssa Maria Grazia Totola Vaccari, alla cattedra di economia politica seconda della facolt\u00e0 omonima dell'Universit\u00e0 di Bologna.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 26 settembre 1978\nPERTINI PEDINI\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 22 novembre 1978\nRegistro n. 124 Istruzione, foglio n. 130\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-11-30&atto.codiceRedazionale=078U0757&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:13:37.970600"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Assicurazione dei lavoratori parasubordinati\n\n\n1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono soggetti all'obbligo assicurativo i lavoratori parasubordinati indicati all'articolo 49, comma 2, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni e integrazioni, qualora svolgano le attivit\u00e0 previste dall'articolo 1 del testo unico o, per l'esercizio delle proprie mansioni, si avvalgano, non in via occasionale, di veicoli a motore da essi personalmente condotti.\n\n\n\n2. Ai fini dell'assicurazione INAIL il committente \u00e8 tenuto a tutti gli adempimenti del datore di lavoro previsti dal testo unico.\n\n\n\n3. Il premio assicurativo \u00e8 ripartito nella misura di un terzo a carico del lavoratore e di due terzi a carico del committente.\n\n\n\n4. Ai fini del calcolo del premio la base imponibile \u00e8 costituita dai compensi effettivamente percepiti, salvo quanto stabilito dall'articolo 116, comma 3, del testo unico. Il tasso applicabile all'attivit\u00e0 svolta dal lavoratore \u00e8 quello dell'azienda qualora l'attivit\u00e0 stessa sia inserita nel ciclo produttivo, in caso contrario, dovr\u00e0 essere quello dell'attivit\u00e0 effettivamente svolta.\n\n\n\n5. Ferma restando la decorrenza dell'obbligo assicurativo e del diritto alle prestazioni dalla data di cui al comma 1, in sede di prima applicazione, i termini per la presentazione delle denunce di cui all'articolo 12 del testo unico sono stabiliti in trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-03-01&atto.codiceRedazionale=000G0077&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T16:11:05.179287"} {"text": "\n\n\n Articolo 16 \n\n Franchigia postale relativa agli invii di corrispondenza postale \nrelativi al servizio postale \n\n\n Sotto riserva dell'articolo 21, paragrafo 1 sono esonerati da ogni. imposta postale gli invii di corrispondenza via posta relativi al \nservizio postale se sono \n\n\n a) spediti dalle Amministrazioni postali o dai loro uffici; \n\n\n b) scambiati tra gli organi dell'Unione postale universale e gli organi delle Unioni ristrette, tra gli organi di tali Unioni o inviati da detti organi alle Amministrazioni postali o al loro uffici. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-06-15&atto.codiceRedazionale=094G0290&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:56:57.194933"} {"text": "\n\n\n Art. 37. \n\n\n LICENZIAMENTO PER MANCANZE \n\n\nA) Licenziamento senza preavviso e con indennit\u00e0 di anzianit\u00e0, come in caso di licenziamento. \n\n\n In tale provvedimento incorre l'operaio che commetta infrazioni alla disciplina ed alla diligenza del lavoro che, pur essendo di maggior rilievo di quelle contemplate nell'art. 36 (Multe e sospensioni) non siano cos\u00ec gravi da rendere applicabile la sanzione di cui alla lettera B). \n A titolo indicativo rientrano nelle infrazioni di cui sopra: \n\n\n a) abbandono del posto di lavoro da parte del personale a, cui siano specificatamente affidate mansioni di sorveglianza, custodia, controllo, fuori dei casi previsti al punto e) della seguente lettera B); \n b) gravi guasti provocati per negligenza al materiale dell'azienda; \n c) rissa nello stabilimento fuori dei reparti di lavorazione; \n d) costruzione entro lo stabilimento di oggetti per uso proprio; \n e) recidiva in qualunque delle mancanze contemplate nell'art. 36 (Multe e sospensioni) quando siano stati comminati due provvedimenti di sospensione di cui allo stesso art. 36. \n\n\nB) Licenziamento senza preavviso e senza indennit\u00e0 di licenziamento. \n\n\n In tale provvedimento incorre l'operaio che provochi all'azienda grave documento morale o materiale o che compia in connessione con lo svolgimento del rapporto di lavoro azioni che costituiscano delitto a termine di legge. \n A titolo indicativo rientrano nelle infrazioni di cui sopra: \n\n\n a) insubordinazione verso i superiori; \n b) furto; \n c) trafugamento di schizzi, disegni, modelli, utensili ed altri oggetti o documenti; \n d) danneggiamento volontario al materiale di lavorazione o alle macchine: \n e) abbandono del posto di lavoro da cui possa derivare pregiudizio alla, incolumit\u00e0 delle persone od alla sicurezza degli impianti o comunque compimento di azioni che implichino gli stessi pregiudizi; \n f) rissa nei reparti di lavorazione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-12-09&atto.codiceRedazionale=060U1450&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:45:19.048132"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Provvedimenti straordinari sulle banche a carattere regionale\n\n\n1. Per le banche a carattere regionale i provvedimenti riguardanti lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo, la revoca dell'autorizzazione all'attivit\u00e0 bancaria e la liquidazione coatta amministrativa, nei casi previsti dal decreto legislativo 1\u00b0 settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, sono adottati, ove la Banca d'Italia ne faccia proposta, con decreto dell'assessore regionale per l'economia. \n\n\n\n Note all'art. 5: \n Il decreto legislativo n. 385 del 1993 \u00e8 citato nelle note alle premesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-29&atto.codiceRedazionale=012G0227&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:35:18.158125"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n Con effetto dal 12 marzo 1949, le disposizioni di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1947, n. 60, recante agevolazioni per le documentazioni da fornirsi ai pubblici uffici da parte di coloro che abbiano dovuto abbandonare la residenza nei territori di confine o non abbiano potuto farvi ritorno, sono prorogate.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 28 dicembre 1950\nEINAUDI DE GASPERI - SCELBA - SEGNI - VANONI GONELLA - MARAZZA\nVisto, il Guardasigilli: SEGNI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-01-13&atto.codiceRedazionale=050U1080&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T20:33:39.089074"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n\n Il Ministro per i trasporti e per l'aviazione civile \u00e8 assistito dal Consiglio superiore dell'aviazione civile, che \u00e8 organo consultivo per tutte le questioni concernenti l'aviazione civile ed il traffico aereo.\n Il parere del Consiglio superiore \u00e8 obbligatorio nelle seguenti materie:\n 1) concessioni di esercizio di servizi aerei di linea;\n 2) programmi di investimento a sviluppo poliennale;\n 3) istituzione di nuovi aeroporti;\n 4) forma e modalit\u00e0 delle gestioni aeroportuali.\n Per lo studio dei provvedimenti necessari per il coordinamento delle attivit\u00e0 aeree civili con quelle militari nell'ambito dello spazio aereo nazionale e di ogni altra questione di speciale importanza il Consiglio superiore dell'aviazione civile nomina, nel suo seno, particolari Commissioni, le quali affidano ad un proprio membro l'incarico di riferire al Consiglio le conclusioni adottate.((2))\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n Il D.P.R. 24 aprile 1998, n. 202 ha disposto (con l'art. 18, comma 1, lettera m)) che \"Ai sensi dell'articolo 1, commi 13 e 16, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, si intendono abrogate le disposizioni sotto elencate, con effetto dalla data di entrata in vigore dei decreti di cui al precedente articolo 14: [. . .] m) legge 30 gennaio 1963, n. 141\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-03-07&atto.codiceRedazionale=063U0141&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T01:58:12.757706"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n Entrata in vigore\n\n\n1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sar\u00e0 presentato alle Camere per la conversione in legge. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nDato a Roma, add\u00ec 13 dicembre 1996\nSCALFARO\nPRODI, Presidente del Consiglio dei Ministri\nCIAMPI, Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica\nBINDI, Ministro della sanit\u00e0\nBASSANINI, Ministro per la funzionale pubblica e gli affari regionali\nVisto, il Guardasigilli: FLICK\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-12-16&atto.codiceRedazionale=096G0656&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T18:48:52.037835"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 90 \n\nPrevenzione delle pratiche anticoncorrenziali nel settore dei servizi di corriere \n\nConformemente a quanto disposto dal titolo IV, capo 1, la parte CE o gli Stati del CARIFORUM firmatari mantengono in vigore o introducono misure appropriate volte a impedire che vengano poste o mantenute in essere pratiche anticoncorrenziali da quei fornitori che, sfruttando la loro posizione sul mercato, sono in grado, da soli o congiuntamente, di influire sostanzialmente (in termini di prezzi e di offerta) sulle modalit\u00e0 di partecipazione al mercato dei servizi di corriere. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-09-23&atto.codiceRedazionale=011G0196&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T19:58:22.728791"} {"text": "\n\n\n Art. 228 \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL DECRETO 14 DICEMBRE 2005, N. 292))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-05-19&atto.codiceRedazionale=086U0189&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T19:26:21.862947"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO \n DIRETTIVA DEL CONSIGLIO \ndel 26 ottobre 1983 che modifica la direttiva n. 71/316/CEE per il \n ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle \n disposizioni comuni agli strumenti di misura ed ai metodi di controllo metrologico (n. 83/575/CEE). \n IL CONSIGLIO DELLE COMUNIT\u00c0 EUROPEE \n Visto il trattato che istituisce la Comunit\u00e0 economica europea, in particolare l'art. 100; \n Vista la proposta della Commissione; \n Visto il parere del Parlamento europeo; \n Visto il parere del Comitato economico e sociale; \n Considerando che la direttiva n. 71/316/CEE ha lo scopo di realizzare la libera circolazione degli strumenti di misura all'interno della Comunit\u00e0 mediante l'armonizzazione delle legislazioni nazionali divergenti relative ai controlli metrologici e con l'istituzione a tal fine di procedure adeguate di approvazione CEE del modello e di verifica prima CEE nonch\u00e9 di metodi di controllo metrologico CEE; \n Considerando che l'esperienza acquisita negli ultimi anni nel settore degli strumenti di misura rende necessaria la modifica di taluni articoli della direttiva n. 71/316/CEE; \n Considerando che i metodi di controllo attualmente applicati consentono di procedere alla verifica prima CEE in modo diverso da quello di un controllo all'unit\u00e0 degli strumenti; \n Considerando che, quando \u00e8 stata adottata, la direttiva n. 71/316/CEE non poteva tener conto di detta evoluzione: che taluni Stati membri hanno adottato nelle loro legislazioni nazionali prescrizioni che tengono conto di detta evoluzione; \n Considerando di conseguenza che \u00e8 opportuno, onde armonizzare le legislazioni nazionali adottate a questo scopo, modificare e completare le disposizioni comunitarie in questione; \n Ha adottato la presente direttiva: \n Articolo 1 \n La direttiva n. 71/316/CEE \u00e8 modificata nel modo seguente: \n1. l'articolo 1 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 1 \n1. a) La presente direttiva contempla, con la designazione 'strument\u00ec, gli strumenti di misura, le parti di strumenti di misura, i dispositivi complementari nonch\u00e9 gli impianti di misurazione. \nb) Sono del pari contemplate le unit\u00e0 di misura, l'armonizzazione dei metodi di misurazione e di controllo metrologico e, se del caso, dei mezzi necessari alla loro applicazione. \n c) Sono del pari contemplate la fissazione, il metodo di misurazione, il controllo metrologico, nonch\u00e9 la marcatura dei quantitativi precondizionati. \n2. Gli Stati membri non possono rifiutare, vietare o limitare, per i motivi contemplati nella presente direttiva e nelle direttive particolari che lo riguardano, l'immissione sul mercato e/o la messa in servizio di uno strumento di misura o di un prodotto di cui al paragrafo 1, munito dei marchi e/o dei contrassegni CEE alle condizioni previste dalla presente direttiva e dalle direttive particolari che lo riguardano. \n3. Gli Stati membri attribuiscono all'approvazione CEE del modello ed alla verifica prima CEE effetti identici a quelli dei corrispondenti atti nazionali. \n4. Le direttive particolari concernenti le materie di cui al paragrafo 1 preciseranno: \nin particolare le procedure e le caratteristiche metrologiche e le prescrizioni tecniche in materia di costruzione e di funzionamento, relativamente alle materie di cui al paragrafo 1, lettera a), \nle prescrizioni concernenti il paragrafo 1, lettere b) e c). \nEsse possono fissare la data alla quale dette disposizioni comunitarie si sostituiscono alle vigenti disposizioni nazionali.\"; \n2. l'articolo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 2 \n1. L'approvazione CEE del modello costituisce l'ammissione di strumenti alla verifica prima CEE e, qualora non sia richiesta una verifica prima, l'autorizzazione di immissione sul mercato e/o di messa in servizio. Se la (le) direttiva (direttive) particolare (particolari) che la (le) riguarda (riguardano) dispensa (dispensano) una categoria di strumenti dall'approvazione CEE del modello, gli strumenti di questa categoria sono ammessi direttamente alla verifica prima CEE. \n2. Se le attrezzature di controllo di cui dispongono lo permettono, gli Stati membri concedono l'approvazione CEE del modello a qualsiasi strumento conforme alle prescrizioni della presente direttiva e delle direttive particolari che lo riguardano. \n3. Una domanda di approvazione CEE del modello pu\u00f2 essere presentata dal fabbricante o dal suo mandatario stabilito nella Comunit\u00e0. Per uno stesso strumento la domanda va fatta in un solo Stato membro. \n4. Lo Stato membro che ha concesso un'approvazione CEE del modello prende le misure necessarie per essere informato di qualunque modifica od aggiunta apportata al modello approvato. Esso ne informa gli altri Stati membri. \nLe modifiche o aggiunte ad un modello approvato devono formare oggetto di un'approvazione CEE complementare del modello da parte dello Stato membro che ha concesso l'approvazione CEE qualora esse influenzino o possano influenzare il risultato della misurazione o le condizioni regolamentari di impiego dello strumento. \nPer il modello modificato viene tuttavia concessa una nuova approvazione CEE del modello anzich\u00e9 un complemento al certificato di approvazione CEE del modello originale se la modifica del modello \u00e8 effettuata dopo una modifica oppure un adattamento della presente direttiva o della relativa direttiva particolare, tale che il modello modificato possa essere approvato soltanto con l'applicazione delle nuove disposizioni. \n5. Gli Stati membri procedono all'approvazione CEE del modello a norma delle disposizioni della presente direttiva e delle direttive particolari.\"; \n3. l'articolo 4 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 4 \nSe uno strumento ha superato l'esame di approvazione CEE del modello di cui alla presente direttiva e alle direttive particolari che lo riguardano, lo Stato membro che ha effettuato tale esame redige un certificato di approvazione CEE del modello e tale certificato viene notificato al richiedente. Nei casi previsti all'articolo 11 o da una direttiva particolare, il richiedente deve, e negli altri casi pu\u00f2 apporre o fare apporre su ciascuno strumento conforme al modello approvato il contrassegno di approvazione CEE indicato in detto certificato.\"; \n4. l'articolo 5 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 5 \n1. La durata di validit\u00e0 dell'approvazione CEE del modello \u00e8 di dieci anni. Essa pu\u00f2 essere successivamente prorogata per periodi di dieci anni; il numero degli strumenti che si possono fabbricare conformemente al modello approvato \u00e8 illimitato. \nLe approvazioni CEE del modello rilasciate sulla base delle prescrizioni della presente direttiva e di una direttiva particolare non possono essere prorogate oltre la data di entrata in vigore di qualsiasi modifica o adeguamento di tali prescrizioni comunitarie, ove non sia stato possibile rilasciare le approvazioni CEE del modello in base alle nuove prescrizioni. \nSe l'approvazione CEE del modello non \u00e8 prorogata, essa resta comunque d'applicazione per gli strumenti CEE in servizio. \n2. Ove siano impiegate tecniche nuove non previste da una direttiva particolare, puo essere concessa un'approvazione CEE del modello di effetto limitato, previa consultazione degli altri Stati membri. \nEssa pu\u00f2 comportare le seguenti restrizioni: \n- limitazione del numero di strumenti beneficiari dell'approvazione; \n- obbligo di notificare alle autorit\u00e0 competenti i luoghi di installazione; \n- limitazione dell'uso; \n- disposizioni limitative particolari relative alla tecnica impiegata. \nPu\u00f2 tuttavia venire concessa soltanto: \n- se la direttiva particolare per tale categoria di strumenti \u00e8 gi\u00e0 entrata in vigore, \n- se non vi \u00e8 deroga agli errori massimi tollerati fissati nelle direttive particolari. \nLa validit\u00e0 di tale approvazione \u00e8 limitata a due anni al massimo e pu\u00f2 venir prorogata di tre anni al massimo. \n3. Lo Stato membro che ha concesso l'approvazione CEE del modello di effetto limitato, di cui al paragrafo 2, presenta una domanda volta ad adattare al progresso tecnico gli allegati della presente direttiva, se del caso, e le direttive particolari conformemente alla procedura di cui all'articolo 18, non appena esso ritenga che l'esperienza sia stata positiva.\"; \n5. nell'allegato I il testo dei punti 3.3 e 6.3 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"3.3. Il contrassegno di cui all'articolo 6 della presente direttiva \u00e8 analogo al contrassegno di approvazione CEE nel quale la lettera E stilizzata \u00e8 sostituita da un'immagine simmetrica rispetto alla verticale e non comporta alcuna altra indicazione salvo deroga nelle direttive particolari. \nUn modello di questo contrassegno figura al punto 6.3\"; \n\"6.3. Contrassegno dell'esonero dall'approvazione CEE del modello (vedi punto 3.3). \nEsempio: 3\"; \n6. a) nell'articolo 7, paragrafo 1, lettera b), i termini \"articolo 5, paragrafi 2 e 3\" son sostituiti da \"articolo 5, paragrafo 2\"; \nb) all'articolo 7, paragrafo 1, \u00e8 aggiunto il testo seguente: \n\"c) se costata che essa \u00e8 stata concessa indebitamente.\"; \n7. a) l'articolo 8, paragrafo 1, \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"1. a) La verifica prima CEE \u00e8 il controllo e la conferma della conformit\u00e0 di uno strumento nuovo o rimesso a nuovo con il modello approvato e/o con le disposizioni della presente direttiva e delle direttive particolari che lo riguardano; essa si materializza nel marchio di verifica prima CEE. \nb) all'articolo 8, paragrafo 3, il riferimento \"all'articolo 1, paragrafo 1\" \u00e8 sostituito da \"articolo 1, paragrafo 2\"; \n8. l'articolo 9 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 9 \n1. Se uno strumento viene presentato alla verifica prima CEE, lo Stato membro che procede a detta verifica controlla: \na) se lo strumento appartiene ad una categoria esonerata dall'approvazione CEE del modello e, in caso affermativo, se esso \u00e8 conforme alle prescrizioni di realizzazione tecnica e di funzionamento fissate nelle direttive particolari relative a detto strumento; \nb) se lo strumento \u00e8 stato oggetto di un'approvazione CEE del modello e, in caso affermativo, se esso \u00e8 conforme al modello approvato ed alle direttive particolari relative a questo strumento, in vigore al momento del rilascio di tale approvazione CEE del modello. \n2. L'esame effettuato durante la verifica prima CEE riguarda in particolare, in conformit\u00e0 delle direttive particolari, quanto segue: \n- qualit\u00e0 metrologiche; \n- errori massimi tollerati; \n- costruzione, per appurare se quest'ultima garantisce che le propriet\u00e0 metrologiche non rischiano di diminuire notevolmente nell'uso normale dello strumento; \n- esistenza delle indicazioni segnaletiche regolamentari e delle targhette di punzonatura o spazio che consenta l'apposizione dei marchi di verifica CEE.\"; \n9. l'articolo 10 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 10 \nSe uno strumento ha superato la verifica prima CEE conformemente alle prescrizioni della presente direttiva e delle direttive particolari, i marchi di verifica parziale o definitiva CEE descritti all'allegato II della presente direttiva vengono apposti su detto strumento sotto la responsabilit\u00e0 dello Stato membro secondo le modalit\u00e0 previste da detto allegato.\"; \n10. l'articolo 13 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 13 \nCiascuno Stato membro notifica agli altri Stati membri ed alla Commissione i servizi, gli organismi e gli istituti debitamente abilitati ad effettuare gli esami previsti dalla presente direttiva e dalle direttive particolari e a rilasciare i certificati di approvazione CEE del modello nonch\u00e9 ad apporre il marchio di verifica prima CEE.\"; \n11. l'articolo 15 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"Articolo 15 \nLe direttive particolari prescrivono i requisiti dei controlli di strumenti in servizio muniti di marchi e contrassegni CEE, in particolare gli errori massimi tollerati in servizio. Se le disposizioni nazionali relative agli strumenti non muniti di marchi e contrassegni CEE prevedono requisiti inferiori, essi possono servire come criteri per i controlli.\"; \n12. il capitolo VI \u00e8 soppresso. Il capitolo VII diventa capitolo VI ed il suo testo \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n\"CAPITOLO VI \nAdattamento delle direttive al progresso tecnico \nArticolo 16 \nLe modifiche necessarie per adattare al progresso tecnico gli allegati della presente direttiva e gli allegati delle direttive particolari di cui all'articolo 1 sono adottate conformemente alla procedura di cui all'articolo 18. Tuttavia questa procedura non si applica al capitolo relativo alle unit\u00e0 di misura del sistema imperiale dell'allegato della direttiva relativa alle unit\u00e0 di misura n\u00e9 agli allegati relativi alle gamme di qualit\u00e0 dei prodotti in imballaggi preconfezionati, figuranti nelle direttive relative ai prodotti in imballaggi preconfezionati. \n Articolo 17 \n1. \u00c8 istituito un comitato per l'adozione delle direttive di cui all'articolo 16, qui di seguito denominato 'comitat\u00f2, composto di rappresentanti degli Stati membri e presieduto da un rappresentante della Commissione. \n2. Il comitato stabilisce il proprio regolamento interno. \nArticolo 18 \n1. Nei casi in cui \u00e8 fatto riferimento alla procedura definita nel presente articolo, il comitato viene adito della questione dal suo presidente, su iniziativa di questi o su richiesta del rappresentante di uno Stato membro. \n2. Il rappresentante della Commissione sottopone al comitato un progetto delle misure da prendere. Il comitato formula il suo parere in merito a tale progetto nel termine che il presidente pu\u00f2 stabilire in relazione all'urgenza dei problemi in causa. Il comitato si pronuncia a maggioranza qualificata, conformemente all'articolo 148, paragrafo 2, del trattato. Il presidente non partecipa al voto.\n3. a) La Commissione adotta le misure prospettate se esse sono conformi al parere del comitato. \nb) Se le misure prospettate non sono conformi al parere del comitato o in mancanza di parere, la Commissione sottopone immediatamente al Consiglio una proposta relativa alle misure da prendere. Il Consiglio delibera a maggioranza qualificata. \nc) Se il Consiglio non ha deliberato entro i tre mesi successivi al momento in cui \u00e8 stato adito, la Commissione adotta le misure prospettate.\"; \n13. il titolo \"Capitolo VIII\" della direttiva n. 71/316/CEE \u00e8 sostituito da \"Capitolo VII\". Gli articoli 20, 21 e 22 della direttiva n. 71/316/CEE diventano gli articoli 19, 20 e 21; \n14. nell'articolo 19 le parole \"divieto di vendita o d'uso\" sono sostituite da \"divieto di immissione sul mercato o in servizio\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-04-27&atto.codiceRedazionale=088G0189&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:37:28.656991"} {"text": "\n\n\nArt. 53\n(Sanzioni amministrative)\n\n\n\n Le sanzioni amministrative previste dalla presente legge sono applicate dall'autorit\u00e0 e con la procedura stabilite dalla legge 24 dicembre 1975, n. 706.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-08-06&atto.codiceRedazionale=081U0416&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:16:05.541630"} {"text": "\n\n\nArt. 163\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39))\n((34))\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (34)\n\n\n Il D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 ha disposto (con l'art. 43, comma 1) che sono abrogati, ma continuano ad essere applicati fino alla data di entrata in vigore dei regolamenti del Ministro dell'economia e delle finanze emanati ai sensi del suddetto decreto legislativo, il comma 1, lettera b), il comma 2, lettere a), b) e c) e i commi 4 e 5 del presente articolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-03-26&atto.codiceRedazionale=098G0073&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:59:17.453631"} {"text": "\n\n\n Allegato III \n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 19 MAGGIO 2016, N. 81))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-01-28&atto.codiceRedazionale=097G0024&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:50:48.157904"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n\n\n\n L'esercizio finanziario della Cassa comincia il 1\u00b0 gennaio e termina con il 31 dicembre di ogni anno. \n Per ciascun esercizio il Consiglio di amministrazione forma nella sessione di marzo il bilancio consuntivo ed ogni tre anni il bilancio tecnico, dal quale deve risultare anche l'ammontare netto del patrimonio della Cassa. \n Il bilancio \u00e8 rimesso al Collegio dei revisori che deve restituirlo, nel termine di trenta giorni, corredato da apposita relazione, al Consiglio di amministrazione, il quale a sua volta lo rimetter\u00e0 al Comitato nazionale dei delegati. \n Entro quindici giorni dalla approvazione da parte del Comitato nazionale dei delegati, il bilancio deve essere rimesso al Ministero del lavoro e della previdenza sociale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-24&atto.codiceRedazionale=058U0179&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:21:29.073858"} {"text": "\n\n\nArt. 33\n Oggetto\n\n\n1. In attuazione dell'articolo 5 della citata legge n. 42 del 2009, \u00e8 istituita, nell'ambito della Conferenza unificata e senza ulteriori oneri per la finanza statale, la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, quale organismo stabile di coordinamento della finanza pubblica fra comuni, province, citt\u00e0 metropolitane, regioni e Stato, e ne sono disciplinati il funzionamento e la composizione. \n\n\n\n Note all'art. 33: \n - Per il testo dell'art. 5 della gi\u00e0 citata legge 5 maggio 2009, n. 42 si vedano le note all'art. 29. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-12&atto.codiceRedazionale=011G0112&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T21:26:18.227621"} {"text": "\n\n\n Art. 140. \n\n (Forzata consegna). \n\n Il militare, che in qualsiasi modo forza una consegna, \u00e8 punito con la reclusione militare da sei mesi a due anni. \n\n Se il fatto \u00e8 commesso in alcuna delle circostanze indicate nel secondo comma dell'articolo 118, la pena \u00e8 della reclusione militare da due a sette anni. \n\n Se il fatto \u00e8 commesso con armi, ovvero da tre o pi\u00f9 persone riunite, o se ne \u00e8 derivato grave danno, la pena \u00e8 aumentata. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:relazione.e.regio.decreto:1941-02-20;303", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T13:38:27.722038"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n L'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica provvede alla restituzione alla \"Societ\u00e0 Imprese Linee Elettriche Montane, societ\u00e0 a responsabilit\u00e0 limitata\", con sede in Isola del Gran Sasso (Teramo), dei beni eventualmente non ritenuti, secondo le disposizioni contenute nell'art. 4 della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, e nell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-06-18&atto.codiceRedazionale=065U0632&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:51:52.195548"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO IV \n\n DICHIARAZIONE COMUNE AD ARTICOLO 60 DELLA CONVENZIONE. \n\n Finch\u00e8 non si applicher\u00e0 la decisione di cui all'articolo 60 della Convenzione continuer\u00e0 ad essere applicato il regime vigente al 31 dicembre 1975 negli Stati ACP Parti della Convenzione firmata a Yaound\u00e8 il 29 luglio 1969, e gli altri Stati ACP applicheranno alla Comunit\u00e0 le disposizioni pi\u00f9 favorevoli da essi applicati alle organizzazioni internazionali. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-02-12&atto.codiceRedazionale=076U0011&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T22:50:04.656212"} {"text": "\n\n\nArt. 63\n\n(( (Esecuzione del lavoro di pubblica utilit\u00e0 sostitutivo). ))\n\n\n((La sentenza penale irrevocabile o il decreto penale esecutivo che applicano il lavoro di pubblica utilit\u00e0 sono immediatamente trasmessi per estratto a cura della cancelleria all'ufficio di pubblica sicurezza o, in mancanza di questo, al comando dell'Arma dei carabinieri competenti in relazione al comune in cui il condannato risiede, nonch\u00e9 all'ufficio di esecuzione penale esterna che deve prendere in carico il condannato. La sentenza penale irrevocabile o il decreto penale esecutivo sono altres\u00ec trasmessi al pubblico ministero per gli adempimenti di cui all'articolo 70. \n Appena ricevuto il provvedimento di cui al primo comma, l'organo di polizia ne consegna copia al condannato ingiungendogli di attenersi alle prescrizioni in esso contenute e di presentarsi immediatamente all'ufficio di esecuzione penale esterna. Qualora il condannato sia detenuto o internato, copia del provvedimento \u00e8 comunicata altres\u00ec al direttore dell'istituto, il quale informa anticipatamente l'organo di polizia e l'ufficio di esecuzione penale esterna della dimissione del condannato. Immediatamente dopo la dimissione, il condannato si presenta all'ufficio di esecuzione penale esterna per l'esecuzione del lavoro di pubblica utilit\u00e0. \n Con la sentenza o con il decreto penale, il giudice incarica l'ufficio di esecuzione penale esterna e gli organi di polizia indicati al primo comma di verificare l'effettivo svolgimento del lavoro di pubblica utilit\u00e0. L'ufficio di esecuzione penale esterna riferisce periodicamente al giudice che ha applicato la pena sulla condotta del condannato e sul percorso di reinserimento sociale. \n Al termine del lavoro di pubblica utilit\u00e0, l'ufficio di esecuzione penale esterna riferisce al giudice che, fuori dai casi previsti dall'articolo 66, dichiara eseguita la pena ed estinto ogni altro effetto penale, ad eccezione delle pene accessorie perpetue, e dispone la revoca della confisca nei casi di cui all'articolo 56-bis, quinto comma.))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-11-30&atto.codiceRedazionale=081U0689&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T16:26:17.829729"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n\n Le norme contenute nel primo comma del precedente articolo non si applicano nei confronti di coloro che per effetto di ritardi di carriera conseguenti a perdite di anzianit\u00e0 per qualsiasi causa o a giudizio di \"non prescelto\", non facciano parte, nel grado di capitano, di gruppi di ufficiali per i quali ricorrano, alla data di entrata in vigore della presente legge, entrambe le condizioni previste nel comma medesimo.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-07-16&atto.codiceRedazionale=051U0531&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T21:03:32.206998"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. \u00c8 istituita, in Pisa, la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento S. Anna, nella quale confluiscono la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento di cui alla legge 7 marzo 1967, n. 117, e il regio Conservatorio Sant'Anna di cui al regio decreto 13 febbraio 1908, n. LXXVIII, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 83 dell'8 aprile 1908.\n\n\n\n2. Essa \u00e8 dotata di personalit\u00e0 giuridica ed autonomia amministrativa, didattica e disciplinare entro i limiti stabiliti dalla presente legge e dalle norme di cui al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni.\n\n\n\n NOTE\n\n Note all'art. 1:\n - La legge n. 117/1967 concerne l'istituzione in Pisa della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento.\n - Il R.D. 13 febbraio 1908, n. LXXVIII, ha approvato lo statuto organico e il ruolo del personale del regio Conservatorio femminile di S. Anna in Pisa.\n - Il R.D. n. 1592/1933 ha approvato il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-02-24&atto.codiceRedazionale=087U0041&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T16:21:07.849680"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n Prove d'esame\n\n\n\n\n1. Le prove d'esame sono le seguenti:\n\na) prova scritta:\n relazione su argomenti inerenti alla materia oggetto del concorso o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alla materia stessa;\n\nb) prova pratica:\n su tecniche e manualit\u00e0 peculiari della materia oggetto del concorso. La prova pratica deve comunque essere anche illustrata schematicamente per iscritto;\n\nc) prova orale:\n sulle materie inerenti alla disciplina a concorso, nonch\u00e9 sui compiti connessi alla funzione da conferire.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-01-17&atto.codiceRedazionale=098G0004&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T18:58:31.687801"} {"text": "\n\n\n Articolo 43 - Insequestrabilit\u00e0 degli averi \n\n I beni ed averi del Fondo, dovunque si trovino e qualunque siano i detentori, sono esenti da perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione e da qualunque altra forma di ingerenza o pignoramento, emanata dal potere esecutivo o legislativo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-09-19&atto.codiceRedazionale=084U0584&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T02:14:15.080509"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 8 \n\n 1. L'ICRANET sar\u00e0 autorizzato ad impiantare nella propria sede sistemi di comunicazione. \n 2. Il Governo italiano adotter\u00e0 tutti i provvedimenti idonei ad agevolare l'ICRANET nell'impianto e nell'utilizzazione di tali \n sistemi di comunicazione, conformemente alle leggi e ai regolamenti italiani. \n 3. Nessuna comunicazione ufficiale indirizzata all'ICRANET o a \n qualsiasi membro del suo personale, nessuna comunicazione \n ufficiale inviata dall'ICRANET, in qualsiasi forma e tramite \n qualsiasi mezzo di trasmissione, potr\u00e0 essere sottoposta a \n restrizioni di qualsiasi tipo o essere violata nella sua riservatezza. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-10&atto.codiceRedazionale=010G0106&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T03:36:52.772898"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n((La regione esercita le attribuzioni dell'amministrazione dello Stato nelle materie attinenti all'edilizia economica e popolare o comunque sovvenzionata.\n Restano salve le competenze del Ministero della difesa in materia di costruzione ed assegnazione di alloggi da destinare a dipendenti dell'amministrazione militare per esigenze di servizio.\n Nulla \u00e8 innovato per quanto concerne la erogazione di mutui da parte di istituti pubblici non aventi carattere regionale per il finanziamento di opere pubbliche)).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-11-13&atto.codiceRedazionale=050U0878&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:05:50.617658"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 10. \n (Rappresentanza della Compagnia aerea). \n\n 1. La compagnia aerea designata di ciascuna Parte contraente avr\u00e0 il diritto di mantenere sul territorio dell'altra Parte contraente, nei limiti imposti dalle leggi, regolamenti e requisiti amministrativi in vigore su detto territorio, quegli uffici e quel personale amministrativo, commerciale e tecnico che possa essere necessario per le esigenze di tale compagnia aerea designata.\nTuttavia, se una compagnia aerea designata di una delle Parti contraenti ritenga necessario mantenere tali uffici e personale sul territorio dell'altra Parte contraente in luoghi diversi da quelli specificati nella sezione pertinente dell'Annesso al presente Accordo, o in luoghi diversi da quelli verso cui o da cui \u00e8 stata in altro modo autorizzata ad effettuare i servizi aerei internazionali di linea, tale compagnia aerea designata dovr\u00e0 presentare una domanda in proposito alle autorit\u00e0 competenti di tale altra Parte contraente. \n Tale domanda dovr\u00e0 essere trattata senza indebiti ritardi e potr\u00e0 essere respinta solo in circostanze eccezionali per motivi di sicurezza pubblica. \n 2. L'impiego del personale, di cui al paragrafo 1) del presente articolo, sar\u00e0 soggetto alle leggi, ai regolamenti ed ai requisiti amministrativi relativi all'ammissione di persone e al loro soggiorno nel territorio della Parte contraente interessata. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-01-22&atto.codiceRedazionale=084U0951&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T00:59:31.147026"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 56 \n\n Cooperazione nel settore statistico \n\nIl principale obiettivo della cooperazione in questo settore \u00e8 l'armonizzazione delle metodologie al fine di creare una base attendibile per la gestione delle statistiche in tutti i settori contemplati dal presente accordo che si prestino all'elaborazione di statistiche. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-01-27&atto.codiceRedazionale=004G0021&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T16:53:41.132308"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Istituto universitario di magistero di Catania, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 18 settembre 1951, n. 1160, e modificato con decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1955, n. 957, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni Veduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Istituto anzidetto;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte;\n\n\nSentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n\n\nSulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Istituto universitario di magistero di Catania, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Art. 15. - A) Agli insegnamenti complementari del corso di laurea in Materie letterarie sono aggiunti i seguenti:\n Storia della letteratura latina medioevale;\n Paleografia Civilt\u00e0 greca;\n letteratura cristiana antica;\n Storia del Cristianesimo;\n Storia del Risorgimento;\n Storia della Sicilia;\n Linguistica Estetica Letterature moderne;\n Lingua e letteratura anglo-americana;\n Lingua e letteratura russa.\n Art. 15. - B) Agli insegnamenti complementari del corso di laurea in Pedagogia sono aggiunti i seguenti:\n Storia della letteratura latina medioevale;\n Paleografia;\n Civilt\u00e0 greca;\n Letteratura cristiana antica;\n Storia del Cristianesimo;\n Storia del Risorgimento;\n Storia della Sicilia;\n Storia della filosofia antica;\n Storia della filosofia medioevale;\n Storia della filosofia moderna;\n Psicologia;\n Psicologia dell'et\u00e0 evolutiva;\n Filosofia della religione;\n Storia delle dottrine politiche;\n Teoria e storia della didattica;\n Linguistica.\n Art. 15. - C) Agli insegnamenti complementari del corso di laurea in Lingue e letterature straniere sono aggiunti i seguenti:\n Estetica;\n Letterature moderne;\n Lingua e letteratura anglo-americana;\n Lingua e letteratura russa.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 12 luglio 1964\nSEGNI GUI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 7 agosto 1964\nAtti del Governo, registro n. 185, foglio n. 18. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-08-13&atto.codiceRedazionale=064U0661&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T12:29:25.819508"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1053. Decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 1980, col quale, sulla proposta del Ministro dell'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'ordinario diocesano di Piacenza 4 luglio 1978, integrato con dichiarazione stessa data, relativo all'erezione, con il titolo di prevostura, della parrocchia di Santa Franca vergine piacentina, in Piacenza.\n\nVisto, il Guardasigilli: SARTI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 14 febbraio 1981\n Registro n. 3 Interno, foglio n. 360\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-02-20&atto.codiceRedazionale=080U1053&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:13:00.547975"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n Fatturazione e registrazione\n\n\n1. I soggetti che applicano il regime di cui all'articolo 36, nella fattura non possono indicare l'ammontare dell'imposta separatamente dal corrispettivo. Ferma restando, ricorrendone i presupposti, l'applicazione ((dell'articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633)), l'emissione della fattura e la registrazione a norma dell'articolo 23 dello stesso decreto sono comunque obbligatorie per le operazioni di cui all'articolo 36, comma 3, del presente decreto.\n\n\n\n2. I contribuenti che applicano il regime di cui al comma 1 dell'articolo 36, tranne quelli di cui al comma 9 dello stesso articolo, devono annotare in un apposito registro gli acquisti e le cessioni dei beni ivi considerati con l'indicazione della data della relativa operazione, della natura, qualit\u00e0 e quantit\u00e0 dei beni acquistati o ceduti, del prezzo di acquisto, al lordo dell'eventuale imposta, e del corrispettivo, comprensivo dell'imposta, relativa alla cessione, nonch\u00e9 della differenza tra tali ultimi importi. Le annotazioni relative alle cessioni devono essere eseguite con le modalit\u00e0 e nei termini di cui all'articolo 24, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633; quelle relative agli acquisti, con riferimento alla relativa data, devono essere eseguite entro quindici giorni dall'acquisto, ma comunque non oltre la data di annotazione della rivendita.\nL'ammontare complessivo delle differenze positive relative alle operazioni di acquisto e rivendita del periodo di riferimento, distinto per aliquota, deve essere annotato separatamente nel registro di cui all'articolo 24 del citato decreto n. 633 del 1972, ai fini della liquidazione dell'imposta a norma degli articoli 27 e 33 dello stesso decreto ed entro il termine ivi previsto.\n\n\n\n3. I contribuenti che determinano la differenza imponibile a norma dell'articolo 36, comma 5, devono annotare i corrispettivi delle operazioni effettuate nel registro di cui all'articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e, per quanto concerne gli acquisti di beni destinati alla rivendita, numerare e conservare la relativa documentazione, ai sensi dell'articolo 39 dello stesso decreto, con esonero dall'obbligo della loro registrazione.\n\n\n\n4. I contribuenti che applicano la disciplina di cui all'articolo 36, comma 6, devono annotare in un registro gli acquisti dei beni ivi considerati con l'indicazione della natura, qualit\u00e0 e quantit\u00e0 degli stessi e del relativo corrispettivo. Le cessioni devono essere annotate in un registro con l'indicazione della natura, qualit\u00e0 e quantit\u00e0 dei beni ceduti, dei relativi corrispettivi, comprensivi dell'imposta e distinti per aliquota. Le annotazioni devono essere eseguite nei termini di cui al comma 2, secondo periodo. Se i beni sono soggetti ad aliquote diverse, gli imponibili da assoggettare alle corrispondenti aliquote sono determinati in base al rapporto tra i corrispettivi soggetti alla stessa aliquota e l'ammontare complessivo dei corrispettivi annotati per il periodo di riferimento.\n\n\n\n5. Le omissioni o inesattezze nelle annotazioni nei registri di cui ai commi 2, 3 e 4, sono equiparate agli effetti dell'applicazione delle sanzioni alle corrispondenti violazioni punite a norma dei ((commi primo e terzo)) dell'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-02-23&atto.codiceRedazionale=095G0076&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T21:09:44.028948"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n\n\n1. L'articolo 328 del codice penale \u00e8 sostituito dal seguente: \n\"Art. 328. - (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione). - Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo uffico che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanit\u00e0, deve essere compiuto senza ritardo, \u00e8 punito con la reclusione da sei mesi a due anni. \nFuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, \u00e8 punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a lire due milioni.\nTale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorrere dalla ricezione della richiesta stessa\". \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-04-27&atto.codiceRedazionale=090G0110&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T16:37:18.369958"} {"text": "\n\n\n Articolo 13. \n\n Fermo restando quanto disposto dagli articoli 5, 6 e 7 per le linee \nregolari, i trasporti in transito, diversi dai servizi occasionali previsti dalle lettere a) e b) dello articolo 10 ed eseguite a mezzo dei veicoli commerciali adibiti al trasporto di viaggiatori e capaci di pi\u00f9 di otto posti a sedere oltre quello del conducente, sono soggetti ad autorizzazione. \n L'autorizzazione \u00e8 accordata alle imprese in base, a domanda \ndiretta alle Autorit\u00e0 competenti della Parte contraente nel cui territorio hanno sede e da queste saranno trasmesse alle Autorit\u00e0 dell'altra Parte contraente. \n I trasporti di cui agli articoli 10 e 12 nonch\u00e9 quelli di cui al presente articolo non possono assumere il carattere di autolinea regolare. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-01-09&atto.codiceRedazionale=066U1176&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T10:48:11.376963"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n823. Decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 1976, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene soppressa la fabbriceria della chiesa parrocchiale di S. Zenone V., in Maclodio (Brescia).\n\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 4 dicembre 1976\n Registro n. 22 Interno, foglio n. 137\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-12-16&atto.codiceRedazionale=076U0823&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T20:11:16.130730"} {"text": "\n\n\nArt. 50\n (Legge 22 dicembre 1975, n. 685, art. 50) \n Disposizioni generali\n\n\n1. L'importazione, l'esportazione ed il transito di sostanze stupefacenti o psicotrope possono essere effettuati esclusivamente dagli enti e dalle imprese autorizzati alla coltivazione delle piante, alla produzione, alla fabbricazione, all'impiego e al commercio di sostanze stupefacenti o psicotrope, nonch\u00e9 all'impiego delle predette sostanze, a fini di ricerca scientifica e di sperimentazione. \n\n\n\n2. Le operazioni di cui al comma 1 devono essere svolte soltanto tramite le dogane di prima categoria. \n\n\n\n3. Il permesso deve essere rilasciato per ogni singola operazione; ha la validit\u00e0 di mesi sei e pu\u00f2 essere utilizzato anche per quantitativi inferiori a quelli assegnati. \n\n\n\n4. Le sostanze stupefacenti o psicotrope dirette all'estero devono essere spedite a mezzo pacco postale con valore dichiarato. \n\n\n\n5. \u00c8 vietata l'importazione di sostanze stupefacenti o psicotrope con destinazione ad una casella postale o ad una banca. \n\n\n\n6. Le norme del presente testo unico si applicano alle zone, punti o depositi franchi qualora la disciplina a questi relativa vi consenta la introduzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. \n\n\n\n7. Durante il transito \u00e8 vietato manomettere o in qualsiasi modo modificare gli involucri contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope salvo che per finalit\u00e0 doganali o di polizia. \u00c8 vietato altres\u00ec destinarli, senza apposita autorizzazione del Ministro della sanit\u00e0, a Paese diverso da quello risultante dal permesso di esportazione e da quello di transito. \n\n\n\n8. Per il trasporto e la consegna di sostanze stupefacenti o psicotrope in importazione, esportazione o transito si applicano le norme di cui all'articolo 41. \n\n\n\n9. Le disposizioni dei commi da 2 a 8 si applicano soltanto alle sostanze stupefacenti o psicotrope comprese nelle tabelle ((I, II, III e IV)) di cui all'articolo 14. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-10-31&atto.codiceRedazionale=090G0363&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T13:51:28.307681"} {"text": "\n\n\nACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO 23 MAGGIO 1959 PER I DIPENDENTI DAGLI ESERCIZI CINEMATOGRAFICI E CINEMA-TEATRALI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO. \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\nACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO 30 SETTEMBRE 1959 PER I DIPENDENTI DAGLI ESERCIZI CINEMATOGRAFICI E CINEMA-TEATRALI DELLA PROVINCIA DI COSENZA \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\nACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO 30 SETTEMBRE 1959 PER I DIPENDENTI DAGLI ESERCIZI CINEMATOGRAFICI E CINEMA-TEATRALI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\nACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO 22 MARZO 1951 PER I DIPENDENTI DAGLI ESERCIZI CINEMATOGRAFICI E CINEMA-TEATRI DELLA PROVINCIA DI UDINE \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\nACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO 25 MAGGIO 1959 PER I LAVORATORI DIPENDENTI DAGLI ESERCIZI CINEMATOGRAFICI E CINEMA-TEATRALI DEL COMUNE DI VIGEVANO (PROVINCIA DI PAVIA) \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-08-21&atto.codiceRedazionale=062U1216&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T07:54:28.628857"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D. LGS. 13 OTTOBRE 1998, N 373))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-08-20&atto.codiceRedazionale=082U0576&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T12:56:35.276318"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n Entrata in vigore\n\n\n1. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. ((1))\n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Roma, 21 aprile 1994 \np. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Ministro per la funzione pubblica CASSESE\nVisto, il Guardasigilli: BIONDI Registrato alla Corte dei conti il 24 giugno 1994\nRegistro n. 2 Presidenza, foglio n. 169\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n\n\n Il D. Lgs. 30 luglio 1999, n. 287 ha disposto (con l'art. 10, comma 1, lettera c)) l'abrogazione dell'intero provvedimento con decorrenza dalla data di approvazione della graduatoria dei vincitori del secondo corso-concorso per l'accesso alla dirigenza. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-07-09&atto.codiceRedazionale=094G0474&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:45:33.358040"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n (L-R) \n La determinazione provvisoria dell'indennit\u00e0 di espropriazione\n\n\n2. Ove lo ritenga opportuno in considerazione dei dati acquisiti e compatibile con le esigenze di celerit\u00e0 del procedimento, l'autorit\u00e0 espropriante invita il proprietario e, se del caso, il beneficiario dell'espropriazione a precisare, entro un termine non superiore a venti giorni ed eventualmente anche in base ad una relazione esplicativa, quale sia il valore da attribuire all'area ai fini della determinazione della indennit\u00e0 di esproprio. (R) \n\n\n\n3. Valutate le osservazioni degli interessati, l'autorit\u00e0 espropriante, anche avvalendosi degli uffici degli enti locali, dell'ufficio tecnico erariale o della commissione provinciale prevista dall'articolo 41, che intenda consultare, prima di emanare il decreto di esproprio accerta il valore dell'area e determina in via provvisoria la misura della indennit\u00e0 di espropriazione. (R) \n\n\n\n4. L'atto che determina in via provvisoria la misura della indennit\u00e0 di espropriazione \u00e8 notificato al proprietario con le forme degli atti processuali civili e al beneficiario dell'esproprio, se diverso dall'autorit\u00e0 procedente. (R) \n\n\n\n5. Nei trenta giorni successivi alla notificazione, il proprietario pu\u00f2 comunicare all'autorit\u00e0 espropriante che condivide la determinazione della indennit\u00e0 di espropriazione. La relativa dichiarazione \u00e8 irrevocabile. (R) \n\n\n\n6. Il proprietario pu\u00f2 limitarsi a designare un tecnico di propria fiducia, al fine dell'applicazione dell'articolo 21, comma 2. (R) \n\n\n\n7. Qualora abbia condiviso la determinazione della indennit\u00e0 di espropriazione e abbia dichiarato l'assenza di diritti di terzi sul bene, al proprietario va corrisposta la somma entro il termine di sessanta giorni, decorrente dalla comunicazione prevista dal comma 5 e dal deposito, da parte del proprietario presso l'ufficio per le espropriazioni, della documentazione comprovante la piena e libera propriet\u00e0 del bene. Decorso tale termine, al proprietario sono dovuti anche gli interessi, nella misura del tasso legale. (R) \n 9. \n 10. Decorsi inutilmente trenta giorni dalla notificazione di cui al comma 4, si intende non concordata la determinazione dell'indennit\u00e0 di espropriazione. L'autorit\u00e0 competente ad emanare il decreto di esproprio dispone il deposito della somma, ridotta del quaranta per cento se l'area \u00e8 edificabile, presso la Cassa depositi e prestiti, entro trenta giorni. (R) \n\n--------------- \nNota redazionale \n Il testo del presente articolo \u00e8 gi\u00e0 integrato con le correzioni apportate dall'avviso di rettifica pubblicato in G.U. 14/09/2001, n. 214 durante il periodo di \"vacatio legis\". \n \u00c8 possibile visualizzare il testo originario accedendo alla versione pdf della relativa Gazzetta di pubblicazione. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-08-16&atto.codiceRedazionale=001G0371&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T01:27:16.008570"} {"text": "\n\n\n Art. 79. \n\n L'istanza di pensione privilegiata \u00e8 trasmessa dall'istituto postelegrafonici al Ministero delle poste e telecomunicazioni che proceder\u00e0 agli accertamenti prescritti per stabilire se sussista la causa di servizio, e, nel caso di invalidit\u00e0, a quale categoria debba ascriversi l'infermit\u00e0, con le norme fissate nei regolamenti sulle procedure da seguirsi negli accertamenti medico-legali. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1969-04-08&atto.codiceRedazionale=068U1505&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:19:06.938391"} {"text": "\n\n\nAccordo riguardante la fissazione di una parte della Tariffa doganale comune relativa ai prodotti dell'elenco \"G\" previsto dal Trattato che Istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea (Roma, 2 marzo 1960). \n\n Gli Stati membri della Comunit\u00e0 Economica Europea, \n Desiderando fissare, in esecuzione dell'art. 20, comma 1 e 2, del Trattato che istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea, i dazi applicabili ai prodotti dello elenco \"G\" che figura nell'allegato I di detto Trattato, \n Considerando che la fissazione dei dazi presuppone la \ndeterminazione dei prodotti ai quali devono applicarsi detti dazi e, a tal fine, l'elaborazione della nomenclatura ad essi attinente, \n Prendendo atto delle dichiarazioni della Commissione della \nComunit\u00e0 Economica, Europea riguardanti la concessione di taluni contingenti tariffari, \n Hanno convenuto le seguenti disposizioni: \n\n Art. 1. \n\n La tariffa relativa ai prodotti dell'elenco \"G\" contemplati \nnell'allegato del presente Accordo, \u00e8 stabilita come indicato in detto allegato. Esso costituisce parte integrante della tariffa doganale comune prevista dal Trattato che istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-01-18&atto.codiceRedazionale=060U1700&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:20:58.777286"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Ufficio per le relazioni con il pubblico\n\n\n1. L'attivit\u00e0 dell'ufficio per le relazioni con il pubblico \u00e8 indirizzata ai cittadini singoli e associati.\n\n\n\n\n\n2. Le pubbliche amministrazioni, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvedono, nell'esercizio della propria potest\u00e0 regolamentare, alla ridefinizione dei compiti e alla riorganizzazione degli uffici per le relazioni con il pubblico secondo i seguenti criteri:\n\na) garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni;\nb) agevolare l'utilizzazione dei servizi offerti ai cittadini, anche attraverso l'illustrazione delle disposizioni normative e amministrative, e l'informazione sulle strutture e sui compiti delle amministrazioni medesime;\nc) promuovere l'adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche;\nd) attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualit\u00e0 dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti;\ne) garantire la reciproca informazione fra l'ufficio per le relazioni con il pubblico e le altre strutture operanti nell'amministrazione, nonch\u00e9 fra gli uffici per le relazioni con il pubblico delle varie amministrazioni.\n\n\n\n\n3. Negli uffici per le relazioni con il pubblico l'individuazione e la regolamentazione dei profili professionali sono affidate alla contrattazione collettiva.\n\n\n\n Nota all'art. 8:\n - La legge 7 agosto 1990, n. 241, reca: \"Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-06-13&atto.codiceRedazionale=000G0183&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T15:06:18.400216"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 10 \n Collegio consultivo \n\n 1. Per garantire la corretta applicazione del presente codice di condotta, dell'articolo 3.40 (Norme etiche) e, laddove ci\u00f2 sia previsto, per lo svolgimento di qualsiasi altro compito, il presidente del tribunale e il presidente del tribunale d'appello sono assistiti da un collegio consultivo. \n 2. Il collegio consultivo \u00e8 composto dai rispettivi vicepresidenti e dai due membri pi\u00f9 anziani del tribunale o del tribunale d'appello. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-08-30&atto.codiceRedazionale=23G00127&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T22:20:34.311626"} {"text": "\n\n\n Art. 131. \n\n\n PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 29 SETTEMBRE 1973, N. 600 \n\n((45))\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (45)\n\n\n La Corte Costituzionale con sentenza 14 - 15 luglio 1976, n. 179 (in G.U. 1a s.s. 21/07/1976, n. 191) ha dichiarato \"l'illegittimit\u00e0 costituzionale: 1) degli artt. 131 e 139 del d.P.R. 29 gennaio 1958, n. 645 (approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette) nella parte in cui si stabilisce che i redditi della moglie, la quale non sia legalmente ed effettivamente separata, concorrono insieme con quelli del marito a formare un reddito complessivo, su cui \u00e8 applicata con aliquota progressiva l'imposta complementare\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-07-07&atto.codiceRedazionale=058U0645&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T13:47:56.266923"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 5 \n LIBERO TRASFERIMENTO \n\n 1. Ciascuna Parte Contraente nel cui territorio gli investitori dell'altra Parte Contraente hanno effettuato investimenti garantir\u00e0 a detti investitori il libero trasferimento dei pagamenti relativi a questi investimenti, dopo che gli investitori abbiano adempito a tutti gli obblighi fiscali, in particolare, a titolo di esempio: \n\n a) redditi da investimento secondo l'Articolo 1, comma 3 del presente Accordo; \n\n b) importi relativi ai prestiti contratti, o altri obblighi contrattuali assunti, in relazione agli investimenti; \n\n e) redditi derivanti dalla totale o parziale vendita, cessione o liquidazione di un investimento; \n\n d) compensi ed indennit\u00e0 corrisposte a cittadini dell'altra Parte Contraente per attivit\u00e0 e servizi svolti in relazione ad un investimento effettuato nel territorio dell'altra Parte Contraente; \n\n e) capitale iniziale e quote aggiuntive di capitale atte a mantenere ed accrescere l'investimento; \n\n f) corresponsione di risarcimento ai sensi dell'Articolo 4 del \npresente Accordo; e \n\n g) pagamenti di cui all'Articolo 6 del presente Accordo. \n\n 2- Tuttavia, le disposizioni del presente Accordo non limiteranno l'applicazione delle disposizioni nazionali volte a prevenire l'evasione e l'elusione fiscale. A tal fine, le autorit\u00e0 competenti di ciascuna Parte Contraente, su richiesta dell'altra Parte, si impegnano a fornire tutte le informazioni utili in relazione alla valutazione dell'imponibile. \n\n 3- La Parte Contraente nel cui territorio \u00e8 stato effettuato l'investimento dovr\u00e0 consentire agli investitori dell'altra Parte Contraente l'accesso al mercato internazionale in modo non discriminatorio, e permettergli di acquistare la necessaria valuta estera per effettuare i trasferimenti ai sensi del presente Articolo al tasso di cambio di mercato prevalente, applicabile alla data in cui l'investitore richiede detto trasferimento. \n\n 4- Le Parti Contraenti si impegnano a facilitare le procedure necessarie per effettuare detti trasferimenti senza ritardo, secondo le prassi seguite dai centri finanziari internazionali. Entrambe le Parti Contraenti dovranno impegnarsi ad espletare le formalit\u00e0 necessarie all'acquisizione di valuta estera ed al suo effettivo trasferimento all'estero entro un mese. Inoltre, le Parti Contraenti dovranno convenire di accordare ai trasferimenti di cui al presente Articolo un trattamento non meno favorevole di quello accordato ai trasferimenti originati da investimenti effettuati dagli investitori di uno Stato terzo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-19&atto.codiceRedazionale=099G0506&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T10:43:39.553121"} {"text": "\n\n\n Articolo 36. \n (Notifica di applicazione a titolo provvisorio) \n\n Un governo firmatario che ha intenzione di ratificare, accettare o approvare il presente Accordo, od un governo per il quale il Consiglio ha fissato condizioni di adesione ma che non ha ancora potuto depositare il suo strumento, pu\u00f2 in qualunque momento notificare al depositario che applicher\u00e0 il presente Accordo a titolo provvisorio, o quando quest'ultimo entrer\u00e0 in vigore conformemente all'articolo 37, o, se \u00e8 gi\u00e0 in vigore, ad una data specificata. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-04-13&atto.codiceRedazionale=085U0125&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T23:41:39.554049"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;\n\n\n\n\nRitenuta la straordinaria necessit\u00e0 ed urgenza di emanare disposizioni per il contenimento della spesa pubblica e per il contrasto all'evasione fiscale ai fini della stabilizzazione finanziaria, nonch\u00e9 per il rilancio della competitivit\u00e0 economica;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 25 maggio 2010;\n\n\n\n\nSulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'economia e delle finanze;\n\nEMANA\n il seguente decreto-legge:\nArt. 1\nDefinanziamento delle leggi di spesa totalmente non utilizzate negli ultimi tre anni\n\n\n1. Le autorizzazioni di spesa i cui stanziamenti annuali non risultano impegnati sulla base delle risultanze del Rendiconto generale dello Stato relativo agli anni 2007, 2008 e 2009 sono definanziate. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro il 30 settembre 2010 sono individuate per ciascun Ministero le autorizzazioni di spesa da definanziare e le relative disponibilit\u00e0 esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge.\nLe disponibilit\u00e0 individuate sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al fondo ammortamento dei titoli Stato. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-31&atto.codiceRedazionale=010G0101&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T03:39:37.762755"} {"text": "\n\n\n Art. 2587. \n\n (Brevetto dipendente da brevetto altrui). \n\n Il brevetto per invenzione industriale, la cui attuazione implica quella d'invenzioni protette da precedenti brevetti per invenzioni industriali ancora in vigore, non pregiudica i diritti dei titolari di questi ultimi, e non pu\u00f2 essere attuato n\u00e9 utilizzato senza il consenso di essi. \n\n Sono salve le disposizioni delle leggi speciali. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T18:43:17.069662"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno\n\napprovato;\n\n\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. Il decreto-legge 17 dicembre 1999, n. 480, recante nuova disciplina transitoria per i termini di deposito della documentazione prescritta dall'articolo 567 del codice di procedura civile per l'istanza di vendita nell'espropriazione immobiliare, \u00e8 convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge. \n\n\n\n2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. \n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. \n Data al Cairo, Ambasciata d'Italia, il 16 febbraio 2000 \nCIAMPI\nD'Alema, Presidente del Consiglio dei Ministri\nDILIBERTO, Ministro della Giustizia\nVisto, il Guardasigilli: Diliberto --------------- Nota redazionale Il testo delle firme \u00e8 riportato gi\u00e0 integrato con le correzioni\napportate dall'errata-corrige pubblicato in G.U. 18/02/2000, n. 40 durante il periodo di \"vacatio legis\". \u00c8 possibile visualizzare il testo originario accedendo alla versione pdf della relativa Gazzetta di pubblicazione.\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-02-17&atto.codiceRedazionale=000G0062&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T16:18:58.260173"} {"text": "\n\n\n Art. 6 \n(art. 2 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1952, n. 656, modificato dall'art. 1 della legge 27 febbraio 1958, n. 120) \n\n Gli uffici locali sono distinti nei gruppi A, B, C, D, E. \n Gli uffici di minore importanza sono denominati agenzie. \n La distinzione tra agenzie ed uffici locali e la classificazione di essi in gruppi sono fatte in base alla loro importanza da valutarsi con i criteri stabiliti nel regolamento. \n Gli uffici locali e le agenzie sono gestiti nei modi previsti dalle disposizioni seguenti e dal regolamento. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-02-20&atto.codiceRedazionale=067U1417&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:47:16.171914"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 87, quinto comma, e 110 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisti l'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e gli articoli 4, comma 4, 7, 16, 18 e 19, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 2001, n. 315;\n\n\n\n\nSentite le organizzazioni sindacali, come da verbale della riunione in data 22 maggio 2007;\n\n\n\n\nVista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 giugno 2007;\n\n\n\n\n\n\nViste ed accolte le osservazioni espresse dal Consiglio di Stato, Sezione consultiva per gli atti normativi, nell'Adunanza del 4 giugno 2007;\n\n\n\n\nAcquisito il parere della competente Commissione della Camera dei deputati e preso atto che le competenti Commissioni del Senato della Repubblica non hanno espresso il proprio parere nei termini previsti dall'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 agosto 2007;\n\n\n\n\nSulla proposta del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione;\n\nEmana\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n Consiglieri del Ministro e Vice Capi degli Uffici\n di diretta collaborazione\n\n\n\n\n1. All'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 2001, n. 315, sono apportate le seguenti modificazioni:\n\na) dopo il comma 3 \u00e8 inserito il seguente:\n \u00ab3-bis. Nei limiti di cui al comma 3, secondo periodo, e nel rispetto del criterio di invarianza della spesa di cui all'articolo 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il Ministro pu\u00f2 nominare, tra soggetti aventi specifica esperienza professionale o scientifica, un consigliere economico e finanziario, un consigliere per le libere professioni ed un consigliere per le tematiche sociali e della devianza.\u00bb;\n\nb) al comma 5, lettera b), le parole: \u00abper i Vice Capi con funzioni vicarie degli uffici di cui all'articolo 3, comma 1, lettere c) e d)\u00bb sono sostituite dalle seguenti: \u00abper i Vice Capi degli uffici di cui all'articolo 3, comma 1, lettere c) e d)\u00bb;\n\nc) al comma 5, lettera c), le parole: \u00abai Vice Capi con funzioni vicarie degli uffici di cui all'articolo 3, comma 1, lettere c) e d)\u00bb sono sostituite dalle seguenti: \u00abai Vice Capi degli uffici di cui all'articolo 3, comma 1, lettere c) e d)\u00bb.\n\n\n\n\n Avvertenza:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al sono fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n Note alle premesse:\n - L'art. 87 della Costituzione conferisce al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi ed emanare i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.\n - Si riporta il testo dell'art. 110 della Costituzione:\n \u00abArt. 110. - Ferme le competenze del Consiglio superiore della magistratura, spettano al Ministero della giustizia l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.\u00bb.\n - Si riporta il testo dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 12 settembre 1988, n. 214, supplemento ordinario:\n \u00abArt. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare:\n a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonch\u00e9 dei regolamenti comunitari;\n b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale;\n c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge;\n d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge;\n e) (abrogato).\n 2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio di Stato, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potest\u00e0 regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari.\n 3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge.\n I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione.\n 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di \"regolamento\", sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.\n 4-bis. L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei principi posti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l'osservanza dei criteri che seguono:\n a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione;\n b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilit\u00e0 eliminando le duplicazioni funzionali;\n c) previsione di strumenti di verifica periodica dell'organiz-zazione e dei risultati;\n d) indicazione e revisione periodica della consistenza delle piante organiche;\n e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unit\u00e0 dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali.\u00bb.\n - Si riporta il testo del comma 2 dell'art. 13 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 17 marzo 1997, n. 63, supplemento ordinario):\n \u00abArt. 13. - (Omissis).\n 2. Gli schemi di regolamento di cui al comma 4-bis dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, introdotto dal comma 1 del presente articolo, sono trasmessi alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica perch\u00e9 su di essi sia espresso il parere delle commissioni parlamentari competenti per materia entro trenta giorni dalla data della loro trasmissione. Decorso il termine senza che i pareri siano stati espressi, il Governo adotta comunque i regolamenti.\u00bb.\n - Si riporta il testo del comma 4 dell'art. 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 agosto 1999, n. 203, supplemento ordinario):\n \u00abArt. 4 (Disposizioni sull'organizzazione). - 1.-3. (Omissis).\n 4. All'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale di ciascun Ministero e alla definizione dei relativi compiti si provvede con decreto ministeriale di natura non regolamentare.\u00bb.\n - Si riporta il testo degli articoli 7, 16, 18 e 19 del citato decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300:\n \u00abArt. 7 (Uffici di diretta collaborazione con il Ministro). - 1. La costituzione e la disciplina degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, per l'esercizio delle funzioni ad esso attribuite dagli articoli 3 e 14 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni ed integrazioni, l'assegnazione di personale a tali Uffici e il relativo trattamento economico, il riordino delle segreterie particolari dei sottosegretari di Stato, sono regolati dall'art. 14, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29.\n 2. I regolamenti di cui al suddetto art. 14, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, si attengono, tra l'altro, ai seguenti principi e criteri direttivi:\n a) attribuzione dei compiti di diretta collaborazione secondo criteri che consentano l'efficace e funzionale svolgimento dei compiti di definizione degli obiettivi, di elaborazione delle politiche pubbliche e di valutazione della relativa attuazione e delle connesse attivit\u00e0 di comunicazione, nel rispetto del principio di distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione;\n b) assolvimento dei compiti di supporto per l'assegnazione e la ripartizione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilit\u00e0, ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, anche in funzione della verifica della gestione effettuata dagli appositi uffici, nonch\u00e9 del compito di promozione e sviluppo dei sistemi informativi;\n c) organizzazione degli uffici preposti al controllo interno di diretta collaborazione con il Ministro, secondo le disposizioni del decreto legislativo di riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivit\u00e0 svolta dalle amministrazioni pubbliche, in modo da assicurare il corretto ed efficace svolgimento dei compiti ad essi assegnati dalla legge, anche attraverso la provvista di adeguati mezzi finanziari, organizzativi e personali;\n d) organizzazione del settore giuridico-legislativo in modo da assicurare: il raccordo permanente con l'attivit\u00e0 normativa del Parlamento, l'elaborazione di testi normativi del Governo garantendo la valutazione dei costi della regolazione, la qualit\u00e0 del linguaggio normativo, l'applicabilit\u00e0 delle norme introdotte, lo snellimento e la semplificazione della normativa, la cura dei rapporti con gli altri organi costituzionali, con le autorit\u00e0 indipendenti e con il Consiglio di Stato;\n e) attribuzione dell'incarico di capo degli Uffici di cui al comma 1 ad esperti, anche estranei all'amministrazione, dotati di elevata professionalit\u00e0.\u00bb.\n \u00abArt. 16 (Attribuzioni). - 1. Il Ministro di grazia e giustizia e il Ministero di grazia e giustizia assumono rispettivamente la denominazione di Ministro della giustizia e Ministero della giustizia.\n 2. Il Ministero della giustizia svolge le funzioni e i compiti ad esso attribuiti dalla Costituzione, dalle leggi e dai regolamenti in materia di giustizia e attivit\u00e0 giudiziaria ed esecuzione delle pene, rapporti con il Consiglio superiore della magistratura, attribuzioni concernenti i magistrati ordinari, vigilanza sugli ordini professionali, archivi notarili, cooperazione internazionale in materia civile e penale.\n 3. Il Ministero esercita in particolare le funzioni e i compiti concernenti le seguenti aree funzionali:\n a) servizi relativi alla attivit\u00e0 giudiziaria: gestione amministrativa della attivit\u00e0 giudiziaria in ambito civile e penale; attivit\u00e0 preliminare all'esercizio da parte del Ministro delle sue competenze in materia processuale; casellario giudiziale; cooperazione internazionale in materia civile e penale; studio e proposta di interventi normativi nel settore di competenza;\n b) organizzazione e servizi della giustizia: organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia; gestione amministrativa del personale amministrativo e dei mezzi e strumenti anche informatici necessari; attivit\u00e0 relative alle competenze del Ministro in ordine ai magistrati; studio e proposta di interventi normativi nel settore di competenza;\n c) servizi dell'Amministrazione penitenziaria: gestione amministrativa del personale e dei beni della Amministrazione penitenziaria; svolgimento dei compiti relativi alla esecuzione delle misure cautelari, delle pene e delle misure di sicurezza detentive; svolgimento dei compiti previsti dalle leggi per il trattamento dei detenuti e degli internati;\n d) servizi relativi alla giustizia minorile: svolgimento dei compiti assegnati dalla legge al Ministero della giustizia in materia di minori e gestione amministrativa del personale e dei beni ad essi relativi.\n 4. Relativamente all'ispettorato generale restano salve le dispo-sizioni della legge 12 agosto 1962, n. 1311, e successive modifiche ed integrazioni, nonch\u00e9 dell'art. 8 della legge 24 marzo 1958, n. 195.\u00bb.\n \u00abArt. 18 (Incarichi dirigenziali). - 1. Agli uffici di diretta collaborazione con il Ministro ed ai Dipartimenti, sono preposti i dirigenti di cui all'art. 23 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dall'art. 15 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, i magistrati delle giurisdizioni ordinarie e amministrative, i professori e ricercatori universitari, gli avvocati dello Stato, gli avvocati; quando ricorrono specifiche esigenze di servizio, ai medesimi uffici possono essere preposti anche soggetti estranei all'Amministrazione ai sensi dell'art. 19, comma 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dall'art. 23 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80.\n 2. Agli uffici dirigenziali generali istituiti all'interno dei Dipartimenti, sono preposti i dirigenti di cui all'art. 23 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dall'art. 15 del decreto legislativo 1998, n. 80, ed i magistrati della giurisdizione ordinaria; quando ricorrono specifiche esigenze di servizio, ai medesimi uffici possono essere preposti anche gli altri soggetti elencati al comma 1.\u00bb.\n \u00abArt. 19 (Magistrati). - 1. Il numero massimo dei magistrati collocati fuori dal ruolo organico della magistratura e destinati al Ministero non deve superare le sessantacinque unit\u00e0.\u00bb.\n - Il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, reca: \u00abNorme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 maggio 2001, n. 106, supplemento ordinario).\n - Il decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 2001, n. 315, reca: \u00abRegolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 agosto 2001, n. 179.).\n Nota all'art. 1:\n - Si riporta il testo dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 2001, n. 315 (Regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 agosto 2001, n. 179), come modificato dal decreto qui pubblicato:\n \u00abArt. 12 (Personale degli uffici di diretta collaborazione e trattamento economico). - 1. Il contingente di personale degli uffici di diretta collaborazione di cui all'art. 3, comma 1, lettere a) (Segreteria del Ministro), c) (Gabinetto del Ministro), d) (Ufficio legislativo), f) (Servizio di controllo interno), g) (Ufficio per il coordinamento dell'attivit\u00e0 internazionale) e h) (Ufficio stampa ed informazione), \u00e8 stabilito complessivamente in duecentodieci unit\u00e0, comprensive delle unit\u00e0 addette al funzionamento corrente degli uffici medesimi, delle quali sessanta attribuite all'Ufficio legislativo, per lo svolgimento delle funzioni di cui all'art. 7. Alle segreterie dei Sottosegretari di Stato \u00e8 assegnato ulteriore personale, in misura massima di otto unit\u00e0 per ciascuna segreteria.\n 2. L'Ispettorato generale, per lo svolgimento delle funzioni di cui all'art. 8, anche su richiesta del Consiglio superiore della magistratura, ed in conformit\u00e0 a quanto disposto dalla legge 12 agosto 1962, n. 1311, dispone di un ulteriore contingente di centoquarantacinque unit\u00e0.\n 3. Entro il contingente complessivo di cui ai commi 1 e 2, possono essere assegnati ai predetti uffici dipendenti del Ministero ovvero altri dipendenti pubblici, anche in posizione di aspettativa, fuori ruolo, comando o in altre analoghe posizioni previste dai rispettivi ordinamenti.\n Entro il medesimo contingente, purch\u00e9 nel limite del cinque per cento dello stesso e nel rispetto del criterio dell'invarianza della spesa di cui all'art. 14, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, possono altres\u00ec essere assegnati, anche con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, esperti e consulenti per particolari professionalit\u00e0 e specializzazioni, di provata competenza desumibile da specifici e analitici curricoli culturali e professionali, con particolare riferimento alla formazione universitaria, alla provenienza da qualificati settori del lavoro privato strettamente inerenti alle funzioni e competenze del Ministero.\n 3-bis. Nei limiti di cui al comma 3, secondo periodo, e nel rispetto del criterio di invarianza della spesa di cui all'art. 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il Ministro pu\u00f2 nominare, tra soggetti aventi specifica esperienza professionale o scientifica, un consigliere economico e finanziario, un consigliere per le libere professioni ed un consigliere per le tematiche sociali e della devianza.\n 4. Nell'ambito del contingente complessivo stabilito dai commi 1, 2 e 3, e tenendo conto delle disposizioni del decreto legislativo concernenti la presenza dei magistrati al Ministero, \u00e8 individuato, per lo svolgimento di funzioni attinenti ai compiti di diretta collaborazione, un numero di specifici incarichi di livello dirigenziale non superiore a quaranta, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 19, comma 10, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29.\n 5. Ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione spetta un trattamento economico onnicomprensivo, determinato con le modalit\u00e0 di cui all'art. 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ed articolato:\n a) per il Capo di Gabinetto, per il Capo dell'Ufficio legislativo e per il Capo dell'Ispettorato generale, in una voce retributiva di importo non superiore a quello massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti ad ufficio dirigenziale generale incaricati ai sensi dell'art. 19, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ed in un emolumento accessorio da fissare in un importo non superiore alla misura massima del trattamento accessorio spettante ai capi dei Dipartimenti del Ministero;\n b) per il responsabile del servizio di controllo interno di cui all'art. 9, per i Vice Capi degli uffici di cui all'art. 3, comma 1, lettere c) e d), e per il Vice Capo con funzioni vicarie dell'ufficio di cui all'art. 3, comma 1, lettera e), in una voce retributiva d'importo non superiore a quello massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti ad ufficio di livello dirigenziale generale del Ministero, incaricati ai sensi dell'art. 19, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ed in un emolumento accessorio da fissare in un importo non superiore alla misura massima del trattamento accessorio spettante ai dirigenti di uffici dirigenziali generali del Ministero;\n c) per il Capo della segreteria del Ministro, per il segretario particolare del Ministro, per i Capi delle segreterie dei sottosegretari di Stato, per i segretari particolari dei sottosegretari di Stato e per il Capo dell'Ufficio del coordinamento dell'attivit\u00e0 internazionale, in una voce retributiva di importo non superiore alla misura massima dei trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello non generale ed in un emolumento accessorio di importo non superiore alla misura massima del trattamento accessorio spettante ai dirigenti titolari di uffici dirigenziali non generali del Ministero. Per i dipendenti pubblici tale trattamento, se pi\u00f9 favorevole, integra, per la differenza, il trattamento economico in godimento. Ai Capi dei predetti uffici, ai Vice Capi degli uffici di cui all'art. 3, comma 1, lettere c) e d), ed al Vice Capo con funzioni vicarie dell'ufficio di cui all'art. 3, comma 1, lettera e), dipendenti da pubbliche amministrazioni, che optino per il mantenimento del proprio trattamento economico, \u00e8 corrisposto un emolumento accessorio determinato con le modalit\u00e0 di cui all'art. 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, di importo non superiore alla misura massima del trattamento economico accessorio spettante, rispettivamente, ai Capi dei Dipartimenti del Ministero, ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale ed ai dirigenti degli uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero.\n 6. Al Capo dell'Ufficio stampa ed informazione \u00e8 corrisposto un trattamento economico non superiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale per i giornalisti con la qualifica di redattore capo.\n 7. Ai dirigenti della seconda fascia del ruolo unico, assegnati agli uffici di diretta collaborazione, \u00e8 corrisposta una retribuzione di posizione in misura equivalente ai valori economici massimi attribuiti ai dirigenti della stessa fascia del Ministero nonch\u00e9, in attesa di specifica disposizione contrattuale, un'indennit\u00e0 sostitutiva della retribuzione di risultato, determinata con decreto del Ministro su proposta del Capo di Gabinetto, di importo non superiore al cinquanta per cento della retribuzione di posizione, a fronte delle specifiche responsabilit\u00e0 connesse all'incarico attribuito, della specifica qualificazione professionale posseduta, della disponibilit\u00e0 ad orari disagevoli, della qualit\u00e0 della prestazione individuale.\n 8. Il trattamento economico del personale con contratto a tempo determinato e di quello con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa \u00e8 determinato dal Ministro all'atto del conferimento dell'incarico. Tale trattamento, comunque, non pu\u00f2 essere superiore a quello corrisposto al personale dipendente dell'amministrazione che svolge funzioni equivalenti. Il relativo onere grava sugli stanziamenti dell'unit\u00e0 previsionale di base \"Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro\" dello stato di previsione della spesa del Ministero.\n 9. Al personale non dirigenziale assegnato agli uffici di diretta collaborazione, a fronte delle responsabilit\u00e0, degli obblighi di reperibilit\u00e0 e di disponibilit\u00e0 ad orari disagevoli eccedenti quelli stabiliti in via ordinaria dalle disposizioni vigenti, nonch\u00e9 delle conseguenti ulteriori prestazioni richieste dai responsabili degli uffici, spetta un'indennit\u00e0 accessoria di diretta collaborazione, sostitutiva degli istituti retributivi finalizzati all'incentivazione della produttivit\u00e0 ed al miglioramento dei servizi. Il personale beneficiario della predetta indennit\u00e0 \u00e8 determinato dal Capo di Gabinetto, sentiti i responsabili degli uffici di cui all'art. 2, comma 2. In attesa di specifica disposizione contrattuale, ai sensi dell'art. 14, comma 2, del decreto legislativo n. 29 del 1993, la misura dell'indennit\u00e0 \u00e8 determinata con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro del tesoro.\n 10. Il personale dipendente da altre pubbliche amministrazioni, enti ed organismi pubblici e istituzionali, assegnato agli uffici di diretta collaborazione, \u00e8 posto in posizione di aspettativa, comando o fuori ruolo. Si applica l'art. 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, per un contingente di personale non superiore al venticinque per cento del contingente complessivo.\u00bb.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-11-16&atto.codiceRedazionale=007G0230&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T16:26:09.610911"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n Lettera d'informazione sulle infrazioni \n in materia di sicurezza stradale\n\n\n1. La competenza ad avviare i procedimenti che conseguono alle infrazioni in materia di sicurezza stradale di cui all'articolo 2 \u00e8 degli organi di polizia di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. \n\n\n\n2. Al momento dell'avvio dei procedimenti di cui al comma 1, gli organi di polizia informano, in conformit\u00e0 alle vigenti disposizioni, il proprietario, l'intestatario del veicolo o la persona altrimenti individuata quale autore dall'infrazione commessa. \n\n\n\n3. Le informazioni di cui ai commi 1 e 2 sono notificate per iscritto e contengono altres\u00ec l'indicazione degli effetti giuridici scaturenti dalle infrazioni di cui all'articolo 2, a norma delle vigenti disposizioni del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. \n\n\n\n4. La lettera d'informazione, redatta secondo il modello riportato in allegato II, \u00e8 indirizzata al proprietario, all'intestatario del veicolo o alla persona altrimenti individuata come autore dell'infrazione ed include ogni informazione pertinente quale, in particolare, la natura dell'infrazione in materia di sicurezza stradale di cui all'articolo 2, il luogo, la data e l'ora dell'infrazione, il riferimento all'articolo del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, oggetto della violazione, la relativa sanzione, nonch\u00e9, ove opportuno, i dati riguardanti il dispositivo usato per rilevare l'infrazione. \n\n\n\n5. La lettera d'informazione \u00e8 redatta nella lingua del documento d'immatricolazione del veicolo con il quale \u00e8 stata commessa l'infrazione, se il documento stesso \u00e8 disponibile, o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro d'immatricolazione. \n\n\n\n Note all'art. 6: \n - Per l'art. 12 del Codice della strada si veda nelle note all'art. 3. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-03-21&atto.codiceRedazionale=14G00049&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T10:25:29.533830"} {"text": "\n\n\nArt. 28\n\n\n \u00c8 costituito presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale un \"Fondo per la mobilit\u00e0 della manodopera\", con amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio ai sensi dell'articolo 9 della legge 25 novembre 1971, n. 1041, destinato alla concessione delle provvidenze di cui all'articolo 27 della presente legge.\n Il Fondo \u00e8 alimentato per il 50 per cento da versamenti a carico del Fondo per la ristrutturazione e riconversione industriale di cui all'articolo 3 della presente legge e per il 50 per cento da versamenti a carico della Cassa integrazione guadagni operai dell'industria.\n Le disponibilit\u00e0 del Fondo affluiscono ad apposita contabilit\u00e0 speciale istituita presso la tesoreria provinciale dello Stato di Roma, ai sensi dell'articolo 585 del regolamento di contabilit\u00e0 dello Stato e dell'articolo 1223, lettera b), delle istruzioni generali sui servizi del Tesoro.\n I relativi ordini di pagamento sono emessi a firma del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale o di un suo delegato.\n I versamenti di cui al secondo comma sono effettuati in rate trimestrali anticipate.\n Il fabbisogno annuo \u00e8 determinato con decreto del Ministro per il tesoro, di concerto con il Ministro per il lavoro e la previdenza sociale e con il Ministro per l'industria, il commercio e l'artigianato; con lo stesso decreto viene autorizzato il prelievo della somma a carico del \"Fondo per la ristrutturazione e riconversione industriale\" da versare al \"Fondo\" di cui al primo comma.\n Per il primo anno l'importo delle rate \u00e8 stabilito complessivamente in lire 250 milioni ciascuna. ((11))\n\n\n-----------------\nAGGIORNAMENTO (11)\n Il D.L. 12 luglio 1986, n. 345, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 1986, n. 492 ha disposto (con l'art. 1) che \"Lo stanziamento del Fondo per la mobilit\u00e0 della manodopera, di cui all'articolo 28 della legge 12 agosto 1977, n. 675, e successive modificazioni ed integrazioni, \u00e8 incrementato, per l'anno 1986, di 10 miliardi di lire per il finanziamento delle attivit\u00e0 di formazione professionale all'estero, previsto dall'articolo 18, primo comma, lettera d), della legge 21 dicembre 1978, n. 845\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-09-07&atto.codiceRedazionale=077U0675&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T16:32:39.996188"} {"text": "\n\n\n Allegati \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n((2))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il Decreto 13 febbraio 2013 (in G.U. 05/03/2013, n. 54) ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che \"L'allegato 1 del decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 29 aprile 2008, n.110, \u00abRegolamento recante criteri, condizioni e modalit\u00e0 per l'attuazione dell'obbligo di immissione in consumo nel territorio nazionale di una quota minima di biocarburanti\u00bb \u00e8 sostituito dall'allegato 1 del presente decreto\". \n Si riporta di seguito la seguente modifica: \n\n \"Allegato 1\n\n Specifiche convenzionali di carburanti e biocarburanti\n\n\n\n\n\n|============|========================|=============================|\n\n| Carburante | Massa volumica a 15\u00b0 C | Potere calorifico Inferiore |\n\n| | kg/dm3 |-----------|-------|---------|\n\n| | | Gcal/tonn | MJ/kg | MJ/ dm3 |\n\n|============|========================|===========|=======|=========|\n\n| Gasolio | 0,840 | 10,270 | 43,0 | 36,1 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Benzina | 0,750 | 10,342 | 43,3 | 32,5 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Biodiesel | 0,880 | 8,932 | 37,4 | 32,9 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Bioetanolo | 0,790 | 6,305 | 26,4 | 20,9 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| ETBE (\u00b0) | 0,740 | 8,574 | 35,9 | 26,6 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n|Gas propano | 0,470 (liquido)| 11,606 | 46,3 | 21,8 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n|Biometanolo | 0,796 | 4,778 | 20,0 | 15,9 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n|BioMTBE (\u00b0\u00b0)| 0,745 | 8,361 | 35,0 | 26,1 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| BioDME | 0,670 | 6,689 | 28,0 | 18,8 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| BioTAEE | 0,750 | 9,078 | 38,0 | 28,5 |\n\n| (\u00b0\u00b0\u00b0) | | | | |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n|Biobutanolo | 0,813 | 7,883 | 33,0 | 26,8 |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Diesel | | | | |\n\n| Fisher- | 0,779 | 10,511 | 44,0 | 34,3 |\n\n| Tropsch | | | | |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Olio | | | | |\n\n| Vegetale | 0,779 | 10,511 | 44,0 | 34,3 |\n\n|Idrotrattato| | | | |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Olio | | | | |\n\n| Vegetale | 0,919 | 8,839 | 37,0 | 34,0 |\n\n| Puro | | | | |\n\n|------------|------------------------|-----------|-------|---------|\n\n| Biogas | | 11,945 | 50 | |\n\n| (\u00b0\u00b0\u00b0\u00b0) | | | | |\n\n|============|========================|===========|=======|=========|\n\n\n\n\n (\u00b0) considerato rinnovabile per il 47% in volume \n (\u00b0\u00b0) considerato rinnovabile per il 36% in volume \n (\u00b0\u00b0\u00b0) considerato rinnovabile per il 29% in volume \n (\u00b0\u00b0\u00b0\u00b0) immesso in consumo come biometano\" \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-06-19&atto.codiceRedazionale=008G0132&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T13:28:01.260250"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Il testo della lettera d) dell'art. 3 del decreto del Capo provvisorio dello Stato 27 gennaio 1947, n. 73, concernente l'ordinamento del Consiglio superiore delle miniere, \u00e8 sostituito dal seguente: \"otto membri dei quali due in rappresentanza degli industriali minerari e due degli industriali delle cave; due in rappresentanza dei lavoratori minerari e due dei lavoratori delle cave, tutti designati dalle rispettive associazioni sindacali\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-27&atto.codiceRedazionale=058U0198&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:18:26.882771"} {"text": "\n\n\nArt. 2-bis\n\n(( (Modifica all'articolo 6 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189) ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. All'articolo 6 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, dopo il comma 12 \u00e8 inserito il seguente: \n \"12-bis. Nel corso dell'esecuzione dei lavori per danni lievi, qualora si rendessero necessarie, possono essere ammesse varianti fino al 30 per cento del contributo concesso e comunque nei limiti del contributo concedibile, purch\u00e9 compatibili con la vigente disciplina sismica, paesaggistica e urbanistico-edilizia\".\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-10-24&atto.codiceRedazionale=19G00132&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T10:16:59.600619"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n Il segretario generale\n\n\n1. Il segretario generale \u00e8 nominato dal consiglio nazionale su designazione della giunta esecutiva, che dovr\u00e0 previamente accertare il possesso di adeguati requisiti tecnico-professionali da parte del designato; dura in carica per il periodo stabilito dagli articoli 7 e 11 del presente decreto ed il relativo trattamento giuridico ed economico \u00e8 regolato ai sensi degli articoli 5 e 20 della legge 20 marzo 1975, n. 70.\n\n\n\n2. Potranno essere designati alla carica di segretario generale coloro che per l'attivit\u00e0 svolta diano le pi\u00f9 ampie garanzie di specifica competenza e capacit\u00e0 professionale nel campo dello sport, in armonia con le norme e gli indirizzi del C.I.O.\n\n\n\n Nota all'art. 18:\n Gli articoli 5 e 20 della legge n. 70/1975 (per l'argomento della legge vedi nelle note alle premesse) cos\u00ec dispongono:\n \"Art. 5. (Assunzioni). - Le assunzioni del personale dipendente dagli enti pubblici hanno luogo mediante pubblici concorsi, alla posizione iniziale di ciascuna qualifica di cui ai primi tre commi dello art. 16.\n Il numero dei posti da mettere a concorso viene determinato annualmente dai singoli enti, nell'ambito dei posti vacanti, in sede di approvazione del bilancio di previsione.\n Si applicano le norme di legge vigenti nella amministrazione dello Stato sui requisiti di assunzione, sulle assunzioni obbligatorie, sulle riserve di posti e sulle preferenze.\n I concorsi consistono in una valutazione comparativa, espressa con una graduatoria della preparazione dimostrata dai candidati, i quali superino le prove scritte, orali e pratiche indicate dal bando di concorso e sostenute immediatamente o al termine di apposito corso di formazione professionale cui sono ammessi coloro i quali, in possesso dei necessari titoli e requisiti, abbiano superato prove attitudinali per l'accertamento della loro idoneit\u00e0.\n Per le qualifiche previste alle lettere c) e d) dell'art. 16, l'espletamento dei concorsi richiede il superamento di prove prevalentemente pratiche.\n I regolamenti degli enti specificano le norme sulla composizione e la nomina delle commissioni di esame e dei docenti dei corsi, sui criteri per l'ammissione ai medesimi, sulla formazione e utilizzazione delle graduatorie, sul periodo e la nomina in prova e su quella definitiva.\n Il direttore generale, purch\u00e9 in possesso di adeguati requisiti tecnico-professionali, \u00e8 assunto anche tra i funzionari dell'ente con contratto a tempo determinato della durata massima di cinque anni, rinnovabile\".\n Art. 20 (Direttore generale). - Con decreto del presidente del Consiglio, di concerto con i Ministri per il lavoro e la previdenza sociale e per il tesoro, sentite le federazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative sul piano nazionale, sar\u00e0 stabilito il trattamento economico onnicomprensivo dei direttori generali degli enti pubblici contemplati dalla presente legge secondo tre livelli retributivi determinati in relazione all'importanza degli enti stessi e corrispondenti al trattamento economico onnicomprensivo spettante rispettivamente al dirigente generale B, al dirigente generale C e al dirigente superiore delle amministrazioni dello Stato.\n Ai fini dell'applicazione del comma precedente, l'importanza a degli enti sar\u00e0 desunta dal concorso dei seguenti elementi:\n a) dimensione dell'organizzazione territoriale considerata unitariamente negli uffici periferici o negli enti federati, dalla natura dei compiti istituzionali svolti, nonch\u00e9 dal numero degli assistiti, nel caso degli enti di assistenza;\n b) numero dei dipendenti stabilmente e organicamente preposti ai servizi d'istituto;\n c) volume delle entrate e delle uscite finanziarie di carattere ordinario.\n I direttori generali, ove particolari esigenze di servizio lo richiedano, sono tenuti a protrarre le prestazioni giornaliere di servizio anche oltre l'orario ordinario, senza diritto al compenso per lavoro straordinario.\n Nella prima applicazione della presente legge, il provvedimento di cui al primo comma \u00e8 emanato entro un mese dall'entrata in vigore della legge stessa\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-05-13&atto.codiceRedazionale=086U0157&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T19:32:07.934203"} {"text": "\n\n\n Articolo 7 \n\n Il controllo previsto dalla presente Convenzione \u00e8 effettuato \ndagli organi seguenti che agiscono in seno all'Agenzia: \n I) il Comitato di Direzione; \n II) un Ufficio di controllo, composto da un rappresentante per \nciascuno dei Governi partecipanti alla presente Convenzione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-02-12&atto.codiceRedazionale=063U0038&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T02:46:30.604558"} {"text": "\n\n\nArt. 15\n Contenuto delle autorizzazioni allo stoccaggio\n\n\n\n\n1. L'autorizzazione contiene i seguenti elementi: \n\na) il nome, i dati fiscali e l'indirizzo del gestore; \n\nb) l'ubicazione e la delimitazione precise del sito di stoccaggio e del complesso di stoccaggio, ed i dati sulle unit\u00e0 idrauliche interessate; \n\nc) le prescrizioni in materia di gestione dello stoccaggio, il quantitativo totale di CO 2 consentito ai fini dello stoccaggio\ngeologico, i limiti di pressione per le rocce serbatoio, le portate e le pressioni di iniezione massimi; \n\nd) la composizione del flusso di CO 2 per la procedura di\nvalutazione dell'accettabilit\u00e0 dello stesso ai sensi dell'articolo 18; \n\ne) il piano di monitoraggio approvato, l'obbligo di mettere in atto il piano, le disposizioni per il suo aggiornamento a norma dell'articolo 19 e le istruzioni in materia di comunicazione ai sensi dell'articolo 20; \n\nf) l'obbligo di informare il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'ambiente, la regione territorialmente interessata e per conoscenza il Comitato in caso di qualunque irregolarit\u00e0 o rilascio di CO 2 e di mettere in atto gli opportuni provvedimenti\ncorrettivi a norma dell'articolo 22; \n\ng) le condizioni per la chiusura e la fase di post-chiusura di cui all'articolo 23; \n\nh) le disposizioni per la modifica, il riesame, l'aggiornamento, la revoca e la decadenza dell'autorizzazione allo stoccaggio a norma dell'articolo 17; \n\ni) l'obbligo di presentare la prova dell'avvenuta prestazione della garanzia finanziaria o di altro mezzo equivalente, a norma dell'articolo 25, prima che abbiano inizio le attivit\u00e0 di stoccaggio. \n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-04&atto.codiceRedazionale=011G0207&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T19:37:13.328763"} {"text": "\n\n\n Art. 14. \n\n 1. I redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attivit\u00e0 indipendenti di carattere analogo sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che detto residente non disponga abitualmente nell'altro Stato contraente di una base fissa per l'esercizio della sua attivit\u00e0. Ove disponga di una tale base fissa, i redditi sono imponibili nell'altro Stato ma limitatamente alla parte attribuibile a detta base fissa. \n 2. L'espressione \"libera professione\" comprende in particolare le attivit\u00e0 indipendenti di carattere scientifico, letterario, artistico, educativo e pedagogico, nonch\u00e9 le attivit\u00e0 indipendenti dei medici, avvocati, ingegneri, architetti, dentisti e contabili. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-02-12&atto.codiceRedazionale=078U0943&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:35:27.353804"} {"text": "\n\n\n Art. 24 \n (Abbandono di pozzo sterile) \n1. Il permissionario, nel caso in cui intenda abbandonare il pozzo ritenuto sterile o non suscettibile di assicurare produzione commerciale, deve essere preventivamente autorizzato dall'Ingegnere capo della Sezione competente, che pu\u00f2 impartire eventuali istruzioni in merito alla sistemazione del pozzo. \n2. In caso di rifiuto dell'autorizzazione il provvedimento deve essere motivato. \n3. Avverso il provvedimento di rifiuto dell'Ingegnere capo il permissionario pu\u00f2 avanzare ricorso gerarchico al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, il quale decide, sentito il Comitato tecnico per gli idrocarburi e per la geotermia. \n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-12-13&atto.codiceRedazionale=091G0437&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T06:45:06.402878"} {"text": "\n\n\nArt. 3-sexies\n\n(( (Modifica alla disciplina concernente i ruderi e gli edifici collabenti) ))\n\n\n\n\n((\n\n\n. \n\n\n\n\n1. All'articolo 10, commi 1 e 2, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, le parole: \"del 24 agosto 2016 con riferimento ai Comuni di cui all'allegato 1, alla data del 26 ottobre 2016 con riferimento ai Comuni di cui all'allegato 2 ovvero alla data del 18 gennaio 2017 con riferimento ai Comuni di cui all'allegato 2-bis\" sono sostituite dalle seguenti: \"degli eventi sismici occorsi a decorrere dal 24 agosto 2016, con riferimento ai Comuni di cui all'articolo 1, commi 1 e 2\".\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-01-11&atto.codiceRedazionale=23G00005&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T00:32:05.827434"} {"text": "\n\n\n\n\n B. PACIFICAZIONE \n\n Articolo 7 \n\n Politiche di pacificazione, prevenzione e risoluzione dei conflitti \n 1. Le parti sottolineano il proprio impegno ad adoperarsi a favore della pace e della riconciliazione, sotto la guida dell'Afghanistan.\nEsse sottolineano l'importanza di un processo di pace inclusivo basato sul consenso tra tutti gli afghani, quale espresso nella Jirga (assemblea) di pace del luglio 2010 e nella tradizionale Loya Jirga (grande assemblea) del novembre 2011. Riconoscono che un presupposto della riuscita del processo di pace \u00e8 la titolarit\u00e0 del popolo e delle istituzioni afghani, unitamente a un fermo sostegno della comunit\u00e0 internazionale. \n 2. Le parti promuovono il dialogo tra i paesi della regione e oltre i suoi confini per consentire loro di svolgere un ruolo essenziale nel sostenere e nell'agevolare il processo di pace. \n 3. Le parti ribadiscono l'importanza del ruolo delle donne nella risoluzione dei conflitti e nella costruzione della pace. Esse sottolineano l'importanza della piena partecipazione e del pieno coinvolgimento delle donne in tutte le iniziative tese al mantenimento e alla promozione della pace e della sicurezza, nonch\u00e9 la necessit\u00e0 di potenziarne il ruolo nel processo decisionale per quanto riguarda la risoluzione dei conflitti, conformemente alla risoluzione 1325 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. \n 4. Attivit\u00e0 congiunte in questo ambito comprendono la promozione della pacificazione a lungo termine in Afghanistan e il sostegno a un ruolo attivo della societ\u00e0 civile in conformit\u00e0 dei principi del Nuovo patto per un intervento negli Stati fragili. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-11-03&atto.codiceRedazionale=20G00163&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T23:28:38.589987"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno\n\napprovato;\n\n\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. L'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, anche al fine di ridurre i fattori di rischio connessi al fumo, \u00e8 autorizzata a realizzare negli anni 1987-1991 un piano per la ristrutturazione e l'ammodernamento dei propri impianti e strutture. A tal fine \u00e8 assegnato alla stessa Amministrazione un finanziamento di lire 130 miliardi, in ragione di lire 20 miliardi per il 1987, di lire 20 miliardi per il 1988, di lire 30 miliardi per il 1989, di lire 45 miliardi per il 1990, e di lire 15 miliardi per il 1991. \nAVVERTENZA: \n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-08-20&atto.codiceRedazionale=088G0411&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:46:23.841979"} {"text": "\n\n\nArt. 2143-bis\n\n\n1. Per gli ufficiali in ferma prefissata con almeno diciotto mesi di servizio, per gli ufficiali di complemento e per gli ufficiali delle forze di completamento che abbiano prestato servizio senza demerito nel Corpo della guardia di finanza sono previste riserve di posti fino all'80 per cento dei posti annualmente disponibili per l'accesso al ruolo tecnico-logistico-amministrativo del Corpo medesimo, di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69. \n\n\n\n2. \n((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 29 MAGGIO 2017, N. 95)). \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T06:44:08.681471"} {"text": "\n\n\n\n\n\n ALLEGATO I\n\n Criteri per la verifica di assoggettabilit\u00e0 di piani e programmi di cui all'articolo 12.\n\n 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:\n - in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attivit\u00e0, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;\n - in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;\n - la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;\n - problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;\n - la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).\n 2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:\n - probabilit\u00e0, durata, frequenza e reversibilit\u00e0 degli impatti;\n - carattere cumulativo degli impatti;\n - natura transfrontaliera degli impatti;\n - rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti);\n - entit\u00e0 ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate);\n - valore e vulnerabilit\u00e0 dell'area che potrebbe essere interessata a causa:\n - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale,\n - del superamento dei livelli di qualit\u00e0 ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo;\n - impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-29&atto.codiceRedazionale=008G0020&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T15:14:15.139774"} {"text": "\n\n\nArt. 47\n\n((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 12 DICEMBRE 2016, N. 238))\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. \n Data a Roma, add\u00ec 20 febbraio 2006 \nCIAMPI\nBerlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri\nVisto, il Guardasigilli: Castelli\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-03-13&atto.codiceRedazionale=006G0093&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T23:36:50.182117"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n\n Le tasse scolastiche di ammissione, di frequenza, di esame e di diploma sono stabilite nella stessa misura di quelle fissate per gli Istituti tecnici commerciali.\n Agli alunni pu\u00f2, inoltre essere richiesto un contributo per il consumo di materie prime, nonch\u00e9 un deposito di garanzia per eventuali danni.\n La misura del contributo e del deposito \u00e8 fissata da Consiglio di amministrazione.\n Il Consiglio di amministrazione pu\u00f2 disporre la concessione di premi e sussidi a favore degli allievi.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-05-04&atto.codiceRedazionale=061U1923&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T14:24:54.209647"} {"text": "\n\n\nArt. 29\n\n\n I prestiti di esercizio ad ammortamento quinquennale, previsti dall'art. 2 della legge 14 febbraio 1964, n. 38, e successive modificazioni ed integrazioni, oltrech\u00e8 per gli scopi di cui all'art. 5, secondo comma, della legge 21 luglio 1960, n. 739, possono essere concessi anche per la estinzione delle passivit\u00e0 derivanti da prestiti agrari di esercizio, da rate di prestiti e di mutui agrari di miglioramento, con scadenza nell'annata in cui si \u00e8 verificato l'evento od in quella successiva, ivi compresi i prestiti ed i mutui effettuati con fondi di anticipazione statale.\n Nel caso di cooperative agricole, i prestiti, fino all'ammontare dei danni sofferti nelle strutture, attrezzature e prodotti, ivi compresi quelli conferiti dai produttori ai fini della vendita per conto, e per le necessit\u00e0 di gestione, nonch\u00e9 per l'estinzione delle passivit\u00e0 onerose di cui al primo comma, possono essere concessi al tasso dell'((0,50 per 100)) e per una durata di ammortamento di cinque anni.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-02-27&atto.codiceRedazionale=068U0079&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:54:35.970792"} {"text": "\n\n\nArt. 267\n\n\n I saggi delle tariffe per imposta sono determinati in base al rapporto fra il fabbisogno e l'ammontare dell'imposta principale sui terreni dovuta all'erario, fermo restando il limite massimo per ettaro stabilito per le tariffe per estensione e coltura.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-10-13&atto.codiceRedazionale=065U1124&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:01:16.935051"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1299. Decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 1970, col quale, sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, l'Associazione nazionale combattenti e reduci; con sede in Roma, viene autorizzata ad acquistare al complessivo convenuto prezzo di L. 41.500.000, dai signori Ilio Ganni e Tina Avelardi in Ganni, un immobile - composto da: seminterrato, piano terreno, primo piano, per complessivi, vani utili dieci, con due cucine, quattro bagni, accessori, due autorimesse, oltre il terreno circostante - sito nel comune di Rosignano Marittimo, frazione Castiglioncello, localit\u00e0 \"Parco Uzielli\" via Francesco Brunelleschi (distinto al nuovo catasto terreni alla partita 5821, foglio n. 65, particelle 231, 180, 140, 104, 331, 332 e 333), da destinare a casa di riposo per gli ex combattenti.\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 4 febbraio 1971\n Atti del Governo, registro n. 240, foglio n. 151. - CARUSO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-02-13&atto.codiceRedazionale=070U1299&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:17:50.151026"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n\n\n\n Le amministrazioni provinciali e l'amministrazione comunale di Roma relativamente a tutti i servizi precedentemente gestiti dai comitati provinciali ONMI e dal comitato comunale ONMI di Roma, nonch\u00e9 le amministrazioni comunali relativamente agli asili nido, provvedono ad anticipare quanto strettamente necessario e succedono immediatamente all'ONMI secondo quanto previsto dall'articolo 11. \n Le amministrazioni riceventi provvedono sino alla definizione delle posizioni individuali ad erogare le competenze spettanti al personale in via di anticipazione di cassa sulla base dello stipendio percepito nel mese di dicembre 1975, fatte salve l'adeguamento della misura mensile dell'indennit\u00e0 integrativa speciale e l'applicazione dei provvedimenti adottati dal Ministero della sanit\u00e0 in applicazione dell'ultimo comma dell'articolo 6. \n A tal fine le singole amministrazioni sono autorizzate ad iscrivere nel proprio bilancio fra le partite di giro i necessari stanziamenti di spesa nonch\u00e9 i capitoli di entrata corrispondenti ai relativi recuperi a carico del bilancio regionale in relazione al quinto comma dell'articolo 10. Le regioni in caso di necessit\u00e0 possono procedere ad anticipazioni mensili di fondi a favore dei comuni. \n Tutte le norme transitorie di anticipazione previste per le amministrazioni provinciali devono intendersi applicate altres\u00ec all'amministrazione comunale di Roma. \n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. \n Data a Roma, add\u00ec 23 dicembre 1975 \nLEONE MORO - COLOMBO - GULLOTTI - ANDREOTTI - GUI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-12-31&atto.codiceRedazionale=075U0698&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T00:37:20.636475"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 26 OTTOBRE 1995, N. 504))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-01-29&atto.codiceRedazionale=062U1852&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T05:30:31.685911"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n Nozione di credito fondiario\n\n\n1. Il credito fondiario ha per oggetto la concessione, da parte di banche, di finanziamenti a medio e lungo termine garantiti da ipoteca di primo grado su immobili. \n\n\n\n2. La Banca d'Italia, in conformit\u00e0 delle deliberazioni del CICR, determina l'ammontare massimo dei finanziamenti, individuandolo in rapporto al valore dei beni ipotecati o al costo delle opere da eseguire sugli stessi, nonch\u00e9 le ipotesi in cui la presenza di precedenti iscrizioni ipotecarie non impedisce la concessione dei finanziamenti. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-09-30&atto.codiceRedazionale=093G0428&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T13:14:20.129045"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Veduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Roma, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1350 e modificato con regio decreto 26 ottobre 1939, n. 1734, e successive modificazioni;\n Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n Veduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n Vedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n Riconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Roma e convalidati dal Consiglio superiore della pubblica istruzione nel suo parere;\n Veduta la legge 22 maggio 1978, n. 217;\n Sentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\n Decreta:\n\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Roma, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\n Gli articoli 530, 531 e 532, relativi alla scuola di specializzazione in odontoiatria e protesi dentaria, che muta la denominazione in quella di scuola di specializzazione in odontostomatologia (due scuole), sono soppressi e sostituiti dai seguenti:\n\n Scuola di specializzazione in odontostomatologia (due scuole)\n Art. 530. - Sono istituite due scuole di specializzazione in odontostomatologia; la 1\u00aa scuola ha sede presso la II cattedra di clinica odontoiatrica, la 2\u00aa scuola presso la I cattedra di clinica odontoiatrica.\n Le scuole conferiscono il diploma di specialista in odontostomatologia.\n La direzione della scuola \u00e8 affidata al professore di ruolo o fuori ruolo della stessa materia della specializzazione o, in carenza, al professore di ruolo o fuori ruolo di materia affine.\n Possono iscriversi alla scuola i laureati in medicina e chirurgia.\n\u00c8 richiesto, almeno per l'inizio del corso, il possesso del diploma di abilitazione all'esercizio professionale rilasciato dall'autorit\u00e0 competente.\n La durata del corso di studi \u00e8 di tre anni e non \u00e8 suscettibile di abbreviazione.\n Il numero degli allievi \u00e8 di trenta per anno di corso - complessivamente di novanta iscritti per l'intero corso di studi, per ciascuna scuola.\n L'ammissione al corso avviene per titoli ed esami.\n Art. 531. - Le materie di insegnamento sono le seguenti:\n 1\u00b0 Anno:\n 1) embriologia ed anatomia dentaria e maxillo-facciale;\n 2) microbiologia ed igiene orale;\n 3) farmacologia;\n 4) patologia odontostomatologica;\n 5) odontotecnica;\n 6) anestesia e chirurgia stomatologica;\n 7) odontoiatria conservativa I;\n esercitazioni pratiche.\n 2\u00b0 Anno:\n 8) odontoiatria conservativa II;\n 9) clinica protesica dentaria e maxillo-facciale I;\n 10) parodontologia I;\n 11) anatomia e istopatologia odontostomatologica;\n 12) odontoiatria infantile;\n 13) radiologia odontostomatologica;\n 14) ortopedia dento-maxillo-facciale I;\n 15) chirurgia maxillo-facciale I;\n esercitazioni pratiche.\n 3\u00b0 Anno:\n 16) clinica odontostomatologica;\n 17) chirurgia maxillo-facciale II;\n 18) medicina legale odontostomatologica e delle assicurazioni;\n 19) ortopedia dento-maxillo-facciale II;\n 20) clinica protesica dentaria maxillo-facciale II;\n 21) parodontologia II;\n esercitazioni pratiche.\n Art. 532. - La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni pratiche \u00e8 obbligatoria. Gli allievi che non conseguono le attestazioni di frequenza sul relativo libretto non potranno essere ammessi a sostenere le prove di esame.\n Durante gli anni di corso lo specializzando, oltre a seguire le lezioni teorico-pratiche, dovr\u00e0 frequentare i reparti clinici e nell'ultimo anno effettuare esercitazione pratica nei reparti a meno che non comprovi di prestare ufficialmente servizio continuativo presso reparti universitari od ospedalieri della specialit\u00e0.\n Alla fine di ogni corso gli iscritti, per essere ammessi agli anni di corso successivi, devono superare le prove di esame sulle materie impartite durante l'anno. Per le materie a corsi pluriennali l'esame sar\u00e0 sostenuto alla fine dei corsi medesimi.\n Gli esami di profitto possono essere sostenuti in due sessioni annuali, secondo il manifesto della scuola.\n Al termine del corso di studi, per il conseguimento del diploma di specialista in odontostomatologia, gli interessati dovranno superare l'esame di diploma consistente nella dissertazione scritta di un argomento attinente alla specializzazione e in una prova pratica stabilita dalla commissione esaminatrice.\n Ogni iscritto dovr\u00e0 provvedere al proprio corredo di strumenti.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 4 aprile 1979\nPERTINI SPADOLINI\nVisto, il Guardasigilli: MORLINO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 29 maggio 1979\nRegistro n. 43 Istruzione, foglio n. 2\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-06-09&atto.codiceRedazionale=079U0179&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:18:37.876603"} {"text": "\n\n\n Art. 4. \n Compito del professionista \n 1. Nell'ambito della disciplina per la quale \u00e8 convenzionato, il professionista \u00e8 tenuto ad eseguire tutte le prestazioni elencate nell'allegato nomenclatore (allegato A), richieste dal medico curante ed autorizzate dalla U.S.L. ai sensi dell'art. 3 della legge 26 gennaio 1982, n. 12, o mediante rilascio di impegnativa conforme allo schema allegato (allegato C) o secondo altre modalit\u00e0 collegate all'adozione di tecniche meccanizzate che garantiscano idonee forme di controllo. \n 2. Le prestazioni sono di norma eseguite in favore degli aventi diritto residenti nell'ambito dell'U.S.L., con la quale \u00e8 instaurato il rapporto convenzionale. \n 3. Se il professionista opera in un comune comprendente pi\u00f9 UU.SS.LL., il rapporto convenzionale esplica i suoi effetti in favore di tutti gli aventi diritto residenti nell'ambito comunale. \n 4. Le regioni, tuttavia, anche in relazione a quanto previsto dall'art. 19 della legge n. 833 del 1978, possono consentire deroghe alle disposizioni dei 2 e 3. \n 5. L'esecuzione delle prestazioni protesiche nell'ambito della disciplina di odontostomatologia sar\u00e0 regolata da apposito protocollo che le parti si impegnano a concordare, entro il termine di tre mesi dalla pubblicazione del decreto del Presidente della Repubblica di esecuzione del presente accordo. Alla trattativa riguardante il protocollo in questione partecipano le sole organizzazioni sindacali interessate. \n 6. Si conviene comunque fin d'ora che le prestazioni protesiche sono obbligatoriamente comprese nel nomenclatore delle prestazioni relative alla branca di odontostomatologia. \n 7. Nello svolgimento dei suoi compiti il professionista: \n a) formula il proprio referto e lo consegna all'utente in busta chiusa per il medico curante; \n b) suggerisce, ove lo ritenga necessario, gli interventi terapeutici o l'esecuzione di ulteriori indagini utili per una compiuta risposta al quesito diagnostico che gli \u00e8 stato sottoposto. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-04-16&atto.codiceRedazionale=088G0170&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:39:52.040493"} {"text": "\n\n\n Articolo 8 - Procedure di trasferimento \n\n I trasferimenti di cui agli articoli 4, 5, 6 e 7 saranno effettuati in conformit\u00e0 con le leggi e regolamenti in materia senza indebito ritardo e, in ogni caso, entro un mese. Tutti i trasferimenti saranno effettuati in una valuta convertibile al tasso di cambio prevalente applicabile alla data in cui l'investitore faccia richiesta del relativo trasferimento, fatta eccezione per quanto disposto al paragrafo 3 dell'articolo 5 in merito al tasso di cambio applicabile in caso di nazionalizzazione o esproprio. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-09-15&atto.codiceRedazionale=003G0279&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T19:29:47.217975"} {"text": "\n\n\nArt. 14-bis\n\n\n (( (Trattamento economico del personale). \n\n\n\n\n\n1. Il personale di cui all'articolo 14, comma 1, nonch\u00e9 il personale che sia gi\u00e0 volontariamente, anche a seguito di domanda di revoca espressa entro il 28 febbraio 1994, cessato dal servizio dopo la data del 12 ottobre 1993 e che ne faccia apposita domanda entro il 31 luglio 1994, pu\u00f2 optare alternativamente per uno dei seguenti trattamenti economici: \n\na) cessazione del rapporto di impiego con la soppressa Agenzia con diritto alla contestuale liquidazione da parte dell'INA del trattamento di fine rapporto costituito alla data del 12 ottobre 1993, in base alla normativa vigente in materia alla stessa data; definizione, con riferimento alla suddetta data del 12 ottobre 1993, della posizione pensionistica gi\u00e0 costituita; instaurazione, dal 13 ottobre 1993, del rapporto di servizio con le amministrazioni di assegnazione. In alternativa l'interessato pu\u00f2 richiedere che la definizione della propria posizione pensionistica venga riferita alla data del 31 luglio 1994. Al dipendente spetta il trattamento economico previsto per la qualifica attribuita ai fini dell'inquadramento, computando, ai soli fini della progressione economica, secondo le modalit\u00e0 previste per le qualifiche dirigenziali statali, l'anzianit\u00e0 di qualifica maturata presso l'ultimo organismo di provenienza. La percezione del trattamento pensionistico maturato presso l'INPS e l'INPDAI alla data del 12 ottobre 1993 potr\u00e0 avvenire solo alla cessazione del rapporto di lavoro con l'amministrazione di assegnazione. I servizi gi\u00e0 coperti dall'iscrizione previdenziale presso l'INA non sono riscattabili ai fini dell'indennit\u00e0 di buonuscita; \n\nb) ricongiungimento del servizio prestato presso l'Agenzia e di quello prestato successivamente alla data del 12 ottobre 1993 con il servizio prestato presso l'amministrazione di assegnazione. Al dipendente \u00e8 attribuito lo stipendio iniziale della qualifica attribuitagli ai fini dell'inquadramento, comprensivo dell'indennit\u00e0 integrativa speciale ed incrementato di un importo, calcolato secondo le modalit\u00e0 previste per le qualifiche dirigenziali statali, corrispondente ai bienni di anzianit\u00e0 nell'ultima qualifica rivestita e valutata ai fini dell'inquadramento alla data del 13 ottobre 1993. Al dipendente, in aggiunta alla retribuzione come sopra determinata, \u00e8 attribuito un assegno personale pensionabile, riassorbibile con qualsiasi successivo miglioramento, pari alla differenza tra la predetta retribuzione e lo stipendio gi\u00e0 percepito presso la soppressa Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno, ma comunque non superiore a lire 1.500.000 lorde mensili. Le altre indennit\u00e0 eventualmente spettanti presso l'amministrazione di destinazione, diverse dall'indennit\u00e0 integrativa speciale, sono corrisposte solo nella misura eventualmente eccedente l'importo del predetto assegno personale. Ai fini previdenziali si applica l'articolo 6 della legge 7 febbraio 1979, n. 29. Il trattamento di fine rapporto costituito presso l'INA, di cui all'articolo 14, comma 4, \u00e8 corrisposto al momento della cessazione dal servizio presso l'amministrazione di assegnazione, aggiuntivamente all'indennit\u00e0 di buonuscita. I servizi gi\u00e0 coperti dall'iscrizione previdenziale presso l'INA non sono riscattabili ai fini dell'indennit\u00e0 di buonuscita. \n\n\n\n\n2. Qualora la posizione pensionistica del dipendente alla data di cessazione del rapporto e del ricongiungimento sia di almeno trenta anni di anzianit\u00e0 contributiva, presso l'INPS o presso l'INPDAI, tale posizione, a richiesta dell'interessato, \u00e8 mantenuta fino al raggiungimento dei trentacinque anni di anzianit\u00e0 contributiva, tramite versamenti integrativi di contributi previdenziali a carico dello Stato, di importo tale che i contributi previdenziali complessivamente a carico dello Stato non siano inferiori a quelli dovuti alla stessa data di cessazione del rapporto e del ricongiungimento. \n\n\n\n3. Le indennit\u00e0 corrisposte secondo l'ordinamento della soppressa Agenzia, anche se previste dalla legge, sono soppresse. \n\n\n\n4. Il personale cessato dal servizio dopo la data del 13 ottobre 1993 e prima della data di entrata in vigore del presente decreto, che non abbia optato per il mantenimento della posizione pensionistica di provenienza, pu\u00f2 chiedere la restituzione dei contributi versati se non computati ai fini della ricongiunzione dei periodi previdenziali. \n\n\n\n5. Nelle more della determinazione del trattamento economico ai sensi del presente articolo e comunque non oltre il 31 marzo 1995, \u00e8 autorizzata la corresponsione a titolo di acconto al personale di cui all'articolo 14, da parte del Ministero del bilancio e della programmazione economica, del trattamento economico della qualifica attribuita per l'inquadramento, incrementato di un importo, calcolato secondo le modalit\u00e0 previste per le qualifiche dirigenziali statali, corrispondente ai bienni di anzianit\u00e0 nell'ultima qualifica rivestita e valutata ai fini dell'inquadramento alla data del 13 ottobre 1993, fatti comunque salvi i conseguenti conguagli determinati dalle amministrazioni in sede di inquadramento.\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-04-05&atto.codiceRedazionale=093G0163&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T16:58:48.451976"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n L'elenco dei terreni, con l'indicazione dell'indennit\u00e0 di espropriazione offerta, munito del visto del Ministro proponente forma parte integrante del presente decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 18 dicembre 1951\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 26 gennaio 1952\nAtti del Governo, registro n. 49, foglio n. 58. - FRASCA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-02-04&atto.codiceRedazionale=051U1653&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T18:34:03.762505"} {"text": "\n\n\n Art. 260 \n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 21 FEBBRAIO 2006, N. 167))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-09-02&atto.codiceRedazionale=076U1076&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T19:16:45.435212"} {"text": "\n\n\n\n\n\n\n\n\nArticolo 55. Registrazione. \n Il Depositario registrer\u00e0 il presente Accordo presso il Segretariato delle Nazioni Unite in conformit\u00e0 con l'articolo 102 >della Carta delle Nazioni Unite e le norme in seguito adottate\ndall'Assemblea Generale. \n\n\nFatto il 28,8,1996, in un unico originale in lingua inglese. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-03-12&atto.codiceRedazionale=099G0107&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T16:01:36.393810"} {"text": "\n\n\n Articolo 143 \n\n1. Gli aiuti di cui agli articoli da 138 a 142, nonch\u00e9 tutti gli altri aiuti nazionali soggetti, ai sensi del presente atto, all'autorizzazione della Commissione, sono notificati a tale istruzione. La loro applicazione \u00e8 subordinata alla concessione di tale autorizzazione. \nLa comunicazione delle misure d'aiuto esistenti o in programma effettuata dai nuovi Stati membri prima dell'adesione si considera \ncome notifica effettuata il giorno dell'adesione. \n2. Per quanto attiene agli aiuti di cui all'articolo 142, la Commissione presenter\u00e0 al Consiglio, un anno dopo l'adesione e in \nseguito ogni cinque anni, una relazione avente ad oggetto: \nle autorizzazioni concesse; \ni risultati degli aiuti concessi con tali autorizzazioni. \nPer la redazione di tale relazione, gli Stati membri cui sono concesse le autorizzazioni forniscono alla Commissione, in tempo utile, informazioni sugli effetti degli aiuti autorizzati, mettendo in luce l'evoluzione constatata nell'economia agricola delle regioni in questione. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-16&atto.codiceRedazionale=094G0720&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:48:45.645499"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n Adempimenti dei collegi dei periti agrari\n\n\n1. Subito dopo il termine di scadenza per la presentazione delle domande stabilito dalla relativa ordinanza ministeriale, i collegi dei periti agrari verificano la regolarit\u00e0 delle domande ricevute ed utilmente prodotte e, compiuto ogni opportuno accertamento di competenza, trasmettono al Ministero della pubblica istruzione, ai fini di una sollecita determinazione del numero delle commissioni esaminatrici da nominare, un telegramma o un telefax con il numero dei candidati ammessi a sostenere gli esami, facendolo seguire dall'elenco nominativo dei candidati stessi.\n\n\n\n2. Le domande prodotte dai candidati, con allegata la relativa documentazione, e gli elenchi di cui al paragrafo precedente vengono consegnati dagli stessi collegi dei periti agrari ai rispettivi istituti tecnici statali sedi degli esami, prima dell'insediamento delle commissioni esaminatrici e secondo le modalit\u00e0 stabilite dall'ordinanza ministeriale che indice la relativa sessione di esame.\n\n\n\n3. A ciascuna domanda i competenti collegi allegheranno d'ufficio la certificazione, rilasciata con l'osservanza delle vigenti disposizioni sul bollo, attestante l'iscrizione dell'interessato al Registro dei praticanti e l'avvenuto compimento del biennio di pratica o comunque l'assolvimento delle condizioni stabilite dal comma 2 dell'art. 10 della legge 21 febbraio 1991, n. 54, asseverato con certificazione contributiva.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-06-03&atto.codiceRedazionale=093G0231&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T16:17:12.192348"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n\n\n1. Il presente decreto sar\u00e0 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, entra in vigore dal giorno della sua pubblicazione ed \u00e8 applicabile dal 1 luglio 1989 per mais e sorgo e dal 1 giugno 1989 per gli altri cereali. \n((3))\n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Roma, add\u00ec 13 giugno 1989\nIl presente decreto sar\u00e0 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale\ndella Repubblica italiana, entra in vigore dal giorno della sua pubblicazione ed \u00e8 applicabile dal 1 luglio 1989 per mais e sorgo e dal 1 giugno 1989 per gli altri cereali. ((3))\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nRoma, add\u00ec 13 giugno 1989 Il Ministro dell'agricoltura e delle foreste MANNINO Il Ministro del tesoro AMATO\nVisto, il Guardasigilli: VASSALLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 24 giugno 1989\nAtti di Governo, registro n. 78, foglio n. 2\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il Decreto 23 luglio 1990, n. 228 ha disposto (con l'art. 16, comma 1) che \"Il presente decreto sar\u00e0 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, entra in vigore dal giorno della sua pubblicazione ed \u00e8 applicabile dal 1 luglio 1990 per mais e sorgo e dal 1 giugno 1990 per gli altri cereali.\" \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (3)\n\n\n Il Decreto 23 maggio 1991 (in G.U. 27/05/1991, n. 122) nel modificare il Decreto 23 luglio 1990, n. 228 ha conseguentemente disposto (con l'art. 1, comma 1) che \"\u00c8 revocato l'art. 15 del decreto ministeriale n. 228/90 nella parte in cui abroga il decreto ministeriale n. 242/89, del quale si conferma la vigenza, per quanto non diversamente disciplinato dal decreto ministeriale n. 228/90\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-06-30&atto.codiceRedazionale=089G0312&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T20:35:15.071962"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n\n I corsi serali della scuola serale speciale per odontotecnici hanno una durata di tre anni. \n Il profilo professionale, le prove d'esame, il programma di studio e il quadro orario delle lezioni sono riportati in allegato e costituiscono parte integrante del presente regolamento. \n Il quadro orario delle lezioni, non pu\u00f2 superare in nessun caso le 24 ore settimanali. Le prove d'esame si svolgono contemporaneamente ed unitamente a quelle dei corsi normali, l\u00e0 dove essi esistano. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-05-02&atto.codiceRedazionale=069U1292&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T19:37:57.259482"} {"text": "\n\n\n Articolo 33 \n\n Il mandato dei membri della Commissione menzionata all'articolo 32 scade alla data di cui all'articolo 32, paragrafo 1. I membri della Commissione menzionata all'articolo 10 sono nominati al pi\u00f9 tardi un mese prima di tale data. \n Qualora tali nomine nel loro insieme, oppure alcune fra queste, non \nintervengano entro il prescritto termine, le disposizioni dell'articolo 12, terzo comma, non sono applicabili a quello tra i membri aventi la nazionalit\u00e0 di un medesimo Stato, che abbia l'anzianit\u00e0 minore nelle funzioni di membro di una Commissione o dell'Alta Autorit\u00e0 oppure, in caso di anzianit\u00e0 uguale, al membro pi\u00f9 giovane. Le disposizioni dell'articolo 12, terzo comma, restano tuttavia applicabili a tutti i membri della stessa nazionalit\u00e0 se, anteriormente alla data di cui all'articolo 32, paragrafo 1, un membro di quella nazionalit\u00e0 ha cessato di esercitare le proprie funzioni senza essere sostituito. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-06-25&atto.codiceRedazionale=066U0437&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:55:10.587096"} {"text": "\n\n\n Art. 139 \n(Facolt\u00e0 dei difensori di prendere visione del fascicolo trasmesso con la richiesta di giudizio immediato) \n 1. Durante i termini previsti dall'articolo 458 del codice, le parti e i difensori hanno facolt\u00e0 di prendere visione ed estrarre copia, nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari, del fascicolo trasmesso a norma dell'articolo 454 comma 2 del codice. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-08-05&atto.codiceRedazionale=089G0340&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T19:55:33.048039"} {"text": "\n\n\nArt. 28\n (Ulteriori modifiche al testo unico delle\n disposizioni legislative in materia doganale).\n\n\n\n\n1. Al testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, sono apportate le seguenti modificazioni:\n\na) l'articolo 40 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 40. - (Spedizionieri doganali iscritti nell'albo professionale). - 1. Ogni qualvolta le disposizioni in materia doganale prescrivono di fare una dichiarazione o di compiere determinati atti o di osservare speciali obblighi e norme ovvero consentono di esercitare determinati diritti, si pu\u00f2 agire personalmente o a mezzo di un rappresentante diretto o indiretto.\n 2. La rappresentanza indiretta \u00e8 libera.\nLa rappresentanza diretta, limitatamente alle dichiarazioni in dogana, \u00e8 riservata agli spedizionieri doganali iscritti nell'albo professionale istituito con la legge 22 dicembre 1960, n. 1612, salvo quanto previsto nell'articolo 43.\n 3. Ogni atto, provvedimento o decisione dell'amministrazione \u00e8 validamente notificato al rappresentante, sempre che il rappresentato non abbia comunicato per iscritto alla dogana la cessazione della rappresentanza; le notifiche possono essere eseguite nelle mani proprie dei rappresentanti direttamente da parte dei funzionari doganali\";\n\nb) l'articolo 41 \u00e8 abrogato;\n\nc) all'articolo 42 \u00e8 abrogato il secondo periodo;\n\nd) all'articolo 43, il primo comma \u00e8 sostituito dal seguente:\n\"La rappresentanza diretta, limitatamente alle dichiarazioni in dogana, pu\u00f2 essere conferita anche ad uno spedizioniere doganale non iscritto nell'albo professionale, purch\u00e9 si tratti di un dipendente del proprietario della merce\";\n\ne) all'articolo 47, nel terzo comma, primo periodo, le parole: \" abilita al compimento di operazioni doganali \" sono sostituite dalle seguenti: \" abilita alla presentazione di dichiarazioni \". Nel terzo comma, secondo periodo, le parole: \" all'espletamento delle operazioni \" sono sostituite dalle seguenti: \" alla presentazione delle dichiarazioni\";\n\nf) l'articolo 56 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 56. - (Dichiarazione doganale).\n 1. Ogni operazione doganale deve essere preceduta da una dichiarazione in dogana da rendersi ai sensi dell'articolo 64 del regolamento (CEE) n.2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992\".\n\n\n\n\n Note all'art. 28:\n - La legge 22 dicembre 1960, n. 1612, recante: \"Riconoscimento giuridico della professione di spedizioniere doganale ed istituzione degli albi e del fondo previdenziale a favore degli spedizionieri doganali\" \u00e8 stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 gennaio 1961, n. 4.\n - Si riporta il testo, abrogato dalla presente legge, dell'art. 41 del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 43 del 1973:\n \"Art. 41 (Obblighi dello spedizioniere doganale iscritto nell'albo). - Per ciascuna operazione doganale compiuta lo spedizioniere doganale iscritto nell'albo ha l'obbligo di fornire, a richiesta degli organi doganali, ogni indicazione utile per l'identificazione del rappresentato.\n Egli \u00e8 altres\u00ec tenuto in via sussidiaria al pagamento dei maggiori diritti doganali dovuti a seguito di rettifica dell'accertamento o di revisione della liquidazione, quando il proprietario della merce sia stato inutilmente escusso e purch\u00e9 la relativa richiesta gli sia notificata entro cinque anni dalla data della bolletta\".\n - Si riporta il testo dell'art. 42 del testo unico in materia doganale, come modificato dalla presente legge:\n \"Art. 42 (Coadiutori dello spedizioniere doganale iscritto nell'albo). - Lo spedizioniere doganale iscritto nell'albo professionale pu\u00f2 farsi coadiuvare nell'esercizio della rappresentanza da altri spedizionieri doganali, anche non iscritti in detto albo\".\n - Si riporta il testo dell'art. 43 del testo unico in materia doganale, come modificato dalla presente legge:\n \"Art. 43 (Altri rappresentanti dei proprietari delle merci). - La rappresentanza diretta, limitatamente alle dichiarazioni in dogana, pu\u00f2 essere conferita anche ad uno spedizioniere doganale non iscritto nell'albo professionale, purch\u00e9 si tratti di un dipendente del proprietario della merce.\n Le amministrazioni dello Stato per il compimento delle operazioni doganali possono conferire la detta rappresentanza a propri dipendenti in possesso dei requisiti necessari, da stabilirsi d'intesa con il Ministro delle finanze. Le disposizioni del presente comma si applicano anche per le operazioni doganali svolte, in nome e per conto dei proprietari, da parte delle amministrazioni postale e ferroviaria sulla base delle convenzioni internazionali e delle vigenti norme di regolamento o di atti amministrativi generali.\n I rappresentanti di cui ai precedenti commi sono considerati procuratori speciali, che agiscono sotto la responsabilit\u00e0 del proprietario delle merci o dell'amministrazione dalla quale dipendono\".\n - Si riporta il testo dell'art. 47 del testo unico in materia doganale, come modificato dalla presente legge:\n \"Art. 47 (Conferimento della nomina a spedizioniere doganale). - La nomina a spedizioniere doganale \u00e8 conferita mediante il rilascio di apposita patente validit\u00e0 illimitata.\n La patente \u00e8 rilasciata dal Ministero delle finanze, sentito il consiglio nazionale degli spedizionieri doganali.\n La nomina a spedizioniere doganale abilita alla presentazione di dichiarazioni esclusivamente presso le dogane di una determinata circoscrizione doganale, prescelta dall'interessato, che deve risultare indicata nella patente. In relazione alla presentazione delle dichiarazioni presso le dogane predette lo spedizioniere \u00e8 tuttavia abilitato al compimento degli atti necessari presso altri uffici, anche fuori dal territorio della circoscrizione.\n Salvo le eccezioni che per giustificati motivi potranno essere consentite dai capi delle circoscrizioni doganali, lo spedizioniere doganale deve avere la propria residenza in un comune compreso nella circoscrizione per la quale risulta abilitato.\n A richiesta dell'interessato \u00e8 accordato il trasferimento dell'attivit\u00e0 presso altra circoscrizione, purch\u00e9 risulti comprovato il trasferimento della residenza in un comune compreso nella circoscrizione medesima; il trasferimento \u00e8 disposto dal Ministero delle finanze.\n Il Ministero delle finanze, su motivata richiesta degli interessati e sentito il consiglio nazionale degli spedizionieri doganali, pu\u00f2 consentire agli spedizionieri doganali di cui all'art. 43, primo comma di operare presso dogane di pi\u00f9 circoscrizioni\".\n - Si riporta l'art. 64 del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio del 12 ottobre 1992:\n \"Art. 64. - 1. Fatto salvo l'art. 5, la dichiarazione in dogana pu\u00f2 essere fatta da chiunque sia in grado di presentare o di far presentare al servizio doganale competente la relativa merce e tutti i documenti la cui presentazione sia necessaria per consentire l'applicazione delle disposizioni che disciplinano il regime doganale per il quale la merce \u00e8 dichiarata.\n 2. Tuttavia:\n a) quando l'accettazione di una dichiarazione in dogana implichi, per una determinata persona, obblighi particolari, la dichiarazione deve essere fatta da tale persona o per suo conto;\n b) il dichiarante deve essere stabilito nella comunit\u00e0.\n Tuttavia, la condizione dello stabilimento nella comunit\u00e0 non \u00e8 richiesta alle persone:\n che fanno una dichiarazione di transito o di ammissione temporanea;\n che dichiarano merci a titolo occasionale, purch\u00e9 l'autorit\u00e0 doganale ne ravvisi l'opportunit\u00e0.\n 3. Le disposizioni del paragrafo 2, lettera b), non ostano all'applicazione, da parte degli Stati membri, degli accordi bilaterali conclusi con Paesi terzi o di prassi consuetudinarie aventi effetti simili che consentono ai cittadini di detti Paesi di fare dichiarazioni in dogana sul territorio di questi Stati membri, a condizioni di reci-\u00ca procit\u00e0\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-05-14&atto.codiceRedazionale=098G0197&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:30:37.092579"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sar\u00e0 presentato alle Camere per la conversione in legge.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 1 marzo 1985\nPERTINI\nCRAXI, Presidente del Consiglio dei Ministri\nSIGNORILE, Ministro dei trasporti\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 2 marzo 1985\nAtti di Governo, registro n. 54, foglio n. 25\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-03-02&atto.codiceRedazionale=085U0045&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T23:56:27.504121"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n\n\n Il contributo annuo dello Stato a pareggio del bilancio dell'Istituto agronomico per l'Africa italiana, per l'esercizio finanziario 1953-1954 \u00e8 stabilito in lire 28.025.000.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-10-31&atto.codiceRedazionale=053U0799&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T23:22:08.161188"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la legge 12 febbraio 1968, n. 132, recante norme sugli enti ospedalieri e sull'assistenza ospedaliera;\n Visto il provvedimento del medico provinciale di Macerata in data 1 settembre 1970, con il quale si attesta che l'ospedale civile di Sarnano non \u00e8, allo stato attuale, in possesso dei requisiti per essere classificato tra gli ospedali previsti dal titolo III della legge 12 febbraio 1968, n. 132;\n Considerato che l'ente anzidetto alla data di entrata in vigore della legge 12 febbraio 1968, n. 132, provvedeva esclusivamente al ricovero ed alla cura degli infermi, in conformit\u00e0 dell'art. 1 dello statuto approvato con regio decreto 12 aprile 1885;\n Visti gli articoli 3, 4, 9, 54 e 65 della legge stessa;\n Visto l'ultimo comma dell'art. 65 della predetta legge n. 132 a termini del quale, ai fini della costituzione del consiglio di amministrazione, gli enti ospedalieri in questione sono equiparati agli enti ospedalieri comprendenti ospedali di zona;\n Sulla proposta del Ministro per la sanit\u00e0, di concerto con il Ministro per l'inferno;\n\n Decreta:\n\n L'ospedale civile, con sede in Sarnano (Macerata), di cui alle premesse, \u00e8 dichiarato ente ospedaliero.\n Il consiglio di amministrazione dell'ente ospedaliero suddetto, \u00e8 composto come segue:\n un membro eletto dal consiglio provinciale di Macerata;\n tre membri eletti dal consiglio comunale di Sarnano;\n due membri in rappresentanza degli originari interessi dell'ente, designati e nominati ai sensi dello statuto dell'ente approvato con regio decreto 12 aprile 1885.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 23 settembre 1970\nSARAGAT MARIOTTI - RESTIVO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 22 febbraio 1971\nAtti del Governo, registro n. 240, foglio n. 208. - CARUSO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-02-25&atto.codiceRedazionale=070U1334&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:15:53.272957"} {"text": "\n\n\nArt. 74\n Responsabilit\u00e0\n\n\n1. Il conducente del mezzo di trasporto del Corpo di polizia penitenziaria \u00e8 responsabile dei danni arrecati a persone o a beni dell'Amministrazione o di terzi, nei limiti delle norme in vigore.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-04-01&atto.codiceRedazionale=099G0137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T15:44:46.232944"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 2 \nIl trattato che istituisce la Comunit\u00e0 europea \u00e8 modificato in base alle disposizioni del presente articolo. \n1) Nel preambolo \u00e8 aggiunto il seguente punto dopo gli otto punti: \"DETERMINATI a promuovere lo sviluppo del massimo livello possibile di conoscenza nelle popolazioni attraverso un ampio \n accesso all'istruzione e attraverso l'aggiornamento costante,\" \n2) L'articolo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 2 \n La Comunit\u00e0 ha il compito di promuovere nell'insieme della Comunit\u00e0, mediante l'instaurazione di un mercato comune e di un'unione economica e monetaria e mediante l'attuazione delle politiche e delle azioni comuni di cui agli articoli 3 e 3 A, uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attivit\u00e0 economiche, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, la parit\u00e0 tra uomini e donne, una crescita sostenibile e non inflazionistica, un alto grado di competitivit\u00e0 e di convergenza dei risultati economici, un elevato livello di protezione dell'ambiente ed il miglioramento della qualit\u00e0 di quest'ultimo, il miglioramento del tenore e della qualit\u00e0 della vita, la coesione economica e sociale e la solidariet\u00e0 tra Stati membri.\" \n3) L'articolo 3 \u00e8 modificato come segue: \n a) il testo attuale \u00e8 numerato e diventa paragrafo 1; \n b) nel nuovo paragrafo 1, la lettera d) \u00e8 sostituita dal testo \n seguente: \n \"d) misure riguardanti l'ingresso e la circolazione di persone, come previsto dal titolo III bis;\" \n c) nel nuovo paragrafo 1, dopo la lettera h) \u00e8 inserita la nuova lettera i): \n \"i) la promozione del coordinamento tra le politiche degli Stati membri in materia di occupazione al fine di accrescerne l'efficacia con lo sviluppo di una strategia coordinata per l'occupazione;\" \n d) nel nuovo paragrafo 1, l'attuale lettera i) diventa lettera j) e le successive lettere sono rinumerate di conseguenza; \n e) \u00e8 aggiunto il seguente paragrafo: \n \"2. L'azione della Comunit\u00e0 a norma del presente articolo mira a eliminare le ineguaglianze, nonch\u00e9 a promuovere la parit\u00e0, tra uomini e donne.\" \n4) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 3 C \n Le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni comunitarie di cui all'articolo 3, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile.\" \n5) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 5 A \n 1. Gli Stati membri che intendono instaurare tra loro una cooperazione rafforzata possono essere autorizzati, in osservanza degli articoli K.15 e K.16 del trattato sull'Unione europea, a ricorrere alle istituzioni, alle procedure e ai meccanismi previsti dal presente trattato, a condizione che la cooperazione proposta: \n a) non riguardi settori che rientrano nell'ambito della competenza \n esclusiva della Comunit\u00e0; \n b) non incida sulle politiche, sulle azioni o sui programmi \n comunitari; \n c) non riguardi la cittadinanza dell'Unione, n\u00e9 crei \n discriminazioni tra cittadini degli Stati membri; \n d) rimanga entro i limiti delle competenze conferite alla \n Comunit\u00e0 dal presente trattato; \n e) non costituisca una discriminazione n\u00e9 una restrizione negli scambi tra Stati membri e non produca una distorsione delle condizioni di concorrenza tra questi ultimi. \n 2. L'autorizzazione di cui al paragrafo 1 \u00e8 concessa dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata su proposta \n della Commissione, previa consultazione del Parlamento europeo. \n Se un membro del Consiglio dichiara che per importanti e specificati motivi di politica interna, intende opporsi alla concessione di un'autorizzazione a maggioranza qualificata, non si procede alla votazione. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, pu\u00f2 chiedere che la questione venga sottoposta al Consiglio, riunito nella composizione di Capi di Stato o di Governo, per una decisione all'unanimit\u00e0. \n Gli Stati membri che intendono instaurare la cooperazione rafforzata di cui al paragrafo 1 possono trasmettere una richiesta alla Commissione che pu\u00f2 presentare al Consiglio una proposta al riguardo. \n Qualora la Commissione non presenti una proposta, essa informa gli Stati membri interessati delle ragioni di tale decisione. \n 3. Ogni Stato membro che desideri partecipare a una cooperazione instaurata a norma del presente articolo notifica tale intenzione al Consiglio ed alla Commissione, la quale, entro un termine di tre mesi dalla data di ricezione della notifica, d\u00e0 un parere al Consiglio. Entro quattro mesi dalla data di notifica, la Commissione decide sulla richiesta e sulle eventuali misure specifiche che pu\u00f2 ritenere necessarie. \n 4. Gli atti e le decisioni necessari per l'attuazione delle attivit\u00e0 di cooperazione sono soggetti a tutte le disposizioni pertinenti del presente trattato, salvo se altrimenti previsto dal presente articolo e dagli articoli K.15 e K.16 del trattato sull'Unione europea. \n 5. Il presente articolo non pregiudica le disposizioni del protocollo sull'integrazione dell'acquis di Schengen nell'ambito dell'Unione europea.\" \n6) All'articolo 6, il secondo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, pu\u00f2 stabilire regole volte a vietare tale discriminazione.\" \n7) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 6 A \n Fatte salve le altre disposizioni del presente trattato e nell'ambito delle competenze da esso conferite alla Comunit\u00e0, il Consiglio, deliberando all'unanimit\u00e0 su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, pu\u00f2 prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'et\u00e0 o le tendenze sessuali.\" \n8) Alla fine della Parte prima \u00e8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 7 D \n Fatti salvi gli articoli 77, 90 e 92, in considerazione dell'importanza dei servizi di interesse economico generale nell'ambito dei valori comuni dell'Unione, nonch\u00e9 del loro ruolo nella promozione della coesione sociale e territoriale, la Comunit\u00e0 e gli Stati membri, secondo le rispettive competenze e nell'ambito del campo di applicazione del presente trattato, provvedono affinch\u00e8 tali servizi funzionino in base a principi e condizioni che consentano loro di assolvere i loro compiti.\" \n9) All'articolo 8, il paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"1. \u00c8 istituita una cittadinanza dell'Unione. \u00c8 cittadino dell'Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione costituisce un complemento della cittadinanza nazionale e non sostituisce quest'ultima.\" \n10) All'articolo 8 A, il paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"2. Il Consiglio pu\u00f2 adottare disposizioni intese a facilitare l'esercizio dei diritti di cui al paragrafo 1; salvo diversa disposizione del presente trattato, esso delibera secondo la procedura di cui all'articolo 189 B. Il Consiglio delibera all'unanimit\u00e0 durante tutta la procedura.\" \n11) All'articolo 8 D, \u00e8 aggiunto il seguente comma: \n \"Ogni cittadino dell'Unione pu\u00f2 scrivere alle istituzioni o agli organi di cui al presente articolo o all'articolo 4 in una delle lingue menzionate all'articolo 248 e ricevere una risposta nella stessa lingua.\" \n12) L'articolo 51 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 51 \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, adotta in materia di sicurezza sociale le misure necessarie per l'instaurazione della libera circolazione dei lavoratori, attuando in particolare un sistema che consenta di assicurare ai lavoratori migranti e ai loro aventi diritto: \n a) il cumulo di tutti i periodi presi in considerazione dalle \n varie legislazioni nazionali, sia per il sorgere e la conservazione del diritto alle prestazioni sia per il calcolo di queste, \n b) il pagamento delle prestazioni alle persone residenti nei \n territori degli Stati membri. \n Il Consiglio delibera all'unanimit\u00e0 durante tutta la procedura di cui all'articolo 189 B.\" \n13) All'articolo 56, il paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"2. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, stabilisce direttive per il coordinamento delle suddette disposizioni.\" \n14) All'articolo 57, il paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"2. In ordine alle stesse finalit\u00e0, il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, stabilisce le direttive intese al coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative all'accesso alle attivit\u00e0 non salariate e all'esercizio di queste. Il Consiglio delibera all'unanimit\u00e0, durante tutta la procedura di cui all'articolo 189 B, per quelle direttive la cui esecuzione, in uno Stato membro almeno, comporti una modifica dei vigenti principi legislativi del regime delle professioni, per quanto riguarda la formazione e le condizioni di accesso delle persone fisiche. Negli altri casi il Consiglio delibera a maggioranza qualificata.\" \n15) Nella Parte terza \u00e8 inserito il seguente titolo: \n \"Titolo III bis \n Visti, asilo, immigrazione ed altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone \n Articolo 73 I \n Allo scopo di istituire progressivamente uno spazio di libert\u00e0, sicurezza e giustizia, il Consiglio adotta: \n a) entro un periodo di cinque anni a decorrere dall'entrata in \n vigore del trattato di Amsterdam, misure volte ad assicurare la libera circolazione delle persone a norma dell'articolo 7 A, insieme a misure di accompagnamento direttamente collegate in materia di controlli alle frontiere esterne, asilo e immigrazione, a norma dell'articolo 73 J, paragrafi 2 e 3 e dell'articolo 73 K, paragrafo 1, lettera a) e paragrafo 2, lettera a), nonch\u00e9 misure per prevenire e combattere la criminalit\u00e0, a norma dell'articolo K.3, lettera e) del trattato sull'Unione europea; \n b) altre misure nei settori dell'asilo, dell'immigrazione e della \n salvaguardia dei diritti dei cittadini dei paesi terzi, a norma dell'articolo 73 K; \n c) misure nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile, come previsto all'articolo 73 M; \n d) misure appropriate per incoraggiare e rafforzare la \n cooperazione amministrativa, come previsto all'articolo 73 N; \n e) misure nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria \n in materia penale volte ad assicurare alle persone un elevato livello di sicurezza mediante la prevenzione e la lotta contro la criminalit\u00e0 all'interno dell'Unione, in conformit\u00e0 alle disposizioni del trattato sull'Unione europea. \n Articolo 73 J \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 73 O, entro un periodo di cinque anni a decorrere dall'entrata in vigore del trattato di Amsterdam adotta: \n 1) misure volte a garantire, in conformit\u00e0 all'articolo 7 A, che \n non vi siano controlli sulle persone, sia cittadini dell'Unione sia cittadini di paesi terzi, all'atto dell'attraversamento delle frontiere interne; \n 2) misure relative all'attraversamento delle frontiere esterne \n degli Stati membri, che definiscono: \n a) norme e procedure cui gli Stati membri devono attenersi per \n l'effettuazione di controlli sulle persone alle suddette \n frontiere; \n b) regole in materia di visti relativi a soggiorni previsti di \n durata non superiore a tre mesi, che comprendono: \n i) un elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono \n essere in possesso del visto all'atto \n dell'attraversamento delle frontiere esterne e di \n quelli i cui cittadini sono esenti da tale obbligo; \n ii) le procedure e condizioni per il rilascio dei visti da \n parte degli Stati membri; \n iii) un modello uniforme di visto; \n iv) norme relative a un visto uniforme; \n 3) misure che stabiliscono a quali condizioni i cittadini dei \n paesi terzi hanno libert\u00e0 di spostarsi all'interno del territorio degli Stati membri per un periodo non superiore a tre mesi. \n Articolo 73 K \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 73 O, entro un periodo di cinque anni dall'entrata in vigore del trattato di Amsterdam adotta: \n 1) misure in materia di asilo, a norma della Convenzione di \n Ginevra del 28 luglio 1951 e del protocollo del 31 gennaio 1967, relativo allo status dei rifugiati, e degli altri trattati pertinenti, nei seguenti settori: \n a) criteri e meccanismi per determinare quale Stato membro \u00e8 competente per l'esame della domanda di asilo presentata da \n un cittadino di un paese terzo in uno degli Stati membri, b) norme minime relative all'accoglienza dei richiedenti asilo \n negli Stati membri, \n c) norme minime relative all'attribuzione della qualifica di rifugiato a cittadini di paesi terzi, \n d) norme minime sulle procedure applicabili negli Stati membri \n per la concessione o la revoca dello status di rifugiato; \n 2) misure applicabili ai rifugiati ed agli sfollati nei seguenti settori: \n a) norme minime per assicurare protezione temporanea agli \n sfollati di paesi terzi che non possono ritornare nel paese \n di origine e per le persone che altrimenti necessitano di \n protezione internazionale, \n b) promozione di un equilibrio degli sforzi tra gli Stati \n membri che ricevono i rifugiati e gli sfollati e subiscono \n le conseguenze dell'accoglienza degli stessi; \n 3) misure in materia di politica dell'immigrazione nei seguenti settori: \n a) condizioni di ingresso e soggiorno e norme sulle procedure per il rilascio da parte degli Stati membri di visti a \n lungo termine e di permessi di soggiorno, compresi quelli \n rilasciati a scopo di ricongiungimento familiare, \n b) immigrazione e soggiorno irregolari, compreso il rimpatrio delle persone in soggiorno irregolare; \n 4) misure che definiscono con quali diritti e a quali condizioni i cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro possono soggiornare in altri Stati membri. \n Le misure adottate dal Consiglio a norma dei punti 3 e 4 non ostano a che uno Stato membro mantenga o introduca, nei settori in questione, disposizioni nazionali compatibili con il presente trattato e con gli accordi internazionali. \n Alle misure da adottare a norma del punto 2, lettera b), del punto 3, lettera a), e del punto 4 non si applica il suddetto periodo di cinque anni. \n Articolo 73 L \n 1. Il presente titolo non osta all'esercizio delle responsabilit\u00e0 incombenti agli Stati membri per il mantenimento dell'ordine pubblico e la salvaguardia della sicurezza interna. \n 2. Qualora uno o pi\u00f9 Stati membri debbano affrontare una situazione di emergenza caratterizzata dall'afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi salvo il paragrafo 1, il Consiglio pu\u00f2, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione, adottare misure temporanee di durata non superiore a sei mesi a beneficio degli Stati membri interessati. \n Articolo 73 M \n Le misure nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile che presenti implicazioni transfrontaliere, da adottare a norma dell'articolo 73 O e per quanto necessario al corretto funzionamento del mercato interno, includono: \n a) il miglioramento e la semplificazione: \n - del sistema per la notificazione trasnazionale degli atti \n giudiziari ed extragiudiziali; \n - della cooperazione nell'assunzione dei mezzi di prova; \n - del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia \n civile e commerciale, comprese le decisioni extragiudiziali; \n b) la promozione della compatibilit\u00e0 delle regole applicabili \n negli Stati membri ai conflitti di leggi e di competenza giurisdizionale; \n c) l'eliminazione degli ostacoli al corretto svolgimento dei \n procedimenti civili, se necessario promuovendo la compatibilit\u00e0 delle norme di procedura civile applicabili negli Stati membri. \n Articolo 73 N \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 73 O, adotta misure atte a garantire la cooperazione tra i pertinenti servizi delle amministrazioni degli Stati membri nelle materie disciplinate dal presente titolo, nonch\u00e9 tra tali servizi e la Commissione. \n Articolo 73 O \n 1. Per un periodo transitorio di cinque anni dall'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, il Consiglio delibera all'unanimit\u00e0 su proposta della Commissione o su iniziativa di uno Stato membro e previa consultazione del Parlamento europeo. \n 2. Trascorso tale periodo di cinque anni: \n - il Consiglio delibera su proposta della Commissione; la \n Commissione esamina qualsiasi richiesta formulata da uno Stato membro affinch\u00e8 essa sottoponga una proposta al Consiglio; \n - il Consiglio, deliberando all'unanimit\u00e0 previa consultazione del Parlamento europeo, prende una decisione al fine di assoggettare tutti o parte dei settori contemplati dal presente titolo alla procedura di cui all'articolo 189 B e di adattare le disposizioni relative alle competenze della Corte di giustizia. \n 3. In deroga ai paragrafi 1 e 2, le misure di cui all'articolo 73 J, punto 2, lettera b), punti i) e iii), successivamente all'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, sono adottate dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo. \n 4. In deroga al paragrafo 2, le misure di cui all'articolo 73 J, punto 2, lettera b), punti ii) e iv), trascorso un periodo di cinque anni dall'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, sono adottate dal Consiglio, che delibera secondo la procedura di cui all'articolo 189 B. \n Articolo 73 P \n 1. L'articolo 177 si applica al presente titolo nelle seguenti circostanze e alle seguenti condizioni: quando \u00e8 sollevata, in un giudizio pendente davanti a una giurisdizione nazionale avverso le cui decisioni non possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno, una questione concernente l'interpretazione del presente titolo oppure la validit\u00e0 o l'interpretazione degli atti delle istituzioni della Comunit\u00e0 fondati sul presente titolo, tale giurisdizione, qualora reputi necessaria per emanare la sua sentenza una decisione su tale punto, domanda alla Corte di giustizia di pronunciarsi sulla questione. \n 2. La Corte di giustizia non \u00e8 comunque competente a pronunciarsi sulle misure o decisioni adottate a norma dell'articolo 73 J, punto 1 in materia di mantenimento \n dell'ordine pubblico e salvaguardia della sicurezza interna. \n 3. Il Consiglio, la Commissione o uno Stato membro possono chiedere alla Corte di giustizia di pronunciarsi sull'interpretazione del presente titolo o degli atti delle istituzioni della Comunit\u00e0 fondati sul presente titolo. La decisione pronunciata dalla Corte di giustizia in risposta a siffatta richiesta non si applica alle sentenze degli organi giurisdizionali degli Stati membri passate in giudicato. \n Articolo 73 Q \n Il presente titolo si applica nel rispetto delle disposizioni del protocollo sulla posizione del Regno Unito e dell'Irlanda e del protocollo sulla posizione della Danimarca e fatto salvo il protocollo sull'applicazione di alcuni aspetti dell'articolo 7 A del trattato che istituisce la Comunit\u00e0 europea al Regno Unito e all'Irlanda.\" \n16) All'articolo 75, paragrafo 1, la parte introduttiva \u00e8 sostituita dalla seguente: \n \"1. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 74 e tenuto conto degli aspetti peculiari dei trasporti, il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, stabilisce:\" \n17) All'articolo 100 A, il testo dei paragrafi 3, 4 e 5 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"3. La Commissione, nelle sue proposte di cui al paragrafo 1 in materia di sanit\u00e0, sicurezza, protezione dell'ambiente e protezione dei consumatori, si basa su un livello di protezione elevato, tenuto conto, in particolare, degli eventuali nuovi sviluppi fondati su riscontri scientifici. Anche il Parlamento europeo ed il Consiglio, nell'ambito delle rispettive competenze, cercheranno di conseguire tale obiettivo. \n 4. Allorch\u00e8, dopo l'adozione da parte del Consiglio o della Commissione di una misura di armonizzazione, uno Stato membro ritenga necessario mantenere disposizioni nazionali giustificate da esigenze importanti di cui all'articolo 36 o relative alla protezione dell'ambiente o dell'ambiente di lavoro, esso notifica tali disposizioni alla Commissione precisando i motivi del mantenimento delle stesse. \n 5. Inoltre, fatto salvo il paragrafo 4, allorch\u00e9, dopo l'adozione da parte del Consiglio o della Commissione di una misura di armonizzazione, uno Stato membro ritenga necessario introdurre disposizioni nazionali fondate su nuove prove scientifiche inerenti alla protezione dell'ambiente o dell'ambiente di lavoro, giustificate da un problema specifico a detto Stato membro insorto dopo l'adozione della misura di armonizzazione, esso notifica le disposizioni previste alla Commissione precisando i motivi dell'introduzione delle stesse. \n 6. La Commissione, entro sei mesi dalle notifiche di cui ai paragrafi 4 e 5, approva o respinge le disposizioni nazionali in questione dopo aver verificato se esse costituiscano o no uno strumento di discriminazione arbitraria o una restrizione dissimulata nel commercio tra gli Stati membri e se rappresentino o no un ostacolo al funzionamento del mercato interno. \n In mancanza di decisione della Commissione entro detto periodo, le disposizioni nazionali di cui ai paragrafi 4 e 5 sono considerate approvate. \n Se giustificato dalla complessit\u00e0 della questione e in assenza di pericolo per la salute umana, la Commissione pu\u00f2 notificare allo Stato membro interessato che il periodo di cui al presente paragrafo pu\u00f2 essere prolungato per un ulteriore periodo di massimo sei mesi. \n 7. Quando uno Stato membro \u00e8 autorizzato, a norma del paragrafo 6, a mantenere o a introdurre disposizioni nazionali che derogano a una misura di armonizzazione, la Commissione esamina immediatamente l'opportunit\u00e0 di proporre un adeguamento di detta misura. \n 8. Quando uno Stato membro solleva un problema specifico di pubblica sanit\u00e0 in un settore che \u00e8 stato precedentemente oggetto di misure di armonizzazione, esso lo sottopone alla Commissione che esamina immediatamente l'opportunit\u00e0 di proporre misure appropriate al Consiglio. \n 9. In deroga alla procedura di cui agli articolo 169 e 170, la Commissione o qualsiasi Stato membro pu\u00f2 adire direttamente la Corte di giustizia ove ritenga che un altro Stato membro faccia un uso abusivo dei poteri contemplati dal presente articolo. \n 10. Le misure di armonizzazione di cui sopra comportano, nei casi opportuni, una clausola di salvaguardia che autorizza gli Stati membri ad adottare, per uno o pi\u00f9 dei motivi di carattere non economico di cui all'articolo 36, misure provvisorie soggette ad una procedura comunitaria di controllo.\" \n18) Gli articoli 100 C e 100 D sono soppressi. \n19) Dopo il titolo VI \u00e8 inserito il seguente titolo: \n \"Titolo VI bis \n Occupazione \n Articolo 109 N \n Gli Stati membri e la Comunit\u00e0, in base al presente titolo, si adoperano per sviluppare una strategia coordinata a favore dell'occupazione, e in particolare a favore della promozione di una forza lavoro competente, qualificata, adattabile e di mercati del lavoro in grado di rispondere ai mutamenti economici, al fine di realizzare gli obiettivi di cui all'articolo B del trattato sull'Unione europea e all'articolo 2 del presente trattato. \n Articolo 109 O \n 1. Gli Stati membri, attraverso le loro politiche in materia di occupazione, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 109 N in modo coerente con gli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e della Comunit\u00e0 adottati a norma dell'articolo 103, paragrafo 2. \n 2. Gli Stati membri, tenuto conto delle prassi nazionali in materia di responsabilit\u00e0 delle parti sociali, considerano la promozione dell'occupazione una questione di interesse comune e coordinano in sede di Consiglio le loro azioni al riguardo, in base alle disposizioni dell'articolo 109 Q. \n Articolo 109 P \n 1. La Comunit\u00e0 contribuisce ad un elevato livello di occupazione promuovendo la cooperazione tra gli Stati membri nonch\u00e9 sostenendone e, se necessario, integrandone l'azione. Sono in \n questo contesto rispettate le competenze degli Stati membri. \n 2. Nella definizione e nell'attuazione delle politiche e delle attivit\u00e0 comunitarie si tiene conto dell'obiettivo di un livello di occupazione elevato. \n Articolo 109 Q \n 1. In base a una relazione annuale comune del Consiglio e della Commissione, il Consiglio europeo esamina annualmente la situazione dell'occupazione nella Comunit\u00e0 e adotta le conclusioni del caso. \n 2. Sulla base delle conclusioni del Consiglio europeo, il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione, previa consultazione del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale, del Comitato delle Regioni e del Comitato per l'occupazione di cui all'articolo 109 S, elabora annualmente degli orientamenti di cui devono tener conto gli Stati membri nelle rispettive politiche in materia di occupazione. Tali orientamenti sono coerenti con gli indirizzi di massima adottati a norma dell'articolo 103, paragrafo 2. \n 3. Ciascuno Stato membro trasmette al Consiglio e alla Commissione una relazione annuale sulle principali misure adottate per l'attuazione della propria politica in materia di occupazione, alla luce degli orientamenti in materia di occupazione di cui al paragrafo 2. \n 4. Il Consiglio, sulla base delle relazioni di cui al paragrafo 3 e dei pareri del comitato per l'occupazione, procede annualmente ad un esame dell'attuazione delle politiche degli Stati membri in materia di occupazione alla luce degli orientamenti in materia di occupazione. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su raccomandazione della Commissione, pu\u00f2, se lo considera opportuno sulla base di detto esame, rivolgere raccomandazioni agli Stati membri. \n 5. Sulla base dei risultati di detto esame, il Consiglio e la Commissione trasmettono al Consiglio europeo una relazione comune in merito alla situazione dell'occupazione nella Comunit\u00e0 e \n all'attuazione degli orientamenti in materia di occupazione. \n Articolo 109 R \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, pu\u00f2 adottare misure di incentivazione dirette a promuovere la cooperazione tra Stati membri e a sostenere i loro interventi nel settore dell'occupazione, mediante iniziative volte a sviluppare gli scambi di informazioni e delle migliori prassi, a fornire analisi comparative e indicazioni, nonch\u00e9 a promuovere approcci innovativi e a valutare le esperienze realizzate, in particolare mediante il ricorso a progetti pilota. \n Tali misure non comportano l'armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri. \n Articolo 109 S \n Il Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo, istituisce un comitato per l'occupazione a carattere consultivo al fine di promuovere il coordinamento tra gli Stati membri per quanto riguarda le politiche in materia di occupazione e di mercato del lavoro. Il comitato \u00e8 incaricato di: \n - seguire la situazione dell'occupazione e le politiche in \n materia di occupazione negli Stati membri e nella Comunit\u00e0; \n - fatto salvo l'articolo 151, formulare pareri su richiesta del Consiglio o della Commissione o di propria iniziativa, e contribuire alla preparazione dei lavori del Consiglio di cui all'articolo 109 Q. \n Nell'esercizio delle sue funzioni, il Comitato consulta le parti sociali. \n Ogni Stato membro e la Commissione nominano due membri del Comitato.\" \n20) All'articolo 113, \u00e8 aggiunto il seguente paragrafo: \n \"5. Il Consiglio, deliberando all'unanimit\u00e0 su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, pu\u00f2 estendere l'applicazione dei paragrafi da 1 a 4 a negoziati e accordi internazionali su servizi e propriet\u00e0 intellettuale nella misura in cui essi non rientrino in detti paragrafi.\" \n21) Dopo il titolo VII \u00e8 inserito il seguente titolo: \n \"Titolo VII bis \n Cooperazione doganale \n Articolo 116 \n Nel quadro del campo di applicazione del presente trattato, il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, adotta misure per rafforzare la cooperazione doganale tra gli Stati membri e tra questi ultimi e la Commissione. Tali misure non riguardano l'applicazione del diritto penale nazionale o l'amministrazione della giustizia negli Stati membri. \n22) Gli articoli da 117 a 120 sono sostituiti dagli articoli seguenti: \n \"Articolo 117 \n La Comunit\u00e0 e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentali, quali quelli definiti nella Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989, hanno come obiettivi la promozione dell'occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l'emarginazione. \n A tal fine, la Comunit\u00e0 e gli Stati membri mettono in atto misure che tengono conto della diversit\u00e0 delle prassi nazionali, in particolare nelle relazioni contrattuali, e della necessit\u00e0 di mantenere la competitivit\u00e0 dell'economia della Comunit\u00e0. \n Essi ritengono che una tale evoluzione risulter\u00e0 sia dal funzionamento del mercato comune, che favorir\u00e0 l'armonizzarsi dei sistemi sociali, sia dalle procedure previste dal presente trattato e dal ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative. \n Articolo 118 \n 1. Per conseguire gli obiettivi previsti all'articolo 117, la Comunit\u00e0 sostiene e completa l'azione degli Stati membri nei seguenti settori: \n - miglioramento, in particolare, dell'ambiente di lavoro, per \n proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori, \n - condizioni di lavoro, \n - informazione e consultazione dei lavoratori, \n - integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro, \n fatto salvo l'articolo 127, \n - parit\u00e0 tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunit\u00e0 sul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro. \n 2. A tal fine il Consiglio pu\u00f2 adottare mediante direttive le prescrizioni minime applicabili progressivamente, tenendo conto delle condizioni e delle normative tecniche esistenti in ciascuno Stato membro. Tali direttive evitano di imporre vincoli amministrativi, finanziari e giuridici di natura tale da ostacolare la creazione e lo sviluppo di piccole e medie imprese.\n Il Consiglio delibera secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni. \n Il Consiglio, deliberando secondo la stessa procedura, pu\u00f2 adottare misure destinate a incoraggiare la cooperazione tra Stati membri attraverso iniziative volte a migliorare la conoscenza, a sviluppare gli scambi di informazioni e le migliori prassi, a promuovere approcci innovativi e a valutare le esperienze fatte, al fine di combattere l'emarginazione sociale. \n 3. Tuttavia, il Consiglio delibera all'unanimit\u00e0, su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, nei seguenti settori: \n - sicurezza sociale e protezione sociale dei lavoratori, \n - protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro, \n - rappresentanza e difesa collettiva degli interessi dei \n lavoratori e dei datori di lavoro, compresa le cogestione, fatto salvo il paragrafo 6, \n - condizioni di impiego dei cittadini dei paesi terzi che \n soggiornano legalmente nel territorio della Comunit\u00e0, \n - contributi finanziari volti alla promozione dell'occupazione e alla creazione di posti di lavoro, fatte salve le disposizioni relative al Fondo sociale europeo. \n 4. Uno Stato membro pu\u00f2 affidare alle parti sociali, a loro richiesta congiunta, il compito di mettere in atto le direttive prese a norma dei paragrafi 2 e 3. \n In tal caso si assicura che, al pi\u00f9 tardi alla data in cui una direttiva deve essere recepita a norma dell'articolo 189, le parti sociali abbiano stabilito mediante accordo le necessarie disposizioni, fermo restando che lo Stato membro interessato deve prendere le misure necessarie che gli permettano di garantire in qualsiasi momento i risultati imposti da detta direttiva. \n 5. Le disposizioni adottate a norma del presente articolo non ostano a che uno Stato membro mantenga e stabilisca misure, compatibili con il presente trattato, che prevedano una maggiore protezione. \n 6. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle retribuzioni, al diritto di associazione, al diritto di sciopero n\u00e9 al diritto di serrata. \n Articolo 118 A \n 1. La Commissione ha il compito di promuovere la consultazione delle parti sociali a livello comunitario e prende ogni misura utile per facilitare il dialogo provvedendo ad un sostegno equilibrato delle parti. \n 2. A tal fine la Commissione, prima di presentare proposte nel settore della politica sociale, consulta le parti sociali sul possibile orientamento di un'azione comunitaria. \n 3. Se, dopo tale consultazione, ritiene opportuna un'azione comunitaria, la Commissione consulta le parti sociali sul contenuto della proposta prevista. Le parti sociali trasmettono alla Commissione un parere o, se opportuno, una raccomandazione. \n 4. In occasione della consultazione le parti sociali possono informare la Commissione della loro volont\u00e0 di avviare il processo previsto dall'articolo 118 B. La durata della procedura non supera nove mesi, salvo proroga decisa in comune dalle parti sociali interessate e dalla Commissione. \n Articolo 118 B \n 1. Il dialogo fra le parti sociali a livello comunitario pu\u00f2 condurre, se queste lo desiderano, a relazioni contrattuali, ivi compresi accordi. \n 2. Gli accordi conclusi a livello comunitario sono attuati secondo le procedure e le prassi proprie delle parti sociali e degli Stati membri o, nell'ambito dei settori contemplati dall'articolo 118, e a richiesta congiunta delle parti firmatarie, in base ad una decisione del Consiglio su proposta della Commissione. \n Il Consiglio delibera a maggioranza qualificata, salvo allorch\u00e9 l'accordo in questione contiene una o pi\u00f9 disposizioni relative ad uno dei settori di cui all'articolo 118, paragrafo 3, nel qual caso esso delibera all'unanimit\u00e0. \n Articolo 118 C \n Per conseguire gli obiettivi dell'articolo 117 e fatte salve le altre disposizioni del presente trattato, la Commissione incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri e facilita il coordinamento della loro azione in tutti i settori della politica sociale contemplati dal presente capo, in particolare per le materie riguardanti: \n - l'occupazione; \n - il diritto del lavoro e le condizioni di lavoro; \n - la formazione e il perfezionamento professionale; \n - la sicurezza sociale; \n - la protezione contro gli infortuni e le malattie professionali;\n - l'igiene del lavoro; \n - il diritto di associazione e la contrattazione collettiva tra datori di lavoro e lavoratori. \n A tal fine la Commissione opera a stretto contatto con gli Stati membri mediante studi e pareri e organizzando consultazioni, sia per i problemi che si presentano sul piano nazionale, che per quelli che interessano le organizzazioni internazionali. \n Prima di formulare i pareri previsti dal presente articolo, la Commissione consulta il Comitato economico e sociale. \n Articolo 119 \n 1. Ciascuno Stato membro assicura l'applicazione del principio della parit\u00e0 di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore. \n 2. Per retribuzione si intende, a norma del presente articolo, il salario o trattamento normale di base o minimo e tutti gli altri vantaggi pagati direttamente o indirettamente, in contanti o in natura, dal datore di lavoro al lavoratore in ragione dell'impiego di quest'ultimo. \n La parit\u00e0 di retribuzione, senza discriminazione fondata sul sesso, implica: \n a) che la retribuzione corrisposta per uno stesso lavoro pagato a \n cottimo sia fissata in base a una stessa unit\u00e0 di misura, \n b) che la retribuzione corrisposta per un lavoro pagato a tempo sia uguale per uno stesso posto di lavoro. \n 3. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adotta misure che assicurino l'applicazione del principio delle pari opportunit\u00e0 e della parit\u00e0 di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, ivi compreso il principio della parit\u00e0 delle retribuzioni per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore. \n 4. Allo scopo di assicurare l'effettiva e completa parit\u00e0 tra uomini e donne nella vita lavorativa, il principio della parit\u00e0 non osta a che uno Stato membro mantenga o adotti misure che prevedano vantaggi specifici diretti a facilitare l'esercizio di un'attivit\u00e0 professionale da parte del sesso sottorappresentato ovvero a evitare o compensare svantaggi nelle carriere professionali. \n Articolo 119 A \n Gli Stati membri si adoperano a mantenere l'equivalenza esistente nei regimi di congedo retribuito. \n Articolo 120 \n La Commissione elabora una relazione annuale sugli sviluppi nella realizzazione degli obiettivi dell'articolo 117, compresa la situazione demografica nella Comunit\u00e0. Essa trasmette la relazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale. \n Il Parlamento europeo pu\u00f2 invitare la Commissione ad elaborare relazioni su problemi particolari concernenti la situazione sociale.\" \n23) L'articolo 125 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 125 \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, adotta le decisioni di applicazione relative al Fondo sociale europeo.\" \n24) All'articolo 127, il paragrafo 4 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"4. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, adotta le misure atte a contribuire alla realizzazione degli obiettivi di cui al presente articolo, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle \n disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri.\" \n25) All'articolo 128, il paragrafo 4 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"4. La Comunit\u00e0 tiene conto degli aspetti culturali nell'azione che svolge a norma di altre disposizioni del presente trattato, in particolare ai fini di rispettare e promuovere la diversit\u00e0 delle sue culture.\" \n26) L'articolo 129 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 129 \n 1. Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attivit\u00e0 della Comunit\u00e0 \u00e8 garantito un livello elevato di protezione della salute umana. \n L'azione della Comunit\u00e0, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanit\u00e0 pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute umana. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonch\u00e9 l'informazione e l'educazione in materia sanitaria. \n La Comunit\u00e0 completa l'azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall'uso di stupefacenti, comprese l'informazione e la prevenzione. \n 2. La Comunit\u00e0 incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri nei settori di cui al presente articolo e, ove necessario, appoggia la loro azione. \n Gli Stati membri coordinano tra loro, in collegamento con la Commissione, le rispettive politiche ed i rispettivi programmi nei settori di cui al paragrafo 1. La Commissione pu\u00f2 prendere, in stretto contatto con gli Stati membri, ogni iniziativa utile a promuovere detto coordinamento. \n 3. La Comunit\u00e0 e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e con le organizzazioni internazionali competenti in materia di sanit\u00e0 pubblica. \n 4. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale del Comitato delle Regioni, contribuisce alla realizzazione degli obiettivi previsti dal presente articolo, adottando: \n a) misure che fissino parametri elevati di qualit\u00e0 e sicurezza degli organi e sostanze di origine umana, del sangue e degli emoderivati; tali misure non ostano a che gli Stati membri mantengano o introducano misure protettive pi\u00f9 rigorose; \n b) in deroga all'articolo 43, misure nei settori veterinario e \n fitosanitario il cui obiettivo primario sia la protezione della sanit\u00e0 pubblica; \n c) misure di incentivazione destinate a proteggere e a migliorare \n la salute umana, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri. \n Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione, pu\u00f2 altres\u00ec adottare raccomandazioni per i fini stabiliti dal presente articolo. \n 5. L'azione comunitaria nel settore della sanit\u00e0 pubblica rispetta appieno le competenze degli Stati membri in materia di organizzazione e fornitura di servizi sanitari e assistenza medica. In particolare le misure di cui al paragrafo 4, lettera a) non pregiudicano le disposizioni nazionali sulla donazione e l'impiego medico di organi e sangue.\" \n27) L'articolo 129 A \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 129 A \n 1. Al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, la Comunit\u00e0 contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonch\u00e9 a promuovere il loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi. \n 2. Nella definizione e nell'attuazione di altre politiche e attivit\u00e0 comunitarie sono prese in considerazione le esigenze inerenti alla protezione dei consumatori. \n 3. La Comunit\u00e0 contribuisce al conseguimento degli obiettivi di cui al paragrafo 1 mediante: \n a) misure adottate a norma dell'articolo 100 A nel quadro della realizzazione del mercato interno; \n b) misure di sostegno, di integrazione e di controllo della \n politica svolta dagli Stati membri. \n 4. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adotta le misure di cui al paragrafo 3, lettera b). \n5. Le misure adottate a norma del paragrafo 4 non impediscono ai singoli Stati membri di mantenere o di introdurre misure di protezione pi\u00f9 rigorose. Tali misure devono essere compatibili con il presente trattato. Esse sono notificate alla Commissione.\" 28) All'articolo 129 C, paragrafo 1, primo comma, la prima parte del terzo trattino \u00e8 sostituita dal testo seguente: \n \"- pu\u00f2 appoggiare progetti di interesse comune sostenuti dagli Stati membri, individuati nell'ambito degli orientamenti di cui al primo trattino, in particolare mediante studi di fattibilit\u00e0, garanzie di prestito o abbuoni di interesse;\". \n29) L'articolo 129 D \u00e8 modificato come segue: \n a) il primo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Gli orientamenti e le altre misure di cui all'articolo 129 C, paragrafo 1, sono adottati dal Consiglio, che delibera in conformit\u00e0 della procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni\". \n b) il terzo comma \u00e8 soppresso. \n30) All'articolo 130 A, il secondo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"In particolare la Comunit\u00e0 mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo della varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite o insulari, comprese le zone rurali.\" \n31) All'articolo 130 E, il primo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Le decisioni d'applicazione relative al Fondo europeo di sviluppo regionale sono adottate dal Consiglio, che delibera secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni\". \n32) All'articolo 130 I, il primo comma del paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"1. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adotta un programma quadro pluriennale che comprende l'insieme delle azioni della Comunit\u00e0.\" \n33) L'articolo 130 O \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 130 O \n Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale, adotta le disposizioni di cui all'articolo 130 N. \n Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adotta le disposizioni di cui agli articoli 130 J, 130 K e 130 L. \n L'adozione dei programmi complementari richiede l'accordo degli Stati membri interessati.\" \n34) All'articolo 130 R, il paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"2. La politica della Comunit\u00e0 in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversit\u00e0 delle situazioni nella varie regioni della Comunit\u00e0. Essa \u00e8 fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonch\u00e9 sul principio \"chi inquina paga\". \n In tale contesto, le misure di armonizzazione rispondenti ad esigenze di protezione dell'ambiente comportano, nei casi opportuni, una clausola di salvaguardia che autorizza gli Stati membri a prendere, per motivi ambientali di natura non economica, misure provvisorie soggette ad una procedura comunitaria di controllo.\" \n35) L'articolo 130 S \u00e8 modificato come segue: \n a) Il paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"1. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, decide in merito alle azioni che devono essere intraprese dalla Comunit\u00e0 per realizzare gli obiettivi dell'articolo 130 R.\"; \n b) La parte introduttiva del paragrafo 2 \u00e8 sostituita dal testo seguente: \n \"2. In deroga alla procedura decisionale di cui al paragrafo 1 e fatto salvo l'articolo 100 A, il Consiglio, deliberando all'unanimit\u00e0 su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, adotta:\"; \n c) Il primo comma del paragrafo 3 \u00e8 sostituito dal testo \n seguente: \n \"3. In altri settori il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, adotta programmi generali d'azione che fissano gli obiettivi prioritari da raggiungere.\" \n36) All'articolo 130 W, il paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"1. Fatte salve le altre disposizioni del presente trattato, il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, adotta le misure necessarie al conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 130 U. Tali misure possono assumere la forma di programmi pluriennali.\" \n37) All'articolo 137 \u00e8 aggiunto il comma seguente: \n \"Il numero dei membri del Parlamento europeo non pu\u00f2 essere superiore a settecento.\" \n38) L'articolo 138 \u00e8 modificato come segue: \n a) nel paragrafo 3, il primo comma \u00e8 sostituito dal testo \n seguente: \n \"3. Il Parlamento europeo elabora un progetto volto a permettere l'elezione a suffragio universale diretto, secondo una procedura uniforme in tutti gli Stati membri o secondo principi comuni a tutti gli Stati membri.\" \n b) e aggiunto il seguente paragrafo: \n \"4. Previo parere della Commissione e con l'approvazione del Consiglio, che delibera all'unanimit\u00e0, il Parlamento europeo stabilisce lo statuto e le condizioni generali per l'esercizio delle funzioni dei suoi membri\". \n39) L'articolo 151 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 151 \n 1. Un Comitato costituito dai Rappresentanti Permanenti degli Stati membri \u00e8 responsabile della preparazione del lavoro del Consiglio e dell'esecuzione dei compiti che il Consiglio gli assegna. Il Comitato pu\u00f2 adottare decisioni di procedura nei casi previsti dal regolamento interno del Consiglio. \n 2. Il Consiglio \u00e8 assistito dal Segretariato generale, sotto la responsabilit\u00e0 di un Segretario Generale, Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, coadiuvato da un Vicesegretario Generale che \u00e8 responsabile del funzionamento del Segretariato generale. Il Segretario Generale ed il Vicesegretario Generale sono nominati dal Consiglio, che delibera all'unanimit\u00e0. \n Il Consiglio decide in merito all'organizzazione del Segretariato generale. \n 3. Il Consiglio adotta il proprio regolamento interno. \n Ai fini dell'applicazione dell'articolo 191 A, paragrafo 3, il Consiglio definisce nel proprio regolamento interno le condizioni alle quali il pubblico accede ai suoi documenti. Ai fini del presente paragrafo il Consiglio definisce i casi in cui si deve considerare che esso deliberi in qualit\u00e0 di legislatore onde consentire, in tali casi, un maggior accesso ai documenti, preservando nel contempo l'efficacia del processo decisionale. In ogni caso, quando il Consiglio delibera in qualit\u00e0 di legislatore, i risultati delle votazioni, le dichiarazioni di voto e le dichiarazioni a verbale sono resi pubblici.\" \n40) All'articolo 158, paragrafo 2, il primo e il secondo comma sono sostituiti dal testo seguente: \n \"2. I governi degli Stati membri designano, di comune accordo, la persona che intendono nominare presidente della Commissione; la nomina \u00e8 approvata dal Parlamento europeo. \n I governi degli Stati membri designano, di comune accordo con il presidente designato, le altre persone che intendono nominare membri della Commissione.\" \n41) All'articolo 163, \u00e8 inserito come primo comma il seguente comma: \n \"La Commissione agisce nel quadro degli orientamenti politici del suo presidente.\" \n42) All'articolo 173, il terzo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"La Corte di giustizia \u00e8 competente, alle stesse condizioni, a pronunciarsi sui ricorsi che il Parlamento europeo, la Corte dei conti e la BCE propongono per salvaguardare le proprie prerogative.\" \n43) L'articolo 188 C \u00e8 modificato come segue: \n a) Il secondo comma del paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo \n seguente: \n \"La Corte dei conti presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione in cui attesta l'affidabilit\u00e0 dei conti e la legittimit\u00e0 e la regolarit\u00e0 delle relative operazioni, che e ' pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunit\u00e0 europee.\"; \n b) Il primo comma del paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal testo \n seguente: \n \"2. La Corte dei conti controlla la legittimit\u00e0 e la regolarit\u00e0 delle entrate e delle spese ed accerta la sana gestione finanziaria. Nell'esercitare tale controllo, essa riferisce in particolare su ogni caso di irregolarit\u00e0.\"; \n c) Il paragrafo 3 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"3. Il controllo ha luogo tanto sui documenti quanto, in caso di necessit\u00e0, sul posto, presso le altre istituzioni della Comunit\u00e0, nei locali di qualsiasi organismo che gestisca le entrate o le spese per conto della Comunit\u00e0 e negli Stati membri, compresi i locali di persone fisiche o giuridiche che ricevano contributi a carico del bilancio. Il controllo negli Stati membri si effettua in collaborazione con le istituzioni nazionali di controllo o, se queste non hanno la necessaria competenza, con i servizi nazionali competenti. La Corte dei conti e le istituzioni nazionali di controllo degli Stati membri cooperano in uno spirito di reciproca fiducia, pur mantenendo la loro indipendenza. Tali istituzioni o servizi comunicano alla Corte dei conti se intendono partecipare al controllo. \n La altre istituzioni della Comunit\u00e0, gli organismi che gestiscono le entrate o le spese per conto della Comunit\u00e0, le persone fisiche o giuridiche che ricevono contributi a carico del bilancio e le istituzioni nazionali di controllo o, se queste non hanno la necessaria competenza, i servizi nazionali competenti trasmettono alla Corte dei conti, a sua richiesta, i documenti e le informazioni necessari all'espletamento delle sue funzioni. \n Per quanto riguarda l'attivit\u00e0 della Banca europea per gli investimenti in merito alla gestione delle entrate e delle spese della Comunit\u00e0, il diritto della Corte di accedere alle informazioni in possesso della Banca \u00e8 disciplinato da un accordo tra la Corte, la Banca e la Commissione. In mancanza di un accordo, la Corte ha tuttavia accesso alle informazioni necessarie al controllo delle entrate e delle spese della Comunit\u00e0 gestite dalla Banca.\" \n44) L'articolo 189 B \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 189 B \n 1. Quando nel presente trattato si fa riferimento al presente articolo per l'adozione di un atto, si applica la procedura che segue. \n 2. La Commissione presenta una proposta al Parlamento europeo e al Consiglio. \n Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata e previo parere del Parlamento europeo: \n - se approva tutti gli emendamenti contenuti nel parere del \n Parlamento europeo, pu\u00f2 adottare l'atto proposto cos\u00ec emendato; \n - se il Parlamento europeo non propone emendamenti, pu\u00f2 adottare \n l'atto proposto; \n - adotta altrimenti una posizione comune e la comunica al \n Parlamento europeo. Il Consiglio informa esaurientemente il Parlamento europeo dei motivi che l'hanno indotto ad adottare la posizione comune. La Commissione informa esaurientemente il Parlamento europeo della sua posizione. \n Se, entro un termine di tre mesi da tale comunicazione, il Parlamento europeo: \n a) approva la posizione comune o non si \u00e8 pronunciato, l'atto in \n questione si considera adottato in conformit\u00e0 con la posizione comune; \n b) respinge la posizione comune, a maggioranza assoluta dei \n membri che lo compongono, l'atto proposto si considera non adottato; \n c) propone emendamenti alla posizione comune, a maggioranza \n assoluta dei membri che lo compongono, il testo cos\u00ec emendato viene comunicato al Consiglio e alla Commissione che formula un parere su tali emendamenti. \n 3. Se, entro un termine di tre mesi dal ricevimento degli emendamenti del Parlamento europeo, il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, approva tutti gli emendamenti, l'atto in questione si considera adottato nella forma della posizione comune cos\u00ec emendata; tuttavia il Consiglio deve deliberare all'unanimit\u00e0 sugli emendamenti su cui la Commissione ha dato parere negativo. Se il Consiglio non approva tutti gli emendamenti, il presidente del Consiglio, d'intesa con il presidente del Parlamento europeo, convoca entro sei settimane il comitato di conciliazione. \n 4. Il comitato di conciliazione, che riunisce i membri del Consiglio o i loro rappresentanti ed altrettanti rappresentanti del Parlamento europeo, ha il compito di giungere ad un accordo su un progetto comune a maggioranza qualificata dei membri del Consiglio o dei loro rappresentanti e a maggioranza dei rappresentanti del Parlamento europeo. La Commissione partecipa ai lavori del comitato di conciliazione e prende tutte le iniziative necessarie per favorire un ravvicinamento fra le posizioni del Parlamento europeo e del Consiglio. Nell'adempiere tale compito il comitato di conciliazione si richiama alla posizione comune in base agli emendamenti proposti dal Parlamento europeo. \n 5. Se, entro un termine di sei settimane dopo la sua convocazione, il comitato di conciliazione approva un progetto comune, il Parlamento europeo e il Consiglio dispongono di un termine di sei settimane a decorrere dall'approvazione per adottare l'atto in questione in base al progetto comune, a maggioranza assoluta dei voti espressi per quanto concerne il Parlamento europeo e a maggioranza qualificata per quanto concerne il Consiglio. In mancanza di approvazione da parte di una delle due istituzioni entro tale termine, l'atto in questione si considera non adottato. \n 6. Se il comitato di conciliazione non approva un progetto comune, l'atto proposto si considera non adottato. \n 7. I termini di tre mesi e di sei settimane di cui al presente articolo sono prorogati rispettivamente di un mese e di due settimane, al massimo, su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio.\" \n45) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 191 A \n 1. Qualsiasi cittadino dell'Unione e qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di accedere ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, secondo i principi e alle condizioni da definire a norma dei paragrafi 2 e 3. \n 2. I principi generali e le limitazioni a tutela di interessi pubblici o privati applicabili al diritto di accesso ai documenti sono stabiliti dal Consiglio, che delibera secondo la procedura di cui all'articolo 189 B entro due anni dall'entrata in vigore del trattato di Amsterdam. \n 3. Ciascuna delle suddette istituzioni definisce nel proprio regolamento interno disposizioni specifiche riguardanti l'accesso ai propri documenti.\" \n46) All'articolo 198 \u00e8 aggiunto il seguente comma: \n \"Il Comitato pu\u00f2 essere consultato dal Parlamento europeo.\" \n47) All'articolo 198 A, il terzo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"I membri del Comitato nonch\u00e9 un numero uguale di supplenti sono nominati, su proposta dei rispettivi Stati membri, per quattro anni del Consiglio, che delibera all'unanimit\u00e0. Il loro mandato \u00e8 rinnovabile. I membri del Comitato non possono essere nel contempo membri del Parlamento europeo.\" \n48) All'articolo 198 B, il secondo comma \u00e8 sostituto dal testo seguente: \n \"Esso stabilisce il proprio regolamento interno.\" \n49) L'articolo 198 C \u00e8 modificato come segue: \n a) Il primo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Il Consiglio o la Commissione consultano il Comitato delle Regioni nei casi previsti dal presente trattato e in tutti gli altri casi in cui una di tali due istituzioni lo ritenga opportuno, in particolare nei casi concernenti la cooperazione transfrontaliera\"; \n b) dopo il terzo comma \u00e8 inserito il seguente comma: \n \"Il Comitato delle Regioni pu\u00f2 essere consultato dal Parlamento europeo.\" \n50) All'articolo 205, il primo comma \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"La Commissione cura l'esecuzione del bilancio, in base alle disposizioni del regolamento stabilito in esecuzione dell'articolo 209, sotto la propria responsabilit\u00e0 e nei limiti dei crediti stanziati, in conformit\u00e0 del principio della buona gestione finanziaria. Gli Stati membri cooperano con la Commissione per garantire che gli stanziamenti siano utilizzati secondo i principi della buona gestione finanziaria.\" \n51) All'articolo 206, il paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"1. Il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio che delibera a maggioranza qualificata, d\u00e0 atto alla Commissione dell'esecuzione del bilancio. A tale scopo esso esamina, successivamente al Consiglio, i conti e il bilancio finanziario di cui all'articolo 205 bis, la relazione annua della Corte dei conti, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate alle osservazioni della Corte stessa, la dichiarazione di affidabilit\u00e0 di cui all'articolo 188 C, paragrafo 1, secondo \n comma, nonch\u00e9 le pertinenti relazioni speciali della Corte.\" \n52) L'articolo 209 A \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"Articolo 209 A \n 1. La Comunit\u00e0 e gli Stati membri combattono contro la frode e le altre attivit\u00e0 illegali che ledono gli interessi finanziari della Comunit\u00e0 stessa mediante misure adottate a norma del presente articolo, che siano dissuasive e tali da permettere una protezione efficace negli Stati membri. \n 2. Gli Stati membri adottano, per combattere contro la frode che lede gli interessi finanziari della Comunit\u00e0, le stesse misure che adottano per combattere contro la frode che lede i loro interessi finanziari. \n 3. Fatte salve altre disposizioni del presente trattato, gli Stati membri coordinano l'azione diretta a tutelare gli interessi finanziari della Comunit\u00e0 contro la frode. A tale fine essi organizzano, assieme alla Commissione, una stretta e regolare cooperazione tra le autorit\u00e0 competenti. \n 4. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, previa consultazione della Corte dei conti, adotta le misure necessarie nei settori della prevenzione e lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari della Comunit\u00e0, al fine di pervenire a una protezione efficace ed equivalente in tutti gli Stati membri. Tali misure non riguardano l'applicazione del diritto penale nazionale o l'amministrazione della giustizia negli Stati membri. \n 5. La Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, presenta ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulle misure adottate ai fini dell'attuazione del presente articolo.\" \n53) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 213 A \n 1. Fatto salvo l'articolo 5 del protocollo dello statuto del Sistema europeo di Banche centrali e della Banca centrale europea, il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, adotta misure per l'elaborazione di statistiche laddove necessario per lo svolgimento delle attivit\u00e0 della Comunit\u00e0. \n 2. L'elaborazione delle statistiche della Comunit\u00e0 presenta i caratteri dell'imparzialit\u00e0, dell'affidabilit\u00e0, dell'obiettivit\u00e0', dell'indipendenza scientifica, dell'efficienza economica e della riservatezza statistica; essa non comporta oneri eccessivi per gli operatori economici.\" \n54) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 213 B \n 1. A decorrere dal 1 gennaio 1999 gli atti comunitari sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonch\u00e9 alla libera circolazione di tali dati si applicano alle istituzioni e agli organismi istituiti al presente trattato o sulla base del medesimo. \n 2. Anteriormente alla data di cui al paragrafo 1 il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 189 B, istituisce un organo di controllo indipendente incaricato di sorvegliare l'applicazione di detti atti alle istituzioni e agli organismi comunitari e adotta, se del caso, tutte le altre pertinenti disposizioni.\" \n55) All'articolo 227, il paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal seguente testo: \n \"2. Le disposizioni del presente trattato si applicano ai dipartimenti francesi d'oltremare, alle Azzorre, a Madera e alle isole Canarie. \n Tuttavia, tenuto conto della situazione socioeconomica strutturale dei dipartimenti francesi d'oltremare, delle Azzorre, di Madera e delle isole Canarie, aggravata dalla loro grande distanza, dall'insularit\u00e0, dalla superficie ridotta, dalla topografia e dal clima difficili, dalla dipendenza economica da alcuni prodotti, fattori la cui persistenza e il cui cumulo recano grave danno al loro sviluppo, il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, adotta misure specifiche volte, in particolare, a stabilire le condizioni di applicazione del presente trattato a tali regioni, ivi comprese politiche comuni. \n Il Consiglio, all'atto dell'adozione delle pertinenti misure di cui al secondo comma, prende in considerazione settori quali politiche doganali e commerciali, politica fiscale, zone franche, politiche in materia di agricoltura e di pesca, condizioni di fornitura delle materie prime e di beni di consumo primari, aiuti di Stato e condizioni di accesso ai fondi strutturali e ai programmi orizzontali della Comunit\u00e0. \n Il Consiglio adotta le misure di cui al secondo comma tenendo conto delle caratteristiche e dei vincoli specifici delle regioni ultraperiferiche senza compromettere l'integrit\u00e0 e la coerenza dell'ordinamento giuridico comunitario, ivi compresi il mercato interno e le politiche comuni.\" \n56) L'articolo 228 \u00e8 modificato come segue: \n a) il secondo comma del paragrafo 1 \u00e8 sostituito dal testo \n seguente: \n \"Nell'esercizio delle competenze attribuitegli dal presente paragrafo, il Consiglio delibera a maggioranza qualificata, salvo nei casi in cui il primo comma del paragrafo 2 richiede l'unanimit\u00e0.\"; \n b) Il paragrafo 2 \u00e8 sostituito dal testo seguente: \n \"2. Fatte salve le competenze riconosciute alla Commissione in questo settore, la firma, eventualmente accompagnata da una decisione riguardante l'applicazione provvisoria prima dell'entrata in vigore, e la conclusione degli accordi sono decise dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata su proposta della Commissione. Il Consiglio delibera all'unanimit\u00e0 quando l'accordo riguarda un settore per il quale \u00e8 richiesta l'unanimit\u00e0 sul piano interno, nonch\u00e9 per gli accordi di cui all'articolo 238. \n In deroga alle norme previste dal paragrafo 3, si applicano le stesse procedure alle decisioni volte a sospendere l'applicazione di un accordo e allo scopo di stabilire le posizioni da adottare a nome della Comunit\u00e0 in un organismo istituito da un accordo basato sull'articolo 238, se tale organismo deve adottare decisioni che hanno effetti giuridici, fatta eccezione per le decisioni che integrano o modificano il quadro istituzionale dell'accordo. \n Il Parlamento europeo \u00e8 immediatamente e pienamente informato di qualsiasi decisione, adottata a norma del presente paragrafo, relativa all'applicazione provvisoria o alla sospensione di accordi, ovvero alla definizione della posizione della Comunit\u00e0 nell'ambito di un organismo istituito da un accordo basato sull'articolo 238.\" \n57) \u00c8 inserito il seguente articolo: \n \"Articolo 236 \n 1. Qualora sia stato deciso di sospendere i diritti di voto del rappresentante del governo di uno Stato membro a norma dell'articolo F.1, il paragrafo 2 del trattato sull'Unione europea, i suddetti diritti di voto sono sospesi anche per quanto concerne il presente trattato. \n 2. Inoltre, qualora sia stata constatata, a norma dell'articolo F.1, paragrafo 1 del trattato sull'Unione europea, l'esistenza di una violazione grave e persistente da parte di uno Stato membro dei principi di cui all'articolo F, paragrafo 1, il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, pu\u00f2 decidere di sospendere, per lo Stato membro in questione, alcuni dei diritti derivanti dall'applicazione del presente trattato. Nell'agire in tal senso, il Consiglio tiene conto delle possibili conseguenze di una siffatta sospensione sui diritti e sugli obblighi delle persone fisiche e giuridiche. \n Gli obblighi dello Stato membro in questione a norma del presente trattato continuano comunque ad essere vincolanti per lo Stato medesimo. \n 3. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, pu\u00f2 successivamente decidere di modificare o revocare le misure adottate a norma del paragrafo 2, per rispondere ai cambiamenti nella situazione che ha portato alla loro imposizione. \n 4. Quando adotta le decisioni di cui ai paragrafi 2 e 3, il Consiglio delibera senza tener conto del voto del rappresentante del governo dello Stato membro in questione. In deroga all'articolo 148, paragrafo 2, per maggioranza qualificata si intende una proporzione di voti ponderati dei membri del Consiglio interessati equivalente a quella prevista all'articolo 148, paragrafo 2. \n Il presente paragrafo si applica anche in caso di sospensione dei diritti di voto a norma del paragrafo 1. \n In tali casi, le decisioni che richiedono l'unanimit\u00e0 sono adottate senza il voto del rappresentante del governo dello Stato membro in questione.\" \n58) Il protocollo sulla politica e l'accordo sulla politica sociale allo stesso allegato sono soppressi. \n59) Il protocollo sul Comitato economico e sociale e sul Comitato delle Regioni sono soppressi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-07-06&atto.codiceRedazionale=098G0255&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T13:41:51.570362"} {"text": "\n\n\n La Gazzetta Ufficiale n. 312 del 15 novembre 1979 ha pubblicato il testo del decreto del Presidente della Repubblica lo giugno 1979, n. 575, e quelli della convenzione e dell'allegato accordo. \n Non sono stati inserti nella predetta Gazzetta Ufficiale gli annessi all'accordo che vengono di seguito pubblicati. \n\n ANNESSO I \n\nELENCO A DELLE MALATTIE A DENUNCIA OBBLIGATORIA APPROVATO DAL COMITATO DELL'O.I.E. \n\n Afta epizootica; \n Peste bovina; \n Pleuropolmonite contagiose dei bovini; \n Esantema vescicolare bovino; \n Carbonchio ematico; \n Vaiolo degli ovini; \n Febbre catarrale maligna; \n Peste equina; \n Morva; \n Morbo coitale maligno; \n Peste suina classica; \n Peste suina africana; \n Malattia vescicolare dei suini; \n Encefalomielite infettiva dei suini; \n Peste aviare; \n Pseudo-peste aviare; \n Rabbia; \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-11-15&atto.codiceRedazionale=079U0575&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:03:23.368672"} {"text": "\n\n\nArt. 19\n Abrogazioni\n\n\n1. \u00c8 abrogata la legge 11 ottobre 1986, n. 713, e successive modificazioni. Nelle more dell'adozione del decreto di cui all'articolo 16, comma 5, della legge 6 agosto 2013, n. 97, continuano ad applicarsi le disposizioni contenute nell'articolo 11, commi da 1 a 6, 9-bis e 9-ter, della citata legge n. 713 del 1986. \n\n\n\n Note all'art. 19: \n Per il testo dell'art. 16 della legge 6 agosto 2013, n. 97 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2013), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2013, n. 194, si veda nelle note alle premesse. \n Il testo dell'articolo 11 della legge 11 ottobre 1986, n. 713 e successive modificazioni (Norme per l'attuazione delle direttive della Comunit\u00e0 economica europea sulla produzione e la vendita dei cosmetici), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. 30 ottobre 1986, n. 253, S.O., cos\u00ec recita \n \"Art.11 (Norme per l'attuazione delle direttive della Comunit\u00e0 economica europea sulla produzione e la vendita dei cosmetici) - 1. Il Ministero della sanit\u00e0 e l'autorit\u00e0 sanitaria territorialmente competente in base all'ubicazione dei locali di cui al comma 3 possono procedere in qualunque momento al prelievo di campioni di prodotti cosmetici, con le modalit\u00e0 stabilite dal decreto ministeriale di cui all'articolo 7. \n 2. Sino alla emanazione del decreto di cui all'articolo 7 il prelievo viene effettuato con le modalit\u00e0 in uso per i prodotti farmaceutici. \n 3. Il prelievo pu\u00f2 essere effettuato presso l'officina di produzione, o di confezionamento o presso il deposito dell'importatore o del distributore ubicati nel territorio soggetto alla vigilanza dell'autorit\u00e0 sanitaria che effettua il prelievo. \u00c8 comunque ammesso il campionamento presso esercizi di commercio al dettaglio qualora non risulti possibile o non risulti utile ai fini sanitari procedere al campionamento nelle sedi previste dal primo periodo del presente comma. \n 3-bis. Le regioni e le province autonome assicurano che, in un arco di tempo dalle stesse determinato, tutti gli stabilimenti di produzione ed i magazzini degli importatori, anche da Paesi comunitari, situati nei territori di rispettiva competenza, vengano sottoposti ad ispezioni finalizzate a verificare l'osservanza delle disposizioni della presente legge, tenuto conto altres\u00ec del sistema di certificazione di qualit\u00e0 eventualmente adottato. Gli esiti non favorevoli delle ispezioni vengono comunicati al Ministero della sanit\u00e0. \n 3-ter. Al fine di garantire un idoneo sistema di sorveglianza sul territorio nazionale, le autorit\u00e0 sanitarie regionali e locali trasmettono al Ministero della sanit\u00e0, entro i mesi di gennaio e luglio di ogni anno, i dati relativi agli effetti indesiderati comunque correlati all'uso di prodotti cosmetici. Il Ministro della sanit\u00e0 stabilisce le modalit\u00e0 attraverso le quali i cittadini possono segnalare gli eventuali effetti indesiderati dei prodotti cosmetici\". \n 4. Quando dalle analisi, sia qualitative che quantitative, dei campioni prelevati possa ipotizzarsi un illecito sanzionato penalmente, l'autorit\u00e0 sanitaria, oltre a trasmettere il rapporto all'autorit\u00e0 giudiziaria e a darne comunicazione agli interessati, ne informa il Ministero della sanit\u00e0. \n 5. Entro quindici giorni dalla data di ricevimento della comunicazione, gli interessati potranno presentare all'autorit\u00e0 competente istanza di revisione in bollo. \n 6. Ove dalle analisi risulti un illecito amministrativo, si applicano le disposizioni contenute nell'articolo 15 della legge 24 novembre 1981, n. 689.\n Competente ad effettuare le analisi di revisione \u00e8 l'Istituto superiore di sanit\u00e0. \n 7. Le imprese sono tenute a fornire le specifiche e motivate informazioni richieste dal Ministero della sanit\u00e0 o dalla autorit\u00e0 sanitaria competente sulle sostanze contenute nei prodotti, unitamente alle indicazioni ed istruzioni delle relative confezioni. \n 8. A tal fine le imprese devono conservare costantemente aggiornati i dati relativi alla composizione qualitativa e quantitativa dei singoli prodotti. \n 9. Il Ministero della sanit\u00e0 entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, indica l'ufficio territoriale competente a richiedere le informazioni di cui al comma 7. \n 9-bis. Il Ministro della sanit\u00e0 - Dipartimento per la valutazione dei medicinali e la farmacovigilanza \u00e8 l'autorit\u00e0 competente a richiedere le informazioni di cui al comma 1 dell'articolo 10-ter. Il Dipartimento si avvale, se del caso, dell'Istituto superiore di sanit\u00e0 e del Consiglio superiore di sanit\u00e0 per la valutazione di tali informazioni e dei dati trasmessi dalle autorit\u00e0 regionali e locali ai sensi del comma 3-ter. \n 9-ter. A richiesta dell'autorit\u00e0 di cui al comma 9-bis sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale le comunicazioni relative ai ritiri dal mercato dei prodotti cosmetici. La stessa autorit\u00e0 provvede a rendere pubblici in un'apposita comunicazione semestrale i dati relativi agli effetti indesiderati. \n 10. Le imprese che contravvengono al disposto dei commi 7 e 8 del presente articolo sono soggette alla sanzione amministrativa da lire 500.000 a lire 5.000.000.\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-12-22&atto.codiceRedazionale=15G00220&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T18:45:14.520884"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto il testo unico delle leggi sulla istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modifiche;\n\n\nVeduto il decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 1172, ratificato, con modifiche, con legge 24 giugno 1950, n. 465;\n\n\nVeduta la legge 18 marzo 1958, n. 349;\n\nSulla\n proposta del Ministro per la pubblica istruzione, di concerto con quello per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvata e resa esecutiva l'annessa convenzione stipulata a Sassari il 27 settembre 1969, per il finanziamento di un posto di assistente ordinario presso la cattedra di \"Malattie infettive\" della facolt\u00e0 di medicina e chirurgia dell'Universit\u00e0 di Sassari.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-10-27&atto.codiceRedazionale=070U0747&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:58:33.694654"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n L'articolo 3 della legge 4 marzo 1958, n. 179, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Sono iscritti alla Cassa tutti gli ingegneri ed architetti che possono per legge esercitare la libera professione.\n A decorrere dal 1 gennaio 1972 sono esclusi dalla iscrizione alla Cassa gli ingegneri ed architetti iscritti a forme di previdenza obbligatorie in dipendenza di un rapporto di lavoro subordinato o comunque di altra attivit\u00e0 esercitata\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-12-16&atto.codiceRedazionale=071U1046&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T17:00:33.937325"} {"text": "\n\n\nArt. 73\n\n\n Nelle Valli Ladine, in applicazione dell'art. 87 dello Statuto, pu\u00f2 essere usato nella toponomastica locale, oltre che la lingua italiana e la lingua tedesca, anche il latino.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-07-27&atto.codiceRedazionale=051U0574&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T20:57:03.752529"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n\n A modifica e integrazione del secondo comma dell'articolo 293 del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, le prestazioni economiche in atto erogate dall'INAIL per conto dello Stato in favore di infortunati gi\u00e0 assicurati presso istituti dell'ex Impero austroungarico sono riliquidate con decorrenza dal 1 gennaio 1982, sulla base della retribuzione annua di lire 4.319.000. A partire dal 1 luglio 1983, le prestazioni di cui sopra saranno riliquidate ogni anno sul minimale della retribuzione annua stabilito per il settore industriale dal decreto interministeriale previsto dall'articolo 116 del predetto testo unico.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-05-15&atto.codiceRedazionale=082U0251&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T14:14:12.300945"} {"text": "\n\n\nArt. 36\n\n\n (Maggiorazioni per l'urgenza)\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-15&atto.codiceRedazionale=002G0138&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T13:07:08.588722"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 3 \nLe consultazioni tra le imprese di trasporto aereo sulla ripartizione della capacit\u00e0 possono essere autorizzate, ma non saranno consider- ate come requisito obbligatorio delle Parti al presente Accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-12-14&atto.codiceRedazionale=089G0466&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T18:31:00.243014"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n269. Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1966, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, l'Universit\u00e0 degli studi di Pisa viene autorizzata ad acquistare dall'ing. Paolo Sortino, al prezzo di L. 26.400.000 (lire ventiseimilioniquattrocentomila), un appezzamento di terreno di mq. 3680, sito in Pisa, via Bonanno, iscritto al catasto terreni nel foglio n. 27, part. 18.\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 maggio 1966\n Atti del Governo, registro n. 203, foglio n. 24. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-05-14&atto.codiceRedazionale=066U0269&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:09:53.241839"} {"text": "\n\n\n Art. 2589. \n\n (Trasferibilit\u00e0). \n\n I diritti nascenti dalle invenzioni industriali, tranne il diritto di esserne riconosciuto autore, sono trasferibili. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T18:43:27.893970"} {"text": "\n\n\nArt. 36\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D. LGS. 15 MARZO 2010, N. 66))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-09-24&atto.codiceRedazionale=080U0574&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:52:33.833257"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'art. 77 della Costituzione;\n\n\n\n\nRitenuta la necessit\u00e0 e l'urgenza di adottare interventi a favore delle popolazioni di Pozzuoli danneggiate in dipendenza del fenomeno di bradisismo;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta dei Ministri per l'interno, per le finanze, per i lavori pubblici, per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il lavoro e la previdenza sociale, di concerto con i Ministri per il tesoro e per il bilancio e la programmazione economica; Decreta:\nArt. 1\n\n\n Il Ministero dei lavori pubblici, a seguito dell'accentuarsi del fenomeno bradisismico in atto nell'area flegrea, \u00e8 autorizzato a provvedere a totale carico dello Stato, nel comune di Pozzuoli:\n a) agli interventi di pronto soccorso, ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 1948, n. 1010, ratificato con la legge 18 dicembre 1952, n. 3136;\n b) agli studi ed indagini sulla natura geologica del suolo e sui fenomeni in atto per accertarne le cause e le evoluzioni e per indicare le parti dell'abitato da trasferire;\n c) alla costruzione di alloggi per accogliere le famiglie che occupano immobili da sgomberare, di locali da adibire ad ((attivit\u00e0 commerciali, artigiane e professionali)) e delle necessarie opere di urbanizzazione primaria e secondaria;\n d) alla costruzione di opere di edilizia sociale e pubblica, esclusa quella scolastica per la quale si provvede con gli stanziamenti di cui alla legge 28 luglio 1967, n. 641;\n e) alle espropriazioni delle aree e degli immobili che si rendono necessarie per l'attuazione della presente legge;\n f) alla sistemazione e risanamento delle parti dell'abitato da trasferire in altra sede;\n g) al ripristino ((di edifici pubblici e di uso pubblico)) di servizi ed infrastrutture pubbliche danneggiate nonch\u00e9 ad opere di presidio e consolidamento;\n((h) alla concessione ai proprietari di unit\u00e0 immobiliari sgomberate, di contributi per la riparazione o per la ricostruzione delle stesse nelle aree del piano di cui al successivo articolo 3-bis)).\n((All'approvazione dei progetti di qualsiasi importo, all'impegno della spesa, all'appalto e alla gestione tecnico-amministrativa delle opere, nonch\u00e9 alla concessione dei contributi e agli altri interventi di competenza del Ministero dei lavori pubblici, anche in deroga ai limiti di competenza, provvede il Provveditorato regionale alle opere pubbliche per la Campania)).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-06-01&atto.codiceRedazionale=071U0290&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T10:05:10.394936"} {"text": "\n\n\nArt. 26\n Produzione di medicinali derivati dal sangue o dal plasma\n\n\n1. Alla raccolta e al controllo del sangue e del plasma umani da utilizzare per la produzione di medicinali si applica quanto disposto dal presente decreto. Per il raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 2, paragrafo 3, della direttiva 2005/62/CE della Commissione, del 30 settembre 2005, il plasma raccolto in Paesi esteri ed i relativi intermedi, destinati alla produzione di medicinali emoderivati, devono rispondere ai requisiti previsti dalla vigente farmacopea europea ed alle direttive europee applicabili, anche in considerazione di quanto previsto dall'articolo 135, comma 2, del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219. Con modalit\u00e0 da individuare con il decreto di cui all'articolo 16, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, e nel rispetto degli obiettivi di cui all'articolo 110 della direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, sono comunque ammessi alla lavorazione per la produzione di medicinali emoderivati da commercializzare al di fuori dell'Unione europea il plasma ed i relativi intermedi provenienti dai centri di raccolta e produzione di Paesi terzi ((salvo che detti centri risultino allocati sul territorio degli Stati Uniti o del Canada e siano approvati dalla competente autorit\u00e0 statunitense. In tal caso non \u00e8 richiesta alcuna preventiva autorizzazione ai sensi dell'articolo 5 del decreto del 12 aprile 2012 del Ministro della salute, ma una formale notifica a firma della persona qualificata del produttore, corredata da copia della vigente autorizzazione rilasciata dal centro)). Il decreto di cui al periodo precedente \u00e8 adottato entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione. \n\n\n\n2. Il Ministro della salute, d'intesa con le regioni e le province autonome, sulla,base delle indicazioni fornite dal Centro nazionale sangue, di cui all'articolo 12, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, e sentita la Consulta tecnica permanente per il sistema trasfusionale di cui all'articolo 13 della legge medesima, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, predispone con proprio decreto un programma finalizzato allo sviluppo della raccolta di plasma nei servizi trasfusionali e nelle unit\u00e0 di raccolta ed alla promozione del razionale ed appropriato utilizzo dei farmaci plasmaderivati. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-23&atto.codiceRedazionale=008G0008&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T15:39:49.336140"} {"text": "\n\n\n Art. 143 \n\n\n ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 28 GENNAIO 1994, N. 84 \n((52))\n\n\n------------\nAGGIORNAMENTO (52)\n\n\n La L. 28 gennaio 1994, n. 84, come modificata dal D.L. 21 ottobre 1996, n. 535, convertito con modificazioni dalla L. 23 dicembre 1996, n. 647, ha disposto: \n - (con l'art. 27, comma 8) che, il presente articolo \u00e8 abrogato a partire dal 19 marzo 1995. \n - (con l'art. 20, comma 4) che \"Fino all'entrata in vigore delle norme attuative della presente legge, continuano ad applicarsi le disposizioni previgenti in materia\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:1952-02-15;328", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T21:34:21.969259"} {"text": "\n\n\n Articolo 3 \n\n 1. I prodotti originari della Comunit\u00e0 sono ammessi all'importazione in ciascuno degli Stati associati in esenzione da dazi doganali e tasse di effetto equivalente. \n 2. Tuttavia, ciascuno Stato associato pu\u00f2 mantenere o istituire, alle condizioni stabilite nel Protocollo n. 2 allegato alla presente Convenzione dazi doganali e tasse di effetto equivalente che rispondano alle necessit\u00e0 del suo sviluppo o abbiano lo scopo di alimentare il suo bilancio. \n 3. Ciascuno Stato associato accorda lo stesso trattamento ai prodotti originari di ciascuno degli Stati membri. \n 4. A richiesta della Comunit\u00e0, hanno luogo consultazioni in seno al Consiglio di Associazione sulle modalit\u00e0 di applicazione del presente articolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-12-28&atto.codiceRedazionale=070U1048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:34:52.501493"} {"text": "\n\n\nArt. 6\nIncremento di sistemi finalizzati a ridurre gli oneri compilativi dei Modelli degli indici sintetici di affidabilit\u00e0 fiscale\n\n\n1. All'articolo 9-bis, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, dopo il comma 4-bis, \u00e8 inserito il seguente: \u00ab4-ter. Nell'ottica di semplificare l'adempimento di cui al comma 4, l'Agenzia delle entrate rende disponibili ai contribuenti ovvero ai loro intermediari, anche mediante l'utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente, acquisiti direttamente o pervenuti da terzi, per l'acquisizione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli indici. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, sentito il Garante per la protezione dei dati personali nei casi previsti dall'articolo 36, comma 1, del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, sono individuati gli elementi e le informazioni da fornire al contribuente, le fonti informative e le modalit\u00e0 con cui tali dati sono messi a disposizione dello stesso contribuente. Con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate di approvazione dei modelli degli indici sintetici di affidabilit\u00e0 fiscale, sentito il Garante per la protezione dei dati personali nei casi previsti dall'articolo 36, comma 1, del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, sono definiti i dati su cui si fonda l'analisi funzionali alla revisione degli indici sintetici di affidabilit\u00e0 fiscale, di cui al comma 2 ed inoltre alla eliminazione delle informazioni non indispensabili ai fini del calcolo, dell'elaborazione o dell'aggiornamento e sar\u00e0 implementato l'invio di dati precompilati da parte dell'Agenzia stessa.\u00bb. \n\n\n\n2. Alle attivit\u00e0 di cui al presente articolo si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. \n\n\n\n Note all'art. 6: \n - Per i riferimenti all'art. 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, come modificato dal presente decreto, si veda nelle note all'art. 5. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-01-12&atto.codiceRedazionale=24G00007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T12:52:36.527096"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 25 MAGGIO 2016, N. 97))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-05&atto.codiceRedazionale=13G00076&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T12:57:01.011949"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n(( PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 8 LUGLIO 2003, N. 224 ))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-04-03&atto.codiceRedazionale=093G0137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T17:02:38.648143"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DAL\nD.L. 23 GIUGNO 1995, N. 244, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA\nL. 8 AGOSTO 1995, N. 341\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-06-27&atto.codiceRedazionale=087U0243&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:45:22.423782"} {"text": "\n\n\nArt. 101\n Costitutore\n\n\n\n\n1. Ai fini del presente codice si intende per costitutore:\n\na) la persona che ha creato o che ha scoperto e messo a punto una variet\u00e0;\n\nb) la persona che \u00e8 il datore di lavoro della persona sopraindicata o che ne ha commissionato il lavoro;\n\nc) l'avente diritto o avente causa dai soggetti indicati nelle lettere a) e b).\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-02-10;30", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-22T09:21:19.492083"} {"text": "\n\n\nArt. 333\n Recupero degli alloggi\n\n\n1. Se l'alloggio non \u00e8 lasciato libero nel termine fissato, il comando competente per il rilascio della concessione emette ordinanza di recupero coattivo, con le modalit\u00e0 riportate nel modello dell'allegato M, di cui all'articolo 355, da notificare all'interessato. \n\n\n2. Il comando competente fissa la data del recupero coattivo dell'alloggio tenuto conto delle esigenze dell'Amministrazione e di eventuali situazioni eccezionali rappresentate dall'utente. La data \u00e8 comunque posteriore al novantesimo giorno dalla data di cessazione o revoca della concessione e al trentesimo giorno dalla data di decadenza della concessione. \n\n\n3. L'esecuzione del recupero coattivo \u00e8 effettuata alla data stabilita, anche in pendenza di ricorso, in presenza di negata sospensiva dell'esecuzione del provvedimento amministrativo, da un rappresentante dell'Amministrazione militare, assistito da personale dell'Arma dei carabinieri e da un medico militare, appositamente designati dal competente comando, che li richiede preventivamente agli enti di appartenenza con le modalit\u00e0 riportate negli allegati N e O, di cui agli articoli 356 e 357. \n\n\n4. Se l'alloggio \u00e8 chiuso o l'utente si rende irreperibile o non consente l'ingresso, si procede all'accesso forzoso secondo le vigenti disposizione di legge, compilando inventario particolareggiato di quanto rinvenuto nell'alloggio. \n\n\n5. Per l'imballaggio, il facchinaggio, il trasporto, l'immagazzinamento, l'assicurazione dei mobili e delle masserizie \u00e8 incaricata una ditta. Le relative spese, anticipate dall'Amministrazione militare, con imputazione al pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero della difesa, sono a carico dell'utente e, se necessario, recuperate a norma di legge. \n\n\n6. Ferma restando la cessazione della concessione, in caso di recupero di alloggi, gli atti esecutivi sono differiti al momento in cui insorga in altro personale titolo a usufruire dell'alloggio. \n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-18&atto.codiceRedazionale=010G0091&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T02:29:50.923739"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 autorizzata la concessione di un contributo straordinario di lire 100 milioni a favore del comitato organizzatore del V congresso internazionale di psicosomatica in ostetricia e ginecologia.