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b'Q3614673' | b'\n\nAmpiezza di Veneziano\n\nL\'ampiezza di Veneziano \xc3\xa8 una grandezza fisica interpretabile come una particolare ampiezza di diffusione di una particolare sezione d\'urto.Introdotta dal fisico Gabriele Veneziano nel 1968 sfruttando empiricamente la funzione beta di Eulero, divenne ben presto uno dei presupposti fondamentali che port\xc3\xb2 all\'elaborazione della teoria delle stringhe.\n\nLe basi\n\nIl contesto da cui deriv\xc3\xb2 il risultato del fisico italiano non fu quello della fisica teorica fondamentale, ma quello della fenomenologia delle interazioni forti. Solamente in seguito alle proposte di generalizzazione dell\'originaria ampiezza di Veneziano da parte di John Schwarz, Leonard Susskind e Y\xc5\x8dichir\xc5\x8d Nambu, si giunse a formulare l\'ipotesi di un fenomeno del tutto nuovo, l\'urto di stringhe, e da esso all\'elaborazione della nascente teoria delle stringhe.\n\nPropriet\xc3\xa0 di analiticit\xc3\xa0: rappresentazione in serie di poli\n\nI risultati di Veneziano derivano indirettamente da lavori precedentemente sviluppati da Tullio Regge e poi abbandonati, inquadrabili in un programma complesso di cui i poli di Regge costituiscono il principale risultato. L\'idea era quella di trattare l\'ampiezza di diffusione come somma di produzione e decadimento di risonanze (nell\'ipotesi di considerare le sezioni d\'urto dominate da risonanze) a cui aggiungere un contributo dovuto allo scambio delle stesse particelle sotto forma di "poli di Regge". In altre parole si cercava di descrivere l\'ampiezza di diffusione non i termini di somma di risonanze ma in termini di una serie di poli di Regge. L\'idea originariamente sviluppata da Tullio Regge, dimostratasi in seguito non in accordo con i risultati sperimentali, era quella di sostituire la singolarit\xc3\xa0 (nel caso in cui la particella scambiata aveva momento angolare orbitale maggiore uguale a 1) con poli mobili la cui posizione variava con l\'energia e il cui valore in modulo era dato dal prodotto tra la quantit\xc3\xa0 di moto della particella incidente per la distanza di passaggio dalla particella bersaglio.\n\nAmpiezza di matrice S\n\n\xc3\x88 necessario ricordare che l\'ampiezza di Veneziano \xc3\xa8 una ampiezza di matrice S, con ben precise propriet\xc3\xa0 (dualit\xc3\xa0, ecc.). Una matrice S serve a connettere ampiezze di probabilit\xc3\xa0 con le relative sezioni d\'urto, cio\xc3\xa8 serve a collegare lo stato finale e iniziale di un sistema quantistico. Ogni elemento della matrice \xc3\xa8 un\'"ampiezza di diffusione" o anche "ampiezza di matrice S". Dalla singola ampiezza \xc3\xa8 possibile per via differenziale ricavarsi una "sezione d\'urto differenziale": la sezione d\'urto totale \xc3\xa8 data dalla somma dei singoli differenziali e corrisponde a un\'area - intuitivamente quella della particella target - ed essa fornisce una valutazione dell\'intensit\xc3\xa0 del processo stesso.\n\nIl modello duale (Modello di Veneziano)\n\nBench\xc3\xa9 i risultati di Tullio Regge fossero limitati alla meccanica quantistica, ebbero il merito di introdurre un\'importante correlazione tra la fisica delle basse energie (particelle e risonanze) e quella delle alte energie (andamento asintotico delle ampiezze). In questo modo si \xc3\xa8 incominciato a parlare di dualit\xc3\xa0 tra alte e basse energie, e da ci\xc3\xb2 \xc3\xa8 derivato anche il modello di Veneziano e quindi, indirettamente, i modelli duali e le stringhe. Come noto, l\'intuizione di Gabriele Veneziano fu quella di associare alla descrizione matematica di un processo d\'urto tra due particelle la funzione beta di Eulero, una funzione di due variabili complesse s, t che stanno a indicare gli angoli di impatto e le energie coinvolte nel processo. In questo caso si parla di "dualit\xc3\xa0 planare", in quanto la funzione associata all\'ampiezza di diffusione si comporta in maniera simmetrica seppure al variare dei valori di s e t si trovino infiniti poli.' | b'3908418939079694386' | b'\n\nAmpiezza di Veneziano\n | 1,164 |
b'Q910796' | b"\n\nCoppa della CSI\n\nStoria\n\nLa prima edizione della Coppa dei Campioni della CSI si \xc3\xa8 disputata nel 1993 e fu boicottata della rappresentante dell'Ucraina, cosa che si ripet\xc3\xa9 anche nell'edizione del 1994.Le edizioni dal 1995 al 2006 videro la presenza di una nazionale giovanile della Russia (Under 23 nel 1995, Under 18 nel 2002 e 2003, Under 19 nel 2004, 2006 e 2007, Under 21 nelle restanti edizioni), oltre che dell'Azerbaigian Under 23 nel 2003. Nel 2007 la Serbia ne prese il posto, diventando cos\xc3\xac la rappresentante della diciassettesima nazione a partecipare al torneo, la prima a non aver fatto parte dell'Impero sovietico. A differenza delle altre partecipanti, la rappresentante serba non era la squadra campione, ma veniva scelta della propria Federazione. Infatti sia nel 2007 che nel 2008 vi partecip\xc3\xb2 l'OFK Belgrado che, appunto, non vinse il proprio campionato.Nei primi anni il torneo fu molto popolare e i vincitori furono sempre lo Spartak Mosca e la Dinamo Kiev, le squadre pi\xc3\xb9 titolate anche ai tempi del campionato sovietico di calcio. Successivamente, le squadre russe ed ucraine cominciarono a mandare le squadre riserve in quanto tutte le partite venivano giocate sull'erba sintetica dello stadio Olimpico di Mosca. Ci\xc3\xb2 caus\xc3\xb2 un abbassamento del livello tecnico e la conseguente perdita di interesse verso il torneo da parte dei due maggiori partecipanti.Nel 2006 inizi\xc3\xb2 un nuovo torneo, la Channel One Cup che, catturando l'attenzione delle squadre russe ed ucraine, abbass\xc3\xb2 ulteriormente l'interesse verso la Coppa dei Campioni della CSI.Nello stesso anno esplose una grana politica: i campioni d'Armenia dell'FC Pyunik si rifiutarono di giocare con la rappresentante azera, il PFC Neftchi (a causa delle tensioni che da anni investono i due paesi caucasici). L'FC Pyunik batt\xc3\xa9 gli ucraini dello \xc5\xa0achtar 3-1 nei quarti di finale, quando gi\xc3\xa0 sapevano che in caso di vittoria avrebbero incontrato il Neftchi. Dopo la partita annunciarono che non avrebbero giocato la loro prossima gara e gi\xc3\xa0 in serata lasciarono Mosca in aereo. La Federcalcio russa diede allo Shakhtar Donetsk la vittoria a tavolino per 3-0, ma gli ucraini rinunciarono anch'essi a giocare la semifinale, che ritenevano di non meritare per non essersi qualificati sul campo. Di conseguenza il Neftchi fu promosso di diritto alla finale, dove batt\xc3\xa9 la squadra lituana del FBK Kaunas per 4-2.Nel 2007 si cominci\xc3\xb2 a parlare di cambiare il formato del torneo, unendolo alla Channel One Cup, in modo da poter riavere l'interesse delle squadre di Russia ed Ucraina. Dal 2012 al 2016 alla competizione hanno partecipato Nazionali giovanili al posto delle squadre di club." | b'16349989345011081051' | b"\n\nCoppa della CSI\n | 865 |
b'Q1328380' | b"\n\nBattaglia d'Inab\n\nGli eventi\n\nNur ad-Din, atabeg di Aleppo, dopo la morte di suo padre Zangi, avvenuta nel 1146, decise di attaccare il principato di Antiochia, con l'intento di difendere Damasco che nel 1148, era stata assediata invano dai Crociati della seconda crociata (invocata dal Papa Eugenio III, nel 1147, dopo la caduta della contea di Edessa, nel 1144).Nel giugno del 1149, Nur ad-Din invase il principato d'Antiochia e pose l'assedio alla fortezza d'Inab, con l'aiuto di Unur di Damasco ed un contingente di Turcomanni; disponeva in totale di circa 6.000 soldati, per la maggior parte cavalieri.\n\nLa battaglia\n\nIl principe di Antiochia Raimondo si alle\xc3\xb2 con Ali ibn-Wafa, della setta degli Assassini, che controllava un territorio confinante col principato, ed era nemico di Nur ad-Din.Raimondo ed il suo alleato partirono per una spedizione di soccorso ancor prima di aver raccolto tutte le forze.All'approssimarsi dell'esercito misto, Nur ad-Din tolse l'assedio di Inab e si ritir\xc3\xb2.Invece di restare vicino alla fortificazione, Raimondo e ibn-Wafa si accamparono con le loro forze in aperta campagna.Quando gli esploratori riferirono a Nur ad-Din che i nemici avevano piazzato il campo in un luogo esposto e che non ricevevano rinforzi, l'atabeg fece circondare l'accampamento durante la notte.Il 29 giugno Nur ad-Din distrusse l'esercito di Antiochia, sia Raimondo che ibn-Wafa furono uccisi.\n\nAttacco ad Antiochia\n\nIl sultano mise allora l'assedio ad Antiochia, senza successo, perch\xc3\xa9 la citt\xc3\xa0 fu ben difesa dalla moglie di Raimondo, Costanza e dal patriarca Aimery di Limoges fino a quando il re di Gerusalemme, Baldovino III, marci\xc3\xb2 su Antiochia riuscendo a liberarla dall'assedio.\n\nConseguenze\n\nLa maggior parte del territorio di Antiochia, compresa un'importante via per il Mar Mediterraneo, cadde sotto il controllo di Nur ad-Din, che cavalc\xc3\xb2 fino alla costa e si bagn\xc3\xb2 nel mare per simboleggiare la sua conquista.Secondo un autore la sconfitta crociata ad Inab fu tanto disastrosa quanto quella dell'Ager Sanguinis di una generazione prima.Nel periodo successivo i castelli di Harim ed Afamiya caddero dinanzi al vittorioso atabeg; Harim non fu ripreso fino al 1157 e poi perso definitivamente nel 1164.Dopo la vittoria d'Inab, Nur ad-Din, che costru\xc3\xac numerose moschee e scuole religiose ad Aleppo, divenne un eroe del mondo islamico e questa vittoria fu considerata l'inizio della distruzione di tutti gli stati latini d'Oriente.La jih\xc4\x81d fu influenzata dalla presenza degli Stati crociati che furono usati come scusa per il mantenimento di uno stato di guerra permanente.Nur ad-Din continu\xc3\xb2 catturando quanto restava della Contea di Edessa, e port\xc3\xb2 Damasco sotto il suo governo nel 1153, indebolendo ulteriormente gli Stati Crociati." | b'15223340116354872769' | b"\n\nBattaglia d'Inab\n | 901 |
b'Q946460' | b"\n\nMilan Associazione Calcio 1970-1971\n\nStagione\n\nAlla guida della squadra per la stagione 1970-1971 viene confermato Nereo Rocco. Durante il calciomercato arrivano Giorgio Biasiolo, Romeo Benetti, Silvano Villa e Giulio Zignoli mentre lasciano la societ\xc3\xa0, tra gli altri, Giovanni Lodetti, Malatrasi e Angelo Benedicto Sormani. Come capitano viene confermato Gianni Rivera.La stagione inizia con le 3 partite del primo turno di Coppa Italia, dove il Milan, nel girone 4 con Brescia, Mantova e Varese ottiene altrettante vittorie, qualificandosi cos\xc3\xac ai quarti di finale.In campionato il Milan, dopo 2 pareggi nelle prime 2 giornate, ottiene 5 vittorie consecutive, e si porta al secondo posto in classifica alle spalle del Napoli anche grazie alla vittoria a Torino contro la Juventus per 2-0 e nel derby con l'Inter per 3-0. Nella 10\xc2\xaa giornata i rossoneri battono i partenopei al San Paolo (0-1, poi 0-2 su delibera del giudice sportivo per lancio di petardi) e li superano in classifica. Alla fine del girone d'andata il Milan \xc3\xa8 imbattuto campione d'inverno con 24 punti, 2 in pi\xc3\xb9 del Napoli e 3 in pi\xc3\xb9 dell'Inter. Alla 20\xc2\xaa giornata proprio i nerazzurri battono i rossoneri per la prima volta nel corso del campionato e si portano a un solo punto dai cugini. Due turni pi\xc3\xb9 tardi l'Inter aggancia il Milan in vetta alla graduatoria e nella giornata seguente lo supera complice la sconfitta dei rossoneri in casa contro il Varese. L'Inter mantiene la testa della classifica fino all'ultima Gionata e il Milan chiude al 2\xc2\xba posto a quattro punti dai cugini,, che vale la qualificazione per la prima edizione della Coppa UEFA.La stagione si conclude, tra maggio e giugno 1971, con le partite del girone finale di Coppa Italia, cui il Milan accede dopo aver eliminato il Livorno nei quarti di finale (vittorie per 2-0 in casa alla fine di settembre e per 4-0 in trasferta all'inizio di novembre). I rossoneri, nel girone con Fiorentina, Napoli e Torino totalizzano 3 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte e chiudono al primo posto in classifica con 7 punti, a pari merito con i granata. Per l'assegnazione del trofeo si rende necessario uno spareggio tra Milan e Torino, che si affrontano il 27 giugno 1971 al Ferraris di Genova; i torinesi, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari, vincono ai rigori per 5-3 e si aggiudicano cos\xc3\xac la loro 4\xc2\xaa Coppa Italia. Gianni Rivera, che nello spareggio si fa parare due rigori su cinque dal portiere torinista Luciano Castellini (il regolamento dell'epoca permetteva infatti di far calciare pi\xc3\xb9 di un rigore consecutivo ad un unico giocatore), \xc3\xa8 capocannoniere della manifestazione con 7 reti per la seconda volta.Poco prima della fine della stagione Franco Carraro lascia la carica di presidente della societ\xc3\xa0, che viene assunta da Federico Sordillo, in precedenza vice dello stesso Carraro. Carraro inizia cos\xc3\xac la sua carriera nelle massime organizzazioni calcistiche." | b'16264818466856189909' | b"\n\nMilan Associazione Calcio 1970-1971\n | 928 |
b'Q44485001' | b'\n\nPaolo Savelli, I principe di Albano\n\nBiografia\n\nNato a Roma nel 1586, Paolo era figlio di Bernardino Savelli, I duca di Castelgandolfo e di sua moglie, Lucrezia dell\'Anguillara. Per parte di suo padre era imparentato coi papi Onorio III ed Onorio IV.Alla morte di suo padre nel 1590, il piccolo Paolo aveva appena quattro anni e pertanto il titolo di duca di Castelgandolfo da poco acquisito dalla sua famiglia sull\'antico feudo pass\xc3\xb2 a suo zio, Giovanni, il quale lo mantenne sino a 1604 quando venne costretto a venderlo.Paolo intanto decise di intraprendere la carriera delle armi in cui tanti suoi antenati erano stati particolarmente versati, aiutato in questo dalla figura del fratello Federico, gi\xc3\xa0 feldmaresciallo imperiale. Si distinse particolarmente sia al servizio dell\'imperatore sia a quello dei pontefici romani, emergendo in particolare nei fatti d\'arme nella provincia della Romagna.Nel 1607, per il valore dimostrato, papa Paolo V invest\xc3\xac del titolo di principato la citt\xc3\xa0 di Albano che era feudo dei Savelli e pertanto Paolo venne dichiarato primo principe. Dal 1608 inizi\xc3\xb2 la costruzione di Palazzo Savelli ad Ariccia, il nucleo di quello che divenne in seguito Palazzo Chigi nella medesima cittadina.Stimato da papa Clemente VIII, prese parte alle guerre in Germania ed in Ungheria, guadagnandosi oltremodo la stima dell\'imperatore Ferdinando II del Sacro Romano Impero al punto che quest\'ultimo, nel 1620 lo nomin\xc3\xb2 proprio legato presso il pontefice. Nel 1625 ricever\xc3\xa0 il prestigioso Ordine del Toson d\'oro.Mor\xc3\xac a Roma nel 1632 ed il funerale venne celebrato in Campidoglio. In suo onore il poeta Pompeo Tomassini scrisse un Trionfo funebre.\n\nLo "Statuto di Albano"\n\nNel 1607, quando venne proclamato principe di Albano, Paolo Savelli firm\xc3\xb2 un importante documento per la storia della citt\xc3\xa0, noto come "Statuto di Albano", un codice oggi conservato presso l\'Archivio di Stato di Roma, redatto ed autenticato dal notaio Tiburzio Baccari di Velletri, uditore del legato generale dell\'Umbria e uditore generale del duca di Parma e Piacenza, il quale riporta un primo esempio di contratto tra signore feudale e sudditi in et\xc3\xa0 moderna. Il testo, redatto in latino, contiene al proprio interno numerosi riferimenti al diritto romano (lex Cornelia), al diritto ecclesiastico (costituzioni dei pontefici, statuti della citt\xc3\xa0 di Roma, costituzioni della Marca Anconitana, ecc.), al diritto feudale (focatico), agli ordinamenti comunali ed al diritto consuetudinario. Secondo questo documento, Paolo ed i suoi diritti avevano il privilegium (o permissio) di legiferare (ius statuendi) loro concesso direttamente dalla popolazione locale, oltre a riservarsi il diritto di concedere incarichi a pubblici ufficiali della citt\xc3\xa0, i quali non potevano rifiutarsi di occupare tali posti pena il pagamento di una corrispondente somma di denaro. La carica pi\xc3\xb9 importante era sicuramente quella di luogotenente, il quale veniva scelto dal principe ed aveva la funzione di giudice nelle cause civili e criminali del feudo in nome dei principi Savelli. Questi era affiancato da 4 "massari", uomini di fiducia del principe derivati dal consiglio della citt\xc3\xa0 di Albano e residenti in essa da almeno 20 anni; questi avevano anche il compito di riscuotere le tasse della citt\xc3\xa0 per conto dei principi.Un particolare capitolo dello "statuto" \xc3\xa8 fortemente dettagliato sui reati legati ai danni provocati all\'agricoltura il che rivela che la citt\xc3\xa0 di Albano, ancora all\'inizio del Seicento, si presentava fortemente legata a tale attivit\xc3\xa0, come pure erano legate all\'agricoltura le fortune dei Savelli. Per ogni pianta di vite tagliata senza il permesso del proprietario, le multe salivano a 100 scudi la pianta, mentre i del bosco (come ghiande o castagne) appartenevano di diritto al feudatario ed era pertanto vietato raccoglierli. Il fieno poteva essere riposto all\'interno della citt\xc3\xa0 e delle abitazioni solo da novembre ad aprile, e la quarta parte di ogni raccolto o produzione spettava al signore per diritto statutario. Gli animali non potevano entrare in citt\xc3\xa0 e si doveva evitare di sporcare le vie con i residui della lavorazione del lino e della canapa che pure era fiorente in loco. Ogni sabato ciascun abitante doveva pulire la strada fuori dalla propria abitazione e le immondizie venivano gettate solo in luoghi stabiliti che avevano funzioni di discarica pubblica.Era possibile utilizzare le armi per difesa solo al di fuori delle mura della citt\xc3\xa0, ma era comunque vietato categoricamente l\'uso di armi proibite come ad esempio l\'archibugio lungo. Tra le tasse spettanti al signore si ricorda ancora quella medievale del focatico, ovvero una tassa dovuta al feudatario da parte di ogni gruppo famigliare, conteggiato appunto "per focolare" (da cui il nome).' | b'3560381970751393925' | b'\n\nPaolo Savelli, I principe di Albano\n | 1,492 |
b'Q3624652' | b"\n\nArve Walde\n\nBiografia\n\n\xc3\x88 il fratello di Knut Walde, anch'egli calciatore professionista.\n\nBrann\n\nProdotto del settore giovanile del Brann, Walde ha contribuito alla vittoria finale del Norgesmesterskapet G19 2002. Ha debuttato in prima squadra il 21 maggio 2003, in un match valido per l'edizione stagionale del Norgesmesterskapet: ha sostituito Petter Furuseth nella sfida vinta per 1-3 in casa del Fyllingen. Il 29 maggio ha esordito nell'Eliteserien, subentrando ancora a Furuseth nella sconfitta per 0-2 contro il Bod\xc3\xb8/Glimt.Il 5 maggio 2004 ha segnato la prima rete ufficiale della sua carriera, nella vittoria in casa dell'\xc3\x85kra per 0-9 (partita valida per il primo turno del Norgesmesterskapet). Il 31 maggio ha realizzato il primo gol nella massima divisione locale, fissando il punteggio sul definitivo 2-1 in favore del Brann contro il Lyn Oslo. Ha giocato anche la finale del Norgesmesterskapet 2004, sostituendo Raymond Kvisvik nei minuti finali del 4-1 inflitto al Lyn Oslo.Si \xc3\xa8 svincolato al termine del campionato 2005.\n\nL\xc3\xb8v-Ham\n\nL'8 febbraio 2006, Walde \xc3\xa8 passato al L\xc3\xb8v-Ham, in 1. divisjon. Ha esordito con questa maglia il 17 aprile, schierato titolare nel 3-2 inflitto al Bod\xc3\xb8/Glimt. A fine anno, il trasferimento divent\xc3\xb2 a titolo definitivo. Per la prima rete in campionato ha dovuto attendere fino al 13 maggio 2007, quando ha segnato nel 2-2 contro lo Sparta Sarpsborg. \xc3\x88 rimasto in squadra fino al 2011, quando il L\xc3\xb8v-Ham \xc3\xa8 retrocesso in 2. divisjon.\n\nFyllingsdalen\n\nA seguito della fusione tra L\xc3\xb8v-Ham e Fyllingen, \xc3\xa8 andato a giocare con il nuovo club formatosi: il Fyllingsdalen. Ha esordito con questa maglia il 14 aprile 2012: \xc3\xa8 stato schierato titolare nella vittoria casalinga per 4-2 contro il Buvik, partita in cui ha trovato anche la rete. \xc3\x88 rimasto in squadra per un biennio, nel quale ha totalizzato 45 presenze e 12 reti, tra campionato e coppa.\n\nSotra\n\nNel 2014 \xc3\xa8 passato al Sotra, in 3. divisjon. Ha debuttato con questa casacca il 22 marzo, impiegato da titolare nella vittoria interna per 6-1 sull'Austevoll, sfida valida per il primo turno di qualificazione al Norgesmesterskapet. Il 21 aprile ha disputato la prima gara di campionato, in occasione del successo per 2-3 sul campo del Lyngb\xc3\xb8. Il 5 giugno 2014 ha trovato la prima rete, nel successo per 1-3 in casa dello Sm\xc3\xb8r\xc3\xa5s.\n\nNazionale\n\nWalde ha giocato 6 partite per la Norvegia Under-21, con una rete all'attivo. Ha esordito il 15 gennaio 2005, sostituendo Daniel Fredheim Holm nei minuti finali della sfida vinta per 1-0 contro l'Ucraina. Ha segnato l'unica rete nella sconfitta per 2-1 contro Malta." | b'12902284029273728906' | b"\n\nArve Walde\n | 951 |
b'Q1169362' | b"\n\nNGC 7790\n\nOsservazione\n\nSi pu\xc3\xb2 individuare con facilit\xc3\xa0, a circa 2,5\xc2\xb0 in direzione nordovest rispetto alla stella Caph (\xce\xb2\xc2\xa0Cassiopeiae); giace in un campo stellare molto ricco e costituisce l'estremit\xc3\xa0 sudorientale di una concatenazione di tre ammassi aperti comprendente NGC 7788 e Harvard 21. Attraverso un binocolo pu\xc3\xb2 essere visto con qualche difficolt\xc3\xa0 e appare come una macchia chiara di dimensioni ridotte e non risolvibile; attraverso un telescopio da 120mm \xc3\xa8 possibile notare alcune stelle di undicesima e dodicesima magnitudine su un fondo ancora debolmente nebuloso. Strumenti maggiori ne consentono una completa risoluzione.La declinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord, da cui si presenta circumpolare fino alle latitudini medio-basse; dall'emisfero australe d'altra parte resta piuttosto basso e non \xc3\xa8 osservabile dalle aree lontane dalla zona tropicale. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale \xc3\xa8 quello compreso fra agosto e gennaio.\n\nStoria delle osservazioni\n\nNGC 7790 venne individuato per la prima volta da William Herschel nel 1788 attraverso un telescopio riflettore da 18,7\xc2\xa0pollici; suo figlio John Herschel lo riosserv\xc3\xb2 in seguito e lo inser\xc3\xac a sua volta nel General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 2285.\n\nCaratteristiche\n\nNGC 7790 \xc3\xa8 un ammasso aperto piuttosto ricco, anche se di ridotte dimensioni; la sua distanza \xc3\xa8 stimata attorno ai 2944\xc2\xa0parsec (9600 anni luce), corrispondente a una zona centrale del Braccio di Perseo, uno dei due bracci di spirale maggiori della Via Lattea, nei pressi dell'associazione OB Cassiopeia\xc2\xa0OB4. Altre stime forniscono per esso una distanza leggermente maggiore, fino a 3300\xc2\xa0parsec (10800 anni luce), portandolo in una zona pi\xc3\xb9 esterna di questo braccio.La sua et\xc3\xa0 si aggira sui 60-80 milioni di anni al massimo e si trova fisicamente adiacente agli altri due ammassi aperti visibili nelle vicinanze. Tutti e tre sono ammassi relativamente giovani, anche se presentano alcune caratteristiche differenti: in particolare NGC\xc2\xa07790 non possiede un alone di stelle giovani blu, presente invece negli altri due: ci\xc3\xb2 potrebbe indicare che, sebbene essi abbiano avuto origine nella stessa regione di formazione stellare, si siano formati da differenti nubi molecolari.Al suo interno sono state identificate alcune stelle variabili, fra le quali spiccano tre variabili cefeidi; due di queste sono disposte in coppia e fanno parte di un sistema binario, cos\xc3\xac da aver ricevuto le designazioni CEa e CEb\xc2\xa0Cassiopeiae. L'altra delle tre \xc3\xa8 invece nota come CF\xc2\xa0Cassiopeiae." | b'11437033263541711309' | b"\n\nNGC 7790\n | 867 |
b'Q3914872' | b'\n\nSilvana Cruciata\n\nBiografia\n\nMaratoneta, correva per i colori della Fiamma Logan Roma. Nel 1978 \xc3\xa8 campionessa italiana nei 1.500 metri. Nel 1980 \xc3\xa8 stata primatista italiana della maratona con il tempo di 2 ore 44 primi e 31 secondi. Nel 1981 stabil\xc3\xac il record mondiale femminile dell\'ora di corsa, con km 18,084.\n\nCarriera\n\nMedaglia di bronzo ai Campionati del mondo di Corsa campestre a squadre a Madrid nel 1981.Vince due volte la medaglia d\'argento ai Campionati Mondiali di Cross di Monza 1974 e di Chepstow 1976. Vince, con il tempo di 8\'57"10,la medaglia di bronzo nei 3000m alla Coppa del Mondo di Roma nel 1981. Si classifica al terzo posto alla Coppa Europa di Bod\xc3\xb8 nel 1981 nei 3000 m con il tempo di 8\'47"10.Nel 1974 vince il titolo italiano sui 3000 m con il tempo di 9\'22"8 e, sempre sulla stessa distanza, si ripete nel 1978 (9\'05"1) e nel 1981 (8\'50"74). Nel 1978 si aggiudica il titolo italiano indoor nei 1500m con il tempo di 4\'18"80. Nel 1981 vince il titolo italiano della maratona con il tempo di 2h45\'23.Nel 1974 prende parte ai Campionati Europei di Roma 1974 dov\'\xc3\xa8 eliminata in batteria nei 1500 m con il tempo di 4\'22"6. Nel 1976 prende parte alle Olimpiadi di Montreal dov\'\xc3\xa8 eliminata nella batteria nei 1500 m con il tempo di 4\'16"78.Nel 1978. stabilisce una serie di primati italiani durante il corso della stagione indoor. Al meeting internazionale di Milano, con il tempo di 2\'06"1, migliora il limite italiano degli 800 metri di Donata Govoni (2\'06"3); nel Triangolare Italia-Belgio-Spagna, stabilisce il nuovo record nazionale dei 1500 metri con il tempo di 4\'21"4 (prec. Margherita Gargano, 4\'24"9). Sulla stessa distanza, il limite \xc3\xa8 nuovamente migliorato in 4\'18"5 in occasione dei Campionati Italiani di Milano. Grazie a queste performance, la Cruciata prende parte ai Campionati Europei indoor di Milano e si classifica al 5\xc2\xba posto nei 1500 m con il nuovo primato italiano di 4\'12\'5, in una gara impossibile dominata dalle rumene Sila (4\'07"1) e Marasescu (4\'07"4), mentre non raggiunge la finale negli 800 metri, nonostante il nuovo limite italiano fissato a 2\'04"7.Nel 1981, a Roma, con il tempo di 8\'46"8 (passaggi: 2\'54"06 ai 1000m; 5\'50"0 ai 2000m; 1\'09"9 negli ultimi 400m) toglie il record italiano a Gabriella Dorio (8\'50"0) sui 3000 metri, mentre manca per un decimo quello sul Miglio, correndo, nella riunione internazionale di Stoccolma, la gara in 4\'24"60 (4\'23"39 \xc3\xa8 il record della Dorio), gara che vince battendo la norvegese Grete Waitz. Sempre nello stesso anno, a Roma, stabilisce la migliore prestazione mondiale sull\'ora di pista percorrendo 18.084 m, record che resiste tutt\'oggi, come miglior prestazione europea. Nel passaggio ai 10000 metri, la Cruciata stabilisce il record italiano col tempo di 33\'02"0 (prec. 33\'39"0 Paola Pigni). Convocata per la Coppa del Mondo, si aggiudica sui 3000 metri, in una gara di grande agonismo, la medaglia di bronzo col tempo di 8\'57"10, alle spalle della tedesca Zauber (8\'54"89) e della rumena Maricica Puica (8\'55"80).\n\nTitoli nazionali\n\nVanta 5 titoli assoluti, 4 outdoor e 1 indoor.' | b'10530348968980644149' | b'\n\nSilvana Cruciata\n | 1,098 |