\n Il contributo deve essere utilizzato prevalentemente per la pubblicazione dei risultati scientifici del congresso.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-11-18&atto.codiceRedazionale=077U0828&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T16:02:20.600433"} {"text": "\n\n\nArt. 6\nDisposizioni in materia di procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili\n\n\n\n\n1. Al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) all'articolo 20: \n 1) al comma 4: \n 1.1) dopo il primo periodo \u00e8 inserito il seguente: \u00abIl Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri esercita funzioni di impulso anche ai fini dell'esercizio del potere di cui al terzo periodo.\u00bb; \n 1.2) al secondo periodo, le parole \u00abdi cui al periodo precedente\u00bb sono sostituite dalle seguenti: \u00abdi cui al primo periodo\u00bb; \n 2) al comma 8: \n 2.1) alla lettera a), le parole: \"3 MWh\" sono sostituite dalle seguenti: \"8 MWh\"; \n 2.2) alla lettera c-ter), dopo le parole: \"esclusivamente per gli impianti fotovoltaici, anche con moduli a terra,\" sono inserite le seguenti: \"e per gli impianti di produzione di biometano,\"; \n 2.3) dopo la lettera c-ter) \u00e8 aggiunta la seguente: \n \u00abc-quater) fatto salvo quanto previsto alle lettere a), b), c), c-bis) e c-ter), le aree che non sono ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, n\u00e9 ricadono nella fascia di rispetto dei beni sottoposti a tutela ai sensi della parte seconda oppure dell'articolo 136 del medesimo decreto legislativo. Ai soli fini della presente lettera, la fascia di rispetto \u00e8 determinata considerando una distanza dal perimetro di beni sottoposti a tutela di sette chilometri per gli impianti eolici e di un chilometro per gli impianti fotovoltaici. Resta ferma l'applicazione dell'articolo 30 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.\u00bb; \n\nb) all'articolo 22, dopo il comma 1 \u00e8 aggiunto il seguente: \n \u00ab1-bis. La disciplina di cui al comma 1 si applica anche, ove ricadenti su aree idonee, alle infrastrutture elettriche di connessione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e a quelle necessarie per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, qualora strettamente funzionale all'incremento dell'energia producibile da fonti rinnovabili.\u00bb. \n\n\n\n\n2. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto la competente Direzione generale del Ministero della cultura stabilisce, con proprio atto, criteri uniformi di valutazione dei progetti di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, idonei a facilitare la conclusione dei procedimenti, assicurando che la motivazione delle eventuali valutazioni negative dia adeguata evidenza della sussistenza di stringenti, comprovate e puntuali esigenze di tutela degli interessi culturali o paesaggistici, nel rispetto della specificit\u00e0 delle caratteristiche dei diversi territori. \n\n\n\n2-bis. All'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, dopo le parole: \"derivazione idroelettrica\" sono inserite le seguenti: \"e di coltivazione di risorse geotermiche\". \n\n\n\n2-ter. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministero della transizione ecologica istituisce un tavolo paritetico con le regioni e gli enti locali interessati al fine di aggiornare la normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche. \n\n\n\n2-quater. I titolari di concessioni di impianti alimentati da fonti energetiche geotermiche, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e alla legge 23 luglio 2009, n. 99, sono tenuti a corrispondere annualmente, a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2023, un contributo pari a 0,05 centesimi di euro per ogni chilowattora di energia elettrica prodotta dal campo geotermico della coltivazione; le risorse derivanti dal contributo sono finalizzate alla realizzazione di progetti e interventi per lo sviluppo sociale, economico e produttivo dei comuni nei cui territori si trovano le aree oggetto di concessione. \n\n\n\n2-quinquies. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica, d'intesa con i Presidenti delle regioni interessate e sentiti i comuni coinvolti, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalit\u00e0 di erogazione, ripartizione e utilizzo delle risorse di cui al comma 2-quater. \n\n\n\n2-sexies. Le disposizioni dell'articolo 1, comma 4, lettera f), della legge 23 agosto 2004, n. 239, non si applicano agli impianti alimentati da fonti energetiche geotermiche. \n\n\n\n2-septies. Al fine di semplificare le procedure relative a interventi per mitigare l'emergenza energetica, ((fino al 31 dicembre 2024)) i progetti di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra o su coperture piane o falde di potenza non superiore a 1.000 chilowatt picco (kWp) ubicati in aree nella disponibilit\u00e0 di strutture turistiche o termali, finalizzati a utilizzare prioritariamente l'energia autoprodotta per i fabbisogni delle medesime strutture, purch\u00e9 le aree siano situate fuori dei centri storici e non siano soggette a tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, possono essere realizzati con le modalit\u00e0 previste dal comma 1 dell'articolo 6-bis del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. Ove detti impianti siano ubicati in aree situate nei centri storici o soggette a tutela ai sensi dell'articolo 136 del citato codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, fermo restando quanto stabilito dall'articolo 7-bis, comma 5, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, si applicano le modalit\u00e0 previste dal comma 1 dell'articolo 6-bis del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, a condizione che la dichiarazione di cui al comma 4 del predetto articolo 6-bis sia accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet\u00e0 del progettista abilitato che attesti che gli impianti non sono visibili dagli spazi pubblici esterni limitrofi e che i manti delle coperture non sono realizzati con prodotti che hanno l'aspetto dei materiali della tradizione locale. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-05-17&atto.codiceRedazionale=22G00059&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T15:07:24.371204"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Il presente decreto ha effetto a decorrere dal giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 11 giugno 1960\nGRONCHI TAMBRONI - SEGNI - TAVIANI\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 5 settembre 1960\nAtti del Governo, registro n. 129, foglio n. 11. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-09-09&atto.codiceRedazionale=060U0951&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:17:52.608030"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n261. Decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1962, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'Ordinario diocesano di Milano, in data 21 settembre 1960, integrato con dichiarazione del 28 aprile 1961, relativo alla erezione della parrocchia di Santa Cecilia Vergine e Martire, in Milano.\n\nVisto, il Guardasigilli: BOSCO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 14 maggio 1952\n Atti del Governo, registro n. 146, foglio n. 100. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-05-25&atto.codiceRedazionale=062U0261&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T10:24:25.582591"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n Compiti della giunta\n\n\n La giunta esecutiva: \n a) provvede alla direzione ed alla gestione amministrativa secondo le direttive del Consiglio nazionale; \n b) predispone la relazione sulla gestione, il bilancio preventivo, le relative variazioni ed il conto consuntivo; \n c) esercita il potere di controllo sui servizi ed uffici e su tutte le federazioni sportive nazionali; \n d) esamina i bilanci preventivi, le relative variazioni ed i conti consuntivi deliberati dalle federazioni sportive nazionali, da redigersi secondo uno schema tipo; \n e) esamina gli statuti ed i regolamenti interni delle federazioni sportive nazionali e li propone alla rispettiva approvazione del Consiglio nazionale e del presidente; \n f) predispone le norme relative all'ordinamento degli uffici, alla assunzione, allo stato giuridico ed al trattamento economico e di quiescenza del personale dipendente dal Comitato olimpico nazionale italiano e le sottopone al Consiglio nazionale per le deliberazioni di competenza; \n g) dispone ispezioni sulla gestione amministrativa e contabile e sull'attivit\u00e0 tecnica delle federazioni sportive nazionali; \n h) delibera sulle azioni e sulla resistenza in giudizio dell'Ente, nonch\u00e9 su tutte le materie non espressamente riservate al Consiglio nazionale e al presidente; \n i) adotta le deliberazioni di urgenza in sostituzione del Consiglio nazionale e le sottopone alla sua ratifica nella prima riunione; \n l) formula le proposte sulle domande di adesione delle nuove federazioni sportive nazionali; \n m) nomina su proposta del segretario generale, uno o pi\u00f9 vice segretari generali, preposti a determinati settori dell'organizzazione; \n n) nomina o revoca, su proposta delle competenti federazioni sportive, i segretari di federazione; \n o) nomina i componenti dei comitati provinciali e, su designazione dei comitati stessi, i rispettivi presidenti; \n p) nomina i delegati regionali; \n q) riconosce, nei casi di delega da parte del Consiglio nazionale, le societ\u00e0 sportive. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-11-12&atto.codiceRedazionale=074U0530&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T04:33:14.336013"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n Brillamento delle mine\n\n\n\n L'accensione delle mine nei pozzi deve essere fatta elettricamente, quando non sia possibile riportare il capo I della miccia esternamente al pozzo.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-05-05&atto.codiceRedazionale=056U0320&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T12:01:09.468336"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL DECRETO 26 LUGLIO 2022, N. 141))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-01-11&atto.codiceRedazionale=15G00232&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T18:31:32.798570"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n Il n. 2 dell'art. 8 del regio decreto-legge 13 gennaio 1936, n. 70, convertito in legge 4 giugno 1936, n. 1342, sulla istituzione del monopolio di vendita delle cartine e tubetti per sigarette, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"2) di prescrivere alle fabbriche di carte veline che la produzione non destinata ad essere ridotta in cartine e tubetti per sigarette debba avere una grammatura non inferiore a 30 grammi per metro quadrato, debba contenere almeno il 60 per cento di cellulosa e che nell'impasto delle carte veline stesse debbano essere introdotte sostanze atte ad evitare che esse possano essere usate per la confezione di sigarette e che analoga composizione abbiano le stesse carte veline provenienti dall'estero\".\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 19 maggio 1950\nEINAUDI DE GASPERI - VANONI\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-06-23&atto.codiceRedazionale=050U0356&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:22:10.057511"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n(Adeguamento alle disposizioni comunitarie delle limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore)\n\n\n1. A fini di adeguamento alle disposizioni adottate in ambito comunitario in tema di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivit\u00e0 criminose e di finanziamento del terrorismo, le limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore, di cui all'articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono adeguate all'importo di euro cinquemila. \n\n\n\n\n\n2. In ragione di quanto disposto dal comma 1, ed al fine di rafforzarne l'efficacia, al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono apportate le seguenti modifiche: \n\na) nell'articolo 49, al comma 13, le parole: \"30 giugno 2009\" sono sostituite dalle seguenti: \"30 giugno 2011\"; \n\nb) all'articolo 58, dopo il comma 7 \u00e8 aggiunto il seguente comma: \"Per le violazioni previste dai precedenti commi, la sanzione amministrativa pecuniaria non pu\u00f2 comunque essere inferiore nel minimo all'importo di tremila euro. Per le violazioni di cui al comma 1 che riguardano importi superiori a cinquantamila euro la sanzione minima \u00e8 aumentata di cinque volte. Per le violazioni di cui ai commi 2, 3 e 4 che riguardano importi superiori a cinquantamila euro le sanzioni minima e massima sono aumentate del cinquanta per cento.\". \n\n\n\n\n\n((\n\n\n2-bis. \u00c8 esclusa l'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 58 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, per la violazione delle disposizioni previste dall'articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del medesimo decreto, commesse nel periodo dal 31 maggio 2010 al 15 giugno 2010 e riferite alle limitazioni di importo introdotte dal comma 1 del presente articolo\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-31&atto.codiceRedazionale=010G0101&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T03:41:00.081398"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n((IL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133, HA CONFERMATO L'ABROGAZIONE DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO))\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-07-30&atto.codiceRedazionale=049U0448&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:20:13.806626"} {"text": "\n\n\n Art. 9. \n\n\n Le spese della presente convenzione sono a carico del comune di Roma, il quale dichiara che intende avvalersi delle agevolazioni fiscali concesse all'uopo dalle norme in vigore, trattandosi di scuola prevista dal testo unico delle leggi sulla istruzione elementare, post-elementare e sulle sue opere di integrazione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-11-30&atto.codiceRedazionale=071U0980&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T17:13:05.552840"} {"text": "\n\n\n TABELLA ORGANICA DELL'ISTITUTO PROFESSIONALE \n DI STATO PER IL COMMERCIO DI MASSA \n\n Una sezione di addetto alla segreteria d'azienda (triennale); \n Due sezioni di addetto alla contabilit\u00e0 d'azienda (triennale); \n Un corso post-qualifica - segretario amministrazione; \n Due corsi post-qualifica - analista contabile, \nper complessive quindici classi. \n\n\n\n Numero\n Qualifica dei posti - -\n\n Personale di ruolo\n\n 1) Preside . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 2) Cattedre di insegnamento . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 3) Docenti diplomati e insegnanti tecnico-pratici . . . . . . 5 4) Coordinatore amministrativo . . . . . . . . . . . . . . . . 1 5) Collaboratori amministrativi . . . . . . . . . . . . . . . 5 6) Collaboratori tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . .\n 7) Ausiliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 \n\n\n Personale incaricato \n\n 8) Incarichi d'insegnamento per complessive 50 ore settimanali. \n 9) Incarichi insegnamento docenti diplomati ed insegnanti tecnico-pratici per complessive cinque ore settimanali. \n\n____________\n(1) Il trattamento economico e carriera \u00e8 quello previsto per gli\ninsegnanti tecnico-pratici degli istituti tecnici.\n\n\n N.B. - Le materie costituenti le cattedre di insegnamento ed i posti di insegnante tecnico-pratico saranno determinati con decreto del Ministro della pubblica istruzione, ai sensi dell'art. 5 della legge 9 agosto 1973, n. 463. \n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n Il Ministro della pubblica istruzione GALLONI \nIl Ministro del tesoro \n AMATO \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-17&atto.codiceRedazionale=089G0032&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T14:12:05.038877"} {"text": "\n\n\n Art. 5. \n\n\n Tutte le spese per il funzionamento dell'istituto sono effettuate a carico del suo bilancio. \n Il pagamento degli stipendi, assegni, indennit\u00e0, compensi e sussidi di qualsiasi specie al personale di ruolo e non di ruolo \u00e8 effettuato direttamente dall'istituto a carico del proprio bilancio, in base ai provvedimenti ministeriali relativi al personale stesso, disposti ai sensi delle leggi sul trattamento economico e di carriera degli istituti e scuole d'arte o, in mancanza di norme specifiche, ai sensi delle leggi riguardanti i dipendenti civili dello Stato. \n L'esercizio finanziario ha la decorrenza dal 1 gennaio e termina il 31 dicembre. \n Il bilancio preventivo, le relative variazioni al bilancio e il conto consuntivo sono deliberati dal consiglio di amministrazione e, corredati dalle relazioni del consiglio di amministrazione e dei revisori dei conti, sono sottoposti all'approvazione del Ministro per la pubblica istruzione. \n Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo devono essere inviati al Ministero della pubblica istruzione rispettivamente entro il 30 settembre ed il 31 marzo. \n Le eventuali altre gestioni che si svolgono presso l'istituto sono rappresentate nel bilancio in apposita categoria di contabilit\u00e0 speciali. \n Il bilancio della cassa scolastica costituisce un allegato di quello dell'istituto. \n Il servizio di cassa dell'istituto \u00e8 affidato, in base ad apposita convenzione, ad un istituto di credito di diritto pubblico oppure, in mancanza, ad un istituto bancario di notoria solidit\u00e0, che lo disimpegna mediante conto corrente bancario fruttifero. \n L'istituto bancario cassiere deve assumere anche la custodia dei valori. \n Tutte le entrate e tutti i pagamenti sono effettuati dall'istituto bancario che disimpegna il servizio di cassa in base a reversali d'entrata o mandati di pagamento, emessi dall'istituto, firmati dal presidente, dal direttore e dal segretario economo. \n In caso di assenza o di impedimento di uno o pi\u00f9 di essi, i titoli di riscossione o di pagamento possono essere firmati, rispettivamente, dal vice presidente, dal vice-direttore o dell'impiegato di segreteria di qualifica pi\u00f9 elevata. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-03-30&atto.codiceRedazionale=067U1462&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:38:12.617982"} {"text": "\n\n\n Art. 18. \n Denuncia \n\n Ogni Parte Contraente potr\u00e0, per quanto la concerne, denunciare il presente Protocollo mediante notificazione al Segretario Generale del Consiglio d'Europa. \n La denuncia produrr\u00e0 effetto il primo giorno del mese successivo alla scadenza di un periodo di sei mesi a decorrere dalla data di ricezione della notificazione da parte del Segretario Generale del Consiglio d'Europa. \n La denuncia della Convenzione comporta automaticamente quella del presente Protocollo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-19&atto.codiceRedazionale=19G00095&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T11:04:23.514755"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n\n L'articolo unico della legge 10 aprile 1962, n. 165, in materia della propaganda pubblicitaria di prodotti da fumo, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"La propaganda pubblicitaria di qualsiasi prodotto da fumo, nazionale od estero, \u00e8 vietata.\n Chi trasgredisce al divieto previsto dal precedente comma \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa da lire 5 milioni a lire 50 milioni\".\n I proventi delle sanzioni amministrative, compresi quelli derivanti dal pagamento in misura ridotta previsto dall'articolo 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689, sono devoluti ad un apposito capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero della sanit\u00e0 per essere destinati all'informazione ed all'educazione sanitaria nonch\u00e9 a studi e ricerche finalizzati alla prevenzione della patologia da fumo.\n Il Ministro del tesoro \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-01-10&atto.codiceRedazionale=083U0004&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T08:15:57.957378"} {"text": "\n\n\nArt. 46\n\n\n\n \u00c8 autorizzato il pagamento delle spese del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 1968, in conformit\u00e0 dell'annesso stato di previsione (Tabella n. 8). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-02-29&atto.codiceRedazionale=068U0081&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:52:06.520098"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'art. 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 49 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, concernente lo Statuto speciale per la Valle d'Aosta;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dal Ministri;\n\nSulla\n proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri per l'interno, per la grazia e giustizia e per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n\n\n Il Consiglio della Valle d'Aosta \u00e8 eletto a suffragio universale, con voto diretto, libero e segreto, secondo le norme che per la prima erezione sono stabilite negli articoli seguenti.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-01-10&atto.codiceRedazionale=049U0002&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:32:24.321323"} {"text": "\n\n\n Art. 154 \n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 21 FEBBRAIO 2006, N. 167))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-09-02&atto.codiceRedazionale=076U1077&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T19:11:22.641049"} {"text": "\n\n\nArt. 55\n(Forme speciali di vendita e di propaganda commerciale)\n\n\n1. Le forme speciali di vendita di cui all'art. 36 della legge sono esclusivamente quelle effettuate nei riguardi del consumatore finale. \n\n\n\n2. Le norme del capo I della legge si applicano solo alle imprese che esercitano la vendita per corrispondenza su catalogo o a domicilio. Ai loro incaricati si applicano le disposizioni del presente articolo. \n\n\n\n3. L'autorit\u00e0 di pubblica sicurezza cui devono essere forniti gli elenchi degli incaricati delle ditte esercenti la vendita a domicilio o la propaganda commerciale di cui all'art. 36 della legge \u00e8 quella della sede legale dell'impresa. \n\n\n\n4. L'autorit\u00e0 di pubblica sicurezza deve pronunciarsi entro trenta giorni dalla ricezione degli elenchi. \n\n\n\n5. Il tesserino di riconoscimento rilasciato dalle imprese deve essere numerato e datato, deve contenere gli estremi dell'autorizzazione di pubblica sicurezza, le generalit\u00e0 e la fotografia dell'incaricato, l'indicazione a stampa della sede dell'impresa, dei prodotti dei quali viene effettuata la vendita, del nome del responsabile dell'impresa e deve essere firmato da quest'ultimo. \n\n\n\n6. Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di assicurazione, \u00e8 sufficiente che l'impresa abbia stipulato un contratto di assicurazione per il rischio di eventuali danni derivanti dalla sua attivit\u00e0, con un massimale adeguato al volume dei suoi affari. \n((10))\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (10)\n\n\n Il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114 ha disposto (con l'art. 26, comma 6) l'abrogazione del presente provvedimento \"a esclusione del comma 9 dell'articolo 56 e dell'allegato 9 e delle disposizioni concernenti il registro esercenti il commercio relativamente alla attivit\u00e0 di somministrazione di alimenti e bevande di cui alla legge 25 agosto 1991, n. 287, e alla attivit\u00e0 ricettiva di cui alla legge 17 marzo 1983, n. 217\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-08-31&atto.codiceRedazionale=088G0426&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:41:13.330065"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO II \n\nProgetti di competenza statale \n\n 1) Raffinerie di petrolio greggio (escluse le imprese che producono soltanto lubrificanti dal petrolio greggio), nonch\u00e9 impianti di gassificazione e di liquefazione di almeno 500 tonnellate al giorno di carbone o di scisti bituminosi, nonch\u00e9 terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto. \n 2) Installazioni relative a: \n - centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW; \n - centrali per la produzione dell'energia idroelettrica con potenza di concessione superiore a 30 MW incluse le dighe ed invasi direttamente asserviti; \n - Impianti per l'estrazione dell'amianto, nonch\u00e9 per il trattamento e la trasformazione dell'amianto e dei prodotti contenenti amianto; \n - centrali nucleari e altri reattori nucleari, compreso lo smantellamento e lo smontaggio di tali centrali e reattori (esclusi gli impianti di ricerca per la produzione e la lavorazione delle materie fissili e fertili, la cui potenza massima non supera 1 kW di durata permanente termica). \n - impianti termici per la produzione di energia elettrica, vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 150 MW; (112) \n -impianti eolici per la produzione di energia elettrica sulla terraferma con potenza complessiva superiore a 30 MW, calcolata sulla base del solo progetto sottoposto a valutazione ed escludendo eventuali impianti o progetti localizzati in aree contigue o che abbiano il medesimo centro di interesse ovvero il medesimo punto di connessione e per i quali sia gi\u00e0 in corso una valutazione di impatto ambientale o sia gi\u00e0 stato rilasciato un provvedimento di compatibilit\u00e0 ambientale. (112) \n - impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica con potenza complessiva superiore a 10 MW, calcolata sulla base del solo progetto sottoposto a valutazione ed escludendo eventuali impianti o progetti localizzati in aree contigue o che abbiano il medesimo centro di interesse ovvero il medesimo punto di connessione e per i quali sia gi\u00e0 in corso una valutazione di impatto ambientale o sia gi\u00e0 stato rilasciato un provvedimento di compatibilit\u00e0 ambientale. (145) \n 3) Impianti destinati: \n - al ritrattamento di combustibili nucleari irradiati; \n - alla produzione o all'arricchimento di combustibili nucleari; \n - al trattamento di combustibile nucleare irradiato o di residui altamente radioattivi; \n - allo smaltimento definitivo dei combustibili nucleari irradiati; \n - esclusivamente allo smaltimento definitivo di residui radioattivi; \n - esclusivamente allo stoccaggio (previsto per pi\u00f9 di dieci anni) di combustibile nucleare irradiato o di residui radioattivi in un sito diverso da quello di produzione; \n - al trattamento e allo stoccaggio di residui radioattivi (impianti non compresi tra quelli gi\u00e0 individuati nel presente punto), qualora disposto all'esito della verifica di assoggettabilit\u00e0 di cui all'articolo 20. \n 4) PUNTO SOPPRESSO DAL D.L. 17 MAGGIO 2022, N. 50, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 15 LUGLIO 2022, N. 91. \n 4-bis) Elettrodotti aerei per il trasporto di energia elettrica, con tensione nominale superiore a 100 kV e con tracciato di lunghezza superiore a 10 Km; (88) (112) \n 4-ter) PUNTO ABROGATO DAL D.LGS. 16 GIUGNO 2017, N. 104. \n 5) Acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e dell'acciaio. \n 6) Impianti chimici integrati, ossia impianti per la produzione su scala industriale, mediante processi di trasformazione chimica, di sostanze, in cui si trovano affiancate varie unit\u00e0 produttive funzionalmente connesse tra di loro: \n - per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base, con capacit\u00e0 produttiva complessiva annua per classe di prodotto, espressa in milioni di chilogrammi, superiore alle soglie1 di seguito \nindicate: \n\n\n\nClasse di prodotto Soglie* (Gg/anno) \n\n\na) idrocarburi semplici (lineari o anulari, saturi o insaturi, alifatici o aromatici) 200 \n\n\nb) idrocarburi ossigenati, segnatamente alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, acetati, eteri, perossidi, resine, epossidi 200 \n\n\nc) idrocarburi solforati 100 \n\n\nd) idrocarburi azotati, segnatamente ammine, amidi, composti nitrosi, nitrati o nitrici, nitrili, cianati, isocianati 100 \n\n\ne) idrocarburi fosforosi 100 \n\n\nf) idrocarburi alogenati 100 \n\n\ng) composti organometallici 100 \n\n\nh) materie plastiche di base (polimeri, fibre sintetiche, fibre a base di cellulosa) 100 \n\n\ni) gomme sintetiche 100 \n\n\n\n\n\n\n - per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di base, con capacit\u00e0 produttiva complessiva annua per classe di prodotto, espressa in milioni di chilogrammi, superiore alle soglie2 di seguito \nindicate: \n\n\n\nClasse di prodotto Soglie* (Gg/anno) \n\n\nj) gas, quali ammoniaca, cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro di idrogeno, ossidi di carbonio, composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno, biossido di zolfo, bicloruro di carbonile 100 \n\n\nk) acidi, quali acido cromico, acido fluoridrico, acido fosforico, acido nitrico, acido cloridrico, acido solforico, oleum e acidi solforati 100 \n\n\nl) basi, quali idrossido d'ammonio, idrossido di potassio, idrossido di sodio 100 \n\n\n\n\n\n\n - per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto, potassio (fertilizzanti semplici o composti) con capacit\u00e0 produttiva complessiva annua superiore a 300 milioni di chilogrammi (intesa come somma delle capacit\u00e0 produttive relative ai singoli composti elencati nella presente classe di prodotto). \n 6-bis) Impianti chimici integrati per la produzione di idrogeno verde ovvero rinnovabile, ossia impianti per la produzione su scala industriale, mediante processi di trasformazione chimica, di idrogeno verde ovvero rinnovabile, in cui si trovano affiancate varie unit\u00e0 produttive funzionalmente connesse tra loro. \n 7) perforazione di pozzi finalizzati alla ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi sulla terraferma e in mare; (112) \n 7.1) coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, sulla terraferma e in mare, per un quantitativo estratto superiore a 500 tonnellate al giorno per il petrolio e a 500.000 m\u00b3 al giorno per il gas naturale; (112) \n 7.2) rilievi geofisici attraverso l'uso della tecnica airgun o esplosivo. (112) \n 7-bis) Impianti eolici per la produzione di energia elettrica ubicati in mare (28) \n 7-ter) Attivit\u00e0 di esplorazione in mare e sulla terraferma per lo stoccaggio geologico di biossido di carbonio di cui all'articolo 3, comma 1, lettera h), del decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 162, di recepimento della direttiva 2009/31/CE relativa allo stoccaggio geologico del biossido di carbonio. \n 7-quater) impianti geotermici pilota di cui all'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22, e successive modificazioni, nonch\u00e9 attivit\u00e0 di ricerca e coltivazione di risorse geotermiche in mare. (112) \n 7-quinquies) attivit\u00e0 di ricerca e coltivazione delle seguenti sostanze minerali: \n minerali utilizzabili per l'estrazione di metalli, metalloidi e loro composti; \n grafite, combustibili solidi, rocce asfaltiche e bituminose; \n sostanze radioattive. (112) \n 8) Stoccaggio: \n di petrolio con capacit\u00e0 complessiva superiore a 40.000 m\u00b3; di prodotti chimici, prodotti petroliferi e prodotti petrolchimici con capacit\u00e0 complessiva superiore a 200.000 tonnellate; (134) \n superficiale di gas naturali con una capacit\u00e0 complessiva superiore a 40.000 m3 ; \n sotterraneo artificiale di gas combustibili in serbatoi con una capacit\u00e0 complessiva superiore a 80.000 m3 ; \n di prodotti di gas di petrolio liquefatto e di gas naturale liquefatto con capacit\u00e0 complessiva superiore a 20.000 m3 ; \n di prodotti combustibili solidi con capacit\u00e0 complessiva superiore a 150.000 tonnellate. (112) \n 9) Condutture di diametro superiore a 800 mm e di lunghezza superiore a 40 km per il trasporto di gas, petrolio e prodotti chimici e per il trasporto dei flussi di biossido di carbonio (CO2 ) \nai fini dello stoccaggio geologico, comprese le relative stazioni di spinta. (112) \n 10) Opere relative a \n - tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza nonch\u00e9 aeroporti con piste di atterraggio superiori a 1.500 metri di lunghezza; \n -autostrade e strade extraurbane principali; (112) \n -strade extraurbane a quattro o pi\u00f9 corsie o adeguamento di strade extraurbane esistenti a due corsie per renderle a quattro o pi\u00f9 corsie, con una lunghezza ininterrotta di almeno 10 km; (112) \n - parcheggi interrati che interessano superfici superiori ai 5ha, localizzati nei centri storici o in aree soggette a vincoli paesaggistici decretati con atti ministeriali o facenti parte dei siti UNESCO. \n 11) Porti marittimi commerciali, nonch\u00e9 vie navigabili e porti per la navigazione interna accessibili a navi di stazza superiore a 1350 tonnellate, nonch\u00e9 porti con funzione turistica e da diporto quando lo specchio d'acqua \u00e8 superiore a 10 ettari o le aree esterne interessate superano i 5 ettari oppure i moli sono di lunghezza superiore ai 500 metri. Terminali marittimi, da intendersi quali moli, pontili, boe galleggianti, isole a mare per il carico e lo scarico dei prodotti, collegati con la terraferma e l'esterno dei porti (esclusi gli attracchi per navi traghetto), che possono accogliere navi di stazza superiore a 1350 tonnellate, comprese le attrezzature e le opere funzionalmente connesse. (112) \n 12) Interventi per la difesa del mare: \n - terminali per il carico e lo scarico degli idrocarburi e sostanze pericolose; \n - piattaforme di lavaggio delle acque di zavorra delle navi; \n - condotte sottomarine per il trasporto degli idrocarburi; \n - sfruttamento minerario piattaforma continentale. \n 13) impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole, di altezza superiore a 15 m o che determinano un volume d'invaso superiore ad 1.000.000 m3 , nonch\u00e9 impianti \ndestinati a trattenere, regolare o accumulare le acque a fini energetici in modo durevole, di altezza superiore a 10 m o che determinano un volume d'invaso superiore a 100.000 m3 , con \nesclusione delle opere di confinamento fisico finalizzate alla messa in sicurezza dei siti inquinati. \n 14) Trivellazioni in profondit\u00e0 per lo stoccaggio dei residui nucleari. \n 15) Interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell'intermodalit\u00e0 di cui alla legge 4 agosto 1990, n. 240 e successive modifiche, comunque comprendenti uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilit\u00e0 di grande comunicazione. \n 16) Opere ed interventi relativi a trasferimenti d'acqua che prevedano o possano prevedere trasferimento d'acqua tra regioni diverse e ci\u00f2 travalichi i comprensori di riferimento dei bacini idrografici istituiti a norma della legge 18 maggio 1989, n. 183. \n 17) Stoccaggio di gas combustibile in serbatoi sotterranei naturali in unit\u00e0 geologiche profonde e giacimenti esauriti di idrocarburi, nonch\u00e9 siti per lo stoccaggio geologico del biossido di carbonio di cui all'articolo 3, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 162, di recepimento della direttiva 2009/31/CE relativa allo stoccaggio geologico del biossido di carbonio. \n 17-bis) Impianti per la cattura di flussi di CO2 provenienti da\nimpianti che rientrano nel presente allegato e nell'allegato III al presente decreto o impianti di cattura nei quali il quantitativo complessivo annuo di CO2 catturato \u00e8 pari ad almeno 1,5 milioni di\ntonnellate, ai fini dello stoccaggio geologico a norma del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/31/CE in materia di stoccaggio geologico di biossido di carbonio; (112) \n 17-ter) ((PUNTO SOPPRESSO DAL D.L. 14 APRILE 2023, N. 39)); \n 18) Ogni modifica o estensione dei progetti elencati nel presente allegato, ove la modifica o l'estensione di per s\u00e9 sono conformi agli eventuali limiti stabiliti nel presente allegato. \n\n\n--------------------\n 1 Le soglie della tabella sono riferite alla somma delle capacit\u00e0 produttive relative ai singoli composti che sono riportati in un'unica riga\n\n\n 2 Le soglie della tabella sono riferite alla somma delle capacit\u00e0 produttive relative ai singoli composti che sono riportati in un'unica riga.\n\n\n\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (28)\n\n\n La L. 23 luglio 2009, n. 99, ha disposto (con l'art. 42, comma 3) che \"In relazione ai progetti di cui al numero 7-bis) dell'allegato II alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dal comma 1 del presente articolo, le procedure di valutazione di impatto ambientale avviate prima della data di entrata in vigore della presente legge sono concluse ai sensi delle norme vigenti al momento del loro avvio. Per le medesime procedure avviate prima della data di entrata in vigore della presente legge \u00e8 fatta salva la facolt\u00e0 dei proponenti di richiedere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, che la procedura di valutazione di impatto ambientale sia svolta in conformit\u00e0 a quanto disposto dal comma 1\". \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (88)\n\n\n La L. 28 dicembre 2015, n. 221 ha disposto (con l'art. 8, comma 2) che \"La disciplina risultante dall'applicazione della disposizione di cui al presente comma si applica anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (112)\n\n\n Il D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104 ha disposto (con l'art. 23, comma 1) che \"Le disposizioni del presente decreto si applicano ai procedimenti di verifica di assoggettabilit\u00e0 a VIA e ai procedimenti di VIA avviati dal 16 maggio 2017\". \n Ha inoltre disposto (con l'art. 23, comma 2) che \"I procedimenti di verifica di assoggettabilit\u00e0 a VIA pendenti alla data del 16 maggio 2017, nonch\u00e9 i procedimenti di VIA per i progetti per i quali alla medesima data risulti avviata la fase di consultazione di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ovvero sia stata presentata l'istanza di cui all'articolo 23 del medesimo decreto legislativo, restano disciplinati dalla normativa previgente\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (134)\n\n\n Il D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla L. 11 settembre 2020, n. 120, ha disposto (con l'art. 50, comma 3) che la presente modifica si applica alle istanze presentate a partire dal trentesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del medesimo D.L. \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (145)\n\n\n Il D.L. 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2021, n. 113, nel modificare l'art. 31, comma 6 del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2021, n. 108, ha conseguentemente disposto (con l'art. 17-undecies, comma 1) che \"L'articolo 31, comma 6, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che trasferisce alla competenza statale i progetti relativi agli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica con potenza complessiva superiore a 10 MW, di cui all'allegato II alla parte seconda, paragrafo 2), ultimo punto, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si applica alle istanze presentate a partire dal 31 luglio 2021\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-04-14&atto.codiceRedazionale=006G0171&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T22:11:36.798742"} {"text": "\n\n\nArt. 69\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 30 MARZO 2001, N. 165))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-02-06&atto.codiceRedazionale=093G0067&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T17:48:45.574990"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 3 \nTassazione sulle merci diverse dagli olii minerali e dai loro derivati \n\n 1. Le merci austriache o le merci destinate all'Austria diverse dagli olii minerali e dai loro derivati sono assoggettate al pagamento della tassa erariale sulle merci sbarcate previsto dalle relative disposizioni di legge italiane nella misura dell'80 per cento. \n 2. Quando viene riscontrato un aumento del 5 per cento del volume di traffico di tali merci rispetto all'anno 1984 si procede ad un'ulteriore diminuzione, pari all'1 per cento, dell'ammontare della tassa erariale sulle merci sbarcate. L'aliquota complessiva di diminuzione non pu\u00f2 comunque superare l'80 per cento dell'aliquota normale della tassa erariale. \n 3. La misura della tassa, quale indicata al secondo comma del presente articolo in relazione al 1\u00b0 comma dello stesso articolo, per l'anno successivo viene fissata dalla Commissione Mista, istituita dall'articolo 7 del presente Accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-03-25&atto.codiceRedazionale=087U0110&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T16:08:06.659730"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n1. All'art. 9, comma 3, della legge, ogni riferimento a gruppo di candidati \u00e8 esteso anche alle coalizioni di gruppi di candidati.\n\n\n\n Nota all'art. 10:\n - L'art. 9, comma 3, della citata legge n. 81/1993 risulta cos\u00ec formulato: \"3. Per l'assegnazione dei seggi a ciascun gruppo di candidati collegati, si divide la cifra elettorale conseguita da ciascun gruppo di candidati successivamente per 1, 2, 3, 4 .. sino a concorrenza del numero di consiglieri da eleggere. Quindi tra i quozienti cosi ottenuti si scelgono i pi\u00f9 alti, in numero eguale a quello dei consiglieri da eleggere, disponendoli in una graduatoria decrescente. A ciascun gruppo di candidati sono assegnati tanti rappresentanti quanti sono i quozienti ad esso appartenenti compresi nella graduatoria. A parit\u00e0 di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il posto \u00e8 attribuito al gruppo di candidati che ha ottenuto la maggior cifra elettorale e, a parit\u00e0 di quest'ultima, per sorteggio. Se ad un gruppo spettano pi\u00f9 posti di quanti sono i suoi candidati, i posti eccedenti sono distribuiti tra gli altri gruppi, secondo l'ordine dei quozienti\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-05-06&atto.codiceRedazionale=093G0196&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T16:32:48.589496"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 8. \n\n 1. Eccezion fatta per le navi esclusivamente adibite ai viaggi ai tropici o nel golfo Persico, un'adeguato impianto di riscaldamento dovr\u00e0 essere previsto a bordo delle navi per gli alloggi dell'equipaggio. \n 2. L'impianto di riscaldamento dovr\u00e0 funzionare quanto necessario allorch\u00e9 l'equipaggio vive o lavora a bordo, e nella misura in cui le circostanze lo esigano. \n 3. A bordo di qualsiasi nave per la quale \u00e8 obbligatorio l'impianto di riscaldamento, questo potr\u00e0 funzionare a vapore, ad acqua calda, ad aria calda o ad elettricit\u00e0. \n 4. A bordo di qualsiasi nave ove il riscaldamento \u00e8 assicurato da una stufa, disposizioni dovranno esser prese perch\u00e9 questa sia di dimensioni adeguate, opportunamente installata e protetta e perch\u00e9 l'aria non risulti viziata. \n 5. L'impianto di riscaldamento dovr\u00e0 essere in grado di mantenere negli alloggi dell'equipaggio una temperatura soddisfacente per le normali condizioni di tempo e di clima che la nave \u00e8 suscettibile di incontrare nel corso della navigazione; la competente autorit\u00e0 sar\u00e0 tenuta a prescrivere le condizioni cui attenersi. \n 6. I radiatori ed altri impianti di riscaldamento dovranno essere installati in modo da evitare qualsiasi pericolo di incendio e da non costituire una fonte di pericolo o di disturbo per gli occupanti i locali. Se necessario, dovranno esser dotati di uno schermo protettivo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-04-29&atto.codiceRedazionale=081U0158&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T18:06:24.601430"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 25 \n Dichiarazioni e allegati \n\nLe dichiarazioni comuni e l'allegato costituiscono parte integrante del presente accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-11-08&atto.codiceRedazionale=000G0373&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T12:25:56.493358"} {"text": "\n\n\n Articolo 29 \n\n Affari marittimi \n\n In conformit\u00e0 delle norme di diritto internazionale figuranti nella convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, stipulata a Montego Bay il 10 dicembre 1982 (\u00abUNCLOS\u00bb), le parti promuovono il dialogo sugli affari marittimi, ne migliorano la comprensione reciproca e collaborano per promuovere: \n a) lo Stato di diritto in questo ambito, comprese le libert\u00e0 di navigazione e di sorvolo e le altre libert\u00e0 dell'alto mare di cui all'articolo 87 dell'UNCLOS; \n b) la conservazione a lungo termine, la gestione sostenibile e una migliore conoscenza degli ecosistemi e delle risorse non biologiche dei mari e degli oceani in conformit\u00e0 del diritto internazionale applicabile. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-08-11&atto.codiceRedazionale=22G00124&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T14:00:12.890767"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 28 DICEMBRE 1995, N. 549))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-05-22&atto.codiceRedazionale=093G0223&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T16:22:27.100358"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n (Attuazione di direttive comunitarie\n con regolamento autorizzato).\n\n\n\n1. Il Governo \u00e8 autorizzato a dare attuazione alle direttive comprese nell'elenco di cui all'allegato C con uno o pi\u00f9 regolamenti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, attenendosi a principi e criteri direttivi corrispondenti a quelli enunciati nelle lettere b), e), f), g) e h) del comma 1 dell'articolo 2.\n\n\n2. Fermo restando il disposto dell'articolo 5, comma 1, della legge 9 marzo 1989, n. 86, i regolamenti di cui al comma 1 possono altres\u00ec, per tutte le materie non coperte da riserva assoluta di legge, dare attuazione alle direttive che costituiscono modifica, aggiornamento o completamento delle direttive comprese nell'allegato C.\n\n\n3. Ove le direttive cui essi danno attuazione prescrivano di adottare discipline sanzionatorie, il Governo pu\u00f2 prevedere nei regolamenti di cui al comma 1, per le fattispecie individuate dalle direttive stesse, adeguate sanzioni amministrative, che dovranno essere determinate in ottemperanza ai principi stabiliti in materia dalla lettera c) del comma 1 dell'articolo 2.\n\n\n\n Note all'art. 3:\n - Per quanto concerne la legge 23 agosto 1988, n. 400, vedi nelle note all'art. 1. L'art. 17, comma 2, della suddetta legge cos\u00ec recita:\n \"2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio di Stato, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potest\u00e0 regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari\".\n - La legge 9 marzo 1989, n. 86, reca: \"Norme generali sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo comunitario e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari\". L'art. 5, comma 1, della suddetta legge cos\u00ec recita:\n \"Art. 5 (Attuazioni modificative). - 1. Fermo quanto previsto dall'art. 20 della legge 16 aprile 1987, n. 183, la legge comunitaria pu\u00f2 disporre che, all'attuazione di ciascuna modifica delle direttive da attuare mediante regolamento a norma dell'art. 4, si provveda con la procedura di cui ai commi 4 e 5 del medesimo articolo\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-02-12&atto.codiceRedazionale=099G0071&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T16:29:59.308653"} {"text": "\n\n\n Art. 322-quater \n (Riparazione pecuniaria). \n\n Con la sentenza di condanna per i reati previsti dagli articoli 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, 320 ((, 321)) e 322-bis, \u00e8 sempre ordinato il pagamento ((di una somma equivalente al prezzo o al profitto del reato a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell'amministrazione lesa dalla condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio,)) restando impregiudicato il diritto al risarcimento del danno. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1930-10-19;1398", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T10:57:10.362141"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Fondi per la formazione e l'integrazione del reddito\n\n\n1. I soggetti autorizzati alla somministrazione di lavoro sono tenuti a versare ai fondi di cui al comma 4 un contributo pari al 4 per cento della retribuzione corrisposta ai lavoratori assunti con contratto a tempo determinato per l'esercizio di attivit\u00e0 di somministrazione. Le risorse sono destinate a interventi di formazione e riqualificazione professionale, nonch\u00e9 a misure di carattere previdenziale e di sostegno al reddito a favore dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, dei lavoratori che abbiano svolto in precedenza missioni di lavoro in somministrazione in forza di contratti a tempo determinato e, limitatamente agli interventi formativi, dei potenziali candidati a una missione. (22) \n\n\n\n\n\n2. I soggetti autorizzati alla somministrazione di lavoro sono altres\u00ec tenuti e versare ai fondi di cui al comma 4 un contributo pari al 4 per cento della retribuzione corrisposta ai lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato. Le risorse sono destinate a: \n\na) iniziative comuni finalizzate a garantire l'integrazione del reddito dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato in caso di fine lavori; \nb) iniziative comuni finalizzate a verificare l'utilizzo della somministrazione di lavoro e la sua efficacia anche in termini di promozione della emersione del lavoro non regolare e di contrasto agli appalti illeciti; \nc) iniziative per l'inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori svantaggiati anche in regime di accreditamento con le regioni; \nd) per la promozione di percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale. \n\n\n\n\n3. Gli interventi di cui ai commi 1 e 2 sono attuati nel quadro delle politiche e delle misure stabilite dal contratto collettivo nazionale di lavoro delle imprese di somministrazione di lavoro, sottoscritto dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente pi\u00f9 rappresentative a livello nazionale ovvero, in mancanza, dai fondi di cui al comma 4. ((40))\n\n\n\n\n\n4. I contributi di cui ai commi 1 e 2 sono rimessi a un fondo bilaterale appositamente costituito, anche nell'ente bilaterale, dalle parti stipulanti il contratto collettivo nazionale delle imprese di somministrazione di lavoro: \n\na) come soggetto giuridico di natura associativa ai sensi dell'articolo 36 del codice civile; \nb) come soggetto dotato di personalit\u00e0 giuridica ai sensi dell'articolo 12 del codice civile con procedimento per il riconoscimento rientrante nelle competenze del Ministro del lavoro e delle politiche sociali ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge 12 gennaio 1991, n. 13. \n\n\n\n\n5. I fondi di cui al comma 4 sono attivati a seguito di autorizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, previa verifica della congruit\u00e0, rispetto alle finalit\u00e0 istituzionali previste ai commi 1 e 2, dei criteri di gestione e delle strutture di funzionamento del fondo stesso, con particolare riferimento alla sostenibilit\u00e0 finanziaria complessiva del sistema.\nIl Ministero del lavoro e delle politiche sociali esercita la vigilanza sulla gestione dei fondi e approva, entro il termine di sessanta giorni dalla presentazione, il documento contenente le regole stabilite dal fondo per il versamento dei contributi e per la gestione, il controllo, la rendicontazione e il finanziamento degli interventi di cui ai commi 1 e 2. Decorso inutilmente tale termine, il documento si intende approvato. \n\n\n\n6. Restano in ogni caso salve le clausole dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulate ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 24 giugno 1997, n. 196. \n\n\n\n7. I contributi versati ai sensi dei commi 1 e 2 si intendono soggetti alla disciplina di cui all'articolo 26-bis della legge 24 giugno 1997, n. 196. \n\n\n\n8. In caso di omissione, anche parziale, dei contributi di cui ai commi 1 e 2, il datore di lavoro \u00e8 tenuto a corrispondere al fondo di cui al comma 4, oltre al contributo omesso, gli interessi nella misura prevista dal tasso indicato all'articolo 1 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 26 settembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 236 del 10 ottobre 2005, pi\u00f9 il 5 per cento, nonch\u00e9 una sanzione amministrativa di importo pari al contributo omesso. \n\n\n\n8-bis. In caso di mancato rispetto delle regole contenute nel documento di cui al comma 5, il fondo nega il finanziamento delle attivit\u00e0 formative oppure procede al recupero totale o parziale dei finanziamenti gi\u00e0 concessi. Le relative somme restano a disposizione dei soggetti autorizzati alla somministrazione per ulteriori iniziative formative. Nei casi pi\u00f9 gravi, individuati dalla predetta disciplina e previa segnalazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si procede ad una definitiva riduzione delle somme a disposizione dei soggetti autorizzati alla somministrazione di lavoro in misura corrispondente al valore del progetto formativo inizialmente presentato o al valore del progetto formativo rendicontato e finanziato. Tali somme sono destinate al fondo di cui al comma 4. \n\n\n\n9. Trascorsi dodici mesi dalla entrata in vigore del presente decreto, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali con proprio decreto, sentite le associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente pi\u00f9 rappresentative sul piano nazionale pu\u00f2 ridurre i contributi di cui ai commi 1 e 2 in relazione alla loro congruit\u00e0 con le finalit\u00e0 dei relativi fondi. \n\n\n\n9-bis. Gli interventi di cui al presente articolo trovano applicazione con esclusivo riferimento ai lavoratori assunti per prestazioni di lavoro in somministrazione. \n\n\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (22)\n\n\n La L. 28 giugno 2012, n. 92, ha disposto (con l'art. 2, comma 39) che \"A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013 l'aliquota contributiva di cui all'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, \u00e8 ridotta al 2,6 per cento.\" \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (40)\n\n\n Il D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla L. 21 giugno 2017, n. 96, ha disposto (con l'art. 55-ter, comma 1) che \"Il comma 3 dell'articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, si interpreta nel senso che gli interventi di cui ai commi 1 e 2 del medesimo articolo 12 includono le misure stabilite dal contratto collettivo nazionale di lavoro dirette a garantire ai lavoratori somministrati una protezione complessiva in termini di welfare, anche attraverso la bilateralit\u00e0 del settore\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-10-09&atto.codiceRedazionale=003G0297&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T18:31:45.957048"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n Trasferimento della nave per lavori.\n\n\n\n La capitaneria di porto, sentito l'ente tecnico, pu\u00f2 autorizzare il trasferimento, dalla localit\u00e0 del varo a quella di allestimento, della nave non munita dei prescritti certificati. Previa visita dell'ente tecnico, tenuto conto anche della durata del viaggio, la capitaneria di porto pu\u00f2 altres\u00ec autorizzare il trasferimento della nave, per la quale siano scaduti i certificati di sicurezza, dalla localit\u00e0 in cui si trova a quella in cui deve essere disarmata o in cui devono essere eseguiti lavori di riparazione, di trasformazione o di demolizione.\n Nel caso di trasferimento di navi costruite o acquistate all'estero l'autorizzazione di cui al comma precedente viene rilasciata dall'autorit\u00e0 consolare.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-07-05&atto.codiceRedazionale=062U0616&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T09:22:18.226553"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n L'articolo 19 della legge 15 febbraio 1958, n. 46, \u00e8 cos\u00ec modificato:\n \"La norma di cui al secondo comma dell'articolo 11, relativamente alla et\u00e0 massima del pensionato, alla durata del matrimonio e alla differenza di et\u00e0 fra i coniugi, non si applica ai matrimoni gi\u00e0 contratti prima della pubblicazione della presente legge\".\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 28 aprile 1967\nSARAGAT MORO - COLOMBO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-05-16&atto.codiceRedazionale=067U0264&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T09:13:09.934720"} {"text": "\n\n\n Art. 6. \n\n\n La presente convenzione, essendo stipulata nell'interesse dell'Universit\u00e0 cattolica, \u00e8 esente da ogni tassa ai sensi dell'art. 45 della legge 24 luglio 1962, n. 1073. \n Il presente atto viene pubblicato mediante lettura da me datane ai comparenti che lo trovano conforme alle proprie volont\u00e0 e lo sottoscrivono come funzionario delegato a ricevere gli atti in forma pubblica. \n F.to: Giuseppe LAZZATI \n Alberto De MARCHI \n Francesco MORGANTE \n Luigino BERTOLASO \n Gildo DAL CIN \n Giorgio BOTTA \n Emilio SERNAGIOTTO \n Giovanni ZONIN \n Guido ISOLABELLA \n Franco PONTI \n Antonio Giuseppe DENARI \n Alberto AGNETTI \n Domenico LOFRESE, testimone \n Sergio DAL CORSO, testimone \n Giancarlo BRASCA, rogante \n\n Registrato a Milano il 13 dicembre 1973 - Ufficio del registro al n. 05754 A/S atti pubblici. - Esatte lire: esente. \n\n\n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n\n\n Il Ministro per la pubblica istruzione \n MALFATTI \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-08-17&atto.codiceRedazionale=077U0514&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T17:09:17.995837"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA \n\n Vista la legge 9 luglio 1908, n. 445; \n Visto il decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918 n. 1019; \n Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 160/2282, emesso nell'adunanza del 9 aprile 1957. \n Sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per i lavori pubblici; \n\n Decreta: \n\n A norma dell'art. 1, sub. 7, del decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019, \u00e8 aggiunto, a tutti gli effetti della legge 9 luglio 1908, n. 445, titolo IV, agli abitati indicati nella tabella D, allegata alla legge stessa (consolidamento di frane minaccianti abitati) quello di Serra d\u00e8 Conti, in provincia di Ancona, limitatamente alla zona sud-est, indicata in giallo nell'annessa planimetria in data 6 luglio 1956, vistata dal Ministro proponente. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 13 maggio 1957 \nGRONCHI ROMITA\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 27 giugno 1957\nAtti del Governo, registro n. 106, foglio n. 113. - CARLOMAGNO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-07-06&atto.codiceRedazionale=057U0493&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T19:01:56.929777"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Trieste, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836 e modificato con decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 1962, n. 1540, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Trieste e convalidati dal Consiglio superiore della pubblica istruzione nel suo parere;\n\n\nSentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\n\nDecreta:\n\n\nLo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Trieste, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appreso:\n\nGli\n articoli da 112 a 120, relativi alla scuola di perfezionamento e di specializzazione in diritto del lavoro ed in organizzazione aziendale, che muta la denominazione in scuola di perfezionamento e di specializzazione in diritto del lavoro, sono soppressi e sostituiti dai seguenti: Scuola di perfezionamento in diritto del lavoro\nArt. 1\n Art. 112. - La scuola di diritto del lavoro, annessa all'istituto di diritto del lavoro della facolt\u00e0 di giurisprudenza, ha lo scopo di integrare la preparazione scientifica e professionale dei giovani, perfezionandoli e specializzandoli nelle discipline giuridiche attinenti al lavoro.\n Art. 113. - La scuola \u00e8 retta da un direttore e da un consiglio composto dai professori titolari degli insegnamenti fondamentali della scuola. Partecipano alle riunioni del consiglio per l'esame dei problemi concernenti il coordinamento dei programmi tutti i docenti della scuola.\n Direttore ne \u00e8 il professore titolare della cattedra di diritto del lavoro della facolt\u00e0 di giurisprudenza o, in mancanza, un professore di ruolo nominato dal rettore su proposta della facolt\u00e0 di giurisprudenza.\n Il direttore pu\u00f2 designare tra i componenti del consiglio un vice direttore che lo coadiuva e lo sostituisce in caso di impedimento.\n La nomina dei docenti \u00e8 fatta dal rettore su designazione del consiglio della facolt\u00e0 di giurisprudenza su proposta del consiglio della scuola.\n Art. 114. - Alla scuola possono essere iscritti i laureati in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio.\n Possono essere iscritti anche coloro che siano in possesso di una laurea diversa e che abbiano sostenuto con esito positivo un colloquio di ammissione.\n La misura delle tasse, soprattasse e contributi vari per la scuola \u00e8 la seguente:\n\ntassa annuale d'iscrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . L. 20.000 soprattassa annuale per esami di profitto. . . . . . . . . . L. 7.000 contributo di riscaldamento. . . . . . . . . . . . . . . . . L. 3.000 soprattassa per esami di diploma . . . . . . . . . . . . . . L. 3.000 tassa di diploma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 6.000 \n Art. 115. - La scuola ha la durata di due anni. Nel primo anno sono impartiti per incarico gli insegnamenti fondamentali insostituibili.\nNel secondo anno gli studenti hanno l'obbligo di frequentare, secondo un piano presentato ed approvato al suo inizio, almeno tre tra i corsi organizzati in forma di seminario che siano effettivamente attivati. Il piano di studi formulato dagli studenti per il secondo anno deve essere approvato dal consiglio della scuola.\n Art. 116. - L'esame di diploma consiste in un colloquio generale sulle materie seguite dallo studente e nella discussione di una breve memoria originale, redatta anche in forma di nota a sentenza. La scuola rilascia un diploma di specializzazione. Il colloquio generale che lo studente deve sostenere, verte sulle materie fondamentali insostituibili e su quelle attivate in forma di seminario inserite nel piano individuale ai sensi dell'art. 115.\n Art. 117. - Gli insegnamenti fondamentali insostituibili nella scuola sono:\n 1) diritto dell'impresa privata;\n 2) diritto dell'impresa pubblica;\n 3) diritto sindacale;\n 4) diritto del lavoro;\n 5) diritto della previdenza sociale (o della \"sicurezza\" sociale).\n Gli insegnamenti della scuola tra i quali vanno scelti quelli da attivare in forma di seminario sono:\n 1) legislazione del lavoro;\n 2) il lavoro marittimo e del personale di volo;\n 3) il rapporto di pubblico impiego;\n 4) diritto processuale del lavoro e della sicurezza sociale;\n 5) diritto penale del lavoro;\n 6) diritto internazionale del lavoro;\n 7) diritto sociale europeo;\n 8) storia del movimento sindacale;\n 9) economia del lavoro;\n 10) contratti speciali di lavoro;\n 11) sociologia del lavoro;\n 12) psicologia industriale;\n 13) diritto comparato del lavoro;\n 14) diritto sindacale comparato;\n 15) diritto comparato della sicurezza sociale;\n 16) problemi attuali di organizzazione sindacale.\n Gli insegnamenti sono integrati dallo svolgimento di conferenze, anche articolate, di letture collettive di monografie e di sentenze.\n Art. 118. - La scuola curer\u00e0 la stampa di una rivista nella quale potranno essere pubblicate anche le memorie di diploma giudicate degne a tale fine.\n Art. 119. - La scuola potr\u00e0 stabilire, su deliberazione del consiglio, rapporti continuativi con enti sindacali, con enti pubblici e pubbliche amministrazioni, con istituzioni attinenti alle materie del corso, ai fini della ricerca scientifica e della specializzazione professionale dei giovani.\n La scuola potr\u00e0, inoltre, su deliberazione del consiglio, promuovere corsi intensivi di aggiornamento secondo le modalit\u00e0 stabilite di volta in volta.\n Art. 120. - La scuola promuove l'assegnazione agli iscritti di borse e premi di studio secondo le modalit\u00e0 stabilite per ciascun anno dal consiglio della facolt\u00e0 di giurisprudenza su proposta del consiglio della scuola.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 18 febbraio 1978\nLEONE MALFATTI\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 ottobre 1978\nRegistro n. 109 Istruzione, foglio n. 191\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-10-18&atto.codiceRedazionale=078U0618&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:38:45.210454"} {"text": "\n\n\n Articolo 7. \n Ritardi causati indebitamente alle navi. \n\n 1. Deve essere fatto ogni possibile sforzo per evitare che a seguito delle misure adottate in applicazione degli articoli 4, 5 o 6 della presente Convenzione una nave venga indebitamente fermata o ritardata. \n 2. Ogni nave che sia stata trattenuta indebitamente o che abbia subito un ritardo a seguito dell'applicazione degli articoli 4, 5 o 6 della presente Convenzione ha diritto ad un risarcimento per le perdite o i danni subiti. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-10-23&atto.codiceRedazionale=080U0662&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:35:51.444472"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D. LGS. 15 MARZO 2010 N. 66))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-10-29&atto.codiceRedazionale=060U1189&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:31:45.351370"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 10 AGOSTO 2007, N. 163))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-07-21&atto.codiceRedazionale=001G0357&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T01:47:38.489327"} {"text": "\n\n\nTabella organica dell'Istituto professionale di Stato per il commercio di Modena \n\n Numero dei posti \n Qualifica \n\n\n Personale di ruolo \n\n1. Preside senza insegnamento (I categoria)............... 1 \n2. Cattedre di insegnamento (Ruolo A)..................... 6 \n3. Insegnanti tecnici pratici (1)......................... - \n4. Segretario economo..................................... 1 \n5. Applicati.............................................. 1 \n\n Personale incaricato \n\n6. Incarichi d'insegnamento per complessive ore 160 setti- \n manali \n7. Insegnanti tecnici pratici (1)......................... 2 \n8. Applicati.............................................. 1 \n9. Persone di servizio.................................... 3 \n\n (1) Il trattamento economico e di carriera \u00e8 quello previsto per gli insegnanti tecnici pratici degli istituti tecnici. \n\n N.B. - Fermo restando il numero complessivo dei posti di ruolo e di quelli da affidare per incarico, le materie costituenti le cattedre di insegnamento e le qualifiche da attribuire al personale tecnico saranno determinate con decreto del Ministro per la pubblica istruzione. \n\n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n Il Ministro per la pubblica istruzione \n MEDICI \n\nIl Ministro per il tesoro \n TAMBRONI \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-06-04&atto.codiceRedazionale=059U1399&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T02:33:07.915202"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'art. 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 2 aprile 1958, n. 332;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 21 febbraio 1961, n. 95;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per la pubblica istruzione di concerto con quello per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n\n\n Sono approvate le norme, contenute nei successivi articoli, per l'esecuzione della legge 2 aprile 1958, n. 332, modificata dalla legge 21 febbraio 1961, n. 95, riguardanti l'ente per il Museo nazionale della scienza e della tecnica \"Leonardo da Vinci\" di Milano.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1969-01-08&atto.codiceRedazionale=068U1308&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:01:57.370473"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA \n\n Veduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Firenze, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2406 e modificato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2230, e successive modificazioni; \n Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; \n Veduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; \n Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; \n Veduta la legge 11 aprile 1953, n. 312; \n Vedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta; \n Riconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Firenze e convalidati dal Consiglio superiore della pubblica istruzione nel suo parere; \n Sentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione; \n Sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione; \n\n Decreta: \n\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Firenze, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso: \n Art. 9 - all'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in giurisprudenza sono aggiunti i seguenti: \n storia e sistemi dei rapporti fra Stato e Chiesa; \n diritto tributario; \n diritto anglo-americano; \n diritto dei paesi socialisti. \n Nello stesso elenco sono soppressi i seguenti insegnamenti complementari: \n demografia; \n economia regionale; \n legislazione della circolazione e dei trasporti; \n diritto dei popoli germanici. \n Gli articoli 259, 260 e 262, relativi alla scuola di specializzazione in agricoltura tropicale e sub-tropicale annessa alla facolt\u00e0 di agraria, sono abrogati e sostituiti dai seguenti: \n Art. 259. - Con le modalit\u00e0 previste dall'art. 6 della legge 6 ottobre 1962, n. 1612, potranno essere stabiliti accordi di collaborazione tra Universit\u00e0 e Istituto agronomico per l'oltremare di Firenze per il migliore funzionamento della scuola. \n La direzione della scuola \u00e8 affidata ogni anno dal consiglio della facolt\u00e0 di agraria ad un professore di ruolo, fuori ruolo o incaricato della facolt\u00e0 stessa, competente nel campo della specializzazione. \n Gli insegnamenti nella scuola sono affidati anno per anno dalla facolt\u00e0 di agraria su proposta del direttore della scuola, avvalendosi anche dei docenti di altre facolt\u00e0 e dell'Istituto agronomico per l'oltremare nonch\u00e9 di esperti particolarmente qualificati. \n Art. 260. - Gli insegnamenti impartiti ogni anno saranno scelti dal consiglio dei professori della scuola nel seguente elenco in numero non inferiore a quattordici: \n biogeografia delle regioni tropicali e sub-tropicali; \n agronomia dei paesi tropicali e sub-tropicali; \n coltivazioni erbacee tropicali e sub-tropicali; \n coltivazioni arboree tropicali e sub-tropicali; \n zootecnica dei paesi tropicali e sub-tropicali; \n tecniche di trasformazione dei prodotti agrari tropicali e sub-tropicali; \n entomologia agraria tropicale e sub-tropicale; \n patologia delle piante tropicali e sub-tropicali; \n economia e politica agraria dei paesi tropicali e sub-tropicali; selvicoltura tropicale e sub-tropicale; \n macchine e meccanizzazione delle colture tropicali e sub-tropicali; \n tecnologia dei legnami tropicali e sub-tropicali; \n metodologia e tecnica sperimentale; \n progetti di sviluppo economico; \n botanica tropicale; \n pedologia tropicale; \n idrologia applicata; \n uso e governo delle acque; \n alimentaristica applicata alle zone tropicali e sub-tropicali; \n aereofotointerpretazione; \n orticoltura e floricoltura nelle regioni tropicali; \n climatologia delle regioni tropicali sub-tropicali; \n pianificazione e sviluppo economico. \n Possono, inoltre, essere istituiti corsi speciali da designare, in numero non superiore a due, che saranno stabiliti all'inizio di ciascun anno dal consiglio dei docenti della scuola. \n I suddetti insegnamenti saranno integrati da seminari, colloqui ed esercitazioni su speciali argomenti, nonch\u00e9 da viaggi di istruzione in zone tropicali e sub-tropicali. \n Il consiglio della scuola pu\u00f2 istituire pi\u00f9 indirizzi di studio e consigliarli agli allievi. \n Art. 262. - Per essere ammesso all'esame di diploma lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami di profitto in almeno otto degli insegnamenti di cui al precedente elenco. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 31 ottobre 1977 \nLEONE MALFATTI\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 10 febbraio 1978\nRegistro n. 14 Istruzione, foglio n. 102\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-02-17&atto.codiceRedazionale=077U1077&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T15:12:26.568692"} {"text": "\n\n\n Art. 7. \n\n\n 1. Contratti di assicurazione, di riassicurazione e di rendita vitalizia soggetti all'imposta di cui alla legge 29 ottobre 1961, n. 1216, nonch\u00e9 ricevute parziali di pagamento, quietanze, ivi comprese quelle rilasciate agli assicuratori per il pagamento delle somme assicurate e ogni altro atto inerente all'acquisizione, gestione ed esecuzione dei predetti contratti posto in essere nei rapporti dell'assicuratore con altri assicuratori, con agenti, intermediari ed altri collaboratori, anche autonomi, e con gli assicurati; atti relativi alla istituzione di fondi comuni di investimento mobiliare autorizzati, alla sottoscrizione e al rimborso delle quote, anche in sede di liquidazione, e all'emissione ed estinzione dei relativi certificati, compresi le quote ed i certificati di analoghi fondi esteri autorizzati al collocamento nel territorio dello Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-04-30&atto.codiceRedazionale=086U0131&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T19:40:50.741643"} {"text": "\n\n\nArt. 27\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-05-30&atto.codiceRedazionale=081U0251&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:47:10.001497"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 30 NOVEMBRE 1979, N. 599))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-10-01&atto.codiceRedazionale=079U0478&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:21:04.670611"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n1. L'art. 13 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"Art. 13 (Amministrazioni destinatarie). - 1. Le disposizioni del presente capo si applicano alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo. Le altre pubbliche amministrazioni - fatto salvo quanto stabilito per il ruolo sanitario dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni - previa modifica, ove necessario, dei rispettivi ordinamenti, adeguano alle disposizioni del presente capo i propri ordinamenti, tenendo conto delle relative peculiarit\u00e0, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. \n 2. Le pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 trasmettono entro due mesi, al Dipartimento della funzione pubblica le deliberazioni, le disposizioni e i provvedimenti adottati in attuazione del comma 1. \nIl Dipartimento ne cura la raccolta e la pubblicazione. \n 3. Le regioni a statuto ordinario, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono ad adeguare i propri ordinamenti ai principi del presente capo\". ((3))\n\n\n-------------\n\nAGGIORNAMENTO (3) \n La Corte costituzionale, con sentenza 26 ottobre - 7 novembre 1994, n. 383, (in G.U. 1a s.s. 16/11/1994, n. 47) ha dichiarato \"l'illegittimit\u00e0 costituzionale dell'art. 3 del D.Lgs. 10 novembre 1993, n. 470 (Disposizioni correttive del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, recante razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego), nella parte in cui ha sostituito il terzo comma dell'art. 13, del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29\". \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-11-24&atto.codiceRedazionale=093G0551&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T12:36:14.187093"} {"text": "\n\n\nArt. 47\n (Norme di rinvio e finali).\n\n\n\n Per tutto quanto non previsto dalla presente legge si applicano le norme vigenti per l'ordinamento universitario.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-05-18&atto.codiceRedazionale=081U0219&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:52:35.311043"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL DECRETO 29 DICEMBRE 2022, N. 212))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-04-10&atto.codiceRedazionale=15G00054&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-25T12:07:23.635644"} {"text": "\n\n\n Articolo 6 \n Responsabilit\u00e0 \n1. Le Parti che hanno la competenza ai sensi dell'articolo 5 del presente Allegato sono responsabili dell'inadempimento degli obblighi e di ogni altra violazione della presente Convenzione. \n2. Ogni Stato contraente pu\u00f2 richiedere ad una organizzazione internazionale od ai suoi Stati membri che sono Stati contraenti di indicare su chi grava la responsabilit\u00e0 in un caso specifico.\nL'organizzazione e gli Stati membri coinvolti devono fornire queste informazioni. Se essi non le forniscono entro un termine ragionevole, o se essi comunicano delle informazioni contraddittorie, vengono considerati solidalmente responsabili. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-19&atto.codiceRedazionale=094G0717&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:45:02.796798"} {"text": "\n\n\nArt. 28\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.C.M. 6 MAGGIO 2005, N. 97))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-09-24&atto.codiceRedazionale=002G0238&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T11:25:25.418673"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n L'articolo 4 della legge 15 settembre 1964, n. 765, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Sono organi dell'ente autonomo il consiglio di amministrazione, la giunta esecutiva, il presidente ed il collegio dei revisori dei conti.\n Il consiglio di amministrazione \u00e8 composto di:\n a) un presidente scelto in una terna proposta dal consiglio di amministrazione dell'ente;\n b) due vice presidenti scelti in due terne proposte dal consiglio di amministrazione dell'ente;\n c) un rappresentante del Ministero dell'agricoltura e delle foreste, uno del Ministero del bilancio e della programmazione economica, uno del Ministero dei lavori pubblici ed uno del Ministero del tesoro, designati dai rispettivi Ministri;\n d) quattro rappresentanti degli agricoltori, quattro rappresentanti dei coltivatori diretti, quattro rappresentanti dei mezzadri, scelti dal Ministro per l'agricoltura e le foreste su terne di persone indicate dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, su designazione delle organizzazioni di categoria pi\u00f9 rappresentative operanti in ciascuna delle province ricadenti nel territorio di competenza dell'ente;\n e) i presidenti dei consorzi di bonifica costituiti o da costituirsi nel territorio di competenza dell'ente, o un loro delegato;\n f) i presidenti delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura delle province ricadenti nel territorio di competenza dell'ente, o un loro delegato;\n g) i presidenti delle amministrazioni provinciali delle province ricadenti nel territorio di competenza dell'ente, o un loro delegato;\n h) un rappresentante dell'ente di sviluppo dell'Umbria;\n i) un rappresentante dell'ente di sviluppo di Toscana e Lazio;\n l) un rappresentante del comitato regionale della programmazione economica della Toscana;\n m) un rappresentante del comitato regionale della programmazione economica dell'Umbria.\n\n I membri del consiglio di amministrazione sono nominati con decreto del Ministro per l'agricoltura e le foreste, durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati.\n La giunta esecutiva dell'ente \u00e8 composta del presidente, dei due vice presidenti e di un consigliere per ciascuna delle province ricadenti nel territorio di competenza dell'ente, eletti dal consiglio di amministrazione, i quali durano in carica due anni e possono essere riconfermati.\n Il collegio dei revisori dei conti \u00e8 composto di tre membri effettivi e tre supplenti, funzionari rispettivamente del Ministero dell'agricoltura e delle foreste, del Ministero dei lavori pubblici e del Ministero del tesoro. Esso \u00e8 nominato con decreto del Ministro per l'agricoltura e le foreste, dura in carica quattro anni e i suoi membri possono essere riconfermati\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-05-04&atto.codiceRedazionale=068U0504&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T00:10:39.512443"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n\n\n\n\n Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 8 giugno 1982 \nPERTINI SPADOLINI - ABIS - COLOMBO - ANDREATTA - ALTISSIMO - MARCORA - DARIDA\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 20 luglio 1982\nAtti di Governo, registro n. 41, foglio n. 2\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-07-26&atto.codiceRedazionale=082U0470&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T13:18:58.886528"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n Autorizzazione alla ratifica\n\n\n1. Il Presidente della Repubblica \u00e8 autorizzato a ratificare l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Namibia sulla promozione e protezione degli investimenti, con Protocollo, fatto a Windhoek il 9 luglio 2004.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-03-09&atto.codiceRedazionale=006G0083&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T23:42:19.267301"} {"text": "\n\n\n Art. 34. \n\n\n L'iscrizione degli studenti \u00e8 subordinata a tutte le norme, modalit\u00e0 e termini stabiliti dalle leggi e dai regolamenti universitari. \n Prima dell'inizio dell'anno accademico il Consiglio di facolt\u00e0, tenuto conto delle possibilit\u00e0 didattiche dell'Istituto, stabilisce, ove necessario, il numero massimo delle immatricolazioni al 1\u00b0 anno dei vari corsi di laurea. A ciascun titolo di ammissione il Consiglio di facolt\u00e0, tenendo conto della specifica preparazione da esso attestata, assegna, quando del caso, un determinato numero di immatricolazioni in modo da non superare complessivamente il predetto numero massimo. \n Sulle deliberazioni di cui al precedente comma deve essere udito il Consiglio di amministrazione. \n Qualora le domande di immatricolazione presentate entro il 5 novembre superino il numero come sopra fissato, il Consiglio di facolt\u00e0 proceder\u00e0 a formare apposite graduatorie per ogni titolo di ammissione, in base alla media dei voti riportati per il conseguimento del titolo medesimo negli esami delle materie letterarie. \n Le disposizioni dei commi secondo e quarto del presente articolo non si applicano alle immatricolazioni dei cittadini italiani o stranieri forniti di titoli di studio conseguito all'estero. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-08-02&atto.codiceRedazionale=058U0753&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T13:26:19.323095"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 15 MARZO 2010, N. 66 COME MODIFICATO DAL D.LGS 24 FEBBRAIO 2012, N. 20))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-08-10&atto.codiceRedazionale=054U0599&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T20:23:53.152419"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841, 18 maggio 1951, n. 333 e 16 agosto 1952, n. 1206;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisti i propri decreti 10 aprile 1951, n. 256 e 27 aprile 1951, n. 265;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per la trasformazione fondiaria ed agraria in Sardegna, nei confronti di Sulis-Saggiante Graziella fu Enrico, per i terreni ricadenti nel comune di Muravera (provincia di Cagliari);\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 9 settembre 1952, espresso dalla Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per la trasformazione fondiaria ed agraria in Sardegna, nei confronti di Sulis-Saggiante Graziella fu Enrico, relativo ai terreni ricadenti nel comune di Muravera (provincia di Cagliari), per una superficie di ettari 86.75.33, specificamente descritti nell'elenco n. 1 allegato al presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-05&atto.codiceRedazionale=052U1816&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T14:15:16.774365"} {"text": "\n\n\nArt. 160\n\n\n1. Il sesto comma dell'articolo 99 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 \u00e8 abrogato.\n\n\n\n Nota all'art. 160:\n - Il testo vigente dell'art. 99 del regio decreto 16 marzo 1942,\n n. 267 (Disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell'amministrazione controllata, e della liquidazione coatta amministrativa), come modificato dal decreto legislativo qui pubblicato, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 99 (Istruzione dell'opposizione e sentenza relativa). - Il giudice delegato provvede all'istruzione delle varie cause di opposizione e quindi fissa l'udienza per la discussione davanti al collegio a norma dell'art. 189 del codice di procedura civile.\n Quando alcune opposizioni sono mature per la decisione e altre richiedono lunga istruzione, il giudice pronuncia ordinanza con la quale separa le cause e rimette al collegio quelle mature per la decisione.\n Il tribunale pronuncia su tutte le opposizioni, che gli sono rimesse, con unica sentenza. Nella ipotesi prevista dall'art. 279, primo comma, del codice di procedura civile, il tribunale pu\u00f2 ammettere provvisoriamente al passivo tutto o in parte il credito contestato.\n La sentenza deve essere affissa alla porta esterna del tribunale entro otto giorni dalla sua pubblicazione, ed \u00e8 provvisoriamente esecutiva. Il cancelliere d\u00e0 immediato avviso dell'avvenuta pubblicazione ai procuratori delle parti, a norma dell'art. 136 del codice di procedura civile.\n Il termine per appellare \u00e8 di giorni quindici dall'affissione della sentenza. Si osservano per il giudizio di appello le disposizioni dei commi precedenti in quanto applicabili. Il termine per il ricorso in cassazione decorre dal giorno dell'affissione della sentenza ed \u00e8 ridotto della met\u00e0.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-03-20&atto.codiceRedazionale=098G0067&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T17:10:12.626893"} {"text": "\n\n\nArt. 9-ter\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.L. 24 DICEMBRE 2021, N. 221, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 18 FEBBRAIO 2022, N. 11))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-04-22&atto.codiceRedazionale=21G00064&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T19:33:37.257662"} {"text": "\n\n\nArt. 588\n Trattamento economico del personale militare\n\n\n1. L'onere derivante dalla corresponsione degli istituti dell'omogeneizzazione stipendiale e dell'assegno funzionale per le Forze armate, \u00e8 valutato in euro 451,38 milioni annui a decorrere dall'anno 1991.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T04:37:12.015439"} {"text": "\n\n\n Art. 20. \n\n Qualora l'interessato, tenuto conto della totalit\u00e0 dei periodi \nprevisti all'art. 18, non possa far valere nello stesso momento le condizioni richieste dalle legislazioni dei due Paesi contraenti, il suo diritto a pensione \u00e8 determinato nei riguardi di ogni legislazione a mano a mano che egli pu\u00f2 far valere tali condizioni. \n Se la pensione da concedere in uno solo dei due Paesi non \nraggiuinge la pensione minima, l'Ente assicuratore che la determina concede in aggiunta alla sua prestazione la parte della differenza tra la sua prestazione e la pensione minima che corrisponde, al momento della determinazione della pensione, al rapporto dei periodi di assicurazione ed equivalenti compiuti in ciascun Paese con la somma totale dei periodi di assicurazione ed equivalenti compiuti in entrambi i Paesi. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-08-29&atto.codiceRedazionale=060U0885&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:22:42.124376"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n279. Decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1975, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica del \"Monastero Maria Immacolata delle monache terziarie francescane\", in Montello (Bergamo).\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 1 luglio 1975\n Atti di Governo, registro n. 10, foglio n. 96\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-07-09&atto.codiceRedazionale=075U0279&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T02:03:31.288782"} {"text": "\n\n\n Art. 7. \n\n\n La presente convenzione, che \u00e8 stipulata nell'interesse del Politecnico di Torino, \u00e8 esente da tassa di registro, ai termini dell'art. 45 della legge 24 luglio 1962, n. 1073. \n Essa diventer\u00e0 esecutiva non appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto del Presidente della Repubblica che ne disporr\u00e0 l'approvazione ed istituir\u00e0 il posto di ruolo. \n\n\n Richiesto io ufficiale rogante ricevo questo atto, scritto da persona di mia fiducia e da me letto alle parti contraenti, le quali, a mia interpellanza lo dichiarano in tutto conforme alla loro volont\u00e0 e a quella degli enti che rispettivamente rappresentano e pertanto lo approvano e lo sottoscrivono unitamente a me ufficiale rogante. \n\n\n L'atto consta di due fogli su sette pagine intere e parte dell'ottava. \n\n\n Prof. Giuseppe GROSSO - Prof. Antonio CAPETTI \n\n\n Dott. Eugenio DALL'ARMI, ufficiale rogante \n\n\n Registrato a Torino, add\u00ec 19 luglio 1967, n. 1362, vol. 40 Atti pubblici amministrativi. Esatte lire: gratis. \n\n\n\n\n\n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n\n\n Il Ministro per la pubblica istruzione \n GUI \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-02-02&atto.codiceRedazionale=067U1377&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:58:24.453566"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato.\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge.\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n Il fondo di dotazione della Sezione di credito fondiario del Banco di Napoli, istituto di credito di diritto pubblico con sede in Napoli, aumentato a lire 5 miliardi con legge 13 maggio 1965, n. 501, viene ulteriormente elevato a lire 10 miliardi. Le somme occorrenti all'uopo verranno fornite dalla azienda bancaria del Banco medesimo sotto forma di partecipazione.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 3 giugno 1966\nSARAGAT MORO - COLOMBO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-06-24&atto.codiceRedazionale=066U0423&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:58:17.055769"} {"text": "\n\n\n Art. 10 \n\n((Accesso agli archivi pubblici))\n((1. L\u00b4accesso agli archivi pubblici \u00e8 libero. Tutti gli utenti hanno diritto ad accedere agli archivi con eguali diritti e doveri. \n 2. Fanno eccezione, ai sensi delle leggi vigenti, i documenti di carattere riservato relativi alla politica interna ed estera dello Stato che divengono consultabili cinquanta anni dopo la loro data e quelli contenenti i dati di cui agli artt. 9, par. 1, e 10 RGPD, che divengono liberamente consultabili quaranta anni dopo la loro data.\nIl termine \u00e8 di settanta anni se i dati sono relativi alla salute ovvero alla vita o all'orientamento sessuale oppure rapporti riservati di tipo familiare. \n 3. L\u00b4autorizzazione alla consultazione dei documenti di cui al comma 2 pu\u00f2 essere rilasciata prima della scadenza dei termini dal Ministro dell\u00b4interno, previo parere del direttore dell\u00b4Archivio di Stato o del sovrintendente archivistico competenti e udita la Commissione per le questioni inerenti alla consultabilit\u00e0 degli atti di archivio riservati istituita presso il Ministero dell\u00b4interno, secondo quanto previsto all'art. 123 del decreto legislativo n. 42 del 2004. \n 4. In caso di richiesta di autorizzazione a consultare i documenti di cui al comma 2 prima della scadenza dei termini, l\u00b4utente presenta all\u00b4ente che li conserva un progetto di ricerca che, in relazione alle fonti riservate per le quali chiede l\u00b4autorizzazione, illustri le finalit\u00e0 della ricerca e le modalit\u00e0 di diffusione dei dati. Il richiedente ha facolt\u00e0 di presentare ogni altra documentazione utile. \n 5. L\u00b4autorizzazione di cui al comma 3 alla consultazione \u00e8 rilasciata a parit\u00e0 di condizioni ad ogni altro richiedente. La valutazione della parit\u00e0 di condizioni avviene sulla base del progetto di ricerca di cui al comma 4. \n 6. L\u00b4autorizzazione alla consultazione dei documenti, di cui al comma 3, prima dello scadere dei termini, pu\u00f2 contenere cautele volte a consentire la comunicazione dei dati senza ledere i diritti, le libert\u00e0 e la dignit\u00e0 delle persone interessate. \n 7. Le cautele possono consistere anche, a seconda degli obiettivi della ricerca desumibili dal progetto, nell\u00b4obbligo di non diffondere i nomi delle persone, nell\u00b4uso delle sole iniziali dei nominativi degli interessati, nell\u00b4oscuramento dei nomi in una banca dati, nella sottrazione temporanea di singoli documenti dai fascicoli o nel divieto di riproduzione dei documenti. Particolare attenzione \u00e8 prestata al principio della pertinenza e all\u00b4indicazione di fatti o circostanze che possono rendere facilmente individuabili gli interessati. \n 8. L\u00b4autorizzazione di cui al comma 3 \u00e8 personale e il titolare dell\u00b4autorizzazione non pu\u00f2 delegare altri al conseguente trattamento dei dati. I documenti mantengono il loro carattere riservato e non possono essere ulteriormente utilizzati da altri soggetti senza la relativa autorizzazione)). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-07-29&atto.codiceRedazionale=003G0218&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T19:26:36.604234"} {"text": "\n\n\nArt. 32\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 6 AGOSTO 2008 N. 133))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-01-22&atto.codiceRedazionale=068U0012&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:06:46.322156"} {"text": "\n\n\nArt. 7\nDECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA\nL. 19 NOVEMBRE 1987, N. 471\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-05-23&atto.codiceRedazionale=087U0200&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:52:49.013831"} {"text": "\n\n\n Art. 125. \n\n\n Ogni ufficio, secondo la rispettiva competenza, terr\u00e0 al corrente i registri prescritti dalla legge, \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-05-30&atto.codiceRedazionale=060U0476&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:48:42.824854"} {"text": "\n\n\n Art. 491. \n (Inizio dell'espropriazione). \n\n Salva l'ipotesi prevista nell'art. 502, l'espropriazione forzata si inizia col pignoramento. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1940-10-28;1443", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T12:32:45.185501"} {"text": "\n\n\nArt. 21\n\n\n Il Consiglio di amministrazione pu\u00f2 concedere, annualmente, nei limiti delle disponibilit\u00e0 del proprio bilancio, al personale direttivo, insegnante e amministrativo, assegni speciali non computabili agli effetti della pensione.\n La concessione di tali assegni \u00e8 subordinata all'esistenza di una o pi\u00f9 delle condizioni previste dall'art. 49, della legge 15 giugno 1931, n. 889, ad eccezione del personale tecnico incaricato e temporaneo per il quale, ferme, restando tutte le altre modalit\u00e0 e condizioni indicate dal suddetto art. 49, si prescinde dal limite posto nell'ultimo comma dell'articolo medesimo.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-09-20&atto.codiceRedazionale=065U1730&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:42:03.988509"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n Istituzione o completamento del catasto degli impianti termici\n\n\n1. Al fine di costituire il catasto degli impianti o di completare quello gi\u00e0 esistente all'atto della data di entrata in vigore del presente decreto, gli Enti locali competenti possono richiedere alle societ\u00e0 distributrici di combustibile per il funzionamento degli impianti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, che sono tenute a provvedere entro 90 giorni, di comunicare l'ubicazione e la titolarit\u00e0 degli impianti da esse riforniti nel corso degli ultimi dodici mesi; i comuni trasmettono i suddetti dati alla provincia ed alla regione, anche in via informatica.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-04-06&atto.codiceRedazionale=000G0118&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T09:00:07.618477"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Per quanto non previsto dal presente titolo, valgono, in quanto applicabili, le disposizioni di cui alla legge 21 aprile 1962, n. 161, ed al relativo regolamento di esecuzione approvato con decreto del Presidente della Repubblica 11 novembre 1963, n. 2029.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-04-11&atto.codiceRedazionale=072U0118&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T15:12:17.601817"} {"text": "\n\n\n ART. 20 \n COPERTURA DELLE ZONE CARENTI DI ASSISTENZA PEDIATRICA \n1. Entro la fine dei mesi di marzo e di settembre di ogni anno ciascuna Regione pubblica sul Bollettino Ufficiale l'elenco delle zone carenti di pediatri individuate nel corso del semestre precedente dalle singole Aziende, sentito il Comitato di cui all'art. 11, sulla base dei criteri di cui all'art. 19. \n2. In sede di pubblicazione delle zone carenti, fermo restando l'ambito di iscrizione del pediatra, l'Azienda indica il Comune o la zona di ubicazione dello studio medico. \n3. Possono concorrere al conferimento degli incarichi nelle zone carenti rese pubbliche secondo quanto stabilito dal comma 1: \n a) i pediatri che risultano gi\u00e0 iscritti in uno degli elenchi \n dei pediatri di libera scelta istituiti nell'ambito regionale ai sensi dell'art. 19, ancorch\u00e9 non abbiano fatto domanda di inserimento nella graduatoria regionale, a condizione peraltro che risultino iscritti da almeno quattro anni nell'elenco di provenienza e che al momento dell'attribuzione del nuovo incarico non svolgano altre attivit\u00e0 a qualsiasi titolo, eccezion fatta per incarichi di continuit\u00e0 assistenziale. I trasferimenti sono possibili fino alla concorrenza di un terzo dei posti disponibili in ciascuna Azienda o in Comuni comprendenti pi\u00f9 Aziende. In caso di disponibilit\u00e0 di un solo posto per questo pu\u00f2 essere esercitato il diritto di trasferimento; \n b) i pediatri inclusi nella graduatoria regionale valida all'atto \n della pubblicazione della zona carente. \n3 bis. Non possono concorrere al conferimento degli incarichi nelle zone carenti ai sensi della lettera b) i medici titolari di incarico in ambito regionale che non abbiano maturato almeno due anni di servizio effettivo nel precedente ambito territoriale di assegnazione. \n4. Gli aspiranti, entro 30 giorni dalla pubblicazione di cui al comma 1, presentano separate domande alle Aziende competenti indicando a pena di nullit\u00e0 le eventuali altre localit\u00e0 carenti per le quali concorrono. \n5. Alla domanda deve essere allegato un atto sostitutivo di notoriet\u00e0 attestante se alla data di presentazione della domanda il pediatra abbia in atto rapporti di lavoro dipendenti, anche a titolo precario, trattamenti di pensione e se si trovi in posizione di incompatibilit\u00e0. \n6. Al fine del conferimento degli incarichi nelle localit\u00e0 carenti i pediatri di cui al comma 3, lettera b), sono graduati nell'ordine risultante dai seguenti criteri: \n a) attribuzione del punteggio riportato nella graduatoria \n regionale; \n b) attribuzione di punti 6 a coloro che nella localit\u00e0 carente per la quale concorrono abbiano la residenza fin da tre anni antecedenti la scadenza del termine per la presentazione della domanda di inclusione nella graduatoria regionale. \n c) attribuzione di punti 20 ai medici residenti nell'ambito della \n Regione da almeno due anni antecedenti la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di inclusione nella graduatoria regionale. \n7. Le Aziende interpellano prioritariamente i pediatri di cui al comma 3 lettera a) in base all'anzianit\u00e0 di iscrizione negli elenchi dei pediatri di libera scelta e, in subordine, in base all'anzianit\u00e0 di specializzazione, laddove risulti necessario, interpellano successivamente i pediatri di cui alla lettera b) dello stesso comma 3, in base all'ordine risultante dall'applicazione dei criteri di cui al comma 6. \n8. La Regione, sentito il Comitato consultivo Regionale di cui all'art. 12, pu\u00f2 adottare procedure tese allo snellimento burocratico o all'abbreviazione dei tempi necessari al conferimento degli incarichi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-12-05&atto.codiceRedazionale=096G0610&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T19:07:29.521590"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Il presente decreto ha effetto dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservano e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 7 ottobre 1963\nSEGNI LEONE - TOGNI\nVisto, il Guardasigilli: BOSCO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 22 novembre 1963\nAtti del Governo, registro n. 176, foglio n. 118. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-12-02&atto.codiceRedazionale=063U1635&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T18:04:29.876304"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1784. Decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1951, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta, la personalit\u00e0 giuridica della Chiesa parrocchiale di Sali Vittorino, nel comune di Pioraco (Macerata) e la medesima vieni autorizzata ad accettare il legato disposto in suo favore da Mataloni Agnese, consistente nella somma di L. 350.000.\n\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 27 marzo 1952\n Atti del Governo, registro n. 50, foglio n. 118. - FRASCA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-04-01&atto.codiceRedazionale=051U1784&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T18:12:31.981309"} {"text": "\n\n\nArt. 29-bis\n\n(( (Accelerazione degli interventi strategici per il riequilibrio economico e sociale).))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. All'articolo 55-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, dopo il comma 2 \u00e8 aggiunto il seguente: \n \"2-bis. Al fine di accelerare l'attuazione degli interventi di rilevanza strategica per la coesione territoriale e la crescita economica, con particolare riferimento a quelli riguardanti le aree sottoutilizzate del Paese finanziati con risorse nazionali, dell'Unione europea e del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, nonch\u00e9 per razionalizzare e rendere pi\u00f9 efficienti le relative procedure di spesa, per i progetti finanziati con fondi europei le amministrazioni interessate possono avvalersi, sulla base di apposite convenzioni per la disciplina dei relativi rapporti, dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, in qualit\u00e0 di centrale di committenza ai sensi degli articoli 3, comma 34, 19, comma 2, e 33, comma 3, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nell'ambito delle sue competenze istituzionali e ferme restando le disposizioni vigenti in materia di procedure di acquisto di beni e servizi\"\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-26&atto.codiceRedazionale=012G0109&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T16:33:56.016170"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n(Obbligo della residenza)\n\n\n\n L'operaio deve risiedere nel Comune dove ha sede il posto di lavoro cui \u00e8 destinato.\n Il direttore dello stabilimento o il capo dell'ufficio, per rilevanti ragioni, possono autorizzare l'operaio a risiedere altrove, quando ci\u00f2 sia conciliabile con il pieno e regolare adempimento di ogni altro suo dovere dell'eventuale diniego \u00e8 data comunicazione scritta all'interessato.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-03-14&atto.codiceRedazionale=061U0090&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T19:02:15.495020"} {"text": "\n\n\n Articolo 54 \n Persone che possono convenire in giudizio la ferrovia \n\n par. 1. L'azione giudiziaria per restituzione d'una somma pagata in base al contratto di trasporto appartiene soltanto a colui che ha effettuato il pagamento. \n par. 2. L'azione giudiziaria riguardante gli assegni previsti nell'articolo 17 appartiene soltanto al mittente. \n par. 3. Le altre azioni giudiziarie derivanti dal contratto di trasporto appartengono: \n a) al mittente fino al momento in cui il destinatario abbia: \n 1\u00b0 ritirato la lettera di vettura, \n 2\u00b0 accettato la merce, o \n 3\u00b0 fatto valere i diritti spettantigli in virt\u00f9 dell'articolo 28, par. 4, o dell'articolo 31; \n b) al destinatario, a partire dal momento in cui abbia: \n 1\u00b0 ritirato la lettera di vettura, \n 2\u00b0 accettato la merce, \n 3\u00b0 fatto valere i diritti spettantigli in base all'articolo 28, \npar. 4, o \n 4\u00b0 fatto valere i diritti spettantigli in base all'articolo 31; tuttavia, il diritto di esercitare tale azione di estingue a partire dal momento in cui la persona designata dal destinatario conformemente all'articolo 31, par. 1, c), abbia ritirato la lettera di vettura, abbia accettato la merce o abbia fatto valere i diritti che le spettano in base all'articolo 28, par. 4. \n par. 4. Il mittente, per esercitare dette azioni, deve produrre il duplicato della lettera di vettura. In mancanza, per l'esercizio delle azioni indicate al par. 3 a), egli deve produrre l'autorizzazione del destinatario o provare che questi abbia rifiutato la spedizione. \n Il destinatario, per esercitare dette azioni, deve produrre la lettera di vettura, se gli \u00e8 stata consegnata. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-01-30&atto.codiceRedazionale=084U0976&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T00:50:54.840314"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n(( ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 25 NOVEMBRE 1987, N. 478 )).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-09-26&atto.codiceRedazionale=087U0393&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:08:18.117892"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1193. Decreto del Presidente della Repubblica 26 gennaio 1954, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, viene approvato il nuovo statuto dell'Ente morale Istituto tecnico industriale per edili \"Carlo Bazzi\" di Milano, deliberato dal Consiglio di amministrazione e vigilanza in data 6 giugno 1953.\n\nVisto, il Guardasigilli: DE PIETRO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 18 dicembre 1954\n Atti del Governo, registro n. 87, foglio n. 87. - CARLOMAGNO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-12-30&atto.codiceRedazionale=054U1193&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T18:45:59.316279"} {"text": "\n\n\nArt. 13-bis\n\n(( (Potere di vietare talune distribuzioni). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n\n\n1. Se uno dei soggetti di cui all'articolo 2 rispetta il requisito combinato di riserva di capitale considerato in aggiunta alla somma dei requisiti di capitale di primo pilastro di cui all'articolo 92, paragrafo 1, lettere a), b) e c) del regolamento (UE) n. 575/2013, del Parlamento europeo e del Consiglio, e del requisito di capitale vincolante di secondo pilastro, ma non rispetta il requisito combinato di riserva di capitale considerato in aggiunta al requisito minimo di fondi propri e passivit\u00e0 computabili di cui agli articoli 16-quinquies e 16-sexies espresso in termini di esposizione al rischio ai sensi dell'articolo 16-bis, comma 2, lettera a), la Banca d'Italia ha il potere di vietare al soggetto di effettuare distribuzioni mediante una delle seguenti azioni: \n\na) effettuare distribuzioni in relazione al capitale primario di classe 1; \n\nb) assumere obblighi di pagamento di remunerazioni variabili o di benefici pensionistici discrezionali o pagare remunerazioni variabili se l'obbligazione di pagamento \u00e8 stata assunta quando il requisito combinato di riserva di capitale non era rispettato; \n\nc) effettuare pagamenti su strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1. \n\n\n\n\n2. Il divieto disposto ai sensi del comma 1 ha ad oggetto le distribuzioni per la parte eccedente l'ammontare massimo distribuibile calcolato secondo quanto previsto dal comma 7; esso viene adottato secondo quanto previsto dai commi 3, 4, 5 e 6. \n\n\n\n\n\n3. Se uno dei soggetti di cui all'articolo 2 versa nella situazione di cui al comma 1, ne informa immediatamente la Banca d'Italia. La Banca d'Italia, sentita l'autorit\u00e0 competente, decide senza indugio se vietare le distribuzioni di cui al comma 1, valutando le seguenti circostanze: \n\na) i motivi, la durata e l'entit\u00e0 del mancato rispetto del requisito combinato di riserva di capitale da parte del soggetto e il suo impatto sulla risolvibilit\u00e0 dello stesso; \n\nb) l'evoluzione della situazione finanziaria del soggetto e la probabilit\u00e0 che, nel prossimo futuro, esso versi in una situazione di dissesto o di rischio di dissesto ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lettera a); \n\nc) la capacit\u00e0 del soggetto di ripristinare il rispetto dei requisiti di cui al comma 1 entro un periodo di tempo ragionevole; \n\nd) in caso di incapacit\u00e0 del soggetto di sostituire le passivit\u00e0 che non soddisfano pi\u00f9 i criteri di computabilit\u00e0 o di durata di cui agli articoli 72-ter e 72-quater del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, o all'articolo 16-quater o all'articolo 16-octies, comma 6, il carattere idiosincratico o sistemico di questa incapacit\u00e0; \n\ne) l'adeguatezza e la proporzionalit\u00e0 del divieto di cui al comma 1 rispetto alla situazione in cui versa il soggetto, tenendo in considerazione il suo potenziale impatto sulle sue condizioni di finanziamento sia sulla sua risolvibilit\u00e0. \n\n\n\n\n4. La valutazione di cui al comma 3 \u00e8 effettuata dalla Banca d'Italia almeno ogni mese fino a quando perdura il mancato rispetto del requisito combinato di riserva di capitale di cui al comma 1 e comunque non oltre nove mesi dall'informativa di cui al comma 3. \n\n\n\n\n\n5. Se, decorsi nove mesi dalla informativa di cui al comma 3, la situazione di cui al comma 1 permane, la Banca d'Italia, sentita l'autorit\u00e0 competente, adotta il divieto di cui al comma 1, salvo quando valuta che ricorrono almeno due delle seguenti condizioni: \n\na) il mancato rispetto del requisito combinato di riserva di capitale ai sensi del comma 1 \u00e8 dovuto a una grave perturbazione del funzionamento dei mercati finanziari, che comporta tensioni generalizzate in vari segmenti dei mercati finanziari stessi; \n\nb) la perturbazione di cui alla lettera a) comporta una maggiore volatilit\u00e0 dei prezzi degli strumenti computabili nei fondi propri e delle passivit\u00e0 computabili del soggetto di cui all'articolo 2 o maggiori costi per esso e determina una chiusura, anche solo parziale, dei mercati che impedisce al soggetto di emettere questi strumenti e passivit\u00e0; \n\nc) la chiusura dei mercati di cui alla lettera b) riguarda non solo il soggetto di cui all'articolo 2, ma anche altri intermediari finanziari; \n\nd) la perturbazione di cui alla lettera a) impedisce al soggetto di emettere strumenti computabili nei fondi propri e passivit\u00e0 computabili in misura sufficiente a porre rimedio al mancato rispetto del requisito combinato di riserva di capitale ai sensi del comma 1; \n\ne) il divieto di effettuare distribuzioni di cui al comma 1 determinerebbe ricadute negative su parte del sistema bancario, compromettendo potenzialmente la stabilit\u00e0 finanziaria. \n\n\n\n\n6. Quando la Banca d'Italia non adotta il divieto ai sensi del comma 5, essa ne informa l'autorit\u00e0 competente. La valutazione di cui al comma 5 \u00e8 effettuata dalla Banca d'Italia con cadenza almeno mensile fino a quando perdura la situazione di cui al comma 5. \n\n\n\n7. L'ammontare massimo distribuibile \u00e8 calcolato moltiplicando la somma determinata ai sensi del comma 8 per il fattore determinato ai sensi del comma 9. All'importo cos\u00ec calcolato sono sottratti gli importi delle distribuzioni di cui al comma 1, lettera a), b) o c). \n\n\n\n8. La somma di cui al comma 7 \u00e8 pari alla somma degli utili di periodo e in aggiunta, o in alternativa, di esercizio non inclusi nel capitale primario di classe 1 ai sensi dell'articolo 26, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013 al netto degli oneri fiscali e di qualsiasi distribuzione di cui al comma 1, lettera a), b) o c), ove gi\u00e0 non considerate nel calcolo degli utili di periodo e in aggiunta, o in alternativa, di esercizio (\u00abrisorse distribuibili\u00bb). \n\n\n\n\n\n9. Il fattore di cui al paragrafo 7 \u00e8 determinato come segue: \n\na) quando il capitale primario di classe 1 non utilizzato per rispettare il requisito di cui all'articolo 92-bis del regolamento (UE) n. 575/2013, del Parlamento europeo e del Consiglio, e il requisito minimo di fondi propri e passivit\u00e0 computabili di cui agli articoli 16-quinquies e 16-sexies espresso in termini di esposizione al rischio ai sensi dell'articolo 16-bis, comma 2, lettera a), (\u00abcapitale primario di classe 1 disponibile\u00bb), rientra nel primo quartile (ossia il pi\u00f9 basso) del requisito combinato di riserva di capitale, il fattore \u00e8 pari a 0; \n\nb) quando il capitale primario di classe 1 disponibile rientra nel secondo quartile del requisito combinato di riserva di capitale, il fattore \u00e8 pari a 0,2; \n\nc) quando il capitale primario di classe 1 disponibile rientra nel terzo quartile del requisito combinato di riserva di capitale, il fattore \u00e8 pari a 0,4; \n\nd) quando il capitale primario di classe 1 disponibile rientra nel quarto quartile (ossia il pi\u00f9 elevato) del requisito combinato di riserva di capitale, il fattore \u00e8 pari a 0,6. \n\n\n\n\n10. I limiti inferiore e superiore di ciascun quartile del requisito combinato di riserva di capitale sono calcolati come segue: \n\n Parte di provvedimento in formato grafico\n\n dove \u00abQn\u00bb = numero del rispettivo quartile.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-16&atto.codiceRedazionale=15G00195&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T18:59:33.126994"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n(Disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato)\n\n\n1. A decorrere dall'anno 2012, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, \u00e8 incrementata di 5 milioni di euro. Al relativo onere, pari a 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per il medesimo anno, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma \u00abFondi di riserva e speciali\u00bb della missione \u00abFondi da ripartire\u00bb dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della difesa. Il Ministro dell'economia e delle finanze \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. \n\n\n2. Fermo restando il diritto al risarcimento del danno del lavoratore, le norme aventi forza di legge emanate in attuazione della delega di cui all'articolo 2, lettera b), della legge 12 febbraio 1955, n. 51, si interpretano nel senso che esse non trovano applicazione in relazione al lavoro a bordo del naviglio di Stato e, pertanto, le disposizioni penali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, non si applicano, per il periodo di loro vigenza, ai fatti avvenuti a bordo dei mezzi del medesimo naviglio. I provvedimenti adottati dal giudice penale non pregiudicano le azioni risarcitone eventualmente intraprese in ogni sede, dai soggetti danneggiati o dai loro eredi, per l'accertamento della responsabilit\u00e0 civile contrattuale o extracontrattuale derivante dalle violazioni delle disposizioni del citato decreto n. 303 del 1956. \n\n\n\n\n Note all'art. 20: \n - Il testo dell'art. 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006), \u00e8 il seguente: \n \u00ab562. Al fine della progressiva estensione dei benefici gi\u00e0 previsti in favore delle vittime della criminalit\u00e0 e del terrorismo a tutte le vittime del dovere individuate ai sensi dei commi 563 e 564, \u00e8 autorizzata la spesa annua nel limite massimo di 10 milioni di euro a decorrere dal 2006.\u00bb. \n - Il testo dell'art. 2, della legge 12 febbraio 1955, n. 51 (Delega al Potere esecutivo ad emanare norme generali e speciali in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro), \u00e8 il seguente: \n \u00abArt. 2. Sono esclusi dalla delega di cui all'articolo precedente: \n a) in materia di prevenzione contro gli infortuni: i servizi ed impianti gestiti dalle Ferrovie dello Stato; i servizi ed impianti gestiti dal Ministero delle poste e delle telecomunicazioni; l'esercizio dei trasporti terrestri pubblici; l'esercizio della navigazione marittima, aerea ed interna; l'esercizio delle miniere, cave e torbiere; \n b) in materia di igiene del lavoro: il lavoro a bordo delle navi mercantili e a bordo degli aeromobili; l'esercizio di miniere, cave e torbiere.\u00bb. \n - Il decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303 (Norme generali per l'igiene del lavoro), \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 aprile 1956, n. 105, supplemento ordinario. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-11-09&atto.codiceRedazionale=010G0209&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T23:53:51.465727"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n L'organico del ricostituito comune di Vignone ed il nuovo organico del comune di Arizzano, saranno stabiliti dal Prefetto, sentita la Giunta provinciale amministrativa.\n Il numero dei posti ed i gradi relativi non potranno essere rispettivamente superiori a quelli organicamente assegnati ai Comuni predetti anteriormente alla loro fusione.\n Al personale gi\u00e0 in servizio presso il comune di Vignone, che sar\u00e0 inquadrato nei predetti organici, non potranno essere attribuiti posizione gerarchica e trattamento economico superiori, a quelli goduti all'atto dell'inquadramento medesimo.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-03-24&atto.codiceRedazionale=048U0156&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:43:08.962505"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1299. Decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 1948, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto del Vescovo di Aversa in data 27 gennaio 1947, relativo all'erezione della Vicaria curata perpetua dal titolo \"Madonna di Briano\", in Frignano Piccolo (Caserta).\n\nVisto, il Guardasigilli: GRASSI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 29 ottobre 1948\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-11-10&atto.codiceRedazionale=048U1299&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:40:13.574902"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n Consegna, installazione e messa in funzione\n\n\n1. La consegna avviene a cura, spese e rischio dell'impresa, nei luoghi ed entro il termine indicati nel contratto.\n\n\n\n2. Salvo diversa pattuizione, l'impresa provvede entro il termine convenuto e senza ulteriore corrispettivo, all'installazione e messa in funzione delle apparecchiature e dei programmi relativi, dandone notizia all'amministrazione nelle forme di cui all'articolo 10, comma 7. L'amministrazione ha l'obbligo di prestare la collaborazione secondo le modalit\u00e0 indicate nel contratto.\n\n\n\n3. Nel caso in cui l'installazione e la messa in funzione siano a carico dell'amministrazione, essa \u00e8 tenuta ad uniformarsi alle istruzioni previste nel contratto, a provvedere all'operazione entro un mese dalla data di consegna delle macchine o nel diverso termine previsto in contratto e a comunicare all'impresa l'inizio e la conclusione dell'operazione. L'impresa ha l'obbligo di fornire l'assistenza tecnica necessaria, senza diritto ad ulteriore corrispettivo.\n\n\n\n4. Salvo patto contrario, l'impresa \u00e8 obbligata al ritiro delle apparecchiature obsolete di propriet\u00e0 dell'amministrazione e da questa formalmente dismesse.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-12-30&atto.codiceRedazionale=097G0484&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T19:24:33.443962"} {"text": "\n\n\n\n\n ARTICOLO 11 \n\n\nOneri per l'utilizzo di aeroporti e di infrastrutture e servizi per la navigazione aerea \n\n 1. Ciascuna parte garantisce che gli oneri di uso eventualmente imposti dalle autorit\u00e0 o organi competenti nella materia ai vettori aerei dell'altra parte per l'utilizzo dei servizi di controllo del traffico aereo e della navigazione aerea, di aeroporti e di infrastrutture e dei servizi per la sicurezza della navigazione aerea siano giusti, ragionevoli, non ingiustamente discriminatori e equamente ripartiti tra le categorie di utenti. Fatto salvo l'articolo 16, paragrafo 1, (Gestione del traffico aereo), gli oneri di cui trattasi possono riflettere, ma non eccedono, il costo totale sostenuto dalle competenti autorit\u00e0 o organi per fornire le adeguate infrastrutture e servizi aeroportuali e di sicurezza dell'aviazione civile all'interno dell'aeroporto o del sistema aeroportuale. Tali oneri possono comprendere una ragionevole remunerazione dei cespiti dopo gli ammortamenti. Le infrastrutture e i servizi il cui uso \u00e8 soggetto al pagamento di oneri sono forniti secondo criteri di efficienza ed economicit\u00e0. In ogni caso, tali oneri sono stabiliti ai vettori aerei dell'altra parte secondo condizioni non meno favorevoli delle condizioni pi\u00f9 favorevoli applicate a qualunque altro vettore aereo nel momento in cui tali oneri sono stabiliti. \n 2. Ciascuna parte richiede consultazioni tra le autorit\u00e0 o gli organi competenti per la riscossione degli oneri sul proprio territorio e i vettori aerei, e/o gli organismi di rappresentanza di questi ultimi, che utilizzano le infrastrutture e i servizi e assicura che le autorit\u00e0 o gli organi competenti per la riscossione e i vettori aerei, o gli organismi di rappresentanza di questi ultimi, si scambino reciprocamente le informazioni che risultino necessarie ai fini di un riesame adeguato della congruit\u00e0 di tali oneri, conformemente ai principi di cui ai paragrafi 1 e 2 del presente articolo. Ciascuna parte assicura che le autorit\u00e0 o gli organi competenti per la riscossione degli oneri comunicano agli utenti, con un preavviso ragionevole, ogni proposta di variazione degli oneri di uso, onde consentire alle autorit\u00e0 di prendere in considerazione le osservazioni formulate dagli utenti prima dell'effettuazione delle modifiche. \n 3. Nei procedimenti di composizione delle controversie di cui all'articolo 23 (Composizione delle controversie e arbitrato) del presente accordo, nessuna parte \u00e8 reputata in situazione di inadempimento del presente articolo a meno che: \n a) non abbia proceduto, entro tempi ragionevoli, a un riesame dell'onere di uso o della prassi oggetto del reclamo dell'altra parte; oppure \n b) in esito a tale riesame, non abbia preso tutte le iniziative in suo potere per correggere un onere o una prassi che risulti in contrasto con le disposizioni del presente articolo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-10-20&atto.codiceRedazionale=17G00165&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T09:43:14.892424"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'articolo 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246, recante delega al Governo per l'emanazione di un decreto legislativo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di pari opportunit\u00e0 tra uomo e donna, nel quale devono essere riunite e coordinate tra loro le disposizioni vigenti per la prevenzione e rimozione di ogni forma di discriminazione fondata sul sesso, apportando, nei limiti di detto coordinamento, le modifiche necessarie per garantire la coerenza logica e sistematica della normativa, anche al fine di adeguare e semplificare il linguaggio normativo;\n\n\n\n\n\n\nVista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione dei 24 gennaio 2006;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nella riunione del 27 febbraio 2006;\n\n\nAcquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;\n\n\n\n\nConsiderato che le competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non hanno espresso nei termini di legge il prescritto parere;\n\n\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 aprile 2006;\n\n\n\n\nSulla proposta del Ministro per le pari opportunit\u00e0, di concerto con i Ministri per la funzione pubblica, del lavoro e delle politiche sociali, della salute e delle attivit\u00e0 produttive;\n\nEmana\n il seguente decreto legislativo:\nArt. 1\n\n(( (Divieto di discriminazione e parit\u00e0 di trattamento e di\nopportunit\u00e0 tra donne e uomini, nonch\u00e9 integrazione dell'obiettivo della parit\u00e0 tra donne e uomini in tutte le politiche e attivit\u00e0). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Le disposizioni del presente decreto hanno ad oggetto le misure volte ad eliminare ogni discriminazione basata sul sesso, che abbia come conseguenza o come scopo di compromettere o di impedire il riconoscimento, il godimento o l'esercizio dei diritti umani e delle libert\u00e0 fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale e civile o in ogni altro campo.\n\n\n\n2. La parit\u00e0 di trattamento e di opportunit\u00e0 tra donne e uomini deve essere assicurata in tutti i campi, compresi quelli dell'occupazione, del lavoro e della retribuzione.\n\n\n\n3. Il principio della parit\u00e0 non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato.\n\n\n\n4. L'obiettivo della parit\u00e0 di trattamento e di opportunit\u00e0 tra donne e uomini deve essere tenuto presente nella formulazione e attuazione, a tutti i livelli e ad opera di tutti gli attori, di leggi, regolamenti, atti amministrativi, politiche e attivit\u00e0.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-05-31&atto.codiceRedazionale=006G0216&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T20:18:49.284752"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Esenzioni fiscali\n\n\n\n I contratti di costruzione di navi mercantili complete, come pure quelli eventualmente separati per la nave e per il relativo apparato motore, sono soggetti a registrazione col pagamento dell'imposta fissa di registro ed i relativi corrispettivi di appalto sono esenti dal pagamento dell'imposta generale sull'entrata.\n Le stesse agovelazioni si applicano altres\u00ec alla prima vendita di navi costruite in proprio dai cantieri nazionali, sempre che, con l'atto di vendita presentato alla registrazione fiscale sia prodotto apposito certificato rilasciato da uno degli uffici di cui all'art. 234 del Codice della navigazione, attestante che la nave \u00e8 stata costruita in proprio dal cantiere o stabilimento che effettua la vendita.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-03-23&atto.codiceRedazionale=049U0075&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:21:21.600713"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n(incarichi dirigenziali)\n\n\n1. Agli uffici di diretta collaborazione con il ministro ed ai dipartimenti, sono preposti i dirigenti di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dall'articolo 15 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, i magistrati delle giurisdizioni ordinarie e amministrative, i professori e ricercatori universitari gli avvocati dello Stato, gli avvocati; quando ricorrono specifiche esigenze di servizio, ai medesimi uffici possono essere preposti anche soggetti estranei all'amministrazione ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dall'articolo 23 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80.\n\n\n\n2. Agli uffici dirigenziali generali istituiti all'interno dei dipartimenti, sono preposti i dirigenti di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dall'articolo 15 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, ed i magistrati della giurisdizione ordinaria; quando ricorrono specifiche esigenze di servizio, ai medesimi uffici possono essere preposti anche gli altri soggetti elencati al comma l.\n\n\n\n Note all'art. 18:\n - Il testo dell'art. 23 del decreto legislativo n. 29 del 1993, cos\u00ec come sostituito dall'art. 15 del decreto legislativo n. 80/1998, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 23 (Ruolo unico dei dirigenti). - 1. \u00c8 istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ruolo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, articolato in due fasce. La distinzione in fasce ha rilievo agli effetti del trattamento economico e, limitatamente a quanto previsto dall'articolo 19, ai fini del conferimento degli incarichi di dirigenza generale.\n 2. Nella prima fascia del ruolo unico sono inseriti in sede di prima applicazione del presente decreto i dirigenti generali in servizio alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al comma 3 e, successivamente, i dirigenti della seconda fascia che abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali ai sensi dell'art. 19 per un tempo pari ad almeno a cinque anni, senza essere incorsi nelle misure previste dall'art. 21, comma 2, per le ipotesi di responsabilit\u00e0 dirigenziale. Nella seconda fascia sono inseriti gli altri dirigenti in servizio alla medesima data e i dirigenti reclutati attraverso i meccanismi di accesso di cui all'articolo 28.\n 3. Con regolamento da emanare, entro il 31 luglio 1998, ai sensi dell'art. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono disciplinate le modalit\u00e0 di costituzione e tenuta del ruolo unico, articolato in modo da garantire la necessaria specificit\u00e0 tecnica. Il regolamento disciplina altres\u00ec le modalit\u00e0 di elezione del componente del comitato di garanti di cui all'articolo 21, comma 3. Il regolamento disciplina inoltre le procedure, anche di carattere finanziario, per la gestione del personale dirigenziale collocato presso il ruolo unico e le opportune forme di collegamento con le altre amministrazioni interessate.\n 4. La Presidenza del Consiglio dei Ministri cura una banca dati informatica contenente i dati curricolari e professionali di ciascun dirigente, al fine di promuovere la mobilit\u00e0 e l'interscambio professionale degli stessi fra amministrazioni statali, amministrazioni centrali e locali, organismi ed enti internazionali e dell'unione europea.\".\n - Per il testo dell'art. 19 del decreto legislativo n. 29/1993, si veda nelle note all'art. 5.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-08-30&atto.codiceRedazionale=099G0372&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T12:29:53.481473"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n((IL D.L. 25 GIUGNO 2008, N.112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133 HA CONFERMATO L'ABROGAZIONE DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO))\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-11-03&atto.codiceRedazionale=050U0860&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:08:58.178664"} {"text": "\n\n\n Art. 88. \n\n\n I comuni e le province che vogliono unirsi in consorzio per \n provvedere direttamente, attraverso un'azienda speciale \n consorziale, all'impianto ed all'esercizio dei servizi pubblici, \n devono adottare la relativa deliberazione nei modi previsti \n dall'art. 10 e seguenti del testo unico 15 ottobre 1925, n. 2578 e dall'art. 2 e seguenti del presente regolamento ed approvare \n altres\u00ec lo schema di statuto contenente le norme che regolano il consorzio. \n Lo statuto deve determinare lo scopo e la durata del consorzio, i \n mezzi per conseguire lo scopo stesso, il numero dei rappresentanti di ciascun ente, i casi di loro decadenza e tutte le norme necessarie al funzionamento dell'amministrazione consorziale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-12-27&atto.codiceRedazionale=086U0902&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T17:16:23.817899"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n I rimanenti cinque posti di professore di ruolo, di cui due da destinarsi al raddoppiamento di cattedre, saranno assegnati con successivo provvedimento.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 2 novembre 1963\nSEGNI GUI\nVisto, il Guardasigilli: BOSCO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 11 dicembre 1963\nAtti del Governo, registro n. 178, foglio n. 63. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-12-17&atto.codiceRedazionale=063U1784&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T17:36:44.906579"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n\n\n Le disponibilit\u00e0 finanziarie, nonch\u00e9 le somme riscosse a qualsiasi titolo, devono essere tenute in deposito presso un Istituto di credito di diritto pubblico.\n I depositi devono essere intestati all'ufficio centrale ed agli uffici in liquidazione di zona.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-05-21&atto.codiceRedazionale=048U0488&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:57:01.514091"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto il regio decreto 4 ottobre 1928, n. 2416, con il quale i comuni di Bergamasco e Carentino, in provincia di Alessandria, furono riuniti in unico Comune, con denominazione e capoluogo \"Bergamasco\";\n\n\n\n\n\n\nVista l'istanza in data 15 agosto 1953, con la quale la maggioranza qualificata degli elettori del cessato comune di Carentino ne ha chiesto la ricostituzione in Comune autonomo;\n\n\n\n\n\n\nViste le deliberazioni del Consiglio comunale di Bergamasco in data 29 agosto 1953, n. 33, e del Consiglio provinciale di Alessandria in data 8 dicembre 1953, n. 108, con le quali \u00e8 stato espresso parere in ordine alla ricostituzione di cui trattasi;\n\n\n\n\n\n\nVisti gli articoli 33 e 35 del testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934, n. 383;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 15 febbraio 1953, n. 71;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'interno; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 ricostituito il comune di Carentino, in provincia di Alessandria, con la circoscrizione territoriale preesistente alla data della relativa soppressione.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-11-11&atto.codiceRedazionale=055U1024&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T14:33:44.227021"} {"text": "\n\n\nArt. 23-ter\n\n(( (Modifiche alla legge 28 giugno 2012, n. 92, in materia di fondi interprofessionali per la formazione continua) ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Il comma 14 dell'articolo 3 della legge 28 giugno 2012, n. 92, \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"14. In alternativa al modello previsto dai commi da 4 a 13 e dalle relative disposizioni attuative di cui ai commi 22 e seguenti, in riferimento ai settori di cui al comma 4 nei quali siano operanti, alla data di entrata in vigore della presente legge, consolidati sistemi di bilateralit\u00e0 e in considerazione delle peculiari esigenze dei predetti settori, quale quello dell'artigianato, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali di cui al citato comma 4 possono, nel termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, adeguare le fonti normative ed istitutive dei rispettivi fondi bilaterali ovvero dei fondi interprofessionali, di cui all'articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, alle finalit\u00e0 perseguite dai commi da 4 a 13, prevedendo misure intese ad assicurare ai lavoratori una tutela reddituale in costanza di rapporto di lavoro, in caso di riduzione o sospensione dell'attivit\u00e0 lavorativa, correlate alle caratteristiche delle attivit\u00e0 produttive interessate. Ove a seguito della predetta trasformazione venga ad aversi la confluenza, in tutto o in parte, di un fondo interprofessionale in un unico fondo bilaterale rimangono fermi gli obblighi contributivi previsti dal predetto articolo 118 e le risorse derivanti da tali obblighi sono vincolate alle finalit\u00e0 formative\".\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-10-19&atto.codiceRedazionale=012G0201&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:56:27.372180"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n L'art. 6 del decreto ministeriale 27 aprile 1978 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 6. - I sopralluoghi ispettivi tecnico-sanitari devono essere effettuati a cura dell'autorit\u00e0 sanitaria competente, quando lo richiedano particolari circostanze e, comunque, almeno una volta all'anno.\n I controlli microbiologici delle acque devono essere effettuati con frequenza almeno trimestrale, e quelli chimici e fisici con frequenza almeno semestrale.\".\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Roma, 1\u203a agosto 1990\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nRoma, 1\u203a agosto 1990 Il Ministro: DE LORENZO\nVisto, il Guardasigilli: VASSALLI Registrato alla Corte dei conti il 29 agosto 1990\nRegistro n. 9 Sanit\u00e0, foglio n. 175\n Nota all'art. 2:\n - Il testo dell'art. 6 del D. M. 27 aprile 1978, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 6. - I controlli microbiologici, biologici, chimici e fisici nonch\u00e9 i periodici sopralluoghi ispettivi tecnico-sanitari devono essere effettuati quando lo richiedono particolari circostanze sanitarie e, comunque, almeno ogni due anni, a cura delle autorit\u00e0 di cui all'art. 8 della legge 2 maggio 1977, n. 192\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-09-10&atto.codiceRedazionale=090G0289&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T14:42:36.710419"} {"text": "\n\n\n ACCORDO \n TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA \n ED IL GOVERNO DELLA GEORGIA \n SULLA PROMOZIONE E LA RECIPROCA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI \nIL Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Georgia, qui \ndi seguito denominati Parti Contraenti \ndesiderando creare condizioni favorevoli per una maggiore cooperazione economica fra i due Paesi, ed in particolare per gli investimenti di capitale effettuati da investitori di una Parte Contraente nel territorio dell'altra Parte Contraente riconoscendo che la promozione e la reciproca protezione di tali investimenti, fondate su Accordi internazionali, contribuiranno a stimolare iniziative imprenditoriali atte a favorire la prosperit\u00e0 di entrambi i Paesi, \nhanno convenuto quanto segue: \nARTICOLO 1 - Definizioni \nAi fini del presente Accordo: \n1. per \"investimento\" si intende ogni bene investito, prima o dopo l'entrata in vigore del presente Accordo, da persone fisiche o giuridiche di una Parte Contraente nel territorio dell'altra Parte Contraente, in conformat\u00ec alle leggi, ed ai regolamenti di quest'ultima ed includer\u00e0' in particolare, ma non esclusivamente: \na) beni mobili ed immobili, nonch\u00e9 ogni altro diritto di propriet\u00e0' e diritti \"in re\", quali pegni vincoli ed ipoteche; \nb) titoli azionari, titoli obbligazionari, quote di partecipazione o ogni altra forma di partecipazione in imprese ed ogni altro titolo di credito, nonch\u00e9' titoli di Stato; \nc) crediti finanziari o altri redditi aventi valore economico derivanti da investimenti nonch\u00e9 utili reinvestiti ed utili da capitali; \nd) diritti d'autore, marchi commerciali, brevetti, designs industriali ed altri diritti di propriet\u00e0 intellettuale ed industriale, know-how, segreti commerciali, denominazioni commerciali ed avviamento; \ne) ogni diritto di natura economica derivante da legge o da contratto, nonch\u00e9 ogni licenza e concessione rilasciata in conformit\u00e0 alle disposizioni vigenti per l'esercizio di attivit\u00e0 economiche, comprese quelle di prospezione, estrazione e sfruttamento di risorse naturali; \nf) ogni incremento di valore dell'investimento originario. \nQualsiasi modifica della forma dell'investimento non implica un cambiamento della sua sostanza. \n2. Per \"investitore\", si intende qualsiasi persona fisica o giuridica di una Parte Contraente che effettui, direttamente o attraverso sue consociate, investimenti nel territorio dell'altra Parte Contraente. \n3. Per \"persona fisica\", si intende, con riferimento a ciascuna delle due Parti Contraenti qualsiasi persona fisica che abbia per legge la cittadinanza di quello Stato in conformit\u00e0 con le sue leggi. \n4. Per \"persona giuridica\" si intende, con riferimento a ciascuna delle due Parti Contraenti, qualsiasi entit\u00e0 costituita o debitamente strutturata sul territorio di una Parte Contraente in conformit\u00e0 alle sue leggi, avente la sede principale nel territorio di quest'ultima Parte Contraente, o controllata direttamente o indirettamente da cittadini di una Parte Contraente o da persone giuridiche aventi la loro sede principale nel territorio di una Parte Contraente e costituita o debitamente strutturata secondo le leggi di questa Parte Contraente. \n5. Per \"redditi\" si intendono le somme ricavate da un investimento, e in particolare, ma non esclusivamente, profitti, interessi, utili da capitale, dividendi, royalties o compensi e spettanze diverse. \n6. Per \"territorio\" si intendono, oltre alle zone racchiuse entro i confini terrestri, anche le \"zone marittime\". Queste ultime comprendono altres\u00ec le zone marine e sottomarine sulle quali le Parti Contraenti esercitano la loro sovranit\u00e0, nonch\u00e9 diritti sovrani e giurisdizionali, secondo il Diritto Internazionale. \n7. Per \"Accordo di investimento\" si intende un accordo fra una Parte Contraente (le sue agenzie o i suoi rappresentanti) ed un investitore dell'altra Parte Contraente in materia di investimento. \n8. Per \"diritto di accesso\" si intende il diritto dell'investitore di una delle due Parti Contraenti di essere ammesso ad effettuare investimenti nel territorio dell'altra Parte Contraente, in conformit\u00e0 alle leggi ed ai regolamenti di quest'ultima Parte Contraente. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-04-20&atto.codiceRedazionale=099G0162&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T15:28:12.861417"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n Il terzo comma dell'articolo 10 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Per gli immobili, il danneggiato che non possa produrre gli atti dimostrativi della sua propriet\u00e0, deve corredare la domanda con un atto da cui risulti il possesso utile agli effetti dell'articolo 1158 del Codice civile. A tale fine potr\u00e0 essere ammessa una dichiarazione giurata resa al pretore o al notaio dall'interessato e da quattro cittadini del luogo in cui \u00e8 sito o era sito l'immobile, i quali attestino la notoria appartenenza di esso, e per quale titolo, al richiedente il contributo. Analogamente si potr\u00e0 documentare la propriet\u00e0 degli autoveicoli, individuati in base al numero di targa, iscritti in pubblici registri, in conformit\u00e0 e per gli effetti dell'art. 1162 del Codice civile\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-10-28&atto.codiceRedazionale=067U0955&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:09:38.368275"} {"text": "\n\n\nArt. 5-ter\n(Disposizioni in materia di personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro)\n\n\n1. Al fine di rafforzare la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e l'attivit\u00e0 di contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, l'Ispettorato nazionale del lavoro \u00e8 autorizzato a bandire una procedura di concorso e conseguentemente ad assumere a tempo indeterminato, con incremento della dotazione organica nel limite delle unit\u00e0 eccedenti, un contingente di personale ispettivo, da inquadrare nell'Area terza, posizione economica F1, fino a 150 unit\u00e0 a decorrere dall'anno 2021.\nL'Ispettorato nazionale del lavoro comunica al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze il numero delle unit\u00e0 assunte e la relativa spesa annua. Ai relativi oneri, pari a euro 6.387.000 a decorrere dall'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. ((6))\n\n\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (6)\n\n\n Il D.L. 2 marzo 2024, n. 19 ha disposto (con l'art. 31, comma 1) che \"Al fine di rafforzare l'attivit\u00e0 di vigilanza in materia di lavoro, legislazione sociale, nonch\u00e9 di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro mediante il potenziamento del personale ispettivo preposto ai controlli sul territorio, le autorizzazioni alle assunzioni non utilizzate dall'Ispettorato nazionale del lavoro e previste dall'articolo 13, comma 2, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, e dall'articolo 5-ter del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, sono prorogate sino al 31 dicembre 2025\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-09-04&atto.codiceRedazionale=19G00109&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T10:43:08.624951"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Perugia, approvato e modificato con i decreti su indicati \u00e8 ulteriormente modificato come dal testo annesso al presente decreto - vistato dal Ministro per la pubblica istruzione - contenente le norme relative all'ordinamento della nuova Facolt\u00e0.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 31 ottobre 1961\n\nPerugia, approvato e modificato con i decreti su indicati \u00e8 ulteriormente modificato come dal testo annesso al presente decreto - vistato dal Ministro per la pubblica istruzione - contenente le norme relative all'ordinamento della nuova Facolt\u00e0.\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nDato a Roma, add\u00ec 31 ottobre 1961 Per il Presidente della Repubblica Il Presidente del Senato MERZAGORA GUI - COLOMBO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 Luglio 1965\nAtti del Governo, registro n. 195, foglio n. 112. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-07-26&atto.codiceRedazionale=064U1696&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-09T22:55:32.820442"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n 1. Il decreto-legge 31 agosto 1987, n. 359, recante provvedimenti urgenti per la finanza locale, \u00e8 convertito in legge con le seguenti modificazioni:\n All'articolo 1, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente comma:\n \"3-bis. Per i comuni individuati in applicazione dei decreti-legge 20 luglio 1987, n. 293, e 19 settembre 1987, n. 384, il termine per l'adozione della deliberazione relativa al conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1986 \u00e8 prorogato al 31 marzo 1988\".\n Dopo l'articolo 1, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 1-bis (Esercizio provvisorio del bilancio). - 1. L'esercizio provvisorio del bilancio delle province, dei comuni e dei relativi consorzi e delle comunit\u00e0 montane non pu\u00f2 essere superiore a 4 mesi\".\n All'articolo 2, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente comma:\n \"1-bis. Per l'anno 1988 la facolt\u00e0 di cui al comma 1 pu\u00f2 essere esercitata dai comuni e dalle province, ove la comunicazione non sia avvenuta entro il termine del 15 novembre 1987\".\n All'articolo 3:\n il comma 1 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"1. Lo Stato concorre per gli anni 1987 e 1988 al finanziamento dei bilanci dei comuni, delle province e delle comunit\u00e0 montane con i seguenti fondi:\n a) fondo ordinario per la finanza locale, in misura pari alle erogazioni autorizzate ai sensi del comma 1 del successivo articolo 4;\n b) fondo perequativo per la finanza locale, determinato in lire 2.652 miliardi per il 1987 e lire 3.370 miliardi per il 1988, di cui rispettivamente lire 2.231 miliardi e lire 2.720 miliardi per i comuni, e lire 421 miliardi e lire 650 miliardi per le province. La quota annua del fondo perequativo per le province \u00e8 comprensiva degli importi corrispondenti alle riduzioni apportate ai contributi ordinari secondo il criterio di cui al successivo articolo 4, comma 1, lettera a). Per il solo anno 1987, il fondo perequativo per i comuni \u00e8 maggiorato, in via straordinaria, di lire 840 miliardi.\n c) fondo per lo sviluppo degli investimenti dei comuni e delle province pari, per l'anno 1987, ai contributi dello Stato concessi per l'ammortamento dei mutui contratti a tutto il 31 dicembre 1986.\nDetto fondo \u00e8 maggiorato per ciascuno degli anni 1988 e 1989 di lire 1.050 miliardi annui, di cui lire 935 miliardi per i comuni e lire 115 miliardi per le province;\n d) fondo ordinario per il finanziamento delle comunit\u00e0 montane per un ammontare di lire 40 miliardi per il 1987 e lire 31,2 miliardi per il 1988;\n e) fondo per lo sviluppo degli investimenti delle comunit\u00e0 montane per un ammontare di lire 20 miliardi per l'anno 1988\";\n il comma 2 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"2. I fondi perequativi per i comuni e le province e il fondo ordinario per le comunit\u00e0 montane sono maggiorati del complessivo importo di lire 623 miliardi per l'anno 1987 e di lire 745 miliardi per l'anno 1988, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera c), e comma 2, lettera b), del decreto-legge 28 agosto 1987, n. 355, concernente il finanziamento integrativo della spesa per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, del Fondo sanitario nazionale, del fondo comune regionale e del fondo ordinario per la finanza locale, nonch\u00e9 per consentire la corresponsione di anticipazioni al personale\";\n al comma 3, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente periodo:\n \"Per l'anno 1988 il riparto del fondo di lire 745 miliardi a comuni, province e comunit\u00e0 montane \u00e8 effettuato con la stessa proporzione adottata con il citato decreto del 19 maggio 1987\".\n L'articolo 4 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 4 (Fondo ordinario per la finanza locale). - 1. A valere sul fondo ordinario per la finanza locale di cui al precedente articolo 3, comma 1, lettera a), il Ministero dell'interno \u00e8 autorizzato a corrispondere per gli anni 1987 e 1988:\n a) a ciascuna provincia un contributo pari all'ammontare delle somme spettanti per l'anno 1986 ai sensi dell'articolo 4, comma 3, del decreto-legge 1 luglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, ridotto progressivamente del 5 per cento annuo costante calcolato sul contributo ordinario spettante per l'anno 1986. L'importo della detrazione confluisce annualmente al fondo perequativo;\n b) a ciascun comune un contributo pari all'ammontare delle somme spettanti per l'anno 1986, ai sensi dell'articolo 4, comma 4, del decreto-legge 1 luglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, al netto delle somme la cui erogazione \u00e8 stata rinviata al 1987 ai sensi dello stesso articolo 4, comma 4.\n 2. Ferma restando l'erogazione dei contributi stabiliti con l'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1986, n. 922, con l'articolo 4 del decreto-legge 2 marzo 1987, n. 55, con l'articolo 4 del decreto-legge 2 maggio 1987, n. 167, e con l'articolo 4 del decreto-legge 30 giugno 1987, n. 256, il residuo contributo spettante a ciascun comune e a ciascuna provincia, per l'anno 1987, \u00e8 corrisposto entro il 31 ottobre 1987. Per l'anno 1988, alla corresponsione del contributo provvede il Ministero dell'interno entro il primo mese di ciascun trimestre.\n 3. L'erogazione della quarta rata resta subordinata all'inoltro al Ministero dell'interno, entro il 15 settembre 1987, per l'anno 1987, ed entro il 30 giugno 1988, per l'anno 1988, della certificazione del bilancio di previsione e della certificazione del conto consuntivo del penultimo anno precedente. Le certificazioni sono firmate dal legale rappresentante dell'ente, dal segretario e dal ragioniere, ove esista. Copia dei predetti certificati, relativi alle province e ai comuni con popolazione superiore ad 8.000 abitanti, \u00e8 trasmessa dal Ministero dell'interno ai Ministeri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica e alla Corte dei conti - sezione enti locali.\n 4. Per l'anno 1987, le modalit\u00e0 delle certificazioni sono state stabilite dal decreto del Ministro dell'interno, di concerto coi Ministri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, in data 3 aprile 1987, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 aprile 1987. Per l'anno 1988, le modalit\u00e0 delle certificazioni sono stabilite con decreto del Ministro dell'interno, di concerto coi Ministri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, sentite l'Associazione nazionale dei comuni italiani e l'Unione delle province d'Italia, entro il 15 novembre 1987.\n 5. Il certificato del bilancio \u00e8 allegato al bilancio di previsione e trasmesso con questo al competente organo regionale di controllo, il quale \u00e8 tenuto ad attestare che il certificato stesso \u00e8 regolarmente compilato e corrispondente alle previsioni del bilancio divenuto esecutivo. Entro dieci giorni dall'avvenuto esame del bilancio, il medesimo organo inoltra il certificato, con le modalit\u00e0 stabilite nel decreto ministeriale di cui al comma 4, al Ministero dell'interno e ne restituisce un esemplare all'ente\".\n L'articolo 5 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 5 (Fondo perequativo per la finanza locale). - 1. A valere sul fondo perequativo di lire 421 miliardi per il 1987 e lire 650 miliardi per il 1988 di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), il Ministero dell'interno \u00e8 autorizzato a corrispondere a ciascuna provincia:\n a) quote pari a lire 261 miliardi per il 1987 e lire 229 miliardi per il 1988, secondo i seguenti criteri:\n 1) per il 20 per cento in proporzione alla popolazione residente al 31 dicembre del penultimo anno precedente a quello di ripartizione secondo gli ultimi dati pubblicati dall'ISTAT;\n 2) per il 20 per cento in proporzione alla popolazione di et\u00e0 compresa tra i 15 ed i 19 anni residente alla data dell'ultima rilevazione dell'ISTAT;\n 3) per il 20 per cento in proporzione alla lunghezza delle strade provinciali, quali risultano al Ministero dei lavori pubblici;\n 4) per il 10 per cento in proporzione alle dimensioni territoriali della provincia, quali risultano all'ISTAT;\n 5) per il 30 per cento in proporzione alla popolazione residente in ciascuna provincia, come sopra indicata, moltiplicata per il reciproco del reddito medio pro capite della provincia stessa, quale risulta dalle stime appositamente effettuate dall'ISTAT per l'applicazione del presente articolo, con riferimento agli ultimi dati disponibili al momento della ripartizione;\n b) le quote di lire 160 miliardi e di lire 421 miliardi consolidate per ciascuno degli anni 1987 e 1988 nelle misure corrisposte, per ciascun ente, negli esercizi precedenti.\n 2. A valere sui fondi perequativi di lire 2.231 miliardi per l'anno 1987 e di lire 2.720 miliardi per l'anno 1988, di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), il Ministero dell'interno \u00e8 autorizzato a corrispondere:\n a) le quote pari a lire 591 miliardi e 459 miliardi relative, rispettivamente, agli anni 1987 e 1988, secondo i seguenti criteri:\n 1) per l'80 per cento in proporzione alla popolazione residente al 31 dicembre del penultimo anno precedente a quello di ripartizione, secondo i dati pubblicati dall'ISTAT, ponderata con un coefficiente moltiplicatore compreso tra il minimo di 1 ed il massimo di 2, in corrispondenza della dimensione demografica di ciascun comune. Il coefficiente moltiplicatore \u00e8 ulteriormente ponderato con il parametro 1,06 per i comuni parzialmente montani, con il parametro 1,12 per i comuni interamente montani, purch\u00e9 il coefficiente massimo non sia nel complesso superiore a 2. La caratteristica di montanit\u00e0 \u00e8 quella fissata per legge. A tal fine \u00e8 definita, secondo la metodologia esposta nel rapporto redatto dalla commissione di ricerca sulla finanza locale, la funzione di secondo grado nel logaritmo della popolazione residente, i cui parametri sono calcolati mediante interpolazione con il criterio statistico dei minimi quadrati delle medie pro capite delle spese correnti dei vari servizi dei comuni appartenenti alla stessa classe demografica. La spesa corrente \u00e8 quella risultante dal certificato del conto consuntivo 1983 dei comuni che, nelle varie classi demografiche, hanno un comportamento omogeneo di produzione dei servizi, senza tener conto delle spese per ammortamento dei beni patrimoniali, per interessi passivi, per fitti figurativi e per altre poste correttive e compensative delle entrate. Le classi demografiche sono cos\u00ec definite: meno di 500 abitanti, da 500 a 999, da 1.000 a 1.999, da 2.000 a 2.999, da 3.000 a 4.999, da 5.000 a 9.999, da 10.000 a 19.999, da 20.000 a 59.999, da 60.000 a 99.999, da 100.000 a 249.999, da 250.000 a 499.999, da 500.000 a 1.499.999, da 1.500.000 e oltre.\nPer il 1988 si applica il coefficiente 2 per i comuni individuati in applicazione dei decreti-legge 20 luglio 1987, n. 293, e 19 settembre 1987, n. 384;\n 2) per il 20 per cento in proporzione alla popolazione residente in ciascun comune, moltiplicata per il reciproco del reddito medio pro capite della provincia di appartenenza, quale risulta dalle stime appositamente effettuate dall'ISTAT per l'applicazione del presente articolo, con riferimento agli ultimi dati disponibili al momento della ripartizione;\n b) una quota pari a lire 200 miliardi per l'anno 1987 e lire 30 miliardi per l'anno 1988 tra i comuni il cui contributo pro capite, ordinario e perequativo, spettante per l'anno 1986 ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 5, comma 2, del decreto-legge 1 luglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, risulti pari o inferiore all'80 per cento della media nazionale dei contributi ordinari e perequativi della classe di appartenenza. A questo fine le ultime due classi demografiche sono unificate. La ripartizione \u00e8 effettuata secondo i criteri di cui alla precedente lettera a), numeri 1) e 2);\n c) le quote di lire 1.440 miliardi e di lire 2.231 miliardi; tali quote sono consolidate per ciascuno degli anni 1987 e 1988.\n 3. I contributi perequativi sono integralmente corrisposti entro il 31 maggio di ciascun anno.\n 4. L'importo di lire 840 miliardi di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), \u00e8 attribuito dal Ministero dell'interno a ciascun comune secondo i criteri di cui al comma 2, lettera a), del presente articolo.\n 5. L'ammontare delle somme spettanti ai comuni e alle province ai sensi dell'articolo 3, comma 3, \u00e8 attribuito:\n a) per le province, con i criteri di cui al comma 1, lettera a), numeri da 1) a 4) del presente articolo, con la conseguente rideterminazione proporzionale delle quote;\n b) per i comuni, con i criteri di cui al comma 2, lettera a), numero 1) del presente articolo\".\n All'articolo 6:\n al comma 1, le lettere b) e c) sono sostituite dalle seguenti:\n \"b) per i mutui contratti dai comuni in ciascuno degli anni 1987 e 1988, entro il limite massimo di lire 14.327 per abitante, maggiorato di lire 13 milioni, lire 15 milioni, lire 18 milioni, lire 20 milioni, lire 22 milioni e lire 25 milioni, rispettivamente per i comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, da 1.000 a 1.999, da 2.000 a 2.999, da 3.000 a 4.999, da 5.000 a 9.999 e da 10.000 a 19.999, secondo i dati al 31 dicembre del penultimo anno antecedente, rilevati dall'ISTAT;\n c) per i mutui contratti dalle province in ciascuno degli anni 1987 e 1988, in misura pari a lire 2.048 per abitante. La popolazione residente \u00e8 computata in base ai dati al 31 dicembre del penultimo anno antecedente, rilevati dall'ISTAT\".\n al comma 3, le parole: \"negli anni 1986 e 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"negli anni 1986, 1987 e 1988\".\n al comma 4, dopo le parole: \"28 febbraio 1988\" sono aggiunte le seguenti: \"e del 28 febbraio 1989 per i mutui contratti nel 1988\"; e le parole: \"per i mutui contratti nell'anno 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"per i mutui contratti negli anni 1987 e 1988\";\n dopo il comma 4, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"4-bis. All'articolo 7, comma 13, della legge 22 dicembre 1986, n. 910, le parole da: \"\u00e8 posto a carico del bilancio dello Stato\" fino a: \"citata legge n. 887 del 1984\" sono sostituite dalle seguenti: \"\u00e8 posto a carico del bilancio dello Stato, a decorrere dall'anno 1987, con analoga corrispondente riduzione del contributo erariale per lo sviluppo degli investimenti attribuito ai sensi dell'articolo 6, quindicesimo comma, della legge 22 dicembre 1984, n. 887\";\n al comma 6, le parole: \"per i mutui contratti nell'anno 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"per i mutui contratti negli anni 1987 e 1988\".\n Dopo l'articolo 6, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 6-bis (Interpretazione autentica). - 1. Le disposizioni di cui al primo comma dell'articolo 3 del decreto-legge 29 dicembre 1977, n. 946, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 1978, n. 43, devono intendersi applicabili alle annualit\u00e0 dovute dal comune di Napoli, ai sensi del terzo e del quarto comma dell'articolo 3 della legge 27 gennaio 4962, n. 7, a titolo di rimborso delle somme anticipate dallo Stato a tutto il 31 dicembre 1980.\n 2. La disposizione di cui al comma 1 ha valore di interpretazione autentica\".\n All'articolo 7:\n il comma 1 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"1. A valere sul fondo ordinario per il finanziamento delle comunit\u00e0 montane, di cui al precedente articolo 3, comma 1, lettera d), il Ministero dell'interno assegna una quota di lire 40 milioni a ciascuna comunit\u00e0 montana, al netto, per l'anno 1987, del contributo stabilito con l'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1986, n. 922. La restante disponibilit\u00e0 del fondo viene ripartita tra le comunit\u00e0 montane in proporzione alla popolazione montana residente al 31 dicembre del penultimo anno precedente, secondo i dati pubblicati dall'ISTAT\";\n al comma 2, le parole: \"L'erogazione del contributo\" sono sostituite dalle seguenti: \"Per l'anno 1987, l'erogazione del contributo\"; e sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: \"Per l'anno 1988, l'erogazione del contributo spettante \u00e8 subordinata alla presentazione, entro il 30 giugno 1988, ai Ministeri dell'interno, del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, di apposita certificazione del bilancio di previsione e del conto consuntivo del penultimo anno precedente, le cui modalit\u00e0 sono stabilite con decreto del Ministro dell'interno, di concerto coi Ministri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, sentita l'Unione nazionale comuni, comunit\u00e0, enti montani, entro il 15 novembre 1987. Alla erogazione del residuo contributo provvede il Ministero dell'interno entro il 31 luglio 1988\";\n al comma 4, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente periodo: \"Tale norma esplica efficacia anche nei confronti dei consorzi costituiti tra comuni e province\".\n All'articolo 8:\n il comma 5 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"5. \u00c8 autorizzata la spesa di lire 157 miliardi per l'anno 1987 e di lire 168 miliardi per l'anno 1988, da iscrivere nello stato di previsione del Ministero del bilancio e della programmazione economica, per le finalit\u00e0 di cui alla legge 23 marzo 1981, n. 93\"; al comma 9, le parole: \"28 febbraio 1988\" sono sostituite dalle seguenti: \"28 febbraio dell'anno successivo a quello della contrazione del mutuo\".\n All'articolo 9:\n al comma 5, le parole da: \"L'importo delle perizie\" sino alla fine del comma, sono sostituite dalle seguenti: \"L'importo delle perizie suppletive e di variante ai progetti esecutivi approvati successivamente al 1 gennaio 1983 non pu\u00f2 superare il 30 per cento dell'importo dei lavori previsti nel progetto originale deliberato.\nQualora il finanziamento dell'opera venga effettuato con il ricorso al credito, l'importo del mutuo suppletivo potr\u00e0 essere comprensivo, oltre che delle variazioni di spesa dei lavori nella misura massima di cui al precedente comma, anche delle variazioni delle altre componenti il quadro economico, compresa la revisione prezzi\";\n al comma 7, dopo le parole: \"alla costruzione\" sono aggiunte le seguenti: \"o ristrutturazione\";\n al comma 9, dopo la parola: \"relativi\" sono aggiunte le seguenti: \"a domande gi\u00e0 presentate alla data del 31 agosto 1987 ed\".\n All'articolo 10:\n al comma 2, le parole: \"Per l'anno 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"Per ciascuno degli anni 1987 e 1988\"; dopo le parole: \"600 miliardi\" sono aggiunte le seguenti: \"annui\"; ed \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente periodo: \"I mutui di cui al presente comma possono essere concessi, su deliberazione dei comuni beneficiari, direttamente ai consorzi regolarmente costituiti di cui i comuni stessi facciano parte, purch\u00e9 l'intervento sia realizzato sul proprio territorio\";\n il comma 5 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"5. Per l'anno 1987 rimane fermo il termine del 31 maggio 1987 stabilito dall'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 2 maggio 1987, n. 167. Per l'anno 1988 tale termine \u00e8 fissato al 31 marzo. Gli enti locali devono inoltrare le richieste di finanziamento alla Cassa depositi e prestiti sulla base di progetti esecutivi approvati, entro i successivi sessanta giorni, a pena di decadenza\";\n \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente comma:\n \"13-bis. La Cassa depositi e prestiti \u00e8 autorizzata a concedere i mutui di cui all'articolo 11, comma 2, del decreto-legge 1 luglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, anche ai consorzi di comuni e di province\".\n Dopo l'articolo 10, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 10-bis (Indebitamento delle aziende locali). - 1. I mutui contratti dalle aziende speciali degli enti locali devono essere garantiti con delegazioni di pagamento sulle proprie entrate effettiva accertate in base al conto aziendale dell'esercizio precedente, reso dalla commissione amministratrice e deliberato dal consiglio comunale o provinciale ovvero dall'assemblea consortile, ai sensi dell'articolo 16 del testo unico approvato con regio decreto 15 ottobre 1925, n. 2578. Il rilascio delle delegazioni di pagamento \u00e8 effettuato secondo le modalit\u00e0 di cui all'articolo 2, secondo comma, della legge 4 luglio 1967, n. 537, con esclusione della sottoscrizione da parte del rappresentante legale dell'ente locale.\n 2. Nessun mutuo pu\u00f2 essere direttamente contratto dalle aziende se l'importo degli interessi di ciascuna rata annuale di ammortamento, gravante sul bilancio della azienda, sommato all'ammontare degli interessi dei mutui precedentemente contratti, supera il 25 per cento delle entrate di cui al comma 1. Nessun mutuo pu\u00f2, comunque, essere contratto se dal conto consuntivo del penultimo esercizio e dal bilancio preventivo dell'esercizio in cui \u00e8 deliberata l'assunzione del mutuo risulti un disavanzo di gestione.\n 3. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 3, secondo, terzo e quarto comma, della legge 21 dicembre 1978, n. 843.\n 4. L'indebitamento per anticipazioni di tesoreria o di cassa delle aziende non pu\u00f2 superare complessivamente il limite dei tre dodicesimi delle entrate ordinarie accertate nell'anno precedente.\n 5. Ai fini del ricorso alle anticipazioni di tesoreria o di cassa l'azienda \u00e8 tenuta, nel caso in cui il servizio di tesoreria o di cassa sia espletato da pi\u00f9 istituti di credito, a comunicare all'istituto interessato l'ammontare dell'anticipazione al momento disponibile sulla base di quanto disposto al comma 4. \u00c8 fatto comunque divieto all'istituto di credito di concedere l'anticipazione in mancanza della predetta comunicazione.\n 6. Le disposizioni del presente articolo sono estese, in quanto applicabili, alle societ\u00e0 per azioni a prevalente capitale di enti locali territoriali che gestiscono pubblici servizi\".\n Dopo l'articolo 11, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 11-bis (Interpretazione autentica). - 1. Alle disposizioni recate dall'articolo 12 della legge 28 gennaio 1977, n. 10, come sostituito dall'articolo 16-bis del decreto-legge 1 luglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, continuano ad applicarsi le norme stabilite dalla legge 29 ottobre 1984, n. 720\".\n All'articolo 12:\n al comma 1, dopo le parole: \"32 per cento per l'anno 1987\" sono aggiunte le seguenti: \"ed al 36 per cento per l'anno 1988\"; e dopo la parola: \"danneggiati\" sono aggiunte le seguenti: \", nonch\u00e9 per i comuni individuati in applicazione dei decreti-legge 20 luglio 1987, n. 293 e 19 settembre 1987, n. 384,\";\n al comma 2, le parole: \"per l'anno 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"per l'anno 1988\"; e le parole: \"entro il 31 marzo 1988\" sono sostituite dalle seguenti: \"entro il 31 marzo 1989\";\n al comma 3, le parole: \"30 settembre 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"31 marzo 1988\";\n il comma 4 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"4. La cremazione di cui al titolo XVI del decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 1975, n. 803, \u00e8 servizio pubblico gratuito al pari della inumazione in campo comune indicata all'articolo 68 del predetto decreto del Presidente della Repubblica.\nIl costo per le cremazioni di salme di persone non indicate all'articolo 48 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 803 del 1975, eseguite per conto di comuni sprovvisti di apposita area, \u00e8 rimborsato dai comuni nei quali le persone avevano in vita la residenza all'ente gestore dell'impianto secondo una tariffa stabilita entro il 31 dicembre 1987 con decreto del Ministro dell'interno, sentiti l'ANCI e la CISPEL\".\n All'articolo 13, al comma 1, le parole: \"Per l'anno 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"Per gli anni 1987 e 1988\".\n All'articolo 15, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente comma:\n \"3-bis. A decorrere dalle bollette e fatture emesse dall'impresa distributrice dell'energia elettrica dal 1 gennaio 1988, e comprendenti tra i mesi indicati quello di febbraio 1988, le misure dell'addizionale di lire 14, lire 6 e lire 8, di cui al comma 1, sono aumentate rispettivamente a lire 15, lire 6,5 e lire 8,5\".\n All'articolo 16, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:\n \"8-bis. Per il 1988 la copertura di cui al comma 2 non pu\u00f2 essere inferiore al 60 per cento. Il relativo aumento delle tariffe deve essere deliberato entro il 31 dicembre 1987. Si applica la disposizione di cui al comma 3.\n 8-ter. La facolt\u00e0 di cui al comma 5 pu\u00f2 essere esercitata, nei limiti e secondo le modalit\u00e0 ivi previsti, anche per l'anno 1988. Le relative deliberazioni devono essere adottate entro il 31 dicembre 1987.\n 8-quater. Gli aumenti deliberati per l'anno 1988 ai sensi del comma 8-bis e la maggiorazione deliberata ai sensi del comma 8-ter sono iscritti a ruolo e sono riscossi in due rate con scadenza nei mesi di giugno e settembre 1988.\n 8-quinquies. La quota del fondo perequativo spettante ai comuni per l'anno 1988, determinata in base al reciproco del reddito medio pro capite provinciale, \u00e8 corrisposta a titolo provvisorio in attesa che l'ente abbia dimostrato di aver iscritto a ruolo per l'anno stesso un ammontare della tassa non inferiore alla misura prevista dal comma 8-bis. L'ente \u00e8 tenuto a trasmettere, entro il 31 marzo 1989, apposita certificazione firmata dal legale rappresentante, dal segretario e dal ragioniere ove esista. In caso di mancata osservanza, l'ente \u00e8 tenuto alla restituzione della quota.\n 8-sexies. Le modalit\u00e0 delle certificazioni sono stabilite entro il 30 settembre 1988, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri del tesoro e delle finanze, sentita l'Associazione nazionale dei comuni italiani\".\n Dopo l'articolo 16, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 16-bis (Tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche).\n- 1. A decorrere dall'anno 1988, \u00e8 obbligatoria per i comuni e le province l'istituzione della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche prevista dagli articoli 192 e seguenti del testo unico per la finanza locale, approvato con regio decreto 14 settembre 1931, n. 1175, e successive modificazioni ed integrazioni. Le relative tariffe sono aumentate, con effetto dal 1 gennaio 1988, del 30 per cento.\n 2. In deroga alla disposizione di cui all'articolo 273 del citato testo unico per la finanza locale, le tariffe per l'anno 1988 dovranno essere deliberate entro il 31 dicembre 1987.\n 3. L'omologazione del Ministero delle finanze, richiesta a norma del combinato disposto degli articoli 102 del testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, 21 e 273 del citato testo unico per la finanza locale, non condiziona l'esecutivit\u00e0 dei provvedimenti che sono soggetti all'omologazione\".\n All'articolo 18:\n il comma 3 \u00e8 soppresso;\n sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:\n \"6-bis. Con effetto dal 1 gennaio 1988 \u00e8 soppressa la facolt\u00e0 dell'ulteriore aumento del 30 per cento di cui alla lettera b) dell'articolo 25 del decreto-legge 28 febbraio 1983, n. 55, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1983, n. 131.\n 6-ter. Con effetto dal 1 gennaio 1988 le tariffe in materia di imposta comunale sulla pubblicit\u00e0 e diritti sulle pubbliche affissioni sono aumentate del 50 per cento. L'aumento \u00e8 del 20 per cento se \u00e8 stata esercitata entro il 31 dicembre 1987 la facolt\u00e0 di cui alla lettera b) dell'articolo 25 del decreto-legge citato al comma 6-bis.\n 6-quater. Con effetto dal 1 gennaio 1988 le tariffe di cui al comma 6-ter si applicano nella misura massima\".\n All'articolo 19:\n il comma 1 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"1. Le tariffe degli acquedotti comunque gestiti dagli enti locali devono, nel secondo semestre dell'anno 1987, assicurare la copertura di almeno il 60 per cento di tutti i costi di gestione, comprese le spese di personale, per beni, servizi e trasferimenti e per gli oneri di ammortamento dei mutui, esclusi quelli finanziati con contributo statale o regionale, che per gli stessi sono stati contratti sia direttamente dall'ente gestore o dall'azienda, sia dagli enti proprietari o consorziati. Il consiglio dell'ente delibera, entro il 30 settembre 1987, per l'anno 1987 e per gli anni seguenti, nella stessa seduta in cui approva il bilancio annuale, l'adeguamento della tariffa in relazione alla quantit\u00e0 di acqua erogata o convenzionalmente determinata nell'esercizio precedente. Per l'anno 1988 le tariffe degli acquedotti devono coprire almeno il 70 per cento dei costi di gestione\";\n al comma 4, le parole: \"per l'anno 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"per gli anni 1987 e 1988\"; e dopo le parole \"entro il 31 marzo 1988\" sono aggiunte le seguenti: \"ed entro il 31 marzo 1989\";\n al comma 5, dopo le parole: \"entro il 30 settembre 1987\" sono aggiunte le seguenti: \"ed entro il 30 settembre 1988\".\n Dopo l'articolo 19, sono aggiunti i seguenti:\n \"Art. 19-bis (Canone per la raccolta e la depurazione delle acque).\n- 1. Il limite massimo previsto dal trentesimo comma dell'articolo 6 della legge 22 dicembre 1984, n. 887, \u00e8 elevato a lire 400. I conseguenti aumenti possono essere deliberati dagli enti gestori del servizio per l'anno 1987 entro il 30 ottobre 1987 e per l'anno 1988 entro il 31 dicembre 1987.\n \"Art. 19-ter (Diritti di segreteria). - 1. I diritti di segreteria di cui al numero 4 della tabella D allegata alla legge 8 giugno 1962, n. 604, come modificata dall'articolo 27 del decreto-legge 28 febbraio 1983, n. 55, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1983, n. 131, sono cos\u00ec modificati:\n a) sulle prime lire 100.000, lire 12.000;\n b) sugli importi eccedenti lire 100.000 fino a lire 2 milioni, il 2,5 per cento;\n c) sugli importi eccedenti lire 2 milioni fino a lire 10 milioni, l'1,3 per cento;\n d) sugli importi eccedenti lire 10 milioni fino a lire 60 milioni, lo 0,80 per cento;\n e) sugli importi eccedenti lire 60 milioni fino a lire 300 milioni, lo 0,60 per cento;\n f) sugli importi eccedenti lire 300 milioni fino a lire un miliardo, lo 0,30 per cento;\n g) oltre lire un miliardo, lo 0,15 per cento\".\n All'articolo 21, al comma 1, le parole: \"non oltre il periodo 1 gennaio 1987-31 marzo 1988\" sono sostituite dalle seguenti: \"non oltre il periodo 1 gennaio 1987-31 dicembre 1988\".\n All'articolo 22:\n al comma 1, le parole: \"1 gennaio 1988\" sono sostituite dalle seguenti: \"1 gennaio 1989\"; e dopo le parole: \"retribuzione soggetta a contributo\" sono aggiunte le seguenti: \", l'ammontare dei contributi indicati nei mandati\";\n al comma 3, \u00e8 soppressa la parola: \"direttamente\";\n al comma 4, sono soppresse le parole: \", gli importi dei versamenti effettuati, nonch\u00e9 copia delle distinte relative all'anno precedente\";\n al comma 6, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente periodo: \"Con effetto dal 1 gennaio 1989, il disposto del comma 21 dell'articolo 2 del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 1983, n. 638, \u00e8 esteso alle variazioni di carattere individuale del trattamento economico di attivit\u00e0 di servizio\";\n al comma 7, le parole: \"31 dicembre 1987\" sono sostituite dalle seguenti: \"31 dicembre 1988\".\n All'articolo 23, al comma 1, dopo la parola: \"comuni\" sono aggiunte le seguenti: \", dai consorzi di comuni\".\n Dopo l'articolo 24, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 24-bis (Atti di pignoramento delle somme degli enti sui conti di tesoreria unica). - 1. Dopo l'articolo 1 della legge 29 ottobre 1984, n. 720, \u00e8 inserito il seguente:\n \"Art. 1-bis. - 1. I pignoramenti ed i sequestri, a carico degli enti ed organismi pubblici di cui al primo comma dell'articolo 1, delle somme affluite nelle contabilit\u00e0 speciali intestate ai predetti enti ed organismi pubblici si eseguono, secondo il procedimento disciplinato al capo III del titolo II del libro III del codice di procedura civile, con atto notificato all'azienda o istituto cassiere o tesoriere dell'ente od organismo contro il quale si procede nonch\u00e9 al medesimo ente od organismo debitore.\n 2. Il cassiere o tesoriere assume la veste del terzo ai fini della dichiarazione di cui all'articolo 547 del codice di procedura civile e di ogni altro obbligo e responsabilit\u00e0 ed \u00e8 tenuto a vincolare l'ammontare per cui si procede nelle contabilit\u00e0 speciali con annotazione nelle proprie scritture contabili.\n 3. In caso di pignoramenti o sequestri di entrate proprie degli enti ed organismi pubblici di cui al primo comma dell'articolo 1 eseguiti anteriormente al versamento di queste in contabilit\u00e0 speciale, il cassiere o tesoriere provvede ugualmente al dovuto versamento nella contabilit\u00e0 speciale con annotazione del relativo vincolo.\n 4. Restano ferme le cause di impignorabilit\u00e0, insequestrabilit\u00e0 ed incedibilit\u00e0 previste dalla normativa vigente, nonch\u00e9 i vincoli di destinazione imposti, o derivanti dalla legge\"\".\n L'articolo 29 \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 29 (Copertura finanziaria). - 1. All'onere derivante dall'applicazione del presente decreto, con esclusione di quello derivante dagli articoli 3, comma 2, 10, comma 11, e 23, valutato in lire 22.213.400 milioni per l'anno 1987, lire 23.126.200 milioni per l'anno 1988 e lire 2.220.000 milioni per l'anno 1989, si provvede:\n a) quanto a lire 21.105.000 milioni per l'anno 1987 e lire 21.738.200 milioni per l'anno 1988, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1987-1989, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1987, utilizzando l'accantonamento \"Disposizioni finanziarie per i comuni e le province (comprese comunit\u00e0 montane)\";\n b) quanto a lire 850.000 milioni per l'anno 1987, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1987, utilizzando l'accantonamento \"Contributo aggiuntivo in favore degli enti locali\";\n c) quanto a lire 157.000 milioni per l'anno 1987 e lire 168.000 milioni per l'anno 1988, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1987-1989, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1987, utilizzando l'accantonamento \"Contributi in favore delle comunit\u00e0 montane\";\n d) quanto a lire 1.100.000 milioni per l'anno 1988 e lire 2.200.000 milioni per l'anno 1989, utilizzando le proiezioni per gli stessi anni 1988 e 1989 dell'accantonamento \"Concorso statale per mutui contratti dagli enti locali per finalit\u00e0 di investimento\" iscritto, ai fini del bilancio triennale 1987-1989, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1987;\n e) quanto a lire 1.400 milioni per l'anno 1987 e lire 20.000 milioni per ciascuno degli anni 1988 e 1989, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1987-1989, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1987, utilizzando parte dell'accantonamento \"Incentivi per lo sviluppo economico dell'arco alpino\";\n f) quanto a lire 100.000 milioni per l'anno 1987, mediante riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 7232 dello stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno 1987, riduzione conseguente alle economie risultanti per effetto della cessazione nell'anno 1987 dei contributi erariali di cui all'articolo 6 del decreto-legge 1 luglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, sui mutui contratti dai comuni e dalle province;\n g) quanto a lire 100.000 milioni per l'anno 1988, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1987-1989, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1987, all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento \"Somme da corrispondere alle regioni e ad altri enti in dipendenza dei tributi soppressi nonch\u00e9 per l'acquisizione allo Stato del gettito ILOR - Contributi straordinari alle camere di commercio\".\n 2. Il Ministro del tesoro \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio\".\n Dopo l'articolo 29, \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 29-bis (Ulteriore disposizione finanziaria). - 1. A valere sugli stanziamenti iscritti ai capitoli 1592, 1598 e 1599 dello stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno 1987, una ulteriore quota pari, rispettivamente, a lire 6 miliardi, a lire 889 miliardi ed a lire 105 miliardi \u00e8 ripartita secondo le disposizioni dell'articolo 5, comma 4, del presente decreto\".\n L'articolo 30 \u00e8 soppresso.\n 2. Restano validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti-legge 30 dicembre 1986, n. 922, 2 marzo 1987, n. 55, 2 maggio 1987, n. 167, e 30 giugno 1987, n. 256, non convertiti in legge.\n 3. La presente legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 29 ottobre 1987\nCOSSIGA\nGORIA, Presidente del Consiglio dei Ministri\nAMATO, Ministro del tesoro\nFANFANI, Ministro dell'interno\nVisto, il Guardasigilli: VASSALLI\n AVVERTENZA:\n\n Il decreto-legge 31 agosto 1987, n. 359, \u00e8 stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 203 del 1 settembre 1987.\n Il testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione sar\u00e0 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del giorno 14 novembre 1987.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-10-31&atto.codiceRedazionale=087U0440&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:01:02.371303"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Modifiche all'articolo 11\n\n\n1. La rubrica dell'articolo 11 del decreto ministeriale 19 aprile 2001, n. 171, \u00e8 sostituita dalla seguente: \u00abControlli e revoca del contributo\u00bb.\n\n\n\n2. All'articolo 11 del decreto ministeriale 19 aprile 2001, n. 171, dopo il comma 2, sono aggiunti i seguenti:\n \u00ab2-bis. Il Ministero pu\u00f2 revocare il contributo oltre che nei casi previsti al comma 1, dell'articolo 10, qualora, sulla base delle comunicazioni dei beneficiari o dei controlli effettuati ai sensi del comma 2, l'iniziativa si discosti sostanzialmente dall'articolazione originaria, ovvero risultino scostamenti rispetto agli obiettivi con riferimento all'uso delle risorse poste a disposizione dell'iniziativa stessa;\n 2-ter. Qualora da indagini amministrative effettuate in sede istruttoria l'Amministrazione ritenga che la documentazione prodotta dai beneficiari, in tutto o in parte, contenga elementi non veritieri, sospende l'erogazione dell'anticipo o del saldo in attesa degli accertamenti da condursi da parte dell'autorit\u00e0 giudiziaria.\nOve dalle stesse indagini emerga inequivocabilmente la non veridicit\u00e0 di tutta o parte della documentazione prodotta dai beneficiari, l'Amministrazione dichiara gli stessi decaduti dal diritto ai benefici del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.\u00bb.\n\n\n\n Note all'art. 8:\n - Si riporta il testo dell'art. 11 del decreto ministeriale 19 aprile 2001, n. 171 come modificato dal presente regolamento:\n \u00abArt. 11 (Controlli e revoca del contributo). - 1. Il Ministero opera un costante monitoraggio sull'attuazione delle iniziative. Nel caso si renda opportuno, pu\u00f2 svolgere un'analisi in itinere e, eventualmente, una valutazione a posteriori sulle iniziative stesse. In tale ambito, il Ministero pu\u00f2 disporre ispezioni amministrative presso la sede del beneficiario o sul luogo di esecuzione dell'iniziativa.\n 2. Per lo svolgimento delle attivit\u00e0 di cui al comma 1 \u00e8 destinato un importo non superiore all'1,5 per cento delle dotazioni finanziarie assegnate al Ministero per le iniziative di cui alla legge.\n 2-bis. Il Ministero pu\u00f2 revocare il contributo oltre che nei casi previsti al comma 1, dell'art. 10, qualora, sulla base delle comunicazioni dei beneficiari o dei controlli effettuati ai sensi del comma 2, l'iniziativa si discosti sostanzialmente dall'articolazione originaria, ovvero risultino scostamenti rispetto agli obiettivi con riferimento all'uso delle risorse poste a disposizione dell'iniziativa stessa.\n 2-ter. Qualora da indagini amministrative effettuate in sede istruttoria, l'Amministrazione ritenga che la documentazione prodotta dai beneficiari, in tutto o in parte, contenga elementi non veritieri, sospende l'erogazione dell'anticipo o del saldo in attesa degli accertamenti da condursi da parte dell'autorit\u00e0 giudiziaria. Ove dalle stesse indagini emerga inequivocabilmente la non veridicit\u00e0 di tutta o parte della documentazione prodotta dai beneficiari, l'Amministrazione dichiara gli stessi decaduti dal diritto ai benefici del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.\u00bb.\n - Il decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 \u00e8 citato nelle premesse.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-07-15&atto.codiceRedazionale=003G0196&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T19:49:49.515736"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n351. Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1983, col quale, sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, la fondazione \"Pro juventute don Carlo Gnocchi\", in Roma, viene autorizzata ad accettare la donazione, consistente in un locale destinato a box ed inserito in un complesso edilizio sito in Cascina Vica, frazione del comune di Rivoli (Torino), via Sestriere n. 37, distinto nel nuovo catasto edilizio urbano alla partita 2240, foglio 15, mappale 405 sub 19, del valore attribuito di L. 3.800.000, elevato dall'ufficio tecnico erariale di Torino a lire 8.000.000, disposta dalla sig.ra Detoma Rosa con atto 7 ottobre 1978, n. 8974 di repertorio e n. 1515 di fascicolo, a rogito dott.\n Angelo Berruto, notaio in Torino, registrato a Rivoli (Torino) l'11 ottobre 1978 al n. 5796.\n\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 13 luglio 1983\n Registro n. 6 Presidenza, foglio n. 242\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-07-23&atto.codiceRedazionale=083U0351&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T07:00:35.474825"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n\n La presente legge entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 26 luglio 1984\nPERTINI CRAXI - MARTINAZZOLI - VISENTINI - GORIA - GASPARI\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-08-02&atto.codiceRedazionale=084U0407&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T02:52:00.581923"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 14.5 \n\n Costituzione del collegio arbitrale \n\n 1. Il collegio arbitrale \u00e8 composto di tre arbitri. \n 2. Entro dieci giorni dalla presentazione al comitato per il commercio della richiesta di costituzione del collegio arbitrale, le Parti si consultano per concordare la composizione del collegio. \n 3. Qualora le Parti non raggiungano un accordo sulla composizione del collegio entro il termine fissato al paragrafo 2, ciascuna di esse pu\u00f2 chiedere al presidente del comitato per il commercio o a un suo delegato di sorteggiare i tre membri tra i nominativi dell'elenco compilato a norma dell'articolo 14.18, scegliendone uno tra i nominativi proposti dalla Parte attrice, uno tra i nominativi proposti dalla Parte convenuta e uno tra i nominativi selezionati dalle Parti per fungere da presidente. Qualora le Parti concordino sulla designazione di uno o pi\u00f9 membri del collegio arbitrale, i restanti membri vengono scelti secondo la medesima procedura. \n 4. La data di costituzione del collegio arbitrale \u00e8 quella in cui vengono scelti i tre arbitri. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-03&atto.codiceRedazionale=15G00149&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-25T10:03:06.656294"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n\n1. Al comma 12 dell'articolo 4 del decreto-legge 19 dicembre 1992, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 1993, n. 33, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente periodo: \"Il commissario liquidatore dell'EFIM pu\u00f2 provvedere al pagamento di acconti alle imprese che esercitano attivit\u00e0 commerciale con meno di 50 dipendenti e alle societ\u00e0 di servizi con meno di 100 dipendenti creditrici dell'ente soppresso e delle societ\u00e0 di cui all'articolo 2, comma 1, nonch\u00e9 a professionisti e lavoratori autonomi.\".\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-11-22&atto.codiceRedazionale=094G0693&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:00:08.867055"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n Immissione sul mercato\n\n\n1. \u00c8 vietata l'immissione sul mercato e l'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi di cui al punto 1 dell'allegato, nonch\u00e9 degli apparecchi, impianti e fluidi che li contengono.\n\n\n\n2. In deroga a quanto previsto dal comma 1, l'uso degli apparecchi, degli impianti e dei fluidi elencati nel punto 2 dell'allegato, contenenti le sostanze e i preparati di cui al punto 1 e utilizzati alla data di entrata in vigore del presente decreto, \u00e8 consentito sino all'eliminazione o fino al termine della loro durata operativa, purch\u00e9 il detentore sottoponga a controlli, almeno annuali, gli apparecchi e gli impianti medesimi, secondo le norme CEI o altre norme tecniche generalmente adottate dagli operatori del settore.\n\n\n\n3. Qualora per ragioni tecniche non sia possibile utilizzare prodotti di sostituzione per il funzionamento e la normale manutenzione degli apparecchi e degli impianti e fluidi di cui al comma 2, e questi siano in buono stato di conservazione, \u00e8 consentito l'uso di PCB e PCT e dei loro preparati al solo fine di completare il livello dei liquidi contenenti PCB e PCT degli impianti medesimi. In tale caso deve essere data comunicazione alla regione.\n\n\n\n4. In caso di accertate anomalie, le regioni possono, per motivi di protezione della salute pubblica e dell'ambiente, vietare l'uso di apparecchi di cui al comma 2, anche prima del termine ivi previsto.\n\n\n\n5. \u00c8 vietata l'immissione sul mercato d'occasione degli apparecchi, impianti e fluidi di cui al comma 2, non destinati all'eliminazione.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-06-20&atto.codiceRedazionale=088G0259&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:16:32.031293"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n(Veicoli circolanti con targa provvisoria e veicoli usati circolanti per prova, collaudo o dimostrazione)\n\n\n\n L'assicurazione, per i veicoli che circolano muniti di targa provvisoria, pu\u00f2 essere stipulata con durata corrispondente al periodo di validit\u00e0 del foglio di via.\n Gli assicuratori hanno facolt\u00e0 di stipulare assicurazioni provvisorie, a particolari condizioni di polizza e di tariffa, di durata non superiore a cinque giorni per i veicoli usati posti in circolazione da commercianti ai fini della vendita, per prova collaudo o dimostrazione.\n Essi rilasciano un attestato con l'indicazione degli elementi idonei all'identificazione del veicolo ed il periodo di validit\u00e0 dell'assicurazione. L'attestato deve essere applicato sul veicolo con le modalit\u00e0 prescritte dall'art. 7, quarto comma, della legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-12-14&atto.codiceRedazionale=070U0973&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:42:09.825207"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Rotte marittime ammissibili al contributo\n\n\n1. Ai sensi dell'articolo 7 comma 2, sono considerate rotte ammissibili gli itinerari marittimi per ciascuno dei quali viene altres\u00ec indicato il corrispondente tratto chilometrico stradale incentivabile, di cui all'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. \n\n\n\n2. In caso di progetti che prevedano l'istituzione di nuovi servizi su nuove rotte, il numero dei chilometri sottratti alla rete stradale utili al calcolo del contributo \u00e8 quantificato prendendo come riferimento il percorso stradale sul territorio nazionale evitato tra il porto di origine ed il porto di destinazione. Il numero dei chilometri per il suddetto calcolo \u00e8 pubblicato con successivo decreto del direttore generale per il trasporto stradale e l'intermodalit\u00e0. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-12-12&atto.codiceRedazionale=17G00201&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T09:09:34.756632"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n\n\n L'Istituto \u00e8 dotato di personalit\u00e0 giuridica e di autonomia amministrativa ed \u00e8 sottoposto alla vigilanza del Ministero della pubblica istruzione.\n Il governo amministrativo dell'Istituto \u00e8 affidato ad un Consiglio di amministrazione costituito come appresso:\n due rappresentanti del Ministero della pubblica istruzione;\n un rappresentante dell'Amministrazione provinciale;\n un rappresentante del Comune;\n un rappresentante della Camera di commercio, industria e agricoltura;\n il preside dell'istituto, che ha voto deliberativo ed esercita le funzioni di segretario.\n La nomina del Consiglio di amministrazione \u00e8 disposta con decreto del Ministro per la pubblica istruzione il quale nomina, altres\u00ec, tra i consiglieri il presidente.\n Possono essere chiamati a far parte del Consiglio, quelle persone e quegli enti che diano un notevole contributo tecnico o economico al funzionamento dell'Istituto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-05-04&atto.codiceRedazionale=061U1919&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T14:31:15.151027"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n879. Decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 1984, col quale, sulla proposta del Ministro della sanit\u00e0, l'Associazione volontari italiani del sangue, in Milano, viene autorizzata ad acquistare, al prezzo di L. 22.500.000, una porzione di fabbricato di mq 50 sito in Cagliari, piazza Galilei n. 31, da adibire ad ufficio stampa e magazzino materiali per la sede AVIS di Cagliari.\n\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 10 dicembre 1984\n Registro n. 8 Sanit\u00e0, foglio n. 206\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-12-28&atto.codiceRedazionale=084U0879&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T01:16:45.210804"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Assegnazione degli stanziamenti di bilancio\n\n\n1. Il decreto, con il quale il ministro competente provvede all'assegnazione agli uffici di livello dirigenziale generale di una quota-parte del bilancio dell'ammini strazione ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, \u00e8 comunicato, contestualmente alla sua emanazione, alla competente Ragioneria centrale, anche ai fini della rilevazione e del controllo dei costi, e alla Corte dei conti. Il decreto indica i capitoli di bilancio sui quali, per effetto della disposta assegnazione, il dirigente generale preposto all'ufficio, e gli altri dirigenti per quanto di competenza, esercitano gli autonomi poteri di spesa di cui all'articolo 3, comma 2, e agli articoli 16 e 17 del suddetto decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni.\n\n\n\n2. Il Ministro del tesoro cura annualmente l'aggiornamento del nomenclatore completo delle leggi che costituiscono la fonte normativa degli oggetti di spesa di ciascun capitolo.\n\n\n\n3. Nel decreto previsto dal comma 1 sono indicate, accanto ai capitoli compresi nella quota-parte di bilancio assegnata agli uffici di livello dirigenziale generale, le leggi che costituiscono la fonte normativa degli oggetti di spesa di ciascun capitolo.\n\n\n\nNote all'art. 3:\n - L'articolo 14 del decreto legislativo n. 29/93, citato, nel testo sostituito dall'art. 8 del decreto legislativo n. 546/93, citato, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 14 (Indirizzo politico amministrativo). - 1. Il Ministro esercita le funzioni di cui all'articolo 3 comma 1. A tal fine, periodicamente e comunque ogni anno entro sessanta giorni dall'approvazione del bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti generali:\n a) definisce gli obiettivi ed i programmi da attuare, indica le priorit\u00e0 ed emana le conseguenti direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione;\n b) assegna, a ciascun ufficio di livello dirigenziale generale, una quota parte del bilancio dell'amministrazione, commisurata alle risorse finanziarie, riferibili ai procedimenti o subprocedimenti attribuiti alla responsabilit\u00e0 dell'ufficio, e agli oneri per il personale e per le risorse strumentali allo stesso assegnati.\n 2. In relazione anche all'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, i consigli di amministrazione svolgono compiti consultivi.\n 3. Gli atti di competenza dirigenziale non sono soggetti ad avocazione da parte del Ministro, se non per particolari motivi di necessit\u00e0 ed urgenza specificamente indicati nel provvedimento di avocazione, da comunicare al Presidente del Consiglio dei Ministri\".\n - L'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 29/93, citato, nel testo sostituito dall'articolo 2 del decreto legislativo n. 546/93, citato, \u00e8 il seguente:\n \"2. I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del Codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, salvi i limiti stabiliti dal presente decreto per il perseguimento degli interessi generali cui l'organizzazione e l'azione amministrativa sono indirizzate\".\n - L'articolo 16 del decreto legislativo n. 29/93, citato, nel testo sostituito dall'articolo 9 del decreto legislativo n. 546/93, citato, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 16 (Funzioni di direzione dei dirigenti generali).\n - 1. I dirigenti generali nell'esercizio dei poteri e delle attribuzioni di cui all'articolo 3:\n a) formulano proposte al Ministro, anche ai fini della elaborazione di programmi, di direttive, di schemi di progetti di legge o di atti di competenza ministeriale;\n b) curano l'attuazione dei programmi definiti dal Ministro ed a tal fine adottano progetti, la cui gestione \u00e8 attribuita ai dirigenti, indicando le risorse occorrenti alla realizzazione di ciascun progetto;\n c) esercitano i poteri di spesa, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, e di acquisizione delle entrate, definendo i limiti di valore delle spese che i dirigenti possono impegnare;\n d) determinano, informandone le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, i criteri generali di organizzazione degli uffici, secondo i principi di cui al titolo I e le direttive dei Ministri, definendo, in particolare, l'orario di servizio e l'orario di apertura al pubblico e l'articolazione dell'orario contrattuale di lavoro in relazione alle esigenze funzionali della struttura organizzativa cui sono preposti, previo eventuale esame con le organizzazioni sindacali di cui all'articolo 45, comma 8, secondo le modalit\u00e0 di cui all'articolo 10;\n e) adottano gli atti di gestione del personale e provvedono alla attribuzione dei trattamenti economici accessori spettanti al personale nel rispetto di quanto stabilito dai contratti collettivi per il personale di cui all'articolo 2, comma 2;\n f) promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e transigere;\n g) coordinano le attivit\u00e0 dei responsabili dei procedimenti individuati in base alla legge 7 agosto 1990, n. 241;\n h) verificano e controllano le attivit\u00e0 dei dirigenti, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia degli stessi;\n i) richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e forniscono risposte ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza;\n l) propongono l'adozione delle misure di cui all'articolo 20, comma 5, nei confronti dei dirigenti\".\n - L'articolo 17 del decreto legislativo n. 29/93, citato, nel testo sostituito dall'articolo 10 del decreto legislativo n. 546/93, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 17 (Funzioni di direzione del dirigente). - 1. Al dirigente competono nell'esercizio dei poteri e delle attribuzioni di cui all'articolo 3;\n a) la direzione, secondo le vigenti disposizioni, di uffici centrali e periferici con circoscrizione non inferiore a quella provinciale o di particolare rilevanza;\n b) la direzione e il coordinamento dei sistemi informatico- statistici e del relativo personale;\n c) l'esercizio dei poteri di spesa, per quanto di competenza, nonch\u00e9 dei poteri di gestione inerenti alla realizzazione dei progetti adottati dal dirigente generale;\n d) la verifica periodica del carico di lavoro e della produttivit\u00e0 dell'ufficio, previo eventuale esame con le organizzazioni sindacali di cui all'articolo 45, comma 8, secondo le modalit\u00e0 di cui all'articolo 10; la verifica sulle stesse materie riferita ad ogni singolo dipendente e l'adozione delle iniziative nei confronti del personale, ivi comprese in caso di insufficiente rendimento o per situazione di esubero, le iniziative per il trasferimento ad altro ufficio o per il collocamento in mobilit\u00e0;\n e) l'attribuzione di trattamenti economici accessori per quanto di competenza, nel rispetto dei contratti collettivi;\n f) l'individuazione, in base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, dei responsabili dei procedimenti che fanno capo all'ufficio e la verifica, anche su richiesta di terzi interessati, del rispetto dei termini e degli altri adempimenti;\n g) le risposte ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di propria competenza e, ove preposto ad un ufficio periferico, le richieste di pareri agli organi consultivi periferici dell'amministrazione;\n h) la formulazione di proposte al dirigente generale in ordine anche all'adozione di progetti e ai criteri generali di organizzazione degli uffici.\n 2. Il dirigente preposto agli uffici periferici di cui al comma 1, lettera a), provvede in particolare alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate a detti uffici ed \u00e8 sovraordinato agli uffici di livello inferiore operanti nell'ambito della circoscrizione, nei confronti dei quali svolge altres\u00ec funzioni di indirizzo, coordinamento e vigilanza. Provvede inoltre all'adeguamento dell'orario di servizio e di apertura al pubblico tenendo conto della specifica realt\u00e0 territoriale, fatto salvo il disposto di cui all'articolo 36 della legge 8 giugno 1990, n. 142, nonch\u00e9 all'articolazione dell'orario contrattuale di lavoro, previo eventuale esame con le organizzazioni sindacali di cui all'articolo 45, comma 8, secondo le modalit\u00e0 di cui all'articolo 10.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-06-13&atto.codiceRedazionale=093G0309&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:02:51.058259"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n Per quanto riguarda, le merci ottenute in uno Stato membro - per la fabbricazione delle quali siano stati impiegati prodotti di Paesi terzi non assoggettati in alcuno Stato membro ai dazi doganali n\u00e9 alle tasse di effetto equivalente loro applicabili o che abbiano beneficiato di un ristorno totale o parziale di tali dazi o tasse - l'ammissione al beneficio dell'abolizione dei dazi doganali, delle restrizioni quantitative, nonch\u00e9 di ogni misura di effetto equivalente fra gli Stati membri \u00e8 subordinata alla riscossione nello Stato membro di fabbricazione, di un prelievo la cui aliquota \u00e8 pari ad una percentuale del dazio della tariffa doganale comune relativa al suddetti prodotti. La Commissione, tenuto conto del grado di attuazione dell'unione doganale, fissa tale aliquota per ogni periodo da essa stabilito. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-12-31&atto.codiceRedazionale=060U1587&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:31:41.049021"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n La presente legge entra in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale ed ha effetto dal 25 giugno 1948 conformemente all'art. 15 dell'Accordo.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 15 dicembre 1949\nEINAUDI DE GASPERI - SFORZA - SCELBA - VANONI - PACCIARDI\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-03-18&atto.codiceRedazionale=049U1156&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:27:59.106358"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 5 APRILE 1990 N. 71))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-02-06&atto.codiceRedazionale=090G0050&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T17:24:51.580775"} {"text": "\n\n\n Articolo 22. \n\n 1. La Comunit\u00e0 adotta tutte le misure necessarie affinch\u00e8 il prelievo da applicare all'importazione nella Comunit\u00e0 di crusche, stacciature diverse ed altri residui della vagliatura, della molitura o di altre lavorazioni di cereali diversi dal granturco e dal riso, di cui alla sottovoce 23.02 A II della tariffa doganale comune, originari della Tunisia, sia quello calcolato conformemente all'articolo 2 del Regolamento (CEE) n. 1052/68, relativo al regime d'importazione e di esportazione dei prodotti trasformati a base di cereali e di riso, applicabile all'importazione, ridotto di un importo forfettario pari al 60 per cento dell'elemento mobile del prelievo e a condizione che l'elemento fisso non venga riscosso. \n 2. Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano se la Tunisia applica all'esportazione dei prodotti di cui a detto paragrafo una tassa speciale il cui importo, pari alla riduzione del prelievo, si ripercuota sul prezzo all'importazione nella Comunit\u00e0. \n 3. Le modalit\u00e0 di applicazione del presente articolo sono fissate mediante scambio di lettere fra la Comunit\u00e0 e la Tunisia. \n 4. Su richiesta di una delle Parti contraenti, si tengono consultazioni in sede di Consiglio di cooperazione sul funzionamento del regime di cui al presente articolo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-06-15&atto.codiceRedazionale=078U0277&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:56:52.252764"} {"text": "\n\n\nArt. 20\nMonitoraggio delle procedure esecutive individuali e concorsuali e deposito della nota di iscrizione a ruolo con modalit\u00e0 telematiche.\n\n\n1. All'articolo 16-bis del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, dopo il comma 9-ter, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi: \n \u00ab9-quater. Unitamente all'istanza di cui all'articolo 119, primo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, il curatore deposita un rapporto riepilogativo finale redatto in conformit\u00e0 a quanto previsto dall'articolo 33, quinto comma, del medesimo regio decreto.\nConclusa l'esecuzione del concordato preventivo con cessione dei beni, si procede a norma del periodo precedente, sostituendo il liquidatore al curatore. \n 9-quinquies. Il commissario giudiziale della procedura di concordato preventivo di cui all'articolo 186-bis del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 ogni sei mesi successivi alla presentazione della relazione di cui all'articolo 172, primo comma, del predetto regio decreto redige un rapporto riepilogativo secondo quanto previsto dall'articolo 33, quinto comma, dello stesso regio decreto e lo trasmette ai creditori a norma dell'articolo 171, secondo comma, del predetto regio decreto. Conclusa l'esecuzione del concordato si applica il comma 9-quater, sostituendo il commissario al curatore. \n 9-sexies. Entro dieci giorni dall'approvazione del progetto di distribuzione, il professionista delegato a norma dell'articolo 591-bis del codice di procedura civile deposita un rapporto riepilogativo finale delle attivit\u00e0 svolte. \n 9-septies. I rapporti riepilogativi periodici e finali previsti per le procedure concorsuali e il rapporto riepilogativo finale previsto per i procedimenti di esecuzione forzata devono essere depositati con modalit\u00e0 telematiche nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici, nonch\u00e9 delle apposite specifiche tecniche del responsabile per i sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia. I relativi dati sono estratti ed elaborati, a cura del Ministero della giustizia, anche nell'ambito di rilevazioni statistiche nazionali.\u00bb. \n\n\n\n\n\n2. Al decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) all'articolo 40, dopo il comma 1, \u00e8 aggiunto il seguente: \n \u00ab1-bis. Il commissario straordinario, redige ogni sei mesi una relazione sulla situazione patrimoniale dell'impresa e sull'andamento della gestione in conformit\u00e0 a modelli standard stabiliti con decreto, avente natura non regolamentare, del Ministero dello sviluppo economico. La relazione di cui al periodo precedente \u00e8 trasmessa al predetto Ministero con modalit\u00e0 telematiche.\u00bb. \n\nb) all'articolo 75, al comma 1, dopo il primo periodo \u00e8 inserito il seguente: \n \u00abIl bilancio finale della procedura e il conto della gestione sono redatti in conformit\u00e0 a modelli standard stabiliti con decreto, avente natura non regolamentare, del Ministero di cui al periodo che precede, al quale sono sottoposti con modalit\u00e0 telematiche.\u00bb. \n\n\n\n\n3. I dati risultanti dai rapporti riepilogativi periodici e finali di cui agli articoli 40 e 75, comma 1, del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, sono estratti ed elaborati, a cura del Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito di rilevazioni statistiche nazionali. \n\n\n\n4. Per l'attuazione delle disposizioni dei commi 1 e 2 il Ministero competente provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.\u00bb. \n\n\n\n5. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche alle procedure concorsuali ed ai procedimenti di esecuzione forzata pendenti ((...)). \n\n\n\n6. Le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 si applicano, anche alle procedure di amministrazione straordinaria pendenti, a decorrere dal novantesimo giorno dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei decreti previsti all'articolo 40, comma 1-bis, e 75, comma 1, secondo periodo, del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-09-12&atto.codiceRedazionale=14G00147&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T09:10:29.836256"} {"text": "\n\n\n Art. 44. \n\n\n RIFERIMENTO \n\n\n Per quanto non previsto dal presente contratto, si fa riferimento alle norme di legge in quanto applicabili in materia e agli accordi interconfederali. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-17&atto.codiceRedazionale=060U1325&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:07:45.236256"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n Il patrimonio della Scuola \u00e8 costituito:\n a) dai beni mobili ed immobili;\n b) dalle liberalit\u00e0 destinate ad incremento del patrimonio della Scuola;\n c) dalle eccedenze di bilancio destinate, con deliberazione del Consiglio di amministrazione, ad incremento del patrimonio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-06-16&atto.codiceRedazionale=067U0394&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T08:54:23.322523"} {"text": "\n\n\nArt. 4-bis\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-06-28&atto.codiceRedazionale=067U0460&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T08:42:39.588819"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Partecipazione al procedimento\n\n\n1. Ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 1990, n. 241, presso l'ufficio per le relazioni con il pubblico del Dipartimento della funzione pubblica sono rese note, mediante affissione in appositi albi o con altre idonee forme di pubblicit\u00e0, le modalit\u00e0 per prendere visione degli atti del procedimento.\n\n\n\n2. Ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera b), della medesima legge n. 241, coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento possono presentare memorie scritte e documenti entro un termine pari a due terzi di quello fissato per la durata del procedimento, sempre che il procedimento stesso non sia gi\u00e0 concluso. La presentazione di memorie e documenti oltre il detto termine non pu\u00f2 comunque determinare lo spostamento del termine finale.\n\n\n\n Nota all'art. 5:\n - Si riporta il testo dell'art. 10 della legge n. 241/1990:\n \"Art. 10. - 1. I soggetti di cui all'art. 7 e quelli intervenuti ai sensi dell'art. 9 hanno diritto:\n a) di prendere visione degli atti del procedimento, salvo quanto previsto dall'art. 24;\n b) di presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-08-27&atto.codiceRedazionale=098G0361&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:07:10.330363"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'articolo 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 22 della legge 24 novembre 1999, n. 468;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 17 aprile 2000;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 2 giugno 2000;\n\n\n\n\nSulla proposta del Ministro della giustizia;\n\nEmana\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n Finalit\u00e0 e definizioni\n\n\n1. Il presente regolamento disciplina il coordinamento e l'attuazione delle disposizioni di cui al capo I della legge 24 novembre 1999, n. 468.\n\n\n\n\n\n2. Ai sensi del presente regolamento si intendono:\n\na) per \"legge\" la legge 21 novembre 1991, n. 374, e successive modificazioni;\nb) per \"Ministero\" il Ministero della giustizia;\nc) per \"Ministro\" il Ministro della giustizia.\n\n\n\n\n Avvertenza:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazioni delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n Nota al titolo:\n - Il capo I della legge 24 novembre 1999, n. 468 (per l'argomento, vedasi in note alle premesse), concerne: \"Modifiche alla legge 21 novembre 1991, n. 374\".\n Note alle premesse:\n - Si riporta il testo dell'art. 87 della Costituzione:\n \"Art. 87. Il Presidente della Repubblica \u00e8 il capo dello Stato e rappresenta l'unit\u00e0 nazionale.\n Pu\u00f2 inviare messaggi alle Camere.\n Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.\n Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.\n Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.\n Indice il \"referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.\n Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.\n Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali previa, quando occorre, l'autorizzazione delle Camere.\n Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.\n Presiede il Consiglio superiore della magistratura.\n Pu\u00f2 concedere grazia e commutare le pene.\n Conferisce le onorificenze della Repubblica\".\n - Il testo dell'art. 22 della legge 24 novembre 1999, n. 468 (Modifiche alla legge 21 novembre 1991, n. 374, recante istituzione del giudice di pace. Delega al Governo in materia di competenza penale del giudice di pace e modifica dell'art. 593 del codice di procedura penale), \u00e8 il seguente:\n \"Art. 22 (Norma di coordinamento e di attuazione). - 1.\n Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con regolamento adottato ai sensi dell'art. 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sono emanate le norme di coordinamento e di attuazione delle disposizioni di cui al capo I\".\n - Il testo vigente dell'art. 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), \u00e8 il seguente:\n \"Art. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare:\n a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonch\u00e9 dei regolamenti comunitari;\n b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale;\n c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge;\n d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge;\n e) (soppressa)\".\n Note all'art. 1:\n - Per il capo I della citata legge 24 novembre 1999, n. 468, vedasi in nota al titolo.\n - La legge 21 novembre 1991, n. 374, disciplina la istituzione del giudice di pace.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-07-19&atto.codiceRedazionale=000G0249&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T14:38:53.891131"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la legge 9 luglio 1908, n. 445;\n Visto il decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019;\n Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 1296, emesso nell'adunanza del 21 giugno 1960;\n Sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per i lavori pubblici;\n\n Decreta:\n\n A norma dell'art. 1, sub. 7, del decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019, \u00e8 aggiunto, a tutti gli effetti della legge 9 luglio 1908, n. 445, titolo IV, agli abitati indicati nella tabella D, allegata alla legge stessa (consolidamento di frane minaccianti abitati) quello di Matelica, in provincia di Macerata.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 26 luglio 1960\nGRONCHI ZACCAGNINI\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 26 settembre 1960\nAtti del Governo, registro n. 129, foglio n. 111. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-09-29&atto.codiceRedazionale=060U1007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:14:52.230743"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO X \n(previsto dall'articolo 9, comma 3, lettera c), e comma 4, lettera \n b)) \n\n Garanzia qualit\u00e0 totale \n Il presente allegato descrive la valutazione della conformit\u00e0 di una macchina di cui all'allegato IV, fabbricata applicando un sistema di garanzia qualit\u00e0 totale, e descrive la procedura in base alla quale un organismo notificato valuta e approva il sistema qualit\u00e0 e ne controlla l'applicazione. \n 1. Il fabbricante applica un sistema qualit\u00e0 approvato per la progettazione, la fabbricazione, l'ispezione finale e il collaudo, come specificato al punto 2, ed \u00e8 soggetto alla sorveglianza di cui al punto 3. \n 2. Sistema qualit\u00e0 \n 2.1. Il fabbricante o il suo mandatario presenta una domanda di valutazione del suo sistema qualit\u00e0 ad un organismo notificato di sua scelta. \n La domanda contiene: \n - il nome e l'indirizzo del fabbricante e, se del caso, del suo mandatario, \n - i luoghi di progettazione, fabbricazione, ispezione, prove e deposito delle macchine, \n - il fascicolo tecnico di cui all'allegato VII, parte A, per un modello di ciascuna categoria di macchina di cui all'allegato IV che intende fabbricare, \n - la documentazione relativa al sistema qualit\u00e0, \n - una dichiarazione scritta che precisa che la stessa domanda non \u00e8 stata presentata presso un altro organismo notificato. \n 2.2. Il sistema qualit\u00e0 deve garantire la conformit\u00e0 delle macchine alle disposizioni della direttiva 200/42/CE. Tutti i criteri, i requisiti e le disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati in modo sistematico e ordinato, sotto forma di misure, procedure e istruzioni scritte. La documentazione relativa al sistema qualit\u00e0 deve permettere un'interpretazione uniforme delle misure riguardanti le procedure e la qualit\u00e0, quali programmi, schemi, manuali e rapporti riguardanti la qualit\u00e0. \n Detta documentazione deve includere in particolare un'adeguata descrizione: \n - degli obiettivi di qualit\u00e0, della struttura organizzativa, delle responsabilit\u00e0 di gestione in materia di qualit\u00e0 della progettazione e di qualit\u00e0 delle macchine, \n - delle specifiche tecniche di progettazione, incluse le norme che saranno applicate e, qualora non vengano applicate pienamente le norme di cui all'articolo 4, comma 2, degli strumenti che permetteranno di garantire che siano soddisfatti i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute previsti dalla direttiva 2006/42/CE, \n - delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici in materia di controllo e verifica della progettazione che verranno applicati nella progettazione della macchina oggetto della direttiva 2006/42/CE, \n - delle tecniche, dei processi e degli interventi sistematici che si intende applicare nella fabbricazione, nel controllo di qualit\u00e0 e nella garanzia della qualit\u00e0, \n - dei controlli e delle prove che saranno effettuati prima, durante e dopo la fabbricazione, con l'indicazione della frequenza con cui si intende effettuarli, \n - della documentazione in materia di qualit\u00e0, quali i rapporti ispettivi e i dati sulle prove, le tarature, i rapporti sulle qualifiche del personale coinvolto, \n - dei mezzi di controllo dell'ottenimento della qualit\u00e0 richiesta in materia di progettazione della macchina, nonch\u00e9 dell'efficacia di funzionamento del sistema qualit\u00e0. \n 2.3. L'organismo notificato valuta il sistema qualit\u00e0 per determinare se soddisfa i requisiti di cui al punto 2.2. \n Gli elementi del sistema qualit\u00e0 conformi alla norma armonizzata pertinente sono presunti conformi ai requisiti corrispondenti di cui al punto 2.2. \n Nel gruppo incaricato della valutazione deve essere presente almeno un esperto nella tecnologia della macchina. La procedura di valutazione deve comprendere un'ispezione negli impianti del fabbricante. Nel quadro della valutazione il gruppo di esperti procede alla verifica dei fascicoli tecnici di cui al punto 2. 1, secondo comma, terzo trattino, onde garantire la loro conformit\u00e0 ai requisiti pertinenti in materia di sicurezza e di tutela della salute. \n La decisione \u00e8 notificata al fabbricante o al suo mandatario. La notifica contiene le conclusioni dell'esame e la motivazione circostanziata della decisione. Va prevista una procedura di ricorso. \n 2.4. Il fabbricante si impegna a soddisfare gli obblighi derivanti dal sistema qualit\u00e0 approvato e a fare in modo che esso rimanga adeguato ed efficace. \n Il fabbricante o il suo mandatario informa l'organismo notificato che ha approvato il sistema qualit\u00e0 in merito a qualsiasi progetto di adeguamento del sistema. \n L'organismo notificato valuta le modifiche proposte e decide se il sistema qualit\u00e0 modificato continua a soddisfare i requisiti di cui al punto 2.2 o se \u00e8 necessaria una nuova valutazione. \n L'organismo notificato comunica la sua decisione al fabbricante.\nLa notifica contiene le conclusioni dell'esame e la motivazione circostanziata della decisione. \n 3. Sorveglianza sotto la responsabilit\u00e0 dell'organismo notificato \n 3.1. La sorveglianza deve garantire che il fabbricante soddisfi tutti gli obblighi derivanti dal sistema qualit\u00e0 approvato. \n 3.2. Il fabbricante consente all'organismo notificato di accedere, a fini ispettivi, ai locali di progettazione, fabbricazione, ispezione, prova e deposito e gli fornisce tutte le informazioni necessarie, in particolare: \n - la documentazione relativa al sistema qualit\u00e0, \n - la documentazione prevista nella parte del sistema qualit\u00e0 riservata alla progettazione del sistema qualit\u00e0, quali risultati di analisi, calcoli, prove, ecc., \n - la documentazione prevista nella sezione \"Fabbricazione\" del sistema qualit\u00e0, quali i rapporti ispettivi e i dati sulle prove, le tarature, le relazioni sulle qualifiche del personale coinvolto, ecc. \n 3.3. L'organismo notificato svolge periodicamente verifiche ispettive per assicurarsi che il fabbricante mantenga e utilizzi il sistema qualit\u00e0; esso fornisce al fabbricante un rapporto sulle verifiche effettuate. La frequenza delle verifiche ispettive periodiche \u00e8 tale da consentire una rivalutazione completa ogni tre anni. \n 3.4. L'organismo notificato pu\u00f2 anche effettuare visite senza preavviso presso il fabbricante. La necessit\u00e0 di tali visite aggiuntive e la loro frequenza sono determinate in base ad un sistema di controllo sulle visite gestito dall'organismo notificato. Nel sistema di controllo sulle visite saranno presi in considerazione in particolare gli elementi seguenti: \n - i risultati delle visite di sorveglianza precedenti, \n - la necessit\u00e0 di garantire il controllo delle misure correttive, \n - all'occorrenza, le condizioni speciali collegate all'approvazione del sistema, \n - modifiche significative nell'organizzazione della fabbricazione, riguardanti le misure o le tecniche. \n Nel corso di tali visite l'organismo notificato, se necessario, pu\u00f2 svolgere o far svolgere prove atte a verificare il corretto funzionamento del sistema qualit\u00e0. Esso trasmette al fabbricante un rapporto sulla visita e, se sono state svolte prove, un rapporto sulla prova stessa. \n 4. Il fabbricante o il suo mandatario tiene a disposizione delle autorit\u00e0 nazionali per dieci anni dall'ultima data di fabbricazione: \n - la documentazione di cui al punto 2. 1, \n - le decisioni e le relazioni dell'organismo notificato di cui al punto 2.4, terzo e quarto comma, nonch\u00e9 ai punti 3.3 e 3.4. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-02-19&atto.codiceRedazionale=010G0031&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:56:18.716932"} {"text": "\n\n\n Art. 13. \n\n Per il rimborso delle spese di cui agli articoli 10 a 12 potranno essere stabiliti compensi unitari pro-capite o globali sulla base dei costi medi nazionali risultanti dall'ultimo bilancio degli enti interessati. Le modalit\u00e0 saranno determinate nell'Accordo amministrativo previsto all'art. 29. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-08-29&atto.codiceRedazionale=060U0885&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:22:36.450079"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO N. 1 \n\nElenco del terreni intestati alla ditta Turati Silvio di Attilio e Ottolini Lucia di Ernesto, ciascuno in parti uguali, in comune di Garaguso (provincia di Matera), trasferiti in propriet\u00e0 dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania - Sezione speciale per la riforma fondiaria - a norma delle leggi 12 maggio 1950, n. 230; 21 ottobre 1950, n. 841 e decreto Presidenziale 7 febbraio 1951, n. 67. \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n((1))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n\n\n La Corte Costituzionale, con sentenza 22 - 30 dicembre 1961, n. 78 (in G.U. 1a s.s. 05/01/1962, n. 5), ha dichiarato \"l'illegittimit\u00e0 costituzionale del D. P. R. 18 dicembre 1952, n. 3308, in relazione all'art. 4 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, e in riferimento agli artt. 76 e 77 della Costituzione, in quanto ha incluso \nnell'espropriazione terreni di qualit\u00e0 demaniale.