b'Q433098' | b"\n\nCharlotte Mary Yonge\n\nCharlotte Mary Yonge (Otterbourne, 11 agosto 1823 \xe2\x80\x93 Otterbourne, 24 maggio 1901) \xc3\xa8 stata una scrittrice britannica. La sua opera pi\xc3\xb9 nota, The Heir of Redclyffe, \xc3\xa8 tuttora in stampa.\n\nBiografia\n\nCharlotte Mary Yonge nacque nel villaggio di Otterbourne, nell'Hampshire, da una grande famiglia molto religiosa: suo padre le insegn\xc3\xb2 matematica, francese e spagnolo. I genitori di Yonge furono fra i primi ad interessarsi dell'istruzione dei poveri, e Charlotte frequent\xc3\xb2 la Scuola domenicale che essi stessi fecero costruire; gi\xc3\xa0 all'et\xc3\xa0 di sette anni Yonge divent\xc3\xb2 lei stessa un'insegnante, lavoro che avrebbe svolto per settantun anni; successivamente afferm\xc3\xb2 che l'affidarle tale ruolo a quell'et\xc3\xa0 fu un errore. I genitori di Yonge lavorarono molto strettamente con i vicari del paese ed uno di essi, John Keble, divenne un importante punto di riferimento spirituale per Charlotte, tanto che alla sua morte si fece seppellire vicina a lui. Fu Keble ad incoraggiare le sue doti di scrittrice: la sua carriera come tale si avvi\xc3\xb2 gi\xc3\xa0 a quindici anni, quando una sua storia, Le Chateau de Melville, venne data alle stampe. Yonge divenne poi una fervente sostenitrice della Chiesa di Oxford, che Keble aveva fondato.Yonge, molto devota, non fece mai uso dei soldi ricavati dalla vendita dei suoi libri, e considerava una scelta ovvia il devolverli in beneficenza alla Chiesa, tanto da stupirsi al ricevere riconoscenza per tale gesto; la sua famiglia, del resto, aveva deciso che non era conveniente per una donna pubblicare delle opere a scopo di lucro, a meno che non avesse destinato i guadagni a quale causa meritevole. Alcune delle sue prime opere uscirono, comunque, anonime. Ad esempio, dopo la pubblicazione di The Daisy Chain (1856), Yonge destin\xc3\xb2 i soldi ottenuti dalla vendita a un collegio missionario in Nuova Zelanda; don\xc3\xb2 anche per delle missioni in Melanesia, scrivendo anche la biografia del vescovo e martire John Coleridge Patteson (venerato come santo dalla Chiesa anglicana).Al suo settantesimo compleanno, alcuni amici ed ammiratori le regalarono un libro pieno di firme di persone che apprezzavano le sue opere; congiuntamente, tali persone avevano avuto anche la possibilit\xc3\xa0 di donare uno shilling. Il volume, finemente rilegato, le arriv\xc3\xb2 cos\xc3\xac accompagnato da 200 sterline, che Yonge us\xc3\xb2 per far costruire un lychgate per la chiesa di San Matteo di Otterbourne e per acquistare un intero set da t\xc3\xa8 completo di tavolino (su insistenza dei suoi amici, che volevano che comprasse anche qualcosa per s\xc3\xa9).Le descrizioni dei contemporanei la dipingono come una donna molto bella, ma del tutto priva di vanesia o cattiveria. Era calma, pacata e molto timida, sempre ben istruita e informata e dotata di buona memoria. Legata al suo villaggio natale, se ne allontan\xc3\xb2 una volta sola, per visitare la Normandia. Non si spos\xc3\xb2 mai, dedicandosi alla chiesa e all'insegnamento presso la scuola locale. Mor\xc3\xac per cause naturali a 77 anni, nel 1901, lasciando numerosi scritti; \xc3\xa8 sepolta nel cimitero della chiesa di San Matteo di Otterbourne.\n\nSuccesso letterario\n\nYonge giunse al successo improvvisamente dopo la pubblicazione del suo romanzo The Heir of Redclyff, che divenne la pi\xc3\xb9 famosa fra le sue opere, e ne vennero stampate almeno ventidue edizioni. Il romanzo riscosse un grandissimo successo, tanto che il fratello di Charlotte scopr\xc3\xac che ogni soldato nel suo reggimento in Crimea ne aveva una copia, e molti contemporanei, fra cui anche personalit\xc3\xa0 quali William Morris e Christina Rossetti, elessero Sir Guy Morville, il protagonista, ad una specie di idolo e modello; tra gli altri suoi ammiratori famosi si possono citare Alfred Tennyson e William Ewart Gladstone, e le sue opere sono state paragonate a quelle di Anthony Trollope e Jane Austen. L'influenza che i suoi libri, intrisi di una semplice morale cristiana, ebbero sulla pubblica opinione del tempo fu enorme, ed essi furono molto letti in tutto il Paese." | b'13734334244653569069' | b"\n\nCharlotte Mary Yonge\n | 1,260 |
b'Q390123' | b'\n\nHaji Khalifa\n\nHaji Khalifa (Istanbul, 1609 \xe2\x80\x93 Istanbul, 1657) \xc3\xa8 stato uno storico, geografo e cartografo turco-ottomano.K\xc3\xa2tip \xc3\x87elebi, Mustafa bin Abdullah, o Kalfa, fu uno studioso ottomano e uno storico, considerato uno degli autori pi\xc3\xb9 fecondi della letteratura non-religiosa del XVII secolo.\n\nBiografia\n\nFiglio di un militare, fu egli stesso un soldato per dieci anni, finch\xc3\xa9 un\'eredit\xc3\xa0 ricevuta lo indusse ad abbracciare una vita pi\xc3\xb9 contemplativa. Come contabile del Dipartimento di Commissariato dell\'esercito ottomano in Anatolia, accompagn\xc3\xb2 le truppe nella campagna contro Baghdad del 1625. Fu presente all\'assedio di Erzurum e torn\xc3\xb2 a Istanbul nel 1628. L\'anno seguente fu ancora a Baghdad e Hamadan, e nel 1633-34 ad Aleppo, da cui part\xc3\xac per il pellegrinaggio canonico islamico (da cui gli venne il titolo onorifico di H\xc4\x81jj\xc4\xab). L\'anno dopo fu a Erivan e quindi torn\xc3\xb2 a Istanbul. Qui ottenne un posto nell\'Ufficio del Dipartimento di Commissariato, che gli consent\xc3\xac di avere tempo per lo studio. Sembra che egli seguisse le lezioni di grandi Maestri fino al momento in cui mor\xc3\xac e dedic\xc3\xb2 grande attenzione a visitare le biblioteche e ad annotare i titoli e contenuti di tutti i libri che vi trovava (Katip, che significa "bibliotecario", \xc3\xa8 un appellativo che egli si guadagn\xc3\xb2 con questa sua attivit\xc3\xa0 certosina).Katip \xc3\x87elebi mor\xc3\xac improvvisamente senza sofferenze nell\'ottobre del 1657, mentre beveva una tazza di caff\xc3\xa8.\n\nOpere\n\nTra i suoi lavori pi\xc3\xb9 noti figura certamente il Kashf al-\xe1\xba\x93un\xc5\xabn \xca\xbfan as\xc4\x81m\xc4\xab al-kutub wa al-fun\xc5\xabn, ("Lo svelamento delle ombre circa i titoli dei libri e delle arti"), un\'enciclopedia bibliografica, scritta in arabo, in sui sono elencati oltre 14.500 libri in ordine alfabetico.Uno dei suoi lavori pi\xc3\xb9 brevi e parimenti accessibile \xc3\xa8 invece il M\xc4\xabz\xc4\x81n al-\xe1\xb8\xa5aqq f\xc4\xab ikhtiy\xc4\x81r al-a\xe1\xb8\xa5aqq ("La bilancia della verit\xc3\xa0 nella scelta delle cose pi\xc3\xb9 vere"), una collezione di brevi saggi su argomenti frequenti e caratteristici del diritto islamico, etica e teologia musulmana, in cui egli mostra un\'attitudine relativamente liberale e un punto di vista tollerante se paragonato all\'orientamento delle autorit\xc3\xa0 religiose islamiche, spesso poco critico. Il libro serv\xc3\xac come fonte ispiratrice per le successive aperture sociali ottomane nel XVI e XVII secolo, come l\'introduzione e il consumo del caff\xc3\xa8 e del tabacco.Sebbene egli non contribuisse alla potenziale messa al bando di caff\xc3\xa8 e tabacco, egli trovava personalmente sgradevole il sapore di quest\'ultimo, scrivendo dei suoi "effetti tossici".' | b'17357973977172185492' | b'\n\nHaji Khalifa\n | 925 |
b'Q18287544' | b'\n\nMary Meilak\n\nBiografia\n\nNata a Victoria, Gozo, il 9 agosto 1905, da \xc4\xa0or\xc4\xa1 e Mananni, Meilak ha ricevuto la sua formazione presso la Central School di Gozo. Meilak ha lavorato negli uffici governativi per diciassette anni, fino a diventare insegnante nel 1942. Ha ottenuto grandi soddisfazioni dall\'insegnamento e ha mantenuto la sua posizione fino alla pensione venti anni dopo.Meilak mor\xc3\xac il 1\xc2\xba gennaio 1975, all\'et\xc3\xa0 di 70 anni. Nel centenario della sua nascita, un monumento commemorativo \xc3\xa8 stato eretto in suo onore nella sua citt\xc3\xa0 natale di Victoria, Gozo.\n\nStile e temi\n\nL-Akkademja tal-Malti descrive Meilak come l\'unica voce femminile tra i poeti romantici maltesi che lavoravano nella prima met\xc3\xa0 del XX secolo. Come osserva il prof. Oliver Friggieri\xc2\xa0: "Mary Meilak non solo si distingue dagli altri poeti in quanto non allude all\'angoscia esistenziale e storica del suo tempo, ma anche perch\xc3\xa9 la sua forma di espressione \xc3\xa8 al suo meglio quando getta una lente fantastica sul mondo che la circonda ". Il Prof. \xc4\xa0u\xc5\xbc\xc3\xa8 Aquilina e il Prof. Peter Serracino Inglott osservano anche che Meilak aveva una mano rapida e uno stile tecnicamente interessante in quanto (forse a sua insaputa) tendeva a utilizzare la metrica trovata nella poesia araba piuttosto che nelle forme letterarie greche e italiane che influenz\xc3\xb2 la maggior parte dei suoi contemporanei. Il verso di Meilak \xc3\xa8 noto per la sua facilit\xc3\xa0 e accessibilit\xc3\xa0, abbracciando voli colorati di fantasia, una visione della natura come orizzonte illimitato, temi religiosi, l\'uso di allitterazione e onomatopea e altri elementi che le conferiscono il tono semplice e melodioso che la caratterizza identit\xc3\xa0 poetica. \xc3\x88 questa leggerezza che traspare attraverso il suo lavoro che ha portato il Prof. Oliver Friggieri a paragonare Meilak a "una maga che trasforma la vita interiore in parole".\n\nLavori\n\nMeilak scrisse la sua prima poesia, Faxx Nemel ( A Trail of Ants ), quando aveva 25 anni, nel 1930. Nel 1945 pubblic\xc3\xb2 la sua prima raccolta di poesie, intitolata Ple\xc4\xa1\xc4\xa1 il-Hena ( A Pledge to Joy ). Ha anche pubblicato due volumi di saggi intitolati Nirra\xc4\xa1unaw u Nitbissmu (Let\'s Reason and Smile), tre romanzi intitolati Nokkla Sewda ( Black Locks ), San Nikola tal-Venturi ( St Nicolas of Venturi ) e It-Tewmin tal-Birgu ( The Twins of Vittoriosa ) , oltre a due opere e alcune operette . Una serie di poesie ancora inedite mostrano un lato diverso da Meilak, con opere che hanno fatto luce sulle sue esperienze e prospettive durante la seconda guerra mondiale . Queste poesie sono la prova delle simpatie di Meilak per l\'Impero britannico, cos\xc3\xac come il suo intenso patriottismo, che \xc3\xa8 evidente in poesie che usano il linguaggio iperbolico e incoraggiante che spesso si trova nella letteratura bellica Per molti anni, Meilak ha anche contribuito regolarmente a "Le\xc4\xa7en is-Sewwa " ( La voce della verit\xc3\xa0 ), una pubblicazione stabilita dalle autorit\xc3\xa0 ecclesiastiche di Malta il 1\xc2\xba settembre 1928 e che \xc3\xa8 ancora gestita da volontari della Malta Catholic Action. Molte delle poesie che Meilak ha contribuito a questa pubblicazione erano di natura religiosa, tra cui una serie di opere relative alla Passione di Cristo, che sono state raccolte in un volume sotto il titolo L-Istrumenti tal-Passjoni ( Strumenti della Passione ) curato da Frank L. Mercieca nel 2005.' | b'724950268227084086' | b'\n\nMary Meilak\n | 1,103 |
b'Q3767366' | b"\n\nGiovanni Giacomo Lavagna\n\nGiovanni Giacomo Lavagna (Napoli, ... \xe2\x80\x93 Napoli, 1679) \xc3\xa8 stato un poeta marinista italiano.\n\nBiografia\n\nSi ritiene che Lavagna sia nato a Napoli nei primi decenni del Seicento da una famiglia che aveva origine genovesi di probabile discendenza dal casato dei Ravaschieri, e la cui madre proveniva dal ceppo aristocratico della nobilt\xc3\xa0 di Saluzzo. Il nucleo familiare si trasfer\xc3\xac nel Regno di Napoli per motivi di ordine finanziario e militare, ma nonostante le ascendenze aristocratiche si mantenne ai margini della nobilt\xc3\xa0 partenopea. Il giovane segu\xc3\xac studi giuridici laureandosi in diritto, anche se la sua formazione non si limit\xc3\xb2 a quella sfera ma si estese sia al campo filosofico-letterario che a quello scientifico.Gli anni sessanta del XVII secolo vedevano la contrapposizione politica e ideale fra la corte spagnola del Vicer\xc3\xa9 di Napoli da una lato e gli ambienti ecclesiastici dall'altro. Come il resto della nobilt\xc3\xa0 napoletana, Lavagna valut\xc3\xb2 il cardinale Carlo Carafa della Spina un punto di equilibrio fra i due schieramenti. E fu all'ecclesiastico che il poeta dedic\xc3\xb2 le Poesie, la sua prima raccolta nella quale il cardinale Carafa veniva delineato come \xe2\x80\x9cEroe Partenopeo, fregio, ed onore\xe2\x80\x9d. Nel suo percorso di formazione letteraria, Lavagna si richiam\xc3\xb2 al pensiero di altri filosofi e poeti del secolo precedente fra i quali Bernardino Telesio, Tommaso Campanella e Torquato Tasso, e le sue opere non di rado si interessarono della Napoli barocca del periodo. Nella vivace temperie culturale partenopea, in quella fase un ruolo significativo fu giocato dall'Accademia degli Investiganti che stimol\xc3\xb2 l'affermarsi di una innovativa apertura culturale. Il poeta, influenzato da questa nuova sensibilit\xc3\xa0, si incanal\xc3\xb2 sul sentiero dei marinisti, incontrando nel suo tragitto letterario l'estro poetico di Giuseppe Battista, quello in prosa di Giacomo Lubrano e le riflessioni filosofico-politiche di Lorenzo Crasso.La morte di Lavagna si presume che sia avvenuta a Napoli nel 1679.\n\nOpere\n\nLe Poesie sono costituite da una raccolta di sonetti, idilli e madrigali di tema amoroso dedicati a dame diverse, versi che lasciano supporre riferimenti a reali circostanze vissute dal poeta. Sono inoltre trattate la concezione filosofico-morale di Lavagna e la celebrazione nei confronti di coloro che difesero eroicamente Cipro durante l\xe2\x80\x99assedio del 1571 da parte dei Turchi.Nel 1676, parallelamente a una nuova stampa delle Poesie, venne pubblicato a Bologna Il corriero straordinario spedito da Parnaso al sig. N.N. dal sig. Gio. Giacomo Lavagna. L'opera consta di due parti: la prima vede Apollo dirimere una controversia fra dottori di scuola tradizionale e medici moderni; nella seconda parte Lavagna entra in gioco nella disputa alla ricerca di una soluzione armonica, contemperando la medicina antica e le pratiche pi\xc3\xb9 nuove, ma sempre nel rispetto della piet\xc3\xa0 nei confronti del paziente.Lavagna era anche intenzionato a comporre un altro testo di liriche, un volume di lettere e uno studio sulle teorie di Campanella, ma di tali opere non rimangono tracce." | b'2007734279776846651' | b"\n\nGiovanni Giacomo Lavagna\n | 980 |
b'Q2915441' | b'\n\nType 10 (granata)\n\nStoria e utilizzo\n\nNel corso della guerra contro la Russia zarista, le forze armate giapponesi fecero uso di bombe a mano improvvisate, solitamente riempiendo contenitori di disparata origine con polvere da sparo e dotandoli di miccia; al contrario, tra le truppe russe aveva fatto la propria comparsa una granata standardizzata, con involucro ovoidale in ghisa. In seguito all\'analisi di tale conflitto e alle azioni della prima guerra mondiale, l\'esercito imperiale mise allo studio una granata vera e propria, che tuttavia potesse essere impiegata agevolmente sui lanciagranate da fucile: un primo collaudo in tale senso fu per\xc3\xb2 deludente. Perci\xc3\xb2 i progettisti, prendendo spunto da un mortaio tedesco, idearono un lanciagranate portatile e in parallelo una granata adatta. Nel 1921 l\'ordigno e il congegno di lancio furono ufficialmente accettati dall\'esercito, che denomin\xc3\xb2 entrambi "Type 10", cos\xc3\xac designati dal decimo anno di regno dell\'imperatore allora in carica, Taish\xc5\x8d.In totale furono prodotti circa 100\xc2\xa0000 esemplari, distribuiti in ragione di tre per soldato. Utilizzata nell\'invasione della Manciuria e poi nella seconda guerra sino-giapponese, la Type 10 fu nel complesso non molto riuscita. La spoletta a tempo, tarata su 7 secondi, si dimostr\xc3\xb2 di modesta praticit\xc3\xa0 per il lancio manuale visto che poteva essere rigettata indietro o evitata dai soldati avversari; dette inoltre prova di funzionamento erratico, portando a detonazioni premature. Tali mancanze fecero s\xc3\xac che la fabbricazione fosse relativamente modesta e che fosse richiesta una nuova e pi\xc3\xb9 affidabile granata: essa, la Type 91, ripiena di una maggiore quantit\xc3\xa0 di esplosivo, inizi\xc3\xb2 a rimpiazzare la Type 10 dal 1931-1932 anche come bomba per il lanciagranate omonimo, essendo di funzionamento e dimensioni quasi identiche. Tuttavia, con la partecipazione dell\'Impero giapponese alla seconda guerra mondiale, i residui lotti immagazzinati furono via via adoperati.\n\nCaratteristiche\n\nLa Type 10 era una granata a frammentazione con involucro a sezione segmentata in ghisa, di forma cilindrica. Era lunga in totale 110\xc2\xa0mm e pesava 565 grammi (530 grammi per una seconda fonte): di questi, 50 grammi costituivano la carica esplosiva a base di TNT pressato. Il diametro esterno era pari a 50\xc2\xa0mm. Il fondo dell\'involucro presentava un piccolo incavo filettato, adatto ad accogliere un basamento apposito per l\'impiego sui lanciagranate di reparto Type 10 e poi Type 89; era inoltre equipaggiabile con codolo ad alette stabilizzatrici allo scopo di spararla dai lanciagranate dei fucili d\'ordinanza Type 38.Al centro dell\'involucro era avvitato un cannello per la spoletta a tempo, che sporgeva dalla sommit\xc3\xa0; qui erano contenuti il sostegno del percussore, il percussore stesso, una molla, la capsula, un cappellotto di ritegno a tacche che teneva insieme i componenti e infine la sicura, costituita da una graffetta a forma di "U" dotata di cordicella e i cui denti s\'inserivano nel cappellotto. Infine, alla base, era stato ricavato un piccolo foro, coperto da una guaina in alluminio impermeabile, atta a far uscire i gas durante le operazioni di armamento. Il resto del cannello era occupato da una mistura di polvere di catalizzazione e in fondo dal detonatore, il quale poggiava su un tampone morbido, in carta o feltro. Per armare la granata l\'operatore doveva avvitare verso il basso il percussore, in quanto esso era incassato nel proprio alloggiamento, fino a che non terminava la sua corsa; a questo punto il detonatore era armato e l\'operatore procedeva a rimuovere la sicura, quindi sbatteva la testa della spoletta una superficie solida: ci\xc3\xb2 vinceva la resistenza della molla, rompeva un piccolo disco di ottone e permetteva al percussore di accendere l\'innesco. Stando attento a non coprire con le dita il foro, egli lanciava la granata e il detonatore, raggiunto dopo 7 secondi dalla fiammella della polvere catalizzatrice, si attivava e faceva esplodere la carica di TNT.Quando invece l\'ordigno era utilizzato come proietto su lanciagranate di vario tipo, l\'operatore avvitava un basamento con quattro fori di vampa, ripieno di una piccola quantit\xc3\xa0 di propellente in una coppa di rame e con una capsula sul fondo, divisa dal propellente mediante un disco in acciaio. Procedeva quindi a disinserire la sicura e lasciava cadere la bomba nella canna, dove il percussore colpiva il basamento; una volta sparata, essa si armava in volo per effetto dell\'inerzia.' | b'16632489013112224217' | b'\n\nType 10 (granata)\n | 1,405 |
b'Q786254' | b'\n\nVia Postumia\n\nPercorso\n\nLa strada, lasciata Genova, percorreva la Val Polcevera fino a Pontedecimo (Pons ad decimum lapidem), quindi saliva sul crinale attraverso Cesino e Pietralavezzara e valicava l\'Appennino al Pian di Reste, nei pressi dell\'odierno Passo della Bocchetta. La strada proseguiva, seguendo il tracciato di precedenti percorsi liguri, per i crinali anzich\xc3\xa9 per i fondovalle. Pertanto dal pian di Reste si dirigeva verso l\'odierno Fraconalto (inizialmente Fiaccone, sorto nel Medioevo, probabilmente attorno ai secoli IX-X), scendeva per il valico presso l\'attuale Passo della Castagnola, frazione di Fraconalto, risaliva per il Monte Porale, e quindi scendeva verso la pianura passando per la fiorente Libarna. La meta finale di questo primo settore dell\'Oltregiogo era Dertona.Proseguendo nel suo cammino, la via Postumia congiungeva Dertona con Placentia (Piacenza), inserendosi nel sistema viario costituito dalla via Emilia che proveniva da Rimini (Ariminum) gi\xc3\xa0 dal 187 a.C. da dove si collegava a Roma attraverso la via Flaminia dal 220 a.C. Il tratto Placentia-Dertona della via Postumia divenne in seguito parte della via Julia Augusta, costruita nel 13 a.C. per volere dell\'imperatore Augusto al fine di completare il collegamento stradale tra Roma e la costa meridionale della Gallia: raggiungeva Arles passando per il trofeo di Augusto alla Turbie.La via Postumia da Placentia proseguiva fino a Cremona dove attraversava il fiume Po e da qui, proseguendo verso est, raggiungeva Bedriacum, l\'odierna Calvatone, citt\xc3\xa0 sorta alla confluenza tra il fiume Oglio e il Chiese. Da Bedriacum si diramava un tratto che raggiungeva Mantua (Mantova), mentre il percorso principale proseguiva per Verona, dove attraversava il fiume Adige. Per questo motivo, la via Postumia assumeva grande importanza in quanto rappresentava l\'unico percorso interamente terrestre che consentiva di arrivare da Roma all\'est e al Trentino, in quanto il suo ponte a Verona era all\'epoca l\'unico sull\'Adige. Da Verona, prima di raggiungere Aquileia sul mare Adriatico, portando a termine il collegamento con il mare Tirreno da cui partiva, la via Postumia passava per Vicenza, Oderzo e Iulia Concordia, l\'odierna Concordia Sagittaria.Con l\'apertura della nuova via Julia Augusta tra Tortona e Vada Sabatia (Vado Ligure), che tagliava fuori Genova, il primo tratto della strada perse progressivamente importanza e con essa le zone della valle del Lemme. Al contrario acquistarono importanza le zone intorno ad Acqui Terme.La via Postumia, con qualche modifica, rimase attiva (con alterna fortuna) almeno fino all\'VIII secolo sotto il controllo dei monaci della potente Abbazia di San Colombano di Bobbio, per poi cadere lentamente in disuso fino ad essere dimenticata.Fu in parte ripresa dopo l\'anno Mille, come percorso privilegiato, dalla Repubblica di Genova che pose sotto il suo controllo i centri di Gavi, Voltaggio e Fiaccone (Fraconalto).\n\nSituazione attuale\n\nAttualmente alcuni tratti sono percorribili come strada provinciale (da Vicenza in direzione Treviso) con il nome di Strada provinciale 102 Postumia romana; altri sono andati completamente in disuso.Nel tratto tra Vicenza ed Oderzo era quasi perfettamente rettilinea, salvo una curva in prossimit\xc3\xa0 dell\'attraversamento del fiume Brenta. Il suo tracciato originario \xc3\xa8 facilmente visibile e ricostruibile utilizzando mappe o foto satellitari, e collegando con una linea retta i frequenti tratti ancora attivi.Esiste un tratto percorribile denominato "Via Postumia" (Strada Provinciale 27) anche in provincia di Cremona fino al capoluogo di provincia stesso: vi entra ad Est (vicino al casello autostradale) e a Sud/Ovest (Via del Sale). Il fiume Po non veniva attraversato dove scorre adesso, perch\xc3\xa9 le mappe medievali testimoniano di un suo corso pi\xc3\xb9 vicino alle mura della citt\xc3\xa0. Il tracciato rettilineo di continuazione \xc3\xa8 facilmente individuabile anche a Castelvetro Piacentino.Un ulteriore tratto rettilineo di oltre 50 km, virtualmente ininterrotto, tra il Veronese ed il Mantovano, tutt\'oggi quasi del tutto percorribile in auto, parte dalla Chiesa di Santa Anastasia per lambire l\'antico Foro Romano della citt\xc3\xa0 di Verona (l\'attuale Piazza delle Erbe), Corso Portoni Borsari (fin qui la via corrispondeva al Decumano Massimo della citt\xc3\xa0), Corso Cavour, quartiere Stadio, Via Mantovana per abbandonare la citt\xc3\xa0 in direzione Villafranca di Verona, Quaderni di Villafranca; in provincia di Mantova con il guado del fiume Mincio, Goito, Gazoldo degli Ippoliti per arrivare al fiume Oglio.' | b'14183098711989710166' | b'\n\nVia Postumia\n | 1,390 |
b'Q1684865' | b"\n\nJean-Fr\xc3\xa9d\xc3\xa9ric Ph\xc3\xa9lypeaux de Maurepas\n\nBiografia\n\nMaurepas, di viva intelligenza e di grande finezza, fu anche frivolo ed egoista, secondo quanto riporta, per esempio, Madame de Tencin. Ironico, mordace, anche sarcastico e fazioso \xc2\xab\xc2\xa0non era quel che si dice una persona cattiva\xc2\xa0\xc2\xbb, scrive per\xc3\xb2 il barone de Besenval, ma non resisteva mai al piacere di una buona battuta. Di aspetto banale e di modesta statura, cercava di compensare la mediocrit\xc3\xa0 della figura con la cura dell'abbigliamento e la gravit\xc3\xa0 affettata del portamento. Pur non essendo particolarmente colto, era tuttavia dotato di prodigiosa memoria e di vero talento nella conversazione: intuitivo, aveva un giudizio sicuro sugli uomini che non esitava ad esprimere.\n\nSegretario di Stato di Luigi XV (1718-1749)\n\nFiglio di J\xc3\xa9r\xc3\xb4me Ph\xc3\xa9lypeaux, conte de Pontchartrain, segretario di Stato alla marina e alla Camera del Re, Maurepas, succedette in quest'ultima carica al padre a soli 14 anni d'et\xc3\xa0, anche se il marchese de La Vrilli\xc3\xa8re s'incaric\xc3\xb2 di gestire il dipartimento intanto che istruiva il ragazzo che divenne anche suo genero, sposandone, il 19 marzo 1718, la figlia Marie-Jeanne Ph\xc3\xa9lypeaux de La Vrilli\xc3\xa8re (1704-1793).Maurepas prese possesso del suo ufficio alla Maison du Roi, occupandosi della supervisione degli affari del Clero e di Parigi, nel 1718, a 17 anni. Divenne segretario di Stato alla Marina il 16 agosto 1723 \xe2\x80\x93 rimanendovi fino al 23 aprile 1749 - al posto di Fleuriau de Morville, passato agli Affari esteri, essendo appena defunto il precedente ministro, il cardinale Dubois.Il suo spirito lo rese amabile a Luigi XV, che trovava noioso il lavoro ministeriale. Autenticamente interessato ai problemi scientifici, mobilit\xc3\xb2 gli spiriti migliori al miglioramento delle tecniche di navigazione e di costruzione navale. Per il resto, fu un ministro piuttosto riservato, di lungo corso, la cui carriera fu segnata soprattutto dalle dispute con le amanti procurate al re da Madame de Tencin che lo detestava per ragioni politiche.Una di queste, Madame de Ch\xc3\xa2teauroux, lo detestava e lo chiamava \xc2\xab\xc2\xa0il conte de Faquinet\xc2\xa0\xc2\xbb (furfantello). Caduto malato a Metz, Luigi XV l'aveva allontanata in una delle sue crisi di devozione ma poi, ristabilito, l'aveva fatta richiamare da Maurepas: la duchessa non ebbe per\xc3\xb2 il tempo di rivedere il re, perch\xc3\xa9 mor\xc3\xac improvvisamente l'8 dicembre 1744, una coincidenza che fece parlare di un suo avvelenamento.I contrasti con Madame de Pompadour spinsero il temperamento faceto di Maurepas a diffondere segretamente i libelli scritti contro la favorita e a scriverne forse qualcuno; per questo motivo, egli cadde in disgrazia, nel 1749 ed esiliato a 40 leghe da Parigi.Si stabil\xc3\xac in un padiglione del palazzo dell'arcivescovo di Bourges, Fr\xc3\xa9d\xc3\xa9ric J\xc3\xa9r\xc3\xb4me de La Rochefoucauld, suo cugino. Qui divenne amico dell'abate de V\xc3\xa9ri, allora grande vicario dell'arcivescovo. Poi, nel 1752, alloggi\xc3\xb2 nel suo castello di Pontchartrain e, commutato l'esilio con il divieto di comparire a corte, nel 1756 divise la sua vita fra la sua residenza di campagna e Parigi.Forniti di ampi mezzi, il conte e la contessa de Maurepas ricevevano numerose visite, intrattenendo un'abbondante corrispondenza con personalit\xc3\xa0 politiche, scienziati e letterati: Maurepas era consultato su tutti gli affari importanti del tempo.\n\nMinistro di Luigi XVI (1774-1781)\n\nVenticinque anni dopo, con la salita al trono di Luigi XVI, nel maggio 1774 Maurepas divenne, non ufficialmente ma di fatto Primo ministro e, senza assumere la responsabilit\xc3\xa0 di nessun dipartimento, si presentava come mentore del giovane re. \xc2\xabIl conte di Maurepas - nota il principe de Montbarrey - fin dal primo quarto d'ora della sua installazione, ebbe l'aria di occupare un posto che non aveva mai lasciato\xc2\xbb. Fece nominare Turgot controllore generale delle finanze, Lamoignon-Malesherbes alla Camera del Re e Vergennes agli Affari esteriRichiam\xc3\xb2 i Parlamenti, che erano stati sospesi da Maupeou, rimettendo in sella il peggior nemico del potere reale: geloso di Turgot, fu soddisfatto della sua caduta nel 1776 e nel 1781 Maurepas si allontan\xc3\xb2 anche da Necker." | b'5775296155344594525' | b"\n\nJean-Fr\xc3\xa9d\xc3\xa9ric Ph\xc3\xa9lypeaux de Maurepas\n | 1,417 |