\" \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-17&atto.codiceRedazionale=052U3308&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T11:51:40.691211"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n DECRETO DECADUTO; ISUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA\nL. 5 APRILE 1985 N. 118\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-12-01&atto.codiceRedazionale=084U0795&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T01:34:51.041312"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO 3 \n\n (Articolo 6) \n\nTabella 1A \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\ncongeneri per la determinazione dei PCB \n\n\n\n\n\ncongeneri significativi da un punto di vista igienico- sanitario 28, 52, 95, 99, 101, 110, 128, 138, 146, 149, 151, 153, 170, 177, 180, 183, 187 \n\n\ncongeneri individuati dall'OMS come \"dioxin like\" 77, 81, 105, 114, 118, 123, 126, 156, 157, 167, 169, 189 \n\n\n\n\n\nPer quanto riguarda i PCB, la normativa di settore (si veda, in particolare la nota 3 alla tabella dell'allegato IV al regolamento 2004/8507CE) prevede che, ove applicabile, sia utilizzato il metodo di calcolo indicato nelle norme europee EN 12766-1 e EN 12766-2\". La norma EN 12766-2, in particolare, individua due procedimenti di calcolo definiti \"metodo A\" e \"metodo B\" che si basano sui risultati cromatografici della norma EN 12766-1. \n\n\n\n\n\n\nTabella 1B Elenco delle PCDD e dei PCDF e rispettivi fattori di equivalenza da prendere in considerazione ai fini dell'ammissibilit\u00e0 in discarica. \n\n\n\nPCDD/PCDF Fattore di equivalenza (TEF)(*) \n\n\n2, 3, 7, 8 Tetraclorodibenzodiossina (TeCdd) 1 \n\n\n1, 2, 3, 7, 8 Pentaclorodibenzodiossina (PeCdd 1 \n\n\n1, 2, 3, 4, 7, 8 Esaclorodibenzodiossina (HxCdd) 0,1 \n\n\n1, 2, 3, 7, 8, 9 Esaclorodibenzodiossina (HxCdd) 0,1 \n\n\n1, 2, 3, 6, 7, 8 Esaclorodibenzodiossina (HxCdd) 0,1 \n\n\n1, 2, 3, 4, 6, 7, 8 Eptaclorodibenzodiossina (HpCdd) 0,01 \n\n\nOctaclorodibenzodiossina (Ocdd) 0,0003 \n\n\n2, 3, 7, 8 Tetraclorodibenzofurano (TeCdf) 0,1 \n\n\n2, 3, 4, 7, 8 Pentaclorodibenzofurano (PeCdf) 0,3 \n\n\n1, 2, 3, 7, 8 Pentaclorodibenzofurano (PeCdf) 0,03 \n\n\n1, 2, 3, 4, 7, 8 Esaclorodibenzofurano (HxCdf) 0,1 \n\n\n1, 2, 3, 7, 8, 9 Esaclorodibenzofurano (HxCdf) 0,1 \n\n\n1, 2, 3, 6, 7, 8 Esaclorodibenzofurano (HxCdf) 0,1 \n\n\n2, 3, 4, 6, 7, 8 Esaclorodibenzofurano (HxCdf) 0,1 \n\n\n1, 2, 3, 4, 6, 7, 8 Eptaclorodibenzofurano (HpCdf) 0,01 \n\n\n1, 2, 3, 4, 7, 8, 9 Eptaclorodibenzofurano (HpCdf) 0,01 \n\n\nOctaclorodibenzofurano (Ocdf) 0,0003 \n\n\n\n\n\n\n(*) I valori di concentrazione totale delle PCDD e dei PCDF sono misurati in termini di tossicit\u00e0 equivalente (TEQ), ossia come somma delle concentrazioni delle singole PCDD e dei singoli PCDF (Ci), ciascuna moltiplicata per il rispettivo valore del fattore di tossicit\u00e0 equivalente (TEFi, Toxicity Equivalence Factor). Tabella 2 - Rifiuti non ammessi in discarica ai sensi dell'articolo 6 del presente decreto \n\n\n=====================================================================\n\n| | |Propriet\u00e0 principale che|\n\n| | |comporta il divieto di |\n\n|Codice |Descrizione |smaltimento in discarica |\n\n| | |ai sensi dell'articolo 6 |\n\n| | |del presente decreto |\n\n+==========+==============================+=========================+\n\n| |sterili che possono generare | |\n\n| |acido prodotti dalla | |\n\n|01 03 04 *|lavorazione di minerale |lettera c/d |\n\n| |solforoso | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|04 01 04 |liquido di concia contenente | |\n\n| |cromo |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|02 01 08 *|rifiuti agrochimici contenenti| |\n\n| |sostanze pericolose |lettera g |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|02 01 09 |rifiuti agrochimici diversi da| |\n\n| |quelli della voce 02 01 08 |lettera g |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|04 01 05 |liquido di concia non | |\n\n| |contenente cromo |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|05 01 04 *|fanghi acidi prodotti da | |\n\n| |processi di alchilazione |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|05 01 05 *|perdite di olio |lettera a) |\n\n| | |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |fanghi oleosi prodotti dalla | |\n\n|05 01 06 *|manutenzione di impianti e |lettera a) |\n\n| |apparecchiature |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|05 01 07 *|catrami acidi |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti prodotti dalla |lettera b) |\n\n|05 01 11 *|purificazione di carburanti +-------------------------+\n\n| |tramite basi |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera b) |\n\n|05 01 12 *|acidi contenenti oli +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|05 06 01 *|catrami acidi |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|06 01 01 *|acido solforico ed acido +-------------------------+\n\n| |solforoso |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera |\n\n|06 01 02 *|acido cloridrico +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|06 01 03 *|acido fluoridrico +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|06 01 04 *|acido fosforico e fosforoso +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n| | +-------------------------+\n\n|06 01 05 *|acido nitrico e acido nitroso |lettera b (HP2) |\n\n| | +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|06 01 06 *|altri acidi +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|06 02 01 *|idrossido di calcio |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|06 02 03 *|idrossido di ammonio +-------------------------+\n\n| | |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|06 02 04 *|idrossido di sodio e di | |\n\n| |potassio |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|06 07 04 *|soluzioni ed acidi, ad es. |lettera a |\n\n| |acido di contatto |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |prodotti fitosanitari, agenti | |\n\n|06 13 01 *|conservativi del legno ed |lettera g |\n\n| |altri biocidi inorganici | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 01 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 01 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 01 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 02 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 02 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 02 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 03 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 03 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 03 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 04 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 04 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 04 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 05 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 05 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 05 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 06 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 06 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 06 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|07 07 01 *|soluzioni acquose di lavaggio | |\n\n| |ed acque madri |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |solventi organici alogenati, | |\n\n|07 07 03 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |altri solventi organici, | |\n\n|07 07 04 *|soluzioni di lavaggio ed acque|lettera a |\n\n| |madri | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |sospensioni acquose contenenti| |\n\n| |pitture e vernici, contenenti | |\n\n|08 01 19 *|solventi organici o altre |lettera a |\n\n| |sostanze pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |sospensioni acquose contenenti| |\n\n| |pitture e vernici, diverse da | |\n\n|08 01 20 |quelle di cui alla voce |lettera a |\n\n| |08 01 19 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|08 02 03 |sospensioni acquose contenenti| |\n\n| |materiali ceramici |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|08 03 08 |rifiuti liquidi acquosi | |\n\n| |contenenti inchiostro |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|08 03 16 *|residui di soluzioni chimiche | |\n\n| |per incisione |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|08 03 19 *|oli dispersi |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |fanghi acquosi contenenti | |\n\n| |adesivi e sigillanti, | |\n\n|08 04 13 *|contenenti solventi organici |lettera a |\n\n| |o altre sostanze pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |fanghi acquosi contenenti | |\n\n| |adesivi e sigillanti, diversi | |\n\n|08 04 14 |da quelli di cui alla voce |lettera a |\n\n| |08 04 13 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti liquidi acquosi | |\n\n| |contenenti adesivi e | |\n\n|08 04 15 *|sigillanti, contenenti |lettera a |\n\n| |solventi organici o altre | |\n\n| |sostanze pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti liquidi acquosi | |\n\n| |contenenti adesivi e | |\n\n|08 04 16 |sigillanti, diversi da quelli |lettera a |\n\n| |di cui alla voce 08 04 15 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|08 04 17 *|olio di resina |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|09 01 01 *|soluzioni di sviluppo e | |\n\n| |attivanti a base acquosa |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|09 01 02 *|soluzioni di sviluppo per | |\n\n| |lastre offset a base acquosa |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|09 01 03 *|soluzioni di sviluppo a base | |\n\n| |di solventi |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|09 01 04 *|soluzioni fissative |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |soluzioni di lavaggio e | |\n\n|09 01 05 *|soluzioni |lettera a |\n\n| |di arresto-fissaggio | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti liquidi acquosi | |\n\n| |prodotti dal recupero in loco | |\n\n|09 01 13 *|dell'argento, diversi da |lettera a |\n\n| |quelli di cui alla voce | |\n\n| |09 01 06 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|10 01 09 *|acido solforico +-------------------------+\n\n| | |lettere c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |fanghi acquosi da operazioni | |\n\n|10 01 22 *|di pulizia caldaie, contenenti|lettera a |\n\n| |sostanze pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |fanghi acquosi da operazioni | |\n\n| |di pulizia caldaie, diversi | |\n\n|10 01 23 |da quelli di cui alla voce |lettera a |\n\n| |10 01 22 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |schiumature infiammabili o che| |\n\n| |rilasciano, al contatto con | |\n\n|10 03 15 *|l'acqua, gas infiammabili in |lettera b (HP3) |\n\n| |quantit\u00e0 pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |scorie e schiumature | |\n\n| |infiammabili o che rilasciano,| |\n\n|10 05 10 *|al contatto con l'acqua, gas |lettera b (HP3) |\n\n| |infiammabili in quantit\u00e0 | |\n\n| |pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |impurit\u00e0 e schiumature | |\n\n| |infiammabili o che rilasciano,| |\n\n|10 08 10 *|al contatto con l'acqua, gas |lettera b (HP3) |\n\n| |infiammabili in quantit\u00e0 | |\n\n| |pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|11 01 05 *|acidi di decappaggio +-------------------------+\n\n| | |lettere c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|11 01 06 *|acidi non specificati +-------------------------+\n\n| |altrimenti |lettere c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a |\n\n|11 01 07 *|basi di decappaggio +-------------------------+\n\n| | |lettere c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|11 01 11 *|soluzioni acquose di lavaggio,| |\n\n| |contenenti sostanze pericolose|lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |soluzioni acquose di lavaggio,| |\n\n|11 01 12 |diverse da quelle di cui alla |lettera a |\n\n| |voce 10 01 11 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|12 03 01 *|soluzioni acquose di lavaggio |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |oli minerali per macchinari, | |\n\n|12 01 06 *|contenenti alogeni (eccetto |lettera a) |\n\n| |emulsioni e soluzioni) |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |oli minerali per macchinari, | |\n\n|12 01 07 *|non contenenti alogeni |lettera a) |\n\n| |(eccetto emulsioni e |lettera b) |\n\n| |soluzioni) | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|12 01 10 *|oli sintetici per macchinari |lettera a) |\n\n| | |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n| |oli per circuiti idraulici +-------------------------+\n\n|13 01 01 *|contenenti PCB |lettera b) |\n\n| | +-------------------------+\n\n| | |lettera h) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 04 *|emulsioni clorurate +-------------------------+\n\n| | |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 05 *|emulsioni non clorurate +-------------------------+\n\n| | |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 09 *|oli minerali per circuiti +-------------------------+\n\n| |idraulici, clorurati |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 10 *|oli minerali per circuiti +-------------------------+\n\n| |idraulici, non clorurati |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 11 *|oli sintetici per circuiti +-------------------------+\n\n| |idraulici |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 12 *|oli per circuiti idraulici, +-------------------------+\n\n| |facilmente biodegradabili |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 01 13 *|altri oli per circuiti +-------------------------+\n\n| |idraulici |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |scarti di olio minerale per |lettera a) |\n\n|13 02 04 *|motori, ingranaggi e +-------------------------+\n\n| |lubrificazione, clorurati |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |scarti di olio minerale per |lettera a) |\n\n|13 02 05 *|motori, ingranaggi e +-------------------------+\n\n| |lubrificazione, non clorurati |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |scarti di olio sintetico per |lettera a) |\n\n|13 02 06 *|motori, ingranaggi e +-------------------------+\n\n| |lubrificazione |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |olio per motori, ingranaggi |lettera a) |\n\n|13 02 07 *|e lubrificazione, facilmente +-------------------------+\n\n| |biodegradabile |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 02 08 *|altri oli per motori, +-------------------------+\n\n| |ingranaggi e lubrificazione |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n| |oli isolanti e +-------------------------+\n\n|13 03 01 *|termoconduttori, |lettera b) |\n\n| |contenenti PCB +-------------------------+\n\n| | |lettera h) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |oli minerali isolanti e | |\n\n|13 03 06 *|termoconduttori clorurati, |lettera a) |\n\n| |diversi da quelli di cui alla +-------------------------+\n\n| |voce 13 03 01 |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 03 07 *|oli minerali isolanti e +-------------------------+\n\n| |termoconduttori non clorurati |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 03 08 *|oli sintetici isolanti e +-------------------------+\n\n| |termoconduttori |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |oli isolanti e |lettera a) |\n\n|13 03 09 *|termoconduttori, facilmente +-------------------------+\n\n| |biodegradabili |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 03 10 *|altri oli isolanti e +-------------------------+\n\n| |termoconduttori |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 04 01 *|oli di sentina della +-------------------------+\n\n| |navigazione interna |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 04 02 *|oli di sentina delle fognature+-------------------------+\n\n| |dei moli |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 04 03 *|altri oli di sentina della +-------------------------+\n\n| |navigazione |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 05 06 *|oli prodotti dalla separazione+-------------------------+\n\n| |olio/acqua |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |lettera a) |\n\n|13 05 07 *|acque oleose prodotte dalla +-------------------------+\n\n| |separazione olio/acqua |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|13 07 01 *|olio combustibile e carburante|lettera a) |\n\n| |diesel |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|13 07 02 *|petrolio |lettera a) |\n\n| | |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|13 07 03 *|altri carburanti (comprese le |lettera a) |\n\n| |miscele) |lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|14 06 01 *|clorofluorocarburi, HCFC, HFC |Lettera l) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|14 06 02 *|altri solventi e miscele di | |\n\n| |solventi, alogenati |lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|14 06 03 *|altri solventi e miscele di | |\n\n| |solventi |lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |Lettera m), pneumatici |\n\n| | |interi fuori uso a |\n\n| | |partire dal 16 luglio |\n\n| | |2003, ad esclusione dei |\n\n| | |pneumatici usati come |\n\n| | |materiale di ingegneria, |\n\n|16 01 03 |pneumatici fuori uso |ed i pneumatici fuori uso|\n\n| | |triturati a partire da |\n\n| | |tre anni da tale data, |\n\n| | |esclusi in entrambi i |\n\n| | |casi quelli per |\n\n| | |biciclette e quelli con |\n\n| | |un diametro esterno |\n\n| | |superiore a 1.400 mm |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 01 09 *|componenti contenenti PCB |Lettera h) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 01 10 *|componenti esplosivi (ad | |\n\n| |esempio \"air bag\") |Lettera b (HP1) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 01 13 *|liquidi per freni |lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 01 14 *|liquidi antigelo contenenti | |\n\n| |sostanze pericolose |lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |liquidi antigelo diversi da | |\n\n|16 01 15 |quelli di cui alla voce |lettera a) |\n\n| |16 01 14 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 02 09 *|trasformatori e condensatori | |\n\n| |contenenti PCB |Lettera h) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |apparecchiature fuori uso | |\n\n| |contenenti PCB o da essi | |\n\n|16 02 10 *|contaminate, diverse da quelle|Lettera h) |\n\n| |di cui alla voce 16 02 09 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |apparecchiature fuori uso, | |\n\n|16 02 11 *|contenenti clorofluorocarburi,|Lettera l) |\n\n| |HCFC, HFC | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 04 01 *|munizioni di scarto |Lettera b (HP1) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 04 02 *|fuochi artificiali di scarto |Lettera b (HP1) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 04 03 *|altri esplosivi di scarto |Lettera b (HP1) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |gas in contenitori a pressione| |\n\n|16 05 04 *|(compresi gli halon), |Lettera b |\n\n| |contenenti sostanze pericolose| |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |gas in contenitori a | |\n\n|16 05 05 |pressione, diversi da quelli |Lettera b |\n\n| |di cui alla voce 16 05 04 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |sostanze chimiche di | |\n\n| |laboratorio contenenti o | |\n\n| |costituite da sostanze | |\n\n|16 05 06 *|pericolose, comprese le |Lettera f) |\n\n| |miscele di sostanze chimiche | |\n\n| |di laboratorio | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 08 05 *|catalizzatori esauriti | |\n\n| |contenenti acido fosforico |lettere c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 08 06 *|liquidi esauriti usati come | |\n\n| |catalizzatori |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 09 01 *|permanganati, ad esempio | |\n\n| |permanganato di potassio |Lettera b (HP2) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |cromati, ad esempio cromato di| |\n\n|16 09 02 *|potassio, dicromato di |Lettera b (HP2) |\n\n| |potassio o di sodio | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 09 03 *|perossidi, ad esempio | |\n\n| |perossido d'idrogeno |Lettera b (HP2) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 09 04 *|sostanze ossidanti non | |\n\n| |specificate altrimenti |Lettera b (HP2) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 10 01 *|soluzioni acquose di scarto, | |\n\n| |contenenti sostanze pericolose|lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |soluzioni acquose di scarto, | |\n\n|16 10 02 |diverse da quelle di cui alla |lettera a) |\n\n| |voce 16 10 01 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|16 10 03 *|concentrati acquosi, | |\n\n| |contenenti sostanze pericolose|lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |concentrati acquosi, diversi | |\n\n|16 10 04 |da quelli di cui alla voce |lettera a) |\n\n| |16 10 03 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti dell'attivit\u00e0 di | |\n\n| |costruzione e demolizione, | |\n\n| |contenenti PCB (ad esempio | |\n\n| |sigillanti contenenti PCB, | |\n\n|17 09 02 *|pavimentazioni a base di |Lettera h) |\n\n| |resina contenenti PCB, | |\n\n| |elementi stagni in vetro | |\n\n| |contenenti PCB, condensatori | |\n\n| |contenenti PCB) | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti che devono essere | |\n\n| |raccolti e smaltiti applicando| |\n\n|18 01 03 *|precauzioni particolari per |Lettera e) |\n\n| |evitare infezioni | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|18 01 06 *|sostanze chimiche pericolose o| |\n\n| |contenenti sostanze pericolose|Lettera f) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|18 01 08 *|medicinali citotossici e | |\n\n| |citostatici |Lettera e) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti che devono essere | |\n\n| |raccolti e smaltiti applicando| |\n\n|18 02 02 *|precauzioni particolari per |Lettera e) |\n\n| |evitare infezioni | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|18 02 05 *|sostanze chimiche pericolose o| |\n\n| |contenenti sostanze pericolose|Lettera f) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|18 02 07 *|medicinali citotossici e | |\n\n| |citostatici |Lettera e) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti liquidi acquosi | |\n\n| |prodotti dal trattamento dei | |\n\n|19 01 06 *|fumi e di altri rifiuti |lettera a) |\n\n| |liquidi acquosi | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| | |Lettera a); |\n\n|19 02 08 *|rifiuti combustibili liquidi, +-------------------------+\n\n| |contenenti sostanze pericolose|lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 02 09 *|rifiuti combustibili solidi, | |\n\n| |contenenti sostanze pericolose|lettera b) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti combustibili, diversi | |\n\n|19 02 10 |da quelli di cui alle voci |lettera b) |\n\n| |19 02 08 e 19 02 09 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti liquidi acquosi | |\n\n|19 04 04 |prodotti dalla tempra di |lettera a) |\n\n| |rifiuti vetrificati | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 06 03 |liquidi prodotti dal | |\n\n| |trattamento anaerobico di |Lettera a); |\n\n| |rifiuti urbani | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |liquidi prodotti dal | |\n\n| |trattamento anaerobico di | |\n\n|19 06 05 |rifiuti di origine animale o |Lettera a); |\n\n| |vegetale | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 07 02 *|percolato di discarica, | |\n\n| |contenente sostanze pericolose|lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |percolato di discarica, | |\n\n|19 07 03 |diverso da quello di cui alla |lettera a) |\n\n| |voce 19 07 02 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 11 02 *|catrami acidi |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 11 03 *|rifiuti liquidi acquosi |lettera a |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n| |rifiuti prodotti dalla |lettera b) |\n\n|19 11 04 *|purificazione di carburanti +-------------------------+\n\n| |tramite basi |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 13 07 *|rifiuti liquidi acquosi e |lettera a |\n\n| |concentrati acquosi prodotti | |\n\n| |dalle operazioni di | |\n\n| |risanamento delle acque di | |\n\n| |falda, contenenti sostanze | |\n\n| |pericolose | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|19 13 08 |rifiuti liquidi acquosi e |lettera a |\n\n| |concentrati acquosi prodotti | |\n\n| |dalle operazioni di | |\n\n| |risanamento delle acque di | |\n\n| |falda, diversi da quelli di | |\n\n| |cui alla voce 19 13 07 | |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|20 01 13 *|solventi |lettera a) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|20 01 14 *|acidi |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|20 01 15 *|sostanze alcaline |lettera c/d |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|20 01 19 *|pesticidi |Lettera g) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|20 01 31 *|medicinali citotossici e | |\n\n| |citostatici |Lettera g) |\n\n+----------+------------------------------+-------------------------+\n\n|Tale elenco \u00e8 stato stilato unicamente sulla base della |\n\n|descrizione riportata, per ciascun codice, dalla decisione |\n\n|2000/532/CE. |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-09-14&atto.codiceRedazionale=20G00138&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T00:11:19.946769"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Le misure di salvaguardia di cui al precedente articolo continuano ad applicarsi entro il periodo di tempo indicato nell'articolo 3 della legge 5 luglio 1966, n. 517, ai piani particolareggiati adottati dopo l'entrata in vigore della presente legge e non approvati nel termine di cinque anni di cui all'articolo 2.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-11-30&atto.codiceRedazionale=068U1187&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:26:42.845897"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Con decreto del Ministro della sanit\u00e0 di concerto con il Ministro del tesoro, sentito il comitato di cui all'art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980, n. 620, e il Consiglio sanitario nazionale, sono fissati, fermo restando quanto disposto dall'art. 1 del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 620 del 1980, i livelli delle prestazioni sanitarie garantite al personale navigante.\n Fino all'emanazione del decreto di cui al precedente comma, l'assistenza continua ad essere assicurata nei limiti e con le modalit\u00e0 vigenti.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-11-09&atto.codiceRedazionale=081U0632&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T16:38:45.256873"} {"text": "\n\n\n Art. 33. \n (Artt. 33, comma 1, e 41, comma 1, D.P.R. n. 637/1972) \n Liquidazione dell'imposta in base alla dichiarazione \n 1. L'ufficio del registro liquida l'imposta in base alla dichiarazione della successione, anche se presentata dopo la scadenza del relativo termine ma prima che sia stato notificato l'accertamento d'ufficio, tenendo conto delle dichiarazioni integrative o modificative gi\u00e0 presentate a norma dell'articolo 28, comma 6, e dell'articolo 31, comma 3 ((, nonch\u00e9 dei rimborsi fiscali di cui \nallo stesso articolo 28, comma 6, erogati successivamente alla \npresentazione della dichiarazione di successione)). \n 1-bis. Se nella dichiarazione di successione e nella dichiarazione sostitutiva o integrativa, sono indicati beni immobili e diritti reali sugli stessi, gli eredi e i legatari devono provvedere nei termini indicati nell'articolo 31, alla liquidazione ed al versamento delle imposte ipotecaria e catastale, di bollo, delle tasse ipotecarie e dell'imposta sostitutiva di quella comunale sull'incremento di valore degli immobili, il suddetto versamento deve essere effettuato, fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo previsto dall'articolo 3, comma 138, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, concernente la modifica della disciplina dei servizi autonomi di cassa degli uffici finanziari, mediante delega ad azienda di credito autorizzata o tramite il concessionario del servizio per la riscossione competente in base all'ultima residenza del defunto o, se questa era all'estero o non \u00e8 nota, al \nconcessionario del servizio per la riscossione di Roma. \n 2. In sede di liquidazione l'ufficio provvede a correggere gli \nerrori materiali e di calcolo commessi dal dichiarante nella \ndeterminazione della base imponibile e ad escludere: \n a) le passivit\u00e0 esposte nella dichiarazione per le quali non ricorrono le condizioni di deducibilit\u00e0 di cui agli articoli 21 e 24 \no eccedenti i limiti di deducibilit\u00e0 di cui agli articoli 22 e 24, nonch\u00e9 gli oneri non deducibili a norma dell'art. 8, comma 1; \n b) le passivit\u00e0 e gli oneri esposti nella dichiarazione che non risultano dai documenti prodotti in allegato alla dichiarazione o su richiesta dell'ufficio; \n c) le riduzioni e le detrazioni indicate nella dichiarazione non previste negli articoli 25 e 26 o non risultanti dai documenti prodotti in allegato alla dichiarazione o su richiesta dell'ufficio. \n 3. Le correzioni e le esclusioni di cui al comma 2 devono risultare \nnell'avviso di liquidazione dell'imposta. \n 4. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche per la riliquidazione dell'imposta in base a dichiarazione sostitutiva e per \nla liquidazione della maggiore imposta in base a dichiarazione \nintegrativa. \n\n\n\n--------------------\n\n\n\nAGGIORNAMENTO (2) \n La L. 30 dicembre 1991, n. 413, ha disposto (con l'art. 23, comma 4) che \"Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano alle \ndichiarazioni presentate a partire dal 1\u00b0 gennaio 1993.\" \n\n\n\n-------------------\n\n\nAGGIORNAMENTO (4)\nIl D.L. 30 agosto 1993, n. 331, convertito con modificazioni dalla\nL. 29 ottobre 1993, n. 427, nel modificare l'art. 23, comma 3, lettera c) della L. 30 dicembre 1991, n. 413, ha conseguentemente disposto (con l'art. 63, comma 1) che \"Le disposizioni di cui al comma 3, lettera c), dell'articolo 23 della legge 30 dicembre 1991, n. 413, si applicano alle successioni aperte dal 1 gennaio 1994\".\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-27&atto.codiceRedazionale=090G0384&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T12:57:59.170261"} {"text": "\n\n\nArt. 5\nDECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA\nL. 4 NOVEMBRE 1987, N. 460\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-05-11&atto.codiceRedazionale=087U0179&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:56:47.185868"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVista la legge 6 dicembre 1962, n. 1643, sulla istituzione dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica trasferimento ad esso delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36, contenente norme relative ai trasferimenti all'ENEL delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio 1963, n. 138, contenente norme relative agli indennizzi da corrispondere alle imprese assoggettate a trasferimento all'ENEL;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 27 giugno 1964, n. 452, sul rinnovo di delega al Governo per la emanazione di norme relative all'organizzazione e al trattamento tributario dell'ENEL, e norme integrative dalla legge 6 dicembre 1962, n. 1613;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 76 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 87, quinto comma, della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto che l'impresa \"Pelisseri Remigio\", con sede in Demonte (Cuneo), piazza Renzo Spada, n. 3, rientra tra le imprese previste dall'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per l'industria ed il commercio Decreta:\nArt. 1\n\n\n L'impresa e \"Pelisseri Remigio\", con sede in Demonte (Cuneo), piazza Renzo Spada n. 3, e trasferita all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica con gli effetti previsti dall'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n La consegna dei beni all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica \u00e8 effettuata secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-04-21&atto.codiceRedazionale=065U0300&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T17:19:31.295051"} {"text": "\n\n\nArt. 56\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.P.R. 23 GENNAIO 1973, N. 43))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-03-02&atto.codiceRedazionale=071U0018&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T10:58:29.139154"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n983. Decreto del Presidente della Repubblica 2 settembre 1959, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, la \"Casa di riposo per vecchi e pensionati Senatore Enrico Falck\", con sede nel comune di Dongo (Como), viene eretta in ente morale e ne viene approvato il relativo statuto organico.\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 20 novembre 1959\n Atti del Governo, registro n. 122, foglio n. 40. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-11-25&atto.codiceRedazionale=059U0983&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T03:04:00.712428"} {"text": "\n\n\n Articolo 11 \n Esenzione dalla requisizione \n 1. Lo Stato d'invio beneficia dell'esenzione da ogni forma di requisizione ai fini di difesa nazionale o di utilit\u00e0 pubblica per quanto riguarda: \n a) i locali consolari, ivi compresi i beni mobili e le installazioni che vi si trovano; \n b) i mezzi di trasporto dell'Ufficio consolare. \n 2. tuttavia, le disposizioni dei paragrafi precedenti del presente articolo non impediscono che lo Stato di residenza espropri, a fini di difesa nazionale o di utilit\u00e0 pubblica, in conformit\u00e0 alla sua legislazione, i locali consolari dello Stato d'invio o la residenza di un membro dell'Ufficio consolare di detto Stato. qualora un tale provvedimento al riguardo di uno di questi beni si renda necessario, verr\u00c0 presa ogni misura per evitare di ostacolare l'esercizio delle funzioni consolari. \n Inoltre, un'indennit\u00e0 immediata, adeguata e effettiva deve essere versata in caso di esproprio. tale indennit\u00e0 deve poter essere trasferita a destinazione nello Stato d'invio in un lasso di tempo ragionevole. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-01-25&atto.codiceRedazionale=090G0024&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T17:42:23.190706"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n I controlli\n\n\n1. L'Amministrazione, attraverso il direttore dell'esecuzione e i suoi assistenti, ha la facolt\u00e0 di controllare l'andamento delle prestazioni in ogni fase dell'esecuzione anche presso il contraente o presso terzi indicati dallo stesso, redigendo appositi verbali. \n\n\n\n2. A tale scopo l'esecutore comunica tempestivamente e, comunque, entro dieci giorni dalla data dell'eventuale richiesta da parte del direttore dell'esecuzione, le informazioni necessarie all'esecuzione dei controlli, ivi compresa la sede degli stabilimenti ove avvengono le lavorazioni. \n\n\n\n3. L'impedimento ingiustificato o il rifiuto da parte del contraente di consentire il controllo, o comunque di fornire le informazioni necessarie per eseguirlo, \u00e8 considerato inadempimento e pu\u00f2 comportare la risoluzione del contratto e l'incameramento della cauzione. \n\n\n\n4. I controlli sono effettuati alla presenza del contraente, ovvero di suoi incaricati, che sottoscrivono i relativi verbali. \n\n\n\n5. I controlli effettuati nel corso delle lavorazioni non esimono il contraente da responsabilit\u00e0 e da qualsiasi altra conseguenza derivante dalle risultanze della verifica di conformit\u00e0. \n\n\n\n6. Se dai controlli effettuati il contraente risulta inadempiente nell'osservanza delle clausole contrattuali, pu\u00f2 essere soggetto a diffida, senza pregiudizio per l'applicazione di eventuali penalit\u00e0.\nLa diffida costituisce elemento informativo per l'Amministrazione ai fini della valutazione sull'eventuale malafede o grave negligenza commessa dal contraente nel corso dell'esecuzione contrattuale. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-12-12&atto.codiceRedazionale=14G00194&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T18:38:26.149361"} {"text": "\n\n\nArt. 354\n\n\n\n I fori delle mine non demoliti dalle esplosioni possono essere ricoricati solo dopo un intervallo di mezzora e previa introduzione di tampone di argilla. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-04-11&atto.codiceRedazionale=059U0128&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T04:12:38.984133"} {"text": "\n\n\nArt. 127\n\n\n\n Se lo sparo delle mine \u00e8 effettuato in vicinanza, di strade che possono essere raggiunte da proiezioni di materiali, debbono essere disposte, a ciascun estremo della zona pericolosa, persone munite di segnale rosso per sospendere il transito. Il tratto di strada interessato deve essere preventivamente fatto sgombrare. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-04-11&atto.codiceRedazionale=059U0128&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T04:09:10.177670"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n(Unit\u00e0 tecnico-operativa)\n\n\n1. Il Comitato \u00e8 assistito da una unit\u00e0 tecnico-operativa, di seguito denominata \"unit\u00e0\", istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e coordinata da un rappresentante speciale per le iniziative di ricostruzione dell'area balcanica, nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri.\n\n\n\n\n\n2. L'unit\u00e0 \u00e8 composta da:\n\na) esperti, entro un contingente massimo di cinque unit\u00e0, tre dei quali scelti tra estranei alle pubbliche amministrazioni, con contratto di diritto privato a tempo determinato, e due tra dipendenti di dette amministrazioni; questi ultimi sono collocati in posizione di comando o di fuori ruolo per la durata dell'incarico; i criteri di selezione degli esperti di cui alla presente lettera sono stabiliti con il medesimo decreto di cui al comma 1, ovvero con altro decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; i posti occupati da dipendenti collocati fuori ruolo non possono essere coperti mediante nuove assunzioni;\n\nb) tre rappresentanti designati, avendo attenzione ad una equilibrata presenza territoriale, dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;\n\nc) un rappresentante del Ministero degli affari esteri e uno del Ministero del commercio con l'estero.\n\n\n\n\n3. Le funzioni di supporto tecnico-amministrativo ed ausiliario sono assicurate dal personale in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.\n\n\n\n\n\n4. L'unit\u00e0, nell'ambito delle attivit\u00e0 di supporto, ha in particolare il compito di:\n\na) formulare proposte al Comitato per la definizione delle linee generali e degli indirizzi strategici;\n\nb) curare il raccordo tra le pubbliche amministrazioni interessate e, per i profili informativi, tra queste e il sistema delle imprese;\n\nc) svolgere attivit\u00e0 di monitoraggio in ordine alla realizzazione degli indirizzi approvati dal Comitato;\n\nd) sostenere la cooperazione decentrata, attraverso forme di partenariato tra istituzioni locali e regionali e soggetti espressione della societ\u00e0 civile di Paesi dell'area balcanica;\n\ne) curare l'istituzione di un tavolo di confronto sui Balcani al quale partecipino rappresentanti del mondo delle imprese e rappresentanti del mondo dell'associazionismo e del volontariato impegnati in quell'area.\n\n\n\n\n5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, si provvede alla determinazione dei compensi spettanti ai componenti dell'unit\u00e0, nonch\u00e9 al personale di cui agli articoli 4, comma 3, e 5, comma 4.\n\n\n\n6. Per il funzionamento dell'unit\u00e0 \u00e8 autorizzata la spesa massima di lire 1.408 milioni annue.\n\n\n\n Nota all'art. 2:\n - Il testo dell'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, recante: \"Definizione ed ampiamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni con la Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali\" \u00e8 il seguente:\n \"Art. 8 (Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali \u00e8 unificata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunit\u00e0 montane, con la Conferenza Stato-regioni.\n 2. La Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali \u00e8 presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per gli affari regionali; ne fanno parte altres\u00ec il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, il Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanit\u00e0, il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente dell'Unione nazionale comuni, comunit\u00e0 ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.\n Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque rappresentano le citt\u00e0 individuate dall'art. 17 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere invitati altri membri del Governo, nonch\u00e9 rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici.\n 3. La Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali \u00e8 convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la necessit\u00e0 o qualora ne faccia richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM.\n 4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 \u00e8 convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Le sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari regionali o, se tale incarico non \u00e8 conferito, dal Ministro dell'interno.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-03-31&atto.codiceRedazionale=001G0138&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T04:27:52.495630"} {"text": "\n\n\n Articolo 5 \n Nazionalizzazione o Esproprio \n 1. Gli investimenti di cui al presente Accordo non possono costituire oggetto di provvedimenti che limitino, a tempo determinato od indeterminato, i diritti di propriet\u00e0, di possesso, di controllo e di godimento ad essi inerenti, salvo quanto previsto per legge, per effetto di sentenze od ordinanze delle autorit\u00e0 giudiziarie od amministrative competenti, ovvero per effetto di provvedimenti non discriminatori di carattere generale intesi a disciplinare le attivit\u00e0 economiche. \n 2. Gli investimenti degli investitori di una delle Parti Contraenti non saranno direttamente o indirettamente nazionalizzati, espropriati, requisiti o soggetti a misure aventi analoghi effetti nel territorio dell'altra Parte, se non ricorrono le condizioni seguenti: \n a) perseguimento di fini pubblici o di interesse nazionale in conformit\u00e0 a normative vigenti; \n b) adozione delle misure predette su base non discriminatoria; \n c) corresponsione di immediato pieno ed effettivo risarcimento. \n 3. Il giusto risarcimento sar\u00e0 equivalente all'effettivo valore di mercato dell'investimento immediatamente prima del momento in cui le decisioni di cui al precedente punto 2. siano state annunciate o rese pubbliche e sar\u00e0 determinato in base a criteri tecnici commerciali comunemente riconosciuti. \n Qualora sussistano difficolt\u00e0 di accertamento del valore di mercato, il risarcimento verr\u00e0 determinato sulla base di un'equa valutazione del valore di impresa nonch\u00e9 delle risultanze di bilancio. Il risarcimento comprender\u00e0 gli interessi maturati alla data di pagamento, calcolati al tasso del LIBOR a sei mesi o corrispondente tasso internazionale medio della valuta prescelta ed a partire dal quindicesimo giorno dalla data di nazionalizzazione o di esproprio. In mancanza di un accordo tra l'investitore e la Parte Contraente obbligata, l'ammontare del risarcimento verr\u00e0 definito secondo le procedure di soluzione delle controversie di cui all'articolo 8 del presente Accordo. Il risarcimento, una volta determinato nel suo ammontare e nelle sue modalit\u00e0 di pagamento verr\u00e0 prontamente versato, autorizzato al rimpatrio e sar\u00e0 liberamente trasferito in valuta convertibile, al tasso di cambio applicabile alla data di trasferimento. \n 4. Le disposizioni di cui al punto 1 del presente articolo si applicheranno anche ai proventi derivanti dalla liquidazione, nonch\u00e9 ai redditi di cui al punto 3 dell'articolo 1. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-27&atto.codiceRedazionale=094G0742&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:31:21.443300"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n Indicazioni relative alle relazioni\n\n\n1. Con decreto del Ministro della salute, tenuto conto delle indicazioni dettagliate pubblicate dalla Commissione europea, sono stabilite le modalit\u00e0 di raccolta, verifica e presentazione delle segnalazioni con dettagliate relazioni sugli eventi avversi o reazioni avverse, nonch\u00e9 sulle modalit\u00e0 di decodificazione riguardo alle reazioni avverse serie inattese.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-08-09&atto.codiceRedazionale=003G0229&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T20:18:46.918569"} {"text": "\n\n\n Articolo 19 \n PENSIONI \n\n 1. Fatte salve le disposizioni dell'articolo 20, paragrafo 2, le pensioni, le annualit\u00e0 e le altre retribuzioni analoghe corrisposte a un residente di uno Stato contraente in considerazione di una precedente occupazione sono imponibili soltanto in detto Stato. \n 2. Il termine \"annualit\u00e0\" designa una determinata somma pagabile periodicamente a date stabilite per la durata della vita, oppure per un periodo di tempo determinato o determinabile, in dipendenza di un obbligo contratto di effettuare tali pagamenti contro un adeguato e pieno corrispettivo in denaro o in beni valutabili in denaro. \n 3. L'espressione \"altre remunerazioni analoghe\" designa i pagamenti di fondi pensione o piani pensionistici cui possono partecipare persone fisiche per ottenere prestazioni pensionistiche, laddove tale fondo pensione o piano pensionistico sia regolamentato in conformit\u00e0 con la legislazione di detto Stato contraente e riconosciuto come tale ai fini fiscali. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-08-05&atto.codiceRedazionale=20G00110&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T01:02:37.565627"} {"text": "\n\n\nArt. 8\nSospensione termini amministrativi, contributi previdenziali ed assistenziali\n\n\n1. In aggiunta a quanto disposto dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1\u00b0 giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 130 del 6 giugno 2012, adottato ai sensi dell'articolo 9 della legge 2000, n. 212, e successive modificazioni, e fermo che la mancata effettuazione di ritenute ed il mancato riversamento delle ritenute effettuate da parte dei soggetti di cui al predetto decreto a partire dal 20 maggio 2012 e fino all'entrata in vigore del presente decreto-legge, sono regolarizzati entro il 30 novembre 2012 senza applicazione di sanzioni e interessi, sono altres\u00ec sospesi fino al 30 novembre 2012: \n 1) i termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria; \n 2) i versamenti riferiti al diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni; \n 3) i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di cui all'articolo 29 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78 da parte degli agenti della riscossione, nonch\u00e9 i termini di prescrizione e decadenza relativi all'attivit\u00e0 degli uffici finanziari, ivi compresi quelli degli enti locali e della Regione; (2) \n 4) il versamento dei contributi consortili di bonifica, esclusi quelli per il servizio irriguo, gravanti sugli immobili agricoli ed extragricoli; \n 5) l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione degli immobili pubblici e privati, adibiti ad uso abitativo ovvero ad uso diverso da quello abitativo; \n 6) il pagamento dei canoni di concessione e locazione relativi a immobili distrutti o dichiarati non agibili, di propriet\u00e0 dello Stato e degli Enti pubblici, ovvero adibiti ad uffici statali o pubblici; \n 7) le sanzioni amministrative per le imprese che presentano in ritardo, purch\u00e9 entro il 31 dicembre 2012, le domande di iscrizione alle camere di commercio, le denunce di cui all'articolo 9 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581, il modello unico di dichiarazione previsto dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70 nonch\u00e9 la richiesta di verifica periodica degli strumenti di misura ed il pagamento della relativa tariffa; \n 8) il termine per il pagamento del diritto di iscrizione dovuto all'Albo nazionale dei gestori ambientali e del diritto dovuto alle province per l'iscrizione nel registro di cui all'articolo 216, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; \n 9) il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, ivi incluse le operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, erogati dalle banche, nonch\u00e9 dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1\u00b0 settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, e dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a., comprensivi dei relativi interessi, con la previsione che gli interessi attivi relativi alle rate sospese concorrano alla formazione del reddito d'impresa, nonch\u00e9 alla base imponibile dell'IRAP, nell'esercizio in cui sono incassati. PERIODO SOPPRESSO DALLA L. 1 AGOSTO 2012, N. 122. Analoga sospensione si applica anche ai pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto edifici distrutti o divenuti inagibili, anche parzialmente, ovvero beni immobili strumentali all'attivit\u00e0 imprenditoriale, commerciale, artigianale , agricola o professionale svolta nei medesimi edifici. La sospensione si applica anche ai pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi per oggetto beni mobili strumentali all'attivit\u00e0 imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale; \n 9-bis) il pagamento delle rate relative alle provvidenze di cui alla legge 14 agosto 1971, n. 817, concernente lo sviluppo della propriet\u00e0 coltivatrice. (4) \n\n\n\n2. Con riferimento ai settori dell'energia elettrica, dell'acqua e del gas, ivi inclusi i gas diversi dal gas naturale distribuiti a mezzo di reti canalizzate, la competente autorit\u00e0 di regolazione, con propri provvedimenti, introduce norme per la sospensione temporanea, per un periodo non superiore a 6 mesi a decorrere dal 20 maggio 2012, dei termini di pagamento delle fatture emesse o da emettere nello stesso periodo, anche in relazione al servizio erogato a clienti forniti sul mercato libero, per le utenze situate nei comuni danneggiati dagli eventi sismici, come individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1. Entro 120 giorni dalla data di conversione in legge del presente decreto, l'autorit\u00e0 di regolazione, con propri provvedimenti disciplina altres\u00ec le modalit\u00e0 di rateizzazione delle fatture i cui pagamenti sono stati sospesi ai sensi del precedente periodo ed introduce agevolazioni, anche di natura tariffaria, a favore delle utenze situate nei Comuni danneggiati dagli eventi sismici come individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1, individuando anche le modalit\u00e0 per la copertura delle agevolazioni stesse attraverso specifiche componenti tariffarie, facendo ricorso, ove opportuno, a strumenti di tipo perequativo. \n\n\n\n3. I redditi dei fabbricati, ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012, purch\u00e9 distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero , comunque adottate entro il 30 novembre 2012, in quanto inagibili totalmente o parzialmente, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e dell'imposta sul reddito delle societ\u00e0, fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati medesimi e comunque fino all'anno di imposta 2013. I fabbricati di cui al periodo precedente sono, altres\u00ec, esenti dall'applicazione dell'imposta municipale propria di cui all'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni, a decorrere dall'anno 2012 e fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati stessi e comunque non oltre il 31 dicembre 2018. Ai fini del presente comma, il contribuente pu\u00f2 dichiarare, entro il 30 novembre 2012, la distruzione o l'inagibilit\u00e0 totale o parziale del fabbricato all'autorit\u00e0 comunale, che nei successivi venti giorni trasmette copia dell'atto di verificazione all'ufficio dell'Agenzia delle entrate territorialmente competente. (22) (23) (24) (27) (29) ((31)) 3.1 Le disposizioni di cui al comma 3, si applicano anche al comune di Marsciano colpito dagli eventi sismici del 15 dicembre 2009, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4, del 7 gennaio 2010. 3.2 Per il comune di cui al comma 3.1 non \u00e8 dovuta la quota di imposta riservata allo Stato sugli immobili di propriet\u00e0 dei comuni di cui all'articolo 13, comma 11, secondo periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, cos\u00ec come modificato dall'articolo 4, comma 5, lettera g), del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, e non si applica il comma 17, del medesimo articolo. \n 3.3 Il comune di cui al comma 3.1 pu\u00f2 esentare dalla tassa per l'occupazione dispazi ed aree pubbliche di cui al decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, le occupazioni necessarie per le opere di ricostruzione. \n\n\n\n3-bis. Fino al 31 dicembre 2012, non sono computabili ai fini della definizione del reddito di lavoro dipendente, di cui all'articolo 51 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, i sussidi occasionali, le erogazioni liberali o i benefici di qualsiasi genere, concessi da parte sia dei datori di lavoro privati a favore dei lavoratori residenti nei comuni di cui all'allegato 1 al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1\u00b0 giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, sia da parte dei datori di lavoro privati operanti nei predetti territori, a favore dei propri lavoratori, anche non residenti nei predetti comuni, in relazione agli eventi sismici di cui all'articolo 1. \n\n\n\n4. Sono inoltre prorogati sino al 30 novembre 2012, senza sanzioni, gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche effettuati o a carico di professionisti, consulenti, associazioni e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei comuni coinvolti dal sisma, anche per conto di aziende e clienti non operanti nel territorio, nonch\u00e9 di societ\u00e0 di servizi e di persone in cui i soci residenti nei comuni colpiti dal sisma rappresentino almeno il 50 per cento del capitale sociale. \n\n\n\n5. Sono altres\u00ec sospese per i soggetti che alla data del 20 maggio 2012 operavano nei Comuni coinvolti dal sisma, le applicazioni delle sanzioni in materia di invio tardivo delle comunicazioni obbligatorie e degli adempimenti amministrativi, compresi quelli connessi al lavoro. \n\n\n\n6. Gli eventi che hanno colpito i residenti dei Comuni sono da considerarsi causa di forza maggiore ai sensi dell'articolo 1218 codice civile, anche ai fini dell'applicazione della normativa bancaria e delle segnalazioni delle banche alla Centrale dei rischi. \n\n\n\n7. Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili realizzati nei o sui fabbricati e quelli in fase di realizzazione, ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 maggio e del 29 maggio 2012, distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero in quanto inagibili totalmente o parzialmente, accedono alle incentivazioni cui avevano diritto alla data di entrata in vigore del presente decreto qualora entrino in esercizio entro il 30 settembre 2016. Gli impianti fotovoltaici realizzati nei fabbricati distrutti possono essere ubicati anche a terra mantenendo le tariffe in vigore al momento dell'entrata in esercizio. Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili gi\u00e0 autorizzati alla data del 30 settembre 2012 accedono agli incentivi vigenti alla data del 6 giugno 2012, qualora entrino in esercizio entro il 30 settembre 2016. \n\n\n\n8. Gli adempimenti specifici delle imprese agricole connessi a scadenze di registrazione in attuazione di normative comunitarie, statali o regionali in materia di benessere animale, identificazione e registrazione degli animali, registrazioni e comunicazione degli eventi in stalla (D.P.R. 317/96, D.M. 31.01.2002 e succ. modificazioni, D.M. 16 maggio 2007), nonch\u00e9 registrazioni dell'impiego del farmaco (D. Lgs. 158/2006 e D. Lgs. 193/2006) che ricadono nell'arco temporale interessato dagli eventi sismici, con eccezione degli animali soggetti a movimentazioni, sono differiti al 30 novembre 2012. \n\n\n\n9. I versamenti relativi al prelievo mensile inerenti al mese di marzo 2012 da effettuarsi da parte dei primi acquirenti latte entro il 30 maggio 2012, ai sensi dell'articolo 5 della Legge n. 119 del 2003, sono sospesi fino al 30 novembre 2012. \n\n\n\n10. Qualora ricoveri di animali in allevamento siano dichiarati inagibili, lo spostamento e stazionamento degli stessi in ricoveri temporanei \u00e8 consentito in deroga alle disposizioni dettate dalla direttiva 2008/120/CE del Consiglio e dalla direttiva 2008/119/CE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, nonch\u00e9 dalle norme nazionali e regionali in materia di spandimenti dei liquami. \n\n\n\n11. Per quanto attiene gli impegni e gli adempimenti degli obblighi assunti a seguito della presentazione delle domande di aiuto e di pagamento connesse al Regolamento CE 73/2009 ed all'Asse 2 del Programma Sviluppo Rurale, le aziende agricole ricadenti nei Comuni interessati dall'evento sismico - ai sensi dell'articolo 75 del Reg.\nCE 1122/2009 - possono mantenere il diritto all'aiuto anche nelle ipotesi di mancato adempimento agli obblighi previsti. \n\n\n\n12. In applicazione dell'articolo 47 del Reg. CE 1974/2006, ove gli agricoltori ricadenti nei comuni interessati dall'evento sismico, non abbiano potuto rispettare i vincoli connessi agli impegni assunti in applicazione delle misure Programma Sviluppo Rurale, le Autorit\u00e0 competenti rinunceranno al recupero totale o parziale degli aiuti erogati su investimenti realizzati. \n\n\n\n13. In relazione a quanto stabilito nei commi 11 e 12 la comunicazione all'autorit\u00e0 competente, prevista dai sopracitati articoli, \u00e8 sostituita dal riconoscimento in via amministrativa da parte dell'autorit\u00e0 preposta della sussistenza di cause di forza maggiore. In caso di rilevate inadempienze l'Amministrazione competente attiver\u00e0 d'ufficio l'accertamento del nesso di causalit\u00e0 tra l'evento calamitoso e l'inadempimento. \n\n\n\n14. Le aziende agrituristiche possono svolgere fino al 31 dicembre 2012 l'attivit\u00e0 di somministrazione pasti e bevande in deroga ai limiti previsti dalle rispettive leggi regionali. \n\n\n\n15. Fermi restando i provvedimenti straordinari relativi ai comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e successivi, nel territorio dei restanti comuni della regione Emilia-Romagna, della provincia di Mantova e della provincia di Rovigo, per consentire l'impegno degli apparati tecnici delle strutture competenti in materia sismica nell'attivit\u00e0 di rilevamento dei danni e ricostruzione del patrimonio edilizio, fino al 31 dicembre 2012 non trova applicazione l'obbligo di acquisire, prima dell'inizio lavori, l'autorizzazione sismica prescritta dall'art. 94, comma 1, del DPR n. 380 del 2001, trovando generale applicazione il procedimento di deposito del progetto esecutivo riguardante le strutture. \n\n\n\n15-bis. Nei comuni di cui all'articolo 1, comma 1, sono prorogati, per dodici mesi, i titoli di soggiorno in scadenza entro il 31 dicembre 2012 a favore di immigrati che non siano in possesso dei requisiti di lavoro e/o di residenza in detti territori per effetto degli eventi sismici. \n\n\n\n15-ter. Le persone fisiche residenti o domiciliate e le persone giuridiche che hanno sede legale o operativa nei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012 sono esentate dal pagamento dell'imposta di bollo per le istanze presentate alla pubblica amministrazione fino al 31 dicembre 2012. \n\n\n\n15-quater. Le locazioni volte a consentire ai titolari di attivit\u00e0 economiche colpite dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio 2012 la ripresa dell'attivit\u00e0 in immobili situati nel territorio della provincia in cui essa si svolgeva, nonch\u00e9 in quelle confinanti, sono regolate dal codice civile. \n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135, ha disposto (con l'art. 7, comma 21-bis) che \"I termini di prescrizione e decadenza sospesi ai sensi dell'articolo 8, comma 1, numero 3), del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, relativi all'attivit\u00e0 delle diverse articolazioni dell'Agenzia delle entrate operanti con riguardo ai contribuenti con domicilio fiscale, ad una delle date indicate nell'articolo 1, comma 1, del medesimo decreto-legge, nei comuni individuati ai sensi dello stesso comma 1, sono prorogati di sei mesi a decorrere dalla fine del periodo di sospensione, in deroga alle disposizioni dell'articolo 3, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212, concernente l'efficacia temporale delle norme tributarie\". \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (4)\n\n\n Il D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213 ha disposto (con l'art. 11, comma 6) che \"I pagamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, sospesi ai sensi dei decreti del Ministro dell'economia e delle finanze 1\u00b0 giugno 2012 e 24 agosto 2012, pubblicati nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, rispettivamente, del 6 giugno 2012, n. 130, e del 30 agosto 2012, n. 202, nonch\u00e9 dell'articolo 8, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, sono effettuati entro il 20 dicembre 2012, senza applicazione di sanzioni e interessi\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (22)\n\n\n La L. 30 dicembre 2018, n. 145 ha disposto (con l'art. 1, comma 985) che \"Per i comuni individuati dall'articolo 2-bis, comma 43, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, l'esenzione dall'applicazione dell'imposta municipale propria prevista dal secondo periodo del comma 3 dell'articolo 8 del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, \u00e8 prorogata fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2019\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (23)\n\n\n Il D.L. 18 aprile 2019, n. 32, convertito con modificazioni dalla L. 14 giugno 2019, n. 55, ha disposto (con l'art. 26-bis, comma 2) che \"Per i comuni delle Regioni Lombardia e Veneto individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, e dell'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, l'esenzione dall'applicazione dell'imposta municipale propria prevista dal secondo periodo del comma 3 dell'articolo 8 del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, \u00e8 prorogata a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2019, fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2019\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (24)\n\n\n Il D.L. 24 ottobre 2019, n. 123, convertito con modificazioni dalla L. 12 dicembre 2019, n. 156, ha disposto (con l'art. 9-vicies quinquies, comma 1) che \"Per i Comuni delle Regioni Lombardia e Veneto di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, e all'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, come eventualmente rideterminati dai Commissari delegati ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 43, secondo periodo, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, e per i Comuni della Regione Emilia-Romagna interessati dalla proroga dello stato d'emergenza di cui all'articolo 2-bis, comma 44, del decreto-legge n. 148 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 172 del 2017, l'esenzione dall'applicazione dell'imposta municipale propria prevista dal secondo periodo del comma 3 dell'articolo 8 del decreto-legge n. 74 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2012, \u00e8 prorogata fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2020\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (27)\n\n\n La L. 30 dicembre 2020, n. 178 ha disposto (con l'art. 1, comma 1116) che \"Per i comuni delle regioni Lombardia e Veneto individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, e dell'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, come eventualmente rideterminati dai commissari delegati ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 43, secondo periodo, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, e per i comuni della regione Emilia-Romagna interessati dalla proroga dello stato di emergenza di cui all'articolo 15, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, l'esenzione dall'applicazione dell'imposta municipale propria prevista dal secondo periodo del comma 3 dell'articolo 8 del citato decreto-legge n. 74 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2012, \u00e8 prorogata fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2021\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (29)\n\n\n Il D.L. 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2022, n. 25, ha disposto (con l'art. 22-bis, comma 1) che \"Per i comuni delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, e dall'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, come eventualmente rideterminati dai Commissari delegati ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 43, secondo periodo, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, l'esenzione dall'applicazione dell'imposta municipale propria prevista dal secondo periodo del comma 3 dell'articolo 8 del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, \u00e8 prorogata fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2022\". \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (31)\n\n\n La L. 29 dicembre 2022, n. 197 ha disposto (con l'art. 1, comma 768) che \"Per i comuni dei territori dell'Emilia-Romagna, della Lombardia e del Veneto individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, e dall'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, come eventualmente rideterminati dai Commissari delegati ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 43, secondo periodo, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, l'esenzione dall'applicazione dell'imposta municipale propria prevista dall'articolo 8, comma 3, secondo periodo, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 agosto 2012, n. 122, \u00e8 prorogata fino alla definitiva ricostruzione e agibilit\u00e0 dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2023\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-07&atto.codiceRedazionale=012G0096&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T16:47:07.065798"} {"text": "\n\n\nArt. 1-bis\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1969-10-01&atto.codiceRedazionale=069U0646&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:37:32.318076"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Il comma 1 dell'articolo 1 \u00e8 sostituito dal seguente:\n\"1. Sono ammessi alle agevolazioni di cui al conto speciale previsto dall'articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e successive modificazioni e integrazioni, di seguito definito \"conto speciale , progetti di restauro, ristrutturazione ed adeguamento funzionale, presentati da proprietari di immobili destinati stabilmente ad attivit\u00e0 teatrale, ovvero, su delega di questi, dai gestori delle attivit\u00e0 teatrali svolte nell'immobile, che si assumono, anche in parte, l'onere dei lavori. Le agevolazioni consistono in finanziamenti a tasso agevolato, di seguito definite \"finanziamenti e in contributi in conto interessi, di seguito definiti \"contributi \".\n\n\n Nota all'art 2:\n - Si riporta il testo dell'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 dicembre 1997, n. 516 (Per l'argomento vedasi nelle note alle premesse), come modificato dal regolamento qui pubblicato:\n \"Art. 1. - 1. Sono ammessi alle agevolazioni di cui al conto speciale previsto dall'art. 4 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e successive modificazioni e integrazioni, di seguito definito \"conto speciale\", progetti di restauro, ristrutturazione ed adeguamento funzionale, presentati da proprietari di immobili destinati stabilmente ad attivit\u00e0 teatrale, ovvero, su delega di questi, dai gestori delle attivit\u00e0 teatrali svolte nell'immobile, che si assumono, anche in parte, l'onere dei lavori. Le agevolazioni consistono in finanziamenti a tasso agevolato, di seguito definite \"finanziamenti e in contributi in conto interessi, di seguito definiti \"contributi .\n 2. L'importo massimo del finanziamento per ciascun intervento \u00e8 fissato nell'80% dell'importo complessivo previsto, e comunque in misura non superiore a lire 2.000 milioni.\n 3. Ai fini del computo del finanziamento, sono ammesse le spese di progettazione e direzione lavori, nel limite massimo del 4% dell'importo complessivo dei lavori\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-04-27&atto.codiceRedazionale=000G0142&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T15:34:29.643788"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la legge 12 febbraio 1968, n. 132, recante norme sugli enti ospedalieri e sull'assistenza ospedaliera;\n Considerato che l'Istituto nazionale per la previdenza sociale gestisce il centro sanatoriale \"G. F. Novaro\" di Costarainera;\n Visto il decreto del medico provinciale di Imperia in data 25 maggio 1970, con il quale, sentito il consiglio provinciale di sanit\u00e0, l'ospedale denominato centro sanatoriale \"G. F. Novaro\" di Costarainera, \u00e8 stato classificato ospedale specializzato regionale a norma degli articoli 19, 20, 24 e 54 della citata legge n. 132;\n Visto l'art. 57 della legge 12 febbraio 1968, n. 132, in virt\u00f9 del quale, per il periodo intercorrente tra l'entrata in vigore della legge stessa, e la nomina del commissario per la provvisoria gestione, l'I.N.P.S. deve tenere una distinta gestione per le attivit\u00e0 diverse da quelle ospedaliere;\n Visti gli articoli 3, 5, 9 e 54 della legge medesima;\n Sulla proposta del Ministro per la sanit\u00e0, di concerto con il Ministro per l'interno;\n\n Decreta:\n\n L'ospedale denominato centro sanatoriale \"G. F. Novaro\", con sede in Costarainera (Imperia), di cui alle premesse, \u00e8 costituito in ente ospedaliero.\n Il patrimonio del nuovo ente \u00e8 quello risultante dall'unita descrizione, che forma parte integrante del presente decreto.\n Il medico provinciale di Imperia, nel termine di due mesi dalla emanazione del presente decreto, nominer\u00e0 un commissario per la provvisoria gestione dell'ente ospedaliero.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 9 luglio 1970\nSARAGAT MARIOTTI - RESTIVO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 28 dicembre 1970\nAtti del Governo, registro n. 239, foglio n. 67. - CARUSO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-01-13&atto.codiceRedazionale=070U1133&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:27:08.999220"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n\n\n1. Il consiglio direttivo dell'Istituto, delibera, entro sei mesi dalla nomina, lo statuto dell'ente, da sottoporre all'approvazione dei Ministeri per i beni culturali e ambientali e del tesoro, nel quale sono stabiliti:\n\na) l'ordinamento amministrativo contabile e le norme per la gestione del bilancio;\n\nb) le norme concernenti il funzionamento interno delle attivit\u00e0 scientifiche e didattiche dell'Istituto medesimo;\n\nc) le norme di assunzione, nonch\u00e9 la consistenza numerica del personale dell'Istituto.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-01-14&atto.codiceRedazionale=097G0013&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T18:18:13.671693"} {"text": "\n\n\n Art. 406. \n (Interruzione del viaggio del passeggero). \n\n Se il passeggero \u00e8 costretto a interrompere il viaggio per causa a lui non imputabile, il prezzo di passaggio \u00e8 dovuto in proporzione del tratto utilmente percorso. \n\n Se il viaggio \u00e8 interrotto per fatto del passeggero, questi deve altres\u00ec, per la residua durata del viaggio, il prezzo di passaggio netto. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-30;327", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T20:12:41.670397"} {"text": "\n\n\nArt. 759\nAssegnazione agli incarichi, alle specializzazioni, alle categorie e alle specialit\u00e0\n\n\n1. \n((. . .)) gli allievi marescialli sono assegnati agli incarichi, alle specializzazioni, alle categorie e specialit\u00e0 ((secondo specifiche disposizioni della Forza armata,)) in base alle esigenze organiche, al risultato della selezione psico-fisica e attitudinale nonch\u00e9 alle preferenze espresse dagli arruolandi. \n\n\n\n2. Il Capo di stato maggiore di Forza armata ha facolt\u00e0 di disporre modifiche alle assegnazioni di cui al comma 1 se le attitudini manifestate dai singoli durante il periodo formativo o le esigenze di servizio lo richiedono. Per gli allievi marescialli della Marina militare i provvedimenti sono adottati dalla Direzione generale per il personale militare ((,su proposta della Forza armata)). \n\n\n\n3. Per i sottufficiali, i graduati e i militari di truppa dell'Esercito italiano e dell'Aeronautica militare, il Capo di stato maggiore di Forza armata, in relazione alle esigenze di servizio, ha facolt\u00e0 di disporre di autorit\u00e0 o a domanda cambi di categoria, di specializzazione, di specialit\u00e0, ovvero la perdita delle specializzazioni o degli incarichi tecnici, prevedendo altres\u00ec le necessarie riqualificazioni. Per il medesimo personale della Marina militare i provvedimenti sono adottati dalla Direzione generale per il personale militare ((,su proposta della Forza armata)). \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T04:51:08.747802"} {"text": "\n\n\n Articolo 19 \n FUNZIONI PUBBLICHE \n 1.a) Le remunerazioni, diverse dalle pensioni, pagate da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale a una persona fisica, in corrispettivo di servizi resi a detto Stato o a dette suddivisioni od enti locali, sono imponibili soltanto in questo Stato. \n b) Tuttavia, tali remunerazioni sono imponibili soltanto nell'altro Stato contraente qualora i servizi siano resi in detto Stato ed il beneficiario della remunerazione sia un residente di quest'ultimo Stato che: \n i) abbia la nazionalit\u00e0 di detto Stato, o \n ii) non sia divenuto residente di detto Stato al solo scopo di rendervi i servizi. \n 2. a) Le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica od amministrativa o da un suo ente locale, sia direttamente sia mediante prelevamento da fondi da essi costituiti, a una persona fisica in corrispettivo di servizi resi a detto Stato o a detta suddivisione od ente locale, sono imponibili soltanto in questo Stato. \n b) Tuttavia, tali pensioni sono imponibili soltanto nell'altro Stato contraente qualora il beneficiario sia un residente di questo Stato e ne abbia la nazionalit\u00e0. \n 3. Le disposizioni degli articoli 15, 16 e 18 si applicano alle remunerazioni o pensioni pagate in corrispettivo di servizi resi nell'ambito di una attivit\u00e0 industriale o commerciale esercitata da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-03-25&atto.codiceRedazionale=087U0108&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T16:08:56.990049"} {"text": "\n\n\nArt. 4-ter\n(Proroga di termini in materia di personale sanitario)\n\n\n\n\n1. Al fine di rispondere alla domanda di personale sanitario delle strutture sanitarie: \n\na) all'articolo 1, comma 548-bis, primo periodo, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, le parole: \"31 dicembre 2023\" sono sostituite dalle seguenti: \"31 dicembre 2025\"; \n\nb) all'articolo 6-bis, comma 1, del decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 settembre 2021, n. 126, sono apportate le seguenti modificazioni: \n 1) la parola: \"2023\" \u00e8 sostituita dalla seguente: \"2025\"; \n 2) ((NUMERO ABROGATO DAL D.L. 30 MARZO 2023, N. 34, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 26 MAGGIO 2023, N. 56)). \n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-12-29&atto.codiceRedazionale=22G00212&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T12:21:18.139066"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n \u00c8 convalidato il decreto del Presidente della Repubblica 27 novembre 1954, n. 1254, concernente la prelevazione di lire 144.000.000 dal fondo di riserva per le spese impreviste, per l'esercizio finanziario 1954-55.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 23 maggio 1956\nGRONCHI SEGNI - MEDICI\nVisto, il Guardasigilli: MORO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-06-18&atto.codiceRedazionale=056U0517&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T11:26:36.049225"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n\n\n((\n\n\n1. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente decreto, valutati in lire 1.110 miliardi per l'anno 1988, in lire 740 miliardi per l'anno 1989 e in lire 885 miliardi per l'anno 1990, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1988-1990, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1988, all'uopo utilizzando l'accantonamento 'Detrazioni IRPEF'. \n\n\n\n2. All'onere di cui all'articolo 4, commi 3- ter e 3-quater, valutato in lire 50 miliardi annui per gli anni 1989 e 1990, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1988-1990, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1988, all'uopo utilizzando parzialmente l'accantonamento 'Esenzione di imposta sugli accantonamenti bancari per rischi verso Paesi in via di svilupp\u00f2. I relativi rimborsi sono effettuati a decorrere dal 1>\ngennaio 1989. \n\n\n\n3. Il Ministro del tesoro \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-03-14&atto.codiceRedazionale=088G0126&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:49:17.826065"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n Trasporto e distribuzione\n\n\n1. Gli istituti dei tessuti garantiscono la qualit\u00e0 dei tessuti e delle cellule durante la distribuzione, che avviene nel rispetto delle condizioni previste dalle norme vigenti e dei requisiti di cui all'articolo 28, comma 1, lettera h).\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-11-09&atto.codiceRedazionale=007G0221&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T16:48:56.004496"} {"text": " Art. 6.\n\n La tabella degli emolumenti ipotecari allegata alla legge 25 luglio\n1971, n. 545, e' sostituita dalla seguente:\n\n TARIFFA DELLE TASSE IPOTECARIE\n\n----> Parte di provvedimento in formato grafico <----\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-04-21&atto.codiceRedazionale=082U0165&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T14:31:59.255317"} {"text": "\n\n\n Art. 21. \n\n\n L'Istituto attua i propri scopi mediante le seguenti entrate: \n a) i contributi versati dai datori di lavoro e dagli iscritti, nella misura e con le modalit\u00e0 previste dalle leggi, dai regolamenti e dal contratto nazionale di lavoro giornalistico; \n b) i redditi patrimoniali; \n c) i proventi in base a provvedimenti della pubblica Amministrazione o di altri enti; \n d) le oblazioni; \n e) le donazioni e le altre eventuali somme che a giusto titolo pervengono all'istituto. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-09-16&atto.codiceRedazionale=059U0731&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T03:19:18.872743"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1023. Decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 1980, col quale, sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono approvate le modificazioni agli articoli 1, 5 e 7 dello statuto del Consorzio per il nucleo di industrializzazione di Olbia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1964, n. 890.\n\nVisto, il Guardasigilli: SARTI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 27 gennaio 1981\n Registro n. 1 Presidenza, foglio n. 236\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-02-04&atto.codiceRedazionale=080U1023&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:18:04.387270"} {"text": "\n\n\n\n\n\n\n Articolo 22\n Isole di rifugio sulla carreggiata\nSenza pregiudizio delle disposizioni dell'articolo 10 della\npresente Convenzione, ogni conducente pu\u00f2 lasciare alla sua destra o alla sua sinistra le isole di rifugio, i salvagenti e gli altri dispositivi posti sulla carreggiata sulla quale egli circola, ad eccezione dei casi seguenti:\na) quando il segnale impone il passaggio su uno dei lati\ndell'isola di rifugio, del salvagente o del dispositivo;\nb) quando l'isola di rifugio, il salvagente o il dispositivo \u00e8\nsull'asse di una carreggiata su cui la circolazione avviene nei due sensi; in quest'ultimo caso, il conducente deve lasciare l'isola di rifugio, il salvagente o il dispositivo dal lato opposto a quello corrispondente al senso della circolazione.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-07-27&atto.codiceRedazionale=095G0326&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T16:36:27.661572"} {"text": "\n\n\n Articolo 7 \n 1. Ciascun Stato contraente, all'atto della firma, della ratifica, dell'accettazione, dell'approvazione o dell'adesione, compiler\u00e0, se del caso, l'elenco dei documenti che rilascia e che sono soggetti alla presente Convenzione. \n 2. Ogni elenco compilato successivamente, oppure ogni modifica apportata ad un elenco sar\u00e0 notificata al Consiglio Federale Svizzero. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-08-19&atto.codiceRedazionale=093G0349&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T14:49:25.928224"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVista la legge 6 dicembre 1962, n. 1643, sulla istituzione dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica e trasferimento ad esso delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36, contenente norme relative ai trasferimenti all'ENEL delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio 1963, n. 138, contenente norme relative agli indennizzi da corrispondere alle imprese assoggettate a trasferimento all'ENEL;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 76 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 87, quinto comma, della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto che l'impresa appartenente alla Societ\u00e0 \"Forze Idrauliche dell'Appennino Centrale - Societ\u00e0 per azioni\", con sede in Pistoia, via Pratese n. 15, rientra tra le imprese previste dall'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per l'industria ed il commercio; Decreta:\nArt. 1\n\n\n L'impresa della Societ\u00e0 \"Forze Idrauliche dell'Appennino Centrale - Societ\u00e0 per azioni\", con sede in Pistoia, via Pratese n. 15, \u00e8 trasferita all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica con gli effetti previsti dall'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n La consegna dei beni all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica \u00e8 effettuata secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 136.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-04-01&atto.codiceRedazionale=063U0347&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T00:50:19.347529"} {"text": "\n\n\n Repertorio n. 177 \n\n\nConvenzione per l'istituzione di un posto di professore di ruolo per l'insegnamento di linguistica sarda presso la Facolt\u00e0 di lettere e filosofia dell'Universit\u00e0 di Cagliari. \n\n\n REPUBBLICA ITALIANA \n\n\n L'anno millenovecentocinquantasei add\u00ec tredici del mese di marzo, nell'ufficio del Presidente della Giunta regionale, innanzi a me dott. Antonio Piroddi, funzionario amministrativo dell'Universit\u00e0 degli studi di Cagliari, delegato con decreto rettorale in data 1 novembre 1952, a redigere gli atti e i contratti per conto dell'Universit\u00e0 medesima. \n Sono comparsi personalmente i signori: \n S. Ecc. l'on. prof. Giuseppe Brotzu, nato a Cagliari il 24 gennaio 1895, Presidente della Regione autonoma della Sardegna e domiciliato, per la carica, presso detto Ufficio di presidenza in Cagliari, autorizzato alla stipulazione della presente convenzione con deliberazione della Giunta regionale in data 2 febbraio 1956 (allegato A), sulla base della legge regionale in data 10 febbraio 1955, n. 4, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (parte 1\u00aa e 2\u00aa) in data 22 marzo 1955, n. 7, modificata con la legge regionale 15 dicembre 1955, n. 20, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (parte 1\u00aa e 2\u00aa) in data 14 gennaio 1956, n. 1 (allegati rispettivamente B e C); \n Prof. Giuseppe Peretti, nato a Cagliari il 5 dicembre 1904, domiciliato presso il Rettorato dell'Universit\u00e0 di Cagliari, nella sua qualit\u00e0 di rettori e legale rappresentante della stessa, autorizzato alla stipulazione del presente atto con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell'Universit\u00e0 di cagliari in data 15 giugno 1955 (allegato D) e 8 marzo 1956 (allegato C). \n Premesso: \n a) che lo statuto dell'Universit\u00e0 di Cagliari nell'ordinamento degli studi per la Facolt\u00e0 di lettere e filosofia comprende fra gli insegnamenti complementari quello di linguistica sarda e che ragioni di opportunit\u00e0 rendono necessaria la istituzione di un posto di professore di ruolo destinato al predetto insegnamento; \n b) che la Regione autonoma della Sardegna si \u00e8 fatta promotrice di apposito provvedimento legislativo per la realizzazione degli scopi di cui alla lettera a) che precede; \n c) che la legge regionale in data 10 febbraio 1955, n. 4, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (parte 1\u00aa e 2\u00aa) in data 22 marzo 1955, n. 7, e modificata con la legge regionale 15 dicembre 1955, n. 20, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (parte 1\u00aa e 2\u00aa) n. 1, in data 14 gennaio 1956, l'Amministrazione regionale della Sardegna \u00e8 stata autorizzata a stipulare apposita convenzione con l'Amministrazione dell'Universit\u00e0 di Cagliari per la istituzione di un posto di ruolo di linguistica sarda presso la Facolt\u00e0 di lettere e filosofia (vedi allegati B e C); \n d) che la Giunta regionale con deliberazione in data 2 febbraio 1956 ha autorizzato la stipulazione della presente convenzione, fissando la conseguente spesa annua in lire duemilioniduecentomila (2.200.000) (vedi allegato A); \n e) che il Consiglio della facolt\u00e0 di lettere e filosofia (allegato E), il Senato accademico (allegato F) e il Consiglio di amministrazione (allegati D, G) dell'Universit\u00e0 di Cagliari hanno deliberato ciascuno per quanto di sua competenza di accettare col pi\u00f9 vivo gradimento l'offerta della istituzione del nuovo posto di ruolo, e di autorizzare il rettore della Universit\u00e0 medesima alla stipulazione della presente convenzione. \n Tutto ci\u00f2 premesso, i suddetti signori, della cui identit\u00e0 personale e piena capacit\u00e0 giuridica sono personalmente certo e che, col mio consenso, hanno dichiarato di rinunciare alla assistenza dei testimoni, in esecuzione all'autorizzazione ricevuta dagli Enti che rispettivamente rappresentano convengono e stipulano quanto appresso: \n\n\n Art. 1. \n\n\n Presso la Facolt\u00e0 di lettere e filosofia dell'Universit\u00e0 degli studi di Cagliari, sar\u00e0 istituita, ai sensi dell'art. 3, comma secondo e dell'art. 100, comma secondo, del testo unico della legge sulla istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, in aggiunta ai posti assegnati in organico, un posto di professore di ruolo di linguistica sarda. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-11-20&atto.codiceRedazionale=056U1264&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T09:22:27.264937"} {"text": "\n\n\nArt. 65\n(Convocazione e svolgimento dell'assemblea degli iscritti all'Albo)\n\n\n1. L'assemblea ((di cui all'articolo 212 del Codice)) \u00e8 convocata dal Presidente del Consiglio dell'Ordine mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo dell'adunanza e l'elenco delle materie da trattare. L'avviso \u00e8 spedito per posta raccomandata o con altri mezzi quali telefax, posta elettronica, o altri che potranno essere introdotti in futuro, i quali garantiscano la prova dell'avvenuto ricevimento almeno otto giorni prima dell'assemblea. \n\n\n2. L'assemblea \u00e8 presieduta dal Presidente del Consiglio dell'Ordine o, in sua assenza dal Vice-Presidente, o, in mancanza di quest'ultimo, dall'iscritto all'Ordine pi\u00f9 anziano per iscrizione e, a parit\u00e0 di iscrizione, pi\u00f9 anziano di et\u00e0 fra gli intervenuti. Il presidente dell'assemblea nomina il segretario-verbalizzante. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-03-09&atto.codiceRedazionale=010G0044&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:43:25.993889"} {"text": "\n\n\nArt. 30\n\n\n(Anticipazioni forfettarie dai privati all'erario nel processo civile) \n\n\n\n\n1. La parte che per prima si costituisce in giudizio, che deposita il ricorso introduttivo, ovvero che, nei processi esecutivi di espropriazione forzata, fa istanza per l'assegnazione o la vendita di beni pignorati, anticipa con le modalit\u00e0 di cui all'articolo 197, comma 1-bis i diritti, le indennit\u00e0 di trasferta e le spese di spedizione per la notificazione eseguita su richiesta del funzionario addetto all'ufficio, in modo forfettizzato, nella misura di euro 27, eccetto che nei processi previsti dall'articolo unico della legge 2 aprile 1958, n. 319, e successive modificazioni, e in quelli in cui si applica lo stesso articolo. (81) ((84))\n\n\n\n2. L'inosservanza delle prescrizioni di cui all'articolo 134, secondo comma, n. 1, e del termine stabilito dal quarto comma dello stesso articolo, del regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368 e successive modificazioni, determina il raddoppio dell'importo dovuto; \nil funzionario addetto all'ufficio procede alla riscossione mediante ruolo, secondo le disposizioni della parte VII e relative norme transitorie, in solido nei confronti dell'impugnante e del difensore. \n\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (81)\n\n\n Il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, ha disposto (con l'art. 35, comma 1) che \"Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 30 giugno 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data.\nAi procedimenti pendenti alla data del 30 giugno 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti\". \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (84)\n\n\n Il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, come modificato dalla L. 29 dicembre 2022, n. 197, ha disposto (con l'art. 35, comma 1) che \"Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-15&atto.codiceRedazionale=002G0139&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T12:43:20.934846"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n L'elenco dei terreni, con l'indicazione dell'indennit\u00e0 di espropriazione offerta, munito del visto del Ministro proponente, forma parte integrante del presente decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 29 novembre 1952\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 23 dicembre 1952\nAtti del Governo, registro n. 66, foglio n. 46. - PALLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-10&atto.codiceRedazionale=052U2724&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:46:27.733159"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n L'elenco dei terreni menzionato nel precedente articolo 1, munito del visto del Ministro proponente, forma parte integrante del presente decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 27 dicembre 1952\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 gennaio 1953\nAtti del Governo, registro n. 71, foglio n. 85. - PALLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-22&atto.codiceRedazionale=052U3904&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T10:59:27.541027"} {"text": "\n\n\n TABELLA A \n\n MAGISTRATI - CARRIERE DIRETTIVE - UFFICIALI PROFESSORI \n 1) Primo presidente della Corte di cassazione; procuratore \n generale e presidente aggiunto della Corte di cassa- \n zione; presidente del tribunale superiore delle acque \n pubbliche; presidente del Consiglio di Stato e della \n Corte dei conti; avvocato generale dello Stato; presi- \n denti di sezione della Corte di cassazione, del Consi- \n glio di Stato e della Corte dei conti; procuratore ge- \n nerale della Corte dei conti; procuratore generale mi- \n litare; vice avvocati generali dello Stato; prefetti \n di I classe; generali di corpo d'armata; professori u- \n niversitari alla V classe di stipendio; qualifiche ci- \n vili o gradi militari corrispondenti.............. L. 27.200 \n\n\n 2) Consiglieri di Corte di cassazione, del Consiglio di \n Stato e della Corte dei conti; vice procuratori gene- \n rali della Corte dei conti; sostituti procuratori ge- \n nerali militari; consigliere relatore del Tribunale \n supremo militare; sostituti avvocati generali dello \n Stato; dirigenti generali; generali di divisione; pro- \n fessori universitari alla IV classe di stipendio; qua- \n lifiche civili o gradi militari corrispondenti.... L. 22.700 \n\n\n 3) Consiglieri di corte d'appello; primi referendari e re- \n ferendari del Consiglio di Stato e della Corte dei \n conti; procuratori e vice procuratori militari; giudi- \n ci; vice avvocati e sostituti avvocati dello Stato; \n procuratori capi dello Stato; direttori aggiunti di \n divisione; colonnelli; professori universitari alla II \n classe di stipendio; professori universitari aggregati \n alla IV e V classe di stipendio; professori di ruolo A \n alla V classe di stipendio; presidi di 1\u00aa categoria; \n presidi di 2\u00aa categoria alla II classe di stipendio; \n ispettori scolastici; qualifiche civili o gradi mili- \n tari corrispondenti o superiori................... L. 19.100 \n(2) \n\n 4) Sostituti procuratori e giudici istruttori militari di \n I e II classe; procuratori dello Stato; consiglieri \n delle amministrazioni centrali alla II classe di sti- \n pendio; capitani; professori universitari alla I clas- \n se di stipendio; professori universitari aggregati al- \n la I classe di stipendio; assistenti universitari alla \n II classe di stipendio; professori di ruolo A alla II \n classe di stipendio; professori di ruolo B alla III \n classe di stipendio; presidi di 2\u00aa categoria alla I \n classe di stipendio; direttori didattici; qualifiche \n civili o gradi militari corrispondenti o superiori L. 19.100 \n(2) \n\n 5) Aggiunti giudiziari; sostituti procuratori e giudici i- \n struttori militari di III classe; sostituti procurato- \n ri dello Stato; uditori; uditori giudiziari militari; \n procuratori aggiunti dello Stato; consiglieri delle \n amministrazioni centrali alla I classe di stipendio; \n sottotenenti; assistenti universitari alla I classe di \n stipendio; professori di ruolo A alla I classe di sti- \n pendio; professori di ruolo B alla I classe di stipen- \n dio; qualifiche civili o gradi militari corrispondenti \n o superiori.......................................... L. 19.100 (1) (2) \n\n\n TABELLA B \n\nCARRIERE DI CONCETTO - PROFESSORI DI RUOLO C - INSEGNANTI TECNICO-PRATICI - INSEGNANTI ELEMENTARI \n1) Segretari capi e qualifiche corrispondenti.............L. 19.100 (2) \n\n 2) Segretari principali; professori di ruolo C, insegnanti \n tecnico-pratici ed insegnanti elementari alla IV clas- \n se di stipendio; qualifiche corrispondenti...........L. 19.100 (2) \n\n 3) Segretari; professori di ruolo C, insegnanti tecnico- \n pratici ed insegnanti elementari alla I, II e III \n classe di stipendio; qualifiche corrispondenti...... \" 8.400 \n\n\n TABELLA C \n\n CARRIERE ESECUTIVE \n\n 1) Coadiutori superiori delle amministrazioni centrali e \n qualifiche corrispondenti............................L. 19.100 (2) \n\n 2) Coadiutori principali delle amministrazioni centrali e \n qualifiche corrispondenti.......................... \" 8.400 \n\n 3) Coadiutori delle amministrazioni centrali e qualifiche \n corrispondenti......................................\" 7.200 \n\n\n TABELLA D \n\n SOTTUFFICIALI - GRADUATI E MILITARI DI TRUPPA \n 1) Aiutanti, marescialli maggiori con qualifiche di aiu- \n tante o scelto e gradi corrispondenti................ L. 19.100 \n 2) Marescialli ordinari e gradi corrispondenti o superiori L. 14.000 \n\n\n 3) Sergenti, maggiori e gradi corrispondenti; vice briga- \n dieri dell'Arma dei carabinieri e dei Corpi di polizia L. 14.000 \n\n 4) Sergenti e gradi corrispondenti; appuntati dell'Arma \n dei carabinieri e dei Corpi di polizia................ L. 14.000 \n\n 5) Carabinieri e gradi corrispondenti..................... L. 14.000 \n\n\n 6) Rimanente personale militare........................... L. 10.000 (1) \n\n\n TABELLA E \n\n CARRIERE AUSILIARIE E PERSONALE OPERAIO \n 1) Commessi capi delle amministrazioni centrali e qualifi- \n che corrispondenti; operai qualificati e qualifiche \n corrispondenti o superiori............................ L. 6.600 2) Commessi delle amministrazioni centrali e qualifiche \n corrispondenti; operai apprendisti e qualifiche cor- \n rispondenti o superiori............................... \" 6.000 \n\n TABELLA F \n\n 1) PERSONALE NON DI RUOLO - INSEGNANTI INCARICATI E SUPPLENTI \n\nPrima categoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 8.400 Seconda categoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 7.200 Terza categoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 6.600 Quarta categoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 6.000 \n\n2) PERSONALE INQUADRATO NEL RUOLO SPECIALE AD ESAURIMENTO DI CUI ALLA LEGGE 22 DICEMBRE 1960, N. 1600 \nPersonale impiegatizio provvisto dello stipendio di cui ai \n parametri dal 245 al 370................................ L. 8.400 Personale impiegatizio provvisto dello stipendio di cui ai \n parametri dal 150 al 215................................ L. 7.200 ((7))\n\n Il Ministro per il tesoro \n LA MALFA \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n\n\n La L. 26 luglio 1978, n. 417 ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che le indennit\u00e0 di trasferta dovute ai magistrati, agli avvocati e ai procuratori dello Stato, agli appartenenti alle Forze armate ed ai corpi organizzati militarmente, ai professori universitari ed ai dirigenti statali comandati in missione fuori della ordinaria sede di servizio in localit\u00e0 distanti almeno 10 chilometri, sono cos\u00ec stabilite a decorrere dal 1 dicembre 1977. \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.P.R. 16 gennaio 1978, n.513 ha ribadito (con l'art. 1, comma 1, n. 1) che a decorrere dal 1 dicembre 1977 le misure dell'indennit\u00e0 di trasferta dovute al personale civile dello Stato non dirigente, comandato in missione fuori della ordinaria sede di servizio in localit\u00e0 distanti almeno 10 chilometri, sono stabilite in L. 19.100 per il personale rivestente le qualifiche indicate ai punti 3), 4) e 5) della tabella A, e ha pervisto la stessa somma per i punti 1) e 2) della tabella B e 1) della tabella C allegate alla presente legge 18 dicembre 1973, n. 836. \n Lo stesso D.P.R. ha inoltre disposto (con l'art. 1, comma 1, n. 2) che l'indennit\u00e0 di trasferta \u00e8 fissata in L. 14.000 per le rimanenti categorie di personale civile. \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (7)\n\n\n Il D.P.R. 16 gennaio 1978, n.513, come modificato dalla L. 23 dicembre 2005, n.266, ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che l'indennit\u00e0 di trasferta dallo stesso comma precedentemente prevista, \u00e8 soppressa. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-12-29&atto.codiceRedazionale=073U0836&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T07:43:50.933607"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n766. Decreto del Presidente della Repubblica 14 luglio 1984, col quale, sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione, le scuole di pianoforte, violino, violoncello, clarinetto e flauto istituito presso l'istituto musicale comunale \"Giacomo Puccini\" di Gallarate (Varese), gestito dal comune di Gallarate, sono pareggiate, ai sensi del regio decreto 15 maggio 1930, n. 1170, ai conservatori di musica statali, con decorrenza giuridica dall'anno scolastico 1984-85.\n\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 31 ottobre 1984\n Registro n. 67 Istruzione, foglio n. 385\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-11-14&atto.codiceRedazionale=084U0766&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T01:39:36.853486"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n L'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica provvede alla restituzione alla impresa \"Ditta Grisanti Benedetto e Iacona Angelo\", con sede in Licenza (Roma), via della Torretta n. 39, dei beni eventualmente non ritenuti, secondo le disposizioni contenute nell'art. 4 della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, e nell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-03-12&atto.codiceRedazionale=063U2331&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T16:17:39.207639"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n439. Decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1983, col quale, sulla proposta del Ministro della sanit\u00e0, l'Associazione nazionale famiglie fanciulli subnormali, in Roma, viene autorizzata ad accettare il legato di L. 15.000.000, disposto a favore della sezione di Milano dalla sig.ra Zoe Castioni ved. Herly detto Bellini con testamento pubblico 25 maggio 1974, pubblicato in data 5 novembre 1980, n. 277607/6660 di repertorio, a rogito avv.\n Vincenzo Maienza, notaio in Milano, e registrato a Milano in data 7 novembre 1980 al n. 26512.\n\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 23 agosto 1983\n Registro n. 6 Sanit\u00e0, foglio n. 289\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-09-05&atto.codiceRedazionale=083U0439&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T06:44:41.501605"} {"text": "\nLa Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n La Cassa depositi e prestiti \u00e8 autorizzata a concedere un mutuo sino alla concorrenza di lire 83.675.000 alla Fondazione figli degli italiani all'estero per la liquidazione di passivit\u00e0 arretrate e per l'estinzione anticipata del mutuo di lire 25.000.000 concesso alla Fondazione predetta in virt\u00f9 della legge 28 giugno 1939, n. 889.\n Detto mutuo sar\u00e0 ammortizzabile a decorrere dal 1 giugno 1951, in 35 anni, e le relative annualit\u00e0 comprensive delle quote di ammortamento e degli interessi al saggio vigente al momento della concessione saranno iscritte nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e versate direttamente alla Cassa depositi e prestiti.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-01-17&atto.codiceRedazionale=051U1567&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T18:45:27.706607"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Presentazione in forma elettronica dell'assegno\n\n\n1. Ai sensi dell'articolo 31, ultimo comma, della legge assegni, il negoziatore pu\u00f2 presentare l'assegno al pagamento in forma elettronica secondo quanto previsto dal regolamento della Banca d'Italia. \n\n\n\n2. Ai fini del comma 1, si ha presentazione in forma elettronica quando il trattario o l'emittente ricevono dal negoziatore l'immagine dell'assegno unitamente alle informazioni previste dal regolamento della Banca d'Italia. \n\n\n\n3. Ai fini del comma 1, si ha altres\u00ec presentazione in forma elettronica quando - nei casi e in conformit\u00e0 a quanto stabilito dal regolamento della Banca d'Italia - il trattario o l'emittente ricevono dal negoziatore le informazioni previste dal medesimo regolamento. \n\n\n\n4. Gli assegni girati per l'incasso l'ultimo giorno utile, secondo quanto previsto dall'articolo 32 della legge assegni, possono essere presentati al pagamento dal negoziatore solo con la modalit\u00e0 di cui al comma 2. \n\n\n\n Note all'art. 2: \n Si riporta il testo vigente degli articoli 31 e 32 del citato Regio Decreto n. 1736 del 1933: \n \"Art. 31. - L'assegno bancario \u00e8 pagabile a vista.\n Ogni contraria disposizione si ha per non scritta. \n L'assegno bancario presentato al pagamento prima del giorno indicato come data d'emissione \u00e8 pagabile nel giorno di presentazione.\". \n \"Art. 32. - L'assegno bancario deve essere presentato al pagamento nel termine di otto giorni se \u00e8 pagabile nello stesso comune in cui fu emesso; di quindici giorni se pagabile in altro comune della Repubblica; di trenta giorni se \u00e8 pagabile nei territori comunque soggetti alla sovranit\u00e0 italiana compresi nel bacino del Mediterraneo; di sessanta giorni se \u00e8 pagabile negli altri territori soggetti alla sovranit\u00e0 italiana. \n L'assegno bancario emesso in un paese diverso da quello nel quale \u00e8 pagabile deve essere presentato entro il termine di venti giorni o di sessanta giorni, a seconda che il luogo di emissione e quello di pagamento siano nello stesso o in diversi continenti. \n A questo effetto gli assegni bancari emessi in un paese d'Europa e pagabili in un paese litoraneo del Mediterraneo o viceversa sono considerati come assegni bancari emessi e pagabili nello stesso continente. \n I termini suddetti decorrono dal giorno indicato nell'assegno bancario come data d'emissione.\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-03-06&atto.codiceRedazionale=15G00033&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T18:14:48.032082"} {"text": "\n\n\n Articolo 27\n ASSISTENZA PER LA RISCOSSIONE\n1. Gli Stati contraenti si impegnano a prestarsi reciproco aiuto ed assistenza ai fini della notifica e della riscossione delle imposte specificate all'articolo 2, delle soprattasse ed addizionali di tali imposte nonch\u00e9 degli interessi e spese ad esse relativi.\n2. Su richiesta dell'autorit\u00e0 competente di uno Stato contraente, l'autorit\u00e0 competente dell'altro Stato contraente assicura, secondo le disposizioni legali e regolamentari applicabili alla notifica ed alla riscossione di dette imposte di quest'ultimo Stato, la notifica e la riscossione dei crediti fiscali di cui al primo paragrafo che siano esigibili nel primo Stato. Tali crediti non godono di alcun privilegio nello Stato richiesto e questo non \u00e8 obbligato ad applicare le procedure esecutive non autorizzate dalle disposizioni legali o regolamentari dello Stato richiedente.\n3. Le richieste previste al paragrafo 2 sono avvalorate da una copia ufficiale dei titoli esecutivi corredata, ove occorra, da una copia ufficiale delle decisioni passate in giudicato.\n4. Per quanto concerne i crediti fiscali suscettibili di gravame l'autorit\u00e0 competente di uno Stato contraente pu\u00f2, al fine di salvaguardare i propri diritti, chiedere all'autorit\u00e0 dell'altro Stato contraente di adottare le misure conservative previste dalla legislazione di quest'ultimo; le disposizioni dei paragrafi da 1 a 3 sono applicabili, mutatis mutandis, a tali misure.\n5. L'articolo 26, terzo, quarto e quinto periodo del primo paragrafo, si applica ugualmente alle informazioni portate a conoscenza, in esecuzione del presente articolo, delle autorit\u00e0 competenti dello Stato richiesto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-04-27&atto.codiceRedazionale=089G0162&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T21:33:01.003953"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n Viene accordata per gli anni 1964, 1965 e 1966, alla Repubblica somala e alla Repubblica del Ghana un'assistenza tecnico-militare per l'organizzazione e il potenziamento delle Forze armate, della Polizia e della Guardia di finanza.\n A tali fini, per ciascuno degli esercizi 1963-1964, 1965 e 1966 sono autorizzate le seguenti spese a carico dei Ministeri dell'interno, della difesa e delle finanze:\n\n Ministero dell'interno. . . . . . . . . . . . . . . L. 92.000.000 Ministero della difesa . . . . . . . . . . . . . . L. 126.000.000 Ministero delle finanze. . . . . . . . . . . . . . L. 182.000.000\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-10-25&atto.codiceRedazionale=066U0860&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T11:43:18.630761"} {"text": "\n\n\n Articolo V. \n Entrata in vigore \n 1. Il presente Protocollo entra in vigore dodici mesi dopo la data alla quale sono soddisfatte le seguenti due condizioni: \n a) almeno quindici Stati le cui flotte mercantili rappresentano in totale almeno il 50% del tonnellaggio lordo della flotta mondiale delle navi da commercio hanno manifestato il loro consenso ad essere vincolati da questo Protocollo in conformit\u00e0 con le disposizioni dell'articolo IV; \n b) le condizioni di entrata in vigore del Protocollo del 1988 relativo alla Convenzione internazionale del 1974 per la salvaguardia della vita umana in mare sono soddisfatte, sotto riserva che il presente Protocollo non entri in vigore prima del 1\u00b0 febbraio 1992. \n 2. Nei confronti degli Stati che hanno depositato uno strumento di ratifica, di accettazione, di approvazione o di adesione relativo al presente Protocollo dopo che le condizioni per la sua entrata in vigore sono state soddisfatte, ma prima della data della sua entrata in vigore, la ratifica, l'accettazione, l'approvazione o l'adesione hanno effetto alla data di entrata in vigore del presente Protocollo o tre mesi dopo la data del deposito dello strumento, se questa data \u00e8 posteriore. \n 3. Ogni strumento di ratifica, di accettazione, di approvazione o di adesione depositato dopo la data di entrata in vigore del presente Protocollo ha effetto tre mesi dopo la data del deposito. \n 4. Ogni strumento di ratifica, di accettazione, di approvazione o di adesione depositato dopo la data alla quale un emendamento al presente Protocollo, oppure, tra le Parti al presente Protocollo, un emendamento alla Convenzione \u00e8 considerato come accettato in conformit\u00e0 con l'articolo VI, si applicano al Protocollo o alla Convenzione nella loro forma modificata. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-12-10&atto.codiceRedazionale=090G0407&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T12:36:50.568347"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO N. 1 \n\nElenco dei terreni intestati alla ditta Avanzati Bernardi Maria fu Francesco maritata Puccioni in comune di Cinigiano (provincia di Grosseto), trasferiti in propriet\u00e0 dell'Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale e del territorio del Fucino, a norma delle leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841, decreto Presidenziale 7 febbraio 1951, n. 66. \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-20&atto.codiceRedazionale=052U3618&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T11:23:44.586484"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Roma, 27 settembre 2011 \nIl presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nRoma, 27 settembre 2011 Il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Sacconi\nVisto, il Guardasigilli: Palma Registrato alla Corte dei conti il 7 novembre 2011 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla\npersona e dei beni culturali, registro n. 13, foglio n. 150\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-11-22&atto.codiceRedazionale=011G0235&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T19:16:26.740698"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n1. I pannelli di cui all'art. 2, comma 1, devono essere approvati secondo le modalit\u00e0 gi\u00e0 previste dal decreto ministeriale 30 giugno 1988, n. 388, nelle dimensioni relative al precedente art. 3.\n\n\n\n2. I pannelli devono essere muniti di almeno 4 fori, uno per angolo, per la loro apposizione sulle attrezzature e/o sul veicolo.\n\n\n\n Nota all'art. 4:\n - Per il D.M. n. 388/1988 si veda in nota alle premesse.\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-09-28&atto.codiceRedazionale=092G0431&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T00:19:09.987032"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Padova, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1058 e modificato con regio decreto 5 ottobre 1939, n. 1847, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 22 maggio 1978, n. 217;\n\n\nVeduto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui, all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Padova e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;\n\n\nSentito il parere del Consiglio universitario nazionale;\n\n\nVeduta la necessit\u00e0 di adeguare la norma sulla direzione delle scuole di perfezionamento, di specializzazione e delle scuole dirette a fini speciali a quanto disposto dall'art. 16 del citato decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Padova, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n\n\n Il testo dell'art. 421, relativo all'elenco delle scuole e dei corsi annessi alla facolt\u00e0 di medicina e chirurgia, \u00e8 modificato nel senso che dopo il n. 21 e con lo spostamento dei numeri successivi \u00e8 inserita la seguente scuola:\n 22) scuola di specializzazione in neuropatologia che conferisce il diploma di specialista in neuropatologia.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-02-24&atto.codiceRedazionale=081U0947&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T15:39:45.973784"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 3. \n\n Il presente trattato, redatto in unico esemplare, in lingua danese, in lingua francese, in lingua inglese, in lingua irlandese, in lingua italiana, in lingua norvegese, in lingua olandese e in lingua tedesca, gli otto testi facenti tutti ugualmente fede, sar\u00e0 depositato negli archivi del governo della Repubblica italiana che provveder\u00e0 a rimetterne copia certificata conforme a ciascuno dei governi degli altri Stati firmatari. \n\n Til bekraeftelse heraf har undertegnede befuldmaegtigede underskrevet denne Traktat. \n Zu Urkund dessen haben die unterzeichneten Bevollmachtigten ihre Unterschriften unter diesen Vertrag gesetzt. \n In witness whereof, the undersigned Plenipotentiaries have affixed their signatures below this Treaty. \n En foi de quoi, les plenipotentiaires soussignes ont appos\u00e9 leurs signatures au bas du present trait\u00e8. \n D\u00e0 fhian\u00f9 sin, chuir na Lanchumhachtaigh thios-sinithe a lamh leis an gConradh seo. \n In fede di che, i plenipotenziari sottoscritti hanno apposto le loro firme in calce al presente trattato. \n Ten blijke waarvan de ondergetekende gevolmachtigden hun handtekening onder dit Verdrag hebben gesteld. \n Til bekreftelse herav har nedenstaende befullmektigede undertegnet denne Traktat. \n\n Udfaerdiget i Bruxelles, den toogtyvende januar nitten hundrede og tooghalvfjerds. \n Geschehen zu Bruessel am zweiundzwanzigsten Januar neunzehnhundertzweiundsiebzig. \n Done at Brussels on this twenty-second day of January in the year one thousand nine hundred and seventy-two. \n Fait \u00e0 Bruxelles, le vingt-deux janvier mil neuf cent soixante-douze. \n Arna dheanamh sa Bhruiseil, an do\u00f9 l\u00e0 is fiche d'Eanair, mile naoi gceadseacht\u00f2 a d\u00f2. \n Fatto a Bruxelles, add\u00ec ventidue gennaio millenovecentosettantadue. \n Gedaan te Brussel, de tweeentwintigste januari negentienhonderdtweeenzeventig. \n Utferdiget i Brussel den tjueandre januar nitten hundre og syttito. \n\n G. Eyskens \n P. Harmel \n J. van der Meulen \n\n J. Norgaard \n J. Otto Krag \n J. Christensen \n\n W. Scheel \n H. G. Sachs \n\n Maurice Schumann \n J. M. Boegner \n\n Sean O Loinsigh \n Padraig O hIrighele \n\n Colombo \n Aldo Moro \n Bombassei de Vettor \n\n G. Thorn \n J. Dondelinger \n\n W. K. N. Schmelzer \n Th. Westerterp \n Sassen \n\n Trygve Bratteli \n A. Cappelen \n S. Chr. Sommerfelt \n\n Edward Heath \n Alee Douglas-Home \n Geoffrey Rippon \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-12-29&atto.codiceRedazionale=072U0826&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T12:46:51.170886"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il fondo di dotazione della sezione di cui al precedente articolo 1 potr\u00e0 essere successivamente aumentato con ulteriori conferimenti da parte degli attuali partecipanti, nonch\u00e9 di altri enti ed istituti di credito che, a tal fine, vi sono autorizzati anche in deroga ai propri statuti e alle vigenti disposizioni legislative. Potranno altres\u00ec partecipare agli aumenti del predetto fondo di dotazione anche istituti assicurativi e previdenziali, previa autorizzazione dei Ministeri vigilanti.\n Le quote di conferimento non possono essere inferiori a lire 20 milioni e le relative sottoscrizioni devono essere deliberate dal comitato esecutivo della sezione ed approvate con decreto del Ministro per il tesoro, sentito il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-12-19&atto.codiceRedazionale=067U1191&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:28:33.323275"} {"text": "\n\n\n Articolo 310 \n Dichiarazioni \n L'articolo 3O9 non vieta ad uno Stato, nel momento in cui firma, ratifica od aderisce alla presente Convenzione, di effettuare delle dichiarazioni, quale ne sia la formulazione o la denominazione, in particolare allo scopo di armonizzare le sue leggi ed i suoi regolamenti con le disposizioni della presente Convenzione, a condizione che dette dichiarazioni non siano dirette ad escludere od a modificare gli effetti giuridici delle disposizioni della presente Convenzione nella loro applicazione a tale Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-19&atto.codiceRedazionale=094G0717&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:42:25.470807"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'articolo 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, contenente la delega al Governo per il riordinamento e la soppressione di enti pubblici di previdenza ed assistenza;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, e successive modifiche ed integrazioni, con il quale, in attuazione della succitata delega, sono stati dettati criteri per il riordinamento, tra l'altro, del settore assicurativo della gente di mare mediante l'istituzione dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (I.P.SE.MA.);\n\n\n\n\n\n\nVisto in particolare, l'articolo 1, comma 2, del predetto decreto, il quale stabilisce che, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri per la funzione pubblica e del tesoro, da emanarsi ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono disciplinati, per quanto non espressamente previsto dal decreto stesso, l'organizzazione ed il funzionamento, tra gli altri, dell' I.P.SE.MA.;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto di dare attuazione a tale prescrizione legislativa;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso nell'adunanza generale del 28 novembre 1996;\n\n\n\n\nVista la legge 15 maggio 1997, n. 127;\n\n\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 9 gennaio 1998;\n\n\n\n\nSulla proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri per la funzione pubblica e gli affari regionali e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica;\n\nEmana\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n Campo di applicazione\n\n\n1. Il presente regolamento, emanato ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, disciplina l'ordinamento, l'organizzazione ed il funzionamento dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (I.P.SE.MA.), in conformit\u00e0 ai criteri di carattere generale dettati dallo stesso decreto.\n\n\n\n Avvertenza:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n Note alle premesse:\n - Il comma quinto dell'art. 87 della Costituzione, conferisce al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.\n - Il comma 32 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 537 (Interventi correttivi di finanza pubblica), prevede che: \"Il Governo \u00e8 delegato ad emanare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o pi\u00f9 decreti legislativi diretti a riordinare o sopprimere enti pubblici di previdenza e assistenza\".\n - Il D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 479, reca: \"Attuazione della delega conferita dall'art. 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di assistenza e previdenza\".\n - Il comma 2 dell'art. 1 del D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 479, prevede che: \"Con decreti del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della funzione pubblica e del tesoro, da emanarsi ai sensi dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono disciplinati, entro il termine di novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, e per quanto non espressamente ivi previsto, l'organizzazione e il funzionamento degli enti di cui al comma 1, secondo i criteri stabiliti nell'art. 3\".\n - Il testo dell'art. 17 della legge n. 400/1988 (Disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), come modificato dall'art. 74 dei D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, e dall'art. 13 della legge 15 marzo 1997, n. 59, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati i regolamenti per disciplinare:\n a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi;\n b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale;\n c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge;\n d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge;\n e) (soppressa).\n 2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio di Stato, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potest\u00e0 regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari.\n 3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge.\n I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione.\n 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di \"regolamento\", sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.\n 4-bis. L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei principi posti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l'osservanza dei criteri che seguono:\n a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione;\n b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilit\u00e0 eliminando le duplicazioni funzionali;\n c) previsione di strumenti di verifica periodica dell'organizzazione e dei risultati;\n d) indicazione e revisione periodica della consistenza delle piante organiche;\n e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unit\u00e0 dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali\".\n - La legge 15 maggio 1997, n. 127, reca: \"Misure urgenti per lo snellimento dell'attivit\u00e0 amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo\".\n Nota all'art. 1:\n - Per il testo del comma 2 dell'art. 1 del D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 479, si veda in nota alle premesse.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-02-23&atto.codiceRedazionale=098G0062&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:06:26.154590"} {"text": "\n\n\nArt. 21\n Copertura finanziaria\n\n\n\n\n1. All'onere derivante dall'attuazione del presente decreto ed all'onere indiretto rilevato ai sensi dell'articolo 17, comma 7, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, complessivamente pari ad euro 352.489.696 per l'anno 2018 e a euro 239.794.525 annui a decorrere dall'anno 2019, si provvede: \n\na) quanto a 61.184.972 euro per l'anno 2018, mediante corrispondente utilizzo delle disponibilit\u00e0 in conto residui relative all'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 466, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 che sono versate all'entrata del bilancio dello Stato; \n\nb) quanto a complessivi 51.510.199 euro per l'anno 2018 mediante corrispondente utilizzo delle disponibilit\u00e0 in conto residui relative all'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 365, punto a), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, che sono versate all'entrata del bilancio dello Stato; \n\nc) quanto a complessivi 239.794.525 euro annui a decorrere dall'anno 2018 mediante riduzione, per euro 30.592.486, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 466, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, per euro 51.510.199, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 365 punto a), della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e, per euro 157.691.840, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 679, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. \n\n\n\n\n2. Il Ministro dell'economia e delle finanze \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 15 marzo 2018 \nMATTARELLA\nGentiloni Silveri, Presidente del Consiglio dei ministri\nMadia, Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione\nPadoan, Ministro dell'economia e delle finanze\nPinotti, Ministro della difesa\nVisto, il Guardasigilli: Orlando Registrato alla Corte dei conti il 17 aprile 2018\nUfficio controllo atti P.C.M., Ministeri giustizia e affari esteri, reg.ne succ. n. 795\n Note all'art. 21: \n Per il testo dell'articolo 1, comma 466 della citata legge 28 dicembre 2015, n. 208, si vedano le note alle premesse. \n Per il testo dell'articolo 1, comma 365, punto a), della citata legge 11 dicembre 2016, n. 232, si vedano le note alle premesse. \n Per il testo dell'articolo 1, comma 679 della citata legge 27 dicembre 2017, n. 205, si vedano le note alle premesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-02&atto.codiceRedazionale=18G00064&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T14:34:15.368444"} {"text": "\n\n\n Art. 41. \n Realizzo di crediti controversi o di difficile recupero \n\n\n Per l'accertamento e la liquidazione di crediti controversi e di difficile recupero, spettano al ragioniere, sull'ammontare delle somme realizzate, i seguenti onorari: \n fino a L. 500.000 dal 10 al 15 % \n per il di piu fino a L. 1.000.000 dal 8 al 10 % \n per il di piu fino a L. 3.000.000 dal 3 al 6 % \n per il di piu fino a L. 5.000.000 dal 2 al 4 % \n per il di piu e oltre L. 5000.000 dallo 0,50 all' 1 % \n compenso minimo L. 10.000. \n\n\n In caso di mancato realizzo e di diverso regolamento del credito, in sostituzione degli onorari a percentuale, sono dovuti, oltre alle spese, indennit\u00e0 e diritti, soltanto gli onorari graduali di cui all'art. 21 aumentati fino al 20 per cento. \n Qualora il recupero del credito non abbia presentato difficolt\u00e0, i suddetti onorari sono ridotti dal 25 al 50 per cento. ((1))\n\n\n\n\n-------------\n\n\n\nAGGIORNAMENTO (1) \n Il D.P.R. 25 settembre 1989, n.348 ha inoltre disposto (con l'art. 7, comma 1) che \"Gli scaglioni di cui agli articoli 22, 29, 35, 38, 39, 40, 41, 42, lettera b), 42, lettera g), 43, 44, 45, 46, 47, 50, 51, punto IV, del decreto sono aumentati del 60 per cento con arrotondamento al milione di lire per difetto se la frazione non \u00e8 superiore alle cinquecentomila e per eccesso se \u00e8 superiore. La percentuale indicata alla lettera g), n. 2, dell'art. 42 in per cento deve intendersi per mille.\" \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-11-23&atto.codiceRedazionale=074U0567&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T04:25:42.131936"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n\n\n1. Se il professionista \u00e8 incaricato del collaudo di opere progettate e dirette da altri, si applicano le aliquote indicate nella tabella D.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-09-17&atto.codiceRedazionale=093G0365&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T13:51:37.358164"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 30 MAGGIO 2002, N.115))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-01-11&atto.codiceRedazionale=076U0900&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T19:54:36.613309"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n\n I contribuenti che nella dichiarazione annuale presentata nell'anno 1975 non hanno chiesto il rimborso ai sensi del terzo comma dell'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, possono farne richiesta con istanza da presentare all'ufficio competente entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-07-11&atto.codiceRedazionale=075U0288&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T02:01:48.847606"} {"text": "\n\n\n Art. 27. \n\n\n CHIAMATA PER OBBLIGHI DI LEVA E RICHIAMO ALLE ARMI \n\n\n La chiamata alle armi per adempiere agli obblighi di leva o il richiamo alle armi non risolvono il rapporto di lavoro. \n Il tempo trascorso in servizio militare \u00e8 computato ai soli effetti dell'anzianit\u00e0. \n Al termine del servizio militare per congedamento o per invio in licenza illimitata in attesa di congedo, l'impiegato, entro 30 giorni dal congedamento o dall'invio in licenza deve porsi a disposizione del datore di lavoro per riprendere servizio; in caso contrario l'impiegato si intender\u00e0 dimissionario alla data della chiamata o del richiamo alle armi. \n La conservazione del posto non spetta agli impiegati assunti per lavori stagionali. \n Per il trattamento economico durante la chiamata alle armi per obblighi di leva o durante il richiamo alle armi, valgono le norme di legge in vigore al momento del richiamo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-14&atto.codiceRedazionale=060U1304&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:15:10.333087"} {"text": "\n\n\n Art. 16. \n\n Ogni infortunio sul lavoro di cui sia rimasto vittima un cittadino di uno dei due Paesi contraenti occupato nel territorio dell'altro Paese e che abbia causato o che potr\u00e0 causare sia la morte, sia una incapacit\u00e0 permanente, totale o parziale, deve essere notificato senza indugio da parte dell'Ente assicuratore competente alla rappresentanza diplomatica, o consolare del Paese nella cui giurisdizione rientra il caso e di cui l'infortunato sia cittadino. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-08-29&atto.codiceRedazionale=060U0885&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:22:38.873119"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n(Prove e modalit\u00e0 di svolgimento dei concorsi per l'accesso ai ruoli del personale direttivo, docente, assistente, delle assistenti educatrici, degli accompagnatori al pianoforte e dei pianisti\naccompagnatori delle Accademie di belle arti, di arte drammatica, di danza e dei Conservatori di musica)\n\n\n\n I concorsi per l'accesso ai ruoli del personale di cui al primo comma del precedente articolo constano di una o pi\u00f9 prove scritte, scritto-grafiche o pratiche, in relazione agli specifici insegnamenti e di una prova orale.\n Ciascuna prova scritta, scritto-grafica o pratica \u00e8 finalizzata all'accertamento della preparazione culturale e delle capacit\u00e0 professionali.\n La prova orale \u00e8 finalizzata all'accertamento della preparazione sulle problematiche e sulle metodologie didattiche, sui contenuti degli specifici programmi d'insegnamento nonch\u00e9 sull'ordinamento generale e sullo stato giuridico del personale cui si riferiscono i posti e le cattedre oggetto del concorso e sull'ordinamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 419, e successive disposizioni applicative.\n Si applicano in quanto compatibili le disposizioni di cui ai commi dal quinto al ventesimo dell'articolo 2 della presente legge.\n I concorsi per l'accesso ai ruoli del personale direttivo dei conservatori di musica e delle. Accademie nazionali di arte drammatica e di danza constano di una prova scritta e di una prova orale dirette ad accertare la preparazione culturale e l'attitudine del candidato all'esercizio della funzione direttiva nei Conservatori di musica e nelle predette accademie.\n Per quanto riguarda le modalit\u00e0 di svolgimento dei concorsi, gli orientamenti programmatici per le prove di esame e i titoli valutabili si applicano le disposizioni contenute nel titolo secondo, capo terzo, del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 417.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-05-22&atto.codiceRedazionale=082U0270&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T14:09:31.618710"} {"text": "\n\n\nArt. 269\n\n\n (Diritto di copia su supporto diverso da quello cartaceo)\n\n\n\n\n1. Per il rilascio di copie di documenti su supporto diverso da quello cartaceo \u00e8 dovuto il diritto forfettizzato nella misura stabilita dalla tabella, contenuta nell'allegato n. 8 del presente testo unico.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-15&atto.codiceRedazionale=002G0137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T13:43:41.220324"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Entrata in vigore\n\n\n1. Il presente regolamento entra in vigore il sessantesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 19 novembre 1997\nSCALFARO\nProdi, Presidente del Consiglio dei Ministri\nBassanini, Ministro per la funzione pubblica e gli affari regionali\nBindi, Ministro della sanit\u00e0\nBersani, Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato\nVisto, il Guardasigilli: Flick Registrato alla Corte dei conti il 27 febbraio 1998\nAtti di Governo, registro n. 112, foglio n. 20\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-03-13&atto.codiceRedazionale=098G0084&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T18:33:37.591519"} {"text": "\n\n\n Articolo 38 \n\n Entrata in vigore \n\n Il presente Accordo entra in vigore trenta (30) giorni dopo il deposito dell'ultimo strumento di ratifica presso il Depositario. \n In fede, i sottoscritti, debitamente autorizzati hanno firmato questo Accordo in nome dei loro rispettivi Governi. \n Fatto a Limassol (Cipro) il giorno 12 del mese di ottobre dell'anno 2012 \n .................................. \n\n Sua Eccellenza, Mario Ciaccia \n\nVice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti della Repubblica Italiana \n\n .................................. \n\n Sua Eccellenza, Efthymios Flourentzou \n\n Ministro delle Comunicazioni e dei Lavori della Repubblica di Cipro \n .................................. \n\n Sua Eccellenza, Kostas Hatzidakis \n\nMinistro dello Sviluppo, Competitivit\u00e0, Infrastrutture, Trasporti e Reti della Repubblica di Grecia \n\n .................................. \n\n Sua Eccellenza, Austin Gatt \n\nMinistro delle Infrastrutture, Trasporti e Comunicazioni della Repubblica Malta \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-07-11&atto.codiceRedazionale=14G00101&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T09:36:25.098356"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n\n \u00c8 autorizzata, per l'esercizio finanziario 1954-55, la spesa straordinaria di lire 11.500.000.000 per l'integrazione dei bilanci degli Enti comunali di assistenza e per le sovvenzioni ai Comitati provinciali di assistenza e beneficenza pubblica.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-09-27&atto.codiceRedazionale=054U0866&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T19:39:22.704715"} {"text": "\n\n\n Art. 9. \n\n\n L'Assemblea del soci \u00e8 convocata con lettera raccomandata in via ordinaria una volta l'anno almeno; in via straordinaria quante volte il presidente ne ravvisi la necessit\u00e0 o ne faccia richiesta almeno un terzo dei soci. \n La convocazione \u00e8 fatta dal presidente mediante avviso diretto a ciascun socio, al suo domicilio dichiarato, almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione. L'Assemblea in seconda convocazione non pu\u00f2 avere luogo se non trascorse almeno 24 ore dalla prima. \n L'Assemblea \u00e8 validamente costituita in prima convocazione con la presenza di un numero di soci che rappresenti almeno la met\u00e0 dei voti; in seconda convocazione \u00e8 validamente costituita qualunque sia il numero dei soci presenti. \n Ogni socio, in regola con gli adempimenti sociali, ha diritto ai voti di cui all'art. 7. \n Le deliberazioni dell'Assemblea sono prese a maggioranza di voti; in quelle che riguardano la approvazione del bilancio e la responsabilit\u00e0 dei consiglieri, questi ultimi non hanno voto. \n L'Assemblea \u00e8 presieduta dal presidente dell'Ente o in sua vece da un vice-presidente. \n Il direttore dell'Ente funge da segretario dell'Assemblea. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-04-20&atto.codiceRedazionale=051U0239&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T21:49:35.524806"} {"text": "\n\n\n Art. 24. \n ASPETTATIVA \n Per gravi motivi di carattere privato da valutarsi dall'Azienda, questa, se Io ritenga compatibile con le esigenze del servizio, potr\u00e0 concedere al lavoratore, che ne faccia richiesta, un periodo di aspettativa fino al massimo di un anno senza alcuna corresponsione e senza decorrenza, di anzianit\u00e0. \n Verranno collocati in aspettativa i lavoratori chiamati a ricoprire cariche pubbliche o sindacali che impediscono il quotidiano normale lavoro. L'automaticit\u00e0 dell'aspettativa non si applica ai lavoratori che ricoprono cariche sindacali locali di categoria, ai quali l'aspettativa verr\u00e0 concessa solo a loro richiesta. In entrambi i casi il periodo di aspettativa durer\u00e0, fino alla scadenza dell'incarico pubblico o sindacale e sar\u00e0 quindi prorogabile anche oltre l'anno. Durante il periodo di aspettativa concesso a questo titolo il rapporto di lavoro resta sospeso a tutti gli effetti, salvo per quanto attiene al trattamento previdenziale il quale sar\u00e0 mantenuto durante i primi due anni; il lavoratore avr\u00e0 la facolt\u00e0 di conservarlo a proprio carico negli anni successivi. \n Se durante il periodo di aspettativa nel quale non vi \u00e8 corresponsione di contributi e decorrenza di anzianit\u00e0 il lavoratore subisca un sinistro, il periodo di aspettativa, potr\u00e0 essere considerato utile agli effetti della determinazione della pensione, qualora il lavoratore versi a suo carico, i contributi afferenti al periodo di aspettativa fino al giorno del sinistro. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-06-27&atto.codiceRedazionale=062U0557&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T09:42:01.966162"} {"text": "\n\n\n Art. 34. \n\n La durata complessiva delle assenze per malattia dei sostituti reggenti, ai fini della conservazione del rapporto di lavoro per un periodo di tre mesi, come previsto dall'art. 128, secondo comma, del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 agosto 1967, n. 1417, \u00e8 calcolata, ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1948, n. 246, nel periodo di un anno decorrente dalla prima assenza. \n I periodi di assenza per malattia, interrotti da un periodo di servizio effettivo non superiore a sei mesi, si sommano agli effetti della determinazione della durata dell'assenza. \n Se l'assenza non risulti giustificata l'agente decade dallo incarico. \n Alle sostitute reggenti che abbiano prestato servizio senza interruzione da almeno un anno spetta, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge 26 agosto 1950, n. 860, durante le assenze dipendenti da gravidanza e puerperio, l'intero trattamento economico per il primo mese, ridotto alla met\u00e0 per il periodo successivo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1969-04-08&atto.codiceRedazionale=068U1505&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:18:15.968822"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n54. Decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1969, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, viene approvato il nuovo statuto della fondazione \"Bottrigari\", con sede presso l'Universit\u00e0 di Bologna.\n\nVisto, il Guardasigilli: GAVA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 22 marzo 1969\n Atti del Governo, registro n. 225, foglio n. 160. - GRECO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1969-03-27&atto.codiceRedazionale=069U0054&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:23:11.413301"} {"text": "\n\n\nArt. 103\n(Modifiche all'articolo 191 del decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30)\n\n\n1. All'articolo 191, comma. 2, del Codice, le parole: \"Su richiesta\" sono sostituite dalle seguenti: \"Salva diversa previsione del regolamento di attuazione del presente Codice, su richiesta\" e dopo le parole: \"fissato il termine\" sono aggiunte le seguenti: \"ovvero due mesi dalla data di ricezione da parte dell'istante della comunicazione con cui l'Ufficio concede la proroga, se tale termine scade successivamente, ovvero la rifiuta\". \n\n\n\n\n Nota all'art. 103: \n - Si riporta il testo dell'art. 191 del citato d. lgs. n.30 del 2005 come modificato dal presente decreto: \n \u00abArt. 191 (Scadenza dei termini). - 1. I termini previsti nel presente codice sono prorogabili su istanza presentata prima della loro scadenza all'Ufficio italiano brevetti e marchi, salvo che il termine sia indicato come improrogabile. \n 2. Salva diversa previsione del regolamento di attuazione del presente Codice, su richiesta motivata la proroga pu\u00f2 essere concessa fino ad un massimo di sei mesi dalla data di scadenza o di comunicazione con cui l'Ufficio italiano brevetti e marchi ha fissato il termine ovvero due mesi dalla data di ricezione da parte dell'istante della comunicazione con cui l'Ufficio concede la proroga, se tale termine scade successivamente, ovvero la rifiuta.\u00bb \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-08-18&atto.codiceRedazionale=010G0160&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T01:02:12.690998"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n1. Con decreto del Ministro di grazia e giustizia, ovvero con decreto del Ministro del tesoro, nei casi di sua competenza, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, sono stabiliti i registri relativi ai detenuti e agli internati e i registri di contabilit\u00e0 carceraria che devono essere tenuti negli istituti di prevenzione e pena e nei servizi dell'amministrazione penitenziaria, nonch\u00e9 le modalit\u00e0 di tenuta dei registri stessi.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-12-18&atto.codiceRedazionale=091G0446&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T06:42:46.429269"} {"text": "\n\n\nArt. 142\n Nullit\u00e0 dei verbali\n\n\n1. Salve particolari disposizioni di legge, il verbale \u00e8 nullo se vi \u00e8 incertezza assoluta sulle persone intervenute o se manca la sottoscrizione del pubblico ufficiale che lo ha redatto. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-10-24&atto.codiceRedazionale=088G0492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:12:51.317771"} {"text": "\n\n\n\n\n\nALLEGATO XVII\n\nDichiarazione comune sull'articolo 140 che riprende il testo della dichiarazione comune del Consiglio dei Ministri ACP-CEE del 19 e 20 maggio 1983 sull'applicazione dell'articolo 13 della seconda convenzione ACP-CEE firmata a Lom\u00e8 il 31 ottobre 1979 per quanto riguarda le misure di salvaguardia\n\n1. Le parti contraenti della convenzione di Lom\u00e8 hanno convenuto\ndi impiegare ogni mezzo per evitare il ricorso delle misure di salvaguardia previste all'articolo 12.\n2. Le due parti sono ispirate dalla convinzione che l'applicazione\ndei paragrafi 4 e 5 dell'articolo 13 consentirebbe loro di individuare fin dall'inizio i problemi che potrebbero sorgere e, tenendo conto di tutti gli elementi del caso, di evitare per quanto possibile il ricorso a misure che la Comunit\u00e0 non desidera essere costretta a prendere nei confronti dei suoi partner commerciali preferenziali.\n3. Le due parti riconoscono la necessit\u00e0 di applicare il\nmeccanismo d'informazione preventiva previsto all'articolo 13, paragrafo 4 il cui obiettivo \u00e8 di ridurre, nel caso di prodotti sensibili, (*) il rischio che si ricorra in modo improvviso o imprevisto a misure di salvaguardia. Tali disposizioni permetterebbero di mantenere un flusso permanente di informazioni commerciali e di applicare contemporaneamente le procedure relative alle consultazioni regolari. Le due parti saranno cos\u00ec in grado di seguire da vicino l'evoluzione dei settori sensibili e di scoprire i problemi che potrebbero presentarsi.\n4. Da cui derivano le due seguenti procedure:\na) Il meccanismo di controllo statistico.\nSalve le disposizioni interne che la Comunit\u00e0 pu\u00f2 applicare\nper sorvegliare le sue importazioni, l'articolo 13, paragrafo 4 della seconda convenzione di Lom\u00e8 prevede l'istituzione di un meccanismo destinato ad assicurare il controllo statistico di talune esportazioni degli Stati ACP verso la Comunit\u00e0 ed a facilitare cos\u00ec l'esame di fatti capaci di provocare perturbazioni di mercato.\nTale meccanismo, il cui solo scopo \u00e8 di facilitare lo\nscambio di informazioni fra le parti, dovrebbe applicarsi solo ai prodotti che la Comunit\u00e0 ritiene, per quanto la riguarda, sensibili.\nL'applicazione di tale meccanismo avr\u00e0 luogo di comune\naccordo, in base ai dati forniti dalla Comunit\u00e0 e servendosi delle informazioni statistiche che gli Stati ACP comunicheranno alla Commissione su richiesta di questa ultima.\nPer l'applicazione efficace di tale meccanismo \u00e8 necessario\nche gli Stati ACP interessati forniscano alla Commissione, se possibile ogni mese, le statistiche relative alle loro esportazioni verso la Comunit\u00e0 e verso ciascuno dei suoi Stati membri di prodotti considerati sensibili dalla Comunit\u00e0.\nb) Una procedura di consultazioni regolari\nIl meccanismo di controllo statistico anzidetto permetter\u00e0\nalle due parti di seguire meglio gli sviluppi commerciali che possono essere fonte di preoccupazioni. In base a tali informazioni e ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 5, la Comunit\u00e0 e gli Stati ACP avranno la possibilit\u00e0 di tenere consultazioni periodiche al fine di assicurarsi che gli obiettivi enunciati in tale articolo siano conseguiti. Tali consultazioni avranno luogo su richiesta di una delle parti.\n5. I paragrafi 1, 2 e 3 dell'articolo 13, relativi alle misure di\nsalvaguardia, hanno gi\u00e0 formato oggetto, per quanto riguarda la Comunit\u00e0, di un regolamento di applicazione del Consiglio (regolamento (CEE) n\u00b0 1470/80) a seguito della richiesta degli Stati ACP di ottenere l'applicazione anticipata delle disposizioni della seconda convenzione di Lom\u00e8 relative alla clausola di salvaguardia.\nSe ricorrono le condizioni di applicazione di misure di salvaguardia (articolo 12) la Comunit\u00e0 dovrebbe, ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 1, relativo alle consultazioni preventive per quanto riguarda l'applicazione di misure di salvaguardia, entrare immediatamente in consultazione con gli Stati ACP interessati fornendo loro tutte le informazioni necessarie a tali consultazioni, segnatamente i dati che consentano di determinare se le importazioni di un determinato prodotto in provenienza da uno o pi\u00f9 Stati ACP abbiano provocato gravi perturbazioni in un settore dell'attivit\u00e0 economica della Comunit\u00e0 oppure di uno o pi\u00f9 Stati membri.\n6. Se nessun altro accordo ha potuto frattanto essere concluso con\nlo Stato o gli Stati ACP interessati le autorit\u00e0 competenti della Comunit\u00e0 possono, allo scadere del termine di 21 giorni previsto per tali consultazioni, prendere le misure appropriate per l'applicazione dell'articolo 12 della convenzione. Tali misure sono immediatamente comunicate agli Stati ACP e sono immediatamente applicabili.\n7. Tale procedura si applicherebbe senza pregiudizio delle misure\nche potrebbero essere prese in circostanze particolari ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 3 della convenzione. In tal caso tutte le informazioni opportune saranno comunicate senza indugio agli Stati ACP.\n8. Gli interessi degli Stati ACP meno sviluppati, senza sbocco sul\nmare e insulari formeranno comunque oggetto di un'attenzione particolare, come previsto all'articolo 15 della convenzione.\n9. Gli Stati ACP e la Comunit\u00e0 sono convinti che l'applicazione\ndelle disposizioni della convenzione di Lom\u00e8 e della presente dichiarazione saranno, tenendo conto degli interessi reciproci dei partner, tali da favorire il conseguimento degli obiettivi della convenzione nel campo della cooperazione commerciale.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-03-29&atto.codiceRedazionale=086U0081&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T19:55:56.147529"} {"text": "\n\n\nArt. 517\n Responsabilit\u00e0 del consegnatario\n\n\n1. I consegnatari e gli altri agenti di cui all'articolo 516 sono responsabili dei materiali effettivamente custoditi fino a che non sia stato perfezionato il provvedimento di scarico, al quale sono allegati i documenti prescritti nel regolamento. \n\n\n2. I consegnatari dei magazzini di cui all'articolo 516, comma 1, lettera b), non sono direttamente responsabili dell'uso non consentito e del colpevole deterioramento dei materiali legittimamente dati in uso, con annotazione nei quaderni di carico, per i quali i consegnatari sono obbligati a esercitare l'azione di vigilanza attraverso i previsti controlli a campione. I titolari dei quaderni di carico rispondono, con le stesse modalit\u00e0, per i materiali consegnati ai soggetti utenti. I rapporti tra il consegnatario titolare degli inventari, il responsabile del materiale distribuito, titolare del quaderno di carico e l'utente sono regolati dagli articoli 192 e 193 del regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, in quanto gli ultimi sono contabili secondari, sia pure di fatto, rispetto al consegnatario contabile principale. \n\n\n3. Il consegnatario assume la carica previa ricognizione della consistenza e dello stato dei materiali. La ricognizione, d'intesa tra il consegnatario subentrante e il cedente, pu\u00f2 essere effettuata per campione, ferma restando la responsabilit\u00e0 del consegnatario subentrante su tutti i materiali oggetto della gestione. \n\n\n4. Nel caso di temporanea assenza del consegnatario, la gestione dei materiali \u00e8 assunta provvisoriamente da un delegato da lui designato, previo assenso del capo del servizio amministrativo. La delega \u00e8 conferita con atto scritto. Il consegnatario \u00e8 responsabile della gestione, fatta eccezione per le irregolarit\u00e0, debitamente comprovate, verificatesi durante la sua assenza. Il consegnatario, prima di rientrare nelle funzioni, accerta la regolarit\u00e0 della gestione condotta durante la sua assenza. \n\n\n\n\n Note all'art. 517: \n - Il testo degli articoli 192 e 193 del regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, citato nelle note all'articolo 453, \u00e8 il seguente: \n \u00abArt. 192 - 1. Per le amministrazioni che hanno contabili principali e contabili secondari, le riscossioni fatte ed i versamenti e pagamenti eseguiti da questi ultimi si concentrano nella contabilit\u00e0 dei primi. \n 2. I contabili principali per\u00f2 non rispondono dei fatti dei contabili secondari, se non in quanto essi stessi siano imputabili di colpa o di trascuranza. \n 3. I contabili secondari sono al pari dei principali sottoposti alla vigilanza del ministro delle finanze ed alla giurisdizione della Corte dei conti, e debbono rendere ad essa il loro conto giudiziale da unirsi a corredo di quello del contabile principale.\u00bb. \n \u00abArt. 193 - 1. Le disposizioni del precedente articolo si applicano anche nel caso in cui esistano consegnatari di materie dipendenti da altri consegnatari o enti tenuti a rendere conto giudiziale a norma del presente regolamento\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-18&atto.codiceRedazionale=010G0091&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T02:43:08.137535"} {"text": "\n\n\n Articolo 18. \n\n 1. Commissioni speciali del Consiglio, all'uopo isitituite, secondo le modalit\u00e0 stabilite dal regolamento, svolgono le inchieste di cui al sesto comma dell'articolo 7, sulle materie di competenza regionale. \n 2. Il consiglio, inoltre, pu\u00f2 isituire commissioni speciali di indagine e di studio su materie che comunque interessino la Regione. \n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-21&atto.codiceRedazionale=090G0382&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T13:06:34.300678"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Ambito di applicazione\n\n\n1. Il decreto del Ministro dei trasporti 2 gennaio 1985, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 gennaio 1985, n. 26, non si applica, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, agli impianti disciplinati dal presente regolamento. \n\n\n\n2. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti. \n \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n\nRoma, 1\u00b0 dicembre 2015 Il Ministro: Delrio\nVisto, il Guardasigilli: Orlando Registrato alla Corte dei conti il 16 dicembre 2015 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del\nmare, registro n. 1, foglio n. 3628\n Note all'art. 2: \n - Per l'argomento del decreto del Ministro dei trasporti del 2 gennaio 1985 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 gennaio 1985, n. 26), si veda nelle note alle premesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-12-21&atto.codiceRedazionale=15G00207&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T18:45:23.758840"} {"text": "\n\n\n Art. 70. \n\n\n La retribuzione mensile al farmacista lavoratore che presta la sua opera per mezzo servizio giornaliero \u00e8 la met\u00e0 dello stipendio base maggiorata del 25%, oltre la met\u00e0 della contingenza. Qualora parte o tutta la contingenza passi a far parte dello stipendio, la maggiorazione suddetta sar\u00e0 ridotta in misura proporzionale. \n Per il servizio prestato saltuariamente ad ore o a giornate fino ad un massimo di giorni 6, il compenso orario \u00e8 pari a quello fissato per il lavoro straordinario diurno con un'ulteriore maggiorazione sul complesso di esso del 20%. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-03-29&atto.codiceRedazionale=061U0154&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T18:56:53.583375"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Definizioni\n\n\n\n\n1. Ai sensi delle disposizioni del presente decreto si intendono per: \n\na) serbatoio interrato: contenitore di stoccaggio situato sotto il piano campagna di cui non sia direttamente e visivamente ispezionabile la superficie esterna; \n\nb) sostanza: ogni sostanza appartenente ai gruppi e alle famiglie di sostanze liquide in condizioni standard riportati negli elenchi in allegato al decreto legislativo n. 132 del 27 gennaio 1992, e relativi preparati liquidi; \n\nc) perdita di sostanza: qualsiasi evento di spillamento, trafilamento, emissione, sversamento, traboccamento o percolamento che si verifica, per qualsiasi causa, dal contenitore primario del serbatoio. \n((1))\n\n\n\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n\n\n La Corte Costituzionale, con sentenza 5 - 19 luglio 2001, n. 266 (in G.U. 1\u00aa s.s. 25/07/2001, n. 29), \"Dichiara che non spetta allo Stato, in assenza di base legislativa, emanare il decreto del Ministro dell'ambiente 24 maggio 1999, n. 246 (Regolamento recante norme concernenti i requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e l'esercizio di serbatoi interrati) e conseguentemente annulla lo stesso decreto del Ministro dell'ambiente 24 maggio 1999, n. 246.\" \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-07-29&atto.codiceRedazionale=099G0319&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T13:25:25.428088"} {"text": "\n\n\n\n\n\n\n\n\n Art. 13. \n\n\n((Non possono far parte contemporaneamente del consiglio di amministrazione i parenti e gli affini fino al terzo grado incluso, n\u00e9 i parenti e gli affini fino al terzo grado incluso dei sindaci, del direttore generale e di chi presti la sua opera \nall'istituto.))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-07-25&atto.codiceRedazionale=068U0822&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:36:51.654802"} {"text": "\n\n\nArt. 10\nDECRETO DECADUTO;I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA L. 23 DICEMBRE 1996, N. 647\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-04-18&atto.codiceRedazionale=096G0215&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T23:13:21.349937"} {"text": "\n\n\nArt. 49\n\n\n I residui passivi alla chiusura dell'esercizio 1976 risultano stabiliti nelle seguenti somme:\n Somme rimaste da pagare sulle spese impegna-\nte per la competenza propria dell'esercizio\n1976 (articolo 45) .......................... L. 358.673.515 Somme rimaste da pagare sui residui degli\nesercizi precedenti (articolo 47) ........... L. 131.606.731\n ------------------ Residui passivi al 31 dicembre 1976 ......... L. 490.280.246 ==================\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-05-06&atto.codiceRedazionale=078U0155&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T08:31:58.229969"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI \n SONO STATI FATTI SALVI DALLA L. 13 LUGLIO 1995, N. 295 \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-08-29&atto.codiceRedazionale=094G0556&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:32:44.341602"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n In aggiunta alle anticipazioni concesse con la legge 29 luglio 1949, n. 193, il Tesoro dello stato \u00e8 autorizzato a concedere al \"Fondo per il credito ai dipendenti dello Stato\" ulteriori anticipazioni di lire cinquecento milioni all'anno per gli anni 1955 e 1950 e di lire un miliardo all'anno per gli anni 1957 e 1958.\n Il versamento della quota relativa all'anno 1955 sar\u00e0 effettuato, in relazione alle richieste dell'Ispettorato generale per il credito ai dipendenti dello Stato, a partire dal 10 luglio 1955.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-03-15&atto.codiceRedazionale=055U0062&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T17:24:39.029345"} {"text": "\n\n\n Art. 10. \n\n\n Gli istituti sono tenuti a trasmettere al Ministero dell'agricoltura e delle foreste ed ai competenti organi delle regioni o delle province autonome di Trento e Bolzano i dati relativi alle operazioni di prestito o mutuo, nonch\u00e9 le documentazioni che le amministrazioni medesime riterranno necessarie per le finalit\u00e0 di controllo e di vigilanza sul servizio. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-03-02&atto.codiceRedazionale=077U1106&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T15:06:07.220914"} {"text": "\n\n\n Art. 67 \n\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 3 FEBBRAIO 2011, N. 71))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-05-18&atto.codiceRedazionale=083U0185&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T07:39:07.266085"} {"text": "\n\n\n Articolo 9 \n\n Le funzioni di un membro di un Ufficio consolare hanno termine in particolare a seguito: \n a) della notifica dallo Stato d'invio allo Stato di residenza del fatto che le funzioni sono venute a cessare, \n b) del ritiro dell'exequatur, \n c) della notifica dallo Stato di residenza allo Stato di invio che esso ha cessato di considerare la persona in questione come membro del personale consolare, nei casi previsti dall'articolo 7, paragrafo 2. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-11-08&atto.codiceRedazionale=078U0681&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:26:49.479376"} {"text": "\n\n\n TRAITE \nENTRE LA REPUBLIQUE ITALIENNE ET LA REPUBLIQUE SOCIALISTE FEDERATIVE DE YOUGOSLAVIE \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-03-21&atto.codiceRedazionale=077U0073&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T18:35:37.458381"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto il testo unico delle leggi sulla istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni e integrazioni;\n\n\nVeduta la legge della Regione autonoma della Sardegna 8 ottobre 1959, n. 15;\n\nSulla\n proposta del Ministro per la pubblica istruzione di concerto con il Ministro per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvata e resa esecutiva l'annessa convenzione stipulata in Sassari in data 6 febbraio 1961 per il finanziamento di un posto di professore di ruolo presso la Facolt\u00e0 di medicina e chirurgia dell'Universit\u00e0 di Sassari.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-07-25&atto.codiceRedazionale=061U0613&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T18:13:07.504693"} {"text": "\n\n\n TRADUZIONE NON UFFICIALE \n PROTOCOLLO SULLA PROTEZIONE AMBIENTALE AL TRATTATO \n ANTARTICO \n PREAMBOLO \nGli Stati parti al presente Protocollo al Trattato Antartico, in appresso riferite come le Parti, \nConvinti della necessit\u00e0 di valorizzare la protezione dell'ambiente Antartico e dei suoi ecosistemi dipendenti ed associati; \nConvinti della necessit\u00e0 di rafforzare il sistema del Trattato Antartico in modo da assicurare che l'Antartico continui per sempre ad essere utilizzato esclusivamente a fini pacifici e non divenga teatro o oggetto di discordi internazionale; \nTenendo presente il particolare status giuridico e politico dell'Antartico e la particolare responsabilit\u00e0 delle Parti Consultive al Trattato Antartico al fine di garantire che tutte le Attivit\u00e0 dell'Antartico siano compatibili con gli scopi ed i principi del Trattato Antartico; \nSottolineando la designazione dell'Antartico in quanto Zona Speciale di Conservazione, nonch\u00e9 le altre misure adottate in base al sistema del Trattato Antartico per proteggere l'ambiente Antartico ed i suoi ecosistemi dipendenti ed associati; \nRiconoscendo inoltre le possibilit\u00e0 uniche offerte dall'Antartico per il monitoraggio scientifico e la ricerca di processi di rilevanza globale e regionale; \nRibadendo i principi relativi alla conservazione, contenuti nella Convenzione sulla conservazione delle risorse marine viventi dell'Antartico, \nConvinti che uno sviluppo del regime globale per la protezione dell'ambiente Antartico e dei suoi ecosistemi dipendenti ed associati \u00e8 nell'interesse dell'umanit\u00e0 nel suo insieme, \nDesiderosi di integrare a tal fine il Trattato Antartico, \nHanno convenuto quanto segue: \n ARTICOLO 1 \n Definizioni \nAi fini del presente Protocollo: \n (a) L'espressione \"Trattato Antartico\" significa il Trattato Antartico fatto a Washington il 1 dicembre 1959; \n (b) L'espressione \"Zona del \"Trattato Antartico\" significa la zona alla quale si applicano le disposizioni del Trattato Antartico in conformit\u00e0 con l'Articolo VI di tale Trattato; \n (c) L'espressione \"Riunioni consultive del Trattato Antartico\" significa le riunioni di cui all'Articolo IX del Trattato Antartico; \n (d) L'espressione \"Parti consultive del Trattato Antartico\" significa le Parti Contraenti al Trattato Antartico aventi diritto a nominare dei rappresentanti a partecipare alle funzioni di cui all'Articolo IX di tale Trattato; \n (e) L'espressione \"Sistema del Trattato Antartico\" significa il Trattato Antartico, i provvedimenti in vigore in base a tale Trattato, gli strumenti internazionali separati associati ad esso ed in vigore ed i provvedimenti in vigore in base a tali strumenti; \n (f) L'espressione \"tribunale arbitrale\" significa il Tribunale Arbitrale istituito in conformit\u00e0 con l'Annesso al presente Protocollo che \u00e8 Parte integrante di esso; \n (g) L'espressione \"Comitato\" significa il Comitato per la Protezione Ambientale istituito in conformit\u00e0 con l'Articolo 11. \n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-02-27&atto.codiceRedazionale=095G0069&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T20:54:15.199444"} {"text": "\n\n\nArt. 24\n\n\n La visita veterinaria delle carni, dei prodotti e degli avanzi animali provenienti dagli Stati membri della Comunit\u00e0 economica europea come pure dai Paesi terzi, oltre che nei posti di confine, nei porti e negli aeroporti del territorio della Repubblica italiana, determinati ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1961, n. 264, pu\u00f2 essere effettuata anche nelle dogane interne, qualora non ostino esigenze di polizia veterinaria.\n Il Ministro per la sanit\u00e0, con il provvedimento previsto dall'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1961, n. 264, determina le dogane interne, nelle quali pu\u00f2 essere effettuata la visita veterinaria delle carni, dei prodotti e degli avanzi animali provenienti dall'estero, semprech\u00e8 sia possibile assicurare un agevole ed efficace controllo sanitario.\n In tale caso le dogane interne vengono equiparate ai posti di confine, porti ed aeroporti aperti al traffico internazionale.\n La visita veterinaria di cui al presente articolo pu\u00f2 essere integrata, secondo le istruzioni all'uopo impartite dal Ministero della sanit\u00e0, da analisi ed esami di laboratorio ai sensi della legge 30 dicembre 1970, n. 1239.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-12-18&atto.codiceRedazionale=071U1073&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T08:30:54.319218"} {"text": "\n\n\nArt. 75\n (R)\n Decadenza dai benefici\n\n\n1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 76, qualora dal controllo di cui all'articolo 71 emerga la non veridicit\u00e0 del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-02-20&atto.codiceRedazionale=000G0048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T10:30:54.490696"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Veduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Genova, approvato con regio decreto 7 ottobre 1926, numero 2054, e modificato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2846, e successive modificazioni;\n Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n Veduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n Veduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n Vedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n Riconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le modifiche proposte;\n Sentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n Sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\n Decreta:\n\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Genova, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\n Dopo l'art. 436 vengono inseriti i seguenti nuovi articoli relativi al corso di specializzazione in ingegneria informatica:\n\n Corso di specializzazione in ingegneria informatica\n Art. 437. - Presso la facolt\u00e0 di ingegneria \u00e8 istituito un corso di specializzazione in ingegneria informatica, per la formazione di esperti nei diversi settori riguardanti la teoria e l'applicazione dell'informatica.\n Art. 438. - Il corso ha la durata di un anno ed \u00e8 retto da un direttore assistito dal consiglio del corso.\n Art. 439. - Il direttore del corso \u00e8 nominato dal rettore su designazione del consiglio di facolt\u00e0 di ingegneria. Il direttore dura in carica quattro anni ed \u00e8 rieleggibile. Il direttore pu\u00f2 promuovere tutte le iniziative di cooperazione con altre Universit\u00e0 e con enti italiani e stranieri, che giudichi utili per il raggiungimento dei fini istituzionali.\n Il consiglio di facolt\u00e0, sentito il direttore, decide di anno in anno sullo svolgimento del corso e sulle materie da attivare.\n Art. 440. - Il consiglio del corso \u00e8 costituito dal direttore, che lo presiede, e dai docenti delle materie oggetto di insegnamento fra quelle elencate nell'art. 444.\n Gli insegnanti del corso sono nominati dal rettore su proposta del direttore, che di anno in anno pu\u00f2 sceglierli tra i professori di ruolo, fra i liberi docenti, fra gli aiuti e gli assistenti o anche fra persone di riconosciuta competenza in una delle materie trattate nel corso, ovvero giovarsi, per talune materie, di insegnamenti svolti presso una delle facolt\u00e0 dell'Universit\u00e0 di Genova.\n Art. 441. - Al corso sono ammessi i laureati in ingegneria; il consiglio del corso potr\u00e0 ammettere candidati in possesso di laurea in altra materia o di Aiolo giudicato equivalente. Il consiglio del corso delibera tempestivamente di anno in anno l'inizio e lo svolgimento delle lezioni, il numero massimo di allievi ammessi al corso, e le norme per l'ammissione. L'ammissione al corso \u00e8 subordinata ad una graduatoria formulata in base all'esito di un esame orale che verte sui fondamenti dei sistemi di calcolo automatico e sulla loro programmazione.\n Art. 442. - Il direttore \u00e8 responsabile della supervisione dell'attivit\u00e0 di studio degli iscritti che sono tenuti a frequentare i singoli insegnamenti secondo le modalit\u00e0 stabilite dal consiglio del corso.\n Art. 443. - Ciascuno allievo deve predisporre un piano di studi nell'ambito delle discipline oggetto di insegnamento tra quelle elencate nel successivo articolo o nell'ambito delle discipline insegnate presso l'Universit\u00e0 di Genova. Il numero degli insegnamenti nel piano di studi deve essere almeno equivalente a sei insegnamenti annuali. Il piano di studi \u00e8 sottoposto all'approvazione del consiglio del corso.\n Art. 444. - Gli insegnamenti impartiti sono annuali, ad eccezione dei corsi monografici che sono semestrali; alcuni degli insegnamenti annuali potranno essere suddivisi in insegnamenti semestrali. Essi sono:\n 1) Acquisizione e trasmissione dati;\n 2) Applicazioni gestionali degli elaboratori elettronici;\n 3) Automazione degli impianti industriali;\n 4) Calcolo numerico e programmazione;\n 5) Compilatori e sistemi operativi;\n 6) Esercitazioni di linguaggi programmativi;\n 7) Istruzione assistita da calcolatori;\n 8) Linguaggi programmativi speciali;\n 9) Logica e teoria degli automi;\n 10) Metodi di calcolo ibrido;\n 11) Modelli di processi industriali;\n 12) Organizzazione dei sistemi di elaborazione della informazione;\n 13) Principi di economia ed econometria;\n 14) Reti combinatorie e sequenziali;\n 15) Ricerca operativa;\n 16) Simulazione e modellistica;\n 17) Struttura dei calcolatori elettronici;\n 18) Tecniche digitali;\n 19) Tecniche di interazione uomo-macchina;\n 20) Tecniche di organizzazione delle informazioni;\n 21) Teoria della probabilit\u00e0 e statistica;\n 22) Corsi monografici.\n I corsi monografici in numero non superiore a due, sono stabiliti di anno in anno dal consiglio del corso e sono affidati ad esperti italiani e stranieri, prescelti dal consiglio stesso.\n Gli insegnamenti sono integrati da seminari.\n Art. 445. - Per la validit\u00e0 del corso ciascuno iscritto dovr\u00e0 superare gli esami di tutti gli insegnamenti previsti nel suo piano di studi e dovr\u00e0 svolgere un lavoro personale di carattere teorico e sperimentale. Agli iscritti che abbiano superati gli esami ed abbiano ottenuto l'idoneit\u00e0 per il lavoro personale eseguito viene rilasciato un attestato comprovante la carriera scolastica compiuta.\n Art. 446. - Il lavoro personale andr\u00e0 concordato con uno degli insegnanti del corso e svolto sotto la sua guida. Il giudizio sull'idoneit\u00e0 sul lavoro personale verr\u00e0 espresso da una commissione costituita dal direttore del corso, dal relatore, e da un correlatore, nominato dal consiglio del corso nella persona di un competente nel soggetto particolare del lavoro, il quale non faccia parte dell'Universit\u00e0 di Genova.\n Art. 447. - Gli iscritti sono tenuti al pagamento delle seguenti tasse, soprattasse e contributi:\n\ntassa di immatricolazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 5.000 tassa annuale di iscrizione . . . . . . . . . . . . . . . . L. 18.000 soprattassa annuale per esame di profitto . . . . . . . . . L. 7.000 contributo assistenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 400 contributo riscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 9.500 contributo unificato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 4.000 \n L'ammontare dei contributi di laboratorio e di esercitazione viene stabilito dal consiglio di amministrazione su proposta del senato accademico, uditi la facolt\u00e0 di ingegneria e il consiglio di corso.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 31 ottobre 1974\nLEONE MALFATTI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 27 gennaio 1975\nAtti di Governo, registro n. 8, foglio n. 18\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-02-05&atto.codiceRedazionale=074U0752&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T03:50:13.094503"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n\n Qualora, in seguito a miglioramenti economici disposti per legge, il trattamento economico annuo (stipendio, carovita ed indennit\u00e0 di legge) del professore titolare della cattedra di medicina del lavoro, di cui all'art. 1, dovesse superare il contributo di cui all'art. 2, l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, si obbliga ad aumentare il suo contributo nella misura non inferiore alla maggiore spesa effettivamente necessaria per il mantenimento del posto suddetto. \n L'aumento del contributo decorrer\u00e0 dalla data di effettiva concessione dei miglioramenti economici per opera dei quali il costo del mantenimento avr\u00e0 superato la spesa annua di L. 2.200.000 (duemilioniduecentomila). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-12-24&atto.codiceRedazionale=056U1388&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T09:02:21.960623"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n Scritture contabili e bilancio\n\n\n1. Gli enti del Terzo settore devono redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto ((gestionale)), con l'indicazione, dei proventi e degli oneri, dell'ente, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l'andamento economico e ((gestionale)) dell'ente e le modalit\u00e0 di perseguimento delle finalit\u00e0 statutarie. \n\n\n\n2. Il bilancio degli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate inferiori a 220.000,00 euro pu\u00f2 essere redatto nella forma del rendiconto ((...)) per cassa. \n\n\n\n3. Il bilancio di cui ai commi 1 e 2 deve essere redatto in conformit\u00e0 alla modulistica definita con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentito il consiglio nazionale del terzo settore. \n\n\n\n4. Gli enti del Terzo settore che esercitano la propria attivit\u00e0 esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale devono tenere le scritture contabili di cui all'articolo 2214 del codice civile. \n\n\n\n5. Gli enti del Terzo settore di cui al comma 4 devono redigere e depositare presso il registro delle imprese il bilancio di esercizio redatto, a seconda dei casi, ai sensi degli articoli 2423 e seguenti, 2435-bis o 2435-ter del codice civile. \n\n\n\n6. L'organo di amministrazione documenta il carattere secondario e strumentale ((delle attivit\u00e0)) di cui all'articolo 6 ((a seconda dei casi,))\n((...)) nella relazione di missione ((o in una annotazione in calce al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio.)). \n\n\n\n7. Gli enti del Terzo settore non iscritti nel registro delle imprese devono depositare il bilancio presso il registro unico nazionale del Terzo settore. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017-07-03;117", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-22T19:21:12.086799"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D. LGS. 19 DICEMBRE 2002, N. 297))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-06-01&atto.codiceRedazionale=049U0264&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:49:11.020359"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D. LGS. 10 NOVEMBRE 2003, N. 386))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-06-11&atto.codiceRedazionale=073U0269&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T09:36:04.182642"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Norme transitorie\n\n\n1. I concorsi di ricercatore e di professore universitario di ruolo, nonch\u00e9 le procedure per l'ammissione ai corsi di dottorato, gi\u00e0 banditi e non ancora espletati alla data di entrata in vigore della presente legge, verranno portati a termine ai sensi della normativa vigente al momento della pubblicazione del relativo bando di concorso.\n\n\n\n2. Per le valutazioni comparative relative a posti di professore ordinario e associato bandite entro il primo biennio dalla scadenza del termine di novanta giorni di cui all'articolo 1, comma 1, le commissioni possono proporre fino a tre idonei.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-07-06&atto.codiceRedazionale=098G0262&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:20:23.791817"} {"text": "\n\n\nArt. 15\n Vincolo di permanenza nella sede e mobilit\u00e0 temporanea\n\n\n1. Il personale di cui agli articoli 11 e 13 ((permane)) nella sede di assegnazione per l'intera durata del contratto a tempo determinato. \n\n\n\n2. Per la Giustizia ordinaria, avuto riguardo ((all' articolazione)) su base distrettuale della procedura di reclutamento e alla necessit\u00e0 di garantire il raggiungimento degli obiettivi e il rispetto dei tempi previsti dal PNRR, ogni forma di mobilit\u00e0 interna su domanda del dipendente, fondata su circostanze sopravvenute successivamente all'assegnazione della sede, si intende comunque riferita ad uffici situati nel medesimo distretto in cui \u00e8 situata la sede di prima assegnazione. Al momento della assegnazione della sede ai vincitori del concorso nei singoli profili, potr\u00e0 essere fatta valere ogni circostanza idonea a costituire, secondo la normativa vigente, titolo di precedenza o di preferenza in relazione alla specifica graduatoria distrettuale ovvero, qualora lo preveda il bando di concorso, circondariale. In deroga a quanto previsto dall'articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, il medesimo personale non pu\u00f2 in alcun caso essere comandato, distaccato o assegnato presso altre pubbliche amministrazioni, n\u00e9 essere destinatario di provvedimenti di applicazione endodistrettuale, come previsto dalla contrattazione integrativa. \n\n\n\n3. Per la Giustizia ordinaria, \u00e8 fatta salva la mobilit\u00e0 per compensazione, in condizioni di piena neutralit\u00e0 finanziaria e previo nulla osta del Ministero della giustizia. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-09&atto.codiceRedazionale=21G00093&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T18:46:40.411911"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduta la legge 15 giugno 1931, n. 889, sul riordinamento dell'istruzione media tecnica;\n\n\nVeduto il decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1954, n. 1574, riguardante l'istituzione di una Scuola tecnica commerciale in Orbetello;\n\n\n\n\nConsiderato che la Scuola predetta ha cessato di funzionare di fatto dal 1 ottobre 1965;\n\n\n\n\nRiconosciuta la necessit\u00e0 di provvedere alla soppressione della Scuola stessa;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per la pubblica istruzione, di concerto con quelli per l'interno e per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n A decorrere dal 1 ottobre 1966 la Scuola tecnica commerciale di Orbetello \u00e8 soppressa. Il suo patrimonio \u00e8 trasferito all'Istituto professionale per il commercio di Grosseto.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 31 dicembre 1966\nSARAGAT GUI - TAVIANI - COLOMBO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 10 luglio 1967\nAtti del Governo, registro n. 212, foglio n. 27. - GRECO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-07-20&atto.codiceRedazionale=066U1390&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T10:11:40.496906"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 5 AGOSTO 2022, N. 138))\n((4))\n\n\n----------------\nAGGIORNAMENTO (4)\n\n\n Il D.Lgs. 5 agosto 2022, n. 138, ha disposto (con l'art. 30, comma 7) che \"Le disposizioni del decreto legislativo, n. 332 del 2000, relative ai dispositivi di cui all'articolo 110, paragrafi 3 e 4 del regolamento, restano in vigore fino alle date in esso indicate, nella misura necessaria dell'applicazione di tali paragrafi\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-11-17&atto.codiceRedazionale=000G0375&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T12:16:06.084158"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n318. Decreto del Presidente della Repubblica 9 marzo 1982, col quale, sulla proposta del Ministro dell'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'ordinario diocesano di Milano in data 25 febbraio 1981, integrato con due dichiarazioni del 16 marzo e 6 aprile successivo, relativo alla erezione della parrocchia di San Giovanni Bosco, in Sesto S.\n Giovanni (Milano).\n\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 28 maggio 1982\n Registro n. 11 Interno, foglio n. 305\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-06-08&atto.codiceRedazionale=082U0318&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T13:58:48.480320"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO C \n (Biologi) \nPrestazioni di particolare impegno professionale che possono essere effettuate dai biologi ambulatoriali: \n1) Metodi ELISA ed EIA 15' per ciascuna determinazione 2) Markers epatite ed HIV 15' per ciascuna determinazione 3) Toxo 15' per ciascuna determinazione 4) Rubeo 15' per ciascuna determinazione 5) Pap test 15' per ciascuna determinazione \n6) Dosaggi di farmaci, morfina \ne derivati 15' per ciascuna determinazione 7) Metodi RIA 15' per ciascuna determinazione 8) Indagini citogenetiche 60' per ciascuna determinazione 9) Tecniche di biologia molecolare 30' per ciascuna determinazione \n10) Test di mutagenesi e valutazione \ndegli indici biotici relativamente \nall'igiene ambientale 30' per ciascuna determinazione \n11) Protocollo dietetico \ncomputerizzato 30' per ciascuna determinazione 12) Protocollo per dieta 15' per ciascuna determinazione Le maggiorazioni di orario, dovute ai sensi dell'art.22, vengono ripartite, in misura proporzionale al numero delle ore di incarico di cui ciascuno \u00e8 titolare, fra tutti i professionisti laureati addetti al laboratorio nel quale le prestazioni vengono eseguite. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-12-31&atto.codiceRedazionale=098G0499&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T11:35:06.981649"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO 2/A \n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 18 MAGGIO 2012, N. 63, \n CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 16 LUGLIO 2012, N. 103))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-02-25&atto.codiceRedazionale=083U0048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T08:05:49.778549"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n Con deliberazione del Consiglio di amministrazione sottoposta alla approvazione del Ministero della pubblica istruzione, previo parere del Consorzio provinciale per l'istruzione tecnica, sono stabilite le sezioni ed i corsi che debbono funzionare ogni anno nell'Istituto e vengono fissate le particolari modalit\u00e0 di attuazione.\n Le variazioni annuali da apportare al numero ed ai tipi delle varie scuole, sezioni e corsi potranno essere disposte sempre che la relativa spesa possa rientrare nelle disponibilit\u00e0 di bilancio dell'istituto.\n Qualora tale spesa, ritenuta indispensabile dal Consiglio di amministrazione, non possa essere sostenuta dal bilancio dell'Istituto, potr\u00e0 provvedersi all'istituzione di nuove scuole, sezioni e corsi mediante la normale procedura e con i fondi annualmente stanziati nel bilancio del Ministero della pubblica istruzione per l'istituzione di nuove scuole e istituti di istruzione tecnica e professionale.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-10-21&atto.codiceRedazionale=060U2034&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T19:10:20.397505"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Disposizioni in materia di conservazione del materiale esposto\n\n\n1. Nei locali ove si conservano stampe, dipinti, miniature, manoscritti e in genere materiale ed oggetti che possono subire alterazioni per le condizioni termoigrometriche ambientali, debbono essere installati strumenti di misura e di regolazione atti a garantire il rispetto di tali condizioni. \n\n\n\n2. Le tubazioni di alimentazione e di scarico dell'acqua e quelle di discarico dei liquami devono essere realizzate con modalit\u00e0 idonee ad evitare qualsiasi deterioramento delle porzioni di muri o di solai che portano affreschi, mosaici o altre decorazioni murali, o sui quali siano collocati quadri, arazzi o altro materiale espositivo. \n\n\n\n Note all'articolo 12:\n - La normativa contenuta nel capo III pone in rilievo l'impostazione specifica del regolamento, fondato - oltre che sulle sopra rammentate disposizioni sulle misure di prevezione antincendio e sui mezzi di spegnimento - soprattutto sul preventivo addestramento del personale ad affrontare le eventuali situazioni di emergenza, lasciando il minor margine possibile all'improvvisazione ed alle connesse situazioni di panico (articoli 10 e 11).\n - La configurazione dell'articolato del nuovo regolamento, orientata sia dall'esigenza di armonizzare la prevenzione e la difesa antincendio con l'integrit\u00e0 degli edifici ai sensi della vigente legislazione di tutela sia dalla preminenza assegnata alla efficacia dell'azione preventiva del personale degli istituti museali opportunamente addestrato, non consente di realizzare l'integrazione tra il nuovo testo e quello del precedente regolamento approvato con il R.D. 7 novembre 1942, n. 1564.\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-03-04&atto.codiceRedazionale=093G0102&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T18:17:41.233737"} {"text": "\n\n\n Art. 742. \n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 9 MAGGIO 2005, N. 96))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-30;327", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T20:38:36.849126"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 1 luglio 1997\nSCALFARO\nPRODI, Presidente del Consiglio dei Ministri\nDINI, Ministro degli affari esteri\nVisto, il Guardasigilli: FLICK\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-24&atto.codiceRedazionale=097G0256&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:04:37.730216"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n456. Decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1955, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'Ordinario diocesano di Piacenza in data 13 settembre 1954, integrato con dichiarazione di pari data, relativo alla erezione della parrocchia della Visitazione della Beata Vergine, in frazione Fornello del comune di Ziano Piacentino (Piacenza).\n\nVisto, il Guardasigilli: DE PIETRO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 23 maggio 1955\n Atti del Governo, registro n. 90, foglio n. 216. - GRECO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-06-07&atto.codiceRedazionale=055U0456&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T16:22:01.949709"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n Tutte le cornici e le leggende del prospetto e del rovescio, tanto del corpo del titolo che dei tagliandi, sono stampate litograficamente in colore verdino chiaro.\n La testa della dea Roma \u00e8 stampata calcograficamente in colore verdino chiaro.\n Il fondino dei tagliandi \u00e8 stampato litograficamente in colore verde, molto chiaro.\n Il bollo fiscale \u00e8 stampato tipograficamente in nero.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 13 febbraio 1959\nGRONCHI ANDREOTTI\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 27 marzo 1959\nAtti del Governo, registro n. 117, foglio n. 38. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-04-01&atto.codiceRedazionale=059U0104&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T04:19:34.022187"} {"text": "\n\n\n NORMA TRANSITORIA n. 1 \n Fino alla costituzione dei comitati consultivi zonali di cui all'art. 28 i compiti dei suddetti organismi sono transitoriamente espletati dai comitati provinciali di gestioni di cui all'art. 14 delle \"norme\" 22 novembre 1979, come modificato con atto aggiuntivo del 7 marzo 1980. \n\n NORMA TRANSITORIA n. 2 \n Fino alla costituzione delle commissioni di disciplina di cui all'art. 29 i compiti dei suddetti organismi sono transitoriamente espletati, rispettivamente, o dalle commissioni regionali di disciplina, di cui all'art. 38 del vigente accordo collettivo con i medici di medicina generale, o dalle commissioni di disciplina di cui all'art. 10 dell'accordo collettivo con i medici pediatri di libera scelta. \n\n NORMA TRANSITORIA n. 3 \n In deroga al disposto di cui all'art. 12 le procedure per il conferimento degli incarichi di medicina dei servizi che risultino formalmente avviati alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica che rende esecutivo l'accordo, dovranno essere completate entro tre mesi dalla suddetta data secondo le modalit\u00e0 e i criteri stabiliti dalle \"norme\" del 22 novembre 1979 e successive integrazioni e modificazioni. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-12-11&atto.codiceRedazionale=087U0504&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T14:47:12.952681"} {"text": "\n\n\n Articolo 19 \n (Riunioni del consiglio) \n\n (1) Il consiglio si riunisce su convocazione del presidente. \n (2) Esso tiene una sessione ordinaria una volta l'anno. Inoltre, il \npresidente pu\u00f2 riunire il consiglio di propria iniziativa; esso deve per\u00f2 riunirlo nel termine di tre mesi quando un terzo almeno degli Stati dell'Unione lo richieda. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-01-28&atto.codiceRedazionale=074U0722&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T03:56:10.258084"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA\nL. 23 DICEMBRE 1996, N. 662\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-01-25&atto.codiceRedazionale=096G0035&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:21:34.881868"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n La realizzazione dei programmi gi\u00e0 approvati alla data di entrata in vigore della presente legge spetta agli istituti provinciali.\n I rapporti inerenti al trasferimento agli istituti autonomi case popolari non provinciali degli alloggi realizzati con i programmi di cui al comma precedente sono definiti dalla regione.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 5 maggio 1976\nLEONE MORO - GULLOTTI\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-05-18&atto.codiceRedazionale=076U0258&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T22:01:02.400474"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduta la legge 15 giugno 1931, n. 889, sul riordinamento della istruzione media tecnica;\n\n\nVeduto il regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, che approva il testo unico della legge comunale e provinciale;\n\n\nVeduto l'art. 9 del regio decreto-legge 21 settembre 1938, n. 2038, convertito nella legge 2 giugno 1939, numero 739;\n\n\nVeduta la legge 22 novembre 1961, n. 1282;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per la pubblica istruzione, di concerto con quelli per l'interno, per il tesoro e per l'industria, il commercio e l'artigianato; Decreta:\nArt. 1\n\n\n A decorrere dal 1 ottobre 1969 \u00e8 istituita in Galatina (Lecce) una scuola avente finalit\u00e0 e ordinamento speciali che assume la denominazione di Istituto professionale di Stato per l'industria e per l'artigianato.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-09-10&atto.codiceRedazionale=069U1353&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T19:23:33.164879"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Importazione di rifiuti dallo Stato della Citt\u00e0\n del Vaticano e dalla Repubblica di San Marino\n\n\n1. Il trasporto di rifiuti solidi urbani e assimilati dallo Stato della Citt\u00e0 del Vaticano e dalla Repubblica di San Marino al territorio nazionale pu\u00f2 essere effettuato, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, direttamente dalle rispettive autorit\u00e0 competenti ovvero da imprese iscritte all'albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti di cui all'articolo 30 del predetto decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.\n\n\n\n Nota all'art. 2:\n - Per quanto concerne l'art. 16 del decreto legislativo n. 22/1997 vedi nelle note alle premesse; l'art. 30 \u00e8 il seguente:\n \"Art. 30 (Imprese sottoposte ad iscrizione). - 1. L'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti istituito ai sensi dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 361, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 441, assume la denominazione di albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, di seguito denominato albo, ed \u00e8 articolato in un comitato nazionale, con sede presso il Ministero dell'ambiente, ed in sezioni regionali, istituite presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura dei capoluoghi di regione. I componenti del comitato nazionale e delle sezioni regionali durano in carica cinque anni.\n 2. Il comitato nazionale dell'albo ha potere deliberante ed \u00e8 composto da 15 membri esperti nella materia nominati con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, e designati rispettivamente:\n a) due dal Ministro dell'ambiente, di cui uno con funzioni di presidente;\n b) uno dal Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, con funzioni di vicepresidente;\n c) uno dal Ministro della sanit\u00e0;\n d) uno dal Ministro dei trasporti e della navigazione;\n e) tre dalle regioni;\n f) uno dell'Unione italiana delle camere di commercio;\n g) sei dalle categorie economiche, di cui due delle categorie degli autotrasportatori.\n 3. Le sezioni regionali dell'albo sono istituite con decreto del Ministro dell'ambiente da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sono composte:\n a) dal presidente della camera di commercio o da un membro del consiglio camerale all'uopo designato, con funzioni di presidente;\n b) da un funzionario o dirigente esperto in rappresentanza della giunta regionale con funzioni di vicepresidente;\n c) da un funzionario o dirigente esperto in rappresentanza delle province designato dall'Unione regionale delle province;\n d) da un esperto designato dal Ministro dell'ambiente.\n 4. Le imprese che svolgono a titolo professionale attivit\u00e0 di raccolta e trasporto di rifiuti e le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi, anche se da esse prodotti, nonch\u00e9 le imprese che intendono effettuare attivit\u00e0 di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti, di gestione di impianti di smaltimento e di recupero di titolarit\u00e0 di terzi, e di gestione di impianti mobili di smaltimento e di recupero di rifiuti, devono essere iscritte all'albo. L'iscrizione deve essere rinnovata ogni cinque anni e sostituisce l'autorizzazione all'esercizio delle attivit\u00e0 di raccolta, di trasporto, di commercio e di intermediazione dei rifiuti; per le altre attivit\u00e0 l'iscrizione abilita alla gestione degli impianti il cui esercizio sia stato autorizzato ai sensi del presente decreto.\n 5. L'iscrizione di cui al comma 4 ed i provvedimenti di sospensione, di revoca, di decadenza e di annullamento dell'iscrizione, nonch\u00e9, dal 1 gennaio 1998, l'accettazione delle garanzie finanziarie sono deliberati dalla sezione regionale dell'albo della regione ove ha sede legale l'interessato, in conformit\u00e0 alla normativa vigente ed alle direttive emesse dal comitato nazionale.\n 6. Con decreti del Ministro dell'ambiente, di concerto con i Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dei trasporti e della navigazione e del tesoro, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definite le attribuzioni e le modalit\u00e0 organizzative dell'albo, nonch\u00e9 i requisiti, i termini, le modalit\u00e0 ed i diritti d'iscrizione, le modalit\u00e0 e gli importi delle garanzie finanziarie, che devono essere prestate a favore dello Stato dalle imprese di cui al comma 4, in conformit\u00e0 ai seguenti principi:\n a) individuazione di requisiti univoci per l'iscrizione, al fine di semplificare le procedure;\n b) coordinamento con la vigente normativa sull'autotrasporto, in coerenza con la finalit\u00e0 di cui alla lettera a);\n c) trattamento uniforme dei componenti delle sezioni regionali, per garantire l'efficienza operativa;\n d) effettiva copertura delle spese attraverso i diritti di segreteria e i diritti annuali d'iscrizione.\n 7. In attesa dell'emanazione dei decreti di cui ai commi 2 e 3 continuano ad operare, rispettivamente, il comitato nazionale e le sezioni regionali dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti di cui all'art. 1 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 361, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 441. L'iscrizione all'albo \u00e8 deliberata ai sensi della legge 11 novembre 1996, n. 575.\n 8. Fino all'emanazione dei decreti di cui al comma 6 continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti. Le imprese che intendono effettuare attivit\u00e0 di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti devono iscriversi all'albo entro sessanta giorni dall'entrata in vigore delle relative norme tecniche.\n 9. Restano valide ed efficaci le iscrizioni effettuate e le domande d'iscrizione presentate all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti cui all'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 361, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 441, e successive modificazioni ed integrazioni e delle relative disposizioni di attuazione, alla data di entrata in vigore del presente decreto.\n 10. Il possesso dei requisiti di idoneit\u00e0 tecnica e di capacit\u00e0 finanziaria per l'iscrizione all'albo delle aziende speciali, dei consorzi e delle societ\u00e0 di cui all'art. 22 della legge 8 giugno 1990, n. 142, che esercitano i servizi di gestione dei rifiuti, \u00e8 garantito dal comune o dal consorzio di comuni.\n L'iscrizione all'albo \u00e8 effettuata sulla base di apposita comunicazione di inizio di attivit\u00e0 del comune o del consorzio di comuni alla sezione regionale dell'albo territorialmente competente ed \u00e8 efficace solo per le attivit\u00e0 svolte nell'interesse del comune medesimo o dei consorzi ai quali il comune stesso partecipa.\n 11. Avverso i provvedimenti delle sezioni regionali dell'albo gli interessati possono promuovere, entro trenta giorni dalla notifica dei provvedimenti stessi, ricorso al comitato nazionale dell'albo.\n 12. Alla segreteria dell'albo \u00e8 destinato personale comandato da amministrazioni dello Stato ed enti pubblici, secondo criteri stabiliti con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro del tesoro.\n 13. Agli oneri per il funzionamento del comitato nazionale e delle sezioni regionali si provvede con le entrate derivanti dai diritti di segreteria e dai diritti annuali d'iscrizione, secondo le modalit\u00e0 previste dal decreto del Ministro dell'ambiente 20 dicembre 1993 e successive modifiche.\n 14. Il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 407, non si applica alle domande di iscrizione e agli atti di competenza dell'albo.\n 15. Per le attivit\u00e0 di cui al comma 4, le autorizzazioni rilasciate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915, in scadenza, sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo o a quella della decisione definitiva sul provvedimento di diniego di iscrizione.\n Le stesse amministrazioni adottano i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca delle predette autorizzazioni.\n 16. Le imprese che effettuano attivit\u00e0 di raccolta e trasporto dei rifiuti sottoposti a procedure semplificate ai sensi dell'art. 33, ed effettivamente avviati al riciclaggio ed al recupero, non sono sottoposte alle garanzie finanziarie di cui al comma 6 e sono iscritte all'albo previa comunicazione di inizio di attivit\u00e0 alla sezione regionale territorialmente competente. Detta comunicazione deve essere rinnovata ogni due anni e deve essere corredata da idonea documentazione predisposta ai sensi del decreto ministeriale 21 giugno 1991, n. 324, e successive modifiche ed integrazioni, nonch\u00e9 delle deliberazioni del comitato nazionale dalla quale risultino i seguenti elementi:\n a) la quantit\u00e0, la natura, l'origine e la destinazione dei rifiuti;\n b) la frequenza media della raccolta;\n c) la rispondenza delle caratteristiche tecniche e della tipologia del mezzo utilizzato ai requisiti stabiliti dall'albo in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare;\n d) il rispetto delle condizioni ed il possesso dei requisiti soggettivi, di idoneit\u00e0 tecnica e di capacit\u00e0 finanziaria.\n 16-bis. Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione di inizio di attivit\u00e0 le sezioni regionali e provinciali iscrivono le imprese di cui al comma 1 in appositi elenchi dandone comunicazione al Comitato nazionale, alla provincia territorialmente competente ed all'interessato. Le imprese che svolgono attivit\u00e0 di raccolta e trasporto di rifiuti sottoposti a procedure semplificate ai sensi dell'articolo 33 devono conformarsi alle disposizioni di cui al comma 16 entro il 15 gennaio 1998.\n 17. Alla comunicazione di cui al comma 16 si applicano le disposizioni di cui all'art. 21 della legge 7 agosto 1990, n. 241\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-10-26&atto.codiceRedazionale=098G0420&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:01:28.479060"} {"text": "\n\n\nTabella organica dell'Istituto professionale femminile di Stato di Matera. \n\nn. 1 Sezione per sarta per bambini (triennale) \nn. 2 Sezione per sarta da donna (triennale) \nn. 1 Sezione per biancherista generica (biennale) \n per complessive classi n. 11. \n Numero \n Qualifica dei posti \n\n Personale di ruolo \n\n1. Preside senza insegnamento (I categoria).............. 1 \n2. Cattedre di insegnamento (ruolo A).................... 5 \n3. Insegnanti tecnici pratici (1)........................ 5 \n4. Segretario economo.................................... 1 \n5. Applicati............................................. 2 \n6. Aiutanti tecnici...................................... 1 \n7. Magazzinieri.......................................... - \n8. Personale di servizio................................. 4 \n\n Personale incaricato \n\n9. Incarichi d'insegnamento per complessive ore 91 setti- \n manali. \n10. Incarichi d'insegnamento tecnico pratico per comples- \n sive ore 117 settimanali (1). \n\n (1) Il trattamento economico e di carriera \u00e8 quello previsto per gli insegnanti tecnici pratici degli Istituti tecnici. \n\n N.B. - Fermo restando il numero complessivo dei posti di ruolo e di quelli da affidare per incarico, le materie costituenti le cattedre di insegnamento e le qualifiche da attribuire al personale tecnico saranno determinate con decreto del Ministro per la pubblica istruzione. \n\n Visto d'ordine del Presidente della Repubblica \n Il ministro per la pubblica istruzione \n GUI \n\nIl Ministro per il tesoro \n COLOMBO \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-07-19&atto.codiceRedazionale=064U1678&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-09T23:26:35.464778"} {"text": "\n\n\nArt. 52\n\n\n Gli importi da iscrivere in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi a carattere pluriennale, comprese quelle la cui copertura \u00e8 prevista con operazioni di indebitamento, restano determinati, per ciascuno degli anni 1979, 1980 e 1981, nelle misure indicate nella tabella A allegata alla presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-12-29&atto.codiceRedazionale=078U0843&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:57:42.297299"} {"text": "\n\n\nArt. 25\n Opere ferroviarie - Accordi di programma\n\n\n\n L'adozione dei progetti di opere ferroviarie previste nel piano generale dei trasporti produce gli effetti di cui al primo comma dell'articolo 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1.\n I progetti di costruzione ed ampliamento di impianti ferroviari predisposti dall'ente, e delle opere connesse, sono comunicati alle regioni interessate e agli enti locali nel cui territorio sono previsti gli interventi, per una verifica di conformit\u00e0 alle prescrizioni ed ai vincoli delle norme e dei piani urbanistici ed edilizi da effettuarsi entro sessanta giorni dalla comunicazione.\n In caso di non conformit\u00e0, il Ministro dei trasporti promuove tra tutte le parti interessate un accordo di programma da sottoscriversi dai rappresentanti autorizzati dai rispettivi organi deliberanti e da approvarsi con decreto del Presidente della Repubblica. L'accordo equivale all'intesa di cui all'articolo 81, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed ha diretta efficacia di variazione degli strumenti urbanistici. A tal fine \u00e8 pubblicato in estratto nella Gazzetta Ufficiale e si adottano le altre misure di pubblicit\u00e0, regionali, provinciali e comunali in relazione al suo contenuto.\n Se l'intesa non si realizza entro novanta giorni dall'invito del Ministro dei trasporti, si provvede, sentite le regioni interessate e la commissione parlamentare per le questioni regionali, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei trasporti.\n\n Nota all'art. 25, primo comma:\n Il testo dell'art. 1, primo comma, della legge 3 gennaio 1978, n. I (Accelerazione delle procedure per la esecuzione di opere pubbliche e di impianti e costrizioni industriali) \u00e8 il seguente:\n \"Art. 1. (Dichiarazione d'urgenza). - L'approvazione dei progetti di opere pubbliche da parte dei competenti organi statali, regionali, delle province autonome di Trento e Bolzano e degli altri enti territoriali equivale a dichiarazione di pubblica utilit\u00e0 e di urgenza ed indifferibilit\u00e0 delle opere stesse\".\n\n Nota all'art. 25, terzo comma:\n Il testo dell'art. 81, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, \u00e8 il seguente:\n \"La progettazione di massima ed esecutiva delle opere pubbliche di interesse statale, da realizzare dagli enti istituzionalmente competenti, per quanto concerne la loro localizzazione e le scelte del tracciato se difforme dalle prescrizioni e dai vincoli delle norme o dei piani urbanistici ed edilizi, \u00e8 fatta dall'amministrazione statale competente d'intesa con le regioni interessate, che devono sentire preventivamente gli enti locali nel cui territorio sono previsti gli interventi\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-05-30&atto.codiceRedazionale=085U0210&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T23:22:29.241399"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Piena ed intera esecuzione \u00e8 data al protocollo di cui all'articolo 1, secondo quanto disposto dall'articolo 4, paragrafo 3, dello stesso protocollo.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-08-20&atto.codiceRedazionale=098G0334&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:09:49.008754"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Palermo, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2412 e modificato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2240 e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, numero 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte;\n\n\nSentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n\n\nSulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\n\nDecreta:\n\n\nLo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Palermo, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\n\n\nArt. 42. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in chimica (indirizzo organico-biologico) sono aggiunti quelli di:\n\n\nStrutturistica chimica;\n\n\nChimica dei composti eterociclici;\n\n\nStereochimica;\n\n\nCromatografia.\n\n\nNel predetto corso di laurea - per l'indirizzo organico biologico - l'insegnamento di \"Chimica bromatologica\" muta denominazione in quello di \"Chimica bromatologica con esercitazioni\".\n\n\nNello stesso corso di laurea - indirizzo organico biologico ed inorganico-chimico fisico - gli insegnamenti complementari di \"Analisi matematica (algebrica ed infinitesimale) (biennale)\", \"Geometria analitica con elementi di proiettiva\", \"Chimica di guerra\", \"Meccanica razionale con elementi di statica grafica\" sono soppressi.\n\n\nAll'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in chimica (indirizzo inorganico chimico-fisico) sono aggiunti quelli di:\n\n\nStereochimica;\n\n\nCromatografia;\n\n\nChimica dei composti di coordinazione;\n\n\nChimica dei composti organometallici;\n\n\nChimica inorganica superiore;\n\n\nCinetica chimica.\n\n\nDopo l'elenco degli insegnamenti complementari le norme circa gli esami di profitto e di laurea sono abrogate e sostituite dalle seguenti:\n\n\nPer ottenere l'iscrizione al triennio di applicazione lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti fissati per il biennio di studi propedeutici.\n\n\nNella scelta degli esami complementari e nelle precedenze degli esami lo studente deve seguire i criteri deliberati dalla facolt\u00e0.\n\n\nLa scelta di materie complementari diverse da quelle consigliate dal piano di studi deve essere convalidata dalla facolt\u00e0 su domanda dello studente.\n\n\nGli insegnamenti biennali, sia del biennio propedeutico che del triennio di applicazione, comportano due distinti esami, uno alla fine di ogni anno di corso. Lo studente dovr\u00e0 superare l'esame di chimica generale ed inorganica (I parte) prima di sostenere l'esame di chimica generale ed inorganica (II parte) ed analogamente gli esami di chimica fisica (I parte), di esercitazioni di chimica fisica (I parte), di chimica organica (I parte), di istituzioni di matematiche (1 parte), di esercitazioni di matematiche (I parte), e di fisica sperimentale (I parte) prima di sostenere gli esami delle rispettive seconde parti delle materie biennali.\n\n\nLo studente deve inoltre rispettare le seguenti precedenze: gli esami di chimica generale ed inorganica (I parte) e di esercitazioni e di preparazioni chimiche (biennio propedeutico) debbono essere superati prima di sostenere gli esami di chimica organica (I parte) e di esercitazioni di analisi chimica qualitativa; l'esame di esercitazioni di analisi chimica quantitativa prima dell'esame di esercitazioni di analisi chimica a applicata: lo esame di chimica fisica (I parte) prima dell'esame di elettrochimica.\n\n\nLe esercitazioni costituenti materie fondamentali debbono essere riguardate a tutti gli effetti come insegnamenti da essere impartiti da un professore di ruolo o da un incaricato.\n\n\nOnde non confondere le esercitazioni di preparazioni chimiche, fondamentali del biennio propedeutico e rispettivamente del triennio di applicazione, questi due corsi verranno indicati nell'ordine degli studi, nei verbali di esame, e negli altri documenti come segue:\n\n\na) Esercitazioni di preparazioni chimiche (biennio propedeutico);\n\n\nb) Esercitazioni di preparazioni chimiche (triennio di applicazione).\n\n\nPer essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve avere seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti fondamentali prescritti per il triennio di applicazione, ed almeno in sette da lui scelti fra i complementari dell'indirizzo seguito.\n\n\nL'esame di laurea consiste in:\n\n\n1) Un esame di cultura (con prove pratiche) vertente su concetti fondamentali delle seguenti materie:\n\n\na) Chimica inorganica;\n\n\nb) Chimica organica;\n\n\nc) Chimica fisica;\n\n\nd) Chimica analitica;\n\n\ne) Gruppo delle materie complementari.\n\n\n2) Discussione di una dissertazione scritta (tesi) concernente ricerche a carattere sperimentale effettuate dal candidato. La dissertazione scritta deve essere presentata alla segreteria della facolt\u00e0 di scienze matematiche, fisiche e naturali almeno venti giorni prima della sessione di laurea;\n\n\n3) Discussione di una dissertazione scritta anche a carattere compilativo (tesina), tra due scelte dal candidato, in disciplina diversa da quella della tesi.\n\n\nSuperato l'esame di laurea, lo studente consegue il titolo di dottore in chimica.\n\n\nArt. 46. - Dall'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in scienze biologiche sono soppressi quelli di: biologia delle razze umane; etnologia; patologia vegetale; entomologia generale; morfologia sperimentale; cristallochimica; citologia chimica; citogenetica; citologia generale e sperimentale.\n\n\nNel predetto elenco sono aggiunti i seguenti insegnamenti complementari:\n\n\nMineralogia;\n\n\nCitologia;\n\n\nGenetica dei microorganismi;\n\n\nEcologia.\n\n\nArt. 47. - Nell'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in scienze geologiche sono aggiunti quelli di:\n\n\nCristallochimica;\n\n\nGeologia del sottosuolo;\n\n\nGeometria analitica con elementi di proiettiva;\n\n\nGeotecnica;\n\n\nPetrografia applicata;\n\n\nRilevamento geologico.\n\n\nDopo l'elenco degli insegnamenti complementari l'ultimo comma \u00e8 abrogato e sostituito dai seguenti:\n\n\nI tre insegnamenti complementari di analisi matematica, di meccanica razionale con elementi di statica grafica e di geometria analitica, sostituiscono l'unico insegnamento fondamentale di \"Istituzioni di matematica\". Per l'insegnamento di analisi matematica, vale la norma stabilita per la laurea in scienze matematiche. Gli insegnamenti di botanica e di zoologia debbono avere indirizzo biogeografico.\n\n\nGli studenti devono osservare le seguenti precedente: l'esame di chimica generale ed inorganica e l'esame di fisica sperimentale devono precedere quelli di mineralogia. L'esame di istituzioni di matematica precede quello di fisica. L'esame di mineralogia deve precedere quello di petrografia, geologia, mineralogia applicata.\n\n\nL'esame di paleontologia deve precedere quello di geologia, l'esame di geologia deve precedere quello di geologia applicata e quello di geologia regionale. L'esame di geografia generale deve precedere quello di geologia. Gli esami di mineralogia, petrografia e paleontologia devono precedere quelli di sedimentologia.\n\n\nPer essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve avere seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti fondamentali ed almeno in quattro da lui scelti fra gli esami complementari.\n\n\nL'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta e di almeno uno fra tre argomenti scelti dal candidato su tre insegnamenti diversi da quello della dissertazione scritta.\n\n\nPrima di iniziare la tesi lo studente deve notificare alla facolt\u00e0 l'argomento che intende trattare.\n\n\nLa facolt\u00e0 decider\u00e0 sull'accoglimento o meno. La dissertazione deve essere accettata dalla commissione esaminatrice.\n\n\nL'esame di laurea \u00e8 preceduto da un esame di cultura generale e da due prove pratiche. Le prove pratiche consistono in una prova delle discipline mineralogiche ed in una prova delle discipline geologiche.\n\n\nLa dissertazione di laurea deve essere presentata in segreteria almeno 20 (venti) giorni prima della data fissata per la discussione.\n\n\nArt. 50, relativo alle propedeuticit\u00e0 dei corsi di laurea della facolt\u00e0 \u00e8 modificato nel senso che il primo ed il sesto comma di cui alle lettere a) ed f) sono soppressi con il relativo riordinamento dell'ordine alfabetico.\n\n\nArt. 54. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in farmacia sono aggiunti quelli di:\n\n\n10) Istituzioni di matematiche;\n\n\n11) Complementi di chimica tossicologica;\n\n\n12) Analisi chimica farmaceutica strumentale.\n\n\nArt. 98. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in materie letterarie sono aggiunti quelli di:\n\n\n20) Estetica;\n\n\n21) Storia del teatro e dello spettacolo;\n\n\n22) Storia della storiografia;\n\n\n23) Storia della scienza e delle tecniche;\n\n\n24) Paleografia latina e diplomatica;\n\n\n25) Storia delle religioni.\n\n\nArt. 99. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in pedagogia sono aggiunti quelli di:\n\n\n13) Estetica;\n\n14)\n Storia della storiografia; 15) Storia della scienza e delle tecniche.\nArt. 1\n Art. 100. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in lingue e letterature straniere sono aggiunti quelli di:\n 15) Estetica;\n 16) Storia del teatro e dello spettacolo;\n 17) Storia della scienza e delle tecniche;\n 18) Storia e letteratura catalana;\n 19) Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea.\n Dopo l'art. 105 e con il conseguente spostamento della numerazione successiva \u00e8 aggiunto il seguente nuovo articolo relativo alla creazione dell'istituto di storia annesso alla facolt\u00e0 di magistero.\n\n Art. 106. - Presso la facolt\u00e0 di magistero \u00e8 istituito l'istituto di storia.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 22 marzo 1968\nGUI SARAGAT\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 5 giugno 1968\nAtti del Governo, registro n. 220, foglio n. 32. - GRECO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-06-11&atto.codiceRedazionale=068U0700&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:57:36.181835"} {"text": "\n\n\nArt. 37\n\n\n (Diritto di esecuzione)\n\n\n\n\n\n\n1. Per le esecuzioni mobiliari ed immobiliari e per ogni atto che comporta la redazione di un verbale, escluso l'atto di protesto, \u00e8 dovuto agli ufficiali giudiziari il diritto unico nella seguente misura:\n\na) per gli atti relativi ad affari di valore fino a euro 516,46: euro 2,58;\nb) per gli atti relativi ad affari di valore superiore a euro 516,46 fino a euro 2.582,28: euro 3,62;\nc) per gli atti relativi ad affari di valore superiore a euro 2.582,28 o di valore indeterminabile: euro 6,71.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-15&atto.codiceRedazionale=002G0137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T13:27:56.407308"} {"text": "\n\n\n Articolo 8 \n COMPATIBILIT\u00c0 \n\n 1. Qualsiasi questione non risolta relativa ad un caso di procedura amichevole altrimenti inclusa nell'ambito del processo arbitrale previsto nel presente Protocollo, non \u00e8 sottoposta ad arbitrato se la questione rientra nell'ambito di un caso rispetto al quale \u00e8 stato precedentemente costituito un collegio arbitrale o un organismo simile ai sensi di un Accordo bilaterale o multilaterale che prevede un arbitrato obbligatorio e vincolante per le questioni non risolte concernenti un caso di procedura amichevole. \n 2. Nessuna disposizione del presente Protocollo pregiudica il rispetto di obblighi pi\u00f9 ampi con riferimento all'arbitrato relativo a questioni non risolte nel contesto di una procedura amichevole instaurata ai sensi di altri accordi di cui gli Stati contraenti sono o saranno Parti. \n IN FEDE DI CI\u00d2 i sottoscritti, debitamente autorizzati a farlo, hanno firmato il presente Protocollo. \n FATTO a Kingston, il 19 gennaio 2018, in duplice originale, ciascuno nelle lingue italiana e inglese, entrambi i testi facendi egualmente fede. \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-08-05&atto.codiceRedazionale=20G00110&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T01:04:07.801868"} {"text": "\n\n\n Statuto dell'Automobile Club d'Italia \n Art. 1. \n\n\n L'Automobile Club d'Italia - A.C.I. - eretto in ente morale con regio decreto 14 novembre 1926, n. 2481, con sede in Roma, \u00e8 la Federazione degli Automobile Club regolarmente costituiti e degli altri enti ed associazioni volontariamente aderenti a termini delle disposizioni del presente statuto. Esso rappresenta e tutela gli interessi generali dell'automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo, fermo restando le specifiche attribuzioni gi\u00e0 devolute ad altri enti. \n L'A.C.I. rappresenta l'automobilismo italiano presso la Federation Internationale de l'Automobile - F.I.A. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-11-16&atto.codiceRedazionale=050U0881&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:04:12.946102"} {"text": "\n\n\n Art. 23. \n PASSAGGIO DAL SERVIZIO DI PORTO A QUELLO DI NAVIGAZIONE E VICEVERSA \n\n L'inizio, la durata e la cessazione del servizio di navigazione saranno, nelle rade aperte e nei porti pericolosi, determinati dal Comandante secondo le esigenze del servizio e la sicurezza della nave. \n Il servizio di navigazione continuer\u00e0 anche nei porti di scalo, come detto al quarto comma dell'art. 19. \n Il turno di navigazione per il personale di macchina comincer\u00e0 sui piroscafi alle ore 8 del giorno dell'accensione delle caldaie e sulle motonavi alle ore 8 del giorno stabilito per la partenza. \n Il turno di navigazione per il personale di coperta e camera comincer\u00e0 alle ore 8 del giorno stabilito per la partenza. \n Il personale che inizier\u00e0 il turno di navigazione non potr\u00e0 essere quello che abbia lavorato durante la notte in modo che il personale stesso abbia quattro ore di franchigia prima di essere messo in turno. \n Qualora la partenza sia stabilita prima delle ore 8, il turno di navigazione per il personale di coperta e camera e sulle motonavi anche per il personale di macchina comincer\u00e0 all'ora della partenza, ma al personale spetter\u00e0 un compenso o sotto forma di altrettante ore di franchigia (con un minimo di 4 ore) da godersi nel giorno precedente o sotto forma di compenso per lavoro straordinario per le ore di servizio compiute prima delle ore 8. \n Alla partenza e all'arrivo, tutto il personale di coperta necessario, a giudizio del Comandante, sar\u00e0 a posto di manovra e vi rester\u00e0 fino a che la nave non sar\u00e0 ormeggiata e rassettata. \n Il personale di camera rester\u00e0 a bordo e prester\u00e0 servizio fino a che i passeggeri non siano sbarcati. \n All'arrivo nei porti, ultimate le manovre delle macchine e spenti i fuochi, il personale di macchina di servizio completer\u00e0 il suo turno, dopo di che avr\u00e0 diritto a otto ore di franchigia prima di essere chiamato al servizio di porto. \n Il personale di macchina che all'arrivo in porto era franco, compiute le otto ore di franchigia incomincer\u00e0 il servizio di porto. \n All'arrivo nei porti, dopo l'ormeggio della nave e lo sbarco dei passeggeri e della posta, il personale di coperta di servizio completer\u00e0 il suo turno ed avr\u00e0 quindi il diritto alle quattro ore di franchigia. Il personale di coperta che era franco completer\u00e0 la franchigia prima di incominciare il servizio di porto. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-19&atto.codiceRedazionale=060U1333&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:00:20.669974"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 811, 18 maggio 1951, n. 333, 2 aprile 1952, n. 339 e 16 agosto 1952, n. 1206;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa, dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 811;\n\n\n\n\nVisto il proprio decreto 7 febbraio 1951, n. 17;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di De Nora Raffaele fu Vito, per i terreni ricadenti nel comune di Altamura (provincia di Bari); Considerato che il sunnominato non \u00e8 stato ammesso al beneficio di conservare definitivamente una parte dei terreni oggetto di esproprio, costituenti il terzo residuo di cui all'art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per non aver ottemperato a tutti gli adempimenti previsti in detto articolo;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 16 ottobre 1952, espresso dalla Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n E approvato il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di De Nora Raffaele fu Vito, relativo ai terreni ricadenti nel comune di Altamura (provincia di Bari), per una superficie di ettari 37.25.00, specificamente descritti nell'elenco n. 1 allegato al presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-31&atto.codiceRedazionale=052U2413&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:16:34.839865"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Sassari, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1084, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, numero 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVeduto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;\n\n\nVeduta la legge 30 ottobre 1981, n. 615;\n\n\nVedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta ai sensi della citata legge n. 615;\n\n\nVeduto il parere del Consiglio universitario nazionale;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Sassari, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n\n\n Nell'art. 32, relativo al corso di laurea in materie letterarie, all'elenco degli insegnamenti complementari \u00e8 aggiunto il seguente insegnamento:\n archeologia delle province romane.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-05-21&atto.codiceRedazionale=083U1227&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T04:17:11.958705"} {"text": "\n\n\n Art. 33. \n 1. \u00c8 considerato come avvenuto nel territorio italiano a tutti gli effetti del presente regolamento ogni decesso verificatosi a bordo di navi ed aeromobili battenti bandiera nazionale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-10-12&atto.codiceRedazionale=090G0312&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T14:20:36.905178"} {"text": "\n\n\n Articolo 4 \n\n Categorie di pacchi \n\n\n 1. Il \"pacco ordinario\" \u00e8 quello che non e sottoposto ad alcuna formalit\u00e0 particolare prescritta per le categorie definite ai paragrafi 2 e 3. \n\n\n 2. L'espressione: \n\n\n a) \"pacco con valore dichiarato\" significa ogni pacco che comporta una dichiarazione di valore; \n\n\n b) \"pacco in franchigia di tasse e di diritti\", ogni pacco per il quale il mittente chiede di assumersi la totalit\u00e0 delle tasse postali e dei diritti di cui il pacco pu\u00f2 essere gravato al recapito; tale domanda pu\u00f2 essere fatta all'atto dei deposito; essa pu\u00f2 altres\u00ec essere effettuata successivamente al deposito fino al momento del recapito al destinatario, salvo nei paesi. che non possono accettare questa procedura; \n\n\n c) \"pacco contrassegno\"\" ogni pacco gravato di rimborso e che e oggetto dell'Intesa relativi agli invii in contrassegno; \n\n\n d) \"pacca fragile\" ogni pacco contenente oggetti che possono rompersi facilmente e la cui manipolazione deve essere effettuata in una cura particolare; \n\n\n e) \"pacco ingombrante\": \n\n\n 1. Ogni pacco le cui dimensioni superano i limiti fissati all'articolo 21, paragrafo 1 o quelli che le Amministrazioni possono fissare tra di loro; \n\n\n 2. Ogni pacco che, per sua forma o struttura non si presta facilmente ad essere caricato con altri colli o che esige precauzioni particolari; \n\n\n 3. A titolo facoltativo, ogni pacco conforme alle condizioni previste all'articolo 21, paragrafo 4; \n\n\n f) \"pacchi di servizio\" i pacchi relativi al servizio postale e scambiati alle condizioni previste all'articolo 17; \n\n\n g) \"pacchi di prigionieri di guerra e d'internati civili\" i pacchi destinati ai prigionieri ed agli enti di cui all'articolo 17 della Convenzione o da essi spediti. \n\n\n 3. Le seguenti espressioni indicano, secondo le modalit\u00e0 di inoltro o di recapito: \n\n\n a) \"pacco aereo\", ogni pacco ammesso al trasporto aereo con precedenza tra due paesi; \n\n\n b) \"pacco espresso\" ogni pacco che, sin dall'arrivo all'Ufficio di destinazione, deve essere recapitato a domicilio da un corriere speciale o che nei paesi in cui le Amministrazioni non provvedono al recapito a domicilio, d\u00e0 luogo al recapito da parte di uno speciale latore, di un avviso di arrivo o alla trasmissione di un avviso telefonico, telex o ogni altro mezzo di telecomunicazione appropriato; tuttavia, se il domicilio del destinatario e situato fuori dalla sfera di distribuzione locale dell'ufficio di arrivo, il recapito tramite corriere speciale non \u00e8 obbligatorio. \n\n\n 4. Lo scambio di pacchi\"in franchigia di tasse e di diritti\" e \"con assegno\" esige l'accordo preventivo delle Amministrazioni di origine e di destinazione. Trattandosi di colli \"con valore dichiarato\", \"fragili\", \"ingombranti\", \"aerei\" e \"espressi\", lo scambio pu\u00f2 essere effettuato in base alle informazioni che figurano nella Raccolta dei colli postali pubblicata dall'Ufficio internazionale. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-06-15&atto.codiceRedazionale=094G0290&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:59:00.489275"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 10. \n\n Gli Stati parti della presente Convenzione s'impegnano: \n (a) a ridurre mediante l'educazione, l'informazione e la vigilanza, il trasferimento di beni culturali illegalmente prelevati da qualsiasi Stato parte della presente Convenzione e, nei modi adatti a ciascun paese, a obbligare, sotto pena di sanzioni penali o amministrative, gli antiquari a tenere un registro che menzioni la provenienza di ciascun bene culturale, il nome e l'indirizzo del produttore, la descrizione e il prezzo di ciascun bene venduto, nonch\u00e9 a informare l'acquirente del bene culturale del divieto di esportazione di cui tale bene pu\u00f2 essere oggetto; \n (b) a fare ogni sforzo, per mezzo dell'educazione, per creare e sviluppare nel pubblico il sentimento del valore dei beni culturali e del pericolo che il furto, gli scavi clandestini e le esportazioni illecite rappresentano per il patrimonio culturale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-02-24&atto.codiceRedazionale=075U0873&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T23:59:41.536179"} {"text": "\n\n\n Articolo 32 \n Applicazione speciale \n\nQuando, come previsto dal suo Statuto, il Tribunale \u00e8 investito da una controversia, ogni Stato che, senza essere parte al presente Accordo, \u00e8 parte alla controversia pu\u00f2, in tale circostanza, ai fini e per la durata del caso di specie, divenire parte al presente Accordo depositando uno strumento di accettazione. Gli strumenti di accettazione sono depositati presso il Segretario Generale delle Nazioni Unite ed hanno effetto a decorrere dalla data di deposito. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-03-13&atto.codiceRedazionale=006G0100&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T23:33:28.162064"} {"text": "\n\n\nArt. 2269\n Abrogazione espressa di norme secondarie\n\n\n1. A decorrere dall'entrata in vigore del codice e del regolamento, sono o restano abrogati i seguenti atti normativi secondari e le successive modificazioni: \n 1) regie patenti 13 luglio 1814, \u00abIstituzione del Corpo dei carabinieri reali\u00bb; \n 2) regio decreto 1\u00b0 aprile 1861 \u00abIstituzione della Regia marina\u00bb; \n 3) regio decreto 9 dicembre 1866, n. 3486; \n 4) regio decreto 14 luglio 1887, n. 4758; \n 5) regio decreto 13 dicembre 1871, n. 571; \n 6) regio decreto 27 ottobre 1872, n. 1084; \n 7) regio decreto 26 dicembre 1872, n. 1205; \n 8) regio decreto 25 febbraio 1894, \u00abBandiera dell'Arma dei carabinieri\u00bb; \n 9) regio decreto 15 settembre 1897, n. 421; \n 10) regio decreto 25 giugno 1899, n. 310; \n 11) regio decreto 8 novembre 1900, n. 358; \n 12) regio decreto 29 luglio 1906, n. 470; \n 13) regio decreto 10 gennaio 1907, n. 71; \n 14) regio decreto 28 febbraio 1907, n. 48; \n 15) regio decreto 9 maggio 1907, n. 331; \n 16) regio decreto 14 maggio 1908, n. 232; \n 17) regio decreto 27 novembre 1910, n. 871; \n 18) regio decreto 6 ottobre 1911, n. 1326; \n 19) regio decreto 24 dicembre 1911, n. 1517; \n 20) regio decreto 15 giugno 1912, n. 822; \n 21) regio decreto 5 marzo 1914, n. 247; \n 22) regio decreto 18 aprile 1915, n. 662; \n 23) decreto luogotenenziale 27 giugno 1915, n. 1022; \n 24) regio decreto 21 maggio 1916, n. 640; \n 25) decreto luogotenenziale 3 settembre 1916, n. 1191; \n 26) decreto ministeriale 16 novembre 1916, \u00abNorme per l'applicazione dello speciale distintivo d'onore per i mutilati nell'attuale guerra\u00bb; \n 27) regio decreto 24 luglio 1917, n. 1221; \n 28) regio decreto 19 gennaio 1918, n. 205; \n 29) regio decreto 10 marzo 1918, n. 356; \n 30) regio decreto 30 maggio 1918, n. 813; \n 31) decreto luogotenenziale 27 ottobre 1918, n. 201; \n 32) regio decreto 24 maggio 1919, n. 800; \n 33) regio decreto 27 febbraio 1921, n. 285; \n 34) regio decreto 24 marzo 1921, n. 447; \n 35) regio decreto 7 gennaio 1922, n. 195; \n 36) regio decreto 19 ottobre 1923, n. 2316; \n 37) regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2903; \n 38) regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2982; \n 39) regio decreto 4 settembre 1925, n. 1576; \n 40) regio decreto 29 aprile 1926, n. 866; \n 41) regio decreto 9 agosto 1926, n. 1493; \n 42) regio decreto 7 ottobre 1926, n. 2410; \n 43) regio decreto 16 dicembre 1926, n. 2354; \n 44) regio decreto 16 gennaio 1927, n. 374; \n 45) regio decreto 10 febbraio 1927, n. 443; \n 46) regio decreto 24 aprile 1927, n. 1065; \n 47) regio decreto 27 novembre 1927, n. 1224; \n 48) regio decreto 27 novembre 1927, n. 2297; \n 49) regio decreto 11 dicembre 1927, n. 2598; \n 50) regio decreto 19 gennaio 1928, n. 150; \n 51) regio decreto 15 aprile 1928, n. 1024: articoli 19 e 21; \n 52) regio decreto 7 giugno 1928, n. 1823; \n 53) regio decreto 30 dicembre 1929, n. 2245; \n 54) regio decreto 13 gennaio 1930, n. 35; \n 55) regio decreto 1 maggio 1930, n. 726; \n 56) regio decreto 3 luglio 1930, n. 1209; \n 57) regio decreto 23 giugno 1930, n. 983; \n 58) regio decreto 10 luglio 1930, n. 974: articolo 4; \n 59) regio decreto 26 settembre 1930, n. 1401; \n 60) regio decreto 13 novembre 1930, n. 1642; \n 61) regio decreto 14 agosto 1931, n. 1249; \n 62) regio decreto 19 novembre 1931, \u00abNorme per l'applicazione della legge 29 dicembre 1930, n. 1712, relativa all'indennit\u00e0 supplementare degli ufficiale del regio Esercito\u00bb; \n 63) regio decreto 26 dicembre 1931, \u00abComputo del servizio aeronavigante ai fini della concessione della medaglia mauriziana\u00bb;\n64) regio decreto 24 marzo 1932, n. 433; \n 65) regio decreto 16 maggio 1932, n. 595; \n 66) regio decreto 16 giugno 1932, n. 840; \n 67) regio decreto 7 luglio 1932, n. 375; \n 68) regio decreto 20 ottobre 1932, n. 1960; \n 69) regio decreto 4 novembre 1932, n. 1423; \n 70) regio decreto 17 novembre 1932, \u00abRegolamento sul servizio sanitario militare territoriale\u00bb; \n 71) regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051; \n 72) regio decreto 26 dicembre 1932, \u00abComputo del servizio aeronavigante agli effetti della concessione della medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri\u00bb; \n 73) regio decreto 23 gennaio 1933, n. 8; \n 74) regio decreto 30 marzo 1933, n. 422; \n 75) regio decreto 6 aprile 1933, n.729; \n 76) decreto ministeriale 6 aprile 1933; \n 77) regio decreto 8 maggio 1933, n. 695; \n 78) regio decreto 29 giugno 1933, n. 944; \n 79) regio decreto 27 novembre 1933, \u00abNorme per l'applicazione del regio decreto-legge 22 giugno 1933, n. 930, relativo all'istituzione del fondo di previdenza sottufficiali dell'Esercito\u00bb; \n 80) regio decreto 28 dicembre 1933, n. 1918; \n 81) regio decreto 14 giugno 1934, n. 1169, ad eccezione degli articoli 2, 7, 9, 51, 62, 63, 64, 65, 66, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81 e 82; \n 82) regio decreto 14 giugno 1934, n. 1181; \n 83) regio decreto 28 settembre 1934, n. 1587; \n 84) regio decreto 28 settembre 1934, n. 1820; \n 85) regio decreto 18 ottobre 1934, n. 2111; \n 86) regio decreto 3 dicembre 1934, n. 20; \n 87) regio decreto 14 febbraio 1935, \u00abRegolamento della cassa ufficiali della Marina militare\u00bb; \n 88) regio decreto 13 maggio 1935, n. 908; \n 89) regio decreto 26 luglio 1935, n. 1658; \n 90) regio decreto 10 ottobre 1935, n. 1919; \n 91) regio decreto 24 ottobre 1935, n. 2075; \n 92) regio decreto 19 dicembre 1935, n. 2364; \n 93) regio decreto 8 gennaio 1936, n. 46; \n 94) regio decreto 27 aprile 1936, n. 1040; \n 95) regio decreto 2 luglio 1936, n. 1712; \n 96) regio decreto 9 luglio 1936, n. 1546; \n 97) regio decreto 7 agosto 1936, \u00abApprovazione del regolamento della cassa sottufficiali della Marina militare\u00bb ; \n 98) regio decreto 1 ottobre 1936, n. 2145; \n 99) regio decreto 15 ottobre 1936, n. 2135; \n 100) regio decreto 1 febbraio 1937, n. 264; \n 101) regio decreto 28 aprile 1937, n. 1118; \n 102) regio decreto 28 aprile 1937, n. 1825; \n 103) regio decreto 8 luglio 1937, n. 1826; \n 104) regio decreto 21 agosto 1937, n. 1585; \n 105) regio decreto 25 novembre 1937, n. 2616; \n 106) regio decreto 14 marzo 1938, n. 964; \n 107) regio decreto 21 marzo 1938, n. 538; \n 108) regio decreto 12 maggio 1938, n. 747; \n 109) regio decreto 3 giugno 1938, n. 1562; \n 110) regio decreto 12 luglio 1938, n. 1324; \n 111) ((NUMERO SOPPRESSO DAL D.LGS. 26 APRILE 2016, N. 91)); \n 112) decreto del Capo del Governo 10 agosto 1938 \u00abDeterminazione delle zone di province di confine alle quali si applicano le disposizioni della legge 3 giugno 1935, n. 1095\u00bb; \n 113) regio decreto 14 ottobre 1938, n. 1759; \n 114) NUMERO ESPUNTO CON AVVISO DI RETTIFICA IN G.U. 7/9/2010; \n 115) regio decreto 12 maggio 1939, n. 708; \n 116) regio decreto 25 maggio 1939, n. 1126; \n 117) regio decreto 27 giugno 1939, n. 1108; \n 118) regio decreto 13 luglio 1939, n. 1260; \n 119) regio decreto 13 luglio 1939, n. 1674; \n 120) regio decreto 20 ottobre 1939, n. 1848; \n 121) regio decreto 26 ottobre 1939, n. 1995; \n 122) regio decreto 26 ottobre 1939, n. 2002; \n 123) regio decreto 19 febbraio 1940, n. 194; \n 124) regio decreto 7 marzo 1940, n. 339; \n 125) regio decreto 2 maggio 1940, n. 902; \n 126) regio decreto 6 giugno 1940, n. 1220; \n 127) regio decreto 6 giugno 1940, n. 1481; \n 128) regio decreto 29 giugno 1940, n. 1118; \n 129) regio decreto 29 giugno 1940, n. 1227; \n 130) regio decreto 29 giugno 1940, n. 1478; \n 131) regio decreto 5 settembre 1940, n. 1478; \n 132) regio decreto 26 ottobre 1940, n. 1809; \n 133) regio decreto 30 dicembre 1940, n. 2024; \n 134) regio decreto 25 marzo 1941, n. 472; \n 135) regio decreto 27 marzo 1941, n. 428; \n 136) regio decreto 15 maggio 1941, n. 611; \n 137) regio decreto 15 maggio 1941, n. 616; \n 138) regio decreto 24 agosto 1941, n. 1236; \n 139) regio decreto 17 ottobre 1941, n. 1480; \n 140) regio decreto 31 ottobre 1941, n. 1495; \n 141) regio decreto 14 novembre 1941, n. 1674; \n 142) regio decreto 20 novembre 1941, n. 1523; \n 143) regio decreto 20 novembre 1941, n. 1550; \n 144) regio decreto 16 dicembre 1941, n. 1633; \n 145) regio decreto 12 gennaio 1942, n. 233; \n 146) regio decreto 26 febbraio 1942, n. 238; \n 147) regio decreto 3 aprile 1942, n. 1133; \n 148) regio decreto 12 maggio 1942, n. 650; \n 149) regio decreto 12 maggio 1942, n. 918; \n 150) regio decreto 5 settembre 1942, n. 1273; \n 151) regio decreto 7 novembre 1942, n. 1515; \n 152) regio decreto 14 dicembre 1942, n. 1729; \n 153) regio decreto 10 febbraio 1943, n. 306; \n 154) regio decreto 23 febbraio 1943, n. 316; \n 155) regio decreto 10 maggio 1943, n. 629; \n 156) regio decreto 31 maggio 1943, n. 656; \n 157) regio decreto 7 giugno 1943, n. 652; \n 158) regio decreto 3 gennaio 1944, n. 15; \n 159) decreto luogotenenziale 1\u00b0 marzo 1945, n. 127; \n 160) decreto luogotenenziale 26 aprile 1945, n. 230; \n 161) decreto luogotenenziale 2 novembre 1945, n. 900; \n 162) decreto luogotenenziale 16 novembre 1945; \n 163) decreto luogotenenziale 8 febbraio 1946, n. 162; \n 164) decreto ministeriale 25 ottobre 1946 \u00abElenco dei Comuni ai quali si applicano le disposizioni della legge 3 giugno 1935, n. 1095\u00bb; \n 165) decreto del Capo provvisorio dello Stato 3 gennaio 1947, n. 100; \n 166) decreto del Capo provvisorio dello Stato 4 febbraio 1947, n. 17; \n 167) decreto del Capo provvisorio dello Stato 5 agosto 1947, n. 931; \n 168) decreto del Capo provvisorio dello Stato 3 dicembre 1947, n. 1799; \n 169) decreto del Presidente della Repubblica 14 aprile 1948, n. 580; \n 170) decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 1948, n. 1646; \n 171) decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1949, n. 773; \n 172) decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 1950, n. 1081; \n 173) decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1951, n. 1838; \n 174) decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1952, n. 1337; \n 175) decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1953, n. 277; \n 176) decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1953, n. 331; \n 177) decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1954, n. 586; \n 178) decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1955, n. 470; \n 179) decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1955, n. 679; \n 180) decreto del Presidente della Repubblica 20 giugno 1956, n. 950; \n 181) decreto del Presidente della Repubblica 23 ottobre 1956, n. 1672; \n 182) decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 1957, n. 1110; \n 183) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 1957 recante \u00abCessazione della facolt\u00e0 del Ministro per la difesa di requisire naviglio mercantile per il dragaggio delle mine e di militarizzare il personale da imbarcarsi su detto naviglio\u00bb; \n 184) decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1958, n. 1211; \n 185) decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 1959, n. 859; \n 186) decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 1960; \n 187) decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 1960, n. 1099; \n 188) decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1962, n. 962; \n 189) decreto del Presidente della Repubblica 7 febbraio 1963, n. 790; \n 190) decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1963, n. 931; \n 191) decreto del Presidente della Repubblica 21 agosto 1963, n. 1537; \n 192) decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 1964, n. 199; \n 193) decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 1964, n. 628; \n 194) decreto del Presidente della Repubblica 28 maggio 1964, n. 496; \n 195) decreto del Presidente della Repubblica 28 maggio 1964, n. 670; \n 196) decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 1965, n. 1040; \n 197) decreto del Presidente della Repubblica 9 agosto 1966, n. 922; \n 198) decreto del Presidente della Repubblica 4 gennaio 1968, n. 678; \n 199) decreto del Presidente della Repubblica 13 agosto 1968, n. 1512; \n 200) decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1969, n. 397; \n 201) decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1969, n. 582; \n 202) decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1970, n. 98; \n 203) decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 1971, n. 1302; \n 204) decreto ministeriale 20 dicembre 1971 \u00abConferimento di incarichi e docenti civili per l'insegnamento di materie non militari presso scuole, istituti ed enti della Marina e dell'Aeronautica\u00bb; \n 205) decreto del Presidente della Repubblica 10 maggio 1972, n. 403; \n 206) decreto del Presidente della Repubblica 10 maggio 1972, n. 553; \n 207) decreto del Presidente della Repubblica 10 maggio 1972, n. 971; \n 208) decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748: articoli 43 e 44; \n 209) decreto ministeriale 12 agosto 1972, \u00abCriteri e modalit\u00e0 per la scelta e la retribuzione del personale civile insegnante presso gli istituti, le scuole e gli enti dell'Esercito\u00bb; \n 210) decreto del Presidente della Repubblica 12 settembre 1972, n. 985; \n 211) decreto del Presidente della Repubblica 16 febbraio 1973, n. 183; \n 212) decreto ministeriale 19 maggio 1973, \u00abAtto di approvazione del regolamento sul servizio territoriale e di presidio\u00bb; \n 213) decreto del Presidente della Repubblica 12 agosto 1973, n. 613; \n 213-bis) decreto del Presidente della Repubblica 26 settembre 1973, n. 966; \n 214) decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1973, n. 1076; \n 215) decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1973, n. 1199; \n 216) decreto del Presidente della Repubblica 7 marzo 1975, n. 210; \n 217) decreto del Presidente della Repubblica 9 marzo 1976, n. 471; \n 218) decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1976, n. 658; \n 219) decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1976, n. 636; \n 220) decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1976, n. 1015; \n 221) decreto del Presidente della Repubblica 8 gennaio 1977, n. 64; \n 222) decreto del Presidente della Repubblica 23 febbraio 1977, n. 240; \n 223) decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 1977, n. 490; \n 224) decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 1977, n. 1132; \n 225) decreto ministeriale 20 agosto 1977 \u00abEstensione a taluni comuni delle province di Udine, Gorizia e Trieste del regime sui trapassi immobiliari previsti dalla legge 3 giugno 1935, n. 1095\u00bb; \n 226) decreto del Presidente della Repubblica 7 ottobre 1977, n. 895; \n 227) decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 1977, n. 1139; \n 228) decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1978, n. 345; \n 229) decreto ministeriale 18 agosto 1978 \u00abApplicazione del decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1973 n. 1199, concernente la disciplina per l'iscrizione nel quadro del naviglio militare di Stato\u00bb; \n 230) decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1979, n. 601; \n 231) decreto del Presidente della Repubblica 4 novembre 1979, n. 691; \n 232) decreto del Presidente della Repubblica 17 dicembre 1979, n. 780; \n 233) decreto interministeriale 16 aprile 1980, che in applicazione dell'articolo 13, legge n. 497 del 1978 determina il canone per gli alloggi ASIR-ASI e per gli alloggi AST; \n 234) decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980, n. 613, articoli: 2, numero 2), lettere a) e b); 10; \n 235) decreto ministeriale 25 settembre 1980, recante norme attuative del decreto del Presidente della Repubblica n. 1015 del 1976 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 345 del 1978; \n 236) decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1981, \u00abTabelle annesse relative agli organici della magistratura militare\u00bb; \n 237) decreto del Presidente della Repubblica 1 luglio 1981, n. 735; \n 238) NUMERO ABROGATO DAL D.LGS. 31 DICEMBRE 2012, N. 248; \n 239) decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1982, n. 459; \n 240) decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1982, n. 1171; \n 241) decreto ministeriale 5 agosto 1982, \u00abNorme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti dei militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 242) decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 1983, n. 290; \n 243) decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 1983, \u00abOrganici della magistratura militare\u00bb; \n 244) decreto ministeriale 1 ottobre 1983, \u00abInserimento dell'associazione nazionale dei decorati della medaglia mauriziana nell'elenco allegato al decreto ministeriale 5 agosto 1982, concernente norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 245) decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1983, n. 811; \n 246) decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1984, n. 23; \n 247) decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1984, n. 49; \n 248) decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 1984, n. 912; \n 249) decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 1984 n. 913; \n 250) decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 1984, n. 850; \n 251) decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1985, n. 804; \n 252) decreto del Presidente della Repubblica 5 aprile 1985, n. 229; \n 253) decreto del Presidente della Repubblica 2 settembre 1985, n. 1008; \n 254) decreto ministeriale 9 ottobre 1985, \u00abApprovazione del regolamento per l'organizzazione e il funzionamento della rappresentanza militare\u00bb; \n 255) decreto ministeriale 25 novembre 1985, \u00abCancellazione di tre associazioni e inserimento di una nuova associazione nell'elenco allegato al decreto ministeriale 5 agosto 1982, concernente norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti dei militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 256) decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1986, n. 94; \n 257) decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1986, n. 136; \n 258) decreto ministeriale 12 maggio 1986, \u00abInserimento dell'associazione nazionale veterani e reduci garibaldini nell'elenco allegato al decreto ministeriale 5 agosto 1982, concernente norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 259) decreto del Presidente della Repubblica 18 luglio 1986, n. 545; \n 260) decreto ministeriale 30 ottobre 1986, \u00abIscrizione della Federazione italiana dei combattenti alleati e dell'associazione nazionale ufficiali provenienti dal servizio attivo nell'elenco allegato al decreto ministeriale 5 agosto 1982, concernente norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 261) decreto ministeriale 15 gennaio 1987, n. 136; \n 262) decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1987, n. 98; \n 263) decreto del Presidente della Repubblica 13 aprile 1987, \u00abTabelle annesse relative agli organici della magistratura militare\u00bb; \n 264) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 1987, n. 411: articolo 2; \n 265) decreto del Presidente della Repubblica 13 ottobre 1987, n. 579; \n 266) decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1988, n. 37; \n 267) decreto ministeriale 11 febbraio 1988, n. 62; \n 268) decreto del Presidente della Repubblica 18 novembre 1988, n. 566: articolo 27, comma 1, limitatamente alle parole \u00abo presso uno degli istituti medico - legali dell'Aeronautica militare\u00bb; \n 269) decreto ministeriale 20 febbraio 1989, \u00abIntegrazione dell'elenco allegato al decreto ministeriale 5 agosto 1982, concernente norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 270) decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1989, n. 158; \n 271) decreto interministeriale 3 giugno 1989 relativo agli alloggi di servizio gratuiti connessi all'incarico (ASGI) dell'Arma dei carabinieri; \n 272) decreto ministeriale 3 luglio 1989, \u00abIscrizione dell'associazioni lagunari truppe anfibie e dell'associazione nazionale volontari di guerra all'albo previsto dall'articolo 1 decreto ministeriale 5 agosto 1982\u00bb; \n 273) decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1989, \u00abTabelle annesse relative agli organici della magistratura militare\u00bb; \n 274) decreto ministeriale 15 gennaio 1990, \u00abModificazioni all'articolo 14 del regolamento interno per l'organizzazione e il funzionamento della rappresentanza militare; \n 275) decreto del Presidente della Repubblica 21 febbraio 1990, n. 68; \n 276) decreto ministeriale 15 maggio 1990 \u00abDichiarazione d'importanza militare per alcune zone del territorio nazionale\u00bb; \n 277) decreto interministeriale 12 luglio 1990, n. 616; \n 278) decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1990, n. 433; \n 279) decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 1990, n. 251; \n 280) decreto ministeriale 19 febbraio 1991, n. 95; \n 281) decreto ministeriale 28 febbraio 1991, n. 96; \n 282) decreto ministeriale 28 marzo 1991, \u00abIntegrazione all'elenco allegato al decreto ministeriale 5 agosto 1982, concernente norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 283) decreto ministeriale 4 settembre 1991, \u00abTabelle annesse relative agli organici della magistratura militare\u00bb; \n 284) decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 1991, n. 355; \n 285) decreto ministeriale 19 febbraio 1992, n. 308; \n 286) decreto ministeriale 24 febbraio 1992, n. 337; \n 287) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 maggio 1992, n. 389; \n 288) decreto del Presidente della Repubblica 27 novembre 1992, n. 520; \n 289) decreto del Presidente della Repubblica 12 agosto 1993, n. 351; \n 290) decreto ministeriale 16 settembre 1993, n. 603; \n 291) decreto ministeriale 2 novembre 1993, n. 571; \n 292) decreto ministeriale 24 novembre 1993, \u00abModalit\u00e0 di attuazione delle norme previste dagli articoli 1 e 3 del decreto-legge 27 agosto 1993, n. 325, convertito, con modificazioni dalla legge 27 ottobre 1993, n. 424, recante elargizione a favore dei cittadini vittime di incidenti occorsi durante attivit\u00e0 operative ed addestrative delle Forze armate\u00bb; \n 293) decreto interministeriale 7 marzo 1994 che modifica l'allegato A) al decreto interministeriale 3 giugno 1989 relativo agli alloggi di servizio dell'Arma dei carabinieri \n 294) decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 1994, n. 568; \n 295) decreto ministeriale 3 gennaio 1995, n. 167; \n 296) decreto ministeriale 3 gennaio 1995, n. 168; \n 297) decreto ministeriale 14 giugno 1995, n. 519; \n 298) decreto ministeriale 27 giugno 1995, n. 570; \n 299) decreto del Presidente della Repubblica 14 luglio 1995, n. 419; \n 300) decreto interministeriale 12 ottobre 1995, che in applicazione dell'articolo 13, legge n. 497 del 1978 determina il canone per gli alloggi AST; \n 301) decreto ministeriale 24 novembre 1995, che in applicazione dell'articolo 13, legge n. 497 del 1978 determina il canone per gli alloggi AST; \n 302) decreto ministeriale 24 novembre 1995 che in applicazione dell'articolo 13, legge n. 497 del 1978 determina il canone per gli alloggi, determina il canone per gli alloggi ASIR-ASI; \n 303) decreto ministeriale 29 novembre 1995, \u00abApprovazione del nuovo elenco delle imperfezioni e delle infermit\u00e0 che sono causa di non idoneit\u00e0 al servizio militare\u00bb; \n 304) decreto ministeriale 28 dicembre 1995, n. 586; \n 305) decreto ministeriale 8 agosto 1996, n. 690; \n 306) decreto del Presidente della Repubblica 17 ottobre 1996, n. 616; \n 307) decreto ministeriale 25 marzo 1997, n. 138; \n 308) decreto ministeriale 24 giugno 1997, n. 269; \n 309) decreto del Presidente della Repubblica 16 luglio 1997, n. 289: articolo 5; \n 310) decreto del Presidente della Repubblica 16 luglio 1997, n. 361; \n 311) decreto del Presidente della Repubblica 2 settembre 1997, n. 332; \n 312) decreto ministeriale 27 febbraio 1998, n. 86,; \n 313) decreto del Presidente della Repubblica 13 luglio 1998, n. 367: articolo 7, comma 6; \n 314) decreto ministeriale 31 dicembre 1998, n. 521; \n 315) decreto ministeriale 31 dicembre 1998, n. 522; \n 316) decreto ministeriale 1 febbraio 1999, n. 71; \n 317) decreto ministeriale 12 marzo 1999, n. 125; \n 318) decreto ministeriale 26 marzo 1999, \u00abApprovazione del nuovo elenco delle imperfezioni e delle infermit\u00e0 che sono causa di non idoneit\u00e0 al servizio militare\u00bb; \n 319) decreto ministeriale 22 aprile 1999, n. 188; \n 320) decreto ministeriale 3 giugno 1999, n. 244; \n 321) decreto ministeriale 12 giugno 1999, n. 245; \n 322) decreto ministeriale 19 ottobre 1999, n. 459; \n 323) decreto del Presidente della Repubblica 25 ottobre 1999, n. 556; \n 324) decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 486; \n 325) decreto ministeriale 8 marzo 2000, \u00abCriteri per l'individuazione dei livelli di reddito e degli altri elementi obiettivi utili per il riconoscimento dei titoli previsti per la concessione della dispensa dalla ferma di leva per l'anno 2000\u00bb; 326) decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 marzo 2000, n. 112; \n 327) decreto ministeriale 4 aprile 2000, n. 114; \n 328) decreto ministeriale 14 giugno 2000, n. 284; \n 329) decreto ministeriale 30 giugno 2000, n. 292; \n 330) decreto ministeriale 4 agosto 2000, n. 302; \n 331) decreto ministeriale 11 settembre 2000, n. 330; \n 332) decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 2000, n. 424; \n 333) decreto ministeriale 7 marzo 2001 \u00abCriteri per l'individuazione dei livelli di reddito e degli altri elementi obiettivi utili per il riconoscimento dei titoli previsti per la concessione della dispensa dalla ferma di leva per l'anno 2001\u00bb; \n 334) decreto del Presidente della Repubblica 21 marzo 2001, n. 169; \n 335) decreto del Presidente della Repubblica 21 marzo 2001, n. 172; \n 336) decreto del Presidente della Repubblica 15 maggio 2001, n. 300; \n 337) decreto ministeriale 8 giugno 2001, n. 323; \n 338) decreto ministeriale 8 ottobre 2001, n. 412; \n 339) decreto ministeriale 30 novembre 2001, \u00abAlienazione, cessione di materiale e mezzi eccedenti le esigenze delle Forze armate\u00bb; \n 340) decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 2001, n. 479; \n 341) decreto ministeriale 19 marzo 2002 \u00abCriteri per l'individuazione dei livelli di reddito e degli altri elementi obiettivi utili per il riconoscimento dei titoli previsti per la concessione della dispensa dalla ferma di leva per l'anno 2002\u00bb; \n 342) decreto ministeriale 28 giugno 2002 \u00abModalit\u00e0 e procedure per l'acquisizione in economia di beni e servizi da parte di organismi dell'Amministrazione della difesa\u00bb; \n 343) decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 2002, n. 213; \n 344) decreto del Presidente della Repubblica 26 settembre 2002, n. 252; \n 345) decreto ministeriale 22 ottobre 2002, n. 274; \n 346) decreto ministeriale 22 novembre 2002, n. 299; \n 347) decreto ministeriale 10 febbraio 2003, n. 64; \n 348) decreto ministeriale 25 febbraio 2003, \u00abCriteri per l'individuazione dei livelli di reddito e degli altri elementi obiettivi utili per il riconoscimento dei titoli previsti per la concessione della dispensa dalla ferma di leva per l'anno 2003\u00bb; \n 349) decreto ministeriale 31 marzo 2003, n. 117; \n 350) decreto ministeriale 3 maggio 2003, n. 161; \n 351) decreto ministeriale 13 giugno 2003, n. 187; \n 352) decreto ministeriale 30 dicembre 2003, \u00abDeterminazione delle condizioni per la concessione della dispensa dagli obblighi di leva, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, lettera a) del decreto legislativo 30 dicembre 1997, n. 504\u00bb; \n 353) decreto ministeriale 23 gennaio 2004, n. 88; \n 354) decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 2004, n. 83; \n 355) decreto ministeriale 10 marzo 2004, \u00abSostituzione dell'allegato A, al d.m. 30 novembre 2001, concernente alienazione, cessione di materiale e mezzi eccedenti le esigenze delle Forze armate\u00bb; \n 356) decreto ministeriale 11 marzo 2004, \u00abCriteri per l'individuazione dei livelli di reddito e degli altri elementi obiettivi utili per il riconoscimento dei titoli previsti per la concessione della dispensa dalla ferma di leva per l'anno 2004\u00bb; \n 357) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 ottobre 2004 \u00abIndividuazione delle regioni maggiormente oberate dai vincoli e dalle attivit\u00e0 militari per il quinquennio 2000-2004, ai fini della corresponsione di un contributo annuo dello Stato - Articolo 4, comma 2, della legge 2 maggio 1990, n. 104\u00bb; \n 358) decreto ministeriale 24 novembre 2004, n. 326; \n 359) decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 2005, n. 83; \n 360) decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 2005, n. 113; \n 361) decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 2005, n. 170: articolo 2, comma 10; \n 362) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2005, n. 97: articoli 9, comma 2, numeri 1) e 2); 14; 33; \n 363) decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 giugno 2005, n. 183; \n 364) decreto ministeriale 8 luglio 2005, n. 165; \n 365) decreto ministeriale 26 luglio 2005, n. 172; \n 366) decreto ministeriale 27 luglio 2005, \u00abModifiche al decreto ministeriale 5 agosto 1982 del Ministro della difesa, recante norme di collegamento della rappresentanza militare con i rappresentanti militari delle categorie in congedo e dei pensionati\u00bb; \n 367) decreto ministeriale 28 luglio 2005, n. 180; \n 368) decreto ministeriale 21 settembre 2005, n. 235; \n 369) decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2005, n. 300; \n 370) decreto del Presidente della Repubblica 21 febbraio 2006, n. 167: tranne gli articoli 14 e 15; \n 371) decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 2006, n. 162; \n 372) decreto ministeriale 13 aprile 2006, n. 203; \n 373) decreto ministeriale 10 maggio 2006, n. 232; \n 374) decreto ministeriale 15 maggio 2006, n. 212; \n 375) decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 2006, n. 255; \n 376) decreto ministeriale 27 settembre 2006, \u00abModalit\u00e0 attuative delle cessioni di beni mobili a titolo gratuito nell'ambito di missioni internazionali\u00bb; \n 377) decreto interministeriale 14 novembre 2006, \u00abAggiornamento, a decorrere dal 1\u00b0 luglio 2005, delle paghe nette giornaliere spettanti ai graduati e militari di truppa nonch\u00e9 al personale equiparato\u00bb; \n 378) decreto ministeriale 29 dicembre 2006, n. 317; \n 379) decreto ministeriale 29 dicembre 2006, \u00abDisciplina delle condizioni e delle modalit\u00e0 per i contratti di permuta di materiali o prestazioni da stipulare tra il Ministero della difesa e soggetti pubblici e privati, in attuazione dell'articolo 1, commi 568 e 569, della legge 23 dicembre 2005, n. 266\u00bb; \n 380) decreto ministeriale 23 febbraio 2007, n. 53; \n 381) decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 88; \n 382) decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2008, n. 52; \n 383) decreto ministeriale 29 aprile 2008, \u00abAggiornamento dell'elenco delle associazioni militari\u00bb; \n 384) decreto del Presidente della Repubblica 15 ottobre 2008, n. 164; \n 385) decreto del Presidente della Repubblica 3 marzo 2009, n. 37; \n 386) decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 105; \n 387) decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 136; \n 388) decreto ministeriale 3 luglio 2009, n. 125; \n 389) decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 2009, n. 145; \n 390) decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 2009, n. 203; \n 391) decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 2009, n. 205; \n 392) decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 2009, n. 209; \n 393) decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 2009, n. 211; \n 394) decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 2009, n. 215. \n 394-bis) decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 2010, n. 117; \n 394-ter) decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2010, n. 115; \n 394-quater) decreto del Ministro della difesa 18 maggio 2010, n. 112. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:03:48.200150"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n1. Ferme le competenze dell'autorit\u00e0 giudiziaria, per le audizioni a testimonianza davanti alla commissione si applicano le disposizioni degli articoli 366 e 372 del codice penale.\n\n\n\n\n Nota all'art. 3:\n Il testo degli articoli 366 e 372 del codice penale \u00e8 il seguente:\n \"Art. 366 (Rifiuto di uffici legalmente dovuti). - Chiunque, nominato dall'autorit\u00e0 giudiziaria, perito, interprete ovvero custode di cose sottoposte a sequestro dal giudice penale, ottiene con mezzi fraudolenti l'esenzione dall'obbligo di comparire o di prestare il suo ufficio, \u00e8 punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da lire sessantamila a un milione.\n Le stesse pene si applicano a chi, chiamato dinanzi all'autorit\u00e0 giudiziaria per adempiere ad alcuna delle predette funzioni, rifiuta di dare le proprie generalit\u00e0, ovvero di prestare il giuramento richiesto, ovvero di assumere o di adempiere le funzioni medesime.\n Le disposizioni precedenti si applicano alla persona chiamata a deporre come testimonio dinanzi all'autorit\u00e0 giudiziaria e ad ogni altra persona chiamata ad esercitare una funzione giudiziaria.\n Se il colpevole \u00e8 un perito o un interprete, la condanna importa la interdizione dalla professione o dall'arte\".\n \"Art. 372 (Falsa testimonianza). - Chiunque, deponendo come testimone innanzi all'autorit\u00e0 giudiziaria, afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte, ci\u00f2 che sa intorno ai fatti sui quali \u00e8 interrogato, \u00e8 punito con la reclusione da sei mesi a tre anni\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-03-26&atto.codiceRedazionale=088G0145&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:44:56.907876"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 12 GIUGNO 2012, N. 78))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-03-08&atto.codiceRedazionale=002G0039&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:37:33.140381"} {"text": "\n\n\n Art. 393. \n\n (Incapacit\u00e0 o rimozione del curatore). \n\n Sono applicabili al curatore le disposizioni degli articoli 348, ultimo comma, 350 e 384. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T15:08:38.722665"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n Al fine di assicurare un indirizzo unitario alla politica dei trasporti nonch\u00e9 di coordinare ed armonizzare l'esercizio delle competenze e l'attuazione degli interventi amministrativi dello Stato, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, il Governo della Repubblica, nel termine di un anno dall'entrata in vigore della presente legge, approva il piano generale dei trasporti, secondo le procedure previste dal successivo articolo 2.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-06-23&atto.codiceRedazionale=084U0245&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T03:19:48.485601"} {"text": "\n\n\n Art. 2. \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL DECRETO 16 LUGLIO 2004, N. 250))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-08-25&atto.codiceRedazionale=098G0355&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:07:52.502123"} {"text": "\n\n\n CONVENTION 146 \n\n CONVENTION concernant la conges payes annuels des gens de mer \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-04-29&atto.codiceRedazionale=081U0159&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T18:05:30.281126"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n All'art. 4 del decreto legislativo 8 maggio 1948, n. 867, ratificato, con modificazioni, dalla legge 7 giugno 1951, n. 434, dopo il quarto comma di cui alla legge stessa \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"I posti di grado iniziale che, dopo le nomine disposte secondo i commi precedenti e quelli eventualmente conferiti ai sensi dell'art. 3 del regio decreto 30 dicembre 1929, n. 2960, risultino disponibili, alla data di entrata in vigore della presente legge, nel ruolo centrale di gruppo A del Ministero dell'industria e del commercio, possono essere conferiti secondo l'ordine di graduatoria ai candidati dichiarati idonei nel concorso bandito ai sensi del presente articolo\".\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 1 dicembre 1952\nEINAUDI DE GASPERI - CAMPILLI - PELLA\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-19&atto.codiceRedazionale=052U1997&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:57:13.890086"} {"text": "\n\n\n Art. VI. \n\n 1. Le Parti attueranno il presente Accordo in conformit\u00e0 con le leggi e i regolamenti vigenti e compatibilmente con la disponibilit\u00e0 di fondi adeguati nei rispettivi Paesi. \n 2. I costi delle attivit\u00e0 di cooperazione previste dal presente Accordo saranno sostenuti come stabilito di comune accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-25&atto.codiceRedazionale=20G00082&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T01:38:21.002408"} {"text": "\nIL MINISTRO DELLA SANIT\u00c0\n\n\n\nVisto l'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: \"Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421\", nel testo modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta al Ministro della sanit\u00e0 di individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili, relativamente alle aree del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto di individuare la figura del podologo;\n\n\n\n\n\n\nVisto il parere del Consiglio superiore di sanit\u00e0, espresso nella seduta del 22 aprile 1994;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato espresso nella adunanza generale del 4 luglio 1994;\n\n\n\n\nVista la nota in data 13 settembre 1994 con cui lo schema di regolamento \u00e8 stato trasmesso, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio dei Ministri;\n\n\n\nADOTTA\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n\n\n1. \u00c8 individuata la figura professionale del podologo con il seguente profilo: il podologo \u00e8 l'operatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante, tratta direttamente, nel rispetto della normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede, con metodi incruenti, ortesici ed idromassoterapici, le callosit\u00e0, le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, nonch\u00e9 il piede doloroso.\n\n\n\n2. Il podologo, su prescrizione medica, previene e svolge la medicazione delle ulcerazioni delle verruche del piede e comunque assiste, anche ai fini dell'educazione sanitaria, i soggetti portatori di malattie a rischio.\n\n\n\n3. Il podologo individua e segnala al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico.\n\n\n\n4. Il podologo svolge la sua attivit\u00e0 professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.\n\n\n\n AVVERTENZA:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n Note alle premesse:\n - Il testo dell'art. 6, comma 3, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato dal D.Lgs. 7 dicembre 1993, n. 517, \u00e8 il seguente: \"A norma dell'art. 1, lettera o), della legge 23 ottobre 1992, n. 421, la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione avviene in sede ospedaliera ovvero presso altre strutture del Servizio sanitario nazionale e istituzioni private accreditate. I requisiti di idoneit\u00e0 e l'accreditamento delle strutture sono disciplinati con decreto del Ministro dell'universit\u00e0 e della ricerca scientifica e tecnologica d'intesa con il Ministro della sanit\u00e0. Il Ministro della sanit\u00e0 individuata con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili. Il relativo ordinamento didattico \u00e8 definito, ai sensi dell'art. 9 della legge 19 novembre 1990, n. 341, con decreto del Ministro dell'universit\u00e0 e della ricerca scientifica e tecnologica emanato di concerto con il Ministro della sanit\u00e0\".\n - Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988 (Disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) prevede che con decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo.\n Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione. Il comma 4 dello stesso articolo stabilisce che gli anzidetti regolamenti debbano recare la denominazione di \"regolamento\", siano adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-03&atto.codiceRedazionale=094G0697&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:55:23.075386"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n\n\n L'ultimo comma dell'articolo 16 del predetto testo unico \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"L'ammissione fra le passivit\u00e0 non pu\u00f2 avere luogo quando l'onere delle riparazioni sia a carico del conduttore e quando la rendita dei terreni e fabbricati sia stata stabilita al netto, con i criteri di cui alla seconda parte dell'articolo 6\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-08-14&atto.codiceRedazionale=074U0343&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T05:16:57.440438"} {"text": "\n\n\n Articolo 11 \n\n Per beneficiare delle prestazioni delle assicurazioni obbligatorie o facoltative in Italia per i casi di malattia, tubercolosi e maternit\u00e0, i cittadini svedesi o italiani che, dopo il trasferimento dalla Svezia in Italia, siano stati iscritti a tali assicurazioni, hanno diritto a che sia tenuto conto dei periodi di assicurazione in Svezia. \n I cittadini svedesi o italiani che si siano trasferiti dalla Svezia \nin Italia e che siano stati sottoposti alla assicurazione obbligatoria italiana contro la tubercolosi, anche se precedentemente al trasferimento, sono ammessi alla prosecuzione volontaria di detta assicurazione, tenuto conto dei periodi di assicurazione di malattia in Svezia. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-04-01&atto.codiceRedazionale=057U0137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T20:00:59.198590"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n((COMMA ABROGATO DALLA L. 29 MAGGIO 1967, N. 380)). ((2))\n\n L'organico fissato dall'art. 3 della legge 9 febbraio 1952, n. 60, \u00e8 aumentato di 90 marescialli maggiori ed \u00e8 diminuito di 98 marescialli capi e ordinari.\n Sulle domande di trasferimento nel ruolo speciale per mansioni di ufficio decide il Ministro per le finanze, sentito il parere di una Commissione composta di un ufficiale generale, presidente, e di quattro ufficiali superiori del Corpo, tutti in servizio permanente.\n La costituzione del ruolo speciale per mansioni di ufficio e le variazioni d'organico stabilite dal presente articolo saranno attuate gradualmente nel periodo di cinque anni a cominciare dal 1957, in ragione di un quinto per ogni anno. L'organico dei marescialli capi e ordinari sar\u00e0 diminuito di 19 unit\u00e0 in ciascuno dei primi due anni e di 20 unit\u00e0 in ciascuno dei tre anni successivi.\n\n\n------------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n La L. 29 maggio 1967, n. 380 ha disposto (con l'art. 3, comma 1) che \"Le disposizioni della presente legge concernenti l'organico del ruolo speciale per mansioni d'ufficio della Guardia di finanza hanno effetto dalla data di entrata in vigore della legge 10 giugno 1964, n. 447\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-05-03&atto.codiceRedazionale=057U0260&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T19:40:59.498012"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Piena ed intera esecuzione \u00e8 data alla convenzione di cui all'articolo precedente a decorrere dalla sua entrata in vigore in conformit\u00e0 all'articolo 28, paragrafo 2, della convenzione stessa.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 25 gennaio 1983\nPERTINI FANFANI - COLOMBO - FORTE - CASALINUOVO - CAPRIA - DI GIESI\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-02-18&atto.codiceRedazionale=083U0038&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T08:08:10.813586"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO II \n\n Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale \n\n Articolo 1 \n\n (1) Le parti contraenti convengono di applicare tra di esse, nel campo del Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, gli atti comunitari cui \u00e8 fatto riferimento in vigore al momento o della firma dell'Accordo, modificati dalla sezione A del presente allegato o regole ad essi equivalenti. \n (2) I termini \"Stato membro\" o \"Stati membri\" che figurano negli atti cui \u00e8 fatto riferimento nella sezione A del presente allegato comprendono, oltre al significato che hanno nei pertinenti atti comunitari, la Svizzera. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-12-11&atto.codiceRedazionale=000G0406&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T11:38:28.697941"} {"text": "\n\n\n ATTO FINALE \nI. In occasione della firma dell'Accordo di adesione della Repubblica di Finlandia alla Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985 tra i Governi degli Stati dell'Unione economica Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese relativo all'eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, firmata a Schengen il 19 giugno 1990, alla quale hanno aderito la Repubblica italiana, il Regno di Spagna, la Repubblica portoghese, la Repubblica ellenica e la Repubblica d'Austria con gli accordi firmati rispettivamente il 27 novembre 1990, il 25 giugno 1991, il 6 novembre 1992 il 28 aprile 1995, il Governo della Repubblica di Finlandia accetta l'Atto finale, il Processo verbale e la Dichiarazione comune dei Ministri e Segretari di Stato, firmati all'atto della firma della Convenzione del 1990. \nIl Governo della Repubblica di Finlandia accetta le Dichiarazioni comuni e prende nota delle Dichiarazioni unilaterali in essi contenute. \nIl Governo del Granducato del Lussemburgo rimette al Governo della Repubblica di Finlandia copia conforme dell'Atto finale, del Processo verbale e della Dichiarazione comune dei Ministri e Segretari di Stato firmati in occasione della firma della Convenzione del 1990, nelle lingue finlandese, francese, greca, italiana, olandese, portoghese, spagnola e tedesca. \nII. In occasione della firma dell'Accordo di adesione della Repubblica di Finlandia alla Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985 tra i Governi degli Stati dell'Unione economica Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese relativo all'eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, firmata e Schengen il 19 giugno 1990, alla quale hanno aderito la Repubblica italiana, il Regno di Spagna e la Repubblica portoghese, la Repubblica ellenica, e la Repubblica d'Austria con gli Accordi firmati rispettivamente il 27 novembre 1990, il 25 giugno 1991, il 6 novembre 1992 e il 28 aprile 1995, le Parti contraenti hanno adottato le seguenti dichiarazioni: \n1. Dichiarazione comune relativa all'articolo 6 dell'Accordo di adesione. \nLe Parti contraenti si informano reciprocamente, prima dell'entrata in vigore dell'Accordo di adesione, di tutte le circostanze che rivestono importanza per le materie oggetto della Convenzione del 1990 e per la messa in applicazione dell'Accordo di adesione. \nIl presente Accordo di adesione sar\u00e0 messo in applicazione tra gli Stati per i quali \u00e8 messa in applicazione la Convenzione del 1990 e la Repubblica di Finlandia quando saranno realizzate le condizioni necessarie per l'applicazione della Convenzione del 1990 in tutti questi Stati e quando i controlli alle frontiere esterne saranno in essi effettivi. \nNei confronti di ciascuno degli altri Stati, il presente Accordo di adesione sar\u00e0 messo in applicazione quando in tale Stato saranno realizzate le condizioni necessarie per l'applicazione della Convenzione del 1990 e quando i controlli necessari alle frontiere esterne saranno in esso effettivi. \n2. Dichiarazione comune relativa all'Articolo 9, 2 comma della Convenzione del 1990. \nLe Parti contraenti precisano che, all'atto della firma dell'Accordo di adesione della Repubblica di Finlandia alla Convenzione del 1990, il regime comune dei visti, di cui all'Articolo 9, 2 comma della Convenzione del 1990, si riferisce al regime comune agli Stati firmatari della suddetta Convenzione, applicato dal 19 giugno 1990. \n3. Dichiarazione comune relativa alla Convenzione stabilita sulla base dell'articolo K.3 del Trattato sull'Unione europea, relativa \nall'estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea \nGli Stati parte della Convenzione del 1990 confermano che nel qauadro della Convenzione del 1990 appiccheranno l'articolo 5, 4 comma della Convenzione stabilita sulla base dell'articolo K.3 del Trattato sull'Unione europea relativa all'estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea firmata a Dublino il 27 settembre 1996, nonch\u00e9 le rispettive Dichiarazioni allegate a tale Convenzione. \nIII. Le parti contraenti prendono atto della dichiarazione della Repubblica di Finlandia relativa agli Accordi di adesione della Repubblica italiana, del Regno di Spagna, della Repubblica portoghese, della Repubblica, ellenica e della Repubblica d'Austria: \nIl Governo della Repubblica di Finlandia prende atto del contenuto degli Accordi di adesione della Repubblica italiana, del Regno di Spagna, della Repubblica portoghese, della Repubblica ellenica e della Repubblica d'Austria alla Convenzione del 1990, firmati rispettivamente il 27 novembre 1990, il 25 giugno 1991, il 6 novembre 1992 e il 28 aprile 1995, nonch\u00e9 del contenuto degli Atti finali e delle Dichiarazioni allegati e tali Accordi. \nIl Governo del Granducato di Lussemburgo rimetter\u00e0 copia conforme dei summenzionati strumenti al Governo della Repubblica di Finlandia. \nDichiarazione della Repubblica di Finlandia relativa agli Accordi di adesione del Regno di Danimarca e del Regno di Svezia alla \nConvenzione del 1990 \nAll'atto della firma del presente Accordo, la Repubblica di Finlandia prende atto del contenuto degli Accordi di adesione del Regno di Danimarca e del Regno di Svezia alla Convenzione del 1990 nonch\u00e9 del contenuto dell'accordo finale e della Dichiarazione relativi a tale Accordo. \nDichiarazione del Governo della Repubblica di Finlandia relativa alle \nisole Aland \nLa Repubblica di Finlandia dichiara che gli obblighi derivanti dall'articolo 2 del Protocollo n. 2 dell'Atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica d'Austria della Repubblica di Finlandia e del Regno di Svezia e agli adattamenti del trattato sui quali si fonda l'Unione europea, concernente le isole Aland saranno adempiuti nel quadro dell'applicazione della Convenzione di Schengen. \nFatto a Lussemburgo il diciannove dicembre millenovecentonovantasei, nelle lingue finlandese, francese, greca, italiane, olandese, portoghese, spagnola e tedesca, gli otto testi facenti ugualmente fede, in un esemplare originale, che verr\u00e0 depositato negli archivi del Governo del Granducato del Lussemburgo, il quale ne rimetter\u00e0 copia conforme a ciascuna delle Parti contraenti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-06-25&atto.codiceRedazionale=099G0279&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T14:02:36.063819"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la legge 9 luglio 1908, n. 445;\n Visto il decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019;\n Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici espresso con voto n. 974 nell'adunanza del 25 luglio 1967;\n Sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per i lavori pubblici;\n\n Decreta:\n\n A norma dell'art. 1, sub. 7, del decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019, \u00e8 aggiunto, a tutti gli effetti della legge 9 luglio 1908, n. 445, titolo IV, agli abitati indicati nella tabella D, allegata alla legge stessa (consolidamento di frane minaccianti abitati), quello di Monte San Martino, in provincia di Macerata.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 24 ottobre 1967\nSARAGAT MANCINI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 5 febbraio 1968\nAtti del Governo, registro n. 217, foglio n. 31. - GRECO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-02-14&atto.codiceRedazionale=067U1392&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:55:34.757501"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 25 \nLe misure prese in conformit\u00e0 dell'articolo 24 non pregiudicano i diritti e gli obblighi previsti dagli accordi bilaterali tra la Repubblica di Bielorussia e gli Stati membri qualora detti accordi prevedano un trattamento pi\u00f9 favorevole per i cittadini della Repubblica di Bielorussia o degli Stati membri. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-24&atto.codiceRedazionale=097G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:33:49.942674"} {"text": "\n\n\n Art. 142. \n\n(( (Ricorso di competenza delle sezioni unite e delle sezioni semplici). ))\n((Se nel ricorso sono contenuti motivi di competenza delle sezioni semplici insieme con motivi di competenza delle sezioni unite, queste, se non ritengono opportuno decidere l'intero ricorso, dopo aver deciso i motivi di propria competenza, rimettono, con ordinanza, alla sezione semplice la causa per la decisione, con separata sentenza, degli ulteriori motivi. \n\n Le sezioni unite possono disporre ai sensi del primo comma anche nel caso di rimessione ai sensi dell'articolo 374, terzo comma, del codice.))\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1941-08-25;1368", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T13:18:17.412009"} {"text": "\n\n\nArt. 32\n Correttezza delle informazioni sui repertori \n multiterritoriali\n\n\n1. Gli organismi di gestione collettiva che concedono licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali online dispongono di procedure che consentono ai titolari dei diritti, ad altri organismi di gestione collettiva ed ai fornitori di servizi online di chiedere la correzione dei dati di cui all'elenco dei requisiti di cui all'articolo 30, comma 2, o delle informazioni fornite a norma dell'articolo 31, laddove i predetti soggetti ritengano ragionevolmente che i dati o le informazioni non siano corretti. Nel caso in cui le richieste avanzate siano sufficientemente documentate, gli organismi di gestione collettiva rettificano senza indugio. \n\n\n\n2. Gli organismi di gestione collettiva garantiscono che i titolari dei diritti da essi rappresentati, ivi inclusi quelli rappresentati ai sensi dell'articolo 46, possano trasmettere loro per via elettronica le informazioni sulle proprie opere musicali, sui propri diritti e sui territori autorizzati. A tale riguardo, per consentire ai titolari dei diritti di trasmettere le predette informazioni, si applicano nei limiti del possibile gli standard e le prassi settoriali volontari relativi allo scambio di dati sviluppati a livello internazionale o dell'Unione europea. \n\n\n\n3. Qualora un organismo di gestione collettiva conferisce ad altro organismo di gestione collettiva un mandato per la concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali online ai sensi degli articoli 35 e 36, l'organismo mandante applica altres\u00ec il comma 2 del presente articolo in relazione ai titolari dei diritti le cui opere musicali siano incluse nel repertorio dell'organismo di gestione collettiva mandatario, salvo diverso accordo tra gli organismi di gestione collettiva. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-03-27&atto.codiceRedazionale=17G00048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T12:03:31.829180"} {"text": "\n\n\n Art. 34. \n\n 1. - Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui \nall'articolo 33, secondo comma, la Grecia comunica alla Comunit\u00e0 ogni elemento utile sulla sua, politica agricola, come pure sulla particolare situazione, le possibilit\u00e0 e gli interessi dell'agricoltura, greca. \n 2. - La Comunit\u00e0 comunica alla Grecia le proposte di politica \nagricola comune presentate dalla Commissione ad uno degli altri organi della Comunit\u00e0, nonch\u00e9 i pareri e le decisioni di detti organi in merito a queste proposte. \n Il Consiglio di Associazione decide in merito: \n - alle comunicazioni che la Comunit\u00e0 deve fare in materia \nagricola, alla Grecia dopo che le organizzazioni comuni di mercato siano state sostituite alle organizzazioni nazionali; \n - alle comunicazioni che la Grecia deve fare in materia agricola alla Comunit\u00e0; \n - al momento in cui le comunicazioni devono essere effettuate. \n 3. - In seno al Consiglio di Associazione si svolgono consultazioni \nsulle proposte della Commissione e sui provvedimenti che la Comunit\u00e0 e la Grecia intendono adottare per il settore agricolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-08-02&atto.codiceRedazionale=062U1002&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T08:31:05.067884"} {"text": "\n\n\n Allegato \n\n DICHIARAZIONE DI CONFORMIT\u00c0 \n Declaration of conformity \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n SCHEDA ALLEGATA ALLA DICHIARAZIONE DI CONFORMIT\u00c0 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-07-21&atto.codiceRedazionale=22G00105&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T14:16:50.798038"} {"text": "\n\n\nArt. 5-ter\n\n\n\n((\n\n\n\n\n1. Per il ripristino delle opere e degli edifici danneggiati dal terremoto del 9 novembre 1983 e dalle alluvioni del novembre 1982 e del settembre 1983, sono concessi i seguenti contributi straordinari da erogare nel triennio 1984-1986:\n\na) alla regione Emilia-Romagna lire 84 miliardi, da destinare: quanto a lire 70 miliardi, in ragione di lire 20 miliardi per l'anno 1984 e di lire 25 miliardi per ciascuno degli anni 1985 e 1986, agli interventi in provincia di Parma relativi al terremoto; quanto a lire 6 miliardi, in ragione di lire 2 miliardi per ciascuno degli anni 1984, 1985 e 1986 agli interventi nelle province di Parma e di Modena relativi all'alluvione del 1982; e quanto a lire 8 miliardi, in ragione di lire 4 miliardi per l'anno 1984 e di lire 2 miliardi per ciascuno degli anni 1985 e 1986, a quelli in provincia di Reggio Emilia relativi al terremoto del 1983;\n\nb) alla regione Friuli-Venezia Giulia, lire 48 miliardi da destinare agli interventi in provincia di Udine, in ragione di lire 18 miliardi per l'anno 1984 e di lire 15 miliardi per ciascuno degli anni 1985 e 1986;\n\nc) alla regione Lombardia, lire 18 miliardi, da destinare agli interventi nelle province di Como e di Sondrio, in ragione di lire 6 miliardi per ciascuno degli anni 19.84, 1985 e 1986.\n\n\n\n\n2. Le regioni interessate provvedono a disciplinare l'utilizzazione dei contributi di cui al precedente comma secondo i principi ed i criteri di cui alla legge 14 maggio 1981, n. 219, in quanto compatibili.\n\n\n\n3. All'onere di lire 50 miliardi per ciascuno degli anni 1984, 1985 e 1986, derivante dall'attuazione del presente articolo, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 8319 dello stato di previsione del Ministero del tesoro.\n\n\n\n4. Restano conseguentemente sospesi, per il medesimo triennio, i versamenti delle annualit\u00e0 di cui al decreto-legge 23 gennaio 1958, n. 8, convertito nella legge 23 febbraio 1958, n. 84, e successive modificazioni.\n\n\n\n5. Il Ministro del tesoro \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-11-07&atto.codiceRedazionale=083U0623&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T06:13:00.404361"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 126 \nI protocolli nn. 1-5 e gli allegati I-XVIII sono parte integrante del presente accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-04-01&atto.codiceRedazionale=097G0098&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T00:46:21.145055"} {"text": "\n\n\nArt. 31-bis\n(Promozione alla qualifica di ispettore superiore)\n\n\n1. L'accesso alla qualifica di ispettore superiore si consegue, a ruolo aperto, mediante scrutinio per merito comparativo al quale \u00e8 ammesso il personale avente una anzianit\u00e0 di ((otto)) anni di effettivo servizio nella qualifica di ispettore capo. Per l'ammissione allo scrutinio \u00e8 richiesto il possesso di una delle lauree ((triennali o delle lauree magistrali o specialistiche di cui all'articolo 5-bis, commi 1 e 2,)) del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334. (27) \n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (27)\n\n\n Il D.Lgs. 29 maggio 2017, n. 95,ha disposto (con l'art. 2, comma 1, lettera s)) che \"Nella fase di prima applicazione del presente decreto: \n [...] \n s) fino all'anno 2026, per l'ammissione allo scrutinio per la promozione a ispettore superiore, di cui all'articolo 31-bis, del decreto Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, non \u00e8 richiesto il possesso della laurea ivi previsto\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-06-10&atto.codiceRedazionale=082U0335&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T13:52:22.057451"} {"text": "\n\n\nArt. 35\n Obbligo di informazione\n\n\n1. I concessionari sono tenuti a fornire le informazioni di carattere tecnico gestionale e finanziario relative al servizio esercitato in conformit\u00e0 alle richieste del servizio centrale al quale sono, altres\u00ec, tenuti a fornire, entro il 31 marzo di ciascun anno, i prospetti relativi alle riscossioni, distinti per voci di entrata, effettuate nell'anno precedente. Con le modalit\u00e0 e nei termini stabiliti con decreti del Ministro delle Finanze, di concerto con il Ministro del Tesoro, i concessionari sono tenuti a trasmettere al sistema informativo del Ministero delle Finanze, i dati relativi alle somme riscosse. \n\n\n\n2. Ai fini dell'uniformit\u00e0 delle rilevazioni il servizio centrale curer\u00e0 tempestivamente la predisposizione di schemi per ciascun tipo di prospetto. \n\n\n\n3. Le societ\u00e0 per azioni sono tenute a trasmettere al servizio centrale il proprio bilancio relativo all'anno precedente entro trenta giorni dalla data di approvazione. \n\n\n\n4. Fermo restando l'obbligo della trasmissione del bilancio a norma del comma 3, le societ\u00e0 che non hanno provveduto all'approvazione del bilancio sono tenute a trasmettere, entro il 30 maggio di ciascun anno, un rendiconto economico-finanziario provvisorio relativo al servizio di riscossione svolto nell'anno precedente. \n\n\n\n5. Le aziende e gli istituti di credito, le casse rurali ed artigiane e le loro speciali sezioni autonome devono comunicare un conto consuntivo relativo alla gestione del servizio di riscossione secondo lo schema tipo da definirsi con decreto del Ministro delle Finanze, di concerto con il Ministro del Tesoro. \n\n\n\n6. Particolari rilevazioni potranno essere chieste dal servizio centrale per lo studio della frequenza, nonch\u00e9 della qualit\u00e0 delle entrate e dell'esito delle procedure coattive. ((19))\n\n\n-------------\n\n\nAGGIORNAMENTO (19) \n Il D.Lgs. 13 aprile 1999, n. 112 ha disposto (con l'art. 68, comma 1) che \"Salvo quanto previsto dagli articoli 58 e 59, \u00e8 abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43. Tale abrogazione non opera limitatamente al rinvio contenuto nell'articolo 4, comma 1, ultimo periodo, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 237\". \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-02-29&atto.codiceRedazionale=088G0044&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:55:02.330156"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI \n DALLA L. 19 MARZO 1993, N. 68 \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-11-19&atto.codiceRedazionale=092G0496&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T23:52:50.231970"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA \nL. 4 DICEMBRE 1993, N. 493 \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-06-08&atto.codiceRedazionale=093G0249&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T16:14:30.546660"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n(Ordine di esecuzione)\n\n\n1. Piena e intera esecuzione \u00e8 data alla Convenzione, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore in conformit\u00e0 a quanto disposto dall'articolo 36 della Convenzione stessa.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-04&atto.codiceRedazionale=008G0070&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T14:47:18.177789"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 20 LUGLIO 1981, N. 381)).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-05-25&atto.codiceRedazionale=081U0234&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:49:39.117335"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008 N. 112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI DALLA L. 6 AGOSTO 2008 N. 133)).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-08-10&atto.codiceRedazionale=071U0565&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T18:33:17.073383"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n A decorrere dal 1 febbraio 1981, lo stipendio annuo lordo iniziale per gli assistenti universitari del ruolo ad esaurimento e per i professori universitari incaricati esterni \u00e8 fissato in L. 5.940.000.\n Si applicano, ai fini della progressione economica, le disposizioni di cui al precedente art. 1.\n Per la valutazione dell'anzianit\u00e0 di servizio maturata fino alla data del 31 gennaio 1981, si considerano, per gli assistenti universitari del ruolo ad esaurimento, oltre agli anni di servizio effettivamente prestati nel ruolo di appartenenza, anche quelli riconosciuti ai sensi e per gli effetti degli ordinamenti preesistenti all'entrata in vigore della legge 11 luglio 1980, n. 312, e per i professori incaricati esterni, gli anni di servizio effettivamente prestati in tale posizione. A tali fini si trascurano le frazioni di mese inferiori ai 15 giorni.\n Per la determinazione dello stipendio spettante dal 1 febbraio 1981, valgono le disposizioni di cui al precedente art. 4.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-06-05&atto.codiceRedazionale=081U0270&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:43:51.598770"} {"text": "\n\n\n Art. 14. \nPrelevamento dei campioni destinati alla determinazione delle cariche microbiche \n\n Con le ordinanze previste dall'art. 5, lettera c), della legge e dall'art. 69 del presente regolamento, il Ministro della sanit\u00e0, sentito il Consiglio superiore di sanit\u00e0, nel determinare i limiti delle cariche microbiche, stabilisce altres\u00ec i criteri di campionamento delle varie sostanze alimentari e le modalit\u00e0 di prelievo, conservazione e trasporto dei campioni, nonch\u00e9 i relativi metodi di analisi. \n\n((11))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (11)\n\n\n Il D.Lgs. 2 febbraio 2021, n. 27, come modificato dal D.L. 22 marzo 2021, n. 42, ha disposto (con l'art. 18, comma 1, lettera d)) l'abrogazione del presente provvedimento, fatta salva l'applicazione delle disposizioni di esecuzione degli articoli 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 12-bis, 13, 17, 18, 19 e 22 della legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive modificazioni. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-07-16&atto.codiceRedazionale=080U0327&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:37:23.844512"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Soggetti beneficiari\n\n\n1. Possono beneficiare dei contributi di cui al presente regolamento le imprese, con sede nell'ambito dello Spazio Economico Europeo, di cui all'articolo 1, lettere g) ed h), costituite in forma di societ\u00e0 di capitali, ivi incluse le societ\u00e0 cooperative. \n\n\n\n\n\n2. Ai fini dell'accesso ai contributi di cui al presente regolamento, le imprese di cui al comma 1 devono: \n\na) essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel registro delle imprese o enti equivalenti; \n\nb) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi, per quanto applicabile, in una delle situazioni previste dall'articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; \n\nc) non essere sottoposte a procedure concorsuali quali il fallimento, l'amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa o a liquidazione, scioglimento della societ\u00e0, o concordato preventivo senza continuit\u00e0 aziendale o di piano di ristrutturazione dei debiti; \n\nd) possedere una situazione di regolarit\u00e0 contributiva e di regolarit\u00e0 fiscale ai sensi dell'articolo 80, comma 4, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; \n\ne) operare nel rispetto delle disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale e territoriale del lavoro e degli obblighi contributivi; \n\nf) essere in regola con la disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231; \n\ng) non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159; \n\nh) aver restituito le agevolazioni pubbliche godute per le quali \u00e8 stata gi\u00e0 disposta la restituzione; \n\ni) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea. \n\n\n\n\n3. Il possesso dei requisiti di cui ai commi 1 e 2, unitamente a quanto prescritto per l'accesso al contributo in fase di presentazione dell'istanza, deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo. \n\n\n\n\n\n4. L'assenza dei requisiti di cui al comma 2, lettere da \na) a i), costituisce causa di revoca, determinando decadenza dal contributo ed eventuale recupero dello stesso secondo quanto disposto dall'articolo 14. \n\n\n\n\n5. Le imprese richiedenti il contributo sono obbligate, altres\u00ec, ad attenersi alle prescrizioni, comunitarie e nazionali, in particolare in materia di ambiente, aiuti di Stato, concorrenza tra imprese e sicurezza. \n\n\n\n6. Le imprese soggette ad influenza dominante da parte di un'impresa ferroviaria sono obbligate a tenere evidenza contabile separata in relazione alle attivit\u00e0 oggetto di incentivazione, pena la non ammissibilit\u00e0 al contributo. \n\n\n\n Note all'art. 5: \n - Si riporta l'art. 80 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016: \n \u00abArt. 80 (Motivi di esclusione). - 1. Costituisce motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d'appalto o concessione, la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all'art. 105, comma 6, per uno dei seguenti reati: \n a) delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 416, 416-bis del codice penale ovvero delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto art. 416-bis ovvero al fine di agevolare l'attivit\u00e0 delle associazioni previste dallo stesso articolo, nonch\u00e9 per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'art. 74 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, dall'articolo 291-quater del decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43 e dall'art. 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in quanto riconducibili alla partecipazione a un'organizzazione criminale, quale definita all'art. 2 della decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio; \n b) delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, 320, 321, 322, 322-bis, 346-bis, 353, 353-bis, 354, 355 e 356 del codice penale nonch\u00e9 all'art. 2635 del codice civile; \n b-bis) false comunicazioni sociali di cui agli articoli 2621 e 2622 del codice civile; \n c) frode ai sensi dell'art. 1 della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunit\u00e0 europee; \n d) delitti, consumati o tentati, commessi con finalit\u00e0 di terrorismo, anche internazionale, e di eversione dell'ordine costituzionale reati terroristici o reati connessi alle attivit\u00e0 terroristiche; \n e) delitti di cui agli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 del codice penale, riciclaggio di proventi di attivit\u00e0 criminose o finanziamento del terrorismo, quali definiti all'art. 1 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 e successive modificazioni; \n f) sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani definite con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24; \n g) ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l'incapacit\u00e0 di contrattare con la pubblica amministrazione. \n 2. Costituisce altres\u00ec motivo di esclusione la sussistenza, con riferimento ai soggetti indicati al comma 3, di cause di decadenza, di sospensione o di divieto previste dall'art. 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all'art. 84, comma 4, del medesimo decreto. Resta fermo quanto previsto dagli articoli 88, comma 4-bis, e 92, commi 2 e 3, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, con riferimento rispettivamente alle comunicazioni antimafia e alle informazioni antimafia. \n 3. L'esclusione di cui ai commi 1 e 2 va disposta se la sentenza o il decreto ovvero la misura interdittiva sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; di un socio o del direttore tecnico, se si tratta di societ\u00e0 in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico, se si tratta di societ\u00e0 in accomandita semplice; dei membri del Consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, ivi compresi institori e procuratori generali, dei membri degli organi con poteri di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, del direttore tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di societ\u00e0 con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di societ\u00e0 o consorzio. In ogni caso l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, qualora l'impresa non dimostri che vi sia stata completa ed effettiva dissociazione della condotta penalmente sanzionata; l'esclusione non va disposta e il divieto non si applica quando il reato \u00e8 stato depenalizzato ovvero quando \u00e8 intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato \u00e8 stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna medesima. \n 4. Un operatore economico \u00e8 escluso dalla partecipazione a una procedura d'appalto se ha commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti. Costituiscono gravi violazioni quelle che comportano un omesso pagamento di imposte e tasse superiore all'importo di cui all'art. 48-bis, commi 1 e 2-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. Costituiscono violazioni definitivamente accertate quelle contenute in sentenze o atti amministrativi non pi\u00f9 soggetti ad impugnazione. Costituiscono gravi violazioni in materia contributiva e previdenziale quelle ostative al rilascio del documento unico di regolarit\u00e0 contributiva (DURC), di cui al decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 1\u00b0 giugno 2015, ovvero delle certificazioni rilasciate dagli enti previdenziali di riferimento non aderenti al sistema dello sportello unico previdenziale. Il presente comma non si applica quando l'operatore economico ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o multe, purch\u00e9 il pagamento o l'impegno siano stati formalizzati prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande. \n 5. Le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d'appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all'art. 105, comma 6, qualora: \n a) la stazione appaltante possa dimostrare con qualunque mezzo adeguato la presenza di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonch\u00e9 agli obblighi di cui all'art. 30, comma 3 del presente codice; \n b) l'operatore economico si trovi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, salvo il caso di concordato con continuit\u00e0 aziendale, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni, fermo restando quanto previsto dall'art. 110; \n c) la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l'operatore economico si \u00e8 reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrit\u00e0 o affidabilit\u00e0. Tra questi rientrano: le significative carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione anticipata, non contestata in giudizio, ovvero confermata all'esito di un giudizio, ovvero hanno dato luogo ad una condanna al risarcimento del danno o ad altre sanzioni; il tentativo di influenzare indebitamente il processo decisionale della stazione appaltante o di ottenere informazioni riservate ai fini di proprio vantaggio; il fornire, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull'esclusione, la selezione o l'aggiudicazione ovvero l'omettere le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione; \n d) la partecipazione dell'operatore economico determini una situazione di conflitto di interesse ai sensi dell'art. 42, comma 2, non diversamente risolvibile; \n e) una distorsione della concorrenza derivante dal precedente coinvolgimento degli operatori economici nella preparazione della procedura d'appalto di cui all'art. 67 non possa essere risolta con misure meno intrusive; \n f) l'operatore economico sia stato soggetto alla sanzione interdittiva di cui all'art. 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'art. 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; \n f-bis) l'operatore economico che presenti nella procedura di gara in corso e negli affidamenti di subappalti documentazione o dichiarazioni non veritiere; \n f-ter) l'operatore economico iscritto nel casellario informatico tenuto dall'Osservatorio dell'ANAC per aver presentato false dichiarazioni o falsa documentazione nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalti. Il motivo di esclusione perdura fino a quando opera l'iscrizione nel casellario informatico; \n g) l'operatore economico iscritto nel casellario informatico tenuto dall'Osservatorio dell'ANAC per aver presentato false dichiarazioni o falsa documentazione ai fini del rilascio dell'attestazione di qualificazione, per il periodo durante il quale perdura l'iscrizione; \n h) l'operatore economico abbia violato il divieto di intestazione fiduciaria di cui all'art. 17 della legge 19 marzo 1990, n. 55. L'esclusione ha durata di un anno decorrente dall'accertamento definitivo della violazione e va comunque disposta se la violazione non \u00e8 stata rimossa; \n i) l'operatore economico non presenti la certificazione di cui all'art. 17 della legge 12 marzo 1999, n. 68, ovvero non autocertifichi la sussistenza del medesimo requisito; \n l) l'operatore economico che, pur essendo stato vittima dei reati previsti e puniti dagli articoli 317 e 629 del codice penale aggravati ai sensi dell'art. 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, non risulti aver denunciato i fatti all'autorit\u00e0 giudiziaria, salvo che ricorrano i casi previsti dall'art. 4, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689. La circostanza di cui al primo periodo deve emergere dagli indizi a base della richiesta di rinvio a giudizio formulata nei confronti dell'imputato nell'anno antecedente alla pubblicazione del bando e deve essere comunicata, unitamente alle generalit\u00e0 del soggetto che ha omesso la predetta denuncia, dal procuratore della Repubblica procedente all'ANAC, la quale cura la pubblicazione della comunicazione sul sito dell'Osservatorio; \n m) l'operatore economico si trovi rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di affidamento, in una situazione di controllo di cui all'art. 2359 del codice civile o in una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale. \n 6. Le stazioni appaltanti escludono un operatore economico in qualunque momento della procedura, qualora risulti che l'operatore economico si trova, a causa di atti compiuti o omessi prima o nel corso della procedura, in una delle situazioni di cui ai commi 1, 2, 4 e 5. \n 7. Un operatore economico, o un subappaltatore, che si trovi in una delle situazioni di cui al comma 1, limitatamente alle ipotesi in cui la sentenza definitiva abbia imposto una pena detentiva non superiore a 18 mesi ovvero abbia riconosciuto l'attenuante della collaborazione come definita per le singole fattispecie di reato, o al comma 5, \u00e8 ammesso a provare di aver risarcito o di essersi impegnato a risarcire qualunque danno causato dal reato o dall'illecito e di aver adottato provvedimenti concreti di carattere tecnico, organizzativo e relativi al personale idonei a prevenire ulteriori reati o illeciti. \n 8. Se la stazione appaltante ritiene che le misure di cui al comma 7 sono sufficienti, l'operatore economico non \u00e8 escluso della procedura d'appalto; viceversa dell'esclusione viene data motivata comunicazione all'operatore economico. \n 9. Un operatore economico escluso con sentenza definitiva dalla partecipazione alle procedure di appalto non pu\u00f2 avvalersi della possibilit\u00e0 prevista dai commi 7 e 8 nel corso del periodo di esclusione derivante da tale sentenza. \n 10. Se la sentenza di condanna definitiva non fissa la durata della pena accessoria della incapacit\u00e0 di contrattare con la pubblica amministrazione, ovvero non sia intervenuta riabilitazione, tale durata \u00e8 pari a cinque anni, salvo che la pena principale sia di durata inferiore, e in tale caso \u00e8 pari alla durata della pena principale e a tre anni, decorrenti dalla data del suo accertamento definitivo, nei casi di cui ai commi 4 e 5 ove non sia intervenuta sentenza di condanna. \n 11. Le cause di esclusione previste dal presente articolo non si applicano alle aziende o societ\u00e0 sottoposte a sequestro o confisca ai sensi dell'art. 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356 o degli articoli 20 e 24 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, ed affidate ad un custode o amministratore giudiziario o finanziario, limitatamente a quelle riferite al periodo precedente al predetto affidamento. \n 12. In caso di presentazione di falsa dichiarazione o falsa documentazione, nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalto, la stazione appaltante ne d\u00e0 segnalazione all'Autorit\u00e0 che, se ritiene che siano state rese con dolo o colpa grave in considerazione della rilevanza o della gravit\u00e0 dei fatti oggetto della falsa dichiarazione o della presentazione di falsa documentazione, dispone l'iscrizione nel casellario informatico ai fini dell'esclusione dalle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto ai sensi del comma 1 fino a due anni, decorso il quale l'iscrizione \u00e8 cancellata e perde comunque efficacia. \n 13. Con linee guida l'ANAC, da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente codice, pu\u00f2 precisare, al fine di garantire omogeneit\u00e0 di prassi da parte delle stazioni appaltanti, quali mezzi di prova considerare adeguati per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui al comma 5, lettera c), ovvero quali carenze nell'esecuzione di un procedente contratto di appalto siano significative ai fini del medesimo comma 5, lettera c). \n 14. Non possono essere affidatari di subappalti e non possono stipulare i relativi contratti i soggetti per i quali ricorrano i motivi di esclusione previsti dal presente articolo.\u00bb. \n - Il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivit\u00e0 criminose e di finanziamento del terrorismo nonch\u00e9 della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione) \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2007, S.O. \n - Il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonch\u00e9 nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136) \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2011, S.O. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-16&atto.codiceRedazionale=17G00136&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T10:05:29.277839"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 14 \n Membri dei consigli di amministrazione e dei collegi \n sindacali \nI compensi, i gettoni di presenza e le altre retribuzioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in qualit\u00e0 di membro del consiglio di amministrazione o del collegio sindacale di una societ\u00e0 residente dell'altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-12-21&atto.codiceRedazionale=090G0431&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T12:07:21.688659"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1208. Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1955, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, la Cassa scolastica della Scuola media statale di Mugnano del Cardinale (Avellino) viene eretta in ente morale e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: MORO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 2 dicembre 1955\n Atti del Governo, registro n. 94, foglio n. 41. - CARLOMAGNO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-12-15&atto.codiceRedazionale=055U1208&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T14:00:45.016696"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Partecipazione al gettito di imposte erariali.\n\n\n\n Nello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro \u00e8 istituito un fondo il cui ammontare \u00e8 commisurato al gettito annuale dei seguenti tributi erariali nelle quote sotto indicate: \n a) il 15 per cento dell'imposta di fabbricazione sugli oli minerali, loro derivati e prodotti analoghi; (8) ((9))\n\n b) il 75 per cento dell'imposta di fabbricazione e dei diritti erariali sugli spiriti; \n c) il 75 per cento dell'imposta di fabbricazione sulla birra; \n d) il 75 per cento delle imposte di fabbricazione sullo zucchero; sul glucosio, maltosio e analoghe materie zuccherine; \n e) il 75 per cento dell'imposta di fabbricazione sui gas incondensabili di prodotti petroliferi e sui gas resi liquidi con la compressione; \n f) il 25 per cento dell'imposta erariale sul consumo dei tabacchi. \n Le quote suindicate sono commisurate all'ammontare complessivo dei versamenti in conto competenza e residui, relativi al territorio delle Regioni a statuto ordinario ed affluiti alle sezioni di tesoreria provinciale dello Stato nel penultimo anno finanziario antecedente a quello di devoluzione, al netto dei rimborsi per qualsiasi causa effettuati nel medesimo anno. \n Sono riservati allo Stato i proventi derivanti da maggiorazioni di aliquote o altre modificazioni dei tributi di cui sopra, che siano disposte successivamente alla entrata in vigore della presente legge, quando siano destinati per legge alla copertura di nuove o maggiori spese a carico del bilancio statale. \n La percentuale del gettito complessivo del tributo, attribuibile alle modificazioni e maggiorazioni di aliquote previste dal precedente comma, \u00e8 determinata con la legge di bilancio. \n Il fondo comune \u00e8 ripartito fra le Regioni a statuto ordinario con decreto del Ministro per il tesoro di concerto con quello per le finanze nel modo seguente: \n A) per i sei decimi, in proporzione diretta alla popolazione residente in ciascuna Regione, quale risulta dai dati ufficiali dell'Istituto centrale di statistica relativi al penultimo anno antecedente a quello della devoluzione; \n B) per un decimo in proporzione diretta alla superficie di ciascuna Regione, quale risulta dai dati ufficiali dell'Istituto centrale di statistica relativi al penultimo anno antecedente a quello della devoluzione; \n C) per i tre decimi, fra le Regioni in base ai seguenti requisiti: \n a) tasso di emigrazione al di fuori del territorio regionale, relativo al penultimo anno antecedente a quello della devoluzione, quale risulta dai dati ufficiali dell'Istituto centrale di statistica; \n b) grado di disoccupazione, relativo al penultimo anno antecedente a quello della devoluzione, quale risulta dal numero degli iscritti nelle liste di collocamento appartenenti alla prima e seconda classe, secondo i dati ufficiali rilevati dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale; \n c) carico pro capite dell'imposta complementare progressiva sul reddito complessivo posta in riscossione mediante ruoli nel penultimo anno antecedente a quello della devoluzione, quale risulta dai dati ufficiali pubblicati dal Ministero delle finanze. Con l'entrata in vigore dei provvedimenti di attuazione della riforma tributaria, il carico pro capite sar\u00e0 riferito ad altra imposta corrispondente. \n La determinazione delle somme spettanti alle Regioni sui tre decimi del fondo \u00e8 fatta in ragione diretta della popolazione residente, quale risulta dai dati ufficiali dell'Istituto centrale di statistica, relativa al penultimo anno antecedente a quello della ripartizione, nonch\u00e9 in base alla somma dei punteggi assegnati a ciascun requisito nella tabella annessa alla presente legge. \n Al pagamento delle somme spettanti alle Regioni, il Ministero del tesoro provvede bimestralmente con mandati diretti intestati a ciascuna Regione. \n Con successiva legge, da emanarsi non appena l'Istituto centrale di statistica abbia elaborato e pubblicato i dati relativi alla distribuzione regionale del reddito nazionale e comunque non oltre due anni, saranno riveduti i criteri di ripartizione del fondo comune di cui alla lettera C) del quinto comma del presente articolo, osservando il principio di una perequazione in ragione inversamente proporzionale al reddito medio pro capite di ciascuna Regione. \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (8)\n\n\n La L. 23 dicembre 1992, n. 500 ha disposto (con l'art. 4, comma 5) che \"A decorrere dall'anno 1993 la quota del 15 per cento dell'imposta di fabbricazione sugli oli minerali, loro derivati e prodotti analoghi indicata all'articolo 8, primo comma, lettera a), della legge 16 maggio 1970, n. 281, \u00e8 ridotta al 3,10 per cento\". \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (9)\n\n\n La L. 23 dicembre 1994, n. 724 ha disposto (con l'art. 34, comma 1) che \"A decorrere dall'anno 1995 la quota del 3,10 per cento dell'imposta di fabbricazione sugli olii minerali, loro derivati e prodotti analoghi di cui all'articolo 8, primo comma, lettera a), della legge 16 maggio 1970, n. 281, come modificano dall'articolo 4, comma 5, della legge 23 dicembre 1992, n. 500, \u00e8 ridotta al 2,3 per cento\". \n La stessa L. ha inoltre disposto (con l'art. 47, comma 1) che \"Le disposizioni della presente legge si applicano con decorrenza dal 1 gennaio 1995\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-05-22&atto.codiceRedazionale=070U0281&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T11:33:02.668527"} {"text": "\n\n\n REGOLAMENTO PER LA NAVIGAZIONE INTERNA \n (in applicazione del Codice della navigazione) \n\n\n Art. 1. \n (Circoscrizioni) \n\n\n La determinazione delle zone nelle quali \u00e8 diviso il territorio della Repubblica agli effetti dell'ordinamento amministrativo della navigazione interna \u00e8 Stabilita con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro per i trasporti. \n Sono altres\u00ec stabilite con decreto del Presidente della Repubblica le circoscrizioni degli Ispettorati di porto e delle Delegazioni di approdo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-09-17&atto.codiceRedazionale=049U0631&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:49:56.809332"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n\n\n\n I programmi ed i progetti predisposti in attuazione della legge 1 giugno 1977, n. 285, e successive modificazioni ed integrazioni, ed in conformit\u00e0 delle norme comunitarie che regolano il funzionamento del Fondo sociale europeo, vengono presentati a cura del Ministero del lavoro e della previdenza sociale alla commissione delle Comunit\u00e0 europee per ottenere i relativi contributi. \n Vengono, altres\u00ec presentati a cura del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, al fine di ottenere i contributi comunitari, i progetti connessi con gli incentivi di cui all'articolo 14 della legge 2 maggio 1976, n. 183. \n I contributi di cui al primo comma affluiscono al bilancio dello Stato per essere iscritti nello stato di previsione del Ministero del tesoro ad integrazione degli stanziamenti previsti per gli anni finanziari 1979 e 1980 dagli articoli 29 e 29-bis della legge 1 giugno 1977, n. 285, e successive modificazioni ed integrazioni. \n I contributi comunitari di cui al secondo comma sono riassegnati ad apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale previsto dall'articolo 26 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, per il finanziamento integrativo dei progetti speciali. \n I contribuiti del Fondo sociale europeo ottenuti per gli incentivi di cui all'articolo 9 della legge 1 giugno 1977, n. 285, e successive modifiche e integrazioni, sono devoluti ai datori di lavoro destinatari degli incentivi stessi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-04-28&atto.codiceRedazionale=080U0146&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:16:25.176009"} {"text": "\n\n\n Art. 16. \n\n\n SALARI NON SCOMPOSTI \n\n\n Nelle province ove il salario (retribuzione di cui alla norma n. 8 del Patto Nazionale per i braccianti avventizi) non risulti ancora scomposto nei suoi due elementi, paga base e contingenza, le variazioni di scala mobile anzich\u00e9 sulla indennit\u00e0 di contingenza, in relazione a quanto stabilito dal presente accordo, saranno apportare all'intero salario. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-09-29&atto.codiceRedazionale=060U1012&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:13:21.840078"} {"text": "\n\n\n Articolo 16 \n Quorum \n 1. Il quorum richiesto per ogni seduta del Consiglio \u00e8 determinato dalla presenza della maggioranza dei membri esportatori e della maggioranza dei membri importatori, a condizione che i membri presenti detengano almeno due terzi dei voti totali delle rispettive categorie. \n 2. Qualora non si raggiunga il quorum in conformit\u00e0 del paragrafo 1 del presente articolo nel giorno stabilito per la riunione e nel giorno successivo, a decorrere dal terzo giorno e nei giorni successivi, il quroum e costituito dalla presenza della maggioranza dei membri esportatori e della maggioranza dei membri importatori, a condizione che detti membri detengano la maggioranza dei voti totali nelle rispettive categorie. \n 3. Ogni membro rappresentato in conformit\u00e0 del paragrafo 2 dell'articolo 15 \u00e8 considerato presente. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-10-27&atto.codiceRedazionale=097G0396&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T20:34:12.814321"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n\n Le norme contenute nell'articolo 18 della legge 26 luglio 1965, n. 965, sono estese alle iscritte alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari ed agli aiutanti ufficiali giudiziari.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-12-05&atto.codiceRedazionale=075U0586&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T01:01:21.651361"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n L'indennit\u00e0 spettante ai titolari degli Uffici del registro e degli Uffici misti del registro e di conservazione dei registri immobiliari a norma dell'art. 3 della legge 11 agosto 1921, n. 1081, e dell'art. 1 del decreto legislativo luogotenenziale 24 aprile 1946, n. 529, nonch\u00e9 ai cassieri titolari degli Uffici dei registro con servizio autonomo di cassa ai sensi dell'art. 3 della legge 15 maggio 1951, n. 270, per i rischi derivanti dalla gestione del pubblico denaro o di qualunque altro valore o materia, \u00e8 stabilita nella seguente misura lire 60.000 per gli Uffici di 1\u00aa categoria;\n lire 36.009 per gli Uffici di 2\u00aa categoria;\n lire 21.000 per gli Uffici di 3\u00aa categoria.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-08-25&atto.codiceRedazionale=062U1262&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T07:47:46.198713"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. Il Presidente della Repubblica \u00e8 autorizzato a ratificare l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica slovacca sulla mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, investigazione e repressione delle infrazioni doganali, con Allegato, fatto a Bratislava il 25 ottobre 2000.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-09-04&atto.codiceRedazionale=003G0270&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T19:44:46.565845"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n250. Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1950, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, il Politecnico di Torino viene autorizzato ad accettare dal comune di Torino un'area sita nella zona dell'ex Stadio, per la costruzione della nuova sede.\n\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 22 maggio 1950\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-05-25&atto.codiceRedazionale=050U0250&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:39:09.729065"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n Rilascio e rinnovo della caria di soggiorno\n\n\n1. La carta di soggiorno \u00e8 rilasciata entro 90 giorni dalla richiesta previo accertamento delle condizioni richieste dal testo unico. \n\n\n\n2. \n((COMMA ABROGATO DALLA L. 23 DICEMBRE 2021, N. 238)). \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-03&atto.codiceRedazionale=099G0265&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T11:22:47.682326"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 3 \n\nSe il reato per il quale \u00e8 richiesta l'estradizione in base al presente trattato \u00e8 punibile, secondo la legge della Parte richiedente, con la pena di morte, tale pena non sar\u00e0 irrogata, o, se irrogata, non sar\u00e0 eseguita. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-25&atto.codiceRedazionale=089G0025&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T23:15:11.045084"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n\n Per la gestione dei fondi il Commissariato \u00e8 autorizzato a derogare alle disposizioni vigenti sulla contabilit\u00e0 generale dello Stato in materia di contratti.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-01-07&atto.codiceRedazionale=084U0001&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T03:59:55.683205"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.\n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 29 dicembre 1989\nCOSSIGA\nANDREOTTI, Presidente del Consiglio dei Ministri\nFORMICA, Ministro delle finanze\nVisto, il Guardasigilli: VASSALLI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-12-30&atto.codiceRedazionale=089G0492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T18:17:00.955575"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n\n Qualora il costo medio di un professore universitario di ruolo risulti per trattamento economico di attivit\u00e0 a qualsiasi titolo, di importo superiore a quello indicato nella lettera a) del precedente art. 1, sia che il posto convenzionato venga ricoperto mediante trasferimento di professore di ruolo in servizio presso altra sede, sia a seguito di miglioramenti economici o di carriera disposti dallo Stato, la Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato di Cremona si obbliga ad elevare il relativo contributo fino ad adeguarlo al nuovo costo medio, e conseguentemente, ed in proporzione, anche il contributo di cui alla lettera b) dello stesso art. 1. \n Nel caso in cui siano adottati provvedimenti che comportino maggiori oneri allo Stato per i trattamenti di quiescenza e previdenza a favore dei professori universitari, la Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato di Cremona si impegna, altres\u00ec, ad adeguare proporzionalmente ed in corrispondenza l'aliquota del 20% indicata nell'art. 1, lettera b). \n L'aumento dei contributi suindicati avr\u00e0 effetto dalla stessa data dalla quale decorreranno i miglioramenti di cui al presente articolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-05-13&atto.codiceRedazionale=067U1506&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:20:25.647701"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 9 \n\n L'articolo 238, secondo comma del trattato CEE \u00e8 sostituito dalle disposizioni seguenti: \n \"Tali accordi sono conclusi dal Consiglio operante all'unanimit\u00e0 e previo parere conforme del Parlamento europeo che si pronuncia alla maggioranza assoluta dei membri che lo compongono.\" \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-12-29&atto.codiceRedazionale=086U0909&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T17:13:48.294366"} {"text": "\n\n\n Allegati alla Parte Seconda \n\n ALLEGATO I-bis \n\n- Opere, impianti e infrastrutture necessarie al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), predisposto in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999. 1 Dimensione della decarbonizzazione \n 1.1 Infrastrutture per il phase out della generazione elettrica alimentata a carbone \n 1.1.1 Riconversione e/o dismissione delle centrali alimentate a carbone; \n 1.1.2 Nuovi impianti termoelettrici alimentati attraverso gas naturale per le esigenze di nuova potenza programmabile, con prevalente funzione di adeguatezza, regolazione e riserva connessi alle esigenze del sistema elettrico derivanti dalla chiusura delle centrali alimentate a carbone \n 1.1.3 Infrastrutture di reloading, trasporto via nave, stoccaggio e rigassificazione necessarie a consentire il phase out dalla generazione a carbone e la decarbonizzazione delle industrie in Sardegna. \n 1.2 Nuovi impianti per la produzione di energia e vettori energetici da fonti rinnovabili, residui e rifiuti, nonch\u00e9 ammodernamento, integrali ricostruzioni, riconversione e incremento della capacit\u00e0 esistente, relativamente a: \n 1.2.1 Generazione di energia elettrica: impianti idroelettrici, geotermici, eolici e fotovoltaici (in terraferma e in mare), solari a concentrazione, produzione di energia dal mare e produzione di bioenergia da biomasse solide, bioliquidi, biogas, residui e rifiuti; \n 1.2.2 Generazione di energia termica: impianti geotermici, solare termico e a concentrazione, produzione di energia da biomasse solide, bioliquidi, biogas, biometano, residui e rifiuti; \n 1.2.3 Produzione di carburanti sostenibili: biocarburanti e biocarburanti avanzati, biometano e biometano avanzato (compreso l'upgrading del biogas e la produzione di BioLNG da biometano), syngas, carburanti rinnovabili non biologici (idrogeno, e-fuels), carburanti da carbonio riciclato (recycled carbon fuels). \n 1.3 Infrastrutture e impianti per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno \n 1.3.1 Impianti di produzione di idrogeno; \n 1.3.2 Impianti di Power-to-X; \n 1.3.3 Infrastrutture di trasporto di idrogeno; \n 1.3.4 Infrastrutture di stoccaggio di idrogeno. \n 1.4 Altre opere funzionali alla decarbonizzazione del sistema energetico e dell'industria \n 1.4.1 Costruzione di impianti di rifornimento di combustibili alternativi (per il trasporto stradale, aereo e navale), nonch\u00e9 ristrutturazione totale o parziale di impianti esistenti con incluso l'annesso stoccaggio, per: \n a. Ricarica elettrica; \n b. Rifornimento Idrogeno (per utilizzo con Fuel cell, motori endotermici e vettori derivati, quali ammoniaca); \n c. Rifornimento Gas Naturale Compresso / Gas Naturale Compresso di origine Biologica; \n d. Rifornimento Gas Naturale Liquefatto / Gas Naturale Liquefatto di origine biologica; \n e. Rifornimento Gas di Petrolio Liquefatto / Gas di Petrolio Liquefatto di origine biologica; \n f. Biocarburanti in purezza; \n 1.4.2 Impianti di riconversione del ciclo produttivo finalizzati a ridurre le emissioni da parte del settore industriale, ivi compresa la cattura, trasporto, utilizzo e/o stoccaggio della CO2. \n 2 Dimensione dell'efficienza energetica \n 2.1 Riqualificazione energetica profonda di zone industriali o produttive, aree portuali, urbane e commerciali; \n 2.2 Reti di telecalore / teleriscaldamento / teleraffrescamento; 2.3 Impianti di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR); \n 2.4 Impianti di Recupero di calore di scarto. \n 3 Dimensione della sicurezza energetica \n 3.1 Settore elettrico \n 3.1.1 Sviluppo rete di trasmissione nazionale: \n a. elettrodotti funzionali al collegamento internazionale e interconnector; \n b. elettrodotti e opere funzionali al collegamento tra zone di mercato nazionali e alla riduzione delle congestioni intrazonali e dei vincoli di capacit\u00e0 produttiva; \n c. opere funzionali all'incremento dell'adeguatezza e della sicurezza del sistema e di regolazione dei parametri di frequenza, tensione e potenza di corto circuito; \n d. aumento della resilienza delle reti anche verso fenomeni meteorologici estremi a tutela della continuit\u00e0 delle forniture e della sicurezza di persone e cose; \n 3.1.2 Riqualificazione delle reti di distribuzione: \n a. Cabine primarie e secondarie; \n b. Linee elettriche Bassa e Media Tensione; \n c. Telecontrollo e Metering. \n 3.1.3 Sviluppo capacit\u00e0 di accumulo elettrochimico e pompaggio a. Installazione di sistemi di accumulo elettrochimici e pompaggi \n 3.2 Settore gas \n 3.2.1 Miglioramento della flessibilit\u00e0 della rete nazionale e regionale di trasporto, , e ammodernamento delle stesse reti finalizzato all' aumento degli standard di sicurezza e controllo; \n((3.2.1-bis. Opere e infrastrutture finalizzate all'incremento della capacit\u00e0 di rigassificazione nazionale mediante unit\u00e0 galleggianti di stoccaggio e rigassificazione;))\n\n 3.2.2 Impianti per l'integrazione delle fonti di gas rinnovabili attraverso l'utilizzo delle infrastrutture esistenti del sistema gas per il relativo trasporto, stoccaggio e distribuzione; \n 3.2.3 Impianti per la diversificazione della capacit\u00e0 di importazione; \n 3.2.4 Infrastrutture di stoccaggio, trasporto e distribuzione di GNL di cui agli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257, nonch\u00e9 impianti di liquefazione di GNL, finalizzati alla riduzione di emissioni di CO2 rispetto ad altre fonti fossili, e relative modifiche degli impianti esistenti; \n 3.2.5 Infrastrutture di stoccaggio, trasporto e distribuzione di GPL di cui all'articolo 57 del Decreto-Legge del 9 febbraio 2012, n. 5, convertito con modificazioni dalla L. 4 aprile 2012, n. 35 finalizzate alla riduzione di emissioni di CO2 rispetto ad altre fonti fossili. \n 3.3 Settore dei prodotti petroliferi \n 3.3.1 Interventi per la riconversione delle raffinerie esistenti e nuovi impianti per la produzione di prodotti energetici derivanti da fonti rinnovabili, residui e rifiuti, nonch\u00e9 l'ammodernamento e l'incremento della capacit\u00e0 esistente anche finalizzata alla produzione di carburanti rinnovabili non biologici (idrogeno, e-fuels), carburanti da carbonio riciclato (recycled carbon fuels); 3.3.2 Interventi di decommissioning delle piattaforme di coltivazione di idrocarburi ed infrastrutture connesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-04-14&atto.codiceRedazionale=006G0171&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T22:11:32.624184"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 49 \n1. Le disposizioni degli articoli 45 e 48 non impediscono a una delle Parti di applicare regole particolari, per lo stabilimento e l'attivit\u00e0 sul suo territorio di filiali di societ\u00e0 dell'altra Parte al di fuori del territorio della prima, giustificate da differenze giuridiche o tecniche tra dette filiali e quelle di societ\u00e0 stabilite sul suo territorio oppure, per i servizi finanziari, da motivi di prudenza. \n2. La differenza di trattamento si limita a quanto strettamente necessario in seguito a tali differenze giuridiche o tecniche oppure, per i servizi finanziari, per motivi di prudenza. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-04-18&atto.codiceRedazionale=098G0156&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:40:21.339185"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Cagliari, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1098, modificato con regio decreto 5 ottobre 1939, n. 17743, e successivi;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella, legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte;\n\n\nSentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n\n\nSulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Cagliari, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Art. 12. - Agli insegnamenti complementari del corso di laurea in giurisprudenza \u00e8 aggiunto quello di \"Diritto tributario\".\n Art. 50. - Agli insegnamenti complementari del corso di laurea in medicina e chirurgia \u00e8 aggiunto quello di \"Antropologia criminale\".\n Art. 54. - Agli insegnamenti complementari del corso di laurea, in chimica \u00e8 aggiunto, sia per l'indirizzo organico-biologico che per l'indirizzo inorganico-chimico-fisico, il seguente: \"Radiochimica e Chimica nucleare\".\n Dopo l'art. 129, sono aggiunti i seguenti nuovi articoli, relativi all'istituzione della Scuola di specializzazione in igiene e sanit\u00e0 pubblica.\n\n Scuola di specializzazione in igiene e sanit\u00e0 pubblica\n Art. 130. - Alla Facolt\u00e0 di medicina e chirurgia \u00e8 annessa una Scuola, di specializzazione in igiene e sanit\u00e0 pubblica, con sede presso l'Istituto di igiene e batteriologia dell'Universit\u00e0.\n Art. 131. - La durata del corso \u00e8 di tre anni. Il numero massimo degli iscritti \u00e8 di dieci per anno di corso.\n Art. 132. - Le materie d'insegnamento sono le seguenti:\n 1\u00b0 corso:\n Igiene generale;\n Demografia e statistica;\n Etimologia delle malattie infettive e immunologia;\n Chimica e fisica applicata;\n Chimica e patologia delle malattie infettive, da eredit\u00e0 morbosa e da carenza;\n 2\u00b0 corso:\n Epidemiologia, e profilassi;\n Etimologia delle malattie infettive ed immunologia;\n Anatomia patologica delle malattie infettive;\n Igiene alimentare;\n Zoonosi e profilassi veterinaria delle malattie trasmissibili all'uomo;\n Legislazione, ordinamento sanitario, uffici di igiene;\n 3\u00b0 corso:\n Igiene sociale;\n Ingegneria sanitaria;\n Igiene del lavoro scolastico;\n Malattie infettive della scuola;\n Igiene ospedaliera.\n Le lezioni teoriche sono integrate da esercitazioni pratiche e da internati obbligatori.\n Art. 33. - Gli esami delle materie biennali si terranno alla fine del secondo corso,\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 30 ottobre 1960\nGRONCHI BOSCO\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 17 dicembre 1960\nAtti del Governo, registro n. 132, foglio n. 98. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-12-23&atto.codiceRedazionale=060U1535&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:35:41.839111"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DALLA L. 26 APRILE 1983, N. 136))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-04-03&atto.codiceRedazionale=071U0125&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T10:39:08.905951"} {"text": "\n\n\nArt. 859\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 27 DICEMBRE 2019, N. 173))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T04:59:52.234829"} {"text": "\n\n\nArt. 20-ter\n(Commissario straordinario alla ricostruzione)\n\n\n1. Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentite le regioni interessate, \u00e8 nominato il Commissario straordinario alla ricostruzione, individuato tra soggetti dotati di professionalit\u00e0 specifica e competenza gestionale per l'incarico da svolgere, tenuto conto della complessit\u00e0 e della rilevanza del processo di ricostruzione. Il Commissario straordinario resta in carica sino al 30 giugno 2024. Con la medesima procedura di cui al primo periodo si pu\u00f2 provvedere alla revoca dell'incarico di Commissario straordinario, anche in conseguenza di gravi inadempienze occorse nello svolgimento delle funzioni commissariali. Al compenso del Commissario straordinario si provvede ai sensi dell'articolo 15, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 5, comma 5, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Fermo restando il limite massimo retributivo di legge, ove nominato tra dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il Commissario straordinario, in aggiunta al compenso di cui al presente comma, conserva il trattamento economico fisso e continuativo nonch\u00e9 accessorio dell'amministrazione di appartenenza. \n\n\n\n2. Con una o pi\u00f9 ordinanze del Commissario straordinario, adottate di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, si provvede alla costituzione e alla disciplina del funzionamento della struttura di supporto che assiste il Commissario straordinario nell'esercizio delle funzioni disciplinate dagli articoli da 20-bis a 20-duodecies. La predetta struttura opera sino alla data di cessazione dell'incarico del Commissario straordinario. \n\n\n\n3. Entro il 5 agosto 2023, con uno o pi\u00f9 decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, a seguito di una relazione redatta dal Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri recante la ricognizione delle residue attivit\u00e0 proprie della fase di gestione dell'emergenza ai sensi del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e delle risorse finanziarie allo scopo finalizzate, si provvede alla disciplina del passaggio delle attivit\u00e0 e delle funzioni di assistenza alla popolazione e delle altre attivit\u00e0 previste dal citato codice di cui al decreto legislativo n. 1 del 2018 che si intende trasferire alla gestione commissariale straordinaria di cui al presente articolo nonch\u00e9 delle relative risorse finanziarie.\nConseguentemente, a decorrere dalla data in cui acquistano efficacia i decreti adottati ai sensi del primo periodo, cessano le corrispondenti funzioni dei commissari delegati nominati per l'emergenza ai sensi dell'articolo 25 del medesimo codice di cui al decreto legislativo n. 1 del 2018. \n\n\n\n4. Alla struttura di supporto di cui al comma 2 \u00e8 assegnato personale, di livello dirigenziale e non dirigenziale, nel limite di sessanta unit\u00e0, dipendente di pubbliche amministrazioni centrali e di enti territoriali, previa intesa con le amministrazioni e con gli enti predetti, in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalit\u00e0 richiesti in materia di ricostruzione, con esclusione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche. Il personale di cui al primo periodo, ai sensi dell'articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, \u00e8 collocato fuori ruolo o in posizione di comando, distacco o altro analogo istituto o posizione previsti dai rispettivi ordinamenti. All'atto del collocamento fuori ruolo \u00e8 reso indisponibile, nella dotazione organica dell'amministrazione di provenienza, per tutta la durata del collocamento fuori ruolo, un numero di posti equivalente dal punto di vista finanziario. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 9, commi 4 e 5-ter, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, per il personale militare assegnato alla struttura di supporto di cui al comma 2 \u00e8 consentito l'impiego congiunto con l'amministrazione di appartenenza con conservazione del trattamento economico riferito all'incarico principale, con oneri a carico delle amministrazioni di appartenenza.\nCon il provvedimento istitutivo della struttura di supporto sono determinate, nei limiti di quanto previsto dal comma 6, le specifiche dotazioni finanziarie, strumentali e di personale, anche dirigenziale, necessarie al funzionamento della medesima struttura.\nFermi restando i limiti di spesa di cui al comma 6, con il provvedimento di cui al precedente periodo \u00e8 determinato, altres\u00ec, il trattamento accessorio aggiuntivo spettante al personale militare assegnato alla struttura di supporto di cui al comma 2 in impiego congiunto con le amministrazioni di appartenenza, previa convenzione con le amministrazioni stesse. \n\n\n\n5. La struttura di supporto di cui al comma 2 pu\u00f2 avvalersi altres\u00ec di esperti o consulenti fino a un massimo di cinque, scelti anche tra soggetti estranei alla pubblica amministrazione e anche in deroga a quanto previsto dall'articolo 7, comma 6-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il cui compenso \u00e8 definito con il provvedimento di nomina. Agli esperti o consulenti nominati ai sensi del primo periodo, fermo restando quanto previsto dal comma 6 del presente articolo in materia di limiti di spesa, spettano compensi onnicomprensivi di importo annuo lordo pro capite non superiore a euro 50.000, nell'ambito di un importo complessivo lordo non superiore a euro 150.000 annui. \n\n\n\n6. Per il compenso del Commissario straordinario e per il funzionamento della struttura di supporto di cui al comma 2 \u00e8 autorizzata la spesa nel limite massimo di euro 5 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024. \n\n\n\n\n\n7. Il Commissario straordinario: \n\na) opera in stretto raccordo con il Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e con il Capo del Dipartimento \u00abCasa Italia\u00bb della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di coordinare le attivit\u00e0 disciplinate dagli articoli da 20-bis a 20-duodecies con gli interventi di rispettiva competenza; \n\nb) definisce la programmazione delle risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione, privata e pubblica, di cui agli articoli 20-sexies e 20-octies, nei limiti di quelle allo scopo finalizzate e rese disponibili nella contabilit\u00e0 speciale di cui alla lettera e); \n\nc) nei limiti delle risorse finanziarie assegnate e disponibili nella contabilit\u00e0 speciale di cui alla lettera e): \n 1) nelle more dell'adozione dei provvedimenti di cui agli articoli 20-sexies, comma 1, e 20-octies, comma 1, provvede alla ricognizione e all'attuazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le pi\u00f9 urgenti necessit\u00e0, d'intesa con le regioni interessate; \n 2) coordina gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli immobili privati, anche ad uso economico-produttivo, ubicati nei territori di cui all'articolo 20-bis, danneggiati in conseguenza degli eventi di cui al medesimo articolo, ivi compresi gli immobili destinati a finalit\u00e0 turistico-ricettiva e le infrastrutture sportive, concedendo i relativi contributi e vigilando sulla fase attuativa degli interventi stessi; \n 3) coordina la realizzazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli edifici pubblici, dei beni monumentali, delle infrastrutture e delle opere pubbliche, anche di interesse turistico, ubicati nei territori di cui all'articolo 20-bis, danneggiati in conseguenza degli eventi di cui al medesimo articolo; \n\nd) informa periodicamente, con cadenza almeno semestrale, la Cabina di coordinamento per la ricostruzione di cui all'articolo 20-quater sullo stato di avanzamento della ricostruzione, sulle principali criticit\u00e0 emerse e sulle soluzioni prospettate, anche sulla base dei dati desunti dai sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; \n\ne) gestisce la contabilit\u00e0 speciale appositamente aperta, recante le risorse finanziarie rese disponibili per le finalit\u00e0 di ricostruzione e di funzionamento della struttura di supporto di cui al comma 2, come rispettivamente finanziate; \n\nf) assicura l'indirizzo e il monitoraggio su ogni altra attivit\u00e0 prevista dagli articoli da 20-bis a 20-duodecies nei territori colpiti, anche nell'ambito della Cabina di coordinamento per la ricostruzione di cui all'articolo 20-quater. \n\n\n\n\n8. Per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 7, il Commissario straordinario pu\u00f2 avvalersi, altres\u00ec, delle strutture delle amministrazioni centrali dello Stato, compresa l'amministrazione della difesa, ((degli organismi in house delle medesime amministrazioni, della societ\u00e0 Cassa depositi e prestiti S.p.A. e delle societ\u00e0 da questa controllate, nonch\u00e9 dell'Agenzia regionale per la ricostruzione sisma 2012 costituita ai sensi della legge della regione Emilia-Romagna 24 marzo 2004, n. 6)), sulla base di apposite convenzioni. Per la copertura degli eventuali oneri derivanti dall'attuazione delle convenzioni di cui al primo periodo \u00e8 autorizzata la spesa nel limite massimo di 11 milioni di euro per l'anno 2023. Per l'esercizio delle funzioni di cui al medesimo comma 7, il Commissario straordinario provvede anche a mezzo di ordinanze, previa intesa con le regioni interessate. Le ordinanze possono disporre anche in deroga a disposizioni di legge, a condizione che sia fornita apposita motivazione e sia fatto salvo il rispetto delle disposizioni penali, dei principi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonch\u00e9 dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Le ordinanze sono comunicate al Presidente del Consiglio dei ministri o, ove nominata, all'Autorit\u00e0 politica delegata per la ricostruzione. Le ordinanze commissariali recanti misure nelle materie di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, sono adottate sentiti i Ministri interessati, che si pronunciano entro il termine di trenta giorni dalla richiesta. \n\n\n\n9. Il Commissario straordinario, al fine di garantire il necessario coordinamento istituzionale e territoriale degli interventi per la ricostruzione, si avvale dei presidenti delle regioni interessate in qualit\u00e0 di sub-commissari. I presidenti delle regioni interessate, in qualit\u00e0 di sub-commissari, operano in stretto raccordo con il Commissario straordinario e lo coadiuvano in particolare nello svolgimento delle funzioni di cui al comma 7. Ai sub-commissari non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati. \n\n\n\n\n\n10. Le risorse di cui ai commi 6 e 8 sono trasferite alla contabilit\u00e0 speciale intestata al Commissario straordinario ai sensi dell'articolo 20-quinquies, comma 4. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui ai commi 6 e 8, pari a 16 milioni di euro per l'anno 2023 e a 5 milioni di euro per l'anno 2024, si provvede: \n\na) quanto a 16 milioni di euro per l'anno 2023, mediante corrispondente riduzione delle risorse di cui all'articolo 2, comma 7, lettera a), del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2008, n. 181, iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'interno. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri predisposto nell'anno 2023 ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del decreto-legge n. 143 del 2008, la riduzione dell'importo di cui al primo periodo \u00e8 ripartita in parti uguali tra il Ministero della giustizia e il Ministero dell'interno; \n\nb) quanto a 5 milioni di euro per l'anno 2024, mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. \n\n\n\n\n11. Al termine della gestione straordinaria di cui al presente articolo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta, ove nominata, dell'Autorit\u00e0 politica delegata per la ricostruzione, \u00e8 disciplinato il subentro dell'autorit\u00e0 competente in via ordinaria nel coordinamento degli interventi di cui agli articoli da 20-bis a 20-duodecies pianificati e non ancora ultimati e nella titolarit\u00e0 della contabilit\u00e0 speciale di cui all'articolo 20-quinquies, comma 4, fino alla conclusione degli interventi medesimi. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-01&atto.codiceRedazionale=23G00074&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T23:07:12.188082"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DALLA L. 20 MAGGIO 1982, N. 270))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-12-21&atto.codiceRedazionale=054U1170&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T18:49:25.791017"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n\n\n \u00c8 autorizzata per l'esercizio finanziario 1953-54 una assegnazione da parte del Tesoro di lire 2.000.000.000 a favore del Consiglio nazionale delle ricerche per contributo nelle spese di funzionamento del Consiglio stesso e per far fronte alle spese del personale non statale addetto agli istituti scientifici ed ai centri di studio, di cui al decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 1167.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-10-31&atto.codiceRedazionale=053U0799&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T23:21:56.581883"} {"text": "\n\n\nArt. 123\n\n\n\n Se il piazzale di un'escavazione \u00e8 sovrastante a quello di un'altra, i lavori debbono essere condotti in modo da impedire la caduta accidentale di materiali nella escavazione sottostante. \n Qualora si tratti di imprese diverse debbono essere presi accordi per regolare lo sparo delle mine. \n Quando le misure adottate non soddisfino alle esigenze della sicurezza, l'ingegnere capo impone, in via definitiva, prescrizioni in proposito. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-04-11&atto.codiceRedazionale=059U0128&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T04:09:06.498326"} {"text": "\n\n\nArt. 70-quater\n\n((Costituzione dell'unione civile per delega))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Quando vi \u00e8 necessit\u00e0 o convenienza di costituire l'unione civile in un comune diverso da quello in cui \u00e8 stata presentata la richiesta, l'ufficiale dello stato civile, completate le verifiche di cui all'articolo 70-bis, su istanza delle parti, delega per iscritto l'ufficiale dello stato civile del comune dalle stesse indicato.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-12-30&atto.codiceRedazionale=000G0442&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T11:06:14.541863"} {"text": "\n\n\nArt. 121\n Sospensione dell'esecuzione\n\n\n\n 1. Quando ricorrano circostanze speciali, che impediscono in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d'arte, e che non fossero prevedibili al momento della stipulazione del contratto, il direttore dei lavori pu\u00f2 disporre la sospensione dell'esecuzione del contratto, compilando il verbale di sospensione, che \u00e8 inoltrato, entro cinque giorni, al RUP. \n 2. La sospensione pu\u00f2, altres\u00ec, essere disposta dal RUP per ragioni di necessit\u00e0 o di pubblico interesse. \n 3. Nelle ipotesi previste dai commi 1 e 2, per i lavori di realizzazione di opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie di cui all'articolo 14, la sospensione \u00e8 disposta dal RUP dopo aver acquisito il parere del collegio consultivo tecnico ove costituito. Se la sospensione \u00e8 imposta da gravi ragioni di ordine tecnico, idonee ad incidere sulla realizzazione a regola d'arte dell'opera, in relazione alle modalit\u00e0 di superamento delle quali non vi \u00e8 accordo tra le parti, si applica l'articolo 216, comma 4. \n 4. Fatta salva l'ipotesi del secondo periodo del comma 3, la sospensione \u00e8 disposta per il tempo strettamente necessario. Cessate le relative cause, il RUP dispone la ripresa dell'esecuzione e indica il nuovo termine contrattuale. \n 5. Qualora la sospensione o le sospensioni, durino per un periodo di tempo superiore a un quarto della durata complessiva prevista per l'esecuzione dei lavori stessi, o comunque quando superino sei mesi complessivi, l'esecutore pu\u00f2 chiedere la risoluzione del contratto senza indennit\u00e0; se la stazione appaltante si oppone, l'esecutore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini suddetti. Nessun indennizzo \u00e8 dovuto all'esecutore negli altri casi. \n 6. Quando successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per cause imprevedibili o di forza maggiore, circostanze che impediscano parzialmente il regolare svolgimento dei lavori, l'esecutore prosegue le parti di lavoro eseguibili, mentre si provvede alla sospensione parziale dei lavori non eseguibili, dandone atto in apposito verbale.\nNel caso di sospensione parziale, per i lavori di realizzazione di opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie di cui all'articolo 14 si applica il comma 3 del presente articolo. \n 7. Le contestazioni dell'esecutore in merito alle sospensioni dei lavori, nelle ipotesi di cui ai commi 1, 2 e 6, sono iscritte, a pena di decadenza, nei verbali di sospensione e di ripresa dei lavori, salvo che la contestazione riguardi, nelle sospensioni inizialmente legittime, la sola durata, nel qual caso \u00e8 sufficiente l'iscrizione della stessa nel verbale di ripresa dei lavori; qualora l'esecutore non firmi i verbali deve farne espressa riserva sul registro di contabilit\u00e0. Quando la sospensione supera il quarto del tempo contrattuale complessivo, il responsabile del procedimento d\u00e0 avviso all'ANAC. In caso di mancata o tardiva comunicazione l'ANAC irroga una sanzione amministrativa alla stazione appaltante ai sensi dell'articolo 222, comma 13. \n 8. L'esecutore che per cause a lui non imputabili non sia in grado di ultimare i lavori nel termine fissato pu\u00f2 richiederne la proroga, con congruo anticipo rispetto alla scadenza del termine contrattuale.\nIn ogni caso la concessione della proroga non pregiudica i diritti spettanti all'esecutore per l'eventuale imputabilit\u00e0 della maggiore durata a fatto della stazione appaltante. Sull'istanza di proroga decide, entro trenta giorni dal suo ricevimento, il RUP, sentito il direttore dei lavori. Per i lavori diretti alla realizzazione di opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie di cui all'articolo 14 \u00e8 acquisito il parere del collegio consultivo tecnico, ove costituito. \n 9. Fatto salvo il caso di proroga previsto dal comma 8, l'esecutore ultima i lavori nel termine stabilito dagli atti contrattuali, decorrente dalla data del verbale di consegna oppure, in caso di consegna parziale, dall'ultimo dei verbali di consegna. L'ultimazione dei lavori, appena avvenuta, \u00e8 comunicata dall'esecutore per iscritto al direttore dei lavori, il quale procede subito alle necessarie constatazioni in contraddittorio. L'esecutore non ha diritto allo scioglimento del contratto n\u00e9 ad alcuna indennit\u00e0 qualora i lavori, per qualsiasi causa non imputabile alla stazione appaltante, non siano ultimati nel termine contrattuale e qualunque sia il maggior tempo impiegato. \n 10. Nel caso di sospensioni totali o parziali dei lavori disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle di cui ai commi 1, 2 e 6, l'esecutore pu\u00f2 chiedere, previa iscrizione, a pena di decadenza, di specifica riserva, ai sensi del comma 7, il risarcimento dei danni subiti, quantificato sulla base di quanto previsto dall'articolo 1382 del codice civile e secondo criteri individuati nell'allegato II.14. \n 11. Le disposizioni del presente articolo si applicano, in quanto compatibili, ai contratti relativi a servizi e forniture, intendendosi riferite al direttore dell'esecuzione, se nominato, le previsioni riguardanti il direttore dei lavori. Ai contratti di appalto di forniture e servizi di importo pari o superiore a 1 milione di euro si applicano inoltre i commi 3, 6, secondo periodo, e 8, quarto periodo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-03-31&atto.codiceRedazionale=23G00044&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T23:37:58.421349"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1011. Decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre 1904, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, la Cassa scolastica della Scuola media statale \"C. Angiolieri\", di Siena, viene eretta in ente morale e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 ottobre 1964\n Atti del Governo, registro n. 187, foglio n. 94. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-10-29&atto.codiceRedazionale=064U1011&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T10:29:11.343947"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n\n All'atto del conferimento all'ammasso il consorzio preleva cinque campioni dell'essenza consegnata da ciascun conferente. Due campioni devono essere chiusi col sigillo del consorzio e tre con quello del conferente, che ne ritira i primi due, mentre gli altri vengono trattenuti dal consorzio.\n L'essenza conferita \u00e8 sottoposta ad analisi di purezza, da eseguirsi su uno dei tre campioni del consorzio dalla stazione sperimentale per l'industria delle essenze e derivati degli agrumi di Reggio Calabria. Il risultato dell'analisi, che deve accertare anche il contenuto in eteri dell'essenza e gli eventuali difetti, deve essere comunicato al conferente a cura del consorzio successivamente alle determinazioni di cui all'articolo 8 e all'articolo 9.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-12-29&atto.codiceRedazionale=073U0835&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T07:43:57.425084"} {"text": "\n\n\nRegione: Molise \n\n\n\n Denominazione del collegio plurinominale Codice del collegio plurinominale Denominazione dei collegi uninominali appartenenti Codice dei collegi uninominali appartenenti Nome del Comune o dell'area sub-comunale con la maggiore ampiezza demografica del collegio uninominale \n\n\nMolise - 01 SP141_01 Molise - 01 SU141_01 Campobasso \n\n\n\n((4))\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (4)\n\n\n Il D.Lgs. 23 dicembre 2020, n. 177 ha disposto (con l'art. 4, comma 1) che \"A decorrere dal primo scioglimento o dalla prima cessazione di ciascuna Camera successivo al 4 gennaio 2021 si applicano le relative disposizioni del presente decreto e cessano di avere applicazione le corrispondenti disposizioni del decreto legislativo 12 dicembre 2017, n. 189\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-12-19&atto.codiceRedazionale=17G00210&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T08:54:59.803991"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Cagliari, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1098, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVeduto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;\n\n\nVedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Cagliari e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;\n\n\nSentito il parere del Consiglio universitario nazionale;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Cagliari, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Articolo unico\n\n Art. 78 - nell'art. 78, all'elenco degli insegnamenti complementari dei vari corsi di laurea in ingegneria, \u00e8 aggiunta la disciplina:\n lingua inglese (biennale).\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 15 luglio 1982\nPERTINI BODRATO\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 23 settembre 1932\nRegistro n. 112 Istruzione, foglio n. 370\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-10-09&atto.codiceRedazionale=082U0713&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T12:22:32.906315"} {"text": "\n\n\nART. 3 \nLa Regione Piemonte, entro 60 giorni dalla presentazione, approva il progetto di recupero e di nuova costruzione, comprensivo dei pareri e delle autorizzazioni necessari, con particolare riferimento a quelli relativi alla costruzione di nuovi edifici, condizione necessaria per l'attivazione di tutti gli interventi. \nA tal fine la Citt\u00e0 di Torino si impegna a favorire l'adozione dei provvedimenti di propria competenza, che si rendessero necessari per la rapida e coerente realizzazione di quanto previsto dal progetto e, pi\u00f9 in generale, dal presente protocollo d'intesa. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-05-02&atto.codiceRedazionale=097G0133&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T23:40:23.571172"} {"text": "\n\n\n PROTOCOLLO AGGIUNTIVO \n\n\nALL'ACCORDO NAZIONALE PER L'APPLICAZIONE DELLA SCALA MOBILE AL SETTORE DEI PUBBLICI ESERCIZI DELL'11 OTTOBRE 1957 \n\n\nIl giorno 19 maggio 1958 \n\n\n tra \n\n\nla FEDERAZIONE ITALIANA PUBBLICI ESERCIZI (F.I.P.E.) rappresentata dal Vice presidente dott. Antonio Prantera assistito dal segretario generale dott. Alfredo Vecchio e dal sig. Ernesto Cortesi, con l'intervento della Confederazione Generale italiana del Commercio, rappresentata per delega del suo Presidente dal Vice presidente gr. \nuff. Vincenzo Aliotta, assistito dal Capo del Servizio Sindacale, dott. Manlio Lo Vecchio Musti; \n\n\n e \n\n\n la FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI ALBERGO E MENSA (F.I.L.A.M.) rappresentata dai signori Alcibiade Palmieri, Segretario generale, Adolfo Zanetta, Segretario Nazionale, Giuseppe Orione, Alfredo Marzo galli, Lipsio Longhi, Giovanni Castiglione, Franco Fossa; Gerardo Paci, Giovanni Peracchi, Luigi Paganelli,Vincenzo Angelino, Salvatore Centineo, Giovanni Torregrossa, Attilio Carli, assistiti dal dott.\nLuciano Lama e dal dott. Eugenio Giambarda per la Confederazione Generale italiana del Lavoro (C.G.I.L.); \n\n\n il SINDACATO NAZIONALE LAVORATORI ALBERGHI, PUBBLICI ESERCIZI E TERMALI, rappresentato dal suo Segretario generale cav. Alberto Grossi, assistito dalla Federazione italiana Addetti Servizi Commerciali ed Affini (F.I.S.A.S.C.A.), rappresentata dal suo Segretario generale cav. uff. Giulio Pettinelli, dal Segretario Sindacale Enrico Meneghelli, dal Segretario organizzativo Bruno Bianchi e dalla signora Caila Bastogi, con l'intervento della Confederazione ltaliana Sindacati Lavoratori (C.I.S.L.); rappresentata dal Segretario Confederale dott- Paolo Cavezzali; \n\n\n la UNIONE ITALIANA LAVORATORI ALBERGO B MENSA (U.I.L.A.M.) rappresentata dai signori Attilio Carroni, SegRetario Nazionale, Gaetano De Jesu e Amercico Sbraga, assistiti per la Unione italiana del Lavoro (U.I.L.) dal Segretario Nazionale Sindacale sig. Raffaele Vanni e dal sig. Sergio Cesare; \n\n\n Visto l'art. 11 dell'accordo nazionale per l'applicazione della scala mobile al settore dei pubblici esercizi dell'11 ottobre 1957, \n\n considerato che nel chiarimento a verbale annesso al citato art. 11 le parti contraenti hanno convenuto di redigere in apposito protocollo aggiuntivo l'elenco delle localit\u00e0 di soggiorno, cura e turismo, \n\n\n si conviene: \n\n\n Art. 1. \n\n\n Le localit\u00e0 di soggiorno, cura e turismo, alle quali \u00e8 applicabile l'ultimo comma dell'art. 11 dell'Accordo nazionale per l'applicazione della scala mobile al settore dei pubblici esercizi dell'11 ottobre 1957, sono quelle risultanti dal seguente elenco ufficiale: \n\n\n 1. Abano Terme (Padova). \n 2. Abetone (Pistoia). \n 3. Acireale (Catania). \n 4. Acquasanta (Ascoli P.). \n 5. Acqui Terme (Alessandria). \n 6. Agrigento. \n 7. Alassio (Savona). \n 8. Albisola Marina (Savona). \n 9. Alghero (Sassari). \n 10. Alteghe (Belluno). \n 11. Amalfi (Salerno). \n 12. Ancona. \n 13. Andalo (Trento). \n 14. Anzio (Roma) \n 15. Aprica (Sondrio). \n 16. Arco (Trento). \n 17. Arenzano (Genova). \n 18. Ascoli Piceno. \n 19. Asiago (Vicenza). \n 20. Auronzo di Cadore (Belluno). \n 21. Avigliana (Torino). \n 22. Avas Champoluc (Aosta). \n 23. Bagni di Lucca (Lucca). \n 24. Bagno di Romagna (Forli). \n 25. Bardonecchia (Torino). \n 26. Barzio-Piani di Bobbio (Como). \n 27. Baselga di Pin\u00e9 (Trento). \n 28. Battaglia Terme (Padova). \n 29. Baveno (Novara). \n 30. Bellagio (Como). \n 31. Bellaria (Forli). \n 32. Belluno \n 33. Bognanco Terme (Novara). \n 34. Bolzano. \n 35. Bordighera. (Imperia). \n 36. Bormio (Sondrio). - \n 37. Boscochiesanuova (Verona). \n 38. Bovegno (Brescia). \n 39. Bressanone (Bolzano). \n 40. Breuil Cervinia (Aosta). \n 41. Brunico (Bolzano). \n 42. Brusson (Aosta). \n 43. Camerano (Ancona). \n 44. Carnogli (Genova). \n 45. Campione (Como(). \n 46. Canazei (Trento). \n 47. Caramanico (Pescara). \n 48. Carezza al Lago (Bolzano). \n 49. Casciana Terme (Pisa). \n 50. Castellammare di Stabia (Napoli). \n 51. Castel S. Pietro nell'Emilia (Bologna). \n 52. Castelrotto (Bolzano). \n 53. Castiglioncello (Livorno). \n 54. Castrocaro (Forni). \n 55. Cattolica (Forli), \n 56. Cavalese (Trento). \n 57. Celle Ligure (Savona). \n 58. Ceriale (Savona). \n 59. Cernobbio (Como). \n 60. Cervia (Ravenna). \n 61. Cesenatico (Forli). \n 62. Chianciano Terme (Siena). \n 63. Chiavari (Genova). \n 64. Chiesa in Valmalenco (Sondrio) \n 65. Claviere (Torino). \n 66. Colfano (Bolzano). \n 67. Colalbo (Bolzano). \n 68. Colle Isacco (Bolzano). \n 69. Comelico (Belluno). \n 70. Conio. \n 72. Corvara in Badia (Bolzano). \n 73. Courmayeru (Aosta). \n 74. Cutigliano (Pistoia). \n 75. Darfo-Boario Terme (Brescia). \n 76. Desenzano del Garda (Brescia). \n 77. Diano Marina (Imperia). \n 78. Dobbiaco (Bolzano). \n 79. Edolo (Brescia). \n 80. Erice (Tripani). \n 81. Falconara Marittima (Ancona). \n 82. Fano (Pesaro), \n 83. Feltre (Belluno), \n 84. Fipra di Primiero (Trento). \n 85 Finale Ligure (Savona). \n 86: Firenze. \n 87. Fiuggi (Frosinone). \n 88. Folgaria (Trento). \n 89. Forni di Sopra (Udine). \n 90. Forte dei Marmi (Lucca). \n 91. Frabosa Soprana (Cuneo). \n 92. Frascati (Roma). \n 93. Gabicce Mare (Pesaro). \n 94. Garda (Verona). \n 95. Gardone Riviera e Fasano (Brescia). \n 96. Garessio (Cuneo). \n 97. Grado (Gorizia). \n 98. Gressoney La Trinit\u00e8 (Aosta). \n 99. Gressoney Saint Jean (Aosta). \n 100. Griante Gadenabbia (Como). \n 101. Gubbio (Perugia). \n 102. Imperia. \n 103. Isola di Capri (Napoli). \n 104. Isola d'Elba (Livorno). \n 105. Isola d'Ischia (Napoli). \n 106. Iseo (Brescia). \n 107. Ivrea (Torino.). \n 108. Laigueglia (Savona). \n 109. Lanzo d'Intelvi (Como). \n 110. Lavagna (Genova). \n 111. Lavarone (Trento). \n 112. Lecco (Como). \n 113. Lerici (La Spezia). \n 114. Levanto (La Spezia). \n 115. Levico-Vetriolo (Trento). \n 116. Lido di Camaiore (Lucca). \n 117. Lido di Iesolo (Venezia). \n 118. Lignano Bagni (Udine). \n 119. Limone Piemonte (Cuneo). \n 120. Livinallongo del Col di Lana (Belluno). \n 121, Lizzano in Belvedere (Bologna). \n 122. Loano (Savona). \n 123. Loreto (Ancona). \n 124. Luino (Varese). \n 125. Macugnaga (Novara). \n 126. Madesimo (Sondrio). \n 127. Madonna di Campiglio (Trento). \n 128. Malcesine (Verona). \n 129. Marina di Massa (Massa Carrara). \n 130. Marina di Pietrasanta (Lucca). \n 131. Monaggio (Como). \n 132. Merano (Bolzano). \n 133. Messina. \n 131. Modena (Trento). \n 135. Molveno (Trento). \n 136. Montecatini Terme (Pistoia). \n 137. Monreale (Palermo). \n 138. Montegrotto Terme (Padova) \n 139. Napoli \n 140. Nervi (Genova). \n 141. Noli (Savona). \n 142. Nova Levante (Bolzano). \n 143. Numana (Ancona). \n 144. Ortisei (Bolzano) \n 145. Orvieto (Termi). \n 146. Ospeadaletti (Imperia). \n 147. Palermo. \n 148. Pedavena (Belluno). \n 149. Pegli (Genova). \n 150. Pesaro. \n 151. Pescara. \n 152. Pietra Ligure (Savona). \n 153. Pieve di Cadore (Belluno). \n 154. Pompei (Napoli). \n 155. Ponte di Legno (Brescia). \n 156. Porretta Terme (Bologna). \n 157. Portofino (Genova). \n 158. Porto S. Giorgio (Ascoli Piceno). \n 159. Positano (Salerno). \n 160. Pozzuoli (Napoli). \n 161. Prato allo Stelvio (Bolzano). \n 162. Predazzo (Trento). \n 163. Rapallo (Genova). \n 164. Ravello (Salerno). \n 165. Ravascletto (Udine). \n 166. Ravenna. \n 167. Recoaro Terme (Vicenza). \n 168. Riccione (Forli). \n 169. Rieti-Terminillo. \n 170. Rimini (Forli). \n 171. Riolo Bagni (Ravenna). \n 172. Riva e Torbole (Trento). \n 173. Roccaraso (L'Aquila). \n 174. Rocca Pietore (Belluno). \n 175. Roncegno (Trento). \n 176. Roseto degli Abruzzi (Teramo), \n 177. Rovereto (Trento). \n 178. Saint Vincent (Aosta). \n 179. Salice Terme (Pavia). \n 180. Sal\u00f2 (Brescia). \n 181. Salsomaggiore Terme (Parma). \n 182. S. Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). \n 183. S. Candido (Bolzano). \n 184. S. Giovanni Rotondo (Foggia). \n 185. S. Marcello Pistoiese (Pistoia). \n 186. S. Martino di Castrozza (Belluno). \n 187. S. Pellegrino (Bergamo). \n 188. Sanremo (Imperia). \n 189. S. Cesarea Terme (Lecce). \n 190. S. Agnello (Napoli). \n 191. Santa Margherita Ligure (Genova). \n 192. Santa Maria Maggiore (Novara). \n 193. S. Andrea dei Bagni (Parma). \n 194. S. Stefano d'Aveto (Genova). \n 195. S. Stefano di Cadore (Belluno). \n 196. S. Vito di Cadore (Belluno). \n 197. Sappada (Belluno). \n 198. Scanno (L'Aquila). \n 199. Selva di Valgardena (Bolzano). \n 200. Sassello (Savona). \n 201. Selvino (Bergamo). \n 202. Senigallia (Ancona). \n 203. Sestola (Modena). \n 204. Sestriere (Torino). \n 205. Sestri Levante (Genova). \n 206. Siena. \n 207. Siracusa,. \n 208. Sirmione (Brescia). \n 209. Sirolo (Ancona). \n 210. Siusi (Bolzano). \n 211. Sondalo (Sondrio). \n 212. Sorrento (Napoli). \n 213. Spoleto (Perugia). \n 214. Spotorno (Savona). \n 215. Stresa (Novara). \n 216. Tagliacozzo (L'Aquila). \n 217. Taormina (Messina). \n 218. Taggia (Imperia). \n 219. Tarvisio (Udine). \n 220. Termini Imerese (Palermo). \n 221. Torriglia (Genova). \n 222. Toscolano-Maderno (Brescia). \n 223. Trani (Bari). \n 224. Tremezzo (Como). \n 225. Trento. \n 226. Trieste. \n 227. Urbino (Pesaro). \n 228. Uscio (Genova). \n 229. Valli del Sole (Pellio, Rabbi, Mal\u00e8, Dinaro, Mezzano, Pelizzano, Comano, Caldes, Terzolas, Monclassico, Camezzatura). \n 230. Vallombrosa Saltino (Firenze). \n 231. Valle di Cadore (Belluno). \n 232. Valtournanche (Aosta). \n 233. Varallo Sesia (Vercelli). \n 234. Varazze (Savona). \n 235. Varese. \n 236. Ventimiglia (Imperia). \n 237. Venezia. \n 238. Verbania (Novara). \n 239. Viareggio (Lucca). \n 240. Viggi\u00f9 (Varese). \n 241. Vigo Pozza di Fassa (Trento). \n 242. Vipiteno (Bolzano). \n 243. Vittorio Veneto (Treviso). \n 244. Zoagli (Genova). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-30&atto.codiceRedazionale=060U1401&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T21:03:04.616179"} {"text": "\n\n\nArt. 19\n\n\n Il Ministro per il tesoro, di concerto con i Ministri interessati, \u00e8 autorizzato a provvedere:\n a) alla ripartizione del fondo di lire 19 miliardi e 290.000.000 iscritto al capitolo n. 3442 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1967 in applicazione dell'articolo 56 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, sulla concessione di indennizzi e contributi per danni di guerra, modificato dalla legge 31 luglio 1954, n. 607, fra le diverse categorie di interventi, distintamente per indennizzi e contributi, in relazione anche alle forme di pagamento stabilite dall'articolo 31 della legge medesima;\n b) alla determinazione dell'importo eventualmente da trasferire ad altri Dicasteri, per l'applicazione dello ultimo comma dell'articolo 73 della legge citata.\n In corrispondenza dei provvedimenti di cui al comma precedente \u00e8 data facolt\u00e0 al Ministro per il tesoro di introdurre in bilancio, con propri decreti, le occorrenti variazioni.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-04-29&atto.codiceRedazionale=067U0230&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T09:19:14.516364"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Conferimento dei posti\n\n\n\n Riconosciuta la regolarit\u00e0 degli atti del concorso, il consiglio di amministrazione li approva e procede alla nomina secondo la graduatoria formulata dalla commissione.\n Le deliberazioni di nomina devono essere adottate entro trenta giorni dalla data di ricezione dei verbali del concorso.\n I vincitori del concorso e gli altri concorrenti dichiarati idonei sono invitati dall'amministrazione a presentare nel termine e con le modalit\u00e0 stabilite dal bando di concorso, a pena di decadenza:\n a) l'originale diploma del titolo di studio, o una copia autentica, ovvero il documento rilasciato dalla competente autorit\u00e0 scolastica in sostituzione del diploma;\n b) il certificato medico rilasciato dal medico provinciale o dall'ufficiale sanitario attestante l'idoneit\u00e0 fisica al servizio incondizionato nell'impiego al quale si riferisce il concorso;\n c) certificato generale del casellario giudiziale e gli altri documenti necessari per dimostrare il possesso dei requisiti prescritti.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1969-04-23&atto.codiceRedazionale=069U0130&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T13:19:18.325565"} {"text": "\n\n\n Art. 5. \n\n Qualora in seguito a variazioni del trattamento economico degli assistenti ordinari, disposti dallo Stato, la somma di lire ottocentomila (L. 800.000) risultasse inferiore a quella che la Universit\u00e0 degli studi di Napoli \u00e8 tenuta a versare allo Stato, ai sensi del numero uno di cui al precedente art. 4 di questa convenzione per l'assistente ordinario alla cattedra di medicina del lavoro, l'I.N.A.I.L. verser\u00e0 annualmente alla Universit\u00e0 di Napoli, la somma occorrente per integrare la differenza suddetta, fermo restando che la inadempienza a tale obbligo comporter\u00e0 senz'altro la decadenza della convenzione ed il posto di assistente ordinario di cui si tratta, sar\u00e0 senz'altro soppresso ed il relativo titolare cesser\u00e0 dal servizio. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-09-17&atto.codiceRedazionale=057U0819&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T18:02:54.716616"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n((IL D.LGS. 3 APRILE 2006, N.152, HA CONFERMATO L'ABROGAZIONE DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO))\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-08-07&atto.codiceRedazionale=082U0515&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T13:11:38.419562"} {"text": "\n\n\n Art. 31 \n\n Il ruolo delle udienze \u00e8 fissato dal presidente. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-27&atto.codiceRedazionale=058U0204&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:16:16.565833"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n Disposizioni in materia di controlli\n\n\n1. Senza pregiudizio dell'ulteriore azione accertatrice, l'accertamento di eventuali violazioni delle disposizioni del presente Capo deve essere effettuato con apposito atto, preceduto, a pena di nullit\u00e0, dalla notifica al contribuente di una richiesta di chiarimenti da fornire entro il termine di sessanta giorni, in cui sono indicati i motivi per i quali si ritiene configurabile una violazione. \n\n\n\n2. La richiesta motivata di chiarimenti \u00e8 notificata dall'amministrazione finanziaria ai sensi dell'articolo 60 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e, entro il termine di decadenza previsto per la notificazione dell'atto impositivo. Tra la data di ricevimento dei chiarimenti ovvero di inutile decorso del termine assegnato al contribuente per rispondere alla richiesta e quella di decadenza dell'amministrazione dal potere di notificazione dell'atto impositivo intercorrono non meno di sessanta giorni. In difetto, il termine di decadenza per la notificazione dell'atto impositivo \u00e8 automaticamente prorogato, in deroga a quello ordinario, fino a concorrenza dei sessanta giorni. \n\n\n\n Note all'art. 11: \n\n Il testo dell'art. 60 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, citato nelle note all'art. 5, cos\u00ec recita: \n \u00abArt. 60 (Notificazioni). - La notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente \u00e8 eseguita secondo le norme stabilite dagli articoli 137 e seguenti del codice di procedura civile, con le seguenti modifiche: \n a) la notificazione \u00e8 eseguita dai messi comunali ovvero dai messi speciali autorizzati dall'ufficio; \n b) il messo deve fare sottoscrivere dal consegnatario l'atto o l'avviso ovvero indicare i motivi per i quali il consegnatario non ha sottoscritto; \n b-bis) se il consegnatario non \u00e8 il destinatario dell'atto o dell'avviso, il messo consegna o deposita la copia dell'atto da notificare in busta che provvede a sigillare e su cui trascrive il numero cronologico della notificazione, dandone atto nella relazione in calce all'originale e alla copia dell'atto stesso. Sulla busta non sono apposti segni o indicazioni dai quali possa desumersi il contenuto dell'atto. Il consegnatario deve sottoscrivere una ricevuta e il messo d\u00e0 notizia dell'avvenuta notificazione dell'atto o dell'avviso, a mezzo di lettera raccomandata; \n c) salvo il caso di consegna dell'atto o dell'avviso in mani proprie, la notificazione deve essere fatta nel domicilio fiscale del destinatario; \n d) \u00e8 in facolt\u00e0 del contribuente di eleggere domicilio presso una persona o un ufficio nel comune del proprio domicilio fiscale per la notificazione degli atti o degli avvisi che lo riguardano. In tal caso l'elezione di domicilio deve risultare espressamente da apposita comunicazione effettuata al competente ufficio a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento ovvero in via telematica con modalit\u00e0 stabilite con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate; \n e) quando nel comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi \u00e8 abitazione, ufficio o azienda del contribuente, l'avviso del deposito prescritto dall'art. 140 del codice di procedura civile, in busta chiusa e sigillata, si affigge nell'albo del comune e la notificazione, ai fini della decorrenza del termine per ricorrere, si ha per eseguita nell'ottavo giorno successivo a quello di affissione; \n e-bis) \u00e8 facolt\u00e0 del contribuente che non ha la residenza nello Stato e non vi ha eletto domicilio ai sensi della lettera d), o che non abbia costituito un rappresentante fiscale, comunicare al competente ufficio locale, con le modalit\u00e0 di cui alla stessa lettera d), l'indirizzo estero per la notificazione degli avvisi e degli altri atti che lo riguardano; salvo il caso di consegna dell'atto o dell'avviso in mani proprie, la notificazione degli avvisi o degli atti \u00e8 eseguita mediante spedizione a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento; \n f) le disposizioni contenute negli articoli 142, 143, 146, 150 e 151 del codice di procedura civile non si applicano. \n L'elezione di domicilio ha effetto dal trentesimo giorno successivo a quello della data di ricevimento delle comunicazioni previste alla lettera d) ed alla lettera e-bis) del comma precedente. \n Le variazioni e le modificazioni dell'indirizzo hanno effetto, ai fini delle notificazioni, dal trentesimo giorno successivo a quello dell'avvenuta variazione anagrafica, o, per le persone giuridiche e le societ\u00e0 ed enti privi di personalit\u00e0 giuridica, dal trentesimo giorno successivo a quello della ricezione da parte dell'ufficio della dichiarazione prevista dagli articoli 35 e 35-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, ovvero del modello previsto per la domanda di attribuzione del numero di codice fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla presentazione della dichiarazione di inizio attivit\u00e0 IVA. \n Salvo quanto previsto dai commi precedenti ed in alternativa a quanto stabilito dall'art. 142 del codice di procedura civile, la notificazione ai contribuenti non residenti \u00e8 validamente effettuata mediante spedizione di lettera raccomandata con avviso di ricevimento all'indirizzo della residenza estera rilevato dai registri dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero o a quello della sede legale estera risultante dal registro delle imprese di cui all'art. 2188 del codice civile. In mancanza dei predetti indirizzi, la spedizione della lettera raccomandata con avviso di ricevimento \u00e8 effettuata all'indirizzo estero indicato dal contribuente nelle domande di attribuzione del numero di codice fiscale o variazione dati e nei modelli di cui al terzo comma, primo periodo. In caso di esito negativo della notificazione si applicano le disposizioni di cui al primo comma, lettera e). \n La notificazione ai contribuenti non residenti \u00e8 validamente effettuata ai sensi del quarto comma qualora i medesimi non abbiano comunicato all'Agenzia delle entrate l'indirizzo della loro residenza o sede estera o del domicilio eletto per la notificazione degli atti, e le successive variazioni, con le modalit\u00e0 previste con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate. La comunicazione e le successive variazioni hanno effetto dal trentesimo giorno successivo a quello della ricezione. \n Qualunque notificazione a mezzo del servizio postale si considera fatta nella data della spedizione; i termini che hanno inizio dalla notificazione decorrono dalla data in cui l'atto \u00e8 ricevuto. \n In deroga all'art. 149-bis del codice di procedura civile e alle modalit\u00e0 di notificazione previste dalle norme relative alle singole leggi d'imposta non compatibili con quelle di cui al presente comma, la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati alle imprese individuali o costituite in forma societaria e ai professionisti iscritti in albi o elenchi istituiti con legge dello Stato pu\u00f2 essere effettuata direttamente dal competente ufficio con le modalit\u00e0 previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, a mezzo di posta elettronica certificata, all'indirizzo del destinatario risultante dall'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC). All'ufficio sono consentite la consultazione telematica e l'estrazione, anche in forma massiva, di tali indirizzi. Se la casella di posta elettronica risulta satura, l'ufficio effettua un secondo tentativo di consegna decorsi almeno sette giorni dal primo invio. Se anche a seguito di tale tentativo la casella di posta elettronica risulta satura oppure se l'indirizzo di posta elettronica del destinatario non risulta valido o attivo, la notificazione deve essere eseguita mediante deposito telematico dell'atto nell'area riservata del sito internet della societ\u00e0 InfoCamere Scpa e pubblicazione, entro il secondo giorno successivo a quello di deposito, del relativo avviso nello stesso sito, per la durata di quindici giorni; l'ufficio inoltre d\u00e0 notizia al destinatario dell'avvenuta notificazione dell'atto a mezzo di lettera raccomandata, senza ulteriori adempimenti a proprio carico. Ai fini del rispetto dei termini di prescrizione e decadenza, la notificazione si intende comunque perfezionata per il notificante nel momento in cui il suo gestore della casella di posta elettronica certificata gli trasmette la ricevuta di accettazione con la relativa attestazione temporale che certifica l'avvenuta spedizione del messaggio, mentre per il destinatario si intende perfezionata alla data di avvenuta consegna contenuta nella ricevuta che il gestore della casella di posta elettronica certificata del destinatario trasmette all'ufficio o, nei casi di cui al periodo precedente, nel quindicesimo giorno successivo a quello della pubblicazione dell'avviso nel sito internet della societ\u00e0 InfoCamere Scpa. Nelle more della piena operativit\u00e0 dell'anagrafe nazionale della popolazione residente, per i soggetti diversi da quelli obbligati ad avere un indirizzo di posta elettronica certificata da inserire nell'INI-PEC, la notificazione pu\u00f2 essere eseguita a coloro che ne facciano richiesta, all'indirizzo di posta elettronica certificata di cui sono intestatari, all'indirizzo di posta elettronica certificata di uno dei soggetti di cui all'art. 12, comma 3, del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ovvero del coniuge, di un parente o affine entro il quarto grado di cui all'art. 63, secondo comma, secondo periodo, del presente decreto, specificamente incaricati di ricevere le notifiche per conto degli interessati, secondo le modalit\u00e0 stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.\n Nelle ipotesi di cui al periodo precedente, l'indirizzo dichiarato nella richiesta ha effetto, ai fini delle notificazioni, dal quinto giorno libero successivo a quello in cui l'ufficio attesta la ricezione della richiesta stessa. Se la casella di posta elettronica del contribuente che ha effettuato la richiesta risulta satura, l'ufficio effettua un secondo tentativo di consegna decorsi almeno sette giorni dal primo invio. Se anche a seguito di tale tentativo la casella di posta elettronica risulta satura oppure nei casi in cui l'indirizzo di posta elettronica del contribuente non risulta valido o attivo, si applicano le disposizioni in materia di notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente, comprese le disposizioni del presente articolo diverse da quelle del presente comma e quelle del codice di procedura civile dalle stesse non modificate, con esclusione dell'art. 149-bis del codice di procedura civile.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-12-28&atto.codiceRedazionale=18G00168&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T13:06:58.618769"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. Il Presidente della Repubblica \u00e8 autorizzato a ratificare l'accordo istitutivo dell'Istituto internazionale per le risorse fitogenetiche (IPGRI), con appendice, fatto a Roma il 9 ottobre 1991.\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-01-29&atto.codiceRedazionale=094G0062&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T18:06:47.797089"} {"text": "\n\n\n TABELLA ALLEGATO C \n\n SIGARI (a) \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-02-23&atto.codiceRedazionale=074U0018&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T06:22:28.483814"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Istituzione\n\n\n1. \u00c8 istituito presso l'Universit\u00e0 degli studi di Firenze il Laboratorio europeo di spettroscopie non lineari (LENS).\n\n\n\n2. Il LENS \u00e8 un laboratorio universitario di ricerca a carattere nazionale ed internazionale, cui concorrono le universit\u00e0 italiane e di Paesi stranieri ed altri centri ed istituzioni di ricerca pubblici e privati, tramite rapporto convenzionale, per gli scopi di cui all'articolo 2.\n\n\n\n3. Il LENS ha personalit\u00e0 giuridica, gode di piena autonomia scientifica, finanziaria ed amministrativa entro i limiti fissati dalla presente legge e dalle disposizioni vigenti dell'ordinamento universitario e dispone di proprio personale tecnico e amministrativo per il suo funzionamento.\n\n\n\n4. Il laboratorio ha statuto proprio ed un regolamento interno che determinano le necessarie norme organizzative e di funzionamento.\n\n\n\n5. I primi membri ordinari del LENS sono: l'Universit\u00e0 di Firenze e l'Universit\u00e0 di Bradford (Regno Unito) in virt\u00f9 della convenzione originaria firmata in data 13 giugno 1986; l'Universit\u00e0 di Bordeaux I (Francia) in virt\u00f9 della convenzione firmata in data 10 ottobre 1986; l'Universit\u00e0 Pierre et Marie Curie (Parigi VI, Francia) in virt\u00f9 della convenzione firmata in data 5 ottobre 1987; l'Universit\u00e0 di Lille (Flandres Artois, Francia) in virt\u00f9 della convenzione firmata in data 29 gennaio 1988; tutte le altre universit\u00e0 che abbiano firmato analoga convenzione entro la data di entrata in vigore della presente legge. Diventano inoltre membri ordinari del LENS le altre universit\u00e0 italiane e di Paesi stranieri che ne facciano richiesta mediante la stipula di convenzioni integrative di quella originaria.\n\n\n\n6. Lo statuto del LENS \u00e8 proposto da una commissione formata da due membri per ognuna delle universit\u00e0 convenzionate all'atto dell'entrata in vigore della presente legge, nominati tra esperti dai rispettivi rettori o presidenti, pi\u00f9 un membro che svolge le funzioni di presidente, nominato dal Ministro dell'universit\u00e0 e della ricerca scientifica e tecnologica.\n\n\n\n7. Sono membri straordinari del LENS gli enti pubblici e privati di ricerca che ne facciano richiesta e siano ammessi al LENS mediante stipula di apposite convenzioni.\n AVVERTENZA:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio.\n Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-02-09&atto.codiceRedazionale=091G0061&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T10:45:46.089791"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n(Sospensione dell'esecuzione)\n\n\n\n D'ufficio o su domanda del ricorrente, proposta nello stesso ricorso o in successiva istanza da presentarsi nei modi previsti dall'art. 2, secondo comma, l'organo decidente pu\u00f2 sospendere per gravi motivi l'esecuzione dell'atto impugnato.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-01-17&atto.codiceRedazionale=071U1199&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T16:32:25.343685"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI \n DALLA L. 30 MAGGIO 1995, N. 204. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-01&atto.codiceRedazionale=094G0710&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:56:16.913770"} {"text": "\n\n\n\n\n\n TABELLA B \nTABELLA DI VARIAZIONI AGLI STATI DI PREVISIONE DELLA SPESA PER L'ANNO FINANZIARIO 1978\n\n MINISTERO DEL TESORO\n a) In aumento:\n\n RUBRICA 12.- Scuola superiore della pubblica amministrazione\nCap. n. 2230 - Spese di ufficio ................ L. 70.000.000 Cap. n. 2232 - Spese inerenti ai servizi tecni-\n ci, ecc ......................... L. 30.000.000 RUBRICA 13.- Ufficio per l'attuazione delle Regioni\nCap. n. 2397 - (di nuova istituzione). Manuten-\n zione, riparazione e adattamento\n di locali e dei relativi impianti L. 8.000.000 RUBRICA 14. - Comitato interministeriale per\n le informazioni e la sicurezza\nCap. n. 2531 - Fondo da ripartire per le spese\n di organizzazione e di funziona-\n mento nonche per le spese riser-\n vate da assegnare al Comitato\n esecutivo per i servizi di infor-\n mazione, ecc .................... L. 8.000.000.000 RUBRICA 15. - (di nuova istituzione). Ufficio\n per l'Amministrazione del personale\n dei ruoli unici\n\n Categoria II. - Personale in attivita di servizio\n\nCap. n. 2621 - (di nuova istituzione). Stipendi\n ed altri assegni fissi al perso-\n nale di ruolo e non di ruolo\n (Spese fisse e obbligatorie) .... L. 4.670.000.000 Cap. n. 2622 - (di nuova istituzione). Stipendi\n ed altri assegni fissi al perso-\n nale operaio (Spese obbligatorie) L. 300.000.000 Cap. n. 2623 - (di nuova istituzione). Compensi\n per lavoro straordinario al per-\n sonale della segreteria del Con-\n siglio di amministrazione ....... L. 25.000.000 Cap. n. 2624 - (di nuova istituzione). Indennit\u00e0\n di rischio, di maneggio valori di\n cassa, meccanografica e di servi-\n zio notturno (Spese obbligatorie) p.m.\n Categoria III. - Personale in quiescenza\nCap. n. 2651 - (di nuova istituzione). Tratta-\n menti provvisori di pensione ed\n altri assegni fissi non pagabili\n a mezzo ruolo di spesa fissa\n (Spese obbligatorie) ............ p. m.\nCap. n. 2652 - (di nuova istituzione). Indennit\u00e0\n per una sola volta in luogo di\n pensione, indennita di licenzia-\n mento e similari (Spese obbliga-\n torie) .......................... p. m.\n\n\n Categoria IV. - Acquisto di beni e servizi\n\nCap. n. 2661 - (di nuova istituzione). Spese per\n il funzionamento - compresi i\n gettoni di presenza, i compensi\n ai componenti e le indennita di\n missione ed il rimborso spese di\n trasporto ai membri estranei al-\n l'ufficio - di consigli, comitati\n e commissioni ................... L. 2.000.000 Cap. n. 2662 - (di nuova istituzione). Spese per\n studi, indagini e rilevazioni ... L. 1.000.000 Cap. n. 2663 - (di nuova istituzione). Spese per\n relazioni pubbliche ............. L. 500.000 Cap. n. 2664 - (di nuova istituzione). Acquisto\n di riviste, giornali ed altre\n pubblicazioni ................... L. 500.000 Cap. n. 2665 - (di nuova istituzione). Spese per\n accertamenti sanitari (Spese ob-\n bligatorie) ..................... p. m.\nCap. n. 2666 - (di nuova istituzione). Spese\n postali e telegrafiche .......... L. 500.000 Categoria V. - Trasferimenti\nCap. n. 2691 - (di nuova istituzione). Interven-\n ti assistenziali a favore del\n personale in servizio, di quello\n cessato dal servizio e delle loro\n famiglie ........................ L. 500.000 Cap. n. 2692 - (di nuova istituzione). Equo in-\n dennizzo al personale civile per\n la perdita della integrita fisica\n subita per infermita contratta\n per causa di servizio (Spese ob-\n bligatorie) ..................... p. m.\n RUBRICA 17. - Servizi informazioni e proprieta intellettuale\nCap. n. 2965 - Spese per i servizi di stampa e\n di informazione ................. L. 300.000.000 RUBRICA 25. - Servizi centrali del Tesoro\nCap. n. 4282 - Spese per i viaggi del Ministro,\n ecc ............................. L. 6.500.000 Cap. n. 4401 - Acquisto di riviste, giornali,\n ecc ............................. L. 5.000.000 Cap. n. 4402 - Spese di rappresentanza ......... L. 1.200.000 Cap. n. 4610 - (di nuova istituzione). Somma oc-\n corrente per la sistemazione di\n sospesi di tesoreria relativi al\n rimborso alle Amministrazioni\n provinciali delle spese di speda-\n lita sostenute per il ricovero\n nei manicomi di militari colpiti\n da infermita mentali provocate da\n cause di servizio dipendenti dal-\n la guerra ....................... L. 290.000 Cap. n. 4677 - Interessi di buoni ordinari del\n Tesoro (Spese obbligatorie) ..... L. 500.000.000.000 RUBRICA 26.- Servizi del Provveditorato\n generale dello Stato\nCap. n. 5060 - (di nuova, istituzione). Spese da\n sostenersi tramite l'Istituto po-\n ligrafico dello Stato per la\n stampa, l'allestimento e la con-\n segna dei biglietti di Stato da\n lire 500 di cui alla legge 31\n marzo 1966, n. 171 .............. L. 1.000.000.000 RUBRICA 31. - Ragioneria generale dello Stato\nCap. n. 5821 - (di nuova istituzione). Oneri\n previdenziali ed assistenziali\n per il personale iscritto a regi-\n mi di previdenza o di assistenza\n diversi da quelli statali (Spese\n obbligatorie) ................... L. 22.999.000 Cap. n. 5924 - Contributi da corrispondere al-\n le Comunita europee, ecc ........ L. 50.000.000.000 RUBRICA 36. - Fondi di riserva e speciali\n\nCap. n. 6802 - Fondo occorrente per far fronte\n agli oneri per interessi, ecc ... L. 69.500.000.000 Cap. n. 6856 - Fondo occorrente per far fronte\n ad oneri, ecc ................... L.1.603.075.000.000 Cap. n. 6861 - Fondo da ripartire per le spese\n relative all'attuazione di refe-\n rendum .......................... L. 40.000.000.000 RUBRICA 25. - Servizi centrali del Tesoro\nCap. n. 8327 - (di nuova istituzione). Anticipa-\n zioni all'Amministrazione delle\n poste e delle telecomunicazioni a\n copertura dei disavanzi di ge-\n stione relativi ad anni pregressi L. 52.616.493.000 \n\n RUBRICA 36. - Fondi di riserva e speciali\nCap. n. 9001 - Fondo occorrente per far fronte\n ad oneri, ecc ................... L. 467.000.000.000\n ----------------- Totale degli aumenti ... L.2.796.635.482.000 =================\n b) In diminuzione:\n\n RUBRICA 12. - Scuola superiore della pubblica amministrazione\n\nCap. n. 2224 - Compenso ai docenti, ecc ........ L. 30.000.000 Cap. n. 2234 - Fitto di locali ................. L. 70.000.000 RUBRICA 31. - Ragioneria generale dello Stato\nCap. n. 5811 - Stipendi, retribuzioni, ecc ..... L. 21.000.000 Cap. n. 5813 - Compensi per lavoro straordina\n rio, ecc ........................ L. 2.000.000\n ----------------- Totale delle diminuzioni ... L. 123.000.000 =================\n c) Modifica di denominazione:\n\nRUBRICA 19. - Segreteria del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno\n\nCap. n. 3349 - Rimborso ad Enti pubblici e ad Amministrazioni autonome dello\n Stato delle competenze al personale comandato a prestare servizio\n presso la segreteria del Ministro.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-08-25&atto.codiceRedazionale=078U0483&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:03:03.551788"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO \n MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE \n AL DECRETO-LEGGE 19 MAGGIO 1997, n. 129 \n All'articolo 1: \n al comma 1, primo periodo, le parole: \"dal 1 settembre 1997\" sono sostituite dalle seguenti: \"dall'inizio dell'anno scolastico o dell'anno accademico 1997-98\"; dopo le parole: \"relative all'anno scolastico\" sono inserite le seguenti: \"o all'anno accademico\"; \n al comma 1, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: \"Fino all'attribuzione del trattamento pensionistico spettante e comunque non oltre il 31 dicembre 1997, al personale di cui al presente comma continua ad essere corrisposto il trattamento di servizio, fatti salvi gli eventuali conguagli che si rendano necessari. Il presente comma si applica ai dirigenti scolastici qualora, a seguito dei processi di razionalizzazione della rete scolastica, abbiano perso la sede di titolarit\u00e0\"; \n al comma 2, primo periodo, le parole: \"dal 1 settembre 1997\" sono sostituite dalle seguenti: \"dall'inizio dell'anno scolastico o dell'anno accademico 1997-98\"; \n il comma 3 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"3. Sono fatte salve le cessazioni dal servizio: \n a) del personale cessato dal servizio per invalidit\u00e0 derivante o meno da causa di servizio, nonch\u00e9 di personale privo della vista; \n b) del personale che abbia raggiunto il limite di et\u00e0 per il collocamento a riposo d'ufficio o sia in possesso di un'anzianit\u00e0 contributiva utile a pensione pari o superiore a 40 anni; \n c) del personale che si trovi nella situazione prevista e disciplinata dall'articolo 13, comma 5, lettera c), della legge 23 dicembre 1994, n. 724, ivi compreso quello mantenuto in servizio all'estero ai sensi dell'articolo 18, ottavo comma, della legge 25 agosto 1982, n. 604; \n d) del personale femminile, in applicazione dell'articolo 2, comma 21, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ove non sia gi\u00e0 compreso tra il personale cui \u00e8 consentita la cessazione dal servizio ai sensi del comma 2\"; \n il comma 4 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"4. Fatta salva la possibilit\u00e0 di revoca nel termine stabilito dalle vigenti disposizioni, le domande di dimissioni anticipate, non accolte in quanto non rientranti nel contingente di cui al comma 2, hanno effetto dall'inizio dell'anno scolastico o dell'anno accademico 1998- 99. Ai trattamenti pensionistici del personale di cui al presente comma e di quello di cui al comma 5 continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto.\"; \n al comma 5, le parole da: \"1 settembre 1997\" fino a: \"nell'anno scolastico\" sono sostituite dalle seguenti: \"dall'inizio dell'anno scolastico o dell'anno accademico 1997-98, ai sensi del comma 2, pu\u00f2 chiedere, entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, di essere collocato a riposo nell'anno scolastico o nell'anno accademico\"; \n al comma 6, le parole: \"fino al raggiungimento dell'et\u00e0 stabilita per il collocamento a riposo d'ufficio\" sono sostituite dalle seguenti: \"fino all'esaurimento dei contingenti dei pensionamenti di cui al presente articolo\". \n All'articolo 2, al comma 1, dopo le parole: \"l'esercizio dell'attivit\u00e0\" sono inserite le seguenti: \", con particolare riferimento all'onorabilit\u00e0 e professionalit\u00e0 dei componenti degli organi collegiali\". \n L'articolo 3 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"Art. 3. - (Mobilit\u00e0 lunga). - 1. Le disposizioni del presente articolo sono destinate a favorire piani di gestione delle eccedenze, che presentino rilevanti conseguenze sul piano occupazionale, di lavoratori dipendenti da imprese rientranti nella disciplina relativa all'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0, avuto riguardo alla dimensione delle imprese stesse nel rapporto con il territorio in cui sono ubicate. \n 2. Per le finalit\u00e0 di cui al comma 1, le disposizioni di cui all'articolo 7, comma 7, della legge 23 luglio 1991, n. 223, trovano applicazione, nel limite massimo di 3.500 unit\u00e0 e con riferimento alle unit\u00e0 produttive ubicate sull'intero territorio nazionale, nei confronti dei lavoratori collocati in mobilit\u00e0 entro il 31 dicembre 1998. Il predetto termine \u00e8 fissato al 31 dicembre 1999 per le sole imprese interessate ai contratti d'area di cui all'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, stipulati entro il 15 ottobre 1997. \n 3. Nell'ambito del limite massimo di cui al comma 2, una quota pari al 70 per cento \u00e8 riservata alle unit\u00e0 produttive ubicate nelle aree di cui agli obiettivi n. 1 e n. 2 del regolamento (CEE) n. \n2081/93 del Consiglio, del 20 luglio 1993. \n 4. I lavoratori di cui al comma 2 sono collocati in pensione al raggiungimento dei requisiti individuali per il pensionamento di anzianit\u00e0 previsti dalla disciplina vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto. \n 5. Per i lavoratori collocati in mobilit\u00e0 ai fini del presente articolo, gli oneri conseguenti al permanere nelle liste di mobilit\u00e0 oltre i limiti previsti dall'articolo 7, commi 1, 2 e 4, della citata legge n. 223 del 1991, ivi compreso l'onere relativo alla contribuzione figurativa, sono posti a carico delle imprese che, a tal fine, corrisponderanno all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) i relativi importi alla fine di ciascun anno solare, nella misura corrispondente all'onere sostenuto. \n 6. Le imprese che intendono avvalersi delle disposizioni del presente articolo devono presentare domanda al Ministero del lavoro e della previdenza sociale entro il 31 luglio 1997. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale approva le domande entro il 20 ottobre 1997, secondo criteri di priorit\u00e0 stabiliti tenendo conto della durata precedente del processo che ha causato l'eccedenza di manodopera e della maggiore vicinanza dei requisiti di et\u00e0 e di anzianit\u00e0 contributiva dei lavoratori posseduti al momento della collocazione in mobilit\u00e0 rispetto ai requisiti per il pensionamento di cui al comma 4. \n 7. I lavoratori di cui al comma 2 decadono dai benefici di cui al medesimo comma qualora non accettino di essere impiegati in lavori socialmente utili che si svolgano in un luogo distante non pi\u00f9 di cinquanta chilometri, o comunque raggiungibile in sessanta minuti con mezzi pubblici, dalla residenza del lavoratore, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223. \n 8. Se, entro sei mesi dal termine per l'approvazione da parte del Ministro del lavoro e della previdenza sociale delle domande di cui al comma 6, gli enti locali non hanno predisposto programmi per l'impiego dei lavoratori di cui al presente articolo in lavori socialmente utili o di pubblica utilit\u00e0, le Commissioni regionali per l'impiego provvedono ad accertare, in raccordo con la regione e gli enti locali, le ragioni del mancato utilizzo. \n 9. Per quanto non diversamente disposto, trova applicazione la disciplina relativa all'articolo 7, comma 7, della citata legge n. 223 del 1991.\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-19&atto.codiceRedazionale=097G0264&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:13:35.391728"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n L'Istituto federale di credito agrario per il Piemonte costituito ai sensi dell'art. 14 del regio decreto-legge. 29 luglio 1927, n. 1509, convertito nella legge 5 luglio 1928, n. 1760, assume la denominazione di Istituto federale di credito agrario per il Piemonte e la Liguria ed \u00e8 autorizzato ad esercitare, secondo le norme vigenti, il credito agrario, di esercizio e di miglioramento, anche nella regione ligure.\n All'istituto di cui al comma precedente potranno partecipare, oltre gli attuali partecipanti dell'istituto federale di credito agrario per il Piemonte, le Casse di risparmio e gli istituti ed enti autorizzati all'esercizio del credito agrario nelle due regioni.\n Lo statuto dell'Istituto federale di credito agrario per il Piemonte e la Liguria sar\u00e0 approvato con decreto del Ministro per il tesoro, sentito il Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-12-20&atto.codiceRedazionale=051U1350&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T19:11:47.725698"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 5.2 \n\n Ambito di applicazione \n\n Il presente capo si applica a tutte le misure sanitarie e fitosanitarie di una Parte che possono incidere, direttamente o indirettamente, sul commercio tra le Parti. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-03&atto.codiceRedazionale=15G00149&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-25T09:49:37.204533"} {"text": "\n\n\nArt. 3-bis\n\n(( (Norme in materia di indennit\u00e0 spettanti ai giudici onorari\n di tribunale e ai vice procuratori onorari) ))\n\n\n\n\n((\n\n\n\n\n1. All'articolo 4 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 449, recante norme per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario al nuovo processo penale ed a quello a carico degli imputati minorenni, di cui al decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 273, sono apportate le seguenti modificazioni:\n\na) il comma 1 \u00e8 sostituito dai seguenti:\n \"1. Ai giudici onorari di tribunale spetta un'indennit\u00e0 di euro 98 per le attivit\u00e0 di udienza svolte nello stesso giorno.\n 1-bis. Ai giudici onorari di tribunale spetta un'ulteriore indennit\u00e0 di euro 98 ove il complessivo impegno lavorativo per le attivit\u00e0 di cui al comma 1 superi le cinque ore\";\n\nb) il comma 2 \u00e8 sostituito dai seguenti:\n \"2. Ai vice procuratori onorari spetta un'indennit\u00e0 giornaliera di euro 98 per l'espletamento delle seguenti attivit\u00e0, anche se svolte cumulativamente:\n a) partecipazione ad una o pi\u00f9 udienze in relazione alle quali \u00e8 conferita la delega;\n b) ogni altra attivit\u00e0, diversa da quella di cui alla lettera a), delegabile a norma delle vigenti disposizioni di legge.\n 2-bis. Ai vice procuratori onorari spetta un'ulteriore indennit\u00e0 di euro 98 ove il complessivo impegno lavorativo necessario per lo svolgimento di una o pi\u00f9 attivit\u00e0 di cui al comma 2 superi le cinque ore giornaliere.\n 2-ter. Ai fini dell'applicazione dei commi 1-bis e 2-bis, la durata delle udienze \u00e8 rilevata dai rispettivi verbali e la durata della permanenza in ufficio per l'espletamento delle attivit\u00e0 di cui al comma 2, lettera b), \u00e8 rilevata dal procuratore della Repubblica\".\n\n\n\n\n2. Dall'attuazione del presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. \n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-10-02&atto.codiceRedazionale=008G0174&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T12:49:48.998711"} {"text": "\n\n\n Art. 2 \n ASSUNZIONE APPRENDISTI \n\n\n Non possono essere assunti in qualit\u00e0 di apprendisti i giovani di ambo i sessi che non abbiano compiuto il 14\u00b0 anno di et\u00e0 e che non siano in possesso dei prescritti documenti di lavoro nonch\u00e9 dei requisiti sanciti nella parte quinta del presente contratto, per ciascuna specializzazione. \n Il libretto di lavoro fa fede per il tirocinio compiuto dall'apprendista presso altre ditte e per la specializzazione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-17&atto.codiceRedazionale=060U1326&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:04:07.432027"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n281. Decreto del Presidente della Repubblica 16 febbraio 1955, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, la Cassa scolastica della Scuola media statale \"Dante\" di Ferrara viene eretta in ente morale e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: DE PIETRO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 aprile 1955\n Atti del Governo, registro n. 90, foglio n. 44. - CARLOMAGNO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-04-23&atto.codiceRedazionale=055U0281&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T16:49:35.766081"} {"text": "\n\n\n Articolo 21 \n\n La domanda di estradizione sar\u00e0 inviata per via diplomatica. \n Essa sar\u00e0 accompagnata dall'originale o dalla copia autentica sia di una decisione di condanna esecutiva, sia di un mandato di arresto o di ogni altro atto che abbia la medesima forza, emesso nelle forme prescritte dalla legge dello Stato richiedente. Le circostanze dei fatti per i quali l'estradizione \u00e8 richiesta, il tempo e il luogo in cui sono stati commessi, la qualificazione giuridica e i riferimenti alle disposizioni di legge che sono ad essi applicabili, saranno indicati il pi\u00f9 esattamente possibile. Vi sar\u00e0 inoltre allegata una copia delle disposizioni di legge applicabili nonch\u00e9, nei limiti del possibile, i connotati dell'individuo reclamato e ogni indicazione idonea a determinare la sua identit\u00e0. \n Trattandosi di imputato, sar\u00e0 inoltre allegato l'originale o la copia autentica delle deposizioni dei testimoni e delle dichiarazioni degli esperti ricevute o meno sotto giuramento da un magistrato o da un ufficiale di polizia giudiziaria. \n In tal caso l'estradizione avr\u00e0 luogo soltanto se, secondo le autorit\u00e0 dello Stato richiesto, esistono prove sufficienti tali da giustificare il rinvio a giudizio dello individuo nel caso in cui il delitto fosse stato commesso sul territorio dello Stato richiesto. \n La domanda di estradizione, nonch\u00e9 gli atti e i documenti relativi saranno accompagnati da una traduzione nella lingua della presente convenzione. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-04-05&atto.codiceRedazionale=074U0087&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T06:06:46.569144"} {"text": "\n\n\nArt. 2-ter\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 4 MARZO 2014, N. 46))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-10-31&atto.codiceRedazionale=007G0196&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T16:53:58.909473"} {"text": "\n\n\n Articolo 3 \n\n1. Le Amministrazioni doganali si forniscono reciprocamente, su richiesta o di propria iniziativa, tutte le informazioni che possano essere utili ad assicurare l'esatta: \n\n a) riscossione dei dazi doganali, delle imposte, tasse e tributi applicati dalle Amministrazioni doganali e, in particolare, si forniscono reciprocamente le informazioni utili alla determinazione del valore doganale delle merci e a stabilirne la classificazione tariffaria; \n b) applicazione delle misure di divieto e restrizione all'importazione e all'esportazione; \n c) applicazione delle norme nazionali in materia di origine non coperte da altri accordi conclusi da una delle Parti Contraenti o da entrambe; \n\ne che possano fornire chiarimenti in merito a quanto segue: \n\n a) il traffico illecito di armi, munizioni, materiale nucleare ed esplosivo, nonch\u00e9 le altre sostanze che rappresentano un pericolo per l'ambiente e la salute pubblica; \n b) il traffico di opere d'arte di significativo valore storico, culturale o archeologico; \n c) il traffico di merci soggette ad aliquote di dazi o imposte doganali elevate; \n d) le informazioni statistiche relative alle attivit\u00e0 doganali. \n\n2. Se l'Amministrazione doganale adita non dispone delle informazioni richieste, le cercher\u00e0 con tutti i mezzi a sua disposizione, in conformit\u00e0 alla legislazione in vigore nel territorio del proprio Stato. \n3. L'Amministrazione doganale adita cerca le informazioni come se agisse per se stessa. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-11-24&atto.codiceRedazionale=011G0228&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T19:10:36.174779"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Istituzione del Politecnico di Bari\n\n\n1. \u00c8 istituito il Politecnico di Bari. Esso \u00e8 compreso fra le universit\u00e0 statali previste dall'articolo 1, secondo comma, n. 1), del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni e integrazioni. \n\n\n\n2. Le facolt\u00e0 di ingegneria e di architettura dell'Universit\u00e0 di Bari sono trasferite, con le relative dotazioni organiche, scientifiche, didattiche e strumentali, al Politecnico di Bari a decorrere dall'anno accademico 1991-1992. Il Politecnico subentra in tutti i rapporti giuridici facenti capo all'Universit\u00e0 di Bari relativi al funzionamento delle due facolt\u00e0 in atto alla data di inizio dell'anno accademico 1991-1992. \n\n\n\n3. Il decano del corpo accademico della facolt\u00e0 di ingegneria cura gli atti preliminari all'avvio del Politecnico e attiva le procedure per la elezione degli organi di governo. \n\n\n\n Nota all'art. 8:\n - Il testo dell'art. 1, secondo comma, n. 1), del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, \u00e8 il seguente:\n\n \"TITOLO I\n UNIVERSIT\u00c0 E ISTITUTI SUPERIORI\n Sezione I - ORDINAMENTO\n Capo I\n Fini dell'istruzione superiore e istituti nei quali\n s'impartisce\n Art. 1. - L'istruzione superiore ha per fine di promuovere il progresso della scienza e di fornire la cultura scientifica necessaria per l'esercizio degli uffici e delle professioni.\n Essa \u00e8 impartita, ai fini e agli effetti previsti dal presente testo unico:\n 1) nelle regie universit\u00e0 e nei regi istituti superiori, indicati nelle annesse tabelle A e B;\n 2) nelle universit\u00e0 e negli istituti superiori liberi\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-08-21&atto.codiceRedazionale=090G0297&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T14:47:59.251830"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI \n SONO STATI FATTI SALVI DALLA L. 31 MAGGIO 1995, N. 206. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-08-01&atto.codiceRedazionale=094G0520&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:40:19.578264"} {"text": "\n\n\n Art. 52. \n\n\n Spetta all'assemblea di deliberare: \n 1) sullo statuto del Consorzio, nonch\u00e9 sull'eventuale regolamento interno: \n 2) sul bilancio preventivo e relative variazioni, nonch\u00e9 sul conto consuntivo; \n 3) sui contratti di acquisto e di alienazione; \n 4) sulla accettazione o rifiuto di lasciti e donazioni; \n 5) su ogni altra materia che Importi trasformazione o diminuzione di patrimonio; \n 6) sulla autorizzazione a stare in giudizio; \n 7) sul programma annuale di attivit\u00e0 da svolgere; \n 8) su ogni altro argomento che il Consiglio di presidenza ritenga di sottoporre al suo esame. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-07-28&atto.codiceRedazionale=061U0636&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T18:09:57.240611"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n L'indennizzo e determinato e corrisposto dall'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica secondo le disposizioni della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, e del decreto dei Presidente della Repubblica 25 febbraio 1963, n. 138.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-12-28&atto.codiceRedazionale=064U1366&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T01:11:10.894108"} {"text": "\n\n\nTabella organica dell'istituto professionale di Stato per l'industria e l'artigianato di Venezia-Mestre \n Numero \n Qualifica dei posti \n\n Personale di ruolo \n\n1. Preside senza insegnamento (i categoria)................ 1 \n2. Cattedre di insegnamento (ruolo A)...................... 7 \n3. Insegnanti tecnici pratici (1).......................... 8 \n4. Segretario economo...................................... 1 \n5. Applicati............................................... 1 \n\n Personale incaricato \n\n6. Incarichi d'insegnamento per complessive ore 148 setti- \n manali \n7. Insegnanti tecnici pratici (1).......................... 8 \n8. Applicati............................................... 2 \n9. Persone di servizio..................................... 5 \n\n (1) Il trattamento economico e di carriera \u00e8 quello previsto per gli insegnanti tecnici pratici degli istituti tecnici. \n\nN.B. - Fermo restando il numero complessivo del posti di ruolo e di quelli da affilare per incarico, le materie costituenti le cattedre di insegnamento e le qualifiche da attribuire al personale tecnico saranno determinate con decreto del Ministro per la pubblica istruzione. \n\n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n Il Ministro per la pubblica istruzione \n BOSCO \nIl Ministro per il tesoro \n TAVIANI \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-04-24&atto.codiceRedazionale=061U1883&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T15:29:11.503953"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n\n Con apposito atto da rendersi esecutorio, come gli eventuali atti addizionali, con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il parere del Consiglio di Stato, saranno regolate le modalit\u00e0 per la concessione di sola costruzione alla Societ\u00e0 anonima per l'Esercizio di Pubblici Servizi (S.E.P.S.A.) delle opere di cui all'art. 1 della presente legge e per il rimborso alla Societ\u00e0 delle spese di cui al successivo art. 5 della legge medesima entro i limiti da detto articolo stabiliti.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-05-19&atto.codiceRedazionale=050U0225&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:43:29.074541"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 161 \n\n 1. Il sistema si applica ai proventi che derivano ad uno Stato ACP dall'esportazione dei prodotti elencati all'articolo 148 se, nell'anno che precede quello di applicazione, i proventi da esportazione di ciascun prodotto per qualsiasi destinazione, al netto delle riesportazioni, hanno costituito per tale Stato almeno il 6% dei proventi totali delle esportazioni di merci. Per il sisal si applica la percentuale del 4,5%. \n 2. La percentuale fissata al paragrafo 1 \u00e8 dell'1,5% nel caso degli Stati ACP meno sviluppati, senza accesso sul mare e insulari. \n 3. Qualora, in seguito ad una calamit\u00e0 naturale, la produzione del prodotto considerata abbia subito un calo notevole nell'anno che precede quello di applicazione, la percentuale di cui al paragrafo 1 viene calcolata in base alla media dei proventi da esportazione del prodotto in questione nei primi tre anni di riferimento anzich\u00e9 in base ai proventi complessivi da esportazione relativi all'anno che precede quello di applicazione. \n Per calo notevole della produzione si intende un calo di almeno il 50% rispetto alla produzione media dei primi tre anni di riferimento. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-03-29&atto.codiceRedazionale=086U0081&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T19:51:06.657753"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n L'articolo 9 della legge 10 maggio 1976, n. 249, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Entro il 31 gennaio di ogni anno il Ministro per il tesoro presenta al Parlamento una relazione sulla stima della previsione di cassa della gestione del bilancio, articolata secondo i criteri della classificazione economica, nonch\u00e9 della gestione di tesoreria relativa all'anno in corso. Con la stessa relazione il Ministro per il tesoro presenta al Parlamento una stima della previsione di cassa per l'intero settore pubblico (inteso come l'insieme della pubblica amministrazione, delle aziende autonome, degli enti ospedalieri, delle aziende municipalizzate; degli enti portuali e dell'Ente nazionale per l'energia elettrica), con riferimento agli indirizzi di politica economica generale e nell'ambito di una valutazione dei flussi finanziari e del credito totale interno per l'anno in corso.\n Entro la fine del mese successivo a ciascun trimestre, il Ministro per il tesoro presenta al Parlamento una relazione sui risultati della gestione di cassa del bilancio e della tesoreria, con l'aggiornamento della stima della previsione di cassa della gestione del bilancio, della gestione di tesoreria e dell'intero settore pubblico, come sopra definito, relativa all'intero anno. Nella prima relazione trimestrale sono contenuti specifici elementi di informazione sulla consistenza dei residui passivi, sulla loro struttura per et\u00e0 e sul ritmo annuale del loro processo di smaltimento\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-07-23&atto.codiceRedazionale=077U0407&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T17:29:05.903728"} {"text": "\n\n\nArt. 89\n Lezioni private\n\n\n\n Al personale docente non \u00e8 consentito impartire lezioni private ad alunni del proprio istituto.\n Il personale docente, ove assuma lezioni private, \u00e8 tenuto ad informare il direttore didattico o il preside, al quale deve altres\u00ec comunicare il nome degli alunni e la loro provenienza.\n Ove le esigenze di funzionamento della scuola lo richiedano, il direttore didattico o il preside possono vietare l'assunzione di lezioni private o interdirne la continuazione, sentito il consiglio di circolo o di istituto.\n Avverso il provvedimento del direttore didattico o del preside \u00e8 ammesso ricorso al provveditore agli studi, che decide in via definitiva, sentito il parere del consiglio scolastico provinciale.\n Nessun alunno pu\u00f2 essere giudicato da docente dal quale abbia ricevuto lezioni private; sono nulli gli scrutini o le prove di esame svoltisi in contravvenzione a tale divieto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-09-13&atto.codiceRedazionale=074U0417&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T04:58:25.928747"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 6 \n Spettro radio \n\n 1. Sulla base dei successi conseguiti fino ad oggi nell'ambito dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni, le Parti convengono di continuare la cooperazione e il sostegno reciproco nelle questioni attinenti lo spettro radio. \n 2. In tale contesto le parti favoriscono assegnazioni di frequenze adeguate per GALILEO allo scopo di assicurare la disponibilit\u00e0 dei servizi di GALILEO a vantaggio degli utenti di tutto il mondo, ed in particolare in Israele e nella Comunit\u00e0. \n 3. Inoltre, le Parti riconoscono che \u00e8 importante proteggere le frequenze della radionavigazione da interruzioni e interferenze. A tal fine, identificano le fonti di interferenza e cercano soluzioni reciprocamente accettabili per combattere tali interferenze. \n 4. Le Parti convengono di incaricare il Comitato di cui all'articolo 14 di definire i meccanismi atti ad assicurare contatti e collaborazioni efficaci in tale settore. \n 5. Nessuna disposizione del presente accordo pu\u00f2 essere interpretata come deroga alle disposizioni applicabili della Unione internazionale delle telecomunicazioni, ivi compresi i regolamenti dell'ITU. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-08&atto.codiceRedazionale=008G0073&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T14:44:54.053040"} {"text": "\n\n\n Art. 2. \n\n\n La Sezione autonoma per il finanziamento di opere pubbliche e di impianti di pubblica utilit\u00e0 ha per oggetto l'erogazione di mutui a favore di Enti pubblici aventi giurisdizione nella sfera di competenza territoriale della Sezione, nonch\u00e9 a favore di consorzi, aziende autonome e societ\u00e0 dagli Enti stessi costituite, nonch\u00e9 - infine - a favore di imprese di nazionalit\u00e0 italiana, operanti nella sfera di competenza territoriale della Sezione, che abbiano ottenuto dagli Enti predetti concessioni relative ad opere pubbliche od impianti di pubblica utilit\u00e0. \n I mutui di cui al comma precedente possono essere fatti in contanti o in obbligazioni, con le modalit\u00e0 ed i limiti previsti dagli articoli 2, 3 e 4 della legge 11 marzo 1958, n. 238. \n La Sezione potr\u00e0 emettere - in serie speciali - anche obbligazioni in valuta estera mediante collocamento delle stesse in Paesi esteri, con l'osservanza delle norme valutarie vigenti, al momento dell'emissione dei titoli. \n L'emissione delle obbligazioni \u00e8 regolata dall'art. 3 della legge 11 marzo 1958, n. 238, e, per quanto in essa non previsto, dalle norme vigenti sul credito fondiario. \n L'ammontare complessivo delle obbligazioni emesse dalla Sezione non potr\u00e0 eccedere il limite previsto dal primo comma dell'art. 1 della legge 29 luglio 1949, n. 474. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-06-03&atto.codiceRedazionale=059U0320&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T03:57:14.770607"} {"text": "\n\n\n\n\n Dichiarazione a verbale n. 1 \n\n Dalla pubblicazione della presente convenzione, con l'entrata in funzione del sistema informativo NSIASN, decade automaticamente l'obbligo di aggiornamento del libretto sanitario dell'assistito. \n\n Dichiarazione a verbale n. 2 \n\n Il Ministero della salute si impegna a verificare la possibilit\u00e0 di estendere la copertura assicurativa, di cui all'articolo 13 del presente accordo, anche alle spese legali sostenute dal medico per fatti inerenti l'attivit\u00e0 svolta per conto del Ministero, nei procedimenti giudiziari conclusi con esito favorevole al medico stesso. \n\n Dichiarazione a verbale n. 3 \n\n Le parti si impegnano a rivedersi in occasione dell'entrata a regime del sistema NSIASN al fine di esaminare le problematiche connesse e i relativi oneri. \n\n Dichiarazione a verbale n. 4 \n\n Le parti concordano di rimandare alla contrattazione per il rinnovo dell'accordo della medicina generale la possibilit\u00e0 di far eseguire dal medico di continuit\u00e0 assistenziale le visite preventive d'imbarco in caso di non reperibilit\u00e0 del medico fiduciario. \n\n Dichiarazione a verbale n. 5 \n\n Il Ministero della salute si impegna ad emanare nel termine di 90 giorni dalla pubblicazione del presente accordo una circolare esplicativa sulle prestazioni di cui alla lettera B del nomenclatore tariffario dell'allegato \u00abD\u00bb dell'ACN del 23 marzo 2005, con autorizzazione dell'Ufficio SASN competente. \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-08-27&atto.codiceRedazionale=012G0164&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T15:37:19.759717"} {"text": "\n\n\n Art. 139. \n\n (Resistenza, minaccia o ingiuria a sentinella, vedetta o scolta). \n\n Il militare, che non ottempera all'ingiunzione fatta da una sentinella, vedetta o scolta, nella esecuzione di una consegna ricevuta, \u00e8 punito con la reclusione militare da uno a tre anni. \n\n Si applica la reclusione militare da due a cinque anni al militare, che minaccia o ingiuria una sentinella, vedetta o scolta. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:relazione.e.regio.decreto:1941-02-20;303", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T14:09:42.292070"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n Alla societ\u00e0 denominata \"Centro per gli studi di tecnica navale\" con sede in Genova, costituita ai sensi dell'articolo 1 della legge 5 maggio 1976, n. 259, \u00e8 affidato, in aggiunta alle finalit\u00e0 previste dall'articolo 2 della stessa legge, il compito di attuare e promuovere programmi di sviluppo, sperimentazione, progettazione, preindustrializzazione dei prototipi, nel settore della costruzione e della propulsione navale, avuto anche riguardo alle esigenze determinate dai processi di ristrutturazione e razionalizzazione dell'industria navalmeccanica e dagli interventi a sostegno dell'industria stessa.\n Alla predetta societ\u00e0 pu\u00f2 essere concesso un contributo determinato in misura pari al novanta per cento delle spese previste da ciascun programma per la realizzazione delle finalit\u00e0 e dei compiti di cui al precedente comma.\n Per l'attuazione dei propri compiti, la societ\u00e0 ha facolt\u00e0 di stipulare contratti con aziende operanti nel settore della costruzione e della propulsione navale nonch\u00e9 con universit\u00e0 ed enti pubblici che operano nel settore della ricerca.\n\n NOTE\n\n Nota all'art. 1, primo comma:\n - Il testo degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 1976, n. 259, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 1. - L'Istituto per la ricostruzione industriale, direttamente o tramite societ\u00e0 finanziarie da esso controllate, \u00e8 autorizzato a costituire una societ\u00e0 a prevalente partecipazione statale per lo sviluppo delle attivit\u00e0 di ricerca applicata nel settore della costruzione e della propulsione navale.\n Alla predetta societ\u00e0 possono partecipare:\n societ\u00e0 di costruzione e di riparazione navali;\n societ\u00e0 armatoriali;\n societ\u00e0 operanti nel campo della propulsione navale;\n Art. 2. - La societ\u00e0 di cui all'articolo 1 ha lo scopo di:\n a) promuovere e sviluppare ricerche applicate nel campo delle metodologie della progettazione e delle tecnologie della costruzione e della propulsione navale;\n b) stabilire e sviluppare rapporti di collaborazione con enti e associazioni nazionali ed esteri;\n c) contribuire alla preparazione di personale tecnico specializzato nell'applicazione delle tecnologie promosse;\n d) partecipare con rilevazioni e controlli alle prove sia in officina che in mare\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-04-11&atto.codiceRedazionale=085U0122&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T23:42:03.578130"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVista la direttiva n. 71/118/CEE del 15 febbraio 1971, relativa a problemi sanitari in materia di scambi di carni fresche di volatili da cortile, modificata dalla direttiva n. 75/431/CEE del 10 luglio 1975;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 10 agosto 1972, n. 967, concernente la disciplina sanitaria della produzione e del commercio dei volatili, dei conigli allevati e della selvaggina, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1976, n. 1000, ed in particolare l'articolo 3, secondo comma, lettera c), che ha stabilito la data del 15 agosto 1981 quale termine per l'adeguamento da parte degli stabilimenti alle disposizioni relative alla macellazione ed alla eviscerazione;\n\n\n\n\n\n\nVista la direttiva n. 81/578 del 21 luglio 1981 con la quale gli Stati membri sono stati autorizzati a prorogare fino al 15 agosto 1982 il termine della deroga relativa alla produzione e commercializzazione di volatili da cortile parzialmente eviscerati;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 4 settembre 1981, n. 496, convertito, con modificazioni, nella legge 4 novembre 1981, n. 618, con il quale \u00e8 stato approvato il differimento del termine previsto dall'articolo 3, secondo comma, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1976, n. 1000;\n\n\n\n\n\n\nVista la direttiva n. 82/532/CEE del 19 luglio 1982, recante nuove modifiche alla citata direttiva n. 71/118/CEE, con la quale gli Stati membri sono autorizzati a prorogare ulteriormente fino al 31 marzo 1984 il termine della deroga relativa alla produzione e commercializzazione di volatili da cortile parzialmente eviscerati;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1982, n. 503, concernente attuazione delle direttive CEE numeri 71/118, 75/431 e 78/50 relative a problemi sanitari in materia di scambi di carni fresche di volatili da cortile nonch\u00e9 della direttiva CEE n. 77/27 relativa alla bollatura dei grandi imballaggi di carni fresche di volatili da cortile;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 2 agosto 1982, n. 491, convertito nella legge 27 settembre 1982, n. 685, con il quale \u00e8 stato approvato l'ulteriore differimento del termine previsto dall'articolo 3, secondo comma, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1976, n. 1000;\n\n\n\n\n\n\nVista la direttiva n. 84/186/CEE del 26 marzo 1984, recante nuove modifiche alla citata direttiva n. 71/118/CEE, con la quale gli Stati membri sono autorizzati a prorogare ulteriormente fino al 30 giugno 1984 il termine della deroga relativa alla produzione e commercializzazione dei volatili da cortile parzialmente eviscerati, in attesa che vengano modificate e meglio definite le metodiche dell'ispezione veterinaria del pollame macellato, nonch\u00e9 regolato il problema del finanziamento dei costi dell'ispezione stessa;\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che il Governo italiano intende avvalersi della facolt\u00e0 di proroga, nella considerazione che gli aspetti igienico-sanitari della produzione e della commercializzazione dei volatili da cortile debbono essere riesaminati in sede comunitaria ed al fine di evitare turbative nell'approvvigionamento di carni agricole;\n\n\n\n\nRitenuta pertanto la straordinaria necessit\u00e0 ed urgenza di prorogare ulteriormente fino al 30 giugno 1984 il predetto termine che andr\u00e0 a scadere il 31 marzo 1984;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30 marzo 1984;\n\n\n\n\nSulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della sanit\u00e0;\n\nEMANA\n il seguente decreto:\nArt. 1\n\n\n Il termine previsto dall'articolo 3, secondo comma, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1976, n. 1000, differito al 15 agosto 1982 con il decreto-legge 4 settembre 1981, n. 496, convertito, con modificazioni, nella legge 4 novembre 1981, n. 618, e prorogato al 31 marzo 1984 con decreto-legge 2 agosto 1982, n. 491, convertito nella legge 27 settembre 1982, n. 685, \u00e8 ulteriormente prorogato al 30 giugno 1984.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-03-31&atto.codiceRedazionale=084U0044&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T03:53:19.057592"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Il presente decreto sar\u00e0 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Roma, add\u00ec 23 febbraio 1988\nIl presente decreto sar\u00e0 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nRoma, add\u00ec 23 febbraio 1988 Il Ministro della sanit\u00e0 DONAT CATTIN Il Ministro dell'interno FANFANI Il Ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato BATTAGLIA Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale FORMICA\nVisto, il Guardasigilli: VASSALLI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-03-21&atto.codiceRedazionale=088G0129&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:46:29.226508"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI\n\n\n\nVisto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, ed in particolare l'articolo 2, modificato dall'articolo 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69, secondo cui sono individuati i termini entro i quali devono concludersi i procedimenti amministrativi;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, e successive modificazioni, recante \u00abIstituzione del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233, e successive modificazioni, recante \u00abRegolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali, a norma dell'articolo 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, recante il \u00abCodice dei beni culturali e del paesaggio\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa del 12 gennaio 2010 concernente le linee di indirizzo per l'attuazione dell'articolo 7 della legge 19 giugno 2009, n. 69;\n\n\n\n\nTenuto conto che ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, e delle citate linee di indirizzo sono fatti salvi i termini dei procedimenti amministrativi previsti da disposizioni di legge;\n\n\nTenuto conto altres\u00ec che ai sensi dell'articolo 7, comma 4 della legge 19 giugno 2009, n. 69, \u00abper i procedimenti di verifica o autorizzativi concernenti i beni storici, architettonici, culturali, archeologici, artistici e paesaggistici restano fermi i termini stabiliti dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42\u00bb;\n\n\nPreso atto che i procedimenti, per i quali il presente decreto o il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui termini superiori ai novanta giorni non fissano alcun termine, si concludono nel termine generale di trenta giorni, stabilito dal citato articolo 2, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241;\n\n\n\n\nRitenuto di dover procedere all'individuazione dei termini, non superiori a novanta giorni, dei procedimenti di competenza del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali;\n\n\n\n\nEffettuata la ricognizione dei procedimenti di competenza delle strutture del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali;\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 25 ottobre 2010;\n\n\nSulla proposta del Ministro per i beni e le attivit\u00e0 culturali, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e con il Ministro per la semplificazione normativa;\n\nAdotta\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n Ambito di applicazione\n\n\n1. Il presente regolamento si applica ai procedimenti amministrativi attribuiti alla competenza del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali che conseguano obbligatoriamente ad iniziativa di parte ovvero debbano essere promossi d'ufficio, i cui termini non siano superiori a novanta giorni. \n\n\n\n2. Ciascun procedimento si conclude nel termine stabilito nella tabella di cui all'allegato 1 che forma parte integrante del presente regolamento. \n\n\n\n Avvertenza: \n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'Amministrazione competente in materia, ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge, alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. \n Note alle premesse: \n - Si riporta il testo dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante \u00abDisciplina dell'attivit\u00e0 di governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri\u00bb, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 12 settembre 1988, n. 214: \n \u00abArt. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare: \n a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonch\u00e9 dei regolamenti comunitari; \n b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale; \n c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge; \n d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge; \n e). \n 2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potest\u00e0 regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari. \n 3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge.\n I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione. \n 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di \u00abregolamento\u00bb, sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. \n 4-bis. L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei principi posti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l'osservanza dei criteri che seguono: \n a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione; \n b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilit\u00e0 eliminando le duplicazioni funzionali; \n c) previsione di strumenti di verifica periodica dell'organizzazione e dei risultati; \n d) indicazione e revisione periodica della consistenza delle piante organiche; \n e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unit\u00e0 dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali. \n 4-ter. Con regolamenti da emanare ai sensi del comma 1 del presente articolo, si provvede al periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di abrogazione implicita e all'espressa abrogazione di quelle che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o sono comunque obsolete.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, recante \u00abNuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi\u00bb, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 18 agosto 1990, n. 192: \n \u00abArt. 2 (Conclusione del procedimento). - 1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. \n 2. Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni. \n 3. Con uno o pi\u00f9 decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta dei Ministri competenti e di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, sono individuati i termini non superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali.\n Gli enti pubblici nazionali stabiliscono, secondo i propri ordinamenti, i termini non superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi i procedimenti di propria competenza. \n 4. Nei casi in cui, tenendo conto della sostenibilit\u00e0 dei tempi sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa, della natura degli interessi pubblici tutelati e della particolare complessit\u00e0 del procedimento, sono indispensabili termini superiori a novanta giorni per la conclusione dei procedimenti di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali, i decreti di cui al comma 3 sono adottati su proposta anche dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa e previa deliberazione del Consiglio dei ministri. I termini ivi previsti non possono comunque superare i centottanta giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione. \n 5. Fatto salvo quanto previsto da specifiche disposizioni normative, le autorit\u00e0 di garanzia e di vigilanza disciplinano, in conformit\u00e0 ai propri ordinamenti, i termini di conclusione dei procedimenti di rispettiva competenza. \n 6. I termini per la conclusione del procedimento decorrono dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento \u00e8 ad iniziativa di parte. \n 7. Fatto salvo quanto previsto dall'art. 17, i termini di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni, per l'acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualit\u00e0 non attestati in documenti gi\u00e0 in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. Si applicano le disposizioni dell'art. 14, comma 2. \n 8. La tutela in materia di silenzio dell'amministrazione \u00e8 disciplinata dal codice del processo amministrativo. \n 9. La mancata emanazione del provvedimento nei termini costituisce elemento di valutazione della responsabilit\u00e0 dirigenziale.\u00bb. \n - Il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante \u00abIstituzione del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 26 ottobre 1998, n. 250. \n - Il decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233, recante \u00abRegolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali, a norma dell'art. 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296\u00bb, \u00e8 pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 15 dicembre 2007, n. 291. \n - Il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante \u00abCodice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137\u00bb, \u00e8 pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 24 febbraio 2004, n. 45. \n - Il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa 12 gennaio 2010, recante \u00abApprovazione delle linee di indirizzo per l'attuazione dell'art. 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 1\u00b0 aprile 2010, n. 76. \n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-02-25&atto.codiceRedazionale=011G0043&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T22:24:41.673254"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008, N.112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133)). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-04-30&atto.codiceRedazionale=083U0133&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T07:49:25.533135"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n\n\n Nei confronti del personale rivestito delle qualifiche dirigenziali di qualsiasi livello l'incarico delle funzioni proprie della qualifica superiore, con il trattamento previsto dall'articolo 5 della legge 15 febbraio 1967, n. 40, \u00e8 attribuito, in ogni caso, con decreto del Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile, sentito il consiglio d'amministrazione dell'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-08-31&atto.codiceRedazionale=074U0396&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T05:07:33.823872"} {"text": "\n\n\n Articolo 45 \n Responsabilit\u00e0 della ferrovia per i suoi agenti \n\n La ferrovia risponde dei suoi agenti e delle altre persone di cui si serve per l'effettuazione del trasporto. \n Tuttavia, se, a richiesta del viaggiatore, tali agenti e altre persone compiono delle prestazioni che non competono alla ferrovia, essi sono considerati come operanti per conto del viaggiatore al quale rendono queste prestazioni. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-01-30&atto.codiceRedazionale=084U0976&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T00:49:34.843640"} {"text": "\n\n\nArt. 15\n Gestione dei capitoli di spesa\n\n\n1. Ciascun Servizio attende alla gestione dei capitoli di spesa attinenti alle proprie competenze e alla predisposizione dei relativi atti amministrativi.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-07-29&atto.codiceRedazionale=087U0306&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:23:12.976519"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Possesso dei requisiti ed esclusione dal concorso\n\n\n1. I candidati devono essere in possesso dei requisiti di ammissione al concorso prescritti dall'art. 24-quater del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione.\n\n\n\n2. Sono esclusi dal concorso coloro che nel biennio precedente la data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione abbiano riportato un giudizio complessivo inferiore a \"buono\" o che nel medesimo periodo abbiano riportato sanzioni disciplinari pi\u00f9 gravi della deplorazione.\n\n\n\n3. \u00c8 inoltre escluso dal concorso, a norma dell'art. 93 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, il personale sospeso cautelarmente dal servizio.\n\n\n\n4. L'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti richiesti \u00e8 disposta con decreto motivato del capo della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza.\n\n\n\n Note all'art. 3:\n - Per il testo dell'art. 24-quater del D.P.R. n. 335/1982 si veda in nota alle premesse.\n - L'art. 93 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con D.P.R. n. 3/1957, \u00e8 cos\u00ec formulato:\n \"Art. 93 (Esclusione dagli esami e dagli scrutini). - L'impiegato sospeso ai sensi degli articoli 91 e 92 \u00e8 escluso dagli esami o dagli scrutini di promozione.\n Quando l'impiegato \u00e8 stato deferito al giudizio della commissione di disciplina, il Ministro, anche se non ha disposto la sospensione cautelare, pu\u00f2, sentito il consiglio d'amministrazione, escludere l'impiegato dall'esame o dallo scrutinio\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-11-28&atto.codiceRedazionale=096G0628&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T19:29:52.873742"} {"text": "\n\n\nArt. 579\n Utilizzazione in altri compiti o funzioni\n\n\n1. Gli impiegati appartenenti al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, se riconosciuti permanentemente non idonei agli specifici compiti del ruolo di appartenenza, possono essere trasferiti, a domanda, con decreto del provveditore agli studi, su parere favorevole del consiglio di amministrazione provinciale, sempre che vi sia disponibilit\u00e0 di posti, in altro profilo professionale della medesima qualifica funzionale per i cui compiti sia loro riconosciuta la necessaria idoneit\u00e0. \n\n\n\n2. L'inidoneit\u00e0 permanente ai compiti del ruolo di appartenenza deve essere accertata in conformit\u00e0 a quanto previsto dagli articoli 71 e 130 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3. Il collegio medico accerta anche l'idoneit\u00e0 a nuovi compiti. \n\n\n\n3. Gli impiegati trasferiti conservano l'anzianit\u00e0 di carriera acquisita e sono collocati in ruolo nel posto loro spettante secondo tale anzianit\u00e0. \n\n\n\n Nota all'art. 579:\n - Il testo degli articoli 71 e 130 del testo unico approvato con D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3 \u00e8 il seguente:\n \"Art. 71. (Dispensa dal servizio per infermit\u00e0). - Scaduto il periodo massimo previsto per l'aspettativa per infermit\u00e0 dall'art. 68 o dall'art. 70, l'impiegato che risulti non idoneo per infermit\u00e0 a riprendere servizio \u00e8 dispensato ove non sia possibile utilizzarlo, su domanda, in altri compiti attinenti alla sua qualifica.\n Si applicano al procedimento di dispensa le norme di cui agli articoli 129 e 130\".\n \"Art. 130. (Accertamento sanitario per la dispensa). - Quando la dispensa debba avvenire per motivi di salute si procede all'accertamento delle condizioni di salute dell'impiegato mediante visita medica collegiale.\n L'impiegato ha diritto di farsi assistere da un medico di propria fiducia\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-05-19&atto.codiceRedazionale=094G0291&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T22:12:57.681923"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n La RAI, a chiusura di ciascun anno, rimetter\u00e0 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la relativa fattura corredata dalla distinta dei programmi destinati all'estero. La fattura sar\u00e0 firmata dai rappresentanti della RAI. La fattura per l'anno 1975 sar\u00e0 relativa alle trasmissioni del periodo 11 agosto-31 dicembre 1975. I conseguenti rapporti finanziari sono definiti ai sensi del penultimo comma dell'art. 20 della legge 14 aprile 1975, n. 103. \n La RAI si impegna inoltre a mettere a disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ogni volta che questa ne faccia richiesta, i programmi trasmessi nel corso del mese per la visione o l'ascolto. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-02-18&atto.codiceRedazionale=075U0859&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T00:02:12.128208"} {"text": "\n\n\nArt. 29\n Disposizioni transitorie e finali\n\n\n1. Per i dispositivi di cui all'articolo 110, paragrafi 3 e 4 del regolamento continua ad applicarsi la normativa nazionale nella misura necessaria all'applicazione di tali disposizioni, fino alle date in esso indicate. \n\n\n\n2. Per i dispositivi immessi in commercio ai sensi dell'articolo 110 del regolamento con un certificato emesso ai sensi della direttiva n. 98/79/CE, l'organismo notificato che lo ha rilasciato continua ad essere responsabile dell'appropriata sorveglianza di tutti i requisiti applicabili relativi al dispositivo che ha certificato, ed \u00e8 soggetto alla sorveglianza da parte del Ministero della salute. \n\n\n\n3. Fino alla pubblicazione dell'avviso di cui all'articolo 34, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 2017/745, per i dispositivi immessi sul mercato ai sensi degli articoli 5 e 110, paragrafo 3, del regolamento, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 8, commi 7 e 8 e all'articolo 9, comma 9, del decreto legislativo 8 settembre 2000, n. 332; continuano ad applicarsi, inoltre, le disposizioni contenute nel decreto applicativo di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 8 settembre 2000, n. 332, nonch\u00e9 le procedure nazionali implementate nell'ambito del Nuovo sistema informativo sanitario per la notifica delle informazioni relative alla vigilanza e agli studi delle prestazioni di cui agli articoli 13 e 14 del presente decreto. \n\n\n\n4. Dalla data di pubblicazione dell'avviso di cui all'articolo 34, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 2017/745 e fino alle date di abrogazione di cui al successivo articolo 30, commi 2, 3, 4, 5 e 6 al fine di ottemperare agli obblighi previsti dalle disposizioni del regolamento per quanto riguarda lo scambio di informazioni tra cui, in particolare, quelle riguardanti gli studi delle prestazioni, i rapporti di vigilanza, le registrazioni di dispositivi e operatori economici, nonch\u00e9 le notifiche di certificazione \u00e8 consentito l'impiego delle modalit\u00e0 di comunicazione dettate dalle disposizioni di cui al comma 3. \n\n\n\n5. Per quanto non previsto dal presente articolo, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 110 del regolamento. \n\n\n\n Note all'art. 29: \n - Per i riferimenti al Regolamento (CE) 5 aprile 2017, n. 2017/746/UE, si veda nelle note alle premesse. \n - La Direttiva 27 ottobre 1998, n. 98/79/CE, relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro, \u00e8 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Comunit\u00e0 europea 7 dicembre 1998, n. L 331. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-09-13&atto.codiceRedazionale=22G00146&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T13:32:25.420000"} {"text": "\n\n\n Art. 74. \n\n\n\n\n\n((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 27 LUGLIO 1967, N.658))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-01-15&atto.codiceRedazionale=062U2109&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T04:47:00.814409"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.L. 31 MARZO 2011, N. 34, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 26 MAGGIO 2011, N. 75))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-03-08&atto.codiceRedazionale=010G0048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:46:00.350468"} {"text": "\n\n\n Art. 1297. \n (Responsabilit\u00e0 del costruttore). \n\n Le disposizioni degli articoli 240, 855 si applicano anche ai contratti anteriori all'entrata in vigore del codice se l'opera o singole parti di essa siano compiute o comunque alla loro consegna si addivenga dopo l'entrata in vigore del codice. Quando la consegna sia stata effettuata anteriormente a tale epoca, la prescrizione prevista nelle norme predette decorre dalla data di entrata in vigore del codice, a meno che, secondo le disposizioni della legge anteriore, l'azione sia gi\u00e0 prescritta a tale data o il termine ancora utile sia pi\u00f9 breve di due anni. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-30;327", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T21:21:24.727544"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 26 MARZO 2001, N. 151 ))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-12-21&atto.codiceRedazionale=096G0661&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T18:42:34.244862"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841 e 18 maggio 1951, n. 333;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisto il proprio decreto 7 febbraio 1951, n. 67;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Molise - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di Galante Maria fu Gaetano, per i terreni ricadenti nel comune di Lesina (provincia di Foggia), della superficie di Ha. 124.88.51;\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che la sunnominata Galante Maria fu Gaetano non \u00e8 stata ammessa al beneficio di conservare definitivamente una parte dei terreni costituenti il terzo residuo, di cui all'art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per non aver ottemperato a tutti gli adempimenti previsti nello stesso art. 9;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 12 dicembre 1951, della Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato il piano particolareggiato di espropriazione, compilato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Molise - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di Galante Maria fu Gaetano per i terreni ricadenti nel comune di Lesina (provincia di Foggia), della superficie di Ha. 124.88.51 descritti nell'allegato 1 al presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-04-19&atto.codiceRedazionale=052U0294&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T17:21:09.410808"} {"text": "\n\n\n Art. 11. \n\n Con decreto del Ministro di grazia e giustizia potr\u00e0 essere consentito ai notai di trasmettere, unitamente alla scheda di cui al precedente art. 2, un supporto magnetico, con le caratteristiche stabilite dallo stesso decreto, contenente i medesimi dati riportati nella scheda stessa. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-01-24&atto.codiceRedazionale=084U0956&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T00:58:13.325262"} {"text": "\n\n\nArt. 47\n\n\n\n \u00c8 autorizzato il pagamento delle spese del Ministero della pubblica istruzione, per l'anno finanziario 1971, in conformit\u00e0 dell'annesso stato di previsione (Tabella n. 7). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-04-30&atto.codiceRedazionale=071U0206&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T10:23:35.927269"} {"text": "\n\n\nArt. 75\n (R)\n Decadenza dai benefici\n\n\n\n1.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-02-20&atto.codiceRedazionale=000G0047&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T10:36:07.992487"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 21. \n\n In conformit\u00e0 all'articolo 102 della Carta delle Nazioni Unite, la presente Convenzione sar\u00e0 registrata presso il Segretariato delle Nazioni Unite a richiesta del Direttore generale dell'Unesco. \n\n IN FEDE DI CHE i sottoscritti rappresentanti, debitamente autorizzati, hanno firmato la presente Convenzione. \n\n Fatto a Parigi il 21 dicembre 1979 in inglese, spagnolo, francese e russo, i quattro testi facenti egualmente fede, in un solo esemplare che verr\u00e0 depositato negli archivi dell'Unesco e di cui una copia conforme verr\u00e0 consegnata a tutti gli Stati menzionati agli articoli 15 e 16 e all'Organizzazione delle Nazioni Unite. \n\n (Seguono le firme). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-06-21&atto.codiceRedazionale=082U0376&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T13:38:24.859594"} {"text": "\n\n\n Articolo 3 \n\n MODALIT\u00c0 DELLA COOPERAZIONE \n\nLe Parti, al fine di dare attuazione alle disposizioni dell'articolo 2, in conformit\u00e0 alla legislazione nazionale e agli obblighi internazionale dei rispettivi Paesi, collaborano tramite: \n\n a) Lo scambio sistematico e dettagliato su richiesta o di propria iniziativa di informazioni, di notizie ed esperienze attinenti alle varie forme di criminalit\u00e0 organizzata e alla lotta contro di essa; \n b) Il costante e reciproco aggiornamento sulle attuali minacce della criminalit\u00e0 organizzata, nonch\u00e9 sulle tecniche e sulle strutture organizzative predisposte per combatterle, anche attraverso scambi di esperti e la programmazione, nei due Paesi, di seminari e corsi di addestramento comuni in specifiche tecniche investigative e operative; \n c) Lo scambio delle informazioni sugli strumenti legislativi e scientifici al fine di combattere il crimine, compresse le informazioni sull'analisi della minaccia criminale; \n d) Lo scambio delle informazioni sulla formazione dei funzionari di polizia e sull'utilizzo di tecniche specialistiche per il contrasto della criminalit\u00e0, ivi compreso l'impiego di unit\u00e0 cinofile antidroga; \n e) Lo scambio delle informazioni su nuovi tipi di sostanze stupefacenti e psicotrope, sui luoghi e sui metodi di produzione, sui canali e mezzi usati dai trafficanti e sulle tematiche di occultamento, sulle variazioni dei prezzi di dette sostanze, nonch\u00e9 sulle tecniche di analisi; \n f) L'adozione delle misure necessarie al fine di coordinare l'attuazione di speciali tecniche investigative, come le consegne controllate, l'acquisto controllato, le operazioni sottocopertura e di sorveglianza; \n g) Lo scambio delle informazioni sui metodi impiegati per il contrasto al traffico di migranti e alla tratta di persone attraverso le frontiere; \n h) Lo scambio delle informazioni per l'identificazione degli stranieri in posizione irregolare ai fini dell'emissione del lasciapassare; \n i) Lo scambio delle informazioni sui passaporti ed altri documenti di viaggio, visti, timbri di ingresso ed uscita, al fine di individuare falsi documenti; \n j) L'esecuzione delle richieste di assistenza previste nell'articolo 4; anche attraverso l'utilizzo del canale INTERPOL; \n k) La possibilit\u00e0 di concordare lo scambio di Ufficiali di collegamento; \n l) Lo scambio di altre informazione che l'autorit\u00e0 competente di una Parte ritenga siano di interesse per l'autorit\u00e0 dell'altra Parte. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-06-13&atto.codiceRedazionale=22G00071&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T14:54:55.237854"} {"text": "\n\n\n Art. 76. \n(T. U. 5 febbraio 1948, n. 26, art. 54, comma 1, n. 1, e L. 16 maggio 1956, n. 493, art. 34). \n\n L'Ufficio centrale circoscrizionale, costituito ai termini dell'art. 13, procede, entro quarantotto ore dal ricevimento degli atti, con l'assistenza del cancelliere, alle operazioni seguenti: \n 1) fa lo spoglio delle schede eventualmente inviate dalle sezioni in conformit\u00e0 dell'art. 73, osservando, in quanto siano applicabili, le disposizioni degli articoli 59, ((...)), 67, 68, 69, 70, 71, 72, 74 e 75; \n 2) procede, per ogni sezione, al riesame delle schede contenenti voti contestati e provvisoriamente non assegnati e, tenendo presenti le annotazioni riportate a verbale e le proteste e reclami presentati in proposito, decide, ai fini della proclamazione, sull'assegnazione o meno dei voti relativi. Un estratto del verbale concernente tali operazioni deve essere rimesso alla Segreteria del Comune dove ha sede la sezione. Ove il numero delle schede contestate lo renda necessario, il Presidente della Corte d'appello o del Tribunale, a richiesta del presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale, aggrega, ai fini delle operazioni del presente numero, all'Ufficio stesso altri magistrati, nel numero necessario per il pi\u00f9 sollecito espletamento delle operazioni. \n Ultimato il riesame, il presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale far\u00e0 chiudere per ogni sezione le schede riesaminate, assegnate e non assegnate, in unico plico che - suggellato e firmato dai componenti dell'Ufficio medesimo - verr\u00e0 allegato all'esemplare del verbale di cui al comma quarto dell'art.\n81. \n Un estratto del verbale contenente tali operazioni deve essere rimesso alla Segreteria del Comune dove ha sede la sezione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-06-03&atto.codiceRedazionale=057U0361&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T19:23:43.967595"} {"text": "\n\n\n Art. 54. \n\n Non sono consentiti prelievi di sangue sullo stesso donatore ad intervalli inferiori a 90 giorni. \n I donatori occasionali devono dichiarare per iscritto, sul modulo del prelievo, che non hanno donato sangue negli ultimi 90 giorni. \n In casi particolari di documentata necessit\u00e0, sotto la specifica responsabilit\u00e0 del direttore del servizio, il donatore pu\u00f2 essere eccezionalmente salassato prima del predetto termine. \n I motivi del prelievo anticipato devono risultare sul modulo di prelievo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-01-26&atto.codiceRedazionale=071U1256&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T16:19:14.235848"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n L'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica provvede alla restituzione all'impresa \"Consorzio Montano Monte\", con sede in Campolieto (Campobasso), San Marco 9, dei beni eventualmente non ritenuti, secondo le disposizioni contenute nell'art. 4 della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, e nell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-01-11&atto.codiceRedazionale=063U1935&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T17:17:44.583371"} {"text": "\n\n\n Articolo 46 \n\n Annullamento dei diritti doganali e di altri diritti \n\n\n Le Amministrazioni postali si impegnano ad intervenire presso i servizi interessati dei loro paesi affinch\u00e8 i diritti doganali ed altri diritti siano annullati per gli invii rinviati all'origine, distrutti per causa di avaria completa del contenuto o rispediti verso un paese terzo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-06-15&atto.codiceRedazionale=094G0290&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:57:32.163052"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Modalit\u00e0 per la ripetizione dell'esame\n\n\n1. I candidati che non abbiano superato l'esame alla prima prova possono ripresentare domanda di ammissione ad una seconda prova d'esame, che non potr\u00e0 essere sostenuto prima di tre mesi dalla prima prova, fatta salva la documentazione gi\u00e0 prodotta.\n\n\n\n2. I candidati che abbiano sostenuto la seconda prova con esito negativo, potranno ripresentare ulteriori domande di ammissione all'esame che non potr\u00e0 essere sostenuto prima di dodici mesi dalla data dell'ultimo esame non superato.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-07-08&atto.codiceRedazionale=091G0243&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T09:07:59.787318"} {"text": "\n\n\nArt. 10\nRiapertura del termine per il riscatto della navigazione effettuata su navi straniere).\n\n\n\n I marittimi italiani che abbiano effettuato periodi di navigazione su navi battenti bandiera straniera, in epoca anteriore di almeno due anni alla data di entrata in vigore della presente legge, possono chiedere il riscatto di tali periodi, purch\u00e9 la relativa domanda sia presentata, a pena di decadenza, entro un anno dalla stessa data.\n Si applicano in materia le disposizioni contenute negli articoli 37 e 38 della legge 27 luglio 1967, n. 658, fatta eccezione per quanto modificato dal precedente comma.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-03-15&atto.codiceRedazionale=073U0027&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:41:49.562794"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n Abrogazioni\n\n\n\n\n1. Ai sensi dell'articolo 20, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, dalla data di entrata in vigore del presente regolamento sono abrogati:\n\na) l'articolo 81 del regolamento speciale per gli ufficiali ed impiegati di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 20 agosto 1909, n. 666;\n\nb) gli articoli 84, 93, primo comma, 94, 102, 103, 108, primo comma, limitatamente alla previsione che richiede, per l'esercizio delle attivit\u00e0 ivi indicate, la preventiva dichiarazione all'autorit\u00e0 di pubblica sicurezza, 108, secondo comma, 121, primo e secondo comma, 122, 124 e 125 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773;\n\nc) gli articoli 154, 157, 188, secondo e terzo comma, 190 e 192, nonch\u00e9 gli articoli da 224 a 229 compresi, e gli articoli 232 e 233 del regolamento di esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635.\n\n\n\n\n Note all'art. 6:\n - Per il testo vigente del comma 4 dell'art. 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, vedi nelle note alle premesse.\n - Si trascrive il testo degli articoli 93, 108 e 121 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, come modificati dal devcreto qui pubblicato:\n \"Art. 93 (art. 91 testo unico 1926). - (Comma abrogato).\n Si pu\u00f2 condurre l'esercizio per mezzo di rappresentante\".\n \"Art. 108. (art. 106 testo unico 1926). - Non si pu\u00f2 esercitare l'industria di affittare camere o appartamenti mobiliati, o altrimenti dare alloggio per mercede, anche temporaneamente o a periodi ricorrenti.\n La dichiarazione \u00e8 valida esclusivamente per i locali in essa indicati.\n Il questore, di sua iniziativa o su proposta dell'autorit\u00e0 locale, pu\u00f2 vietare, in qualsiasi tempo, l'esercizio delle attivit\u00e0 indicate in questo articolo se il dichiarante sia nel novero delle persone di cui all'art. 92 o se abbia ragione di ritenere che nel locale si eserciti o si intenda esercitare la prostituzione clandestina o il giuoco d'azzardo, o si faccia uso di sostanze stupefacenti\".\n \"Art. 121 (art. 122 testo unico 1926).\n (Comma abrogato).\n (Comma abrogato).\n \u00c8 vietato il mestiere di ciarlatano.\n - Si trascrive il testo dell'art. 188 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, come modificato dal decreto qui pubblicato:\n \"Art. 188. - I minori degli anni diciotto non possono essere adibiti alla somministrazione al minuto di bevande alcoliche negli esercizi pubblici, anche se trattisi di esercizi nei quali la vendita al minuto o il consumo delle bevande alcoliche non costituisca prestazione unica od essenziale dell'esercizio.\n (Comma abrogato).\n (Comma abrogato).\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-08-02&atto.codiceRedazionale=001G0375&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T01:41:55.610815"} {"text": "\n\n\nArt. 57\n\n(((Esenzioni fiscali ed onorari professionali) \n\n Gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi alle controversie in materia di locazione il cui valore non eccede le lire 600.000, nonch\u00e9 i provvedimenti di cui all'articolo 44, sono esenti dall'imposta di bollo e di registro; negli stessi casi gli onorari di avvocato e procuratore sono ridotti alla met\u00e0. \n \u00c8 abrogata ogni altra disposizione incompatibile con la presente legge))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-07-29&atto.codiceRedazionale=078U0392&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:24:21.294113"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 254 \n\n Principi \n\n Le Parti riconoscono l'importanza di una concorrenza libera e senza distorsioni nelle loro relazioni commerciali. Riconoscono che le pratiche e le operazioni commerciali anticoncorrenziali possono falsare il corretto funzionamento dei mercati e in genere compromettono i vantaggi derivanti dalla liberalizzazione degli scambi. Esse convengono pertanto che sono incompatibili con il presente accordo le seguenti pratiche e operazioni, secondo quanto precisato nel rispettivo diritto della concorrenza, nella misura in cui esse incidano sugli scambi tra le Parti: \n a) gli accordi, le pratiche concordate e le decisioni di associazioni di imprese che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere, falsare o ridurre notevolmente il gioco della concorrenza nel territorio di una delle Parti; \n b) lo sfruttamento abusivo da parte di una o pi\u00f9 impresa di una posizione dominante nel territorio di una delle Parti; oppure \n c) le concentrazioni tra imprese che determinano il costituirsi di monopoli o una sostanziale restrizione della concorrenza sul mercato nel territorio di una delle Parti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-23&atto.codiceRedazionale=15G00178&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T19:31:11.350050"} {"text": "\n\n\n Articolo 72. \n Conseguenze della sospensione dell'applicazione di un trattato \n\n A meno che il trattato non preveda altrimenti o le parti non convengano altrimenti, la sospensione dell'applicazione di un trattato in base alle proprie disposizioni o in conformit\u00e0 della presente convenzione: \n a) libera le parti fra le quali \u00e8 sospesa l'applicazione del trattato dall'obbligo di darvi esecuzione nei loro reciproci rapporti durante il periodo di sospensione: \n b) non pregiudica altrimenti i rapporti giuridici stabiliti dal trattato fra le parti. \n 2. Durante il periodo di sospensione, le parti devono astenersi da qualsiasi azione che tenda ad ostacolare la ripresa dell'applicazione del trattato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-04-30&atto.codiceRedazionale=074U0112&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T06:00:33.288434"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n861. Decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 1980, col quale, sulla proposta del Ministro dell'agricoltura e delle foreste, l'Associazione italiana per il World Wildlife Fund, in Roma, viene autorizzata ad accettare il legato disposto dal comm.\n Ulisse Cantoni con testamento olografo 1 agosto 1976 e codici aggiunti, pubblicato in data 28 marzo 1977, n. 201331 di repertorio, a rogito dott. Enrico Mezzanotte, notaio in Milano. \n\nVisto, il Guardasigilli: SARTI \n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 1 dicembre 1980 \n Registro n. 17 Agricoltura, foglio n. 238 \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-12-20&atto.codiceRedazionale=080U0861&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:55:39.514436"} {"text": "\n\n\n Art. 31. \n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 23 MARZO 1956, N. 136))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-04-06&atto.codiceRedazionale=051U0203&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T21:56:24.503082"} {"text": "\n\n\n Articolo 11 \n Interessi \n\n 1. Gli interessi provenienti da uno Stato contraente e pagati ad un residente dell'altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. \n 2. Tuttavia, tali interessi sono imponibili anche nello Stato contraente dal quale essi provengono ed in conformit\u00e0 della legislazione di detto Stato, ma, se la persona che percepisce gli interessi ne \u00e8 l'effettivo beneficiario, l'imposta cos\u00ec applicata non pu\u00f2 eccedere il 10 per cento dell'ammontare lordo degli interessi. Le autorit\u00e0 competenti degli Stati contraenti regoleranno di comune accordo le modalit\u00e0 di applicazione di tale limitazione. \n 3. Nonostante le disposizioni del paragrafo 2, gli interessi provenienti da uno degli Stati contraenti sono esenti da imposta in detto Stato se: \n\na) il debitore degli interessi \u00e8 il Governo di detto Stato contraente o un suo ente locale; o \nb) gli interessi sono pagati al Governo dell'altro Stato contraente o ad un suo ente locale o ad un ente od organismo (compresi gli istituti finanziari) interamente di propriet\u00e0 di questo Stato contraente o di un suo ente locale; o \nc) gli interessi sono pagati ad altri enti od organismi(compresi gli istituti finanziari) in dipendenza di finanziamenti da essi concessi nel quadro di accordi conclusi tra i Governi degli Stati contraenti. \n\n 4. Ai fini del presente articolo il termine \"interessi\" designa i redditi dei titoli del debito pubblico, delle obbligazioni di prestiti garantite o non da ipoteca e portanti o meno una clausola di partecipazione agli utili, e dei crediti di qualsiasi natura nonch\u00e9 ogni altro provento assimilabile ai redditi di somme date in prestito in base alla legislazione fiscale dello Stato da cui i redditi provengono. \n 5. Le disposizioni dei paragrafi da 1 a 3 non si applicano nel caso in cui il beneficiario effettivo degli interessi, residente di uno Stato contraente, eserciti nell'altro Stato contraente dal quale provengono gli interessi, sia un'attivit\u00e0 industriale o commerciale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, sia una professione indipendente mediante una base fissa ivi situata, ed il credito generatore degli interessi si ricolleghi effettivamente ad esse. In tal caso, gli interessi sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione interna. \n 6. Gli interessi si considerano provenienti da uno Stato contraente quando il debitore \u00e8 lo Stato stesso, una sua suddivisione politica o amministrativa, un suo ente locale o un residente di detto Stato. Tuttavia, quando il debitore degli interessi, sia esso residente o no di uno Stato contraente, ha in uno Stato contraente una stabile organizzazione, o una base fissa, per le cui necessit\u00e0 viene contratto il debito sul quale sono pagati gli interessi e tali interessi sono a carico della stabile organizzazione, o della base fissa, gli interessi stessi si considerano provenienti dallo Stato contraente in cui \u00e8 situata la stabile organizzazione o la base fissa. \n 7. Se, in conseguenza di particolari relazioni esistenti tra il debitore e il beneficiario effettivo o tra ciascuno di essi e terze persone, l'ammontare degli interessi, tenuto conto del credito per il quale sono pagati, eccede quello che sarebbe stato convenuto tra il debitore e il beneficiario effettivo in assenza di simili relazioni, le disposizioni del presente articolo si applicano soltanto a quest'ultimo ammontare. In tal caso, la parte eccedente dei pagamenti \u00e8 imponibile in conformit\u00e0 della legislazione di ciascuno Stato contraente e tenuto conto delle altre disposizioni della presente Convenzione. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-05-21&atto.codiceRedazionale=003G0122&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T20:38:17.459244"} {"text": " Pianta organica dell'Istituto statale d'arte di Ancona\n\n\n\n ----> Parte di provvedimento in formato grafico <----\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-09-25&atto.codiceRedazionale=061U1860&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T15:47:14.549403"} {"text": "\n\n\nArt. 43\n\n\n L'articolo 45 del regolamento approvato con regio decreto 29 gennaio 1931, n. 228, \u00e8 soppresso.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-08-14&atto.codiceRedazionale=074U0343&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T05:17:31.563011"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n L'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica provvede alla restituzione alla \"Impresa Elettrica \"Ditta G. e R. Pallante\" proprietario Cav.\nVito Pallante\", con sede in Lioni (Avellino), dei beni eventualmente non ritenuti, secondo le disposizioni contenute nell'art. 4 della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, e nell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-09-30&atto.codiceRedazionale=063U1269&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T19:35:30.086697"} {"text": "\n\n\n Regione: Puglia \n Circoscrizione: Puglia \n\n\n\n\n=====================================================================\n\n| | Denomi- | | Denominazione | |\n\n| Codice | nazione | | del comune o | |\n\n| della | della | Denomi- |dell'area sub -| |\n\n| circo- | circo- | nazione |comunale con la| |\n\n| scri- | scri- | del | maggiore | Denominazione del |\n\n| zione | zione |collegio |ampiezza demo- | comune o dell'area |\n\n| elet- | elet- | unino- |grafica inclusi| sub-comunale inclusi |\n\n| torale | torale | minale | nel collegio | nel collegio |\n\n+========+=========+=========+===============+======================+\n\n| | |Puglia - | |\n\n|16 |Puglia |U01 |Foggia |\n\n+--------+---------+---------+---------------+----------------------+\n\n |Accadia |\n\n +----------------------+\n\n |Alberona |\n\n +----------------------+\n\n |Anzano di Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Apricena |\n\n +----------------------+\n\n |Ascoli Satriano |\n\n +----------------------+\n\n |Biccari |\n\n +----------------------+\n\n |Bovino |\n\n +----------------------+\n\n |Cagnano Varano |\n\n +----------------------+\n\n |Candela |\n\n +----------------------+\n\n |Carapelle |\n\n +----------------------+\n\n |Carlantino |\n\n +----------------------+\n\n |Carpino |\n\n +----------------------+\n\n |Casalnuovo Monterotaro|\n\n +----------------------+\n\n |Casalvecchio di Puglia|\n\n +----------------------+\n\n |Castelluccio dei Sauri|\n\n +----------------------+\n\n |Castelluccio |\n\n |Valmaggiore |\n\n +----------------------+\n\n |Castelnuovo della |\n\n |Daunia |\n\n +----------------------+\n\n |Celenza Valfortore |\n\n +----------------------+\n\n |Celle di San Vito |\n\n +----------------------+\n\n |Cerignola |\n\n +----------------------+\n\n |Chieuti |\n\n +----------------------+\n\n |Deliceto |\n\n +----------------------+\n\n |Faeto |\n\n +----------------------+\n\n |Foggia |\n\n +----------------------+\n\n |Ischitella |\n\n +----------------------+\n\n |Isole Tremiti |\n\n +----------------------+\n\n |Lesina |\n\n +----------------------+\n\n |Lucera |\n\n +----------------------+\n\n |Manfredonia |\n\n +----------------------+\n\n |Mattinata |\n\n +----------------------+\n\n |Monte Sant'Angelo |\n\n +----------------------+\n\n |Monteleone di Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Motta Montecorvino |\n\n +----------------------+\n\n |Ordona |\n\n +----------------------+\n\n |Orsara di Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Orta Nova |\n\n +----------------------+\n\n |Panni |\n\n +----------------------+\n\n |Peschici |\n\n +----------------------+\n\n |Pietramontecorvino |\n\n +----------------------+\n\n |Poggio Imperiale |\n\n +----------------------+\n\n |Rignano Garganico |\n\n +----------------------+\n\n |Rocchetta Sant'Antonio|\n\n +----------------------+\n\n |Rodi Garganico |\n\n +----------------------+\n\n |Roseto Valfortore |\n\n +----------------------+\n\n |San Ferdinando di |\n\n |Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |San Giovanni Rotondo |\n\n +----------------------+\n\n |San Marco in Lamis |\n\n +----------------------+\n\n |San Marco la Catola |\n\n +----------------------+\n\n |San Nicandro Garganico|\n\n +----------------------+\n\n |San Paolo di Civitate |\n\n +----------------------+\n\n |San Severo |\n\n +----------------------+\n\n |Sant'Agata di Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Serracapriola |\n\n +----------------------+\n\n |Stornara |\n\n +----------------------+\n\n |Stornarella |\n\n +----------------------+\n\n |Torremaggiore |\n\n +----------------------+\n\n |Trinitapoli |\n\n +----------------------+\n\n |Troia |\n\n +----------------------+\n\n |Vico del Gargano |\n\n +----------------------+\n\n |Vieste |\n\n +----------------------+\n\n |Volturara Appula |\n\n +----------------------+\n\n |Volturino |\n\n +----------------------+\n\n |Zapponeta |\n\n +----------------------+\n\n \n\n +---------+---------------+\n\n |Puglia - | |\n\n |U02 |Andria |\n\n +---------+---------------+----------------------+\n\n |Acquaviva delle Fonti |\n\n +----------------------+\n\n |Alberobello |\n\n +----------------------+\n\n |Altamura |\n\n +----------------------+\n\n |Andria |\n\n +----------------------+\n\n |Barletta |\n\n +----------------------+\n\n |Bisceglie |\n\n +----------------------+\n\n |Canosa di Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Cassano delle Murge |\n\n +----------------------+\n\n |Castellana Grotte |\n\n +----------------------+\n\n |Gioia del Colle |\n\n +----------------------+\n\n |Gravina in Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Grumo Appula |\n\n +----------------------+\n\n |Locorotondo |\n\n +----------------------+\n\n |Margherita di Savoia |\n\n +----------------------+\n\n |Martina Franca |\n\n +----------------------+\n\n |Minervino Murge |\n\n +----------------------+\n\n |Noci |\n\n +----------------------+\n\n |Poggiorsini |\n\n +----------------------+\n\n |Putignano |\n\n +----------------------+\n\n |Sammichele di Bari |\n\n +----------------------+\n\n |Santeramo in Colle |\n\n +----------------------+\n\n |Spinazzola |\n\n +----------------------+\n\n |Toritto |\n\n +----------------------+\n\n |Trani |\n\n +----------------------+\n\n \n\n +---------+---------------+\n\n |Puglia - | |\n\n |U03 |Bari |\n\n +---------+---------------+----------------------+\n\n |Adelfia |\n\n +----------------------+\n\n |Bari |\n\n +----------------------+\n\n |Binetto |\n\n +----------------------+\n\n |Bitetto |\n\n +----------------------+\n\n |Bitritto |\n\n +----------------------+\n\n |Capurso |\n\n +----------------------+\n\n |Casamassima |\n\n +----------------------+\n\n |Cellamare |\n\n +----------------------+\n\n |Conversano |\n\n +----------------------+\n\n |Corato |\n\n +----------------------+\n\n |Giovinazzo |\n\n +----------------------+\n\n |Modugno |\n\n +----------------------+\n\n |Mola di Bari |\n\n +----------------------+\n\n |Molfetta |\n\n +----------------------+\n\n |Monopoli |\n\n +----------------------+\n\n |Noicattaro |\n\n +----------------------+\n\n |Palo del Colle |\n\n +----------------------+\n\n |Polignano a Mare |\n\n +----------------------+\n\n |Rutigliano |\n\n +----------------------+\n\n |Ruvo di Puglia |\n\n +----------------------+\n\n |Sannicandro di Bari |\n\n +----------------------+\n\n |Terlizzi |\n\n +----------------------+\n\n |Triggiano |\n\n +----------------------+\n\n |Turi |\n\n +----------------------+\n\n |Valenzano |\n\n +----------------------+\n\n \n\n +---------+---------------+\n\n |Puglia - | |\n\n |U04 |Taranto |\n\n +---------+---------------+----------------------+\n\n |Avetrana |\n\n +----------------------+\n\n |Brindisi |\n\n +----------------------+\n\n |Carosino |\n\n +----------------------+\n\n |Carovigno |\n\n +----------------------+\n\n |Castellaneta |\n\n +----------------------+\n\n |Ceglie Messapica |\n\n +----------------------+\n\n |Cellino San Marco |\n\n +----------------------+\n\n |Cisternino |\n\n +----------------------+\n\n |Crispiano |\n\n +----------------------+\n\n |Erchie |\n\n +----------------------+\n\n |Faggiano |\n\n +----------------------+\n\n |Fasano |\n\n +----------------------+\n\n |Fragagnano |\n\n +----------------------+\n\n |Francavilla Fontana |\n\n +----------------------+\n\n |Ginosa |\n\n +----------------------+\n\n |Grottaglie |\n\n +----------------------+\n\n |Laterza |\n\n +----------------------+\n\n |Latiano |\n\n +----------------------+\n\n |Leporano |\n\n +----------------------+\n\n |Lizzano |\n\n +----------------------+\n\n |Manduria |\n\n +----------------------+\n\n |Maruggio |\n\n +----------------------+\n\n |Massafra |\n\n +----------------------+\n\n |Mesagne |\n\n +----------------------+\n\n |Monteiasi |\n\n +----------------------+\n\n |Montemesola |\n\n +----------------------+\n\n |Monteparano |\n\n +----------------------+\n\n |Mottola |\n\n +----------------------+\n\n |Oria |\n\n +----------------------+\n\n |Ostuni |\n\n +----------------------+\n\n |Palagianello |\n\n +----------------------+\n\n |Palagiano |\n\n +----------------------+\n\n |Pulsano |\n\n +----------------------+\n\n |Roccaforzata |\n\n +----------------------+\n\n |San Donaci |\n\n +----------------------+\n\n |San Giorgio Ionico |\n\n +----------------------+\n\n |San Marzano di San |\n\n |Giuseppe |\n\n +----------------------+\n\n |San Michele Salentino |\n\n +----------------------+\n\n |San Pancrazio |\n\n |Salentino |\n\n +----------------------+\n\n |San Pietro Vernotico |\n\n +----------------------+\n\n |San Vito dei Normanni |\n\n +----------------------+\n\n |Sava |\n\n +----------------------+\n\n |Statte |\n\n +----------------------+\n\n |Taranto |\n\n +----------------------+\n\n |Torchiarolo |\n\n +----------------------+\n\n |Torre Santa Susanna |\n\n +----------------------+\n\n |Torricella |\n\n +----------------------+\n\n |Villa Castelli |\n\n +----------------------+\n\n \n\n +---------+---------------+\n\n |Puglia - | |\n\n |U05 |Lecce |\n\n +---------+---------------+----------------------+\n\n |Alessano |\n\n +----------------------+\n\n |Alezio |\n\n +----------------------+\n\n |Alliste |\n\n +----------------------+\n\n |Andrano |\n\n +----------------------+\n\n |Aradeo |\n\n +----------------------+\n\n |Arnesano |\n\n +----------------------+\n\n |Bagnolo del Salento |\n\n +----------------------+\n\n |Botrugno |\n\n +----------------------+\n\n |Calimera |\n\n +----------------------+\n\n |Campi Salentina |\n\n +----------------------+\n\n |Cannole |\n\n +----------------------+\n\n |Caprarica di Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |Carmiano |\n\n +----------------------+\n\n |Carpignano Salentino |\n\n +----------------------+\n\n |Casarano |\n\n +----------------------+\n\n |Castri di Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |Castrignano d\u00e8 Greci |\n\n +----------------------+\n\n |Castrignano del Capo |\n\n +----------------------+\n\n |Castro |\n\n +----------------------+\n\n |Cavallino |\n\n +----------------------+\n\n |Collepasso |\n\n +----------------------+\n\n |Copertino |\n\n +----------------------+\n\n |Corigliano d'Otranto |\n\n +----------------------+\n\n |Corsano |\n\n +----------------------+\n\n |Cursi |\n\n +----------------------+\n\n |Cutrofiano |\n\n +----------------------+\n\n |Diso |\n\n +----------------------+\n\n |Gagliano del Capo |\n\n +----------------------+\n\n |Galatina |\n\n +----------------------+\n\n |Galatone |\n\n +----------------------+\n\n |Gallipoli |\n\n +----------------------+\n\n |Giuggianello |\n\n +----------------------+\n\n |Giurdignano |\n\n +----------------------+\n\n |Guagnano |\n\n +----------------------+\n\n |Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |Lequile |\n\n +----------------------+\n\n |Leverano |\n\n +----------------------+\n\n |Lizzanello |\n\n +----------------------+\n\n |Maglie |\n\n +----------------------+\n\n |Martano |\n\n +----------------------+\n\n |Martignano |\n\n +----------------------+\n\n |Matino |\n\n +----------------------+\n\n |Melendugno |\n\n +----------------------+\n\n |Melissano |\n\n +----------------------+\n\n |Melpignano |\n\n +----------------------+\n\n |Miggiano |\n\n +----------------------+\n\n |Minervino di Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |Monteroni di Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |Montesano Salentino |\n\n +----------------------+\n\n |Morciano di Leuca |\n\n +----------------------+\n\n |Muro Leccese |\n\n +----------------------+\n\n |Nard\u00f2 |\n\n +----------------------+\n\n |Neviano |\n\n +----------------------+\n\n |Nociglia |\n\n +----------------------+\n\n |Novoli |\n\n +----------------------+\n\n |Ortelle |\n\n +----------------------+\n\n |Otranto |\n\n +----------------------+\n\n |Palmariggi |\n\n +----------------------+\n\n |Parabita |\n\n +----------------------+\n\n |Pat\u00f9 |\n\n +----------------------+\n\n |Poggiardo |\n\n +----------------------+\n\n |Porto Cesareo |\n\n +----------------------+\n\n |Presicce-Acquarica |\n\n +----------------------+\n\n |Racale |\n\n +----------------------+\n\n |Ruffano |\n\n +----------------------+\n\n |Salice Salentino |\n\n +----------------------+\n\n |Salve |\n\n +----------------------+\n\n |San Cassiano |\n\n +----------------------+\n\n |San Cesario di Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |San Donato di Lecce |\n\n +----------------------+\n\n |San Pietro in Lama |\n\n +----------------------+\n\n |Sanarica |\n\n +----------------------+\n\n |Sannicola |\n\n +----------------------+\n\n |Santa Cesarea Terme |\n\n +----------------------+\n\n |Scorrano |\n\n +----------------------+\n\n |Secl\u00ec |\n\n +----------------------+\n\n |Sogliano Cavour |\n\n +----------------------+\n\n |Soleto |\n\n +----------------------+\n\n |Specchia |\n\n +----------------------+\n\n |Spongano |\n\n +----------------------+\n\n |Squinzano |\n\n +----------------------+\n\n |Sternatia |\n\n +----------------------+\n\n |Supersano |\n\n +----------------------+\n\n |Surano |\n\n +----------------------+\n\n |Surbo |\n\n +----------------------+\n\n |Taurisano |\n\n +----------------------+\n\n |Taviano |\n\n +----------------------+\n\n |Tiggiano |\n\n +----------------------+\n\n |Trepuzzi |\n\n +----------------------+\n\n |Tricase |\n\n +----------------------+\n\n |Tuglie |\n\n +----------------------+\n\n |Ugento |\n\n +----------------------+\n\n |Uggiano la Chiesa |\n\n +----------------------+\n\n |Veglie |\n\n +----------------------+\n\n |Vernole |\n\n +----------------------+\n\n |Zollino |\n\n +----------------------+\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-29&atto.codiceRedazionale=20G00198&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T23:00:52.928163"} {"text": "\n\n\n Articolo 5 \n Rilevazione dei flussi attraverso le frontiere \nL'EMEP fornir\u00e0 all'Organo esecutivo, in tempo utile, prima delle sue riunioni annue, le rilevazioni effettuate mediante modelli appropriati, dei quantitativi di zolfo, dei flussi attraverso le frontiere e dalle ricadute dei composti solforosi relative all'anno precedente, nella zona geogafica delle attivit\u00e0 dell'EMEP. Nelle regioni al di fuori della zona delle attivit\u00e0 dell'EMEP, vengono utilizzati modelli adeguati alle particolari circostanze. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-11-16&atto.codiceRedazionale=088G0542&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:01:02.676189"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 6 APRILE 2006, N. 193))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-07-27&atto.codiceRedazionale=001G0364&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T01:44:16.882637"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA \n\n Visto l'art. 18 della legge 24 febbraio 1967, n. 62; \n Viste le deliberazioni del consiglio della facolt\u00e0 di medicina e chirurgia e del senato accademico dell'Universit\u00e0 di Roma, rispettivamente adottato il giorno 8 luglio 1976 e 12 ottobre 1976; \n Ritenuto che dagli atti sopra richiamati si evidenzia la necessit\u00e0 di modificare la ripartizione organica dei posti di assistente ordinario della facolt\u00e0 di medicina e chirurgia dell'Universit\u00e0 di Roma al fine di perequare il rapporto assistenti studenti che allo stato attuale risulta inadeguato alle esigenze didattiche e scientifiche delle cattedre interessate; \n Considerato che dalla deliberazione della suddetta facolt\u00e0 dell'8 luglio 1976 si evince che gli assistenti attuali titolari dei posti hanno espresso il proprio consenso alla nuova destinazione dei posti stessi; \n Considerata l'affinit\u00e0 degli insegnamenti; \n Ravvisata, pertanto, l'opportunit\u00e0, nell'interesse pubblico, di procedere alla modificazione organica dei posti di assistente ordinario della predetta facolt\u00e0; \n Sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per la pubblica istruzione; \n\n Decreta: \n\n A decorrere dalla data del presente decreto, i posti di assistente ordinario assegnati alla facolt\u00e0 di medicina e chirurgia dell'Universit\u00e0 di Roma sono modificati come segue: \n 1) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di clinica chirurgica generale e terapia chirurgica con decreto del Presidente della Repubblica 1\u00b0 aprile 1967, n. 343, \u00e8 attribuito alla seconda cattedra di chirurgia sperimentale, unitamente al titolare dottor Mario Flammia; \n 2) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di clinica chirurgica generale e terapia chirurgica con decreto del Presidente della Repubblica 12 giugno 1962, n. 928, \u00e8 attribuito alla seconda cattedra di chirurgia sperimentale unitamente al titolare dottor Vincenzo Cangemi; \n 3) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di clinica chirurgica generale e terapia chirurgica con decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1971, n. 100, \u00e8 attribuito alla seconda cattedra di chirurgia sperimentale, unitamente al titolare dott. Mario Rengo; \n 4) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di clinica chirurgica generale e terapia chirurgica con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1970, n. 135, \u00e8 attribuito alla seconda cattedra di chirurgia sperimentale, unitamente al titolare dott. Giancarlo Spallone; \n 5) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla terza cattedra di clinica medica generale e terapia medica con decreto ministeriale 18 ottobre 1973, registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 30 gennaio 1975, registro numero 7, foglio n. 377, \u00e8 attribuito alla cattedra di malattie infettive (corso sdoppiato del prof. Giorgio Andreoni), unitamente al titolare dott. Raffaele Maddaluno; \n 6) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di anatomia umana normale con decreto ministeriale 2 luglio 1949, registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 novembre 1949, registro n. 28, foglio n. 39, \u00e8 attribuito alla terza cattedra di anatomia umana normale, unitamente al titolare dott. Marcello Casini; \n 7) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di farmacologia con decreto ministeriale 20 agosto 1956, registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 24 settembre 1956, registro n. \n53, foglio n. 9, \u00e8 attribuito alla terza cattedra di farmacologia, unitamente al titolare dott. Nello Sopranzi; \n 8) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di farmacologia con decreto ministeriale 2 luglio 1949, registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 novembre 1949, registro n. 28, foglio n. 39, \u00e8 attribuito alla terza cattedra di farmacologia, unitamente alla titolare dott.ssa Giovanna Improta; \n 9) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di farmacologia con decreto del Presidente della Repubblica 12 giugno 1962, n. 928, \u00e8 attribuito alla terza cattedra di farmacologia, unitamente alla titolare dott.ssa Lucia Negri; \n 10) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di clinica otorinolaringoiatrica con decreto del Presidente della Repubblica 12 giugno 1962, n. 928, \u00e8 attribuito alla cattedra di audiologia, unitamente al titolare dott. Francesco Nobili Benedetti; \n 11) il posto di assistente ordinario gi\u00e0 assegnato alla prima cattedra di clinica otorinolaringoiatrica con decreto del Presidente della Repubblica 1 aprile 1967 n. 343, \u00e8 attribuito alla cattedra di audiologia, unitamente al titolare dott. Luciano Curi Spada. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 21 gennaio 1977 \nLEONE MALFATTI\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 21 aprile 1977\nRegistro n. 50 Istruzione, foglio n. 104\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-05-03&atto.codiceRedazionale=077U0156&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T18:20:20.180175"} {"text": "\n\n\n ANNESSO 2 \n NOTA SUGLI STANDARD INTERNAZIONALI PER LE TELECOMUNICAZIONI \n\nIl sistema aperto di interconnessione (OSI) deriva dalla Interna- tional Standards Organization (ISO) ma \u00e8 stato ora adottato dall'International Telegraph and Telephone Consultative Committee (CCITT) e da altre come un quadro per i criteri di trasmissione dati. \nL'OSI sta divenendo sempre pi\u00f9 largamente diffusa, future reti pubbliche di trasmissione dati saranno costruite in base al protocollo X.25 (reti per lo scambio di programmi gi\u00e0 organizzati).\nAl massimo livello dell'OSI \u00e8 importante includere X.400 e X.500 (elaborazione messaggi), trasferimento di \"files\", accesso e gestione (FTAM) nonch\u00e9 il criterio approvato per i \"Sistemi di elaborazione messaggi (MHS)\" che forniscono appoggio al: \n- testo in \"forma finale\", i.e. il criterio americano per \nl'interscambio di informazioni codificato (ASCII); \n- telex; \n- teletex; \n- facsimile: \nIl criterio includer\u00e0 quanto prima ulteriori tipi di parti essenziali e consente gi\u00e0 la definizione di tipi a livello nazionale. Ulteriori parti essenziali di particolare interesse includono la progettazione di documenti di ufficio (ODA) e tutte le serie di caratteri ISO. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-03-04&atto.codiceRedazionale=092G0204&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T03:03:14.949108"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n(Disavanzo della gestione di competenza)\n\n\n1. Il disavanzo della gestione di competenza dell'esercizio finanziario 1992, di lire 22.208.964.505.978, risulta stabilito come segue: \n\n\nEntrate tributarie ........................ L. 423.809.061.232.187 Entrate extratributarie ................... \" 87.246.189.092.838 Entrate provenienti dall'alienazione ed\n ammortamento di beni patrimoniali e dalla\n riscossione di crediti ................... \" 1.656.330.304.202 Accensione di prestiti .................... \" 203.540.554.823.177\n ----------------------- Totale Entrate ... L. 716.252.135.452.404 Spese correnti ............................ L. 554.113.868.225.081 Spese in conto capitale ................... \" 73.460.296.397.676 Rimborso di prestiti ...................... \" 110.886.935.335.625\n ----------------------- Totale Spese ... \" 738.461.099.958.382\n ----------------------- Disavanzo della gestione di competenza ... L. 22.208.964.505.978 =======================\n\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-11-15&atto.codiceRedazionale=093A0526&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T12:41:16.955707"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n Le disposizioni contenute nella legge 6 giugno 1952, n. 736, continuano ad applicarsi anche dopo il 31 dicembre 1955, con le modifiche ed integrazioni di cui alla presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-04-16&atto.codiceRedazionale=058U0329&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T14:54:14.304173"} {"text": "\n\n\n Articolo 17 \n\nQualora dati personali vengano scambiati in conformit\u00e0 al presente Accordo, le Parti Contraenti assicurano loro un livello di protezione almeno equivalente a quello che scaturisce dall'attuazione dei principi enunciati nell'Allegato al presente Accordo e che costituisce parte integrante di quest'ultimo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-09-05&atto.codiceRedazionale=003G0271&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T19:44:17.217224"} {"text": "\n\n\n Art. 6. \n\n\n Ogni corso non potr\u00e0 ospitare pi\u00f9 di trenta allievi per ciascun anno. \n Il numero dei posti disponibili nel complesso delle prime classi autorizzate \u00e8 di 50. Qualora il numero degli aspiranti a frequentare il corso dovesse superare il numero dei posti disponibili il preside dell'istituto proceder\u00e0 ad una graduatoria sulla base dei seguenti elementi: \n a) et\u00e0: sar\u00e0 data la precedenza ai pi\u00f9 anziani; \n b) stato di famiglia: a parit\u00e0 di et\u00e0 sar\u00e0 data la precedenza a chi ha un carico famigliare maggiore; \n c) a parit\u00e0 di entrambe le condizioni di cui alla lettera a) e b) sar\u00e0 data la precedenza a chi ha un titolo di studio comparativamente superiore. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-05-02&atto.codiceRedazionale=069U1292&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T19:38:01.644628"} {"text": "\n\n\nArt. 92\n\n\n1. Nell'articolo 513, terzo comma, del codice di procedura civile la parola \"pretore\" \u00e8 sostituita dalle parole \"presidente del tribunale o un giudice da lui delegato\".\n\n\n\n Nota all'art. 92:\n - Il testo vigente dell'art. 513 del codice di procedura civile, come modificato dal presente decreto, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 513 (Ricerca delle cose da pignorare). - L'ufficiale giudiziario, munito del titolo esecutivo e del precetto, pu\u00f2 ricercare le cose da pignorare nella casa del debitore e negli altri luoghi a lui appartenenti. Pu\u00f2 anche ricercarle sulla persona del debitore, osservando le opportune cautele per rispettarne il decoro.\n Quando \u00e8 necessario aprire porte, ripostigli o recipienti, vincere la resistenza opposta dal debitore o da terzi, oppure allontanare persone che disturbano l'esecuzione del pignoramento, l'ufficiale giudiziario provvede secondo le circostanze, richiedendo, quando occorre, l'assistenza della forza pubblica.\n Il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato, su ricorso del creditore, pu\u00f2 autorizzare con decreto, l'ufficiale giudiziario a pignorare cose determinate che non si trovano in luoghi appartenenti al debitore, ma delle quali egli pu\u00f2 direttamente disporre.\n In ogni caso l'ufficiale giudiziario pu\u00f2 sottoporre a pignoramento, secondo le norme della presente sezione, le cose del debitore che il terzo possessore consente di esibirgli.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-03-20&atto.codiceRedazionale=098G0067&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T17:05:32.219492"} {"text": "\n\n\n Art. 180. \n Aggiornamento del piano di trasferimento \n\nArt. 2, L. n. 126/1967. \n Il piano di trasferimento previsto dall'art. 179, comma primo, del presente testo unico, \u00e8 aggiornato dal provveditorato alle opere pubbliche per la Basilicata, in armonia con il piano regolatore generale del comune di Matera, mediante la elaborazione di un piano integrativo che deve, in particolare, indicare: \n 1) le aree destinate alla costruzione di case popolari per i fini della presente legge; \n 2) le opere pubbliche indispensabili alla funzionalit\u00e0 dei relativi complessi edilizi, e le aree ad esse destinate. \n Il piano pu\u00f2 utilizzare zone gi\u00e0 destinate all'edilizia popolare dal piano formato per la citt\u00e0 di Matera ai sensi della legge 18 aprile 1962, n. 167. In tal caso le zone o le parti di esse comprese nel piano di trasferimento sono sottoposte al regime giuridico proprio di quest'ultimo. \n Il piano integrativo \u00e8 reso esecutivo con decreto del provveditore alle opere pubbliche per la Basilicata. \n Tale decreto produce gli effetti stabiliti dall'ultimo comma del presente articolo. \n Le costruzioni, le opere pubbliche e le espropriazioni previste dal piano si eseguono a cura del Provveditorato alle opere pubbliche per la Basilicata. \n L'indennit\u00e0 per le espropriazioni \u00e8 stabilita ai sensi dell'art. 1 della legge 21 luglio 1965, n. 904, concernente modifiche ed integrazioni alla legge 18 aprile 1962, numero 167, sull'edilizia economica e popolare. \n\nArt. 4, L. n. 619/1952. \n L'approvazione del piano di trasferimento, aggiornato ai sensi del primo comma del presente articolo, equivale a dichiarazione di pubblica utilit\u00e0 e le opere relative, come pure i lavori per la costruzione di edifici pubblici, o di uso pubblico, nonch\u00e9 degli alloggi nell'ambito del piano medesimo e gli eventuali altri espropri necessari in dipendenza degli interventi previsti dal presente capo sono dichiarati urgenti ed indifferibili, agli effetti degli articoli 71 e seguenti della legge 25 luglio 1865, n. 2359. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-06-24&atto.codiceRedazionale=067U1523&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:13:20.700745"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n\n I corsi della scuola serale speciale per odontotecnici hanno una durata di tre anni. \n Il profilo professionale, le prove d'esame, il programma di studio e il quadro orario delle lezioni sono riportati in allegato e costituiscono parte integrante del presente regolamento. \n Il quadro orario delle lezioni, non pu\u00f2 superare in nessun caso le 24 ore settimanali. \n Le prove d'esame si svolgono contemporaneamente ed unitamente a quelle dei corsi normali, laddove essi esistano. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-05-05&atto.codiceRedazionale=069U1297&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T19:36:34.943553"} {"text": "\n\n\nArt. 41\n\n\n(Limitazioni di velocit\u00e0 in prossimit\u00e0 di lavori o di cantieri stradali) \n 1. Le limitazioni di velocit\u00e0 temporanee in prossimit\u00e0 di lavori o di cantieri stradali, sono subordinate, salvo casi di urgenza, al consenso ed alle direttive dell'ente proprietario della strada. Il LIMITE DI VELOCIT\u00c0 deve essere posto in opera di seguito al segnale LAVORI, ovvero abbinato con esso sullo stesso supporto. Il valore della limitazione, salvo casi eccezionali, non deve essere inferiore a 30 km/h. Quando sia opportuno limitare la velocit\u00e0 su strade di rapido scorrimento occorre apporre limiti a scalare. \n 2. Alla fine della zona lavori o del cantiere, se \u00e8 apposto il segnale VIA LIBERA, non occorre quello di FINE LIMITAZIONE DI VELOCIT\u00c0. \u00c8 invece necessario il segnale FINE LIMITAZIONE DI VELOCIT\u00c0 se altri divieti restano in vigore. Se una limitazione di velocit\u00e0 diversa permane anche dopo la fine della zona lavori, \u00e8 sufficiente installare il segnale col nuovo limite senza porre quello di FINE LIMITE PRECEDENTE. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-12-28&atto.codiceRedazionale=092G0531&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T19:47:44.036039"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n In aggiunta alle autostrade indicate nel primo comma dell'articolo 16 della legge 24 luglio 1961, n. 729, sono concessi alla societ\u00e0 \"Autostrade\" S.p.A. del gruppo IRI la costruzione e l'esercizio delle autostrade che saranno indicate con decreto del Ministro per i lavori pubblici, di concerto con i Ministri per il bilancio e la programmazione economica, per il tesoro, per le partecipazioni statali e per i trasporti e l'aviazione civile, sentito il Comitato interministeriale per la programmazione economica e una commissione parlamentare composta da 4 senatori e da 4 deputati nominati rispettivamente dai Presidenti del Senato e della Camera dei deputati.\n La determinazione delle nuove autostrade \u00e8 subordinata alla condizione che gli introiti complessivi netti della intera rete concessa siano valutabili, per il periodo di durata della concessione, in misura pari o superiore ai costi di costruzione.\n Il decreto previsto nel primo comma \u00e8 emanato entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-04-13&atto.codiceRedazionale=068U0385&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:01:09.901817"} {"text": "\n\n\nArt. 1129\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 28 GENNAIO 2014, N. 8))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T05:22:04.985043"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77; comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841, 18 maggio 1951, n. 333, 2 aprile 1952, n. 339 e 16 agosto 1952, n. 1206;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisto il proprio decreto 7 febbraio 1951, n. 66;\n\n\n\n\n\n\nVisti i piani particolareggiati di espropriazione compilati dall'Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale e del territorio del Fucino, nei confronti di Fani-Ciotti Laura e Tommaso fu Fabio, per i terreni ricadenti nel comune di Tuscania (provincia di Viterbo) Vista la deliberazione 27 marzo 1952, n. 2415, della Commissione censuaria centrale, relativa al ricorso prodotto dagli interessati ai sensi degli articoli 6 della legge 21 ottobre 1950, n. 841 e 9 della legge 18 maggio 1951, n. 333;\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che i sunnominati non sono stati ammessi al beneficio di conservare definitivamente una parte dei terreni oggetto di esproprio, costituenti il terzo residuo di cui all'art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per non aver ottemperato a tutti gli adempimenti previsti in detto articolo;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 30 ottobre 1952, espresso dalla, Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l' agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\nSono approvati i piani particolareggiati di espropriazione compilati dall'Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale e del territorio del Fucino, nei confronti di Fani-Ciotti Laura e Tommaso fu Fabio, relativi ai terreni ricadenti nel comune di Tuscania (provincia di Viterbo), per una superficie di ettari 155.21.13, specificamente descritti nell'elenco n. 1 allegato al presente\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-12&atto.codiceRedazionale=052U2852&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:34:44.230716"} {"text": "\n\n\n Art. 37 \n\n\n((PROVVEDIMENTO REVOCATO DAL D.P.R. 18 GENNAIO 1971, N. 135))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-06-10&atto.codiceRedazionale=069U1321&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T11:55:50.125322"} {"text": "\n\n\nArt. 15\n Concorsi distrettuali\n\n\n\n \u00c8 in facolt\u00e0 del Ministro per la grazia e giustizia, qualora le esigenze del servizio lo richiedano, di bandire il concorso per uno o pi\u00f9 distretti distinti di Corte di appello da indicarsi nel bando.\n Nei casi in cui il Ministro si avvale della facolt\u00e0, di cui al comma precedente, il decreto che indice il concorso indicher\u00e0 il distretto o i distretti di Corte di appello per i quali il concorso ha luogo.\n I vincitori del concorso non possono essere trasferiti o applicati ad uffici giudiziari diversi da quelli dei distretti di Corte di appello per i quali il concorso fu indetto, n\u00e9 possono essere comandati presso altre Amministrazioni o Enti pubblici, ne collocati fuori ruolo se non abbiano prestato almeno tre anni di servizio effettivo dalla immissione in possesso.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-10-29&atto.codiceRedazionale=060U1196&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:29:01.232095"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n Le entrate rimaste da riscuotere alla\nchiusura dell'esercizio finanziario 1947-48\nrestano determinate in..................... L. 17.736.412,04 delle quali furono riscosse................ \" 6.215.253,55\n ---------------------- e rimasero da riscuotere................... L. 11.521.158,49\n ----------------------\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-04-26&atto.codiceRedazionale=063U0528&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T23:53:00.436798"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Il decreto-legge 22 aprile 1976, n. 127, convertito nella legge 10 maggio 1976, n. 320, \u00e8 abrogato.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-12-17&atto.codiceRedazionale=076U0832&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T20:09:48.752427"} {"text": "\n\n\n\n\n Articolo 17 \n\n Perquisizioni, Sequestri, Congelamenti e Confisca \n\n 1. La Parte Richiesta, su domanda della Parte Richiedente, esegue gli accertamenti per verificare se nel suo territorio siano presenti proventi di reato o cose pertinenti al reato e comunica alla Parte Richiedente i risultati delle indagini. Nel formulare la richiesta, la Parte Richiedente comunica alla Parte Richiesta le ragioni che la inducono a ritenere che nel territorio di quest'ultima possano trovarsi proventi di reato o cose pertinenti al reato. \n 2. Una volta rintracciati i proventi di reato o le cose pertinenti al reato, la Parte Richiesta, su domanda della Parte Richiedente, adotta le misure previste dalla sua legislazione nazionale al fine di sequestrare, congelare e confiscare i proventi di reato e le cose pertinenti al reato. \n 3. Su domanda della Parte Richiedente, la Parte Richiesta trasferisce, in tutto o in parte, i proventi di reato e le cose pertinenti al reato ovvero le somme conseguite mediante la vendita di tali beni, alle condizioni che saranno concordate tra le Parti. \n 4. Nell'applicare il presente Articolo sono comunque rispettati i diritti della Parte Richiesta e dei terzi su tali proventi di reato e cose pertinenti al reato. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-20&atto.codiceRedazionale=19G00100&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T10:57:14.498507"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n Vice presidente\n\n\n1. Con gli stessi criteri e modalit\u00e0 di cui all'art. 12, il CUN elegge nel suo seno il vice presidente che sostituisce il presidente in caso di sua assenza o impedimento.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-03-29&atto.codiceRedazionale=096G0147&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T23:37:16.153954"} {"text": "\n\n\nArt. 4-quater\n\n\n\n((\n\n\n1. Le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle funzioni di cui all'articolo 1, comma 3, sono attribuite alla regione con i criteri e le modalit\u00e0 stabiliti in sede di accordo quadro tra lo Stato e le regioni.\n\n\n\n2. Per i trasporti pubblici di cui all'articolo 1, comma 3, con specifici accordi di programma, da stipularsi tra la regione siciliana ed il Ministero competente sono individuati, con riferimento alla rete ed alla organizzazione dei servizi, gli interventi occorrenti per la realizzazione delle infrastrutture, per l'acquisizione dei materiali e delle tecnologie, per la determinazione delle fasi temporali di attuazione degli investimenti in riferimento al programmato sviluppo dei servizi, per il reperimento delle risorse necessarie mediante la ricognizione sia delle fonti di finanziamento che dei tempi di erogazione, e per l'individuazione dei soggetti istituzionali ai quali attribuire i relativi compiti.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-03-17&atto.codiceRedazionale=053U1113&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T22:30:32.293356"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n L'elenco dei terreni menzionato nel precedente articolo 2 con l'indicazione della relativa indennit\u00e0 di espropriazione offerta, nonch\u00e9 quello menzionato all'articolo 4, entrambi muniti del visto del Ministro proponente, formano parte integrante del presente decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 28 dicembre 1952\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 22 gennaio 1953\nAtti del Governo, registro n. 72, foglio n. 164. - PALLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-24&atto.codiceRedazionale=052U4147&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T10:38:40.890838"} {"text": "\n\n\n Accordo commerciale fra l'Italia e la Francia \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-05-24&atto.codiceRedazionale=048U0512&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:54:02.613277"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Istanza del contribuente\n\n\n\n((\n\n\n1. In caso di notifica di avviso di accertamento, o di rettifica, ovvero di atto di recupero, per i quali non si applica il contraddittorio preventivo, il contribuente, anteriormente all'impugnazione dell'atto innanzi alla Corte di giustizia tributaria di primo grado, pu\u00f2 formulare istanza di accertamento con adesione, indicando il proprio recapito, anche telefonico, anche in difetto dell'invio dell'invito a comparire di cui all'articolo 11, comma 1.\nL'istanza di adesione \u00e8 proposta entro i termini di presentazione del ricorso.\n\n\n))\n\n\n\n\n((23))\n\n\n\n\n((\n\n\n1-bis. Il contribuente pu\u00f2 presentare l'istanza di adesione di cui all'articolo 11, con l'indicazione del domicilio di almeno un rappresentante, entro trenta giorni dalla comunicazione dello schema di atto di cui all'articolo 6-bis, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212. \u00c8 fatta salva la possibilit\u00e0 per il contribuente di presentare istanza di accertamento con adesione anche nei quindici giorni successivi alla notifica dell'avviso di accertamento o di rettifica ovvero dell'atto di recupero che sia stato preceduto dal contraddittorio preventivo ai sensi del citato articolo 6-bis della legge n. 212 del 2000. In tale ultimo caso, il termine per l'impugnazione dell'atto innanzi alla Corte di giustizia tributaria \u00e8 sospeso ai sensi del comma 2 per un periodo di trenta giorni.\n\n\n))\n\n\n\n\n((23))\n\n\n\n\n((\n\n\n1-ter. Il contribuente che si \u00e8 avvalso della facolt\u00e0 di cui al comma 1-bis, primo periodo, non pu\u00f2 presentare ulteriore istanza di accertamento con adesione successivamente alla notifica dell'avviso di accertamento o di rettifica ovvero dell'atto di recupero.\n\n\n))\n\n\n\n\n((23))\n\n\n\n2. La presentazione dell'istanza, anche da parte di un solo obbligato, comporta la sospensione, per tutti i coobbligati, dei termini per l'impugnazione indicata al comma 1 e di quelli per la riscossione delle imposte in pendenza di giudizio, per un periodo di novanta giorni. L'impugnazione dell'atto da parte del soggetto che abbia richiesto l'accertamento con adesione comporta rinuncia all'istanza. \n\n\n\n3. Entro quindici giorni dalla ricezione dell'istanza, l'ufficio, anche telefonicamente o telematicamente, formula al contribuente l'invito a comparire. \n\n\n\n4. All'atto del perfezionamento della definizione, l'avviso di cui al comma 1 perde efficacia. \n\n\n\n\n((\n\n\n4-bis. Si applica il comma 1-quater dell'articolo 7.\n\n\n))\n\n\n\n\n((23))\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (23)\n\n\n Il D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13 ha disposto (con l'art. 41, comma 2) che \"L'articolo 1 si applica con riferimento agli atti emessi dal 30 aprile 2024, mentre le disposizioni di cui al titolo II si applicano a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-17&atto.codiceRedazionale=097G0257&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:21:00.275278"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n(Infermi di mente)\n\n\n1. Nella tabella E allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, alla lettera A, dopo il secondo comma del numero 4) sono aggiunti i seguenti commi:\n \"L'assegno sar\u00e0 mantenuto od attribuito anche a coloro che alla data di entrata in vigore della legge 13 maggio 1978, n. 180, affetti da alterazioni delle facolt\u00e0 mentali, ancora socialmente pericolosi, risultavano dimessi dagli ospedali psichiatrici ai sensi dell'articolo 69 del regolamento manicomiale approvato con regio decreto 16 agosto 1909, n. 615, e affidati, per la custodia e la vigilanza, alla famiglia con la necessaria autorizzazione del tribunale.\n Nei confronti dei soggetti di cui al comma precedente verr\u00e0 conservato l'assegno se si verificano le condizioni di cui al primo comma. Alla dimissione trover\u00e0 applicazione il disposto del secondo comma\".\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-10-15&atto.codiceRedazionale=086U0656&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T18:03:08.476872"} {"text": "\n\n\n\n\n Articolo 32 - Firma ed entrata in vigore \n\n 1\tLa presente Convenzione \u00e8 aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d'Europa, degli altri Stati parti della Convenzione culturale europea, dell'Unione europea e degli Stati non membri che hanno partecipato alla sua elaborazione o che godono dello status di osservatore presso il Consiglio d'Europa. \n 2\tLa presente Convenzione \u00e8 inoltre aperta alla firma da parte di qualsiasi altro Stato non membro del Consiglio d'Europa su invito del Comitato dei Ministri. La decisione di invitare uno Stato non membro a firmare la Convenzione pu\u00f2 essere presa a maggioranza in conformit\u00e0 all'articolo 20, lettera d), dello Statuto del Consiglio d'Europa e con voto unanime dei rappresentanti degli Stati contraenti aventi titolo a sedere nel Comitato dei Ministri, previa consultazione del Comitato di follow-up della Convenzione una volta stabilito. \n 3\tLa presente Convenzione \u00e8 soggetta a ratifica, accettazione o approvazione. Gli strumenti di ratifica, accettazione o approvazione devono essere depositati presso il Segretario Generale del Consiglio d'Europa. \n 4\tLa presente Convenzione entra in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decorrere dalla data in cui cinque firmatari, compresi almeno tre Stati membri del Consiglio d'Europa, avranno espresso il loro consenso ad essere vincolati dalla Convenzione conformemente alle disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3. \n 5\tNei confronti di ogni Stato firmatario o dell'Unione europea che esprima successivamente il proprio consenso a essere vincolato dalla Convenzione, essa entrer\u00e0 in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decorrere dalla data in cui viene espresso il consenso in conformit\u00e0 alle disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3. \n 6\tUna Parte contraente che non \u00e8 membro del Consiglio d'Europa contribuisce al finanziamento del Comitato di follow-up della Convenzione con modalit\u00e0 decise dal Comitato dei Ministri previa consultazione di detta Parte. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-16&atto.codiceRedazionale=19G00046&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T11:43:02.001836"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n\n\n Le Commissioni di esami sono costituite dal direttore della scuola, da insegnanti di materie tecniche della scuola stessa e da due esperti delle categorie economiche e produttive interessate anche non appartenenti all'Amministrazione dello Stato.\n La Commissione \u00e8 presieduta dal preside dell'Istituto e, in caso di impedimento, dal direttore della scuola\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-10-17&atto.codiceRedazionale=060U1977&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T19:43:25.129704"} {"text": "\n\n\nArt. 126\n\n\n \u00c8 autorizzato il pagamento delle spese del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni, per l'anno finanziario 1977, in conformit\u00e0 dell'annesso stato di previsione (tabella n. 11).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-12-31&atto.codiceRedazionale=076U0874&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T20:02:30.030755"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n Valutazione e titoli finali\n\n\n1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti \u00e8 effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni, dall'articolo 2 del decreto-legge 1\u00b0 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal regolamento emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122. \n\n\n\n2. I percorsi degli istituti tecnici si concludono con un esame di Stato, secondo le vigenti disposizioni sugli esami conclusivi dell'istruzione secondaria superiore. \n\n\n\n3. Le prove per la valutazione periodica e finale e per gli esami di Stato di cui ai commi 1 e 2 sono definite in modo da accertare, in particolare, la capacit\u00e0 dello studente di utilizzare i saperi e le competenze acquisiti nel corso degli studi anche in contesti applicativi. A tal fine, con riferimento a specifiche competenze relative alle aree di indirizzo, le commissioni di esame si possono avvalere di esperti del mondo economico e produttivo con documentata esperienza nel settore di riferimento. \n\n\n\n4. Al superamento dell'esame di Stato conclusivo dei percorsi degli istituti tecnici viene rilasciato il diploma di istruzione tecnica, indicante l'indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche con riferimento alle eventuali opzioni scelte. Il predetto diploma costituisce titolo necessario per l'accesso all'universit\u00e0 ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori e ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore di cui ai capi II e III del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2008, fermo restando il valore del diploma medesimo a tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico. \n((2))\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.L. 23 settembre 2022, n. 144 ha disposto (con l'art. 26, comma 5) che con effetto dalla data di entrata in vigore dei regolamenti di cui al comma 1, sono abrogate le norme, anche di legge, individuate espressamente nei regolamenti, regolatrici degli ordinamenti e dei percorsi dell'istruzione tecnica, ivi comprese le disposizioni previste nel decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-15&atto.codiceRedazionale=010G0110&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T03:30:15.326847"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n L'articolo 124 del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Con decorrenza dal 1 luglio 1967 agli invalidi per infortunio sul lavoro o malattia professionale nell'industria gi\u00e0 indennizzati in capitale, ai sensi della legge 31 gennaio 1904, n. 51, del regio decreto 13 maggio 1929, n. 928, o titolari di rendita vitalizia con grado di inabilit\u00e0 non inferiore al 50 per cento, sono concessi i seguenti assegni continuativi mensili:\n con grado di inabilit\u00e0 dal cinquanta al cinquantanove per cento, lire dodicimila;\n con grado di inabilit\u00e0 dal sessanta al settantanove per cento, lire sedicimila;\n con grado di inabilit\u00e0 dall'ottanta all'ottantanove per cento, lire trentaduemila;\n con grado di inabilit\u00e0 dal novanta al cento per cento, lire cinquantamila;\n con grado di inabilit\u00e0 cento per cento, nei casi nei quali sia indispensabile un'assistenza personale continuativa, a norma dell'articolo 76, lire cinquantamila, pi\u00f9 lire trentacinquemila quale assegno per detta assistenza personale continuativa.\n Gli assegni di cui al precedente comma sostituiscono e assorbono fino a concorrenza dei loro importi ogni altro assegno mensile corrisposto, anche sotto diversa denominazione dall'istituto assicuratore\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-03-28&atto.codiceRedazionale=068U0235&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:27:14.899040"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n\n\n In applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 22 del regolamento (CEE) n. 517/72 e dell'articolo 24 del regolamento (CEE) n. 516/72, il titolare di un'autorizzazione per un servizio regolare, per un servizio regolare specializzato e per un servizio a navetta viene dichiarato decaduto dall'autorizzazione stessa, oltre che nell'ipotesi contemplata dall'articolo 18 del regolamento (CEE) n. 517/72 e dall'articolo 19 del regolamento (CEE) n. 516/72 per perdita dei requisiti, quando si renda responsabile di ripetute e gravi irregolarit\u00e0 di ordine amministrativo.\n Nel caso di perdita dei requisiti, la decadenza decorre dalla data in cui il fatto viene accertato.\n Negli altri casi la pronuncia di decadenza deve essere preceduta da due successive diffide intimate al titolare dell'autorizzazione ed \u00e8 operativa dalla scadenza del termine stabilito nell'ultima diffida.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-04-27&atto.codiceRedazionale=077U0144&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T18:22:53.696911"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il Ministero degli affari esteri eserciter\u00e0 la vigilanza e la tutela sul Centro italiano di formazione europea (CIFE), la cui attivit\u00e0 ed i cui programmi terranno conto degli sviluppi che, nella partecipazione italiana agli organismi delle Comunit\u00e0 europee, si sono avuti dopo la istituzione del Centro stesso.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-01-16&atto.codiceRedazionale=070U1141&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:26:20.920157"} {"text": "\n\n\n Art. 75 \n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 13 DICEMBRE 2010, N. 212))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-08-12&atto.codiceRedazionale=057U0685&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T18:29:18.320606"} {"text": "\n\n\nArt. 322\n Bancarotta fraudolenta\n\n\n\n\n1. \u00c8 punito con la reclusione da tre a dieci anni, se \u00e8 dichiarato in liquidazione giudiziale, l'imprenditore che: \n\na) ha distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, ha esposto o riconosciuto passivit\u00e0 inesistenti; \n\nb) ha sottratto, distrutto o falsificato, in tutto o in parte, con lo scopo di procurare a s\u00e9 o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizi ai creditori, i libri o le altre scritture contabili o li ha tenuti in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. \n\n\n\n\n2. La stessa pena si applica all'imprenditore, dichiarato in liquidazione giudiziale, che, durante la procedura, commette alcuno dei fatti preveduti dalla lettera a) del comma 1, ovvero sottrae, distrugge o falsifica i libri o le altre scritture contabili. \n\n\n\n3. \u00c8 punito con la reclusione da uno a cinque anni l'imprenditore in liquidazione giudiziale che, prima o durante la procedura, a scopo di favorire, a danno dei creditori, taluno di essi, esegue pagamenti o simula titoli di prelazione. \n\n\n\n4. Salve le altre pene accessorie, di cui al capo III, titolo II, libro I del codice penale, la condanna per uno dei fatti previsti nel presente articolo importa l'inabilitazione all'esercizio di una impresa commerciale e l'incapacit\u00e0 ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa fino a dieci anni. \n\n\n\n Note all'art. 322: \n\n - Il capo III, titolo II, del libro I del codice penale reca: \"Delle pene accessorie in particolare.\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-02-14&atto.codiceRedazionale=19G00007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T12:33:31.449000"} {"text": "\n\n\nArt. 315\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 18 APRILE 2016, N. 50))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-12-10&atto.codiceRedazionale=010G0226&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T23:28:37.282028"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n\n\n Alle societ\u00e0 assoggettate a trasferimento non si applicano le disposizioni di legge o statutarie relative Vallo scioglimento per sopravvenuta impossibilit\u00e0 del conseguimento dell'oggetto sociale, qualora entro il 30 giugno 1964 l'assemblea straordinaria dei soci deliberi il cambiamento dell'oggetto.\n In tutti i casi di cambiamento dell'oggetto sociale il valore delle azioni o quote possedute dai soci che eserciteranno il diritto di recesso a norma del Codice civile sar\u00e0 determinato in proporzione del patrimonio sociale risultante da apposita situazione patrimoniale.\n Il relativo rimborso sar\u00e0 effettuato, nella proporzione in cui il credito verso l'Ente a titolo di indennizzo concorre a formare l'attivo lordo della situazione patrimoniale, mediante assegnazione di corrispondenti quote del credito stesso. I soci recedenti non potranno intervenire nelle contestazioni pendenti ai sensi del n. 5) dell'articolo 5, dopo la definizione delle quali la societ\u00e0 dovr\u00e0 provvedere alla revisione del valore delle azioni o quote e delle quote di credito assegnate.\n Si applicano nei confronti dei soci recedenti le disposizioni dell'articolo 6 eccettuato il quarto comma, e quelle dell'articolo 9, riferendo il limite del doppio fissato dal quinto comma lettera a) di tale articolo al valore delle azioni o quote rimborsate ai sensi del comma precedente. ((1))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n La L. 27 giugno 1964, n.452 ha disposto (con l'art. 8, primo comma) che \"I termini stabiliti dall'articolo 11 e dall'articolo 9 della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, per il cambiamento dell'oggetto delle societ\u00e0 assoggettate a trasferimento e per gli atti di fusione e conferimento sono prorogati rispettivamente al 30 giugno 1965 e al 31 dicembre 1965.\"\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-12-12&atto.codiceRedazionale=062U1643&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T06:17:44.095381"} {"text": "\n\n\n Articolo X \n Notifica da parte del Governo depositario \n\n Il Governo degli Stati Uniti d'America, in qualit\u00e0 di Governo depositario, notificher\u00e0 a tutte le parti firmatarie e aderenti qualsiasi firma, ratifica, accettazione, approvazione, conclusione, applicazione provvisoria del presente Protocollo e qualsiasi adesione al suddetto. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-07-03&atto.codiceRedazionale=078U0312&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:39:46.537587"} {"text": "\n\n\nArticolo 4 \n Per realizzare lo scopo di cui all'articolo 2, L'Italia fornir\u00e0 alla Polonia, a titolo di dono, le attrezzature menzionate nella seconda parte dell'Allegato tecnico, nonch\u00e9 l'assistenza tecnica per la realizzazione del progetto. L'Italia, inoltre, assicurer\u00e0 la propria collaborazione per gli interventi di manutenzione straordinaria. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-02-22&atto.codiceRedazionale=094G0136&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:58:25.740456"} {"text": "\n\n\nArt. 77\n\n\n I residui passivi alla chiusura dell'esercizio 1962-63 sono stabiliti nelle seguenti somme:\n Somme rimaste da pagare sulle spese\naccertate per la competenza propria\ndell'esercizio 1962-63 (articolo 72)............. L. 186.586.447.579 Somme rimaste da pagare sui residui degli\nesercizi precedenti (articolo 75)................ L. 56.091.433.760 Residui passivi al 30 giugno 1963................ L. 242.677.881.339\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-01-28&atto.codiceRedazionale=069U1086&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T20:22:00.082512"} {"text": "\n\n\n Art. 144. \n\n (Forma della domanda di restituzione o di riduzione in pristino). \n\n Le domande conseguenti alla cassazione della sentenza previste nell'articolo 389 del codice debbono essere proposte con citazione da notificarsi personalmente alla parte a norma degli articoli 137 e seguenti del codice. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1941-08-25;1368", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T13:18:25.850856"} {"text": "\nIL PRESIDENTE\n\nDEL CONSIGLIO DEI MINISTRI\n\n\n\n\nVista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante \u00abDisciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri\u00bb e, in particolare, gli articoli 17 e 19, comma 1, lettera r);\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, recante \u00abDisposizioni urgenti per il rafforzamento della capacit\u00e0 amministrativa delle amministrazioni pubbliche\u00bb e, in particolare, l'articolo 1, commi 2 e 3;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante \u00abDisposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri\u00bb e, in particolare, l'articolo 13;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2023, n. 170, recante \u00abDisposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali\u00bb e, in particolare, l'articolo 14, comma 2;\n\n\n\n\n\n\nVisto il regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, recante \u00abApprovazione del T.U. delle leggi e delle norme giuridiche sulla rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato e sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato\u00bb e, in particolare, l'articolo 17;\n\n\n\n\n\n\nVisto il regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1612, recante \u00abApprovazione del regolamento per la esecuzione del T.U. delle leggi e delle norme giuridiche sulla rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato e sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 3 aprile 1979, n. 103, recante \u00abModifiche dell'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato\u00bb anche con riferimento alle competenze del consiglio degli avvocati e procuratori dello Stato definite dall'articolo 23;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante \u00abDisposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti\u00bb e, in particolare, l'articolo 3;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, recante \u00abIndividuazione delle unit\u00e0 previsionali di base del bilancio dello Stato, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione del rendiconto generale dello Stato\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante \u00abRiforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59\u00bb e, in particolare, l'articolo 4;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 7 giugno 2000, n. 150, recante \u00abDisciplina delle attivit\u00e0 di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante \u00abNorme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente \u00abCodice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonch\u00e9 alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante \u00abCodice dell'amministrazione digitale\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante \u00abAttuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivit\u00e0 del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante \u00abLegge di contabilit\u00e0 e finanza pubblica\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante \u00abDisposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalit\u00e0 nella pubblica amministrazione\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante \u00abRiordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 dicembre 2018, n. 132, recante \u00abDisposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonch\u00e9 misure per la funzionalit\u00e0 del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit\u00e0 organizzata\u00bb e, in particolare, l'articolo 15, comma 01;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante \u00abBilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021\u00bb e, in particolare, l'articolo 1, comma 318;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante \u00abBilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022\u00bb e, in particolare, l'articolo 1, commi 171 e 172;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21, recante \u00abDisposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonch\u00e9 in materia di recesso del Regno Unito dall'Unione europea\u00bb e, in particolare, l'articolo 1-bis, comma 2;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2021, n. 214, concernente \u00abRegolamento recante norme per l'organizzazione e il funzionamento degli uffici dell'Avvocatura dello Stato\u00bb;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 2005, recante \u00abRideterminazione delle dotazioni organiche del personale amministrativo delle aree funzionali, delle posizioni economiche e dei profili professionali, con riferimento alle singole strutture, dell'Avvocatura generale dello Stato\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7 febbraio 2006;\n\n\n\n\nConsiderata l'organizzazione proposta coerente con i compiti e le funzioni attribuite all'Avvocatura di Stato dalla normativa di settore vigente;\n\n\nSentiti l'Organismo paritetico per l'Innovazione (OPI) e il Comitato Unico di garanzia per le pari opportunit\u00e0 e il benessere di chi lavora contro le discriminazioni (CUG);\n\n\nSentito il Consiglio di amministrazione dell'Avvocatura dello Stato nella seduta del 13 ottobre 2023;\n\n\nPreso atto che sulla proposta di riorganizzazione, l'Amministrazione ha informato le Organizzazioni sindacali in data 5 ottobre 2023;\n\n\n\n\nVista la deliberazione preliminare del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 23 ottobre 2023;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 7 novembre 2023;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 27 novembre 2023;\n\n\n\n\nDi concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze;\n\nAdotta\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n Oggetto e ambito di applicazione\n\n\n1. Le disposizioni del presente regolamento disciplinano l'organizzazione e il funzionamento degli uffici dell'Avvocatura dello Stato, nel rispetto delle previsioni del regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, della legge 3 aprile 1979, n. 103, e delle altre norme di legge che disciplinano la specifica materia. \n\n\n\n N O T E \n Avvertenza: \n - Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'amministrazione competente per materia ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. \n - Per le direttive CEE vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit\u00e0 europee (GUUE). \n Note alle premesse: \n - Si riporta il testo degli articoli 17 e 19, comma 1, lettera r), della legge 23 agosto 1988, n. 400 recante: \u00abDisciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri\u00bb, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 12 settembre 1988, S. O. n. 86: \n \u00abArt. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare: \n a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi nonch\u00e9 dei regolamenti comunitari; \n b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale; \n c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge; \n d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge; \n e) \n 2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potest\u00e0 regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari. \n 3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge.\n I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione. \n 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di \"regolamento\", sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. \n 4-bis. L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei principi posti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l'osservanza dei criteri che seguono: \n a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione; \n b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilit\u00e0 eliminando le duplicazioni funzionali; \n c) previsione di strumenti di verifica periodica dell'organizzazione e dei risultati; \n d) indicazione e revisione periodica della consistenza elle piante organiche; \n e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unit\u00e0 dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali. \n 4-ter. Con regolamenti da emanare ai sensi del comma 1 del presente articolo, si provvede al periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di abrogazione implicita e all'espressa abrogazione di quelle che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o sono comunque obsolete.\u00bb \n \u00abArt. 19 (Compiti del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri). - 1. Il Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri assicura il supporto all'espletamento dei compiti del Presidente del Consiglio dei ministri, curando, qualora non siano state affidate alle responsabilit\u00e0 di un Ministro senza portafoglio o delegate al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, le seguenti funzioni: \n a) - q). (Omissis); \n r) svolgere le attivit\u00e0 di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri inerenti alla gestione amministrativa del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali, della Corte dei conti, dell'Avvocatura dello Stato, nonch\u00e9 degli altri organi ed enti che alla Presidenza del Consiglio dei ministri fanno capo; \n s). cc). (Omissis).\u00bb. \n - L'articolo 1 del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, recante: \u00abDisposizioni urgenti per il rafforzamento della capacit\u00e0 amministrativa delle amministrazioni pubbliche\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 aprile 2023, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 1 (Disposizioni in materia di rafforzamento della capacit\u00e0 amministrativa delle amministrazioni centrali). - 1. (Omissis). \n 2. Al fine di rafforzare l'organizzazione della pubblica amministrazione, sono autorizzati gli incrementi delle dotazioni organiche di cui alla tabella A dell'allegato 1 annesso al presente decreto; le amministrazioni interessate provvedono, entro il 30 ottobre 2023, alla conseguente riorganizzazione mediante le procedure di cui all'articolo 13 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204. Resta, comunque, fermo il termine del 30 giugno 2023 per l'adozione dei regolamenti di riorganizzazione delle strutture e delle unit\u00e0 di missione di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41. \n 3. Le amministrazioni di cui alla tabella B dell'allegato 2 annesso al presente decreto sono autorizzate ad assumere, anche senza il previo esperimento delle procedure di mobilit\u00e0, le unit\u00e0 di personale per ciascuna indicate nella medesima tabella B. A tal fine, le predette amministrazioni possono procedere mediante procedure concorsuali anche indette unitamente ad altre amministrazioni o ricorrendo allo scorrimento delle graduatorie di concorsi pubblici banditi da altre amministrazioni per la medesima area professionale. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti \u00e8 autorizzato, per le unit\u00e0 di personale dirigenziale di seconda fascia di cui alla citata tabella B, a bandire concorsi per professionalit\u00e0 tecniche in materia di ingegneria civile e ingegneria dei trasporti e meccanica nonch\u00e9 di ingegneria idraulica e ambientale in deroga a quanto previsto dall'articolo 28, comma 1-ter, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. \n 3-bis.-14-septies (Omissis).\u00bb. \n - L'articolo 13 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante: \u00abDisposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 novembre 2022, n. 264, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204 recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 13. (Procedure per la riorganizzazione dei Ministeri). - 1. Al fine di semplificare e accelerare le procedure per la riorganizzazione di tutti i Ministeri, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto fino al 30 ottobre 2023, i regolamenti di organizzazione dei Ministeri sono adottati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. Sugli stessi decreti \u00e8 richiesto il parere del Consiglio di Stato.\u00bb. \n - L'articolo 14 del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, recante: \u00abDisposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 settembre 2023, n. 228, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2023, n. 170 recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 14 (Proroga di termini in materia di riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell'Avvocatura dello Stato). - 1. All'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 112, le parole: \u00abda adottare con le modalit\u00e0 di cui all'articolo 13 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, come modificato dall'articolo 1, comma 5, del presente decreto\u00bb sono sostituite dalle seguenti: \u00abda adottare, entro il 30 novembre 2023, con le modalit\u00e0 di cui all'articolo 13 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204,\u00bb. \n 2. Il termine del 30 ottobre 2023, di cui all'articolo 1, comma 2, primo periodo, del decreto-legge del 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, \u00e8 prorogato al 30 novembre 2023 per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e per l'Avvocatura dello Stato. \n 2-bis. Al fine di poter procedere alla riorganizzazione entro il termine del 30 novembre 2023 di cui al comma 1, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali \u00e8 autorizzato a incrementare il contingente di cui all'articolo 8, comma 1, del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 gennaio 2015, n. 77, di venti unit\u00e0. Ai relativi oneri, pari a 388.000 euro annui a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell'ambito del programma \"Fondi di riserva e speciali\" della missione \"Fondi da ripartire\" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. \n 2-ter. Al fine di garantire la piena attuazione della riorganizzazione prevista dal regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 luglio 2023, n. 125, il comma 1 dell'articolo 9-bis del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 112, \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"1. Il limite di spesa per il conferimento di incarichi di collaborazione stipulati ai sensi dell'articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 2003, n. 227, \u00e8 incrementato di 150.000 euro per l'anno 2023 e di 250.000 euro annui a decorrere dall'anno 2024. Nel rispetto del limite di spesa complessivo di cui al primo periodo si pu\u00f2 procedere al conferimento dei relativi incarichi anche in deroga al limite percentuale e numerico previsto dalle vigenti disposizioni\". \n 2-quater. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui al comma 2-ter, pari a 250.000 euro annui a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell'ambito del programma \"Fondi di riserva e speciali\" della missione \"Fondi da ripartire\" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero. Il Ministro dell'economia e delle finanze \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.\u00bb. \n - L'articolo 17 del regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, recante: \u00abApprovazione del T.U. delle leggi e delle norme giuridiche sulla rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato e sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 dicembre 1933, n. 286 recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 17. - Gli uffici dell'Avvocatura dello Stato dipendono dal Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, e sono posti sotto la immediata direzione dell'Avvocato generale.\u00bb. \n - Il regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1612, recante: \u00abApprovazione del regolamento per la esecuzione del T.U. delle leggi e delle norme giuridiche sulla rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato e sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato\u00bb \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 dicembre 1933, n. 286. \n - L'articolo 23 della legge 3 aprile 1979, n. 103, recante: \u00abModifiche dell'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 aprile 1979, n. 99 recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 23. - Il consiglio degli avvocati e procuratori dello Stato, oltre ad esercitare le attribuzioni della commissione permanente per gli avvocati e procuratori dello Stato previste dai regi decreti 30 ottobre 1933, numeri 1611 e 1612, e successive modificazioni, provvede: \n a) ad esprimere parere sulla distruzione degli avvocati e dei procuratori dello Stato tra l'Avvocatura generale e le avvocature distrettuali sulla base di criteri da esso predeterminati; \n b) ad esprimere parere sulla assegnazione degli avvocati e dei procuratori di prima nomina ai vari uffici ed in ordine ad ogni domanda o proposta di trasferimento; \n c) a formulare i giudizi di cui agli articoli 2, 3 e 5 della presente legge ed a riesaminare dopo due anni i giudizi sfavorevoli; \n d) a decidere i ricorsi proposti dagli avvocati e procuratori dello Stato contro i provvedimenti di cui all'articolo 19 della presente legge; \n e) ad esprimere parere sul conferimento degli incarichi di vice avvocato generale dello Stato, di avvocato distrettuale dello Stato e di segretario generale, a norma degli articoli 16, 17 della presente legge, nonch\u00e9 sul collocamento fuori ruolo degli avvocati dello Stato; \n f) ad esprimere parere sul conferimento agli avvocati e procuratori dello Stato di qualsiasi tipo di incarico; \n g) ad esercitare le funzioni della commissione di disciplina nei confronti degli avvocati e procuratori dello Stato a norma dell'articolo 24 della presente legge; \n h) a designare gli avvocati dello Stato che debbono far parte del comitato consultivo. \n Gli atti del consiglio sono pubblici e gli avvocati e procuratori dello Stato possono prenderne visione ed estrarne copia. \n Il consiglio degli avvocati e procuratori dello Stato ed il consiglio permanente per il personale di cui agli articoli 8 della legge 22 maggio 1960, n. 520, e 32 della legge 5 aprile 1964, n. 284, riuniti in seduta congiunta, costituiscono il consiglio di amministrazione dell'Avvocatura dello Stato. \n Il consiglio di amministrazione dell'Avvocatura dello Stato provvede: \n a) ad esprimere pareri ed a formulare proposte sulla organizzazione e sullo svolgimento dei servizi; \n b) a fissare i criteri per la ripartizione, tra i vari uffici dell'Avvocatura dello Stato, delle somme stanziate in bilancio per ogni capitolo di spesa; \n c) ad esercitare le altre attribuzioni previste dall'articolo 146 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e successive modificazioni, fatta eccezione per quelle riservate rispettivamente al consiglio degli avvocati e procuratori dello Stato dalla presente legge ed al comitato permanente per il personale dalle disposizioni di cui al comma precedente.\u00bb. \n - L'articolo 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante: \u00abDisposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 gennaio 1994, n. 10, recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 3 (Norme in materia di controllo della Corte dei conti). - 1. Il controllo preventivo di legittimit\u00e0 della Corte dei conti si esercita esclusivamente sui seguenti atti non aventi forza di legge: \n a) provvedimenti emanati a seguito di deliberazione del Consiglio dei Ministri; \n b) atti del Presidente del Consiglio dei ministri e atti dei Ministri aventi ad oggetto la definizione delle piante organiche, il conferimento di incarichi di funzioni dirigenziali e le direttive generali per l'indirizzo e per lo svolgimento dell'azione amministrativa; \n c) atti normativi a rilevanza esterna, atti di programmazione comportanti spese ed atti generali attuativi di norme comunitarie; \n c-bis) (Abrogato); \n d) provvedimenti dei comitati interministeriali di riparto o assegnazione di fondi ed altre deliberazioni emanate nelle materie di cui alle lettere b) e c); \n e) (Abrogato); \n f) provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare; \n f-bis) atti e contratti di cui all'articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni; \n f-ter) atti e contratti concernenti studi e consulenze di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 23 dicembre 2005, n. 266; \n g) decreti che approvano contratti delle amministrazioni dello Stato, escluse le aziende autonome: attivi, di qualunque importo, ad eccezione di quelli per i quali ricorra l'ipotesi prevista dall'ultimo comma dell'articolo 19 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440; di appalto d'opera, se di importo superiore al valore in ECU stabilito dalla normativa comunitaria per l'applicazione delle procedure di aggiudicazione dei contratti stessi; altri contratti passivi, se di importo superiore ad un decimo del valore suindicato; \n h) decreti di variazione del bilancio dello Stato, di accertamento dei residui e di assenso preventivo del Ministero del tesoro all'impegno di spese correnti a carico di esercizi successivi; \n i) atti per il cui corso sia stato impartito l'ordine scritto del Ministro; \n l) atti che il Presidente del Consiglio dei Ministri richieda di sottoporre temporaneamente a controllo preventivo o che, la Corte dei conti deliberi di assoggettare, per un periodo determinato, a controllo preventivo in relazione a situazioni di diffusa e ripetuta irregolarit\u00e0 rilevate in sede di controllo successivo. \n 1-bis. Per i controlli previsti dalle lettere f-bis) e f-ter) del comma 1 \u00e8 competente in ogni caso la sezione centrale del controllo di legittimit\u00e0. \n 2. I provvedimenti sottoposti al controllo preventivo acquistano efficacia se il competente ufficio di controllo non ne rimetta l'esame alla sezione del controllo nel termine di trenta giorni dal ricevimento. Il termine \u00e8 interrotto se l'ufficio richiede chiarimenti o elementi integrativi di giudizio. Decorsi trenta giorni dal ricevimento delle controdeduzioni dell'amministrazione, il provvedimento acquista efficacia se l'ufficio non ne rimetta l'esame alla sezione del controllo. La sezione del controllo si pronuncia sulla conformit\u00e0 a legge entro trenta giorni dalla data di deferimento dei provvedimenti o dalla data di arrivo degli elementi richiesti con ordinanza istruttoria. Decorso questo termine i provvedimenti divengono esecutivi. \n 3. Le sezioni riunite della Corte dei conti possono, con deliberazione motivata, stabilire che singoli atti di notevole rilievo finanziario, individuati per categorie ed amministrazioni statali, siano sottoposti all'esame della Corte per un periodo determinato. La Corte pu\u00f2 chiedere il riesame degli atti entro quindici giorni dalla loro ricezione, ferma rimanendone l'esecutivit\u00e0. Le amministrazioni trasmettono gli atti adottati a seguito del riesame alla Corte dei conti, che ove rilevi illegittimit\u00e0, ne d\u00e0 avviso al Ministro. \n 4. La Corte dei conti svolge, anche in corso di esercizio, il controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche, nonch\u00e9 sulle gestioni fuori bilancio e sui fondi di provenienza comunitaria, verificando la legittimit\u00e0 e la regolarit\u00e0 delle gestioni, nonch\u00e9 il funzionamento dei controlli interni a ciascuna amministrazione. Accerta, anche in base all'esito di altri controlli, la rispondenza dei risultati dell'attivit\u00e0 amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modo e tempi dello svolgimento dell'azione amministrativa.\n La Corte definisce annualmente i programmi e i criteri di riferimento del controllo sulla base delle priorit\u00e0 previamente deliberate dalle competenti Commissioni parlamentari a norma dei rispettivi regolamenti, anche tenendo conto, ai fini di referto per il coordinamento del sistema di finanza pubblica, delle relazioni redatte dagli organi, collegiali o monocratici, che esercitano funzioni di controllo o vigilanza su amministrazioni, enti pubblici, autorit\u00e0 amministrative indipendenti o societ\u00e0 a prevalente capitale pubblico. \n 5. Nei confronti delle amministrazioni regionali, il controllo della gestione concerne il perseguimento degli obiettivi stabiliti dalle leggi di principio e di programma. \n 6. La Corte dei conti riferisce, almeno annualmente, al Parlamento ed ai consigli regionali sull'esito del controllo eseguito. Le relazioni della Corte sono altres\u00ec inviate alle amministrazioni interessate, alle quali la Corte formula, in qualsiasi altro momento, le proprie osservazioni. Le amministrazioni comunicano alla Corte ed agli organi elettivi, entro sei mesi dalla data di ricevimento della relazione, le misure conseguenzialmente adottate. \n 7. Restano ferme, relativamente agli enti locali, le disposizioni di cui al decreto-legge 22 dicembre 1981, n. 786, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1982, n. 51, e successive modificazioni ed integrazioni, nonch\u00e9, relativamente agli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, le disposizioni della legge 21 marzo 1958, n. 259. Le relazioni della Corte contengono anche valutazioni sul funzionamento dei controlli interni. \n 8. Nell'esercizio delle attribuzioni di cui al presente articolo, la Corte dei conti pu\u00f2 richiedere alle amministrazioni pubbliche ed agli organi di controllo interno qualsiasi atto o notizia e pu\u00f2 effettuare e disporre ispezioni e accertamenti diretti. Si applica il comma 4 dell'articolo 2 del decreto-legge 15 novembre 1993, n. 453. Pu\u00f2 richiedere alle amministrazioni pubbliche non territoriali il riesame di atti ritenuti non conformi a legge. Le amministrazioni trasmettono gli atti adottati a seguito del riesame alla Corte dei conti, che, ove rilevi illegittimit\u00e0, ne d\u00e0 avviso all'organo generale di direzione. \u00c8 fatta salva, in quanto compatibile con le disposizioni della presente legge, la disciplina in materia di controlli successivi previsti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, e dal decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, nonch\u00e9 dall'articolo 166 della legge 11 luglio 1980, n. 312. \n 9. Per l'esercizio delle attribuzioni di controllo, si applicano, in quanto compatibili con le disposizioni della presente legge, le norme procedurali di cui al testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni. \n 10. La sezione del controllo \u00e8 composta dal presidente della Corte dei conti che la presiede, dai presidenti di sezione preposti al coordinamento e da tutti i magistrati assegnati a funzioni di controllo. La sezione \u00e8 ripartita annualmente in quattro collegi dei quali fanno parte, in ogni caso, il presidente della Corte dei conti e i presidenti di sezione preposti al coordinamento. I collegi hanno distinta competenza per tipologia di controllo o per materia e deliberano con un numero minimo di undici votanti. L'adunanza plenaria \u00e8 presieduta dal presidente della Corte dei conti ed \u00e8 composta dai presidenti di sezione preposti al coordinamento e da trentacinque magistrati assegnati a funzioni di controllo, individuati annualmente dal Consiglio di presidenza in ragione di almeno tre per ciascun collegio della sezione e uno per ciascuna delle sezioni di controllo sulle amministrazioni delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano. L'adunanza plenaria delibera con un numero minimo di ventuno votanti. \n 10-bis. La sezione del controllo in adunanza plenaria stabilisce annualmente i programmi di attivit\u00e0 e le competenze dei collegi, nonch\u00e9 i criteri per la loro composizione da parte del presidente della Corte dei conti. \n 11. Ferme restando le ipotesi di deferimento previste dall'articolo 24 del citato testo unico delle leggi sulla Corte dei conti come sostituito dall'articolo 1 della legge 21 marzo 1953, n. 161, la sezione del controllo si pronuncia in ogni caso in cui insorge il dissenso tra i componenti magistrati circa la legittimit\u00e0 di atti. Del collegio viene chiamato a far parte in qualit\u00e0 di relatore il magistrato che deferisce la questione alla sezione. \n 12. I magistrati addetti al controllo successivo di cui al comma 4 operano secondo i previsti programmi annuali, ma da questi possono temporaneamente discostarsi, per motivate ragioni, in relazione a situazioni e provvedimenti che richiedono tempestivi accertamenti e verifiche, dandone notizia alla sezione del controllo. \n 13. Le disposizioni del comma 1 non si applicano agli atti ed ai provvedimenti emanati nelle materie monetaria, creditizia, mobiliare e valutaria.\u00bb. \n - Il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, recante: \u00abIndividuazione delle unit\u00e0 previsionali di base del bilancio dello Stato, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione del rendiconto generale dello Stato\u00bb \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 agosto 1997, n. 195, S.O. n. 166. \n - L'articolo 4 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante: \u00abRiforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 agosto 1999, n. 203, S.O. n. 163, recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 4 (Disposizioni sull'organizzazione). - 1.\n L'organizzazione, la dotazione organica, l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed il loro numero, le relative funzioni e la distribuzione dei posti di funzione dirigenziale, l'individuazione dei dipartimenti, nei casi e nei limiti fissati dalle disposizioni del presente decreto legislativo, e la definizione dei rispettivi compiti sono stabiliti con regolamenti o con decreti del ministro emanati ai sensi dell'articolo 17, comma 4 bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Si applica l'articolo 19 della legge 15 marzo 1997, n. 59. I regolamenti prevedono la soppressione dei ruoli esistenti e l'istituzione di un ruolo unico del personale non dirigenziale di ciascun ministero, articolato in aree dipartimentali e per direzioni generali. Fino all'istituzione del ruolo unico del personale non dirigenziale di ciascun ministero, i regolamenti assicurano forme ordinarie di mobilit\u00e0 tra i diversi dipartimenti e le diverse direzioni generali, nel rispetto dei requisiti di professionalit\u00e0 richiesti per l'esercizio delle relative funzioni, ferme restando le normative contrattuali in materia. La nuova organizzazione e la dotazione organica del personale non devono comunque comportare incrementi di spesa. \n 2. I ministeri che si avvalgono di propri sistemi informativi automatizzati sono tenuti ad assicurarne l'interconnessione con i sistemi informativi automatizzati delle altre amministrazioni centrali e locali per il tramite della rete unitaria delle pubbliche amministrazioni. \n 3. Il regolamento di cui al precedente comma 1 si attiene, inoltre, ai criteri fissati dall'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e dall'articolo 2 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni e integrazioni. \n 4. All'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale di ciascun ministero e alla definizione dei relativi compiti, nonch\u00e9 la distribuzione dei predetti uffici tra le strutture di livello dirigenziale generale, si provvede con decreto ministeriale di natura non regolamentare. \n 4-bis. La disposizione di cui al comma 4 si applica anche in deroga alla eventuale distribuzione degli uffici di livello dirigenziale non generale stabilita nel regolamento di organizzazione del singolo Ministero. \n 5. Con le medesime modalit\u00e0 di cui al precedente comma 1 si procede alla revisione periodica dell'organizzazione ministeriale, con cadenza almeno biennale. \n 6. I regolamenti di cui al comma 1 raccolgono tutte le disposizioni normative relative a ciascun ministero. Le restanti norme vigenti sono abrogate con effetto dalla data di entrata in vigore dei regolamenti medesimi.\u00bb. \n - La legge 7 giugno 2000, n. 150, recante: \u00abDisciplina delle attivit\u00e0 di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni\u00bb \u00e8 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 13 giugno 2000, n. 136. \n - Il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante: \u00abNorme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 maggio 2001, n. 106, S.O. n. 112. \n - Il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente: \u00abCodice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonch\u00e9 alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 luglio 2003, n. 174, S.O. n. 123. \n - Il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante: \u00abCodice dell'amministrazione digitale\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 16 maggio 2005, n. 112, S.O. n. 93. \n - Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante: \u00abAttuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivit\u00e0 del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 ottobre 2009, n. 254, S.O. n. 197. \n - La legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante: \u00abLegge di contabilit\u00e0 e finanza pubblica\u00bb, \u00e8 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2009, n. 303, S.O. n. 245. \n - La legge 6 novembre 2012, n. 190, recante: \u00abDisposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalit\u00e0 nella pubblica amministrazione\u00bb, \u00e8 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 13 novembre 2012, n. 265. \n - Il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante: \u00abRiordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 5 aprile 2013, n. 80. \n - L'articolo 15 del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante: \u00abDisposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonch\u00e9 misure per la funzionalit\u00e0 del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit\u00e0 organizzata\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 ottobre 2018, n. 231, convertito, con modificazioni, dalla legge 1\u00b0 dicembre 2018, n. 132 recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 15 (Disposizioni in materia di giustizia). - 01. Le funzioni di agente del Governo a difesa dello Stato italiano dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo sono svolte dall'Avvocato generale dello Stato, che pu\u00f2 delegare un avvocato dello Stato. \n 0.1-bis L'agente del Governo comunica a tutte le parti del processo che ha dato luogo alla sentenza del giudice italiano sottoposta all'esame della Corte europea, nonch\u00e9 al Procuratore generale presso la Corte di cassazione, la pendenza del procedimento promosso innanzi alla Corte europea stessa. \n 1. Al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, nel capo V del titolo IV della parte III, dopo l'articolo 130, \u00e8 inserito il seguente: \n \"Art. 130-bis (L) (Esclusione dalla liquidazione dei compensi al difensore e al consulente tecnico di parte). - 1. Quando l'impugnazione, anche incidentale, \u00e8 dichiarata inammissibile, al difensore non \u00e8 liquidato alcun compenso. \n 2. Non possono essere altres\u00ec liquidate le spese sostenute per le consulenze tecniche di parte che, all'atto del conferimento dell'incarico, apparivano irrilevanti o superflue ai fini della prova.\". \n 1-bis. All'articolo 7, comma 4, del decreto-legge 31 agosto 2016, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2016, n. 197, le parole: \u00abe sino al 1\u00b0 gennaio 2019\u00bb sono soppresse.\u00bb. \n - Il comma 318 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante: \u00abBilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021\u00bb, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2018, n. 302, S.O. n. 62 recita cos\u00ec: \n \u00ab318. La dotazione organica dell'Avvocatura dello Stato, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7 febbraio 2006, \u00e8 incrementata di 6 posizioni di livello dirigenziale non generale e di 85 unit\u00e0 di personale non dirigenziale. L'Avvocatura dello Stato, per i trienni 2019-2021 e 2022-2024, \u00e8 autorizzata ad assumere, a tempo indeterminato, mediante apposita procedura concorsuale per titoli ed esami, un contingente di personale di 6 unit\u00e0 di livello dirigenziale non generale, di 35 unit\u00e0 appartenenti all'Area III, posizione economica F1, e di 50 unit\u00e0 appartenenti all'Area II, posizione economica F2, in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, anche con particolare specializzazione nelle materie tecnico-giuridiche. Nella procedura concorsuale per la copertura delle posizioni dirigenziali di cui al periodo precedente pu\u00f2 essere prevista una riserva per il personale interno in possesso dei requisiti per l'accesso al concorso per dirigente nel limite massimo del 50 per cento dei posti messi a concorso.\n Agli oneri derivanti dalle assunzioni di cui al presente comma, nel limite massimo di spesa pari a 1.082.216 euro per l'anno 2019, a 3.591.100 euro per l'anno 2020 e a 4.013.480 euro annui a decorrere dall'anno 2021, si provvede a valere sulle risorse del fondo di cui all'articolo 1, comma 365, lettera b), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come rifinanziato ai sensi del comma 298 del presente articolo.\u00bb. \n - I commi 171 e 172 dell'art. 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante: \u00abBilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 304 del 30 dicembre 2019, S. O. n. 45 recitano cos\u00ec: \n \u00ab171. La dotazione organica dell'Avvocatura dello Stato, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7 febbraio 2006, come modificata dall'articolo 1, comma 318, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, \u00e8 incrementata di venticinque unit\u00e0 di personale non dirigenziale. L'Avvocatura dello Stato, per il quadriennio 2020-2023, \u00e8 autorizzata ad assumere, a tempo indeterminato, mediante apposita procedura concorsuale, un contingente di personale di due unit\u00e0 appartenenti all'Area III, fascia retributiva F3, di otto unit\u00e0 appartenenti all'Area III, fascia retributiva F1, e di quindici unit\u00e0 appartenenti all'Area II, fascia retributiva F2. Agli oneri derivanti dalle assunzioni di cui al presente comma, pari a 253.445 euro per l'anno 2020 e a 1.013.778 euro a decorrere dall'anno 2021, si provvede ai sensi del comma 174. \n 172. Al fine di supportare l'Agente del Governo a difesa dello Stato italiano dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, possono essere nominati esperti, nel numero massimo di otto, individuati tra magistrati ordinari, amministrativi e contabili, professori universitari, ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca, dottori di ricerca e dirigenti dell'amministrazione dello Stato. Gli esperti sono nominati dall'Avvocato generale dello Stato per un periodo non superiore a un triennio, rinnovabile, e sono collocati in posizione di comando o fuori ruolo, salvo che l'incarico sia a tempo parziale e consenta il normale espletamento delle funzioni dell'ufficio di appartenenza. Per l'espletamento degli incarichi di cui al presente comma spetta, secondo i rispettivi ordinamenti, un compenso da determinare all'atto del conferimento dell'incarico, commisurato alla prestazione e proporzionato al tipo di attivit\u00e0, comunque non superiore ad euro 40.000 lordi annui.\u00bb. \n - L'articolo 1-bis del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante: \u00abDisposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonch\u00e9 in materia di recesso del Regno Unito dall'Unione europea\u00bb, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2020, n. 323, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21 recita cos\u00ec: \n \u00abArt. 1-bis (Disposizioni in materia di assunzione di personale nelle pubbliche amministrazioni). - 1.\n All'articolo 1, comma 171, secondo periodo, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, le parole: \"per il triennio 2020-2022\" sono sostituite dalle seguenti: \"per il quadriennio 2020-2023\". \n 2. A decorrere dall'anno 2021, la dotazione organica del personale amministrativo dell'Avvocatura dello Stato \u00e8 incrementata di 27 posizioni di livello dirigenziale non generale e di 166 unit\u00e0 di personale dell'Area III.\n L'Avvocatura dello Stato, per il triennio 2021-2023, \u00e8 conseguentemente autorizzata ad assumere, in aggiunta alle vigenti facolt\u00e0 assunzionali, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, mediante apposita procedura concorsuale pubblica per titoli ed esami, un contingente di personale di 27 unit\u00e0 di livello dirigenziale non generale e di 166 unit\u00e0 dell'Area III, posizione economica F1, di cui 5 unit\u00e0 con particolare specializzazione nello sviluppo e nella gestione di progetti e processi di trasformazione tecnologica e digitale. Nella procedura concorsuale per la copertura delle posizioni dirigenziali di cui al secondo periodo pu\u00f2 essere prevista una riserva per il personale interno in possesso dei requisiti per l'accesso al concorso per dirigente, nel limite massimo del 30 per cento dei posti messi a concorso. Per l'attuazione del presente comma \u00e8 autorizzata la spesa di 930.885 euro per l'anno 2021, di 9.308.845 euro per l'anno 2022 e di 11.170.614 euro annui a decorrere dall'anno 2023; ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307. Nelle more della conclusione della procedura concorsuale di cui ai periodi precedenti e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2022, l'Avvocatura dello Stato \u00e8 autorizzata ad avvalersi di esperti in possesso di specifica ed elevata competenza nello sviluppo e nella gestione di progetti e processi di trasformazione tecnologica e digitale, mediante conferimento di non pi\u00f9 di cinque incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo della durata massima di dodici mesi, ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, a valere sulle risorse di cui al presente comma, per una spesa massima pari a 438.872 euro.\n Conseguentemente, le assunzioni di 10 unit\u00e0 dell'Area III, posizione economica F1, ivi incluse le 5 unit\u00e0 con particolare specializzazione professionale di cui al secondo periodo, sono effettuate con decorrenza non antecedente alla scadenza dei predetti contratti di lavoro autonomo. \n 3.-10.(Omissis).\u00bb. \n - Il decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2021, n. 214, concernente: \u00abRegolamento recante norme per l'organizzazione e il funzionamento degli uffici dell'Avvocatura dello Stato\u00bb, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 2021, n. 299. \n\n Note all'art. 1: \n - Per i riferimenti al regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611 si veda nelle note alle premesse. \n - Per i riferimenti alla legge 3 aprile 1979, n. 103 si veda nelle note alle premesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-12-28&atto.codiceRedazionale=23G00218&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T20:49:13.265048"} {"text": "\n\n\nArt. 108\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 15 MARZO 2010, N. 66 COME MODIFICATO DAL D.LGS 24 FEBBRAIO 2012, N. 20))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-04-29&atto.codiceRedazionale=054U0113&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T21:41:37.156798"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n Riserva di denominazione. Classificazione\n\n\n1. L'uso della denominazione \u00abagriturismo\u00bb, e dei termini attributivi derivati, \u00e8 riservato esclusivamente alle aziende agricole che esercitano l'attivit\u00e0 agrituristica ai sensi dell'articolo 6.\n\n\n\n2. Al fine di una maggiore trasparenza e uniformit\u00e0 del rapporto tra domanda e offerta di agriturismo, il Ministro delle politiche agricole e forestali, sentito il Ministro delle attivit\u00e0 produttive, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, determina criteri di classificazione omogenei per l'intero territorio nazionale e definisce le modalit\u00e0 per l'utilizzo, da parte delle regioni, di parametri di valutazione riconducibili a peculiarit\u00e0 territoriali.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-03-16&atto.codiceRedazionale=006G0117&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T23:21:02.231079"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841, 18 maggio 1951, n. 333, 2 aprile 1952, n. 339 e 16 agosto 1952, n. 1206;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisto il proprio decreto 7 febbraio 1951, n. 67;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di Maresca Francesca Paola fu Benedetto, per i terreni ricadenti nel comune di Serracapriola (provincia di Foggia);\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che la sunnominata ha presentato istanza, ai sensi dell'art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per poter conservare una parte dei terreni compresi nel suddetto piano particolareggiato di espropriazione e che l'Ente predetto, in accoglimento di detta istanza, ha proceduto alla determinazione del terzo residuo di cui al citato art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 17 settembre 1952, espresso dalla Commissione parlamentare nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di Maresca Francesca Paola fu Benedetto, relativo ai terreni ricadenti nel comune di Serracapriola (provincia di Foggia), della superficie di ettari 122.32.26, specificamente descritti negli elenchi n. 1 e n. 2 allegati al presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-19&atto.codiceRedazionale=052U2125&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:45:43.908634"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n Provvedimenti di rifiuto di accesso\n\n\n1. \u00c8 rifiutato l'accesso ai porti e ancoraggi nazionali a tutte le navi che battono la bandiera di uno Stato la cui percentuale di fermi rientra nella lista nera adottata conformemente al MOU di Parigi in base alle informazioni registrate nella banca dati sulle ispezioni e pubblicata ogni anno dalla Commissione UE e sono state fermate pi\u00f9 di due volte nel corso dei trentasei mesi precedenti in un porto o ancoraggio di uno Stato membro o di uno Stato firmatario del MOU di Parigi, ovvero battono la bandiera di uno Stato la cui percentuale di fermi rientra nella lista grigia adottata conformemente al MOU di Parigi in base alle informazioni registrate nella banca dati sulle ispezioni e pubblicata ogni anno dalla Commissione UE e sono state fermate pi\u00f9 di due volte nel corso dei ventiquattro mesi precedenti in un porto o ancoraggio di uno Stato membro o di uno Stato firmatario del MOU di Parigi. \n\n\n\n1-bis. \n((COMMA ABROGATO DAL D.L. 10 SETTEMBRE 2021, N. 121)). \n\n\n\n1-ter. \n((COMMA ABROGATO DAL D.L. 10 SETTEMBRE 2021, N. 121)). \n\n\n\n2. Il rifiuto di accesso si applica dal momento in cui la nave lascia il porto o l'ancoraggio in cui \u00e8 stata destinataria del terzo fermo e in cui \u00e8 stato emesso il provvedimento di rifiuto di accesso. Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano nei casi previsti dall'articolo 24, comma 4, del presente decreto. \n\n\n\n3. Il provvedimento di rifiuto di accesso \u00e8 revocato trascorsi tre mesi dalla data in cui esso \u00e8 stato emesso e quando sono soddisfatte le condizioni di cui all'allegato IX, punti da 3 a 9. Se la nave \u00e8 sottoposta ad un secondo rifiuto di accesso, il predetto provvedimento non \u00e8 revocato prima che siano trascorsi 12 mesi. \n\n\n\n\n\n4. Ogni fermo successivo in un porto o ancoraggio all'interno della Comunit\u00e0 determina il rifiuto di accesso della nave a qualsiasi porto o ancoraggio all'interno della Comunit\u00e0. Tale terzo provvedimento di rifiuto di accesso \u00e8 revocato dopo un periodo di ventiquattro mesi dalla sua emanazione e soltanto se: \n\na) la nave batte la bandiera di uno Stato la cui percentuale di fermi non rientra n\u00e9 nella lista nera n\u00e9 nella lista grigia di cui al comma 1; \n\nb) i certificati obbligatori e di classe della nave sono rilasciati da uno o pi\u00f9 organismi riconosciuti a norma del regolamento (CE) n. 391/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativo alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organismi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi; \n\nc) la nave \u00e8 gestita da una compagnia con prestazioni elevate conformemente all'allegato III, parte I, punto 1, e se \n\nd) sono soddisfatte le condizioni di cui all'allegato IX, punti da 3 a 9. \n\n\n\n\n5. Ad ogni nave che non soddisfi i criteri specificati nel comma 4, dopo un periodo di ventiquattro mesi dall'emanazione del provvedimento, \u00e8 imposto un rifiuto di accesso permanente a qualsiasi porto o ancoraggio all'interno della Comunit\u00e0. \n\n\n\n6. Ogni fermo successivo in un porto o ancoraggio all'interno della Comunit\u00e0 dopo il terzo rifiuto di accesso determina il rifiuto permanente di accesso della nave a qualsiasi porto o ancoraggio all'interno della Comunit\u00e0. \n\n\n\n7. Ai fini del presente articolo, saranno osservate le procedure di cui all'allegato IX concernente \u00abDisposizioni relative al rifiuto di accesso nei porti e ancoraggi all'interno della Comunit\u00e0\u00bb. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-04-27&atto.codiceRedazionale=011G0092&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T21:39:05.066012"} {"text": "\n\n\nArt. 28\n Accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia\n\n\n1. L'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici avviene per concorso indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione. \n\n\n\n1-bis. Nelle procedure concorsuali per l'accesso alla dirigenza in aggiunta all'accertamento delle conoscenze delle materie disciplinate dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, i bandi definiscono gli ambiti di competenza da valutare e prevedono la valutazione delle capacit\u00e0, attitudini e motivazioni individuali, anche attraverso prove, scritte e orali, finalizzate alla loro osservazione e valutazione comparativa, definite secondo metodologie e standard riconosciuti. \n\n\n\n1-ter. Fatta salva la percentuale non inferiore al 50 per cento dei posti da ricoprire, destinata al corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola nazionale dell'amministrazione, ai fini di cui al comma 1, una quota non superiore al 30 per cento dei posti residui disponibili sulla base delle facolt\u00e0 assunzionali autorizzate \u00e8 riservata da ciascuna pubblica amministrazione al personale in servizio a tempo indeterminato, in possesso dei titoli di studio previsti a legislazione vigente e che abbia maturato almeno cinque anni di servizio nell'area o categoria apicale. Il personale di cui al presente comma \u00e8 selezionato attraverso procedure comparative bandite dalla Scuola nazionale dell'amministrazione, che tengono conto della valutazione conseguita nell'attivit\u00e0 svolta, dei titoli professionali, di studio o di specializzazione ulteriori rispetto a quelli previsti per l'accesso alla qualifica dirigenziale, e in particolar modo del possesso del dottorato di ricerca, nonch\u00e9 della tipologia degli incarichi rivestiti con particolare riguardo a quelli inerenti agli incarichi da conferire e sono volte ad assicurare la valutazione delle capacit\u00e0, attitudini e motivazioni individuali. Una quota non superiore al 15 per cento \u00e8 altres\u00ec riservata al personale di cui al periodo precedente, in servizio a tempo indeterminato, che abbia ricoperto o ricopra l'incarico di livello dirigenziale di cui all'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. A tal fine, i bandi ((, che possono essere adottati anche dalle singole amministrazioni,)) definiscono gli ambiti di competenza da valutare e prevedono prove scritte e orali di esclusivo carattere esperienziale, finalizzate alla valutazione comparativa e definite secondo metodologie e standard riconosciuti. A questo scopo, sono nominati membri di commissione professionisti esperti nella valutazione dei suddetti ambiti di competenza, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano agli enti di cui ai commi 2 e 2-bis dell'articolo 2 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125. \n\n\n\n2. COMMA ABROGATO DAL D.P.R. 16 APRILE 2013, N. 70. \n\n\n\n3. COMMA ABROGATO DAL D.P.R. 16 APRILE 2013, N. 70. \n\n\n\n4. COMMA ABROGATO DAL D.P.R. 16 APRILE 2013, N. 70. \n\n\n\n\n\n5. Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro per la funzione pubblica sentita, per la parte relativa al corso-concorso, la Scuola superiore della pubblica amministrazione, sono definiti: \n\na) le percentuali, sul complesso dei posti di dirigente disponibili, riservate al concorso per esami, al corso-concorso; \nb) la percentuale di posti che possono essere riservati al personale di ciascuna amministrazione che indice i concorsi pubblici per esami; \nc) i criteri per la composizione e la nomina delle commissioni esaminatrici; \nd) le modalit\u00e0 di svolgimento delle selezioni, prevedendo anche la valutazione delle esperienze di servizio professionali maturate nonch\u00e9, nella fase di prima applicazione del concorso di cui al comma 2, una riserva di posti non superiore al 30 per cento per il personale appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva; \ne) l'ammontare delle borse di studio per i partecipanti al corso-concorso. \n\n\n\n\n6. I vincitori dei concorsi di cui al comma 2, anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attivit\u00e0 formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione e disciplinato ai sensi del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 287. Tale ciclo pu\u00f2 comprendere anche l'applicazione presso amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internazionali, istituti o aziende pubbliche o private. Il medesimo ciclo formativo, di durata non superiore a dodici mesi, pu\u00f2 svolgersi anche in collaborazione con istituti universitari italiani o stranieri, ovvero primarie istituzioni formative pubbliche o private. \n\n\n\n7. COMMA ABROGATO DAL D.P.R. 16 APRILE 2013, N. 70. \n\n\n\n7-bis. COMMA ABROGATO DAL D.P.R. 16 APRILE 2013, N. 70. \n\n\n\n8. Restano ferme le vigenti disposizioni in materia di accesso alle qualifiche dirigenziali delle carriere diplomatica e prefettizia, delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. \n\n\n\n9. Per le finalit\u00e0 di cui al presente articolo, \u00e8 attribuito alla Scuola superiore della pubblica amministrazione un ulteriore contributo di 1.500 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2002. \n\n\n\n10. All'onere derivante dall'attuazione del comma 9, pari a 1.500 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2002, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unit\u00e0 previsionale di base di parte corrente \"Fondo speciale\" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-05-09&atto.codiceRedazionale=001G0219&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T03:25:20.621753"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n Esami particolari\n\n\n1. I proprietari o i conduttori a qualsiasi titolo della parcella in cui si ha la presenza sospetta o accertata di nematodi a cisti della patata, risultante dalla perdita o dall'alterazione dell'efficacia di una variet\u00e0 di patata resistente connessa con un cambiamento eccezionale della composizione di una specie di nematode, di un patotipo o di un gruppo di virulenza, ne danno immediata comunicazione al Servizio fitosanitario regionale competente per territorio. \n\n\n\n2. Per i casi di cui al comma 1, il Servizio fitosanitario regionale competente per territorio dispone che la specie di nematodi a cisti della patata e, se del caso, il patotipo o il gruppo di virulenza siano esaminati e confermati con metodi adeguati. I risultati vengono segnalati al Servizio fitosanitario centrale. \n\n\n\n3. I particolari della conferma di cui al comma 2 sono comunicati al Servizio fitosanitario centrale entro il 10 dicembre di ogni anno. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-11-11&atto.codiceRedazionale=010G0208&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T23:50:09.554308"} {"text": "\n\n\n Articolo 19: Estinzione \n\n Questa Convenzione cesser\u00e0 se in qualunque momento successivo alla sua entrata in vigore le Parti Contraenti diventeranno di numero inferiore ad otto. \n A testimonianza di ci\u00f2 i sottoscritti, a ci\u00f2 debitamente autorizzati dai rispettivi governi, hanno sottoscritto questa Convenzione. \n Fatta in lingua inglese a Joensuu, oggi 28 agosto 2003. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-28&atto.codiceRedazionale=009G0007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T11:56:32.186959"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVista la legge 4 ottobre 2019, n. 117, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2018, e, in particolare, l'allegato A, n. 25);\n\n\n\n\n\n\nVista la direttiva 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, recante attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 1 della legge 24 aprile 2020, n. 27, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e in particolare il comma 3, il quale dispone che i termini per l'adozione di decreti legislativi con scadenza tra il 10 febbraio 2020 e il 31 agosto 2020, che non siano scaduti alla data di entrata in vigore della legge, sono prorogati di tre mesi, decorrenti dalla data di scadenza di ciascuno di essi;\n\n\n\n\n\n\nVista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 25 febbraio 2020;\n\n\n\n\nAcquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, reso nella seduta del 21 maggio 2020;\n\n\nAcquisito il parere delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 6 luglio 2020;\n\n\n\n\nSulla proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della giustizia, dell'economia e delle finanze, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per la pubblica amministrazione, delle infrastrutture e dei trasporti, della difesa e per i beni e le attivit\u00e0 culturali e il turismo;\n\nEmana\n il seguente decreto legislativo:\nArt. 1\n Modifiche all'articolo 1 del decreto legislativo \n n. 102 del 2014. Finalit\u00e0\n\n\n1. All'articolo 1 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, al comma 1, dopo le parole \u00abin attuazione della direttiva 2012/27/UE\u00bb sono inserite le seguenti: \u00ab, come modificata dalla direttiva (UE) 2018/2002,\u00bb, e dopo le parole \u00aball'articolo 3\u00bb sono inserite le seguenti: \u00abe che contribuiscono all'attuazione del principio europeo che pone l'efficienza energetica \"al primo posto\"\u00bb. \n\n\n\n N O T E \n\n Avvertenza: \n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'amministrazione competente per materia ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3 del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. \n Per gli atti dell'Unione europea vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE). \n Note alle premesse: \n - L'art. 76 della Costituzione stabilisce che l'esercizio della funzione legislativa non pu\u00f2 essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. \n - L'art. 87 della Costituzione conferisce, tra l'altro, al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di legge ed i regolamenti. \n - Il testo dell'allegato A della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2018), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 18 ottobre 2019, n. 245, cos\u00ec recita: \n \u00abAllegato A \n (Articolo 1, comma 1) \n 1) direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio, del 5 dicembre 2013, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom (termine di recepimento: 6 febbraio 2018); \n 2) direttiva (UE) 2017/159 del Consiglio, del 19 dicembre 2016, recante attuazione dell'accordo relativo all'attuazione della Convenzione sul lavoro nel settore della pesca del 2007 dell'Organizzazione internazionale del lavoro, concluso il 21 maggio 2012, tra la Confederazione generale delle cooperative agricole nell'Unione europea (Cogeca), la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti e l'Associazione delle organizzazioni nazionali delle imprese di pesca dell'Unione europea (Europ\u00eache) (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 15 novembre 2019); \n 3) direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che modifica la direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 10 giugno 2019); \n 4) direttiva (UE) 2017/1371 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2017, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale (termine di recepimento: 6 luglio 2019); \n 5) direttiva (UE) 2017/1852 del Consiglio, del 10 ottobre 2017, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell'Unione europea (termine di recepimento: 30 giugno 2019); \n 6) direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 12 giugno 2019); \n 7) direttiva (UE) 2017/2108 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2017, che modifica la direttiva 2009/45/CE, relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 21 dicembre 2019); \n 8) direttiva (UE) 2017/2109 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2017, che modifica la direttiva 98/41/CE del Consiglio, relativa alla registrazione delle persone a bordo delle navi da passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri della Comunit\u00e0, e la direttiva 2010/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alle formalit\u00e0 di dichiarazione delle navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri (termine di recepimento: 21 dicembre 2019); \n 9) direttiva (UE) 2017/2110 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2017, relativa a un sistema di ispezioni per l'esercizio in condizioni di sicurezza di navi ro-ro da passeggeri e di unit\u00e0 veloci da passeggeri adibite a servizi di linea e che modifica la direttiva 2009/16/CE e abroga la direttiva 1999/35/CE del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 21 dicembre 2019); \n 10) direttiva (UE) 2017/2397 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali nel settore della navigazione interna e che abroga le direttive 91/672/CEE e 96/50/CE del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 17 gennaio 2022); \n 11) direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 17 gennaio 2020); \n 12) direttiva (UE) 2017/2455 del Consiglio, del 5 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni (termine di recepimento: 31 dicembre 2018 per l'art. 1 e 31 dicembre 2020 per gli articoli 2 e 3); \n 13) direttiva (UE) 2018/131 del Consiglio, del 23 gennaio 2018, recante attuazione dell'accordo concluso dall'Associazione armatori della Comunit\u00e0 europea (ECSA) e dalla Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF), volto a modificare la direttiva 2009/13/CE conformemente alle modifiche del 2014 alla convenzione sul lavoro marittimo del 2006, approvate dalla Conferenza internazionale del lavoro l'11 giugno 2014 (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 16 febbraio 2020); \n 14) direttiva (UE) 2018/410 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2018, che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni pi\u00f9 efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio e la decisione (UE) 2015/1814 (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 9 ottobre 2019); \n 15) direttiva (UE) 2018/645 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 aprile 2018, che modifica la direttiva 2003/59/CE sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e la direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 23 maggio 2020); \n 16) direttiva (UE) 2018/822 del Consiglio, del 25 maggio 2018, recante modifica della direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all'obbligo di notifica (termine di recepimento: 31 dicembre 2019); \n 17) direttiva (UE) 2018/843 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e che modifica le direttive 2009/138/CE e 2013/36/UE(Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 10 gennaio 2020); \n 18) direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 10 marzo 2020); \n 19) direttiva (UE) 2018/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica le direttive 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 5 luglio 2020); \n 20) direttiva (UE) 2018/850 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 5 luglio 2020); \n 21) direttiva (UE) 2018/851 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 5 luglio 2020); \n 22) direttiva (UE) 2018/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 5 luglio 2020); \n 23) direttiva (UE) 2018/957 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, recante modifica della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi (termine di recepimento: 30 luglio 2020); \n 24) direttiva (UE) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, relativa a un test della proporzionalit\u00e0 prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni (termine di recepimento: 30 luglio 2020); \n 25) direttiva (UE) 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (Testo rilevante ai fini del SEE) (termini per il recepimento: 25 giugno 2020 e 25 ottobre 2020 per i punti da 5 a 10 dell'art. 1 e i punti 3 e 4 dell'allegato); \n 26) direttiva (UE) 2019/692 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, che modifica la direttiva 2009/73/CE relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale (Testo rilevante ai fini del SEE) (termine di recepimento: 24 febbraio 2020).\u00bb. \n - La direttiva 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica \u00e8 pubblicata nella G.U.U.E. 21 dicembre 2018, n. L 328. \n - Il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 (Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE) \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 luglio 2014, n. 165. \n - Il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115 (Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE) \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 2008, n. 154. \n - Il testo dell'art. 1 della legge 24 aprile 2020, n. 27 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 29 aprile 2020, n. 110, Supplemento ordinario, cos\u00ec recita: \n \u00abArt. 1. - 1. Il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, \u00e8 convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge. \n 2. I decreti-legge 2 marzo 2020, n. 9, 8 marzo 2020, n. 11, e 9 marzo 2020, n. 14, sono abrogati. Restano validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base dei medesimi decreti-legge 2 marzo 2020, n. 9, 8 marzo 2020, n. 11, e 9 marzo 2020, n. 14. Gli adempimenti e i versamenti sospesi ai sensi dell'art. 5 del decreto legge 2 marzo 2020, n. 9 sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020. Non si fa luogo al rimborso di quanto gi\u00e0 versato. \n 3. In considerazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, dichiarato con la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1\u00b0 febbraio 2020, i termini per l'adozione di decreti legislativi con scadenza tra il 10 febbraio 2020 e il 31 agosto 2020, che non siano scaduti alla data di entrata in vigore della presente legge, sono prorogati di tre mesi, decorrenti dalla data di scadenza di ciascuno di essi. I decreti legislativi di cui al primo periodo, il cui termine di adozione sia scaduto alla data di entrata in vigore della presente legge, possono essere adottati entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto dei principi e criteri direttivi e delle procedure previsti dalle rispettive leggi di delega. \n 4. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. \n (Omissis).\u00bb. \n - Il testo dell'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 agosto 1997, n. 202, cos\u00ec recita: \n \u00abArt. 8 (Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali \u00e8 unificata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunit\u00e0 montane, con la Conferenza Stato-regioni. \n 2. La Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali \u00e8 presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per gli affari regionali nella materia di rispettiva competenza; ne fanno parte altres\u00ec il Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, il Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanit\u00e0, il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente dell'Unione nazionale comuni, comunit\u00e0 ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.\n Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque rappresentano le citt\u00e0 individuate dall'art. 17 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere invitati altri membri del Governo, nonch\u00e9 rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici. \n 3. La Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali \u00e8 convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la necessit\u00e0 o qualora ne faccia richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM. \n 4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 \u00e8 convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Le sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari regionali o, se tale incarico non \u00e8 conferito, dal Ministro dell'interno.\u00bb. \n\n Note all'art. 1: \n - Il testo dell'art. 1 del citato decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, come modificato dal presente decreto, cos\u00ec recita: \n \u00abArt. 1 (Finalit\u00e0). - 1. Il presente decreto, in attuazione della direttiva 2012/27/UE, come modificata dalla direttiva (UE) 2018/2002, e nel rispetto dei criteri fissati dalla legge 6 agosto 2013, n. 96, stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico indicato all'art. 3 e che contribuiscono all'attuazione del principio europeo che pone l'efficienza energetica \"al primo posto\". Il presente decreto, inoltre, detta norme finalizzate a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell'energia e a superare le carenze del mercato che frenano l'efficienza nella fornitura e negli usi finali dell'energia.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-07-14&atto.codiceRedazionale=20G00093&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T01:31:57.119447"} {"text": "\n\n\n Articolo XIII \n\n Qualora sorga una controversia fra le Parti contraenti in merito \nall'interpretazione o applicazione del presente accordo, le Parti contraenti cercheranno di risolverla attraverso negoziati diretti fra le loro autorit\u00e0 aeronautiche. Se queste ultime non riescono a raggiungere un accordo, la controversia sar\u00e0 risolta attraverso i canali diplomatici delle Parti contraenti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-03-03&atto.codiceRedazionale=075U0901&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T23:54:03.196334"} {"text": "\n\n\nArt. 24\n Codice per la individuazione dei periodi di fabbricazione\n\n\n Per una corretta individuazione delle produzioni beneficiarie dell'aiuto di cui ai citati regolamenti comunitari e, ai soli effetti del presente decreto, \u00e8 fatto obbligo a tutti i trasformatori di apporre in codice, ovvero in forma esplicita, su tutte le confezioni, l'anno e la data di fabbricazione con idonea punzonatura o scrittura indelebile.\n La scelta del codice da parte del trasformatore deve essere depositata presso il Ministero dell'agricoltura e delle foreste - Direzione generale della tutela economica dei prodotti agricoli - Divisione V.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-08-19&atto.codiceRedazionale=088G0405&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:46:58.494861"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Ai fini del trattamento assistenziale, nonch\u00e9 del versamento dei relativi contributi, si applicano per i religiosi e le religiose di cui al precedente articolo le norme in vigore per i lavoratori assicurati presso l'Istituto, Ente o Cassa di malattia al quale i religiosi stessi sono iscritti.\n Per i religiosi e religiose iscritti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro le malattie il settore di appartenenza \u00e8 quello al quale vanno attribuiti i lavoratori dipendenti dal datore di lavoro presso il quale i religiosi stessi prestano la loro opera.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 24 giugno 1966\nSARAGAT MORO - BOSCO - COLOMBO - TAVIANI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-07-20&atto.codiceRedazionale=066U0535&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:41:11.349899"} {"text": "\n\n\n Articolo 13 \n Entrata in Vigore \n\n 1. Il presente Accordo entrer\u00e0 in vigore il giorno successivo alla data in cui le Parti Contraenti si siano notificate il completamento delle rispettive procedure necessarie all'entrata in vigore del presente Accordo. La data rilevante sar\u00e0 il giorno in cui \u00e8 ricevuta l'ultima notifica. \n 2. Alla data dell'entrata in vigore il presente Accordo avr\u00e0 effetto per tutte le richieste concernenti atti, fatti, eventi e circostanze relativi al periodo che inizia dalla data della firma. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-12-21&atto.codiceRedazionale=16G00246&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T13:11:53.672570"} {"text": "\n\n\n Articolo X \n Emendamenti \n1. Ciascun Membro dell'OMC pu\u00f2 dar corso a una proposta di emendamento delle disposizioni del presente Accordo o degli Accordi commerciali multilaterali di cui all'allegato 1 presentando una proposta in tal senso alla Conferenza dei Ministri. Anche i Consigli di cui all'articolo IV, paragrafo 5, possono presentare alla Conferenza dei Ministri proposte di emendamento delle disposizioni dei corrispondenti Accordi commerciali multilaterali figuranti all'allegato 1 sul cui funzionamento sovrintendono. A meno che la Conferenza dei Ministri decida un periodo pi\u00f9 lungo, per un periodo di 90 giorni da quando la proposta \u00e8 stata formalmente presentata alla Conferenza dei Ministri, qualsiasi decisione di quest'ultima di sottoporre all'approvazione dei Membri l'emendamento proposto, \u00e8 presa all'unanimit\u00e0. A meno che si applichino le disposizioni dei paragrafi 2, 5 o 6, la decisione specifica se si applicano le disposizioni dei paragrafi 3 o 4. Qualora si raggiunga l'unanimit\u00e0, la Conferenza dei Ministri sottopone senza indugio l'emendamento proposto all'accettazione dei Membri. Qualora non si raggiunga l'unanimit\u00e0 in una riunione della Conferenza dei Ministri entro il periodo *** stabilito, la Conferenza dei Ministri decide con una maggioranza di due terzi dei Membri se sottoporre l'emendamento proposto all'accettazione dei Membri. Fatte salve le disposizioni dei paragrafi 2, 5 e 6, all'emendamento proposto si applicano le disposizioni del paragrafo 3, a meno che la Conferenza dei Ministri decida con una maggioranza di tre quarti dei Membri che si applicano le disposizioni del paragrafo 4. \n2. Gli emendamenti alle disposizioni del presente articolo e alle disposizioni degli articoli sotto elencati entrano in vigore solo previa accettazione da parte di tutti i Membri: \n articolo IX del presente Accordo; \n articoli I e II del GATT 1994; \n articoli II, paragrafo 1 del GATS; \n articolo 4 dell'Accordo TRIPS. \n3. Gli emendamenti alle disposizioni del presente Accordo, o degli Accordi commerciali multilaterali di cui agli allegati 1A e 1C, diversi da quelli di cui ai paragrafi 2 e 6, che sono di natura tale da alterare i diritti e gli obblighi dei Membri, entrano in vigore per i Membri che li hanno accettati, solo dopo essere stati accettati da due terzi dei Membri e, successivamente, per ogni Membro quando li accetta. La Conferenza dei Ministri pu\u00f2 decidere, con una maggioranza di tre quarti dei Membri, che un emendamento che entra in vigore ai sensi del presente paragrafo \u00e8 di natura tale per cui un Membro che non l'abbia accettato entro un periodo stabilito, caso per caso, dalla Conferenza dei Ministri \u00e8 libero di recedere dall'OMC o di rimanerne Membro con il consenso della Conferenza dei Ministri. \n4. Gli emendamenti alle disposizioni del presente Accordo o degli Accordi commerciali multilaterali di cui agli allegati 1A e 1C diversi da quelli di cui ai paragrafi 2 e 6 e di natura tale da non alterare i diritti e gli obblighi dei Membri, entrano in vigore per tutti i Membri una volta accettati da due terzi dei Membri. \n5. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2, gli emendamenti alle parti I, II e II del GATS e ai relativi allegati entrano in vigore per i Membri che li hanno accettati una volta accettati da due terzi dei Membri e, successivamente, per ciascun Membro quando li accetta.\nLa Conferenza dei Ministri pu\u00f2 decidere con una maggioranza di tre quarti dei Membri che un emendamento che entra in vigore ai sensi della presente disposizione \u00e8 di natura tale per cui ciascun Membro che no l'abbia accettato entro un periodo stabilito, caso per caso, dalla Conferenza dei Ministri \u00e8 libero di recedere dall'OMC o di rimanerne Membro con il consenso della Conferenza dei Ministri. Gli emendamenti alle parti IV, V e VI del GATS e ai relativi allegati entrano in vigore per tutti i Membri una volta accettati da due terzi dei Membri. \n6. In deroga alle altre disposizioni del presente articolo, gli emendamenti all'Accordo TRIPS conformi ai requsiti dell'articolo 71, paragrafo 2 di tale Accordo possono essere adottati dalla Conferenza dei Ministri senza ulteriori procedure formali di accettazione. \n7. Ciascun Membro dell'OMC che accetta un emendamento al presente Accordo o ad un Accordo commerciale multilaterale di cui all'allegato 1 deposita uno strumento di accettazione presso il Direttore generale dell'OMC entro il termine di accettazione stabilito dalla Conferenza dei Ministri. \n8. Ciascun Membro dell'OMC pu\u00f2 dar corso a una proposta di emendamento delle disposizioni degli Accordi commerciali multilaterali di cui agli allegati 2 e 3 presentando una proposta in tal senso alla Conferenza dei Ministri. La decisione di approvare emendamenti all'Accordo commerciale multilaterale di cui all'allegato 2 \u00e8 presa all'unanimit\u00e0 e gli emendamenti entrano in vigore per tutti i Membri una volta approvati dalla Conferenza dei Ministri. Le decisioni di approvare emendamenti all'Accordo commerciale multilaterale di cui all'allegato 3 entrano in vigore per tutti i Membri una volta approvate dalla Conferenza dei Ministri. \n9. Su richiesta dei Membri parti di un accordo commerciale, la Conferenza dei Ministri pu\u00f2 decidere esclusivamente all'unanimit\u00e0 di aggiungere tale accordo all'allegato 4. Su richiesta dei Membri parti di un Accordo commerciale plurilaterale, la Conferenza dei Ministri pu\u00f2 decidere di eliminare detto accordo dall'allegato 4. \n10. Gli emendamenti ad un Accordo commerciale plurilaterale sono disciplinati dalle disposizioni di tale accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-01-10&atto.codiceRedazionale=095G0777&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T21:59:38.517618"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il predetto Istituto professionale ha lo scopo di preparare personale idoneo all'esercizio delle attivit\u00e0 di ordine esecutivo nei vari settori dell'agricoltura.\n\n Esso \u00e8 costituito dalle seguenti scuole professionali, ciascuna delle quali comprende varie sezioni:\n\n 1) scuola professionale per l'agricoltura generica, con sezioni per:\n esperto coltivatore (n. 2 sezioni);\n\n 2) scuola professionale per la meccanica agraria, con sezioni per:\n meccanico agrario (n. 2 sezioni);\n\n 3) scuola professionale per la fruttiviticoltura, con sezioni per:\n frutticoltore;\n viticoltore.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-06-07&atto.codiceRedazionale=061U1964&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T12:34:17.761411"} {"text": "\n\n\n Articolo 17 \n Rapporti con le altre organizzazioni \n (i) Al fine di conseguire i suoi obiettivi nella maniera pi\u00f9 efficiente, l'IPGRI pu\u00f2 stipulare accordi di stretta collaborazione con organizzazioni, fondazioni ed agenzie pertinenti internazionali, nazionali o regionali. \n (ii) I rapporti dell'Istituto con la FAO sono disciplinati dal Memorandum d'Intesa di cooperazione al programma, firmato dalla FAO e dall'IBPGR il 21 settembre 1990, tenendo conto delle modifiche che possono esservi di tanto in tanto apportate. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-01-29&atto.codiceRedazionale=094G0062&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T18:07:17.422702"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n838. Decreto del Presidente della Repubblica 25 marzo 1971, col quale, sulla proposta del Ministro per il turismo e lo spettacolo, l'Automobile club di Firenze viene autorizzato ad acquistare in propriet\u00e0 dal signor Alpo Ciabatti, per il prezzo di L. 10.200.000, l'appezzamento di terreno, con la sovrastante stazione di servizio, per la vendita di carburanti, sito in Prato alla via del Romito, di mq. 295,04, individuato nel nuovo catasto terreni al foglio n. 63 da porzione b) della particella 85, censito alla partita n. 1 \"fabbricati\".\n\nVisto, il Guardasigilli: COLOMBO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 10 ottobre 1971\n Atti del Governo, registro n. 244, foglio n. 129. - CARUSO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-10-21&atto.codiceRedazionale=071U0838&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T17:39:16.539383"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Collocamento nei ruoli della scuola media per ciechi\n\n\n\n I presidi, i professori e gli insegnanti tecnico-pratici iscritti nei ruoli della scuola secondaria di avviamento professionale per ciechi, soppressi per effetto dell'art. 1 del presente decreto, sono collocati, a decorrere dal 1 ottobre 1963, nei nuovi ruoli della scuola media per ciechi sulla base della corrispondenza stabilita dallo articolo seguente. Il detto personale conserver\u00e0 la classe di stipendio e le posizioni di carriera acquisite. La iscrizione nel nuovo ruolo avr\u00e0 luogo secondo l'anzianit\u00e0 maturata nella classe di stipendio.\n Gli insegnanti tecnico-pratici per le attivit\u00e0 pratiche speciali di cui alla lettera f) del precedente art. 2 sono iscritti in un ruolo C. Gli insegnanti di cui sopra, che risultino in eccedenza rispetto al numero dei posti istituiti ai sensi della tabella allegata al presente decreto, sono utilizzati per l'insegnamento delle applicazioni tecniche comuni e speciali maschili e femminili ed ove occorra anche per insegnamenti affini.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-02-27&atto.codiceRedazionale=064U1617&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-09T23:53:30.511866"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI \n DALLA L. 14 LUGLIO 1993, N. 222 \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-09-12&atto.codiceRedazionale=092G0419&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T00:28:56.990401"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n Servizio per le politiche di coesione\n\n\n1. Il servizio per le politiche di coesione coordina gli interventi di riequilibrio territoriale, valuta gli effetti degli interventi nelle areee depresse, svantaggiate, in declino o in crisi industriale, coordina gli interventi cofinanziati dalla Comunit\u00e0 economica europea nell'ambito delle politiche di coesione.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-05-11&atto.codiceRedazionale=094G0259&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:25:04.371581"} {"text": "\n\n\nRepertorio n. 388. \n\n\nIstituzione di un posto convenzionato di professore di ruolo per la cattedra di \"Storia e critica del cinema\" presso la Facolt\u00e0 di lettere e filosofia della Universit\u00e0 degli studi di Pisa. \n\n\n L'anno millenovecentosessanta (1960) e questo di otto dei mese di novembre in Pisa, nella sede del Rettorato dell'Universit\u00e0 degli studi di Pisa, Lungarno Pacinotti n. 8. \n Davanti, a me dott. Carlo Alberto Petraglia tu Enrico, nato a Roma e domiciliato a Pisa, direttore amministrativo dell'Universit\u00e0 degli studi di Pisa, autorizzato a redigere ed a ricevere atti e contratti in forma pubblico-amministrativa nell'interesse dell'Amministrazione universitaria, in virt\u00f9 dell'art. 129 del regolamento generale universitario, approvato con regio decreto 6 aprile 1924, n. 664, e delegatone con decreto rettoriale in data 21 febbraio 1953, con rinuncia di comune accordo alla presenza dei testimoni sono comparsi personalmente i signori: \n dott. Floris Luigi Ammannati, nato a Carrara il 9 aprile 1916, residente a Roma, che Interviene al presente atto nella sua qualit\u00e0 di presidente del Centro sperimentale di cinematografia, con sede in Roma, debitamente autorizzato dal Consiglio direttivo del Centro medesimo, con deliberazione in data 7 aprile 1960, che si allega a questo atto sotto la lettera A), approvata dal. Ministero del turismo e dello spettacolo, con nota n. 11548/CE 12 del 3 maggio 1960; \n prof. Alessandro Faedo, nato a Chiampo (Vicenza) il 18 novembre 1913, nella sua esclusiva qualit\u00e0 di Magnifico rettore dell'Universit\u00e0 di Pisa, debitamente autorizzato dal Consiglio di amministrazione con deliberazione in data 25 giugno 1960, che in estratto autentico si allega a questo atto alla lettera B); \n Premesso \n\n\n che l'insegnamento di storia e critica del cinema assume rilevante Importanza per lo studio storico e critico al livello universitario di una manifestazione artistica e culturale moderna quale \u00e8 quella del cinema; \n che nell'ordinamento della Facolt\u00e0 di lettere e filosofia esistono le premesse per l'inserimento di tale materia nel modo pi\u00f9 confacente e proficuo, in connessione con gli studi di storia dell'arte e le garanzie indispensabili per la seriet\u00e0 scientifica e l'obbiettivit\u00e0 necessarie con le quali deve essere condotto l'insegnamento stesso; \n che il Centro sperimentale di cinematografia, ente di diritto pubblico, allo scopo di diffondere nel paese la cultura cinematografica su di un piano scientifico, \u00e8 venuto nella determinazione di assumersi l'onere relativo all'istituzione di una cattedra di ruolo di \"Storia e critica del cinema\", prima del genere in Italia, nella Facolt\u00e0 di lettere e filosofia della Universit\u00e0 di Pisa. \n Tutto ci\u00f2 premesso che fa parte integrante del presente atto, i predetti comparenti della cui identit\u00e0 personale, piena capacit\u00e0 giuridica e qualit\u00e0 rivestita io, ufficiale rogante, sono certo, mi richiedono di voler ricevere il presente atto, in forza del quale si conviene e si stipula quanto segue: \n Art. 1. \n\n\n Presso la Facolt\u00e0 di lettere e filosofia della Universit\u00e0 degli studi di Pisa sar\u00e0 Istituito un posto di ruolo per la cattedra di \"Storia e critica del cinema i in aggiunta a quelli assegnati alla Facolt\u00e0 medesima ai sensi dell'art. 63, comma secondo, e dell'art. 100, comma secondo, del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-10-06&atto.codiceRedazionale=061U0998&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T17:40:21.462323"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 10 \n1. I dazi doganali all'importazione applicabili nella Comunit\u00e0 ai prodotti originari della Lettonia sono aboliti il 1 gennaio 1995. \n2. Le restrizioni quantitative all'importazione nella Comunit\u00e0 e le misure di effetto equivalente sono abolite il 1 gennaio 1995 per i prodotti originari della Lettonia. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-04-01&atto.codiceRedazionale=097G0098&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T00:38:30.489232"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n\n(( PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 24 APRILE 2006, N. 219 ))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-01-11&atto.codiceRedazionale=093G0025&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T18:52:39.962199"} {"text": "\n\n\nTesto Unico delle Leggi sulle imposte dirette-art. 147 \n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 29 SETTEMBRE 1973, N. 600))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-07-07&atto.codiceRedazionale=058U0645&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T13:48:13.248835"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n((Per le concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico e le relative proroghe di termine, le province territorialmente competenti hanno facolt\u00e0 di presentare le proprie osservazioni ed opposizioni in qualsiasi momento fino all'emanazione del parere definitivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici.\n Le province hanno altres\u00ec facolt\u00e0 di proporre ricorso al tribunale superiore delle acque pubbliche avverso il decreto di concessione e di proroga.\n I presidenti delle giunte provinciali territorialmente competenti o loro delegati sono invitati a partecipare con voto consultivo alle riunioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, nelle quali sono esaminati i provvedimenti indicati nel primo comma.\n Il Ministero competente adotta i provvedimenti concernenti l'attivit\u00e0 dell'Ente nazionale per l'energia elettrica (ENEL) nella regione, sentito il parere della provincia interessata.))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-03-13&atto.codiceRedazionale=048C0005&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:48:40.418507"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti i regi decreti 18 novembre 1923, n. 2440 e 23 maggio 1924, n. 827, e successive modificazioni;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 1, n. 1, della legge 31 gennaio 1926, n. 100;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto legislativo Presidenziale 19 giugno 1946, n. 1;\n\n\n\n\n\n\nVisto il regio decreto-legge 9 febbraio 1939, n. 273, e sentita la Corte dei conti;\n\n\n\n\nUdito il parere del Consiglio di Stato;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per il tesoro, di concerto con il Ministro Segretario di Stato per il bilancio; Decreta:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n L'art. 144 del regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilit\u00e0 generale dello Stato, approvato con regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, \u00e8 modificato come appresso:\n \"Le somme stanziate sui singoli capitoli di spesa sono ripartite in articoli, da ciascun Ministro, d'intesa con quello per il tesoro nei modi di cui all'art. 38-bis della legge.\n Analogamente verr\u00e0 provveduto alla ripartizione in articoli delle nuove o maggiori somme che si stanziano nel corso dell'esercizio, nonch\u00e9 alla distribuzione fra i vari articoli delle riduzioni disposte, durante l'esercizio medesimo, agli stanziamenti di bilancio ed agli eventuali trasporti di fondi da un articolo all'altro di un medesimo capitolo.\n Con decreti da emanarsi dai Ministri competenti, di concerto con quello per il tesoro e da registrarsi alla Corte dei conti viene provveduto, quando occorra, alla istituzione dei capitoli aggiunti agli stati di previsione della spesa dei vari Ministeri, per le spese da effettuarsi in conto residui degli esercizi anteriori, per le quali non esiste nel bilancio di competenza in corso il capitolo corrispondente\".\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 21 aprile 1948\nDENTE DELLA REPUBBLICA\nVisti i regi decreti 18 novembre 1923, n. 2440 e 23 maggio 1924, n.\n827, e successive modificazioni;\nVisto l'art. 1, n. 1, della legge 31 gennaio 1926, n. 100;\nVisto il decreto legislativo Presidenziale 19 giugno 1946, n. 1;\nVisto il regio decreto-legge 9 febbraio 1939, n. 273, e sentita la Corte dei conti; Udito il parere del Consiglio di Stato; Sentito il Consiglio dei Ministri;\nSulla proposta del Ministro Segretario di Stato per il tesoro, di concerto con il Ministro Segretario di Stato per il bilancio; Decreta: Articolo unico. L'art. 144 del regolamento per l'amministrazione del patrimonio e\nper la contabilit\u00e0 generale dello Stato, approvato con regio decreto\n23 maggio 1924, n. 827, \u00e8 modificato come appresso: \"Le somme stanziate sui singoli capitoli di spesa sono ripartite in\narticoli, da ciascun Ministro, d'intesa con quello per il tesoro nei modi di cui all'art. 38-bis della legge. Analogamente verr\u00e0 provveduto alla ripartizione in articoli delle\nnuove o maggiori somme che si stanziano nel corso dell'esercizio, nonch\u00e9 alla distribuzione fra i vari articoli delle riduzioni\ndisposte, durante l'esercizio medesimo, agli stanziamenti di bilancio ed agli eventuali trasporti di fondi da un articolo all'altro di un medesimo capitolo.\nCon decreti da emanarsi dai Ministri competenti, di concerto con quello per il tesoro e da registrarsi alla Corte dei conti viene\nprovveduto, quando occorra, alla istituzione dei capitoli aggiunti\nagli stati di previsione della spesa dei vari Ministeri, per le spese\nda effettuarsi in conto residui degli esercizi anteriori, per le quali non esiste nel bilancio di competenza in corso il capitolo corrispondente\".\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nDato a Roma, add\u00ec 21 aprile 1948 DE NICOLA DE GASPERI - DEL VECCHIO - EINAUDI\nVisto, il Guardasigilli: GRASSI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 26 maggio 1948\nAtti del Governo, registro n. 20, foglio n. 212. - FRASCA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-06-07&atto.codiceRedazionale=048U0602&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:40:01.155630"} {"text": "\n\n\n Articolo 3. \n\n Per realizzare la cooperazione di cui all'articolo 2, si terr\u00e0 conto in particolare: \n - degli obiettivi e delle priorit\u00e0 dei piani e dei programmi di sviluppo dell'Algeria; \n - dell'interesse di concretare azioni integrate da un'utilizzazione convergente di diversi interventi; \n - dell'interesse di promuovere la cooperazione regionale fra l'Algeria ed altri Stati. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-06-15&atto.codiceRedazionale=078U0277&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:59:15.270266"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Con decreto del Ministro per le poste e le telecomunicazioni, di concerto con il Ministro per il tesoro, verranno stabilite le caratteristiche tecniche dei francobolli di cui all'art. 1 del presente decreto, e saranno indicati i termini di validit\u00e0 e di cambio dei francobolli medesimi.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta, ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 14 giugno 1956\nGRONCHI SEGNI - BRASCHI\nVisto, il Guardasigilli: MORO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 24 luglio 1956\nAtti del Governo, registro n. 99, foglio n. 124. - CARLOMAGNO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-07-28&atto.codiceRedazionale=056U0743&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:51:24.637693"} {"text": "\n\n\nArt. 2-ter\n\n\n\n((\n\n\n1. Ogni anno il Ministro pubblica un apposito bando nel quale sono precisate le modalit\u00e0 di presentazione delle domande per l'erogazione di contributi annuali per attivit\u00e0 coerenti con le finalit\u00e0 della presente legge, nel quale eventualmente sono individuate tematiche e progetti di rilevanza nazionale intorno a cui far convergere le singole iniziative\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-04-08&atto.codiceRedazionale=091G0148&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T10:00:05.933501"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1256. Decreto del Presidente della Repubblica 26 settembre 1954, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'Ordinario diocesano di Trento in data 2 maggio 1.919, integrato con dichiarazione in data 5 dicembre 1953 e con postilla 26 marzo 1954, relativo alla elevazione in parrocchia della Curazia autonoma di Sant'Anna Madre della B. M. V., in frazione Montagnaga del comune di Baselga Pin\u00e9 (Trento).\n\nVisto, il Guardasigilli: DE PIETRO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 8 gennaio 1955\n Atti del Governo, registro n. 88, foglio n. 11. - CARLOMAGNO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-01-19&atto.codiceRedazionale=054U1256&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T18:35:06.133212"} {"text": "\n\n\nArt. 2-bis\n\n(( (Proroga dei meccanismi di semplificazione per lo svolgimento di procedure assunzionali e di corsi di formazione). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Fino al 31 dicembre 2026, in considerazione della necessit\u00e0 di assicurare il ripianamento, a cadenze regolari, delle carenze organiche del rispettivo personale evitando flessioni dei relativi livelli di operativit\u00e0, i concorsi indetti, per i quali non sia stata avviata alcuna fase concorsuale, ovvero da indire per l'accesso ai ruoli e alle qualifiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del personale dell'Amministrazione penitenziaria e dell'esecuzione penale minorile ed esterna possono svolgersi secondo le modalit\u00e0 di cui ai commi seguenti. \n\n\n\n\n\n2. Le modalit\u00e0 di svolgimento delle procedure concorsuali delle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1, incluse le disposizioni concernenti la composizione della commissione esaminatrice, possono essere stabilite o rideterminate, purch\u00e9 le fasi concorsuali non siano state ancora avviate, con provvedimento omologo a quello previsto per l'indizione, anche in deroga alle disposizioni di settore dei rispettivi ordinamenti, con riferimento: \n\na) alla loro semplificazione, assicurando comunque il profilo comparativo delle prove e lo svolgimento di almeno una prova scritta o di una prova orale, ove previste dai bandi o dai rispettivi ordinamenti. Ai fini di cui alla presente lettera, per prova scritta si intende anche la prova con quesiti a risposta multipla; \n\nb) alla possibilit\u00e0 dello svolgimento delle prove anche con modalit\u00e0 decentrate e telematiche di videoconferenza. \n\n\n\n\n3. I provvedimenti di cui al comma 2 riguardanti i concorsi gi\u00e0 indetti sono efficaci dalla data di pubblicazione, da effettuare secondo le medesime modalit\u00e0 previste per il bando nonch\u00e9 nei siti internet istituzionali delle singole amministrazioni. \n\n\n\n4. Per le medesime finalit\u00e0 di cui al comma 1, i corsi di formazione previsti per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e fino al 31 dicembre 2026, possono svolgersi secondo le disposizioni di cui ai commi da 2 a 6 dell'articolo 260 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. \n\n\n\n5. Il Capo della Polizia-Direttore generale della pubblica sicurezza, al fine di incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, connessi anche allo svolgimento di grandi eventi, quali il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi invernali del 2026, pu\u00f2 con proprio decreto, in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 6-bis, commi 1, primo periodo, e 4, del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, ridurre la durata dei corsi di formazione per allievi agenti della Polizia di Stato, fermo restando il primo semestre finalizzato, previa attribuzione del giudizio di idoneit\u00e0, alla nomina ad agente in prova, che hanno inizio negli anni 2023, 2024, 2025 e 2026. Nell'ambito dei predetti corsi, il numero massimo di assenze previsto dall'articolo 6-ter, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 \u00e8 ridefinito proporzionalmente alla riduzione della durata degli stessi. \n\n\n\n6. In deroga a quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, il 112\u00b0, il 113\u00b0, il 114\u00b0 e il 115\u00b0 corso di formazione iniziale per l'accesso alla qualifica di commissario della Polizia di Stato hanno durata pari a sedici mesi. I commissari che abbiano superato l'esame finale dei predetti corsi e siano stati dichiarati idonei al servizio di polizia sono confermati nel ruolo con la qualifica di commissario e svolgono, con la medesima qualifica, nell'ufficio o reparto di assegnazione, il tirocinio operativo di cui all'articolo 4, comma 4, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, secondo le modalit\u00e0 previste dal regolamento di cui al comma 6 del medesimo articolo. I frequentatori dei predetti corsi di formazione acquisiscono la qualifica di commissario capo previa valutazione positiva ai sensi del terzo periodo del predetto articolo 4, comma 4. Per i corsi di cui al presente comma il tirocinio termina dopo otto mesi dalla data del suo inizio. \n\n\n\n7. In deroga a quanto previsto dall'articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146, il corso di formazione iniziale per l'accesso alla qualifica di commissario del Corpo di polizia penitenziaria, il cui concorso \u00e8 stato indetto con provvedimento del Direttore generale del personale e delle risorse del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria 24 giugno 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4\u00aa serie speciale, n. 55 del 13 luglio 2021, ha durata pari a sedici mesi. I commissari che hanno superato l'esame finale del predetto corso e sono stati dichiarati idonei al servizio di polizia penitenziaria sono confermati nel ruolo con la qualifica di commissario e svolgono, con la medesima qualifica, nell'ufficio o reparto di assegnazione, il tirocinio operativo di cui all'articolo 9, comma 4, del decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146, secondo le modalit\u00e0 previste dal decreto di cui al comma 7 del medesimo articolo. I frequentatori del predetto corso di formazione acquisiscono la qualifica di commissario capo previa valutazione positiva ai sensi del terzo periodo del predetto articolo 9, comma 4. Per il corso di cui al presente comma il tirocinio termina dopo otto mesi dalla data del suo inizio. \n\n\n\n8. Al fine di garantire la sicurezza e incrementare l'efficienza degli istituti penitenziari e di assicurare il completamento delle facolt\u00e0 assunzionali autorizzate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 novembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 23 dicembre 2021, nonch\u00e9 la copertura del contingente di cui all'articolo 1, comma 864, lettera a), della legge 29 dicembre 2022, n. 197, con le risorse previste per l'anno 2023 dal comma 865 del medesimo articolo 1, \u00e8 autorizzata, a decorrere dal 1\u00b0 ottobre 2023, l'assunzione di allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria mediante scorrimento, secondo il seguente ordine di priorit\u00e0, delle graduatorie approvate con provvedimenti direttoriali del 23 dicembre 2021, del 12 ottobre 2021 e del 2 dicembre 2020, fatte salve le riserve di posti di cui all'articolo 703 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-12-29&atto.codiceRedazionale=22G00212&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T12:20:45.321138"} {"text": "\n\n\n Articolo 43 \n\n I ricorsi che debbono essere presentati entro un periodo di tempo determinato, ad una autorit\u00e0 o ad un istituto competente di uno dei due Paesi, sono considerati come presentati nel periodo di tempo prescritto se essi sono presentati entro lo stesso periodo di tempo ad una delle corrispondenti autorit\u00e0 od organismi dell'altro Paese.\nIn tal caso quest'ultima autorit\u00e0 o quest'ultimo istituto deve trasmettere, senza ritardo, detti ricorsi all'autorit\u00e0 o all'istituto competente del primo Paese, accusandone ricevuta all'interessato. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-11-20&atto.codiceRedazionale=074U0545&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T04:30:27.716598"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n Societ\u00e0 per la cartolarizzazione\n\n\n1. L'articolo 15 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 15 (Societ\u00e0 per la cartolarizzazione). - 1. Il Ministero dell'economia e delle finanze \u00e8 autorizzato a costituire o a promuovere la costituzione, anche attraverso soggetti terzi, di una societ\u00e0 a responsabilit\u00e0 limitata con capitale sociale iniziale di (( 10.000 euro )) avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di una o pi\u00f9 operazioni di cartolarizzazione dei crediti d'imposta e contributivi. Ai crediti futuri sono assimilati altri proventi di natura non tributaria appartenenti allo Stato. La societ\u00e0 pu\u00f2 essere costituita anche con atto unilaterale del Ministero dell'economia e delle finanze; non si applicano in tale caso le disposizioni previste dall'articolo 2497, secondo comma, del codice civile. Delle obbligazioni risponde, nei confronti dei portatori dei titoli e dei concedenti i finanziamenti di cui al comma 3, nonch\u00e9 di ogni altro creditore, nell'ambito di ciascuna operazione di cartolarizzazione, esclusivamente il patrimonio separato con i beni e i diritti di cui al comma 4.\n 2. Le caratteristiche delle operazioni di cartolarizzazione di cui al comma 1 sono individuate con uno o pi\u00f9 decreti del Ministro dell'economia e delle finanze e, se l'operazione di cartolarizzazione riguarda crediti di enti pubblici soggetti a vigilanza di altro Ministero, con uno o pi\u00f9 decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro vigilante. All'atto di ogni operazione di cartolarizzazione \u00e8 nominato un rappresentante comune dei portatori dei titoli, il quale, oltre ai poteri stabiliti in sede di nomina a tutela dell'interesse dei portatori dei titoli, approva le modificazioni delle condizioni dell'operazione.\n 3. La societ\u00e0 di cui al comma 1 finanzia le operazioni di cartolarizzazione, anche in pi\u00f9 fasi, mediante emissione di titoli, ovvero mediante assunzione di finanziamenti.\n 4. I crediti e gli altri proventi ceduti di cui al comma 1, nonch\u00e9 ogni altro diritto acquisito nell'ambito delle singole operazioni di cartolarizzazione dalla societ\u00e0 ivi indicata nei confronti dello Stato, di enti pubblici o di terzi, costituiscono patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della societ\u00e0 stessa e da quello relativo alle altre operazioni. Su ciascun patrimonio separato non sono ammesse azioni da parte di qualsiasi creditore diverso dai portatori dei titoli emessi ovvero dai concedenti i finanziamenti di cui al comma 3.\n 5. Il ricavo delle operazioni di cessione dei crediti di imposta viene destinato al rimborso dei debiti di imposta o in alternativa, secondo modalit\u00e0 da definirsi, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze.\n 6. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono disciplinati i casi in cui i titoli emessi e i finanziamenti assunti dalla societ\u00e0 di cui al comma 1 beneficiano in tutto o in parte della garanzia dello Stato e sono specificati i termini e le condizioni della stessa.\n 7. Alla societ\u00e0 di cui al comma 1 si applicano le disposizioni contenute nel titolo V del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, ad esclusione dell'articolo 106, commi 2, o 3, lettere b) e c), e 4, e dell'articolo 107, nonch\u00e9 le corrispondenti norme sanzio-natorie previste dal titolo VIII del medesimo testo unico.\n 8. (( I titoli emessi dalla societ\u00e0 di cui al comma 1 sono assimilati ai fini fiscali ai titoli di cui all'articolo 31 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, e si considerano emessi all'estero qualora siano ammessi a quotazione in almeno un mercato regolamentato estero ovvero ne sia previsto il collocamento anche sui mercati esteri )). Gli interessi e altri proventi corrisposti in relazione ai finanziamenti concessi da soggetti non residenti, esclusi i soggetti residenti negli Stati o nei territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati dal decreto del Ministro delle finanze in data 4 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 107 del 10 maggio 1999 e raccolti dalla stessa societ\u00e0 per finanziare le operazioni di cartolarizzazione di cui al comma 1, non sono soggetti alle imposte sui redditi.\n 9. Ciascun patrimonio separato di cui al comma 4 non \u00e8 soggetto alle imposte sui redditi, n\u00e9 all'imposta regionale sulle attivit\u00e0 produttive. Le operazioni di cartolarizzazione di cui al comma 1 e tutti gli atti, contratti, trasferimenti e prestazioni posti in essere per il perfezionamento delle stesse, sono esenti dall'imposta di registro, dall'imposta di bollo, dalle imposte ipotecaria e catastale e da ogni altra imposta indiretta. Non si applica la ritenuta prevista dai commi 2 e 3 dell'articolo 26 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, sugli interessi ed altri proventi dei conti correnti bancari delle societ\u00e0 di cui al comma 1.\n 10. Alle operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti di imposta e contributivi o comunque crediti in relazione ai quali sia prevista l'iscrizione a ruolo ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui ai commi 3, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 13 dell'articolo 13 della legge 23 dicembre 1998, n. 448. I richiami all'INPS ed ai decreti ministeriali ivi contenuti devono, rispettivamente, intendersi riferiti, in quanto compatibili, al Ministero dell'economia e delle finanze ed agli enti pubblici parte delle operazioni di cui al comma 1, ovvero ai decreti di cui al comma 2.\n 11. Si applicano le disposizioni della legge 30 aprile 1999, n. 130, per quanto compatibili. In deroga al comma 6 dell'articolo 2 della medesima legge, la riscossione dei crediti e dei proventi ceduti pu\u00f2 essere svolta, oltre che dalle banche e dagli intermediari finanziari indicati nel citato comma 6, anche dallo Stato, dagli enti pubblici di cui al comma 1 e dagli altri soggetti il cui intervento \u00e8 previsto dalle disposizioni del presente decreto e dai decreti di cui al comma 2. In tale caso le operazioni di riscossione non sono oggetto dell'obbligo di verifica di cui al citato comma 6 della legge n. 130 del 1999.\".\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-09-26&atto.codiceRedazionale=001G0409&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T01:10:22.298981"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n Agricoltura e foreste - Zootecnica - Flora e fauna\n\n\n\n Le funzioni amministrative nelle materie relative alla agricoltura e foreste, zootecnia, flora e fauna concernono: le coltivazioni della terra e le attivit\u00e0 zootecniche e l'allevamento di qualsiasi specie con le relative produzioni, i soggetti singoli o associati che vi operano, i mezzi e gli strumenti che vi sono destinati; la difesa e la lotta fitosanitaria; i boschi, le foreste e le attivit\u00e0 di produzione forestale e di utilizzazione dei patrimoni silvo-pastorali; la raccolta, conservazione, trasformazione ed il commercio dei prodotti agricoli, silvo-pastorali e zootecnici da parte di imprenditori agricoli singoli o associati; gli interventi a favore dell'impresa e della propriet\u00e0 agraria singola e associata; le attivit\u00e0 di divulgazione tecnica e di preparazione professionale degli operatori agricoli e forestali; le attivit\u00e0 di ricerca e sperimentazione di interesse regionale; le destinazioni agrarie delle terre di uso civico oltre le altre funzioni gi\u00e0 trasferite e riguardanti gli usi civici; la bonifica integrale e montana; gli interventi di protezione della natura, comprese l'istituzione di parchi e riserve naturali, la tutela delle zone umide, della flora e della fauna. \n Le funzioni predette comprendono anche: \n a) la propaganda per la cooperazione agricola, la propaganda, la divulgazione tecnica e l'informazione socio-economica in agricoltura, la formazione e qualificazione professionale degli operatori agricoli, l'assistenza aziendale ed interaziendale nel settore agricolo e forestale; \n b) le piccole bonifiche, il miglioramento agrario e fondiario e l'ammodernamento delle strutture fondiarie; \n c) gli interventi di incentivazione e sostegno della cooperazione e delle strutture associative per la coltivazione, la lavorazione ed il commercio dei prodotti agricoli; \n d) il miglioramento e incremento zootecnico, il servizio diagnostico delle malattie trasmissibili degli animali e delle zoonosi, la gestione dei centri di fecondazione artificiale; \n e) ogni altro intervento sulle strutture agricole anche in attuazione di direttive e regolamenti comunitari, ivi compresa la erogazione di incentivi e contributi. \n La regione provvede alla ricomposizione e al riordinamento fondiario, nonch\u00e9, sulla base dei criteri stabiliti dalle leggi dello Stato, all'assegnazione e alla coltivazione di terre incolte abbandonate o insufficientemente coltivate. \n Sono delegate alla regione le funzioni delle commissioni tecniche provinciali di cui all'art. 2 della legge 12 giugno 1962, n. 567. \n Fra le funzioni trasferite alla regione a norma dell'art. 13 della legge 16 maggio 1978, n. 196, sono comprese le nomine di periti ed istruttori per il compimento delle operazioni relative e la determinazione delle loro competenze. L'approvazione delle legittimazioni di cui all'art. 9 della legge 16 giugno 1927, n. 1766, \u00e8 effettuata con decreto del Presidente della Repubblica, d'intesa con la regione. \n Sono altres\u00ec trasferite le competenze attribuite al Ministero dell'agricoltura e delle foreste, ad altri organi periferici diversi dallo Stato, e al commissario per la liquidazione degli usi civici dalla legge 16 giugno 1927, n. 1766, dal regolamento approvato con regio decreto 26 febbraio 1928, n. 332, dalla legge 10 luglio 1930, n. \n1078, dal regolamento approvato con regio decreto 15 novembre 1925, n. 2180, dalla legge 16 marzo 1931, n. 377. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-04-27&atto.codiceRedazionale=082U0182&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T14:28:05.522102"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n459. Decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1981, col quale, sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione, la fondazione \"Mario Donati\", in Milano, viene dichiarata estinta e la biblioteca della fondazione, con le relative attrezzature, devoluta all'ospedale maggiore di Milano.\n\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 30 luglio 1981\n Registro n. 73 Istruzione, foglio n. 308\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-08-11&atto.codiceRedazionale=081U0459&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:08:26.393683"} {"text": "\n\n\n Art. 434. \n (Sottufficiali) \n\n\n Oltre i marittimi indicati nel numero 6 dell'articolo 321 del codice, sono sottufficiali: il carpentiere, l'ottonaio, il capitano d'armi, il maestro di casa, il capo fuochista, l'operaio meccanico, l'operaio motorista, l'operaio frigoriferista, l'elettricista. \n Il ministro per la marina mercantile pu\u00f2, sentite le associazioni sindacali interessate, attribuire la qualifica di sottufficiale ad altri marittimi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:1952-02-15;328", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T21:55:36.420370"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n L'elenco dei terreni, con l'indicazione dell'indennit\u00e0 di espropriazione offerta, munito del visto del Ministro proponente, forma parte integrante del presente decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 14 maggio 1952\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 11 giugno 1952\nAtti del Governo, registro n. 54, foglio n. 61. - FRASCA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-06-16&atto.codiceRedazionale=052U0592&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:41:04.990559"} {"text": "\n\n\nArt. 39\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 18 OTTOBRE 1976, N. 1068))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-02-25&atto.codiceRedazionale=071U1324&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T16:06:17.388464"} {"text": "\n\n\nArt. 89\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 13 DICEMBRE 2010, N. 212))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-11&atto.codiceRedazionale=058U0119&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:32:02.607551"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n (Disposizioni patrimoniali).\n\n\n1. Dopo l'articolo 335 del codice penale, \u00e8 inserito il seguente:\n\"Art. 335-bis. - (Disposizioni patrimoniali). - Salvo quanto previsto dall'articolo 322-ter, nel caso di condanna per delitti previsti dal presente capo \u00e8 comunque ordinata la confisca anche nelle ipotesi previste dall'articolo 240, primo comma\".\n\n\n2. Nel caso di condanna per delitti di cui al capo I del titolo II del libro secondo del codice penale commessi a fini patrimoniali, la sentenza \u00e8 trasmessa al procuratore generale presso la Corte dei conti, che procede ad accertamenti patrimoniali a carico del condannato.\n\n\n3. All'articolo 321 del codice di procedura penale, dopo il comma 2 \u00e8 inserito il seguente:\n\"2-bis. Nel corso del procedimento penale relativo a delitti previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale il giudice dispone il sequestro dei beni di cui \u00e8 consentita la confisca\".\n\n\n4. I beni immobili confiscati ai sensi degli articoli 322-ter e 335-bis del codice penale sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio disponibile del comune nel cui territorio si trovano.\nLa sentenza che dispone la confisca costituisce titolo per la trascrizione nei registri immobiliari.\n\n\n\n Note all'art. 6:\n - Si riporta il testo degli articoli 240, primo comma, e 322-ter del codice penale, approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398:\n \"Art. 240 (Confisca). - Nel caso di condanna, il giudice pu\u00f2 ordinare la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, e delle cose, che ne sono il prodotto o il profitto.\n Omissis\".\n \"Art. 322-ter (Confisca). - Nel caso di condanna, o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'art. 444 del codice di procedura penale, per uno dei delitti previsti dagli articoli da 314 a 320, anche se commessi dai soggetti indicati nell'art. 322-bis, primo comma, \u00e8 sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non \u00e8 possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilit\u00e0, per un valore corrispondente a tale prezzo.\n Nel caso di condanna, o di applicazione della pena a norma dell'art. 444 del codice di procedura penale, per il delitto previsto dall'art. 321, anche se commesso ai sensi dell'art. 322-bis, secondo comma, \u00e8 sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non \u00e8 possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilit\u00e0, per un valore corrispondente a quello di detto profitto e, comunque, non inferiore a quello del denaro o delle altre utilit\u00e0 date o promesse al pubblico ufficiale o all'incaricato di pubblico servizio o agli altri soggetti indicati nell'art. 322-bis, secondo comma.\n Nel casi di cui ai commi primo e secondo, il giudice, con la sentenza di condanna, determina le somme di denaro o individua i beni assoggettati a confisca in quanto costituenti il profitto o il prezzo del reato ovvero in quanto di valore corrispondente al profitto o al prezzo del reato\".\n - Si riporta la rubrica del Capo I del titolo II (Dei delitti contro la pubblica amministrazione) del libro II (Dei delitti in particolare) del codice penale, approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398:\n \"Capo I\n Dei delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.\".\n - Si riporta il testo dell'art. 321 del codice di procedura penale approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 24 ottobre 1988, n. 250, supplemento ordinario, come modificato dalla presente legge:\n \"Art. 321 (Oggetto del sequestro preventivo). - 1.\n Quando vi \u00e8 pericolo che la libera disponibilit\u00e0 di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato. Prima dell'esercizio dell'azione penale provvede il giudice per le indagini preliminari.\n 2. Il giudice pu\u00f2 altres\u00ec disporre il sequestro delle cose di cui \u00e8 consentita la confisca.\n 2-bis. Nel corso del procedimento penale relativo a delitti previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale il giudice dispone il sequestro dei beni di cui \u00e8 consentita la confisca.\n 3. Il sequestro \u00e8 immediatamente revocato a richiesta del pubblico ministero o dell'interessato quando risultano mancanti, anche per fatti sopravvenuti, le condizioni di applicabilit\u00e0 previste dal comma 1. Nel corso delle indagini preliminari provvede il pubblico ministero con decreto motivato, che \u00e8 notificato a coloro che hanno diritto di proporre impugnazione. Se vi \u00e8 richiesta di revoca dell'interessato, il pubblico ministero, quando ritiene che essa vada anche in parte respinta, la trasmette al giudice, cui presenta richieste specifiche nonch\u00e9 gli elementi sui quali fonda le sue valutazioni. La richiesta \u00e8 trasmessa non oltre il giorno successivo a quello del deposito nella segreteria.\n 3-bis. Nel corso delle indagini preliminari, quando non \u00e8 possibile, per la situazione di urgenza, attendere il provvedimento del giudice, il sequestro \u00e8 disposto con decreto motivato dal pubblico ministero. Negli stessi casi, prima dell'intervento del pubblico ministero, al sequestro procedono ufficiali di polizia giudiziaria, i quali, nelle quarantotto ore successive, trasmettono il verbale al pubblico ministero del luogo in cui il sequestro \u00e8 stato eseguito. Questi, se non dispone la restituzione delle cose sequestrate, richiede al giudice la convalida e l'emissione del decreto previsto dal comma 1 entro quarantotto ore dal sequestro, se disposto dallo stesso pubblico ministero, o dalla ricezione del verbale, se il sequestro \u00e8 stato eseguito di iniziativa dalla polizia giudiziaria.\n 3-ter. Il sequestro perde efficacia se non sono osservati i termini previsti dal comma 3-bis ovvero se il giudice non emette l'ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta. Copia dell'ordinanza \u00e8 immediatamente notificata alla persona alla quale le cose sono state sequestrate.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-04-05&atto.codiceRedazionale=001G0152&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T04:13:38.478076"} {"text": "\n\n\n Art. 21. \n(Dei contratti di prestito stipulati con istituti autorizzati con garanzia del Fondo). \n\n I prestiti verso cessione di quote di stipendio o salario concessi dagli istituti di cui all'art. 15 debbono risultare da contratti per iscritto, tra gli impiegati e salariati e gli enti mutuanti, stipulati con le modalit\u00e0 e nelle forme indicate dal regolamento. I contratti si perfezionano col provvedimento dell'Ispettorato generale per il credito ai dipendenti dello Stato che approva il contratto e concede la garanzia. \n La garanzia ha effetto, rispetto al cessionario, dal giorno della somministrazione del mutuo, purch\u00e9 tale somministrazione sia eseguita in data posteriore alla prestazione della garanzia, osservato quanto prescritto dal penultimo comma dell'articolo seguente. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-04-29&atto.codiceRedazionale=050U0180&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:53:09.852022"} {"text": "\n\n\n Allegato \n CONVENZIONE TRA LA REPUBBLICA ITALIANA \n E LA REPUBBLICA DI SLOVENIA \n IN MATERIA DI SICUREZZA SOCIALE \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-06-25&atto.codiceRedazionale=099G0280&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T13:59:38.821779"} {"text": "\n\n\n Allegato VI \n\n (articoli 14 e 23) \n\n Modulo C \n\n Conformit\u00e0 al tipo basata sul controllo interno della produzione \n1. La conformit\u00e0 al tipo basata sul controllo interno della produzione \u00e8 la parte della procedura di valutazione della conformit\u00e0 con cui il fabbricante ottempera agli obblighi di cui ai punti 2 e 3 e garantisce e dichiara che i prodotti interessati sono conformi al tipo descritto nel certificato dell'esame UE per tipo e rispondono alle prescrizioni del presente decreto. \n2. Fabbricazione \nIl fabbricante prende i provvedimenti necessari affinch\u00e8 il processo di fabbricazione e il suo controllo garantiscano la conformit\u00e0 dei prodotti al tipo omologato descritto nel certificato dell'esame UE per tipo e alle prescrizioni del presente decreto. \n3. Marcatura di conformit\u00e0 e dichiarazione di conformit\u00e0 \n3.1. Il fabbricante appone la necessaria marcatura di conformit\u00e0 quale prevista dal presente decreto a ogni singolo prodotto conforme al tipo descritto nel certificato dell'esame UE per tipo e alle prescrizioni del presente decreto. \n3.2. Il fabbricante compila una dichiarazione scritta di conformit\u00e0 per ogni prodotto e la tiene a disposizione delle autorit\u00e0 nazionali per un periodo di 10 anni dalla data in cui il prodotto \u00e8 stato immesso sul mercato. La dichiarazione di conformit\u00e0 indica il modello del prodotto per cui \u00e8 stata compilata. \nUna copia di tale dichiarazione \u00e8 messa a disposizione delle autorit\u00e0 competenti su richiesta. \n4. Rappresentante autorizzato \nGli obblighi di cui al punto 3 spettanti al fabbricante possono essere adempiuti dal suo rappresentante autorizzato, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilit\u00e0, purch\u00e9 siano specificati nel mandato. \n5. Emissioni gas di scarico - Procedura supplementare di controllo sui prodotti \nNei casi di cui all'articolo 23, comma 1, quando il livello qualitativo del prodotto appare insoddisfacente si applica la seguente procedura: \nun motore \u00e8 prelevato dalla serie e sottoposto alla prova descritta nell'allegato II, parte B, del decreto legislativo n. 171 del 2005 come sostituito dall'allegato I del presente decreto. I motori di prova sono rodati, parzialmente o completamente, conformemente alle specifiche del fabbricante. Se le emissioni di gas di scarico specifiche del motore prelevato dalla serie superano i valori limite di cui all'allegato II, parte B, del decreto legislativo n. 171 del 2005 come sostituito dall'allegato I del presente decreto, il fabbricante pu\u00f2 chiedere che le misure siano effettuate su un campione di motori di serie comprendente il motore prelevato inizialmente. Per garantire la conformit\u00e0 del campione di motori con i requisiti del presente decreto, si applica il metodo statistico descritto nell'allegato XIII. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-01-11&atto.codiceRedazionale=16G00001&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T18:25:49.470548"} {"text": "\n\n\nArt. 65\n\n\n I residui attivi alla chiusura dell'esercizio 1966 risultano stabiliti nelle seguenti somme:\n Somme rimaste da riscuotere sulle entrate\naccertate per la competenza propria dell'e-\nsercizio 1966 (articolo 61).................. L. 129.821.486.871\n Somme rimaste da riscuotere sui residui de-\ngli esercizi precedenti (articolo 63)........ \" 75.178.893.032\n --------------------\n Residui attivi al 31 dicembre 1966... L. 205.000.379.903\n --------------------\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-04-01&atto.codiceRedazionale=068U0257&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:22:58.861660"} {"text": "\n\n\n\n\n Articolo 12 \n\n\n Entrata in vigore \n\n 1. Il presente Accordo \u00e8 soggetto a ratifica delle Parti contraenti, in conformit\u00e0 alle rispettive legislazioni. \n 2. Il presente Accordo entrer\u00e0 in vigore alla data di ricezione dell'ultima notifica con cui ciascuna Parte abbia formalmente comunicato all'altra il completamento delle proprie procedure interne necessarie all'entrata in vigore. All'atto dell'entrata in vigore, l'Accordo avr\u00e0 effetto: \n a) con riferimento ai reati tributari, a partire da tale data; e \n b) con riferimento a tutte le altre questioni di cui all'Articolo 1, a partire da tale data, ma solo per i periodi d'imposta che iniziano in tale data o successivamente ad essa o, in mancanza di un periodo d'imposta, per tutti gli oneri fiscali che si originano in tale data o successivamente ad essa. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-12-18&atto.codiceRedazionale=14G00199&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T18:33:19.896428"} {"text": "\n\n\n Articolo 8. \n Sicurezza del trasporto aereo (Security) \n\n 1. L'Ucraina deve incorporare nella propria legislazione e applica effettivamente le disposizioni contenute nella Conferenza europea dell'aviazione civile (ECAC), documento 30, parte II, in conformit\u00e0 delle disposizioni transitorie di cui all'allegato III del presente accordo. Nel quadro delle valutazioni di cui all'articolo 33, paragrafo 2, del presente accordo, gli ispettori della Commissione europea possono partecipare in qualit\u00e0 di osservatori alle ispezioni effettuate dalle autorit\u00e0 competenti ucraine in aeroporti situati nel territorio dell'Ucraina, secondo un meccanismo concordato dalle due parti. Il presente accordo non pregiudica i diritti e gli obblighi dell'Ucraina e degli Stati membri dell'Unione europea a norma dell'allegato 17 della Convenzione. \n 2. Essendo le garanzie di protezione degli aeromobili civili, dei loro passeggeri e dei loro equipaggi un presupposto indispensabile del funzionamento dei servizi aerei internazionali, le parti riaffermano il reciproco obbligo di tutelare la sicurezza dell'aviazione civile nei confronti di atti di interferenza illecita, in particolare gli obblighi nel quadro della Convenzione, della Convenzione sui reati e taluni altri atti commessi a bordo degli aeromobili, firmata a Tokyo il 14 settembre 1963, della Convenzione per la soppressione del sequestro illegale di aeromobili, firmata a L'Aia il 16 dicembre 1970, della Convenzione per la soppressione degli atti illeciti commessi contro la sicurezza dell'aviazione civile, firmata a Montreal il 23 settembre 1971, della Convenzione per la soppressione degli atti illeciti di violenza negli aeroporti impiegati dall'aviazione civile internazionale, firmata a Montreal il 24 febbraio 1988 e della Convenzione sul contrassegno degli esplosivi plastici e in fogli ai fini del rilevamento, firmata a Montreal il 1\u00b0 marzo 1991, se e in quanto entrambe le parti sono parti di tali convenzioni nonch\u00e9 di tutte le altre convenzioni e protocolli relativi alla sicurezza dell'aviazione civile di cui sono firmatarie entrambe le parti. \n 3. Le parti contraenti si forniscono reciprocamente, su richiesta, tutta l'assistenza necessaria per prevenire atti di sequestro illecito di aeromobili civili e altri atti illeciti diretti contro la sicurezza degli aeromobili, dei loro passeggeri e dei loro equipaggi, degli aeroporti e degli impianti e servizi di navigazione aerea, cos\u00ec come qualsiasi altra minaccia per la sicurezza dell'aviazione civile. \n 4. Nelle reciproche relazioni le parti agiscono in conformit\u00e0 delle norme per la sicurezza dell'aviazione e, se e in quanto da loro applicate, delle pratiche raccomandate stabilite dall'ICAO e allegate alla Convenzione, se e in quanto tali misure di sicurezza sono applicabili alle parti. Entrambe le parti richiedono che gli operatori di aeromobili iscritti nel loro registro, gli operatori di aeromobili che hanno la sede di attivit\u00e0 principale o la residenza permanente nel loro territorio e gli operatori di aeroporti situati sul loro territorio, agiscano in conformit\u00e0 delle suddette disposizioni in materia di sicurezza dell'aviazione civile. \n 5. Entrambe le parti dispongono affinch\u00e8, nei rispettivi territori, vengano prese misure efficaci per proteggere l'aviazione civile contro atti di interferenza illecita, tra cui, a titolo esemplificativo, controlli dei passeggeri e dei bagagli a mano, controlli dei bagagli da stiva, controlli di sicurezza delle merci e della posta prima dell'imbarco o del caricamento sull'aeromobile e controlli di sicurezza sulle forniture per l'aeromobile e per l'aeroporto e controllo dell'accesso nonch\u00e9 controllo tramite screening di persone diverse dai passeggeri all'ingresso nelle aree sterili. Tali misure devono essere adeguate, se necessario, per far fronte alle vulnerabilit\u00e0 e minacce nel settore dell'aviazione civile. Ciascuna parte conviene che i propri vettori aerei possano essere tenuti a osservare le disposizioni in materia di sicurezza dell'aviazione civile, di cui al paragrafo 4 del presente articolo previste dall'altra parte, all'entrata, all'uscita e durante la permanenza nel territorio dell'altra parte. \n 6. Ciascuna parte prende inoltre favorevolmente in considerazione qualsiasi richiesta proveniente dall'altra parte di adottare ragionevoli misure speciali di sicurezza per far fronte a una minaccia specifica. Tranne quando ci\u00f2 non sia ragionevolmente possibile in una situazione di emergenza, ciascuna parte informa preventivamente l'altra parte delle eventuali misure speciali di sicurezza che intende adottare e che potrebbero avere un impatto operativo o finanziario significativo sui servizi di trasporto aereo forniti nell'ambito del presente accordo. Ciascuna parte pu\u00f2 richiedere la convocazione del comitato misto per discutere tali misure di sicurezza, come previsto all'articolo 29 del presente accordo. \n 7. Quando si verifica un sequestro illegale di un aeromobile o una minaccia di sequestro o altri atti illeciti nei confronti della sicurezza dei passeggeri, dell'equipaggio, dell'aeromobile, degli aeroporti o delle installazioni di aeronavigazione, le parti si assistono reciprocamente agevolando le comunicazioni e l'adozione di provvedimenti appropriati finalizzati a porre rapidamente termine in condizioni di sicurezza a tale incidente o minaccia di incidente. \n 8. Ciascuna parte adotta tutte le misure che ritiene praticabili per garantire che un aeromobile oggetto di un sequestro illegale o di altri atti di interferenza illecita che si trova a terra sul suo territorio sia trattenuto sullo stesso, a meno che la sua partenza sia resa necessaria dall'imperativo assoluto di proteggere vite umane. Ogniqualvolta ci\u00f2 sia possibile, tali misure sono adottate sulla base di consultazioni reciproche. \n 9. Se una parte ha ragionevoli motivi per ritenere che l'altra parte abbia disatteso le disposizioni in tema di sicurezza dell'aviazione civile previste dal presente articolo, tale parte richiede consultazioni immediate con l'altra parte. \n 10. Fatto salvo l'articolo 19 del presente accordo, se entro 15 giorni dalla data della richiesta non si perviene a un accordo soddisfacente la parte richiedente \u00e8 legittimata a negare, revocare, limitare o a imporre determinate condizioni all'autorizzazione all'esercizio di uno o pi\u00f9 vettori aerei di tale altra parte. \n 11. In caso di minaccia immediata e straordinaria le parti possono prendere provvedimenti urgenti prima della scadenza del termine di 15 giorni. \n 12. Qualsiasi misura adottata in conformit\u00e0 dei paragrafi 10 o 11 del presente articolo \u00e8 sospesa in seguito all'adempimento dell'altra parte al disposto del presente articolo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-12-21&atto.codiceRedazionale=23G00209&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T21:03:43.001428"} {"text": "\n\n\nArt. 72-bis\n\n((Obbligo di fideiussione per i contratti di multipropriet\u00e0 ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. L'operatore non avente la forma giuridica di societ\u00e0 di capitali ovvero con un capitale sociale versato inferiore a 5.500.000 euro e non avente sede legale e sedi secondarie nel territorio dello Stato \u00e8 obbligato a prestare idonea fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia della corretta esecuzione del contratto.\n\n\n\n2. L'operatore \u00e8 in ogni caso obbligato a prestare fideiussione bancaria o assicurativa allorquando l'alloggio oggetto del contratto di multipropriet\u00e0 sia in corso di costruzione, a garanzia dell'ultimazione dei lavori.\n\n\n\n3. Delle fideiussioni deve farsi espressa menzione nel contratto di multipropriet\u00e0 a pena di nullit\u00e0.\n\n\n\n4. Le garanzie di cui ai commi 1 e 2 non possono imporre al consumatore la preventiva esclusione dell'operatore.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-09-06;206", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-22T10:07:27.727892"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'art. 87 della Costituzione;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta, del Ministro Segretario di Stato per gli affari esteri, di concerto con i Ministri Segretari di Stato per il lavoro e la previdenza sociale, per le finanze e per il commercio con l'estero; Decreta:\nArt. 1\n\n\n Piena ed intera, esecuzione \u00e8 data all'Accordo tra l'Italia e il Lussemburgo per l'emigrazione di mille operai agricoli, concluso a Lussemburgo il 6 aprile 1948.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-07-22&atto.codiceRedazionale=049U0423&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:24:08.503598"} {"text": "\n\n\n Articolo 20 \n Norme e obiettivi in materia di qualit\u00e0 del servizio \n\n 1. Le amministrazioni devono fissare e rendere pubbliche le norme e gli obiettivi in materia di distribuzione degli invii di posta-lettere e dei pacchi in arrivo. \n 2. Tali norme e obiettivi, maggiorati del tempo normalmente richiesto per Io sdoganamento, non devono essere meno favorevoli di quelli applicati alle stesse categorie di invii del loro servizio interno. \n 3. Le amministrazioni postali di origine devono ugualmente fissare e pubblicare delle norme \"end to end\" per gli invii prioritari e gli invii aerei della posta-lettere, cos\u00ec come per i pacchi e i pacchi economici di superficie. \n 4. Le amministrazioni postali valutano l'applicazione delle norme di qualit\u00e0 del servizio. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-03-02&atto.codiceRedazionale=007G0027&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T18:37:06.687470"} {"text": "\n\n\n\n\n Articolo 16 \n\n Produzione di Documenti, Atti e Cose \n\n 1. Quando la richiesta di assistenza giudiziaria ha ad oggetto la trasmissione di altri documenti o atti, diversi da quelli di cui al precedente Articolo 15, lo Stato Richiesto ha facolt\u00e0 di trasmetterne copie conformi. Tuttavia, laddove lo Stato Richiedente richieda esplicitamente la trasmissione degli originali, lo Stato Richiesto soddisfa tale esigenza nei limiti del possibile. \n 2. Laddove ci\u00f2 non contrasti con la legislazione dello Stato Richiesto, i documenti e l'altro materiale da trasmettere allo Stato Richiedente in conformit\u00e0 al presente Articolo devono essere certificati secondo le modalit\u00e0 stabilite dallo Stato Richiedente al fine di renderli ammissibili ai sensi della legislazione di detto Stato. \n 3. Gli originali dei documenti e degli atti, nonch\u00e9 le cose, trasmessi allo Stato Richiedente sono restituiti non appena possibile allo Stato Richiesto, se quest'ultimo ne fa richiesta. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-08-02&atto.codiceRedazionale=16G00161&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T15:25:17.789750"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n Liquidazioni gi\u00e0 effettuate\n\n\n\n Le liquidazioni definitive seguite in base agli articoli 15, 16, 17 e 18 della legge 26 ottobre 1940, n. 1513, non sono suscettive di revisione.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-12-31&atto.codiceRedazionale=053U0968&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T22:55:55.327087"} {"text": "\n\n\n Art. 43 \n (Tutela del campo geotermico) \n1. Il Ministro per l'industria, il commercio e l'artigianato, sentito il Comitato tecnico per gli idrocarburi e per la geotermia, pu\u00f2 imporre particolari prescrizioni per la tutela del campo geotermico qualora nell'esercizio della concessione, nonostante l'osservanza di tutti gli obblighi imposti dal decreto e dal presente regolamento, derivi pregiudizio al campo stesso. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-12-13&atto.codiceRedazionale=091G0437&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T06:46:24.426655"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n\n La libert\u00e0 personale \u00e8 inviolabile.\n Non \u00e8 ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, n\u00e9 qualsiasi altra restrizione della libert\u00e0 personale, se non per atto motivato dall'autorit\u00e0 giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.\n In casi eccezionali di necessit\u00e0 ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorit\u00e0 di pubblica sicurezza pu\u00f2 adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorit\u00e0 giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.\n \u00c8 punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libert\u00e0.\n La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:costituzione", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T10:18:37.671871"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1923. Decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1962, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, la Cassa scolastica del Conservatorio di musica \"A. Boito\" di Parma, viene eretta, in ente morale e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: BOSCO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 29 gennaio 1963\n Atti del Governo, registro n. 162, foglio n. 38. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-02-18&atto.codiceRedazionale=062U1923&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T05:14:59.602065"} {"text": "\n\n\n Articolo 25 \n\n NON DISCRIMINAZIONI \n\n 1. I nazionali di uno Stato contraente non sono assoggettati nell'altro Stato contraente ad alcuna imposizione od obbligo ad essa relativo, diversi o pi\u00f9 onerosi di quelli cui sono o potranno essere assoggettati i nazionali di detto altro Stato che si trovino nella stessa situazione. La presente disposizione si applica altres\u00ec, nonostante le disposizioni dell'articolo 1, alle persone che non sono residenti di uno o entrambi gli Stati contraenti. \n\n 2. L'imposizione di una stabile organizzazione che una impresa di uno Stato contraente ha nell'altro Stato contraente non pu\u00f2 essere in questo altro Stato meno favorevole dell'imposizione a carico delle imprese di detto altro Stato che svolgono la medesima attivit\u00e0. \n\n La presente disposizione non pu\u00f2 essere interpretata nel senso che faccia obbligo ad uno Stato contraente di accordare ai residenti dell'altro Stato contraente le deduzioni personali, le esenzioni e le riduzioni di imposta che esso accorda ai propri residenti in relazione alla loro situazione o ai loro carichi di famiglia. \n\n 3. Fatta salva l'applicazione delle disposizioni dell'articolo 9, del paragrafo 7 dell'articolo 11, o del paragrafo 4 dell'articolo 12, gli interessi, i canoni ed altre spese pagati da una impresa di uno Stato contraente ad un residente dell'altro Stato contraente sono deducibili, ai fini della determinazione degli utili imponibili di detta impresa, alle stesse condizioni come se fossero stati pagati ad un residente del primo Stato. Parimenti debiti di un'impresa di uno Stato contraente nei confronti di un residente dell'altro Stato contraente sono deducibili, ai fini della determinazione del patrimonio tassabile di detta impresa, alle stesse condizioni come se essi fossero stati contratti nei confronti di un residente del primo Stato. \n\n 4. Le imprese di uno Stato contraente, il cui patrimonio \u00e8 in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, posseduto o controllato da uno o pi\u00f9 residenti dell'altro Stato contraente, non sono assoggettate nel primo Stato contraente ad alcuna imposizione od obbligo ad essa relativo, diversi o pi\u00f9 onerosi di quelli cui sono o potranno essere assoggettate le altre imprese della stessa natura del primo Stato. \n\n 5. Tuttavia, le disposizioni dei precedenti paragrafi del presente articolo non pregiudicano l'applicazione delle disposizioni interne per prevenire l'elusione e l'evasione fiscale. L'espressione \"disposizioni interne\" comprende in ogni caso le disposizioni per limitare la deducibilit\u00e0 di spese ed analoghi oneri deducibili derivanti da transazioni tra imprese di uno Stato contraente ed imprese situate nell'altro Stato contraente; \n\n 6. Le disposizioni del presente articolo si applicano, nonostante le disposizioni dell'articolo 2, alle imposte di ogni genere e denominazione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-18&atto.codiceRedazionale=099G0500&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T10:48:37.510480"} {"text": "\n\n\nArt. 24\n Imputazione e contabilizzazione dei versamenti ricevuti\n\n\n\n Per l'imputazione dei versamenti fatti dall'esattore il ricevitore provinciale deve osservare il disposto dell'art. 31 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.\n Il ricevitore provinciale deve tenere distinti, in appositi registri o schedari, i conti con i singoli esattori.((4))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (4)\n Il D.P.R. 28 gennaio 1988, n. 43 ha disposto (con l'art. 130, comma 1) che \"Sono abrogate, dalla data di entrata in funzione del servizio, le disposizioni di cui all'articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 639, e all'articolo 17 della legge 10 maggio 1976, n. 319, come sostituito nell'articolo 17-ter, secondo comma, dal decreto-legge 28 febbraio 1981, n. 38, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 1981, n. 153, nonch\u00e9, fatto salvo quanto stabilito negli articoli 116, 118 e 199, le disposizioni dei decreti del Presidente della Repubblica 15 maggio 1963, n. 858, e 29 settembre 1973, n. 603.\"\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-10-16&atto.codiceRedazionale=073U0603&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T08:26:45.484819"} {"text": "\n\n\n Articolo 23 \n\n Ratifica, accettazione, approvazione o adesione \n\n 1. Il presente Protocollo \u00e8 soggetto a ratifica, accettazione o approvazione da parte degli Stati e delle organizzazioni di integrazione economica regionale, di cui all'articolo 21, da cui \u00e8 stata sottoscritta. \n 2. Al presente Protocollo possono aderire, dal ... , gli Stati e le organizzazioni di integrazione economica regionali di cui all'articolo 21. \n 3. Gli Stati membri delle Nazioni Unite non contemplati dal paragrafo 2 possono aderire al Protocollo su autorizzazione emessa dalla riunione delle Parti della Convenzione agente come riunione delle Parti del Protocollo. \n 4. Qualsiasi organizzazione di integrazione economica regionale di cui all'articolo 21 che divenga Parte del presente Protocollo senza che alcuno dei suoi Stati membri ne sia Parte contraente, assume la totalit\u00e0 degli obblighi stabiliti dal Protocollo stesso.\nSe uno o pi\u00f9 Stati dell'organizzazione sono Parti del presente Protocollo, l'organizzazione stessa ed i suoi Stati membri decidono sulla ripartizione dei compiti attinenti all'adempimento degli obblighi imposti dal Protocollo. In tali casi, l'organizzazione e i suoi Stati membri non potranno esercitare simultaneamente i diritti derivanti dal presente Protocollo. \n 5. Nei loro strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, le organizzazioni di integrazione economica di cui all'articolo 21 devono dichiarare quale sia la loro sfera di competenza nelle materie disciplinate dal presente Protocollo. Tali organizzazione informano altres\u00ec il depositario in merito a qualsiasi cambiamento pertinente della loro sfera di competenza. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-05-25&atto.codiceRedazionale=16G00085&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T17:05:14.656021"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n(Ordine di esecuzione)\n\n\n1. Piena ed intera esecuzione \u00e8 data all'Accordo di cui all'articolo 1 a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformit\u00e0 a quanto disposto dall'articolo 14 dell'Accordo stesso.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-23&atto.codiceRedazionale=007G0146&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T17:33:38.897087"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. All'articolo 12, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale, le parole da: \"o in occasione\" fino alla fine sono soppresse. \n\n\n\n2. All'articolo 17, comma 1, alinea, del codice di procedura penale le parole: \"quando non pregiudichi la rapida definizione degli stessi\" sono sostituite dalle seguenti: \"quando non determini un ritardo nella definizione degli stessi\". \n\n\n\n3. All'articolo 17, comma 1, del codice di procedura penale, le lettere c) e d) sono sostituite dalla seguente: \n \"c) nei casi previsti dall'articolo 371, comma 2, lettera b)\". \n\n\n\n4. All'articolo 371, comma 2, lettera a), del codice di procedura penale, le parole da: \"ovvero\" fino alla fine sono soppresse. \n\n\n\n5. All'articolo 371, comma 2, del codice di procedura penale, la lettera b) \u00e8 sostituita dalla seguente: \n \"b) se si tratta di reati dei quali gli uni sono stati commessi in occasione degli altri, o per conseguirne o assicurarne al colpevole o ad altri il profitto, il prezzo, il prodotto o l'impunit\u00e0, o che sono stati commessi da pi\u00f9 persone in danno reciproco le une delle altre, ovvero se la prova di un reato o di una sua circostanza influisce sulla prova di un altro reato o di un'altra circostanza\". \n\n\n Avvertenza: \n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. \n\n Note all'art. 1: \n - Si trascrive il testo dell'art. 12 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge qui pubblicata: \n \"Art. 12 (Casi di connessione). - 1. Si ha connessione di procedimenti (17): \n a) se il reato per cui si procede \u00e8 stato commesso da pi\u00f9 persone in concorso o cooperazione fra loro (110 c.p.), o se pi\u00f9 persone con condotte indipendenti hanno determinato l'evento; \n b) se una persona \u00e8 imputata di pi\u00f9 reati commessi con una sola azione od omissione ovvero con pi\u00f9 azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno criminoso (2973, 423; 81 c.p.); \n c) se dei reati per cui si procede gli uni sono stati commessi per eseguire o per occultare gli altri\". \n - Si trascrive il testo dell'art. 17 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge qui pubblicata: \n \"Art. 17 (Riunione di processi). - 1. La riunione di processi pendenti nello stesso stato e grado davanti al medesimo giudice pu\u00f2 essere disposta (19) quando non determini un ritardo nella definizione degli stessi: \n a) nei casi previsti dall'art. 12; \n b) (lettera soppressa dall'art. 1, decreto-legge 20 novembre 1991, n. 367, convertito, con modificazioni, con la legge 20 gennaio 1992, n. 8); \n c) nei casi previsti dall'art. 371, comma 2, lettera b); \n d) nei casi in cui la prova di un reato o di una circostanza di esso influisce sulla prova di un altro reato o di una sua circostanza (4912, 6103, att. 2); \n 1-bis. Se alcuni dei processi pendono davanti al tribunale collegiale (33 bis) ed altri davanti al tribunale monocratico (33 ter), la riunione \u00e8 disposta davanti al tribunale in composizione collegiale. Tale composizione resta ferma anche nel caso di successiva separazione dei processi (18).\". \n - Si trascrive il testo dell'art. 371 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge qui pubblicata: \n \"Art. 371 (Rapporti tra diversi uffici del pubblico ministero). - 1. Gli uffici diversi del pubblico ministero che procedono a indagini collegate, si coordinano tra loro per la speditezza, economia ed efficacia delle indagini medesime. A tali fini provvedono allo scambio di atti e di informazioni nonch\u00e9 alla comunicazione delle direttive rispettivamente impartite alla polizia giudiziaria. Possono altres\u00ec procedere, congiuntamente, al compimento di specifici atti. \n 2. Le indagini di uffici diversi del pubblico ministero si considerano collegate: \n a) se i procedimenti sono connessi a norma dell'art.\n 12. \n b) se si tratta di reati dei quali gli uni sono stati commessi in occasione degli altri, o per conseguirne o assicurarne al colpevole o ad altri il profitto, il prezzo, il prodotto o l'impunit\u00e0, o che sono stati commessi da pi\u00f9 persone in danno reciproco le une delle altre, ovvero se la prova di un reato o di una sua circostanza influisce sulla prova di un altro reato o di un'altra circostanza. \n c) se la prova di pi\u00f9 reati deriva, anche in parte, dalla stessa fonte. \n 3. Salvo quanto disposto dall'art. 12, il collegamento delle indagini non ha effetto sulla competenza.\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-03-22&atto.codiceRedazionale=001G0118&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T04:49:07.809024"} {"text": "\n\n\n Articolo della tariffa \n 32 \n\n\n\n\n=====================================================================\n\n | Imposte | |\n\n | dovute | |\n\n | (lire) | |\n\nIndicazione degli|---------| |\n\n atti soggetti a | |Pro-| Modo di pagamento | N o t e\n\n imposta | |por-| |\n\n |Fis-|zio-| |\n\n |se |nali| |\n\n=====================================================================\n\n|1. Atti, | |1. All'ufficio del | |\n\n|documenti, | |registro o con | |\n\n|registri ed ogni| |marche. | |\n\n|altro scritto, | | | |\n\n|per i quali non | | | |\n\n|sono | | | |\n\n|espressamente | | | |\n\n|previsti il | | | |\n\n|pagamento | | | |\n\n|dell'imposta sin| | | |\n\n|dall'origine | | | |\n\n|ovvero | | | |\n\n|l'esenzione: | | | |\n\n|--------------------------------------------------------------------\n\n|per ogni | | | |\n\n|esemplare | | | |\n\n|dell'atto, | | | |\n\n|documento o di | | | |\n\n|altro scritto |20.000 | | |\n\n|--------------------------------------------------------------------\n\n|per ogni cento | |1. All'uffico del | |\n\n|pagine o frazio-| |registro o con | |\n\n|ne di cento pa- | |marche. | |\n\n|gine del regi- | | | |\n\n|stro o del rela-| | | |\n\n|tivo estratto |20.000 | | |\n\n---------------------------------------------------------------------\n\n\n (29) ((50))\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (14a)\n\n\n Il D.P.C.M. 18 maggio 1990 (in G.U. 23/05/1990, n.118) ha disposto (con l'art. 3, comma 1) che \"Le imposte fisse di bollo, stabilite nella tariffa allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, e successive modificazioni, in qualunque modo pagate, sono adeguate come segue: \n a) per gli atti civili, amministrativi e giudiziari, esclusi gli atti di uso scolastico, e le c.d. ricevute bancarie: da L. 1.000 a L. 1.100; da L. 2.000 a L. 2.200; da L. 3.000 a L. 3.300; da L. 4.000 a L. 4.400; da L. 5.000 a L. 5.500; da L. 7.000 a L. 7.800; gli importi forfetari di cui all'art. 31 della sopra indicata tariffa sono adeguati da L. 12.000 a L. 13.000; da L. 18.000 a L. 19.500; da L. 21.000 a L. 23.000; da L. 42.000 a L. 46.000; da L. 6.000 a L. 6.500; da L. 30.000 a L. 33.000; \n b) per gli assegni bancari e gli atti di cui agli articoli 19 e 20 della tariffa sopra citata; da L. 300 a L. 500; da L. 500 a L. 800; \n c) per i libretti di risparmio: da L. 1.500 a L. 2.500; \n d) per gli atti e documenti di natura scolastica: da L. 700 a L. 4.000; \n e) per il provvedimento che rende esecutivo il lodo arbitrale di cui all'art. 825 del codice di procedura civile: da L. 10.000 a L.\n80.000\". \n Ha inoltre disposto (con l'art. 5, comma 1) che gli adeguamenti suindicati si applicano dal 1 giugno 1990. \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (15)\n\n\n La L. 29 dicembre 1990, n. 405 ha disposto (con l'art. 7, comma 1) che \"A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 1991 le misure dell'imposta fissa di bollo, in qualsiasi modo dovuta, previste nella tariffa allegata A annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, in lire 3.300, lire 4.000 e lire 5.500, sono stabilite nella misura unica di lire 10.000\". \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (19)\n\n\n Il D.L. 11 luglio 1992, n. 333, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 1992, n. 359, ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che \"L'imposta fissa di bollo, in qualsiasi modo dovuta, di cui alla tariffa allegato A, annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, e successive modificazioni, stabilita in lire 10.000 \u00e8 elevata a lire 15.000\". \n Ha inoltre disposto (con l'art. 9, comma 7) che \"Le disposizioni del presente articolo si applicano a decorrere dal 14 luglio 1992\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (29)\n\n\n La L. 23 dicembre 1996, n. 662 ha disposto (con l'art. 2, comma 150) che la presente modifica avr\u00e0 effetto dal 1 gennaio 1996. \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (50)\n\n\n Il D.L. 12 luglio 2004, n. 168, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2004, n. 191, ha disposto (con l'art. 1-bis, comma 10, lettera d)) che \"alla tariffa, come sostituita dal decreto del Ministro delle finanze 20 agosto 1992, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21 agosto 1992: 1) le parole: \"lire 20.000\" sono sostituite dalle seguenti: \"euro 11\"\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-11-11&atto.codiceRedazionale=072U0642&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T13:29:27.156220"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Nell'art. 125, relativo al corso di laurea in scienze biologiche, all'elenco degli insegnamenti complementari sono aggiunti i seguenti nuovi insegnamenti:\n elettrofisiologia;\n genetica applicata;\n biologia delle popolazioni umane;\n conservazione della natura e delle sue risorse;\n educazione ambientale;\n ecologia preistorica;\n chimica ambientale;\n metodologia biochimica;\n biochimica macromolecolare;\n neurochimica.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 11 ottobre 1982\nPERTINI BODRATO\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 10 gennaio 1983\nRegistro n. 1 Istruzione, foglio n. 30\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-01-25&atto.codiceRedazionale=082U1008&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T11:30:01.002487"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n(Importazione ed esportazione dei materiali di moltiplicazione)\n\n\n1. Fatta salva l'osservanza degli obblighi derivanti da accordi internazionali e delle vigenti norme che regolano l'esportazione e l'importazione delle merci e salva altres\u00ec l'osservanza delle vigenti disposizioni di legge in materia fitosanitaria, l'esportazione di materiale forestale di moltiplicazione \u00e8 subordinata alla presentazione dei certificati di cui all'articolo 6. \n\n\n\n2. La ditta esportatrice di materiale di moltiplicazione che non soddisfa i criteri del presente decreto legislativo deve trasmettere, entro 15 giorni dall'uscita della merce dal territorio doganale ((dell'Unione europea)), la relativa attestazione di esportazione rilasciata dalla dogana. \n\n\n\n3. Nelle more dell'adozione della decisione dell'Unione europea, ai sensi dell'articolo 19 della direttiva 1999/105/CE, il Ministro delle politiche agricole e forestali individua, su proposta della commissione tecnica, i criteri cui devono rispondere i materiali di moltiplicazione importati da Paesi terzi, in modo che presentino garanzie equivalenti sotto ogni aspetto a quelle dei materiali prodotti ((nell'Unione europea)). \n\n\n\n4. Possono essere importati materiali di moltiplicazione da Paesi terzi solo a seguito di autorizzazione degli organismi ufficiali.\nL'importazione \u00e8 comunque subordinata alla presentazione di certificato equivalente a quelli indicati all'articolo 6 o analogo documento ufficiale, rilasciato dalle competenti autorit\u00e0 del Paese di origine, dal quale risulti anche la localizzazione del vivaio di produzione. \n\n\n\n5. Per eliminare difficolt\u00e0 temporanee di approvvigionamento di materiali forestali di moltiplicazione rispondenti ai requisiti del presente decreto legislativo, gli organismi ufficiali possono richiedere alla Commissione europea, attraverso il Ministero, l'autorizzazione all'importazione di materiale di moltiplicazione con requisiti meno rigorosi, ai sensi dell'articolo 18 della direttiva 1999/105/CE. \n\n\n\n6. L'importazione di materiali di moltiplicazione da Paesi terzi \u00e8 riservata alle ditte registrate per la produzione ed il commercio di materiali di moltiplicazione forestali. L'autorizzazione all'importazione va richiesta alle Autorit\u00e0 territoriali competenti per il territorio in cui la ditta commercializza i materiali di moltiplicazione. L'autorizzazione ha durata limitata nel tempo e contiene le prescrizioni necessarie a garantire la corretta applicazione del presente decreto legislativo. \n\n\n\n7. L'intestatario dell'autorizzazione deve tempestivamente comunicare all'organismo ufficiale competente il luogo e la data prevista per l'importazione, al fine di consentire agli incaricati di assistere ai controlli doganali. L'organismo ufficiale deve verificare la presenza dell'autorizzazione all'importazione e dei documenti ufficiali del Paese d'origine, la corrispondenza tra quanto indicato nei documenti ed eventuali prescrizioni imposte con l'autorizzazione, le caratteristiche sanitarie e morfologiche dei materiali. In caso di esito positivo del controllo l'organismo ufficiale rilascia l'attestato di congruit\u00e0 dell'importazione, che dovr\u00e0 essere allegato alla dichiarazione doganale di importazione ai sensi del Regolamento (CEE) 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, e successive modificazioni. \n\n\n\n8. Nel caso di importazione di sementi, l'autorizzazione all'importazione dovr\u00e0 essere allegata alla dichiarazione doganale di importazione ai sensi del Regolamento (CEE) 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, e successive modificazioni. Ai fini del controllo sulle sementi prelevate, l'Agenzia delle dogane collabora con l'organismo ufficiale al campionamento e all'analisi. Il peso minimo del campione di sementi da prelevare, definito per ciascuna delle specie e degli ibridi dell'Allegato I, \u00e8 stabilito con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, su proposta della commissione tecnica. \n\n\n\n9. La commercializzazione o cessione di materiale di moltiplicazione importato pu\u00f2 avvenire solo in presenza dell'autorizzazione all'importazione o dell'eventuale attestato di congruit\u00e0 di cui al comma 7. \n\n\n\n10. Nel caso in cui non sia possibile ammettere materiale proveniente da Paesi terzi sar\u00e0 cura della ditta importatrice provvedere al respingimento dello stesso al Paese di provenienza. Ove ci\u00f2 non fosse possibile, l'organismo ufficiale dichiara la scadenza della spedizione e ordina la distruzione di tale materiale, con spese a carico dell'importatore. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-01-29&atto.codiceRedazionale=004G0024&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T16:47:02.569632"} {"text": "\n\n\n Art. 301 \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 9 FEBBRAIO 2012, N. 5, \n CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 4 APRILE 2012, N. 35))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-01-12&atto.codiceRedazionale=083U0766&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T05:48:20.338271"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI\n DALLA L. 9 DICEMBRE 1996, N. 617\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-11-18&atto.codiceRedazionale=095G0539&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T14:30:15.977174"} {"text": "\n\n\nArt. 53\nIstituzione delle scuole statali e delle istituzioni educative statali\n\n\n1. L'istituzione delle scuole statali materne, elementari, medie e secondarie superiori viene effettuata dagli organi statali competenti secondo le norme degli articoli successivi, sentite le regioni interessate sull'ordine di priorit\u00e0 ai fini della loro attivit\u00e0 di programmazione regionale. Restano ferme le competenze dei consigli scolastici provinciali. \n\n\n\n2. I convitti nazionali e gli educandati femminili dello Stato sono istituiti con decreto del Ministro della pubblica istruzione, di concerto con i Ministri dell'interno e del tesoro. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-05-19&atto.codiceRedazionale=094G0291&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:14:59.542378"} {"text": "\n\n\n Articolo 22 \n1. Gli Stati parti adottano misure adeguate affinch\u00e8 un fanciullo il quale cerca di ottenere lo statuto di rifugiato, oppure \u00e8 considerato come rifugiato ai sensi delle regole e delle procedure del diritto internazionale o nazionale applicabile, solo o accompagnato dal padre e dalla madre o da ogni altra persona, possa beneficiare della protezione e della assistenza umanitaria necessarie per consentirgli di usufruire dei diritti che gli sono riconosciuti dalla presente Convenzione e dagli altri strumenti internazionali relativi ai diritti dell'uomo o di natura umanitaria di cui detti Stati sono parti. \n2. A tal fine, gli Stati parti collaborano, a seconda di come lo giudichino necessario, a tutti gli sforzi compiuti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite e le altre organizzazioni intergovernative o non governative competenti che collaborano con l'Organizzazione delle Nazioni Unite, per proteggere ed aiutare i fanciulli che si trovano in tale situazione e per ricercare i genitori o altri fami liari di ogni fanciullo rifugiato al fine di ottenere le informazioni necessarie per ricongiungerlo alla sua famiglia. Se il padre, la madre o ogni altro familiare sono irreperibili, al fanciullo sar\u00e0 concessa, secondo i principi enunciati nella presente Convenzione, la stessa protezione di quella di ogni altro fanciullo definitivamente oppure temporaneamente privato del suo ambiente familiare per qualunque motivo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-06-11&atto.codiceRedazionale=091G0213&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T09:20:33.309067"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'art. 87, comma quinto, della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 107, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, che approva il testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige;\n\n\n\n\nSentita la commissione paritetica per le norme di attuazione, prevista dal predetto art. 107;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 19 ottobre 1987;\n\n\n\n\nSulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri dell'interno, del tesoro, per i beni culturali e ambientali, dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dei lavori pubblici, della sanit\u00e0, del lavoro e della previdenza sociale, per la funzione pubblica e per gli affari regionali;\n\nEMANA\n il seguente decreto:\nArt. 1\n\n\n1. La delega conferita al commissario del Governo per la provincia di Bolzano con l'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1978, n. 571, deve intendersi riferita anche alle assunzioni fuori concorso e alle immissioni in ruolo di personale, nonch\u00e9 all'adozione ed emanazione di tutti gli altri atti che sono o saranno attribuiti alla competenza delle amministrazioni centrali dello Stato e degli organi centrali delle amministrazioni e delle aziende dello Stato ad ordinamento autonomo, concernenti il personale di cui al primo comma dell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752.\n\n\n\n2. Si intendono, altres\u00ec, attribuiti alla competenza del commissario del Governo i provvedimenti di assunzione fuori concorso od immissioni in ruolo demandati dalla legge statale agli organi delle amministrazioni periferiche dello Stato e delle amministrazioni e delle aziende dello Stato ad ordinamento autonomo.\n\n\n\n3. Il commissario del Governo applica le norme sullo stato giuridico dei dipendenti dello Stato e le norme comunque concernenti l'assunzione di personale statale e, per il personale dipendente dalle aziende e dalle amministrazioni ad ordinamento autonomo, le norme previste dai rispettivi stati giuridici, ferme restando le disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, e successive integrazioni e modifiche.\n\n\n\n4. Restano salve le competenze, diverse da quelle conferite al commissario del Governo, attribuite o che potranno essere attribuite, con legge, alle amministrazioni periferiche dello Stato, ed agli organi periferici delle amministrazioni delle aziende dello Stato ad ordinamento autonomo.\n\n\n\n AVVERTENZA:\n\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n\n NOTE\n\n Note alle premesse:\n - L'art. 87 della Costituzione, comma quinto, conferisce al Presidente della Repubblica il potere di promulgare leggi e di emanare i decreti aventi valori di leggi e regolamenti.\n - Il testo dell'art. 107 del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 107. - Con decreti legislativi saranno emanate le norme di attuazione del presente statuto, sentita una commissione paritetica composta di dodici membri di cui sei in rappresentanza dello Stato, due del consiglio regionale, due del consiglio provinciale di Trento e due di quello di Bolzano. Tre componenti devono appartenere al gruppo linguistico tedesco.\n In seno alla commissione di cui al precedente comma \u00e8 istituita una speciale commissione per le norme di attuazione relative alle materie attribuite alla competenza della provincia di Bolzano, composta di sei membri, di cui tre in rappresentanza dello Stato e tre della provincia.\n Uno dei membri in rappresentanza dello Stato deve appartenere al gruppo linguistico italiano\".\n\n Note all'art. 1:\n - Il testo dell'art. 3 del D.P.R. 31 luglio 1978, n. 571, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 3. - All'art. 13 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, \u00e8 aggiunto il seguente comma:\n \"Il commissario del Governo per la provincia di Bolzano \u00e8 altres\u00ec delegato ad adottare tutti gli altri provvedimenti ed emanare tutti gli altri atti concernenti il personale di cui al primo comma dell'art. 8 del presente decreto applicando le norme dello stato giuridico dei dipendenti dello Stato, nonch\u00e9, per il personale dipendente dalle amministrazioni con ordinamento autonomo, le norme previste dai rispettivi stati giuridici, fatte salve le particolari disposizioni contenute nel presente decreto\"\".\n - Il testo dell'art. 8 del D.P.R. 26 luglio 1976, n. 752, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 8. - Nella provincia di Bolzano sono istituiti i ruoli locali del personale civile delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, aventi uffici nella provincia, stabiliti nelle tabelle contrassegnate con i numeri da 1 a 20 allegate al presente decreto.\n I posti dei ruoli, di cui al precedente comma, considerati per amministrazione e per carriera, comunque denominate, sono riservati a cittadini appartenenti a ciascuno dei tre gruppi linguistici in rapporto alla consistenza dei gruppi stessi quale risulta dalle dichiarazioni di appartenenza rese nell'ultimo censimento ufficiale della popolazione.\n I commi precedenti non si applicano per le carriere direttive dell'Amministrazione civile dell'interno, per il personale della pubblica sicurezza e per quello amministrativo del Ministero della difesa\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-12-24&atto.codiceRedazionale=087U0521&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T14:42:33.838560"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n L'elenco dei terreni, con l'indicazione dell'indennit\u00e0 di espropriazione offerta, munito del visto del Ministro proponente, forma parte integrante del presente decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale della leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 18 dicembre 1952\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 gennaio 1953\nAtti del Governo, registro n. 69, foglio n. 101. - PALLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-17&atto.codiceRedazionale=052U3294&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T11:52:53.324650"} {"text": "\n\n\nArt. 94\n Ordinamento del Comando operativo di vertice interforze\n\n\n1. \n((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 26 APRILE 2016, N. 91)). \n\n\n2. Gli organici del Comando sono stabiliti su base di equilibrata rappresentativit\u00e0 delle Forze armate con determinazione del Capo di stato maggiore della difesa, che definisce anche la sua ulteriore articolazione. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-18&atto.codiceRedazionale=010G0091&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T02:12:23.553237"} {"text": "\n\n\n Art. 2391. \n\n (Interessi degli amministratori). \n\n L'amministratore deve dare notizia agli altri amministratori e al collegio sindacale di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbia in una determinata operazione della societ\u00e0, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata; se si tratta di amministratore delegato, deve altres\u00ec astenersi dal compiere l'operazione, investendo della stessa l'organo collegiale ((, se si tratta di amministratore unico, deve darne notizia anche alla prima assemblea utile.))\n\n\n Nei casi previsti dal precedente comma la deliberazione del consiglio di amministrazione deve adeguatamente motivare le ragioni e la convenienza per la societ\u00e0 dell'operazione. \n\n Nei casi di inosservanza a quanto disposto nei due precedenti commi del presente articolo ovvero nel caso di deliberazioni del consiglio o del comitato esecutivo adottate con il voto determinante dell'amministratore interessato, le deliberazioni medesime, qualora possano recare danno alla societ\u00e0, possono essere impugnate dagli amministratori e dal collegio sindacale entro novanta giorni dalla loro data; l'impugnazione non pu\u00f2 essere proposta da chi ha consentito con il proprio voto alla deliberazione se sono stati adempiuti gli obblighi di informazione previsti dal primo comma. In ogni caso sono salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della deliberazione. \n\n L'amministratore risponde dei danni derivati alla societ\u00e0 dalla sua azione od omissione. \n\n L'amministratore risponde altres\u00ec dei danni che siano derivati alla societ\u00e0 dalla utilizzazione a vantaggio proprio o di terzi di dati, notizie o opportunit\u00e0 di affari appresi nell'esercizio del suo incarico. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T18:13:58.391137"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DAL\nD. L. 31 LUGLIO 1987, N. 318, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA\nL. 3 OTTOBRE 1987, N. 399\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-06-03&atto.codiceRedazionale=087U0212&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:49:59.797721"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n279. Decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 1951, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'Arcivescovo di Messina in data 15 agosto 1944, rettificato con postilla 10 agosto 1946 ed integrato con altra postilla 25 ottobre 1950, relativo all'erezione della parrocchia di San Francesco di Paola, in frazione Savoca del comune di Santa Teresa di Riva (Messina).\n\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 24 aprile 1951\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-05-04&atto.codiceRedazionale=051U0279&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T21:42:56.952685"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1205. Decreto del Presidente della Repubblica 17 ottobre 1967, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, vengono approvate le modifiche degli articoli 1, 5 e 13 dello statuto della fondazione \"Museo Fioroni\", con sede in Legnago (Verona), che assume la denominazione \"Fondazione Fioroni, museo e biblioteca pubblica\".\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 dicembre 1967\n Atti del Governo, registro n. 216, foglio n. 64. - GRECO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-12-21&atto.codiceRedazionale=067U1205&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:26:00.435296"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n\n A favore del personale che non chiede il riconoscimento del servizio di cui all'art. 5 entro il termine previsto dall'articolo stesso si provvede alla liberazione e consegna delle polizze di assicurazione, con facolt\u00e0 di riscattarle o di mantenerle in vigore mediante la continuazione del pagamento dell'intero premio da parte dell'interessato.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-04-16&atto.codiceRedazionale=058U0330&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T14:54:02.997576"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;\n\n\n\n\nRitenuta la straordinaria necessit\u00e0 ed urgenza di emanare disposizioni urgenti di carattere finanziario che incrementano il potere di acquisto delle famiglie, anche mediante l'adozione di misure volte alla ristrutturazione dei mutui bancari, nonch\u00e9 di rilancio e sviluppo economico;\n\n\n\n\nVista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21 maggio 2008;\n\n\n\n\nSulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali;\n\nEmana\n il seguente decreto-legge:\nArt. 1\n\n\n\nARTICOLO ABROGATO DAL D.L. 6 DICEMBRE 2011, N. 201, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 22 DICEMBRE 2011, N. 214 (9) ((10))\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (9)\n\n\n Il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, come modificato dall'art. 4, comma 5, lettera m) del D.L. 2 marzo 2012, n. 16, convertito con modificazioni dalla L. 26 aprile 2012, n. 44 ha disposto (con l'art. 13, comma 14, lettera a)) che \u00e8 abrogato l'art. 1 del presente decreto-legge \"ad eccezione del comma 4 che continua ad applicarsi per i soli comuni ricadenti nei territori delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano\", di seguito riportato: \n \"4. La minore imposta che deriva dall'applicazione dei commi 1, 2 e 3, pari a 1.700 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008, \u00e8 rimborsata ai singoli comuni, in aggiunta a quella prevista dal comma 2-bis dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 504 del 1992, introdotto dall'articolo 1, comma 5, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. A tale fine, nello stato di previsione del Ministero dell'interno l'apposito fondo \u00e8 integrato di un importo pari a quanto sopra stabilito a decorrere dall'anno 2008. PERIODO SOPPRESSO DALLA L. 23 DICEMBRE 2009, N. 191. Relativamente alle regioni a statuto speciale, ad eccezione delle regioni Sardegna e Sicilia, ed alle province autonome di Trento e di Bolzano, i rimborsi sono in ogni caso disposti a favore dei citati enti, che provvedono all'attribuzione delle quote dovute ai comuni compresi nei loro territori nel rispetto degli statuti speciali e delle relative norme di attuazione\". \n\n\n------------\nAGGIORNAMENTO (10)\n\n\n Il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, come modificato dalla L. 27 dicembre 2017, n. 205, ha disposto (con l'art. 13, comma 14, lettera a)) che \u00e8 abrogato l'articolo 1 del presente decreto-legge, ad eccezione del comma 4 che continua ad applicarsi per i soli comuni ricadenti nei territori delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano. A decorrere dall'anno 2018, la suddetta abrogazione opera anche nei confronti dei comuni compresi nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-28&atto.codiceRedazionale=008G0117&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T13:38:46.975638"} {"text": "\n\n\n Art. 26. \n\n Il piede piatto bilaterale, quello unilaterale di grado notevole e tutte quelle altre deformit\u00e0 dei piedi non contemplate nell'elenco A le quali siano d'impedimento alla marcia e alla esecuzione dei servizi marinareschi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-11-28&atto.codiceRedazionale=051U1216&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T19:30:06.578366"} {"text": "\n\n\nConvention entre la France, l'Italie et la Sarre tendant \u00e0 etendre et \u00e0 coordonner l'application aux ressortissants des trois Pays de la legislation francaise sur la securit\u00e8 sociale et des legislations italienne et sarroise sur les assurances sociales et les prestations familiales. \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-08-21&atto.codiceRedazionale=054U0678&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T20:11:33.153738"} {"text": "\n\n\n TABELLA A \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\n TABELLA B \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-06-26&atto.codiceRedazionale=062U0531&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T09:53:39.441308"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il contributo dello Stato nelle spese di finanziamento dell'Ente Nazionale per le Industrie Turistiche \u00e8 stabilito in lire 380.000.000 per l'esercizio finanziario 1949-50 ed in lire 855.000.000 annue a partire dall'esercizio finanziario 1950-51.\n A detti oneri sar\u00e0 fatto fronte con i rispettivi stanziamenti di pari importi iscritti ai capitoli 202 e 203 degli stati di previsione della spesa del Ministero del tesoro per gli esercizi finanziari 1949-50 e 1950-51.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-10-31&atto.codiceRedazionale=050U0844&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:12:13.185612"} {"text": "\nLa, Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica, hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 autorizzata la spesa di L. 10.000.000 occorrente per i funerali e la tumulazione definitiva della salma del Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli in Roma.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-07-16&atto.codiceRedazionale=049U0407&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:26:56.581489"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Contributo in conto interessi\n\n((Per i contratti di mutuo stipulati dagli istituti di credito a medio termine prima del 17 settembre 1974 ad un tasso d'interesse a carico del mutuatario superiore al 9 per cento annuo, in relazione a domande di finanziamento ad essi presentate a valere sulla legge 30 luglio 1959, n. 623, e successive modificazioni, il contributo in conto interessi \u00e8 pari al 4 per cento, aumentato al 6 per cento per i territori di cui alla legge 10 agosto 1950, n. 646, e successive modificazioni, restando a carico del mutuatario il tasso agevolato pari alla differenza tra il tasso d'interesse stabilito nel contratto di mutuo ed il suddetto contributo del 4 o del 6 per cento.))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-08-18&atto.codiceRedazionale=075U0377&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T01:43:25.988808"} {"text": "\n\n\nArt. 34\n Cataloghi elettronici\n\n\n\n 1. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono chiedere che le offerte siano presentate sotto forma di catalogo elettronico o che includano un catalogo elettronico. Le offerte presentate sotto forma di catalogo elettronico possono essere corredate di altri documenti, a completamento dell'offerta. \n 2. I cataloghi elettronici sono predisposti dai candidati o dagli offerenti per la partecipazione a una determinata procedura di appalto in conformit\u00e0 alle specifiche tecniche e al formato stabiliti dalle stazioni appaltanti. \n 3. Quando la presentazione delle offerte sotto forma di cataloghi elettronici \u00e8 accettata o richiesta, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti: \n a) nei settori ordinari, lo indicano nel bando di gara o nell'invito a confermare interesse, quando il mezzo di indizione di gara \u00e8 un avviso di pre-informazione; nei settori speciali, lo indicano nel bando di gara, nell'invito a confermare interesse, o, quando il mezzo di indizione di gara \u00e8 un avviso sull'esistenza di un sistema di qualificazione, nell'invito a presentare offerte o a negoziare; \n b) indicano nei documenti di gara tutte le informazioni relative al formato, al dispositivo elettronico utilizzato nonch\u00e9 alle modalit\u00e0 e alle specifiche tecniche per il catalogo. \n 4. Quando un accordo quadro \u00e8 concluso con pi\u00f9 operatori economici dopo la presentazione delle offerte sotto forma di cataloghi elettronici, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono prevedere che la riapertura del confronto competitivo per i contratti specifici avvenga sulla base di cataloghi aggiornati. In tal caso, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti utilizzano, alternativamente, uno dei seguenti metodi: \n a) invitano gli offerenti a ripresentare i loro cataloghi elettronici, adattati alle esigenze del contratto in questione; \n b) comunicano agli offerenti che intendono avvalersi delle informazioni raccolte dai cataloghi elettronici gi\u00e0 presentati per costituire offerte adeguate ai requisiti del contratto in questione, a condizione che il ricorso a questa possibilit\u00e0 sia stato previsto nei documenti di gara relativi all'accordo quadro. \n 1. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, in caso di riapertura del confronto competitivo per i contratti specifici in conformit\u00e0 al comma 4, lettera b), indicano agli offerenti la data e l'ora in cui intendono procedere alla raccolta delle informazioni necessarie per costituire offerte adattate ai requisiti del contratto specifico e danno agli offerenti la possibilit\u00e0 di rifiutare tale raccolta di informazioni. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti prevedono un adeguato periodo di tempo tra la notifica e l'effettiva raccolta di informazioni. Prima dell'aggiudicazione dell'appalto, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti presentano le informazioni raccolte all'offerente interessato, in modo da offrire la possibilit\u00e0 di contestare o confermare che l'offerta cos\u00ec costituita non contiene errori materiali. \n 2. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono aggiudicare appalti basati su un sistema dinamico di acquisizione richiedendo che le offerte per un appalto specifico siano presentate sotto forma di catalogo elettronico. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono, inoltre, aggiudicare appalti basati su un sistema dinamico di acquisizione conformemente al comma 4, lettera b), e al comma 5, a condizione che la domanda di partecipazione al sistema dinamico di acquisizione sia accompagnata da un catalogo elettronico in conformit\u00e0 con le specifiche tecniche e il formato stabilito dalla stazione appaltante o dall'ente concedente. Tale catalogo \u00e8 completato dai candidati, qualora sia stata comunicata l'intenzione della stazione appaltante o dell'ente concedente di costituire offerte attraverso la procedura di cui al comma 4, lettera b). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-03-31&atto.codiceRedazionale=23G00044&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T23:31:54.026630"} {"text": "\n\n\nArt. 180\n\n\n (Dissuasori di sosta) \n 1. I dissuasori di sosta sono dispositivi stradali atti ad impedire la sosta di veicoli in aree o zone determinate. Essi possono essere utilizzati per costituire un impedimento materiale alla sosta abusiva. \n 2. Tali dispositivi ((devono)) armonizzarsi con gli arredi stradali e assolvere anche a funzioni accessorie quali la delimitazione di zone pedonali, aree di parcheggio riservate, zone verdi, aiuole e spazi riservati per altri usi. \n 3. Nella funzione di arredo stradale i dissuasori sono di tipologie diverse tra le quali l'ente proprietario della strada pu\u00f2 individuare quelle pi\u00f9 confacenti alle singole specifiche necessit\u00e0, alle tradizioni locali e all'ambiente urbano. \n 4. I dissuasori assumono forma di pali, paletti, colonne a blocchi, cordolature, cordoni ed anche cassonetti e fioriere ancorch\u00e9 integrati con altri sistemi di arredo. I dissuasori devono esercitare un'azione di reale impedimento al transito sia come altezza sul piano viabile sia come spaziamento tra un elemento e l'altro, se trattasi di componenti singoli disposti lungo un perimetro. \n 5. I dissuasori possono essere di qualunque materiale: calcestruzzo, ferro, ghisa, alluminio, legno o plastica a fiamma autoestinguente. ((Devono essere visibili e non devono,)), per forma od altre caratteristiche, creare pericolo ai pedoni e, in particolare, ai bambini. \n 6. I dissuasori di sosta devono essere ((autorizzati)) dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e posti in opera previa ordinanza dell'ente proprietario della strada. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-12-28&atto.codiceRedazionale=092G0531&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T19:57:24.193287"} {"text": "\n\n\n Art. 62. \n ASSICURAZIONI MALATTIE E INFORTUNI \n\n\n Tutti i componenti l'equipaggio sono assicurati contro gli infortuni e le malattie a sensi di legge. \n L'armatore assicurer\u00e0 inoltre le prestazioni indicate nelle tabelle allegate al presente contratto (Allegati 18 e 19). \n La malattia non dar\u00e0 luogo alla risoluzione della convenzione di arruolamento, semprech\u00e8 l'arruolato sia in grado di riprendere il proprio posto a bordo 24 ore prima della partenza della nave, e ci\u00f2 consti all'armatore, in base a referto sanitario, almeno 48 ore prima della partenza. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-19&atto.codiceRedazionale=060U1333&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:00:52.098008"} {"text": "\n\n\n Art. 6. \n\n\n Il Senato accademico \u00e8 composto: \n a) dal rettore, che lo presiede; \n b) dai presidi di Facolt\u00e0. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-10-19&atto.codiceRedazionale=064U0921&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T10:52:17.938344"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n813. Decreto del Presidente della Repubblica 11 ottobre 1983, col quale, sulla proposta del Ministro della difesa, l'Opera nazionale assistenza per gli orfani dei militari dell'Arma dei carabinieri, in Roma, viene autorizzata ad accettare l'eredit\u00e0, consistente nella somma di L. 25.000.000, disposta dalla sig.ra Zaira Pecchioli con testamento olografo 26 ottobre 1975 e successivo codicillo 28 dicembre 1975, pubblicato in data 3 maggio 1977, n. 15511 di repertorio, a rogito dott. Giovanni Basetti Sani, notaio in Firenze.\n\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 7 gennaio 1984\n Registro n. 1 Difesa, foglio n. 296\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-01-24&atto.codiceRedazionale=083U0813&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T05:34:47.984753"} {"text": "\n\n\nArt. 114\n\n(( (Vigilanza sull'adempimento dell'obbligo di istruzione). ))\n\n\n ((\n\n\n1. Al fine di garantire l'adempimento dell'obbligo di istruzione di cui all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, il sindaco, mediante accesso all'Anagrafe nazionale dell'istruzione (ANIST) istituita ai sensi dell'articolo 62-quater del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, individua i minori non in regola con il predetto obbligo e ammonisce senza ritardo il responsabile dell'adempimento dell'obbligo medesimo invitandolo ad ottemperare alla legge. \n\n\n\n2. Nelle more dell'attivazione dell'ANIST, ai medesimi fini di cui al comma 1, i dirigenti scolastici trasmettono al sindaco, entro il mese di ottobre, i dati relativi ai minori, soggetti all'obbligo di istruzione di cui all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, regolarmente iscritti presso le proprie istituzioni scolastiche. \n\n\n\n3. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'istruzione e del merito, previa intesa in sede di Conferenza Stato-citt\u00e0 ed autonomie locali e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono definiti, ai fini del comma 2, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, i soggetti cui possono essere comunicati i dati personali, le operazioni di trattamento, le misure appropriate e specifiche per tutelare i diritti degli interessati, nonch\u00e9 le misure di sicurezza di cui al regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016. \n\n\n\n4. Il dirigente scolastico verifica la frequenza degli alunni soggetti all'obbligo di istruzione, individuando quelli che sono assenti per pi\u00f9 di quindici giorni, anche non consecutivi, nel corso di tre mesi, senza giustificati motivi. Nel caso in cui l'alunno non riprenda la frequenza entro sette giorni dalla comunicazione al responsabile dell'adempimento dell'obbligo di istruzione, il dirigente scolastico avvisa entro sette giorni il sindaco affinch\u00e8 questi proceda all'ammonizione del responsabile medesimo invitandolo ad ottemperare alla legge. In ogni caso, costituisce elusione dell'obbligo di istruzione la mancata frequenza di almeno un quarto del monte ore annuale personalizzato senza giustificati motivi. \n\n\n\n5. In caso di violazione dell'obbligo di istruzione di cui al comma 1, il sindaco procede ai sensi dell'articolo 331 del codice di procedura penale se la persona responsabile dell'adempimento dell'obbligo, previamente ammonita, non provi di procurare altrimenti l'istruzione degli obbligati o non giustifichi con motivi di salute, o con altri impedimenti gravi, la mancata iscrizione del minore presso una scuola del sistema nazionale di istruzione o non ve lo presenti entro una settimana dall'ammonizione. Parimenti il sindaco procede ai sensi dell'articolo 331 del codice di procedura penale in caso di elusione dell'obbligo di istruzione di cui al comma 4. \n\n\n\n6. Si considerano giustificate le assenze dalla scuola di cui all'articolo 17, comma 4, della legge 22 novembre 1988, n. 516, e all'articolo 4, comma 4, della legge 8 marzo 1989, n. 101. \n\n\n\n7. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano a tutti i soggetti responsabili della vigilanza sull'adempimento dell'obbligo di istruzione di cui all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. \n\n\n\n8. All'attuazione del presente articolo si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-05-19&atto.codiceRedazionale=094G0291&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:16:15.153976"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.L. 31 MARZO 2011, N. 34, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 26 MAGGIO 2011, N. 75))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-03-08&atto.codiceRedazionale=010G0048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:45:19.360730"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 100 \n1. Le Parti collaborano, nei limiti dei rispettivi poteri e delle rispettive competenze, per prevenire le seguenti attivit\u00e0 illecite: \n- immigrazione e presenza illegale di persone fisiche della loro nazionalit\u00e0 sul territorio dell'altra Parte, tenendo conto del principio e della prassi della riammissione; \n- corruzione; \n- transazioni illecite riguardanti i rifiuti industriali e le contraffazioni; \n- traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope; \n- criminalit\u00e0 organizzata; \n- traffico di essere umani e delitti connessi all'attivit\u00e0 delle reti di immigrazione clandestina; \n- furto e commercio illecito di materiali radioattivi e nucleari; \n- trasferimento illecito di autoveicoli. \n2. La cooperazione nei settori di cui al paragrafo 1 avviene mediante consultazioni e uno stretto coordinamento tra le Parti e comprende un'assistenza tecnica e amministrativa per: \n- l'elaborazione della legislazione nazionale; \n- la creazione di centri d'informazione e di banche dati; \n- una maggiore efficienza delle istituzioni incaricate di prevenire le attivit\u00e0 illecite; \n- la formazione del personale e il potenziamento delle infrastrutture investigative; \n- la definizione di misure reciprocamente accettabili per prevenire le attivit\u00e0 illecite. \nLe Parti possono decidere, di comune accordo, di includere altri settori. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-28&atto.codiceRedazionale=097G0097&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T01:00:05.784216"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1162. Decreto del Presidente della Repubblica 1 ottobre 1951, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'Arcivescovo di Messina in data 25 marzo 1943, integrato con postille 1 gennaio 1946 e 15 novembre 1950, relativo all'erezione della parrocchia di Santa Maria delle Grazie, nel Villaggio Gravitelli del comune di Messina.\n\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 5 novembre 1951\n Atti del Governo, registro n. 45, foglio n. 66. - FRASCA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-11-14&atto.codiceRedazionale=051U1162&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T19:37:28.414332"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Clausola di invarianza finanziaria\n\n\n1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono all'attuazione dei compiti derivanti dal presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 13 febbraio 2019 \nMATTARELLA\nConte, Presidente del Consiglio dei ministri\nSavona, Ministro per gli affari europei\nTria, Ministro dell'economia e delle finanze\nBonafede, Ministro della giustizia\nMoavero Milanesi, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale\nDi Maio, Ministro dello sviluppo economico\nVisto, il Guardasigilli: Bonafede\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-13&atto.codiceRedazionale=19G00027&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T12:06:48.126731"} {"text": "\n\n\n Articolo 10 \n Ripartizione dei voti \n\n 1. I membri esportatori detengono globalmente 1000 voti; 1000 voti sono parimenti detenuti dai membri importatori. Questi voti sono ripartiti nell'ambito di ogni categoria di membri, cio\u00e8 di quella dei membri esportatori e di quella dei membri importatori, conformemente alle disposizioni dei paragrafi seguenti. \n 2. Per ogni anno cacao i voti dei membri esportatori sono ripartiti come segue: 100 voti sono suddivisi in modo uguale fra tutti i membri esportatori, arrotondati per difetto o per eccesso nei confronti di ciascun membro; i voti restanti sono suddivisi fra i membri esportatori elencati nell'allegato A secondo la percentuale che la media delle esportazioni annue di ciascun membro esportatore nei quattro anni cacao precedenti, per i quali l'Organizzazione disponga di statistiche definitive, rappresenta rispetto al totale delle medie di tutti i membri esportatori elencate in detto allegato. A tal fine le esportazioni sono calcolate sommando le esportazioni lorde di cacao in grani alle esportazioni lorde di prodotti derivati dal cacao, convertite in equivalente cacao in grani mediante i coefficienti di cui all'articolo 28. Il Consiglio rivede gli elenchi degli allegati A e B, qualora lo richieda l'evoluzione delle esportazioni di un membro esportatore. \n 3. Per ogni anno cacao i voti dei membri importatori sono ripartiti come segue: 100 voti sono suddivisi in modo uguale fra tutti i membri importatori, arrotondati per difetto o per eccesso nei confronti di ciascun membro: i voti restanti sono suddivisi fra i membri importatori secondo la percentuale che la media delle importazioni annue di ciascun membro importatore nei tre anni cacao precedenti, per i quali l'Organizzazione disponga di statistiche definitive, rappresenta rispetto al totale delle medie di tutti i membri importatori. A tal fine le importazioni sono calcolate sommando le importazioni nette di cacao in grani alle importazioni lorde di prodotti derivati dal cacao, convertite in equivalente cacao in grani mediante i coefficienti di cui all'articolo 28. \n 4. Nessun membro pu\u00f2 detenere pi\u00f9 di 300 voti. I voti superiori a questa cifra, risultanti dai calcoli indicati nei paragrafi 2 e 3, vengono ridistribuiti fra gli altri membri conformemente alle disposizioni degli stessi paragrafi. \n 5. Quando la composizione dell'Organizzazione subisce una modifica oppure quando i diritti di voto di un membro sono sospesi o ristabiliti in applicazione di una disposizione del presente accordo, il Consiglio procede alla ridistribuzione dei voti in conformit\u00e0 del presente articolo. \n 6. I voti non possono essere frazionati. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-06-27&atto.codiceRedazionale=083U0307&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T07:10:53.210536"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n\n All'onere di lire 880.000.000 derivante dalla esecuzione della presente legge si far\u00e0 fronte, in deroga alla legge 27 febbraio 1955, n. 64, con una corrispondente aliquota delle disponibilit\u00e0 nette recate dal provvedimento legislativo di variazioni al bilancio per l'esercizio 1960-61.\n Il Ministro per il tesoro \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-04-02&atto.codiceRedazionale=063U0359&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T00:48:24.918815"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 9 APRILE 2003, N. 96 ))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-08-19&atto.codiceRedazionale=098G0350&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:10:32.048334"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 42 \n Durata e entrata in vigore \n 1. Il presente accordo \u00e8 concluso per un periodo illimitato. \n 2. In conformit\u00e0 delle rispettive procedure e in funzione dei lavori e delle proposte elaborate nel quadro istituzionale del presente accordo, le Parti stabiliscono l'opportunit\u00e0, il momento e le condizioni per il passaggio all'associazione politica ed economica a seconda dei progressi compiuti nel quadro del presente accordo. \n 3. Il presente accordo entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data in cui le Parti si saranno notificate l'avvenuto espletamento delle necessarie formalit\u00e0. \n 4. Dette notifiche sono dirette al Segretariato generale del Consiglio dell'Unione europea, depositario del presente accordo. \n 5. L'accordo sostituir\u00e0, sin dalla sua entrata in vigore, l'accordo quadro di cooperazione firmato il 20 dicembre 1990 tra la Comunit\u00e0 economica europea e la Repubblica del Cile. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-10-16&atto.codiceRedazionale=097G0381&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T20:46:49.650988"} {"text": "\n\n\nArt. 61\n Le entrate ordinarie e straordinarie del\nbilancio dell'azienda nazionale autonoma\ndelle strade statali, accertate nell'eserci-\nzio finanziario 1956-57 per la competenza\npropria dell'esercizio medesimo, quali ri-\nsultano dal conto consuntivo dell'ammini-\nstrazione stessa, allegato al conto consun-\ntivo del Ministero dei lavori pubblici, sono\nstabilite in................................ L. 41.200.111.010\ndelle quali furono riscosse e versate....... \" 30.233.240.026\ne rimasero da riscuotere.................... L. 10.966.870.984\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-04-24&atto.codiceRedazionale=068U0461&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:47:13.280598"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato lo scambio di note tra il Governo italiano e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), concernente i contributi al finanziamento del Centro internazionale di fisica teorica di Trieste, effettuato a Vienna il 22 gennaio e l'8 giugno 1978.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-09-11&atto.codiceRedazionale=081U0501&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:01:20.701099"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Alle disposizioni preliminari alla tariffa dei dazi doganali di importazione, approvate con decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:\n Art. 1 - la nota (2) al paragrafo 5 \u00e8 soppressa.\n Art. 14, paragrafo 3) - il punto II \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"II) altri oggetti e generi di consumo che i viaggiatori portano con s\u00e9 o nel proprio bagaglio personale, a condizione che si tratti di importazioni prive di ogni carattere commerciale; a tali effetti per bagaglio personale si intendono tutti i bagagli che il viaggiatore \u00e8 in grado di presentare al servizio doganale al momento del suo arrivo nonch\u00e9 quelli che presenta in un secondo momento e che risultino essere stati registrati come bagaglio appresso, al momento della partenza, presso l'impresa che ha curato il trasporto.\n Per i seguenti generi di consumo l'esenzione \u00e8 limitata a quantitativi determinati:\n a) prodotti del tabacco;\n b) bevande alcooliche;\n c) profumi e acque da toletta;\n d) caff\u00e8 e relativi estratti ed essenze;\n e) t\u00e8 e relativi estratti ed essenze.\n Il Ministro delle finanze, con proprio decreto da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, stabilisce, in conformit\u00e0 delle disposizioni adottate in materia dai competenti organi comunitari, le condizioni di ammissione alla franchigia di cui ai precedenti commi ed i relativi limiti di quantit\u00e0 e di valore.\n Sono fatte salve le diverse disposizioni stabilite con regolamenti comunitari.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-09-11&atto.codiceRedazionale=081U0499&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:01:52.386995"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Individuazione dei tipi di dati e di operazioni eseguibili\n\n\n1. Gli allegati contraddistinti dai numeri da 1 a 20, che formano parte integrante del presente regolamento, identificano i tipi di dati sensibili e giudiziari per cui \u00e8 consentito il relativo trattamento, nonch\u00e9 le operazioni eseguibili in riferimento alle specifiche finalit\u00e0 di rilevante interesse pubblico perseguite nei singoli casi ed individuate nel Codice stesso agli articoli 62, 65, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73, 86, 85 e 112.\n\n\n\n2. I dati sensibili e giudiziari individuati dal presente regolamento sono trattati previa verifica della loro pertinenza, completezza e indispensabilit\u00e0 rispetto alle finalit\u00e0 perseguite nei singoli casi, specie nel caso in cui la raccolta non avvenga presso l'interessato.\n\n\n\n3. Le operazioni di comunicazione, trasferimento dei dati all'estero e diffusione individuate nel presente regolamento sono ammesse soltanto se indispensabili allo svolgimento degli obblighi o compiti di volta in volta indicati, per il perseguimento delle rilevanti finalit\u00e0 di interesse pubblico specificate e nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, nonch\u00e9 degli altri limiti stabiliti dalla legge e dai regolamenti.\n\n\n\n4. La diffusione di dati sensibili e giudiziari \u00e8 ammessa esclusivamente previa verifica della sua stretta indispensabilit\u00e0 nei singoli casi e nel rispetto dei limiti e con le modalit\u00e0 stabiliti dalle disposizioni legislative che le prevedono, ai sensi dell'articolo 22 del Codice.\n\n\n\n5. Sono inutilizzabili i dati trattati in violazione della disciplina in materia di trattamento dei dati personali, ai sensi degli articoli 11 e 22, comma 5, del Codice.\n\n\n\n Note all'art. 2:\n - Si riporta il testo degli articoli 11, 62, 65, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73, 85, 86 e 112 del citato decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196:\n \u00abArt. 11 (Modalit\u00e0 del trattamento e requisiti dei dati). - 1. I dati personali oggetto di trattamento sono:\n a) trattati in modo lecito e secondo correttezza;\n b) raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;\n c) esatti e, se necessario, aggiornati;\n d) pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalit\u00e0 per le quali sono raccolti o successivamente trattati;\n e) conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati.\n 2. I dati personali trattati in violazione della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali non possono essere utilizzati.\u00bb.\n \u00abArt. 62 (Dati sensibili e giudiziari). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 relative alla tenuta degli atti e dei registri dello stato civile, delle anagrafi della popolazione residente in Italia e dei cittadini italiani residenti all'estero, e delle liste elettorali, nonch\u00e9 al rilascio di documenti di riconoscimento o al cambiamento delle generalit\u00e0.\u00bb.\n \u00abArt. 65 (Diritti politici e pubblicit\u00e0 dell'attivit\u00e0 di organi). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 di applicazione della disciplina in materia di:\n a) elettorato attivo e passivo e di esercizio di altri diritti politici, nel rispetto della segretezza del voto, nonch\u00e9 di esercizio del mandato degli organi rappresentativi o di tenuta degli elenchi dei giudici popolari;\n b) documentazione dell'attivit\u00e0 istituzionale di organi pubblici.\n 2. I trattamenti dei dati sensibili e giudiziari per le finalit\u00e0 di cui al comma 1 sono consentiti per eseguire specifici compiti previsti da leggi o da regolamenti fra i quali, in particolare, quelli concernenti:\n a) lo svolgimento di consultazioni elettorali e la verifica della relativa regolarit\u00e0;\n b) le richieste di referendum, le relative consultazioni e la verifica delle relative regolarit\u00e0;\n c) l'accertamento delle cause di ineleggibilit\u00e0, incompatibilit\u00e0 o di decadenza, o di rimozione o sospensione da cariche pubbliche, ovvero di sospensione o di scioglimento degli organi;\n d) l'esame di segnalazioni, petizioni, appelli e di proposte di legge di iniziativa popolare, l'attivit\u00e0 di commissioni di inchiesta, il rapporto con gruppi politici;\n e) la designazione e la nomina di rappresentanti in commissioni, enti e uffici.\n 3. Ai fini del presente articolo, \u00e8 consentita la diffusione dei dati sensibili e giudiziari per le finalit\u00e0 di cui al comma 1, lettera a), in particolare con riguardo alle sottoscrizioni di liste, alla presentazione delle candidature, agli incarichi in organizzazioni o associazioni politiche, alle cariche istituzionali e agli organi eletti.\n 4. Ai fini del presente articolo, in particolare, \u00e8 consentito il trattamento di dati sensibili e giudiziari indispensabili:\n a) per la redazione di verbali e resoconti dell'attivit\u00e0 di assemblee rappresentative, commissioni e di altri organi collegiali o assembleari;\n b) per l'esclusivo svolgimento di una funzione di controllo, di indirizzo politico o di sindacato ispettivo e per l'accesso a documenti riconosciuto dalla legge e dai regolamenti degli organi interessati per esclusive finalit\u00e0 direttamente connesse all'espletamento di un mandato elettivo.\n 5. I dati sensibili e giudiziari trattati per le finalit\u00e0 di cui al comma 1 possono essere comunicati e diffusi nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti.\n Non \u00e8 comunque consentita la divulgazione dei dati sensibili e giudiziari che non risultano indispensabili per assicurare il rispetto del principio di pubblicit\u00e0 dell'attivit\u00e0 istituzionale, fermo restando il divieto di diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute.\u00bb.\n \u00abArt. 66 (Materia tributaria e doganale). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le attivit\u00e0 dei soggetti pubblici dirette all'applicazione, anche tramite i loro concessionari, delle disposizioni in materia di tributi, in relazione ai contribuenti, ai sostituti e ai responsabili di imposta, nonch\u00e9 in materia di deduzioni e detrazioni e per l'applicazione delle disposizioni la cui esecuzione \u00e8 affidata alle dogane.\n 2. Si considerano inoltre di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le attivit\u00e0 dirette, in materia di imposte, alla prevenzione e repressione delle violazioni degli obblighi e alla adozione dei provvedimenti previsti da leggi, regolamenti o dalla normativa comunitaria, nonch\u00e9 al controllo e alla esecuzione forzata dell'esatto adempimento di tali obblighi, alla effettuazione dei rimborsi, alla destinazione di quote d'imposta, e quelle dirette alla gestione ed alienazione di immobili statali, all'inventario e alla qualificazione degli immobili e alla conservazione dei registri immobiliari.\u00bb.\n \u00abArt. 67 (Attivit\u00e0 di controllo e ispettive). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 di:\n a) verifica della legittimit\u00e0, del buon andamento, dell'imparzialit\u00e0 dell'attivit\u00e0 amministrativa, nonch\u00e9 della rispondenza di detta attivit\u00e0 a requisiti di razionalit\u00e0, economicit\u00e0, efficienza ed efficacia per le quali sono, comunque, attribuite dalla legge a soggetti pubblici funzioni di controllo, di riscontro ed ispettive nei confronti di altri soggetti;\n b) accertamento, nei limiti delle finalit\u00e0 istituzionali, con riferimento a dati sensibili e giudiziari relativi ad esposti e petizioni, ovvero ad atti di controllo o di sindacato ispettivo di cui all'art. 65, comma 4.\u00bb.\n \u00abArt. 68 (Benefici economici ed abilitazioni). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 di applicazione della disciplina in materia di concessione, liquidazione, modifica e revoca di benefici economici, agevolazioni, elargizioni, altri emolumenti e abilitazioni.\n 2. Si intendono ricompresi fra i trattamenti regolati dal presente articolo anche quelli indispensabili in relazione:\n a) alle comunicazioni, certificazioni ed informazioni previste dalla normativa antimafia;\n b) alle elargizioni di contributi previsti dalla normativa in materia di usura e di vittime di richieste estorsive;\n c) alla corresponsione delle pensioni di guerra o al riconoscimento di benefici in favore di perseguitati politici e di internati in campo di sterminio e di loro congiunti;\n d) al riconoscimento di benefici connessi all'invalidit\u00e0 civile;\n e) alla concessione di contributi in materia di formazione professionale;\n f) alla concessione di contributi, finanziamenti, elargizioni ed altri benefici previsti dalla legge, dai regolamenti o dalla normativa comunitaria, anche in favore di associazioni, fondazioni ed enti;\n g) al riconoscimento di esoneri, agevolazioni o riduzioni tariffarie o economiche, franchigie, o al rilascio di concessioni anche radiotelevisive, licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri titoli abilitativi previsti dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria.\n 3. Il trattamento pu\u00f2 comprendere la diffusione nei soli casi in cui ci\u00f2 \u00e8 indispensabile per la trasparenza delle attivit\u00e0 indicate nel presente articolo, in conformit\u00e0 alle leggi, e per finalit\u00e0 di vigilanza e di controllo conseguenti alle attivit\u00e0 medesime, fermo restando il divieto di diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute.\u00bb.\n \u00abArt. 69 (Onorificenze, ricompense e riconoscimenti). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 di applicazione della disciplina in materia di conferimento di onorificenze e ricompense, di riconoscimento della personalit\u00e0 giuridica di associazioni, fondazioni ed enti, anche di culto, di accertamento dei requisiti di onorabilit\u00e0 e di professionalit\u00e0 per le nomine, per i profili di competenza del soggetto pubblico, ad uffici anche di culto e a cariche direttive di persone giuridiche, imprese e di istituzioni scolastiche non statali, nonch\u00e9 di rilascio e revoca di autorizzazioni o abilitazioni, di concessione di patrocini, patronati e premi di rappresentanza, di adesione a comitati d'onore e di ammissione a cerimonie ed incontri istituzionali.\u00bb.\n \u00abArt. 71 (Attivit\u00e0 sanzionatorie e di tutela). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0:\n a) di applicazione delle norme in materia di sanzioni amministrative e ricorsi;\n b) volte a far valere il diritto di difesa in sede amministrativa o giudiziaria, anche da parte di un terzo, anche ai sensi dell'art. 391-quater del codice di procedura penale, o direttamente connesse alla riparazione di un errore giudiziario o in caso di violazione del termine ragionevole del processo o di un'ingiusta restrizione della libert\u00e0 personale.\n 2. Quando il trattamento concerne dati idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale, il trattamento \u00e8 consentito se il diritto da far valere o difendere, di cui alla lettera b) del comma 1, \u00e8 di rango almeno pari a quello dell'interessato, ovvero consiste in un diritto della personalit\u00e0 o in un altro diritto o libert\u00e0 fondamentale e inviolabile.\u00bb.\n \u00abArt. 72 (Rapporti con enti di culto). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 relative allo svolgimento dei rapporti istituzionali con enti di culto, confessioni religiose e comunit\u00e0 religiose.\u00bb.\n \u00abArt. 73 (Altre finalit\u00e0 in ambito amministrativo e sociale). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, nell'ambito delle attivit\u00e0 che la legge demanda ad un soggetto pubblico, le finalit\u00e0 socio-assistenziali, con particolare riferimento a:\n a) interventi di sostegno psico-sociale e di formazione in favore di giovani o di altri soggetti che versano in condizioni di disagio sociale, economico o familiare;\n b) interventi anche di rilievo sanitario in favore di soggetti bisognosi o non autosufficienti o incapaci, ivi compresi i servizi di assistenza economica o domiciliare, di telesoccorso, accompagnamento e trasporto;\n c) assistenza nei confronti di minori, anche in relazione a vicende giudiziarie;\n d) indagini psico-sociali relative a provvedimenti di adozione anche internazionale;\n e) compiti di vigilanza per affidamenti temporanei;\n f) iniziative di vigilanza e di sostegno in riferimento al soggiorno di nomadi;\n g) interventi in tema di barriere architettoniche.\n 2. Si considerano, altres\u00ec, di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, nell'ambito delle attivit\u00e0 che la legge demanda ad un soggetto pubblico, le finalit\u00e0:\n a) di gestione di asili nido;\n b) concernenti la gestione di mense scolastiche o la fornitura di sussidi, contributi e materiale didattico;\n c) ricreative o di promozione della cultura e dello sport, con particolare riferimento all'organizzazione di soggiorni, mostre, conferenze e manifestazioni sportive o all'uso di beni immobili o all'occupazione di suolo pubblico;\n d) di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;\n e) relative alla leva militare;\n f) di polizia amministrativa anche locale, salvo quanto previsto dall'art. 53, con particolare riferimento ai servizi di igiene, di polizia mortuaria e ai controlli in materia di ambiente, tutela delle risorse idriche e difesa del suolo;\n g) degli uffici per le relazioni con il pubblico;\n h) in materia di protezione civile;\n i) di supporto al collocamento e all'avviamento al lavoro, in particolare a cura di centri di iniziativa locale per l'occupazione e di sportelli-lavoro;\n l) dei difensori civici regionali e locali.\u00bb.\n \u00abArt. 85 (Compiti del Servizio sanitario nazionale). - 1. Fuori dei casi di cui al comma 2, si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 che rientrano nei compiti del Servizio sanitario nazionale e degli altri organismi sanitari pubblici relative alle seguenti attivit\u00e0:\n a) attivit\u00e0 amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei soggetti assistiti dal Servizio sanitario nazionale, ivi compresa l'assistenza degli stranieri in Italia e dei cittadini italiani all'estero, nonch\u00e9 di assistenza sanitaria erogata al personale navigante ed aeroportuale;\n b) programmazione, gestione, controllo e valutazione dell'assistenza sanitaria;\n c) vigilanza sulle sperimentazioni, farmacovigilanza, autorizzazione all'immissione in commercio e all'importazione di medicinali e di altri prodotti di rilevanza sanitaria;\n d) attivit\u00e0 certificatorie;\n e) l'applicazione della normativa in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e di sicurezza e salute della popolazione;\n f) le attivit\u00e0 amministrative correlate ai trapianti d'organo e di tessuti, nonch\u00e9 alle trasfusioni di sangue umano, anche in applicazione della legge 4 maggio 1990, n. 107;\n g) instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l'amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale.\n 2. Il comma 1 non si applica ai trattamenti di dati idonei a rivelare lo stato di salute effettuati da esercenti le professioni sanitarie o da organismi sanitari pubblici per finalit\u00e0 di tutela della salute o dell'incolumit\u00e0 fisica dell'interessato, di un terzo o della collettivit\u00e0, per i quali si osservano le disposizioni relative al consenso dell'interessato o all'autorizzazione del Garante ai sensi dell'art. 76.\n 3. All'identificazione dei tipi di dati idonei a rivelare lo stato di salute e di operazioni su essi eseguibili \u00e8 assicurata ampia pubblicit\u00e0, anche tramite affissione di una copia o di una guida illustrativa presso ciascuna azienda sanitaria e presso gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.\n 4. Il trattamento di dati identificativi dell'interessato \u00e8 lecito da parte dei soli soggetti che perseguono direttamente le finalit\u00e0 di cui al comma 1.\n L'utilizzazione delle diverse tipologie di dati \u00e8 consentita ai soli incaricati, preposti, caso per caso, alle specifiche fasi delle attivit\u00e0 di cui al medesimo comma, secondo il principio dell'indispensabilit\u00e0 dei dati di volta in volta trattati.\u00bb.\n \u00abArt. 86 (Altre finalit\u00e0 di rilevante interesse pubblico). - 1. Fuori dei casi di cui agli articoli 76 e 85, si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0, perseguite mediante trattamento di dati sensibili e giudiziari, relative alle attivit\u00e0 amministrative correlate all'applicazione della disciplina in materia di:\n a) tutela sociale della maternit\u00e0 e di interruzione volontaria della gravidanza, con particolare riferimento a quelle svolte per la gestione di consultori familiari e istituzioni analoghe, per l'informazione, la cura e la degenza delle madri, nonch\u00e9 per gli interventi di interruzione della gravidanza;\n b) stupefacenti e sostanze psicotrope, con particolare riferimento a quelle svolte al fine di assicurare, anche avvalendosi di enti ed associazioni senza fine di lucro, i servizi pubblici necessari per l'assistenza socio-sanitaria ai tossicodipendenti, gli interventi anche di tipo preventivo previsti dalle leggi e l'applicazione delle misure amministrative previste;\n c) assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate effettuati, in particolare, al fine di:\n 1) accertare l'handicap ed assicurare la funzionalit\u00e0 dei servizi terapeutici e riabilitativi, di aiuto personale e familiare, nonch\u00e9 interventi economici integrativi ed altre agevolazioni;\n 2) curare l'integrazione sociale, l'educazione, l'istruzione e l'informazione alla famiglia del portatore di handicap, nonch\u00e9 il collocamento obbligatorio nei casi previsti dalla legge;\n 3) realizzare comunita-alloggio e centri socio riabilitativi;\n 4) curare la tenuta degli albi degli enti e delle associazioni ed organizzazioni di volontariato impegnati nel settore.\n 2. Ai trattamenti di cui al presente articolo si applicano le disposizioni di cui all'art. 85, comma 4.\u00bb.\n \u00abArt. 112 (Finalit\u00e0 di rilevante interesse pubblico). - 1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi degli articoli 20 e 21, le finalit\u00e0 di instaurazione e gestione da parte di soggetti pubblici di rapporti di lavoro di qualunque tipo, dipendente o autonomo, anche non retribuito o onorario o a tempo parziale o temporaneo, e di altre forme di impiego che non comportano la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato.\n 2. Tra i trattamenti effettuati per le finalit\u00e0 di cui al comma 1, si intendono ricompresi, in particolare, quelli effettuati al fine di:\n a) applicare la normativa in materia di collocamento obbligatorio e assumere personale anche appartenente a categorie protette;\n b) garantire le pari opportunit\u00e0;\n c) accertare il possesso di particolari requisiti previsti per l'accesso a specifici impieghi, anche in materia di tutela delle minoranze linguistiche, ovvero la sussistenza dei presupposti per la sospensione o la cessazione dall'impiego o dal servizio, il trasferimento di sede per incompatibilit\u00e0 e il conferimento di speciali abilitazioni;\n d) adempiere ad obblighi connessi alla definizione dello stato giuridico ed economico, ivi compreso il riconoscimento della causa di servizio o dell'equo indennizzo, nonch\u00e9 ad obblighi retributivi, fiscali o contabili, relativamente al personale in servizio o in quiescenza, ivi compresa la corresponsione di premi e benefici assistenziali;\n e) adempiere a specifici obblighi o svolgere compiti previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro o di sicurezza o salute della popolazione, nonch\u00e9 in materia sindacale;\n f) applicare, anche da parte di enti previdenziali ed assistenziali, la normativa in materia di previdenza ed assistenza ivi compresa quella integrativa, anche in applicazione del decreto legislativo 29 luglio 1947, n. 804, del Capo provvisorio dello Stato, riguardo alla comunicazione di dati, anche mediante reti di comunicazione elettronica, agli istituti di patronato e di assistenza sociale, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali che abbiano ottenuto il consenso dell'interessato ai sensi dell'art. 23 in relazione a tipi di dati individuati specificamente;\n g) svolgere attivit\u00e0 dirette all'accertamento della responsabilit\u00e0 civile, disciplinare e contabile ed esaminare i ricorsi amministrativi in conformit\u00e0 alle norme che regolano le rispettive materie;\n h) comparire in giudizio a mezzo di propri rappresentanti o partecipare alle procedure di arbitrato o di conciliazione nei casi previsti dalla legge o dai contratti collettivi di lavoro;\n i) salvaguardare la vita o l'incolumit\u00e0 fisica dell'interessato o di terzi;\n l) gestire l'anagrafe dei pubblici dipendenti e applicare la normativa in materia di assunzione di incarichi da parte di dipendenti pubblici, collaboratori e consulenti;\n m) applicare la normativa in materia di incompatibilit\u00e0 e rapporti di lavoro a tempo parziale;\n n) svolgere l'attivit\u00e0 di indagine e ispezione presso soggetti pubblici;\n o) valutare la qualit\u00e0 dei servizi resi e dei risultati conseguiti.\n 3. La diffusione dei dati di cui alle lettere m), n) ed o) del comma 2 \u00e8 consentita in forma anonima e, comunque, tale da non consentire l'individuazione dell'interessato.\u00bb.\n - Per l'art. 22 del citato decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, vedi note alle premesse.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-01-15&atto.codiceRedazionale=007G0002&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T18:54:34.211888"} {"text": " TABELLA N. 3\nStato di previsione del Ministero delle finanze per l'anno\n finanziario 1984\n\n\n ----> Parte di provvedimento in formato grafico <----\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-12-30&atto.codiceRedazionale=083U0744&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T05:52:36.609676"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 autorizzato il pagamento delle spese ordinarie e straordinarie del Ministero dell'agricoltura e delle foreste, per l'esercizio finanziario dal 1 luglio 1956 al 30 giugno 1957, in conformit\u00e0 dello stato di previsione annesso alla presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-07-31&atto.codiceRedazionale=056U0768&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:47:44.911920"} {"text": "\nIL MINISTRO DELLA SALUTE\n\n\n\nVista la legge 30 aprile 1962, n. 283, concernente la disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Ministro della sanit\u00e0 21 marzo 1973, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 20 aprile 1973, concernente la disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d'uso personale, e successive modificazioni;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1982, n. 777, come modificato dall'articolo 3 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 108, che demanda a decreti del Ministro della sanit\u00e0, sentito il Consiglio superiore di sanit\u00e0, l'aggiornamento e le modifiche da apportare ai decreti di individuazione per i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con le sostanze alimentari;\n\n\n\n\n\n\nVisto il regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Ministro della salute 25 settembre 2007, n. 217, recante aggiornamento del citato decreto ministeriale 21 marzo 1973, con il quale \u00e8 stato redatto il testo consolidato degli articoli riguardanti le carte e cartoni;\n\n\n\n\n\n\nVista la richiesta di autorizzazione all'impiego di un nuovo additivo, quale coadiuvante tecnologico, nella fabbricazione di carte e cartoni destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto di provvedere all'aggiornamento del citato decreto ministeriale 21 marzo 1973;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'articolo 17, commi 3 e 4 della legge 23 agosto 1988, n. 400;\n\n\n\n\nAcquisito il parere favorevole del Consiglio superiore di sanit\u00e0 che si \u00e8 espresso nella seduta del 13 luglio 2011;\n\n\n\n\nVista la comunicazione alla Commissione dell'Unione europea effettuata in data 25 luglio 2011 ai sensi della direttiva 98/34/CE;\n\n\n\n\n\n\nVisto il parere del Consiglio di Stato espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 22 dicembre 2011;\n\n\n\n\n\n\nVista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, effettuata in data 8 febbraio 2012;\n\n\n\nAdotta\n il seguente regolamento:\nArt. 1\n\n\n1. All'allegato II, Sezione 4: CARTE E CARTONI, Parte B:\nCoadiuvanti tecnologici di lavorazione, del decreto del Ministro della sanit\u00e0 21 marzo 1973 e successive modificazioni, dopo la voce \u00abAcido formico e suoi sali di sodio, potassio e alluminio\u00bb \u00e8 aggiunta la seguente voce con le relative condizioni e limitazioni di impiego: \n \u00abAcido difosforico, polimeri con esteri metilici ridotti etossilati di tetrafluoroetilene polimerizzato ossidato ridotto. Come oleo e idrorepellente, per trattamenti in massa o in superficie ed in quantit\u00e0 non superiore ad 1,5% p/p rispetto al prodotto finito e secco\u00bb. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Roma, 4 aprile 2012 \n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nRoma, 4 aprile 2012 Il Ministro: Balduzzi\nVisto, il Guardasigilli: Severino Registrato alla Corte dei conti il 24 maggio 2012\nUfficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. Salute e Min.\nLavoro, registro n. 7, foglio n. 149\n Avvertenza: \n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. \n Per i provvedimenti comunitari vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea (G.U.U.E.). \n Note alle premesse: \n - Il regolamento CE n.1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE, \u00e8 stato pubblicato nella G.U.U.E. serie L n. 338 del 13 novembre 2004. \n - La legge 30 aprile 1962, n. 283, \u00e8 stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 4 giugno 1962. \n - Il testo dell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1982, n. 777 (Attuazione della direttiva CEE n. 76/893 relativa ai materiali ed agli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari), come modificato dall'art. 3 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 108 (Attuazione della direttiva 89/109/CEE concernente i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari), \u00e8 il seguente : \n \u00abArt. 3. - 1. Con i decreti del Ministro della sanit\u00e0, sentito il Consiglio superiore di sanit\u00e0, sono indicati per i materiali e gli oggetti, destinati a venire a contatto con le sostanze alimentari, di cui all'allegato I, da soli o in combinazione tra loro, i componenti consentiti nella loro produzione, e, ove occorrano, i requisiti di purezza e le prove di cessione alle quali i materiali e gli oggetti debbono essere sottoposti per determinare l'idoneit\u00e0 all'uso cui sono destinati nonch\u00e9 le limitazioni, le tolleranze e le condizioni di impiego sia per i limiti di contaminazione degli alimenti che per gli eventuali pericoli risultanti dal contatto orale. \n 2. Per i materiali e gli oggetti di materia plastica, di gomma, di cellulosa rigenerata, di carta, di cartone, di vetro, di acciaio inossidabile, di banda stagnata, di ceramica e di banda cromata valgono le disposizioni contenute nei decreti ministeriali 21 marzo 1973, 3 agosto 1974, 13 settembre 1975, 18 giugno 1979, 2 dicembre 1980, 25 giugno 1981, 18 febbraio 1984, 4 aprile 1985 e 1\u00b0 giugno 1988, n. 243. \n 3. Il Ministro della sanit\u00e0, sentito il Consiglio superiore di sanit\u00e0, procede all'aggiornamento e alle modifiche da apportare ai decreti di cui ai commi 1 e 2. \n 4. Chiunque impieghi nella produzione materiali o oggetti destinati, da soli o in combinazione tra loro, a venire a contatto con le sostanze alimentari, in difformit\u00e0 da quanto stabilito nei decreti di cui ai commi 1 e 2, \u00e8 punito per ci\u00f2 solo con l'arresto sino a tre mesi o con l'ammenda da lire cinquemilioni a lire quindicimilioni\u00bb. \n - Il decreto del Ministro della salute 25 settembre 2007, n. 217, \u00e8 stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 270 del 20 novembre 2007. \n - Il testo dell'art. 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) \u00e8 il seguente: \n \u00ab3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge.\n I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione. \n 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di \"regolamento\", sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale\u00bb. \n\n Note all'art. 1: \n L'allegato II, sezione 4 - Carte e cartoni - del decreto ministeriale 21 marzo 1973, riportante, alla parte B, l'elenco dei \u00abCoadiuvanti tecnologici di lavorazione\u00bb, modificato dal presente regolamento, \u00e8 stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 20 aprile 1973, S.O. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-05&atto.codiceRedazionale=012G0093&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T16:48:32.731863"} {"text": "\n\n\n\n\n Art. 33. \n\n\n Impiego di mezzi terrestri, navali e aerei \n\n 1. Se durante la cooperazione conformemente al presente Accordo gli agenti utilizzano mezzi terrestri e navali sul territorio dell'altra Parte, essi sono sottoposti, in materia di circolazione e navigazione, alle stesse norme applicabili agli agenti della Parte sul cui territorio i mezzi sono utilizzati, compreso l'uso di dispositivi sonori e luminosi. In conformit\u00e0 con la normativa nazionale, a condizione di reciprocit\u00e0, il transito di mezzi di servizio potr\u00e0 essere esentato dai costi di utilizzo delle autostrade. Le Autorit\u00e0 competenti delle Parti si informano in merito alle rispettive normative in vigore. \n 2. Nell'ambito delle operazioni previste dal presente Accordo, nel rispetto delle relative normative nazionali e secondo le procedure di autorizzazione previste, le Parti possono definire attraverso successivi accordi le modalit\u00e0 di impiego di mezzi aerei.\nDurante tali interventi vanno rispettate le prescrizioni che regolano il traffico aereo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-08-10&atto.codiceRedazionale=16G00164&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T15:13:18.384855"} {"text": "\n\n\nArt. 237\nMisure urgenti per lo svolgimento degli esami di stato di abilitazione all'esercizio delle professioni ed in materia di specializzazioni di area sanitaria ad accesso riservato ai medici \n\n\n1. In relazione agli esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, le cui prove siano in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro dell'universit\u00e0 e della ricerca pu\u00f2 disporre, con proprio decreto, su proposta dei consigli o degli organi\u00a0nazionali, comunque denominati, degli ordini, collegi e federazioni delle professioni interessate, modalit\u00e0 di svolgimento di tali prove diverse da quelle indicate dalle vigenti disposizioni normative. Nel caso in cui venga disposta l'eliminazione di una prova, il decreto di cui al primo periodo individua le modalit\u00e0 e i criteri per la valutazione finale, salvaguardando criteri di uniformit\u00e0 sul territorio nazionale per lo svolgimento degli esami relativi a ciascuna professione, nonch\u00e9 il rispetto delle disposizioni del ((decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206)), in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali. \n\n\n\n2. Nelle more della ricostituzione dell'Osservatorio nazionale di cui all'articolo 43 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, l'accreditamento definitivo o provvisorio concesso per l'anno accademico 2018/2019, ai sensi del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universit\u00e0 e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, 13 giugno 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 luglio 2017, n. 163, alle Scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici \u00e8 prorogato per l'anno accademico 2019/2020. Le Scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici che non hanno superato l'accreditamento ministeriale per l'anno accademico 2018/2019, possono ripresentare istanza di accreditamento per l'anno accademico 2019/2020 secondo le modalit\u00e0 ed i tempi comunicati dal Ministero dell'universit\u00e0 e della ricerca. Le istanze sono sottoposte ad una Commissione di esperti, costituita dai componenti dell'Osservatorio nazionale alla data del 29 settembre 2018, con il compito di verificare standard e requisiti di idoneit\u00e0 delle Scuole, delle loro reti formative e delle singole strutture che le compongono, e di formulare le conseguenti proposte di accreditamento. Ai componenti della commissione non spettano indennit\u00e0, gettoni di presenza o altri emolumenti comunque denominati, ad eccezione del rimborso delle spese documentate. \n\n\n\n3. Al concorso di cui all'articolo 2 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universit\u00e0 e della ricerca 10 agosto 2017, n.130, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 settembre 2017, n. 208, possono partecipare i candidati che si laureano in Medicina e Chirurgia in tempo utile per la partecipazione alla prova d'esame secondo le indicazioni riportate nel bando, con obbligo, a pena di esclusione, di conseguire l'abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo entro il termine fissato per l'inizio delle attivit\u00e0 didattiche delle scuole. Conseguentemente \u00e8 soppresso l'articolo 2, comma 1, secondo periodo, del citato decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'universit\u00e0 e della ricerca 10 agosto 2017, n.130. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-19&atto.codiceRedazionale=20G00052&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T02:20:26.650219"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 3 \n1. L'associazione prevede un periodo transitorio, menzionato negli articoli specifici qu\u00ec di si seguito, che scadr\u00e0 al pi\u00f9 tardi il 31 dicembre 1999. \n2. Tenendo presente che i principi dell'economia di mercato sono fondamentali per la presente associazione, il Consiglio di associazione istituito a norma dell'articolo 111 esaminer\u00e0 periodicamente l'applicazione dell'accordo e l'attuazione delle riforme economiche da parte della Lituania in base ai principi menzionati nel preambolo. \n3. Il periodo transitorio di cui al paragrafo 1 non si applica n\u00e9 al titolo II n\u00e9 al titolo III. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-25&atto.codiceRedazionale=097G0096&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T01:06:40.039129"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n Requisiti dei materiali di moltiplicazione\n\n\n1. I materiali di moltiplicazione possono essere commercializzati dai fornitori registrati ai sensi dell'articolo 5, solo se soddisfano i requisiti previsti dal presente decreto.\n\n\n\n2. La disposizione di cui al comma 1 non si applica ai materiali destinati a prove o a scopi scientifici, a lavori di selezione o alla salvaguardia della diversit\u00e0 genetica.\n\n\n\n\n\n3. I materiali di moltiplicazione all'atto della commercializzazione devono:\n\na) essere sostanzialmente esenti, almeno all'ispezione visiva, da organismi nocivi tali da comprometterne la qualit\u00e0, come pure da relativi indizi e sintomi tali da ridurne la possibilit\u00e0 di utilizzazione;\nb) essere sostanzialmente esenti da difetti tali da comprometterne la qualit\u00e0 come materiali di moltiplicazione;\nc) avere vigore e dimensioni sufficienti per quanto riguarda il loro uso quali materiali di moltiplicazione;\nd) nel caso delle sementi, avere una capacit\u00e0 germinativa soddisfacente;\ne) se commercializzati con un riferimento alla variet\u00e0 di cui all'articolo 8, avere un'identit\u00e0 e una purezza varietale soddisfacenti.\n\n\n\n\n4. Ogni materiale di moltiplicazione che in base a indizi o sintomi apparenti non sia sostanzialmente esente da organismi nocivi, deve essere immediatamente sottoposto ad un trattamento appropriato o, se del caso, deve essere eliminato.\n\n\n\n\n\n5. I materiali di moltiplicazione degli agrumi devono inoltre:\n\na) derivare da materiali iniziali che, al controllo, non presentavano alcun sintomo di virus, organismi simili ai virus o malattie;\nb) essere stati controllati risultando sostanzialmente esenti dai sintomi di detti virus, organismi simili ai virus o malattie sin dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo;\nc) in caso di innesto, essere stati innestati su portinnesti non sensibili ai viroidi.\n\n\n\n\n6. I materiali di moltiplicazione dei bulbi da fiore devono, altres\u00ec, derivare direttamente da materiali che, controllati nella fase di crescita, siano risultati sostanzialmente esenti da organismi nocivi e malattie, nonch\u00e9 dai relativi indizi e sintomi.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-06-14&atto.codiceRedazionale=000G0199&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T15:05:04.282685"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n\n\nDECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA L. 23 DICEMBRE 1996, N. 662 \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-07-28&atto.codiceRedazionale=094G0512&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:41:03.777324"} {"text": "\n\n\n Art. 14. \n\n Lo Stato riconosce alla Regione autonoma della Sardegna ed al Comune di Sassari il diritto di ottenere l'esonero dal pagamento delle tasse scolastiche per alunni poveri nel numero per ciascuno indicati: \n a) Regione autonoma della Sardegna posti 15; \n b) Comune di Sassari posti 15. \n La concessione dell'esonero \u00e8 subordinata alla promozione per scrutinio o alla promozione per esame, nei casi in cui esso \u00e8 previsto, mediante la votazione minima di 7/10. In ogni caso l'allievo dovr\u00e0 ottenere almeno 8/10 in condotta. \n La presente Convenzione avr\u00e0 la durata di 99 anni. \n Le parti contraenti nel caso non intendessero rinnovare la Convenzione al suo termine, dovranno darne avviso 3 anni prima. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-09-05&atto.codiceRedazionale=077U0663&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T16:36:50.938421"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n(( ARTICOLO ABROGATO DAL D.L. 27 GIUGNO 2003, N. 151, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 1 AGOSTO 2003, N. 214))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-02-12&atto.codiceRedazionale=002G0022&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:42:35.106178"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n\n\n Il posto di preside \u00e8 conferito mediante pubblico concorso per titoli e per esami tra gli insegnanti di ruolo, muniti di laurea degli istituti professionali per il commercio, alberghieri e femminili, nonch\u00e9 tra il personale di ruolo di materie non tecniche degli istituti professionali per l'agricoltura, industria e l'artigianato, le attivit\u00e0 marinare e tra il personale che abbia titolo a partecipare ai concorsi a preside negli istituti tecnici commerciali e per il turismo e femminili a norma delle disposizioni di cui al decreto del Capo provvisorio dello Stato n. 629 del 21 aprile 1947, e successive modificazioni.\n Al concorso di cui al precedente comma sono ammessi anche i diplomati dai cessati istituti superiori di magistero; sono ammessi altres\u00ec coloro che siano stati iscritti nella graduatoria di merito di concorsi per posti di preside di istituti professionali banditi prima dell'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 1965, n. 1746, indipendentemente dal possesso dei titoli per l'ammissione richiesti dal decreto medesimo.\n Gli altri posti di ruolo del personale insegnante e tecnico pratico sono conferiti mediante pubblico concorso per titoli e per esami e, qualora se ne ravvisi l'opportunit\u00e0, secondo le norme dell'art. 36 della legge 15 giugno 1931, n. 889, sul riordinamento dell'istruzione media tecnica.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-09-29&atto.codiceRedazionale=072U1286&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:54:36.603077"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n\n Sono autorizzati l'accertamento e la riscossione, secondo le leggi in vigore, delle imposte e delle tasse di ogni specie e il versamento nelle casse dello Stato delle somme e dei proventi dovuti per l'anno finanziario 1981, giusta l'annesso stato di previsione per l'entrata (Tabella n. 1). \n \u00c8 altres\u00ec autorizzata l'emanazione dei provvedimenti necessari per rendere esecutivi i ruoli delle imposte dirette pertinenti il medesimo anno. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-04-30&atto.codiceRedazionale=081U0164&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T18:02:25.137152"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n\n\n Nel seminario si svolgeranno, gratuitamente, speciali corsi di esercitazioni sulle discipline, i cui insegnamenti vengono impartiti nei tre corsi di laurea della Facolt\u00e0, giusta il programma dei lavori che sar\u00e0 stabilito annualmente dal direttore, sentito il Consiglio direttivo.\n Agli studenti che abbiano frequentato con assiduit\u00e0 e profitto uno o pi\u00f9 degli speciali corsi sopraindicati, verr\u00e0 rilasciato un attestato degli studi svolti.\n\n Facolt\u00e0 di medicina e chirurgia.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-06-16&atto.codiceRedazionale=051U1827&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T18:04:42.737206"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n\n\n1. Il Presidente del Consiglio dei ministri presenta ogni anno al Parlamento, entro il 30 giugno, una relazione sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-07-15&atto.codiceRedazionale=098G0249&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:17:16.573255"} {"text": "\n\n\n Art. 61 \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 30 APRILE 1992, N. 285))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-06-30&atto.codiceRedazionale=059U0420&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T03:41:19.186463"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1131. Decreto del Presidente della Repubblica 21 giugno 1972, col quale, sulla proposta del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, la Cassa mutua di malattia per i coltivatori diretti di Massa Carrara viene autorizzata ad acquistare per il prezzo di lire 34.000.000 pagabile in 20 anni all'interesse del 6,50%, una porzione di immobile sito in Massa capoluogo, largo Matteotti, 17, rappresentata dall'intero primo piano, da un locale al piano terra, da un locale al piano seminterrato di propriet\u00e0 dell'impresa \"Parodi e Mariano S.r.l.\" come da rogito per notaio Gio-Batta Ricci di Massa Carrara, rep. n. 80318 del 20 ottobre 1960.\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 24 marzo 1973\n Atti di Governo, registro n. 257, foglio n. 9. - VALENTINI\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-04-04&atto.codiceRedazionale=072U1131&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T11:46:43.702498"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n\n Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri per il lavoro e la previdenza sociale e per il tesoro, saranno stabilite le modalit\u00e0 per l'applicazione dell'art. 1, nn. 7 e 8 della legge 30 ottobre 1953, n. 841, nonch\u00e9 per il coordinamento delle norme di cui all'articolo predetto con la presente legge.\n Il Ministro per il lavoro e la previdenza sociale provveder\u00e0 con proprio decreto a designare l'Istituto o l'Ente tenuto a corrispondere l'assistenza di malattia, prevista dalla presente legge, per quelle categorie di pensionati per i quali non sia possibile stabilire l'Ente o l'Istituto presso il quale erano o avrebbero dovuto essere assistiti all'atto del pensionamento.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-08-18&atto.codiceRedazionale=055U0692&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T15:34:01.151960"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n((IL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152 HA CONFERMATO L'ABROGAZIONE DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO))\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-12-29&atto.codiceRedazionale=079U0650&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:50:10.566888"} {"text": "\n\n\n Articolo 3 \n\n Le linee aeree concordate sono stabilite come segue: \n a) Rotte per i servizi sovietici: Mosca-punti intermedi in URSS-punti intermedi in Europa come scali tecnici-Roma e vv. \n b) Rotte per i servizi italiani: Roma-punti intermedi in Italia-punti intermedi in Europa come scali tecnici-Mosca e vv. \n c) L'ALITALIA e l'AEROFLOT nell'esercizio delle linee aeree concordate possono omettere qualsiasi punto intermedio. \n d) Le rotte che dovranno seguire gli aeromobili sovietici sul territorio italiano per l'esercizio dei servizi aerei sopra specificati sono cos\u00ec stabilite: \n Da Mosca a Roma: \n\n NDB Umago NDB/VOR Bolsena \n NDB/VOR Chioggia NDB Campagnano \n NDB Ferrara NDB Fiumicino \n NDB Peretola Aeroporto Fiumicino \n\n\n da Roma a Mosca: \n\n Aeroporto Fiumicino NDB Peretola \n AIC NDB Ferrara \n AIB NDB/VOR Chioggia \n NDB Giglio NDB Umago \n NDB/VOR Elba \n\n e) le rotte che dovranno seguire gli aeromobili italiani sul territorio dell'URSS per l'esercizio dei servizi aerei sopra specificati sono cos\u00ec stabilite: \n da Roma a Mosca: \n\n\n Malaia Dobron Kiev \n Vysotskoe Koshany \n Bronica Semenovka \n Bobrka Briansk \n Zolochew Iuhnov \n Shepetovka Klimentievo \n Cherniachow Ivanovskoe \n Bishev Mosca Sheremetievo \n\n da Mosca a Roma: \n\n Mosca Sheremetievo Cherniachow \n Ostashevo Shepetovka \n Iuhnov Zolochew \n Briansk Bobrka \n Semenovka Bronica \n Koshany Vysotskoe \n Kiev Malaia Dobron \n Bishev \n\n f) Gli aeromobili sovietici che operano nello spazio aereo e negli aeroporti italiani e gli aeromobili italiani che operano nello spazio aereo e negli aeroporti sovietici sono obbligati all'osservanza della legislazione e della regolamentazione vigenti rispettivamente in Italia e in URSS in materia di assistenza radioelettrica al volo (servizio della circolazione aerea, servizio della meteorologia aeronautica, servizi delle telecomunicazioni aeronautiche e servizi di ricerca e salvataggio). \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-09-14&atto.codiceRedazionale=067U0796&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:38:54.015337"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Uffici di diretta collaborazione\n\n\n1. Gli uffici di diretta collaborazione esercitano le competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Essi sono costituiti nell'ambito del Gabinetto, il quale \u00e8 centro di responsabilit\u00e0 amministrativa, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. \n\n\n\n\n\n2. Sono Uffici di diretta collaborazione: \n\na) l'Ufficio di Gabinetto; \n\nb) la Segreteria del Ministro; \n b-bis) la Segreteria tecnica del Ministro; \n\nc) l'Ufficio Legislativo; \n\nd) l'Ufficio Stampa e comunicazione; \n\ne) le Segreterie dei Sottosegretari di Stato. \n\n\n\n\n3. Agli Uffici di cui al comma 2, fatto salvo quanto previsto per le Segreterie dei Sottosegretari di Stato, \u00e8 assegnato personale del Ministero e dipendenti pubblici, anche in posizione di aspettativa, fuori ruolo o comando, nel numero massimo di cento unit\u00e0, comprensivo, in numero non superiore a venticinque, di esperti estranei alla amministrazione assunti con contratto a tempo determinato comunque di durata non superiore a quella di permanenza in carica del Ministro. Il Ministro pu\u00f2 nominare un proprio portavoce, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 giugno 2000, n. 150, nonch\u00e9 un Consigliere diplomatico. ((2))\n\n\n\n4. Possono inoltre essere chiamati a collaborare con gli Uffici di cui al comma 2, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio destinati al Gabinetto, fino a venti Consiglieri, di cui almeno cinque a titolo gratuito. I Consiglieri sono scelti tra esperti di particolare professionalit\u00e0 e specializzazione nelle materie di competenza del Ministero e in quelle giuridico-amministrative ed economiche, con incarichi di collaborazione, di durata comunque non superiore rispetto alla permanenza in carica del Ministro, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001. A un massimo di cinque dei venti consiglieri di cui al presente comma pu\u00f2 essere affidato l'incarico di responsabile per l'attuazione di specifici progetti. Il Ministro, con il decreto con cui dispone l'incarico, d\u00e0 atto dei requisiti di particolare professionalit\u00e0 del Consigliere e allega un suo dettagliato curriculum. ((2))\n\n\n\n\n\n5. Il trattamento economico onnicomprensivo del personale addetto agli Uffici di diretta collaborazione e dei collaboratori di cui al comma 4 \u00e8 determinato ai sensi dell'articolo 14, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, nelle seguenti misure: \n\na) per il Capo di Gabinetto in una voce retributiva di importo non superiore a quello massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti a uffici di livello dirigenziale generale incaricati ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, e in un emolumento accessorio da fissare in un importo non superiore alla misura massima del trattamento accessorio spettante al Segretario generale del Ministero; \n\nb) per il Capo dell'Ufficio legislativo in una voce retributiva di importo non superiore a quello massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti a uffici di livello dirigenziale generale incaricati ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, e in un emolumento accessorio da fissare in un importo non superiore alla misura massima del trattamento accessorio spettante ai dirigenti di uffici di livello dirigenziale generale del Ministero; \n\nc) per il Capo della Segreteria del Ministro, per il capo della segreteria tecnica del Ministro, per il Segretario particolare del Ministro, per il Consigliere diplomatico, per il portavoce del Ministro, nonch\u00e9 per i Capi delle Segreterie o, in via alternativa, per i Segretari particolari dei Sottosegretari di Stato, in una voce retributiva di importo non superiore a quello massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti a uffici dirigenziali non generali e in un emolumento accessorio da fissare in un importo non superiore alla misura massima del trattamento accessorio spettante ai dirigenti titolari di uffici dirigenziali non generali del Ministero; \n\nd) al Capo dell'Ufficio Stampa e comunicazione \u00e8 corrisposto un trattamento economico non superiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale per i giornalisti con la qualifica di redattore capo; \n\ne) per il Presidente e per gli altri componenti dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, di cui all'articolo 11, in una voce retributiva di importo non superiore a quello massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti a uffici dirigenziali non generali, nei limiti delle risorse indicate dall'articolo 14, comma 11, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; \n\nf) ai dirigenti della seconda fascia dei ruoli delle amministrazioni pubbliche assegnati agli Uffici di diretta collaborazione \u00e8 corrisposta una retribuzione di posizione in misura equivalente ai valori economici massimi attribuiti ai dirigenti della stessa fascia del Ministero nonch\u00e9, in attesa di specifica disposizione contrattuale, un'indennit\u00e0 sostitutiva della retribuzione di risultato, determinata con decreto del Ministro, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, di importo non superiore al 50 per cento della retribuzione di posizione massima, a fronte delle specifiche responsabilit\u00e0 connesse all'incarico attribuito, della specifica qualificazione professionale posseduta, della disponibilit\u00e0 a orari disagevoli, della qualit\u00e0 della prestazione individuale; \n\ng) il trattamento economico del personale con contratto a tempo determinato e di quello con rapporto di collaborazione \u00e8 determinato dal Ministro all'atto del conferimento dell'incarico. Tale trattamento, comunque, non pu\u00f2 essere superiore a quello corrisposto al personale dipendente dell'amministrazione che svolge funzioni equivalenti. Il relativo onere grava sugli stanziamenti dell'unit\u00e0 previsionale di base \u00abGabinetto e Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro\u00bb dello stato di previsione della spesa del Ministero; \n\nh) al personale non dirigenziale assegnato agli Uffici di diretta collaborazione, a fronte delle responsabilit\u00e0, degli obblighi di reperibilit\u00e0 e di disponibilit\u00e0 a orari disagevoli eccedenti quelli stabiliti in via ordinaria dalle disposizioni vigenti, nonch\u00e9 delle conseguenti ulteriori prestazioni richieste dai responsabili degli uffici, spetta un'indennit\u00e0 accessoria di diretta collaborazione, sostitutiva degli istituti retributivi finalizzati all'incentivazione della produttivit\u00e0 e al miglioramento dei servizi. Il personale beneficiario della predetta indennit\u00e0 \u00e8 determinato dal Capo di Gabinetto sentiti, per gli Uffici di cui al comma 2, i responsabili degli stessi. In attesa di specifica disposizione contrattuale, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, la misura dell'indennit\u00e0 \u00e8 determinata con decreto del Ministro, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. \n\n\n\n\n6. Per i titolari degli Uffici di cui al comma 2 e per il relativo personale il trattamento economico previsto dal comma 5 si applica nel rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 23-ter, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, fermo restando, altres\u00ec, quanto previsto dall'articolo 13 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. \n\n\n\n7. Il personale dipendente da altre pubbliche amministrazioni, enti ed organismi pubblici e istituzionali assegnato agli Uffici di diretta collaborazione \u00e8 posto in posizione di aspettativa, comando o fuori ruolo. \n\n\n\n8. I Capi degli Uffici di cui al comma 2 sono nominati dal Ministro per la durata massima del relativo mandato governativo. In particolare, il Capo di Gabinetto e il Capo dell'Ufficio legislativo sono individuati tra magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati dello Stato, professori universitari di ruolo, dirigenti di prima fascia dell'amministrazione dello Stato ed equiparati, nonch\u00e9 tra esperti, anche estranei alla pubblica amministrazione, dotati di adeguata professionalit\u00e0. Il Capo della Segreteria , il Capo della Segreteria tecnica e il Segretario particolare possono essere individuati tra dipendenti pubblici e anche tra estranei alla pubblica amministrazione. Le posizioni del Capo di Gabinetto, dei Capi degli Uffici di diretta collaborazione di cui al comma 2 e dei componenti dell'Organismo indipendente di valutazione della performance si intendono aggiuntive rispetto al contingente di cui al comma 3. \n\n\n\n9. Presso il Gabinetto pu\u00f2 essere conferito, nell'ambito delle prescritte dotazioni organiche, un incarico dirigenziale di livello non generale. \n\n\n\n10. Possono essere inoltre conferiti incarichi di Vice Capo degli uffici di Gabinetto e Stampa e comunicazione, ai sensi dell'articolo 19, comma 5, del decreto legislativo n. 165 del 2001, nell'ambito del contingente di cui al comma 9, oppure a esperti e consulenti, nell'ambito del contingente di cui ai commi 3 e 4. Pu\u00f2 essere conferito un incarico di Vice Capo dell'Ufficio legislativo nell'ambito del contingente di cui ai commi 3, 4 e 9. \n\n\n\n11. L'assegnazione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali agli Uffici di diretta collaborazione \u00e8 disposta con atti del Capo di Gabinetto. \n\n\n\n12. Ai servizi di supporto a carattere generale necessari per l'attivit\u00e0 degli Uffici di diretta collaborazione provvede la Direzione generale Organizzazione. La suddetta Direzione generale fornisce altres\u00ec le risorse strumentali necessarie al funzionamento degli Uffici di diretta collaborazione. \n\n\n\n13. Gli Uffici di diretta collaborazione possono avvalersi, al di fuori del contingente di cui al comma 3 e con oneri a carico delle amministrazioni di provenienza, sulla base di convenzioni con le Universit\u00e0, di personale delle medesime Istituzioni per lo svolgimento di programmi di interesse comune, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. \n\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.L. 22 giugno 2023, n. 75, convertito con modificazioni dalla L. 10 agosto 2023, n. 112, ha disposto (con l'art. 12, comma 2-bis) che \" Al fine di assicurare l'adempimento delle accresciute funzioni del Ministero della cultura, anche connesse agli interventi relativi al PNRR e, in particolare, alle funzioni assegnate dagli articoli 20 e 46 del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, il contingente di personale degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della cultura di cui all'articolo 5, comma 3, del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, anche estraneo alla pubblica amministrazione, \u00e8 incrementato di un numero complessivo massimo di dieci unit\u00e0; il contingente dei consiglieri di cui al comma 4 del citato articolo 5, tra i quali individuare anche i vice capi degli uffici di cui al comma 10 del medesimo articolo 5, \u00e8 incrementato complessivamente di dieci unit\u00e0. Ai fini di cui al presente comma \u00e8 autorizzata la spesa di 606.067 euro per l'anno 2023 e di 1.212.134 euro annui a decorrere dall'anno 2024\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-01-21&atto.codiceRedazionale=20G00006&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T09:17:44.290351"} {"text": "\n\n\nArt. 42\n Sistemi di elaborazione automatica delle informazioni\n\n\n1. L'Agenzia adegua il processo di automazione alle finalit\u00e0, ai criteri e ai vincoli procedurali indicati nel decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39. \n\n\n\n2. Ferme restando le disposizioni di cui all'articolo 58 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per i pagamenti e per la tenuta delle scritture finanziarie ed economico-patrimoniali, l'Agenzia pu\u00f2 avvalersi, ai sensi degli articoli 38 e 39 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, di sistemi di elaborazione automatica delle informazioni rispondenti alle disposizioni contabili contenute nel presente regolamento. \n\n\n\n Note all'art. 42: \n - Il decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 (Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche, a norma dell'art. 2, comma 1, lettera mm), della legge 23 ottobre 1992, n. 421), \u00e8 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 29 ottobre 1984, n. 298. \n - Si riporta il testo dell'art. 58 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche): \n \u00abArt. 58 (Finalit\u00e0). - 1. Al fine di realizzare il pi\u00f9 efficace controllo dei bilanci, anche articolati per funzioni e per programmi, e la rilevazione dei costi, con particolare riferimento al costo del lavoro, il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, provvede alla acquisizione delle informazioni sui flussi finanziari relativi a tutte le amministrazioni pubbliche. \n 2. Per le finalit\u00e0 di cui al comma 1, tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dall'Autorit\u00e0 per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui al decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, e successive modificazioni ed integrazioni, sulla base delle indicazioni definite dal Ministero del tesoro, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica. \n 3. Per l'immediata attivazione del sistema di controllo della spesa del personale di cui al comma 1, il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, avvia un processo di integrazione dei sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche che rilevano i trattamenti economici e le spese del personale, facilitando la razionalizzazione delle modalit\u00e0 di pagamento delle retribuzioni. Le informazioni acquisite dal sistema informativo del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato sono disponibili per tutte le amministrazioni e gli enti interessati.\u00bb. \n - Si riporta il testo degli articoli 38 e 39 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'amministrazione digitale): \n \u00abArt. 38 (Trasferimenti di fondi). - 1. Il trasferimento in via telematica di fondi tra pubbliche amministrazioni e tra queste e soggetti privati \u00e8 effettuato secondo le regole tecniche stabilite ai sensi dell'art. 71 di concerto con i Ministri per la funzione pubblica, della giustizia e dell'economia e delle finanze, sentiti il Garante per la protezione dei dati personali e la Banca d'Italia.\u00bb. \n \u00abArt. 39 (Libri e scritture). - 1. I libri, i repertori e le scritture, ivi compresi quelli previsti dalla legge sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili, di cui sia obbligatoria la tenuta possono essere formati e conservati su supporti informatici in conformit\u00e0 alle disposizioni del presente codice e secondo le regole tecniche stabilite ai sensi dell'art. 71.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-29&atto.codiceRedazionale=012G0028&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T18:33:46.461924"} {"text": "\n\n\nArt. 310\n Formazione dello stato passivo\n\n\n1. Salvo che le leggi speciali stabiliscano un maggior termine, entro novanta giorni dalla data del provvedimento di liquidazione, il commissario forma l'elenco dei crediti ammessi o respinti e delle domande indicate all'articolo 308, comma 2, accolte o respinte, e lo deposita nella cancelleria del tribunale dove ha il centro degli interessi principali. Il commissario trasmette l'elenco dei crediti ammessi o respinti a coloro la cui pretesa non sia in tutto o in parte ammessa a mezzo posta elettronica certificata ai sensi dell'articolo 308, comma 4. Con il deposito in cancelleria l'elenco diventa esecutivo. \n\n\n\n2. Le impugnazioni, le domande tardive di crediti e le domande di rivendica e di restituzione sono disciplinate dagli articoli 206, 207, 208 e 210, sostituiti al giudice delegato il giudice incaricato per la trattazione di esse dal presidente del tribunale ed al curatore il commissario liquidatore. \n\n\n\n3. Restano salve le disposizioni delle leggi speciali relative all'accertamento dei crediti chirografari nella liquidazione delle imprese che esercitano il credito. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-02-14&atto.codiceRedazionale=19G00007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T12:32:41.414401"} {"text": "\n\n\n Art. 305. \n (Scaricazione prima della verifica della relazione). \n\n Anteriormente alla verifica, a norma dell'articolo 584, della relazione di cui all'articolo precedente, il comandante non pu\u00f2 iniziare la scaricazione della nave, tranne che in caso di urgenza. \n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-30;327", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T20:05:00.782047"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Capacit\u00e0 finanziaria\n\n\n1. Il requisito della capacit\u00e0 finanziaria si intende sussistente allorch\u00e9 l'impresa possa dimostrare la disponibilit\u00e0 di risorse finanziarie necessarie ad assicurare il corretto avviamento e la buona gestione dell'impresa. \n\n\n\n2. Con regolamento del Ministro dei trasporti e della navigazione \u00e8 determinato il requisito della capacit\u00e0 finanziaria, in misura comunque non inferiore a quanto previsto dall'articolo 5 del decreto ministeriale 16 maggio 1991, n. 198, e nel rispetto della normativa comunitaria in materia. Resta comunque salva la facolt\u00e0 di deroga prevista dall'articolo 2, comma 2. \n\n\n\n\n\n3. Ai fini dell'accertamento della capacit\u00e0 finanziaria sono considerati: \n\na) i conti annuali dell'impresa, ove esistano; \n\nb) i fondi disponibili, comprese le liquidit\u00e0 bancarie e la possibilit\u00e0 di scoperti e prestiti; \n\nc) tutti gli attivi, comprese le propriet\u00e0 disponibili come garanzia per l'impresa; \n\nd) i costi, compreso il prezzo di acquisto o i pagamenti iniziali per veicoli, edifici, impianti, attrezzature ed installazioni; \n\ne) il capitale di esercizio. \n\n\n\n\n4. In alternativa alle modalit\u00e0 di cui al comma 3, le imprese possono produrre una attestazione rilasciata da istituti bancari o istituti finanziari con capitale non inferiore a cinque miliardi; il contenuto dell'attestazione e le modalit\u00e0 di rilascio sono determinati con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. \n\n\n\n5. Le imprese autorizzate all'esercizio dell'autotrasporto prima del 1 gennaio 1990, sono dispensate dall'accertamento del requisito della capacit\u00e0 finanziaria. \n\n\n\n6. Sono considerate equivalenti alle attestazioni di cui al comma 4 le omologhe attestazioni rilasciate alle imprese residenti in altro Stato dell'Unione europea in base alla normativa ivi vigente. \n (2) ((3))\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.Lgs. 22 dicembre 2000, n. 395 ha disposto (con l'art. 20, comma 1, lettera b)) che il presente provvedimento \u00e8 abrogato a decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 21 del medesimo D.Lgs. e comunque a decorrere dal 1\u00b0 luglio 2001. \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (3)\n\n\n - Il D.Lgs. 22 dicembre 2000, n. 395, come modificato dal D.Lgs. 28 dicembre 2001, n. 478, ha disposto (con l'art. 20, comma 1, lettera b)) l'abrogazione del presente provvedimento a decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 21 del medesimo D.Lgs. 22 dicembre 2000, n. 395. \n - Il D.Lgs. 28 dicembre 2001, n. 478, nel modificare l'art. 20, comma 1 del D.Lgs. 22 dicembre 2000, n. 395, ha conseguentemente disposto (con l'art. 22, comma 1) che \"Le disposizioni del presente decreto hanno efficacia dal giorno della pubblicazione\". \n - Il regolamento di cui all'art. 20, comma 1, alinea del D.Lgs. 22 dicembre 2000, n. 395 \u00e8 stato emanato con Decreto 28 aprile 2005, n. 161, pubblicato in G.U. 16/08/2005, n. 189. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-04-09&atto.codiceRedazionale=098G0132&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:49:20.287281"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 23 LUGLIO 1948, N. 970))\n((1))\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare come legge dello Stato.\n Dato a Roma, add\u00ec 5 febbraio 1948\nDE NICOLA DE GASPERI - GRASSI - SCELBA\nVisto, il Guardasigilli: GRASSI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 4 marzo 1948\nAtti del Governo, registro n. 18, foglio n. 21. - FRASCA --------------- AGGIORNAMENTO (1)\nLa L. 23 luglio 1948, n. 970 ha disposto (con l'articolo unico)\nche \"Il decreto legislativo 5 febbraio 1948, n. 100, recante\ndisposizioni penali per il controllo delle armi, \u00e8 ratificato, ai\nsensi dell'art. 6 del decreto legislativo 16 marzo 1946, n. 98, ed\navr\u00e0 efficacia, dalla entrata in vigore della presente legge fino ai 30 giugno 1949.\"\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-03-06&atto.codiceRedazionale=048U0100&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:56:26.083832"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n (L)\n Termini di prescrizione\n\n\n1. Per i termini di prescrizione dei titoli di Stato si rinvia alle norme del Codice civile.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-03-09&atto.codiceRedazionale=004G0079&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T16:24:40.592556"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n\n Le ammende previste dalla presente legge saranno versate dagli Uffici del registro direttamente al Ministero del lavoro e della previdenza sociale, per essere destinate alla costituzione di un fondo per l'annuale erogazione di borse di studio a favore degli orfani di guerra e degli orfani dei caduti per causa di servizio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-11-25&atto.codiceRedazionale=065U1288&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T15:45:52.847386"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n\n L'articolo 15 della legge 18 marzo 1958, n. 349, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Il servizio prestato anteriormente alla nomina in ruolo in qualit\u00e0 di assistente non di ruolo retribuito, \u00e8 coimputato fino ad un massimo di quattro anni ai fini della carriera e della progressione economica del ruolo degli assistenti ordinari, nonch\u00e9 ai fini del raggiungimento della anzianit\u00e0 richiesta dal precedente articolo 7.\n Il servizio di assistente ordinario presso Universit\u00e0 o Istituto di istruzione superiore liberi o pareggiati o presso scuole di ostetricia autonome \u00e8 computato per intero ai fini della carriera, e della progressione economica nel ruolo statale medesimo.\n La valutazione ai fini della carriera, di cui al primo comma del presente articolo, \u00e8 disposta alla data di conseguimento della libera docenza; quella ai fini della progressione economica \u00e8 disposta in ogni classe di stipendio\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-02-12&atto.codiceRedazionale=062U0016&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T12:04:18.466295"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n Copertura finanziaria\n\n\n1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in lire 2.000 milioni per l'anno 1999 ed in lire 1.075 milioni annue a decorrere dal 2000, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1999-2001, nell'ambito dell'unit\u00e0 previsionale di base di parte corrente \"Fondo speciale\" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l'anno finanziario 1999, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.\n\n\n\n2. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica \u00e8 autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-07-02&atto.codiceRedazionale=099G0294&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T13:52:52.904810"} {"text": "\n\n\n Articolo 23 \n Mantenimento della sicurezza e dell'ordine pubblico \n\n1. Quando uno Stato parte ritiene di dover prendere, fatta salva l'indipendenza ed un corretto funzionamento del Tribunale, misure per garantire la sicurezza o il mantenimento dell'ordine pubblico nel paese, in conformit\u00e0 al diritto internazionale, tale Stato Parte consulta il Tribunale al pi\u00f9 presto, al fine di determinare di comune accordo le misure necessarie per assicurare la protezione di quest'ultima. \n2. Il Tribunale collabora con il governo dello Stato Parte al fine di evitare di arrecare pregiudizio, con le sue attivit\u00e0, alla sicurezza o all'ordine pubblico ditale Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-03-13&atto.codiceRedazionale=006G0100&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T23:32:51.267441"} {"text": "\n\n\nArt. 103\n Garanzie di libert\u00e0 del difensore\n\n\n\n\n1. Le ispezioni e le perquisizioni negli uffici dei difensori sono consentite solo: \n\na) quando essi o altre persone che svolgono stabilmente attivit\u00e0 nello stesso ufficio sono imputati, limitatamente ai fini dell'accertamento del reato loro attribuito; \n\nb) per rilevare tracce o altri effetti materiali del reato o per ricercare cose o persone specificamente predeterminate. \n\n\n\n\n2. Presso i difensori e gli investigatori privati autorizzati e incaricati in relazione al procedimento, nonch\u00e9 presso i consulenti tecnici non si pu\u00f2 procedere a sequestro di carte o documenti relativi all'oggetto della difesa, salvo che costituiscano corpo del reato. \n\n\n\n3. Nell'accingersi a eseguire una ispezione, una perquisizione o un sequestro nell'ufficio di un difensore, l'autorit\u00e0 giudiziaria a pena di nullit\u00e0 avvisa il consiglio dell'ordine forense del luogo perch\u00e9 il presidente o un consigliere da questo delegato possa assistere alle operazioni. Allo stesso, se interviene e ne fa richiesta, \u00e8 consegnata copia del provvedimento. \n\n\n\n4. Alle ispezioni, alle perquisizioni e ai sequestri negli uffici dei difensori procede personalmente il giudice ovvero, nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero in forza di motivato decreto di autorizzazione del giudice. \n\n\n\n5. Non \u00e8 consentita l'intercettazione relativa a conversazioni o comunicazioni dei difensori, degli investigatori privati autorizzati e incaricati in relazione al procedimento, dei consulenti tecnici e loro ausiliari, n\u00e9 a quelle tra i medesimi e le persone da loro assistite. \n\n\n\n6. Sono vietati il sequestro e ogni forma di controllo della corrispondenza tra l'imputato e il proprio difensore in quanto riconoscibile dalle prescritte indicazioni, salvo che l'autorit\u00e0 giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato. \n\n\n\n7. Salvo quanto previsto dal comma 3 e dall'articolo 271, i risultati delle ispezioni, perquisizioni, sequestri, intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, eseguiti in violazione delle disposizioni precedenti, non possono essere utilizzati. Fermo il divieto di utilizzazione di cui al primo periodo, quando le comunicazioni e conversazioni sono comunque intercettate, il loro contenuto non pu\u00f2 essere trascritto, neanche sommariamente, e nel verbale delle operazioni sono indicate soltanto la data, l'ora e il dispositivo su cui la registrazione \u00e8 intervenuta. (253) (260) (263) (267) (270) ((275))\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (253)\n\n\n Il D.Lgs. 29 dicembre 2017, n. 216 ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che la presente modifica si applica alle operazioni di intercettazione relative a provvedimenti autorizzativi emessi dopo il centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto medesimo. \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (260)\n\n\n Il D.Lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, come modificato dal D.L. 25 luglio 2018, n. 91, convertito con modificazioni dalla L. 21 settembre 2018, n. 108, ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che \"Le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 4, 5 e 7 si applicano alle operazioni di intercettazione relative a provvedimenti autorizzativi emessi dopo il 31 marzo 2019\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (263)\n\n\n Il D.Lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, come modificato dalla L. 30 dicembre 2018, n. 145, ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che \"Le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 4, 5 e 7 si applicano alle operazioni di intercettazione relative a provvedimenti autorizzativi emessi dopo il 31 luglio 2019\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (267)\n\n\n Il D.Lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, come modificato dal D.L. 14 giugno 2019, n. 53 ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che \"Le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 4, 5 e 7 si applicano alle operazioni di intercettazione relative a provvedimenti autorizzativi emessi dopo il 31 dicembre 2019\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (270)\n\n\n Il D.Lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, come modificato dal D.L. 30 dicembre 2019, n. 161, convertito con modificazioni dalla L. 28 febbraio 2020, n. 7, ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che \"Le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 4, 5 e 7 si applicano ai procedimenti penali iscritti dopo il 30 aprile 2020\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (275)\n\n\n Il D.Lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, come modificato dal D.L. 30 aprile 2020, n. 28 ha disposto (con l'art. 9, comma 1) che \"Le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 4, 5 e 7 si applicano ai procedimenti penali iscritti dopo il 31 agosto 2020\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-10-24&atto.codiceRedazionale=088G0492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:11:51.049098"} {"text": "\n\n\nArt. 27\n(Misure per la sicurezza e il potenziamento del settore energetico)\n\n\n1. Per lo svolgimento dei servizi specialistici in campo energetico, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, possono rivolgersi, nell'ambito delle risorse disponibili, al Gestore dei servizi elettrici Spa e alle societ\u00e0 da esso controllate. Il Gestore dei servizi elettrici Spa e le societ\u00e0 da esso controllate forniscono tale supporto secondo modalit\u00e0 stabilite con atto di indirizzo del Ministro dello sviluppo economico e, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, adeguano lo statuto societario. \n\n\n\n2. L'Autorit\u00e0 per l'energia elettrica e il gas si avvale del Gestore dei servizi elettrici Spa e dell'Acquirente unico Spa per il rafforzamento delle attivit\u00e0 di tutela dei consumatori di energia, anche con riferimento alle attivit\u00e0 relative alle funzioni di cui all'articolo 2, comma 12, lettere l) e m), della legge 14 novembre 1995, n. 481, nonch\u00e9 per l'espletamento di attivit\u00e0 tecniche sottese all'accertamento e alla verifica dei costi posti a carico dei clienti come maggiorazioni e ulteriori componenti del prezzo finale dell'energia. ((La stessa Autorit\u00e0 pu\u00f2 avvalersi del Gestore di cui al primo periodo e delle societ\u00e0 da esso controllate per i compiti previsti dalla legge 14 novembre 1995, n. 481, e da norme successive, anche relativamente al settore idrico, del telecalore e dei rifiuti urbani e assimilati.)) Dall'avvalimento del Gestore dei servizi elettrici Spa ((, delle societ\u00e0 da esso controllate)) e dell'Acquirente unico Spa da parte dell'Autorit\u00e0 per l'energia elettrica e il gas non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. \n\n\n\n3. Al fine di consentire la razionalizzazione e l'efficienza delle strutture di natura pubblicistica operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale e la loro semplificazione gestionale mediante l'accorpamento funzionale con altre strutture a totale partecipazione pubblica esistenti, il fondo bombole per metano, di cui alla legge 8 luglio 1950, n. 640, e l'Agenzia nazionale delle scorte di riserva, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, sono soppressi dalla data di entrata in vigore della presente legge. \n\n\n\n4. Per incentivare l'utilizzazione dell'energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili, i comuni con popolazione fino a 20.000 residenti possono usufruire del servizio di scambio sul posto dell'energia elettrica prodotta,secondo quanto stabilito dall'articolo 2, comma 150, lettera a), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per gli impianti di cui sono proprietari di potenza non superiore a 200 kW, a copertura dei consumi di proprie utenze, senza tener conto dell'obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo dell'energia scambiata con la rete e fermo restando il pagamento degli oneri di rete. \n\n\n\n4-bis. Per incentivare l'utilizzazione dell'energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili e fornire un sostegno alle fasce sociali pi\u00f9 disagiate, gli enti pubblici strumentali e no delle regioni, che si occupano di edilizia residenziale pubblica convenzionata, agevolata e sovvenzionata, possono usufruire dello scambio sul posto dell'energia elettrica prodotta, in analogia a quanto stabilito dall'articolo 24, comma 5, lettera e), del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, ove applicabile, dagli impianti di cui sono proprietari, senza alcun limite di potenza degli impianti stessi, a copertura dei consumi di proprie utenze e delle utenze dei propri inquilini, senza tener conto dell'obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo dell'energia scambiata con la rete e fermo il pagamento, nella misura massima del 30 per cento dell'intero importo, degli oneri di sistema. (40) \n\n\n\n5. COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 15 MARZO 2010, N. 66. \n\n\n\n6. La gestione in regime di separazione contabile ed amministrativa del fondo bombole per metano, di cui alla legge 8 luglio 1950, n. 640, e le funzioni dell'Agenzia nazionale delle scorte di riserva, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, sono attribuite alla cassa conguaglio GPL (gas di petrolio liquefatto), di cui al provvedimento del Comitato interministeriale dei prezzi n. 44/1977 del 28 ottobre 1977. (32) \n\n\n\n7. Il soggetto indicato al comma 6 succede a titolo universale agli enti soppressi in ogni rapporto, anche controverso, e ne acquisisce le risorse finanziarie, strumentali e di personale, senza oneri per la finanza pubblica. \n\n\n\n8. COMMA ABROGATO DAL D.L. 31 MAGGIO 2010, N. 78, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122. \n\n\n\n9. COMMA ABROGATO DAL D.L. 31 MAGGIO 2010, N. 78, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122. \n\n\n\n\n\n10. Al fine di accelerare e assicurare l'attuazione dei programmi per l'efficienza e il risparmio energetico, nei limiti di stanziamento a legislazione vigente, il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, predispone un piano straordinario per l'efficienza e il risparmio energetico entro il 31 dicembre 2009 e lo trasmette alla Commissione europea. Il piano straordinario, predisposto con l'apporto dell'Agenzia di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, contiene in particolare: \n\na) misure per favorire il coordinamento e l'armonizzazione tra le funzioni e i compiti in materia di efficienza energetica svolti dallo Stato, dalle regioni, dalle province autonome e dagli enti locali; \n\nb) misure volte ad assicurare la promozione di nuova edilizia a rilevante risparmio energetico e la riqualificazione energetica degli edifici esistenti; \n\nc) valutazioni di efficacia dei programmi e delle iniziative attuati e in fase di avvio, con definizione di strumenti per la raccolta centralizzata delle informazioni; \n\nd) meccanismi e incentivi per l'offerta di servizi energetici da parte di categorie professionali, organismi territoriali, imprese e loro associazioni, ESCO e soggetti fornitori di servizi energetici come definiti dall'articolo 2 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, e grandi centri commerciali; \n\ne) meccanismi e incentivi per lo sviluppo dei sistemi di microcogenerazione e di piccola cogenerazione; \n\nf) sostegno e sviluppo della domanda di titoli di efficienza energetica e dei certificati verdi attraverso un ampliamento ed in sostegno della domanda; \n\ng) misure di semplificazione amministrativa tali da permettere lo sviluppo reale del mercato della generazione distribuita; \n\nh) definizione di indirizzi per l'acquisto e l'installazione di prodotti nuovi e per la sostituzione di prodotti, apparecchiature e processi con sistemi ad alta efficienza, anche estendendo l'applicazione dei certificati bianchi e di standard di efficienza, anche prevedendo forme di detassazione e l'istituzione di fondi di rotazione per il finanziamento tramite terzi nei settori dell'edilizia per uso civile abitativo o terziario, delle infrastrutture, dell'industria e del trasporto; \n\ni) misure volte a favorire le piccole e medie imprese e agevolare l'accesso delle medesime all'autoproduzione, con particolare riferimento alla microgenerazione distribuita, all'utilizzo delle migliori tecnologie per l'efficienza energetica e alla cogenerazione. \n\n\n\n\n11. Dall'attuazione delle lettere e) e f) del comma 10 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica n\u00e9 minori entrate per l'erario. \n\n\n\n12. Al comma 152 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole: \"31 dicembre 2008\" sono sostituite dalle seguenti: \"30 giugno 2009, termine non prorogabile\". \n\n\n\n13. All'attuazione della disposizione di cui al comma 12 si provvede, nel limite massimo di 300.000 euro per l'anno 2009, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, relativa al Fondo per interventi strutturali di politica economica. \n\n\n\n14. All'articolo 2, comma 41, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, l'ultimo periodo \u00e8 sostituito dai seguenti: \"I criteri per l'erogazione del Fondo di sviluppo delle isole minori sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni, di concerto con il Ministro dell'interno e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite l'Associazione nazionale dei comuni delle isole minori (ANDIVI) e la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni. Con decreto del Ministro per i rapporti con le regioni, di concerto con i Ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze, sono individuati gli interventi ammessi al relativo finanziamento, previa intesa con gli enti locali interessati\". \n\n\n\n15. All'articolo 81, comma 18, secondo periodo, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: \"e dispone per l'adozione di meccanismi volti a semplificare sostanzialmente gli adempimenti cui sono chiamate le imprese con fatturato inferiore a quello previsto dall'articolo 16, comma 1, prima ipotesi, della legge 10 ottobre 1990, n. 287\". \n\n\n\n16. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, al fine di agevolare e promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con proprio decreto, definisce norme, criteri e procedure standardizzate che le amministrazioni responsabili adottano ai fini dell'individuazione delle risorse rinnovabili disponibili e dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio delle diverse tipologie di impianti che utilizzano le fonti rinnovabili di energia, fatti salvi gli impianti idroelettrici e geotermoelettrici con potenza superiore a 10 MWe. Il decreto stabilisce criteri e meccanismi per migliorare la raccolta e lo scambio delle informazioni. Le norme e le procedure standardizzate sono definite nel rispetto dei principi della semplificazione, della certezza e della trasparenza dell'azione amministrativa e della salvaguardia della salute dei cittadini e della tutela ambientale, nonch\u00e9 nel rispetto delle competenze delle regioni e delle amministrazioni locali. \n\n\n\n17. A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2007, il segno zonale non concorre alla determinazione dei corrispettivi di conguaglio e di rettifiche, gi\u00e0 effettuate in corso d'anno, degli oneri di dispacciamento dovuti al gestore della rete elettrica nazionale. \n\n\n\n18. COMMA ABROGATO DAL D.L. 20 MAGGIO 2010, N. 72, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 19 LUGLIO 2010, N. 111. \n\n\n\n19. COMMA ABROGATO DAL D.L. 20 MAGGIO 2010, N. 72, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 19 LUGLIO 2010, N. 111. \n\n\n\n20. L'installazione e l'esercizio di unit\u00e0 di microcogenerazione cos\u00ec come definite dall'articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20, sono assoggettati alla sola comunicazione da presentare alla autorit\u00e0 competente ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. L'installazione e l'esercizio di unit\u00e0 di piccola cogenerazione, cos\u00ec come definite dall'articolo 2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20, ovvero di potenza termica nominale inferiore a 3 MW, sono assoggettati alla disciplina della denuncia di inizio attivit\u00e0 di cui agli articoli 22 e 23 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. \n\n\n\n21. Allo scopo di promuovere l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia e di incentivare la costruzione di impianti fotovoltaici, ai sensi degli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e delle relative disposizioni di attuazione, i comuni possono destinare aree appartenenti al proprio patrimonio disponibile alla realizzazione degli impianti per l'erogazione in \"conto energia\" e dei servizi di \"scambio sul posto\" dell'energia elettrica prodotta, da cedere a privati cittadini che intendono accedere agli incentivi in \"conto energia\" e sottoscrivere contratti di scambio energetico con il gestore della rete. \n\n\n\n22. Al comma 2 dell'articolo 26 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, come sostituito dall'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, dopo le parole: \"maggioranza semplice delle quote millesimali\" sono aggiunte le seguenti: \"rappresentate dagli intervenuti in assemblea\". \n\n\n\n23. Il termine previsto dall'articolo 14 del decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20, per l'entrata in esercizio degli impianti di cogenerazione \u00e8 prorogato di un anno, al fine di salvaguardare i diritti acquisiti ai sensi dell'articolo 1, comma 71, della legge 23 agosto 2004, n. 239. \n\n\n\n\n\n24. All'articolo 1-sexies del decreto-legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) al comma 1, primo periodo, dopo le parole: \"sono soggetti a un'autorizzazione unica\" sono inserite le seguenti: \"comprendente tutte le opere connesse e le infrastrutture indispensabili all'esercizio degli stessi\", dopo le parole: \"la quale sostituisce autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti\" sono inserite le seguenti: \"e comprende ogni opera o intervento necessari alla risoluzione delle interferenze con altre infrastrutture esistenti\" e dopo le parole: \"costituendo titolo a costruire e ad esercire tali infrastrutture\" sono inserite le seguenti: \", opere o interventi,\"; \n\nb) al comma 3, dopo il secondo periodo sono inseriti i seguenti: \"Dalla data della comunicazione dell'avviso dell'avvio del procedimento ai comuni interessati, \u00e8 sospesa ogni determinazione comunale in ordine alle domande di permesso di costruire nell'ambito delle aree potenzialmente impegnate, fino alla conclusione del procedimento autorizzativo. In ogni caso la misura di salvaguardia perde efficacia decorsi tre anni dalla data della comunicazione dell'avvio del procedimento\"; \n\nc) il comma 4-bis \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"4-bis. In caso di mancata definizione dell'intesa con la regione o le regioni interessate per il rilascio dell'autorizzazione, entro i novanta giorni successivi al termine di cui al comma 3, si provvede al rilascio della stessa previa intesa da concludere in un apposito comitato interistituzionale, i cui componenti sono designati, in modo da assicurare una composizione paritaria, rispettivamente dai Ministeri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti e dalla regione o dalle regioni interessate. Ove non si pervenga ancora alla definizione dell'intesa, entro i sessanta giorni successivi al termine di cui al primo periodo, si provvede all'autorizzazione con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, integrato con la partecipazione del presidente della regione o delle regioni interessate, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definite le regole di funzionamento del comitato di cui al presente comma. Ai componenti del comitato interistituzionale non spetta alcun compenso o rimborso spese comunque denominati. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica\"; \n\nd) dopo il comma 4-quater sono inseriti i seguenti: \n \"4-quinquies. Non richiedono alcuna autorizzazione gli interventi di manutenzione su elettrodotti esistenti, consistenti nella riparazione, nella rimozione e nella sostituzione di componenti di linea, quali, a titolo esemplificativo, sostegni, conduttori, funi di guardia, catene, isolatori, morsetteria, sfere di segnalazione, impianti di terra, con elementi di caratteristiche analoghe, anche in ragione delle evoluzioni tecnologiche. \n 4-sexies. Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attivit\u00e0 gli interventi sugli elettrodotti che comportino varianti di lunghezza non superiore a metri lineari 1.500 e che utilizzino il medesimo tracciato, ovvero se ne discostino per un massimo di 40 metri lineari, e componenti di linea, quali, a titolo esemplificativo, sostegni, conduttori, funi di guardia, catene, isolatori, morsetteria, sfere di segnalazione, fondazioni, impianti di terra, aventi caratteristiche analoghe, anche in ragione delle evoluzioni tecnologiche. Sono altres\u00ec realizzabili mediante denuncia di inizio attivit\u00e0 varianti all'interno delle stazioni elettriche che non comportino aumenti della cubatura degli edifici. Tali interventi sono realizzabili mediante denuncia di inizio attivit\u00e0 a condizione che non siano in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti e rispettino le norme in materia di elettromagnetismo e di progettazione, costruzione ed esercizio di linee elettriche, nonch\u00e9 le norme tecniche per le costruzioni. \n 4-septies. La denuncia di inizio attivit\u00e0 costituisce parte integrante del provvedimento di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio dell'opera principale. \n 4-octies. Il gestore dell'elettrodotto, almeno trenta giorni prima dell'effettivo inizio dei lavori, presenta al Ministero dello sviluppo economico e, in copia, ai comuni interessati la denuncia di inizio attivit\u00e0, accompagnata da una dettagliata relazione, sottoscritta da un progettista abilitato, e dal progetto definitivo, che assevera la conformit\u00e0 delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici approvati e non in contrasto con quelli adottati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonch\u00e9 il rispetto della normativa in materia di elettromagnetismo e di progettazione, costruzione ed esercizio delle linee elettriche e delle norme tecniche per le costruzioni. \n 4-novies. Qualora la variante interessi aree sottoposte ad un vincolo, il termine di trenta giorni decorre dalla data del rilascio del relativo atto di assenso. Ove tale atto non sia favorevole, la denuncia \u00e8 priva di effetti. \n 4-decies. La sussistenza del titolo \u00e8 provata con la copia della denuncia di inizio attivit\u00e0 da cui risultino la data di ricevimento della denuncia stessa, l'elenco dei documenti presentati a corredo del progetto, l'attestazione del professionista abilitato, nonch\u00e9 gli atti di assenso eventualmente necessari. \n 4-undecies. Il comune interessato, ove entro il termine indicato al comma 4-octies riscontri l'assenza di una o pi\u00f9 delle condizioni stabilite, informa il Ministero dello sviluppo economico e notifica all'interessato l'ordine motivato di non effettuare il previsto intervento. \n 4-duodecies. \u00c8 fatta salva la facolt\u00e0 di ripresentare la denuncia di inizio attivit\u00e0, con le modifiche o le integrazioni necessarie per renderla conforme alla normativa urbanistica ed edilizia. \n 4-terdecies. Ultimato l'intervento, il soggetto incaricato del collaudo rilascia un certificato di collaudo finale, da presentare al Ministero dello sviluppo economico, con il quale attesta la conformit\u00e0 dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attivit\u00e0. \n 4-quaterdecies. Le varianti da apportare al progetto definitivo approvato, sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia in fase di realizzazione delle opere, ove non assumano rilievo sotto l'aspetto localizzativo, sono sottoposte al regime di inizio attivit\u00e0 gi\u00e0 previsto al comma 4-sexies. Non assumono rilievo localizzativo le varianti di tracciato contenute nell'ambito del corridoio individuato in sede di approvazione del progetto ai fini urbanistici. In mancanza di diversa individuazione costituiscono corridoio di riferimento a fini urbanistici le fasce di rispetto previste dalla normativa in materia di elettromagnetismo. Non assumono rilievo localizzativo, inoltre, le varianti all'interno delle stazioni elettriche che non comportino aumenti della cubatura degli edifici. Le eventuali modificazioni del piano di esproprio connesse alle varianti di tracciato prive di rilievo localizzativo sono approvate ai fini della dichiarazione di pubblica utilit\u00e0 dall'autorit\u00e0 espropriante ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilit\u00e0, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e non richiedono nuova apposizione del vincolo preordinato all'esproprio. Ove assumano rilievo localizzativo, le varianti sono approvate dal Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il consenso dei presidenti delle regioni e province autonome interessate. Sono fatte salve le norme in tema di pubblicit\u00e0\". \n\n\n\n\n25. All'articolo 1, comma 1, primo periodo, del decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2002, n. 55, dopo le parole: \"la costruzione e l'esercizio degli impianti di energia elettrica di potenza superiore a 300 MW termici, gli interventi di modifica o ripotenziamento, nonch\u00e9 le opere connesse e le infrastrutture indispensabili all'esercizio degli stessi\" sono inserite le seguenti: \", ivi compresi gli interventi di sviluppo e adeguamento della rete elettrica di trasmissione nazionale necessari all'immissione in rete dell'energia prodotta\". \n\n\n\n26. All'articolo 179, comma 6, del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente periodo: \"Le predette funzioni comprendono anche quelle relative all'esercizio dei poteri espropriativi previsti dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilit\u00e0, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e quelle relative alle autorizzazioni delle varianti da apportare al progetto definitivo approvato dal CIPE, sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia in fase di realizzazione delle opere, che non assumono rilievo sotto l'aspetto localizzativo ai sensi dell'articolo 169, comma 3, quarto periodo, del presente codice e non comportano altre sostanziali modificazioni rispetto al progetto approvato\". \n\n\n\n27. Agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati con carbon fossile di nuova generazione, se allocati in impianti industriali dismessi, nonch\u00e9 agli impianti di produzione di energia elettrica a carbon fossile, qualora sia stato richiesto un aumento della capacit\u00e0 produttiva, si applicano, alle condizioni ivi previste, le disposizioni di cui all'articolo 5-bis del decreto- legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33. \n\n\n\n\n\n28. Il Governo \u00e8 delegato ad adottare, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, uno o pi\u00f9 decreti legislativi al fine di determinare un nuovo assetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche che garantisca, in un contesto di sviluppo sostenibile del settore e assicurando la protezione ambientale, un regime concorrenziale per l'utilizzo delle risorse geotermiche ad alta temperatura e che semplifichi i procedimenti amministrativi per l'utilizzo delle risorse geotermiche a bassa e media temperatura. La delega \u00e8 esercitata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente, secondo i seguenti principi e criteri direttivi: \n\na) garantire, in coerenza con quanto gi\u00e0 previsto all'articolo 10, comma 3, della legge 9 dicembre 1986, n. 896, l'allineamento delle scadenze delle concessioni in essere facendo salvi gli accordi intercorsi tra regioni ed operatori, gli investimenti programmati e i diritti acquisiti; \n\nb) stabilire i requisiti organizzativi e finanziari da prendere a riferimento per lo svolgimento, da parte delle regioni, delle procedure concorrenziali ad evidenza pubblica per l'assegnazione di nuovi permessi di ricerca e per il rilascio di nuove concessioni per la coltivazione di risorse geotermiche ad alta temperatura; \n\nc) individuare i criteri per determinare, senza oneri n\u00e9 diretti n\u00e9 indiretti per la finanza pubblica, l'indennizzo del concessionario uscente relativamente alla valorizzazione dei beni e degli investimenti funzionali all'esercizio delle attivit\u00e0 oggetto di permesso o concessione, nel caso di subentro di un nuovo soggetto imprenditoriale; \n\nd) definire procedure semplificate per lo sfruttamento del gradiente geotermico o di fluidi geotermici a bassa e media temperatura; \n\ne) abrogare regolamenti e norme statali in materia di ricerca e coltivazione di risorse geotermiche incompatibili con la nuova normativa. \n\n\n\n\n29. Con effetto dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di cui al comma 28, sono abrogati gli articoli 3, commi 3 e 6, e 10, comma 2, secondo periodo, della legge 9 dicembre 1986, n. 896. \n\n\n\n30. All'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2002, n. 55, dopo il primo periodo \u00e8 inserito il seguente: \"L'eventuale rifiuto regionale dell'intesa deve essere espresso con provvedimento motivato, che deve specificatamente tenere conto delle risultanze dell'istruttoria ed esporre in modo chiaro e dettagliato le ragioni del dissenso dalla proposta ministeriale di intesa\". \n\n\n\n31. L'articolo 46 del decreto-legge 1\u00b0 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"Art. 46. - (Procedure di autorizzazione per la costruzione e l'esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto). - 1. Gli atti amministrativi relativi alla costruzione e all'esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto e delle opere connesse, ovvero all'aumento della capacit\u00e0 dei terminali esistenti, sono rilasciati a seguito di procedimento unico ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e d'intesa con la regione interessata, previa valutazione di impatto ambientale ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Il procedimento di autorizzazione si conclude nel termine massimo di duecento giorni dalla data di presentazione della relativa istanza. L'autorizzazione, ai sensi dell'articolo 14-ter, comma 9, della legge 7 agosto 1990, n. \n241, e successive modificazioni, sostituisce ogni autorizzazione, concessione o atto di assenso comunque denominato, ivi compresi la concessione demaniale e il permesso di costruire, fatti salvi la successiva adozione e l'aggiornamento delle relative condizioni economiche e tecnico-operative da parte dei competenti organi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. \n 2. L'autorizzazione di cui al comma 1 sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere e nulla osta comunque denominati necessari alla realizzazione e all'esercizio dei terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto e delle opere connesse o all'aumento della capacit\u00e0 dei terminali esistenti. L'intesa con la regione costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti o degli strumenti di pianificazione e di coordinamento comunque denominati o sopraordinati alla strumentazione vigente in ambito comunale. Per il rilascio della autorizzazione, ai fini della verifica della conformit\u00e0 urbanistica dell'opera, \u00e8 fatto obbligo di richiedere il parere motivato degli enti locali nel cui territorio ricadono le opere da realizzare. \n 3. Nei casi in cui gli impianti di cui al comma 1 siano ubicati in area portuale o in area terrestre ad essa contigua e la loro realizzazione comporti modifiche sostanziali del piano regolatore portuale, il procedimento unico di cui al comma 1 considera contestualmente il progetto di variante del piano regolatore portuale e il progetto di terminale d\u00ec rigassificazione e il relativo complessivo provvedimento \u00e8 reso anche in mancanza del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, di cui all'articolo 5, comma 3, della legge 28 gennaio 1994, n. 84. Negli stessi casi, l'autorizzazione di cui al comma 1 \u00e8 rilasciata di concerto anche con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e costituisce anche approvazione della variante del piano regolatore portuale\". \n\n\n\n32. Le disposizioni del presente articolo si applicano, su richiesta del proponente, da presentare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai procedimenti amministrativi in corso alla medesima data. \n\n\n\n33. L'articolo 8 della legge 24 novembre 2000, n. 340, \u00e8 abrogato, fatta salva la sua applicazione ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge per i quali non \u00e8 esercitata l'opzione di cui al comma 32 del presente articolo. \n\n\n\n34. I commi da 77 a 82 dell'articolo 1 della legge 23 agosto 2004, n. 239, sono sostituiti dai seguenti: \n \"77. Il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, di cui all'articolo 6 della legge 9 gennaio 1991, n. 9, e successive modificazioni, \u00e8 rilasciato a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni statali e regionali interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalit\u00e0 di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241. Esso consente lo svolgimento di attivit\u00e0 di prospezione consistente in rilievi geologici, geofisici e geochimici, eseguiti con qualunque metodo o mezzo, e ogni altra operazione volta al rinvenimento di giacimenti, escluse le perforazioni dei pozzi esplorativi. Del rilascio del permesso di ricerca \u00e8 data comunicazione ai comuni interessati. \n 78. L'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo, alla costruzione degli impianti e delle opere necessari, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all'attivit\u00e0 di perforazione, che sono dichiarati di pubblica utilit\u00e0, \u00e8 concessa, previa valutazione di impatto ambientale, su istanza del titolare del permesso di ricerca, da parte dell'ufficio territoriale minerario per gli idrocarburi e la geotermia competente, a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano la regione e gli enti locali interessati, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalit\u00e0 di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241. \n 79. Il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, di cui all'articolo 6 della legge 9 gennaio 1991, n. 9, e successive modificazioni, \u00e8 rilasciato a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni statali interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalit\u00e0 di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241. Esso consente lo svolgimento di attivit\u00e0 di prospezione consistente in rilievi geologici, geofisici e geochimici, eseguiti con qualunque metodo o mezzo, e ogni altra operazione volta al rinvenimento di giacimenti, escluse le perforazioni dei pozzi esplorativi. \n 80. L'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo, alla costruzione degli impianti e delle opere necessari, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all'attivit\u00e0 di perforazione \u00e8 concessa, previa valutazione di impatto ambientale, su istanza del titolare del permesso di ricerca di cui al comma 79, da parte dell'ufficio territoriale minerario per gli idrocarburi e la geotermia competente. \n 81. Nel caso in cui l'attivit\u00e0 di prospezione di cui al comma 79 non debba essere effettuata all'interno di aree marine a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, di ripopolamento, di tutela biologica o di tutela archeologica, in virt\u00f9 di leggi nazionali o in attuazione di atti e convenzioni internazionali, essa \u00e8 sottoposta a verifica di assoggettabilit\u00e0 alla valutazione di impatto ambientale, di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni. \n 82. Alle autorizzazioni di cui al comma 78 si applicano le disposizioni dell'articolo 8, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. \n 82-bis. Qualora le opere di cui al comma 78 comportino variazione degli strumenti urbanistici, il rilascio dell'autorizzazione di cui al medesimo comma 78 ha effetto di variante urbanistica. \n 82-ter. La concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, di cui all'articolo 9 della legge 9 gennaio 1991, n. 9, e successive modificazioni, \u00e8 rilasciata a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni competenti ai sensi del comma 7, lettera n), del presente articolo, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalit\u00e0 di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241. Con decreto dei Ministri dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono individuate le attivit\u00e0 preliminari che non comportano effetti significativi e permanenti sull'ambiente che, in attesa della determinazione conclusiva della conferenza di servizi, l'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia \u00e8 competente ad autorizzare. \n 82-quater. La concessione di coltivazione di idrocarburi in terraferma costituisce titolo per la costruzione degli impianti e delle opere necessari, degli interventi di modifica, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all'esercizio, che sono considerati di pubblica utilit\u00e0 ai sensi della legislazione vigente. \n 82-quinquies. Qualora le opere di cui al comma 82-quater comportino variazioni degli strumenti urbanistici, il rilascio della concessione di cui al medesimo comma 82-quater ha effetto di variante urbanistica. Nel procedimento unico di cui ai commi da 77 a 82-ter, \u00e8 indetta la conferenza di servizi ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, nell'ambito della quale si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione convocata se questa non partecipa o se il suo rappresentante non ne esprime in tale sede definitivamente la volont\u00e0. \n 82-sexies. Le attivit\u00e0 finalizzate a migliorare le prestazioni degli impianti di coltivazione di idrocarburi, compresa la perforazione, se effettuate a partire da opere esistenti e nell'ambito dei limiti di produzione ed emissione dei programmi di lavoro gi\u00e0 approvati, sono soggette ad autorizzazione rilasciata dall'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia\". \n\n\n\n35. Le disposizioni di cui ai commi da 77 a 82-sexies dell'articolo 1 della legge 23 agosto 2004, n. 239, come sostituiti dal comma 34 del presente articolo, si applicano anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, nonch\u00e9 ai procedimenti relativi ai titoli minerari vigenti, eccetto quelli per i quali sia completata la procedura per il rilascio dell'intesa da parte della regione competente. \n\n\n\n36. Il Comitato centrale metrico istituito dall'articolo 7 del regio decreto 9 gennaio 1939, n. 206, e successive modificazioni, \u00e8 soppresso. \n\n\n\n37. Laddove per disposizione di legge o di regolamento \u00e8 previsto che debba essere acquisito il parere tecnico del Comitato centrale metrico, il Ministero dello sviluppo economico pu\u00f2 chiedere un parere facoltativo agli istituti metrologici primari, di cui all'articolo 2 della legge 11 agosto 1991, n. 273, ovvero ad istituti universitari, con i quali stipula convenzioni senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato. \n\n\n\n38. Lo svolgimento di attivit\u00e0 di analisi e statistiche nel settore dell'energia, previste dalla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio COM(2006)850 def., nonch\u00e9 l'avvio e il monitoraggio, con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'attuazione della strategia energetica nazionale di cui all'articolo 7 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono effettuati dal Ministero dello sviluppo economico entro il limite massimo di 3 milioni di euro per il 2009. Al relativo onere si provvede, per l'anno 2009, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, relativa al Fondo per interventi strutturali di politica economica. \n\n\n\n39. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, emana un decreto volto a definire le prescrizioni relative alla posa in opera degli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ovvero sonde geotermiche, destinati al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici, per cui \u00e8 necessaria la sola dichiarazione di inizio attivit\u00e0. \n\n\n\n40. Il comma 1 dell'articolo 9 della legge 9 dicembre 1986, n. 896, \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"1. L'esecuzione dei pozzi di profondit\u00e0 fino a 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di acque calde, comprese quelle sgorganti da sorgenti, per potenza termica complessiva non superiore a 2.000 chilowatt termici, anche per eventuale produzione di energia elettrica con impianti a ciclo binario ad emissione nulla, \u00e8 autorizzata dalla regione territorialmente competente con le modalit\u00e0 previste dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775\". \n\n\n\n\n\n41. All'articolo 1 della legge 9 dicembre 1986, n. 896, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) al comma 4, le parole: \"25 gradi centigradi\" sono sostituite dalle seguenti: \"15 gradi centigradi\"; \n\nb) al comma 5, le parole: \"25 gradi centigradi\" sono sostituite dalle seguenti: \"15 gradi centigradi\". \n\n\n\n\n42. All'articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, dopo il comma 4 \u00e8 inserito il seguente: \n \"4-bis. Per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e per impianti fotovoltaici, ferme restando la pubblica utilit\u00e0 e le procedure conseguenti per le opere connesse, il proponente deve dimostrare nel corso del procedimento, e comunque prima dell'autorizzazione, la disponibilit\u00e0 del suolo su cui realizzare l'impianto\". \n\n\n\n\n\n43. All'allegato IV alla Parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) al numero 2, lettera c), dopo le parole: \"energia, vapore ed acqua calda\" sono aggiunte le seguenti: \"con potenza complessiva superiore a 1 MW\"; \n\nb) al numero 2, lettera e), dopo le parole: \"sfruttamento del vento\" sono aggiunte le seguenti: \"con potenza complessiva superiore a 1 MW\". \n\n\n\n\n44. Il secondo periodo del comma 4 dell'articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modificazioni, \u00e8 soppresso. \n\n\n\n45. Il comma 2 dell'articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"2. Nell'ambito della disciplina di cui al comma 1, l'energia elettrica prodotta pu\u00f2 essere remunerata a condizioni economiche di mercato per la parte immessa in rete e nei limiti del valore eccedente il costo sostenuto per il consumo dell'energia\". \n\n\n\n46. Ai fini del miglior perseguimento delle finalit\u00e0 di incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sull'intero territorio nazionale nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle regioni, l'articolo 9-ter del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 210, \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"Art. 9-ter. - (Coordinamento dei piani regionali degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani). - 1. Ai fini di prevenire le emergenze nel settore dello smaltimento dei rifiuti, di contribuire al raggiungimento degli obiettivi derivanti dal Protocollo di Kyoto e di incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nel rispetto delle attribuzioni delle regioni e della normativa europea sulla gestione dei rifiuti, \u00e8 istituita la Cabina di regia nazionale per il coordinamento dei piani regionali degli inceneritori dei rifiuti urbani residuati dalla raccolta differenziata, la cui organizzazione e il cui funzionamento sono disciplinati con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, utilizzando allo scopo le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente\". \n\n\n\n\n\n47. Al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi derivanti dal Protocollo di Kyoto e per il miglior perseguimento delle finalit\u00e0 di incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, all'articolo 8 del decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) il comma 1 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"1. \u00c8 istituito il Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attivit\u00e0 di progetto del Protocollo di Kyoto, come definite dall'articolo 3.\nIl Comitato ha sede presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che ne assicura l'adeguato supporto logistico e organizzativo\"; \n\nb) il comma 1-bis \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"l-bis. Il Comitato di cui al comma 1 svolge la funzione di Autorit\u00e0 nazionale competente\"; \n\nc) al comma 2, la lettera t-quater) \u00e8 sostituita dalla seguente: \n \"t-quater) svolgere attivit\u00e0 di supporto al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare attraverso la partecipazione, con propri componenti all'uopo delegati, alle riunioni del Comitato di cui all'articolo 23 della direttiva 2003/87/CE e alle riunioni in sede comunitaria o internazionale concernenti l'applicazione del Protocollo di Kyoto\"; \n\nd) al comma 2-bis, alinea, le parole: \"svolge, altres\u00ec, attivit\u00e0 di indirizzo al fine di coordinare\" sono sostituite dalle seguenti: \"propone al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare\"; \n\ne) il comma 5-ter \u00e8 abrogato. \n\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (32)\n\n\n La L. 4 agosto 2017, n. 124, ha disposto (con l'art. 1, comma 106) che a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2018 le funzioni della Cassa conguaglio GPL relative al fondo bombole per metano di cui al presente articolo, comma 6, sono direttamente esercitate dal comitato per la gestione del fondo bombole per metano di cui all'articolo 12 della legge 8 luglio 1950, n. 640, operante presso il Ministero dello sviluppo economico, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (40)\n\n\n \u00c8 stato ripristinato il testo gi\u00e0 in vigore dal 1-1-2020 a seguito della soppressione del comma 1 dell'art. 59 del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, che disponeva la modifica del comma 4-bis del presente articolo, ad opera della L. 11 settembre 2020, n. 120, di conversione del D.L. medesimo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-07-31&atto.codiceRedazionale=009G0111&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T10:24:32.653292"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sar\u00e0 presentato alle Camere per la conversione in legge.\n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica\nitaliana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n\nDato a Roma, add\u00ec 6 novembre 1991 COSSIGA\nANDREOTTI, Presidente del consiglio dei Ministri\nGORIA, Ministro dell'agricoltura e delle foreste\nVisto, il Guardasigilli: MARTELLI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-11-06&atto.codiceRedazionale=091G0402&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T07:25:06.630987"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1748. Decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 1963, col quale, sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, la \"Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi\" viene autorizzata ad acquistare dai coniugi Ercolano Mario e Tardelli Attilia per il prezzo di L. 2.700.000, un appezzamento di terreni con sovrastante fabbricato rurale a Marina di Massa, localit\u00e0 Bondano.\n\nVisto, il Guardasigilli: BOSCO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 28 novembre 1963\n Atti del Governo, registro n. 177, foglio n. 54. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-12-10&atto.codiceRedazionale=063U1748&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T17:42:15.807659"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n\n Per quanto non espressamente previsto nel presente decreto relativamente alle modalit\u00e0 di trasferimento, si applicano le norme del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 18 marzo 1965\nSARAGAT MORO - LAMI STARNUTI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 29 aprile 1965\nAtti del Governo, registro n. 192, foglio n. 163. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-06-18&atto.codiceRedazionale=065U0654&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:49:56.901048"} {"text": "\n\n\nProtocollo relativo alle merci originarie e provenienti da taluni paesi che beneficiano di un regime particolare alla importazione in uno degli Stati membri \n\n LE ALTE PARTI CONTRAENTI, \n Desiderando dare precisazioni in merito all'applicazione del Trattato a talune merci originarie e provenienti da taluni paesi, che beneficiano di un regime particolare all'importazione in uno degli Stati membri, \n Hanno convenuto le disposizioni seguenti, che sono allegate al Trattato: \n 1. L'applicazione del Trattato istitutivo della Comunit\u00e0 economica europea non richiede alcuna modificazione del regime doganale applicabile, al momento dell'entrata in vigore del Trattato, alle importazioni: \n a) nei paesi del Benelux, di merci originarie e provenienti dal Surinam e dalle Antille olandesi; \n b) in Francia di merci originarie e provenienti dal Marocco, dalla Tunisia, dalla Repubblica del Vietnam, dalla Cambogia e dal Laos. Le disposizioni che precedono si applicano altres\u00ec agli Stabilimenti francesi del Condominio delle Nuove Ebridi; \n c) in Italia, di merci originarie e provenienti dalla Libia e dalla Somalia attualmente in amministrazione fiduciaria italiana. \n 2. Le merci importate in uno Stato membro in base al regime suddetto non possono considerarsi in libera pratica in tale Stato, ai sensi dell'art. 10 del Trattato, quando siano riesportate in un altro Stato membro. \n 3. Entro la fine del primo anno successivo all'entrata in vigore del Trattato, gli Stati membri comunicano alla Commissione e agli altri Stati membri le disposizioni relative ai regimi particolari contemplati dal presente Protocollo, nonch\u00e9 l'elenco dei prodotti che beneficiano di tali regimi. \n Essi informano altres\u00ec la Commissione e gli altri Stati membri delle modificazioni successivamente apportate a tali elenchi o a tali regimi. \n 4. La Commissione vigila a che l'applicazione delle disposizioni che precedono non sia pregiudizievole agli altri Stati membri; essa pu\u00f2 prendere, a tal fine, ogni opportuna disposizione nelle relazioni fra Stati membri. \n\n Fatto a Roma, li venticinque marzo millenovecentocinquantasette. \n P. H. SPAAK J. Ch. SNOY et D'OPPUERS \n ADENAUER HALLSTEIN \n PINEAU M. FAURE \n Antonio SEGNI Gaetano MARTINO \n BECH Lambert SCHAUS \n J. LUNS J. LINTHORST HOMAN \n\n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n Il Ministro per gli affari esteri \n PELLA \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-12-23&atto.codiceRedazionale=057U1203&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:59:42.665545"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n440. Decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1950, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto del Vescovo di Reggio Emilia in data 13 maggio 1949, relativo all'erezione della parrocchia di San Rocco Confessore, in frazione Piagnolo del comune di Vetto d'Enza (Reggio Emilia).\n\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 3 luglio 1950\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-07-11&atto.codiceRedazionale=050U0440&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:09:57.892766"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n1. La disposizione contenuta nell'articolo unico della legge 18 giugno 1985, n. 321, ha effetto dal 1 aprile 1986. ((1))\n\n\n\n2. Per le violazioni della legge 18 giugno 1985, n. 321, non si applicano le sanzioni previste dall'articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 1982, n. 322, relativamente ai fatti antecedenti l'entrata in vigore della presente legge.\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n Il D.L. 11 aprile 1986, n. 98 convertito con modificazioni dalla L. 11 giugno 1986, n. 252 ha disposto (con l'art. 1 comma 1) che il termine del 1 aprile 1986 fissato dal presente articolo \u00e8 differito al 1 agosto 1986.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-08-22&atto.codiceRedazionale=085U0430&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T22:42:02.496113"} {"text": "\n\n\nArt. 2163\nEstensione dell'indennit\u00e0 di missione all'estero al personale delle Forze di polizia\n\n\n1. Le disposizioni di cui all'articolo 1807 si applicano anche al personale delle Forze di polizia.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T06:45:42.590173"} {"text": "\n\n\n Articolo 16 \n Compensi e gettoni di presenza \n\n I compensi, i gettoni di presenza e le altre retribuzioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in qualit\u00e0 di membro del consiglio di amministrazione o del collegio dei sindaci di una societ\u00e0 residente dell'altro Stato contraente, sono tassabili in detto altro Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-03-26&atto.codiceRedazionale=073U1041&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T06:59:40.448057"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Definizioni\n\n\n\n\n1. Ai fini del presente decreto legislativo, si intende per:\n\na) \"cittadino dell'Unione\": qualsiasi persona avente la cittadinanza di uno Stato membro;\n\nb) \"familiare\":\n 1) il coniuge;\n 2) il partner che abbia contratto con il cittadino dell'Unione un'unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante;\n 3) i discendenti diretti di et\u00e0 inferiore a 21 anni o a carico e quelli del coniuge o partner di cui alla lettera b);\n 4) gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o partner di cui alla lettera b);\n\nc) \"Stato membro ospitante\": lo Stato membro nel quale il cittadino dell'Unione si reca al fine di esercitare il diritto di libera circolazione o di soggiorno.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-03-27&atto.codiceRedazionale=007G0033&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T18:21:07.037843"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 57. \n Informazione. \n\n 1. L'Organizzazione serve quale centro di raccolta, di scambio e di pubblicazione per quanto segue: \n a) informazioni statistiche su produzione, vendite, prezzi, esportazioni ed importazioni, consumo e scorte di cacao nel mondo; \n b) qualora lo ritenga necessario, informazioni tecniche sulla coltura il trattamento e l'impiego del cacao. \n 2. Oltre ad informazioni che i membri sono tenuti a comunicare a norma di altri articoli del presente Accordo, il Consiglio pu\u00f2 chiedere ai membri di fornirgli i dati che ritiene necessari per l'espletamento delle sue funzioni, in particolare relazioni periodiche sulle politiche di produzione e di consumo, le vendite, i prezzi, le esportazioni e le importazioni, le scorte ed i provvedimenti di natura fiscale. \n 3. Se un membro non fornisce o ha difficolt\u00e0 a fornire entro un termine ragionevole le informazioni statistiche necessarie al Consiglio per il buon funzionamento dell'Organizzazione, il Consiglio stesso pu\u00f2 chiedere al membro in questione di spiegarne i motivi.\nQualora si dovesse rivelare necessaria un'assistenza tecnica a questo proposito, il Consiglio pu\u00f2 attuare i provvedimenti che si impongono. \n 4. Alle date opportune, e comunque non meno di due volte l'anno, il Consiglio pubblica valutazioni della produzione del cacao in grani e delle frumentazioni per l'anno contingentale in corso. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-01-16&atto.codiceRedazionale=077U1004&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T15:28:03.016051"} {"text": "\n\n\nArt. 53\n(Personale non di ruolo)\n\n\n\n Fatto salvo quanto disposto dal precedente articolo 51, quarto comma, per l'attribuzione del trattamento economico, secondo le disposizioni vigenti, al personale docente, educativo e non docente, non di ruolo, si ha riguardo allo stipendio iniziale del personale di ruolo di corrispondente qualifica.\n Al personale docente non di ruolo, che abbia un numero di ore inferiore all'orario settimanale di servizio previsto per il corrispondente personale di ruolo, il trattamento economico di cui al precedente comma e dovuto in proporzione.\n Al personale di cui al presente articolo, con nomina da parte del Provveditore agli studi od altro organo in base a disposizioni speciali, escluse in ogni caso le supplenze, sono attribuiti aumenti periodici per ogni biennio di servizio prestato a partire dal 1 giugno 1977 in ragione del 2,50 per cento calcolati sulla base dello stipendio iniziale.\n Il presente articolo si applica altres\u00ec alle ispettrici disciplinari dell'Accademia nazionale di danza alle quali spetta il trattamento iniziale del personale educativo.\n Al personale non di ruolo in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, provvisto di un trattamento economico complessivo, determinato secondo i criteri indicati nel precedente articolo 51, d'importo superiore allo stipendio iniziale della qualifica di riferimento, sono attribuiti gli aumenti periodici del 2,50 per cento sullo stipendio iniziale di qualifica, necessari per assicurare uno stipendio di importo pari o immediatamente superiore al suddetto trattamento economico complessivo.\n Ai docenti di religione dopo - quattro anni di insegnamento si applica una progressione economica di carriera con classi di stipendio corrispondenti all'ottanta per cento di quelle attribuite ai docenti laureati di ruolo, con l'obbligatoriet\u00e0 di costituzione e accettazione di posto orario con trattamento cattedra.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-07-12&atto.codiceRedazionale=080U0312&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:42:21.749856"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Piena ed intera esecuzione \u00e8 data all'Accordo e scambio di Note suddetti a decorrere dalla loro entrata in vigore conformemente al paragrafo 13 dell'Accordo commerciale.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-03-21&atto.codiceRedazionale=052U0122&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T17:44:47.663309"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n All'onere derivante dall'attuazione della presente legge nell'esercizio finanziario 1959-60 si provveder\u00e0 con la riduzione dello stanziamento di cui al capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per lo stesso esercizio finanziario, riguardante oneri per provvedimenti legislativi in corso.\n Il Ministro per il tesoro \u00e8 autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-12-31&atto.codiceRedazionale=060U1581&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:32:41.435441"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Osservanza delle indicazioni terapeutiche autorizzate\n\n\n1. Fatto salvo il disposto dei commi 2 e 3, il medico, nel prescrivere una specialit\u00e0 medicinale o altro medicinale prodotto industrialmente, si attiene alle indicazioni terapeutiche, alle vie e alle modalit\u00e0 di somministrazione previste dall'autorizzazione all'immissione in commercio rilasciata dal Ministero della sanit\u00e0.\n\n\n\n2. In singoli casi il medico pu\u00f2, sotto la sua diretta responsabilit\u00e0 e previa informazione del paziente e acquisizione del consenso dello stesso, impiegare un medicinale prodotto industrialmente per un'indicazione o una via di somministrazione o una modalit\u00e0 di somministrazione o di utilizzazione diversa da quella autorizzata, ovvero riconosciuta agli effetti dell'applicazione dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648, qualora il medico stesso ritenga, in base a dati documentabili, che il paziente non possa essere utilmente trattato con medicinali per i quali sia gi\u00e0 approvata quella indicazione terapeutica o quella via o modalit\u00e0 di somministrazione e purch\u00e9 tale impiego sia noto e conforme a lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale.\n\n\n\n3. Fino al termine della sperimentazione di cui all'articolo 1, sono fatti salvi gli atti del medico che, limitatamente al campo oncologico, abbia impiegato o impieghi medicinali a base di octreotide o di somatostatina, purch\u00e9 il paziente renda per iscritto il proprio consenso dal quale risulti che i medicinali impiegati sono sottoposti a sperimentazione.\n\n\n\n3-bis. Nelle ipotesi disciplinate dai commi 2 e 3 il medico trascrive sulla ricetta, senza riportare le generalit\u00e0 del paziente, un riferimento numerico o alfanumerico di collegamento a dati d'archivio in proprio possesso che consenta, in caso di richiesta da parte dell'autorit\u00e0 sanitaria, di risalire all'identit\u00e0 del paziente trattato.\n\n\n\n4. In nessun caso il ricorso, anche improprio, del medico alla facolt\u00e0 prevista dai commi 2 e 3 pu\u00f2 costituire riconoscimento del diritto del paziente alla erogazione dei medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, al di fuori dell'ipotesi disciplinata dall'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648. ((2))\n\n\n\n5. La violazione, da parte del medico, delle disposizioni del presente articolo \u00e8 oggetto di procedimento disciplinare)) ai sensi del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233.\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO(2)\n La Corte Costituzionale con sentenza 20 - 26 maggio 1998 n. 185 (in G.U. 1a s.s del 03/06/1998 n. 22) ha dichiarato \" l'illegittimit\u00e0 costituzionale del combinato disposto dell'art. 2, comma 1, ultima proposizione, e dell'art. 3, comma 4, del d.-l. 17 febbraio 1998, n. 23 (Disposizioni urgenti in materia di sperimentazioni cliniche in campo oncologico e altre misure in materia sanitaria), convertito, con modificazioni, nella legge 8 aprile 1998, n. 94, nella parte in cui non prevede l'erogazione a carico del servizio sanitario nazionale dei medicinali impiegati nella cura delle patologie tumorali, per le quali \u00e8 disposta la sperimentazione di cui all'art. 1, a favore di coloro che versino in condizioni di insufficienti disponibilit\u00e0 economiche, secondo i criteri stabiliti dal legislatore, nei limiti oggettivi, soggettivi e temporali di cui in motivazione\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-02-17&atto.codiceRedazionale=098G0060&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:06:44.754338"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Dopo la tabella C, concernente il ruolo organico del personale amministrativo di biblioteca, tecnico ed ausiliario \u00e8 aggiunta la seguente nuova tabella D relativa al ruolo dei ricercatori universitari:\n\n TABELLA D\n\nRICERCATORI UNIVERSITARI\nFacolt\u00e0 di magistero:\nricercatori universitari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n. 37 Facolt\u00e0 di scienze matematiche, fisiche e naturali:\nricercatori universitari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n. 40 Facolt\u00e0 di ingegneria:\nricercatori universitari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n. 54 \n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 22 settembre 1981\nPERTINI BODRATO - ANDREATTA\nVisto, il Guardasigilli: DARIDA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 5 aprile 1982\nRegistro n. 50 Istruzione, foglio n. 227\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-04-09&atto.codiceRedazionale=081U1132&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T15:08:19.300036"} {"text": "\n\n\n Art. 97 \n (art. 45 della legge 2 marzo 1963, n. 307) \n\n Il giudizio complessivo \u00e8 comunicato su apposito modello all'impiegato che vi appone la data di comunicazione e la firma. \n Qualora ne faccia richiesta, l'impiegato ha diritto di prendere visione del rapporto informativo. \n Avverso il giudizio complessivo di \"distinto\", \"buono\", \"mediocre\" e \"insufficiente\", l'impiegato pu\u00f2 ricorrere alla commissione centrale per gli uffici locali con facolt\u00e0 di inoltrare ricorso in piego chiuso. \n Il ricorso deve pervenire alla direzione provinciale entro quindici giorni dalla comunicazione del giudizio. \n La commissione centrale, sentita la direzione centrale per gli uffici locali e l'organo che ha espresso il giudizio complessivo, formula il giudizio definitivo. \n La deliberazione della commissione centrale per gli uffici locali \u00e8 provvedimento definitivo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-02-20&atto.codiceRedazionale=067U1417&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:49:10.654943"} {"text": "\n\n\nArt. 61\n (R)\n Servizio per la gestione informatica dei documenti,\n dei flussi documentali e degli archivi\n\n\n1. Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi in ciascuna delle grandi aree organizzative omogenee individuate ai sensi dell'articolo 50. Il servizio \u00e8 posto alle dirette dipendenze della stessa area organizzativa omogenea.\n\n\n\n2. Al servizio \u00e8 preposto un dirigente ovvero un funzionario, comunque in possesso di idonei requisiti professionali o di professionalit\u00e0 tecnico archivistica acquisita a seguito di processi di formazione definiti secondo le procedure prescritte dalla disciplina vigente.\n\n\n\n\n\n3. Il servizio svolge i seguenti compiti:\n\na) attribuisce il livello di autorizzazione per l'accesso alle funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla consultazione e abilitazioni all'inserimento e alla modifica delle informazioni;\nb) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del presente testo unico;\nc) garantisce la corretta produzione e la conservazione del registro giornaliero di protocollo di cui all'articolo 53;\nd) cura che le funzionalit\u00e0 del sistema in caso di guasti o anomalie siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco delle attivit\u00e0 e, comunque, nel pi\u00f9 breve tempo possibile;\ne) conserva le copie di cui agli articoli 62 e 63, in luoghi sicuri differenti;\nf) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e dell'organizzazione delle attivit\u00e0 di registrazione di protocollo, di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le funzionalit\u00e0 di accesso di cui agli articoli 59 e 60 e le attivit\u00e0 di gestione degli archivi di cui agli articoli 67, 68 e 69;\ng) autorizza le operazioni di annullamento di cui all'articolo 54;\nh) vigila sull'osservanza delle disposizioni del presente testo unico da parte del personale autorizzato e degli incaricati.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-02-20&atto.codiceRedazionale=001G0049&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T10:24:06.778608"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n L'indennit\u00e0 di accantonamento prevista dall'art. 1 \u00e8 attribuita, con carattere di continuit\u00e0, fino al 30 giugno 1953 ed \u00e8 soggetta alle stesse riduzioni cui \u00e8 sottoposta l'indennit\u00e0 di marcia.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-09-21&atto.codiceRedazionale=050U0739&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:24:56.442967"} {"text": "\n\n\n TABELLA A \n\n Ruolo organico della carriera direttiva \n\n\n Numero \nEx coefficiente Qualifica dei posti \n\n---------------------------------------------------------------------\n\n\n 900 Direttore generale. . . . . . . . . . . . . . 2 \n 670 Ispettore generale. . . . . . . . . . . . . . 8 \n 500 Direttore di divisione. . . . . . . . . . . . 16 \n 402 Direttore di sezione. . . . . . . . . . . . . 30 \n 325 Consigliere di 1\u00aa classe. . . . . . . . . . . _ \n\n 271 Consigliere di 2\u00aa classe. . . . . . . . . . . |> 38 229 Consigliere di 3\u00aa classe. . . . . . . . . . . |\n--------\n94\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-11-29&atto.codiceRedazionale=067U1086&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:47:17.271717"} {"text": "\n\n\nArt. 321\n\n\n (Efficienza degli arti) \n 1. Non possono conseguire o ottenere la conferma di validit\u00e0 della ((...)) patente di guida coloro che presentino, in uno o pi\u00f9 arti, alterazioni anatomiche o funzionali invalidanti. Sono da giudicare invalidanti, ai fini della guida, le alterazioni anatomiche o funzionali, considerate singolarmente e nel loro insieme, tali da menomare la forza o la rapidit\u00e0 dei movimenti necessari per eseguire con sicurezza tutte le manovre inerenti alla guida di quei determinati tipi di veicoli ai quali la patente abilita. \n 2. Ai fini del presente articolo l'efficienza degli arti deve essere valutata senza l'uso di apparecchi di protesi od ortesi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-12-28&atto.codiceRedazionale=092G0531&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T20:07:16.771727"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n Elenchi degli avvocati specialisti\n\n\n1. I consigli dell'ordine formano e aggiornano, a norma dell'articolo 15, comma 1, lett. c) della legge 31 dicembre 2012, n. 247, gli elenchi degli avvocati specialisti sulla base dei settori di specializzazione di cui all'articolo 3 e li rendono accessibili al pubblico anche tramite consultazione telematica. ((L'avvocato specialista pu\u00f2 chiedere che nell'elenco siano specificati l'indirizzo o gli indirizzi di cui all'articolo 3, comma 2, sino a un massimo di tre per ciascun settore.))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-15&atto.codiceRedazionale=15G00157&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-25T09:40:46.151913"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 233 \n\n Elementi di prova \n\n 1. Qualora una parte che abbia presentato elementi di prova ragionevolmente accessibili e sufficienti per sostenere le sue affermazioni e abbia, nel convalidare le sue richieste, specificato prove che si trovano nella disponibilit\u00e0 della controparte, l'autorit\u00e0 giudiziaria delle Parti pu\u00f2 ordinare che tali elementi di prova siano prodotti dalla controparte, a condizione che sia garantita la tutela delle informazioni riservate. \n 2. Alle stesse condizioni, in caso di violazione di un diritto di propriet\u00e0 intellettuale commessa su scala commerciale, le Parti adottano le misure necessarie per consentire alle autorit\u00e0 giudiziarie competenti di ordinare, se del caso e previa richiesta in tal senso, la produzione delle documentazioni bancarie, finanziarie o commerciali che si trovano in possesso della controparte, fatta salva la tutela delle informazioni riservate. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-23&atto.codiceRedazionale=15G00178&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T19:29:43.423063"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Articolo unico.\n\n Il termine per la emanazione, ai sensi dell'art. 5 della legge 27 dicembre 1952, n. 3596, di nuove norme tributarie sulla pubblicit\u00e0, \u00e8 fissato al 30 giugno 1954.\n Restano ferme le funzioni e la composizione della Commissione parlamentare di cui all'art. 7 della legge suddetta.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 10 aprile 1954\nEINAUDI SCELBA - TREMELLONI - GAVA\nVisto, il Guardasigilli: DE PIETRO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-04-30&atto.codiceRedazionale=054U0126&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T21:38:12.309388"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n Il \"Fondo per le pensioni ai personale addetto ai pubblici servizi di telefonia\", istituito, in applicazione dell'art. 7 della legge 30 settembre 1920, n. 1405, presso l'Istituto nazionale della previdenza sociale, costituisce una gestione dell'Istituto stesso.\n Il trattamento previdenziale garantito dal Fondo \u00e8 sostitutivo dell'assicurazione obbligatoria, per l'invalidit\u00e0, la vecchiaia e i superstiti, disciplinata dal regio decreto-legge 4 ottobre 1935, n. 1827, convertito, con modificazioni, nella legge 6 aprile 1936, n. 1155, e dalle successive disposizioni.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-01-05&atto.codiceRedazionale=056U1450&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T08:52:53.637346"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n\n A decorrere dal 31 agosto 1978 l'agenzia consolare di 2\u00aa categoria in Cincinnati (Ohio) \u00e8 posta alle dipendenze del consolato di la\n\ncategoria in Detroit. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 8 febbraio 1978 \nLEONE FORLANI - STAMMATI\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 6 ottobre 1978\nRegistro n. 455 Esteri, foglio n. 28\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-10-11&atto.codiceRedazionale=078U0611&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:39:57.574939"} {"text": "\n\n\nArt. 65\n\n\n (Indennit\u00e0 dei giudici popolari nei collegi di assise)\n\n\n\n\n1. Ai giudici popolari spetta una indennit\u00e0 di euro 25,82 per ogni giorno di effettivo esercizio della loro funzione.\n\n\n\n2. L'indennit\u00e0 \u00e8 aumentata a euro 51,65 giornaliere per le prime cinquanta udienze, a euro 56,81 giornaliere per le cinquanta udienze successive, e a euro 61,97 per le altre, se i giudici popolari sono lavoratori autonomi o lavoratori dipendenti senza diritto alla retribuzione nel periodo in cui esercitano le loro funzioni.\n\n\n\n3. Ai giudici popolari \u00e8 corrisposta una indennit\u00e0 speciale, rapportata a ogni giorno di effettivo esercizio della loro funzione, di ammontare pari a quella prevista dall'articolo 3, comma 1, della legge 19 febbraio 1981, n. 27, e dei successivi aumenti.\n\n\n\n4. Ai giudici popolari che prestano servizio nelle corti di assise o nelle corti di assise di appello fuori del Comune di residenza spettano le spese di viaggio e l'indennit\u00e0 di trasferta nella misura stabilita, rispettivamente, per i magistrati di tribunale o per i consiglieri di corte di appello secondo le norme che disciplinano la missione dei dipendenti statali.\n\n\n\n5. Al giudice popolare citato e poi licenziato, purch\u00e9 comparso in tempo utile per prestare servizio, spettano le indennit\u00e0 e le spese di cui ai commi 1, 2 e 4.\n\n\n\n Note all'art. 65:\n - Il testo dell'art. 3, comma 1, della legge 19 febbraio 1981, n. 27 (Provvidenze per il personale di magistratura), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 21 febbraio 1981, n. 52, \u00e8 il seguente:\n \"1. Fino all'approvazione di una nuova disciplina del trattamento economico del personale di cui alla legge 2 aprile 1979, n. 97, \u00e8 istituita a favore dei magistrati ordinari, in relazione agli oneri che gli stessi incontrano nello svolgimento della loro attivit\u00e0, a decorrere dal 1 luglio 1980, una speciale indennit\u00e0 non pensionabile, pari a L. 4.400.000 annue, da corrispondersi in ratei mensili con esclusione dei periodi di congedo straordinario, di aspettativa per qualsiasi causa, di assenza obbligatoria o facoltativa previsti negli articoli 4 e 7 della legge 30 dicembre 1971, n. 1204, e di sospensione dal servizio per qualsiasi causa.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-15&atto.codiceRedazionale=002G0139&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T12:45:43.618084"} {"text": "\n\n\nArt. 11\nDECRETO DECADUTO;GLI EFFETTI DELL'ART. 11 SONO STATI FATTI SALVI DALLA L. 29 NOVEMBRE 1982, N.873\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-07-13&atto.codiceRedazionale=082U0430&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T13:27:58.593849"} {"text": "\n\n\n TABELLE ALLEGATE \n\n CAPO I - REVISIONE DEI RUOLI DELLA POLIZIA DI STATO \n\n TABELLA 1 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella A, allegata al D.P.R. 24 aprile 1982, n. 335, recante: \"Ordinamento del personale della Polizia di Stato che \nespleta funzioni di polizia\". \n\n\n\n\n\n\n\nCarriera dei fun- zionari di Polizia \n\n\n C Dirigente gene- rale di pubblica sicurezza 27 Direttore di direzione o ufficio centrale nell'ambito del dipartimento della pubblica sicurezza; questore di sede di particolare rilevanza; ispettore generale capo; consigliere ministe- riale; dirigente di ispettorato o di ufficio speciale di pubblica sicurezza; direttore della scuola superiore di polizia; direttore della scuola di perfezionamento per le forze di polizia; dirigente di ufficio interregionale per le esigenze di polizia di frontiera di particolare rilevanza. \n\n\n D Dirigente supe- riore 195 Questore; ispettore generale; consigliere ministeriale aggiunto; direttore di servizio o di ufficio equiparato nell'ambito del dipartimento della pubblica sicurezza; dirigente di ispettorato o di ufficio speciale di pubblica sicurezza; dirigente di ufficio territoriale a livello regionale o interregionale per le esigenze di polizia stradale o ferroviaria o di frontiera, nonch\u00e9 postale e delle comunicazioni di particolare rilevanza; dirigente di reparto mobile di particolare rilevanza; direttore di istituto di istruzione di particolare rilevanza; vice direttore della scuola superiore di polizia; vice direttore della scuola di perfezionamento per le forze di polizia. \n\n\n E Primo dirigente 709 (628 a decorrere dal 1 gen- naio 2027) Vicario del questore; responsabile del controllo di gestione delle questure di particolare rilevanza; dirigente di divisione o di ufficio equiparato delle questure; dirigente di distretto di pubblica sicurezza; dirigente di commissariato distaccato di pubblica sicurezza di particolare rilevanza; dirigente di commissariato sezionale di pubblica sicurezza di particolare rilevanza; vice consigliere ministeriale; direttore di divisione o di ufficio equiparato nell'ambito del dipartimento della pubblica sicurezza; dirigente di ufficio territoriale a livello provinciale o interprovinciale di particolare rilevanza per le esigenze di polizia stradale o ferroviaria o di frontiera o postale e delle comunicazioni; vice dirigente di ufficio territoriale a livello regionale o interregionale di particolare rilevanza per le esigenze di polizia stradale o ferroviaria o di frontiera o postale e delle comunicazioni; dirigente di reparto mobile o di reparto speciale; direttore di istituto di istruzione; vice direttore di istituto di istruzione di particolare rilevanza; dirigente di gabinetto di polizia scientifica a livello regionale o interregionale di particolare rilevanza; direttore di divisione o di ufficio equiparato nell'ambito dei servizi tecnico-logistici territoriali. \n\n\n Vice questore e Vice questore aggiunto 1.600 (1.300 a decorrere dal 1 gennaio 2027) Dirigente di ufficio di prima articolazione interna delle questure; vice dirigente di ufficio di prima artico- lazione interna delle questure di particolare rilevanza; dirigente di sezione o di ufficio equiparato di ufficio di prima articolazione interna delle questure di particolare rilevanza; dirigente di commissariato distaccato di pubblica sicurezza; dirigente di commissariato sezionale di pubblica sicurezza; vice dirigente di distretto di pubblica sicurezza; dirigente di area di distretto di pubblica sicurezza; vice dirigente di commissariato distaccato di pubblica sicurezza di particolare rilevanza; vice dirigente o dirigente di area di commissariato sezionale di pubblica sicurezza di particolare rilevanza; coordinatore di attivit\u00e0 complesse; vice direttore di divisione o di ufficio equiparato o direttore di sezione o di ufficio equiparato nell'ambito del dipartimento della pubblica sicurezza; dirigente o vice dirigente di ufficio territoriale a livello provinciale per le esigenze di polizia stradale o ferroviaria o di frontiera o postale e delle comunicazioni; vice dirigente o dirigente di area di ufficio territoriale a livello regionale o interregionale per le esigenze di polizia stradale o ferroviaria o di frontiera o postale e delle comunicazioni; dirigente o vice dirigente o dirigente di area di reparto mobile o di reparto speciale; direttore o vice direttore o direttore di area di istituto di istruzione; dirigente o vice dirigente di gabinetto di polizia scientifica a livello regionale o interregionale; dirigente di reparto prevenzione crimine di particolare rilevanza; dirigente di nucleo operativo di protezione; responsabile di sezione di polizia giudiziaria di particolare rilevanza; direttore di sezione nell'ambito dei servizi tecnico- logistici territoriali. \n\n\n Commissario capo Commissario Vice Commissario 1.969 (1.550 a decorrere dal 1 gennaio 2027) \n\n\n Dotazione complessiva Carriera fun- zionari 4.500 (3.700 a decorrere dal 1 gennaio 2027) \n\n\nRuolo degli ispettori Vice ispettore Ispettore Ispettore capo Ispettore supe- riore-sostituto ufficiale di p.s. 18.201 18.911 (a decorrere dal 1 gennaio 2027) \n\n\nSostituto commissario- sostituto uffi- ciale di pub- blica sicurezza 6.000 \n\n\nDotazione complessiva ispettori 24.201 24.911 (a decorrere dal 1 gennaio 2027) \n\n\nRuolo dei sovrin- tendenti Vice sovrinten- dente Sovrintendente Sovrintendente capo 21.562 (24.000 a decorrere dal 1 gennaio 2021) \n\n\nRuolo degli agenti e assistenti Agente Agente scelto Assistente Assistente capo 50.270\" \n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 2 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella A, allegata al D.P.R. 24 aprile 1982, n. 337, recante: \"Ordinamento del personale della Polizia di Stato\". \n\n \"TABELLA A \n\n\n\n \n\n +---------------------------------------------------------+ \n\n \n\n |RUOLO DEGLI AGENTI E DEGLI ASSISTENTI TECNICI |\n\n |---------------------------------------------------------|\n\n |Agente Tecnico | |\n\n |Agente Tecnico Scelto | |\n\n |Assistente Tecnico |n. 1.905 |\n\n | |(1.000 a decorrere dal 1 |\n\n | |gennaio 2027) |\n\n |Assistente Tecnico Capo | |\n\n |---------------------------------------------------------|\n\n |RUOLO DEI SOVRINTENDENTI TECNICI |\n\n |---------------------------------------------------------|\n\n |Vice Sovrintendente Tecnico | |\n\n |Sovrintendente Tecnico |n. 1.838 |\n\n | |(852 - a decorrere dal 1 |\n\n | |gennaio 2027 |\n\n |Sovrintendente Tecnico Capo | |\n\n |---------------------------------------------------------|\n\n |RUOLO DEI ISPETTORI TECNICI |\n\n |---------------------------------------------------------|\n\n |Vice Ispettore Tecnico | |\n\n |Ispettore Tecnico |n. 600 |\n\n |Ispettore Tecnico Capo | |\n\n |Ispettore Tecnico Superiore | |\n\n | | |\n\n |Sostituto Direttore Tecnico |n. 300 |\n\n \n\n +-----------------------------+---------------------------+ \n\n \n\n\n\n\nCARRIERA DEI FUNZIONARI TECNICI DI POLIZIA \n\n\n\n\n\n\n\nQualifiche Ingegneri Fisici Chimici Biologi Psicologi \n\n\nDirettore tecnico Direttore tecnico principale 70 70 (90)* 23 30 (40)* 25 (50)* \n\n\n\n\n\n\n*Incremento delle dotazioni organiche entro il 1 gennaio 2027 \n\n\n\n\n\n\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Direttore centrale |\n\n| | |nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; ispettore |\n\n| | |generale capo; consigliere |\n\n|Dirigente generale tecnico* | 1* |ministeriale |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|*La copertura del posto di dirigente generale tecnico rende |\n\n|indisponibile un posto nella qualifica di dirigente superiore |\n\n|tecnico in uno dei cinque ruoli tecnici |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|Ruolo Ingegneri | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| |Posti in| |\n\n|Qualifica |organico|Funzioni |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Ispettore generale, |\n\n| | |consigliere ministeriale |\n\n| | |aggiunto, direttore di |\n\n| | |servizio o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza, direttore/ |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n|Dirigente superiore tecnico | 13 |tecnico periferico |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |vice consigliere |\n\n| | |ministeriale; direttore di |\n\n| | |divisione o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; direttore/ |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n| | |tecnico periferico; |\n\n| | |direttore/ dirigente di |\n\n| | |divisione di servizio |\n\n| | |tecnico- logistico; |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n| | |tecnico-logistico |\n\n| | |territoriale di particolare|\n\n|Primo dirigente tecnico | 25 |rilevanza. |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |vice direttore di divisione|\n\n| | |o di ufficio equiparato o |\n\n| | |direttore di sezione o di |\n\n| | |ufficio equiparato |\n\n| | |nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; coordinatore di |\n\n| | |attivit\u00e0 complesse; vice |\n\n| | |direttore/vice dirigente |\n\n| | |di ufficio tecnico |\n\n| | |periferico; vice direttore/|\n\n| | |dirigente di divisione o |\n\n| | |direttore di sezione |\n\n| | |nell'ambito dei servizi |\n\n| | |tecnico-logistici; vice |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n| | |tecnico-logistico |\n\n| | |territoriale di particolare|\n\n| | |rilevanza; dirigente di |\n\n| | |ufficio tecnico-logistico |\n\n| | |territoriale; vice |\n\n| | |dirigente o dirigente di |\n\n| | |area di uffici territoriali|\n\n| | |con funzioni strumentali e |\n\n| | |di supporto; dirigente di |\n\n| | |area in uffici territoriali|\n\n| | |con funzioni finali; |\n\n|Direttore tecnico superiore | |direttore di area di |\n\n|Direttore tecnico capo | 102 |istituto di istruzione. |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|Ruolo Fisici | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| |Posti di| |\n\n|Qualifica |funzione|Funzioni |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Ispettore generale, |\n\n| | |consigliere ministeriale |\n\n| | |aggiunto, direttore di |\n\n| | |servizio o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza, direttore/ |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n|Dirigente superiore tecnico | 12 |tecnico periferico |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |vice consigliere |\n\n| | |ministeriale; direttore di |\n\n| | |divisione o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; direttore/ |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n| | |tecnico periferico; |\n\n| | |direttore/dirigente di |\n\n| | |divisione di servizio |\n\n| | |tecnico-logistico; |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n| | |tecnico-logistico |\n\n| | |territoriale di particolare|\n\n|Primo dirigente tecnico | 20 |rilevanza. |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |vice direttore di divisione|\n\n| | |o di ufficio equiparato o |\n\n| | |direttore di sezione o di |\n\n| | |ufficio equiparato |\n\n| | |nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; coordinatore di |\n\n| | |attivit\u00e0 complesse; vice |\n\n| | |direttore/vice dirigente |\n\n| | |di ufficio tecnico |\n\n| | |periferico; vice direttore/|\n\n| | |dirigente di divisione o |\n\n| | |direttore di sezione |\n\n| | |nell'ambito dei servizi |\n\n| | |tecnico-logistici; vice |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n| | |tecnico-logistico |\n\n| | |territoriale di particolare|\n\n| | |rilevanza; dirigente di |\n\n| | |ufficio tecnico-logistico |\n\n| | |territoriale; vice |\n\n| | |dirigente o dirigente di |\n\n| | |area di uffici territoriali|\n\n| | |con funzioni strumentali e |\n\n| | |di supporto; dirigente di |\n\n| | |area in uffici territoriali|\n\n| | |con funzioni finali; |\n\n|Direttore tecnico superiore | 100 |direttore di area di |\n\n|Direttore tecnico capo | (120)* |istituto di istruzione. |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|*Incremento della dotazione entro il 1 gennaio 2027 |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|Ruolo Chimici | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| |Posti di| |\n\n|Qualifica |funzione|Funzioni |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Ispettore generale; |\n\n| | |consigliere ministeriale |\n\n| | |aggiunto; direttore di |\n\n| | |servizio o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; direttore/ |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n|Dirigente superiore tecnico | 1 |tecnico periferico |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Vice consigliere |\n\n| | |ministeriale; direttore di |\n\n| | |divisione o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n|Primo dirigente tecnico | 2 (4)* |sicurezza |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Vice direttore di divisione|\n\n| | |o di ufficio equiparato o |\n\n| | |direttore di sezione o di |\n\n| | |ufficio equiparato |\n\n| | |nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; coordinatore di |\n\n| | |attivit\u00e0 complesse; vice |\n\n| | |direttore/dirigente di |\n\n| | |divisione o direttore di |\n\n| | |sezione nell'ambito dei |\n\n| | |servizi tecnico-logistici; |\n\n| | |vice dirigente o dirigente |\n\n| | |di area di uffici |\n\n|Direttore tecnico superiore | |territoriali con funzioni |\n\n|Direttore tecnico capo |32 (40)*|strumentali e di supporto |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|*Incremento della dotazione entro il 1 gennaio 2027 |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|Ruolo Biologi | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| |Posti di| |\n\n|Qualifica |funzione|Funzioni |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Ispettore generale; |\n\n| | |consigliere ministeriale |\n\n| | |aggiunto; direttore di |\n\n| | |servizio o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; direttore/ |\n\n| | |dirigente di ufficio |\n\n|Dirigente superiore tecnico | 1 |tecnico periferico |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Vice consigliere |\n\n| | |ministeriale; direttore di |\n\n| | |divisione o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n|Primo dirigente tecnico | 1 (3)* |sicurezza |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |vice direttore di divisione|\n\n| | |o di ufficio equiparato o |\n\n| | |direttore di sezione o di |\n\n| | |ufficio equiparato |\n\n| | |nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; coordinatore di |\n\n| | |attivit\u00e0 complesse; vice |\n\n| | |direttore/dirigente di |\n\n| | |divisione o direttore di |\n\n| | |sezione nell'ambito dei |\n\n| | |servizi tecnico-logistici; |\n\n| | |vice dirigente o dirigente |\n\n| | |di area di uffici |\n\n|Direttore tecnico superiore | |territoriali con funzioni |\n\n|Direttore tecnico capo |34 (40)*|strumentali e di supporto |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|*Incremento della dotazione entro il 1 gennaio 2027 |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|Ruolo Psicologi | | |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| |Posti di| |\n\n|Qualifica |funzione|Funzioni |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Ispettore generale, |\n\n| | |consigliere ministeriale |\n\n| | |aggiunto, direttore di |\n\n| | |servizio o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n|Dirigente superiore tecnico | 1 |sicurezza. |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |Vice consigliere |\n\n| | |ministeriale; direttore di |\n\n| | |divisione o di ufficio |\n\n| | |equiparato nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n|Primo dirigente tecnico | 1 (3)* |sicurezza |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | | |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n| | |vice direttore di divisione|\n\n| | |o di ufficio equiparato o |\n\n| | |direttore di sezione o di |\n\n| | |area nell'ambito del |\n\n| | |dipartimento della pubblica|\n\n| | |sicurezza; coordinatore di |\n\n| | |attivit\u00e0 complesse; |\n\n| | |dirigente di area in uffici|\n\n| | |territoriali con funzioni |\n\n|Direttore tecnico superiore | |finali; direttore di area |\n\n|Direttore tecnico capo |35 (60)*|di istituto di istruzione. |\n\n+------------------------------+--------+---------------------------+\n\n\n\n_*Incremento della dotazione entro il 1 gennaio 2027\" \n\n\n\n TABELLA 3 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella A, allegata al D.P.R. 24 aprile 1982, n. 338, recante: \"Ordinamento dei ruoli professionali dei sanitari della \nPolizia di Stato\". \n\n \"TABELLA A \n\nCARRIERA DEI MEDICI \n\nMedico, limitatamente alla frequenza \ndel corso di formazione iniziale 130 \nMedico principale \n\n\n\n\n\n\n\nLivello di fun- zione Qualifica Posti di qualifica Funzioni \n\n\n C Dirigente generale medico 1 Direttore centrale di sanit\u00e0 \n\n\n D Dirigente superiore medico 11 Consigliere mini- steriale aggiunto; direttore di servizio della direzione centrale di sanit\u00e0 e di ufficio di vigilanza a livello centrale; Direttore di ufficio di coordi- namento sanitario interregionale \n\n\n E Primo dirigente medico 36 Direttore di divisione nella direzione centrale di sanit\u00e0; dirigente di ufficio sanitario periferico di parti- colare rilevanza e di ufficio di vigilanza periferico; vice consigliere ministe- riale; presidente di commissioni mediche o medico-legali \n\n\n Medico superiore Medico capo 185 Vice direttore di ufficio di rango divisionale o di ufficio equiparato; direttore di ufficio sanitario peri- ferico; coordi- natore di attivit\u00e0 sanitaria complessa; componente di Commis- sioni mediche o medico-legali \n\n\n\n\n\n\n\n\nCARRIERA DEI MEDICI VETERINARI \n\nMedico veterinario, limitatamente alla frequenza \ndel corso di formazione iniziale 5 \nMedico veterinario principale \n\n\n\n\n\n\n\nLivello di fun- zione Qualifica Posti di quali- fica Funzioni \n\n\n E Primo dirigente medico veteri- nario 1 Vice consi- gliere mini- steriale con funzioni di coordinamento dell'attivit\u00e0 medico-vete- rinaria sul territorio \n\n\n Medico veterinario superiore Medico veterinario capo 7 Direttore di ufficio di medicina veteri- naria terri- toriale di particolare rilevanza; coordinatore di attivit\u00e0 medico veterinarie complesse.\" \n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 4 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella A, allegata al D.P.R. 30 aprile 1987, n. 240, recante: \"Nuovo ordinamento della Banda della Polizia di Stato\" \n\n \"TABELLA A \n\n\n\nORGANIZZAZIONE STRUMENTALE \n\nL'organizzazione strumentale \u00e8 la seguente: \n\nn. 3 Flauti \nn. 1 Ottavino \nn. 3 Oboe \nn. 1 Corno inglese \nn. 2 Clarinetti piccoli Mib \nn. 22 Clarinetti soprani Sib \nn. 4 Clarinetti contralti Mib \nn. 3 Clarinetti bassi Sib \nn. 2 Fagotti \nn. 1 Saxofono soprano Sib \nn. 4 Saxofoni contralti Mib \nn. 2 Saxofoni tenori Sib \nn. 2 Saxofoni baritoni Mib \nn. 1 Saxofono basso Sib \nn. 8 Corni \nn. 4 Trombe Sib \nn. 2 Trombe Fa-Mib \nn. 4 Tromboni tenori \nn. 1 Trombone basso in Fa \nn. 2 Flicorni sopranini Mib \nn. 4 Flicorni soprani Sib \nn. 2 Flicorni contralti Mib \nn. 3 Flicorni tenori Sib \nn. 3 Flicorni bassi Sib \nn. 2 Flicorni bassi gravi in Fa \nn. 4 Flicorni c/bassi Sib \nn. 3 Contrabbassi a corde \nn. 1 Pianoforte \nn. 1 Chitarra \nn. 1 Arpa \nn. 1 Timpano \nn. 2 Tamburi \nn. 2 Piatti \nn. 2 Grancasse \n\n\nNota: continuano a far parte dell'organizzazione strumentale della banda della Polizia di Stato, fino al collocamento a riposo degli attuali titolari, i seguenti strumenti: \n1) 2\u00b0 Clarinetto piccolo Lab \n2) 2\u00b0 Saxofono soprano Sib \n3) 1\u00aa Tromba in Sib basso \n\n\n TABELLA 5 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella B, allegata al D.P.R. 30 aprile 1987, n. 240, recante: \"Nuovo ordinamento della Banda della Polizia di Stato\". \n\n \"TABELLA B \n\n\n\n\nRIPARTIZIONE DEGLI STRUMENTI \n\n\n\nPrime parti A - n. 11 \n\n\n1) 1\u00b0 Flauto \n2) 1\u00b0 Oboe \n3) 1\u00b0 Clarinetto piccolo Mib \n4) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib solista n. 1 \n5) 1\u00b0 Corno \n6) 1\u00aa Tromba Sib \n7) 1\u00b0 Trombone tenore \n8) 1\u00b0 Flicorno sopranino Mib con l'obbligo della 1\u00aa cornetta \n9) 1\u00b0 Flicorno soprano Sib con l'obbligo della 1\u00aa cornetta e della \nfila \n10) 1\u00b0 Flicorno tenore Sib con l'obbligo del 1\u00b0 flicorno basso \n11) 1\u00b0 Flicorno basso Sib \n\n\n\nPrime parti B - n. 17 \n\n\n1) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib spalla n. 2 \n2) 2\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 1 \n3) 1\u00b0 Clarinetto contralto Mib \n4) 1\u00b0 Clarinetto basso Sib \n5) 1\u00b0 Fagotto \n6) Saxofono soprano Sib con l'obbligo del saxofono contralto Mib \n7) 1\u00b0 Saxofono contralto Mib \n8) 1\u00b0 Saxofono tenore Sib \n9) 3\u00b0 Corno con l'obbligo del primo \n10) 1\u00aa Tromba in Fa-Mib con l'obbligo della tromba Sib \n11) 2\u00b0 Flicorno sopranino Mib con l'obbligo della 1\u00aa cornetta e della \nfila \n12) 1\u00b0 Flicorno contrabbasso Sib \n13) 1\u00b0 Contrabbasso con l'obbligo della 5\u00aa corda (*) \n14) Pianoforte con l'obbligo di tutti gli strumenti a tastiera e \ncompiti di archivio \n15) Arpa con compiti di archivio \n16) Timpano con l'obbligo del tamburo e di altri strumenti a percussione (xilofono, vibrafono, marimba, campanelli, etc.) \n17) Strumenti a percussione e grancassa (xilofono, vibrafono, \nmarimba, campanelli, etc.) con l'obbligo dei timpani \n\nSeconde parti A - n. 18 \n\n1) Ottavino con l'obbligo del flauto \n2) Corno inglese con l'obbligo dell'oboe \n3) 2\u00b0 Clarinetto piccolo Mib con l'obbligo del clarinetto piccolo \nLab \n4) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 3 \n5) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 4 \n6) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 5 \n7) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 6 \n8) 2\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 2 \n 9) 2\u00b0 Saxofono contralto Mib con l'obbligo del saxofono soprano Sib 10) 1\u00b0 Saxofono baritono Mib \n11) 2\u00b0 Corno \n12) 2\u00aa Tromba Sib con l'obbligo del trombino Sib / La \n13) 2\u00b0 Flicorno soprano Sib con l'obbligo della cornetta \n14) 1\u00b0 Flicorno contralto Mib con l'obbligo della cornetta \n15) 2\u00b0 Flicorno tenore Sib con l'obbligo del flicorno basso \n16) 1\u00b0 Flicorno basso grave in Fa \n17) Chitarra con l'obbligo della chitarra bassa e con compiti di \narchivio \n18) 1\u00b0 Tamburo con l'obbligo della sostituzione dei timpani e di ogni \naltro strumento a percussione \n\nSeconde parti B - n. 18 \n\n1) 2\u00b0 Flauto con l'obbligo dell'ottavino \n2) 2\u00b0 Oboe con l'obbligo del corno inglese \n3) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 7 \n4) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 8 \n5) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 9 \n6) 1\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 10 \n7) 2\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 3 \n8) 2\u00b0 Clarinetto contralto Mib \n9) 2\u00b0 Clarinetto basso Sib \n10) 2\u00b0 Fagotto con l'obbligo del controfagotto \n11) 4\u00b0 Corno con l'obbligo del secondo \n12) 2\u00aa Tromba in Fa-Mib con l'obbligo della tromba Sib \n13) 2\u00b0 Trombone tenore \n14) Trombone basso in Fa \n15) 2\u00b0 Flicorno basso Sib \n16) 2\u00b0 Flicorno contrabbasso Sib \n17) 2\u00b0 Contrabbasso con l'obbligo della 5\u00aa corda (*) \n18) 1\u00b0 Piatti con l'obbligo della grancassa e di ogni altro strumento a percussione esclusi: timpano, vibrafono, xilofono, marimba, \ncampanelli \n\nTerze parti A - n. 18 \n1) 3\u00b0 Flauto con l'obbligo dell'ottavino \n2) 3\u00b0 Oboe con l'obbligo del corno inglese \n3) 2\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 4 \n4) 2\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 5 \n5) 2\u00b0 Clarinetto soprano Sib n. 6 \n6) 3\u00b0 Clarinetto contralto Mib \n7) 3\u00b0 Saxofono contralto Mib \n8) 2 \u00b0 Saxofono tenore Sib \n9) Saxofono basso Sib \n10) 5\u00b0 Corno con l'obbligo della fila \n11) 7\u00b0 Corno con l'obbligo della fila \n12) 3\u00aa Tromba Sib con l'obbligo del trombino in Sib / La \n13) 3\u00b0 Trombone tenore \n14) 3\u00b0 Flicorno soprano Sib con obbligo della cornetta \n15) 3\u00b0 Flicorno tenore Sib con l'obbligo del flicorno basso \n16) 2\u00b0 Flicorno basso grave in Fa \n17) 3\u00b0 Flicorno contrabbasso Sib \n8) 3\u00b0 Contrabbasso con l'obbligo della 5\u00aa corda (*) \n\nTerze parti B - n. 21 \n1) 2\u00b0 Clarinetto Soprano Sib n. 7 \n2) 2\u00b0 Clarinetto Soprano Sib n. 8 \n3) 2\u00b0 Clarinetto Soprano Sib n. 9 \n4) 2\u00b0 Clarinetto Soprano Sib n. 10 \n5) 2\u00b0 Clarinetto Soprano Sib n. 11 \n6) 2\u00b0 Clarinetto Soprano Sib n. 12 \n7) 4\u00b0 Clarinetto contralto Mib \n8) 3\u00b0 Clarinetto basso Sib con l'obbligo del clarinetto contrabbasso Sib \n9) 4\u00b0 Saxofono contralto Mib \n10) 2\u00b0 Saxofono baritono Mib con l'obbligo del saxofono basso \n11) 6\u00b0 Corno con l'obbligo della fila \n12) 8\u00b0 Corno con l'obbligo della fila \n13) 4\u00aa Tromba Sib \n14) 4\u00b0 Trombone tenore \n15) 4\u00b0 Flicorno soprano Sib con l'obbligo della cornetta \n16) 2\u00b0 Flicorno contralto Mib con l'obbligo della cornetta \n17) 3\u00b0 Flicorno basso Sib \n18) 4\u00b0 Flicorno contrabbasso Sib \n19) 2\u00b0 Tamburo con l'obbligo di ogni altro strumento a percussione \nesclusi: timpano, vibrafono, xilofono, marimba, campanelli \n20) 2\u00b0 Piatti con l'obbligo di ogni altro strumento a percussione \nesclusi: timpano, vibrafono, xilofono, marimba, campanelli \n21) 2\u00aa grancassa con l'obbligo di ogni altro strumento a percussione esclusi: timpano, vibrafono, xilofono, marimba, campanelli \n(*) Nota: Gli orchestrali degli strumenti di contrabbasso a corde allorquando sono chiamati a svolgere servizi istituzionali o cerimonie che prevedono l'esecuzione di attivit\u00e0 musicali in piedi sono impiegati nelle mansioni di esecutori di tamburi imperiali. \n\n\n\n TABELLA 6 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella C, allegata al D.P.R. 30 aprile 1987, n. 240, recante: \"Nuovo ordinamento della Banda della Polizia di Stato\". \n\n \"TABELLA C \n\n\n\n\n\n\n\nStrumenti 1A 1B 2A 2B 3A 3B \n\n\n3 Flauti 1 1 1 \n\n\n1 Ottavino 1 \n\n\n3 Oboe 1 1 1 \n\n\n1 Corno inglese 1 \n\n\n2 Clarinetti piccoli Mib 1 1 \n\n\n22 Clarinetti soprani Sib 1 2 5 5 3 6 \n\n\n4 Clarinetti contralti Mib 1 1 1 1 \n\n\n3 Clarinetti bassi Sib 1 1 1 \n\n\n2 Fagotti 1 1 \n\n\n1 Saxofono soprano Sib 1 \n\n\n4 Saxofoni contralti Mib 1 1 1 1 \n\n\n2 Saxofoni tenori Sib 1 1 \n\n\n2 Saxofoni baritoni Mib 1 1 \n\n\n1 Saxofono basso Sib 1 \n\n\n8 Corni 1 1 1 1 2 2 \n\n\n4 Trombe Sib 1 1 1 1 \n\n\n2 Trombe Fa-Mib 1 1 \n\n\n4 Tromboni tenori 1 1 1 1 \n\n\n1 Trombone basso in Fa 1 \n\n\n2 Flicorni sopranini Mib 1 1 \n\n\n4 Flicorni soprani Sib 1 1 1 1 \n\n\n2 Flicorni contralti Mib 1 1 \n\n\n3 Flicorni tenori Sib 1 1 1 \n\n\n3 Flicorni bassi Sib 1 1 1 \n\n\n2 Flicorni bassi gravi in Fa 1 1 \n\n\n4 Flicorni contrabbassi Sib 1 1 1 1 \n\n\n3 Contrabbassi a corde 1 1 1 \n\n\n1 Pianoforte 1 \n\n\n1 Chitarra 1 \n\n\n1 Arpa 1 \n\n\n1 Timpano 1 \n\n\n2 Tamburi 1 1 \n\n\n2 Piatti 1 1 \n\n\n2 Grancasse 1 1\" \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 7 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella F, allegata al D.P.R. 30 aprile 1987, n. 240, recante: \"Nuovo ordinamento della Banda della Polizia di Stato\". \n\n \"TABELLA F \n\n(EQUIPARAZIONE TRA LE QUALIFICHE DEL PERSONALE DELLA BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO E QUELLE DEL PERSONALE CHE ESPLETA ATTIVIT\u00c0 TECNICOSCIENTIFICA O TECNICA) \n\n\n\n\n\n\nQualifiche del personale della Banda Musicale della Polizia Di Stato Qualifiche del personale che espleta attivit\u00e0 tecnico-scientifica o tecnica \n\n\nOrchestrale ispettore tecnico Ispettore tecnico \n\n\nOrchestrale ispettore capo tecnico Ispettore capo tecnico \n\n\nOrchestrale ispettore superiore tecnico Ispettore superiore tecnico \n\n\nOrchestrale primo livello Sostituto direttore tecnico \n\n\nMaestro vice direttore - direttore tecnico principale Direttore tecnico principale \n\n\nMaestro vice direttore - direttore tecnico capo Direttore tecnico capo \n\n\nMaestro direttore - direttore tecnico capo Direttore tecnico capo \n\n\nMaestro direttore - direttore tecnico superiore Direttore tecnico superiore \n\n\nMaestro direttore - primo dirigente tecnico Primo Dirigente tecnico \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 8 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nSostituisce la Tabella G, allegata al D.P.R. 30 aprile 1987, n. 240, recante: \"Nuovo ordinamento della Banda della Polizia di Stato\". \n\n \"TABELLA G \n\n(PROGRESSIONE DI CARRIERA DEL PERSONALE DELLA BANDA MUSICALE DELLA \nPOLIZIA DI STATO) \n\n\n\n\n\n +---------------------------------------------------+\n\n | ANNI DI PERMANENZA NELLA QUALIFICA |\n\n+-----------------------------------------------------------------+\n\n| | | | Orchestrale | |\n\n| | Orchestrale | Orchestrale | Ispettore | Orche- |\n\n| QUALIFICHE | Ispettore | Ispettore |Tecnico Supe-|strale - |\n\n| | Tecnico | Tecnico Capo| riore |I Livello|\n\n+=========+===+=============+=============+=============+=========+\n\n|III PARTE| B | 7(*) | 8 | 4 | (**) |\n\n+---------+---+-------------+-------------+-------------+---------+\n\n| | A | 7(*) | 6 | 4 | (**) |\n\n+---------+---+-------------+-------------+-------------+---------+\n\n|II PARTE | B | -- | 8(*) | 4 | (**) |\n\n+---------+---+-------------+-------------+-------------+---------+\n\n| | A | -- | 6(*) | 4 | (**) |\n\n| I PARTE | B | -- | 2(*) | 4 | (**) |\n\n+---------+---+-------------+-------------+-------------+---------+\n\n| | A | -- | -- | 2(*) | (**) |\n\n+---------+---+-------------+-------------+-------------+---------+\n\n\n(*) Qualifica di ingresso.\n(**) Fino al compimento del limite di et\u00e0.\n\n\n\n TABELLA 9 \n (Articolo 3, comma 1) \n\nIntroduce la Tabella G-bis, allegata al D.P.R. 30 aprile 1987, n. 240, recante: \"Nuovo ordinamento della Banda della Polizia di Stato\". \n\n \"TABELLA G-bis \n\n(PROGRESSIONE DI CARRIERA DEL MAESTRO DIRETTORE DELLA BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO) \n\n\n\n\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| ANNI DI PERMANENZA NELLA QUALIFICA |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| | Maestro direttore - |Maestro direttore -|\n\n| Maestro direttore - | direttore tecnico | primo dirigente |\n\n|direttore tecnico capo | superiore | tecnico |\n\n+-----------------------+-----------------------+-------------------+\n\n| 8 | 8 | (*) |\n\n+-----------------------+-----------------------+-------------------+\n\n(*) Fino al compimento del limite di et\u00e0.\n\n\n\n\n(PROGRESSIONE DI CARRIERA DEL VICE MAESTRO DIRETTORE DELLA BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO) \n\n\n\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| ANNI DI PERMANENZA NELLA QUALIFICA |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n| Vice maestro direttore - | Vice maestro direttore - |\n\n| direttore tecnico principale | direttore tecnico capo |\n\n+---------------------------------+---------------------------------+\n\n| 8 | (*) |\n\n+---------------------------------+---------------------------------+\n\n\n\n\n(*) Fino al compimento del limite di et\u00e0. \n\n\n\n TABELLA A \n (Articolo 2, comma 1, lettera n) \n\n\n\n\n\n\n\n Qualifica Anticipazione Tempo di riduzioni \n\n\n Assistente capo Parametro di assistente capo + 5 Un anno \n\n\n Assistente Capo Denominazione di \"coordinatore\" Un anno \n\n\nVice sovrintendente con sei anni nella qualifica Sovrintendente capo Un anno \n\n\nSovrintendente con sette anni nella qualifica Sovrintendente capo Due anni \n\n\nSovrintendente capo con tre, due, uno, zero anni nella qualifica Parametro di sovrintendente capo + 4 uno, due, tre, quattro anni \n\n\nSovrintendente capo con sette, sei, cinque, quattro anni nella qualifica Denominazione di \"coordinatore\" Uno, due, tre e quattro anni \n\n\nSostituto commissario con nove, dieci,undici, dodici anni nella qualifica Denominazione di \"coordinatore\" Uno, due, tre, quattro anni \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA B \n (Articolo 2, comma 1, lettera vv) \n\n\n\n\n\n\n\n Qualifica Anticipazione Tempo di riduzioni \n\n\n Assistente capo tecnico Parametro di assistente capo tecnico + 5 Un anno \n\n\n Assistente capo tecnico Denominazione di \"coordinatore\" Un anno \n\n\nVice sovrintendente tecnico con sei anni nella qualifica Sovrintendente capo tecnico Un anno \n\n\nSovrintendente tecnico con sette anni nella qualifica Sovrintendente capo tecnico Due anni \n\n\nSovrintendente capo tecnico con tre, due, uno, zero anni nella qualifica Parametro di sovrintendente capo tecnico + 4 Uno, due, tre, quattro anni \n\n\nSovrintendente capo tecnico con sette, sei, cinque,quattro anni nella qualifica Denominazione di \"coordinatore\" Uno, due, tre e quattro anni \n\n\nSostituto direttore tecnico con nove, dieci,undici, dodici anni nella qualifica Denominazione di \"coordinatore\" Uno, due, tre, quattro anni \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n CAPO II - REVISIONE DEI RUOLI DELL'ARMA DEI CARABINIERI \n\n\n Tabella 10 \n (Art. 9, comma 1, lettera f)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro I del decreto legislativo n. 66 del \n2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 11 \n (Art. 9, comma 1, lettera f)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro I del decreto legislativo n. 66 del \n2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 12 \n (Art. 9, comma 1, lettera f)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro I del decreto legislativo n. 66 del \n2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 13 \n (Art. 9, comma 1, lettera g)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro II del decreto legislativo n. 66 \ndel 2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 14 \n (Art. 9, comma 1, lettera g)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro II del decreto legislativo n. 66 \ndel 2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 15 \n (Art. 9, comma 1, lettera h)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro III del decreto legislativo n. 66 del 2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 16 \n (Art.9, comma 1, lettera h)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro III del decreto legislativo n. 66 del 2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 17 \n (Art. 9, comma 1, lettera h)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro III del decreto legislativo n. 66 del 2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 18 \n (Art. 9, comma 1, lettera i)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro IV del decreto legislativo n. 66 \ndel 2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 19 \n (Art. 9, comma 1, lettera l)) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro V del decreto legislativo n. 66 del \n2010 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n Tabella 20 \n (Art. 31, comma 1) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro VI del decreto legislativo n. 66 \ndel 2010 \n\nTabella 4 \nQuadro VI \n\n RUOLO FORESTALE DEGLI ISPETTORI DELL'ARMA DEI CARABINIERI1\n\n\n\n\n\n\n\n\n Grado Forma di avanzamento al grado superiore Anni di anzianit\u00e0 minima di grado richiesti per avanzamento \n\n\n1 2 3 \n\n\nLuogotenente - - \n\n\nMaresciallo Maggiore Scelta(a) 8 \n\n\nMaresciallo Capo Scelta(b) 8 \n\n\nMaresciallo Ordinario Anzianit\u00e0 7 \n\n\nMaresciallo Anzianit\u00e0 2 \n\n\n\n\n\n\n\n(a) secondo le modalit\u00e0 previste dall'articolo 2247-decies. \n(b) secondo le modalit\u00e0 previste dall'articolo 1295. \n\n\n\n--------------------\n\n\n \u00a01 In ragione della progressiva devoluzione di posizioni organiche \nai \ncorrispettivi ruoli dell'Arma dei carabinieri, all'esaurirsi della \ndotazione organica il presente ruolo \u00e8 da ritenersi soppresso \n\n\n Tabella 21 \n (Art. 31, comma 2) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro VII del decreto legislativo n. 66 del 2010 \n\nTabella 4 \nQuadro VII \n\n RUOLO FORESTALE DEI SOVRINTENDENTI DELL'ARMA DEI CARABINIERI1\n\n\n\n\n\n\n\n\n Grado Forma di avanzamento al grado superiore Anni di anzianit\u00e0 minima di grado richiesti per avanzamento \n\n\n1 2 3 \n\n\nBrigadiere Capo - - \n\n\nBrigadiere Anzianit\u00e0 5 \n\n\nVice Brigadiere Anzianit\u00e0 5 \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n----------------\n\n\n \u00a01 In ragione della progressiva devoluzione di posizioni organiche \nai \ncorrispettivi ruoli dell'Arma dei carabinieri, all'esaurirsi della \ndotazione organica il presente ruolo \u00e8 da ritenersi soppresso \n\n\n Tabella 22 \n (Art. 31, comma 3) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro VIII del decreto legislativo n. 66 del 2010 \n\nTabella 4 \nQuadro VIII \n\nRUOLO FORESTALE DEGLI APPUNTATI E CARABINIERI DELL'ARMA DEI CARABINIERI1\n\n\n\n\n\n\n\n\n Grado Forma di avanzamento al grado superiore Anni di anzianit\u00e0 minima di grado richiesti per avanzamento \n\n\n1 2 3 \n\n\nAppuntato Scelto - - \n\n\nAppuntato Anzianit\u00e0 4 \n\n\nCarabiniere Scelto Anzianit\u00e0 5 \n\n\nCarabiniere Anzianit\u00e0 5(a) \n\n\n\n\n\n\n\n(a): da computare quali anni di effettivo servizio, comprensivi del servizio prestato come allievo agente. \n\n\n\n--------------------\n\n\n \u00a01 In ragione della progressiva devoluzione di posizioni organiche \nai \ncorrispettivi ruoli dell'Arma dei carabinieri, all'esaurirsi della \ndotazione organica il presente ruolo \u00e8 da ritenersi soppresso \n\n\n Tabella 23 \n (Art. 31, comma 4) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro IX del decreto legislativo n. 66 \ndel 2010 \n\nTabella 4 \nQuadro IX \n\n RUOLO FORESTALE DEI PERITI DELL'ARMA DEI CARABINIERI1\n\n\n\n\n\n\n\n\n Grado Forma di avanzamento al grado superiore Anni di anzianit\u00e0 minima di grado richiesti per avanzamento \n\n\n1 2 3 \n\n\nPerito Superiore Scelto - - \n\n\nPerito Superiore Scelta(a) 8 \n\n\nPerito Capo Scelta(b) 8 \n\n\nPerito Anzianit\u00e0 7 \n\n\nVice Perito Anzianit\u00e0 2 \n\n\n\n\n\n\n\n(a) secondo le modalit\u00e0 previste dall'articolo 2247-undecies. \n(b) secondo le modalit\u00e0 previste dall'articolo 2247-duodecies. \n\n--------------- \n \u00a01 In ragione della progressiva devoluzione di posizioni organiche \nai \ncorrispettivi ruoli dell'Arma dei carabinieri, all'esaurirsi della \ndotazione organica il presente ruolo \u00e8 da ritenersi soppresso \n\n\n Tabella 24 \n (Art. 31, comma 5) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro X del decreto legislativo n. 66 del \n2010 \n\nTabella 4 \nQuadro X \n\n RUOLO FORESTALE DEI REVISORI DELL'ARMA DEI CARABINIERI1\n\n\n\n\n\n\n\n\n Grado Forma di avanzamento al grado superiore Anni di anzianit\u00e0 minima di grado richiesti per avanzamento \n\n\n1 2 3 \n\n\nRevisore Capo - - \n\n\nRevisore Anzianit\u00e0 5 \n\n\nVice Revisore Anzianit\u00e0 5 \n\n\n\n\n\n\n\n\n------------- \n \u00a01 In ragione della progressiva devoluzione di posizioni organiche \nai \ncorrispettivi ruoli dell'Arma dei carabinieri, all'esaurirsi della \ndotazione organica il presente ruolo \u00e8 da ritenersi soppresso \n\n\n Tabella 25 \n (Art. 31, comma 6) \nSostituisce la Tabella 4 - Quadro XI del decreto legislativo n. 66 \ndel 2010 \n\nTabella 4 \nQuadro XI \n\nRUOLO FORESTALE DEGLI OPERATORI E COLLABORATORI DELL'ARMA DEI CARABINIERI1\n\n\n\n\n\n\n\n\n Grado Forma di avanzamento al grado superiore Anni di anzianit\u00e0 minima di grado richiesti per avanzamento \n\n\n1 2 3 \n\n\nCollaboratore Capo - - \n\n\nCollaboratore Anzianit\u00e0 4 \n\n\nOperatore Scelto Anzianit\u00e0 5 \n\n\nOperatore Anzianit\u00e0 5(a) \n\n\n\n\n\n\n\n(a): da computare quali anni di effettivo servizio, comprensivi del periodo di frequenza del corso. \n\nIn ragione della progressiva devoluzione di posizioni organiche ai corrispettivi ruoli dell'Arma dei carabinieri, all'esaurirsi della \ndotazione organica il presente ruolo \u00e8 da ritenersi soppresso \n\n\n\n CAPO III - REVISIONE DEI RUOLI DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA \n\n TABELLA 26 \n (Art. 33, comma 2) \n\nSostituisce la tabella A del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 199 \n\n \"TABELLA A \n (Art. 1) \n ORDINAMENTO GERARCHICO DEI RUOLI E CORRISPONDENZA DEI GRADI E \n DELLE QUALIFICHE DEL PERSONALE NON DIRIGENTE E NON DIRETTIVO DELLE FORZE DI POLIZIA. \n\n\n\n\n\n\n\n RUOLO CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA ARMA DEI CARA- BINIERI POLI- ZIA DI STATO POLIZIA PENI- TEN- ZIARIA CORPO FORE- STALE DELLO STATO \n\n\n ISPETTORI Luogotenente cariche speciali Luogotenente Maresciallo Aiutante Maresciallo Capo Maresciallo Ordinario Maresciallo Luogo- tenente carica spe- ciale Luogo- tenente Mare- sciallo Mag- giore Mare- sciallo Capo Mare- sciallo Ordi- nario Mare- sciallo Sosti- tuto Commis- sario \"coordi- natore\" Sosti- tuto Commis- sario Ispet- tore Supe- riore Ispet- tore Capo Ispet- tore Vice Ispet- tore Sosti- tuto Commis- sario \"coordi- natore\" Sosti- tuto Commis- sario Ispet- tore Supe- riore Ispet- tore Capo Ispet- tore Vice Ispet- tore Ispettore Superiore Scelto Ispettore Superiore Ispettore Capo Ispettore Vice Ispet- tore \n\n\n SOVRIN- TENDENTI Brigadiere Capo quali- fica speciale Brigadiere Capo Brigadiere Vice Briga- diere Briga- diere Capo quali- fica spe- ciale Briga- diere Capo Briga- diere Vice Briga- diere Sovrin- ten- dente Capo \"coordi- natore\" Sovrin- ten- dente Capo Sovrin- ten- dente Vice So- vrin- ten- dente Sovrin- ten- dente Capo \"coordi- natore\" Sovrin- ten- dente Capo Sovrin- ten- dente Vice So- vrin- ten- dente Sovrin- tendente Capo Sovrin- tendente Vice Sovrinten- dente \n\n\n APPUNTATI ASSISTENTI FINANZIERI CARABINIERI AGENTI GUARDIE Appuntato Scelto qualifica speciale Appuntato Scelto Appuntato Finanziere Scelto Finanziere Appuntato Scelto qualifica speciale Appuntato Scelto Appuntato Carabi- niere Scelto Carabi- niere Assi- stente Capo \"coordi- natore\" Assi- stente Capo Assi- stente Agente Scelto Agente Assi- stente Capo \"coordi- natore\" Assi- stente Capo Assi- stente Agente Scelto Agente Assistente Capo Assistente Guardia Scelta Guardia \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 27 \n (Art. 33, comma 2) \n\nSostituisce la tabella B del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 199 \n\n \"TABELLA B \n (art. 10, comma 1) \n\n PROGRESSIONE DI CARRIERA PER IL PERSONALE APPARTENENTE AL RUOLO \n \"APPUNTATI E FINANZIERI\" \n\n\n\n\n\n\n\n+-----------------------------+------------------+------------------+\n\n| GRADO | | |\n\n|-----------------------------| | |\n\n| | | | FORME DI |\n\n|DA | A | REQUISITI | AVANZAMENTO |\n\n+--------------+--------------+------------------+------------------+\n\n| | |4 anni e 6 mesi di| |\n\n| |Finanziere |permanenza nel | |\n\n|Finanziere |scelto |grado | ad anzianit\u00e0 |\n\n+--------------+--------------+------------------+------------------+\n\n| | |5 anni di | |\n\n|Finanziere | |permanenza nel | |\n\n|scelto |Appuntato |grado | ad anzianit\u00e0 |\n\n+--------------+--------------+------------------+------------------+\n\n| | |4 anni di | |\n\n| |Appuntato |permanenza nel | |\n\n|Appuntato |scelto |grado | ad anzianit\u00e0 |\n\n+--------------+--------------+------------------+------------------+\n\n|Appuntato | | | |\n\n|scelto | | | |\n\n+--------------+--------------+------------------+------------------+\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 28 \n (Art. 33, comma 2) \n\nSostituisce la tabella C del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 199 \n\n \"TABELLA C \n (art. 15, comma 2) \n\n SUCCESSIONE GERARCHICA NEI VARI GRADI DEI SINGOLI RUOLI ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA. \n\n\n\n\n\n =============================================================\n\n | R U O L O | G R A D O |\n\n \n\n +=================================+=========================+ \n\n \n\n | | LUOGOTENENTE |\n\n | | MARESCIALLO AIUTANTE |\n\n | \"ISPETTORI\" | MARESCIALLO CAPO |\n\n | | MARESCIALLO ORDINARIO |\n\n | | MARESCIALLO |\n\n \n\n +---------------------------------+-------------------------+ \n\n \n\n | | BRIGADIERE CAPO |\n\n | \"SOVRINTENDENTI\" | BRIGADIERE |\n\n | | VICE BRIGADIERE |\n\n \n\n +---------------------------------+-------------------------+ \n\n\n\n\n\n TABELLA 29 \n (Art. 33, comma 2) \n\nSostituisce la tabella D/1 del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. \n 199 \n\n \"TABELLA D/1 \n (art. 52, comma 2) \n\n PROGRESSIONE DI CARRIERA PER GLI APPARTENENTI AL RUOLO \n \"SOVRINTENDENTI\" \n\n\n\n\n\n\n\n+----------------------------+-------------+------------------------+\n\n| GRADO | REQUISITI | FORME D'AVANZAMENTO |\n\n+----------------------------+-------------+------------------------+\n\n| DA | A | | |\n\n+--------------+-------------+-------------+------------------------+\n\n| | | 5 ANNI DI | |\n\n| VICE | | PERMANENZA | |\n\n| BRIGADIERE | BRIGADIERE | NEL GRADO | AD ANZIANIT\u00c0 |\n\n+--------------+-------------+-------------+------------------------+\n\n| | | 5 ANNI DI | |\n\n| | BRIGADIERE | PERMANENZA | |\n\n| BRIGADIERE | CAPO | NEL GRADO | AD ANZIANIT\u00c0 |\n\n+--------------+-------------+-------------+------------------------+\n\n| BRIGADIERE | | | |\n\n| CAPO | | | |\n\n+--------------+-------------+-------------+------------------------+\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 30 \n (Art. 33, comma 2) \n\nSostituisce la tabella D/2 del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. \n 199 \n\n \"TABELLA D/2 \n (art. 52, comma 2) \n\n PROGRESSIONE DI CARRIERA DEGLI APPARTENENTI AL RUOLO \"ISPETTORI\" \n\n\n\n\n\n\n\n+---------------------------------+-------------------+-------------+\n\n| | | F O R M E |\n\n| G R A D O | | D' A V A N |\n\n| | R E Q U I S I T I |Z A M E N T O|\n\n+---------------------------------+-------------------+-------------+\n\n| DA | A | | |\n\n+---------------+-----------------+-------------------+-------------+\n\n| | | 2 ANNI DI | |\n\n| | MARESCIALLO | PERMANENZA NEL | |\n\n| MARESCIALLO | ORDINARIO | GRADO |AD ANZIANIT\u00c0|\n\n+---------------+-----------------+-------------------+-------------+\n\n| | | 7 ANNI DI | |\n\n| MARESCIALLO | | PERMANENZA NEL | |\n\n| ORDINARIO |MARESCIALLO CAPO | GRADO |AD ANZIANIT\u00c0|\n\n+---------------+-----------------+-------------------+-------------+\n\n| | | 8 ANNI DI | |\n\n| MARESCIALLO | MARESCIALLO | PERMANENZA NEL | |\n\n| CAPO | AIUTANTE | GRADO | A SCELTA |\n\n+---------------+-----------------+-------------------+-------------+\n\n| | | 8 ANNI DI | |\n\n| MARESCIALLO | | PERMANENZA NEL | |\n\n| AIUTANTE | LUOGOTENENTE | GRADO | A SCELTA |\n\n+---------------+-----------------+-------------------+-------------+\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 31 \n (Art. 33, comma 2) \n\nSostituisce la tabella G del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 199 \n\n \"TABELLA G \n (Art. 72) \n\n PERIODI MINIMI DI PERMANENZA NEL GRADO PER LA PROGRESSIONE DI \n CARRIERA DEGLI ESECUTORI DELLA BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI \n FINANZA (1) \n\n\n\n\n\n\n=====================================================================\n\n| | Anzianit\u00e0 minima di grado (anni) |\n\n| |---------------------------------------|\n\n| | Parte |\n\n| |---------------------------------------|\n\n| | 1^ A | 1^ B | 2^ A | 2^ B |3^ A |3^ B |\n\n+===========================+======+======+======+======+=====+=====+\n\n|da MARESCIALLO ORDINARIO a | | | | | | |\n\n|MARESCIALLO CAPO | - | - | - | - | 7 | 7 |\n\n+---------------------------+------+------+------+------+-----+-----+\n\n|da MARESCIALLO CAPO a | | | | | | |\n\n|MARESCIALLO AIUTANTE | - | 2 | 6 | 8 | 6 | 8 |\n\n+---------------------------+------+------+------+------+-----+-----+\n\n|da MARESCIALLO AIUTANTE a | | | | | | |\n\n|LUOGOTENENTE | 2 | 4 | 4 | 4 | 4 | 4 |\n\n+---------------------------+------+------+------+------+-----+-----+\n\n\n\n\n\n(1) Le disposizioni sull'attribuzione della qualifica di \"cariche speciali\" di cui all'articolo 34 del presente decreto si applicano al personale del ruolo esecutori dopo due anni di permanenza nel grado. \n\n\n TABELLA 32 \n (Art. 34, comma 2) \n\nSostituisce le tabelle 1, 2 e 3 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n TABELLA 33 \n (Art. 34, comma 2) \n\nSostituisce la tabella 4 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n TABELLA 34 \n (Art. 34, comma 2) \n\nSostituisce la tabella 5 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n TABELLA 35 \n (Art. 34, comma 2) \n\nSostituisce la Tabella 6 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69 \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n TABELLA 36 \n (Art. 35, comma 2) \n\nSostituisce la tabella G allegata al decreto legislativo 27 febbraio 1991, n. 79 \n\n Tabella G \n\n(Gradualit\u00e0 delle promozioni degli ufficiali della banda della Guardia di finanza) \n\n\n\n+---------------------------------+---------------------------------+\n\n| | Anzianit\u00e0 minima di servizio |\n\n| | dalla nomina (anni) |\n\n| |---------------------------------|\n\n| | Vice Direttore | Direttore |\n\n+---------------------------------+----------------+----------------+\n\n| da tenente a capitano | 5 | - |\n\n+---------------------------------+----------------+----------------+\n\n| da capitano a maggiore | 5 | - |\n\n+---------------------------------+----------------+----------------+\n\n|da maggiore a tenente colonnello | - | 8 |\n\n+---------------------------------+----------------+----------------+\n\n| da tenente colonnello a | | |\n\n| colonnello | - | 8 |\n\n+---------------------------------+----------------+----------------+\n\n\n\n\n CAPO IV - REVISIONE DEI RUOLI DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA \n\n\n TABELLA 37 \n (Art. 44, comma 1) \n\nSostituisce la tabella A allegata al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443 \n\n \"TABELLA A \n (Art. 1, comma 3) \n\n DOTAZIONI ORGANICHE DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA \n\n\n\n====================================================================\n\n| RUOLI | QUALIFICHE | Dotazione organica |\n\n|--------------------+---------------------+-----------------------|\n\n| | |Uomini|Donne| Totale |\n\n+====================+=====================+======+=====+==========+\n\n| |sostituto commissario| 590 | 50 | 640 |\n\n| |---------------------+------+-----+----------|\n\n| | Ispettore superiore | | | |\n\n| |---------------------| | | |\n\n| Ruolo Ispettori | Ispettore capo |2.640 | 375 | 3015* |\n\n| |---------------------| | | |\n\n| | Ispettore | | | |\n\n| |---------------------| | | |\n\n| | Vice ispettore | | | |\n\n+--------------------+---------------------+------+-----+----------+\n\n| | Sovrintendente capo | | | |\n\n| |---------------------| | | |\n\n|Ruolo Sovrintendenti| Sovrintendente |4.140 | 360 | 4500** |\n\n| |---------------------| | | |\n\n| | Vice sovrintendente | | | |\n\n+--------------------+---------------------+------+-----+----------+\n\n| | Assistente capo | | | |\n\n| |---------------------| | | |\n\n| Ruolo Agenti/ | Assistente |29.300|3.032|32.332****|\n\n| assistenti |---------------------| | | |\n\n| | Agente scelto | | | |\n\n| |---------------------| | | |\n\n| | Agente | | | |\n\n+-------------------------------------------------------+----------+\n\n| TOTALE |40.487****|\n\n+------------------------------------------------------------------+\n\n|*dotazione da incrementare di n. 535 unit\u00e0; ** dotazione da |\n\n|incrementare di n. 800 unit\u00e0; **** dotazione da ridurre in |\n\n|considerazione degli aumenti precedenti (consistenza organica |\n\n|complessiva inferiore per assicurare il principio dell'invarianza |\n\n|di spesa) |\n\n+------------------------------------------------------------------+\n\n\n\n\n\n TABELLA 38 \n (Art. 44, comma 2) \n\nSostituisce le tabelle D ed E allegate al decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146 \n\n \"TABELLA D \n (Art. 5, comma 2) \n\nDOTAZIONI ORGANICHE CARRIERA DEI FUNZIONARI DEL CORPO DI POLIZIA \nPENITENZIARIA \n\n\n\n\n\n\n====================================================================\n\n| RUOLI | QUALIFICHE | Dotazione organica |\n\n+===========+=================================+====+===============+\n\n| |Dirigente superiore | 5 | |\n\n| |---------------------------------+----| |\n\n| |Primo dirigente | 96 | |\n\n| |---------------------------------+----| |\n\n| Carriera |Commissario coordinatore | | |\n\n| dei fun- |superiore, commissario | | Totale ruolo |\n\n| zionari |coordinatore |299 | 715 |\n\n| |---------------------------------+----| |\n\n| |Commissario capo, commissario, | | |\n\n| |vice commissario |315 | |\n\n+-----------+---------------------------------+----+---------------+\n\n\n\n\n\n TABELLA 39 \n (Art. 44, comma 3) \n\nSostituisce la tabella A di cui all'allegato I del decreto legislativo 9 settembre 2010, n. 162 \n\n \"TABELLA A \n (Allegato I previsto dall'articolo 1) \n\nDOTAZIONI ORGANICHE DEI RUOLI TECNICI DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA BANCA DATI DNA \n\n\n\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n|ORGANICO |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|RUOLO DEGLI AGENTI E ASSISTENTI TECNICI |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|Agente Tecnico | |\n\n|Agente Scelto Tecnico | |\n\n|Assistente Tecnico | |\n\n|Assistente Capo Tecnico | |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|TOTALE 12 |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|RUOLO DEI SOVRINTENDENTI TECNICI |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|Vice Sovrintendente Tecnico | | |\n\n|Sovrintendente Tecnico | | |\n\n|Sovrintendente Capo Tecnico | | |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|TOTALE | 18 |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|RUOLI DEGLI ISPETTORI TECNICI |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|Qualifiche | Informatico | Biologo |\n\n|-----------------------------+----------------------+--------------|\n\n|Sostituto Direttore | 2 | 2 |\n\n|-----------------------------+----------------------+--------------|\n\n|Ispettore Superiore Tecnico | | |\n\n|Ispettore Capo Tecnico | 10 | 14 |\n\n|Ispettore Tecnico | | |\n\n|Vice Ispettore Tecnico | | |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|TOTALE 28 |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n| RUOLI DEI DIRETTORI TECNICI |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|Qualifiche | Informatico | Biologo |\n\n|-----------------------------+----------------------+--------------|\n\n|Direttore Tecnico, | | |\n\n|limitatamente frequenza corso| | |\n\n|Direttore Capo Tecnico | 3 | 11 |\n\n|Direttore Coordinatore | | |\n\n|Tecnico | | |\n\n|Direttore coordinatore | | |\n\n|superiore Tecnico | | |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|TOTALE 14 |\n\n|-------------------------------------------------------------------|\n\n|Totale complessivo 72 |\n\n+-------------------------------------------------------------------+\n\n\n\n\n TABELLA 40 \n (Art. 44, comma 3) \n\nSostituisce la tabella B di cui all'allegato II del decreto legislativo 9 settembre 2010, n. 162 \n\n \"TABELLA B \n (Allegato II previsto dall'articolo 2) \n\nEquiparazione tra le qualifiche del personale che espleta funzioni di polizia e quelle del personale che espleta attivit\u00e0 tecniche Banca dati DNA \n\n\n\n\n\nQualifiche del personale che espleta funzioni di polizia Qualifiche del personale che espleta attivit\u00e0 tecnico-scientifiche o tecniche \n\n\nAgente Agente tecnico \n\n\nAgente scelto Agente scelto tecnico \n\n\nAssistente Assistente tecnico \n\n\nAssistente capo Assistente capo tecnico \n\n\nVice sovrintendente Vice sovrintendente tecnico \n\n\nSovrintendente Sovrintendente tecnico \n\n\nSovrintendente capo Sovrintendente capo tecnico \n\n\nVice ispettore Vice ispettore tecnico \n\n\nIspettore Ispettore tecnico \n\n\nIspettore capo Ispettore capo tecnico \n\n\nIspettore superiore Ispettore superiore tecnico \n\n\nSostituto commissario Sostituto direttore tecnico \n\n\nCommissario Direttore tecnico \n\n\nCommissario capo Direttore tecnico capo \n\n\nCommissario coordinatore Direttore tecnico coordinatore \n\n\nCommissario coordinatore superiore Direttore tecnico superiore \n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA 41 \n (Art. 44, comma 4) \n\nSostituisce la Tabella D allegata al decreto del Presidente della Repubblica 18 settembre 2006, n. 276 \n\n \"TABELLA D \n (prevista dall'art. 4, comma 2) \n\n\n\n\nQALIFICHE DEL PERSONALE DELLA BANDA DEL CORPO DELLA POLIZIA \n\nENITENZIARIA \n\nMaestro direttore Primo Dirigente \nMaestro direttore Commissario coordinatore superiore \nMaestro direttore Commissario coordinatore \n\nMaestro vice direttore Commissario coordinatore \nMaestro vice direttore Commissario capo \n\n\nOrchestrali \nI PARTE A Ispettore superiore \n B Ispettore capo \n\nII PARTE A Ispettore capo \n B Ispettore capo \n\nIII PARTE A Ispettore \n B Ispettore \n\n\n\n TABELLA 42 \n (Art. 44, comma 4) \n\nSostituisce la Tabella F allegata al decreto del Presidente della Repubblica 18 settembre 2006, n. 276 \n\n \"TABELLA F \n (prevista dagli articoli 18, comma 1, e 22, comma 1) \n\n PROGRESSIONE DI CARRIERA PER ANZIANIT\u00c0 DEL PERSONALE DELLA BANDA MUSICALE DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA \n\n\n\n +---------------------------------------+\n\n | PERIODO DI PERMANENZA NELLA QUALIFICA |\n\n+------------------------+---------------------------------------+\n\n| | | | | So- |\n\n| | | | | sti- |\n\n| | | | | tuto |\n\n| | | | | com- |\n\n| | |Ispettore| |mis-sa-|\n\n| QUALIFICHE |Ispettore| Capo | Ispettore Superiore | rio |\n\n+--------------+---------+---------+---------------------+-------+\n\n| | | | | | |\n\n| TERZA | B | 7 | 8 | 4 | (*) |\n\n PARTE |---+---------+---------+---------------------+-------|\n\n| | A | 7 | 6 | 4 | (*) |\n\n+----------+---+---------+---------+---------------------+-------+\n\n| | | | | | |\n\n| SECONDA | B | - | 8 | 4 | (*) |\n\n| PARTE |---+---------+---------+---------------------+-------|\n\n| | A | - | 6 | 4 | (*) |\n\n+----------+---+---------+---------+---------------------+-------+\n\n| | | | | | |\n\n| PRIMA | B | - | 2 | 4 | (*) |\n\n| PARTE |---+---------+---------+---------------------+-------|\n\n| | A | - | - | 2 | (*) |\n\n+----------+---+---------+---------+---------------------+-------+\n\n*) Fino al raggiungimento del limite di et\u00e0.\n\n\n\n\n\n\n\n\n +------------------------------------------------------+\n\n | PERIODO DI PERMANENZA NELLA QUALIFICA |\n\n+------------+------------------------------------------------------+\n\n| | | | Commissario |Primo|\n\n| | | Commissario | Coordinatore |Diri-|\n\n| QUALIFICHE | Commissario Capo | Coordinatore | Dirigente |gente|\n\n+------------+------------------+--------------+--------------+-----+\n\n| Maestro | | | | |\n\n| Direttore | - | 8 | 8 | (*) |\n\n+------------+------------------+--------------+--------------+-----+\n\n|Maestro Vice| | |\n\n| Direttore | 8 | (*) |\n\n+------------+------------------+--------------+\n\n(*) Fino al raggiungimento del limite di et\u00e0.\n\n\n\n TABELLA C (Art. 44, comma 25) \n\n\n\n\n\n Qualifica Anticipazione Tempo di riduzioni \n\n\n Assistente capo Parametro di assistente capo + 5 Un anno \n\n\n Assistente Capo Denominazione di \"coordinatore\" Un anno \n\n\nVice sovrintendente con sei anni nella qualifica Sovrintendente capo Un anno \n\n\nSovrintendente con sette anni nella qualifica Sovrintendente capo Due anni \n\n\nSovrintendente capo con tre, due, uno, zero anni nella qualifica Parametro di sovrintendente capo + 4 uno, due, tre, quattro anni \n\n\nSovrintendente capo con sette, sei, cinque, quattro anni nella qualifica Denominazione di \"coordinatore\" Uno, due, tre e quattro anni \n\n\nSostituto commissario con nove, dieci, undici, dodici anni nella qualifica Denominazione di \"coordinatore\" Uno, due, tre, quattro anni \n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA D \n (Articolo 45, comma 1) \n\nSostituisce la tabella 1 allegata al decreto legislativo 30 maggio 2003, n. 193 \n\n Tabella 1 \n (Art. 2 comma 1) \n\nParametri stipendiali per il personale delle forze di polizia \n destinatario delle disposizioni di cui al \ndecreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195 \nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n TABELLA E \n (Articolo 45, comma 1) \n\nAttribuzione di un assegno una tantum \n\n\n\n\n\n\n\n QUALIFICA/GRADO IMPORTO ASSEGNO UNA TANTUM \n\n\nPersonale dei ruoli agenti e assistenti, sovrintendenti, ispettori, nonch\u00e9 funzionari/ufficiali con meno di 13 anni di anzianit\u00e0 nel ruolo, e qualifiche e gradi corrispondenti 350,00 \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n TABELLA F \n (Articolo 45, comma 3) \n\n\n\n((Attribuzione di assegni una tantum al personale con qualifica o grado\n apicale\n\n\n=====================================================================\n\n| | | Importo |\n\n| | Anzianit\u00e0 nella | assegno in |\n\n| Qualifica/Grado | qualifica/grado | euro |\n\n============================+==========================+=============\n\n| Assistente Capo | con almeno 8 anni | 800 |\n\n| +--------------------------+------------+\n\n| | con almeno 12 anni | 1.000 |\n\n+---------------------------+--------------------------+------------+\n\n| Sovrintendente Capo | con almeno 8 anni | 1.200 |\n\n| +--------------------------+------------+\n\n| | con almeno 10 anni | 1.450 |\n\n+---------------------------+--------------------------+------------+\n\n| Ispettore SUPS-Sostituto | con almeno 4 anni | 1.300 |\n\n| Commissario +--------------------------+------------+\n\n| | con almeno 8 anni | 1.500 |\n\n+---------------------------+--------------------------+------------+))\n\n\n\n\n TABELLA G \n (Articolo 45, comma 14) \n\nORDINAMENTO GERARCHICO DEI RUOLI E CORRISPONDENZA DELLE QUALIFICHE E DEI GRADI DEL PERSONALE DELLE CATEGORIE DEI FUNZIONARI E DEGLI UFFICIALI E DEI RUOLI DEGLI ISPETTORI, DEI SOVRINTENDENTI E DEI RUOLI \nINIZIALI DELLE FORZE DI POLIZIA \n\n\n\n\n\n\n=====================================================================\n\n| | | | Corpo della | Polizia |\n\n| | Polizia di | Arma dei | Guardia di | Peniten- |\n\n| RUOLO | Stato | Carabinieri | Finanza | ziaria |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | 1 | 2 | 3 | 4 |\n\n+-----------+-------------+--------------+-------------+------------+\n\n| | | | Generale di | |\n\n| | | Generale di | Corpo | |\n\n| | = |Corpo d'Armata| d'Armata | = |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | Dirigente | Generale di | Generale di | |\n\n| | Generale | Divisione | Divisione | = |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | Dirigente | Generale di | Generale di | Dirigente |\n\n| | Superiore | Brigata | Brigata | Superiore |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | 1\u00b0 Diri- | | | 1\u00b0 Diri- |\n\n| | gente | Colonnello | Colonnello | gente |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | | | Commis- |\n\n| | | | | sario |\n\n| FUN- ZIO- | | | | Coordi- |\n\n| NARI E | |Tenente Colon-| Tenente |natore Supe-|\n\n|UFFI- CIALI|Vice Questore| nello |Colon- nello | riore |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | | | Commis- |\n\n| | | | | sario |\n\n| | | | | Coordi- |\n\n| | | | | natore |\n\n| |Vice Questore| | | Peniten- |\n\n| | Aggiunto | Maggiore | Maggiore | ziario |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | | | Commis- |\n\n| | | | | sario Capo |\n\n| | Commissario | | | Peniten- |\n\n| | Capo | Capitano | Capitano | ziario |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | | | Commis- |\n\n| | | | | sario |\n\n| | | | | Peniten- |\n\n| | Commissario | Tenente | Tenente | ziario |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| |Vice Commis- | | Sotto- |Vice Commis-|\n\n| | sario | Sottotenente | tenente | sario |\n\n+-----------+-------------+--------------+-------------+------------+\n\n| | | | | Sostituto |\n\n| | Sostituto | | Luogo- | Commis- |\n\n| | Commissario | Luogotenente | tenente | sario |\n\n| | \"coordi- | \"carica | \"cariche | \"coordi- |\n\n| | natore\" | speciale\" | speciali\" | natore\" |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | | | Sostituto |\n\n| | Sostituto | | Luogo- | Commis- |\n\n| | Commissario | Luogotenente | tenente | sario |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | Ispettore | Maresciallo | Maresciallo | Ispettore |\n\n| ISPETTORI | Superiore | Maggiore\u00b2 | Aiutante | Superiore |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | Ispettore | Maresciallo | Maresciallo | Ispettore |\n\n| | Capo | Capo | Capo | Capo |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | Maresciallo | Maresciallo | |\n\n| | Ispettore | Ordinario | Ordinario | Ispettore |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | Vice Ispet- | | |Vice Ispet- |\n\n| | tore | Maresciallo | Maresciallo | tore |\n\n+-----------+-------------+--------------+-------------+------------+\n\n| | Sovrinten- | | Brigadiere | Sovrinten- |\n\n| | dente Capo | Brigadiere |Capo \"quali- | dente Capo |\n\n| | \"coordi- | Capo \"quali- | fica | \"coordi- |\n\n| | natore\" |fica speciale\"| speciale\" | natore\" |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| SOVRIN- | Sovrinten- | Brigadiere | Brigadiere | Sovrinten- |\n\n| TENDENTI | dente Capo | Capo | Capo | dente Capo |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | Sovrinten- | | | Sovrinten- |\n\n| | dente | Brigadiere | Brigadiere | dente |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| |Vice Sovrin- | Vice Briga- | Vice Briga- |Vice Sovrin-|\n\n| | tendente | diere | diere | tendente |\n\n+-----------+-------------+--------------+-------------+------------+\n\n| | | | Appuntato | Assistente |\n\n| | Assistente | Appuntato | Scelto | Capo |\n\n| |Capo \"coordi-|Scelto \"quali-| \"qualifica | \"coordi- |\n\n| | natore\" |fica speciale\"| speciale\" | natore\" |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| ASSISTENTI| | | | |\n\n| AGENTI | Assistente | Appuntato | Appuntato | Assistente |\n\n| APPUNTATI | Capo | Scelto | Scelto | Capo |\n\n|CARABINIERI|-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| E | Assistente | Appuntato | Appuntato | Assistente |\n\n| FINANZIERI|-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | Carabiniere | Finanziere | Agente |\n\n| |Agente Scelto| Scelto | Scelto | Scelto |\n\n| |-------------+--------------+-------------+------------|\n\n| | | | | |\n\n| | Agente | Carabiniere | Finanziere | Agente |\n\n+-----------+-------------+--------------+-------------+------------+\n\n\n\n\n\n--------------- \n\u00b2 sostituisce l'attuale denominazione del grado di Maresciallo \nAiutante dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento \n\n TABELLA H \n (Articolo 45, comma 17) \n\n\n\n\n\n\n=====================================================================\n\n| | | POSIZIONI |\n\n| | | CORRISPONDENTI NEI |\n\n| | |RUOLI DEL PERSONALE |\n\n| RUOLO | GRADI E QUALIFICHE | CIVILE |\n\n+======================+=======================+====================+\n\n| | Commissario Capo e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| Funzionari/Ufficiali | corrispondenti | Terza Area - F4 |\n\n|in servizio permanente|-----------------------+--------------------|\n\n| ed equiparati | Commissario/Vice | |\n\n| | Commissario e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | Terza Area - F3 |\n\n+----------------------+-----------------------+--------------------+\n\n| |Sostituto Commissario e| |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | |\n\n| |-----------------------| Terza Area - F3 |\n\n| | Ispettore Superiore e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| | Ispettore Capo e | |\n\n| Ispettori ed | qualifiche e gradi | |\n\n| equiparati | corrispondenti | Seconda Area - F6 |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| |Ispettore e qualifiche | |\n\n| |e gradi corrispondenti | Seconda Area - F5 |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| | Vice Ispettore e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | Seconda Area - F4 |\n\n+----------------------+-----------------------+--------------------+\n\n| | Sovrintendente Capo e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | Seconda Area - F5 |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| | Sovrintendente e | |\n\n| Sovrintendenti ed | qualifiche e gradi | |\n\n| equiparati | corrispondenti | Seconda Area - F4 |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| | Vice Sovrintendente e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | Seconda Area - F3 |\n\n+----------------------+-----------------------+--------------------+\n\n| | AssistenteCapo e | |\n\n| | qualifiche e gradi | |\n\n| | corrispondenti | Seconda Area - F3 |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| |Assistente e qualifiche| |\n\n| |e gradi corrispondenti | |\n\n| |-----------------------| Seconda Area - F2 |\n\n| | Agente Scelto e | |\n\n|Assistenti e Agenti ed| qualifiche e gradi | |\n\n| equiparati | corrispondenti | |\n\n| |-----------------------+--------------------|\n\n| | Agente e qualifiche e | |\n\n| | gradi corrispondenti | Seconda Area - F1 |\n\n+----------------------+-----------------------+--------------------+\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-06-22&atto.codiceRedazionale=17G00087&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T10:45:26.104166"} {"text": "\n\n\nArt. 8\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 17 MARZO 2015, N. 45))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-05-31&atto.codiceRedazionale=094G0402&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:10:03.188094"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n E ordinata l'immediata occupazione, da parte dell'Ente predetto, dei terreni indicati nel precedente art. 1.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-20&atto.codiceRedazionale=052U2340&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:25:44.452697"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Il presente decreto ha effetto dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Roma, add\u00ec 12 dicembre 1963\nSEGNI MORO - MEDICI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 febbraio 1964\nAtti Governo, registro n. 181, foglio n. 2. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-03-12&atto.codiceRedazionale=063U2270&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T16:34:30.551652"} {"text": "\n\n\nArt. 478\n Sostituzione docenti assenti\n\n\n1. Nelle scuole materne ed elementari, qualora non sia possibile sostituire i docenti temporaneamente assenti con personale in servizio nel circolo didattico, i direttori didattici devono utilizzare personale di altri circoli viciniori, che sono indicati dal provveditore agli studi. La stessa norma si applica altres\u00ec agli altri ordini di scuola limitatamente agli istituti esistenti nell'ambito del medesimo distretto. \n\n\n\n2. Nelle scuole elementari, nell'ambito del piano annuale di attivit\u00e0, si procede ai sensi dell'articolo 131, commi 5 e 6. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-05-19&atto.codiceRedazionale=094G0291&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T22:10:56.339649"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 120 \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 21 FEBBRAIO 2006, N. 167))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-02-27&atto.codiceRedazionale=091G0086&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T11:31:29.754869"} {"text": "\n\n\nArt. 24\n(Riduzione delle aliquote delle accise sui prodotti petroliferi)\n\n\n\n\n1. Al fine di compensare le variazioni dell'incidenza sui prezzi al consumo derivanti dall'andamento, dei prezzi internazionali del petrolio, a decorrere dal 1 gennaio 2001 e fino al 30 giugno 2001, le aliquote di accisa dei seguenti prodotti petroliferi sono stabilite nella sottoindicata misura: \n\na) benzina: lire 1.077.962 per mille litri; \n\nb) benzina senza piombo: lire 1.007.486 per mille litri; \n\nc) olio da gas o gasolio: \n 1) usato come carburante: lire 739.064 per mille litri; \n 2) usato come combustibile per riscaldamento: lire 697.398 per mille litri; \n\nd) emulsioni stabilizzate di oli da gas ovvero di olio combustibile denso con acqua contenuta in misura variabile dal 12 al 15 per cento in peso, idonee all'impiego nella carburazione e nella combustione: \n 1) emulsione con oli da gas usata come carburante: lire 474.693 per mille litri; \n 2) emulsione con oli da gas usata come combustibile per riscaldamento: lire 474.693 per mille litri; \n 3) emulsione con olio combustibile denso usata come combustibile per riscaldamento: \n 3.1) con olio combustibile ATZ: lire 192.308 per mille chilogrammi; \n 3.2) con olio combustibile BTZ: lire 57.154 per mille chilogrammi; \n 4) emulsione con olio combustibile denso per uso industriale: \n 4.1) con olio combustibile ATZ: lire 80.717 per mille chilogrammi; \n 4.2) con olio combustibile BTZ: lire 40.359 per mille chilogrammi; (14) (19) ((25))\n\ne) gas di petrolio liquefatti (GPL): \n 1) usati come carburante: lire 509.729 per mille chilogrammi; \n 2) usati come combustibile per riscaldamento: lire 281.125 per mille chilogrammi; \n\nf) gas metano: \n 1) per autotrazione: lire 7,11 per metro cubo; \n 2) per combustione per usi civili: \n 2.1) per usi domestici di cottura di cibi e produzione di acqua calda di cui alla tariffa T1 prevista dal provvedimento CIP n. 37 del 26 giugno 1986: lire 56,99 per metro cubo; \n 2.2) per uso riscaldamento individuale a tariffa T2 fino a 250 metri cubi annui: lire 124,62 per metro cubo; \n 2.3) per altri usi civili: lire 307,51 per metro cubo; \n 3) per i consumi nei territori di cui all'articolo 1 del testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, si applicano le seguenti aliquote: \n 3.1) per gli usi di cui ai numeri 2.1) e 2.2): lire 46,78 per metro cubo; \n 3.2) per altri usi civili: lire 212,46 per metro cubo. (6) (10) \n\n\n\n\n2. Il regime agevolato previsto dall'articolo 7, comma 1-ter, del decreto-legge 30 dicembre 1991, n. 417, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 1992, n. 66, concernente il gasolio destinato al fabbisogno della provincia di Trieste e dei comuni della provincia di Udine gi\u00e0 individuati dal decreto del Ministro delle finanze 30 luglio 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 27 settembre 1993, \u00e8 ripristinato per l'anno 2001. Il quantitativo \u00e8 stabilito per la provincia di Trieste in litri 7,2 milioni, mentre per i comuni della provincia di Udine in litri 3,6 milioni. Il costo complessivo \u00e8 fissato in lire 8 miliardi. \n\n\n\n3. Per il periodo 1 gennaio 2001-30 giugno 2001 il gasolio utilizzato nelle coltivazioni sotto serra \u00e8 esente da accisa. Per le modalit\u00e0 di erogazione del beneficio si applicano le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 127, secondo periodo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662. \n\n\n\n4. L'aliquota normale di riferimento per il gasolio destinato agli impieghi di cui al numero 5 della tabella A allegata al testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e consumi, approvato con decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 ivi compreso il riscaldamento delle serre, e quella prevista per il gasolio usato come carburante. \n\n\n\n5. A decorrere dal 1 gennaio 2001 e fino al 30 giugno 2001, l'accisa sul gas metano, stabilita con il citato testo unico approvato con decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, \u00e8 ridotta del 40 per cento per gli utilizzatori industriali, termoelettrici esclusi, con consumi superiori a 1.200.000 metri cubi per anno. \n\n\n\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (6)\n\n\n Il D.L. 30 giugno 2001, n. 246, convertito con modificazioni dalla L. 4 agosto 2001, n. 330, ha disposto (con l'art. 1, comma 2) che \"Le aliquote delle accise sui prodotti petroliferi indicati nell'articolo 24, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sono prorogate, fino al 30 settembre 2001, nella misura ivi fissata\". \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (10)\n\n\n Il D.L. 1 ottobre 2001, n. 356, convertito con modificazioni dalla L. 30 novembre 2001, n. 418, ha disposto (con l'art. 1, comma 2) che \"Le aliquote di accisa sui prodotti petroliferi indicati nell'articolo 24, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sono prorogate, fino al 31 ottobre 2001, nelle misure ivi fissate, e le sole aliquote di accisa sulle emulsioni stabilizzate di cui all'articolo 24, comma 1, lettera d), della legge 23 dicembre 2000, n. 388, restano ulteriormente prorogate fino al 31 dicembre 2001\". \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (14)\n\n\n Il D.L. 28 dicembre 2001, n. 452, convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2002, n. 16 ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che \"Le aliquote di accisa sulle emulsioni stabilizzate di cui all'articolo 24, comma 1, lettera d), della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sono prorogate fino al 30 giugno 2002\". \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (19)\n\n\n Il D.L. 8 luglio 2002, n. 138, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 2002, n. 178, ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che le disposizioni in materia di aliquote di accisa sulle emulsioni stabilizzate, di cui all'articolo 24, comma 1, lettera d) sono ulteriormente prorogate dal 1 luglio 2002 fino al 31 dicembre 2002. \n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (25)\n\n\n La L. 27 dicembre 2002, n. 289 ha disposto (con l'art. 21, comma 1) che le disposizioni in materia di riduzione di aliquote di accisa sulle emulsioni stabilizzate, di cui all'articolo 24, comma 1, lettera d), della legge 23 dicembre 2000, n. 388 sono ulteriormente prorogate fino al 30 giugno 2003. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-12-29&atto.codiceRedazionale=000G0441&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T11:16:44.349796"} {"text": "\n\n\n Art. 516. \n (Concessioni demaniali nella laguna veneta) \n\n\n L'amministrazione marittima provvede pure, in conformit\u00e0 delle norme del codice e del presente regolamento, alle concessioni demaniali interessanti i canali e le altre zone della laguna di Venezia che a questo effetto sono gi\u00e0 state o potranno essere determinate d'accordo fra il Magistrato alle acque e la direzione marittima competente. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:1952-02-15;328", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T22:01:29.996334"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n903. Decreto del Presidente della Repubblica 8 gennaio 1951, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica della Confraternita di San Francesco di Paola, con sede in Messina ed approvato lo statuto organico dell'Ente stesso in data 25 luglio 1947.\n\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 6 settembre 1951\n Atti del Governo, registro n. 42, foglio n. 28 - CARLOMAGNO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-09-15&atto.codiceRedazionale=051U0903&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T20:16:21.118411"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il Ministro per i lavori pubblici provveder\u00e0 con proprio decreto a stabilire il perimetro del comprensorio dei beni i cui proprietari devono contribuire con lo Stato nelle spese per le opere di cui al precedente articolo.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-04-21&atto.codiceRedazionale=076U0121&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T22:25:59.593533"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Entrata in vigore\n\n\n1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. \n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. \n Data a Roma, add\u00ec 13 maggio 2010 \nNAPOLITANO\nBerlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri\nFrattini, Ministro degli affari esteri\nVisto, il Guardasigilli: Alfano\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-09&atto.codiceRedazionale=010G0105&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T03:37:38.719050"} {"text": "\n\n\n Art. 12. \n Direttore generale della protezione civile e dei servizi antincendi \n Il direttore generale della protezione civile e dei servizi antincendi: \n 1) cura la predisposizione di quanto possa occorrere per l'attuazione, in caso di calamit\u00e0 o catastrofe, degli interventi tecnici urgenti e dell'assistenza di primo soccorso alle popolazioni colpite; \n 2) impartisce le direttive per l'organizzazione e la predisposizione dei servizi di protezione civile in conformit\u00e0 agli indirizzi del Ministro ed in esecuzione delle determinazioni del Comitato interministeriale della protezione civile; \n 3) provvede, secondo gli indirizzi impartiti dal Comitato interministeriale della protezione civile, al coordinamento, ove occorra, dei piani provinciali di protezione civile, tenuto conto anche dei programmi predisposti dai comitati regionali della protezione civile; \n 4) dirige, in attuazione delle direttive impartite dal Ministro, i servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite da calamit\u00e0 o catastrofe e coordina le attivit\u00e0 all'uopo svolte da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, da enti e da privati; \n 5) organizza e dispone quanto necessario per l'attuazione delle esercitazioni di protezione civile; \n 6) attende alla divulgazione di ogni informazione utile ai fini della protezione della popolazione civile. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-03-16&atto.codiceRedazionale=081U0066&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T18:32:40.342039"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Entrata in vigore\n\n\n1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sar\u00e0 presentato alle Camere per la conversione in legge. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 16 gennaio 2014 \nNAPOLITANO\nLetta, Presidente del Consiglio dei ministri\nBonino, Ministro degli affari esteri\nMauro, Ministro della difesa\nAlfano, Ministro dell'interno\nCancellieri, Ministro della giustizia\nSaccomanni, Ministro dell'economia e delle finanze\nVisto, il Guardasigilli: Cancellieri\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-01-16&atto.codiceRedazionale=14G00005&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T10:47:38.729237"} {"text": "\n\n\nArt. 121\n (L)\n Abrogazione e adeguamento dei regolamenti comunali e regionali\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-20&atto.codiceRedazionale=001G0428&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T00:45:33.199608"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1167. Decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1969, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione, viene autorizzata l'accettazione di una donazione disposta a favore dello Stato, con destinazione al Museo nazionale d'arte orientale, con sede in Roma - Palazzo Brancaccio, da parte dei signori Fiacchi Manlio e Gisondi Antonia, di una raccolta di oggetti d'arte cinese in pietra dura, di varie epoche, dettagliatamente elencati nell'atto notarile datato 30 maggio 1968, n. 49.439 di rep., a rogito dottor Guglielmo Vesci, notaio in Roma.\n\nVisto, il Guardasigilli: GAVA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 11 febbraio 1970\n Atti del Governo, registro n. 231, foglio n. 101. - CARUSO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-02-24&atto.codiceRedazionale=069U1167&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T20:01:08.710995"} {"text": "\n\n\n Articolo 14. \n Disciplinare descrittivo e prestazionale. \n\n1. Il disciplinare descrittivo e prestazionale contiene: \na) l'indicazione delle necessit\u00e0 funzionali poste a base dell'intervento, dei requisiti e delle specifiche prestazioni che devono essere soddisfatti attraverso la realizzazione dell'intervento, in modo che esso risponda alle esigenze della stazione appaltante o dell'ente concedente e degli utilizzatori, nel rispetto delle risorse finanziarie stanziate; \nb) la specificazione delle opere generali e delle eventuali opere specializzate comprese nell'intervento con i relativi importi, ove applicabile; \n2. Nel caso in cui i lavori siano affidati sulla base del progetto di fattibilit\u00e0, secondo quanto previsto dal codice, deve essere redatto il capitolato speciale d'appalto con i contenuti di cui all'articolo 32 del presente allegato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-03-31&atto.codiceRedazionale=23G00044&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T23:49:04.336050"} {"text": "\n\n\n Art. 154. \n (Prorogabilit\u00e0 del termine ordinatorio). \n\n Il giudice, prima della scadenza, pu\u00f2 abbreviare o prorogare, anche d'ufficio, il termine che non sia stabilito a pena di decadenza. La proroga non pu\u00f2 avere una durata superiore al termine originario. Non pu\u00f2 essere consentita proroga ulteriore, se non per motivi particolarmente gravi e con provvedimento motivato. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1940-10-28;1443", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T11:55:58.990775"} {"text": "\n\n\nAccordo aggiuntivo alla Convenzione sulle assicurazioni sociali tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania del 5 maggio 1953 sulla concessione di rendite e pensioni per il periodo anteriore alla entrata in vigore della Convenzione. \n\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA \n E \n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA \n\n hanno convenuto di concludere il presente Accordo aggiuntivo per \nl'esecuzione dell'articolo 36, comma 3, della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania sulle assicurazioni sociali del 5 maggio 1953 ed hanno, quindi, nominato come loro plenipotenziari: \n\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA: \n\n il Ministro Plenipotenziario JUSTO GIUSTI del GIARDINO, direttore generale dell'emigrazione al Ministero degli affari esteri, \n e il dott. GAETANO LAMPERTICO, vice direttore generale \ndell'emigrazione al Ministero degli affari esteri; \n\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA: \n\n l'Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania a Roma, Sig. \nCLEMENS VON BRENTANO, \n e il Direttore ministeriale al Ministero Federale del Lavoro, Sig. \nJOSEF ECKERT, \n\n i quali, dopo essersi scambiati i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno concordato le disposizioni seguenti: \n\n Articolo 1 \n Disposizioni comuni \n\n Per il periodo anteriore all'entrata in vigore della Convenzione \nsono concesse rendite dell'assicurazione infortuni (assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali) e pensioni delle assicurazioni pensioni (assicurazioni per i casi di invalidit\u00e0, incapacit\u00e0 professionale, vecchiaia e morte), comprese le assicurazioni pensioni per i minatori, ai cittadini italiani e tedeschi che si trovano nel territorio di uno dei due Stati contraenti. La concessione delle prestazioni si effettua in conformit\u00e0 alle disposizioni seguenti e alle disposizioni interne in vigore per l'ente assicuratore competente. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-09-10&atto.codiceRedazionale=054U0823&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T19:46:51.217688"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n\n Piena ed intera esecuzione \u00e8 data alla convenzione di cui all'articolo precedente a decorrere dalla sua entrata in vigore in conformit\u00e0 all'articolo 4 della convenzione stessa. \n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. \n Data a Roma, add\u00ec 9 dicembre 1977 \nLEONE ANDREOTTI - FORLANI PANDOLFI - LATTANZIO\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-02-11&atto.codiceRedazionale=077U1063&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T15:14:54.550864"} {"text": "\n\n\nArt. 165-septies\n\n(( (Poteri della CONSOB e disposizioni di \n Attuazione). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. La CONSOB esercita i poteri previsti dagli articoli 114 e 115, \n con le finalit\u00e0 indicate dall'articolo 91, nei riguardi delle societ\u00e0 italiane di cui alla presente sezione. Per accertare l'osservanza degli obblighi di cui alla presente sezione da parte delle societ\u00e0 italiane, pu\u00f2 esercitare i medesimi poteri nei riguardi delle societ\u00e0 estere, previo consenso delle competenti autorit\u00e0 straniere, o chiedere l'assistenza o la collaborazione di queste ultime, anche sulla base di accordi di cooperazione con esse. \n\n\n\n2. La CONSOB emana, con proprio regolamento, le disposizioni per \n l'attuazione della presente sezione\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-03-26&atto.codiceRedazionale=098G0073&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:59:24.414840"} {"text": "\n\n\n Art. 3. \n\n\n Il Comitato potr\u00e0 compiere tutte le operazioni che si rendessero necessarie o utili per il raggiungimento del proprio scopo. \n Il Comitato non si propone fini di lucro. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-05-31&atto.codiceRedazionale=054U0231&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T21:23:28.476314"} {"text": "\n\n\nArt. 23\n\n\n\n Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed ha effetto, per quanto riguarda il trasferimento delle funzioni amministrative, dalla, data fissata nel decreto-legge 28 dicembre 1971, n. 1121. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 14 gennaio 1972 \nLEONE COLOMBO - MISASI - RESTIVO - FERRARI-AGGRADI - PRETI - GIOLITTI\nVisto, il Guardasigilli: COLOMBO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 17 gennaio 1972\nAtti del Governo, registro n. 246, foglio n. 20. - CARUSO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-01-19&atto.codiceRedazionale=072U0003&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T15:38:47.502135"} {"text": "\n\n\nArt. 9\nConcentrazione procedimentale e presentazione dell'istanza di autorizzazione paesaggistica semplificata\n\n\n1. Fatti salvi i casi di cui al comma 2, l'istanza di autorizzazione paesaggistica e la relativa documentazione sono presentate allo sportello unico per l'edilizia (SUE) di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, recante testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, secondo le modalit\u00e0 ivi indicate, qualora siano riferite ad interventi edilizi ai sensi del medesimo decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, ovvero, nelle more della costituzione del SUE, all'ufficio comunale competente per le attivit\u00e0 edilizie. \n\n\n\n2. Nei casi in cui l'istanza di autorizzazione paesaggistica sia riferita ad interventi che rientrano nell'ambito di applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160, la domanda e la relativa documentazione sono presentate allo sportello unico per le attivit\u00e0 produttive (SUAP). \n\n\n\n3. In tutti gli altri casi, la richiesta di autorizzazione paesaggistica \u00e8 presentata all'amministrazione procedente. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-03-22&atto.codiceRedazionale=17G00042&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T12:07:00.306520"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n546. Decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1972, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, l'associazione \"Opera pro juventute\", con sede in Bono (Sassari), viene eretta in ente morale e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 settembre 1972\n Atti del Governo, registro n. 251, foglio n. 40. - VALENTINI\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-09-25&atto.codiceRedazionale=072U0546&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T13:56:35.971940"} {"text": "\n\n\nArt. 72\nNotifica delle organizzazioni riconosciute nel campo delle risorse fitogenetiche\n\n\n1. Il Ministero provvede a notificare alla Commissione europea e agli altri Stati membri, le autorit\u00e0 responsabili delle risorse fitogenetiche o le organizzazioni riconosciute in questo campo. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-02-27&atto.codiceRedazionale=21G00022&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T20:18:49.828720"} {"text": "\n\n\nArt. 273\n(Ciechi titolari di pensione di riversibilit\u00e0)\n\n\n\n I ciechi che hanno perduto il diritto alla pensione di riversibilit\u00e0 per essere stati collocati al lavoro alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, di enti pubblici, di aziende di Stato e di privati o per avere intrapreso un lavoro autonomo possono optare, entro trenta giorni dalla cessazione dell'attivit\u00e0 lavorativa, per la pensione di riversibilit\u00e0 di cui gi\u00e0 godevano. \n I ciechi di cui al comma precedente che hanno gi\u00e0 cessato dall'attivit\u00e0 lavorativa alla data dell'entrata in vigore del presente testo unico possono esercitare la facolt\u00e0 di opzione entro un anno dalla stessa data. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-05-09&atto.codiceRedazionale=073U1092&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T06:50:40.538030"} {"text": "\n\n\nArt. 1181\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.P.R. 15 MARZO 2010, N. 90, \n COME MODIFICATO DAL D.P.R. 12 FEBBRAIO 2013, N. 29))\n((22))\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (22)\n\n\n Il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, come modificato dal D.P.R. 12 febbraio 2013, n. 29, ha disposto (con l'art. 1126-bis, comma 1, lettera c)) che \"i rinvii alle disposizioni soppresse, di cui alla lettera a), alle disposizioni abrogate, di cui alla lettera b), o alle materie dalle stesse disciplinate, contenuti nel codice, debbono intendersi riferiti alle disposizioni del presente regolamento ovvero del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 11 gennaio 2013, adottato in attuazione dell'articolo 2, comma 3, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, che disciplinano la medesima materia\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T05:26:17.707046"} {"text": "\n\n\n Articolo 16 \n Funzioni notarili \n\n 1. Nella circoscrizione consolare i funzionari consolari sono autorizzati a compiere - nei locali consolari, nell'abitazione dei cittadini dello Stato d'invio, a bordo di nave o aeromobile che battono bandiera dello stesso Stato - i seguenti atti: \n a) ricevere, redigere, certificare e autenticare le dichiarazioni dei cittadini dello Stato d'invio; \n b) redigere, certificare e ricevere in deposito i testamenti dei cittadini dello Stato d'invio; \n c) redigere, certificare o autenticare i contratti conclusi tra cittadini dello Stato d'invio nonch\u00e9 atti giuridici unilaterali, a meno che i contratti e gli atti non siano contrari alle leggi dello Stato di residenza; i funzionari consolari, tuttavia, non sono autorizzati a redigere, certificare o autenticare i contratti e gli altri atti giuridici relativi alla costituzione, alla modificazione ed alla estinzione di diritti reali sui beni immobili situati nello Stato di residenza; \n d) tradurre e legalizzare ogni specie di documento emanato dalle Autorit\u00e0 o dai funzionari dello Stato d'invio; \n e) legalizzare e certificare la firma dei documenti di ogni natura emanati dalle Autorit\u00e0 o dai funzionari dello Stato di residenza e che debbano produrre effetti nello Stato d'invio; \n f) apporre la data certa ai documenti e autenticare sui documenti di ogni natura la firma dei cittadini dello Stato d'invio, a condizione che il tenore del documento non sia in contrasto con le leggi dello Stato di residenza. \n 2. Gli atti previsti al n. 1 hanno nello Stato di residenza lo stesso valore giuridico e probatorio degli atti autenticati, legalizzati o certificati dalle competenti Autorit\u00e0 di questo Stato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-10-06&atto.codiceRedazionale=071U0799&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T17:50:24.519942"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Catania, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1073, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVeduto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;\n\n\nVedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Catania e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;\n\n\nSentito il parere del Consiglio universitario nazionale;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Catania, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Articolo unico \n\n Art. 31 - all'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in lettere sono aggiunti i seguenti insegnamenti: \n fonetica; \n linguistica applicata; \n linguistica quantitativa; \n geografia linguistica; \n storia della lingua greca; \n storia della Chiesa antica; \n teoria della letteratura; \n linguistica romanza; \n archeologia ed antichit\u00e0 cipriote; \n archeologia ed antichit\u00e0 cretesi. \n Art. 38 - all'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in filosofia sono aggiunti i seguenti insegnamenti: \n linguistica quantitativa; \n storia della Chiesa antica; \n teoria della letteratura. \n Art. 44 - all'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in lingue e letterature straniere moderne (indirizzo europeo) sono aggiunti i seguenti insegnamenti: \n fonetica; \n linguistica applicata; \n linguistica quantitativa; \n geografia linguistica; \n teoria della letteratura; \n linguistica romanza; \n lingua e letteratura francese medievale; \n lingua e letteratura tedesca medievale; \n storia della lingua tedesca; \n letteratura inglese moderna e contemporanea; \n letteratura tedesca moderna e contemporanea; \n letteratura dei Paesi di lingua inglese; \n lingue e letterature scandinave; \n filologia ibero-romanza; \n filologia francese; \n lingua e letteratura araba. \n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 21 giugno 1984 \nPERTINI FALCUCCI\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 1 ottobre 1984\nRegistro n. 58 Istruzione, foglio n. 297\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-10-19&atto.codiceRedazionale=084U0690&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T01:54:14.970947"} {"text": "\n\n\n Art. 609. \n\n (Perquisizione e ispezione personali arbitrarie) \n\n Il pubblico ufficiale, che, abusando dei poteri inerenti alle sue funzioni, esegue una perquisizione o un'ispezione personale, \u00e8 punito con la reclusione fino ad un anno. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1930-10-19;1398", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T11:28:52.237354"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 13. \n (Enti particolari) \n\n\n Con l'entrata in vigore della legge di approvazione; ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione, della presente Intesa, l'Istituto artigianelli valdesi con sede in Torino, ente morale come da statuto approvato con regio decreto 9 giugno 1895, \u00e8 soppresso ed il relativo patrimonio \u00e8 devoluto alla Tavola valdese che di tale ente riassume il fine. \n La Fondazione ospedali valdesi di Torre Pellice e Pomaretto, riconosciuta in ente morale con regio decreto 4 luglio 1858, ed il Rifugio Re Carlo Alberto per gli incurabili con sede in Luserna San Giovanni, eretto in ente morale con regio decreto 6 settembre 1902, conservando la personalit\u00e0 giuridica, sono trasformati in istituti autonomi nel quadro dell'ordinamento valdese ai sensi del precedente articolo 12. Tale trasformazione nulla innova quanto ai loro fini, al loro patrimonio ed all'ordinamento del personale dipendente, anche in ordine al trattamento di previdenza e di quiescenza; Tali istituti sono regolati dagli statuti per essi emanati dal Sinodo valdese. \n In esecuzione del Patto di integrazione tra le chiese valdesi e metodiste, approvato dal Sinodo valdese e dalla Conferenza metodista nelle rispettive sessioni dell'agosto 1975, l'ente Chiesa evangelica metodista d'Italia (CEMI), civilmente riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1961, n. 602, conservando la personalit\u00e0 giuridica e il proprio patrimonio, \u00e8 trasformato in istituto autonomo nel quadro dell'ordinamento valdese ai sensi del precedente articolo 12, assume il nome di Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI) ed \u00e8 regolato dallo statuto per esso emanato dal Sinodo valdese. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-08-13&atto.codiceRedazionale=084U0449&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T02:44:02.671121"} {"text": "\n\n\n Art. 48 \n\n\n((IL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, \nDALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133, HA CONFERMATO L'ABROGAZIONE DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-02-11&atto.codiceRedazionale=053U1067&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T22:38:53.838027"} {"text": "\n\n\nArt. 156\n Determinazione del reddito imponibile\n\n\n\n((\n\n\n\n\n1. Il reddito imponibile, determinato in via forfetaria ed unitaria sulla base del reddito giornaliero di ciascuna nave con i requisiti predetti, \u00e8 calcolato sulla base degli importi in cifra fissa previsti per i seguenti scaglioni di tonnellaggio netto: \n\na) da 0 a 1.000 tonnellate di stazza netta: 0,0090 euro per tonnellata; \n\nb) da 1.001 a 10.000 tonnellate di stazza netta: 0,0070 euro per tonnellata; \n\nc) da 10.001 a 25.000 tonnellate di stazza netta: 0,0040 euro per tonnellata; \n\nd) da 25.001 tonnellate di stazza netta: 0,0020 euro per tonnellata.\n\n\n\n))\n\n\n\n\n((123))\n\n\n\n2. Agli effetti del comma precedente, non sono computati i giorni di mancata utilizzazione a causa di operazioni di manutenzione, riparazione ordinaria o straordinaria, ammodernamento e trasformazione della nave; sono altres\u00ec esclusi dal computo dei giorni di operativit\u00e0 quelli nei quali la nave \u00e8 in disarmo temporaneo. \n\n\n\n3. Dall'imponibile determinato secondo quanto previsto dai commi precedenti non \u00e8 ammessa alcuna deduzione. Resta ferma l'applicazione dell'articolo 84. \n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (123)\n\n\n Il D.Lgs. 18 novembre 2005, n. 247 ha disposto (con l'art. 10, comma 4) che \"Le disposizioni degli articoli 156 e 160 del testo unico, come modificate dal presente articolo, hanno effetto per i periodi di imposta indicati all'articolo 4, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1986-12-31&atto.codiceRedazionale=086U0917&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T17:11:25.221775"} {"text": "\n\n\n\n\n Art. 10. \n\n\n Comitato consultivo misto \n\n 1. \u00c8 istituito un comitato consultivo misto quale organo consultivo del Consiglio di associazione. La sua attivit\u00e0 consiste nel presentare al Consiglio di associazione i pareri di organizzazioni della societ\u00e0 civile in merito all'attuazione del presente accordo, fatti salvi gli altri processi di cui all'articolo 11. Il comitato consultivo misto \u00e8 altres\u00ec incaricato di contribuire alla promozione del dialogo e della cooperazione tra le organizzazioni della societ\u00e0 civile dell'Unione europea e dell'America centrale. \n 2. Il comitato consultivo misto \u00e8 composto, su base paritetica, di rappresentanti del Comitato economico e sociale europeo, da una parte, e di rappresentanti del Comit\u00e8 Consultivo del Sistema de la Integracion Centroamericana (CC-SICA) e del Comit\u00e8 Consultivo de Integracion Economica (CCIE), dall'altra. \n 3. Il comitato consultivo misto adotta il suo regolamento interno. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-07-23&atto.codiceRedazionale=16G00146&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T15:31:50.728741"} {"text": "\n\n\nArt. 109\n\n\n(Immersione in mare di materiale derivante da attivit\u00e0 di escavo e attivit\u00e0 di posa in mare di cavi e condotte) \n\n\n\n\n\n\n1. Al fine della tutela dell'ambiente marino e in conformit\u00e0 alle disposizioni delle convenzioni internazionali vigenti in materia, \u00e8 consentita l'immersione deliberata in mare da navi ovvero aeromobili e da strutture ubicate nelle acque del mare o in ambiti ad esso contigui, quali spiagge, lagune e stagni salmastri e terrapieni costieri, dei materiali seguenti: \n\na) materiali di escavo di fondali marini o salmastri o di terreni litoranei emersi; \n\nb) inerti, materiali geologici inorganici e manufatti al solo fine di utilizzo, ove ne sia dimostrata la compatibilit\u00e0 e l'innocuit\u00e0 ambientale; \n\nc) materiale organico e inorganico di origine marina o salmastra, prodotto durante l'attivit\u00e0 di pesca effettuata in mare o laguna o stagni salmastri. \n\n\n\n\n2. L'autorizzazione all'immersione in mare dei materiali di cui al comma 1, lettera a), \u00e8 rilasciata dalla regione, fatta eccezione per gli interventi ricadenti in aree protette nazionali di cui alle leggi 31 dicembre 1982, n. 979 e 6 dicembre 1991, n. 394, per i quali \u00e8 rilasciata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in conformit\u00e0 alle modalit\u00e0 stabilite con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, delle politiche agricole e forestali, delle attivit\u00e0 produttive previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto. \n\n\n\n\n((\n\n\n2-bis. Il decreto di cui al comma 2 non si applica alla gestione dei sedimenti all'interno delle acque di transizione e degli ambienti lagunari per i quali trova applicazione la pianificazione di cui all'articolo 121 del presente decreto, fatte salve le specifiche norme per la salvaguardia della Laguna di Venezia di cui all'articolo 95 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126\n\n\n))\n\n\n\n3. L'immersione in mare di materiale di cui al comma 1, lettera b), \u00e8 soggetta ad autorizzazione regionale, con esclusione dei nuovi manufatti soggetti alla valutazione di impatto ambientale. Per le opere di ripristino, che non comportino aumento della cubatura delle opere preesistenti, \u00e8 dovuta la sola comunicazione all'autorit\u00e0 competente. \n\n\n\n4. L'immersione in mare dei materiali di cui al comma 1, lettera c), non \u00e8 soggetta ad autorizzazione. \n\n\n\n5. La movimentazione dei fondali marini derivante dall'attivit\u00e0 di posa in mare di cavi e condotte \u00e8 soggetta ad autorizzazione regionale rilasciata, in conformit\u00e0 alle modalit\u00e0 tecniche stabilite con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri delle attivit\u00e0 produttive, delle infrastrutture e dei trasporti e delle politiche agricole e forestali, per quanto di competenza, da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto. PERIODO SOPPRESSO DALLA L. 28 DICEMBRE 2015, N.\n221. \n\n\n\n5-bis. Per gli interventi assoggettati a valutazione di impatto ambientale, nazionale o regionale, le autorizzazioni ambientali di cui ai commi 2 e 5 sono istruite e rilasciate dalla stessa autorit\u00e0 competente per il provvedimento che conclude motivatamente il procedimento di valutazione di impatto ambientale. Nel caso di condotte o cavi facenti parte della rete nazionale di trasmissione dell'energia elettrica o di connessione con reti energetiche di altri Stati, non soggetti a valutazione di impatto ambientale, l'autorizzazione \u00e8 rilasciata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le regioni interessate, nell'ambito del procedimento unico di autorizzazione delle stesse reti. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-04-14&atto.codiceRedazionale=006G0171&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T21:51:15.939476"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n Nella tabella 0, annessa al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, sull'Ordinamento giudiziario \u00e8 inclusa la Pretura di Foggia.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-08-18&atto.codiceRedazionale=056U0899&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:25:37.702828"} {"text": "\nLa Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 autorizzata per l'esercizio finanziario 1948-49 la concessione di un contributo straordinario di L. 3.000.000 a favore dell'Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-03-08&atto.codiceRedazionale=050U0039&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:15:13.011988"} {"text": "\n\n\n Art. 20. \n Consultazioni e controversie \n\n 1. Le Parti possono procedere a consultazioni qualora si rendano necessarie per l'applicazione delle previsioni del presente Trattato. \n 2. Le controversie tra le Parti derivanti dall'interpretazione o esecuzione delle disposizioni del presente Trattato sono risolte mediante negoziati diplomatici. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-04&atto.codiceRedazionale=21G00088&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T18:50:36.307284"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n DECRETO DECADUTO; I SUOI EFFETTI SONO STATI FATTI SALVI DALLA \nL. 8 NOVEMBRE 1993, N. 446 \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-07-14&atto.codiceRedazionale=093G0298&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T15:50:45.766471"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n(( (Trattazione unitaria delle domande di accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza e alle procedure di insolvenza). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Le domande di accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza e alle procedure di insolvenza sono trattate in un unico procedimento e ogni domanda sopravvenuta \u00e8 riunita a quella gi\u00e0 pendente. Il procedimento si svolge nelle forme di cui agli articoli 40 e 41. \n\n\n\n\n\n2. Nel caso di proposizione di pi\u00f9 domande, il tribunale esamina in via prioritaria quella diretta a regolare la crisi o l'insolvenza con strumenti diversi dalla liquidazione giudiziale o dalla liquidazione controllata, a condizione che: \n\na) la domanda medesima non sia manifestamente inammissibile; \n\nb) il piano non sia manifestamente inadeguato a raggiungere gli obiettivi prefissati; \n\nc) nella proposta siano espressamente indicate la convenienza per i creditori o, in caso di concordato in continuit\u00e0 aziendale, le ragioni della assenza di pregiudizio per i creditori. \n\n\n\n\n3. Ferme le ipotesi di conversione di cui agli articoli 73 e 83, in tutti i casi in cui la domanda diretta a regolare la crisi o l'insolvenza con strumenti diversi dalla liquidazione giudiziale non \u00e8 accolta ed \u00e8 accertato lo stato di insolvenza, il tribunale procede, su istanza dei soggetti legittimati, all'apertura della liquidazione giudiziale. Allo stesso modo il tribunale procede in tutti i casi in cui la domanda \u00e8 inammissibile o improcedibile e nei casi previsti dall'articolo 49, comma 2.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-02-14&atto.codiceRedazionale=19G00007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T12:10:22.411933"} {"text": "\n\n\n Articolo 8. \n\n 1. Ai lavoratori dipendenti e ai lavoratori ad essi assimilati che risiedano nel territorio di uno Stato contraente e vengano inviati nel territorio dell'altro Stato contraente da un datore di lavoro che normalmente li occupa nel territorio del primo Stato contraente, si applica la legislazione del primo Stato contraente come se essi lavorassero nel suo territorio, fino alla scadenza del ventiquattresimo mese di occupazione nel territorio dell'altro Stato contraente. \n 2. Ad un lavoratore dipendente da un'impresa di trasporti, con sede sul territorio di uno degli Stati contraenti, che venga inviato nel territorio dell'altro Stato contraente, si applica la legislazione del primo Stato contraente, come se egli svolgesse l'attivit\u00e0 lavorativa nel territorio di tale Stato. \n 3. Ai membri dell'equipaggio di una nave, nonch\u00e9 alle persone che siano occupate non solo occasionalmente su una nave, si applica la legislazione dello Stato contraente di cui la nave batte bandiera. \n 4. I lavoratori che siano occupati in una azienda che si estende dal territorio di uno Stato contraente al territorio dell'altro Stato contraente si considerano occupati nel territorio dello Stato contraente al cui interno l'impresa abbia la propria sede. \n 5. Il paragrafo 4 si applica per analogia ai lavoratori indipendenti. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-02-15&atto.codiceRedazionale=083U0033&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T08:11:14.906195"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 92. \n\n Per i prodotti di cui all'articolo 1, lettere b) e c), del regolamento (CEE) n. 805/68 la restituzione alle esportazioni dai nuovi Stati membri verso i paesi terzi viene corretta dell'incidenza della differenza tra i dazi doganali applicati sui prodotti elencati nell'allegato di detto regolamento alle importazioni provenienti dai paesi terzi nella Comunit\u00e0 nella sua composizione originaria, da un lato, e nei nuovi Stati membri, dall'altro. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-12-29&atto.codiceRedazionale=072U0826&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T12:48:40.287922"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n Funzioni e compiti del Comando generale \n del corpo delle capitanerie di porto\n\n\n\n\n1. Il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto svolge le funzioni di competenza del Ministero nelle seguenti materie: \n\na) ricerca e soccorso in mare, quale Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo (I.M.R.C.C.), e nei laghi maggiori ove sia istituito un proprio apposito presidio, nonch\u00e9 attivit\u00e0 di organizzazione e coordinamento della formazione, della qualificazione e dell'addestramento; \n\nb) gestione operativa, a livello centrale, del sistema di monitoraggio e di informazione del traffico marittimo e interfaccia unica nazionale per l'arrivo e partenza delle navi, quale Autorit\u00e0 Nazionale Competente in materia di VTS (Vessel Traffic Services) nonch\u00e9 nodo primario di acquisizione e scambio diretto delle informazioni connesse agli usi civili e produttivi del mare; \n\nc) coordinamento del sistema di interfaccia unica marittima europea, quale autorit\u00e0 nazionale competente (European maritime single window enviroment); \n\nd) esercizio delle competenze in materia di sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo; \n\ne) rapporti con organismi nazionali e internazionali e cooperazione con le omologhe organizzazioni/agenzie che svolgono funzioni di Guardia costiera, in raccordo con gli uffici di diretta collaborazione del Ministro, per gli aspetti relativi al soccorso marittimo, alla sicurezza della navigazione, del trasporto marittimo e nei porti, anche relativamente all'impiego di personale del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera, in ambito nazionale e all'estero, sulla base di direttive generali o specifiche del Ministro, per gli altri profili funzionali correlati alle competenze del Ministero; \n\nf) addestramento del personale marittimo e certificazione degli enti di formazione e di addestramento; \n\ng) coordinamento delle attivit\u00e0, organizzazione e ispezioni relative ai servizi degli uffici marittimi delle Capitanerie di Porto, anche attraverso l'adozione di disposizioni e direttive, e conseguente valutazione dei direttori marittimi; \n\nh) predisposizione della normativa tecnica di settore a favore dell'utenza marittima nelle materie di competenza del Ministero; \n\ni) impiego del personale militare del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera e approvazione delle dotazioni di personale degli uffici marittimi per l'assolvimento delle funzioni di cui al presente articolo; \n\nl) formazione specialistica del personale del Corpo delle capitanerie di porto nelle materie di specifica competenza e rilascio delle relative abilitazioni; \n\nm) vigilanza e controllo operativo in materia di sicurezza delle navi e delle strutture portuali nei confronti di minacce. \n\n\n\n\n2. Il Comandante generale delle capitanerie di porto - Guardia costiera, sulla base della direttiva annuale generale del Ministro, coordina l'attivit\u00e0 degli Uffici marittimi. \n\n\n\n3. Il vice Comandante generale delle capitanerie di porto svolge funzioni vicarie del Comandante generale e per le quali non percepisce alcun compenso aggiuntivo. \n\n\n\n4. Le Capitanerie di Porto - Guardia costiera svolgono gli ulteriori compiti previsti dalla normativa vigente secondo le direttive dei Ministri competenti, mediante l'impiego di personale, nei limiti e secondo le modalit\u00e0 previste dalla legge, in ambito nazionale e all'estero, in funzione di collegamento per gli aspetti connessi alle materie di competenza. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-12-14&atto.codiceRedazionale=23G00192&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T21:15:57.431756"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 61 \n Sviluppo regionale \n1. Le Parti intensificano la cooperazione in materia di sviluppo regionale e di pianificazione territoriale. \n2. A tal fine, esse favoriscono gli scambi di informazioni tra le autorit\u00e0 nazionali, regionali e locali sulla politica regionale e territoriale e sui metodi di elaborazione delle politiche regionali, insistendo in particolare sullo sviluppo delle zone svantaggiate. \nEsse incoraggiano inoltre i contatti diretti tra le rispettive regioni e organizzazioni pubbliche incaricate di programmare lo sviluppo regionale per consentire loro di scambiare metodi e mezzi atti ad incentivare lo sviluppo regionale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-24&atto.codiceRedazionale=097G0256&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:08:44.971741"} {"text": "\n\n\nArt. 93\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 15 MARZO 2010, N. 66))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1955-12-07&atto.codiceRedazionale=055U1137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T14:15:00.193302"} {"text": "\n\n\nArt. 35\n Sospensione del servizio per ritardato pagamento\n\n\n1. Fermi gli altri casi di sospensione del servizio e quanto disposto in materia di indennit\u00e0 per ritardato pagamento, il gestore pu\u00f2 sospendere l'abbonato dal servizio telefonico in uscita se non paga la bolletta entro quarantacinque giorni solari dalla data di scadenza o comunque trascorsi inutilmente quindici giorni da un apposito sollecito scritto successivo alla data di scadenza. La sospensione del servizio, per quanto tecnicamente possibile, \u00e8 limitata ai soli servizi regolamentati oggetto della controversia.\n\n\n\n2. Qualora l'abbonato che abbia effettuato pagamenti regolari delle sei ultime bollette, cio\u00e8 entro le rispettive date di scadenza, non paghi entro la data indicata in bolletta, il gestore potr\u00e0 sospenderlo dal servizio telefonico in uscita, persistendo per quarantacinque giorni lo stato di morosit\u00e0, e trascorsi inutilmente quindici giorni dopo un avviso scritto da inviarsi alla scadenza del predetto termine di quarantacinque giorni. Nel caso in cui l'abbonato nelle sei precedenti fatturazioni abbia gi\u00e0, almeno una volta, pagato la bolletta con pi\u00f9 di trenta giorni di ritardo e per una successiva bolletta ritardi il pagamento, una seconda volta, oltre il 30 giorno dalla scadenza, il gestore ha facolt\u00e0 di sospendergli immediatamente, comunque previa comunicazione scritta, il servizio telefonico in uscita. All'abbonato in questione, che risulti nuovamente moroso per successive fatturazioni, il gestore potr\u00e0 procedere alla sospensione del servizio non appena trascorso il giorno della scadenza indicata in bolletta, comunque previa comunicazione scritta. Si applica nuovamente la disciplina prevista al comma 1 del presente articolo all'abbonato che, trovatosi in precedenza nelle predette situazioni, paghi nei termini di scadenza le tre successive bollette e quella prevista al comma 2 se effettua nei termini di scadenza i pagamenti delle ulteriori tre bollette.\n\n\n\n3. La sospensione del servizio, nel caso in cui l'abbonato sia intestatario di pi\u00f9 contratti come previsto all'ultimo comma del precedente articolo, si applica a tutti i servizi disciplinati dal presente regolamento fatturati congiuntamente.\n\n\n\n4. Qualora il servizio sia stato sospeso in difetto dei requisiti previsti, l'abbonato ha diritto all'indennizzo previsto all'articolo 40.\n\n\n\n5. L'abbonato a cui sia stato sospeso il servizio, per ottenerne il ripristino prima che il relativo contratto di abbonamento sia dichiarato risolto, \u00e8 tenuto a corrispondere quanto dovuto ad ogni titolo al gestore. Il servizio viene riattivato entro le 48 ore lavorative successive all'accertamento, da parte del gestore, dell'avvenuto versamento della somma dovuta.\n\n\n\n6. Le comunicazioni di cui al presente articolo possono essere effettuate anche mediante lettera raccomandata.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-04&atto.codiceRedazionale=097G0236&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:37:52.154658"} {"text": "\n\n\nArt. 63\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 17 MARZO 1995, N. 175))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-06-26&atto.codiceRedazionale=078U0295&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:43:19.448855"} {"text": "\n\n\n Art. 45. \n\n\n TRASFORMAZIONE, TRAPASSO E CESSAZIONE DELL'AZIENDA \n\n\n La trasformazione della forma costitutiva dell'azienda, la cessione, il trapasso ad altri proprietari, a qualsiasi titolo, il trasferimento in altra sede della stessa, non risolvono il rapporto di lavoro n\u00e9 mutano n\u00e9 modificano lo stato di diritto, disciplinato dalle leggi e dai vigenti contratti di lavoro, e dai concordati interconfederali, esistente fra il datore di lavoro ed i lavoratori alle sue dipendenze. Gli obblighi che incombono al primo si intendono trasferiti automaticamente al cessionario, ove la cessazione del rapporto di lavoro per mutuo accordo non sia intervenuta in precedenza a cura degli aventi obblighi, fatte salve, comunque, le ragioni degli aventi diritto. \n Ove la risoluzione del rapporto di lavoro sia determinata, da dissesto o fallimento o cessazione d'attivit\u00e0 dell'azienda, il prestatore d'opera conserva integri i suoi diritti derivanti dal presente contratto e dalle disposizioni generali maturati nel momento della cessazione dell'attivit\u00e0 aziendale, con i privilegi stabiliti dalla legge, e tutti gli obblighi del datore di lavoro s'intendono trasferiti alle eventuali gestioni liquidatrici o al curatore del fallimento. \n Al lavoratore competono tutte le indennit\u00e0 del contratto, compresa l'indennit\u00e0 sostitutiva del preavviso. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-12-06&atto.codiceRedazionale=060U1432&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:54:07.931803"} {"text": "\n\n\n Art. 14 \n\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 10 FEBBRAIO 2005, N. 30))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-06-28&atto.codiceRedazionale=048U0795&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:08:41.987279"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n933. Decreto del Presidente della Repubblica 9 settembre 1978, col quale, sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione, di concerto con i Ministri dell'interno e del tesoro, viene istituito in Sorrento (Napoli), a decorrere dall'anno scolastico 1978-79, un istituto tecnico commerciale ad indirizzo amministrativo e ne viene approvata la tabella organica.\n\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 29 gennaio 1979\n Registro n. 2 Istruzione, foglio n. 310\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-02-08&atto.codiceRedazionale=078U0933&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:37:31.241079"} {"text": "\n\n\n Articolo 4 \n Copie \n\n I coproduttori di film sono comproprietari del negativo ed hanno diritto di tenere o di disporre di un controtipo o di un internegativo. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-12-10&atto.codiceRedazionale=072U1293&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:52:52.806594"} {"text": "\n\n\n Art. 93. \n Sgravio provvisorio \n\n\n Decorsi due mesi dalla presentazione della domanda di rimborso senza che l'ufficio distrettuale delle imposte dirette o l'ente impositore abbia provveduto agli adempimenti di sua competenza, l'esattore, semprech\u00e8 la domanda sia stata presentata in termine e non sia priva di documentazione, ha diritto allo sgravio provvisorio in misura pari al settanta per cento dell'ammontare richiesto. Se ricorrono particolari circostanze il Ministro per le finanze, su richiesta dell'esattore, pu\u00f2 autorizzare lo sgravio in misura superiore. \n Quando la domanda di rimborso \u00e8 stata trasmessa all'intendente di finanza, ai sensi del secondo comma dell'articolo 90, lo sgravio provvisorio non pu\u00f2 essere autorizzato che dal Ministro per le finanze, che ne determina la misura. \n Lo sgravio \u00e8 disposto con provvedimento dell'ufficio distrettuale delle imposte dirette o dell'ente impositore, e deve essere comunicato all'intendente di finanza e da questi in quanto occorra al ricevitore provinciale. \n L'importo dello sgravio provvisorio \u00e8 imputato a diminuzione del carico che l'esattore deve versare alla prossima scadenza. ((6))\n\n\n----------------\n\n\nAGGIORNAMENTO (6)\nIl D.P.R. 28 gennaio 1988, n. 43 ha disposto (con l'art. 130, comma\n1) che sono abrogate, dalla data di entrata in funzione del servizio, fatto salvo quanto stabilito negli articoli 116, 118 e 199, le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 15 maggio 1963, n. 858.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-06-27&atto.codiceRedazionale=063U0858&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T20:38:55.344811"} {"text": "\n\n\n Articolo 25 \n Scambio di informazioni \n\n 1. Le autorit\u00e0 competenti degli Stati contraenti si scambieranno le informazioni necessarie per applicare le disposizioni della presente Convenzione e quelle delle leggi interne degli Stati contraenti relative alle imposte previste dalla Convenzione nella misura in cui la tassazione che tali leggi prevedono \u00e8 conforme alla Convenzione. Le informazioni cos\u00ec scambiate saranno tenute segrete e non potranno essere comunicate che alle persone o alle autorit\u00e0 incaricate dell'accertamento o della riscossione delle imposte che formano oggetto della Convenzione. \n 2. Le disposizioni del paragrafo 1 non potranno in nessun caso essere interpretate nel senso di imporre ad uno degli Stati contraenti l'obbligo: \n a) di adottare provvedimenti amministrativi in deroga alla propria legislazione od alla propria prassi amministrativa o a quella dell'altro Stato contraente; \n b) di fornire informazioni che non possono essere ottenute in base alla propria legislazione o nel quadro della propria prassi amministrativa o di quella dell'altro Stato contraente. \n c) di trasmettere informazioni che potrebbero rivelare segreti commerciali, industriali, professionali o processi commerciali oppure informazioni la cui comunicazione sarebbe contraria all'ordine pubblico. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-05-31&atto.codiceRedazionale=080U0202&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:03:21.051572"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n963. Decreto del Presidente della Repubblica 6 dicembre 1972, col quale, sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, la fondazione \"Pro juventute Don Carlo Gnocchi\", con sede in Roma, viene autorizzata ad accettare, col beneficio d'inventario, la eredit\u00e0, consistente in due appartamenti siti in San Remo, il primo in via Fiume n. 29 al terzo piano di vani tre pi\u00f9 servizi ed il secondo in via Galileo Galilei n. 310 all'ottavo piano di vani due pi\u00f9 servizi, del valore presunto rispettivamente di L. 8.500.000 o di L. 4.000.000, disposta dalla signora Cusmich Regina in Zaminga ed alle condizioni di cui al testamento olografo del 4 marzo 1958, depositato e pubblicato con verbale a rogito dott.\n Giacomo Tomat, notaio in San Remo, in data 22 giugno 1966, n. 87951 di repertorio e n. 11690 di raccolta, registrato a San Remo il 28 giugno 1966 al n. 1270, Vol. 44, mod. 71/ N - Serie A.\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 23 gennaio 1973\n Atti di Governo, registro n. 255, foglio n. 64. - VALENTINI\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-02-03&atto.codiceRedazionale=072U0963&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T12:20:11.515957"} {"text": "\n\n\nArt. 68\nModifiche all'articolo 104 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50\n\n\n\n\n1. All'articolo 104 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) al comma 1, primo periodo, le parole: \"di sola esecuzione\" sono soppresse; \n\nb) al comma 5, \u00e8 aggiunto, in fine, il seguente segno: \".\"; \n\nc) al comma 7, le parole: \"La garanzia per la risoluzione prevede\" sono sostituite dalle seguenti: \"Le garanzie di cui al presente articolo prevedono\"; \n\nd) comma 10, primo periodo, le parole: \"senza determinare tra essi vincoli di solidariet\u00e0 nei confronti della stazione appaltante o del soggetto aggiudicatore, i quali in caso di escussione dovranno procedere pro-quota nei confronti dei singoli garanti\" sono soppresse. \n\n\n\n\n Note all'art. 68: \n - Si riporta l'art. 104 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, come modificato dal presente decreto legislativo: \n \"Art. 104 (Garanzie per l'esecuzione di lavori di particolare valore). - 1. Per gli affidamenti a contraente generale di qualunque ammontare, e, ove prevista dal bando o dall'avviso di gara, per gli appalti di ammontare a base d'asta superiore a 100 milioni di euro, il soggetto aggiudicatario presenta sotto forma di cauzione o di fideiussione rilasciata dai soggetti di cui all'articolo 93 comma 3, in luogo della garanzia definitiva di cui all'articolo 103, una garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, denominata \"garanzia di buon adempimento\" e una garanzia di conclusione dell'opera nei casi di risoluzione del contratto previsti dal codice civile e dal presente codice, denominata \"garanzia per la risoluzione\". \n 2. Nel caso di affidamento dei lavori ad un nuovo soggetto, anche quest'ultimo presenta le garanzie previste al comma 1. \n 3. La garanzia di buon adempimento \u00e8 costituita con le modalit\u00e0 di cui all'articolo 103 commi 1 e 2, ed \u00e8 pari al cinque per cento fisso dell'importo contrattuale come risultante dall'aggiudicazione senza applicazione degli incrementi per ribassi di cui all'articolo 103 comma 1 e permane fino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, o comunque fino a dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. \n 4. La garanzia fideiussoria \"per la risoluzione\" di natura accessoria, opera nei casi di risoluzione del contratto previsti dal codice civile e dal presente codice ed \u00e8 di importo pari al 10 per cento dell'importo contrattuale, fermo restando che, qualora l'importo in valore assoluto fosse superiore a 100 milioni di euro, la garanzia si intende comunque limitata a 100 milioni di euro. \n 5. La garanzia \"per la risoluzione\" copre, nei limiti dei danni effettivamente subiti, i costi per le procedure di riaffidamento da parte della stazione appaltante o del soggetto aggiudicatore e l'eventuale maggior costo tra l'importo contrattuale risultante dall'aggiudicazione originaria dei lavori e l'importo contrattuale del riaffidamento dei lavori stessi, a cui sono sommati gli importi dei pagamenti gi\u00e0 effettuati o da effettuare in base agli stati d'avanzamento dei lavori. \n 6. La garanzia \"per la risoluzione\" \u00e8 efficace a partire dal perfezionamento del contratto e fino alla data di emissione del certificato di ultimazione dei lavori, allorch\u00e9 cessa automaticamente. La garanzia \"per la risoluzione\" cessa automaticamente oltre che per la sua escussione ai sensi del comma 1, anche decorsi tre mesi dalla data del riaffidamento dei lavori. \n 7. Le garanzie di cui al presente articolo prevedono espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, secondo comma del codice civile. \n 8. Nel caso di escussione il pagamento \u00e8 effettuato entro trenta giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante o del soggetto aggiudicatore recante l'indicazione del titolo per cui la stazione appaltante o il soggetto aggiudicatore richiede l'escussione. \n 9 Gli schemi di polizza-tipo concernenti le garanzie fideiussorie di cui al comma 1, sono adottati con le modalit\u00e0 di cui all'articolo 103, comma 9. \n 10. Le garanzie di cui al presente articolo e agli articoli 93 e 103 prevedono la rivalsa verso il contraente e il diritto di regresso verso la stazione appaltante o il soggetto aggiudicatore per l'eventuale indebito arricchimento e possono essere rilasciate congiuntamente da pi\u00f9 garanti. I garanti designano un mandatario o un delegatario per i rapporti con la stazione appaltante o il soggetto aggiudicatore.\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-05-05&atto.codiceRedazionale=17G00078&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T11:34:46.535136"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Il personale destinatario del compenso \u00e8 individuato, tenuto conto dell'esigenza della migliore utilizzazione delle professionalit\u00e0 presenti tra il personale del Ministero e del criterio della rotazione degli incarichi, dal dirigente dell'ufficio attuatore dell'intervento, in base all'accordo sindacale richiamato nelle premesse e nel rispetto delle quote massime stabilite dagli articoli seguenti.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-05-20&atto.codiceRedazionale=003G0131&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T20:42:00.097590"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n Autorizzazione di spesa\n\n\n\n \u00c8 autorizzata la spesa di lire 300.000 milioni per l'anno finanziario 1981 e di lire 313.000 milioni per l'anno finanziario 1982 ai fini dell'applicazione del decreto del Presidente della Repubblica di attuazione dell'accordo intervenuto il 29 maggio 1981 tra il Governo, la Federazione unitaria CGIL-CISL-UIL, il SINDIP-DIRSTAT e la CISNAL in materia di trattamento economico concernente il personale delle Aziende dipendenti dal Ministero delle poste e delle telecomunicazioni nonch\u00e9 delle norme della presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-01-04&atto.codiceRedazionale=081U0797&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T16:04:27.968219"} {"text": "\n\n\nTabella organica dell'istituto professionale di Stato per il commercio di Vibo Valentia (Catanzaro) \n\nn. 2 sezioni per addetto alla segreteria d'azienda (triennale); \nn. 1 sezione per addetto ai servizi turistici (triennale); \n per complessive classi n. 9 \n\n\n\nQualifica Numero dei posti\n=====================================================================\n\n Personale di ruolo\n\n\n1) Preside senza insegnamento (I categoria) 2) Cattedre di insegnamento (ruolo A) 3) Segretario economo 4) Applicati 5) Magazzinieri 6) Aiutanti tecnici 7) Bidelli 1 4 1 2 - - 3 \n\n\n\n\n Personale incaricato\n=====================================================================\n\n\n\n8) Incarichi d'insegnamento per complessive ore 231 settimanali. \n\n N.B. - Fermo restando il numero complessivo dei posti di ruolo e di \nquelli da affidare per incarico, le materie costituenti le cattedre di insegnamento e le qualifiche da attribuire al personale tecnico saranno determinate con decreto del Ministro per a pubblica istruzione. \n\n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n\n\n\n Il Ministro per la pubblica istruzione\n SCALFARO\nIl Ministro per il tesoro\n MALAGODI\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-09-29&atto.codiceRedazionale=072U1254&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T11:09:50.782004"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230; 21 ottobre 1950, n. 841 e 18 maggio 1951, n. 333;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisto il proprio decreto 7 febbraio 1951, n. 69;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato n. 6/2 B compilato dall'Ente per la colonizzazione del Delta Padano, nei confronti della Societ\u00e0 per la bonifica dei terreni ferraresi e per le imprese agricole, anonima con sede in Roma, per i terreni ricadenti nel comune di Mesola (provincia di Ferrara);\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che la sunnominata Societ\u00e0 ha presentato istanza, ai sensi dell'art. 10 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per escludere dall'esproprio i terreni su indicati;\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che sulla base degli accertamenti compiuti, ai sensi dell'art. 10 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, dal Ministero dell'agricoltura e delle foreste, non ricorrono tutte le condizioni previste dal citato art. 10, per escludere dall'esproprio i terreni indicati nella istanza sopra menzionata;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 24 aprile 1952, della Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato il piano particolareggiato di espropriazione n. 6/2 B compilato dall'Ente per la colonizzazione del Delta Padano, nei confronti della Societ\u00e0 per la bonifica dei terreni ferraresi e per le imprese agricole, anonima con sede in Roma, relativo ai terreni ricadenti nel Comune di Mesola (provincia di Ferrara), per una superficie di ettari 559.53.78, specificamente descritti nell'elenco n. 1 allegato a presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-06-17&atto.codiceRedazionale=052U0617&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:37:52.094014"} {"text": "\n\n\n Art. 753. \n (Persone che possono chiedere l'apposizione). \n\n Possono chiedere l'apposizione dei sigilli: \n 1) l'esecutore testamentario; \n 2) coloro che possono avere diritto alla successione; \n 3) le persone che coabitavano col defunto, o che al momento della morte erano addette al suo servizio, se il coniuge, gli eredi o alcuno di essi sono assenti dal luogo; \n 4) i creditori. \n\n L'istanza si propone mediante ricorso, nel quale il proponente deve dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale. (88) ((90))\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (88)\n\n\n Il D.Lgs. 19 febbraio 1998, n. 51 ha disposto (con l'art. 247, comma 1) che \"Il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e diventa efficace decorso il termine stabilito dall'articolo 1, comma 1, lettera r), della legge 16 luglio 1997, n. 254, fatta eccezione per le disposizioni previste dagli articoli 17, 33, comma 1, 38, comma 1 e 40, commi 1 e 3.\" \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (90)\n\n\n Il D.Lgs. 19 febbraio 1998, n. 51 come modificato dalla L. 16 giugno 1998, n. 188 ha disposto (con l'art. 247, comma 1) che \"Il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e diventa efficace a decorrere dal 2 giugno 1999, fatta eccezione per le disposizioni previste dagli articoli 17, 33, comma 1, 38, comma 1 e 40, commi 1 e 3.\" \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1940-10-28;1443", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T12:56:32.824643"} {"text": "\n\n\n Art. 48. \n\n Il prelievo di sangue eseguito a scopo non trasfusionale e per particolari interventi terapeutici, non \u00e8 soggetto alle precedenti limitazioni. In tal caso il prelievo viene effettuato sotto la specifica responsabilit\u00e0 del direttore del servizio ed i motivi che lo hanno determinato debbono essere verbalizzati \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-01-26&atto.codiceRedazionale=071U1256&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T16:19:07.507608"} {"text": "\n\n\n Art. 23. \n RECLAMI SULLA PAGA \n\n\n Qualsiasi reclamo sulla corrispondenza della somma pagata e quella indicata sulla busta paga o documento equipollente, nonch\u00e9 sulla qualit\u00e0 della moneta, dovr\u00e0 essere fatto all'atto del pagamento; l'operaio che non vi provvede perde ogni diritto per ci\u00f2 che riguarda il denaro contenuto nella busta stessa. \n Gli errori di pura contabilit\u00e0 dovranno essere contestati dall'operaio entro un anno dal giorno del pagamento, affinch\u00e8 il competente ufficio dell'azienda possa provvedere al regolamento delle eventuali differenze. \n In caso di contestazione sulla retribuzione e sugli altri elementi costitutivi della retribuzione mensile e annuale, agli operai dovr\u00e0 essere corrisposta in ogni caso la parte di retribuzione non contestata. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-09-30&atto.codiceRedazionale=060U1017&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:11:50.513801"} {"text": "\n\n\n Articolo 7 \n1. Qualora, ai sensi del presente Accordo, l'istituzione di una Parte Contraente sia debitrice di somme destinate al rimborso delle spese sostenute dall'istituzione di un\u00e0altra Parte Contraente, il debito sar\u00e0 espresso nella valuta della seconda Parte. La prima istituzione salda validamente il suo debito in detta valuta, a meno che le Parti Contraenti in causa non convengano altre modalit\u00e0. \n2. I trasferimento di somme risultanti dall'applicazione del presente Accordo sono effettuati in caso di bisogno, in conformit\u00e0 agli accordi in vigore in detta materia, al momento del trasferimento, tra le Parti Contraenti. In mancanza, accordi specifici dovranno essere restipulati tra le Parti interessate. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-08-11&atto.codiceRedazionale=088G0369&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:51:02.937289"} {"text": "\n\n\n Articolo XII \n\n 1. Dopo tre anni dall'entrata in vigore della presente Convenzione ciascuno Stato contraente potr\u00e0, con atto notificato al Governo dei Paesi Bassi, richiedere la convocazione di una Conferenza allo scopo di rivedere la Convenzione o il suo allegato. Il Governo dei Paesi Bassi notificher\u00e0 tale richiesta a tutti gli Stati contraenti e convocher\u00e0 una Conferenza di revisione, qualora, nel termine di sei mesi decorrente dalla data di detta notificazione, almeno un quarto degli Stati contraenti gli abbiano notificato il loro assenso. \n 2. Gli Stati invitati a tale Conferenza, all'infuori degli Stati contraenti, avranno veste d'osservatori a meno che gli Stati contraenti non decidano altrimenti in seno alla Conferenza, a maggioranza di voti. Gli osservatori disporranno di tutti i diritti inerenti alla partecipazione alla Conferenza, salvo il diritto di voto. \n 3. Il Governo dei Paesi Bassi inviter\u00e0 ciascuno Stato partecipante a detta Conferenza a presentare le proposte che esso desideri veder esaminate da quest'ultima. Il Governo dei Paesi Bassi comunicher\u00e0 a ciascuno Stato invitato l'ordine del giorno provvisorio della Conferenza, nonch\u00e9 il testo di tutte le proposte presentate. \n 4. Il Governo dei Paesi Bassi comunicher\u00e0 all'istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato le proposte di revisione che gli siano state indirizzate ai sensi del 3\u00b0 comma del presente articolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-10-13&atto.codiceRedazionale=071U0816&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T17:45:42.344857"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1017. Decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1954, col quale, sulla proposta del ministro per la pubblica istruzione, la Cassa scolastica della Scuola media statale di piazza del Monte n. 3 di Pesaro viene eretta in ente morale e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: DE PIETRO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 27 ottobre 1954\n Atti del Governo, registro n. 86, foglio n. 176. - CARLOMAGNO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1954-11-06&atto.codiceRedazionale=054U1017&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T19:14:06.493156"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il predetto istituto professionale ha lo scopo di preparare personale idoneo all'esercizio delle attivit\u00e0 di ordine esecutivo nei vari settori dell'industria e dell'artigianato.\n Esso \u00e8 costituito dalle seguenti scuole professionali, ciascuna delle quali comprende varie sezioni:\n 1. Scuola professionale per l'industria meccanica, con sezione per: congegnatore meccanico (triennale).\n 2. Scuola professionale per l'industria elettrica, con sezione per: elettricista b. t. (triennale).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-04-05&atto.codiceRedazionale=067U1477&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:31:56.126421"} {"text": "\n\n\nArt. 48\n(Personale educativo e personale assistente non di ruolo nei ruoli delle istituzioni educative e delle scuole speciali statali)\n\n\n\n Al personale educativo incaricato nei convitti nazionali, negli educandati femminili dello Stato e nei convitti annessi agli istituti tecnici e professionali ed agli assistenti-educatori incaricati nelle scuole speciali statali, i quali abbiano fruito della proroga di cui al decreto-legge 6 settembre 1979, n. 434, convertito, con modificazioni, nella legge 8 novembre 1979, n. 566, ovvero abbiano svolto un incarico annuale nell'anno scolastico 1979-1980, si applicano, rispettivamente, le disposizioni di cui ai precedenti articoli 29, primo comma, e 30.\n Al predetto personale educativo ed assistente, che negli anni scolastici 1978-1979, 1979-1980 ((1980-81 o 1981-82)) abbia svolto servizio in qualit\u00e0 di istitutore ed assistente supplente nelle istituzioni di cui al precedente comma ed abbia svolto almeno due anni di servizio ((nel sessennio antecedente al 10 settembre 1981)) , si applicano le disposizioni di cui al precedente articolo 31.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-05-22&atto.codiceRedazionale=082U0270&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T14:10:15.934826"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Perugia, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1107 e modificato con regio decreto 2 ottobre 1940, n. 1471, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 degli studi di Perugia e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;\n\n\nSentito il parere del Consiglio universitario nazionale;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Perugia, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n\n\n L'art. 57, relativo al corso di laurea in scienze biologiche, \u00e8 modificato nel senso che l'insegnamento complementare di fitogeografia muta la denominazione in quella di geobotanica.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-10-09&atto.codiceRedazionale=081U0557&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T16:50:11.135450"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n\n\n Alle spese di mantenimento dell'Istituto si provvede\n 1) con un contributo del Ministero della Pubblica istruzione fissato in L. 93.000.000;\n 2) con gli eventuali contributi degli Enti locali, dalle organizzazioni professionali di categoria, e di privati;\n 3) con lasciti e donazioni da parte di enti e di privati;\n 4) con i proventi delle aziende annesse;\n 5) con i contributi degli alunni.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-07-24&atto.codiceRedazionale=064U1692&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-09T23:03:45.090185"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n Promozione ed esercizio \n delle attivit\u00e0 selvicolturali di gestione\n\n\n1. Le regioni promuovono la crescita delle imprese che operano nel settore forestale e ambientale, della selvicoltura e delle utilizzazioni forestali, nella gestione, difesa, tutela del territorio e nel settore delle sistemazioni idraulico-forestali, nonch\u00e9 nel settore della prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti legnosi quali tronchi, ramaglie e cimali, se svolta congiuntamente ad almeno una delle pratiche o degli interventi di cui all'articolo 7, comma 1. Promuovono altres\u00ec la formazione e l'aggiornamento professionale degli operatori, anche al fine di garantire la tutela dell'ambiente e la salvaguardia del territorio. \n\n\n\n2. Per i fini di cui al comma 1, le regioni istituiscono elenchi o albi delle imprese che eseguono lavori o forniscono servizi nei settori sopra indicati, articolati per categorie o sezioni distinte a seconda della diversa natura giuridica delle imprese tenendo anche conto delle loro capacit\u00e0 tecnico-economiche e della tipologia di prestazioni e prevedendo in ogni caso una specifica categoria per le imprese agricole di cui all'articolo 2135 del codice civile, coerentemente con i criteri minimi nazionali di cui al comma 8, lettera a). \n\n\n\n3. Fatti salvi i motivi di esclusione di cui all'articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, agli elenchi o albi di cui al comma 2 possono iscriversi le imprese, in forma singola e associata, che siano in possesso dei requisiti generali, professionali e tecnici necessari per lo svolgimento delle attivit\u00e0 di cui al comma 1. Le imprese di cui al primo periodo possono essere partecipate anche dai proprietari di aree agro-silvo-pastorali. La partecipazione da parte di proprietari pubblici avviene in deroga al disposto di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175. \n\n\n\n4. Le regioni, conformemente alla disciplina vigente in materia di contratti pubblici, dettano norme per la concessione in gestione delle superfici forestali pubbliche agli operatori iscritti agli elenchi o agli albi di cui al comma 2 o ad altri soggetti pubblici o privati, al fine di favorirne la gestione attiva, assicurandosi che resti inalterata la superficie, la stabilit\u00e0 ecosistemica, la destinazione economica e la multifunzionalit\u00e0 dei boschi.\nCostituisce titolo preferenziale ai fini della concessione in gestione delle superfici forestali pubbliche, la partecipazione di imprese iscritte negli elenchi o negli albi di cui al comma 2 ed aventi centro aziendale entro un raggio di 70 chilometri dalla superficie forestale oggetto di concessione. \n\n\n\n5. Al fine di garantire la tutela e la gestione attiva delle risorse agro-silvo-pastorali, il miglioramento dei fondi abbandonati e la ricostituzione di unit\u00e0 produttive economicamente sostenibili in grado di favorire l'occupazione, la costituzione ed il consolidamento di nuove attivit\u00e0 imprenditoriali, le regioni promuovono l'associazionismo fondiario tra i proprietari dei terreni pubblici o privati, anche in deroga al disposto di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, nonch\u00e9 la costituzione e la partecipazione ai consorzi forestali, a cooperative che operano prevalentemente in campo forestale o ad altre forme associative tra i proprietari e i titolari della gestione dei beni terrieri, valorizzando la gestione associata delle piccole propriet\u00e0, i demani, le propriet\u00e0 collettive e gli usi civici delle popolazioni. \n\n\n\n6. Le cooperative forestali e i loro consorzi che forniscono in via prevalente, anche nell'interesse di terzi, servizi in ambito forestale e lavori nel settore della selvicoltura, ivi comprese le sistemazioni idraulico-forestali, sono equiparati agli imprenditori agricoli. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono disciplinate le condizioni di equiparazione di cui al presente comma. \n\n\n\n7. Le regioni definiscono coerentemente con i criteri nazionali minimi di cui al comma 8, lettera b), i criteri per la formazione professionale degli operatori forestali e i requisiti professionali minimi per l'esecuzione degli interventi di gestione forestale in relazione alla loro natura e complessit\u00e0. \n\n\n\n\n\n8. Con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, adottato d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sono definite apposite disposizioni per la definizione: \n\na) dei criteri minimi nazionali per l'iscrizione agli elenchi o albi regionali di cui al comma 2; \n\nb) dei criteri minimi nazionali per la formazione professionale degli operatori forestali e per l'esecuzione degli interventi di gestione forestale di cui al comma 7, in coerenza con gli indirizzi europei. \n\n\n\n\n9. Le regioni si adeguano alle disposizioni emanate ai sensi del comma 8 entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 8. Nelle more della definizione dei predetti criteri, gli elenchi o gli albi gi\u00e0 istituiti dalle regioni conservano la propria efficacia. \n\n\n\n10. Le regioni promuovono la certificazione volontaria della gestione forestale sostenibile e la tracciabilit\u00e0 dei prodotti forestali, l'utilizzo di prodotti forestali certificati nelle politiche di acquisto pubblico nonch\u00e9 la valorizzazione della bioeconomia forestale e delle produzioni legnose e non legnose di qualit\u00e0, con particolare attenzione ai servizi ambientali forniti dagli ecosistemi forestali. \n\n\n\n11. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, d'intesa con le regioni e le province autonome, intraprende azioni volte a contrastare il commercio di legname e dei prodotti in legno di provenienza illegale in attuazione degli indirizzi internazionali, del regolamento (CE) n. 2173/2005 del Consiglio del 20 dicembre 2005, del regolamento (UE) n. 995/2010 del Parlamento e del Consiglio del 20 ottobre 2010 e nel rispetto di quanto previsto agli articoli 7 e 10 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. \n\n\n\n12. Le imprese iscritte agli albi di cui al comma 2 sono esonerate dall'obbligo di iscrizione al registro degli operatori previsto dall'articolo 4 del decreto legislativo 30 ottobre 2014, n. 178. \n\n\n\n13. All'attuazione del presente articolo si fa fronte nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. \n\n\n\n14. Continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui all'articolo 17 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, all'articolo 15 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ed all'articolo 2, comma 134, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. \n\n\n\n Note all'art. 10: \n - Si riporta il testo dell'articolo 2135 del codice civile: \n \u00abArt. 2135. (Imprenditore agricolo). \u00c8 imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attivit\u00e0: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attivit\u00e0 connesse. \n - Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attivit\u00e0 dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. \n - Si intendono comunque connesse le attivit\u00e0, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonch\u00e9 le attivit\u00e0 dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attivit\u00e0 agricola esercitata, ivi comprese le attivit\u00e0 di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalit\u00e0 come definite dalla legge.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 aprile 2016, n. 91, supplemento ordinario: \n \u00abArt. 80. (Motivi di esclusione). 1. Costituisce motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d'appalto o concessione, la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all'articolo 105, comma 6, per uno dei seguenti reati: \n a) delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 416, 416-bis del codice penale ovvero delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l'attivit\u00e0 delle associazioni previste dallo stesso articolo, nonch\u00e9 per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 74 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, dall'articolo 291-quater del decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43 e dall'articolo 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in quanto riconducibili alla partecipazione a un'organizzazione criminale, quale definita all'articolo 2 della decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio; \n b) delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, 320, 321, 322, 322-bis, 346-bis, 353, 353-bis, 354, 355 e 356 del codice penale nonch\u00e9 all'articolo 2635 del codice civile; \n b-bis) false comunicazioni sociali di cui agli articoli 2621 e 2622 del codice civile; \n c) frode ai sensi dell'articolo 1 della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunit\u00e0 europee; \n d) delitti, consumati o tentati, commessi con finalit\u00e0 di terrorismo, anche internazionale, e di eversione dell'ordine costituzionale reati terroristici o reati connessi alle attivit\u00e0 terroristiche; \n e) delitti di cui agli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 del codice penale, riciclaggio di proventi di attivit\u00e0 criminose o finanziamento del terrorismo, quali definiti all'articolo 1 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 e successive modificazioni; \n f) sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani definite con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24; \n g) ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l'incapacit\u00e0 di contrattare con la pubblica amministrazione. \n 2. Costituisce altres\u00ec motivo di esclusione la sussistenza, con riferimento ai soggetti indicati al comma 3, di cause di decadenza, di sospensione o di divieto previste dall'articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all'articolo 84, comma 4, del medesimo decreto. Resta fermo quanto previsto dagli articoli 88, comma 4-bis, e 92, commi 2 e 3, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, con riferimento rispettivamente alle comunicazioni antimafia e alle informazioni antimafia. \n 3. L'esclusione di cui ai commi 1 e 2 va disposta se la sentenza o il decreto ovvero la misura interdittiva sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; di un socio o del direttore tecnico, se si tratta di societ\u00e0 in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico, se si tratta di societ\u00e0 in accomandita semplice; dei membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, ivi compresi institori e procuratori generali, dei membri degli organi con poteri di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, del direttore tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di societ\u00e0 con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di societ\u00e0 o consorzio. In ogni caso l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, qualora l'impresa non dimostri che vi sia stata completa ed effettiva dissociazione della condotta penalmente sanzionata; l'esclusione non va disposta e il divieto non si applica quando il reato \u00e8 stato depenalizzato ovvero quando \u00e8 intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato \u00e8 stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna medesima. \n 4. Un operatore economico \u00e8 escluso dalla partecipazione a una procedura d'appalto se ha commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti. Costituiscono gravi violazioni quelle che comportano un omesso pagamento di imposte e tasse superiore all'importo di cui all'articolo 48-bis, commi 1 e 2-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.\n Costituiscono violazioni definitivamente accertate quelle contenute in sentenze o atti amministrativi non pi\u00f9 soggetti ad impugnazione. Costituiscono gravi violazioni in materia contributiva e previdenziale quelle ostative al rilascio del documento unico di regolarit\u00e0 contributiva (DURC), di cui al decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 1\u00b0 giugno 2015, ovvero delle certificazioni rilasciate dagli enti previdenziali di riferimento non aderenti al sistema dello sportello unico previdenziale. Il presente comma non si applica quando l'operatore economico ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o multe, purch\u00e9 il pagamento o l'impegno siano stati formalizzati prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande. \n 5. Le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d'appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all'articolo 105, comma 6, qualora: \n a) la stazione appaltante possa dimostrare con qualunque mezzo adeguato la presenza di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonch\u00e9 agli obblighi di cui all'articolo 30, comma 3 del presente codice; \n b) l'operatore economico si trovi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, salvo il caso di concordato con continuit\u00e0 aziendale, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni, fermo restando quanto previsto dall'articolo 110; \n c) la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l'operatore economico si \u00e8 reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrit\u00e0 o affidabilit\u00e0. Tra questi rientrano: le significative carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione anticipata, non contestata in giudizio, ovvero confermata all'esito di un giudizio, ovvero hanno dato luogo ad una condanna al risarcimento del danno o ad altre sanzioni; il tentativo di influenzare indebitamente il processo decisionale della stazione appaltante o di ottenere informazioni riservate ai fini di proprio vantaggio; il fornire, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull'esclusione, la selezione o l'aggiudicazione ovvero l'omettere le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione; \n d) la partecipazione dell'operatore economico determini una situazione di conflitto di interesse ai sensi dell'articolo 42, comma 2, non diversamente risolvibile; \n e) una distorsione della concorrenza derivante dal precedente coinvolgimento degli operatori economici nella preparazione della procedura d'appalto di cui all'articolo 67 non possa essere risolta con misure meno intrusive; \n f) l'operatore economico sia stato soggetto alla sanzione interdittiva di cui all'articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; \n f-bis) l'operatore economico che presenti nella procedura di gara in corso e negli affidamenti di subappalti documentazione o dichiarazioni non veritiere; \n f-ter) l'operatore economico iscritto nel casellario informatico tenuto dall'Osservatorio dell'ANAC per aver presentato false dichiarazioni o falsa documentazione nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalti. Il motivo di esclusione perdura fino a quando opera l'iscrizione nel casellario informatico; \n g) l'operatore economico iscritto nel casellario informatico tenuto dall'Osservatorio dell'ANAC per aver presentato false dichiarazioni o falsa documentazione ai fini del rilascio dell'attestazione di qualificazione, per il periodo durante il quale perdura l'iscrizione; \n h) l'operatore economico abbia violato il divieto di intestazione fiduciaria di cui all'articolo 17 della legge 19 marzo 1990, n. 55. L'esclusione ha durata di un anno decorrente dall'accertamento definitivo della violazione e va comunque disposta se la violazione non \u00e8 stata rimossa; \n i) l'operatore economico non presenti la certificazione di cui all'articolo 17 della legge 12 marzo 1999, n. 68, ovvero non autocertifichi la sussistenza del medesimo requisito; \n l) l'operatore economico che, pur essendo stato vittima dei reati previsti e puniti dagli articoli 317 e 629 del codice penale aggravati ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, non risulti aver denunciato i fatti all'autorit\u00e0 giudiziaria, salvo che ricorrano i casi previsti dall'articolo 4, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689. La circostanza di cui al primo periodo deve emergere dagli indizi a base della richiesta di rinvio a giudizio formulata nei confronti dell'imputato nell'anno antecedente alla pubblicazione del bando e deve essere comunicata, unitamente alle generalit\u00e0 del soggetto che ha omesso la predetta denuncia, dal procuratore della Repubblica procedente all'ANAC, la quale cura la pubblicazione della comunicazione sul sito dell'Osservatorio; \n m) l'operatore economico si trovi rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile o in una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale. \n 6. Le stazioni appaltanti escludono un operatore economico in qualunque momento della procedura, qualora risulti che l'operatore economico si trova, a causa di atti compiuti o omessi prima o nel corso della procedura, in una delle situazioni di cui ai commi 1,2, 4 e 5. \n 7. Un operatore economico, o un subappaltatore, che si trovi in una delle situazioni di cui al comma 1, limitatamente alle ipotesi in cui la sentenza definitiva abbia imposto una pena detentiva non superiore a 18 mesi ovvero abbia riconosciuto l'attenuante della collaborazione come definita per le singole fattispecie di reato, o al comma 5, \u00e8 ammesso a provare di aver risarcito o di essersi impegnato a risarcire qualunque danno causato dal reato o dall'illecito e di aver adottato provvedimenti concreti di carattere tecnico, organizzativo e relativi al personale idonei a prevenire ulteriori reati o illeciti. \n 8. Se la stazione appaltante ritiene che le misure di cui al comma 7 sono sufficienti, l'operatore economico non \u00e8 escluso della procedura d'appalto; viceversa dell'esclusione viene data motivata comunicazione all'operatore economico. \n 9. Un operatore economico escluso con sentenza definitiva dalla partecipazione alle procedure di appalto non pu\u00f2 avvalersi della possibilit\u00e0 prevista dai commi 7 e 8 nel corso del periodo di esclusione derivante da tale sentenza. \n 10. Se la sentenza di condanna definitiva non fissa la durata della pena accessoria della incapacit\u00e0 di contrattare con la pubblica amministrazione, ovvero non sia intervenuta riabilitazione, tale durata \u00e8 pari a cinque anni, salvo che la pena principale sia di durata inferiore, e in tale caso \u00e8 pari alla durata della pena principale e a tre anni, decorrenti dalla data del suo accertamento definitivo, nei casi di cui ai commi 4 e 5 ove non sia intervenuta sentenza di condanna. \n 11. Le cause di esclusione previste dal presente articolo non si applicano alle aziende o societ\u00e0 sottoposte a sequestro o confisca ai sensi dell'articolo 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356 o degli articoli 20 e 24 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, ed affidate ad un custode o amministratore giudiziario o finanziario, limitatamente a quelle riferite al periodo precedente al predetto affidamento. \n 12. In caso di presentazione di falsa dichiarazione o falsa documentazione, nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalto, la stazione appaltante ne d\u00e0 segnalazione all'Autorit\u00e0 che, se ritiene che siano state rese con dolo o colpa grave in considerazione della rilevanza o della gravit\u00e0 dei fatti oggetto della falsa dichiarazione o della presentazione di falsa documentazione, dispone l'iscrizione nel casellario informatico ai fini dell'esclusione dalle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto ai sensi del comma 1 fino a due anni, decorso il quale l'iscrizione \u00e8 cancellata e perde comunque efficacia. \n 13. Con linee guida l'ANAC, da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente codice, pu\u00f2 precisare, al fine di garantire omogeneit\u00e0 di prassi da parte delle stazioni appaltanti, quali mezzi di prova considerare adeguati per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui al comma 5, lettera c), ovvero quali carenze nell'esecuzione di un procedente contratto di appalto siano significative ai fini del medesimo comma 5, lettera c). \n 14. Non possono essere affidatari di subappalti e non possono stipulare i relativi contratti i soggetti per i quali ricorrano i motivi di esclusione previsti dal presente articolo.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'articolo 4 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico in materia di societ\u00e0 a partecipazione pubblica), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 settembre 2016, n. 210: \n \u00abArt. 4. (Finalit\u00e0 perseguibili mediante l'acquisizione e la gestione di partecipazioni pubbliche).\n 1. Le amministrazioni pubbliche non possono, direttamente o indirettamente, costituire societ\u00e0 aventi per oggetto attivit\u00e0 di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalit\u00e0 istituzionali, n\u00e9 acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali societ\u00e0. \n 2. Nei limiti di cui al comma 1, le amministrazioni pubbliche possono, direttamente o indirettamente, costituire societ\u00e0 e acquisire o mantenere partecipazioni in societ\u00e0 esclusivamente per lo svolgimento delle attivit\u00e0 sotto indicate: \n a) produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi; \n b) progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016; \n c) realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalit\u00e0 di cui all'articolo 17, commi 1 e 2; \n d) autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento; \n e) servizi di committenza, ivi incluse le attivit\u00e0 di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016. \n 3. Al solo fine di ottimizzare e valorizzare l'utilizzo di beni immobili facenti parte del proprio patrimonio, le amministrazioni pubbliche possono, altres\u00ec, anche in deroga al comma 1, acquisire partecipazioni in societ\u00e0 aventi per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio delle amministrazioni stesse, tramite il conferimento di beni immobili allo scopo di realizzare un investimento secondo criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato. \n 4. Le societ\u00e0 in house hanno come oggetto sociale esclusivo una o pi\u00f9 delle attivit\u00e0 di cui alle lettere a), b), d) ed e) del comma 2. Salvo quanto previsto dall'articolo 16, tali societ\u00e0 operano in via prevalente con gli enti costituenti o partecipanti o affidanti. \n 5. Fatte salve le diverse previsioni di legge regionali adottate nell'esercizio della potest\u00e0 legislativa in materia di organizzazione amministrativa, \u00e8 fatto divieto alle societ\u00e0 di cui al comma 2, lettera d), controllate da enti locali, di costituire nuove societ\u00e0 e di acquisire nuove partecipazioni in societ\u00e0. Il divieto non si applica alle societ\u00e0 che hanno come oggetto sociale esclusivo la gestione delle partecipazioni societarie di enti locali, salvo il rispetto degli obblighi previsti in materia di trasparenza dei dati finanziari e di consolidamento del bilancio degli enti partecipanti. \n 6. \u00c8 fatta salva la possibilit\u00e0 di costituire societ\u00e0 o enti in attuazione dell'articolo 34 del regolamento (CE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e dell'articolo 61 del regolamento (CE) n. 508 del 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio 15 maggio 2014. \n 7. Sono altres\u00ec ammesse le partecipazioni nelle societ\u00e0 aventi per oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici, la realizzazione e la gestione di impianti di trasporto a fune per la mobilit\u00e0 turistico-sportiva eserciti in aree montane, nonch\u00e9 la produzione di energia da fonti rinnovabili. \n 8. \u00c8 fatta salva la possibilit\u00e0 di costituire, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, le societ\u00e0 con caratteristiche di spin off o di start up universitari previste dall'articolo 6, comma 9, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, nonch\u00e9 quelle con caratteristiche analoghe degli enti di ricerca.\n \u00c8 inoltre fatta salva la possibilit\u00e0, per le universit\u00e0, di costituire societ\u00e0 per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche. \n 9. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze o dell'organo di vertice dell'amministrazione partecipante, motivato con riferimento alla misura e qualit\u00e0 della partecipazione pubblica, agli interessi pubblici a essa connessi e al tipo di attivit\u00e0 svolta, riconducibile alle finalit\u00e0 di cui al comma 1, anche al fine di agevolarne la quotazione ai sensi dell'articolo 18, pu\u00f2 essere deliberata l'esclusione totale o parziale dell'applicazione delle disposizioni del presente articolo a singole societ\u00e0 a partecipazione pubblica. Il decreto \u00e8 trasmesso alle Camere ai fini della comunicazione alle commissioni parlamentari competenti. I Presidenti di Regione e delle province autonome di Trento e Bolzano, con provvedimento adottato ai sensi della legislazione regionale e nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicit\u00e0, possono, nell'ambito delle rispettive competenze, deliberare l'esclusione totale o parziale dell'applicazione delle disposizioni del presente articolo a singole societ\u00e0 a partecipazione della Regione o delle province autonome di Trento e Bolzano, motivata con riferimento alla misura e qualit\u00e0 della partecipazione pubblica, agli interessi pubblici a essa connessi e al tipo di attivit\u00e0 svolta, riconducibile alle finalit\u00e0 di cui al comma 1. Il predetto provvedimento \u00e8 trasmesso alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, alla struttura di cui all'articolo 15, comma 1, nonch\u00e9 alle Camere ai fini della comunicazione alle commissioni parlamentari competenti. \n 9-bis. Nel rispetto della disciplina europea, \u00e8 fatta salva la possibilit\u00e0 per le amministrazioni pubbliche di acquisire o mantenere partecipazioni in societ\u00e0 che producono servizi economici di interesse generale a rete, di cui all'articolo 3-bis del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, anche fuori dall'ambito territoriale della collettivit\u00e0 di riferimento, in deroga alle previsioni di cui al comma 2, lettera a), purch\u00e9 l'affidamento dei servizi, in corso e nuovi, sia avvenuto e avvenga tramite procedure ad evidenza pubblica. Per tali partecipazioni, trova piena applicazione l'articolo 20, comma 2, lettera e). Resta fermo quanto previsto dall'articolo 16. \n 9-ter. \u00c8 fatta salva la possibilit\u00e0 per le amministrazioni pubbliche di acquisire o mantenere partecipazioni, comunque non superiori all'1 per cento del capitale sociale, in societ\u00e0 bancarie di finanza etica e sostenibile, come definite dall'articolo 111-bis del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1\u00b0 settembre 1993, n. 385, senza ulteriori oneri finanziari rispetto a quelli derivanti dalla partecipazione medesima.\u00bb. \n - Il regolamento (CE) n. 2173/2005 del Consiglio del 20 dicembre 2005 relativo all'istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella Comunit\u00e0 europea, \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea 30 dicembre 2005, n. L 347. \n - Il regolamento (UE) n. 995/2010 del Parlamento e del Consiglio del 20 ottobre 2010 che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati, \u00e8 pubblicato nellaGazzetta Ufficiale dell'Unione europea 12 novembre 2010, n. L 295. \n - Si riportano gli articoli 7 e 10 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 (Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 settembre 2016, n. 213: \n \u00abArt. 7. (Assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri e attribuzione delle funzioni).\n 1. Il Corpo forestale dello Stato \u00e8 assorbito nell'Arma dei carabinieri, la quale esercita le funzioni gi\u00e0 svolte dal citato Corpo previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto, fermo restando quanto disposto dall'articolo 2, comma 1, e ad eccezione delle competenze in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei degli stessi, attribuite al Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi dell'articolo 9, nonch\u00e9 delle funzioni attribuite alla Polizia di Stato e al Corpo della guardia di finanza ai sensi dell'articolo 10 e delle attivit\u00e0 cui provvede il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi dell'articolo 11. \n 2. In relazione a quanto previsto dal comma 1, l'Arma dei carabinieri esercita le seguenti funzioni: \n a) prevenzione e repressione delle frodi in danno della qualit\u00e0 delle produzioni agroalimentari; \n b) controlli derivanti dalla normativa comunitaria agroforestale e ambientale e concorso nelle attivit\u00e0 volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare del consumatore e di biosicurezza in genere; \n c) vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell'ambiente, con specifico riferimento alla tutela del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale e alla valutazione del danno ambientale, nonch\u00e9 collaborazione nell'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 35 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; \n d) sorveglianza e accertamento degli illeciti commessi in violazione delle norme in materia di tutela delle acque dall'inquinamento e del relativo danno ambientale; \n e) repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali dei rifiuti; \n f) concorso nella prevenzione e nella repressione delle violazioni compiute in danno degli animali; \n g) prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia di incendi boschivi; \n h) vigilanza e controllo dell'attuazione delle convenzioni internazionali in materia ambientale, con particolare riferimento alla tutela delle foreste e della biodiversit\u00e0 vegetale e animale; \n i) sorveglianza sui territori delle aree naturali protette di rilevanza nazionale e internazionale, nonch\u00e9 delle altre aree protette secondo le modalit\u00e0 previste dalla legislazione vigente, ad eccezione delle acque marine confinanti con le predette aree; \n l) tutela e salvaguardia delle riserve naturali statali riconosciute di importanza nazionale e internazionale, nonch\u00e9 degli altri beni destinati alla conservazione della biodiversit\u00e0 animale e vegetale; \n m) contrasto al commercio illegale nonch\u00e9 controllo del commercio internazionale e della detenzione di esemplari di fauna e di flora minacciati di estinzione, tutelati ai sensi della Convenzione CITES, resa esecutiva con legge 19 dicembre 1975, n. 874, e della relativa normativa nazionale, comunitaria e internazionale ad eccezione di quanto previsto agli articoli 10, comma 1, lettera b) e 11; \n n) concorso nel monitoraggio e nel controllo del territorio ai fini della prevenzione del dissesto idrogeologico, e collaborazione nello svolgimento dell'attivit\u00e0 straordinaria di polizia idraulica; \n o) controllo del manto nevoso e previsione del rischio valanghe, nonch\u00e9 attivit\u00e0 consultive e statistiche ad essi relative; \n p) attivit\u00e0 di studio connesse alle competenze trasferite con particolare riferimento alla rilevazione qualitativa e quantitativa delle risorse forestali, anche al fine della costituzione dell'inventario forestale nazionale, al monitoraggio sullo stato fitosanitario delle foreste, ai controlli sul livello di inquinamento degli ecosistemi forestali, al monitoraggio del territorio in genere con raccolta, elaborazione, archiviazione e diffusione dei dati, anche relativi alle aree percorse dal fuoco; \n q) adempimenti connessi alla gestione e allo sviluppo dei collegamenti di cui all'articolo 24 della legge 31 gennaio 1994, n. 97; \n r) attivit\u00e0 di supporto al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nella rappresentanza e nella tutela degli interessi forestali nazionali in sede comunitaria e internazionale e raccordo con le politiche forestali regionali; \n s) educazione ambientale; \n t) concorso al pubblico soccorso e interventi di rilievo nazionale di protezione civile su tutto il territorio nazionale, ad eccezione del soccorso in montagna; \n u) tutela del paesaggio e dell'ecosistema; \n v) concorso nel controllo dell'osservanza delle disposizioni di cui alla legge 24 dicembre 2003, n. 363; \n z) Ferme restando le attribuzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di cui all'articolo 9, commi 1 e 2, con protocollo di intesa tra l'Arma dei carabinieri ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono definite le operazioni di spegnimento a terra degli incendi boschivi nelle aree di cui all'articolo 7, comma 2, lettera i), svolte dalle unit\u00e0 specialistiche dell'Arma dei carabinieri. \n 3. Per le finalit\u00e0 del presente articolo \u00e8 autorizzata la spesa di euro 1.450.000 per l'anno 2017.\u00bb \n \u00abArt. 10. (Attribuzione alla Polizia di Stato e al Corpo della guardia di finanza di specifiche funzioni del Corpo forestale dello Stato). 1. In relazione a quanto previsto all'articolo 7, comma 1, le seguenti funzioni svolte dal Corpo forestale dello Stato sono attribuite: \n a) alla Polizia di Stato, in materia di ordine e sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto della criminalit\u00e0 organizzata in ambito interforze; \n b) al Corpo della guardia di finanza, in materia di soccorso in montagna, sorveglianza delle acque marine confinanti con le aree naturali protette e controllo doganale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione, ai sensi delle convenzioni internazionali vigenti e della relativa normativa nazionale e comunitaria, da esercitarsi, esclusivamente in relazione all'attivit\u00e0 di cui al decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio n. 176 dell'8 luglio 2005, anche tramite le unit\u00e0 specializzate dell'Arma dei carabinieri.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 ottobre 2014, n. 178 (Attuazione del regolamento (CE) n. 2173/2005 relativo all'istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella Comunit\u00e0 europea e del regolamento (UE) n. 995/2010 che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 10 dicembre 2014, n. 286: \n \u00abArt. 4. (Registro degli operatori). 1. Al fine di consentire la predisposizione del programma dei controlli di cui al regolamento (UE) n. 995/2010 da parte dell'autorit\u00e0 nazionale competente, \u00e8 istituito il registro degli operatori. Alla tenuta del Registro il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. \n 2. Ai fini della valutazione del rischio di cui all'articolo 10 del regolamento (UE) n. 995/2010, l'Autorit\u00e0 nazionale competente riceve dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli, entro il 1\u00b0 febbraio di ogni anno, i dati dei destinatari indicati nella dichiarazione doganale di importazione relativi all'anno precedente, completi di ogni altra utile informazione sulle singole importazioni da essi effettuate, riguardanti i codici della nomenclatura combinata riportati nell'allegato al regolamento (UE) n. 995/2010. Tali informazioni sono espressamente previste nell'ambito delle realizzazioni dell'interoperabilit\u00e0 per l'attuazione dello sportello unico doganale. \n 3. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, anche sulla base dei dati del registro delle imprese di cui all'articolo 8 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, sono individuati i requisiti per l'iscrizione al registro, le modalit\u00e0 di gestione, il corrispettivo dovuto per l'iscrizione al medesimo e le relative modalit\u00e0 di versamento.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'articolo 17 della legge 31 gennaio 1994, n. 97 (Nuove disposizioni per le zone montane), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 9 febbraio 1994, n. 32, supplemento ordinario: \n \u00abArt. 17. (Incentivi alle pluriattivit\u00e0). 1. I coltivatori diretti, singoli o associati, i quali conducono aziende agricole ubicate nei comuni montani, in deroga alle vigenti disposizioni di legge possono assumere in appalto sia da enti pubblici che da privati, impiegando esclusivamente il lavoro proprio e dei familiari di cui all'articolo 230-bis del codice civile, nonch\u00e9 utilizzando esclusivamente macchine ed attrezzature di loro propriet\u00e0, lavori relativi alla sistemazione e manutenzione del territorio montano, quali lavori di forestazione, di costruzione di piste forestali, di arginatura, di sistemazione idraulica, di difesa dalle avversit\u00e0 atmosferiche e dagli incendi boschivi, nonch\u00e9 lavori agricoli e forestali tra i quali l'aratura, la semina, la potatura, la falciatura, la mietitrebbiatura, i trattamenti antiparassitari, la raccolta di prodotti agricoli, il taglio del bosco, per importi non superiori a cinquanta milioni di lire per ogni anno. Tale importo \u00e8 rivalutato annualmente con decreto del Ministro competente in base all'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall'Istituto nazionale di statistica. \n 1-bis. I lavori di cui al comma 1 non sono considerati prestazioni di servizi ai fini fiscali e non sono soggetti ad imposta, se sono resi tra soci di una stessa associazione non avente fini di lucro ed avente lo scopo di migliorare la situazione economica delle aziende agricole associate e lo scambio interaziendale di servizi. \n 1-ter. I soggetti di cui al comma 1 possono trasportare il latte fresco fino alla propria cooperativa per s\u00e9 e per altri soci della stessa cooperativa impiegando mezzi di trasporto di loro propriet\u00e0, anche agricoli, iscritti nell'ufficio meccanizzazione agricola (UMA). Tale attivit\u00e0 ai fini fiscali non \u00e8 considerata quale prestazione di servizio e non \u00e8 soggetta ad imposta. \n 1-quater. I contributi agricoli unificati versati dai coltivatori diretti all'INPS, gestione agricola, garantiscono la copertura assicurativa infortunistica per i soggetti e le attivit\u00e0 di cui ai commi 1-bis e 1-ter. \n 1-quinquies. I soggetti di cui al comma 1 possono assumere in appalto da enti pubblici l'incarico di trasporto locale di persone, utilizzando esclusivamente automezzi di propriet\u00e0. \n 2. Le cooperative di produzione agricola e di lavoro agricolo-forestale che abbiano sede ed esercitino prevalentemente le loro attivit\u00e0 nei comuni montani e che, conformemente alle disposizioni del proprio statuto, esercitino attivit\u00e0 di sistemazione e manutenzione agraria, forestale e, in genere, del territorio e degli ambienti rurali, possono ricevere in affidamento dagli enti locali e dagli altri enti di diritto pubblico, in deroga alle vigenti disposizioni di legge ed anche tramite apposite convenzioni, l'esecuzione di lavori e di servizi attinenti alla difesa e alla valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio, quali la forestazione, il riassetto idrogeologico e la sistemazione idraulica, a condizione che l'importo dei lavori o servizi non sia superiore a lire 300.000.000 per anno. \n 3. Le costruzioni o porzioni di costruzioni rurali e relative pertinenze destinate all'esercizio dell'attivit\u00e0 agrituristica di cui alla legge 5 dicembre 1985, n. 730, svolta in territori montani, sono assimilate alle costruzioni rurali di cui all'articolo 39 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'articolo 15 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'articolo 7 della L. 5 marzo 2001, n. 57), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 giugno 2001, n. 137, supplemento ordinario: \n \u00abArt. 15. (Convenzioni con le pubbliche amministrazioni). 1. Al fine di favorire lo svolgimento di attivit\u00e0 funzionali alla sistemazione ed alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura ed al mantenimento dell'assetto idrogeologico e di promuovere prestazioni a favore della tutela delle vocazioni produttive del territorio, le pubbliche amministrazioni, ivi compresi i consorzi di bonifica, possono stipulare convenzioni con gli imprenditori agricoli. \n 2. Le convenzioni di cui al comma 1 definiscono le prestazioni delle pubbliche amministrazioni che possono consistere, nel rispetto degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato all'agricoltura anche in finanziamenti, concessioni amministrative, riduzioni tariffarie o realizzazione di opere pubbliche. Per le predette finalit\u00e0 le pubbliche amministrazioni, in deroga alle norme vigenti, possono stipulare contratti d'appalto con gli imprenditori agricoli di importo annuale non superiore a 50.000 euro nel caso di imprenditori singoli, e 300.000 euro nel caso di imprenditori in forma associata.\u00bb. \n - Si riporta il testo dell'articolo 2, comma 134, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 28 dicembre 2007, n. 300, supplemento ordinario: \n \u00abArt. 2. (Sviluppo della multifunzionalit\u00e0 nel settore agroforestale). 134. Le cooperative e i loro consorzi di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227, che abbiano sede ed esercitino prevalentemente le loro attivit\u00e0 nei comuni montani e che, conformemente alle disposizioni del proprio statuto, esercitino attivit\u00e0 di sistemazione e manutenzione agraria, forestale e, in genere, del territorio e degli ambienti rurali, possono ricevere in affidamento diretto, a condizione che l'importo dei lavori o servizi non sia superiore a 190.000 euro per anno, dagli enti locali e dagli altri enti di diritto pubblico, in deroga alle vigenti disposizioni di legge e anche tramite apposite convenzioni: \n a) lavori attinenti alla valorizzazione e alla gestione e manutenzione dell'ambiente e del paesaggio, quali la forestazione, la selvicoltura, il riassetto idrogeologico, le opere di difesa e di consolidamento del suolo, la sistemazione idraulica, le opere e i servizi di bonifica e a verde; \n b) servizi tecnici attinenti alla realizzazione delle opere di cui alla lettera a). Possono inoltre essere affidati alle cooperative di produzione agricolo-forestale i servizi tecnici, la realizzazione e la gestione di impianti di produzione di calore alimentati da fonti rinnovabili di origine agricolo-forestale.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-04-20&atto.codiceRedazionale=18G00060&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T14:39:22.891860"} {"text": "\n\n\nArt. 29\n\n\n Le disposizioni degli articoli 1, 2, 9, 18, 19, 20, 21, 22, 23 e 27 hanno effetto dal 1 gennaio 1948.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare come legge dello Stato.\n Dato a Roma, add\u00ec 26 marzo 1948\nDE NICOLA DE GASPERI - PELLA - EINAUDI - SCELBA - DEL VECCHIO - TUPINI - SEGNI - TREMELLONI\nVisto, il Guardasigilli: GRASSI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 14 aprile 1948\nAtti del Governo, registro n. 19, foglio n. 105. - FRASCA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-04-16&atto.codiceRedazionale=048U0261&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:29:29.753906"} {"text": "\n\n\n Art. 903. \n\n (Luci nel muro proprio o nel muro comune). \n\n Le luci possono essere aperte dal proprietario del muro contiguo al fondo altrui. \n\n Se il muro \u00e8 comune, nessuno dei proprietari pu\u00f2 aprire luci senza il consenso dell'altro; ma chi ha sopraelevato il muro comune pu\u00f2 aprirle nella maggiore altezza a cui il vicino non abbia voluto contribuire. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T15:55:23.302407"} {"text": "\n\n\nArt. 15\n(Accertamenti mediante analisi di campioni)\n\n\n\n Se per l'accertamento della violazione sono compiute analisi di campioni, il dirigente del laboratorio deve comunicare all'interessato, a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, l'esito dell'analisi.\n L'interessato pu\u00f2 chiedere la revisione dell'analisi con la partecipazione di un proprio consulente tecnico. La richiesta \u00e8 presentata con istanza scritta all'organo che ha prelevato i campioni da analizzare, nel termine di quindici giorni dalla comunicazione dell'esito della prima analisi, che deve essere allegato all'istanza medesima.\n Delle operazioni di revisione dell'analisi \u00e8 data comunicazione all'interessato almeno dieci giorni prima del loro inizio.\n I risultati della revisione dell'analisi sono comunicati all'interessato a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, a cura del dirigente del laboratorio che ha eseguito la revisione dell'analisi.\n Le comunicazioni di cui al primo e al quarto comma equivalgono alla contestazione di cui al primo comma dell'articolo 14 ed il termine per il pagamento in misura ridotta di cui all'articolo 16 decorre dalla comunicazione dell'esito della prima analisi o, quando \u00e8 stata chiesta la revisione dell'analisi, dalla comunicazione dell'esito della stessa.\n Ove non sia possibile effettuare la comunicazione all'interessato nelle forme di cui al primo e al quarto comma, si applicano le disposizioni dell'articolo 14.\n Con il decreto o con la legge regionale indicati nell'ultimo comma dell'articolo 17 sar\u00e0 altres\u00ec fissata la somma di denaro che il richiedente la revisione dell'analisi \u00e8 tenuto a versare e potranno essere indicati, anche a modifica delle vigenti disposizioni di legge, gli istituti incaricati della stessa analisi.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-11-30&atto.codiceRedazionale=081U0689&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T16:25:17.527678"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVista la legge 6 dicembre 1962, n. 1643, sulla istituzione dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica e trasferimento ad esso delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36, contenente norme relative ai trasferimenti all'ENEL delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio 1963, n. 138, contenente norme relative agli indennizzi da corrispondere alle imprese assoggettate a trasferimento all'ENEL;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 76 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 87, quinto comma, della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto che l'impresa appartenente alla \"Societ\u00e0 Idroelettrica dell'Ossola\", Societ\u00e0 per azioni, con sede in Roma, via Po n. 1, rientra tra le imprese previste dall'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per l'industria ed il commercio; Decreta:\nArt. 1\n\n\n L'impresa della \"Societ\u00e0 Idroelettrica dell'Ossola\", Societ\u00e0 per azioni, con sede in Roma, via Po n. 1, \u00e8 trasferita all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica con gli effetti previsti dall'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n La consegna dei beni all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica \u00e8 effettuata secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-05-02&atto.codiceRedazionale=063U0586&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T22:39:44.029462"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n Procedura di salvaguardia dell'Unione\n\n\n1. Il Ministero dello sviluppo economico cura la partecipazione nazionale alla consultazione svolta dalla Commissione europea quando, in esito alla procedura di cui all'articolo 15, sono sollevate obiezioni contro una misura assunta da uno Stato membro o nel caso in cui la Commissione ritiene che una misura nazionale \u00e8 contraria alla legislazione dell'Unione. Il Ministero dello sviluppo economico cura l'esecuzione delle conseguenti decisioni della Commissione. \n\n\n\n2. Se la misura nazionale relativa ad un materiale elettrico \u00e8 ritenuta giustificata, il Ministero dello sviluppo economico adotta i provvedimenti necessari per garantire che il materiale elettrico non conforme sia ritirato dal mercato nazionale e ne informa la Commissione. Se la misura adottata dall'Italia \u00e8 considerata ingiustificata, il Ministero dello sviluppo economico la revoca. \n\n\n\n3. Il Ministero dello sviluppo economico cura le iniziative necessarie alla partecipazione nazionale alla procedura di cui all'articolo 11 del regolamento (UE) n. 1025/2012, quando la misura nazionale \u00e8 considerata giustificata e la non conformit\u00e0 di un materiale elettrico \u00e8 attribuita a una carenza delle norme armonizzate di cui all'articolo 15, comma 8, lettera b), del presente decreto. \n\n\n\n Nota all'art. 16: \n Per i riferimenti normativi del regolamento (CE) n. 1025/2012 si veda nelle note alle premesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-05-25&atto.codiceRedazionale=16G00096&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T16:52:55.173678"} {"text": "\n\n\n Art. 169. \n (Carte, libri e altri documenti). \n\n Le carte di bordo sono, per le navi maggiori, l'atto di nazionalit\u00e0 e il ruolo di equipaggio, per le navi minori e i galleggianti, la licenza. \n\n Oltre i documenti predetti, le navi maggiori devono avere a bordo: \n a) il certificato di stazza; il certificato di classe o quello di navigabilit\u00e0; i certificati di bordo libero e di galleggiabilit\u00e0; i certificati di visita; \n b) i documenti doganali e sanitari; \n c) il giornale nautico; \n d) gli altri libri e documenti prescritti da leggi e regolamenti. \n\n Oltre la licenza, le navi minori o i galleggianti devono avere a bordo gli altri documenti prescritti dal presente codice, da leggi e da regolamenti. \n\n((Per i pescherecci d'altura il libro giornale nautico, parte I, inventario di bordo, parte II, generale di contabilit\u00e0, parte III, di navigazione, giornale di macchina sono unificati in un unico libro. I pescherecci che effettuano la pesca mediterranea e costiera possono dotarsi del giornale di pesca)). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-30;327", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T19:54:37.378925"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n Disposizione finale\n\n\n1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto si procede, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, all'emanazione delle norme di attuazione ed integrazione del presente decreto, nonch\u00e9 alla revisione ed armonizzazione delle disposizioni contenute nel regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394.\n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 8 gennaio 2007\nNAPOLITANO\nProdi, Presidente del Consiglio dei Ministri\nBonino, Ministro per le politiche europee\nAmato, Ministro dell'interno\nD'Alema, Ministro degli affari esteri\nMastella, Ministro della giustizia\nPadoa Schioppa, Ministro dell'economia e delle finanze\nBindi, Ministro delle politiche per la famiglia\nVisto, il Guardasigilli: Mastella\n Note all'art. 4:\n - Si riporta il testo dell'art. 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante: \u00abDisciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri\u00bb:\n \u00abArt. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare:\n a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonch\u00e9 dei regolamenti comunitari;\n b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale;\n c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge;\n d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge.\n Il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, reca: \u00abRegolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art. 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286\u00bb.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-01-31&atto.codiceRedazionale=007G0011&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T18:46:23.362153"} {"text": "\n\n\n COMUNE DI APRICENA (Foggia) \n\nElenco dei terreni espropriati nei confronti di Piccirella Matteo fu Alfonso a norma delle leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841 e D. P. 7 febbraio 1951, n. 67 \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-11-30&atto.codiceRedazionale=051U1268&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T19:22:53.558782"} {"text": "\n\n\n Allegato XXI Allegato tecnico di cui all'articolo 164- art. 11 \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 18 APRILE 2016, N. 50))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-05-02&atto.codiceRedazionale=006G0184&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T21:22:31.310105"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 15 NOVEMBRE 1973, N. 734))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-08-16&atto.codiceRedazionale=065U0966&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:18:42.630610"} {"text": "\n\n\nArt. 18\n\n\n\n ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 28 FEBBRAIO 2021, N. 40 \n (2)((5))\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.Lgs. 28 febbraio 2021, n. 40, come modificato dal D.L. 22 marzo 2021, n. 41, convertito con modificazioni dalla L. 21 maggio 2021, n. 69, ha disposto (con l'art. 43-bis, comma 1) che \"Le disposizioni recate dal presente decreto si applicano a decorrere dal 31 dicembre 2023\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (5)\n\n\n Il D.Lgs. 28 febbraio 2021, n. 40, come modificato dal D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla L. 23 luglio 2021, n. 106, ha disposto (con l'art. 43-bis, comma 1) che \"Le disposizioni recate dal presente decreto si applicano a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2022\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-01-05&atto.codiceRedazionale=003G0393&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T17:09:57.110260"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Per l'esecuzione del presente decreto l'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica nomina un proprio rappresentante. La nomina \u00e8 comunicata a cura del prefetto di Lucca, con l'indicazione della vita in cui debbono avere inizio le operazioni di consegna, ai legali rappresentanti della impresa che effettuano la consegna stessa entro sessanta giorni dalla data della comunicazione.\n La consegna \u00e8 effettuata al rappresentante dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica con l'intervento dell'intendente di finanza di Lucca o di un funzionario dell'intendenza da lui delegato, che provvede alla redazione del relativo verbale, nel quale saranno indicati dettagliatamente i beni costituenti i complessi di cui al precedente art. 1 ed i relativi rapporti giuridici.\n L'intendente di finanza o il funzionario da lui delegato pu\u00f2 chiedere l'intervento della forza pubblica.\n Il verbale di consegna \u00e8 valido agli effetti della trascrizione dei beni e dei rapporti giuridici relativi nei pubblici registri immobiliari.\n Nel caso in cui nel giorno fissato per la consegna i legali rappresentanti della impresa non si presentino per effettuarla, il rappresentante dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica chiede al presidente del Tribunale competente per territorio la nomina di un curatore, nel cui contraddittorio \u00e8 eseguita l'immissione nel possesso.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-06-18&atto.codiceRedazionale=065U0650&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:50:16.773740"} {"text": "\n\n\n TRADUZIONE NON UFFICIALE \n\nN.B. - I testi facenti fede sono unicamente quelli indicati nei protocolli. \n\n\nPROTOCOLLI DEL 1979 RELATIVI ALLA QUINTA PROROGA DELLA CONVENZIONE SUL COMMERCIO DEL GRANO E DELLA CONVENZIONE RELATIVA ALL'AIUTO ALIMENTARE, CHE COSTITUISCONO L'ACCORDO INTERNAZIONALE SUL GRANO DEL 1971 \n\n PREAMBOLO \n\n La Conferenza, riunitasi per stabilire il testo dei protocolli del 1979, relativi alla quinta proroga delle convenzioni che costituiscono l'Accordo internazionale sul grano del 1971, \n considerando che l'Accordo internazionale sul grano del 1949 \u00e8 stato riveduto, ricondotto o prorogato negli anni 1953, 1956, 1959, 1962, 1965, 1966, 1967, 1968, 1971, 1974, 1975, 1976 e 1978, \n considerando che l'Accordo internazionale sul grano del 1971, costituito da due strumenti giuridici distinti: la convenzione sul commercio del grano del 1971 e la convenzione relativa all'aiuto alimentare del 1971, entrambe nuovamente prorogate nel 1978 mediante apposito protocollo, giunge a scadenza il 30 giugno 1979, \n ha fissato il testo dei protocolli del 1979 relativi alla quinta proroga della convenzione sul commercio del grano del 1971 e alla quinta proroga della convenzione relativa all'aiuto alimentare del 1971. \n\n\nPROTOCOLLO DEL 1979 RELATIVO ALLA QUINTA PROROGA DELLA CONVENZIONE SUL COMMERCIO DEL GRANO DEL 1971 \n\n I Governi parti contraenti del presente protocollo, \n considerando che la convenzione sul commercio del grano del 1971 (qui di seguito denominata \"la convenzione\") facente parte dell'Accordo internazionale sul grano del 1971, che \u00e8 stato prorogato nuovamente mediante protocollo nel 1978, scade il 30 giugno 1979, \n hanno convenuto quanto segue: \n\n Articolo 1 \n Proroga, scadenza e denuncia della convenzione \n\n Fatte salve le disposizioni dell'articolo 2 del presente protocollo, la convenzione rester\u00e0 in vigore tra le parti contraenti di detto protocollo fino al 30 giugno 1981, restando tuttavia inteso che, se un nuovo accordo internazionale sul grano entrer\u00e0 in vigore anteriormente al 30 giugno 1981, il protocollo in questione rester\u00e0 in vigore soltanto fino alla data di entrata in vigore del nuovo accordo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1981-06-16&atto.codiceRedazionale=081U0305&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T17:37:18.123577"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n Apertura e valutazione delle offerte economiche\n\n\n1. La data e l'ora della seduta pubblica in cui si procede all'apertura delle offerte economiche sono comunicate, tramite il sistema telematico, agli operatori economici ammessi ai sensi dell'articolo 21, comma 6. \n\n\n\n2. La commissione giudicatrice consulta e valuta le offerte economiche degli operatori economici ammessi, tramite il sistema telematico, che ne registra gli esiti. Ultimata l'apertura delle offerte economiche e fino alla conclusione della relativa fase valutativa, il sistema telematico non consente l'accesso alla documentazione di cui agli articoli 19 e 20, salvo che detta documentazione sia gi\u00e0 stata aperta e la relativa valutazione sia gi\u00e0 stata conclusa. \n\n\n\n3. Nelle procedure aggiudicate con il criterio dell'offerta economicamente pi\u00f9 vantaggiosa la commissione giudicatrice calcola la soglia di anomalia avvalendosi del sistema telematico. Per le procedure di affidamento aggiudicate con il criterio del prezzo pi\u00f9 basso la commissione giudicatrice utilizza il sistema telematico per l'elencazione delle offerte economiche in ordine di ribasso d'asta. \n\n\n\n4. Il sistema telematico consente di procedere al ricalcolo del punteggio assegnato qualora l'esclusione di un concorrente al momento della valutazione dell'offerta economica ne determini la necessit\u00e0. \n\n\n\n5. Al fine di formare la graduatoria dei concorrenti, il sistema telematico procede, per ciascun operatore economico, al calcolo totale del punteggio relativo all'offerta tecnica e di quello relativo all'offerta economica e ne registra l'esito. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-10-26&atto.codiceRedazionale=21G00159&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T17:58:18.893187"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n\n Per ogni apparecchio principale \u00e8 dovuto un canone trimestrale di abbonamento stabilito come segue: \n Reti del primo gruppo: \n categoria A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 4.000 \n categoria B simplex . . . . . . . . . . . . . . . . \" 9.500 \n categoria B duplex. . . . . . . . . . . . . . . . . \" 4.000 \n categoria C . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . \" 23.000 \n\n Reti del secondo gruppo: \n categoria A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 4.000 \n categoria B simplex . . . . . . . . . . . . . . . . \" 8.000 \n categoria C . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . \" 17.000 \n\n Per gli abbonamenti della categoria C in uso a: \n 1) imprese riconosciute artigiane ai sensi di legge; \n 2) coltivatori diretti a qualunque titolo di fondi rustici, \nil canone trimestrale \u00e8 stabilito nella misura seguente: \n reti del primo gruppo. . . . . . . . . . . . . . . L. 15.000 \n reti del secondo gruppo . . . . . . . . . . . . . . \" 11.000 \n\n I canoni di cui al presente articolo si riferiscono ad apparecchi normali di tipo a muro. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1979-12-31&atto.codiceRedazionale=079U0667&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:46:08.286581"} {"text": "\n\n\n Articolo 9 - Corruzione di funzionari internazionali \n\nCiascuna Parte adotta i provvedimenti legislativi e di altro tipo che si rivelano necessari per configurare in quanto reato in conformit\u00e0 al proprio diritto interno, gli atti di cui agli articoli 2 e 3 quando vi sono coinvolti funzionari o agenti a contratto ai sensi dello statuto degli agenti, appartenenti ad un'organizzazione pubblica internazionale o sovranazionale di cui la Parte \u00e8 membro, nonch\u00e9 ogni altra persona distaccata o meno presso tale organizzazione, che esercita funzioni equivalenti a quelle di tali funzionari o agenti \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-07-26&atto.codiceRedazionale=012G0128&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T16:09:59.997898"} {"text": "\n\n\n\n\n Art. 10. \n Enti dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai \n\n 1. Ferma restando la personalit\u00e0 giuridica dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica 20 novembre 2000, altri enti costituiti dall'IBISG, possono essere riconosciuti come persone giuridiche agli effetti civili con decreto del Ministro dell'interno, purch\u00e9 abbiano la sede in Italia e perseguano fini di religione o di culto. \n 2. Il fine di religione o di culto \u00e8 accertato di volta in volta in conformit\u00e0 alle disposizioni dell'articolo 11. \n 3. Il riconoscimento della personalit\u00e0 di un ente dell'IBISG \u00e8 concesso su domanda di chi rappresenta l'ente secondo gli statuti e previa delibera favorevole del Consiglio nazionale. \n 4. L'ente non pu\u00f2 essere riconosciuto se non \u00e8 rappresentato giuridicamente e di fatto da un cittadino italiano o cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea avente domicilio in Italia. \n 5. Gli enti dell'IBISG che hanno la personalit\u00e0 giuridica nell'ordinamento dello Stato assumono la qualifica di enti dell'IBISG civilmente riconosciuti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-07-15&atto.codiceRedazionale=16G00143&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T16:08:33.899136"} {"text": "\n\n\nArt. 125\nSoppressione di ruoli e devoluzione dei compiti gi\u00e0 propri degli ispettori scolastici\n\n\n\n Sono soppressi il ruolo nazionale degli ispettori scolastici, i ruoli delle maestre istitutrici degli educandati femminili dello Stato e dei censori di disciplina dei convitti annessi agli istituti di istruzione tecnica e professionale.\n Le attribuzioni non ispettive gi\u00e0 spettanti agli ispettori scolastici del ruolo soppresso sono devolute ai direttori didattici eccezione fatta per il conferimento della reggenza dei circoli didattici privi di titolare e per la decisione di ricorsi avverso provvedimenti dei direttori didattici, che sono devoluti al provveditore agli studi.\n Con la soppressione del ruolo nazionale degli ispettori scolastici cessano di funzionare gli uffici degli ispettori scolastici.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-09-13&atto.codiceRedazionale=074U0417&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T04:59:07.357594"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n\n\n1. Al comma 3 dell'articolo 30 delle norme di attuazione del codice di procedura penale, dopo la parola: \"incarico\" sono inserite le seguenti: \"e non ha nominato un sostituto\", la parola: \"avvertire\" \u00e8 sostituita dalla seguente: \"avvisare\" e le parole: \"a sostituirlo\" sono sostituite dalle seguenti: \"alla sostituzione\".\n\n\n\n Nota all'art. 16:\n - Si riporta il testo dell'art. 30 delle norme di attuazione del codice di procedura penale , come modificato della legge qui pubblicata:\n \"Art. 30 (Comunicazione al difensore di ufficio). - 1. Al difensore di ufficio \u00e8 data comunicazione della individuazione effettuata a norma dell'art. 97, comma 3, del codice.\n 2. Allo stesso modo \u00e8 comunicata la designazione al sostituto nei casi previsti dall'art. 97, comma 4, del codice.\n 3. Nel caso previsto dall'art. 97, comma 5 del codice, il difensore di ufficio che si trova nell'impossibilit\u00e0 di adempiere l'incarico e non ha nominato un sostituto deve avvisare immediatamente l'autorit\u00e0 giudiziaria, indicandone le ragioni, affinch\u00e8 si provveda alla sostituzione.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-03-21&atto.codiceRedazionale=001G0115&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T04:53:20.991182"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO \n\nACCORDO SULLA COOPERAZIONE TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA NEL CAMPO DELLA PROTEZIONE CIVILE, IN MATERIA DI PREVISIONE E DI PREVENZIONE DEI RISCHI MAGGIORI E DI ASSISTENZA RECIPROCA IN CASO DI CATASTROFI NATURALI O TECNOLOGICHE. \n\n IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA \n E \n IL GOVERNO DELLA FEDERAZIONE RUSSA \n\n consapevoli dei rischi di catastrofi naturali o tecnologiche che incombono sui rispettivi Paesi, \n convinti della necessit\u00e0 che venga fornita assistenza a favore del Paese colpito, al verificarsi di detti rischi, \n nel quadro dei rapporti di amicizia e di cooperazione esistenti tra i due Stati e nel desiderio di sviluppare i rapporti delle rispettive autorit\u00e0 nei settori delle attivit\u00e0 di previsione e di prevenzione dei rischi maggiori nonch\u00e9 di assistenza reciproca in caso di catastrofi naturali o tecnologiche, \n convengono quanto segue: \n\n Art. 1. \n\n Ai fini del presente accordo i termini qui di seguito elencati significano: \n \"Parte Richiedente\": il Governo che domanda all'altra parte contraente di inviare squadre di soccorso, il relativo equipaggiamento e materiale di assistenza; \n \"Parte Offerente\": il Governo che accoglie la domanda proveniente dall'altra Parte Contraente relativa all'invio di squadre di soccorso, equipaggiamento e materiale di assistenza; \n \"Squadre di soccorso\": gruppi di specialisti, incluso il personale militare, ed altri gruppi predisposti per le operazioni di soccorso e dotati di opportuni equipaggiamenti; \n \"Equipaggiamento\": dotazione del personale e strumenti da impiegare nell'intervento di soccorso; \n \"Materiale di assistenza\": beni destinati ad essere distribuiti alla popolazione colpita dalla catastrofe naturale o tecnologica (nel testo italiano successivamente indicata catastrofe). \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-24&atto.codiceRedazionale=097G0094&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:36:35.042690"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n\n\n Il comma settimo dell'art. 72 del decreto del Presidente della Repubblica n. 650, del 5 giugno 1952, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Le funzioni di segretario della Commissione sono disimpegnate da un impiegato dell'Amministrazione centrale con la qualifica non inferiore a consigliere di 1\u00aa classe o segretario principale od equiparato; in caso di assenza o di impedimento \u00e8 sostituito da un segretario supplente con la qualifica non inferiore a segretario\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-11&atto.codiceRedazionale=058U0120&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:30:27.739428"} {"text": "\n\n\n Art. 122. \n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.P.R. 14 MARZO 2001, N.144))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-05-03&atto.codiceRedazionale=073U0156&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:04:43.962180"} {"text": "\n\n\nArt. 59\n Rientro da periodi di aspettativa\n\n\n\n\n1. All'atto del rientro in servizio del personale in aspettativa per assunzione di impieghi, l'Agenzia: \n\na) opera la ricostruzione di carriera, riconoscendo un passaggio di livello economico per ogni due anni, di cui almeno uno trascorso in aspettativa. A fronte di performance particolarmente significative, l'Agenzia pu\u00f2 attribuire un livello aggiuntivo per ogni 3 anni, di cui almeno due trascorsi in aspettativa; \n\nb) valuta l'esperienza acquisita nella posizione ricoperta, anche ai fini dell'eventuale passaggio al segmento professionale superiore. \n\n\n\n\n2. Gli anni di aspettativa per assunzione di impieghi per i quali sia stata disposta la ricostruzione di carriera non sono considerati ai fini della permanenza nel livello per gli effetti di cui all'articolo 55. \n\n\n\n3. Ai fini dell'applicazione della ricostruzione di carriera, i periodi di aspettativa per assunzione di impieghi superiori a 240 giorni sono considerati come anni interi. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-12-27&atto.codiceRedazionale=21G00247&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T16:43:31.680935"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 2 MARZO 1963, N. 307))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-04-12&atto.codiceRedazionale=061U0211&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T18:48:03.396246"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1621. Decreto del Presidente della Repubblica 18 novembre 1965, col quale, sulla proposta del Ministro per la difesa, l'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia, con sede in Roma, viene autorizzata ad acquistare, per il prezzo di L. 11.400.000, dalla Societ\u00e0 in nome collettivo Zecchi ing. Antonino e Pasi ingegnere Lidio, l'appartamento situato al secondo piano del fabbricato denominato \"Condominio Spadari\", che sorge in Ferrara, via Spadari n. 3, composto di quattro stanze e servizi, della superficie di mq. 99, da destinare a sede del dipendente Gruppo provinciale di detta citt\u00e0.\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 28 gennaio 1966\n Atti del Governo, registro n. 20, foglio n. 54. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-02-07&atto.codiceRedazionale=065U1621&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T14:00:49.699691"} {"text": "\n\n\n\n\n\n ARTICOLO 29.\n\nLe merci rispondenti alle disposizioni del Titolo 1 che, alla data\ndell'entrata in vigore dell'Accordo, si trovano in viaggio o sono in regime di deposito provvisorio, di deposito doganale o di zona franca nella Comunit\u00e0 o in Libano, possono essere ammesse al beneficio delle disposizioni dell'Accordo, a condizione che venga presentato - entro un termine di quattro mesi a decorrere da tale data - alle autorit\u00e0 doganali dello Stato di importazione un certificato A.RL. 1 rilasciato alle condizioni di cui all'articolo 26, paragrafo 2 o un certificato EUR. 1 rilasciato a posteriori dalle autorit\u00e0 competenti dello Stato di esportazione, nonch\u00e9 i documenti giustificativi del trasporto diretto.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-06-15&atto.codiceRedazionale=078U0278&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:55:55.503576"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n\n1. La societ\u00e0 \u00e8 amministrata da un consiglio di amministrazione composto da cinque membri, del quale il Presidente \u00e8 nominato dal Ministro dell'agricoltura e delle foreste, di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, mentre ciascuno dei restanti membri \u00e8 rispettivamente nominato dal Ministro dell'agricoltura e delle foreste, dal Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e, in numero di due, dai soggetti che hanno sottoscritto la quota di minoranza del capitale sociale. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-04-28&atto.codiceRedazionale=090G0118&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T16:36:07.193680"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Fusione dei ruoli. Inquadramento del personale nel ruolo unificato \n\n\n I ruoli del personale della carriera direttiva della amministrazione centrale della pubblica istruzione e dei provveditorati agli studi di cui alla tabella A, annessa alla legge 7 dicembre 1961, n. 1264, sono unificati nel ruolo del personale della carriera direttiva dell'amministrazione centrale della pubblica istruzione e dell'amministrazione scolastica periferica. \n I funzionari provenienti dai ruoli del personale della carriera direttiva dell'amministrazione centrale e dei provveditorati agli studi sono inquadrati nel nuovo ruolo, nella qualifica corrispondente a quella rivestita, secondo l'anzianit\u00e0 posseduta nella qualifica stessa. In caso di pari anzianit\u00e0 la precedenza \u00e8 determinata dall'et\u00e0. Ove, per\u00f2, la pari anzianit\u00e0 \u00e8 determinata dallo avere partecipato allo stesso concorso di promozione, viene ripristinato l'ordine di graduatoria del concorso medesimo. \n Le qualifiche di provveditore agli studi di la e di 2\u00aa classe sono\nsoppresse. \n I funzionari che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, rivestono le qualifiche di ispettore generale e di provveditore agli studi di 1\u00aa classe sono inquadrati nell'unica qualifica di ispettore generale, con la osservanza delle norme di cui al secondo comma. \n Coloro che, alla data predetta rivestono la qualifica di provveditore agli studi di 2\u00aa classe conservano tale qualifica fino al conseguimento di quella superiore, secondo le modalit\u00e0 di cui all'art. 283 del testo unico 10 gennaio 1957, n. 3. Il collocamento nella qualifica di ispettore generale avviene secondo l'ordine di graduatoria della promozione alla qualifica di provenienza. \n I provveditori agli studi inquadrati nella qualifica di ispettore generale conservano, a titolo personale, il trattamento economico di cui alla tabella unica allegata al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1970, n. 1079. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1971-05-29&atto.codiceRedazionale=071U0283&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T10:07:28.420014"} {"text": "\n\n\n Articolo 9 \n Orario e utilizzazione dei treni \n\n par. 1. La ferrovia \u00e8 tenuta a portare a conoscenza del pubblico, in modo idoneo, l'orario dei treni. \n par. 2. Gli orari o le tariffe devono indicare le limitazioni di utilizzazione di certi treni o di certe classi di vetture. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-01-30&atto.codiceRedazionale=084U0976&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T00:48:54.310448"} {"text": "\n\n\n Articolo IX \n\n I crediti derivanti dalla cessione e dallo sfruttamento dei film \nimportati nel quadro del presente Protocollo, saranno trasferiti. \n Il trasferimento degli importi dovuti in base ai contratti \nstipulati tra gli interessati, avverr\u00e0 in conformit\u00e0 delle norme stabilite dall'accordo di pagamento in vigore fra i due Paesi nel momento in cui il trasferimento stesso viene effettuato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-08&atto.codiceRedazionale=057U1402&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:20:19.992392"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1000. Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1948, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto del Vescovo di Mazara del Vallo in data 2 febbraio 1947, integrato con dichiarazione 29 marzo stesso anno, relativo alla erezione della parrocchia della Beata Maria Vergine della Vittoria, in borgo Fazio della citt\u00e0 di Trapani.\n\nVisto, il Guardasigilli: GRASSI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 21 luglio 1948\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-07-30&atto.codiceRedazionale=048U1000&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T04:34:52.961862"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 14 AGOSTO 1974, N. 355))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-07-09&atto.codiceRedazionale=074U0261&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T05:32:54.914513"} {"text": "\n\n\nArt. 47\n\n\n1. Il testo dell'art. 35 \u00e8 il seguente:\n \"Santo Patrono. - 1. La ricorrenza del Santo Patrono viene riconosciuta giornata festiva\".\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-12-07&atto.codiceRedazionale=087U0494&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T14:50:10.849395"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n All'elenco n. 2, annesso allo stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro, per l'esercizio finanziario 1949-50, concernente spese di riscossione delle entrate, per le quali possono essere autorizzate aperture di credito, a favore dei funzionari governativi, a termini dell'art. 56 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, \u00e8 aggiunto il cap. 403 \"Restituzione di somme indebitamente versate nelle Tesorerie, ecc.\" dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro, per l'indicato esercizio finanziario.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-08-12&atto.codiceRedazionale=050U0568&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:51:35.114329"} {"text": "\n\n\n Art. 23. \n\n Qualora la cauzione, a seguito di atti esecutivi sulla medesima o per altra causa venga, a mancare, a diminuire o comunque a perdere la sua efficienza, il presidente della Corte di appello invita l'ufficiale giudiziario ad integrarla nel termine di tre mesi; trascorso inutilmente detto termine lo sospende dalle funzioni. \n Il provvedimento di sospensione \u00e8 immediatamente comunicato al Ministro, il quale dispensa dal servizio l'inadempiente. \n In caso di cessazione dalle funzioni, per lo svincolo della cauzione l'ufficiale giudiziario, nel termine di sei mesi, deve farne istanza al presidente del tribunale nella cui giurisdizione ha prestato l'ultimo periodo di servizio. \n Dell'istanza di svincolo deve essere dato avviso mediante pubblicazione nel foglio degli annunzi legali delle province ove l'ufficiale giudiziario ha prestato servizio negli ultimi dieci anni, nonch\u00e9 mediante affissione nell'albo dell'ufficio giudiziario ove si \u00e8 verificata la cessazione dal servizio. \n Le opposizioni allo svincolo debbono essere presentate al cancelliere del tribunale competente nel termine di sei mesi dalla data dell'ultimo avviso. \n Decorso detto termine, il presidente del tribunale, sentito il pubblico ministero, decide in merito alle eventuali opposizioni e provvede sulla domanda di svincolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-02-01&atto.codiceRedazionale=059U1229&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T02:46:28.609993"} {"text": "\n\n\nArt. 33\n(Pensionati di altra Cassa di previdenza)\n\n\n1. La riliquidazione e la maggiorazione della pensione di cui all'articolo 32 non possono essere richieste da coloro che fruiscono anche di trattamento pensionistico erogato da altra Cassa di previdenza relativa a libere professioni.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-12-31&atto.codiceRedazionale=091G0466&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T06:25:34.722051"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1572. Decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 1965, col quale) sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica della Casa religiosa della Congregazione delle Suore di Nostra Signora di Carit\u00e0 del Buon Pastore, denominata \"Villa Aurora\", con sede in Napoli.\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti add\u00ec 18 gennaio 1966\n Atti del Governo, registro n. 199, foglio n. 104. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-02-02&atto.codiceRedazionale=065U1572&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T14:03:14.551352"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. Il Presidente della Repubblica \u00e8 autorizzato a ratificare l'accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Georgia sulla collaborazione in materia di cultura e scienza, fatto a Roma il 15 maggio 1997.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-01-13&atto.codiceRedazionale=099G0021&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:43:10.355760"} {"text": "\n\n\nArt. 21\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 22 GENNAIO 2004, N. 42))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-10-13&atto.codiceRedazionale=000G0331&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T12:56:37.970396"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 2 \n Promozione e Protezione degli Investimenti \n1. Ciascuna Parte Contraente incoragger\u00e0 gli investitori dell'altra Parte Contraente ad effettuare investimenti nel proprio territorio e ne dar\u00e0 autorizzazione in conformit\u00e0 alla propria legislazione. \n2. Ciascuna Parte Contraente assicurer\u00e0 sempre un trattamento giusto ed equo agli investimenti di investitori dell'altra. Ciascuna delle Parti Contraenti si asterr\u00e0 dall'adottare provvedimenti ingiustificati o discriminatori che ledano la gestione, il mantenimento, il godimento, la trasformazione, la cessazione e la liquidazione degli investimenti effettuati nel suo territorio da investitori dell'altra Parte Contraente. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-08-31&atto.codiceRedazionale=093G0397&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T14:24:48.144351"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n480. Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1972, col quale, sulla proposta del Ministro per la sanit\u00e0, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica ed approvato lo statuto della \"Venerabile arciconfraternita della misericordia\", con sede in Navacchio (Pisa).\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 12 agosto 1972\n Atti del Governo, registro n. 250, foglio n. 157. - VALENTINI\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-08-25&atto.codiceRedazionale=072U0480&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T14:07:58.403491"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n (Modifiche al codice della strada).\n\n\n\n\n1. All'articolo 10 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche: seguente:\n\na) al comma 2, la lettera b) \u00e8 sostituita dalla seguente:\n\"b) il trasporto di blocchi di pietra naturali o di manufatti, prefabbricati, prodotti siderurgici e industriali, compresi i coils ed i laminati grezzi, eseguito con veicoli eccezionali, anche se in uno o pi\u00f9 pezzi fino alla concorrenza della massa complessiva riportata nelle rispettive carte di circolazione e comunque non superiore a 38 tonnellate se isolati a tre assi, a 48 tonnellate se isolati a quattro assi, a 86 tonnellate se complessi a sei assi e a 108 tonnellate se complessi ad otto assi\";\nb) dopo il comma 2, \u00e8 inserito il seguente:\n\"2-bis. Ove i veicoli di cui al comma 2, lettera b), per l'effettuazione delle attivit\u00e0 ivi previste, compiano percorsi ripetitivi con sagome di carico sempre simili, d'autorizzazione alla circolazione si intende concessa con il pagamento di un indennizzo forfettario in aggiunta alla tassa di circolazione pari a 1,5, 2 e 3 volte gli importi dovuti dai mezzi d'opera isolati, rispettivamente per i veicoli a tre o quattro assi e le combinazioni da sei a otto assi\".\n\n\n\n\n\n2. Tra i materiali assimilati indicati all'articolo 54, comma 1, lettera n), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, sono compresi:\n\na) quelli impiegati nel ciclo produttivo delle imprese forestali e quelli derivanti dalla raccolta e compattazione di rifiuti solidi urbani e dallo spurgo di pozzi neri effettuati mediante idonee apparecchiature installate sui mezzi d'opera;\nb) quelli dell'industria siderurgica compresi i coils e i laminati grezzi, trasportati mediante idonee selle di contenimento installate sui mezzi d'opera.\n\n\n\n3. L'articolo 202 del regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, emanato con decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, cessa di avere applicazione dalla data di entrata in vigore della presente legge.\n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 23 dicembre 1997\nSCALFARO\nProdi, Presidente del Consiglio dei Ministri\nBurlando, Ministro dei trasporti e della navigazione\nVisto, il Guardasigilli: Flick\n Note all'art. 11:\n - Il decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, recante \"Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia\" \u00e8 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 settembre 1993, n. 230, supplemento ordinario.\n - L'art. 10 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante \"Nuovo codice della strada\", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 maggio 1992, n. 114, cos\u00ec recita:\n \"Art. 10 (Veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalit\u00e0). - 1. \u00c8 eccezionale il veicolo che nella propria configurazione di marca superi, per specifiche esigenze funzionali, i limiti di sagoma o massa stabiliti negli articoli, 61 e 62.\n 2. \u00c8 considerato trasporto in condizioni di eccezionalit\u00e0:\n a) il trasporto di una o pi\u00f9 cose indivisibili che, per le loro dimensioni, determinano eccedenza rispetto ai limiti di sagoma stabiliti dall'art. 61, ma sempre nel rispetto dei limiti di massa stabiliti nell'art. 62; insieme con le cose indivisibili possono essere trasportate anche altre cose non eccedenti per dimensioni i limiti dell'art. 61, semprech\u00e8 non vengano superati i limiti di massa stabiliti dall'art, 62;\n b) il trasporto di blocchi di pietre naturali o di manufatti indivisibili, prodotti siderurgici e industriali compresi i coils e i laminati grezzi, eseguito con veicoli eccezionali, fino alla concorrenza della massa complessiva riportata nelle rispettive carte di circolazione e comunque in numero non superiore a tre unit\u00e0, purch\u00e9 almeno un carico delle cose indicate richieda l'impiego di veicoli eccezionali e la predetta massa complessiva non sia superiore a 40 t se isolati ed 86 t se complessi; i richiamati limiti di massa possono essere superati nel solo caso in cui sia trasportato un unico pezzo indivisibile.\n 3. \u00c8 considerato trasporto in condizioni di ecccezionalit\u00e0 anche quello effettuato con veicoli:\n a) il cui carico indivisibile sporge posteriormente oltre la sagoma del veicolo di pi\u00f9 di 3/10 della lunghezza del veicolo stesso;\n b) che, pur avendo un carico indivisibile sporgente posteriormente meno di 3/10, hanno lunghezza, compreso il carico, superiore alla sagoma limite in lunghezza propria di ciascuna categoria di veicoli;\n c) il cui carico indivisibile sporge anteriormente oltre la sagoma del veicolo;\n d) isolati o costituenti autotreno, ovvero autoarticolati, purch\u00e9 il carico non sporga anteriormente dal semirimorchio, caratterizzati in modo permanente da particolari attrezzature risultanti dalle rispettive carte di circolazione, destinati esclusivamente al trasporto di veicoli che eccedono i limiti previsti dall'art. 61;\n e) isolati o costituenti autotreni ovvero autoarticolati dotati di blocchi d'angolo di tipo normalizzato allorch\u00e9 trasportino esclusivamente contenitori o casse mobili di tipo unificato, per cui vengono superate le dimensioni o le masse stabilite rispettivamente dall'art. 61 e dall'art. 62;\n f) mezzi d'opera definiti all'art. 54, comma 1, lettera n), quando eccedono i limiti di massa stabiliti dall'art. 62;\n g) con carrozzeria ad altezza variabile che effettuano trasporti di animali vivi.\n 4. Si intendono per cose indivisibili, ai fini delle presenti norme, quelle per le quali la riduzione delle dimensioni o delle masse, entro i limiti degli articoli 61 o 62, pu\u00f2 recare danni o compromettere la funzionalit\u00e0 delle cose ovvero pregiudicare la sicurezza del trasporto.\n 5. I veicoli eccezionali possono essere utilizzati solo dalle aziende che esercitano ai sensi di legge l'attivit\u00e0 del trasporto eccezionale ovvero in uso proprio per necessit\u00e0 inerenti l'attivit\u00e0 aziendale; l'immatricolazione degli stessi veicoli potr\u00e0 avvenire solo a nome e nella disponibilit\u00e0 delle predette aziende.\n 6. I trasporti ed i veicoli eccezionali sono soggetti a specifica autorizzazione alla circolazione, rilasciata dall'ente proprietario o concessionario per le autostrade, strade statali e militari e dalle regioni per la rimanente rete viaria.\n Non sono soggetti ad autorizzazione i veicoli:\n a) di cui al comma 3, lettera d), quando, ancorch\u00e9 per effetto del carico, non eccedano in altezza 4,20 m e non eccedano in lunghezza di oltre il 12%, con il limite massimo di 13,44 m per gli autoveicoli isolati, 20,16 m per gli autotreni e 17,36 m per gli autoarticolati; tale eccedenza pu\u00f2 essere anteriore e posteriore, oppure soltanto posteriore, per i veicoli isolati o costituenti autotreno, e soltanto posteriore per gli autoarticolati, a condizione che chi esegue il trasporto verifichi che nel percorso siano comprese esclusivamente strade o tratti di strada aventi le caratteristiche indicate nell'art. 167, comma 4;\n b) di cui al comma 3, lettera e) e lettera g), quando non eccedano l'altezza di 4,30 m con il carico e le altre dimensioni stabilite dall'art. 61 o le masse stabilite dall'art. 62, a condizione che chi esegue il trasporto verifichi che nel percorso siano comprese esclusivamente strade o tratti di strada aventi le caratteristiche indicate nell'art. 167, comma 4.\n 7. I veicoli di cui all'art, 54, comma 1, lettera n), classificati mezzi d'opera e che eccedono i limiti di massa stabiliti nell'art. 62, non sono soggetti ad autorizzazione alla circolazione a condizione che:\n a) non superino i limiti di massa indicati nel comma 8 e comunque i limiti dimensionali dell'art. 61;\n b) circolino nelle strade o in tratti di strade che nell'archivio di cui all'art. 226 risultino transitabili per detti mezzi, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dello stesso art. 226;\n c) da parte di chi esegue il trasporto sia verificato che lungo il percorso non esistano limitazioni di massa totale a pieno carico o per asse segnalate dai prescritti cartelli;\n d) per essi sia stato corrisposto l'indennizzo di usura di cui all'art 34.\n Qualora non siano rispettate le condizioni di cui alle lettere a), b) e c) i suddetti mezzi devono richiedere l'apposita autorizzazione prevista per tutti gli altri trasporti eccezionali.\n 8. La massa massima complessiva a pieno carico dei mezzi d'opera, purch\u00e9 l'asse pi\u00f9 caricato non superi le 13 t, non pu\u00f2 eccedere:\n a) veicoli a motore isolati:\n due assi: 20 t;\n tre assi: 33 t;\n quattro o pi\u00f9 assi, con due assi anteriori direzionali: 40 t;\n b) complessi di veicoli:\n quattro assi: 44 t;\n cinque o pi\u00f9 assi: 56 t;\n cinque o pi\u00f9 assi, per il trasporto di calcestruzzo in betoniera: 54 t.\n 9. L'autorizzazione \u00e8 rilasciata o volta per volta o per pi\u00f9 transiti o per determinati periodi di tempo nei limiti della massa massima tecnicamente ammissibile. Nel provvedimento di autorizzazione possono essere imposti percorsi prestabiliti ed un servizio di scorta della polizia stradale o tecnica, secondo le modalit\u00e0 e nei casi stabiliti dal regolamento. Qualora sia prevista la scorta della polizia stradale, questa, ove le condizioni di traffico e la sicurezza stradale lo consentano, pu\u00f2 autorizzare l'impresa ad avvalersi, in sua vece, della scorta tecnica, secondo le modalit\u00e0 stabilite nel regolamento.\n 10. L'autorizzazione pu\u00f2 essere data solo quando sia compatibile con la conservazione delle sovrastrutture stradali, con la stabilit\u00e0 dei manufatti e con la sicurezza della circolazione. In essa sono indicate le prescrizioni nei riguardi della sicurezza stradale. Se il trasporto eccezionale \u00e8 causa di maggiore usura della strada in relazione al tipo di veicolo, alla distribuzione del carico sugli assi e al periodo di tempo o al numero dei transiti per i quali \u00e8 richiesta l'autorizzazione, deve altres\u00ec essere determinato l'ammontare dell'indennizzo, dovuto all'ente proprietario della strada, con le modalit\u00e0 previste dal comma 17. L'autorizzazione \u00e8 comunque subordinata al pagamento delle spese relative agli eventuali accertamenti tecnici preventivi e alla organizzazione del traffico eventualmente necessaria per l'effettuazione del trasporto nonch\u00e9 alle opere di rafforzamento necessarie.\n 11. L'autorizzazione alla circolazione non \u00e8 prescritta per i veicoli eccezionali di cui al comma 1 quando circolano senza superare nessuno dei limiti stabiliti dagli articoli 61 e 62 e quando garantiscono il rispetto della iscrizione nella fascia di ingombro prevista dal regolamento.\n 12. Non costituisce trasporto eccezionale, e pertanto non \u00e8 soggetto alla relativa autorizzazione, il traino di veicoli in avaria non eccedenti i limiti dimensionali e di massa stabiliti dagli articoli 61 o 62, quando tale traino sia effettuato con veicoli rispondenti alle caratteristiche costruttive e funzionali indicate nel regolamento e sia limitato al solo itinerario necessario a raggiungere la pi\u00f9 vicina officina.\n 13. Non costituisce altres\u00ec trasporto eccezionale l'autoarticolato il cui semirimorchio \u00e8 allestito con gruppo frigorifero autorizzato, sporgente anteriormente a sbalzo, a condizione che il complesso non ecceda le dimensioni stabilite dall'art. 61.\n 14. I veicoli per il trasporto di persone che per specificate e giustificate esigenze funzionali superino le dimensioni o le masse stabilite dagli articoli 61 o 62 sono compresi tra i veicoli di cui al comma 1. I predetti veicoli, qualora utilizzino i sistemi di propulsione ad alimentazione elettrica, sono esenti dal titolo autorizzativo allorch\u00e9 presentano un'eccedenza in lunghezza rispetto all'art. 61 dovuta all'asta di presa di corrente in posizione di riposo.\n L'immatricolazione, ove ricorra, e l'autorizzazione all'impiego potranno avvenire solo a nome e nella disponibilit\u00e0 di imprese autorizzate ad effettuare il trasporto di persone.\n 15. L'autorizzazione non pu\u00f2 essere accordata per i motoveicoli ed \u00e8 comunque vincolata ai limiti di massa e alle prescrizioni di esercizio indicate nella carta di circolazione prevista dall'art. 93.\n 16. Nel regolamento sono stabilite le caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli eccezionali e di quelli adibiti al trasporto eccezionale, nonch\u00e9 dei mezzi d'opera.\n 17. Nel regolamento sono stabilite le modalit\u00e0 per il rilascio delle autorizzazioni per l'esecuzione dei trasporti eccezionali, ivi comprese le eventuali tolleranze, l'ammontare dell'indennizzo nel caso di trasporto eccezionale per massa, e i criteri per la imposizione della scorta tecnica o della scorta della polizia della strada. Nelle autorizzazioni periodiche rilasciate per i veicoli adibiti al trasporto di carri ferroviari vige l'esonero dall'obbligo della scorta.\n 18. Chiunque, senza aver ottenuto l'autorizzazione, esegua uno dei trasporti eccezionali indicati nei commi 2, 3 e 7, ovvero circoli con uno dei veicoli eccezionali indicati nel comma 1, \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire unmilionecentosettantacinquemila a lire quattromilionisettecentomila.\n 19. Chiunque esegua trasporti eccezionali ovvero circoli con un veicolo eccezionale, senza osservare le prescrizioni stabilite nell'autorizzazione, \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire duecentotrentacinquemila a lire novecentoquarantamila.\n 20. Chiunque, avendola ottenuta, circoli senza avere con s\u00e9 l'autorizzazione \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire cinquantottomilasettecentocinquanta a lire duecentotrentacinquemila. Il viaggio potr\u00e0 proseguire solo dopo l'esibizione dell'autorizzazione; questa non sana l'obbligo di corrispondere la somma dovuta.\n 21. Chiunque adibisce mezzi d'opera al trasporto di cose diverse da quelle previste nell'art. 54, comma 1, lettera n), \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire cinquecentottantasettemilacinquecento a lire duemilionitrecentocinquantamila, e alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della carta di circolazione da uno a sei mesi. La carta di circolazione \u00e8 ritirata immediatamente da chi accerta la violazione e trasmessa, senza ritardo, all'ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C. che adotter\u00e0 il provvedimento di sospensione. Alla terza violazione, accertata in un periodo di cinque anni, \u00e8 disposta la revoca, sulla carta di circolazione, della qualifica di mezzo d'opera.\n 22. Chiunque transita con un mezzo d'opera in eccedenza ai limiti di massa stabiliti nell'art. 62 sulle strade e sulle autostrade non percorribili ai sensi del presente articolo \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire cinquecentottantasettemilacinquecento a lire duemilionitrecentocinquantamila.\n 23. Le sanzioni amministrative pecuniarie previste nei commi 18, 19, 21 e 22 si applicano sia al conducente che al proprietario del veicolo, nonch\u00e9 al committente quando si tratta di trasporto eseguito per suo conto esclusivo.\n 24. Dalle sanzioni amministrative pecuniarie previste nei commi 18, 19, 21 e 22 consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida del conducente per un periodo da quindici a sessanta giorni, nonch\u00e9 la sospensione della carta di circolazione del veicolo da uno a sei mesi, secondo le norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI.\n 25. Nelle ipotesi di violazione dei commi 18, 19, 21 e 22 l'agente accertatore intima al conducente di non proseguire il viaggio fino a che non sia munito dell'autorizzazione ovvero non abbia ottemperato alle norme ed alle cautele stabilite nell'autorizzazione; egli deve, quando la sosta nel luogo in cui \u00e8 stata accertata la violazione costituisce intralcio alla circolazione, provvedere a che il veicolo sia condotto in un luogo vicino in cui effettuare la sosta. Di quanto sopra \u00e8 fatta menzione nel verbale di contestazione. Durante la sosta la responsabilit\u00e0 del veicolo e del relativo carico rimane al conducente. Se le disposizioni come sopra impartite non sono osservate, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente \u00e8 da uno a tre mesi.\n 26. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle macchine agricole eccezionali e alle macchine operatrici eccezionali\".\n - L'art. 54, comma 1, lettera n), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cos\u00ec recita:\n \"Art. 54 (Autoveicoli). - 1. Gli autoveicoli sono veicoli a motore con almeno quattro ruote, esclusi i motoveicoli, e si distinguono in:\n a) autovetture: veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente;\n b) autobus: veicoli destinati al trasporto di persone equipaggiati con pi\u00f9 di nove posti compreso quello del conducente;\n c) autoveicoli per trasporto promiscuo: veicoli aventi una massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t o 4,5 t se a trazione elettrica o a batteria, destinati al trasporto di persone e di cose e capaci di contenere al massimo nove posti compreso quello del conducente;\n d) autocarri: veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse;\n e) trattori stradali: veicoli destinati esclusivamente al traino, di rimorchi o semirimorchi;\n f) autoveicoli per trasporti specifici: veicoli destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni, caratterizzati dall'essere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo;\n g) autoveicoli per uso speciale: veicoli caratterizzati dall'essere muniti permanentemente di speciali attrezzature e destinati prevalentemente al trasporto proprio. Su tali veicoli \u00e8 consentito il trasporto del personale e dei materiali connessi col ciclo operativo delle attrezzature e di persone e cose connesse alla destinazione d'uso delle attrezzature stesse;\n h) autotreni: complessi di veicoli costituiti da due unit\u00e0 distinte, agganciate, delle quali una motrice. Ai soli fini della applicazione dell'art. 61, commi 1 e 2, costituiscono un'unica unit\u00e0 gli autotreni caratterizzati in modo permanente da particolari attrezzature per il trasporto di cose determinate nel regolamento. In ogni caso se vengono superate le dimensioni massime di cui all'art. 61, il veicolo o il trasporto \u00e8 considerato eccezionale;\n i) autoarticolati: complessi di veicoli costituiti da un trattore e da un semirimorchio;\n l) autosnodati: autobus composti da due tronconi rigidi collegati tra loro da una sezione snodata. Su questi tipi di veicoli i compartimenti viaggiatori situati in ciascuno dei due tronconi rigidi sono comunicanti. La sezione snodata permette la libera circolazione viaggiatori tra i tronconi rigidi. La connessione e la disgiunzione delle due parti possono essere effettuate soltanto in officina;\n m) autocaravan: veicoli aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e all'alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente;\n n) mezzi d'opera: veicoli o complessi di veicoli dotati di particolare attrezzatura per il carico e il trasporto di materiali di impiego o di risulta dell'attivit\u00e0 edilizia, stradale, di escavazione mineraria e materiali assimilati ovvero che completano, durante la marcia, il ciclo produttivo di specifici materiali per la costruzione edilizia; tali veicoli o complessi di veicoli possono essere adibiti a trasporti in eccedenza ai limiti di massa stabiliti nell'art. 62 e non superiori a quelli di cui all'art. 10, comma 8, e comunque nel rispetto dei limiti dimensionali fissati nell'art. 61.\n I mezzi d'opera devono essere, altres\u00ec, idonei allo specifico impiego nei cantieri o utilizzabili a uso misto su strada e fuori strada.\n 2. Nel regolamento sono elencati, in relazione alle speciali attrezzature di cui sono muniti, i tipi di autoveicoli da immatricolare come autoveicoli per trasporti specifici ed autoveicoli per usi speciali.\n - L'art. 202 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 recante: \"Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada\", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 1992, n. 303, supplemento ordinario, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 202 (Art. 54 Cod. Str.) (Materiali trasportabili dai veicoli mezzi d'opera). - 1. Tra i materiali assimilati indicati dall'art. 54, comma 1, lettera n), del codice sono compresi quelli impiegati nel ciclo produttivo delle imprese forestali e quelli derivanti dalla raccolta e compattazione dei rifiuti solidi urbani o dello spurgo dei pozzi neri effettuata mediante idonee apparecchiature installate sui veicoli mezzi d'opera.\n 2. Il Ministero dei trasporti e della navigazione - Direzione generale della M.C.T.C. stabilisce le caratteristiche riguardanti le particolari attrezzature necessarie per il carico, lo scarico e l'eventuale compattazione delle materie trasportate con veicoli mezzi d'opera. Pu\u00f2 altres\u00ec classificare, tra i materiali assimilati trasportabili dai mezzi d'opera, altri materiali risultanti da necessit\u00e0 operative industriali e la cui rimozione sia connessa con esigenze di salvaguardia di inquinamento ambientale e di sicurezza del trasporto\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-12-31&atto.codiceRedazionale=097G0488&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T19:21:21.423031"} {"text": "\n\n\n Art. 5. \n\n\n Il fondo di previdenza \u00e8 amministrato da un consiglio nominato dal Ministro per le finanze e costituito come segue: \n\n\n Presidente: \n il direttore generale del catasto e dei servizi tecnici erariali. \n\n\n Membri: \n a) l'ispettore generale del catasto e dei servizi tecnici erariali pi\u00f9 anziano, residente a Roma, vice presidente; \n b) il dirigente dei servizi del personale della Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali; \n c) cinque rappresentanti del personale del catasto e dei servizi tecnici erariali e cio\u00e8 un impiegato della carriera direttiva, uno della carriera di concetto tecnica, uno della carriera di concetto amministrativo-contabile, uno della carriera esecutiva ed uno della carriera ausiliaria, tutti residenti a Roma ed aventi almeno 5 anni di servizio nell'Amministrazione periferica del catasto e dei servizi tecnici erariali, eletti dagli iscritti al fondo, secondo le modalit\u00e0 stabilite con decreto del Ministro per le finanze su proposta del consiglio di amministrazione del fondo; \n d) un rappresentante avente i requisiti di cui al punto c) eletto con le stesse modalit\u00e0 dagli iscritti al fondo fra candidati presentati dalle organizzazioni sindacali operanti nell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali. \n I membri eletti di cui ai punti c) e d) durano in carica 4 anni e possono essere rieletti. \n\n\n Segretario: \n un impiegato della carriera direttiva centrale in servizio presso la Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1974-10-14&atto.codiceRedazionale=074U0486&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T04:41:22.100921"} {"text": "\n\n\nArt. 15\n Nuovi stipendi\n\n\n1. I valori stipendiali annui lordi di cui all'art. 20 del decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 1987, n. 567, comprensivi del conglobamento di lire 1.081.000 di cui all'art. 31 del medesimo decreto, sono cos\u00ec stabiliti, a regime:\n qualifica I L. 6.081.000;\n \" II \" 6.981.000;\n \" III \" 7.981.000;\n \" IV \" 9.331.000;\n \" V \" 10.381.000;\n \" VI \" 11.331.000;\n \" VII \" 13.431.000;\n \" VIII \" 15.531.000;\n \" IX \" 19.671.000;\n ruolo speciale tecnico, scientifico e delle biblioteche:\n I qualifica funzionale: L. 19.671.000;\n II qualifica funzionale: L. 24.031.000;\n professori incaricati esterni di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1981, n. 270: L. 18.071.000.\n\n\n\n2. Gli aumenti stipendiali annui lordi derivanti dall'applicazione dei nuovi trattamenti di cui al comma 1 sono attribuiti con decorrenza 1 luglio 1990.\n\n\n\n3. Dal 1 luglio 1988 al 30 settembre 1989 competono i seguenti aumenti stipendiali annui lordi:\n\n qualifica I L. 152.000;\n \" II \" 190.000;\n \" III \" 265.000;\n \" IV \" 310.000;\n \" V \" 355.000;\n \" VI \" 386.000;\n \" VII \" 487.000;\n \" VIII \" 512.000;\n \" IX \" 592.000;\n ruolo speciale tecnico, scientifico e delle biblioteche:\n I qualifica funzionale: L. 592.000;\n II qualifica funzionale: L. 754.000;\n professori incaricati esterni di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1981, n. 270: L. 592.000.\n\n\n\n4. Dal 1 ottobre 1989 al 30 giugno 1990 competono i seguenti aumenti stipendiali annui lordi:\n\n qualifica I L. 715.000;\n \" II \" 894.000;\n \" III \" 1.240.000;\n \" IV \" 1.459.000;\n \" V \" 1.668.000;\n \" VI \" 1.815.000;\n \" VII \" 2.290.000;\n \" VIII \" 2.410.000;\n \" IX \" 2.789.000;\n ruolo speciale tecnico, scientifico e delle biblioteche:\n I qualifica funzionale: L. 2.789.000;\n II qualifica funzionale: L. 3.545.000;\n professori incaricati esterni di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1961, n. 270: L. 2.789.000.\n\n\n\n5. Dal 1 luglio 1990 al 31 dicembre 1990 competono i seguenti aumenti stipendiali annui lordi:\n\n qualifica I L. 1.200.000;\n \" II \" 1.500.000;\n \" III \" 2.100.000;\n \" IV \" 2.450.000;\n \" V \" 2.800.000;\n \" VI \" 3.050.000;\n \" VII \" 3.850.000;\n \" VIII \" 4.050.000;\n \" IX \" 4.690.000;\n ruolo speciale tecnico, scientifico e delle biblioteche:\n I qualifica funzionale: L. 4.690.000;\n II qualifica funzionale: L. 5.950.000;\n professori incaricati esterni di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1981, n. 270: L. 4.690.000.\n\n\n\n6. Ciascuno degli aumenti di cui ai commi 3 e 4 ha effetto fino alla data del conseguimento di quello successivo.\n\n\n\n Note all'art. 15:\n - Si trascrive il testo degli articoli 20 e 31 del decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 1987, n. 567:\n \"Art. 20 (Stipendio). - 1. Gli aumenti annui lordi derivanti dall'accordo recepito dal presente decreto, rispetto allo stipendio base spettante al 31 dicembre 1985, sono cos\u00ec determinati:\n Dal 1 gennaio 1988 Dal 1 gennaio 1987 (compresi quelli\n compreso quello degli anni\nLivello Dal 1 gennaio 1986 dell'anno 1986) 1986 e 1987)\n - - - -\nI 150.000 325.000 500.000\nI 240.000 520.000 800.000\nIII 270.000 585.000 900.000\nIV 390.000 845.000 1.300.000\nV 420.000 910.000 1.400.000\nVI 450.000 975.000 1.500.000\nVII 630.000 1.365.000 2.100.000\nVIII 810.000 1.755.000 2.700.000\n 2. Pertanto, a decorrere dal 1 gennaio 1988, i valori stipendiali di cui all'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 19 luglio 1984, n. 571, sono cos\u00ec modificati:\n Livello I: L. 3.800.000;\n Livello II: L. 4.400.000;\n Livello III: L. 4.800.000;\n Livello IV: L. 5.800.000;\n Livello V: L. 6.500.000;\n Livello VI: L. 7.200.000;\n Livello VII: L. 8.500.000;\n Livello VIII: L. 10.400.000;\n 3. Il valore stipendiale annuo del personale inquadrato nella nona qualifica funzionale dell'area amministrativo-contabile \u00e8 fissato in L. 13.900.000.\n 4. Il valore stipendiale annuo del personale inquadrato nella prima e seconda qualifica funzionale del ruolo speciale del personale tecnico, scientifico e delle biblioteche \u00e8 fissato, rispettivamente, in L. 13.900.000 e L. 17.000.000. Tali importi hanno effetto dalla data del formale inquadratamento e comunque da data non anteriore al 1 gennaio 1988. Al momento dell'inquadramento il relativo trattamento stipendiale \u00e8 determinato aggiungendo ai predetti importi la somma maturata per classi e/o scatti di anzianit\u00e0 nella qualifica di provenienza.\n 5. Al personale di cui ai commi 3 e 4, in aggiunto allo stipendio come sopra determinato, \u00e8 attribuita, in ragione d'anno, una indennit\u00e0 pari rispettivamente a lire ottocentomila, tremilioni e quattro milioni annue.\n 6. Il personale che riveste le qualifiche di capo sala, ostetrica capo, capo tecnico dei servizi diagnostici o capo tecnico di radiologia, dietista capo, fisioterapista capo, ortottico capo e capo dei servizi sanitari ausiliari \u00e8 inquadrato nella settima qualifica funzionale ed al medesimo personale compete lo stipendio stabilito per il settimo livello retributivo nelle misure, con le decorrenze e gli scaglionamenti previsti per il medesimo livello. Di conseguenza i suddetti profili professionali sono ascritti alla settima qualifica funzionale.\n 7. Ai professori incaricati esterni di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1981, n. 270, compete, a decorrere dal 1 gennaio 1988, lo stipendio annuo lordo di L. 12.300.000. Gli aumenti annui lordi derivanti dal presente decreto, rispetto allo stipendio spettante al 31 dicembre 1985, di cui all'art. 4, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 19 luglio 1984, n. 571, sono determinati in L. 943.500 dal 1 gennaio 1986, in L. 2.044.250 dal 1 gennaio 1987, compreso l'aumento relativo all'anno 1986, ed in L. 3.145.000 dal 1 gennaio 1988, ivi compresi gli aumenti relativi agli anni 1986 e 1987.\n 8. Per il periodo dal 1 gennaio 1986 al 31 ottobre 1987, ai ricercatori universitari confermati e ai ricercatori universitari non confermati (compresi i ricercatori astronomi e geofisici di cui all'art. 39, quarto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 163), \u00e8 attribuito, rispetto ai valori stipendiali annui di cui all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 19 luglio 1984, n. 571, un aumento, in ragione di anno, pari, rispettivamente, a L. 3.210.000 e L. 2.700.000. Detti importi sono corrisposti in ragione del trenta per cento nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 1986 e del sessantacinque per cento dal 1 gennaio al 31 ottobre 1987, ivi compresi gli aumenti relativi all'anno 1986. Dal 1 novembre 1987 per il predetto personale si applicano le disposizioni di cui al decreto-legge 2 marzo 1987, n. 57 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 1987, n. 158, ed al medesimo personale compete il trattamento economico dalle medesime disposizioni stabilito.\n 9. Agli assistenti universitari del ruolo ad esaurimento ed agli astronomi del ruolo ad esaurimento, di cui all'art. 45, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 163, \u00e8 attribuito l'aumento stipendiale previsto dal comma 8 per i ricercatori universitari confermati nelle misure, con le decorrenze e gli scaglionamenti nello stesso comma previsti.\n 10. I nuovi stipendi, compresi gli aumenti decorrenti dal 1 gennaio 1986 e dal 1 gennaio 1987, hanno effetto sulla tredicesima mensilit\u00e0, sul trattamento ordinario di quiescenza, normale e privilegiata, sulla indennit\u00e0 di buonouscita e di licenziamento, sull'assegno alimentare previsto dall'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e da disposizioni analoghe, sull'equo indennizzo, sulle ritenute previdenziali ed assistenziali e relativi contributi, comprese le ritenute il conto entrate Tesoro o altre analoghe ed i contributi di riscatto, nonch\u00e9 sulla determinazione degli importi dovuti per indennit\u00e0 integrativa speciale\".\n Art. 31 (Conglobamento di quota dell'indennit\u00e0 integrativa speciale). - 1. Con decorernza dal 30 giugno 1988 verr\u00e0 conglobata nello stipendio iniziale del livello in godimento alla stessa data una quota di indennit\u00e0 integrativa speciale pari a L. 1.081.000 annue lorde.\n 2. Con la medesima decorrenza la misura dell'indennit\u00e0 integrativa speciale spettante al personale in servizio \u00e8 ridotta di L. 1.081.000 annue lorde.\n 3. Nei confronti del personale cessato dal servizio con decorrenza successiva al 30 giugno 1988, la misura dell'indennit\u00e0 integrativa speciale spettante, ai sensi dell'art. 2 della legge 27 maggio 1959, n. 324, e successive modificazioni ed integrazioni, ai titolari di pensione diretta, \u00e8 ridotta a cura della competente direzione provinciale del tesoro, dell'importo lordo mensile di L. 72.067. Detto importo, nel caso in cui l'indennit\u00e0 integrativa speciale \u00e8 sospesa o non spetta, \u00e8 portato in detrazione della pensione dovuta all'interessato.\n 4. Ai titolari di pensione di riversibilit\u00e0 aventi causa del personale collocato in quiescenza successivamente al 30 giugno 1988 o deceduto in attivit\u00e0 di servizio a decorrere dalla stessa data, la riduzione dell'importo lordo mensile di L. 72.067 va operata in proporzione dell'aliquota di riversibilit\u00e0 della pensione, spettante, osservando le stesse modalit\u00e0 di cui al comma 3. Se la pensione di riversibilit\u00e0 \u00e8 attribuita a pi\u00f9 compartecipi, la stessa riduzione va effettuata in proporzione alla quota assegnata a ciascun compartecipe\".\n - Si trascrive il testo dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1981, n. 270, concernente \"Corresponsione di miglioramenti economici al personale delle Universit\u00e0, degli istituti di istruzione universitaria, degli osservatori astronomici, astrofisici, vulcanologi e Vesuviano\" (Gazzetta Ufficiale n. 153 del 5 giugno 1981):\n \"Art. 5. - A decorrere dal 1 febbraio 1981, lo stipendio annuo lordo iniziale per gli assistenti universitari del ruolo ad esaurimento e per i professori universitari incaricati esterni \u00e8 fissato in L. 5.940.000.\n Si applicano, ai fini della progressione economica, le disposizioni di cui al precedente art. 1.\n Per la valutazione dell'anzianit\u00e0 di servizio matura alla data del 31 gennaio 1981, si considerano, per gli assistenti universitari del ruolo ad esaurimento, oltre agli anni di servizio effettivamente prestati nel ruolo di appartenenza, anche quelli riconosciuti ai sensi e per gli effetti degli ordinamenti preesistenti all'entrata in vigore della legge 11 luglio 1980, n. 312, e per i professori incaricati esterni, gli anni di servizio effettivamente prestati in tale posizione. A tali fini si trascurano le frazioni di mese inferiore ai 15 giorni.\n Per la determinazione dello stipendio spettante dal 1 febbraio 1981 valgono le disposizioni di cui al precedente art. 4\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-12&atto.codiceRedazionale=090G0276&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T13:30:37.575076"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 25 \n\n Clausola di salvaguardia \n\n1. Nonostante quanto disposto dall'articolo 24, dopo avere esaminato le soluzioni alternative, una parte pu\u00f2 applicare, alle condizioni e nel rispetto delle procedure di cui al presente articolo, misure di salvaguardia di durata limitata che deroghino, a seconda dei casi, all'articolo 15 o 16. \n2. Le misure di salvaguardia di cui al paragrafo 1 possono essere adottate ove un prodotto originario di una delle parti venga importato nel territorio dell'altra parte in quantitativi talmente accresciuti e a condizioni tali da provocare o minacciare di provocare: \na) un grave pregiudizio all'industria nazionale di prodotti simili o direttamente concorrenti nel territorio della parte importatrice, oppure \nb) perturbazioni di un settore economico, in particolare ove queste perturbazioni determinino problemi sociali rilevanti o difficolt\u00e0 che potrebbero causare un grave deterioramento della situazione economica della parte importatrice, oppure \nc) perturbazioni dei mercati dei prodotti agricoli simili o direttamente concorrenti1 o dei meccanismi che regolano tali mercati. \n3. Le misure di salvaguardia di cui al presente non vanno al di l\u00e0 di quanto necessario per prevenire il grave pregiudizio o le perturbazioni definiti al paragrafo 2 o per porvi rimedio. Le misure di salvaguardia della parte importatrice possono consistere solo in una o pi\u00f9 tra le misure elencate di seguito: \na) sospensione dell'ulteriore riduzione - prevista dal presente accordo - dell'aliquota del dazio all'importazione applicato al prodotto interessato; \nb) aumento del dazio doganale sul prodotto interessato fino a un livello non superiore a quello del dazio doganale applicato ad altri membri dell'OMC; \nc) introduzione di contingenti tariffari per il prodotto interessato. \n4. Fatto salvo quanto disposto dai paragrafi da 1 a 3, ove un prodotto originario di uno o pi\u00f9 Stati del CARIFORUM firmatari venga importato in quantitativi talmente accresciuti e a condizioni tali da provocare o minacciare di provocare una delle situazioni descritte al paragrafo 2, lettere a), b) e c), in una o pi\u00f9 regioni ultraperiferiche della parte CE, la parte CE pu\u00f2 adottare misure di sorveglianza o di salvaguardia limitatamente alla regione o alle regioni interessate secondo le procedure di cui ai paragrafi da 6 a 9. \n5. a) Fatto salvo quanto disposto dai paragrafi da 1 a 3, ove un prodotto originario della parte CE venga importato in quantitativi talmente accresciuti e a condizioni tali da provocare o minacciare di provocare una delle situazioni descritte al paragrafo 2, lettere a), b) e c), in uno Stato del CARIFORUM firmatario, detto Stato del CARIFORUM firmatario pu\u00f2 adottare misure di sorveglianza o di salvaguardia limitatamente al proprio territorio secondo le procedure di cui ai paragrafi da 6 a 9. \nb) Uno Stato del CARIFORUM firmatario pu\u00f2 adottare misure di salvaguardia qualora un prodotto originario della parte CE sia importato nel suo territorio in quantitativi talmente accresciuti e a condizioni tali da provocare o minacciare di provocare perturbazioni a un'industria nascente che fabbrica prodotti simili o direttamente concorrenti. La disposizione \u00e8 applicabile soltanto per un periodo di dieci anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente accordo. Le misure devono essere adottate secondo le procedure di cui ai paragrafi da 6 a 9. \n6. a) Le misure di salvaguardia di cui al presente sono mantenute in vigore unicamente per il tempo necessario a prevenire il grave pregiudizio o le perturbazioni definiti ai paragrafi 2, 4 e 5 o a porvi rimedio. \nb) Le misure di salvaguardia di cui al presente non sono applicate per un periodo superiore a due anni. Dette misure possono essere prorogate per un ulteriore periodo non superiore a due anni qualora continuino a sussistere le circostanze che ne hanno giustificato l'istituzione. Gli Stati del CARIFORUM o uno Stato del CARIFORUM firmatario che applichino una misura di salvaguardia oppure la parte CE che applichi una misura limitatamente al territorio di una o pi\u00f9 delle sue regioni ultraperiferiche possono comunque applicare tali misure per un periodo non superiore a quattro anni, prorogabile per altri quattro anni qualora continuino a sussistere le circostanze che ne hanno giustificato l'istituzione. \nc) Le misure di salvaguardia di cui al presente di durata superiore a un anno contengono elementi che ne prevedono esplicitamente la progressiva abolizione entro la fine del periodo stabilito. \nd) Le misure di salvaguardia di cui al presente articolo non possono essere applicate alle importazioni di un prodotto gi\u00e0 assoggettate a misure di questo tipo prima che sia trascorso almeno un anno dalla loro scadenza. \n7. Ai fini dell'attuazione dei paragrafi da 1 a 6, si applicano le seguenti disposizioni: \na) la parte che ritenga sussistere una delle situazioni descritte ai paragrafi 2, 4 e/o 5 sottopone immediatamente la questione all'esame del comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo; \nb) il comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo pu\u00f2 formulare le raccomandazioni eventualmente necessarie per porre rimedio alle situazioni che si siano manifestate. Se il comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo non formula raccomandazioni per porre rimedio alle situazioni che si sono manifestate oppure non si perviene ad alcun'altra soluzione soddisfacente entro trenta giorni dalla data in cui la questione \u00e8 stata sottoposta al comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo, la parte importatrice \u00e8 autorizzata ad adottare le misure idonee a risolvere la situazione secondo quanto disposto dal presente articolo; \nc) prima dell'adozione delle misure previste dal presente oppure non appena possibile ove si applichi il paragrafo 8, la parte interessata o lo Stato del CARIFORUM firmatario di cui trattasi forniscono al comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo tutte le informazioni necessarie a un esame approfondito della situazione perch\u00e9 si possa pervenire a una soluzione accettabile per le parti interessate; \nd) nella scelta delle misure di salvaguardia a norma del presente, si devono privilegiare quelle che meno interferiscono con il funzionamento del presente accordo; \ne) le misure di salvaguardia adottate a norma del presente vengono immediatamente notificate al comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo e sono oggetto di consultazioni periodiche nell'ambito di tale organismo, in particolare al fine di stabilire un calendario per la loro abolizione non appena le circostanze lo consentano. \n8. Qualora circostanze eccezionali richiedano un intervento immediato, la parte importatrice interessata, che si tratti della parte CE, degli Stati del CARIFORUM ovvero di uno Stato del CARIFORUM firmatario, pu\u00f2 adottare a titolo provvisorio le misure di cui ai paragrafi 3, 4 e/o 5 senza rispettare quanto prescritto dal paragrafo 7. Questi interventi possono essere adottati per un periodo massimo di centottanta giorni nel caso di misure prese dalla parte CE e di duecento giorni nel caso di misure prese dagli Stati del CARIFORUM o da uno Stato del CARIFORUM firmatario o di misure prese dalla parte CE la cui applicazione sia limitata al territorio di una o pi\u00f9 delle sue regioni ultraperiferiche. La durata della misura provvisoria \u00e8 calcolata come parte del periodo iniziale e delle eventuali proroghe di cui al paragrafo 6. Nell'adozione delle misure provvisorie si tiene conto dell'interesse di tutte le parti coinvolte. La parte importatrice interessata informa l'altra parte interessata e sottopone immediatamente la questione all'esame del comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo. \n9. Se una parte importatrice assoggetta le importazioni di un prodotto a una procedura amministrativa finalizzata a fornire rapidamente informazioni sull'andamento dei flussi commerciali che possono dar origine ai problemi descritti nel presente articolo, essa ne informa senza indugio il comitato CARIFORUM-CE per il commercio e lo sviluppo. \n10. Le disposizioni sulla risoluzione delle controversie previste dall'OMC non si applicano alle misure di salvaguardia adottate a norma del presente. \n---------- \n(1) Ai fini del presente , per \"prodotti agricoli\" si intendono i prodotti di cui all'allegato I dell'accordo OMC sull'agricoltura. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-09-23&atto.codiceRedazionale=011G0196&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T19:53:53.291546"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Qualora l'ammontare dei trasporti eseguiti superasse l'importo di lire 15 milioni, di cui all'art. 3, l'eccedenza, far\u00e0 carico al \"Centre d'entraide internationale aux populations civiles\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-03-04&atto.codiceRedazionale=052U0077&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T17:50:16.571142"} {"text": "\n\n\n Articolo 8 \n\n Nel caso di coproduzioni multilaterali, la partecipazione pi\u00f9 bassa non potr\u00e0 essere inferiore al 10% (dieci per cento), e la pi\u00f9 elevata non potr\u00e0 eccedere il 70% (settanta per cento) del costo totale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-07-26&atto.codiceRedazionale=002G0183&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T12:25:07.490529"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n\n\n Il terzo comma dell'articolo 39 del regio decreto 17 agosto 1935, n. 1765, e successive modificazioni, \u00e8 sostituito dai seguenti commi: \n \"In ogni caso la retribuzione annua \u00e8 computata da un minimo corrispondente a trecento volte la retribuzione media giornaliera diminuita del trenta per cento ad un massimo corrispondente a trecento volte la retribuzione media giornaliera aumentata del trenta per cento. A questo effetto, la retribuzione media giornaliera \u00e8 fissata per ogni triennio, non oltre i tre messi dalla scadenza del triennio stesso, con decreto del Ministro per il lavoro e per la previdenza sociale di concerto con il Ministro per il tesoro, sulle retribuzioni assunte a base della liquidazione della indennit\u00e0 per inabilit\u00e0 temporanea assoluta da infortuni sul lavoro avvenuti o da malattie professionali manifestatesi nell'anno precedente e definiti nell'esercizio stesso, semprech\u00e8 sia intervenuta, rispetto alla retribuzione media giornaliera precedentemente fissata, una variazione in misura, non inferiore al 10 per cento. Le variazioni in misura inferiore al 10 per cento intervenute nel corso di un triennio si computano con quelle verificatesi nel triennio successivo, per la determinazione della retribuzione media giornaliera. \n Per i componenti lo Stato maggiore della navigazione marittima e della pesca marittima la retribuzione massima risultante dal precedente comma \u00e8 aumentata, del 44 per cento per i comandanti e per i capi macchinisti, del 22 per cento per i primi ufficiali di coperta e di macchina e dell'11 per cento per gli altri ufficiali. \n Le rendite in corso di godimento alla data di emanazione del decreto interministeriale di cui al presente articolo saranno riliquidate, con effetto da tale data, su retribuzioni variate in relazione alle accertate variazioni salariali considerate dal decreto stesso\". \n Per il triennio dal 1 luglio 1962 al 30 giugno 1965 i limiti della retribuzione annua di cui al presente articolo sono, nel massimale, di lire seicentocinquemila e, nel minimale, di lire trecentosettantamila. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-01-31&atto.codiceRedazionale=063U0015&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T03:02:41.494157"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 4 \n\n\n La ex Repubblica jugoslava di Macedonia si impegna ad avviare la cooperazione e ad instaurare relazioni di buon vicinato con gli altri paesi della regione, anche attraverso un adeguato livello di concessioni reciproche in materia di circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi, nonch\u00e9 lo sviluppo di progetti d'interesse comune. Tale impegno \u00e8 essenziale per lo sviluppo delle relazioni della cooperazione tra le Parti e contribuisce pertanto alla stabilit\u00e0 regionale. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-09-16&atto.codiceRedazionale=003G0277&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T18:48:08.378538"} {"text": "\n\n\nArt. 282\n Campo di applicazione\n\n\n1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell'inquinamento atmosferico, gli impianti termici civili aventi potenza termica nominale inferiore a 3 MW. Sono sottoposti alle disposizioni del titolo I gli impianti termici civili aventi potenza termica nominale uguale o superiore. \n\n\n\n\n((\n\n\n2. Un impianto termico civile avente potenza termica nominale uguale o superiore a 3 MW si considera come un unico impianto ai fini dell'applicazione delle disposizioni del titolo I. Resta soggetta alle disposizioni degli articoli 270, 273, commi 9 e 10, e 273-bis, commi 8 e 9, l'aggregazione di tale impianto con altri impianti.\n\n\n))\n\n\n\n\n((\n\n\n2-bis. Il produttore di impianti termici civili attesta, per ciascun modello prodotto, la conformit\u00e0 alle caratteristiche tecniche di cui all'articolo 285 e l'idoneit\u00e0 a rispettare i valori limite di emissione di cui all'articolo 286. L'idoneit\u00e0 deve risultare da apposite prove, effettuate secondo le pertinenti norme EN da laboratori accreditati ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per i metodi di prova relativi ai parametri per i quali si effettua la misura. I rapporti sono tenuti a disposizione dal produttore. Ciascun impianto termico civile messo in commercio \u00e8 accompagnato dalla attestazione e dalle istruzioni relative all'installazione.\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-04-14&atto.codiceRedazionale=006G0171&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T22:08:11.946446"} {"text": "\n\n\n Articolo 61 \n RATIFICA, ACCETTAZIONE O APPROVAZIONE \n1. Il presente Statuto \u00e8 soggetto a ratifica, accettazione o approvazione dei Firmatari. Gli strumenti di ratifica, accettazione o approvazione devono essere depositati presso il Depositario entro il 31 marzo 1991, salvo quanto disposto dal paragrafo 2 del presente articolo. Il Depositario notifica agli altri Firmatari ciascun deposito e la sua data. \n2. Ogni Firmatario diviene parte del presente Accordo mediante il deposito di uno strumento di ratifica, accettazione o approvazione fino ad un anno dalla entrata in vigore di questo o, se necessario, fino alla data ulteriore stabilita dalla maggioranza dei Governatori che rappresentano la maggioranza del potere totale di voto dei membri. \n3. Il Firmatario, che ha depositato lo strumento di cui al paragrafo 1 del presente articolo prima della data in cui il presente Statuto entra in vigore, diventa membro della Banca in quella data. Ogni altro Firmatario che adempie alle disposizioni del precedente paragrafo diventa membro della Banca alla data in cui il suo strumento di ratifica, accettazione o approvazione viene depositato. \n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-02-26&atto.codiceRedazionale=091G0079&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T10:38:03.802888"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1131. Decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 1983, col quale, sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione, un posto disponibile nel ruolo dei tecnici laureati viene assegnato all'istituto statistica economica (per la cattedra di statistica aziendale) della facolt\u00e0 di scienze statistiche, demografiche e attuariali dell'Universit\u00e0 \"La Sapienza\" di Roma.\n\nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 7 aprile 1984\n Registro n. 21 Istruzione, foglio n. 212\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-04-16&atto.codiceRedazionale=083U1131&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T04:32:58.117064"} {"text": "\n\n\n Allegato \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DALLA L. 28 NOVEMBRE 1984, N. 851))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-03-15&atto.codiceRedazionale=061U1644&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T16:17:32.121072"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n1. Ai cittadini rimasti invalidi o deceduti in conseguenza degli eventi sismici di cui all'articolo 1, comma 1, e del terremoto del 5 maggio 1990, \u00e8 riconosciuta la qualifica di infortunato del lavoro.\nIl relativo onere, valutato nel limite massimo complessivo di lire un miliardo, resta a carico, per quote, rispettivamente dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1, per la regione siciliana, e dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 6, comma 2, per la regione Basilicata. \n\n\n\n2. Ai cittadini riconosciuti permanentemente inabili da medici dipendenti da pubbliche amministrazioni viene immediatamente corrisposta, qualunque sia il grado di invalidit\u00e0 riportato, una rendita provvisoria, calcolata sulla base del minimale retributivo del settore industria e ragguagliata ad una inabilit\u00e0 del 50 per cento. Entro un anno dalla costituzione della rendita i singoli beneficiari saranno sottoposti ad accertamenti medico-legali da parte dell'INAIL per l'esatta individuazione del grado di inabilit\u00e0 permanente. Ove in sede di tali accertamenti si riscontri, ai sensi delle norme di cui al titolo I del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, un grado di inabilit\u00e0 permanente inferiore al 50 per cento, le somme eccedenti l'accertato grado di inabilit\u00e0, corrisposte in data successiva all'accertamento, saranno recuperate dall'istituto erogatore mediante rateazione, che comunque non potr\u00e0 superare le sessanta rate. \n\n\n\n3. Ai superstiti dei cittadini deceduti in conseguenza degli eventi di cui all'articolo 1, comma 1, vengono immediatamente corrisposti l'assegno di morte, le rendite e le altre prestazioni previste dal testo unico di cui al comma 2 per i superstiti dei lavoratori deceduti per infortunio sul lavoro o malattia professionale; le rendite ai superstiti sono calcolate sulla base del minimale retributivo del settore industria di cui al titolo I del testo unico sopracitato. \n\n\n\n4. Ai cittadini riconosciuti temporaneamente inabili, in conseguenza degli eventi di cui all'articolo 1, comma 1, da medici dipendenti da pubbliche amministrazioni, viene immediatamente corrisposta l'indennit\u00e0 giornaliera per inabilit\u00e0 temporanea, per un periodo non superiore a sei mesi, calcolata sulla base del mini- male retributivo del settore industria, prorogabile per altri sei mesi. \n\n\n\n5. Le prestazioni di cui al presente articolo sono anticipate dall'INAIL con il sistema della gestione per conto, disciplinata dal decreto del Ministro del tesoro in data 10 ottobre 1985, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 1986, e vengono rimborsate dalla regione siciliana e dalla regione Basilicata, alle quali \u00e8 concesso, rispettivamente, a carico dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1 e del Fondo per la protezione civile, un contributo valutato sulla base dell'onere occorrente per riscattare, ad estinzione di ogni onere futuro, il valore capitale, determinato in base alle tabelle di cui al primo comma dell'articolo 39 del testo unico di cui al comma 2, delle rendite costituite dall'INAIL ai sensi del presente articolo. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-05-04&atto.codiceRedazionale=091G0185&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T09:46:54.287972"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n\n La Commissione giudicatrice \u00e8 nominata dal Ministro per la difesa ed \u00e8 composta:\n a) da un ufficiale ammiraglio o generale della Marina militare, presidente;\n b) da quattro membri tecnici di cui:\n un professore della scuola di composizione presso un conservatorio di musica governativa o pareggiata;\n un direttore d'orchestra;\n due maestri specializzati nella tecnica per banda;\n c) un funzionario della carriera amministrativa del Ministero della difesa-Marina, di qualifica non superiore a direttore di sezione, segretario (senza voto).\n Il Ministro ha facolt\u00e0 di nominare personale addetto alla vigilanza durante lo svolgimento delle prove scritte.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-12-28&atto.codiceRedazionale=057U1220&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:48:19.763502"} {"text": "\n\n\n Art. 2527. \n\n (Requisiti dei soci). \n\n L'atto costitutivo stabilisce i requisiti per l'ammissione dei nuovi soci e la relativa procedura, secondo criteri non discriminatori coerenti con lo scopo mutualistico e l'attivit\u00e0 economica svolta. \n\n((Non possono in ogni caso divenire soci quanti esercitano in proprio imprese in concorrenza con quella della cooperativa.))\n\n\n L'atto costitutivo pu\u00f2 prevedere, determinandone i diritti e gli obblighi, l'ammissione del nuovo socio cooperatore in una categoria speciale in ragione dell'interesse alla sua formazione ovvero del suo inserimento nell'impresa. I soci ammessi alla categoria speciale non possono in ogni caso superare un terzo del numero totale dei soci cooperatori. Al termine di un periodo comunque non superiore a cinque anni il nuovo socio \u00e8 ammesso a godere i diritti che spettano agli altri soci cooperatori. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T18:36:19.015020"} {"text": "\n\n\nArt. 21\n\n\n Le singole deliberazioni della Commissione di scrutinio sono comunicate al Ministro per la grazia e giustizia. All'interessato \u00e8 trasmessa, a cura della segreteria del Consiglio superiore, comunicazione della decisione con avvertimento che il testo integrale resta depositato per il termine di trenta giorni dalla comunicazione perch\u00e9 ne possa prendere conoscenza.\n Della deliberazione pu\u00f2 essere chiesta la revisione al Consiglio superiore della magistratura nei modi e nei termini indicati dall'articolo 13, secondo e terzo comma, della legge 24 marzo 1958, n. 195.\n In sede di revisione il Consiglio superiore rinnova lo scrutinio e non \u00e8 vincolato dalla precedente deliberazione della Commissione, che pu\u00f2 essere modificata in qualsiasi senso.\n Non \u00e8 ammessa revisione di scrutinio dopo avvenuta la promozione.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-01-08&atto.codiceRedazionale=063U0001&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T03:10:00.355868"} {"text": "\n\n\n Art. 384. \n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 1 AGOSTO 2003, N. 259))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-05-03&atto.codiceRedazionale=073U0156&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T10:09:52.322845"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Caprarola, add\u00ec 15 luglio 1950\nEINAUDI DE GASPERI - SCELBA\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-08-01&atto.codiceRedazionale=050U0539&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:55:36.748691"} {"text": "\n\n\nArt. 5-bis\n\n(( (Misure urgenti in materia di alta formazione artistica, musicale e coreutica). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Il Fondo per il funzionamento ordinario delle istituzioni statali dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica \u00e8 incrementato di euro 3.060.000 annui a decorrere dall'anno 2023. Alla copertura degli oneri derivanti dal primo periodo si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 19, comma 4, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128. \n\n\n\n2. A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2023, le risorse, pari a euro 400.000 annui, previste dall'articolo 19, comma 4, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, come rideterminate, da ultimo, dall'articolo 22-bis, comma 5, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, sono destinate al funzionamento ordinario dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta - Conservatoire de la Vallee d'Aoste. \n\n\n\n3. Nell'ambito delle risorse destinate dal comma 1 al funzionamento ordinario delle istituzioni statali di alta formazione artistica, musicale e coreutica, stanziate per l'anno 2023, una quota pari a euro 3.020.790 \u00e8 destinata alla copertura finanziaria degli oneri relativi ai compensi degli organi delle medesime istituzioni per gli anni 2022 e 2023, secondo quanto stabilito dall'articolo 1, commi 303 e 304, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. A decorrere dall'anno 2024, le risorse di cui al primo periodo relative al funzionamento ordinario delle medesime istituzioni sono destinate prioritariamente alla copertura finanziaria degli oneri relativi ai compensi degli organi delle medesime istituzioni, secondo quanto previsto dall'articolo 1, commi 303 e 304, della legge 30 dicembre 2021, n. 234\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-22&atto.codiceRedazionale=23G00090&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T22:54:54.380496"} {"text": "\n\n\nConvenzione di revisione del Trattato che istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea per rendere applicabile alle Antille Olandesi il regime speciale d'associazione definito nella IV parte del \n Trattato. \n\nSua Maest\u00e0 il Re dei Belgi, \nIl Presidente della Repubblica Federale di Germania, \nIl Presidente della Repubblica Francese, \nIl Presidente della Repubblica italiana, \nSua Altezza Reale la Granduchessa del Lussemburgo, \nSua Maest\u00e0 la Regina dei Paesi Bassi, \n\nConsiderando il Trattato che istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea firmato a Roma il 25 marzo 1957 e la Dichiarazione di Intenzioni per l'associazione delle Antille Olandesi a detta Comunit\u00e0, fatta lo stesso giorno dai loro Governi e allegata all'Atto finale della Conferenza intergovernativa per il Mercato Comune e l'Euratom; \n Desiderosi di porre l'associazione economica delle Antille Olandesi \nalla Comunit\u00e0 Economica Europea, chiesta dal Regno dei Paesi Bassi, sotto il regime speciale definito nella IV parte del Trattato, accompagnato da disposizioni particolari sull'importazione nella Comunit\u00e0 di prodotti del petrolio raffinati nelle Antille Olandesi; \n Visto il parere favorevole del Consiglio in data 22 ottobre 1962 \nespresso previa consultazione del Parlamento Europeo e della Commissione; \n Hanno deciso di rivedere a tal fine il Trattato che istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea, conformemente alle disposizioni dell'articolo 236 e a questo effetto hanno designato come plenipotenziari: \n\nSua Maest\u00e0 il Re dei Belgi: \n S. E. Henry Fayat, Ministro Aggiunto agli Affari Esteri; \nIl Presidente della Repubblica Federale di Germania: \n S. E. Rolf Lahr, Segretario di Stato al Ministero degli Affari \nEsteri; \nIl Presidente della Repubblica Francese: \n S. E. Jean-Marc Boegner, Ambasciatore, Presidente della delegazione \nfrancese presso la Conferenza; \nIl Presidente della Repubblica italiana: \n S. E. Carlo Russo, Sottosegretario di Stato al Ministero degli \nAffari Esteri; \nSua Altezza Reale la Granduchessa del Lussemburgo: \n S. E. Engene Schaus, Vice-presidente del Governo e Ministro degli Affari Esteri; \nSua Maest\u00e0 la Regina dei Paesi Bassi: \n S. E. R. van Houten, Segretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri; \n S. E. F. M. Lampe, Ministro plenipotenziario delle Antille \nOlandesi. \n\n I quali, riuniti su convocazione del Presidente del Consiglio della \nComunit\u00e0 e dopo aver scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, \n Hanno convenuto le disposizioni che seguono: \n\n Articolo 1. \n\n Le Antille Olandesi sono iscritte sull'elenco che figura \nall'Allegato IV del Trattato che istituisce la Comunit\u00e0 Economica Europea. Perci\u00f2 il \"Protocollo relativo alle merci originarie e provenienti da taluni paesi che beneficiano di un regime particolare all'importazione in uno degli Stati membri\" non \u00e8 pi\u00f9 applicabile a questo paese. \n Per quanto riguarda le relazioni tra questo paese, da un lato, e \ngli Stati membri e i Territori d'oltremare, dall'altro, il regime che risulta alla data dell'entrata in vigore della presente Convenzione e che risulter\u00e0 in seguito per gli altri paesi e territori d'oltremare associati dall'applicazione del Trattato diventa applicabile alle Antille Olandesi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-10-15&atto.codiceRedazionale=064U0891&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T11:21:17.754957"} {"text": "\n\n\nArt. 124\n Casi di inapplicabilit\u00e0\n\n\n1. La CONSOB pu\u00f2 dichiarare inapplicabili gli articoli 120, 121, 122 e 123, comma 2, secondo periodo, alle societ\u00e0 italiane con azioni quotate solo in mercati regolamentati di altri paesi dell'Unione Europea, in considerazione della normativa applicabile a tali societ\u00e0 in forza della quotazione. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-03-26&atto.codiceRedazionale=098G0073&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:58:06.159144"} {"text": "\n\n\nArt. 1434\n Medaglie al valore dell'Esercito\n\n\n1. Le medaglie d'oro e d'argento al valore dell'Esercito sono concesse a coloro che, in condizioni di estrema difficolt\u00e0, hanno dimostrato spiccato coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita a manifesto rischio per salvare una o pi\u00f9 persone in grave pericolo oppure per impedire o diminuire comunque il danno di grave disastro.\n\n\n2. Per l'attribuzione della medaglia d'oro si richiede il concorso di circostanze tali da rendere l'atto compiuto meritorio e commendevole in sommo grado e la condizione essenziale che ne sia derivato grande onore all'Esercito italiano.\n\n\n3. La medaglia di bronzo \u00e8 concessa per atti e imprese di particolare coraggio e perizia, compiuti senza manifesto pericolo di vita.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T05:46:39.756855"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Al secondo comma dell'art. 7 \u00e8 aggiunta la frase seguente:\n \"Le persone fisiche e le persone giuridiche che hanno, rispettivamente, la cittadinanza o la nazionalit\u00e0 di uno Stato membro della Comunit\u00e0 economica europea, istituita con il trattato firmato a Roma il 25 marzo 1957 e reso esecutivo con legge 14 ottobre 1957, n. 1303, sono equiparate alle persone fisiche e giuridiche di cittadinanza o nazionalit\u00e0 italiana\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-02-27&atto.codiceRedazionale=074U0859&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T03:30:47.725336"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n\n Nelle sezioni dell'Istituto professionale indicate nel precedente art. 2 si impartiscono i seguenti insegnamenti: educazione civica e cultura generale; matematica; materie di cultura commerciale ed economia; materie tecniche lingue estere; dattilografia; stenografia; pratica professionale; religione; educazione fisica.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1963-05-04&atto.codiceRedazionale=061U1920&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T14:29:19.419683"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n\n Nella legge 7 dicembre 1951, n. 1559, dopo l'articolo 9 \u00e8 aggiunto il seguente:\n \"Art. 9-bis. - Le denominazioni \"acquavite bianca di cereali\" o \"distillato bianco di cereali\" sono riservate alle acquaviti di cui al primo comma dell'articolo 9 invecchiate meno di tre anni o non invecchiate.\n La denominazione \"korn\" o \"corn\" \u00e8 sinonimo di acquavite bianca di cereali ottenuta da grano.\n La denominazione di \"sak\u00e8 distillato\" \u00e8 riservata alla acquavite bianca di cereali ottenuta da riso.\n Le acquaviti di cui ai commi precedenti devono essere poste al consumo umano diretto con tali denominazioni e ad esse \u00e8 vietata l'aggiunta di qualsiasi sostanza, ivi compreso il caramello\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-08-22&atto.codiceRedazionale=080U0465&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:14:57.159590"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230, 21 ottobre 1950, n. 841, 18 maggio 1951, n. 333, 2 aprile 1952, n. 339 e 16 agosto 1952, n. 1206;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisti i propri decreti 10 aprile 1951, n. 256 e 27 aprile 1951, n. 264;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente autonomo del Flumendosa - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di Serra Luigia fu Francesco in Pisani, per i terreni ricadenti nel comune di Pabillonis (provincia di Cagliari);\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che la sunnominata non \u00e8 stata ammessa al beneficio di conservare definitivamente una parte dei terreni oggetto di esproprio, costituenti il terzo residuo di cui all'art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per non aver ottemperato a tutti gli adempimenti previsti in detto articolo;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 16 ottobre 1952, espresso dalla Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente autonomo del Flumendosa - Sezione speciale per la riforma fondiaria - nei confronti di Serra Luigia fu Francesco in Pisani, relativo ai terreni ricadenti nel comune di Pabillonis (provincia di Cagliari), per una superficie di ettari 43.95.00, specificamente descritti nell'elenco n. 1 allegato al presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-14&atto.codiceRedazionale=052U3072&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:14:00.571562"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. La tabella A allegata alla legge 26 luglio 1975, n. 354, \u00e8 sostituita dall'allegato alla presente legge limitatamente alle sedi e giurisdizioni degli uffici di sorveglianza per adulti di Novara e Vercelli.\n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 5 febbraio 1992\nCOSSIGA\nANDREOTTI, Presidente del Consiglio dei Ministri\nVisto, il Guardasigilli: MARTELLI AVVERTENZA: Il testo della nota qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai\nsensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle\ndisposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica\ne sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28\ndicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alla quale \u00e8 operato il rinvio e della quale restano invariati il valore e l'efficacia.\n Nota all'art. 1:\n - La legge n. 354/1975 reca: \"Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libert\u00e0\". La tabella A allegata alla legge riporta le sedi e le giurisdizioni degli uffici di sorveglianza.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-02-28&atto.codiceRedazionale=092G0126&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T03:16:31.906664"} {"text": "\n\n\nArt. 35\n\n(( (Responsabili dei centri). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n\n\n1. Il responsabile dell'assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32, comma 1, lettere a), b) e c), su richiesta del contribuente:\n\na) rilascia un visto di conformit\u00e0 dei dati delle dichiarazioni predisposte dal centro, alla relativa documentazione e alle risultanze delle scritture contabili, nonch\u00e9 di queste ultime alla relativa documentazione contabile;\n\nb) assevera che gli elementi contabili ed extracontabili comunicati all'amministrazione finanziaria e rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore corrispondono a quelli risultanti dalle scritture contabili e da altra documentazione idonea.\n\n\n\n\n\n\n2. Il responsabile dell'assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32, comma 1, lettere d), e) e f):\n\na) rilascia, su richiesta del contribuente, un visto di conformit\u00e0 dei dati delle dichiarazioni unificate alla relativa documentazione;\n\nb) rilascia, a seguito della attivit\u00e0 di cui alla lettera c) del comma 3 dell'articolo 34, un visto di conformit\u00e0 dei dati esposti nelle dichiarazioni alla relativa documentazione.\n\n\n\n\n3. I soggetti indicati alle lettere a) e b), del comma 3 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni, rilasciano, su richiesta dei contribuenti, il visto di conformit\u00e0 e l'asseverazione di cui ai commi 1 e 2, lettera a), del presente articolo relativamente alle dichiarazioni da loro predisposte. \n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-28&atto.codiceRedazionale=097G0277&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:01:54.972600"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n362. Decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1978, col quale, sulla proposta del Ministro dell'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto del Vicario generale di Sua Santit\u00e0 10 dicembre 1975, integrato con due dichiarazioni datate 5 novembre e 9 dicembre 1976, relativo all'erezione della parrocchia di San Paolo della Croce, in Roma, localit\u00e0 Corviale.\n\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 6 luglio 1978\n Registro n. 13 Interno, foglio n. 294\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-07-13&atto.codiceRedazionale=078U0362&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:29:35.854652"} {"text": "\n\n\nArt. 15-ter\n\n((La Cassa depositi e prestiti \u00e8 autorizzata ad istituire una speciale delegazione decentrata per le zone colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, per il finanziamento dei piani di ricostruzione o riparazione delle opere pubbliche di pertinenza degli enti locali e per la relativa assistenza tecnica. Nell'ambito dei mezzi finanziari messi a disposizione degli enti locali per il triennio 1981-1983, la Cassa depositi e prestiti riserver\u00e0 una quota di 1.000 miliardi di lire a favore dei comuni colpiti dal terremoto del novembre 1980, per la ricostruzione delle opere pubbliche distrutte o rese inagibili dal sisma.\n L'onere di ammortamento dei mutui viene assunto a carico dello Stato.\n Per il funzionamento della delegazione decentrata la Cassa depositi e prestiti \u00e8 autorizzata ad assumere, con le modalit\u00e0 che verranno determinate con decreto del Ministro del tesoro, fino ad un massimo di trenta impiegati per le mansioni corrispondenti alla seconda, quarta e sesta qualifica funzionale degli impiegati civili dello Stato.\n Potr\u00e0 essere altres\u00ec temporaneamente distaccato alla delegazione personale, anche con qualifica dirigenziale, in servizio presso la Cassa depositi e prestiti.\n I comuni di cui all'articolo 4 del presente decreto, d'intesa con le rispettive amministrazioni regionali, provinciali, e con le amministrazioni dei comuni capoluogo, possono avvalersi degli uffici delle regioni, delle province e dei comuni capoluogo per la realizzazione delle opere di loro competenza finanziate dalla Cassa depositi e prestiti.\n Il personale delle regioni, province e comuni capoluogo effettuer\u00e0 le singole prestazioni di assistenza indicate nel comma precedente secondo le direttive e le disposizioni delle amministrazioni comunali interessate.\n Per l'assistenza tecnica ai comuni di cui al precedente articolo 4, la Cassa depositi e prestiti \u00e8 autorizzata ad assumere, con contratto di diritto privato per un periodo non superiore al triennio, dieci ingegneri e quindici geometri, abilitati all'esercizio della professione.\n I contratti di cui al comma precedente sono approvati e resi esecutivi con decreto del Ministro del tesoro.\n La Cassa depositi e prestiti \u00e8 altres\u00ec autorizzata ad avvalersi anche di liberi professionisti per l'attuazione dei programmi di cui al presente articolo.\n Il personale della Cassa depositi e prestiti di cui all'ottavo comma effettuer\u00e0 le singole prestazioni di assistenza in esso indicate secondo le direttive e le disposizioni delle amministrazioni comunali interessate.\n La Cassa depositi e prestiti \u00e8 autorizzata ad affittare o ad acquistare, con imputazione al fondo di riserva, gli immobili necessari allo svolgimento dei compiti di cui alla presente legge)).\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-11-27&atto.codiceRedazionale=080U0776&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:09:43.967722"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n733. Decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 1964, col quale, silla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica della Fondazione denominata \"Centro italiano Specializzazione Operai (C.I.S.O.)\", con sede in Roma, e ne viene approvato lo statuto.\n\nVisto, il Guardasigilli: REALE\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 15 settembre 1964\n Atti del Governo, registro n. 186, foglio n. 30. - DI PRETORO\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-09-17&atto.codiceRedazionale=064U0733&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T12:10:37.002607"} {"text": "\n\n\n Art. 85. \n Decisioni sui ricorsi in appello \n\n\n Entro trenta giorni dalla consegna prevista nel paragrafo precedente la Commissione censuaria provinciale, deve decidere in via definitiva sui ricorsi in appello, comunicando all'Ufficio tecnico erariale le decisioni adottate e restituendo gli atti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-03-04&atto.codiceRedazionale=049U1142&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:32:06.318974"} {"text": "\n\n\nArt. 1047\n Commissioni permanenti\n\n\n1. Per la valutazione ai fini dell'avanzamento ad anzianit\u00e0 e a scelta, per la compilazione dei relativi quadri nonch\u00e9 per l'attribuzione delle qualifiche del personale appartenente a ciascuno dei ruoli marescialli, sergenti e volontari in servizio permanente, sono istituite presso l'Esercito italiano, la Marina militare e l'Aeronautica militare commissioni permanenti. \n\n\n\n\n\n2. Ciascuna delle commissioni di cui al comma 1 \u00e8 cos\u00ec composta: \n\na) presidente: ufficiale generale; \n\nb) membri ordinari: \n 1) ufficiali superiori in numero non superiore a tredici, dei quali il pi\u00f9 anziano assume il ruolo di vicepresidente e il meno anziano quello di segretario; \n 2) il pi\u00f9 anziano del ruolo a cui appartiene il personale da valutare alla data del 1\u00b0 gennaio dell'anno considerato e che possa far parte della commissione almeno per l'intero anno solare; \n\nc) membri supplenti. \n\n\n\n\n\n\n3. Per eventuali esigenze connesse alla tempistica delle operazioni di valutazione e ai carichi di lavoro, possono essere istituite una o pi\u00f9 sottocommissioni, le cui attivit\u00e0 sono subordinate e funzionali a quella della commissione di cui al comma 1, dalla quale dipendono.\nLe sottocommissioni, ove istituite, sono cos\u00ec composte: \n\na) presidente: ufficiale di grado inferiore a quello del presidente della commissione di cui al comma 1 e non inferiore a tenente colonnello; \n\nb) membri ordinari: \n 1) ufficiali superiori in numero non superiore a sette, dei quali il pi\u00f9 anziano assume il ruolo di vicepresidente e il meno anziano quello di segretario; \n 2) un militare di grado apicale del ruolo cui appartiene il personale da valutare alla data del 1\u00b0 gennaio dell'anno considerato e che possa far parte della commissione almeno per l'intero anno solare; \n\nc) membri supplenti. \n\n\n\n\n4. Per la valutazione ai fini dell'avanzamento ad anzianit\u00e0 e a scelta e per la compilazione dei quadri del personale appartenente ai ruoli ispettori, sovrintendenti e appuntati e carabinieri e gradi corrispondenti \u00e8 istituita una commissione permanente per l'Arma dei carabinieri, costituita come segue: \n((a) presidente: non inferiore a generale di divisione)); \n b) membri ordinari: sette ufficiali superiori, dei quali il pi\u00f9 anziano assume il ruolo di vice presidente e il meno anziano quello di segretario; tre luogotenenti o un brigadiere capo ovvero un appuntato scelto, rispettivamente se si tratta di valutazione di personale del ruolo ispettori, sovrintendenti ovvero appuntati e carabinieri, che possano far parte della commissione almeno per l'intero anno solare, a cui si riferiscono le valutazioni da effettuare. \n b-bis) membri supplenti. \n\n\n\n5. Il giudizio di idoneit\u00e0 per l'avanzamento dei militari di truppa, che comporta la valutazione delle qualit\u00e0, capacit\u00e0 e attitudini in rapporto ai compiti da svolgere nel grado superiore, e in relazione alle esigenze di quegli incarichi nel reparto, \u00e8 espresso da una apposita commissione costituita presso ciascun corpo o reparto d'impiego, composta da almeno tre membri nominati dal comandante di corpo. Per la partecipazione alla commissione non \u00e8 prevista la corresponsione di alcuna indennit\u00e0 o compenso n\u00e9 rimborso spese. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T05:15:13.446141"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO N. 1 \n\nElenco dei terreni alla ditta Fani-Ciotti Federico fu Girolamo, in comune di Tuscania (provincia di Viterbo), trasferiti in propriet\u00e0 dell'Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale e del territorio del Fucino, a norma della leggi 12 maggio 1950, n. 841 e decreto Presidenziale 7 febbraio 1951, n. 66. \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-11-15&atto.codiceRedazionale=052U1411&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T14:53:17.449542"} {"text": "\n\n\nArt. 16\n Campo di applicazione\n\n\n1. Al fine di consentire agli interessati, per le partite di olio a denominazione di origine controllata, di utilizzare la denominazione loro propria, essi devono sottoporle, prima della loro immissione al consumo, ad esame organolettico e ad analisi chimico-fisica, per accertarne la rispondenza ai requisiti previsti dai rispettivi disciplinari di produzione.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-01-05&atto.codiceRedazionale=093G0626&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T23:45:16.695534"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n Ai fini delle riammissioni in servizio nei profili professionali di prima-seconda-terza categoria del personale ferroviario ai sensi dell'articolo 161 della legge 26 marzo 1958, n. 425, e successive modificazioni ed integrazioni, il computo delle vacanze organiche \u00e8 effettuato tenuto conto della dotazione organica complessiva di tutte le categorie del personale ferroviario nonch\u00e9 del quantitativo di oltre-organico di cui alla legge 29 ottobre 1971, n. 880, e successive modificazioni ed integrazioni.\n Le disposizioni di cui al precedente comma si applicano anche alle riammissioni in servizio gi\u00e0 deliberate dal consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato alla data di entrata in vigore della presente legge nei profili professionali della prima-seconda categoria.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1984-07-14&atto.codiceRedazionale=084U0292&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T03:11:57.808118"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n Controlli\n\n\n\n La quantit\u00e0 di prodotto contenuta in un imballaggio preconfezionato, denominata contenuto effettivo, deve essere misurata oppure controllata in termini di massa o di volume sotto la responsabilit\u00e0 di chi effettua il riempimento; lo stesso obbligo sussiste per l'importatore, quando si tratti di imballaggi preconfezionati C.E.E. fabbricati fuori della Comunit\u00e0 europea. La misurazione o il controllo sono effettuati mediante uno strumento legale di misura adatto alla natura delle operazioni da compiere ed in regola con le disposizioni metriche in vigore.\n Il predetto controllo di fabbricazione pu\u00f2 essere eseguito per campionamento.\n Quando il contenuto effettivo non viene misurato, il controllo di chi effettua il riempimento deve essere organizzato in modo che sia effettivamente garantito il valore del contenuto secondo le norme della presente legge.\n La disposizione del precedente comma si considera soddisfatta, se chi effettua il riempimento procede ad un controllo di fabbricazione secondo modalit\u00e0 ammesse dall'Ufficio centrale metrico e tiene a disposizione di detto Ufficio, i documenti in cui sono registrati i risultati del controllo, per attestare che i controlli, le correzioni e gli aggiustamenti resisi necessari sono stati effettuati in modo corretto e regolare.\n In caso di importazioni provenienti dai Paesi terzi l'importatore, anzich\u00e9 effettuare la misurazione o il controllo, pu\u00f2 dimostrare di essersi premunito di tutte le garanzie che gli consentono di assumersi la responsabilit\u00e0.\n Per i prodotti la cui quantit\u00e0 \u00e8 espressa in unit\u00e0 di volume, gli obblighi della misurazione o del controllo di fabbricazione sono soddisfatti anche mediante le bottiglie recipienti-misura definite al titolo II del decreto-legge 3 luglio 1976, n. 451, convertito, con modificazioni, nella legge 19 agosto 1976, n. 614, riempite alle condizioni previste dalle norme in vigore e dalla presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-11-11&atto.codiceRedazionale=078U0690&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T06:25:06.958223"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1061. Decreto del Presidente della Repubblica 5 settembre 1975, col quale, sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione di concerto con i Ministri per l'interno e per il tesoro, viene istituito in Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), a decorrere dal 1 ottobre 1973, un istituto tecnico industriale per la meccanica e ne viene approvata la tabella organica.\n\nVisto, il Guardasigilli: BONIFACIO\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 16 ottobre 1976\n Atti di Governo, registro n. 10, foglio n. 20\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-10-28&atto.codiceRedazionale=075U1061&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T23:22:26.130442"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 5 AGOSTO 2022, N. 137))((11)) \n\n\n\n-------------\nAGGIORNAMENTO (11)\n\n\n Il D.Lgs. 5 agosto 2022, n. 137 ha disposto (con l'art. 32, comma 10) che le disposizioni del presente D.Lgs. relative ai dispositivi medici di cui all'articolo 120, paragrafi 3 e 4, del regolamento, restano in vigore fino al 27 maggio 2025, nella misura necessaria all'applicazione di tali paragrafi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-06&atto.codiceRedazionale=097G0076&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:39:39.760714"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n (Orario delle attivit\u00e0 didattiche).\n\n\n1. L'orario delle attivit\u00e0 didattiche nella scuola elementare ha la durata di ventisette ore settimanali, elevabili fino ad un massimo di trenta ore in relazione a quanto previsto dal comma 7.\n\n\n\n2. Per le classi terze, quarte e quinte l'adozione di un orario delle attivit\u00e0 didattiche superiore alle ventisette ore settimanali, ma comunque entro il limite delle trenta ore, pu\u00f2 essere disposta, oltre che in relazione a quanto previsto dal comma 7, anche per motivate esigenze didattiche ed in presenza delle necessarie condizioni organizzative, semprech\u00e8 la scelta effettuata riguardi tutte le predette classi del plesso.\n\n\n\n3. Dall'orario delle attivit\u00e0 didattiche di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo \u00e8 escluso il tempo eventualmente dedicato alla mensa e al trasporto.\n\n\n\n4. Nell'organizzazione dell'orario settimanale, i criteri della programmazione dell'attivit\u00e0 didattica devono, in ogni caso, rispettare una congrua ripartizione del tempo dedicato ai diversi ambiti disciplinari senza sacrificarne alcuno.\n\n\n\n\n\n5. I consigli di circolo definiscono le modalit\u00e0 di svolgimento dell'orario delle attivit\u00e0 didattiche scegliendo, sulla base delle disponibilit\u00e0 strutturali, dei servizi funzionanti, delle condizioni socio-economiche delle famiglie, fatta salva comunque la qualit\u00e0 dell'insegnamento-apprendimento, fra le seguenti soluzioni:\n\na) orario antimeridiano e pomeridiano ripartito in sei giorni della settimana;\nb) orario antimeridiano e pomeridiano ripartito in cinque giorni della settimana.\n\n\n\n\n6. Fino alla predisposizione delle necessarie strutture e servizi \u00e8 consentito adottare l'orario antimeridiano continuato in sei giorni della settimana.\n\n\n\n7. Con decreto del Ministro della pubblica istruzione \u00e8 disposto un ulteriore aumento di orario in relazione alla graduale attivazione dell'insegnamento della lingua straniera.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-06-15&atto.codiceRedazionale=090G0183&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T15:51:51.800409"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica anno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPromulga\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. Il termine previsto dal comma 3 dell'articolo 242 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, approvate con decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, prorogato da ultimo per effetto della legge 2 luglio 1996, n. 343, \u00e8 ulteriormente prorogato al 31 dicembre 1997, limitatamente ai procedimenti nei quali siano contestati i delitti previsti dagli articoli 285, 286, 422 e 428 del codice penale.\n\n\n\n Avvertenza:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n Note all'art. 1:\n - Il testo dell'art. 242 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, approvate con D.Lgs. n. 271/1989, gi\u00e0 modificato dall'art. 1 del D.Lgs. n. 77/1990 e come ulteriormente modificato dall'art. 1 del D.Lgs. 17 ottobre 1990, n. 293, dall'art. 1 del D.Lgs. 12 dicembre 1991, n. 400, dall'art. 1 del D.Lgs. 16 ottobre 1992, n. 411, dall'art. 1 del D.Lgs. 28 dicembre 1993, n. 563, dell'art. 1 della legge 22 dicembre 1994, n. 702, dall'art. 1 del D.L. 29 aprile 1995, n. 139, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 e dalla legge 2 luglio 1996, n. 343, \u00e8 il seguente:\n \"Art. 242 (Procedimenti in fase istruttoria che proseguono con le norme anteriormente vigenti). - 1. La disposizione dell'art. 241 si osserva altres\u00ec:\n a) nei procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del codice quando \u00e8 stato compiuto un atto di istruzione del quale \u00e8 previsto il deposito e il fatto \u00e8 stato contestato all'imputato ovvero enunciato in un mandato o in un ordine rimasto senza effetto;\n b) quando, prima dell'entrata in vigore del codice, \u00e8 stato eseguito l'arresto in flagranza o il fermo;\n c) nei procedimenti connessi a norma dell'art. 45 del codice abrogato per i quali le condizioni indicate nelle lettere a) e b) ricorrono anche relativamente a uno solo degli indiziati o imputati ovvero a una sola delle imputazioni, sempre che alla data di entrata in vigore del codice i procedimenti siano gi\u00e0 riuniti.\n 2. Quando si procede con istruzione sommaria, se entro il 31 dicembre 1990 non \u00e8 stato ancora richiesto il decreto di citazione a giudizio o richiesta la sentenza di proscioglimento o non \u00e8 stato disposto il giudizio direttissimo, il pubblico ministero entro i successivi trenta giorni trasmette il fascicolo con le sue conclusioni al giudice istruttore. Questo provvede agli adempimenti previsti dall'art. 372 del codice abrogato ed entro sessanta giorni dalla scadenza del termine ivi indicato pronuncia sentenza di proscioglimento od ordinanza di invio a giudizio.\n 3. Quando si procede con istruzione formale, se l'istruzione \u00e8 ancora in corso alla data del 31 dicembre 1990 ovvero, quando si tratta dei reati indicati nell'art. 407, comma 2, lettera a), del codice, alla data del 30 giugno 1997, il giudice istruttore entro cinque giorni deposita il fascicolo in cancelleria, dandone avviso al pubblico ministero a norma dell'art. 369 del codice abrogato. Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine previsto dall'art. 372 del codice abrogato, il giudice istruttore pronuncia sentenza di proscioglimento od ordinanza di rinvio a giudizio.\n 4. Nei procedimenti di competenza del pretore, se alla data del 31 dicembre 1990 l'istruzione \u00e8 ancora in corso, il pretore entro trenta giorni pronuncia sentenza di proscioglimento, decreto di citazione a giudizio o decreto penale di condanna ovvero dispone il giudizio direttissimo\".\n - I delitti previsti dagli articoli 285, 286, 422 e 428 del codice penale, per i quali la legge qui pubblicata proroga al 31 dicembre 1997 il termine di cui al comma 3 dell'art. 242 soprariportato, sono, rispettivamente:\n devastazione, saccheggio e strage (art. 285);\n guerra civile (art. 286);\n strage (art. 422);\n naufragio, sommersione o disastro aviatorio (art. 428).\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-06-27&atto.codiceRedazionale=097G0231&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T22:48:17.407550"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n Dirigenza sanitaria del Ministero della salute\n\n\n1. Al fine di assicurare un efficace assolvimento dei compiti primari di tutela della salute affidati al Ministero della salute, i dirigenti del Ministero della salute con professionalit\u00e0 sanitaria di cui all'articolo 18, comma 8, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, e quelli successivamente inquadrati nelle corrispondenti qualifiche, sono collocati, a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2019, in unico livello, nel ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della salute. La contrattazione collettiva nazionale successiva a quella relativa al quadriennio 2006-2009, ferma rimanendo l'esclusivit\u00e0 del rapporto di lavoro, estende ai dirigenti sanitari del Ministero della salute gli istituti previsti dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, ((...)) per le corrispondenti qualifiche del Servizio sanitario nazionale e recepiti nei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro. Nelle more dell'attuazione di quanto previsto dal periodo precedente e fermo restando quanto previsto al comma 4, ai dirigenti sanitari del Ministero della salute continua a spettare il trattamento giuridico ed economico attualmente in godimento. I titoli di servizio maturati presso il Ministero della salute nei profili professionali sanitari anche con rapporto di lavoro a tempo determinato sono equiparati ai titoli di servizio del Servizio sanitario nazionale. (1) (2) \n\n\n\n2. Con decreto del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la semplificazione e la pubblica amministrazione, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, nei limiti delle dotazioni organiche vigenti, sono individuati il contingente dei posti destinati al ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della salute e i principi generali in materia di incarichi conferibili e modalit\u00e0 di attribuzione degli stessi. I posti e gli incarichi di cui al periodo precedente sono individuati e ripartiti con successivo decreto del Ministro della salute. Sono salvaguardate le posizioni giuridiche ed economiche dei dirigenti collocati nel ruolo di cui al comma 1, gi\u00e0 inquadrati nella seconda fascia del ruolo dei dirigenti del Ministero della salute alla data di entrata in vigore della presente legge, anche ai fini del conferimento degli incarichi di cui ai commi 4 e 5. \n\n\n\n3. L'accesso al ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della salute avviene mediante pubblico concorso per titoli ed esami, in coerenza con la normativa di accesso prevista per la dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale, e nell'ambito delle facolt\u00e0 assunzionali vigenti per il Ministero della salute. Fermo restando quanto previsto dal comma 1, gli incarichi corrispondenti alle tipologie previste dall'articolo 15 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, e individuati ai sensi del comma 2, sono attribuiti in conformit\u00e0 con le disposizioni del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. \n\n\n\n3-bis. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si applicano, in quanto compatibili sotto il profilo giuridico e finanziario, ai dirigenti delle professionalit\u00e0 sanitarie dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) destinatari della disciplina contrattuale di cui agli articoli 74 e 80 del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dirigente dell'Area 1 del 21 aprile 2006, pubblicato nel supplemento ordinario n. 118 alla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 10 maggio 2006. \n\n\n\n4. Nei limiti del contingente di posti quantificato ai sensi del comma 2, agli incarichi di direzione di uffici dirigenziali di livello non generale corrispondenti agli incarichi di struttura complessa previsti dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, si accede in base ai requisiti previsti per la dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale previa procedura selettiva interna ai sensi dell'articolo 19, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. La procedura di conferimento \u00e8 attivata in relazione alle posizioni che si rendono disponibili e il differenziale retributivo da corrispondere ai soggetti incaricati grava per la prima volta sulle risorse finanziarie del Ministero della salute come previste dalla normativa vigente in materia di assunzioni. \n\n\n\n5. I dirigenti sanitari del Ministero della salute che abbiano ricoperto incarichi di direzione di uffici dirigenziali di livello non generale corrispondenti agli incarichi di struttura complessa o di direzione di aziende sanitarie o di enti del Servizio sanitario nazionale per almeno cinque anni, anche non continuativi, possono partecipare alle procedure per l'attribuzione di incarichi dirigenziali di livello generale ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, che in caso di primo conferimento hanno durata pari a tre anni, nonch\u00e9 partecipare al concorso previsto dall'articolo 28-bis del predetto decreto legislativo n. 165 del 2001. Si applica l'articolo 23, comma 1, ultimo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. \n\n\n\n6. Dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. \n\n\n\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n\n\n La L. 30 dicembre 2018, n. 145 ha disposto (con l'art. 1, comma 375, lettera b)) che \"All'articolo 17 della legge 11 gennaio 2018, n. 3, sono apportate le seguenti modificazioni: \n [...] \n b) al comma 1, secondo periodo, le parole: \u00ab , ferma restando l'esclusivit\u00e0 del rapporto di lavoro, \u00bb [...] sono soppresse\". \n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla L. 28 febbraio 2020, n. 8, come modificato dal D.L. 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla L. 13 ottobre 2020, n. 126, ha disposto (con l'art. 5-bis, comma 2) che \"Al fine di assicurare un efficace assolvimento dei compiti primari di tutela della salute affidati al Ministero della salute, di garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e di fronteggiare la carenza di medici specialisti e di specialisti biologi, chimici, farmacisti, fisici, odontoiatri e psicologi, fino al 31 dicembre 2022, in deroga al comma 1 dell'articolo 15-nonies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, i dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale nonch\u00e9 i dirigenti di cui all'articolo 17, comma 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo, comunque non oltre il settantesimo anno di et\u00e0\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-31&atto.codiceRedazionale=18G00019&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T14:59:04.652796"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n Esclusioni\n\n\n 1.Le disposizioni del presente decreto non si applicano alle:\na) navi o unit\u00e0 appartenenti alle Amministrazioni militari, doganali, di polizia ed al Corpo dei vigili del fuoco, o da essi direttamente esercitate, ai servizi di protezione civile ed alle navi adibite al trasporto di truppe, ai sensi dell'articolo 1 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626, come modificato dal decreto legislativo 19 marzo 1996, n.242;\nb) navi da diporto che non sono impiegate in attivit\u00e0 di traffico commerciale ;\nc) navi in cui la vela costituisce il principale mezzo di propulsione, anche se dotate di motore ausiliario.\n\n Nota all'art. 4:\n - Il testo dell'art. 1 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, come sostituito dall'art. 2 del decreto legislativo 19 marzo 1996, n.242 \u00e8 il seguente:\n \"Art. 1 (Campo di applicazione). - 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attivit\u00e0 privati o pubblici.\n 2. Nei riguardi delle Forze armate e di Polizia, dei servizi di protezione civile, nonch\u00e9 nell'ambito delle strutture giudiziarie, penitenziarie, di quelle destinate per finalit\u00e0 istituzionali alle attivit\u00e0 degli organi con compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica, delle universit\u00e0, degli istituti di istruzione universitaria, degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado, degli archivi, delle biblioteche, dei musei e delle aree archeologiche dello Stato delle rappresentanze diplomatiche e consolari e dei mezzi di trasporto aerei e marittimi, le norme del presente decreto sono applicate tenendo conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato, individuate con decreto del Ministro competente di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale, della sanit\u00e0 e della funzione pubblica.\n 3. Nei riguardi dei lavoratori di cui alla legge 18 dicembre 1973, n. 877, nonch\u00e9 dei lavoratori con rapporto contrattuale privato di portierato, le norme del presente decreto si applicano nei casi espressamente previsti.\n 4. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e relative norme di attuazione.\n 4-bis. Il datore di lavoro che esercita le attivit\u00e0 di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 e, nell'ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, i dirigenti e i preposti che dirigono o sovraintendono le stesse attivit\u00e0, sono tenuti all'osservanza delle disposizioni del presente decreto.\n 4-ter. Nell'ambito degli adempimenti previsti dal presente decreto, il datore di lavoro non pu\u00f2 delegare quelli previsti dall'art. 4, commi 1, 2, 4, lettera a), e 11, primo periodo\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-08-09&atto.codiceRedazionale=099G0350&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T12:57:14.862033"} {"text": "\n\n\nArt. 22\n Imposte sostitutive su riserve o fondi\n in sospensione di imposta\n\n\n1. Le riserve e i fondi in sospensione d'imposta, ad esclusione di quelli per i quali \u00e8 previsto l'obbligo del reinvestimento e di quelli indicati nei commi successivi, possono essere assoggettati, in tutto o in parte, ad imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche e dell'imposta locale sui redditi in misura pari al 20 per cento. Tra le riserve ed i fondi in sospensione d'imposta si ricomprendono i fondi di cui all'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, per la parte trasferita ai sensi dell'articolo 42, comma 2, del predetto decreto.\n\n\n\n2. I saldi attivi di rivalutazione costituiti ai sensi delle leggi 29 dicembre 1990, n. 408, e 30 dicembre 1991, n. 413, possono essere assoggettati, in tutto o in parte, ad imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche e dell'imposta locale sui redditi in misura pari al 3 per cento.\n\n\n\n3. Le riserve e i fondi di cui al comma 1 e i saldi attivi di cui al comma 2, assoggettati all'imposta sostitutiva, non concorrono a formare il reddito imponibile dell'impresa ovvero della societ\u00e0 o dell'ente e, in caso di distribuzione, non sono soggetti alla maggiorazione di conguaglio di cui all'articolo 105 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. In caso di distribuzione dei predetti saldi attivi non spetta il credito d'imposta previsto dall'articolo 4, comma 5, della legge 29 dicembre 1990, n. 408, e dall'articolo 26, comma 5, della legge 30 dicembre 1991, n. 413.\n\n\n\n4. Nei confronti dei soggetti che hanno effettuato operazioni di conferimento ai sensi dell'articolo 34 della legge 2 dicembre 1975, n. 576, e dell'articolo 10 della legge 16 dicembre 1977, n. 904, la differenza tra il valore delle azioni o quote ricevute e il loro costo fiscalmente riconosciuto si considera realizzata a condizione che sia assoggettata ad imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche e dell'imposta locale sui redditi, in misura pari al 20 per cento. Come valore delle azioni o quote si assume quello risultante dal bilancio relativo all'esercizio chiuso anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto. Le riserve o fondi costituiti a fronte dei maggiori valori iscritti in sede di conferimento, si considerano assoggettati ad imposta per l'ammontare corrispondente alla predetta differenza, al netto dell'imposta sostitutiva.\n\n\n\n5. Le disposizioni del comma 4 si applicano anche nei confronti delle societ\u00e0 di assicurazioni che hanno effettuato operazioni di concentrazione previste dall'articolo 79 della legge 22 ottobre 1986, n. 742.