b'Q1176599' | b'\n\nDavid Servan-Schreiber\n\nDavid Servan-Schreiber (Neuilly-sur-Seine, 21 aprile 1961 \xe2\x80\x93 F\xc3\xa9camp, 24 luglio 2011) \xc3\xa8 stato uno psichiatra, giornalista e ricercatore francese, che ha lavorato a lungo negli Stati Uniti. \xc3\x88 stato condirettore del laboratorio clinico di Neuroscienze Cognitive presso l\'Universit\xc3\xa0 di Pittsburgh, dove esercitava anche come psichiatra. Ha raggiunto la notoriet\xc3\xa0 per avere proposto alcuni metodi per la prevenzione e il supporto alla guarigione del cancro, nonch\xc3\xa9 per la cura delle malattie psichiatriche, tutti basati su tecniche terapeutiche di medicina alternativa. In Francia venne soprannominato il "profeta del benessere".\n\nBiografia\n\nFiglio del noto giornalista (fondatore de L\'Express), scrittore, imprenditore e uomo politico Jean-Jacques Servan-Schreiber (autore del libro La sfida americana e segretario, per breve tempo, del Partito Repubblicano, Radicale e Radical-Socialista), ha studiato medicina all\'ospedale Necker di Parigi, dove nel 1980 ha aperto un laboratorio di microinformatica con i primi computer Apple II. Quindi, ha proseguito la sua formazione medica in Quebec, dapprima alla Laval University e poi alla McGill University, dove si \xc3\xa8 specializzato in psichiatria. Nel 1991 ha conseguito un Ph.D. in intelligenza artificiale presso la Carnegie Mellon University, dove ha utilizzato le reti neurali per studiare i meccanismi neuronali alla base di patologie psichiatriche come la depressione e la schizofrenia.\n\nStudi, attivit\xc3\xa0 e sperimentazioni\n\nIl suo principale argomento di ricerca \xc3\xa8 stato stabilire un legame fra le neuroscienze e la psicanalisi.\xc3\x88, inoltre, stato membro dell\'organizzazione "Medici Senza Frontiere", interrompendo a volte le sue ricerche per passare qualche settimana in un paese del terzo mondo dove l\'organizzazione riteneva che la situazione sanitaria fosse particolarmente critica.A Pittsburgh si sono svolti la maggioranza dei suoi studi sulle medicine alternative applicate alle patologie psichiche, in sostituzione o affiancate alla psicoanalisi e agli psicofarmaci. \xc3\x88 stato anche professore universitario di psichiatria clinica, co-direttore del laboratorio di neuroscienze di Pittsburgh, insegnante all\'Istituto dell\'EMDR francese e professore aggiunto di Oncologia generale al centro Anderson, Universit\xc3\xa0 del Texas e presidente onorario di numerosi istituti.\n\nMalattia e morte\n\nNel 1992, a 31 anni, scopr\xc3\xac di avere un cancro al cervello: gli diedero pochi mesi di vita, ma lui riuscir\xc3\xa0 invece a vivere 19 anni in buone condizioni. Il cancro che lo colp\xc3\xac era un forma grave di astrocitoma di IV stadio, che, in recidiva, degener\xc3\xb2 in glioblastoma, un tumore incurabile che solitamente porta alla morte in 1-3 anni. La sua sopravvivenza record (19 anni), che avviene in meno dell\'1\xc2\xa0% dei pazienti con questa tipologia di malattia, \xc3\xa8 stata da lui attribuita al proprio stile di vita, che definir\xc3\xa0 "anticancro".Riusc\xc3\xac a guarire una prima volta grazie a numerose cure (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) nel 1993. Affianc\xc3\xb2 il tutto allo stile di vita e di dieta, da lui ideato, che defin\xc3\xac "anticancro". Tuttavia, ebbe una recidiva e un aggravamento nel 2000 e una successiva remissione, grazie alla radioterapia, il che gli permise di continuare i suoi lavori ed ottenere il successo mondiale nei 10 anni seguenti.Nel 2010 ha avuto un ritorno della malattia (IV stadio di glioblastoma ai lobi frontali) e quasi inoperabile, e l\'anno seguente \xc3\xa8 stato sottoposto ad un intervento chirurgico sperimentale alla zona colpita, seguito da una nuova radioterapia con alcuni metodi innovativi (come l\'impianto di piccole sorgenti radioattive nella zona del cervello colpito) e da alcune cure, anch\'esse sperimentali, basate sull\'immunoterapia dei tumori (in particolare una sorta di "vaccino" integrando i globuli bianchi con le cellule cancerose). Dopo un lieve miglioramento, nel 2011 il tumore ha cominciato per\xc3\xb2 a crescere di nuovo e il ricercatore \xc3\xa8 deceduto mentre si trovava nella casa di famiglia a F\xc3\xa9camp; dopo il trasferimento in ospedale a seguito di un aggravamento improvviso, \xc3\xa8 morto all\'et\xc3\xa0 di 50 anni dopo tre giorni di coma, secondo quanto dichiarato dai fratelli (Franklin, \xc3\x89mile, Michael ed Edouard) e dagli altri familiari. Servan-Schreiber aveva tre figli: Alexander detto Sacha (dalla prima moglie Olga Tereshko), Charly e Anna (dalla seconda moglie, Gwena\xc3\xablle). La sua tomba si trova, insieme a quella del padre e del nonno, al cimitero di Veulettes-sur-Mer, residenza estiva della famiglia Servan-Schreiber.' | b'9390873722704588115' | b'\n\nDavid Servan-Schreiber\n | 1,441 |
b'Q431932' | b'\n\nTruth or Consequences (Nuovo Messico)\n\nGeografia fisica\n\nSecondo l\'Ufficio del censimento degli Stati Uniti, ha una superficie totale di 27,70\xc2\xa0mi\xc2\xb2 (71,74\xc2\xa0km\xc2\xb2).La citt\xc3\xa0 si trova sul Rio Grande, vicino alla Elephant Butte Reservoir. La citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 servita dall\'aeroporto municipale di Truth or Consequences, oltre dalle strade Interstate 25, I-25 Business, New Mexico State Road 51 (NM 51), NM 181 e NM 187.\n\nStoria\n\nIl primo bagno termale nell\'area venne costruito nel "John Cross Ranch" alle Geronimo Springs alla fine degli anni 1800. Tuttavia, la creazione di un importante insediamento non avvenne fino alla costruzione della Elephant Butte Dam and Reservoir nel 1912; la diga fu completata nel 1916. L\'Elephant Butte Dam faceva parte del Rio Grande Project, uno sforzo per l\'irrigazione su larga scala autorizzato ai sensi della legge sulla bonifica del 1902. Nel 1916, la citt\xc3\xa0 fu incorporata con il nome di Hot Springs. Divenne capoluogo della contea di Sierra nel 1937. Alla fine degli anni 1930, Hot Springs possedeva 40 terme naturali, una spa per ogni 75 residenti all\'epoca.Originariamente chiamata Hot Springs, la citt\xc3\xa0 cambi\xc3\xb2 il suo nome in "Truth or Consequences", il titolo di un popolare programma su NBC Radio. Nel marzo 1950, Ralph Edwards, conduttore del programma radiofonico Truth or Consequences, annunci\xc3\xb2 che avrebbe mandato in onda il programma per il suo decimo anniversario dalla prima citt\xc3\xa0 che avesse preso il nome dell\'omonimo programma; Hot Springs cambi\xc3\xb2 ufficialmente nome il 31 marzo 1950 e il programma fu trasmesso da l\xc3\xac la sera seguente. Edwards ha visitato la citt\xc3\xa0 durante il primo fine settimana di maggio per i successivi 50 anni. Questo evento si chiamava "Fiesta" e comprendeva un concorso di bellezza, una sfilata e uno spettacolo teatrale. La citt\xc3\xa0 celebra ancora la Fiesta ogni anno durante il primo fine settimana di maggio. La sfilata presenta generalmente celebrit\xc3\xa0 dell\'area come la "regina del chili di Hatch". La Fiesta propone anche una danza nel Ralph Edwards Park.\n\nEvoluzione demografica\n\nSecondo il censimento del 2010, la popolazione era di 6\xc2\xa0475 abitanti.\n\nEtnie e minoranze straniere\n\nSecondo il censimento del 2010, la composizione etnica della citt\xc3\xa0 era formata dall\'85,7% di bianchi, lo 0,6% di afroamericani, l\'1,9% di nativi americani, lo 0,5% di asiatici, lo 0,0% di oceanici, il 7,6% di altre razze, e il 3,7% di due o pi\xc3\xb9 razze. Ispanici o latinos di qualunque razza erano il 28,2% della popolazione.\n\nTelevisione\n\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una delle principali ambientazioni dell\'episodio "L\'invasione degli Zygon" (The Zygon Invasion) della serie televisiva britannica Doctor Who, nel quale il nome stesso del centro cittadino svolge un ruolo fondamentale negli eventi della trama. Le scene sono state tuttavia girate a Fuerteventura.\n\nVideogiochi\n\nNel videogioco Tom Clancy\'s Rainbow Six: Siege la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 presente come mappa giocabile per la modalit\xc3\xa0 a tempo limitato Outbreak, introdotta tramite l\'espansione gratuita Operazione Chimera (Operation Chimera).\n\nTurismo\n\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una destinazione turistica popolare per gli abitanti del Nuovo Messico. \xc3\x88 anche un luogo scelto di frequente dai pensionati, per via del basso costo delle abitazioni e per l\'offerta di sport all\'aria aperta come golf e pesca.Ci sono numerose fonti calde (hot springs) sul territorio cittadino. Nel complesso, queste fonti sono in grado di produrre 99 litri/secondo.Prima della seconda guerra mondiale, erano attive 40 fonti. Nel 2002 la Hot Springs Association di Truth or Consequences contava tra i membri solo otto complessi termali: cinque di queste prendevano l\'acqua da pozzi, e solo tre (Marshall Hot Springs, Indian Springs Bath House e Hay-Yo-Kay Hot Springs) sfruttavano sorgenti naturali.Il New Mexico State Energy and Minerals Department ha costruito negli anni ottanta due impianti pilota per lo sfruttamento dell\'energia geotermica dell\'area. Le fonti sono state sfruttate anche dal Carrie Tingley Hospital, una struttura sanitaria per bambini invalidi (poi spostata ad Albuquerque). Alcuni edifici cittadini sono riscaldati con energia geotermica.' | b'6674123675202766966' | b'\n\nTruth or Consequences (Nuovo Messico)\n | 1,302 |
b'Q938874' | b"\n\nHans Klocker\n\nBiografia\n\nNella sua educazione l'arte sveva ebbe un ruolo fondamentale, cos\xc3\xac come lo ebbero l'ispirazione e l'insegnamento forniti dalle migliori maestranze locali, come lo stesso Michael Pacher ed il Maestro di Uttenheim. Non bisogna dimenticare inoltre l'enorme importanza delle incisioni del Maestro E.S. e di Martin Schongauer, che furono per Klocker una grandissima fonte di ispirazione per quanto riguarda l'iconografia delle sue opere. Hans Klocker si attesta come un artista di successo e di grande prestigio pubblico tanto da venire eletto borgomastro di Bressanone per due anni consecutivi (1497 e 1498). Nella sua citt\xc3\xa0 diresse una fiorente bottega, in grado di rispondere alle numerose commissioni giunte da tutto l'Alto Adige che confermano la stima e la considerazione di cui godeva non solo nella sua citt\xc3\xa0 ma su tutto il territorio sudtirolese. Nella cerchia di maestranze che lo affiancavano si formarono a loro volta altri giovani artisti che continuarono poi in modo autonomo l'attivit\xc3\xa0.Le opere di Klocker, caratterizzate da un evidente realismo tipico dell'arte nordica, raffinate nelle proporzioni, nell'espressivit\xc3\xa0 dei volti e nelle cromie, sono unanimemente considerate di grande livello artistico e tra le pi\xc3\xb9 belle prodotte in regione.Anche se non possiede le qualit\xc3\xa0 espressive di Michael Pacher, al quale va il merito di aver realizzato un mirabile connubio di sintesi tra l\xe2\x80\x99arte tedesca e italiana, Hans Klocker emerge quale esempio di artista fortemente radicato alla realt\xc3\xa0 locale, dotato di spiccata personalit\xc3\xa0, in grado di rappresentare personaggi ed eventi con grande efficacia e particolare sensibilit\xc3\xa0: la grazia e la bellezza della Vergine, la gioia immensa della Nativit\xc3\xa0, la crudelt\xc3\xa0 violenta della Crocifissione del Cristo e la sua sepoltura. I suoi personaggi sono caratterizzati da espressioni e volti popolareschi ripresi dalla realt\xc3\xa0 quotidiana dei contadini e degli artigiani del luogo, che assumono il ruolo di protagonisti nelle \xe2\x80\x9csacre rappresentazioni\xe2\x80\x9d scolpite e dipinte dall\xe2\x80\x99artista.Le opere principali di Klocker sono costituite da altari lignei a portelle di complessa fattura. Com\xe2\x80\x99\xc3\xa8 noto, l\xe2\x80\x99area sudtirolese \xc3\xa8 tra le pi\xc3\xb9 feconde e ricche di interesse per quanto riguarda la produzione di questi particolari manufatti artistici.A partire dal 1370, anno cui risale il primo altare di questo genere in regione, ovvero quello di Castel Tirolo, la fortuna del cosiddetto Fl\xc3\xbcgelaltar in Alto Adige \xc3\xa8 stata sempre pi\xc3\xb9 crescente e la sua diffusione ha toccato in maniera omogenea tutte le zone del territorio." | b'8166011522413498720' | b"\n\nHans Klocker\n | 822 |
b'Q804332' | b"\n\nCisti poplitea\n\nCause e sintomi\n\nNegli adulti, le cisti di Baker di solito derivano da ogni forma di artrosi del ginocchio, da artrite reumatoide o da lesioni cartilaginee (in particolare del menisco). Le cisti di Baker possono anche essere associate con la malattia di Lyme. Tuttavia, nei bambini non indicano una malattia articolare sottostante e spesso si presentano asintomatiche. Queste formazioni sorgono tra i tendini del capo mediale del muscolo gastrocnemio e del muscolo semimembranoso. Sono posizionate posteriormente al condilo femorale mediale.Il sacco sinoviale dell'articolazione del ginocchio pu\xc3\xb2, in determinate circostanze, produrre un rigonfiamento che si sviluppa posteriormente nella cavit\xc3\xa0 poplitea e pu\xc3\xb2 assumere dimensioni tali da diventare palpabile. La maggior parte delle cisti di Baker mantiene la comunicazione diretta con la cavit\xc3\xa0 sinoviale del ginocchio. Queste cisti poplitee possono produrre dolore se si rompono: in tal caso il dolore si manifesta nella parte posteriore del ginocchio e si irradia al polpaccio. Talvolta il gonfiore del polpaccio e l'arrossamento possono mimare una tromboflebite.\n\nDiagnosi\n\nLa diagnosi avviene solitamente tramite una visita medica. Una cisti di Baker \xc3\xa8 facile da osservare da dietro con il paziente in piedi con le ginocchia completamente estese. \xc3\x88 pi\xc3\xb9 facilmente palpabile con il ginocchio parzialmente flesso. La diagnosi viene poi confermata mediante ecografia, anche per escludere il sospetto di un aneurisma dell'arteria poplitea che porterebbe a maggiori difficolt\xc3\xa0 nell'aspirazione del liquido sinoviale dalla cisti. Anche un'immagine di risonanza magnetica pu\xc3\xb2 rivelare la presenza di una cisti di Baker.Una complicanza infrequente, ma potenzialmente pericolosa per la vita, che pu\xc3\xb2 rendere necessario eseguire degli esami del sangue e una ecografia urgente \xc3\xa8 una condizione di trombosi venosa profonda (TVP). Una valutazione rapida della possibilit\xc3\xa0 di TVP pu\xc3\xb2 essere richiesta nel caso che la cisti di Baker comprima strutture vascolari, causando edema delle gambe.\n\nTrattamento\n\nSolitamente la cisti poplitea non richiede alcun trattamento a meno che provochi dei sintomi. \xc3\x88 molto raro che i sintomi siano in realt\xc3\xa0 provenienti dalla cisti. Nella maggior parte dei casi, vi \xc3\xa8 la presenza di un altro disturbo al ginocchio (artrite, lesione meniscale, ecc) che ha dato origine al problema. Quindi il trattamento iniziale dovrebbe essere diretto a correggere la fonte principale della produzione di liquido sinoviale. Spesso il riposo e l'elevazione della gamba sono rimedi sufficienti. Se necessario, la cisti pu\xc3\xb2 essere aspirata per ridurne le dimensioni e poi iniettato un corticosteroide per ridurre l'infiammazione. L'escissione chirurgica \xc3\xa8 riservata nei casi in cui le cisti provochino un forte disagio per il paziente. La rottura di una cisti viene trattata con il riposo, con l'elevazione della gamba e con l'iniezione di un corticosteroide nel ginocchio. Recentemente, la proloterapia ha mostrato risultati incoraggianti come metodo efficace per il trattamento delle cisti di Baker e altri tipi di disturbi muscolo-scheletrici.Le cisti di Baker nei bambini, a differenza nelle persone anziane, quasi sempre scompaiono con il tempo e raramente richiedono l'escissione." | b'16449145245551143275' | b"\n\nCisti poplitea\n | 994 |
b'Q3624148' | b'\n\nArte plebea\n\nLa cosiddetta arte plebea fu uno dei filoni fondamentali dell\'arte romana, accanto a quello pi\xc3\xb9 aulico dell\'arte patrizia. Si tratta di un nome coniato dallo storico dell\'arte romana Ranuccio Bianchi Bandinelli.\n\nOrigini\n\nLa societ\xc3\xa0 romana fu caratterizzata sin dalle origini da un dualismo, che si \xc3\xa8 manifestato pienamente anche nella produzione artistica: quello tra patrizi, i pi\xc3\xb9 nobili della societ\xc3\xa0 romana, e plebei, i pi\xc3\xb9 poveri, e quindi tra arte patrizia (o "aulica") e arte plebea (o "popolare"), che in epoca pi\xc3\xb9 avanzata \xc3\xa8 assimilabile all\'"arte provinciale" delle zone a nord e a ovest di Roma. Queste due correnti, la cui importanza storica \xc3\xa8 stata riconosciuta solo nella seconda met\xc3\xa0 del XX secolo, coesistettero fin dagli esordi dell\'arte romana e gradualmente si avvicinarono, fino a fondersi nell\'epoca tardoantica. L\'arte plebea traeva le sue origini da tutta la tradizione artigianale medio-italica, che aveva continuato a essere prodotta anche dopo l\'arrivo, massiccio, dell\'arte greca in Italia a partire dal III secolo a.C.Non bisogna considerare l\'arte plebea per\xc3\xb2 come esclusivo appannaggio di una particolare classe sociale: \xc3\xa8 lo stile di chi cercava d\'eseguire sculture (e probabilmente anche dipinti, sebbene non ci siano pervenuti) con la minore spesa possibile.\n\nCaratteristiche\n\nNell\'arte plebea, anzich\xc3\xa9 i problemi della forma e dell\'espressione artistica, dominavano alcune esigenze pratiche e immediate, come l\'economicit\xc3\xa0, la celebrazione del committente e del suo cursus honorum (come nel monumento funerario di Lusius Storax, dove un personaggio della "nuova" aristocrazia locale rendeva leggibile a chiunque il proprio status), l\'immediatezza della narrazione, la facile leggibilit\xc3\xa0. Nel fare questo si adottavano alcune soluzioni ingenuamente intuitive, che sacrificavano le regole fondamentali del naturalismo ellenistico per evidenziare alcuni particolari e alcuni significati simbolici: si impostava una dimensione gerarchica delle figure e di alcune parti del corpo (soprattutto la testa), si deformava la prospettiva, si rappresentavano contemporaneamente scene avvenute in momenti diversi, si accentuava l\'espressivit\xc3\xa0 (per esempio aumentando il chiaroscuro con un largo uso del trapano).\n\nArte patrizia e arte plebea\n\nSarebbe sbagliato volere imporre una gerarchia assoluta tra arte plebea a arte patrizia, essendo animate, a livello generico, da interessi e fini molto diversi: l\'arte patrizia si poneva come continuazione della tradizione greca legata al naturalismo; l\'arte plebea aveva scopi di celebrazione inequivocabile del committente, di immediata chiarezza, di semplificazione, di astrazione intuitiva, che entreranno nell\'arte ufficiale dei monumenti pubblici romani solo dal III secolo-inizi del IV secolo d.C. (a seguito di profondi mutamenti ideali e sociologici), provocando quella rottura con l\'ellenismo che confluir\xc3\xa0 nell\'arte medievale. L\'arte plebea rappresent\xc3\xb2 quindi il primo vero superamento dell\'ellenismo "ormai priva di slancio e di possibilit\xc3\xa0 di nuovi sviluppi artistici".Per lungo tempo questo tipo di produzione artistica venne vista come chiaro esempio di decadenza, anche se oggi studi pi\xc3\xb9 ad ampio raggio hanno dimostrato come queste tendenze non fossero delle novit\xc3\xa0, ma fossero invece gi\xc3\xa0 presenti da secoli nella produzione artistica romana.\n\nInfluenze nell\'arte tardoantica\n\nNell\'arte tardoantica si iniziarono a scorgere le tracce della corrente plebea inequivocabilmente almeno fin dall\'arco di Settimio Severo (appiattimento plastico, affollamento delle scene, forte uso del chiaroscuro), per poi divenire preponderante dall\'epoca di Costantino I e di Teodosio I in poi. Anche nei ritratti imperiali di quegli anni si assiste a rappresentazioni innaturali, con attenzione al dettaglio minuto piuttosto che all\'armonia dell\'insieme (come nella Testa di Gordiano III), idealizzati, con sguardi laconici dai grandi occhi (come nella Statua colossale di Costantino I). Non interessava pi\xc3\xb9 la rappresentazione della fisionomia, ma ormai il volto imperiale doveva esprimere un concetto, quello della santit\xc3\xa0 cristiana del potere, inteso ormai come emanazione divina.' | b'7256100949270370663' | b'\n\nArte plebea\n | 1,301 |
b'Q3995730' | b'\n\nTorri costiere d\'Abruzzo\n\nLe torri costiere dell\'Abruzzo costituivano il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione lungo la fascia costiera del Regno di Napoli. Furono costruite per arginare le frequenti incursioni dei corsari barbareschi.Nel XVI secolo, quando Carlo V era Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Napoli, il confine tra il Regno di Napoli a sud e lo Stato della Chiesa a nord era segnato dal corso inferiore del fiume Tronto.Proprio vicino alla foce di questo fiume, per volere del vicer\xc3\xa9 Don Pedro di Toledo, nel 1547 venne costruita una torre come posto di guardia e difesa della costa dalle incursioni saracene, ed anche un edificio adiacente, destinato all\'ufficio doganale del confine con lo Stato Pontificio. Solo successivamente tale fortificazione entrer\xc3\xa0 a far parte del sistema di torri costiere del Regno di Napoli.Progettista fu il valenciano Pirro Luis Escrib\xc3\xa0 (italianizzato in Pirro Aloisio Scriv\xc3\xa0), capitano ed architetto militare, lo stesso del Forte spagnolo dell\'Aquila e di Castel Sant\'Elmo a Napoli.La realizzazione fu diretta dal capitano Martin da Seguera o Martin De Seguradal quale presero il nome sia il centro abitato di Martinsicuro che la stessa torre, detta anche di Carlo V.Nel XVI secolo, dopo l\'alleanza tra Francia ed Impero Ottomano, crebbe la minaccia di incursioni da parte dei Saraceni, che furono particolarmente intense nell\'estate del 1556 quando all\'Abruzzo furono risparmiate le terribili devastazioni subite dalle coste italiane solo grazie alle difese ed al sistema di punti d\'avvistamento predisposte dal Duca d\'Atri Giovan Girolamo Acquaviva. Tuttavia nel 1566 le coste dell\'abruzzo citeriore verranno duramente saccheggiate da una grande spedizione ottomana guidata dall\'ammiraglio Piyale Pa\xc5\x9fa, fermata solamente dalla fortezza di Pescara, che resistette all\'assedio e non fu presa.Di conseguenza si decise di costruire un sistema integrato di avvistamento e difesa delle coste italiane; il vicer\xc3\xa9 Don Pedro Perafan de Ribera Duca di Alcal\xc3\xa0, volle che anche il litorale abruzzese, come gi\xc3\xa0 altre coste della penisola, fosse dotato di una serie di torri costiere, destinate non solo a dare l\'allarme in caso di incursioni nemiche ma, essendo dotate di guarnigione e colubrine, anche a respingere incursioni minori.Nel 1563, in base ad una relazione del Governatore Marco Antonio Piscicello, de Ribera ordin\xc3\xb2 sei torri, in corrispondenza dei fiumi Foro, Mucchia, Moro, Sangro, Penna, Saline, la cui costruzione per\xc3\xb2 non inizi\xc3\xb2 subito.Nel 1568 Alfonso Salazar, commissario del presidente della Regia Camera di Summaria, dopo aver effettuato un sopralluogo insieme all\'ingegnere Scala, dispose la costruzione di quattordici torri: Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, Chirano, Fossacesia, Senella e le sei del 1563; i lavori furono portati a termine entro il 1569.Furono posizionate a distanza tale da poter comunicare a vista tra loro, molte alla foce dei fiumi, che costituivano punti d\'approdo e fonte d\'acqua dolce.Buona parte delle torri abruzzesi fu costruita da Vincenzo Tavoldi, un bergamasco che con il fratello si stava occupando delle fortificazioni di Pescara e Civitella, e che il 1\xc2\xba aprile 1568 si aggiudic\xc3\xb2 l\'appalto per otto di tali edifici, impegnandosi a finirli entro diciotto mesi.Nel 1598, su ordine del vicer\xc3\xa9 Enrique de Guzm\xc3\xa1n, conte di Olivares, il marchese di Cellenza, Carlo Gambacorta, governatore degli Abruzzi, effettu\xc3\xb2 un censimento delle torri d\'Abruzzo, predisponendo una serie di schede (raccolte nel manoscritto "Visita delle torri d\'Abruzzo", ora conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi), contenenti schizzi, piantine, descrizione, posizionamento ed osservazioni varie.Il marchese propose di affidare il comando delle torri costiere ad uno spagnolo per riportare le guarnigioni al loro dovere, perch\xc3\xa9 aveva rilevato che il servizio di avvistamento costiero non era svolto con costanza dai militi che, invece di stare di guardia, spesso si allontanavano dalle torri per dedicarsi ad altre attivit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 remunerative, e nemmeno le ronde notturne venivano effettuate correttamente perch\xc3\xa9 i cavallari stancavano i loro animali facendoli lavorare nei campi e quindi la notte potevano montare a cavallo solo per breve tempo.Con il cessare delle razzie piratesche dal mare le torri persero gradualmente la loro funzione militare, anche se risulta che alcune fossero ancora presidiate nel XVIII secolo.' | b'16744987844004697106' | b'\n\nTorri costiere d\'Abruzzo\n | 1,389 |