\n\n\n\n6. Il credito d'imposta di cui all'articolo 14 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, \u00e8 ridotto al 25 per cento, qualora la distribuzione dell'ammontare corrispondente alle riserve o fondi di cui al comma 1, e ai saldi attivi di cui al comma 2, al netto dell'imposta sostitutiva, sia deliberata entro il secondo esercizio successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto e quella corrispondente alle riserve o fondi di cui al comma 4, entro il terzo esercizio successivo; in tali casi la societ\u00e0 che distribuisce le riserve o i fondi deve rilasciare al percipiente un apposito certificato dal quale risultino gli utili per i quali spetta il credito di imposta in misura ridotta.\n\n\n\n7. Nel caso in cui le azioni o quote ricevute, il cui costo sia stato aumentato ai sensi del comma 4, vengono cedute a titolo oneroso, assegnate ai soci, destinate al consumo personale o familiare dell'imprenditore o a finalit\u00e0 estranee all'esercizio dell'impresa entro il secondo esercizio successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, si ha riguardo, ai fini della determinazione del reddito d'impresa, al costo delle azioni o quote prima dell'aumento stesso. All'impresa o alla societ\u00e0 che ha effettuato le predette operazioni \u00e8 attribuito un credito di imposta ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche o dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche pari all'ammontare dell'imposta sostitutiva riferibile alle azioni o quote che formano oggetto delle operazioni stesse.\n\n\n\n8. Nell'articolo 27 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, al comma 1 \u00e8 aggiunto il seguente periodo: \"La fusione tra societ\u00e0 che hanno posto in essere operazioni di concentrazione ai sensi dell'articolo 34 della legge 2 dicembre 1975, n. 576, dell'articolo 10 della legge 16 dicembre 1977, n. 904, e dell'articolo 79 della legge 22 ottobre 1986, n. 742, non costituisce realizzo della plusvalenza ancora in sospensione di imposta, a condizione che detta plusvalenza trovi evidenza in una riserva che concorre a formare il reddito nell'esercizio e nella misura in cui la riserva sia utilizzata per scopi diversi dalla copertura di perdite.\".\n\n\n\n9. Relativamente alle fusioni indicate nell'ultimo periodo del comma 1 dell'articolo 27 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, come modificato dal comma 8 del presente articolo, poste in essere in esercizi precedenti a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, la plusvalenza in sospensione di imposta non si considera realizzata a condizione che la riserva ivi prevista risulti evidenziata nel bilancio relativo all'esercizio in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto. Le disposizioni del comma 1 del presente articolo possono essere applicate anche alla predetta riserva.\n\n\n\n10. Le imposte sostitutive indicate nei precedenti commi sono indeducibili e possono essere computate, in tutto o in parte, in diminuzione delle riserve iscritte in bilancio; in tal caso l'ammontare su cui va calcolata l'imposta sul patrimonio netto delle imprese \u00e8 assunto al lordo dell'imposta sostitutiva stessa.\n\n\n\n11. L'applicazione delle imposte sostitutive va richiesta con apposito modello, approvato con decreto del Ministro delle finanze, da allegare alla dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.\nLe imposte sostitutive vanno versate entro il ((20 dicembre 1995)); a richesta del contribuente tale versamento pu\u00f2 essere effettuato in ragione del 50 per cento entro il predetto termine e, per la differenza, in parti uguali entro il 31 gennaio 1996 e il 30 aprile 1996, maggiorata degli interessi nella misura del 9 per cento annuo.\nPer la liquidazione, l'accertamento, la riscossione, le sanzioni e i rimborsi delle imposte sostitutive nonch\u00e9 per il contenzioso si applicano le disposizioni previste per le imposte sui redditi.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-02-23&atto.codiceRedazionale=095G0076&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T21:08:39.237068"} {"text": "\n\n\nArt. 20\n(Stato di previsione del Ministero della sanit\u00e0 e disposizioni relative)\n\n\n1. Sono autorizzati l'impegno e il pagamento delle spese del \n Ministero della sanit\u00e0, per l'anno finanziario 1993, in conformit\u00e0 dell'annesso stato di previsione (Tabella n. 19). \n\n\n\n2. Alle spese di cui ai capitoli 2547 e 4550 dello stato di \n previsione del Ministero della sanit\u00e0 si applicano, per l'anno \n finanziario 1993, le disposizioni contenute nel secondo comma \n dell'articolo 36 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, e suc- cessive modificazioni, sulla contabilit\u00e0 generale dello Stato. \n\n\n\n3. Il Ministro del tesoro \u00e8 autorizzato a riassegnare per l'anno \n finanziario 1993, con propri decreti, le entrate di cui all'articolo \n5, comma 12, della legge 29 dicembre 1990, n. 407, ai competenti \n capitoli dello stato di previsione del Ministero della sanit\u00e0, \n dell'Istituto superiore di sanit\u00e0 e dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, per le attivit\u00e0 di \n controllo, di programmazione, di informazione e di educazione sanitaria del Ministero stesso e degli istituti medesimi. \n\n\n\n4. Il Ministro del tesoro \u00e8 autorizzato a provvedere, con propri \n decreti, alla riassegnazione ad apposito capitolo dello stato di \n previsione del Ministero della sanit\u00e0 per l'anno finanziario 1993, delle somme versate in entrata dalle Federazioni nazionali degli \n ordini e dei collegi sanitari per il funzionamento della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. \n\n\n\n Note all'art. 20:\n - Per il testo dell'art. 36 del R.D. 18 novembre 1923, n. 2440, si veda in nota all'art. 5.\n - Il comma 12 dell'art. 5 della legge 29 dicembre 1990, n. 407, recante \"Disposizioni diverse per l'attuazione della manovra di finanza pubblica 1991-1993\", \u00e8 il seguente: \"12. Con decreto del Ministro della sanit\u00e0, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono fissati le tariffe e i diritti spettanti al Ministero della sanit\u00e0, all'Istituto superiore di sanit\u00e0 e all'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, per prestazioni rese a richiesta e ad utilit\u00e0 di soggetti interessati, tenendo conto del costo reale dei servizi resi e del valore economico delle operazioni di riferimento; le relative entrate sono utilizzate per le attivit\u00e0 di controllo, di programmazione, di informazione e di educazione sanitaria del Ministero della sanit\u00e0 e degli Istituti superiori predetti\".\n In attuazione di quanto previsto nel comma soprariportato \u00e8 stato emanato il D.M. 14 febbraio 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 63 del 15 marzo 1991.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-12-29&atto.codiceRedazionale=092G0547&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T19:41:44.111712"} {"text": "\n\n\nArt. 143\n\n\n(Processi previsti dalla legge 4 maggio 1983, n. 184, come modificata dalla legge 28 marzo 2001, n. 149)\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-15&atto.codiceRedazionale=002G0138&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T13:14:24.272841"} {"text": "\n\n\n\n\n Articolo 9 \n\n Cessazione delle funzioni \n\n 1. A parte i rinnovi alla scadenza del mandato a norma dell'articolo 4, o i decessi, le funzioni di giudice cessano individualmente per dimissioni. \n\n 2. In caso di dimissioni di un giudice, la lettera di dimissioni \u00e8 indirizzata al presidente della corte d'appello o, nel caso dei giudici del tribunale di primo grado, al presidente del tribunale di primo grado per essere trasmessa al presidente del comitato amministrativo. \n\n 3. Salvo i casi in cui si applica l'articolo 10, ogni giudice rimane in carica fino a quando il suo successore non assuma le proprie funzioni. \n\n 4. Si provvede a ogni vacanza di seggio mediante nomina di un nuovo giudice per la restante durata del mandato del suo predecessore. \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-11-24&atto.codiceRedazionale=16G00227&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T13:31:17.815745"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n\n(( PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 31 DICEMBRE 2007,\n N. 248, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 28 FEBBRAIO\n 2008, N. 31 ))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-12-19&atto.codiceRedazionale=097G0470&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T19:40:55.918609"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D. LGS. 14 MARZO 2003, N. 65))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-06-23&atto.codiceRedazionale=088G0262&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T13:15:11.244032"} {"text": "\n\n\nArt. 391-decies\n\n(( (Utilizzazione della documentazione delle investigazioni difensive). ))\n\n((\n\n\n1. Delle dichiarazioni inserite nel fascicolo del difensore le parti possono servirsi a norma degli articoli 500, 512 e 513. \n\n\n\n2. Fuori del caso in cui \u00e8 applicabile l'articolo 234, la documentazione di atti non ripetibili compiuti in occasione dell'accesso ai luoghi, presentata nel corso delle indagini preliminari o nell'udienza preliminare, \u00e8 inserita nel fascicolo previsto dall'articolo 431. \n\n\n\n3. Quando si tratta di accertamenti tecnici non ripetibili, il difensore deve darne avviso, senza ritardo, al pubblico ministero per l'esercizio delle facolt\u00e0 previste, in quanto compatibili, dall'articolo 360. Negli altri casi di atti non ripetibili di cui al comma 2, il pubblico ministero, personalmente o mediante delega alla polizia giudiziaria, ha facolt\u00e0 di assistervi. \n\n\n\n4. Il verbale degli accertamenti compiuti ai sensi del comma 3 e, quando il pubblico ministero ha esercitato la facolt\u00e0 di assistervi, la documentazione degli atti compiuti ai sensi del comma 2 sono inseriti nel fascicolo del difensore e nel fascicolo del pubblico ministero. Si applica la disposizione di cui all'articolo 431, comma 1, lettera c) \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-10-24&atto.codiceRedazionale=088G0492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:19:37.225854"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVista la legge 6 dicembre 1962, n. 1643, sulla istituzione dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica, e trasferimento ad esso delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36, contenente norme relative ai trasferimenti all'ENEL delle imprese esercenti le industrie elettriche;\n\n\n\n\n\n\nVisto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio 1963, n. 138, contenente norme relative agli indennizzi da corrispondere alle imprese assoggettate a trasferimento all'ENEL;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 76 della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 87, quinto comma, della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nRitenuto che l'impresa \"Comm. Rag. Giovanni Battista Menest\u00f2\", con sede in Assisi (Perugia), via Capodacqua n. 183, rientra tra le imprese previste dallo art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1963, n. 36;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per l'industria ed il commercio; Decreta:\nArt. 1\n\n\n Ai sensi dell'art. 4 della legge 6 dicembre 1962, numero 1643, sono trasferiti all'Ente Nazionale per la Energia Elettrica i complessi dei beni organizzati destinati alle attivit\u00e0 di distribuzione dell'energia, elettrica esercitate nei comuni di Pietralunga, Foligno (Perugia), Belmonte Sabino, Longone Sabino, Poggio San Lorenzi (Rieti), dalla impresa \"Comm. rag. Giovanni Battista Menest\u00f2\", con sede in Assisi (Perugia), via Capodacqua n. 183.\n Il trasferimento comprende tutti i beni mobili ed immobili costituenti i complessi dei beni organizzati di cui al precedente comma nonch\u00e9 i relativi rapporti giuridici, gli accessori, le pertinenze e tutto ci\u00f2 che sia attinente all'esercizio delle menzionate attivit\u00e0, cui essi sono destinati.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-03-12&atto.codiceRedazionale=063U2323&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T16:19:34.513307"} {"text": "\n\n\nArt. 19\n\n\n Il servizio di custodia e sorveglianza, all'interno degli istituti femminili di prevenzione e di pena e delle sezioni per donne, \u00e8 svolto dal personale operaio femminile dell'amministrazione penitenziaria che assume le qualifiche di \"vigilatrice penitenziaria\", \"vigilatrice penitenziaria superiore\" e \"vigilatrice penitenziaria capo\".\n Le relative attribuzioni saranno specificate con successivo regolamento da emanarsi con decreto del Presidente della Repubblica.\n Detto personale ha l'obbligo di indossare, durante il servizio, l'uniforme prevista da apposito decreto ministeriale.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-04-18&atto.codiceRedazionale=078U0111&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T08:45:01.916516"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Alle associazioni che abbiano svolto nel biennio 1996-1997, in Italia e all'estero, attivit\u00e0 continuativa di promozione per l'istituzione della Corte penale internazionale permanente nell'ambito dell'ONU, o che abbiano una documentata competenza ed esperienza in questa materia, \u00e8 autorizzata la concessione di contributi fino ad un ammontare complessivo di 500 milioni di lire. I contributi dovranno essere destinati a iniziative, di sensibilizzazione sull'istituzione della Corte e sul rilievo politico della Conferenza diplomatica delle Nazioni unite, di cui all'articolo 1, da svolgersi prima e durante la medesima Conferenza.\n\n\n\n2. Con decreto del Ministro degli affari esteri, adottato previo parere delle Commissioni parlamentari competenti da esprimersi entro trenta giorni dalla trasmissione dello schema di decreto, sono individuate le associazioni di cui al comma 1 e sono determinati i rispettivi contributi, su proposta di un comitato composto da un rappresentante del Ministero degli affari esteri, da un rappresentante del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, da un rappresentante del Ministero di grazia e giustizia e da un rappresentante dell'Ufficio delle Nazioni unite a Roma. Per lo svolgimento della propria attivit\u00e0 il comitato si avvarr\u00e0 delle strutture del Ministero degli affari esteri.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-05-11&atto.codiceRedazionale=098G0193&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T01:32:07.630911"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Ordine di esecuzione\n\n\n1. Conformemente a quanto previsto dal regolamento (CE) n. 782/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 aprile 2003, relativo al divieto di composti organostannici applicati sulle navi, piena ed intera esecuzione \u00e8 data alla Convenzione di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformit\u00e0 a quanto disposto dall'articolo 18 della Convenzione stessa. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-09-28&atto.codiceRedazionale=012G0186&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T15:17:47.149074"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisti gli articoli 77, comma primo, ed 87, comma quinto, della Costituzione della Repubblica;\n\n\n\n\n\n\nViste le leggi 12 maggio 1950, n. 230; 21 ottobre 1950, n. 841; 18 maggio 1951, n. 333; 2 aprile 1952, n. 339 e 16 agosto 1952, n. 1206;\n\n\n\n\nIn virt\u00f9 della delegazione concessa dagli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della legge 21 ottobre 1950, n. 841;\n\n\n\n\nVisto il proprio decreto 7 febbraio 1951, n. 66;\n\n\n\n\n\n\nVisto il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale e del territorio del Fucino, nei confronti degli eventi causa del defunto Sili Enrico fu Giulio, per i terreni ricadenti nel comune di Roma (provincia di Roma);\n\n\n\n\n\n\nVista la deliberazione 27 marzo 1952, n. 2459, della Commissione censuaria centrale, relativa al ricorso prodotto dagli interessati ai sensi degli articoli 6 della legge 21 ottobre 1950, n. 841 e 9 della legge 18 maggio 1951, n. 333;\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che i sunnominati hanno presentato, ai sensi dell'art. 2 del decreto Presidenziale 30 agosto 1951, n. 951, la documentazione per l'esclusione dallo esproprio di parte dei terreni compresi nel piano particolareggiato di espropriazione di cui sopra e che sulla base degli accertamenti compiuti, ai sensi dell'art. 10 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, dal Ministero dell'agricoltura e delle foreste, non ricorrono tutte le condizioni richieste dal citato art. 10, per escludere dall'esproprio i terreni di cui alla documentazione sopra menzionata;\n\n\n\n\n\n\nConsiderato che i sunnominati non sono stati ammessi al beneficio di conservare definitivamente una parte dei terreni oggetto di esproprio, costituenti il terzo residuo di cui all'art. 9 della legge 21 ottobre 1950, n. 841, per non aver ottemperato a tutti gli adempimenti previsti in detto articolo;\n\n\n\n\nUdito il parere, in data 10 ottobre 1952, espresso dalla Commissione parlamentare, nominata a norma degli articoli 5 della legge 12 maggio 1950, n. 230, ed 1 e 2 della, legge 21 ottobre 3950, n. 841;\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro Segretario di Stato per l'agricoltura e per le foreste; Decreta:\nArt. 1\n\n\n \u00c8 approvato il piano particolareggiato di espropriazione compilato dall'Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale e del territorio del Fucino, nei confronti degli aventi causa del defunto Sili Enrico fu Giulio, relativo ai terreni ricadenti nel comune di Roma (provincia di Roma), per una, superficie di ettari 30.19.40, specificamente descritti nell'elenco n. 1 allegato al presente decreto.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1953-01-19&atto.codiceRedazionale=052U3582&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T11:27:16.594430"} {"text": "\n\n\nCONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO 29 MARZO 1951 PER I DIPENDENTI DALLE AZIENDE COMMERCIALI DELLA PROVINCIA DI LUCCA. \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\nACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO 4 MAGGIO 1956 PER I DIPENDENTI DALLE AZIENDE COMMERCIALI DELLA PROVINCIA DI LUCCA. \n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-07-09&atto.codiceRedazionale=062U0694&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T09:15:50.919098"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n L'elenco dei terreni, con l'indicazione dell'indennit\u00e0 di espropriazione offerta, munito del visto del Ministro proponente, forma parte integrante del presente, decreto, che entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Dogliani, add\u00ec 19 novembre 1952.\nEINAUDI DE GASPERI - FANFANI\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 16 dicembre 1952\nAtti del Governo, registro n. 63, foglio n. 3 - PALLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-19&atto.codiceRedazionale=052U2066&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:51:14.049622"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n\n\nVisto l'art. 87, comma quinto, della Costituzione;\n\n\n\n\n\n\nVisto l'art. 2 della legge 14 aprile 1956, n. 307;\n\n\n\n\nSentito il Consiglio dei Ministri;\n\nSulla\n proposta del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, di concerto con il Ministro per il tesoro; Decreta:\nArt. 1\n Articolo unico. \n\n A decorrere dal primo periodo di paga successivo a quello corrente alla data di entrata in vigore del presente decreto, il contributo integrativo dovuto dai datori di lavoro all'Ente nazionale per l'assistenza agli orfani dei lavoratori italiani, ai sensi dell'art. 2, comma primo, della legge 14 aprile 1956, n. 307, \u00e8 determinato nella misura dello 0,15 per cento della retribuzione calcolata nei modi stabiliti dagli articoli 17, comma primo, e 21, comma terzo, della legge 4 aprile 1952, n. 218. (1) ((2))\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 30 agosto 1956 \nGRONCHI SEGNI - VIGORELLI - MEDICI\nVisto, il Guardasigilli: MORO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 ottobre 1956\nAtti del Governo, registro n. 101, foglio n. 8. - CARLOMAGNO\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (1)\n\n\n Il D.P.R. 5 marzo 1973 (in G.U. 17/10/1973, n. 269) ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che \"I contributi di cui all'art. 16, comma primo, ed all'art. 21, comma secondo, della legge 4 aprile 1952, n. 218, nonch\u00e9 quello previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1956, n. 1124, dovuti per la categoria dei, salariati di ruolo e stagionali dipendenti dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, sono ragguagliati nelle misure fisse stabilite nelle tabelle A, B, C, D, E, F, G, H allegate al presente decreto e vistate dal Ministro per il lavoro e la previdenza sociale\". \n Ha inoltre disposto (con l'art. 2, comma 1) che \"Il presente decreto entra in vigore dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, con effetto dalle date Indicate nelle tabelle allegate al decreto stesso\". \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.P.R. 5 marzo 1973 (in G.U. 18/10/1973, n. 270) ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che \"I contributi di cui all'art. 16, comma primo, ed all'art. 21, comma secondo, della legge 4 aprile 1952, n. 218, nonch\u00e9 quello previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1956, n. 1124, dovuti per le categorie degli impiegati non di ruolo e salariati dello Stato, sono ragguagliati nelle misure fisse stabilite nelle tabelle A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N, O, P e Q allegate al presente decreto e vistate dal Ministro per il lavoro e la previdenza sociale\". \n Ha inoltre disposto (con l'art. 2, comma 1) che \"Il presente entra in vigore dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale con effetto dalle date indicate nelle allegate tabelle\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-10-10&atto.codiceRedazionale=056U1124&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T09:46:17.539222"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO III \n (previsto dall'articolo 12, commi 1 e 2) \n\n Marcatura \"CE\" \n La marcatura \"CE\" di conformit\u00e0 \u00e8 costituita dalle iniziali \"CE\" secondo il simbolo grafico che segue: \n\n\n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n\n\n In caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura \"CE\", devono essere rispettate le proporzioni del simbolo di cui sopra. \n I diversi elementi della marcatura \"CE\" devono avere sostanzialmente la stessa dimensione verticale, che non pu\u00f2 essere inferiore a 5 mm. Per le macchine di piccole dimensioni si pu\u00f2 derogare a detta dimensione minima. \n La marcatura \"CE\" deve essere apposta nelle immediate vicinanze del nome del fabbricante o del suo mandatario usando la stessa tecnica. \n Se \u00e8 stata applicata la procedura di garanzia qualit\u00e0 totale di cui all'articolo 9 la marcatura \"CE\" deve essere seguita dal numero di identificazione dell'organismo notificato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-02-19&atto.codiceRedazionale=010G0031&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:55:49.960701"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n Autorizzazione per le operazioni previste \n dai programmi intergovernativi o industriali\n\n\n\n\n1. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta dell'amministrazione dello Stato interessata e di concerto con i Ministeri degli affari esteri, della difesa, dell'economia e delle finanze, e dell'interno, provvede a individuare: \n\na) i programmi intergovernativi ai quali applicare le procedure previste dall'articolo 1, comma 8, lettera a), e comma 9, lettera a), della legge; \n\nb) i programmi intergovernativi o industriali di cui all'articolo 13, comma 1, della legge. \n\n\n\n\n2. L'amministrazione interessata per i programmi indicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi del comma 1 individua con proprio provvedimento, sentito il Ministero della difesa se si tratta di altra amministrazione, gli operatori iscritti al registro, specificando i prodotti che gli stessi realizzano nell'ambito di detti programmi. \n\n\n\n3. L'individuazione dei programmi intergovernativi, di cui alla lettera a) del comma 1, \u00e8 valida anche per il rilascio dell'autorizzazione all'esportazione definitiva dei materiali in essi previsti. \n\n\n\n4. Il Ministero della difesa certifica l'appartenenza delle singole parti prodotte al programma intergovernativo o industriale di cui all'articolo 13, comma 1, della legge. \n\n\n\n5. Il riferimento alle operazioni effettuate in caso di licenza globale di progetto, di cui all'articolo 20, comma 1, della legge, deve intendersi rivolto ai soli programmi industriali. I programmi intergovernativi rientrano nelle operazioni effettuate per conto dello Stato. \n\n\n\n Note all'art. 17: \n - Per il testo dell'art. 1, comma 8, lettera a), e comma 9, lettera a), della legge 9 luglio 1990, n. 185, si veda nelle note all'art. 2. \n - Il testo dell'art. 13, comma 1, della legge 9 luglio 1990, n. 185, \u00e8 il seguente: \n \u00abArt. 13 (Autorizzazione). - 1. Il Ministro degli affari esteri, sentito il Comitato di cui all'art. 7, autorizza con licenza individuale, entro sessanta giorni dalla data di presentazione della domanda di autorizzazione di cui all'art. 11, l'intermediazione, la delocalizzazione produttiva, e i trasferimenti intangibili di software e di tecnologia, nonch\u00e9, di concerto con il Ministro delle finanze, l'esportazione e l'importazione, definitive o temporanee, il transito dei materiali di armamento, la cessione, all'estero delle licenze industriali di produzione dello stesso materiale e la riesportazione da parte dei Paesi importatori. L'eventuale rifiuto dell'autorizzazione dovr\u00e0 essere motivato.\n L'autorizzazione pu\u00f2 assumere anche la forma di licenza globale di progetto, rilasciata a singolo operatore, quando riguarda esportazioni, importazioni o transiti di materiali di armamento da effettuare nel quadro di programmi congiunti intergovernativi o industriali di ricerca, sviluppo, produzione di materiali di armamento svolti con imprese di Paesi membri dell'UE o della NATO con i quali l'Italia abbia sottoscritto specifici accordi che garantiscano, in materia di trasferimento e di esportazione di materiali di armamento, il controllo delle operazioni secondo i principi ispiratori della presente legge. Tali accordi devono inoltre prevedere disposizioni analoghe a quelle di cui all'art. 13 dell'Accordo quadro tra la Repubblica francese, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica italiana, il Regno di Spagna, il Regno di Svezia e il Regno Unito della Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord relativo alle misure per facilitare la ristrutturazione e le attivit\u00e0 dell'industria europea per la difesa, fatto a Farnborough il 27 luglio 2000. Con la stessa licenza globale di progetto pu\u00f2, inoltre, essere autorizzata la fornitura di materiali di armamento, sviluppati o prodotti sulla base di programmi congiunti, ai suddetti Paesi per uso militare nazionale.\u00bb. \n - Per il testo dell'art. 20, comma 1, della legge 9 luglio 1990, n. 185, si veda nelle note all'art. 11. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-03-04&atto.codiceRedazionale=13G00058&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T13:11:58.749304"} {"text": "\n\n\nArt. 30-quater\n\n(( (Incremento del Fondo salva-opere). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. Al fine di garantire il rapido completamento delle opere pubbliche, di tutelare i lavoratori e di sostenere le attivit\u00e0 imprenditoriali colpite dall'emergenza sanitaria in corso, il Fondo salva-opere di cui all'articolo 47 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, \u00e8 incrementato di ulteriori 6 milioni di euro per l'anno 2021. \n\n\n\n2. All'articolo 47, comma 1-quater, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, al primo periodo, le parole: \", ivi compresa la possibilit\u00e0 di affidare l'istruttoria, anche sulla base di apposita convenzione, a societ\u00e0 o enti in possesso dei necessari requisiti tecnici, organizzativi e di terziet\u00e0, scelti mediante gara\" sono sostituite dalle seguenti: \". Il Ministero delle infrastrutture e della mobilit\u00e0 sostenibili pu\u00f2 svolgere l'istruttoria delle domande nonch\u00e9 tutte le attivit\u00e0 conseguenti alla surroga prevista dal comma 1-ter, anche avvalendosi, sulla base di apposite convenzioni, di societ\u00e0 o enti in possesso dei necessari requisiti tecnici, organizzativi e di terziet\u00e0, scelti mediante gara ovvero individuati ai sensi dell'articolo 19, comma 5, del decreto-legge 1\u00b0 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102\" e, al secondo periodo, le parole: \"dalla convenzione\" sono sostituite dalle seguenti: \"dalle convenzioni\". \n\n\n\n3. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 6 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 41 del presente decreto\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-03-22&atto.codiceRedazionale=21G00049&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T19:46:41.298842"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Sono organi dell'Ente:\n a) il Consiglio di amministrazione;\n b) il presidente;\n c) la direzione.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-03-07&atto.codiceRedazionale=058U0097&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:35:31.649410"} {"text": "\n\n\nArt. 17 - Il presidente, in casi di particolare urgenza, adotta provvedimenti di competenza del consiglio direttivo da sottoporre alla ratifica del consiglio stesso nella prima seduta ordinaria, successiva al provvedimento, o in seduta straordinaria, comunque non oltre 30 giorni dall'adozione del provvedimento. \nIl consiglio direttivo, ove neghi la ratifica o modifichi la delibera presidenziale, adotta i provvedimenti necessari nei riguardi dei rapporti giuridici sorti nella base dei provvedimenti non ratificati o modificati. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-08-20&atto.codiceRedazionale=088G0418&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:45:34.474836"} {"text": "\n\n\n Art. 41. \n\n\n Gli insegnamenti delle materie indicate negli articoli precedenti vengono impartiti con lezioni cattedratiche, conferenze, colloqui ed esercitazioni. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1962-06-12&atto.codiceRedazionale=061U1836&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T15:54:32.363753"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO XX \n Entrata in vigore e cessazione \nSezione 46 \n (a) Il presente Accordo entrer\u00e0 in vigore in seguito a notifica, resa da ognuna delle Parti, dell'espletamento delle formalit\u00e0 \n richieste dai rispettivi ordinamenti interni e rimarr\u00e0 in \n vigore per tutto il tempo in cui la sede del PAM sar\u00e0 sul territorio della Repubblica Italiana. \n (b) Nonostante quanto disposto nella lettera (a), il presente \n Accordo potr\u00e0 avere termine per mutuo consenso delle Parti dell'Accordo stesso. \nSezione 47 \nQualora si decidesse di trasferire la sede del PAM fuori del territorio della Repubblica Italiana, il PAM notificher\u00e0 immediatamente tale decisione al Governo. \nFatto a Roma, in triplice esemplare in lingua italiana ed inglese, entrambi i testi facenti ugualmente fede, il 15 marzo 1991. \nPer la Repubblica Italiana Per le Nazioni Unite \n\nParte di provvedimento in formato grafico\n\n\n Per l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-02-22&atto.codiceRedazionale=094G0133&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:59:22.350891"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Le somme di cui all'articolo 1 sono versate su un apposito conto corrente infruttifero, istituito presso la tesoreria centrale, intestato alla Direzione generale del tesoro e denominato \"Partecipazione italiana a banche, fondi ed organismi internazionali\", dal quale verranno prelevate per provvedere all'erogazione dei contributi autorizzati dalla presente legge.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-11-05&atto.codiceRedazionale=088G0528&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:04:38.170826"} {"text": "\n\n\n Art. 2. \n\n La Commissione mista permanente \u00e8 composta da sei membri di cui \ntre nominati dal Governo italiano e tre nominati dal Governo Jugoslavo. Ogni Governo pu\u00f2 nominare un sostituto per ciascun membro. I nomi dei membri e dei sostituti saranno notificati per via diplomatica. Allo stesso modo saranno trasmesse anche lo comunicazioni circa eventuali cambiamenti dei membri e del loro sostituti. \n La Commissione potr\u00e0 avvalersi della collaborazione di esperti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-08-02&atto.codiceRedazionale=065U0920&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T06:08:51.558103"} {"text": "\n\n\n Allegato \nMODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL DECRETO-LEGGE 30 SETTEMBRE 2000, N. 268. \n All'articolo 1 \u00e8 premesso il seguente: \n \"Art. 01 (Applicazione della legge 27 luglio 2000, n. 212). - 1. Le prescrizioni di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, concernente disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente, in quanto incompatibili, non si applicano al contenuto del presente decreto\". \n Dopo l'articolo 1, \u00e8 inserito il seguente: \n \"Art. 1-bis (Interventi a favore dei pensionati). - 1. Per l'anno 2000, quale rimborso forfettario di parte delle maggiori entrate affluite all'erario a titolo di imposta sul valore aggiunto, \u00e8 corrisposto dall'INPS, in sede di erogazione della tredicesima mensilit\u00e0 ovvero dell'ultima mensilit\u00e0 corrisposta nell'anno, un importo pari a L. 200.000 a favore dei soggetti che siano titolari di uno o pi\u00f9 trattamenti pensionistici a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonch\u00e9 delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e successive modificazioni, concernente la trasformazione in persone giuridiche private di enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e di assistenza, il cui importo complessivo annuo, al netto degli assegni al nucleo familiare, non superi il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti. Tale rimborso \u00e8 disposto utilizzando il monte delle ritenute totali degli amministrati. Nei confronti dei soggetti per i quali il predetto importo complessivo annuo risulti superiore al trattamento minimo di cui al primo periodo e inferiore al limite costituito dal medesimo trattamento minimo incrementato di L. 200.000, il rimborso viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite. \n 2. Nel caso in cui i soggetti di cui al comma 1 non risultino beneficiari di prestazioni presso l'INPS, il casellario centrale dei pensionati, istituito con decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1971, n. 1388, e successive modificazioni, provvede ad individuare l'ente incaricato dell'erogazione del rimborso forfettario di cui al comma 1, che provvede negli stessi termini e con le medesime modalit\u00e0 indicati nello stesso comma 1. \n 3. L'importo del rimborso non costituisce reddito n\u00e9 ai fini fiscali n\u00e9 ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. \n 4. All'onere derivante dal presente articolo, valutato in lire 634 miliardi per l'anno 2000, si provvede ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, con le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale\". \n All'articolo 2, al comma 1, dopo le parole: \"sugli oli minerali,\", sono inserite le seguenti: \"sul carbone, sul coke di petrolio, sull'orimulsion nonch\u00e9 sugli oli emulsionati di cui all'articolo 3 del presente decreto\". \n All'articolo 4, dopo il comma 4, sono aggiunti i seguenti: \n \"4-bis. Per il periodo 3 ottobre-31 dicembre 2000, l'ammontare della agevolazione fiscale con credito d'imposta prevista dall'articolo 8, comma 10, lettera f), della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni, \u00e8 aumentata di L. 30 per ogni chilovattora (Kwh) di calore fornita. \n 4-ter. Ai fini dell'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 8, comma 10, lettera f), della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni, i beneficiari dell'agevolazione sono ammessi ad usufruirne, previa presentazione, agli uffici delle entrate competenti, dell'autodichiarazione sul credito maturato con la tabella dei Kwh forniti, avvalendosi delle procedure di compensazione di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni. \n 4-quater. All'onere derivante dall'attuazione dei commi 4-bis e 4-ter, valutato in lire 15 miliardi per l'anno 2000, si provvede ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, con le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale\". \n All'articolo 5: \n al comma 4, le parole: \"per quintale\" sono sostituite dalle seguenti: \"per 100 chilogrammi\"; sono aggiunti i seguenti periodi: \"In vigenza di un'aliquota d'accisa per il gasolio usato come combustibile per riscaldamento inferiore a quella prevista per il gasolio usato come carburante, a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, oltre al colorante di cui al primo periodo vengono aggiunti, per ogni 100 chilogrammi di gasolio da impegnare come combustibile per riscaldamento, 3 grammi di 2-Etil-Antrachinone (tracciante RS); l'additivazione suddetta \u00e8 equiparata, agli effetti fiscali, ad una operazione di denaturazione ed \u00e8 praticata indipendentemente dal tenore di zolfo del gasolio, secondo modalit\u00e0 stabilite dall'amministrazione finanziaria. Con decreto dirigenziale del Ministero delle finanze pu\u00f2 essere stabilita una formula di denaturazione diversa da quella di cui al secondo periodo. Resta ferma la possibilit\u00e0 di effettuare la denaturazione, oltre che nei depositi fiscali, anche nei depositi liberi collegati agli stessi via oleodotto\"; \n il comma 5 \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"5. Per il periodo 3 ottobre 2000-31 dicembre 2000, relativamente al gasolio utilizzato nelle coltivazioni sotto serra, l'accisa si applica nella misura pari allo zero per cento dell'aliquota prevista per il gasolio usato come carburante. Per le modalit\u00e0 di erogazione del beneficio si applicano le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 127, secondo periodo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.\nAll'onere derivante dall'attuazione del presente comma, valutato in lire 3 miliardi per l'anno 2000, si provvede ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, con le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale\"; \n dopo il comma 5, \u00e8 aggiunto il seguente: \n \"5-bis. Nella nota (1) all'allegato I al testo unico approvato con decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, concernente il metodo di determinazione delle aliquote degli oli combustibili semifluidi, fluidi e fluidissimi, il riferimento all'aliquota dell'olio da gas si intende effettuato relativamente all'aliquota dell'olio da gas usato come combustibile per riscaldamento\". \n All'articolo 8, dopo il comma 1, \u00e8 aggiunto il seguente: \n \"1-bis. L'esatta localizzazione delle aziende ubicate in comuni parzialmente delimitati opera, ai fini stabiliti dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 1o marzo 1999, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 1999, n. 118, a decorrere dal periodo 2000-2001\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-11-30&atto.codiceRedazionale=000G0395&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T11:44:31.400910"} {"text": "\n\n\nArt. 111\n\n\n Il procedimento contenzioso non pu\u00f2 essere istituito se non dopo esaurite tutte le pratiche prescritte dal presente titolo per la liquidazione amministrativa delle indennit\u00e0.\n La prescrizione prevista dall'art. 112 del presente decreto rimane sospesa durante la liquidazione in via amministrativa dell'indennit\u00e0.\n Tale liquidazione, peraltro, deve essere esaurita, nel termine di centocinquanta giorni, per il procedimento previsto dall'art. 104, e di duecentodieci, per quello indicato nell'art. 83. Trascorsi tali termini senza che la liquidazione sia avvenuta, l'interessato ha facolt\u00e0 di proporre l'azione giudiziaria.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-10-13&atto.codiceRedazionale=065U1124&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T15:58:16.485006"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. L'Universit\u00e0 per stranieri di Perugia, istituita con regio decreto-legge 29 ottobre 1925, n. 1965, convertito dalla legge 18 marzo 1926, n. 562, e la Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri di Siena, riconosciuta con legge 11 maggio 1976, n. 359, che assume la denominazione di \"Universit\u00e0 per stranieri di Siena\" sono istituti superiori statali ad ordinamento speciale.\n\n\n\n2. Le istituzioni di cui al comma 1 svolgono attivit\u00e0 di insegnamento e di ricerca scientifica finalizzate alla conoscenza e alla diffusione della lingua e della cultura italiane.\n AVVERTENZA:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n\n\n\n Note all'art. 1:\n - Il R.D.L. n. 1965/1925, reca: \"Istituzione dell'Universit\u00e0 per stranieri di Perugia\".\n - La legge n. 359/1976 reca: \"Norme per il funzionamento della Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri di Siena\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-03-04&atto.codiceRedazionale=092G0223&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T02:48:48.920590"} {"text": "\n\n\n\n\n Articolo 2 \n Campo d'applicazione dell'Accordo \n\n1. Le Parti Contraenti per il tramite delle loro Amministrazioni doganali si prestano mutua assistenza alle condizioni stabilite dal presente Accordo, per la corretta applicazione della legislazione doganale e per la prevenzione, investigazione e repressione delle infrazioni doganali. \n2. Tutta l'assistenza ai sensi del presente Accordo viene fornita da ciascuna Parte Contraente in conformit\u00e0 alle proprie disposizioni legislative ed amministrative in essa vigenti e nei limiti della competenza e dei mezzi di cui dispone la propria Amministrazione doganale. \n3. Il presente Accordo \u00e8 limitato esclusivamente: alla mutua assistenza amministrativa tra le Amministrazioni doganali delle Parti Contraenti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-12-13&atto.codiceRedazionale=010G0227&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T23:05:26.232002"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n\n Gli articoli 513, 514 e 515, relativi alla scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria e patologia cervico-facciale, che muta la denominazione in scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria (due scuole), sono soppressi e sostituiti dai seguenti:\n\n Scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria (due scuole)\n Art. 513. - Sono istituite due scuole di specializzazione in otorinolaringoiatria; la prima scuola ha sede presso la seconda cattedra di clinica otorinolaringoiatrica, la seconda scuola presso la prima cattedra di clinica otorinolaringoiatrica. Le scuole conferiscono il diploma di specialista in otorinolaringoiatria.\n La direzione della scuola \u00e8 affidata al professore di ruolo o fuori ruolo della stessa materia della specializzazione o in carenza, al professore di ruolo o fuori ruolo di materia affine.\n Possono iscriversi alla scuola i laureati in medicina e chirurgia.\n\u00c8 richiesto, almeno per l'inizio del corso, il possesso del diploma di abilitazione all'esercizio professionale rilasciato dall'autorit\u00e0 competente.\n La durata del corso di studi \u00e8 di tre anni e non \u00e8 suscettibile di abbreviazione.\n Il numero complessivo degli allievi da ammettere a ciascuna scuola \u00e8 stabilito in:\n trenta specializzandi (dieci per anno di corso) per la prima scuola;\n ventiquattro specializzandi (Otto per anno di corso) per la seconda scuola.\n L'ammissione al corso avviene per titoli ed esami.\n Ai. 514. - Le materie di insegnamento sono le seguenti:\n 1\u00b0 Anno:\n 1) anatomia;\n 2) fisiologia;\n 3) audiologia (biennale) I;\n 4) semeiotica otorinolaringoiatrica;\n 5) tecnica di laboratorio;\n 6) patologia e clinica otorinolaringoiatrica e cervico-facciale (triennale) I;\n 7) anatomia ed istologia patologica otorinolaringoiatrica.\n 2\u00b0 Anno:\n 8) tecniche operatorie in otorinolaringoiatria;\n 9) anestesiologia in otorinolaringoiatria;\n 10) patologia e clinica otorinolaringoiatrica e cervico-facciale (triennale) II;\n 11) radiologia in rapporto con l'otorinolaringoiatria;\n 12) pediatria in rapporto con l'otorinolaringoiatria;\n 13) audiologia (biennale) II;\n 14) otoneurologia;\n 15) foniatria.\n 3\u00b0 Anno:\n 16) patologia e clinica otorinolaringoiatrica e cervico-facciale (triennale) II;\n 17) terapia medica e fisica in otorinolaringoiatria;\n 18) neuropatologia in rapporto con l'otorinolaringoiatria;\n 19) oculistica in rapporto con l'otorinolaringoiatria;\n 20) chirurgia plastica;\n 21) tracheobroncoscopia;\n 22) medicina legale ed infortunistica in otorinolaringoiatria.\n Art. 515. - La frequenza alle lezioni ed alle esercitazioni pratiche \u00e8 obbligatoria. Gli allievi che non conseguono le attestazioni di frequenza sul relativo libretto non possono essere ammessi a sostenere le prove di esame.\n Alla fine di ogni corso gli iscritti per essere ammessi agli anni di corso successivi devono superare le prove di esame sulle materie impartite durante l'anno. Per le materie a corsi pluriennali l'esame \u00e8 sostenuto alla fine dei corsi medesimi.\n Al termine del corso di studi, per il conseguimento del diploma di specialista in otorinolaringoiatria, gli interessati devono superare l'esame di diploma consistente nella dissertazione scritta di un argomento attinente alla specializzazione.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-10-04&atto.codiceRedazionale=080U0593&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:48:38.153318"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Messina approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1090 e modificato con regio decreto 26 ottobre 1940, n. 1905, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, numero 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte;\n\n\nSentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n\n\nSulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Messina, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Art. 14. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in scienze politiche sono aggiunti i seguenti:\n\n Diritto ecclesiastico italiano e comparato;\n Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa.\n\n Art. 21. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in economia e commercio sono aggiunti i seguenti:\n\n Legislazione scolastica;\n Cooperazione agricola;\n Diritto penale commerciale.\n\n Nello stesso elenco l'insegnamento di \"Antropologia\" muta denominazione in \"Criminologia\".\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 31 ottobre 1972\nLEONE SCALFARO\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 5 marzo 1973\nAtti di Governo, registro n. 256, foglio n. 52. - VALENTINI\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-03-14&atto.codiceRedazionale=072U1063&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T11:59:50.422113"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n\n Piena ed intera esecuzione \u00e8 data al Protocollo indicato nell'articolo precedente, a decorrere dalla sua entrata in vigore, in conformit\u00e0 all'art. 4 del Protocollo stesso. \n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. \n Data a Roma, add\u00ec 25 aprile 1957 \nGRONCHI SEGNI - MARTINO - ANDREOTTI - MATTARELLA\nVisto, il Guardasigilli: MORO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1957-06-03&atto.codiceRedazionale=057U0358&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T19:24:53.337061"} {"text": "\n\n\n Art.14 \n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL DECRETO 4 AGOSTO 1998, N. 400))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1958-02-06&atto.codiceRedazionale=057U1367&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T16:25:54.389593"} {"text": "\n\n\n Art. 35. \n DIVIETI \n\n\n Nei reparti e durante le ore di lavoro sono vietate le collette, le raccolte di firme, le vendite di biglietti, di oggetti e simili. \n \u00c8 proibito fumare nell'interno del laboratorio ed introdurre nella azienda bevande alcooliche senza il permesso della direzione. \n \u00c8 proibito all'operaio di prestare l'opera propria presso altra azienda che non sia quella, ove \u00e8 occupato. \n \u00c8 altres\u00ec proibito all'operaio di produrre fuori del laboratorio, per conto proprio o per conto di terzi, articoli analoghi a quelli prodotti dall'azienda ove \u00e8 occupato. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-12-16&atto.codiceRedazionale=060U1494&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:39:30.648108"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n873. Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1950, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica del Monastero delle Suore Agostiniane, con sede nel comune di Varese Ligure (La Spezia), e viene autorizzato il trasferimento a favore del Monastero anzidetto di alcuni immobili da esso posseduti \"animo domini\" da epoca anteriore al Concordato con la Santa Sede, tutti situati in Varese Ligure e del complessivo valore di L. 4.800.000.\n\nVisto, il Guardasigilli: PICCIONI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 26 ottobre 1950\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-11-09&atto.codiceRedazionale=050U0873&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:06:22.292397"} {"text": "\n\n\nArt. 704\n Procedimento davanti alla corte di appello\n\n\n1. Scaduto il termine previsto dall'articolo 703 comma 5, il presidente della corte fissa l'udienza per la decisione, con decreto da comunicarsi al procuratore generale e da notificarsi alla persona della quale \u00e8 richiesta l'estradizione, al suo difensore e all'eventuale rappresentante dello stato richiedente, almeno dieci giorni prima, a pena di nullit\u00e0. Provvede inoltre a designare un difensore di ufficio alla persona che ne sia priva ((e, ove necessario, nomina un interprete)). Fino a cinque giorni prima dell'udienza possono essere presentate memorie in cancelleria. \n\n\n\n2. La corte decide con sentenza in camera di consiglio ((, entro sei mesi dalla presentazione della requisitoria,)) sull'esistenza delle condizioni per l'accoglimento della domanda di estradizione, dopo aver assunto le informazioni e disposto gli accertamenti ritenuti necessari ((, sentiti)) il pubblico ministero, il difensore e, ((se comparsi)), la persona della quale \u00e8 richiesta l'estradizione e il rappresentante dello stato richiedente. \n\n\n\n\n((\n\n\n3. Quando la decisione \u00e8 favorevole all'estradizione, la corte, se vi \u00e8 richiesta del Ministro della giustizia, dispone la custodia cautelare in carcere della persona da estradare che si trovi in libert\u00e0. Provvede, altres\u00ec, al sequestro del corpo del reato e delle cose pertinenti, stabilendo quali devono essere consegnati allo Stato richiedente\n\n\n))\n\n\n\n4. Quando la decisione \u00e8 contraria all'estradizione, la corte revoca le misure cautelari applicate e dispone in ordine alla restituzione delle cose sequestrate. \nCAP005 CAP006tfe \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-10-24&atto.codiceRedazionale=088G0492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:27:23.771317"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n Scelta del criterio di selezione delle offerte\n\n\n1. In caso di affidamento di servizi o forniture standardizzati per i quali sono gi\u00e0 individuate le caratteristiche qualitative e le modalit\u00e0 di esecuzione, si ricorre al criterio del prezzo pi\u00f9 basso. \n\n\n\n2. Nel caso in cui \u00e8 necessario acquisire proposte tecniche utili a individuare, mediante la valutazione qualitativa delle offerte, la soluzione maggiormente rispondente alle esigenze dell'Amministrazione, si pu\u00f2 ricorrere al criterio dell'offerta economicamente pi\u00f9 vantaggiosa. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-12-12&atto.codiceRedazionale=14G00194&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T18:36:43.202767"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 459 \n\n 1. Le Parti attuano l'assistenza secondo i principi di una sana gestione finanziaria e collaborano per tutelare gli interessi finanziari dell'UE e dell'Ucraina, secondo quanto enunciato nell'allegato XLIII del presente accordo. Le Parti adottano misure effettive per prevenire e combattere la frode, la corruzione e le altre attivit\u00e0 illegali, anche mediante la reciproca assistenza amministrativa e giudiziaria nei settori contemplati dal presente accordo. \n 2. A tal fine l'Ucraina procede anche al graduale ravvicinamento della sua legislazione conformemente alle disposizioni di cui all'allegato XLIV del presente accordo. \n 3. L'allegato XLIII del presente accordo si applica a ogni ulteriore accordo o strumento di finanziamento che dovesse essere concluso fra le Parti e a qualsiasi altro strumento di finanziamento dell'UE cui l'Ucraina possa essere associata, fatta salva ogni altra clausola aggiuntiva che disciplini le revisioni contabili, le verifiche sul posto, le ispezioni, i controlli e le misure antifrode, compresi quelli attuati dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e dalla Corte dei conti europea. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-23&atto.codiceRedazionale=15G00178&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-24T19:45:29.769388"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la legge 9 luglio 1908, n. 445;\n Visto il decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019;\n Visto il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici espresso con voto n. 1626, emesso nell'adunanza del 21 novembre 1967;\n Sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per i lavori pubblici;\n\n Decreta:\n\n A norma dell'art. 1, sub. 7, del decreto-legge luogotenenziale 30 giugno 1918, n. 1019, \u00e8 aggiunto, a tutti gli effetti della legge 9 luglio 1908, n. 445, titolo IV, agli abitati indicati nella tabella D), allegata alla legge stessa (consolidamento di frane minaccianti abitati) quello di Rocca d'Arazzo, in provincia di Asti.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 21 giugno 1968\nSARAGAT MANCINI\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 settembre 1968\nAtti del Governo, registro n. 222, foglio n. 130. - DI PRETORO\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-09-17&atto.codiceRedazionale=068U0965&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:10:00.470498"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008 N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 6 AGOSTO 2008 N. 133))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-05-08&atto.codiceRedazionale=076U0183&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T22:13:13.090780"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Macerata, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, numero 1071 e modificato con regio decreto 17 ottobre 1941, n. 1206 e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, numero 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni;\n\n\nVeduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n\n\nVedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare e nuove modifiche proposte;\n\n\nSentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n\n\nSulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Macerata, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, 4 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Art. 12. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in Giurisprudenza \u00e8 aggiunto quello di \"Diritto pubblico generale\".\n Art. 21, relativo al corso di laurea in Lettere \u00e8 modificato nel senso che il terz'ultimo comma \u00e8 abrogato e sostituito dal seguente:\nGli insegnamenti di \"Storia, greca\" e di \"Storia, romana\" sono riuniti in una unica cattedra, i corsi rispettivi sono tenuti ad anni alterni\".\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 30 ottobre 1965\nSARAGAT GUI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 11 dicembre 1965\nAtti del Governo, registro n. 198, foglio n. 113. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-12-20&atto.codiceRedazionale=065U1356&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T15:41:33.540914"} {"text": "\n\n\nArt. 13\n\n\n1. Le domande di cui all'articolo 3 del decreto-legge 31 dicembre 1991, n. 419, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 1992, n. 172, e successive modificazioni, il cui termine di presentazione sia spirato alla data di entrata in vigore della presente legge, possono essere presentate, a pena di decadenza, entro novanta giorni dalla stessa data.\n\n\n2. Per le domande relative a fatti verificatisi tra il 1 gennaio\n1990 e il 2 novembre 1991, il termine fissato dal medesimo articolo 3 del citato decreto-legge n. 419 del 1991 decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge.\n\n\n3. Anche d'ufficio, il comitato previsto dall'articolo 5, comma 2, del citato decreto-legge n. 419 del 1991 procede al nuovo esame delle domande per le quali \u00e8 stato proposto o deciso il rigetto perch\u00e9 presentate oltre i termini fissati a pena di decadenza.\n\n\n4. Su domanda che il soggetto legittimato deve presentare, a pena di decadenza, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il comitato di cui al comma 3 procede all'esame delle domande sulle quali ha gi\u00e0 formulato proposta al Presidente del Consiglio dei ministri senza tener conto del lucro cessante nelle valutazioni sull'ammontare del danno patrimoniale.\n\n\n\n Note all'art. 13:\n - Per l'art. 3 del D.L. n. 419/1991, si rinvia alla nota all'art. 12.\n - Si trascrive il testo dell'art. 5 del citato D.L. n. 419/1991:\n \"Art. 5 (Fondo di solidariet\u00e0 per le vittime dell'estorsione). - 1. \u00c8 istituito presso l'Istituto nazionale delle assicurazioni un 'Fondo di solidariet\u00e0 per le vittime dell'estorsion\u00e9, di seguito denominato 'Fond\u00f2.\n 2. Il Fondo \u00e8 amministrato, sotto la vigilanza del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dall'istituto nazionale delle assicurazioni a mezzo del proprio consiglio di amministrazione. Presso il medesimo istituto, fermi restando gli ordinari controlli cui \u00e8 sottoposta la relativa attivit\u00e0, \u00e8 istituito un comitato avente compiti consultivi, propositivi e di verifica della rispondenza della gestione del Fondo alle finalit\u00e0 previste dal presente decreto.\n 3. Il comitato di cui al comma 2 \u00e8 presieduto dal presidente, dell'Istituto nazionale delle assicurazioni o in sua vece dal direttore ed \u00e8 composto da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, del tesoro, delle finanze, dell'interno e di grazia e giustizia, nonch\u00e9 da tre componenti, nominati annualmente dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro su designazione delle associazioni nazionali di categoria in esso rappresentate, assicurando il principio della rotazione\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-03-09&atto.codiceRedazionale=096G0121&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:11:51.899668"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DALLA L. 17 FEBBRAIO 2012, N. 10))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-22&atto.codiceRedazionale=011G0255&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T18:52:24.588000"} {"text": "\n\n\nArt. 12\n Procedura per la concessione e l'erogazione dei contributi\n\n\n\n\n1. L'istanza di concessione dei contributi \u00e8 presentata dai soggetti legittimati di cui all'articolo 10, comma 2, ai comuni di cui all'allegato 1 unitamente alla richiesta del titolo abilitativo necessario in relazione alla tipologia dell'intervento progettato.\nAlla domanda sono obbligatoriamente allegati, oltre alla documentazione necessaria per il rilascio del titolo edilizio: \n\na) la relazione tecnica asseverata a firma di professionista abilitato e in possesso dei requisiti di cui all'articolo 17, attestante la riconducibilit\u00e0 causale diretta dei danni esistenti agli eventi sismici, a cui si allega l'eventuale scheda AeDES, se disponibile o l'ordinanza di sgombero; \n\nb) il progetto degli interventi proposti, con l'indicazione delle attivit\u00e0 di demolizione, ricostruzione e riparazione necessarie nonch\u00e9 degli interventi di miglioramento sismico previsti, riferiti all'immobile nel suo complesso, corredati da computo metrico estimativo da cui risulti l'entit\u00e0 del contributo richiesto ((sulla base del prezzario regionale in vigore)); \n\nc) l'indicazione dell'impresa affidataria dei lavori, con allegata documentazione relativa alla sua iscrizione nell'Anagrafe di cui all'articolo 16 e al rispetto della normativa vigente in materia di antimafia ((, nonch\u00e9, per gli interventi sugli edifici di interesse storico-artistico, la documentazione attestante il possesso di competenze tecniche commisurate alla tipologia di immobile e alla tipologia di intervento)). \n\n\n\n\n2. All'esito dell'istruttoria relativa agli interventi richiesti a norma della vigente legislazione, il comune rilascia il corrispondente titolo edilizio. \n\n\n\n3. I comuni di cui all'allegato 1, dopo aver acquisito e verificato la documentazione di cui al comma 1, trasmettono la stessa al Commissario competente. \n\n\n\n4. Il Commissario competente o un suo delegato concede il contributo con decreto nella misura accertata e ritenuta congrua. I contributi sono erogati, a valere sulle risorse delle contabilit\u00e0 speciali di cui all'articolo 8, sulla base di stati di avanzamento lavori relativi all'esecuzione dei lavori, alle prestazioni di servizi e alle acquisizioni di beni necessari all'esecuzione degli interventi ammessi a contributo. \n\n\n\n5. Ciascun Commissario procede con cadenza mensile, avvalendosi della collaborazione dei Provveditorati Opere Pubbliche o degli uffici regionali territorialmente competenti, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, a verifiche a campione sugli interventi per i quali sia stato adottato il decreto di concessione dei contributi a norma del presente articolo, previo sorteggio dei beneficiari in misura pari ad almeno il 10 per cento dei contributi complessivamente concessi. Qualora dalle predette verifiche emerga che i contributi sono stati concessi in carenza dei necessari presupposti, ovvero che gli interventi eseguiti non corrispondono a quelli per i quali \u00e8 stato concesso il contributo, il Commissario dispone l'annullamento o la revoca, anche parziale, del decreto di concessione dei contributi e provvede a richiedere la restituzione delle eventuali somme indebitamente percepite. \n\n\n\n6. Con atti adottati ai sensi dell'articolo 7, comma 2, sono definiti modalit\u00e0 e termini per la presentazione delle domande di concessione dei contributi e per l'istruttoria delle relative pratiche, anche prevedendo la dematerializzazione con l'utilizzo di piattaforme informatiche. \n\n\n\n7. Nel caso in cui, sul bene oggetto di richiesta di contributo, sia pendente una domanda di sanatoria, il procedimento per la concessione dei contributi \u00e8 sospeso nelle more dell'esame delle istanze di sanatoria e l'erogazione dei contributi \u00e8 subordinata all'accoglimento di detta istanza. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-04-18&atto.codiceRedazionale=19G00040&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T11:57:42.531586"} {"text": "\n\n\nArt. 14\n\n\n Il parere del Consiglio di amministrazione deve essere richiesto:\n a) sul progetto di bilancio preventivo, sulle proposte di variazione in corso di esercizio e sul conto consuntivo;\n b) sulle norme di massima per la esecuzione delle opere interessanti la viabilit\u00e0;\n c) sui programmi di massima per il miglioramento della rete stradale dello Stato, e per le nuove costruzioni di strade statali ed autostrade;\n d) sui progetti di massima ed esecutivi di lavori e forniture, a cura dell'A.N.A.S., di importo superiore a 300 milioni, quando all'appalto si intenda provvedere ad asta pubblica, a licitazione privata o mediante appalto concorso, ovvero di importo superiore a 50 milioni, quando si intenda provvedere a trattativa privata od in economia;(7) (8)\n e) sulle variazioni ed aggiunte a progetti gi\u00e0 approvati dal Consiglio stesso;\n f) sulle variazioni ed aggiunte a progetti approvati dal Comitato tecnico-amministrativo quando, per effetto di proposta suppletiva, la spesa totale venga ad eccedere i limiti massimi di competenza del Comitato stesso;\n g) sulle vertenze sorte con le imprese in corso di opera o in sede di collaudo, per maggiori compensi o per esonero da penalit\u00e0 contrattuali, quando ci\u00f2 che le imprese chiedono che l'Amministrazione prometta, abbandoni o paghi sia determinato o determinabile in somma eccedente lire 50 milioni; ((13))\n\n h) sugli atti di transazione diretti a prevenire od a troncare contestazioni giudiziarie, quando non si tratti delle controversie di cui alla precedente lett. g), e quando ci\u00f2 che l'Amministrazione, promette, rinuncia o abbandona ecceda lire 30 milioni;((13\n i) sulle proposte relative alla concessione di compensi per revisione dei prezzi contrattuali a lavori ultimati, quando l'importo totale della revisione non sia inferiore a lire 5 miliardi o superi la met\u00e0 dell'importo contrattuale ovvero la durata dei lavori, comprensiva di eventuali proroghe o sospensioni, superi di oltre la met\u00e0 il tempo contrattuale iniziale));\n l) sulle domande di concessione di lavori per sistemazione o miglioramento delle strade statali o per costruzione e gestione di nuove autostrade;\n m) sui capitolati speciali tipo;\n n) sulle proposte di modificazioni all'organizzazione centrale o periferica della Azienda;\n o) sulle proposte di nuova classificazione o di declassificazione delle strade di competenza dell'Azienda;\n p) sulle concessioni di pensioni privilegiate.\n I provvedimenti del Ministro non conformi ai voti del Consiglio devono essere motivati.\n Il Consiglio di amministrazione esercita inoltre le attribuzioni stabilite dalla legge in materia di personale ed esprime il parere su ogni altro argomento sul quale il Ministro ritenga opportuno sentirlo.\n\n\n-----------------\nAGGIORNAMENTO (7)\n La L. 3 gennaio 1978, n.1 ha disposto (con l'art. 33, comma 1) che \"I limiti di importo previsti dal primo comma dell'articolo 14, lettera d), della legge 7 febbraio 1961, n. 59, sono elevati rispettivamente a 3.000 e 1.500 milioni di lire.\"\n\n\n-----------------\nAGGIORNAMENTO (8)\n La L. 10 dicembre 1981, n. 741 ha disposto (con l'art. 18, comma 1) che: \"I limiti di importo previsti dal primo comma dell'articolo 14, lettera d), della legge 7 febbraio 1961, n. 59, sono elevati rispettivamente a 5 miliardi ed a 3 miliardi di lire.\"\n\n\n-----------------\nAGGIORNAMENTO (13)\n La L. 26 marzo 1986, n. 86 ha disposto (con l'art. 14, comma 1) che \"I limiti di importo previsti dall'articolo 14, primo comma, della legge 7 febbraio 1961, n. 59, come modificati dall'articolo 18 della legge 10 dicembre 1981, n. 741, sono cos\u00ec elevati:\n 1) limiti di cui alla lettera g): fino a lire 500 milioni;\n 2) limiti di cui alla lettera h): fino a lire 500 milioni.\nI predetti limiti di importo sono aggiornati ogni tre anni, con decreto del Ministro dei lavori pubblici, sentito il consiglio di amministrazione dell'ANAS, in base all'andamento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.\"\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-03-07&atto.codiceRedazionale=061U0059&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T19:05:52.435264"} {"text": "\n\n\nArt. 8\nSostegno alle esigenze di liquidit\u00e0 delle imprese conseguenti agli aumenti dei prezzi dell'energia\n\n\n\n\n1. Al decreto-legge 8 aprile 2020 n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020 n. 40, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) all'articolo 1, dopo il comma 14-sexies, \u00e8 inserito il seguente: \n \u00ab14-septies. Fino al 30 giugno 2022 le garanzie di cui al presente articolo e all'articolo 1-bis.1 sono concesse, alle medesime condizioni ivi previste, a sostegno di comprovate esigenze di liquidit\u00e0 delle imprese conseguenti ai maggiori costi derivanti dagli aumenti dei prezzi dell'energia.\u00bb; \n\nb) all'articolo 13, comma 1, lettera a), dopo le parole \u00abA decorrere dal 1\u00b0 aprile 2022, le garanzie sono concesse previo pagamento di una commissione da versare al Fondo di cui all' articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662\u00bb sono inserite le seguenti: \u00ab. Fino al 30 giugno 2022 la predetta commissione non \u00e8 dovuta per le garanzie rilasciate su finanziamenti concessi a sostegno di comprovate esigenze di liquidit\u00e0 delle imprese conseguenti ai maggiori costi derivanti dagli aumenti dei prezzi dell'energia\u00bb. \n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-03-01&atto.codiceRedazionale=22G00026&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T15:48:02.083961"} {"text": "\n\n\nArt. 4\nModifiche all'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290\n\n\n\n\n1. All'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290, sono apportate le seguenti modificazioni: \n\na) l'articolo 9 \u00e8 sostituito dal seguente: \n\n\n\n \"Art. 9. \n\n\n\n\n(Domanda di autorizzazione all'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari) \n\n\n 1. La domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario, redatta secondo la specifica modulistica elettronica predisposta per le differenti tipologie di istanza previste dal regolamento (CE) n. 1107/2009 disponibili sul portale del Ministero della salute, \u00e8 inoltrata alla Direzione generale dal responsabile o a nome del responsabile della prima immissione in commercio, legalmente domiciliato nel territorio comunitario, unitamente a: \n a) un fascicolo, da presentarsi in formato elettronico, rispondente ai requisiti di cui all'allegato al regolamento (CE) n. 545/2011 della Commissione, del 10 giugno 2011, nel formato comprendente il rapporto di registrazione (registration report,) ove previsto per la fattispecie di sostanza attiva, cos\u00ec come richiesto nel modulo elettronico sopra riportato; \n b) un fascicolo, da presentarsi in formato elettronico, rispondente ai requisiti di cui all'allegato al regolamento (CE) n. 544/2011 della Commissione, del 10 giugno 2011, per ciascuna sostanza attiva, antidoto agronomico e sinergizzante presente nel preparato o lettera d'accesso fornita dal titolare del fascicolo secondo quanto disposto al comma 4; \n c) per ciascun test o ciascuno studio sugli animali vertebrati, la giustificazione delle misure prese per evitare la sperimentazione animale e la duplicazione di test e studi su vertebrati; \n d) le ragioni per le quali le relazioni dei test e degli studi presentate sono necessarie per la prima autorizzazione; \n e) nel caso sia necessario fissare nuovi limiti massimi di residuo o variare quelli esistenti, una copia della domanda dei livelli massimi di residuo di cui all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, o una giustificazione per la mancata comunicazione di tali informazioni; \n f) nel caso di domanda di autorizzazione zonale, secondo le procedure previste dagli articoli dal 35 al 39 del regolamento (CE) n. 1107/2009, l'indicazione dello Stato membro relatore; \n g) un facsimile in formato elettronico modificabile della bozza di etichetta contenente le informazioni che si intendono apporre sull'etichetta definitiva, conforme alle prescrizioni in materia di classificazione in base al regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, e che deve riportare almeno: \n 1) la dose massima per ettaro in ciascuna applicazione; \n 2) il periodo tra l'ultima applicazione e il raccolto; \n 3) il numero massimo di applicazioni all'anno; \n 4) l'intervallo tra i trattamenti; \n 5) un'eventuale restrizione della distribuzione e dell'uso del prodotto fitosanitario, al fine di proteggere la salute dei distributori, degli utilizzatori, degli astanti, dei residenti, dei consumatori o dei lavoratori interessati o l'ambiente, tenendo conto dei requisiti imposti da altre disposizioni comunitarie; l'inclusione di tale restrizione \u00e8 indicata sull'etichetta; \n 6) ove ritenuto necessario sulla base della valutazione del rischio per gli astanti, l'obbligo di informare, prima dell'uso del prodotto, i vicini che potrebbero essere esposti alla nebulizzazione dovuta alla deriva e che abbiano chiesto di essere informati; \n 7) l'indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio: \"professionali\" e: \"non professionali\"; \n 8) l'intervallo di rientro; \n 9) le dimensioni e il materiale di imballaggio; \n 10) indicazioni relativamente all'utilizzo corretto secondo i principi in materia di gestione integrata delle specie nocive di cui all'articolo 14 e all'allegato III della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009; \n 11) il periodo tra l'ultima applicazione del prodotto fitosanitario ed il consumo, se del caso. \n 2. Nel caso di domanda di mutuo riconoscimento, ai sensi dell'articolo 42 del regolamento (CE) n. 1107/2009, oltre alla documentazione di cui al comma 1 , lettere a), b) e g): \n a) una copia dell'autorizzazione del prodotto fitosanitario in questione gi\u00e0 rilasciata da altro Stato membro, nonch\u00e9 una traduzione giurata in lingua italiana di detta autorizzazione; \n b) una dichiarazione formale attestante che il prodotto fitosanitario \u00e8 identico a quello autorizzato dallo Stato membro di riferimento; \n c) un rapporto di valutazione dello Stato membro di riferimento contenente informazioni sulla valutazione del prodotto fitosanitario e sulla decisione presa al riguardo. \n 3. Nel caso sia necessario valutare l'equivalenza della sostanza attiva, antidoto agronomico e sinergizzanti con quella di riferimento approvata ai sensi del regolamento (CE) n. 1107/2009, oltre alla valutazione di cui al comma 1, una copia delle conclusioni dello Stato membro che valuta l'equivalenza, di cui all'articolo 38, paragrafo 2, del suddetto regolamento (CE) n. 1107/2009. \n 4. I richiedenti sono esentati dall'obbligo di fornire le relazioni dei test e degli studi di cui al comma 1, lettere a) e b), nel caso in cui la Direzione generale ne sia gi\u00e0 in possesso e i richiedenti dimostrino di aver ottenuto l'accesso conformemente agli articoli 59, 61 o 62 del regolamento (CE) n. 1107/2009 oppure che l'eventuale periodo di protezione dei dati sia scaduto. \n 5. Fatte salve le esenzioni di cui al comma 4, i richiedenti devono sempre fornire le seguenti informazioni: \n a) tutti i dati necessari per l'identificazione del prodotto fitosanitario, compresa la sua composizione completa, nonch\u00e9 una dichiarazione secondo cui non vengono utilizzati coformulanti considerati inaccettabili ai sensi dell'articolo 27 del regolamento (CE) n. 1107/2009; \n b) le informazioni necessarie per identificare la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante, se sono stati approvati, e per stabilire se le condizioni per l'approvazione siano rispettate e, se del caso, se siano conformi al disposto dell'articolo 29, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1107/2009; \n c) i dati necessari per dimostrare che il prodotto fitosanitario ha effetti comparabili a quelli del prodotto fitosanitario ai cui dati protetti i richiedenti comprovano di avere accesso. \n 6. La domanda di autorizzazione di cui al comma 1, cos\u00ec come la parte A del registration report, devono essere redatti in lingua italiana, mentre la documentazione di cui al comma 1, lettere a) e b), nonch\u00e9 le parti B e C del registration report di cui al comma 1, pu\u00f2 essere presentata anche in lingua inglese; la Direzione generale pu\u00f2 chiedere la traduzione in lingua italiana dei sommari o delle conclusioni di studi specifici, nonch\u00e9 la presentazione di campioni del preparato o dei suoi componenti.\"; \n\nb) dopo l'articolo 9 \u00e8 inserito il seguente: \n\n\n\n \"Art. 9-bis. \n\n\n\n\n(Rilascio di autorizzazione all'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari) \n\n\n 1. Presso la Direzione generale \u00e8 costituito un fascicolo per ogni prodotto fitosanitario, contenente: \n a) almeno una copia della domanda; \n b) una copia dell'etichetta, del facsimile della stessa e dell'eventuale foglio illustrativo; \n c) il provvedimento adottato in merito alla domanda, gli atti relativi alla valutazione della documentazione di cui all'articolo 9, nonch\u00e9 una sintesi della documentazione stessa. \n 2. L'autorizzazione di un prodotto fitosanitario \u00e8 rilasciata dalla Direzione generale per un periodo di tempo che non superi di un anno la data di scadenza dell'approvazione delle sostanze attive degli antidoti agronomici e dei sinergizzanti contenuti nel prodotto fitosanitario, ai sensi dell'articolo 32 del regolamento (CE) n. 1107/2009 e prescrive, conformemente all'articolo 31 del regolamento (CE) 1107/2009, i requisiti di immissione sul mercato e di utilizzazione, nonch\u00e9 quelli necessari per essere in regola con le disposizioni di cui all'articolo 29, paragrafo 1, del citato regolamento (CE) n. 1107/2009. \n 3. La Direzione generale, avvalendosi dell'istituto convenzionato di cui all'articolo 3, verifica che i requisiti del prodotto fitosanitario siano conformi a quelli di cui all'articolo 29, paragrafo 1, del regolamento (CE) 1107/2009, e che le prove e le analisi per accertare tali conformit\u00e0 sono state eseguite dagli enti e dagli organismi di cui al medesimo articolo 29, paragrafi 3 e 4. \n 4. Nei tempi previsti dagli articoli 37, 42 e 47 del regolamento (CE) n. 1107/2009, la Direzione generale provvede al rilascio dell'autorizzazione, ovvero al rigetto motivato della domanda, acquisendo il facsimile dell'etichetta di cui all'articolo 9, comma 1, lettera g), relativo al prodotto fitosanitario autorizzato, rispondente ai requisiti risultanti dalla verifica di cui al comma 3. \n 5. Il provvedimento di autorizzazione riporta: \n a) nome e cognome del titolare dell'impresa, se si tratta di persona fisica, e sede dell'impresa o la ragione o denominazione sociale e sede legale, se si tratta di societ\u00e0; \n b) la denominazione attribuita al prodotto fitosanitario; \n c) la classificazione del prodotto fitosanitario ai sensi della regolamento (CE) n. 1272/2009; \n d) l'indicazione dello stabilimento o degli stabilimenti di produzione; \n e) su quali vegetali o prodotti vegetali e a quali fini pu\u00f2 essere usato il prodotto fitosanitario; \n f) l'indicazione della conformit\u00e0 dei LMR al regolamento (CE) n. 396/2005. \n g) il facsimile dell'etichetta di cui all'articolo 9, comma 2, lettera g), rispondente ai requisiti risultanti dalla verifica di cui al comma 3, pubblicato sul portale del Ministero della salute, nella banca dati dei prodotti fitosanitari e, per gli aspetti agronomici sulla banca dati presente sul portale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. \n 6. L'autorizzazione di cui al comma 2 \u00e8 comunicata all'interessato, nonch\u00e9 agli assessorati della salute, dell'agricoltura e dell'ambiente delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e al Servizio Fitosanitario Centrale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il relativo numero di registrazione. \n 7. Il Ministero, su richiesta, mette a disposizione degli altri Stati membri e della Commissione europea il fascicolo di cui al comma 1 e fornisce tutte le informazioni necessarie per una piena comprensione delle istanze; il richiedente, su invito del Ministero, \u00e8 tenuto a presentare alla Commissione europea ed agli Stati membri che la richiedono copia della documentazione tecnica di cui all'articolo 9, comma 1, lettera a). \n 8. Le Aziende sono tenute a realizzare, nella veste tipografica definitiva, l'etichetta e il foglio illustrativo, ove previsto, che accompagnano il prodotto fitosanitario.\". \n\n\n\n\n Note all'art. 4: \n Si riporta il testo dell'articolo 9 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 290 del 2001, come modificato dal presente decreto: \n \"Art. 9 (Domanda di autorizzazione all'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari). - 1. La domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario, redatta secondo la specifica modulistica elettronica predisposta per le differenti tipologie di istanza previste dal regolamento (CE) n. 1107/2009 disponibili sul portale del Ministero della salute, \u00e8 inoltrata alla Direzione generale dal responsabile o a nome del responsabile della prima immissione in commercio, legalmente domiciliato nel territorio comunitario, unitamente a: \n a) un fascicolo, da presentarsi in formato elettronico, rispondente ai requisiti di cui all'allegato al regolamento (CE) n. 545/2011 della Commissione, del 10 giugno 2011, nel formato comprendente il rapporto di registrazione (registration report,) ove previsto per la fattispecie di sostanza attiva, cos\u00ec come richiesto nel modulo elettronico sopra riportato; \n b) un fascicolo, da presentarsi in formato elettronico, rispondente ai requisiti di cui all'allegato al regolamento (CE) n. 544/2011 della Commissione, del 10 giugno 2011, per ciascuna sostanza attiva, antidoto agronomico e sinergizzante presente nel preparato o lettera d'accesso fornita dal titolare del fascicolo secondo quanto disposto al comma 4; \n c) per ciascun test o ciascuno studio sugli animali vertebrati, la giustificazione delle misure prese per evitare la sperimentazione animale e la duplicazione di test e studi su vertebrati; \n d) le ragioni per le quali le relazioni dei test e degli studi presentate sono necessarie per la prima autorizzazione; \n e) nel caso sia necessario fissare nuovi limiti massimi di residuo o variare quelli esistenti, una copia della domanda dei livelli massimi di residuo di cui all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, o una giustificazione per la mancata comunicazione di tali informazioni; \n f) nel caso di domanda di autorizzazione zonale, secondo le procedure previste dagli articoli dal 35 al 39 del regolamento (CE) n. 1107/2009, l'indicazione dello Stato membro relatore; \n g) un facsimile in formato elettronico modificabile della bozza di etichetta contenente le informazioni che si intendono apporre sull'etichetta definitiva, conforme alle prescrizioni in materia di classificazione in base al regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, e che deve riportare almeno: \n 1) la dose massima per ettaro in ciascuna applicazione; \n 2) il periodo tra l'ultima applicazione e il raccolto; \n 3) il numero massimo di applicazioni all'anno; \n 4) l'intervallo tra i trattamenti; \n 5) un'eventuale restrizione della distribuzione e dell'uso del prodotto fitosanitario, al fine di proteggere la salute dei distributori, degli utilizzatori, degli astanti, dei residenti, dei consumatori o dei lavoratori interessati o l'ambiente, tenendo conto dei requisiti imposti da altre disposizioni comunitarie; l'inclusione di tale restrizione \u00e8 indicata sull'etichetta; \n 6) ove ritenuto necessario sulla base della valutazione del rischio per gli astanti, l'obbligo di informare, prima dell'uso del prodotto, i vicini che potrebbero essere esposti alla nebulizzazione dovuta alla deriva e che abbiano chiesto di essere informati; \n 7) l'indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio: \"professionali\" e: \"non professionali\"; \n 8) l'intervallo di rientro; \n 9) le dimensioni e il materiale di imballaggio; \n 10) indicazioni relativamente all'utilizzo corretto secondo i principi in materia di gestione integrata delle specie nocive di cui all'articolo 14 e all'allegato III della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009; \n 11) il periodo tra l'ultima applicazione del prodotto fitosanitario ed il consumo, se del caso. \n 2. Nel caso di domanda di mutuo riconoscimento, ai sensi dell'articolo 42 del regolamento (CE) n. 1107/2009, oltre alla documentazione di cui al comma 1 , lettere a), b) e g): \n a) una copia dell'autorizzazione del prodotto fitosanitario in questione gi\u00e0 rilasciata da altro Stato membro, nonch\u00e9 una traduzione giurata in lingua italiana di detta autorizzazione; \n b) una dichiarazione formale attestante che il prodotto fitosanitario \u00e8 identico a quello autorizzato dallo Stato membro di riferimento; \n c) un rapporto di valutazione dello Stato membro di riferimento contenente informazioni sulla valutazione del prodotto fitosanitario e sulla decisione presa al riguardo. \n 3. Nel caso sia necessario valutare l'equivalenza della sostanza attiva, antidoto agronomico e sinergizzanti con quella di riferimento approvata ai sensi del regolamento (CE) n. 1107/2009, oltre alla valutazione di cui al comma 1, una copia delle conclusioni dello Stato membro che valuta l'equivalenza, di cui all'articolo 38, paragrafo 2, del suddetto regolamento (CE) n. 1107/2009. \n 4. I richiedenti sono esentati dall'obbligo di fornire le relazioni dei test e degli studi di cui al comma 1, lettere a) e b), nel caso in cui la Direzione generale ne sia gi\u00e0 in possesso e i richiedenti dimostrino di aver ottenuto l'accesso conformemente agli articoli 59, 61 o 62 del regolamento(CE) n. 1107/2009 oppure che l'eventuale periodo di protezione dei dati sia scaduto. \n 5. Fatte salve le esenzioni di cui al comma 4, i richiedenti devono sempre fornire le seguenti informazioni: \n a) tutti i dati necessari per l'identificazione del prodotto fitosanitario, compresa la sua composizione completa, nonch\u00e9 una dichiarazione secondo cui non vengono utilizzati coformulanti considerati inaccettabili ai sensi dell'articolo 27 del regolamento (CE) n. 1107/2009; \n b) le informazioni necessarie per identificare la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante, se sono stati approvati, e per stabilire se le condizioni per l'approvazione siano rispettate e, se del caso, se siano conformi al disposto dell'articolo 29, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1107/2009; \n c) i dati necessari per dimostrare che il prodotto fitosanitario ha effetti comparabili a quelli del prodotto fitosanitario ai cui dati protetti i richiedenti comprovano di avere accesso. \n 6. La domanda di autorizzazione di cui al comma 1, cos\u00ec come la parte A del registration report, devono essere redatti in lingua italiana, mentre la documentazione di cui al comma 1, lettere a) e b), nonch\u00e9 le parti B e C del registration report di cui al comma 1, pu\u00f2 essere presentata anche in lingua inglese; la Direzione generale pu\u00f2 chiedere la traduzione in lingua italiana dei sommari o delle conclusioni di studi specifici, nonch\u00e9 la presentazione di campioni del preparato o dei suoi componenti.\"; \n Il regolamento (CE) n. 545/2011 della Commissione del 10 giugno 2011 (Disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati applicabili ai prodotti fitosanitari - Testo rilevante ai fini del SEE) \u00e8 pubblicato nella G.U.U.E. 11 giugno 2011, n. L 155. \n Il regolamento (CE) n. 544/2011 della Commissione del 10 giugno 2011 (Disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati applicabili alle sostanze attive - Testo rilevante ai fini del SEE) \u00e8 pubblicato nella G.U.U.E. 11 giugno 2011, n. L 155. \n Si riporta il testo dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005 (Livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio): \n \"Art. 7. (Modalit\u00e0 di presentazione delle domande di LMR) - 1. Nella domanda relativa ad un LMR, il richiedente deve inserire i seguenti dettagli e documenti: \n a) nome e indirizzo del richiedente; \n b) una presentazione del fascicolo della domanda comprendente: \n i) una sintesi della domanda; \n ii) le motivazioni principali; \n iii) un indice della documentazione; \n iv) una copia della BPA pertinente che si applica all'uso specifico di quella sostanza attiva; \n c) una rassegna completa di tutte le preoccupazioni sollevate nella letteratura scientifica disponibile sul prodotto fitosanitario e/o i suoi residui; \n d) i dati elencati negli allegati II e III della direttiva 91/414/ CEE concernenti le prescrizioni relative ai dati per la fissazione di LMR per antiparassitari, compresi, se del caso, dati tossicologici e dati relativi ai metodi analitici abituali utilizzati nei laboratori di controllo nonch\u00e9 i dati relativi al metabolismo dei vegetali e degli animali. \n Tuttavia, se dati pertinenti sono gi\u00e0 pubblicamente disponibili, in particolare quando una sostanza attiva \u00e8 gi\u00e0 stata valutata a norma della direttiva 91/414/CEE o se esiste un CXL e tali dati sono stati presentati dal richiedente, uno Stato membro pu\u00f2 utilizzare anche tali informazioni per valutare una domanda. In tal caso la relazione di valutazione deve contenere una motivazione dell'utilizzo o non utilizzo di tali dati. \n 2. Ove necessario, lo Stato membro di valutazione pu\u00f2 invitare il richiedente a presentare informazioni supplementari rispetto a quelle richieste nel paragrafo 1, entro un termine da esso fissato. In nessun caso tale periodo pu\u00f2 essere superiore a due anni.\". \n Si riporta il testo degli articoli 35, 36, 37, 38 e 39 del citato regolamento (CE) n. 1107/2009: \n \"Art. 35. (Stato membro che esamina la domanda) - La domanda \u00e8 esaminata dallo Stato membro proposto dal richiedente, a meno che un altro Stato membro della stessa zona non acconsenta ad esaminarla. Lo Stato membro che esaminer\u00e0 la domanda ne informa il richiedente. \n Su richiesta dello Stato membro che esamina la domanda, gli altri Stati membri della zona nella quale \u00e8 stata presentata la domanda cooperano per assicurare un'equa ripartizione del carico di lavoro. \n Gli altri Stati membri della zona nella quale \u00e8 stata presentata la domanda si astengono dal trattare il fascicolo fino a quando lo Stato membro che esamina la domanda non abbia effettuato la sua valutazione. \n Qualora una domanda sia stata presentata in pi\u00f9 di una zona, gli Stati membri che la esaminano si accordano sulla valutazione dei dati non correlati alle condizioni ambientali e agricole.\" \n \"Art. 36. (Esame dell'autorizzazione) - 1. Lo Stato membro che esamina la domanda esegue una valutazione indipendente, obiettiva e trasparente, alla luce delle conoscenze scientifiche e tecniche attuali, utilizzando i documenti d'orientamento disponibili al momento della domanda. D\u00e0 a tutti gli Stati membri della stessa zona la possibilit\u00e0 di presentare osservazioni, di cui si tiene conto nella valutazione. \n Detto Stato membro applica i principi uniformi per la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti fitosanitari di cui all'articolo 29, paragrafo 6, al fine di stabilire, per quanto possibile, se il prodotto fitosanitario, usato conformemente all'articolo 55 e in realistiche condizioni d'impiego, rispetti i requisiti previsti dall'articolo 29 nella stessa zona. \n Lo Stato membro che esamina la domanda mette la sua valutazione a disposizione degli altri Stati membri della stessa zona. Il formato del rapporto di valutazione \u00e8 definito secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 79, paragrafo 2. \n 2. Gli Stati membri interessati concedono o rifiutano l'autorizzazione, secondo quanto previsto dagli articoli 31 e 32, sulla base delle conclusioni della valutazione effettuata dallo Stato membro che ha esaminato la domanda. \n 3. In deroga al paragrafo 2 e fatto salvo il diritto comunitario, possono essere imposte condizioni appropriate in relazione ai requisiti di cui all'articolo 31, paragrafi 3 e 4, e altre misure di mitigazione del rischio, derivanti dalle particolari condizioni d'uso. \n Qualora le preoccupazioni di uno Stato membro in relazione alla salute umana o degli animali o all'ambiente non possano essere dissipate con l'introduzione delle misure nazionali di mitigazione del rischio di cui al primo comma, uno Stato membro pu\u00f2 rifiutare l'autorizzazione del prodotto fitosanitario nel suo territorio se, a motivo delle sue condizioni ambientali o agricole specifiche, ha fondate ragioni per ritenere che il prodotto in questione comporti ancora un rischio inaccettabile per la salute umana o degli animali o per l'ambiente. \n Tale Stato membro informa immediatamente il richiedente e la Commissione della sua decisione, e fornisce una motivazione tecnica o scientifica al riguardo. \n Gli Stati membri prevedono la possibilit\u00e0 d'impugnare la decisione di rifiuto dell'autorizzazione di tali prodotti dinanzi ai giudici nazionali o ad altri organi di ricorso.\" \n \"Art. 37. (Termine per l'esame) - 1. Entro dodici mesi dal ricevimento della domanda, lo Stato membro che la esamina decide se sono soddisfatti i requisiti per l'autorizzazione. \n Qualora abbia bisogno d'informazioni supplementari, lo Stato membro fissa al richiedente un termine entro cui fornirle. In tal caso, il termine aggiuntivo concesso dallo Stato membro si aggiunge al periodo di dodici mesi. Tale termine aggiuntivo \u00e8 al massimo di sei mesi e cessa nel momento in cui le informazioni supplementari pervengono allo Stato membro. Qualora, allo scadere del termine, il richiedente non abbia presentato gli elementi mancanti, lo Stato membro informa il richiedente che la domanda \u00e8 inammissibile. \n 2. I termini previsti dal paragrafo 1 sono sospesi durante lo svolgimento della procedura di cui all'articolo 38. \n 3. Per quanto riguarda le domande di autorizzazione di prodotti fitosanitari contenenti una sostanza attiva non ancora approvata, lo Stato membro che esamina la domanda inizia la valutazione non appena abbia ricevuto il progetto di rapporto di valutazione, di cui all'articolo 12, paragrafo 1. Nel caso in cui la domanda riguardi lo stesso prodotto fitosanitario e gli stessi impieghi che figurano nel fascicolo di cui all'articolo 8, lo Stato membro decide in merito alla domanda al pi\u00f9 tardi entro sei mesi dall'approvazione della sostanza attiva. \n 4. Al pi\u00f9 tardi entro centoventi giorni dal ricevimento del rapporto di valutazione e della copia dell'autorizzazione dello Stato membro che esamina la domanda, gli altri Stati membri interessati decidono in merito alla domanda, conformemente all'articolo 36, paragrafi 2 e 3.\" \n \"Art. 38. (Valutazione dell'equivalenza a norma dell'articolo 29, paragrafo 1, lettera b)) - 1. Qualora per una sostanza attiva, un antidoto agronomico o un sinergizzante si debba stabilire se una fonte diversa o, in caso di una medesima fonte, una modifica del processo di fabbricazione e/o del sito di fabbricazione sia conforme all'articolo 29, paragrafo 1, lettera b), la relativa valutazione viene eseguita dallo Stato membro che ha svolto la funzione di relatore per la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante, conformemente all'articolo 7, paragrafo 1, a meno che lo Stato membro che esamina la domanda conformemente all'articolo 35 non acconsenta a valutare l'equivalenza. Il richiedente presenta allo Stato membro che valuta l'equivalenza tutti i dati necessari. \n 2. Dopo aver dato al richiedente la possibilit\u00e0 di presentare osservazioni, che sono da questi comunicate anche allo Stato membro relatore o allo Stato membro che esamina la domanda, a seconda dei casi, lo Stato membro che valuta l'equivalenza elabora una relazione sull'equivalenza, entro sessanta giorni dal ricevimento della domanda, e la trasmette alla Commissione, agli altri Stati membri e al richiedente. \n 3. In caso di conclusioni positive sull'equivalenza e qualora non siano state sollevate obiezioni in merito a tali conclusioni, l'articolo 29, paragrafo 1, lettera b), si considera rispettato. Tuttavia, qualora lo Stato membro che esamina la domanda non condivida le conclusioni dello Stato membro relatore, o viceversa, ne informa il richiedente, gli altri Stati membri e la Commissione, spiegandone le ragioni. \n Gli Stati membri interessati tentano di raggiungere un accordo sulla conformit\u00e0 o meno all'articolo 29, paragrafo 1, lettera b). Essi offrono al richiedente la possibilit\u00e0 di presentare osservazioni. \n 4. Qualora gli Stati membri interessati non raggiungano un accordo entro quarantacinque giorni, lo Stato membro che valuta l'equivalenza sottopone la questione alla Commissione. Una decisione circa il rispetto dei requisiti di cui all'articolo 29, paragrafo 1, lettera b), \u00e8 adottata secondo la procedura di regolamentazione di cui all'articolo 79, paragrafo 3. Il termine di quarantacinque giorni decorre dal giorno in cui lo Stato membro che esamina la domanda di autorizzazione ha informato lo Stato membro relatore, o viceversa, conformemente al paragrafo 3, di non condividerne le conclusioni. \n Prima che venga adottata la suddetta decisione, la Commissione pu\u00f2 chiedere all'Autorit\u00e0 di emettere un parere o di fornire assistenza scientifica o tecnica; l'Autorit\u00e0 vi provvede entro tre mesi dalla richiesta. \n 5. Previa consultazione dell'Autorit\u00e0, possono essere stabilite norme e procedure dettagliate per l'attuazione dei paragrafi da 1 a 4 secondo la procedura di regolamentazione di cui all'articolo 79, paragrafo 3.\" \n \"Art. 39. (Relazioni e scambio d'informazioni sulle domande di autorizzazione) - 1. Gli Stati membri costituiscono un fascicolo per ciascuna domanda. Ogni fascicolo contiene quanto segue: \n a) una copia della domanda; \n b) una relazione contenente informazioni sulla valutazione del prodotto fitosanitario, e sulla decisione presa al riguardo; il formato della relazione \u00e8 stabilito secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 79, paragrafo 2; \n c) un elenco delle decisioni amministrative prese dallo Stato membro riguardo alla domanda e della documentazione di cui all'articolo 33, paragrafo 3, e all'articolo 34, unitamente ad una sintesi di quest'ultima; \n d) l'etichetta approvata, se del caso. \n 2. Su richiesta, gli Stati membri mettono senza indugio a disposizione degli altri Stati membri, della Commissione e dell'Autorit\u00e0 un fascicolo contenente la documentazione di cui al paragrafo 1, lettere da a) a d). \n 3. Su richiesta, i richiedenti forniscono agli Stati membri, alla Commissione e all'Autorit\u00e0 copia della documentazione da presentare con la domanda conformemente all'articolo 33, paragrafo 3, e all'articolo 34. \n 4. Norme dettagliate per l'attuazione dei paragrafi 2 e 3 possono essere stabilite secondo la procedura di regolamentazione di cui all'articolo 79, paragrafo 3.\". \n Si riporta il testo dell'articolo 14 della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 (Istituzione di un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi - Testo rilevante ai fini del SEE): \n \"Art. 14. (Difesa integrata) - 1. Gli Stati membri adottano tutte le necessarie misure appropriate per incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando ogniqualvolta possibile i metodi non chimici, questo affinch\u00e8 gli utilizzatori professionali di pesticidi adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio per la salute umana e l'ambiente tra tutti quelli disponibili per lo stesso scopo. La difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi include sia la difesa integrata sia l'agricoltura biologica a norma del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio, del 28 giugno 2007, relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli . \n 2. Gli Stati membri definiscono o favoriscono lo stabilirsi delle condizioni necessarie per l'attuazione della difesa integrata. In particolare, provvedono affinch\u00e8 gli utilizzatori professionali dispongano di informazioni e di strumenti per il monitoraggio delle specie nocive e l'assunzione di decisioni, nonch\u00e9 di servizi di consulenza sulla difesa integrata. \n 3. Entro il 30 giugno 2013 gli Stati membri riferiscono alla Commissione in merito all'attuazione dei paragrafi 1 e 2, e, in particolare, in merito all'esistenza delle necessarie condizioni di attuazione della difesa integrata. \n 4. Gli Stati membri descrivono nei rispettivi piani d'azione nazionali il modo in cui essi assicurano che tutti gli utilizzatori professionali di pesticidi attuino i principi generali della difesa integrata riportati nell'allegato III al pi\u00f9 tardi il 1\u00b0 gennaio 2014. \n Le misure intese a modificare elementi non essenziali della presente direttiva relative alla modifica dell'allegato III per tenere conto del progresso scientifico e tecnico sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all'articolo 21, paragrafo 2. \n 5. Gli Stati membri istituiscono gli incentivi appropriati per incoraggiare gli utilizzatori professionali ad applicare su base volontaria gli orientamenti specifici per coltura o settore ai fini della difesa integrata. Le autorit\u00e0 pubbliche e/o le organizzazioni che rappresentano particolari utilizzatori professionali possono elaborare tali orientamenti. Gli Stati membri fanno riferimento agli orientamenti che ritengono pertinenti e appropriati nei rispettivi piani d'azione nazionali.\". \n Si riporta il testo dell'allegato III della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dei 21 ottobre 2009: \n\n \"Allegato III \n\n (Principi generali di difesa integrata) \n\n 1. La prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi dovrebbero essere perseguite o favorite in particolare da: \n - rotazione colturale, \n - utilizzo di tecniche colturali adeguate (ad esempio falsa semina, date e densit\u00e0 della semina, sottosemina, lavorazione conservativa, potatura e semina diretta), \n - utilizzo, ove appropriato, di \u00abcultivar\u00bb resistenti/tolleranti e di sementi e materiale di moltiplicazione standard/ certificati, \n - utilizzo di pratiche equilibrate di fertilizzazione, calcitazione e di irrigazione/drenaggio, \n - prevenzione della diffusione di organismi nocivi mediante misure igieniche (per esempio mediante pulitura regolare delle macchine e attrezzature), \n - protezione e accrescimento di popolazioni di importanti organismi utili, per esempio attraverso adeguate misure fitosanitarie o l'utilizzo di infrastrutture ecologiche all'interno e all'esterno dei siti di produzione. \n 2. Gli organismi nocivi devono essere monitorati con metodi e strumenti adeguati, ove disponibili. Tali strumenti adeguati dovrebbero includere, ove possibile, osservazioni sul campo nonch\u00e9 sistemi di allerta, previsione e diagnosi precoce scientificamente validi, cos\u00ec come l'utilizzo di pareri di consulenti qualificati professionalmente. \n 3. In base ai risultati del monitoraggio, l'utilizzatore professionale deve decidere se e quando applicare misure fitosanitarie. Valori soglia scientificamente attendibili e validi costituiscono elementi essenziali ai fini delle decisioni da prendere.\n Per gli organismi nocivi, i valori soglia definiti per la regione, aree e colture specifiche e condizioni climatiche particolari devono essere presi in considerazione, ove possibile, prima del trattamento. \n 4. Ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi. \n 5. I pesticidi sono quanto pi\u00f9 possibile selettivi rispetto agli organismi da combattere e hanno minimi effetti sulla salute umana, gli organismi non bersaglio e l'ambiente. \n 6. L'utilizzatore professionale dovrebbe mantenere l'utilizzo di pesticidi e di altre forme d'intervento ai livelli necessari, per esempio utilizzando dosi ridotte, riducendo la frequenza dei trattamenti o ricorrendo a trattamenti parziali, avendo cura che il livello di rischio per la vegetazione sia accettabile e che non aumenti il rischio di sviluppo di meccanismi di resistenza in popolazioni di organismi nocivi. \n 7. Ove il rischio di resistenza a una misura fitosanitaria sia conosciuto e il livello di organismi nocivi richieda trattamenti ripetuti di pesticidi sulla coltura, le strategie antiresistenza disponibili dovrebbero essere messe in atto per mantenere l'efficacia dei prodotti. Ci\u00f2 pu\u00f2 includere l'utilizzo di diversi pesticidi con diversi modi di azione. \n 8. Sulla base dei dati relativi all'utilizzo dei pesticidi e del monitoraggio di organismi nocivi, l'utilizzatore professionale dovrebbe verificare il grado di successo delle misure fitosanitarie applicate.\". \n Si riporta il testo degli articoli 42, 59, 61 e 62 del citato regolamento (CE) n. 1107/2009: \n \"Art. 42. (Procedura) - 1. Alla domanda \u00e8 allegato quanto segue: \n a) una copia dell'autorizzazione rilasciata dallo Stato membro di riferimento, nonch\u00e9 una traduzione dell'autorizzazione in una lingua ufficiale dello Stato membro che riceve la domanda; \n b) una dichiarazione formale attestante che il prodotto fitosanitario \u00e8 identico a quello autorizzato dallo Stato membro di riferimento; \n c) se lo Stato membro lo richiede, un fascicolo completo o sintetico, come prescritto dall'articolo 33, paragrafo 3; \n d) un rapporto di valutazione dello Stato membro di riferimento contenente informazioni sulla valutazione del prodotto fitosanitario e sulla decisione presa al riguardo. \n 2. Lo Stato membro al quale \u00e8 presentata una domanda a norma dell'articolo 40 decide in merito a detta domanda entro centoventi giorni. \n 3. Su richiesta dello Stato membro, il richiedente presenta la domanda nelle lingue nazionali o ufficiali di detto Stato membro o in una di tali lingue.\" \n \"Art. 59. (Protezione dei dati) - 1. Le relazioni dei test e degli studi beneficiano della protezione dei dati, alle condizioni stabilite nel presente articolo. \n La protezione si applica alle relazioni dei test e degli studi, concernenti la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante, i coadiuvanti e il prodotto fitosanitario, di cui all'articolo 8, paragrafo 2, quando sono presentate ad uno Stato membro da chi richiede un'autorizzazione a norma del presente regolamento (il primo richiedente), purch\u00e9 tali relazioni soddisfino le seguenti condizioni: \n a) siano necessarie per l'autorizzazione, o per la modifica di un'autorizzazione intesa a consentire l'uso del prodotto su un'altra coltura; e \n b) siano riconosciute conformi ai principi di buona pratica di laboratorio o di buona pratica sperimentale. \n Le relazioni protette non possono essere usate, dallo Stato membro che le ha ricevute, a vantaggio di altri richiedenti di autorizzazioni relative a prodotti fitosanitari, antidoti agronomici, sinergizzanti e coadiuvanti, salvo il disposto del paragrafo 2 del presente articolo, dell'articolo 62 e dell'articolo 80. \n Il periodo di protezione dei dati \u00e8 di dieci anni a decorrere dalla data della prima autorizzazione nel suddetto Stato membro, salvo il disposto del paragrafo 2 del presente articolo o dell'articolo 62. Tale periodo \u00e8 prorogato a tredici anni per i prodotti fitosanitari contemplati dall'articolo 47. \n Detti periodi sono prorogati di tre mesi per ciascuna estensione dell'autorizzazione per impieghi minori ai sensi dell'articolo 51, paragrafo 1, tranne laddove questa sia basata su estrapolazioni, se le domande relative a tali autorizzazioni sono presentate dal titolare dell'autorizzazione al pi\u00f9 tardi entro cinque anni dalla data della prima autorizzazione in detto Stato membro. Il periodo totale di protezione dei dati non pu\u00f2, in nessun caso, essere superiore a tredici anni. Per i prodotti fitosanitari contemplati dall'articolo 47, il periodo totale di protezione dei dati non pu\u00f2, in nessun caso, essere superiore a quindici anni. \n Le medesime disposizioni in materia di protezione dei dati applicabili alla prima autorizzazione valgono anche per le relazioni dei test e degli studi presentate da terzi ai fini dell'estensione dell'autorizzazione per impieghi minori di cui all'articolo 51, paragrafo 1. \n La protezione dei dati si applica anche agli studi necessari per il rinnovo o il riesame di un'autorizzazione.\n Il periodo di protezione dei dati \u00e8 di trenta mesi. Il primo, secondo, terzo e quarto comma si applicano mutatis mutandis. \n 2. Il paragrafo 1 non si applica: \n a) alle relazioni dei test e degli studi per le quali il richiedente abbia presentato una lettera d'accesso; o \n b) qualora sia scaduto l'eventuale periodo di protezione dei dati concesso per le relazioni dei test e degli studi in questione relativamente ad un altro prodotto fitosanitario. \n 3. La protezione dei dati di cui al paragrafo 1 \u00e8 concessa soltanto qualora il primo richiedente l'abbia chiesta per le relazioni dei test o degli studi concernenti la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante, il coadiuvante e il prodotto fitosanitario nel momento in cui ha presentato il fascicolo e, per ciascuna relazione dei test e degli studi, abbia fornito allo Stato membro interessato le informazioni di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera f), e all'articolo 33, paragrafo 3, lettera d), nonch\u00e9 la conferma che non \u00e8 mai stato concesso un periodo di protezione dei dati per la relazione dei test e degli studi o che non \u00e8 scaduto l'eventuale periodo di protezione dei dati concesso.\" \n \"Art. 61. (Norme generali dirette ad evitare la duplicazione di test) - 1. Per evitare la duplicazione di test, chiunque intenda chiedere l'autorizzazione di un prodotto fitosanitario consulta, prima di effettuare qualsiasi test o studio, le informazioni di cui all'articolo 57, onde verificare se e a chi sia gi\u00e0 stata concessa un'autorizzazione per un prodotto fitosanitario contenente la stessa sostanza attiva o lo stesso antidoto agronomico o sinergizzante, o per un coadiuvante. Su richiesta, l'autorit\u00e0 competente fornisce al richiedente potenziale l'elenco delle relazioni dei test e degli studi elaborate ai sensi dell'articolo 60 per il prodotto in questione. \n Il richiedente potenziale presenta tutti i dati riguardanti l'identit\u00e0 e le impurezze della sostanza attiva che intende utilizzare. La richiesta \u00e8 accompagnata dalla prova che il richiedente potenziale intende presentare domanda per un'autorizzazione. \n 2. L'autorit\u00e0 competente dello Stato membro, qualora sia certa che il richiedente potenziale intende chiedere un'autorizzazione ovvero il rinnovo o il riesame della stessa, gli fornisce il nome e l'indirizzo del titolare o dei titolari delle precedenti autorizzazioni pertinenti e, nello stesso tempo, comunica a questi ultimi il nome e l'indirizzo del richiedente. \n 3. Il richiedente potenziale dell'autorizzazione, ovvero del rinnovo o del riesame della stessa, e i titolari delle autorizzazioni pertinenti prendono tutte le misure ragionevoli per raggiungere un accordo sulla condivisione delle relazioni dei test e degli studi protette a norma dell'articolo 59 in modo equo, trasparente e non discriminatorio.\" \n \"Art. 62. (Condivisione di test e studi su animali vertebrati) - 1. La sperimentazione su animali vertebrati ai fini del presente regolamento \u00e8 intrapresa solo ove non siano disponibili altri metodi. Conformemente ai paragrafi da 2 a 6, la duplicazione di test e studi su animali vertebrati condotti ai fini del presente regolamento \u00e8 evitata. \n 2. Gli Stati membri non accettano, a sostegno delle domande di autorizzazione, la duplicazione di test e studi su animali vertebrati o quelli avviati laddove avrebbero ragionevolmente potuto essere utilizzati i metodi convenzionali di cui all'allegato II della direttiva 1999/45/CE. Chiunque intenda eseguire test e studi su animali vertebrati adotta i provvedimenti necessari per verificare che tali test e studi non siano gi\u00e0 stati eseguiti o avviati. \n 3. Il richiedente potenziale e il titolare o i titolari delle autorizzazioni pertinenti fanno tutto il necessario per assicurare la condivisione dei test e degli studi su animali vertebrati. I costi relativi alla condivisione delle relazioni dei test e degli studi sono determinati in modo equo, trasparente e non discriminatorio. Il richiedente potenziale \u00e8 tenuto soltanto a partecipare ai costi delle informazioni che deve presentare per rispettare i requisiti in materia di autorizzazione. \n 4. Qualora il richiedente potenziale e il titolare o i titolari delle autorizzazioni pertinenti di prodotti fitosanitari contenenti la stessa sostanza attiva, lo stesso antidoto agronomico o lo stesso sinergizzante, o di coadiuvanti non riescano a raggiungere un accordo sulla condivisione delle relazioni dei test e degli studi su animali vertebrati, il richiedente potenziale informa l'autorit\u00e0 competente dello Stato membro, di cui all'articolo 61, paragrafo 1. \n Il fatto che le parti non abbiano raggiunto l'accordo di cui al paragrafo 3 non impedisce all'autorit\u00e0 competente di tale Stato membro di utilizzare le relazioni dei test e degli studi su animali vertebrati per esaminare la domanda del richiedente potenziale. \n 5. Entro il 14 dicembre 2016 la Commissione presenta una relazione sull'impatto delle disposizioni del presente regolamento concernenti la protezione dei dati dei test e degli studi su animali vertebrati. La Commissione presenta tale relazione al Parlamento europeo e al Consiglio corredandola, se de caso, di un'adeguata proposta legislativa. \n 6. Il titolare o i titolari dell'autorizzazione pertinente possono chiedere al richiedente potenziale di partecipare in modo equo ai costi da esso o da essi sostenuti. L'autorit\u00e0 competente dello Stato membro pu\u00f2 ingiungere alle parti interessate di risolvere la questione mediante arbitrato formale e vincolante, organizzato secondo il diritto nazionale. In alternativa, le parti possono risolvere la questione per vie legali, dinanzi agli organi giurisdizionali degli Stati membri. Il lodo arbitrale o la sentenza tengono conto dei principi definiti nel paragrafo 3 e hanno efficacia esecutiva dinanzi agli organi giurisdizionali degli Stati membri.\". \n Si riporta il testo degli articoli 27, 29, 31, 32 e 47 del citato regolamento (CE) n. 1107/2009: \n \"Art. 27. (Coformulanti) - 1. Non \u00e8 accettata l'inclusione di un coformulante in un prodotto fitosanitario se \u00e8 stato stabilito quanto segue: \n a) i suoi residui, in condizioni d'uso conformi alle buone pratiche fitosanitarie e tenuto conto di realistiche condizioni d'impiego, hanno un effetto nocivo sulla salute umana o degli animali o sulle acque sotterranee oppure un effetto inaccettabile sull'ambiente; o \n b) il suo impiego, in condizioni d'uso conformi alle buone pratiche fitosanitarie e tenuto conto di realistiche condizioni d'impiego, ha un effetto nocivo sulla salute umana o degli animali oppure un effetto inaccettabile sui vegetali, sui prodotti vegetali o sull'ambiente. \n 2. I coformulanti la cui inclusione in un prodotto fitosanitario non \u00e8 accettata a norma del paragrafo 1 sono inclusi nell'allegato III secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all'articolo 79, paragrafo 4. \n 3. La Commissione pu\u00f2 riesaminare i coformulanti in qualunque momento. Pu\u00f2 tenere conto delle informazioni pertinenti fornite dagli Stati membri. \n 4. Si applica l'articolo 81, paragrafo 2. \n 5. Norme dettagliate per l'attuazione del presente articolo possono essere stabilite, secondo la procedura di regolamentazione di cui all'articolo 79, paragrafo 3.\" \n \"Art. 29. (Requisiti per l'autorizzazione all'immissione sul mercato) - 1. Fatto salvo l'articolo 50, un prodotto fitosanitario \u00e8 autorizzato soltanto se, in base ai principi uniformi di cui al paragrafo 6, soddisfa i seguenti requisiti: \n a) le sostanze attive, gli antidoti agronomici e i sinergizzanti in esso contenuti sono stati approvati; \n b) nel caso in cui la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante in esso contenuto \u00e8 prodotto da una fonte diversa o dalla medesima fonte con una modifica nel processo di fabbricazione e/o nel sito di fabbricazione: \n i) la specifica ai sensi dell'articolo 38 non diverge significativamente dalla specifica figurante nel regolamento che ha approvato tale sostanza, antidoto agronomico o sinergizzante; e \n ii) la sostanza attiva, l'antidoto agronomico o il sinergizzante non ha maggiori effetti nocivi, dovuti alle sue impurezze, ai sensi dell'articolo 4, paragrafi 2 e 3, rispetto a quelli che si sarebbero avuti se esso fosse stato prodotto conformemente al processo di fabbricazione indicato nel fascicolo a supporto dell'approvazione; \n c) i coformulanti in esso contenuti non sono inclusi nell'allegato III; \n d) la sua formulazione tecnica \u00e8 tale da limitare per quanto possibile l'esposizione dell'utilizzatore o altri rischi senza compromettere l'efficacia del prodotto; \n e) alla luce delle conoscenze scientifiche e tecniche attuali, esso soddisfa i requisiti previsti dall'articolo 4, paragrafo 3; \n f) \u00e8 possibile determinare, con metodi adeguati, la natura e la quantit\u00e0 delle sostanze attive, degli antidoti agronomici e dei sinergizzanti in esso contenuti e, se del caso, delle impurezze e dei coformulanti rilevanti sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale; \n g) i suoi residui, derivanti da usi autorizzati e rilevanti sotto il profilo tossicologico, ecotossicologico o ambientale, possono essere determinati con metodi adeguati di uso corrente in tutti gli Stati membri, con adeguati limiti di determinazione su campioni pertinenti; \n h) le sue propriet\u00e0 chimico-fisiche sono state determinate e giudicate accettabili ai fini di un uso e di un immagazzinamento appropriati del prodotto; \n i) per i vegetali o i prodotti vegetali da utilizzare come mangimi o prodotti alimentari, se del caso, i livelli massimi di residuo, dei prodotti agricoli interessati dall'impiego cui si riferisce l'autorizzazione sono stati fissati o modificati conformemente al regolamento (CE) n. 396/2005. \n 2. Il richiedente dimostra che i requisiti previsti dal paragrafo 1, lettere da a) a h), sono soddisfatti. \n 3. Il rispetto dei requisiti di cui al paragrafo 1, lettera b) e lettere da e) a h), \u00e8 stabilito mediante test e analisi ufficiali, o ufficialmente riconosciuti, effettuati in condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali pertinenti, rispetto all'impiego del prodotto fitosanitario in questione, e rappresentative delle condizioni che prevalgono nella zona in cui il prodotto deve essere utilizzato. \n 4. Riguardo al paragrafo 1, lettera f), possono essere adottati metodi armonizzati, secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all'articolo 79, paragrafo 4. \n 5. Si applica l'articolo 81. \n 6. I principi uniformi per la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti fitosanitari contengono i requisiti di cui all'allegato VI della direttiva 91/414/CEE e sono definiti da regolamenti adottati secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 79, paragrafo 2, senza modifiche sostanziali. Le successive modifiche di tali regolamenti sono adottate secondo l'articolo 78, paragrafo 1, lettera c). \n Sulla base di questi principi, nella valutazione dei prodotti fitosanitari si tiene conto dell'interazione tra la sostanza attiva, gli antidoti agronomici, i sinergizzanti e i coformulanti.\" \n \"Art. 31. (Contenuto delle autorizzazioni) - 1.\n L'autorizzazione stabilisce su quali vegetali o prodotti vegetali e aree non agricole (per esempio ferrovie, spazi pubblici, magazzini) e a quali fini pu\u00f2 essere usato il prodotto fitosanitario. \n 2. L'autorizzazione precisa i requisiti concernenti l'immissione sul mercato e l'uso del prodotto fitosanitario. Tali requisiti comprendono almeno le condizioni d'uso da soddisfare per rispettare le condizioni e i requisiti previsti dal regolamento che approva le sostanze attive, gli antidoti agronomici e i sinergizzanti. \n L'autorizzazione contiene una classificazione del prodotto fitosanitario ai fini della direttiva 1999/45/CE.\n Gli Stati membri possono disporre che il titolare dell'autorizzazione classifichi o aggiorni senza indebito ritardo l'etichetta, a seguito di modifiche della classificazione e dell'etichettatura del prodotto fitosanitario, conformemente alla direttiva 1999/45/CE. In tali casi, ne informano immediatamente l'autorit\u00e0 competente. \n 3. I requisiti di cui al paragrafo 2 comprendono anche, se del caso: \n a) la dose massima per ettaro in ciascuna applicazione; \n b) il periodo tra l'ultima applicazione e il raccolto; \n c) il numero massimo di applicazioni all'anno. \n 4. I requisiti di cui al paragrafo 2 possono comprendere quanto segue: \n a) una restrizione della distribuzione e dell'uso del prodotto fitosanitario, al fine di proteggere la salute dei distributori, degli utilizzatori, degli astanti, dei residenti, dei consumatori o dei lavoratori interessati o l'ambiente, tenendo conto dei requisiti imposti da altre disposizioni comunitarie; l'inclusione di tale restrizione \u00e8 indicata sull'etichetta; \n b) l'obbligo di informare, prima dell'uso del prodotto, i vicini che potrebbero essere esposti alla nebulizzazione dovuta alla deriva e che abbiano chiesto di essere informati; \n c) indicazioni relativamente all'utilizzo corretto secondo i principi in materia di gestione integrata delle specie nocive di cui all'articolo 14 e all'allegato III della direttiva 2009/128/CE; \n d) l'indicazione di categorie di utilizzatori, ad esempio \u00abprofessionali\u00bb e \u00abnon professionali\u00bb; \n e) l'etichetta approvata; \n f) l'intervallo tra i trattamenti; \n g) il periodo tra l'ultima applicazione del prodotto fitosanitario e il consumo, se del caso; \n h) l'intervallo di rientro; \n i) le dimensioni e il materiale di imballaggio.\" \n \"Art. 32. (Durata) - 1. Il periodo di validit\u00e0 dell'autorizzazione \u00e8 stabilito nella stessa. \n Fatto salvo l'articolo 44, la durata di un'autorizzazione \u00e8 fissata per un periodo non superiore a un anno dalla data di scadenza dell'approvazione delle sostanze attive, degli antidoti agronomici e dei sinergizzanti contenuti nel prodotto fitosanitario e, successivamente, per tutta la durata dell'approvazione delle sostanze attive, degli antidoti agronomici e dei sinergizzanti contenuti nel prodotto fitosanitario. \n Tale periodo consente di effettuare l'esame previsto all'articolo 43. \n 2. Le autorizzazioni possono essere rilasciate per periodi pi\u00f9 brevi, in modo da sincronizzare la rivalutazione di prodotti analoghi, ai fini di una valutazione comparativa di prodotti contenenti sostanze candidate alla sostituzione, conformemente all'articolo 50.\" \n \"Art. 47. (Immissione sul mercato di prodotti fitosanitari a basso rischio) - 1. Qualora tutte le sostanze attive contenute in un prodotto fitosanitario rientrino nella categoria delle sostanze attive a basso rischio di cui all'articolo 22, il prodotto \u00e8 autorizzato come prodotto fitosanitario a basso rischio, purch\u00e9 dall'analisi del rischio non si rivelino necessarie specifiche misure di mitigazione del rischio. Il prodotto fitosanitario in questione soddisfa inoltre i seguenti requisiti: \n a) le sostanze attive, gli antidoti agronomici e i sinergizzanti a basso rischio in esso contenuti sono stati approvati a norma del capo II; \n b) non contiene alcuna sostanza potenzialmente pericolosa; \n c) \u00e8 sufficientemente efficace; \n d) non provoca ai vertebrati da combattere sofferenze e dolore non necessari; \n e) rispetta l'articolo 29, paragrafo 1, lettere b), c) e da f) a i). \n Questi prodotti sono denominati \u00abprodotti fitosanitari a basso rischio\u00bb. \n 2. Il richiedente l'autorizzazione di un prodotto fitosanitario a basso rischio dimostra che sono soddisfatti i requisiti previsti dal paragrafo 1 e allega alla domanda un fascicolo completo e un fascicolo sintetico per ciascun punto dei requisiti relativi ai dati applicabili alla sostanza attiva e al prodotto fitosanitario. \n 3. Lo Stato membro decide, entro centoventi giorni, se accogliere una domanda di autorizzazione di un prodotto fitosanitario a basso rischio. \n Qualora abbia bisogno d'informazioni supplementari, lo Stato membro fissa al richiedente un termine entro cui fornirle. In tal caso il termine aggiuntivo concesso dallo Stato membro si aggiunge al termine specificato. \n Il termine aggiuntivo \u00e8 al massimo di sei mesi e cessa nel momento in cui le informazioni supplementari pervengono allo Stato membro. Qualora, allo scadere del termine, il richiedente non abbia presentato gli elementi mancanti, lo Stato membro informa il richiedente che la domanda \u00e8 inammissibile. \n 4. Salvo se altrimenti specificato, si applicano tutte le disposizioni del presente regolamento concernenti le autorizzazioni.\". \n Il regolamento (CE) 11-12-2009 n. 1272/2009 reca: \"Modalit\u00e0 comuni di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda l'acquisto e la vendita di prodotti agricoli all'intervento pubblico\". \n Per i riferimenti al regolamento (CE) n. 396/2005, vedasi nelle note alle premesse. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-11&atto.codiceRedazionale=012G0075&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T17:07:02.301551"} {"text": "\n\n\n Art. 39. \n\n\n Nei casi in cui l'Amministrazione provveda direttamente, in tutto o in parte, alle spese di gestione, la misura della riduzione dell'assegno forfetario \u00e8 stabilita con provvedimento motivato, sentita la Commissione centrale per gli uffici locali. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-02-16&atto.codiceRedazionale=060U1816&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T20:11:57.266898"} {"text": "\n\n\nTabella organica dell'istituto professionale di Stato per la floricoltura di Forl\u00ec (frazione Villafranca di Forli) \n\nN. 1 sezione per conduttore di macchine agricole (biennale); \nN. 1 sezione per fruttiviticoltore (biennale). \n per complessive classi N. 4 \n\n Personale di ruolo \n\n\n Numero \n Qualifica dei posti \n\n\n1. Preside senza insegnamento (I categoria)........... 1 \n2. Cattedre di insegnamento (Ruolo A)................. 3 \n3. Insegnanti tecnici pratici (1)..................... 2 \n4. Segretario economo................................. 1 \n5. Applicati.......................................... 1 \n6 Magazzinieri....................................... - \n7. Aiutanti tecnici................................... - \n8. Bidelli............................................ 1 \n\n\n Personale incaricato \n\n\n9. Insegnanti tecnici pratici (1)..................... 2 \n\n\n\n (1) Il trattamento economico e di carriera \u00e8 quello previsto per \n gli insegnanti tecnici pratici degli istituti tecnici. \n\n N. B. - Fermo restando il numero complessivo dei posti di ruolo e di quelli da affidare per incarico, le materie costituenti le cattedre di insegnamento e le qualifiche da attribuire al personale tecnico saranno determinate con decreto del Ministro per la pubblica istruzione. \n Visto, d'ordine del Presidente della Repubblica \n\n Il Ministro per la pubblica istruzione GUI \n\n Il Ministro per il tesoro \n COLOMBO \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1968-04-19&atto.codiceRedazionale=067U1492&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T05:27:22.578511"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n Acquisizione di case cantoniere e realizzazione \n di circuiti e itinerari turistico-culturali\n\n\n1. I piccoli comuni, anche in forma associata, anche avvalendosi delle risorse di cui all'articolo 3, comma 1, possono acquisire stazioni ferroviarie disabilitate o case cantoniere della societ\u00e0 ANAS Spa, al valore economico definito dai competenti uffici dell'Agenzia del territorio, ovvero stipulare intese finalizzate al loro recupero, per destinarle, anche attraverso la concessione in comodato a favore di organizzazioni di volontariato, a presidi di protezione civile e salvaguardia del territorio ovvero a sedi di promozione dei prodotti tipici locali o ad altre attivit\u00e0 di interesse comunale. I piccoli comuni possono inoltre acquisire il sedime ferroviario dismesso e non recuperabile all'esercizio ferroviario, da utilizzare principalmente per la destinazione a piste ciclabili, in conformit\u00e0 agli strumenti di programmazione della rete ciclabile eventualmente previsti a livello nazionale e regionale. \n\n\n\n2. Al fine di potenziare l'offerta turistica nel rispetto del principio della sostenibilit\u00e0, il Ministero dei beni e delle attivit\u00e0 culturali e del turismo, in collaborazione con la societ\u00e0 Ferrovie dello Stato Spa e con le aziende di trasporto regionali in caso di ferrovie regionali e previo accordo con le regioni e gli enti locali interessati, promuove, nei piccoli comuni, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la realizzazione di circuiti e itinerari turistico-culturali ed enogastronomici, volti alla rinnovata fruizione dei percorsi connessi alla rete ferroviaria storica. \n\n\n\n3. Ai piccoli comuni si applicano le disposizioni dell'articolo 135, comma 4, lettera d), del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni. \n\n\n\n Note all'art. 6: \n - Il testo dell'art. 135 del decreto legislativo 22 gennaio 2014, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), \u00e8 il seguente: \n \u00abArt. 135 (Pianificazione paesaggistica). - 1. Lo Stato e le regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono. A tale fine le regioni sottopongono a specifica normativa d'uso il territorio mediante piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico-territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici, entrambi di seguito denominati: \"piani paesaggistici\". L'elaborazione dei piani paesaggistici avviene congiuntamente tra Ministero e regioni, limitatamente ai beni paesaggistici di cui all'art. 143, comma 1, lettere b), c) e d), nelle forme previste dal medesimo art. 143. \n 2. I piani paesaggistici, con riferimento al territorio considerato, ne riconoscono gli aspetti e i caratteri peculiari, nonch\u00e9 le caratteristiche paesaggistiche, e ne delimitano i relativi ambiti. \n 3. In riferimento a ciascun ambito, i piani predispongono specifiche normative d'uso, per le finalit\u00e0 indicate negli articoli 131 e 133, ed attribuiscono adeguati obiettivi di qualit\u00e0. \n 4. Per ciascun ambito i piani paesaggistici definiscono apposite prescrizioni e previsioni ordinate in particolare: \n a) alla conservazione degli elementi costitutivi e delle morfologie dei beni paesaggistici sottoposti a tutela, tenuto conto anche delle tipologie architettoniche, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonch\u00e9 delle esigenze di ripristino dei valori paesaggistici; \n b) alla riqualificazione delle aree compromesse o degradate; \n c) alla salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche degli altri ambiti territoriali, assicurando, al contempo, il minor consumo del territorio; \n d) alla individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio, in funzione della loro compatibilit\u00e0 con i diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, con particolare attenzione alla salvaguardia dei paesaggi rurali e dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-11-02&atto.codiceRedazionale=17G00171&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-30T09:34:14.548336"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Documentazione delle operazioni mediante ricevute o schede\n\n\n1. I soggetti d'imposta che per gestire la raccolta delle scommesse si avvalgono di sistemi informatici per il collegamento in tempo reale al totalizzatore nazionale del Ministero dell'economia e delle finanze documentano le operazioni effettuate mediante la ricevuta per le scommesse avente le caratteristiche dettate con decreti del Ministero delle finanze in data 19 giugno 1998, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 24 giugno 1998, e in data 21 ottobre 1999, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 260 del 5 novembre 1999, e contenenti solo dati di carattere anonimo.\n\n\n\n2. I soggetti che si avvalgono di sistemi informatici non collegati in tempo reale con il totalizzatore nazionale del Ministero dell'economia e delle finanze comunicano in via telematica all'Anagrafe tributaria i dati relativi a tutte le operazioni inerenti all'esercizio della funzione di raccolta delle scommesse secondo modalit\u00e0 e specifiche tecniche stabilite con provvedimento dell'Amministrazione finanziaria.\n\n\n\n3. I soggetti che gestiscono le scommesse senza sistemi informatici utilizzano ricevute a due sezioni soggette a vidimazione e a bollatura da parte dell'Ufficio delle entrate o dell'Ufficio I.V.A., recanti, a stampa, la numerazione progressiva ed i dati identificativi del soggetto assuntore, in serie distinta per i diversi tipi di scommessa. All'atto del rilascio della ricevuta in ciascuna delle due sezioni della medesima sono indicati: il luogo ed il giorno dell'avvenimento; la tipologia della scommessa; il numero della gara; il nome ed il numero dell'evento oggetto della scommessa; la posta accettata; l'importo da pagare in caso di vincita; la data e l'ora del rilascio della ricevuta, con esclusione di qualsiasi dato di carattere nominativo.\n\n\n\n4. Le operazioni relative ai concorsi pronostici soggetti all'imposta unica sono documentate mediante le schede di partecipazione recanti i contrassegni di validazione stabiliti dal Ministero dell'economia e delle finanze.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-04-18&atto.codiceRedazionale=002G0091&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:07:56.459184"} {"text": "\n\n\nArt. 675\n Reclutamento in servizio di prima nomina\n\n\n1. Il reclutamento degli ufficiali di complemento in servizio di prima nomina, in adempimento degli obblighi di leva, avviene esclusivamente nelle ipotesi di ripristino del servizio militare obbligatorio di cui all'articolo 1929, comma 2.\n\n\n2. I criteri e le modalit\u00e0 per l'arruolamento degli ufficiali di complemento delle Forze armate, sono stabiliti con decreto del Ministro della difesa, il quale deve indicare, in particolare, i titoli di studio richiesti per l'ammissione ai diversi corsi, nonch\u00e9 i requisiti somatico-funzionali e psicoattitudinali necessari anche in relazione agli incarichi da espletare.\n\n\n3. I bandi di concorso o di arruolamento per l'ammissione ai corsi allievi ufficiali di complemento delle Forze armate e le graduatorie degli ammessi sono pubblicati sul Giornale ufficiale del Ministero della difesa. Della pubblicazione \u00e8 dato immediato avviso nella Gazzetta Ufficiale e copia della graduatoria \u00e8 posta in visione presso le stazioni dei carabinieri e le capitanerie di porto.\n\n\n4. Avverso le suddette graduatorie \u00e8 ammesso ricorso al Ministro della difesa entro 90 giorni dalla pubblicazione.\n\n\n5. La durata della ferma di leva per gli ufficiali di complemento di prima nomina \u00e8 di 14 mesi.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T04:44:26.615281"} {"text": "\n\n\n Art. 576. \n\n (Circostanze aggravanti. Ergastolo ) \n\n Si applica la pena dell'ergastolo se il fatto preveduto dall'articolo precedente \u00e8 commesso: \n\n 1\u00b0 col concorso di taluna delle circostanze indicate nel numero 2\u00b0 dell'articolo 61; \n\n 2\u00b0 contro l'ascendente o il discendente, quando concorre taluna delle circostanze indicate nei numeri 1\u00b0 e 4\u00b0 dell'articolo 61 o quando \u00e8 adoperato un mezzo venefico o un altro mezzo insidioso ovvero quando vi \u00e8 premeditazione; \n\n 3\u00b0 dal latitante, per sottrarsi all'arresto, alla cattura o alla carcerazione ovvero per procurarsi i mezzi di sussistenza durante la latitanza; \n\n 4\u00b0 dall'associato per delinquere, per sottrarsi all'arresto, alla cattura o alla carcerazione; \n\n 5) in occasione della commissione di taluno dei delitti previsti dagli articoli 572, ((583-quinquies,)) 600-bis, 600-ter, 609-bis, 609-quater e 609-octies; \n\n 5.1) dall'autore del delitto previsto dall'articolo 612-bis nei confronti della stessa persona offesa; \n\n 5-bis) contro un ufficiale o agente di polizia giudiziaria, ovvero un ufficiale o agente di pubblica sicurezza, nell'atto o a causa dell'adempimento delle funzioni o del servizio. \n\n \u00c8 latitante, agli effetti della legge penale, chi si trova nelle condizioni indicate nel numero 6\u00b0 dell'articolo 61. \n (5) \n\n\n\n------------\nAGGIORNAMENTO (5)\n\n\n Il D.Lgs. Luogotenenziale 10 agosto 1944, n. 224 ha disposto (con l'art. 1, commi 1 e 2) che \"Per i delitti preveduti nel Codice penale \u00e8 soppressa la pena di morte. \n Quando nelle disposizioni del detto Codice \u00e8 comminata la pena di morte, in luogo di questa si applica la pena dell'ergastolo\". \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1930-10-19;1398", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T11:23:40.662811"} {"text": "\n\n\n ALLEGATO B. \n((IL D.LGS. 8 LUGLIO 2003 N. 277 HA DISPOSTO CHE GLI ALLEGATI A E B, SONO SOTITUITI DALL'ALLEGATO IV DEL PRESENTE DECRETO))\n((5))\n\n\n--------------\nAGGIORNAMENTO (5)\n\n\n IL D.LGS. 8 luglio 2003 n. 277 ha disposto che tutti i riferimenti agli allegati A e B sono intesi come effettuati all'allegato A, come introdotto dal presente decreto. Tale allegato \u00e8 visionabile nel link dell'allegato A della presente legge. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-08-13&atto.codiceRedazionale=085U0409&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T22:45:07.969190"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n1. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.\n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 15 dicembre 1994\nSCALFARO\nBERLUSCONI, Presidente del Consiglio dei Ministri\nDINI, Ministro del tesoro\nVisto, il Guardasigilli: BIONDI Registrato alla Corte dei conti il 21 dicembre 1994\nAtti di Governo, registro n. 94, foglio n. 22\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-12-24&atto.codiceRedazionale=094G0763&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T15:33:40.375077"} {"text": "\n\n\n Art. 12. \n (Espletamento di lavoro straordinario) \n\n\n Salvo quanto previsto dal successivo articolo 15, lo espletamento di lavoro straordinario retribuito pu\u00f2 essere autorizzato ed approvato limitatamente alle effettive esigenze del servizio, in sostituzione di impiegati mancanti all'assegno di ciascun ufficio, o in conto della scorta a ciascun ufficio assegnata dall'amministrazione per la sostituzione del personale assente. \n Per esigenze diverse da quelle indicate, nel precedente comma, il lavoro straordinario \u00e8 autorizzato dal direttore generale dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni o dagli organi centrali e periferici dipendenti all'uopo delegati per l'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni e dal direttore della Azienda di Stato per i servizi telefonici o dagli organi centrali e periferici dipendenti all'uopo delegati. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-02-23&atto.codiceRedazionale=070U0029&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T11:47:55.141473"} {"text": "\n\n\nArt. 26\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI DALLA L. 6 AGOSTO 2008, N. 133))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1949-03-07&atto.codiceRedazionale=049U0043&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T02:27:30.673039"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n635. Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1973, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'ordinario diocesano di Luni, ossia La Spezia, Sarzana e Brugnato, in data 1\u00b0 settembre 1972, relativo alla unione temporanea \"aeque principalis\" delle parrocchie di S. Lorenzo, in frazione Manarola, e di S. Maria della salute, vulgo N.S. della salute, in frazione Volastra del comune di Riomaggiore (La Spezia). \n\nVisto, il Guardasigilli: ZAGARI \n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 24 ottobre 1973 \n Atti di Governo, registro n. 261, foglio n. 52. - VALENTINI \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1973-10-30&atto.codiceRedazionale=073U0635&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T08:20:44.264052"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Vista la domanda in data 6 dicembre 1950, con la quale il sindaco del comune di Vanda di Front (Torino), in esecuzione della deliberazione 10 luglio 1950, n. 30, del Consiglio comunale, ha chiesto che l'attuale denominazione del Comune sia mutata in quella di \"Vanda Canavese\";\n Visto il parere favorevole dell'Amministrazione provinciale di Torino, espresso con deliberazioni della Deputazione n. 28 del 24 novembre 1950 e del Consiglio n. 6-2542 del 9 febbraio 1952;\n Visto l'art. 266 del testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1931, n. 383;\n Sulla proposta del Ministro per l'interno;\n La denominazione del comune di Vanda di Front, in provincia di Torino, \u00e8 mutata in quella di \"Vanda Canavese\".\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 26 ottobre 1952\nEINAUDI SCELBA\nVisto, il Guardasigilli: ZOLI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 16 dicembre 1952\nAtti del Governo, registro n. 62, foglio n. 72. - PALLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-23&atto.codiceRedazionale=052U2361&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T13:22:30.067192"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n((ARTICOLO SOPPRESSO DAL D.LGS. 15 FEBBRAIO 2016, N. 26))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-04-18&atto.codiceRedazionale=000G0137&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-05T15:37:14.413111"} {"text": "\n\n\nArt. 114\n Denominazione della variet\u00e0\n\n\n1. La variet\u00e0 deve essere designata con una denominazione destinata ad essere la sua designazione generica.\n\n\n\n2. La denominazione deve permettere di identificare la variet\u00e0.\nEssa non pu\u00f2 consistere unicamente di cifre, a meno che non si tratti di una prassi stabilita per designare talune variet\u00e0. Essa non deve essere suscettibile di indurre in errore o di creare confusione quanto alle sue caratteristiche, al valore o alla identit\u00e0 della variet\u00e0 o alla identit\u00e0 del costitutore. In particolare, essa deve essere diversa da ogni altra denominazione che designi, sul territorio di uno Stato aderente all'Unione per la protezione delle nuove variet\u00e0 vegetali (UPOV), una variet\u00e0 preesistente della stessa specie vegetale o di una specie simile, a meno che quest'altra variet\u00e0 non esista pi\u00f9 e la sua denominazione non abbia assunto alcuna importanza particolare.\n\n\n\n3. I diritti acquisiti anteriormente da terzi non sono pregiudicati.\n\n\n\n4. La denominazione deve essere uguale a quella gi\u00e0 registrata in uno degli Stati aderenti all'Unione per la protezione delle nuove variet\u00e0 vegetali (UPOV) per designare la stessa variet\u00e0.\n\n\n\n5. La denominazione depositata che risponde ai requisiti dei commi 1, 2, 3 e 4 \u00e8 registrata.\n\n\n\n6. La denominazione depositata e registrata, nonch\u00e9 le relative variazioni sono comunicate alle autorit\u00e0 competenti degli Stati aderenti all'UPOV.\n\n\n\n7. La denominazione registrata deve essere utilizzata per la variet\u00e0 anche dopo l'estinzione del diritto di costitutore, nella misura in cui, conformemente alle disposizioni di cui al comma 3, diritti acquisiti anteriormente non si oppongano a tale utilizzazione.\n\n\n\n8. \u00c8 consentito associare alla denominazione varietale un marchio d'impresa, un nome commerciale o una simile indicazione, purch\u00e9 la denominazione varietale risulti, in ogni caso, facilmente riconoscibile.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-02-10;30", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-22T09:22:14.235932"} {"text": "\n\n\nArt. 32\n Tutela dei dirigenti sindacali\n\n\n1. I trasferimenti ad ufficio con sede in un comune diverso di \n appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria ed al Corpo forestale dello Stato, che ricoprono cariche di dirigenti sindacali in seno agli organismi direttivi previsti dagli statuti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, possono essere effettuati previo nulla osta delle organizzazioni sindacali di appartenenza. \n\n\n\n2. Per il personale della Polizia di Stato si applicano i commi \n quarto e quinto dell'art. 88 della legge 1 aprile 1981, n. 121, come modificati ed integrati dall'art. 5 del decreto-legge 21 settembre 1987, convertito dalla legge 20 novembre 1987, n. 472. \n\n\n\n3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano sino alla \n fine dell'anno successivo alla data di cessazione del mandato sindacale. \n\n\n\n4. Dei procedimenti disciplinari avviati nei confronti dei soggetti \n indicati nei commi 1 e 2 appartenenti alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale \u00e8 data comunicazione, in occasione della notifica della contestazione degli addebiti, all'Amministrazione centrale per le valutazioni di competenza ed anche al fine di un monitoraggio dell'andamento complessivo di tali procedure disciplinari. La comunicazione \u00e8 inviata dall'Amministrazione centrale alla segreteria nazionale della organizzazione sindacale interessata. \n\n\n\n Note all'art. 32:\n - I testi dei commi quarto e quinto dell'art. 88 della citata legge 1 aprile 1981, n. 121, come modificato ed integrato dall'art. 5 del D.L. 21 settembre 1987, n. 387, convertito dalla legge 20 novembre 1987, n. 472, sono i seguenti:\n \"I trasferimenti ad altre sedi di appartenenti alla Polizia di Stato che ricoprono cariche sindacali possono essere effettuati sentita l'organizzazione sindacale di appartenenza.\n I trasferimenti in ufficio con sede in un comune diverso di appartenenti alla Polizia di Stato che sono componenti della segreteria nazionale, delle segreterie regionali e provinciali dei sindacati di polizia a carattere nazionale maggiormente rappresentativi possono essere effettuati previo nulla osta dell'organizzazione sindacale di appartenenza.\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-09-22&atto.codiceRedazionale=095G0426&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T15:35:57.889282"} {"text": "\n\n\n Art. 10. \n Certificato di idoneit\u00e0 \n 1. Il direttore dell'U.S.T.I.F. rilascia ai candidati che hanno superato gli esami ed il successivo periodo di tirocinio di cui all'articolo precedente un certificato di idoneit\u00e0 alle mansioni per le quale \u00e8 stata conseguita l'abilitazione, in conformit\u00e0 al modello allegato C alle presenti norme (che forma parte integrante del presente decreto), sul quale sono specificati la linea o il gruppo di linee per le quali \u00e8 concessa l'abilitazione stessa, nonch\u00e9, per quanto riguarda i macchinisti, il tipo di trazione cui l'abilitazione stessa si riferisce. Di tale certificato viene rilasciata copia anche all'azienda esercente. \n 2. Sul certificato di cui al comma precedente sono, di volta in volta, annotati gli eventuali passaggi da una azienda ad un'altra, da una linea o gruppo di linee ad altra della stessa azienda, nonch\u00e9, per i macchinisti, le successive estensioni dell'abilitazione ad altri sistemi di trazione. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-02-25&atto.codiceRedazionale=099G0079&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T00:38:52.310075"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n Personale della delegazione\n\n\n1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con i Ministri degli affari esteri e del tesoro, \u00e8 istituita per un periodo massimo di ventiquattro mesi la delegazione per l'organizzazione della presidenza italiana di \"Eureka\", alla quale spetter\u00e0 il compito di assolvere a tutti gli adempimenti necessari per il buon esito della presidenza stessa e la cui composizione verr\u00e0 definita con lo stesso decreto.\n\n\n\n2. Su richiesta nominativa del Ministro per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica, ai fini della assegnazione alla delegazione e per tutta la durata della stessa, le amministrazioni statali e gli enti pubblici dispongono collocamenti fuori ruolo o distacchi di personale, sino ad un massimo di dieci unit\u00e0, di cui almeno una di livello dirigenziale, appartenente alla carriera diplomatica del Ministero degli affari esteri, per la funzione di direttore del segretariato della presidenza.\n\n\n\n3. Resta comunque a carico delle amministrazioni di provenienza il trattamento economico metropolitano del personale assegnato ai sensi del comma 2.\n\n\n\n4. Ai componenti della delegazione si applicano le provvidenze di cui al quinto e sesto comma dell'articolo 2 della legge 5 giugno 1984, n. 208.\n\n\n\n5. Per l'assolvimento dei compiti istituzionali il capo della delegazione \u00e8 autorizzato a conferire non pi\u00f9 di quindici incarichi speciali, a persone di particolare qualificazione nelle specifiche competenze richieste per lo svolgimento delle attivit\u00e0 connesse alla presidenza italiana, con contratto di diritto privato, di durata non superiore ad un anno, rinnovabili una sola volta e comunque da esaurire entro il termine del 30 giugno 1990. La misura della remunerazione \u00e8 stabilita con decreto del Ministro per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con il Ministro del tesoro, sulla base dei criteri correnti per la determinazione dei compensi per attivit\u00e0 di pari qualificazione professionale.\n\n\n\n Nota all'art. 2:\n Il testo dei commi quinto e sesto dell'art. 2 della legge n. 208/1984 (Organizzazione e finanziamento del semestre di presidenza italiana della CEE) \u00e8 il seguente: \"Per fronteggiare tempestivamente gli indifferibili adempimenti connessi con la gestione della presidenza italiana, i componenti la delegazione, nel territorio nazionale, nel limite di un contingente di venti unit\u00e0, possono essere autorizzati annualmente, in deroga alle disposizioni vigenti, a svolgere lavoro straordinario entro un numero massimo di prestazioni orarie da stabilirsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri, di concerto con i Ministri del tesoro e per la funzione pubblica, comprensive di ogni altra maggiore prestazione eccedente l'orario d'obbligo resa a qualsiasi titolo nel periodo autorizzato.\n Ai componenti la delegazione che si recano all'estero viene corrisposta per l'intera durata della missione la maggiorazione del 50 per cento delle diarie previste per la generalit\u00e0 del personale statale in luogo dell'aumento del 30 per cento, di cui all'art. 3 del regio decreto 3 giugno 1926, n. 941, ed in deroga ai limiti di durata previsti dallo stesso art. 3 e dal successivo art. 7 del predetto regio decreto\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-11-16&atto.codiceRedazionale=088G0569&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T12:01:19.610566"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n1227. Decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 1948, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica della Congregazione delle Suore Terziarie Carmelitane di Santa Teresa, con sede in Torino, e vengono, altres\u00ec, autorizzati il trasferimento di un immobile da essa posseduto \"animo domini\" da epoca anteriore al Concordato con la Santa Sede del valore dichiarato di L. 3.000.000, e l'accettazione di donazioni disposte a favore dell'Ente, consistenti in immobili del valore complessivo di L. 8.250.000.\n\nVisto, il Guardasigilli: GRASSI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 7 ottobre 1948\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1948-10-14&atto.codiceRedazionale=048U1227&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T03:53:25.341420"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Veduto lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Torino, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, numero 2284 e modificato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2788, e successive modificazioni;\n Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, numero 1592;\n Veduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1986, n. 73;\n Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n Veduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n Vedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n Riconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte;\n Sentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione;\n Sulla proposta del Ministro per la pubblica istruzione;\n\n Decreta:\n\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Torino, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\n\n Art. 27. - All'elenco degli insegnamenti complementari del corso di laurea in Lingue e letterature straniere sono aggiunti quelli di:\n Letteratura ibero-americana;\n Letteratura anglo-americana.\n Dopo l'art. 64 e con il conseguente spostamento della successiva numerazione, sono inseriti i seguenti nuovi articoli relativi alla istituzione della Scuola di amministrazione industriale (scuola diretta a fini speciali).\n\n Scuola di amministrazione industriale\n (Scuola diretta a fini speciali)\n\n Art. 65. - Nella Facolt\u00e0, di economia e commercio \u00e8 istituita una \"Scuola di amministrazione industriale\" ai sensi dell'art. 20, terzo comma, lettera a) del testo unico del 31 agosto 1933, n. 1592.\n La Scuola si propone di formare giovani professionalmente preparati per le carriere amministrative e direttive nelle imprese industriali mercantili.\n La Scuola conferisce il diploma di amministrazione industriale. I titoli di ammissione alla Scuola sono gli stessi richiesti per l' ammissione alla Facolt\u00e0 di economia e commercio.\n Art. 66. - La Scuola ha sede presso l'Universit\u00e0 degli studi di Torino e gode di autonomia amministrativa, finanziaria e didattica.\nLa Scuola ha un proprio bilancio, che viene approvato dal Consiglio di amministrazione della Scuola e allegato al bilancio universitario.\n Art. 67. - La Scuola ha un proprio Consiglio di amministrazione, nominato dal rettore dell'Universit\u00e0 \u00e8 formato:\n a) dal direttore della Scuola, che lo presiede;\n b) da due professori di ruolo dell'Universit\u00e0 e da un libero docente, designati dal Consiglio della Facolt\u00e0 di economia e commercio;\n c) da tre rappresentanti degli enti o istituti finanziatori interessati al funzionamento della Scuola e da essi designati.\n Il Consiglio dura in carica tre anni e i suoi membri sono rieleggibili.\n Art. 68. - Il Consiglio di amministrazione della Scuola:\n a) delibera il bilancio preventivo e relative variazioni, e il bilancio consuntivo;\n b) propone al Consiglio della Facolt\u00e0 di economia e commercio l'istituzione di nuovi insegnamenti della Scuola in aggiunta o in sostituzione di quelli esistenti, e la modifica o la soppressione di altri;\n c) approva il regolamento della Scuola e le sue modificazioni; queste ultime su proposta o sentito il Consiglio dei professori;\n d) esprime il suo parere su tutte le questioni che siano ad esso sottoposte dal Consiglio della Facolt\u00e0 o dal Consiglio dei professori.\n Art. 69. - Direttore della Scuola \u00e8 il direttore dello Istituto di amministrazione industriale della Facolt\u00e0 di economia e commercio.\n Il direttore ha la direzione e la rappresentanza della Scuola e ne assicura la regolarit\u00e0 e la disciplina.\n Art. 70. - Il Consiglio dei professori della Scuola \u00e8 composto dal direttore che lo presiede, e dai professori della Scuola. Il Consiglio delibera su tutte le questioni di natura didattica e disciplinare relative alla Scuola.\n Il Consiglio della Scuola \u00e8 convocato dal direttore.\n Entro il mese di luglio di ogni anno deve riunirsi per esaminare, coordinare ed approvare i programmi dei corsi per l'anno successivo.\n Art. 71. - Il personale insegnante della Scuola \u00e8 nominato su proposta del Consiglio della Facolt\u00e0 di economia e commercio, sentito il Consiglio di amministrazione della Scuola per la durata di un anno accademico.\n Art. 72. - Gli uffici di amministrazione e di segreteria dell'Universit\u00e0 funzionano da uffici di amministrazione e di segreteria della Scuola.\n Art. 73. - L'anno finanziario inizia il 1 novembre.\n Il bilancio preventivo della Scuola viene deliberato dal Consiglio di amministrazione entro il mese di luglio di ogni anno.\n Art. 74. - I proventi della Scuola sono costituiti dalle tasse scolastiche, dagli eventuali contributi dello Stato, di Enti pubblici e di privati, dai lasciti, dalle donazioni e dai relativi redditi.\n Le tasse, le sopratasse e i contributi sono quelli in vigore nella Universit\u00e0 di Torino per la Facolt\u00e0 di economia e commercio. Le disposizioni sulle tasse di laurea si applicano al diploma conferito dalla Scuola.\n I proventi sono destinati a coprire:\n a) la spesa per stipendi ed assegni al personale insegnante assistente, tecnico e d'ordine della Scuola;\n b) la spesa per stipendi al personale insegnante, assistente tecnico e d'ordine, incaricato per il corso biennale di laurea in Amministrazione industriale, quando sia istituito;\n c) la quota spese da versare al bilancio universitario per l'uso dei locali e per i servizi amministrativi, di segreteria e generali;\n d) la concessione agli studenti meritevoli e di condizioni economiche non agiate, regolarmente iscritti alla Scuola dell'assistenza scolastica sotto forma di borse, premi ed assegni di studio;\n e) le altre spese competenti direttamente alla Scuola.\n Gli eventuali avanzi di esercizio saranno destinati ad un fondo da servire, anche mediante la corresponsione di contributi ad enti e fondazioni per l'acquisto, la costruzione, l'attrezzatura e l'esercizio, di un collegio universitario riservato a studenti iscritti presso l'Universit\u00e0 di Torino al corso di diploma in Amministrazione industriale.\n Art. 75. - Il corso di diploma ha la durata di due anni.\n I singoli insegnamenti possono svolgersi lungo l'intero anno accademico o su un solo semestre. Il regolamento della Scuola (art. 68, lettera c) dovr\u00e0 determinare l'epoca iniziale e finale dei corsi annuali e semestrali.\n Art. 76. - Su domanda motivata dell'allievo o di ufficio, l'allievo pu\u00f2 essere messo fuori corso per uno o pi\u00f9 semestri, secondo quanto \u00e8 giudicato necessario.\n Il prolungamento ha il fine di consentire a chi non abbia potuto seguire una o pi\u00f9 materie del corso n\u00e9 superare gli esami relativi nel tempo prescritto, di rimettersi al corrente.\n La durata del periodo fuori corso, salvo motivi da vagliarsi caso per caso dal Consiglio dei professori, non pu\u00f2 superare complessivamente la durata regolamentare del corso.\n Salvo gravi motivi, da vagliarsi come detto al precedente capoverso, gli allievi che beneficiano di una borsa di studio o comunque dell'assistenza scolastica e gli allievi ammessi all'esenzione totale o parziale dalle tasse decadono dal beneficio ove siano messi fuori corso.\n Art. 77. - Il corso della Scuola pu\u00f2 essere seguito in uno dei seguenti indirizzi:\n Finanza e controllo;\n Organizzazione amministrativa;\n Mercatistica.\n Art. 78. - Sono materie fondamentali di insegnamento per tutti gli indirizzi:\n Diritto privato;\n Statistica metodologica;\n Matematica generale I (corso semestrale);\n Matematica generale II (corso semestrale);\n Ragioneria generale (corso semestrale);\n Economia dell'impresa;\n Tecnica industriale e commerciale I; organizzazione della produzione;\n Problematica generale amministrativa.\n Sono materie fondamentali per l'indirizzo Finanza e controllo:\n Ragioneria industriale (corso semestrale);\n Tecnica industriale e commerciale II: amministrazione finanziaria;\n Tecnica industriale e commerciale III: programmazione e controllo;\n Legislazione pratica tributaria (corso semestrale).\n Sono materie fondamentali per l'indirizzo Organizzazione amministrativa:\n Psicologia e sociologia del lavoro;\n Organica;\n Diritto del lavoro e della previdenza sociale (corso semestrale);\n Elementi di pubblica amministrazione (corso semestrale).\n Sono materie fondamentali per l'indirizzo Mercatistica:\n Statistica demografica ed economica;\n Mercatistica e ricerche di mercato;\n Tecnica del commercio internazionale.\n Per essere ammesso all'esame di diploma lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami negli insegnamenti fondamentali comuni ed in quelli dell'indirizzo prescelto, nonch\u00e9 in almeno due altri insegnamenti da lui scelti fra i complementari o fra gli insegnamenti ufficiali del corso di laurea in economia e commercio.\n Sono insegnamenti complementari:\n Macchine per l'elaborazione delle informazioni;\n Psicologia e tecnica delle relazioni pubbliche.\n La conoscenza pratica di due lingue straniere (fra le quali l'inglese) \u00e8 richiesta per l'indirizzo di Mercatistica e dovr\u00e0 venire comprovata con una prova scritta ed una orale per ciascuna lingua, alla fine del biennio.\n Art. 79. - Gli esami si svolgono normalmente in due sessioni: la prima nella prima quindicina di luglio e la seconda nella seconda quindicina di ottobre.\n Una terza sessione da tenersi nel mese di marzo \u00e8 limitata agli esami di corsi semestrali svolti nel primo semestre dell'anno.\n Art. 80. - L'esame finale di diploma consiste nella preparazione e nella discussione di una dissertazione scritta su di un argomento scelto, impostato \u00e8 svolto in modo da dimostrare l'attitudine e la capacit\u00e0 del candidato ad applicare ad una problematica concreta le conoscenze e i metodi studiati. La discussione ha luogo davanti ad una Commissione nominata dal direttore e formata dallo stesso, che la presiede, da almeno quattro membri del Consiglio dei professori della Scuola, da un rappresentante della Facolt\u00e0 di economia e commercio e da uno del Consiglio di amministrazione della Scuola.\n Art. 81. - Per quanto non espressamente previsto dalle precedenti disposizioni, si applicano le norme vigenti per l'insegnamento universitario.\n\n Norma transitoria\n\n A giudizio del Consiglio del professori pu\u00f2 essere concessa l'abbreviazione degli studi, con dispensa dalla frequenza e dagli esami di singoli insegnamenti o di anni di corso, e previ eventuali esami integrativi, a coloro che, alla data d'entrata in vigore delle presenti disposizioni, risultino regolarmente iscritti alla preesistente scuola di applicazione di amministrazione di Torino.\n Gli ex iscritti alla stessa Scuola, che abbiano sostenuto l'esame finale del biennio presso di essa, potranno ottenere il corrispondente diploma della Scuola di amministrazione industriale previa presentazione e discussione della dissertazione gi\u00e0 elaborata, davanti alla Commissione di diploma di cui all'art. 80.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 3 dicembre 1963\nSEGNI GUI\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 4 gennaio 1964\nAtti del Governo, registro n. 179, foglio n. 29. - VILLA\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1964-01-11&atto.codiceRedazionale=063U1886&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-10T17:29:19.601443"} {"text": "\n\n\n PROTOCOLLO N. 6 \n\n RELATIVO ALLE BANANE \n\n La Comunit\u00e0 e gli Stati ACP convengono sugli obiettivi qui indicati e adottano le misure necessarie al loro conseguimento: \n 1) in merito alle esportazioni di banane nella Comunit\u00e0 nessuno Stato ACP sar\u00e0 posto in una situazione meno favorevole di quella passata o presente per quanto concerne l'accesso ai mercati e i vantaggi di cui fruisce nei medesimi; \n 2) uno sforzo comune sar\u00e0 intrapreso dagli Stati ACP e dalla Comunit\u00e0 per elaborare e attuare azioni appropriate, in particolare per quanto concerne gli investimenti nelle varie fasi, da quella della produzione al consumo, onde permettere agli Stati ACP, ed in particolare alla Somalia, di aumentare le loro esportazioni di banane sui loro mercati comunitari tradizionali; \n 3) sforzi analoghi saranno intrapresi per consentire agli Stati ACP di stabilirsi in nuovi mercati all'interno della Comunit\u00e0 e di estendervi le loro esportazioni di banane. \n Allo scopo di contribuire al conseguimento di questi obiettivi, viene istituito, immediatamente dopo la firma della Convenzione e senza attendere la creazione delle Istituzioni della medesima, un Gruppo misto permanente incaricato di esaminare costantemente i progressi fatti e di formulare le raccomandazioni che ritenga opportune. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-02-12&atto.codiceRedazionale=076U0011&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T22:49:56.643645"} {"text": "\n\n\nArt. 1\n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\n Veduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Siena, approvato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2831, e successive modificazioni;\n Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n Veduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n Veduta la legge 11 aprile 1953, n. 312;\n Veduto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;\n Vedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n Riconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Siena e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;\n Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale;\n Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\n Decreta:\n\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 di Siena, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\n Nell'art. 45, relativo al corso di laurea in lettere, all'elenco degli insegnamenti complementari sono aggiunti i seguenti nuovi insegnamenti:\n critica del testo;\n drammaturgia classica;\n metrica greca e latina;\n letteratura austriaca;\n archeologia del paleolitico;\n preistoria dell'Europa;\n paleografia greca e latina;\n metodologia e tecnica dello scavo;\n metodologia della conservazione e del restauro degli oggetti mobili.\n Nell'art. 47, relativo al corso di laurea in filosofia, all'elenco degli insegnamenti complementari sono aggiunti i seguenti nuovi insegnamenti:\n storia delle istituzioni educative;\n didattica della filosofia;\n storia del pensiero scientifico;\n filosofia della politica;\n storia della filosofia moderna e contemporanea;\n storia della cultura materiale;\n sociologia della conoscenza;\n storia della logica.\n Nell'art. 49, relativo al corso di laurea in storia, indirizzo antico, all'elenco degli insegnamenti complementari sono aggiunti i seguenti nuovi insegnamenti:\n metodologia e tecnica dello scavo;\n storia dell'archeologia;\n archeologia;\n archeologia tardo-antica.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 28 giugno 1986\nCOSSIGA\nFALCUCCI, Ministro della pubblica istruzione\nVisto, il Guardasigilli: ROGNONI\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 30 dicembre 1986\nRegistro n. 90 Istruzione, foglio n. 225\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-01-12&atto.codiceRedazionale=086U0946&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T17:02:59.252719"} {"text": "\n\n\n Articolo 52 \n\n La Conferenza parlamentare dell'Associazione si riunisce una volta all'anno. Essa \u00e8 composta, su base paritetica, di membri del Parlamento Europeo e di membri dei Parlamenti degli Stati associati. \n Il Consiglio di Associazione presenta ogni anno alla Conferenza parlamentare una relazione sull'attivit\u00e0 svolta. \n La Conferenza parlamentare pu\u00f2 votare risoluzioni sulle materie concernenti l'Associazione, designa il presidente e l'ufficio di presidenza e adotta il proprio regolamento interno. \n La Conferenza parlamentare \u00e8 preparata da una Commissione paritetica. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-12-28&atto.codiceRedazionale=070U1048&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T10:35:31.983572"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n(Sospensione dell'esecuzione delle sentenze in sede di revocazione e d'opposizione di terzo)\n\n\n\n Il testo degli articoli 401 e 407 del Codice di procedura civile \u00e8 sostituito dal seguente: \n \"Art. 401 (Sospensione dell'esecuzione). - Il giudice della revocazione pu\u00f2 pronunciare, su istanza di parte inserita nell'atto di citazione, l'ordinanza prevista nell'art. 373, con lo stesso procedimento in camera di consiglio ivi stabilito\". \n \"Art. 407 (Sospensione dell'esecuzione). - Il giudice dell'opposizione pu\u00f2 pronunciare, su istanza di parte inserita nell'atto di citazione, l'ordinanza prevista nell'art. 373, con lo stesso procedimento in camera di consiglio ivi stabilito\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-11-02&atto.codiceRedazionale=050U0857&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T21:09:39.644451"} {"text": "\n\n\nArt. 28\n Disposizione di coordinamento\n\n\n1. Al titolo II della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo l'articolo 78-ter \u00e8 inserito il seguente capo:\n\n \u00abCapo I-ter\n\n Diritti audiovisivi sportivi\n Art. 78-quater.\n Ai diritti audiovisivi sportivi di cui alla legge 19 luglio 2007, n. 106, e relativi decreti legislativi attuativi si applicano le disposizioni della presente legge, in quanto compatibili.\u00bb.\n\n\n\n Nota all'art. 28:\n - Per i riferimenti alla legge n. 633 del 1941, si veda la nota all'art. 4.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-02-01&atto.codiceRedazionale=008G0019&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T15:10:39.020448"} {"text": "\n\n\n Articolo 71 \n\n 1. Una parte pu\u00f2 differire l'adempimento dei suoi obblighi ove sia manifesto, dopo la conclusione del contratto, che l'altra parte non adempir\u00e0 ad una parte essenziale dei suoi obblighi a causa: \n a) di una grave insufficienza della capacit\u00e0 di adempimento di detta parte o della sua solvibilit\u00e0; o \n b) del modo con cui si prepara a dare esecuzione o esegue il contratto. \n 2. Se il venditore ha gi\u00e0 spedito le merci quando si manifestano le ragioni previste al paragrafo precedente, pu\u00f2 opporsi a che le merci siano consegnate all'acquirente, anche se questi \u00e8 in possesso di un documento che gli d\u00e0 diritto ad ottenerle. Il presente paragrafo riguarda solo i diritti rispettivi del venditore e dell'acquirente sulle merci. \n 3. La parte che differisce l'esecuzione, prima o dopo la spedizione delle merci, deve immediatamente inviare una notifica in tal senso all'altra parte, e deve procedere all'esecuzione se l'altra parte d\u00e0 assicurazioni sufficienti per un buon adempimento dei suoi obblighi. \n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-12-27&atto.codiceRedazionale=085U0765&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T21:28:44.837661"} {"text": "\n\n\nArt. 96-quinquies\n Liquidazione ordinaria\n\n\n1. Le banche informano tempestivamente la Banca d'Italia del verificarsi di una causa di scioglimento della societ\u00e0. La Banca d'Italia accerta la sussistenza dei presupposti per un regolare svolgimento della procedura di liquidazione. \n\n\n\n2. Non si pu\u00f2 dar corso all'iscrizione nel registro delle imprese degli atti che deliberano o dichiarano lo scioglimento della societ\u00e0 se non consti l'accertamento di cui al comma 1. \n\n\n\n3. L'iscrizione di cui al comma 2 comporta la decadenza dall'autorizzazione all'attivit\u00e0 bancaria ((a decorrere dal termine fissato dalla Banca d'Italia nell'accertamento di cui al comma 1)).\nLa decadenza non impedisce, previa autorizzazione della Banca d'Italia, la prosecuzione di attivit\u00e0 ai sensi dell'articolo 2487 del codice civile. \n\n\n\n4. Nei confronti della societ\u00e0 in liquidazione restano fermi i poteri delle autorit\u00e0 creditizie previsti nel presente decreto. \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-09-30&atto.codiceRedazionale=093G0428&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T13:22:19.208923"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Per la determinazione dell'inizio del periodo di gravidanza ai fini previsti dall'art. 2, secondo comma, della legge, si presume che il concepimento sia avvenuto 300 giorni prima della data del parto, indicata nel certificato medico di cui al successivo art. 14.\n Il termine di 90 giorni fissato per la presentazione della certificazione decorre dal giorno successivo a quello nel quale si \u00e8 determinata la cessazione effettiva del rapporto di lavoro.\n La mancata prestazione di lavoro durante il periodo di tempo intercorrente tra la data di cessazione effettiva del rapporto di lavoro e la presentazione della certificazione non d\u00e0 luogo a retribuzione. Il periodo stesso \u00e8 tuttavia computato nell'anzianit\u00e0 di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilit\u00e0, o gratifica natalizia.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1977-03-16&atto.codiceRedazionale=076U1026&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-15T19:31:59.282754"} {"text": "\n\n\n Art. 243 \n\n\n((PROVVEDIMENTO SOPPRESSO DALLA L. 14 AGOSTO 1982, N. 590))\n((38))\n\n\n\n\n-----------------\n\n\n\n\n\nAGGIORNAMENTO (38)\nLa L. 14 agosto 1982, n. 590, ha disposto (con l'art. 5) che a\ndecorrere dall'anno accademico 1982-1983 \u00e8 soppressa la libera Universit\u00e0 degli studi \"G. D'Annunzio\".\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1965-08-31&atto.codiceRedazionale=065U1007&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T16:14:37.276523"} {"text": "\n\n\n Art. 36. \n\n\n LICENZIAMENTO PER MANCANZE \n\n\n Il licenziamento con immediata rescissione del rapporto di lavoro pu\u00f2 essere inflitto: \n\n\n1\u00b0 con la perdita dell'indennit\u00e0 di preavviso ma non delle altre indennit\u00e0. \n\n\n In tale provvedimento incorre l'impiegato che commetta gravi infrazioni alla disciplina ed alla diligenza nel lavoro. In via esemplificativa ricadono sotto questo provvedimento le seguenti infrazioni: \n a) assenze ingiustificate prolungate oltre cinque giorni consecutivi o le assenze ripetute per cinque volte in un anno nei giorni seguenti ai festivi o seguenti alle ferie; \n b) recidiva al divieto di fumare di cui al punto d) dell'art. 35, semprech\u00e8 la infrazione non costituisca pregiudizio gravemente colposo al verificarsi di incidenti; \n c) condanna ad una pena detentiva comminata all'impiegato con sentenza passata in giudicato, per azione commessa non in connessione con lo svolgimento del rapporto di lavoro; \n d) abbandono del posto di lavoro che implichi pregiudizio alla incolumit\u00e0 delle persone od alla sicurezza degli impianti; o comunque compimento di azione che implichi gli stessi pregiudizi; \n e) gravi guasti provocati per negligenza al materiale della azienda; \n f) diverbio litigioso seguito da vie di fatto avvenuto nel recinto dello stabilimento e che rechi grave perturbamento alla vita aziendale; \n g) recidiva nella mancanza di cui al punto c) dell'art. 35 semprech\u00e8 non si riscontri nella mancanza stessa il dolo; \n h) trascuratezza nell'adempimento a gli obblighi contrattuali o di regolamento interno, quando sia stato gi\u00e0 comminato il provvedimento disciplinare di cui all'art. 35. \n\n\n2\u00b0 senza preavviso e senza indennit\u00e0 di licenziamento. \n\n\n In tale provvedimento incorre l'impiegato che provochi all'azienda grave documento morale e materiale, che compia azioni delittuose in connessione con lo svolgimento del rapporto di lavoro. \n\n\n In via esemplificativa ricadono sotto questo provvedimento le seguenti infrazioni: \n a) inosservanza al divieto di fumare quando tale infrazione sia gravemente colposa perch\u00e9 suscettibile di provocare incidenti alle persone, agli impianti, ai materiali; \n b) furto o danneggiamento volontario al materiale dell'azienda; \n c) trafugamento di schede, di disegni di macchine, di utensili comunque di materiale illustrativo, di brevetti e procedimenti di lavorazione ed equivalenti violazioni del segreto di ufficio; \n d) insubordinazione verso i superiori accompagnata con atti delittuosi; \n e) recidiva nella colpa di cui al punto c) dell'articolo precedente qualora vi sia dolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-11-08&atto.codiceRedazionale=060U1262&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T00:24:01.731907"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO 30. \n (Denuncia) \n\n La presente Convenzione rimarr\u00e0 in vigore sino alla denuncia da parte di uno degli Stati contraenti. Ciascuno Stato contraente pu\u00f2 denunciare la Convenzione per via diplomatica, non prima che siano trascorsi 5 anni dalla sua entrata in vigore, notificandone la cessazione almeno sei mesi prima della fine dell'anno solare. In questo caso, la Convenzione cesser\u00e0 di avere effetto: \n a) in Nuova Zelanda - con riferimento ai redditi imponibili per gli anni di reddito che iniziano il, o successivamente al 1 aprile dell'anno solare immediatamente successivo a quello della denuncia; \n b) in Italia - con riferimento ai redditi imponibili per i periodi d'imposta che iniziano il, o successivamente al 1 gennaio dell'anno solare immediatamente successivo a quello della denuncia. \n\n In fede di che i sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno firmato la presente Convenzione. \n\n Fatta a Roma il 6 dicembre 1979 in duplice esemplare in lingua italiana ed inglese, entrambi i testi facenti egualmente fede. \n\n\n\n Per il Governo Per il Governo\ndella Repubblica italiana della Nuova Zelanda\n FRANCO REVIGLIO B E TALBOYS\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1982-08-16&atto.codiceRedazionale=082U0566&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T12:59:03.047787"} {"text": "\n\n\nArt. 7\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DALLA L. 12 DICEMBRE 2016, N. 238))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-26&atto.codiceRedazionale=010G0082&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T07:06:34.487909"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n1. L'articolo 12 delle disposizioni preliminari alla tariffa dei dazi doganali d'importazione, approvata con decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 12. - 1. Salvo quanto previsto dal regolamento (CEE) 918/83 del Consiglio, del 28 marzo 1983, e senza pregiudizio delle maggiori facilitazioni stabilite dagli accordi internazionali, \u00e8 concessa l'importazione definitiva in esenzione dai diritti di confine, diversi da quelli contemplati dal suddetto regolamento, delle merci per le quali risultano soddisfatte le medesime condizioni prescritte, per la franchigia daziaria, dal regolamento stesso.\n 2. Non sono soggette all'imposta sul valore aggiunto le importazioni di merci per le quali l'esenzione dal predetto tributo \u00e8 disposta, con carattere di obbligatoriet\u00e0, dalle direttive del Consiglio delle Comunit\u00e0 europee adottate in materia di armonizzazione delle disposizioni riguardanti la franchigia dalle imposte sulla cifra di affari riscosse all'importazione nel traffico internazionale dei viaggiatori, ovvero le franchigie applicabili all'importazione delle merci oggetto di piccole spedizioni a carattere non commerciale, o quelle applicabili alle importazioni de- finitive di beni personali di privati provenienti da uno Stato membro, nonch\u00e9 dalle direttive del Consiglio delle Comunit\u00e0 europee adottate in materia di determinazione del campo di applicazione dell'articolo 14, paragrafo 1, lettera d), della direttiva 77/388/CEE del Consiglio, del 17 maggio 1977.\".\n\n\n\n2. L'articolo 14 delle disposizioni preliminari alla tariffa dei dazi doganali d'importazione, approvata con decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723, \u00e8 sostituito dal seguente:\n \"Art. 14. - 1. Con regolamenti approvati con decreti del Ministro delle finanze, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite, in conformit\u00e0 alle disposizioni comunitarie, condizioni, modalit\u00e0 e formalit\u00e0 per l'ammissione alle franchigie dai diritti doganali previste dall'articolo 12 e dal regolamento (CEE) n. 918/83 del Consiglio, del 28 marzo 1983.\n 2. Con successivi regolamenti, approvati con decreti del Ministro delle finanze, sono disposti gli ulteriori adeguamenti alle disposizioni comunitarie.\".\n\n\n\n3. I regolamenti di cui al comma 1 dell'articolo 14 delle disposizioni preliminari alla tariffa dei dazi doganali d'importazione, approvata con decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723, come sostituito dal comma 2 del presente articolo, devono essere adottati entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.\n\n\n\n4. L'articolo 12 delle disposizioni preliminari alla tariffa dei dazi doganali d'importazione, approvata con decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723, come sostituito dal comma 1 del presente articolo, ha effetto dal giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei regolamenti di cui al comma 1 dell'articolo 14 delle citate disposizioni preliminari, come sostituito dal comma 2 del presente articolo. Dalla stessa data \u00e8 abrogato l'articolo 266 del testo unico delle disposizioni legis- lative in materia doganale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43.\n\n\n\nLa presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.\n Data a Roma, add\u00ec 26 novembre 1992\nSCALFARO\nAMATO, Presidente del Consiglio dei Ministri\nGORIA, Ministro delle finanze\nVisto, il Guardasigilli: MARTELLI\n N O T E\n AVVERTENZA:\n Il testo delle note qui pubblicato \u00e8 stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali \u00e8 operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.\n Note all'art. 1:\n - Il D.P.R. n. 723/1965 approva la nuova tariffa dei dazi doganali di importazione.\n - Il regolamento (CEE) n. 918/83, relativo alla fissazione del regime comunitario delle franchigie doganali, \u00e8 pubblicato nella \"Gazzetta Ufficiale\" delle Comunit\u00e0 europee n. L 105 del 23 aprile 1983.\n - Il testo dell'art. 14 (Esenzioni all'importazione), paragrafo 1, della sesta direttiva CEE n. 77/388 (in \"Gazzetta Ufficiale\" delle Comunit\u00e0 europee n. L 145 del 13 giugno 1977), in materia di armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri - Sistema comune di imposta sul valore aggiunto: base imponibile uniforme, \u00e8 il seguente:\n \"1) Ferme restando le altre disposizioni comunitarie, gli Stati membri esentano, alle condizioni da essi stabilite per assicurare la corretta e semplice applicazione delle esenzioni previste in appresso e per prevenire ogni possibile frode, evasione ed abuso:\n a) le importazioni definitive di beni la cui fornitura da parte di soggetti passivi \u00e8 comunque esente all'interno del Paese;\n b) le importazioni di beni che costituiscono oggetto di una dichiarazione di assoggettamento a un regime di transito;\n c) le importazioni di beni che costituiscono oggetto di una dichiarazione di assoggettamento a un regime doganale di ammissione temporanea, che beneficiano per questo motivo dell'esenzione dai dazi doganali o che potrebbero beneficiarne se fossero importati da un Paese terzo;\n d) le importazioni definitive di beni che fruiscono di una franchigia doganale diversa da quella prevista nella \"tariffa doganale comune\" o che potrebbero fruirne se fossero importati da un Paese terzo. Tuttavia, gli Stati membri hanno la facolt\u00e0 di non accordare l'esenzione se la sua concessione rischia di compromettere gravemente le condizioni di concorrenza sul mercato interno;\n e) la reimportazione di beni nello Stato in cui sono stati esportati, da parte di colui che li ha esportati, semprech\u00e8 essi fruiscano della franchigia doganale e possano fruirne se importati da un Paese terzo;\n f) la reimportazione da parte dell'esportatore o da parte di un terzo per conto del medesimo di beni mobili materiali che siano stati oggetto in un altro Stato membro, di una lavorazione che \u00e8 stata assoggettata all'imposta senza diritto a deduzione o a rimborso;\n g) le importazioni di beni:\n - effettuate nel quadro delle relazioni diplomatiche e consolari, che beneficiano di una franchigia doganale e che potrebbero beneficiarne se provenissero da un Paese terzo;\n - effettuate dalle organizzazioni internazionali riconosciute come tali dalle autorit\u00e0 pubbliche del Paese che le ospita nonch\u00e9 dai membri di esse, nei limiti ed alle condizioni stabilite dalle convezioni internazionali che istituiscono dette organizzazioni o dagli accordi di sede;\n - effettuate negli Stati membri che fanno parte del trattato dell'Atlantico del Nord dalle forze armate degli altri Stati che fanno parte di tale trattato, per l'uso di tali forze o del personale civile che le accompagna o per l'approvvigionamento delle relative mense nella misura in cui tali forze sono destinate allo sforzo comune di difesa;\n h) le importazioni nei porti, effettuate dalle imprese di pesca marittima, dei prodotti della pesca allo stato naturale e dopo le operazioni di conservazione ai fini della commercializzazione, ma prima di qualsiasi consegna;\n i) le prestazioni di servizi connesse con l'importazione di beni ed il cui valore \u00e8 compreso nella base imponibile, secondo l'art. 11, punto B, paragrafo 3, lettera b);\n j) le importazioni d'oro effettuate dalle banche centrali\".\n - Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988 (Disciplina dell'attivit\u00e0 di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) prevede che con decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit\u00e0 sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi\u00f9 Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessit\u00e0 di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo.\n Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione. Il comma 4 dello stesso articolo stabilisce che gli anzidetti regolamenti debbano recare la denominazione di \"regolamento\", siano adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.\n L'art. 266 del testo unico delle disposizioni legisla- tive in materia doganale, approvato con D.P.R. n. 43/1973, abrogato dalla presente legge, era cos\u00ec formulato:\n \"Art. 266 (Provviste di bordo dei veicoli stradali a motore). - Agli effetti doganali costituiscono provviste di bordo dei veicoli stradali a motore i combustibili, i carburanti ed i lubrificanti occorrenti durante il viaggio per assicurare l'alimentazione del motore medesimo e delle apparecchiature del veicolo.\n Le provviste estere esistenti sui veicoli stradali a motore italiani e stranieri all'atto dell'arrivo nel territorio doganale, semprech\u00e8 siano contenute nei normali serbatoi direttamente collegati con gli organi da alimentare, possono essere consumate in esenzione da diritti doganali, fino ad esaurimento, durante il successivo percorso nel territorio medesimo per le esigenze del veicolo\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-12-16&atto.codiceRedazionale=092G0513&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T20:29:15.874660"} {"text": "\n\n\n Allegato 3 \n\n PROGRAMMA D'ESAME \n PER IL CERTIFICATO LONG RANGE (LRC) \n PER IL SERVIZIO MOBILE \n MARITTIMO PER LE NAVI NON SOLAS \n\n Il certificato \u00abLong Range\u00bb per operatore radio di bordo viene rilasciato ai candidati che abbiano dato prova di possedere le cognizioni tecniche e le attitudini professionali appresso specificate. \n\nA. Conoscenza generale delle radio comunicazioni nel servizio mobile marittimo e servizio satellite mobile marittimo \n A1. Principi generali e caratteristiche di base \n A2. Panoramica della struttura del sistema GMDSS \n A3. Search and Rescue (SAR) \n A4. Sistema di avvisi di Sicurezza nel Servizio Mobile Marittimo (MSI) \n\nB. Conoscenza pratica e abilit\u00e0 all'uso dell'equipaggiamento radio B1. Impianto radio VHF \n B2. Impianto radio MF/HF \n B3. Chiamata digitale selettiva (DSC) \n B4. Antenne, interfacciamento e fonti di alimentazione \n\nC. Procedure e funzionamento pratico dei sottosistemi \n C1. Procedure di comunicazione DSC di distress, urgency e safety per VHF, MF e HF \n C2. Protezione delle frequenze di distress nelle bande VHF, MF e HF \n C3. Procedure e funzionamento pratico del Servizio Mobile Marittimo via Satellite \n C4. Apparati per: allarme, Comunicazioni di soccorso e Localizzazioni \n\nD. Procedure radiotelefoniche \n D1. Possibilit\u00e0 di scambiare comunicazioni relative alla sicurezza della vita in mare \n D2. Conoscenze delle norme per le comunicazioni; procedure obbligatorie e loro pratica attuazione \n D3. Conoscenza pratica e teorica delle procedure per le comunicazioni ordinarie \n\nA. Conoscenza generale delle radio comunicazioni nel servizio mobile marittimo e servizio mobile satellitare \n\n A1. I principi generali e le caratteristiche di base \n 1.1. Tipi di comunicazione \n - comunicazioni di distress, urgency, safety e safety \n - corrispondenza pubblica \n - servizio di operazioni portuali \n - servizio di movimento delle navi \n - comunicazioni tra navi \n - comunicazioni a bordo \n - comunicazioni SAR (Search and Rescue) \n 1.2. Tipi di stazioni \n - stazioni di nave \n - stazioni costiere \n - centro di coordinamento del salvataggio (RCC) \n - ploti, VTS, stazioni portuali \n - stazioni di aeromobile \n - Land Earth Stations (LES) \n - stazioni di coordinamento di rete (NCS) \n - Ship Earth Stations (SES) \n 1.3. Conoscenza generale delle frequenze radio e bande di frequenza \n - il concetto di frequenza \n - frequenza e lunghezza d'onda \n - l'unit\u00e0 di frequenza Hz, kHz, MHz, GHz \n - la suddivisione della parte pi\u00f9 significativa dello spettro radio: VHF, MF e HF \n - propagazione delle onde radio in MF, HF e VHF \n 1.4. Allocazione delle frequenze e il loro utilizzo \n - l'uso delle frequenze VHF, MF e HF nel servizio mobile marittimo \n - modalit\u00e0 di comunicazione e classi di emissione \n - denominazioni ufficiali delle emissioni (ad esempio F1B, J3E, H3E) \n - altre denominazioni di emissioni (ad esempio TLX, SSB, AM, FM, ecc) \n - il concetto di canale radio: simplex, semi-duplex e duplex; frequenze appaiate e spaiate \n - piani di frequenza e sistemi di canalizzazione nelle bande mobili marittime \n - Frequenze di distress e safety \n - Le frequenze di chiamata \n - Comunicazioni tra navi \n - Operazioni portuali e movimento della nave \n - Corrispondenza pubblica \n - Allocazioni nazionali di frequenze \n 1.5. Servizio Mobile Marittimo via Satellite \n - sistemi e Servizi \n - Inmarsat \n - Cospas-Sarsat \n - Inmarsat EGC / SafetyNet \n - Telefonia \n - Telex \n - Facsimile \n - Dati \n A2. Panoramica della struttura del sistema GMDSS \n 2.1. Descrizione generale del sistema \n - struttura \n - diagramma a blocchi \n A3. Search and rescue (SAR) \n 3.1. Regioni SAR \n 3.2. Il ruolo dei centri di Search and rescue \n 3.3. Organizzazione Internazionale del Sistema SAR \n 3.4. Comunicazioni SAR comprese le \u00abon-scene communications\u00bb \n A4. Sistema di avvisi di Sicurezza nel Servizio Mobile Marittimo (MSI) \n 4.1. Il sistema NAVTEX \n - scopo e funzioni, comprese le funzioni di distress e di safety - formato del messaggio (identificazione stazione, tipo di messaggio, numero del messaggio) \n - selezione delle stazioni e tipo di messaggio \n - i messaggi che non possono essere respinti \n 4.2. Sistema Inmarsat (EGC) \n - pre-programmazione di una stazione satellitare di nave per la ricezione del messaggio EGC \n - modalit\u00e0 operativa di selezione per la ricezione EGC \n\nB. Conoscenza pratica e abilit\u00e0 all'uso dell'equipaggiamento radio \n B1. Impianto radio VHF \n 1.1. Canali radiotelefonici \n - selezione e controllo dei canali \n - Dual watch \n 1.2. Operazioni e controlli di base \n - accensione e spegnimento \n - uso del PTT \n - selezione del livello di potenza d'uscita \n - controllo del volume \n - controllo dello Squelch \n - controllo della luminosit\u00e0 (dimmer) \n 1.3. Radiotelefono portatile VHF \n - specifiche \n B2. Impianto radio MF/HF \n 2.1. Frequenze, canali e criteri di selezione \n 2.2. Controlli tipici e utilizzo \n - controllo On/Off \n - selezione frequenza RX \n - selezione frequenza TX \n - selezione del numero di canale ITU \n - sistema di sintonia automatico del trasmettitore \n - selezione della classe di emissione \n - utilizzo di controllo del volume e squelch \n - utilizzo del \u00abclarifier\u00bb o della sintonia fine RX \n - controllo di guadagno in RF \n - utilizzo del controllo automatico di guadagno \n - selezione della potenza di trasmissione \n B3. Chiamata digitale selettiva (DSC) \n 3.1. Categoria di chiamata, priorit\u00e0 e definizioni \n - distress \n - urgency \n - safety \n - routine \n 3.2. Tipi di chiamata \n - chiamata di distress \n - chiamata a tutte le navi \n - chiamata ad una singola stazione \n - chiamata nell'ambito di un'area geografica \n 3.3. Chiamata con il sistema della numerazione MMSI \n - identificazione della nazionalit\u00e0 (MID) \n - numerazione della chiamata di gruppo \n - numerazione delle stazioni costiere \n - numerazione delle stazioni di navi \n 3.4. Controlli e loro utilizzo \n - pulsante di emergenza \n - designazione di un allarme e visualizzazione \n - aggiornamento automatico e manuale della posizione \n - richiamo dei messaggi ricevuti (file LOG) \n - funzioni e controlli del ricevitore di guardia \n - trasmissione di un allarme di distress su singola frequenza \n - trasmissione di un allarme di distress multi-frequenza \n B4. Antenne, interfacciamento e fonti di alimentazione \n 4.1. Prestazioni delle Antenne e posizionamento \n - accordo e sintonizzatore di antenna \n - manutenzione generale \n - messa a terra \n 4.2. Interfaccia \n - collegamento al sistema di radionavigazione \n 4.3. Fonti di alimentazione \n - connessioni a fonti di energia diverse \n - caratteristiche tecniche e protezioni \n - sicurezza \n - sistema di ricarica delle batterie \n - diversi tipi di batterie e la loro manutenzione \n\nC. Procedure e funzionamento pratico dei sottosistemi \n\n C1. Procedure di comunicazione DSC di distress, urgency e safety per il VHF, MF e HF \n 1.1. Procedure di distress \n - trasmissione di un distress alert \n - ricezione ed accusa di ricevuto da parte di una stazione costiera \n - ricezione di un \u00abdistress relay\u00bb terra-nave \n - trasmissione di una distress alert da una stazione non in distress \n - accusa di ricevuto da parte di una stazione di nave \n - VHF \n - MF/HF \n 1.2. Comunicazioni di urgency e safety tramite apparati con DSC - procedure per le chiamate in DSC di Urgency e Safety \n C2. Protezione delle frequenze di distress nelle bande VHF, MF e HF \n 2.1. Evitare interferenze dannose \n - evitare la trasmissione di falsi allarmi \n - utilizzo dei Canali 16 e 70 \n - utilizzo delle frequenze di distress and safety in MF/HF \n 2.2. Trasmissioni durante il traffico di soccorso \n 2.3. Prevenzione di trasmissioni non autorizzate \n 2.4. Protocolli e procedure di prova \n - verifiche sugli apparati in DSC \n - procedure di prova per chiamate radiotelefoniche \n 2.5. Prevenzione di trasmissioni nei canali di guardia VHF \n 2.6. Procedure di cancellazione in caso di falsa o involontaria trasmissione di un Distress Alert \n C3. Procedure e funzionamento pratico del Servizio Mobile Marittimo via Satellite \n 3.1. Terminale Inmarsat - C \n - componenti \n - inserimento / aggiornamento della posizione \n - utilizzo di una stazione satellitare di Nave Inmarsat-C \n - invio e ricezione di messaggi di testo \n - comunicazioni di soccorso e sicurezza \n - invio di un distress alert \n - invio di un distress priority message \n - servizi di sicurezza codice a 2 digit \n - prevenzione per l'invio di un falso distress alert \n - le procedure di cancellazione di un falso distress alert \n 3.2. Ricevitore Inmarsat EGC (Enhanced Group Call) \n - programmazione di una stazione di nave per la ricezione di un EGC \n - selezione delle aree NAV / MET \n C4. Apparati per: allarme, Comunicazioni di soccorso e Localizzazioni \n 4.1. EPIRB satellitari \n - caratteristiche operative dell'EPIRBs a 406 MHz \n - registrazione e codifica \n - funzionamento, attivazione e collaudo \n - funzione di homing su 121.5 MHz \n - meccanismo di sgancio automatico \n - data di scadenza della batteria \n 4.2.Trasponditore radar di ricerca e salvataggio (SART) \n - copertura di un trasmettitore SART \n - data di scadenza della batteria \n 4.3. VHF portatile per le scialuppe di salvataggio \n - funzionamento \n - area di copertura \n - prestazione della batteria primaria \n\nD. Procedure radiotelefoniche \n\n D1. Possibilit\u00e0 di scambiare comunicazioni relative alla sicurezza della vita in mare \n 1.1. Comunicazioni di distress \n - segnale di distress MAYDAY \n - chiamata di distress \n - messaggio di distress \n - accusa di ricevuto del segnale di distress - MAYDAY \n - traffico di soccorso a seguire \n - controllo del traffico di soccorso \n - silenzio radio MAYDAY e fine del silenzio radio \n - trasmissione di un messaggio di distress da una stazione non essa stessa in distress \n - MAYDAY relay \n 1.2. Comunicazioni urgency \n - segnale di urgency PAN-PAN \n - chiamata Urgency \n - messaggio di Urgency \n - Radiomedical \n 1.3. Comunicazioni di safety \n - segnale di safety SECURITE \n - chiamata di safety \n - messaggio di safety \n 1.4. Conoscenza dell'esistenza e l'uso del Vocabolario delle Frasi Marine di Comunicazione Standard IMO \n - Frasi inglesi \n 1.5. Alfabeto fonetico \n D2. Conoscenze delle norme per le comunicazioni; procedure obbligatorie e loro pratica attuazione \n 2.1. Uso di documenti e pubblicazioni obbligatorie \n - lista delle stazioni costiere e stazioni di servizio speciali, cartacea ed elettronica \n - lista delle stazioni di nave e di Assegnazione di MMSI \n - manuale per l'uso del Servizio mobile marittimo e Mobile Marittimo via satellite \n - manuali nazionali \n 2.2. Tenuta del registro di bordo \n 2.3. Conoscenza dei regolamenti e degli accordi che governano il servizio mobile marittimo e il servizio mobile marittimo da satellite \n - certificati di Operatore Radio \n - licenza di una Stazione Nave \n - tenuta dei registri radio \n - segretezza della corrispondenza \n - trasmissioni vietate \n - il servizio di guardia \n D3. Conoscenza pratica e teorica delle procedure per le comunicazioni ordinarie \n 3.1. Scelta dei metodi di comunicazione generale in diverse situazioni \n 3.2. Liste di traffico \n 3.3. Chiamata radiotelefonica \n - traffico di routine \n - uso dei segnali di chiamata \n - comunicazioni su canali Nave-Nave, operazioni portuali e movimento della nave \n - le chiamate senza risposta e chiamate incomprensibili \n 3.4. corrispondenza pubblica e chiamate in radiotelefonia \n - come chiamare una stazione costiera \n - chiamata alle navi da parte di una stazione costiera \n 3.5. Tariffe di traffico \n - sistema di tariffazione Inmarsat \n - sistema di tariffazione internazionale \n - codice AAIC \n - il significato di tassa di linea (LL), di tassa costiera (CC) - tipi di valuta usata nella tassazione internazionale \n 3.6. Geografia mondiale con le principali rotte marittime e le connesse vie di comunicazione \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-12-06&atto.codiceRedazionale=18G00160&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T13:12:31.039358"} {"text": "\n\n\nArt. 20\nCorpo valdostano dei vigili del fuoco e Corpo permanente dei vigili del fuoco delle Province autonome di Trento e di Bolzano\n\n\n1. Fermo restando quanto disposto all'articolo 1 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, le norme di cui al presente decreto sono applicabili anche al Corpo valdostano dei vigili del fuoco e ai Corpi permanenti dei vigili del fuoco delle Province autonome di Trento e Bolzano, compatibilmente con gli statuti speciali e le relative norme di attuazione, fino a quando la materia non sar\u00e0 disciplinata dalla Regione Valle d'Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano. \n\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Roma, 21 agosto 2019 \n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\nRoma, 21 agosto 2019 Il Ministro dell'interno Salvini Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Di Maio Il Ministro della salute Grillo Il Ministro per la pubblica amministrazione Bongiorno\nVisto, il Guardasigilli: Bonafede Registrato alla Corte dei conti il 15 ottobre 2019\nUfficio controllo atti Ministeri interno e difesa, reg.ne succ. n. 2482\n Note all'art. 20: \n - Si riporta il testo dell'art. 1 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (per la rubrica v. nelle note alle premesse): \n \u00abArt. 1 (Finalit\u00e0). - 1. Le disposizioni contenute nel presente decreto legislativo costituiscono attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo. Il presente decreto legislativo persegue le finalit\u00e0 di cui al presente comma nel rispetto delle normative comunitarie e delle convenzioni internazionali in materia, nonch\u00e9 in conformit\u00e0 all'art. 117 della Costituzione e agli statuti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, e alle relative norme di attuazione, garantendo l'uniformit\u00e0 della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di et\u00e0 e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati. \n 2. In relazione a quanto disposto dall'art. 117, quinto comma, della Costituzione e dall'art. 16, comma 3, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, le disposizioni del presente decreto legislativo, riguardanti ambiti di competenza legislativa delle regioni e province autonome, si applicano, nell'esercizio del potere sostitutivo dello Stato e con carattere di cedevolezza, nelle regioni e nelle province autonome nelle quali ancora non sia stata adottata la normativa regionale e provinciale e perdono comunque efficacia dalla data di entrata in vigore di quest'ultima, fermi restando i principi fondamentali ai sensi dell'art. 117, terzo comma, della Costituzione. \n 3. Gli atti, i provvedimenti e gli adempimenti attuativi del presente decreto sono effettuati nel rispetto dei principi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-10-30&atto.codiceRedazionale=19G00133&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T10:08:45.203585"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n994. Decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 1960, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuta la personalit\u00e0 giuridica della Chiesa Santuario di Maria SS.ma della Libera, in Pratola Peligna (L'Aquila).\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 9 settembre 1960\n Atti del Governo, registro n. 129, foglio n. 41. - VILLA\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1960-09-17&atto.codiceRedazionale=060U0994&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T01:15:34.033996"} {"text": "\n\n\n Articolo 85 \n\n 1. Fatto salvo l'articolo 84, paragrafo 4, nel caso in cui l'esame dell'evoluzione degli scambi intracomunitari riveli un aumento significativo delle importazioni realizzate e prevedibili e se questa situazione porta a raggiungere o a superare il massimale indicativo di importazione del prodotto per la campagna di commercializzazione in corso o per una parte di questa, la Commissione, a richiesta di uno stato membro o di sua iniziativa, decide secondo una procedura d'urgenza: \n - le misure conservative che sono necessarie e che si applicano fino all'entrata in vigore delle misure definitive di cui al paragrafo 3, \n - la convocazione del comitato di gestione del settore interessato, in vista dell'esame delle misure appropriate. \n 2. Qualora la situazione di cui al paragrafo 1 causasse una perturbazione grave dei mercati, uno stato membro pu\u00f2 chiedere alla Commissione di prendere immediatamente le misure conservative di cui in tale paragrafo. A tale scopo la Commissione adotta una decisione entro ventiquattro ore dal momento della ricezione della richiesta. \n Se la decisione della Commissione non \u00e8 adottata entro tale termine, lo stato membro richiedente pu\u00f2 prendere le misure conservative che sono immediatamente comunicate alla Commissione. \n Queste misure rimangono applicabili fino alla decisione della Commissione sulla richiesta di cui al primo comma. \n 3. Le misure definitive sono adottate al pi\u00f9 presto secondo la procedura prevista dall'articolo 38 del regolamento n. 136/66/CEE o, secondo i casi, dagli articoli corrispondenti degli altri regolamenti relativi all'organizzazione comune dei mercati agricoli. \n Queste misure possono, tra l'altro, comprendere: \n a) la revisione del massimale indicativo, se il mercato interessato non ha subito perturbazioni significative a seguito dello sviluppo delle importazioni; \n b) in funzione della gravit\u00e0 della situazione, valutata in base, tra l'altro, all'evoluzione dei prezzi di mercato e ai quantitativi oggetto degli scambi, la limitazione o la sospensione delle importazioni sul mercato della Comunit\u00e0 nella sua composizione attuale o sul mercato spagnolo. \n Le misure di cui alla lettera b) possono essere prese soltanto nella misura e per la durata strettamente necessarie per porre fine alla perturbazione. Per quanto concerne la Comunit\u00e0, nella sua composizione attuale, queste misure possono essere limitate alle importazioni a destinazione di talune sue regioni, a condizione che comprendano appropriate disposizioni che permettano di evitare deviazioni di traffico. \n 4. L'applicazione dell'MCS non pu\u00f2 in nessun caso avere l'effetto di trattare i prodotti in provenienza dalla Spagna o dalla Comunit\u00e0 nella sua composizione attuale in maniera meno favorevole di quelli, smerciati nelle regioni interessate, in provenienza dai paesi terzi che beneficiano della clausola della nazione pi\u00f9 favorita. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1985-12-28&atto.codiceRedazionale=085U0775&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T21:21:57.881095"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n Categorie di documenti inaccessibili per motivi\n di riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese\n\n\n\n\n1. In relazione all'esigenza di salvaguardare la riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese, garantendo ai medesimi la visione degli atti relativi ai procedimenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro interessi giuridici, sono sottratte all'accesso le seguenti categorie di documenti:\n\na) documenti attinenti a giudizi o valutazioni, rapporti informativi, nonch\u00e9 note caratteristiche relative al personale dipendente, nei limiti in cui contengano notizie riservate ai sensi dell'articolo 8, comma 5, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352;\n\nb) documentazione attinente alle selezioni psicoattitudinali, accertamenti medi ci ed atti relativi alla salute delle persone;\n\nc) documentazione attinente alle procedure di valutazione ed al conferimento delle qualifiche, fino all'adozione del relativo provvedimento;\n\nd) documentazione caratteristica, matricolare e concernente situazioni private del dipendente;\n\ne) documentazione attinente a procedimenti penali e disciplinari, ad accertamenti ed inchieste di natura ispettiva, in pendenza dei relativi procedimenti;\n\nf) documentazione attinente ai provvedimenti di dispensa dal servizio, in pendenza del relativo procedimento;\n\ng) rapporti alla procura generale ed alle procure regionali della Corte dei conti e richieste o relazioni di dette procure, ove siano nominalmente individuati soggetti per i quali si configura la sussistenza di responsabilit\u00e0 amministrative, contabili e penali, in pendenza dei relativi procedimenti;\n\nh) atti di promovimento di azioni di responsabilit\u00e0 di fronte alla procura generale ed alle procure regionali della Corte dei conti nonch\u00e9 alle competenti autorit\u00e0 giudiziarie, in pendenza dei relativi procedimenti;\n\ni) documenti concernenti la concessione del nulla osta di sicurezza, fatta eccezione per quelli compresi nella categoria di cui alla lettera a) dell'articolo 2;\n\nl) documenti concernenti il rilascio di certificazioni di sicurezza e nulla osta di segretezza relativi a strutture aziendali, persone giuridiche, ditte e gruppi economici, fatta eccezione per quelli compresi nella categoria di cui alla lettera a) dell'articolo 2;\n\nm) documenti relativi alle procedure di certificazione ed omologazione di macchine, sistemi cifranti, apparecchiature e dispositivi speciali per l'elaborazione automatica dei dati, ai fini dell'abilitazione al trattamento di informazioni classificate, fatta eccezione per quelli compresi nella categoria di cui alla lettera a) dell'articolo 2;\n\nn) documenti relativi alle procedure di rilascio della certificazione ed omologazione dei centri per la elaborazione automatica dei dati classificati, dei centri comunicazioni classificate e dei centri Cifra, fatta eccezione per quelli compresi nella categoria di cui alla lettera a) dell'articolo 2.\n\n\n\n\n Nota all'art. 3:\n - Per il testo dell'art. 8, comma 5, lettera d), del D.P.R. 27 giugno 1992, n. 352, si veda in nota alle premesse.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-08-24&atto.codiceRedazionale=099G0203&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T12:39:05.184943"} {"text": "\n\n\nArt. 38\n Misure di sostegno al sistema delle fiere\n\n\n1. La dotazione del fondo di cui all'articolo 72, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, \u00e8 incrementata di euro 150 milioni per l'anno 2021, per le finalit\u00e0 di cui all'articolo 91, comma 3, secondo periodo, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126. \n\n\n\n2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 150 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede ai sensi dell'articolo 42. \n\n\n\n3. Nello stato di previsione del Ministero del turismo \u00e8 istituito un fondo con una dotazione pari a 100 milioni di euro per l'anno 2021 destinato al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da COVID-19, di fiere e congressi. ((2))\n\n\n\n4. Con decreto del Ministro del turismo, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le modalit\u00e0 di ripartizione e assegnazione delle risorse di cui al comma 3, tenendo conto dell'impatto economico negativo nel settore conseguente all'adozione delle misure di contenimento del COVID-19. \n\n\n\n5. La corresponsione dell'indennit\u00e0 di sostegno a valere sul fondo di cui al comma 3, non \u00e8 compatibile con le misure di sostegno a valere sulle risorse di cui al comma 1. \n\n\n\n6. Agli oneri derivanti dal comma 3, pari a 100 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede ai sensi dell'articolo 42. \n\n\n\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (2)\n\n\n Il D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla L. 23 luglio 2021, n. 106, ha disposto (con l'art. 2, comma 4-bis) che \"La dotazione del fondo di cui all'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, \u00e8 incrementata di 50 milioni di euro per l'anno 2021 al fine di provvedere, nel limite di spesa autorizzato ai sensi del presente comma che costituisce tetto massimo di spesa, al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da COVID-19, delle fiere nonch\u00e9 al ristoro dei soggetti erogatori di servizi di logistica e trasporto e di allestimento che abbiano una quota superiore al 51 per cento dei ricavi derivante da attivit\u00e0 riguardanti fiere e congressi\". \n Ha inoltre disposto (con l'art. 2, comma 4-quater) che \"L'efficacia delle disposizioni del comma 4-bis \u00e8 subordinata all'autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea\". \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-03-22&atto.codiceRedazionale=21G00049&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T19:47:55.289972"} {"text": "\n\n\nArt. 17\n Proroga di termini in materia di editoria\n\n\n1. All'articolo 11, comma 2-ter, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, le parole: \u00ab31 dicembre 2022\u00bb sono sostituite dalle seguenti: \u00ab31 dicembre 2023\u00bb. All'attuazione della presente disposizione si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato. \n\n\n\n2. Al fine di garantire una completa informazione attraverso la pi\u00f9 ampia pluralit\u00e0 delle fonti e in considerazione della particolare natura dei servizi di informazione primaria, le amministrazioni dello Stato e le altre amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono autorizzate ad acquistare, attraverso l'uso della procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara di cui all'articolo 63, comma 2, del ((codice dei contratti pubblici, di cui al)) decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, dalle Agenzie di stampa iscritte in un apposito elenco istituito presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ((notiziari generali e speciali, nazionali, internazionali e regionali, anche di carattere video-fotografico)). \n\n\n\n3. Ai fini di cui al comma 2, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri opera quale centrale di committenza per le amministrazioni dello Stato, comprese le articolazioni periferiche delle stesse, gli enti pubblici, le autorit\u00e0 amministrative indipendenti e, su richiesta espressa, gli organi costituzionali. \n\n\n\n4. Possono essere iscritte nell'elenco di cui al comma 2 le Agenzie di stampa di rilevanza nazionale, cos\u00ec come definite e individuate, in base al possesso di specifici requisiti e parametri qualitativi e dimensionali, da un apposito decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria, ((da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore)) del presente decreto. Al fine di acquisire gli elementi conoscitivi necessari all'adozione del predetto decreto del ((Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria)), \u00e8 tempestivamente costituito un Comitato formato da non oltre cinque componenti, scelti tra i magistrati ordinari o amministrativi, i professori universitari di ruolo ((,anche in quiescenza,)) in materie economiche e giuridiche, gli avvocati con almeno 10 anni di esercizio professionale e i giornalisti professionisti di comprovata competenza ed esperienza professionale, con il compito di formulare, entro sessanta giorni dalla sua costituzione, un'apposita proposta, comprendente tra l'altro i criteri e i parametri per la definizione del fabbisogno e del corrispettivo dei servizi acquisiti con l'utilizzo della procedura negoziata di cui all'articolo 63, comma 2, del ((codice di cui al)) decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.\nAi componenti del Comitato non spettano compensi, gettoni di presenza, ((rimborsi di spese)) o altri emolumenti comunque denominati. \n\n\n\n\n((\n\n\n5. Per il perseguimento delle finalit\u00e0 di cui al comma 2, le Amministrazioni di cui al medesimo comma 2 sono altres\u00ec autorizzate ad acquistare servizi di carattere specialistico, settoriale, anche video-fotografico, attraverso le procedure previste dal codice di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-12-29&atto.codiceRedazionale=22G00212&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-28T12:22:44.261387"} {"text": "\n\n\n Art. 22. \n\n 1. Le amministrazioni competenti provvedono ad emanare le disposizioni di attuazione dell'art. 47, commi secondo e terzo, della legge in relazione alle diverse modalit\u00e0 previste dalle leggi relative all'imposta sul reddito delle persone fisiche, nonch\u00e9 le modalit\u00e0 di versamento delle somme previste dai commi quarto e quinto del medesimo articolo. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-02-19&atto.codiceRedazionale=087U0033&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T16:22:42.403346"} {"text": "\n\n\nArt. 118\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 7 SETTEMBRE 2005, N. 209 ))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-05-18&atto.codiceRedazionale=095G0174&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T19:16:34.113314"} {"text": "\n\n\nArt. 14\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. \n Dato a Roma, add\u00ec 2 agosto 1974 \nLEONE MALFATTI - TAVIANI - COLOMBO\nVisto, il Guardasigilli: REALE\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 29 ottobre 1975\nAtti di Governo, registro n. 13, foglio n. 44\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-11-05&atto.codiceRedazionale=074U0935&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T03:16:32.264223"} {"text": "\n\n\nArt. 9\n Licenze di attingimento\n\n\n1. All'art. 56 del testo unico approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, al comma 1, punto 3, sono aggiunte in fine le seguenti parole \"e sia salvaguardato il minimo deflusso costante vitale del corso d'acqua, ove definito\". \n\n\n\n2. Nel medesimo art. 56, al comma 3, dopo le parole \"salvo rinnovazione\", sono inserite le seguenti \"per non pi\u00f9 di cinque volte\". \n\n\n\n3. Alla fine dell'art. 56 sopraindicato \u00e8 aggiunto il seguente comma: \n \"3-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano esclusivamente ai corpi idrici superficiali\". \n\n\n\n Nota all'art. 9:\n - Si riporta il testo dell'art. 56 del summenzionato testo unico, cos\u00ec come modificato dal presente decreto legislativo:\n \"Art. 56. - 1. Compete all'ingegnere capo del genio civile la facolt\u00e0 di concedere licenze per l'attingimento di acqua pubblica a mezzo di pompe mobili o semifisse, di altri congegni elevatori o di sifoni, posti sulle sponde ed a cavaliere degli argini, purch\u00e9:\n 1 - la portata dell'acqua non superi i 100 litri a minuto secondo;\n 2 - non siano intaccati gli argini, n\u00e9 pregiudicate le difese del corso d'acqua;\n 3 - non siano alterate le condizioni del corso d'acqua con pericolo per le utenze esistenti e sia salvaguardato il minimo deflusso costante vitale del corso d'acqua, ove definito.\n 2. (Omissis).\n 3. La licenza \u00e8 in tutti i casi accordata, salvo rinnovazione per non pi\u00f9 di cinque volte, per la durata non maggiore di un anno, e pu\u00f2 essere revocata per motivi di pubblico interesse.\n 3-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano esclusivamente ai corpi idrici superficiali\".\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-08-05&atto.codiceRedazionale=093G0329&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-07T15:27:32.155221"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n577. Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1983, col quale, sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione, due posti disponibili nel ruolo dei tecnici laureati vengono assegnati come segue:\n\nUNIVERSIT\u00c0 DI MESSINA\n\nFacolt\u00e0 di medicina e chirurgia:\nistituto di dermatologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . posti 1 Facolt\u00e0 di scienze matematiche, fisiche e naturali:\nistituto di fisiologia generale . . . . . . . . . . . . . . . posti 1 \nVisto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 11 ottobre 1983\n Registro n. 66 Istruzione, foglio n. 99\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-10-24&atto.codiceRedazionale=083U0577&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T06:20:42.939491"} {"text": "\n\n\nArt. 8-ter\n\n(( (Modifica all'articolo 2-bis del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, in materia di garanzie in favore delle imprese fornitrici di societ\u00e0 che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale sottoposte ad amministrazione straordinaria). ))\n\n\n\n\n((\n\n\n1. All'articolo 2-bis del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, dopo il comma 2 \u00e8 aggiunto il seguente: \n \"2-bis. Alle richieste di garanzia relative alle operazioni finanziarie di cui al presente articolo \u00e8 riconosciuta priorit\u00e0 di istruttoria e di delibera. Il Consiglio di gestione del Fondo si pronuncia entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta; decorso inutilmente il predetto termine, la richiesta si intende accolta\"\n\n\n))\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-01-24&atto.codiceRedazionale=15G00014&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-27T09:48:49.069205"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n\n\n Resta ferma nella misura di L. 700 l'imposta dovuta sulle domande e sui documenti necessari per l'ammissione, frequenza ed esami nelle scuole ed istituti di istruzione secondari di secondo grado e nelle universit\u00e0 ed istituti di istruzione universitari comprese le pagelle, gli attestati, i diplomi e documentazione similari rilasciati dalle scuole ed universit\u00e0.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-05-27&atto.codiceRedazionale=078U0216&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T08:19:40.210616"} {"text": "\nLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\nPROMULGA\n la seguente legge:\nArt. 1\n\n\n L'Amministrazione delle ferrovie dello Stato \u00e8 autorizzata a contrarre, con il Consorzio di credito per le opere pubbliche, mutui fino alla concorrenza di 25 miliardi di lire.\n La predetta autorizzazione \u00e8 concessa in luogo di quella accordata col decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 877, che elevava fino al limite di 50 miliardi di lire l'ammontare del mutuo che, giusta il decreto legislativo di Capo provvisorio dello Stato 18 maggio 1947, n. 522, l'Amministrazione ferroviaria era stata autorizzata a contrarre col Consorzio di credito per le opere pubbliche.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1950-06-24&atto.codiceRedazionale=050U0360&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T22:21:47.803801"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Entro il 30 aprile 1952 l'Ente Zolfi italiani deve presentare per l'approvazione ai Ministeri dell'industria e del commercio e del tesoro il bilancio finale di liquidazione accompagnato dalla relazione del collegio dei revisori dell'Ente Zolfi Siciliani.\n L'eventuale residuo attivo della liquidazione suddetta \u00e8 devoluto alla Sezione assistenza sociale dell'Ente Zolfi italiani.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1951-12-10&atto.codiceRedazionale=051U1306&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T19:17:34.459774"} {"text": "\n\n\nArt. 5\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 6 FEBBRAIO 2007, N. 30))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-04-09&atto.codiceRedazionale=002G0065&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-03T14:17:01.911747"} {"text": "\n\n\nArt. 822\n\n\n Modifiche al ruolo ((tecnico))\n\n\n\n1. Fermi restando l'organico complessivo e il numero delle promozioni annuali previsto dal presente codice per il ruolo ((tecnico)), possono essere disposte, senza oneri aggiuntivi, con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, modifiche all'articolazione del predetto ruolo, mediante soppressione, accorpamento, o istituzione di nuovi comparti o di nuove specialit\u00e0, al fine di adeguarla alle effettive esigenze di sostegno ((tecnico)). \n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-08&atto.codiceRedazionale=010G0089&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T04:56:35.961096"} {"text": "\n\n\nArt. 3\nApplicabilit\u00e0 della sanzione penale prevista dall'articolo 76 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.\n\n\n1. All'articolo 76 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dopo il comma 4 \u00e8 aggiunto il seguente: \n \u00ab4-bis. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle attestazioni previste dall'articolo 840-septies, secondo comma, lettera g), del codice di procedura civile\u00bb. \n\n\n\n Note all'art. 3: \n Si riporta il testo dell'art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa - Testo A), come modificato dalla presente legge: \n \u00abArt. 76 (L) (Norme penali). - 1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico \u00e8 punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. \n 2. L'esibizione di un atto contenente dati non pi\u00f9 rispondenti a verit\u00e0 equivale ad uso di atto falso. \n 3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e le dichiarazioni rese per conto delle persone indicate nell'art. 4, comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale. \n 4. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 sono commessi per ottenere la nomina ad un pubblico ufficio o l'autorizzazione all'esercizio di una professione o arte, il giudice, nei casi pi\u00f9 gravi, pu\u00f2 applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte. \n 4-bis. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle attestazioni previste dall'articolo 840-septies, secondo comma, lettera g), del codice di procedura civile.\u00bb. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-04-18&atto.codiceRedazionale=19G00038&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-29T11:59:38.914233"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n(Disposizioni sull'organizzazione)\n\n\n1. L'organizzazione, la dotazione organica, l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed il loro numero, le rela- tive funzioni e la distribuzione dei posti di funzione dirigenziale, l'individuazione dei dipartimenti, nei casi e nei limiti fissati dalle disposizioni del presente decreto legislativo, e la definizione dei rispettivi compiti sono stabiliti con regolamenti o con decreti del ministro emanati ai sensi dell'articolo 17, comma 4 bis, della legge 23 agosto 1988, n.400. Si applica l'articolo 19 della legge 15 marzo 1997, n.59. I regolamenti prevedono la soppressione dei ruoli esistenti e restituzione di un ruolo unico del personale non dirigenziale di ciascun ministero, articolato in aree dipartimentali e per direzioni generali. Fino all'istituzione del ruolo unico del personale non dirigenziale di ciascun ministero, i regolamenti assicurano forme ordinarie di mobilit\u00e0 tra i diversi dipartimenti e le diverse direzioni generali, nel rispetto dei requisiti di professionalit\u00e0 richiesti per l'esercizio delle relative funzioni, ferme restando le normative contrattuali in materia. La nuova organizzazione e la dotazione organica del personale non devono comunque comportare incrementi di spesa.\n\n\n\n2. I ministeri che si avvalgono di propri sistemi informativi automatizzati sono tenuti ad assicurarne l'interconnessione con i sistemi informativi automatizzati delle altre amministrazioni centrali e locali per il tramite della rete unitaria delle pubbliche amministrazioni.\n\n\n\n3. Il regolamento di cui al precedente comma 1 si attiene, inoltre, ai criteri fissati dall'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n.241 e dall'articolo 2 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e suc- cessive modificazioni e integrazioni.\n\n\n\n4. All'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale di ciascun ministero e alla definizione dei relativi compiti (( , nonch\u00e9 la distribuzione dei predetti uffici tra le strutture di livello dirigenziale generale, )) si provvede con decreto ministeriale di natura non regolamentare.\n\n\n\n\n((\n\n\n4-bis. La disposizione di cui al comma 4 si applica anche in deroga alla eventuale distribuzione degli uffici di livello dirigenziale non generale stabilita nel regolamento di organizzazione del singolo Ministero. \n\n\n))\n\n\n\n5. Con le medesime modalit\u00e0 di cui al precedente comma 1 si procede alla revisione periodica dell'organizzazione ministeriale, con cadenza almeno biennale.\n\n\n\n6. I regolamenti di cui al comma 1 raccolgono tutte le disposizioni normative relative a ciascun ministero. Le restanti norme vigenti sono abrogate con effetto dalla data di entrata in vigore dei regolamenti medesimi.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-08-30&atto.codiceRedazionale=099G0372&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-02T12:28:51.692058"} {"text": "\n\n\n Art. 152-septies. \n\n (Scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio). \n\n Del ricorso per lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio il cancelliere d\u00e0 comunicazione all'ufficiale dello stato civile del luogo dove il matrimonio fu trascritto per l'annotazione in calce all'atto. \n\n La sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, quando sia passata in giudicato, deve essere trasmessa in copia autentica, a cura del cancelliere del tribunale o della Corte che l'ha emessa, all'ufficiale dello stato civile del comune in cui il matrimonio fu trascritto, per le annotazioni e le ulteriori incombenze di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396. \n\n (54) ((55))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (54)\n\n\n Il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 ha disposto (con l'art. 35, comma 1) che \"Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 30 giugno 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data.\nAi procedimenti pendenti alla data del 30 giugno 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti\". \n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (55)\n\n\n Il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, come modificato dalla L. 29 dicembre 2022, n. 197, ha disposto (con l'art. 35, comma 1) che \"Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti\". \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1941-08-25;1368", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-04-21T13:19:49.841914"} {"text": "\n\n\nArt. 3\n\n\n Chiunque pone in commercio per la vendita al dettaglio, detiene per porre in vendita al dettaglio o vende al dettaglio mandorle amare in difformit\u00e0 alle disposizioni di cui ai precedenti articoli 1 e 2 \u00e8 punito con l'ammenda da lire 200.000 a lire un milione.\n Sono fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 19 della legge 30 aprile 1962, n. 283.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1967-11-13&atto.codiceRedazionale=067U1008&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T07:00:49.144091"} {"text": "\n\n\n Art. 25. \n Spese eccedenti gli stanziamenti di bilancio \n Nessuna spesa pu\u00f2 essere effettuata se non sia contemplata in bilancio e non deve oltrepassare il limite del relativo stanziamento. \n I componenti del consiglio direttivo rispondono personalmente per le delibere di impegno di spesa eccedenti gli stanziamenti. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-05-10&atto.codiceRedazionale=090G0148&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T17:31:58.462126"} {"text": "\n\n\nArt. 11\n Dispositivi di segnalazione\n\n\n\n In prossimit\u00e0 dei posti di lavoro in galleria situati a pi\u00f9 di 300 metri dall'imbocco esterno e di quelli in pozzi profondi oltre 30 metri, devono essere installati dispositivi di segnalazione atti ad assicurare il collegamento con l'esterno.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1956-05-05&atto.codiceRedazionale=056U0320&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T12:00:56.862876"} {"text": "\n\n\n\n\n\nArticolo 12\n\nRegolamento dei conti\n\n\n1. Salvo intesa speciale, il pagamento del saldo del conto generale\no dell'importo dei conti mensili \u00e8 effettuato nella valuta utilizzata dall'Amministrazione creditrice per il pagamento dei vaglia.\n\n\n2. Ogni Amministrazione pu\u00f2 mantenere presso l'Amministrazione del\npaese corrispondente degli averi da cui sono prelevate le somme dovute.\n\n\n3. Ogni Amministrazione che ha uno scoperto nei confronti di\nun'altra Amministrazione per un importo superiore ai limiti fissati dal Regolamento ha diritto di reclamare il versamento di un acconto.\n\n\n4. In caso di mancato pagamento entro i termini fissati dal\nRegolamento, gli importi dovuti maturano un interesse del 6 per cento annuo, a decorrere dal giorno della scadenza di tali termini fino al giorno del pagamento.\n\n5. Le disposizioni ciel presente Accordo e del suo Regolamento di\nesecuzione relative alla istituzione ed al regolamento dei conti non possono essere pregiudicate da alcuna misura unilaterale come moratoria, divieto di trasferimento ecc.\n\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-06-15&atto.codiceRedazionale=094G0290&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-17T17:00:37.023343"} {"text": "\n\n\nArt. 1\nN. \n\n\n140. Decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1972, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'ordinario diocesano di Caltanissetta in data 4 ottobre 1970, integrato con dichiarazione del 15 marzo 1971, relativo alla erezione della parrocchia di S. Francesco d'Assisi, in Caltanissetta.\n\nVisto, il Guardasigilli: GONELLA\n Registrato alla Corte dei conti, add\u00ec 20 aprile 1972\n Atti del Governo, registro n. 248, foglio n. 68. - VALENTINI\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1972-04-26&atto.codiceRedazionale=072U0140&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T15:08:36.586825"} {"text": "\n\n\nArt. 10\n\n\n1. L'ordinamento amministrativo e didattico della Scuola, i titoli e le condizioni richieste per l'ammissione degli allievi, i titoli finali di studio, nonch\u00e9 ogni altra norma necessaria al suo funzionamento, salvo quanto disposto dalla presente legge, sono stabiliti nello statuto.\n\n\n\n2. Lo statuto \u00e8 proposto dal consiglio direttivo della Scuola, uditi i consigli di classe, ed \u00e8 emanato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della pubblica istruzione, sentito il Consiglio universitario nazionale.\n\n\n\n3. Le modifiche sono proposte ed approvate con le medesime modalit\u00e0 ed hanno applicazione a partire dall'anno accademico successivo alla loro emanazione.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1987-02-24&atto.codiceRedazionale=087U0041&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T16:21:17.751982"} {"text": "\n\n\n ARTICOLO VI \n Le autorizzazioni di cui all'articolo V sono di due tipi: \na) Autorizzazioni valide per un unico viaggio di andata e ritorno da effettuare entro tre mesi a partire dalla data dell'inizio del viaggio. \nb) Autorizzazioni valide per un solo viaggio di andata e ritorno per il transito sul territorio dell'altra Parte contraente da effettuare entro tre mesi a partire dalla data d'inizio del viaggio. \n Durante il viaggio in transito, non si pu\u00f2 caricare o scaricare merci sul territorio del Paese in transito. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-11-16&atto.codiceRedazionale=095G0505&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-12T14:48:18.262469"} {"text": "\n\n\n\n((Scuola di specializzazione in scienze e tecniche amministrative\n aggregata alla facolt\u00e0 di scienze politiche))\n\n\n Art. 50.\n\n((Sono ammessi alla scuola i laureati in Italia e, con modalit\u00e0 da\nstabilirsi nel regolamento, coloro che abbiano conseguito all'estero titoli equivalenti.\n La durata dei corsi della scuola \u00e8 di due anni accademici.\n Tuttavia la direzione della scuola pu\u00f2 concedere un'abbreviazione di frequenza alla scuola a quegli iscritti che siano forniti di titoli adeguati.\n Coloro che usufruiranno di detta agevolazione sono ugualmente tenuti a sostenere tutti gli esami richiesti per il conferimento del diploma.\n Ogni anno la direzione della scuola fissa gli insegnamenti da impartire a seconda degli obiettivi formativi specifici della scuola stessa.\n Le deliberazioni della direzione della scuola devono essere approvate dagli organi accademici competenti a norma di regolamenti e ratificate dal consiglio di amministrazione, che da parte sua fisser\u00e0 le modalit\u00e0 amministrative per lo svolgimento dei corsi (tasse di iscrizione, compensi dei docenti, ecc.).))\n\n\n---------------\nAGGIORNAMENTO (3)\n\n\n\n Il D.P.R. 31 ottobre 1977, n. 1202 ha disposto (con l'articolo unico) che dopo l'art. 13, sono inseriti i nuovi articoli 14,15 e 16 relativi alle norme per l'immatricolazione e per gli esami di laurea con il conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi al 16. \n Ha inoltre disposto (con l'articolo unico) che gli articoli 23 e 34 del vigente statuto sono soppressi con lo spostamento della numerazione degli articoli successivi. \n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1966-06-25&atto.codiceRedazionale=066U0436&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-14T12:56:57.957994"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Il predetto Istituto professionale ha lo scopo di preparare personale idoneo all'esercizio delle attivit\u00e0 di ordine esecutivo nei vari settori del commercio.\n Esso \u00e8 costituito da una scuola professionale per attivit\u00e0 e impieghi commerciali, con sezioni per:\n Segretario d'azienda (n. 2 sezioni);\n Corrispondente commerciale in lingue estere (n. 2 sezioni).\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1961-10-19&atto.codiceRedazionale=060U2002&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-11T19:33:17.631044"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 18 APRILE 2016, N. 50))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-10-02&atto.codiceRedazionale=008G0171&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-06T12:49:14.850814"} {"text": "\n\n\nArt. 4\n Attrezzature minime per gli interventi di pronto soccorso\n\n\n1. Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, ove previsto, sulla base dei rischi specifici presenti nell'azienda o unit\u00e0 produttiva, individua e rende disponibili le attrezzature minime di equipaggiamento ed i dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo intervento interno ed al pronto soccorso.\n\n\n\n2. Le attrezzature ed i dispositivi di cui al comma 1 devono essere appropriati rispetto ai rischi specifici connessi all'attivit\u00e0 lavorativa dell'azienda e devono essere mantenuti in condizioni di efficienza e di pronto impiego e custoditi in luogo idoneo e facilmente accessibile.\n\n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-02-03&atto.codiceRedazionale=004G0046&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-01T16:44:26.078320"} {"text": "\n\n\nArt. 70\n\n\n\n\n\n Le entrate correnti, in conto capitale e per\n accensione di prestiti del bilancio dell'Am-\n ministrazione delle ferrovie dello Stato,\n comprese quelle delle gestioni speciali ed\n autonome, accertate nell'esercizio finanzia-\n rio 1974 per la competenza propria dell'eser-\n cizio medesimo, risultano stabilite dal conto\n consuntivo dell'Amministrazione stessa, alle-\n gato al consuntivo del Ministero dei traspor-\n ti e dell'aviazione civile, in............... L. 5.527.333.354.131 delle quali furono riscosse e versate........ \" 5.069.725.822.196\n ----------------- \n e rimasero da riscuotere..................... L. 457.607.531.935 \n\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1976-01-14&atto.codiceRedazionale=075U0760&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-16T00:24:13.472794"} {"text": "\n\n\nArt. 6\n\n((PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.LGS. 3 DICEMBRE 2014, N. 199))\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-02-03&atto.codiceRedazionale=093G0143&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-08T23:36:23.480653"} {"text": "\nIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA\n\nVeduto lo statuto dell'Universit\u00e0 di Sassari, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1084 e modificato con regio decreto 17 ottobre 1941, n. 1217, e successive modificazioni;\n\n\nVeduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;\n\n\nVeduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;\n\n\nVeduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;\n\n\nVedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorit\u00e0 accademiche dell'Universit\u00e0 anzidetta;\n\n\nRiconosciuta la particolare necessit\u00e0 di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Universit\u00e0 di Sassari e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;\n\n\nSentito il parere del Consiglio universitario nazionale;\n\n\nSulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;\n\nDecreta:\n Lo statuto dell'Universit\u00e0 degli studi di Sassari, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, \u00e8 ulteriormente modificato come appresso:\nArt. 1\n Articolo unico\n\n L'art. 76 \u00e8 soppresso.\n\n\nIl presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar\u00e0 inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. \u00c8 fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.\n Dato a Roma, add\u00ec 3 giugno 1980\nPERTINI SARTI\nVisto, il Guardasigilli: MORLINO\nRegistrato alla Corte dei conti, add\u00ec 25 agosto 1980\nRegistro n. 79 Istruzione, foglio n. 391\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1980-09-09&atto.codiceRedazionale=080U0536&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-13T23:59:31.991936"} {"text": "\n\n\nArt. 2\n\n\n Le dotazioni organiche complessive del personale delle aziende dipendenti dal Ministero delle poste e delle telecomunicazioni sono cos\u00ec aumentate:\n\n1) Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni:\n\n a) ruolo ordinario:\n posti n. 1.769 dal 1 gennaio 1970;\n posti n. 3.538 dal 1 gennaio 1971;\n\n2) Azienda di Stato per i servizi telefonici:\n posti n. 211 dal 1 gennaio 1970;\n posti n. 408 dal 1 gennaio 1971.\n\n In dipendenza degli incrementi di organico previsti dal precedente comma ed ai fini di una pi\u00f9 razionale strutturazione, i ruoli organici di cui alle tabelle F, G, H, I, L, M, N, 0, P, Q, R, S, T, U e V dell'allegato I alla legge 31 dicembre 1961, n. 1406, sono sostituiti rispettivamente da quelli di cui all'allegato I alla presente legge; i ruoli organici di cui alle tabelle D, E, F, G, H, I, L, M, N, 0, P e Q dell'allegato I alla legge 18 febbraio 1963, n. 81, sono sostituiti rispettivamente da quelli di cui all'allegato III alla presente legge.\n\n", "url": "https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1970-02-21&atto.codiceRedazionale=070U0027&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=", "source": "normattiva", "timestamp": "2024-05-21T11:48:00.374917"}