b'Q2261752' | b'\n\nCamino kimberlitico\n\nMorfologia\n\nIl camino kimberlitico si presenta in tutto il mondo sempre con una identica struttura. Si tratta di un camino verticale di diametro variabile, da poche centinaia di metri a un massimo di due chilometri, composto da kimberlite. Questo camino scende verticalmente restringendosi man mano a forma di carota. Tra i 600 m e i 2 km esso lascia posto a dicchi con un diametro tra i 5 e i 20 metri, pieni di roccia kimberlitica non frammentata. Questi dicchi scendono fino alla camera magmatica che ha dato origine all\'eruzione, si suppone sia posta tra i 150 km e i 200 km di profondit\xc3\xa0. In superficie, a differenza delle altre eruzioni vulcaniche non si forma un cono di dimensioni importanti, ma un piccolo cono di lapilli e ceneri che con il tempo scompare quasi completamente.\n\nGenesi\n\nMentre nelle eruzioni normali la risalita del magma dal mantello avviene in camere magmatiche successive e quella che poi forma il vulcano si trova ad alcuni chilometri dalla superficie, in questo particolare tipo di eruzione il magma risale direttamente dalla zona di formazione posta attorno ai duecento chilometri dalla superficie. Questo \xc3\xa8 dovuto al fatto che la camera magmatica si \xc3\xa8 formata, non per azione dell\'acqua, ma per azione del carbonio. Il carbonio, come l\'acqua, permette al mantello di fondere, ma nella fusione si libera del CO\xe2\x82\x82 che ha caratteristiche molto pi\xc3\xb9 esplosive rispetto al vapore acqueo. Esso permette quindi alla colonna di magma di salire direttamente in superficie a una velocit\xc3\xa0 elevatissima, si stima che possa raggiungere i 2000 km/h (600 m/s). Giunto in prossimit\xc3\xa0 della superficie la diminuita pressione separa i gas dal magma, la pressione che fino a quel momento era solo diretta verso l\'alto trova spazio per espandersi lateralmente e scavare un cratere del diametro variabile tra poche centinaia di metri e alcuni chilometri e con una profondit\xc3\xa0 massima 1-2 km. La velocit\xc3\xa0 di spostamento e le enormi pressioni fanno pensare (non si \xc3\xa8 mai potuto osservare una eruzione di questo tipo) che il tutto si svolga nell\'arco di qualche ora. I diamanti presenti nella kimberlite, non sono nati assieme ad essa, ma sono molto pi\xc3\xb9 antichi, l\'eruzione kimberlitica ha fatto da nastro trasportatore delle gemme. Si pensa che i diamanti primari si trovino in rocce poste al disopra della camera magmatica. Il flusso di lava salendo include parte del mantello comprendente anche i diamanti. L\'esplosivit\xc3\xa0 dell\'evento e il rapido raffreddamento impedisce al carbonio dei diamanti di degradare in grafite. La presenza di diamanti in queste strutture geologiche risulta costante, ma con valori diversi per ogni singolo giacimento.Lo stretto rapporto tra camini kimberlitici e diamanti ha conseguenze interessanti. Da oltre un secolo vengono ritrovati diamanti, mescolati ai sedimenti glaciali, nella zona a sud dei Grandi Laghi, in territorio statunitense. Sono stati probabilmente trasportati lontano dal luogo d\'origine, nelle fasi di avanzamento dei ghiacciai, durante l\'era glaciale. Si sospetta l\'esistenza di camini kimberlitici (e miniere di diamanti) a nord, in territorio canadese, presso la Baia di Hudson. Si \xc3\xa8 ricercata a lungo kimberlite in questi territori, ma per ora con esiti negativi.\n\nFonti\n\nAmerican Museum of Natural History. "The Nature of Diamonds". 21 ottobre, 2005.' | b'12808752715306698181' | b'\n\nCamino kimberlitico\n | 1,007 |
b'Q890790' | b'\n\nFA Premier League Player of the Month\n\nIl premio FA Premier League Player of the Month \xc3\xa8 un riconoscimento mensile dato al miglior calciatore del mese della Premier League. Il vincitore viene scelto da un team formato da sponsor del campionato ed annunciato insieme al "Manager of the Month" il primo o secondo venerd\xc3\xac del mese successivo. Il premio \xc3\xa8 stato chiamato "Carling Premiership Player of the Month" (1994\xe2\x80\x932001), "Barclaycard Premiership Player of the Month" (2001\xe2\x80\x932004) e attualmente "Barclays Player of the Month".La Premier League fu istituita nel 1992, quando i club membri della "First Division" si dimisero dalla "Football League", formando una nuova lega commercialmente indipendente che negozi\xc3\xb2 i propri accordi di trasmissione video e sponsorizzazione. La stagione inaugurale non ebbe sponsor finch\xc3\xa9 non si trov\xc3\xb2 un accordo quadriennale per 12 milioni di sterline con Carling a partire dalla stagione successiva. Carling introdusse nella stagione 1993-1994 i premi "Manager of the Month" e "Manager of the Season", in aggiunta agli esistenti premi di "Player of the Year" assegnati dalla "Football Writers\' Association" e "Professional Footballers\' Association". Per la stagione 1994-1995 venne introdotto il premio "FA Premier League Player of the Month", che fu assegnato per la prima volta a J\xc3\xbcrgen Klinsmann per le sue prestazioni dell\'Agosto 1994.Steven Gerrard \xc3\xa8 il giocatore con il pi\xc3\xb9 alto numero di premi "FA Premier League Player of the Month". Quattro giocatori hanno vinto il premio in mesi consecutivi: Robbie Fowler tra il 1995 ed il 1996, Dennis Bergkamp nel 1997, Cristiano Ronaldo nel 2006 ed Harry Kane nel 2015. Altri nove giocatori hanno vinto due premi nella stessa stagione: Ryan Giggs, Ruud van Nistelrooij, Thierry Henry, Wayne Rooney, Peter Odemwingie, Robin van Persie, Daniel Sturridge, Luis Su\xc3\xa1rez ed Ashley Young, che \xc3\xa8 anche l\'unico giocatore ad aver vinto il premio per tre volte in un anno solare. Robbie Keane ha vinto il premio giocando con tre club differenti (Coventry City, Leeds United e Tottenham Hotspur). Altri nove giocatori hanno vinto il premio giocando con due club differenti. Il premio \xc3\xa8 stato assegnato a due giocatori contemporaneamente in sei occasioni: Alan Shearer e Chris Sutton nel Novembre 1994 per i Blackburn Rovers, Robbie Fowler e Stan Collymore nel Gennaio 1996 per il Liverpool, Kevin Davies per il Southampton ed Andy Cole per il Manchester United nel Novembre 1997, Dennis Bergkamp ed Edu nel Febbraio 2004 per l\'Arsenal, Dimit\xc4\x83r Berbatov e Robbie Keane nell\'Aprile 2007 per il Tottenham Hotspur e Steven Gerrard e Luis Su\xc3\xa1rez nel Marzo 2014 per il Liverpool.Quasi met\xc3\xa0 dei premi "FA Premier League Player of the Month" sono stati assegnati a giocatori inglesi, mentre i principali vincitori stranieri sono francesi e olandesi. Il Manchester United ha avuto tra le proprie fila il pi\xc3\xb9 grande numero di giocatori vincitori del premio "FA Premier League Player of the Month".' | b'6539841936402235011' | b'\n\nFA Premier League Player of the Month\n | 858 |
b'Q3616863' | b'\n\nAngelo Arpa\n\nAngelo Arpa (Brusaporco, 21 marzo 1909 \xe2\x80\x93 Roma, 27 marzo 2003) \xc3\xa8 stato un critico cinematografico, scrittore, gesuita e produttore cinematografico italiano.\n\nBiografia\n\nDi origine ungherese (il nome di famiglia era \xc2\xabArpad\xc2\xbb), Angelo Arpa entr\xc3\xb2 nella Compagnia di Ges\xc3\xb9 il 30 maggio 1940. Padre Arpa oper\xc3\xb2 negli anni cinquanta a Genova dove fu per molti anni professore di filosofia all\'Istituto Bartolomeo Arecco, l\'istituto scolastico dei Gesuiti di Genova.Si interess\xc3\xb2 di cinema, che identific\xc3\xb2 come uno dei pi\xc3\xb9 efficaci veicoli di trasmissione della cultura. In questo ambito fu tra gli ideatori dei primi Cineforum in Italia. In particolare padre Arpa fond\xc3\xb2 il Cineforum di Genova nei locali dell\'Arecco, sul modello di quanto fatto a Roma dal padre domenicano F\xc3\xa9lix Morlion.Nella storia del cinema italiano il nome di padre Arpa compare molto spesso in riferimento a Federico Fellini del quale fu amico e consigliere spirituale. I due si conobbero alla 15\xc2\xaa Mostra internazionale d\'arte cinematografica di Venezia del 1954, in cui Fellini presentava La strada, film apprezzato dal pubblico cattolico. D\'altro canto padre Arpa era un ascoltato consigliere dell\'arcivescovo di Genova cardinal Giuseppe Siri, influente figura del cattolicesimo conservatore. Perci\xc3\xb2 il gesuita funse in qualche modo da mediatore fra i cineasti e gli ambienti che avrebbero potuto essere loro avversi. Cos\xc3\xac, quando la censura proib\xc3\xac l\'uscita de Le notti di Cabiria, padre Arpa ne organizz\xc3\xb2 la proiezione privata a Siri. L\'alto prelato apprezz\xc3\xb2 il film e subito la censura statale ne autorizz\xc3\xb2 la circolazione.Nel 1959 Fellini, intuendo che La dolce vita avrebbe creato polemiche, and\xc3\xb2 a Genova a sottoporre il film a padre Arpa, il quale non gli chiese nessun taglio: e cos\xc3\xac il film fu autorizzato dalla censura. L\'anteprima era stata organizzata per Siri, il quale non diede un giudizio negativo sul film, ma non si sent\xc3\xac di intercedere ufficialmente come aveva fatto con Le notti di Cabiria. Lo scandalo scoppi\xc3\xb2 dopo l\'uscita del film, e padre Arpa (cos\xc3\xac come Siri) difese l\'amico regista con particolare impegno fino ad essere ripreso dalle gerarchie vaticane. Qualche anno dopo Fellini prese amabilmente in giro il gesuita nel personaggio di padre Spagna, il prete cinefilo interpretato da Salvo Randone in Toby Dammitt, episodio di Tre passi nel delirio.Padre Arpa promosse presso il pubblico cattolico anche gli altri maestri del neorealismo, De Sica, Rossellini, Visconti. Di Pier Paolo Pasolini fu anche consulente per Il Vangelo secondo Matteo. Arpa s\'improvvis\xc3\xb2 anche produttore cinematografico; fond\xc3\xb2 la sua casa di produzione cinematografica "Golden Star International", con la quale realizz\xc3\xb2, fra l\'altro, Era notte a Roma di Roberto Rossellini. Tuttavia, il film fu un insuccesso e la Golden Star non riusc\xc3\xac a rimborsare i finanziatori.Oltre all\'attivit\xc3\xa0 del Cineforum, padre Arpa diede vita alla Fondazione Columbianum per instaurare rapporti culturali fra l\'Europa e l\'America Latina. La Fondazione organizz\xc3\xb2 le cinque edizioni della Rassegna Internazionale del Cinema Latinoamericano, tenute a Santa Margherita Ligure (1960 e 1961), Sestri Levante (1962 e 1963) e Genova (1965), sotto la direzione di Gianni Amico. Nelle varie edizioni la manifestazione ospit\xc3\xb2 i maggiori esponenti delle "nuove ondate" di cinema sudamericano (tra gli altri Glauber Rocha, Fernando Birri, Nelson Pereira dos Santos, Tom\xc3\xa1s Guti\xc3\xa9rrez Alea) e segn\xc3\xb2 la fine dell\'isolamento diplomatico di Cuba, ospitando le autorit\xc3\xa0 di quel paese. Il dissesto finanziario della Golden Star e del Columbianum, tuttavia, portarono padre Arpa ad essere incarcerato per alcuni mesi nel 1967 e ad essere espulso dalla Compagnia di Ges\xc3\xb9: c\'\xc3\xa8 chi ritiene che l\'ingenuit\xc3\xa0 finanziaria del gesuita sia servita da pretesto per chi voleva liberarsi di un prete scomodo.Nel 2002 gli fu concesso del Governo italiano il contributo vitalizio straordinario (legge Bacchelli) per meriti culturali.Per volont\xc3\xa0 testamentaria di Padre Arpa il suo corpo \xc3\xa8 stato cremato e inumato nella Cappella Generalizia della Compagnia di Ges\xc3\xb9 del Cimitero del Verano di Roma. Nella stessa Cappella riposano i Generali della Compagnia.' | b'8628110270349706215' | b'\n\nAngelo Arpa\n | 1,375 |
b'Q47160' | b'\n\nTito Maccio Plauto\n\nDibattito sul nome e brevi cenni biografici\n\nIl nome del poeta \xc3\xa8 fra i dati incerti. Gli antichi lo citano comunemente come Plautus, la forma romanizzata di un cognome umbro Plotus. Nelle edizioni moderne fino all\'Ottocento figura il nome completo Marcus Accius Plautus. Questa forma \xc3\xa8 di per s\xc3\xa9 sospetta alla luce di considerazioni storiche: i tria nomina si usano per chi \xc3\xa8 dotato di cittadinanza romana, e non sappiamo se Plauto l\'abbia mai avuta. Un antichissimo codice di Plauto, il Palinsesto Ambrosiano, rinvenuto agli inizi del XIX secolo dal cardinale Angelo Mai, port\xc3\xb2 migliore luce sulla questione. Il nome completo del poeta tramandato nel Palinsesto si presenta nella pi\xc3\xb9 attendibile versione Titus Maccius Plautus; da Maccius, per errore di divisione delle lettere, era uscito fuori il tradizionale M. Accius (che sembrava credibile per influsso di L. Accius, il nome del celebre tragediografo). D\'altra parte, il nome Maccius si presta a interessanti deduzioni. Non si tratta certo di un vero nome gentilizio e del resto non c\'\xc3\xa8 ragione che Plauto ne portasse uno; si tratta invece di una derivazione da Maccus, il nome di un personaggio tipico della farsa popolare italica, l\'atellana. Questa originale derivazione deve avere un legame con la personalit\xc3\xa0 e l\'attivit\xc3\xa0 di Plauto. \xc3\x88 dunque verosimile e attraente ipotesi che il poeta teatrale umbro Titus Plotus si fosse dotato a Roma di un nome di battaglia, che alludeva chiaramente al mondo della scena comica, e quindi conservasse nei \xe2\x80\x9ctre nomi\xe2\x80\x9d canonici la traccia libera e irregolare del suo mestiere di "commediante". Altri sostengono invece che "Plautus" derivi dall\'aggettivo greco \xcf\x80\xce\xbb\xce\xb1\xcf\x84\xcf\x8d\xcf\x82, che indicherebbe la larghezza di qualche sua caratteristica fisica.Varie fonti antiche chiariscono che Plauto era nativo di S\xc3\xa0rsina, cittadina appenninica dell\'Umbria romana (oggi in Romagna): il dato \xc3\xa8 confermato da un bisticcio allusivo in Mostellaria 769-70. Plauto, come del resto quasi tutti i letterati latini di et\xc3\xa0 repubblicana su cui abbiamo notizia, non era dunque di origine romana: non apparteneva per\xc3\xb2, diversamente da Livio Andronico ed Ennio, a un\'area culturale italica gi\xc3\xa0 sotto influenza e dominio greco. Si noti anche che Plauto era con certezza un cittadino libero, non uno schiavo o un liberto: la notizia che svolgesse lavori servili presso un mulino \xc3\xa8 un\'invenzione biografica, basata su un\'assimilazione tra Plauto e i servi bricconi delle sue commedie, che spesso vengono minacciati di questa destinazione.La data di morte, il 184 a.C., \xc3\xa8 sicura; la data di nascita si ricava indirettamente da una notizia di Cicerone (Cato maior 14,50), secondo cui Plauto scrisse da senex la sua commedia Pseudolus. Lo Pseudolus risulta rappresentato nel 191, e la senectus per i Romani cominciava a 60 anni. Probabile quindi una nascita fra il 255 e il 250 a.C. Le notizie che fissano la fioritura letteraria del poeta intorno al 200 quadrano bene con queste indicazioni. Dobbiamo immaginarci un\'attivit\xc3\xa0 letteraria compresa fra il periodo della seconda guerra punica (218-201 a.C.) e gli ultimi anni di vita del poeta: la Casina allude chiaramente alla repressione dei Baccanali del 186 a.C..' | b'10735628083906786699' | b'\n\nTito Maccio Plauto\n | 1,070 |
b'Q1027119' | b'\n\nDiocesi di Gallese\n\nStoria\n\nIncerte sono le origini della diocesi di Gallese. Coletti, continuatore dell\'Italia sacra di Ughelli, fa iniziare la serie episcopale con Donato, che prese parte al concilio romano indetto da papa Eugenio II nell\'826. Moroni anticipa di oltre cinquant\'anni la serie dei vescovi con Stefano, sanctae Gallesinae ecclesiae episcopus, che avrebbe partecipato ad un concilio indetto a Costanza in Germania nel 772. Cappelletti fa precedere questi vescovi da Gioviano che nel 769 prese parte al concilio lateranense dove fu condannato l\'antipapa Costantino II: questo vescovo \xc3\xa8 tuttavia attribuito da Duchesne e da molti altri autori alla diocesi di Cagli nelle Marche.Il IX secolo \xc3\xa8 il "secolo d\'oro" per Gallese, di cui sono noti quattro vescovi che presero parte a diversi concili indetti dai papi. Inoltre erano originari di Gallese due papi: Marino I, papa dall\'882 all\'884, e Romano, papa da agosto a novembre 897.Nel 1150 mor\xc3\xac a Gallese, dopo una vita di pellegrinaggi (Roma, Santiago e la Terra Santa), Famiano, eremita cistercense. La fama dei miracoli a lui attribuiti ed attestati dalla tradizione contribu\xc3\xac ad accrescere il culto verso il santo, a cui i gallesini edificarono un santuario nel XIII secolo.Secondo Coletti, la diocesi venne soppressa nel 1252 ed annessa alla diocesi di Civita Castellana; tuttavia, sia Cappelletti che Moroni, riportano ancora un vescovo di Gallese, Monaldo, che nel 1285 partecip\xc3\xb2 ad un concilio indetto da papa Onorio IV. \xc2\xabConvien dire - con il Cappelletti - che il decreto di unione non avesse tosto il suo effetto, oppure che continuasse a vivere il vescovo e ne ritenesse tuttora il titolo. Con lui per altro cessano le memorie della cattedra gallesina\xc2\xbb.Nel XVI secolo, per breve tempo, la sede fu ristabilita. Fu papa Pio IV, con bolla del 17 marzo 1563 a restaurare la diocesi e a nominare vescovo Girolamo Garimberti; tuttavia il suo successore, Gabriele de Alexandris, rinunci\xc3\xb2 alla diocesi il 16 settembre 1569 e papa Pio V soppresse nuovamente la diocesi incorporandone il territorio nella diocesi di Civita Castellana.Il 20 dicembre 1805 la collegiata Santa Maria Assunta di Gallese riebbe il titolo di cattedrale in forza della bolla Romanorum pontificum di papa Pio VII e la diocesi fu unita a quelle di Civita Castellana e Orte, che da questo momento prese il nome di "diocesi di Civita Castellana, Orte e Gallese".L\'11 febbraio 1986 la diocesi di Gallese, assieme a quelle di Sutri, di Nepi e di Orte, \xc3\xa8 stata soppressa ed il suo territorio incorporato in quello della diocesi di Civita Castellana; contestualmente l\'ex cattedrale di Gallese ha assunto il titolo di concattedrale della diocesi civitonica.Dal 16 febbraio 1991 Gallese \xc3\xa8 annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; l\'attuale arcivescovo, titolo personale, titolare \xc3\xa8 Antonio Franco, gi\xc3\xa0 nunzio apostolico in Israele e Cipro e gi\xc3\xa0 delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina.' | b'10065076623258811520' | b'\n\nDiocesi di Gallese\n | 985 |
b'Q542549' | b'\n\nVertice dell\'Asia orientale\n\nSfondo\n\nIl concetto di un "East Asia Grouping" (let. "raggruppamento dell\'asia orientale") ha una storia antecedente di alcuni anni il primo raduno ufficiale. Nel 1991, Mahathir bin Mohamad, primo ministro della Malaysia, promosse l\'idea di una regione per il libero scambio di merci: l\'East Asia Economic Caucus.Nel 2002 venne pubblicato il rapporto definitivo dell\'East Asian Study Group, voluto dai paesi membri dell\'ASEAN Plus Three, esclusi Australia, Nuova Zelanda e India. Nel documento veniva proposto di trasformare l\'EAS in un apparato simile all\'ASEAN, con incontri e congressi di simile natura. Tuttavia, veniva posto il problema di involvere nel progetto paesi esterni l\'area ASEAN, esplicitando quindi un\'estensione territoriale dell\'EAS per adeguarsi agli interessi del progetto.Nel 2004, durante il vertice dell\'ASEAN Plus Three fu ufficializzato il mantenimento dell\'EAS in quanto necessario, e i 16 membri portarono nuovamente al banco la questione all\'ASEAN Plus Three Ministerial Meeting nel Laos a fine luglio 2005. Alla Malesia \xc3\xa8 stata attribuita la volont\xc3\xa0 di avanzare al forum durante il vertice ASEAN Plus Three del 2004.\n\nPrimo EAS (2005)\n\nPrima della realizzazione del primo vertice EAS si \xc3\xa8 discusso in modo significativo riguardo ai paesi che avrebbero dovuto essere rappresentati. Al momento dell\'incontro c\'erano stati alcuni disappunti tra Giappone, Cina e Corea del Sud (i +tre dell\'ASEAN), inoltre la partecipazione di Nuova Zelanda, Australia e India fu percepita come un segnale per controbilanciare il crescente dilagare del dominio cinese.Comunque i risultati della riunione furono pressoch\xc3\xa9 limitati, anche se la Russia espresse gi\xc3\xa0 tempo addietro la riunione di entrar a far parte dell\'EAS, partecipando come osservatore su invito della Malesia.\n\nRussia\n\nLa Russia ha partecipato al primo EAS del 2005 in qualit\xc3\xa0 di osservatore su invito della Malaysia, richiedendo di diventarne membro. La candidatura come futuro membro ha trovato sostegno da Cina e India\n\nStati Uniti\n\nDopo che l\'amministrazione Obama ha espresso interesse nell\'avere una qualche posizione all\'interno dell\'EAS, il comitato ha in seguito appoggiato l\'idea invitando sia gli Stati Uniti che la Russia a prendere parte al vertice del 2011.\n\nAltre candidature\n\nPakistan, Mongolia e Bangladesh sono stati indicati come potenziali membri dell\'EAS nel futuro. La candidatura della Mongolia \xc3\xa8 stata appoggiata dalla Malesia e dal Vietnam, il Pakistan da Malesia e Giappone, e il Bangladesh solo da quest\'ultimo.Anche le entit\xc3\xa0 sovranazionali come l\'Unione europea e la Lega araba hanno manifestato interesse ad avere ruolo di osservatori, e quest\'ultima ha intrattenuto sedute ufficiali per ufficializzare la propria partecipazione.' | b'1315211625258079201' | b'\n\nVertice dell\'Asia orientale\n | 828 |
b'Q820218' | b"\n\nWhite Oleander\n\nTrama\n\nLa bionda artista concettuale Ingrid Magnussen viene condannata a trentacinque anni di carcere dopo aver avvelenato il proprio amante con un veleno estratto dall'oleandro bianco. La donna lascia la figlia adolescente Astrid, che non ha mai conosciuto il padre: l'uomo infatti ha abbandonato la famiglia per un'altra donna quando Astrid aveva solo sei mesi. I servizi sociali mandano la ragazza, molto bella e con i capelli lunghi e biondi, a vivere con l'ex spogliarellista Starr Thomas. La donna \xc3\xa8 molto religiosa e sostiene di aver accettato Ges\xc3\xb9 come suo salvatore, nonostante il suo comportamento e i suoi vestiti dicano il contrario. Starr vive con Ray, un uomo sposato che per\xc3\xb2 non vede la moglie e il figlio da cinque anni, e alcuni figli, sia suoi che adottati. Quando Ray passa del tempo con Astrid, la donna si ingelosisce e ricomincia a bere finch\xc3\xa9 una notte tenta di uccidere la ragazza, sparandole una pallottola che ferisce Astrid alla spalla. Astrid, dopo essere stata ricoverata in ospedale, viene mandata in un istituto dove si trovano numerosi ragazzi che vivono situazioni simili alla sua. L\xc3\xac, incontrer\xc3\xa0 delle ragazze aggressive che la picchiano poich\xc3\xa9 invidiose della sua bellezza; allora Astrid si taglia i capelli come segno di protesta. L\xc3\xac conosce Paul, un fumettista di cui si innamora.Successivamente viene accolta da un'altra famiglia, in cui c'\xc3\xa8 Claire Richards, una donna fragile che tenta di sfondare come attrice. \xc3\x88 sposata, ma il marito \xc3\xa8 spesso all'estero per lavoro. Dopo una visita dalla madre di Astrid, Claire si suicida con un'overdose di pillole ed \xc3\xa8 proprio Astrid a trovarla morta di fianco a lei al suo risveglio. L'adolescente \xc3\xa8 costretta a tornare all'istituto dove rimane per qualche tempo, finch\xc3\xa9 la sua assistente sociale non le rimedia una nuova famiglia. Nonostante questa sia perfetta per la ragazza, Astrid decide di andare a vivere con una russa che si guadagna da vivere prendendo vestiti gettati nella spazzatura, aggiustandoli e vendendoli al mercato. Con lei vivono altre ragazze, tutte con un tono punk. Anche Astrid decider\xc3\xa0 di tingersi i capelli di nero e di vestirsi come loro. L'avvocato della madre vorrebbe convincerla a testimoniare a suo favore. Astrid, che aveva fatto visita alla madre ma che le aveva detto di non volerla pi\xc3\xb9 vedere, accetta di andare a parlarle. Ingrid le chiede se pu\xc3\xb2 testimoniare a suo favore. Astrid accetta ma in cambio vuole sapere la verit\xc3\xa0 su tutto: se ha davvero ucciso il suo fidanzato, chi era suo padre, perch\xc3\xa9 ha spinto Claire al suicidio. Ingrid risponde alle domande della figlia, la quale tenta ancora di convincerla a lasciarla andare, scontando la sua pena, ma poi rispetta il patto e le dice che testimonier\xc3\xa0 a suo favore. Astrid e Paul vanno dunque al processo della madre di lei aspettando di essere convocati dall'avvocatessa. Il processo per\xc3\xb2 finisce inaspettatamente in anticipo e, chiedendo cosa sia successo, alla ragazza dicono che la madre ha deciso di tenerla fuori da questa storia, lasciandola, finalmente, andare. Due anni dopo Paul e Astrid vivono insieme a New York e la ragazza, di nuovo con i capelli biondi e lunghi, ricorda le sue vicende, per ognuna delle quali ha creato una valigia contenente i suoi ricordi." | b'3098433943627085134' | b"\n\nWhite Oleander\n | 1,005 |
b'Q7308203' | b"\n\nReggie Bullock\n\nBiografia\n\nAveva come sorella un transgender di nome Mia Henderson (nata Kevin Long) che il 16 luglio 2014 \xc3\xa8 stata accoltellata a Baltimora. \xc3\x88 un sostenitore per i diritti LGBT.\n\nCaratteristiche tecniche\n\n\xc3\x88 un ottimo tiratore da 3 punti.\n\nLos Angeles Clippers (2013-2015)\n\nDopo tre stagioni in NCAA con i Tar Heels, di cui l'ultima chiusa con quasi 14 punti di media, venne scelto al primo giro del Draft NBA 2013 alla venticinquesima chiamata dai Los Angeles Clippers. Bullock rimase ai Clippers solo per 1 anno e mezzo in cui non riusc\xc3\xac a imporsi da titolare venendo ceduto nel gennaio 2015.\n\nPhoenix Suns (2015)\n\nIl 16 gennaio 2015 venne ceduto dai Los Angeles Clippers ai Phoenix Suns in uno scambio a tre squadre che coinvolse anche i Boston Celtics. Debutt\xc3\xb2 con i Suns 10 giorni dopo proprio contro la sua ex-squadra, ovvero i Los Angeles Clippers, in cui prevalsero i Clippers col punteggio di 120-100. Bullock venne pi\xc3\xb9 volte spedito in D-League dai Suns ai Bakersfield Jam, giocando in totale solo 11 partite con la squadra dell'Arizona con cui segn\xc3\xb2 4 punti.\n\nDetroit Pistons (2015-2019)\n\nIl 10 luglio 2015 venne ceduto dai Phoenix Suns ai Detroit Pistons insieme a Danny Granger e Marcus Morris in cambio di una seconda scelta al Draft 2020. Anche nei Pistons Bullock non trov\xc3\xb2 molto spazio stando nelle rotazioni dietro a Marcus Morris e Stanley Johnson.Nella seconda stagione nel Michigan Bullock gioc\xc3\xb2 meno partite (6 in meno rispetto alla stagione precedente), ma ebbe un minutaggio un superiore. Gioc\xc3\xb2 solo 31 partite oltre che per la concorrenza anche per vari infortuni.Il 16 giugno 2017 venne sospeso per 5 partite in quanto venne trovato positivo alla marijuana a seguito di un controllo antidoping.L'11 luglio 2017 rinnov\xc3\xb2 il suo contratto con i Pistons per altri 2 anni. E nella stagione 2017-2018 fu quella in cui trov\xc3\xb2 pi\xc3\xb9 spazio in carriera limitando gli infortuni e giocando 62 partite su 82 (77 escludendo quelle in cui era squalificato), di cui 52 da titolare complice anche la partenza di Tobias Harris che in febbraio venne ceduto ai Los Angeles Clippers in cambio di Blake Griffin. Nonostante avesse tenuto ottime medie (44,5% da 3 e 11,3 punti di media) non riusc\xc3\xac portare i pistoni alla postseason in quanto la squadra arriv\xc3\xb2 9 a est con un record di 39 vittorie e 43 sconfitte. In stagione segn\xc3\xb2 anche il proprio career-high di punti mettendo a referto 23 (con 6 tiri da 3 segnati) nella sconfitta interna per 113-103 contro gli Charlotte Hornets. Nella stagione successiva fu titolare della franchigia del Michigan giocando 44 partite su 44 da titolare, tenendo anche in questo caso la media punt in doppia cifra, prima di venire ceduto in febbraio.\n\nLos Angeles Lakers (2019-)\n\nIl 6 febbraio 2019 torn\xc3\xb2 a Los Angeles, ma questa volta sponda Lakers, nello scambio che port\xc3\xb2 Svjatoslav Mychajljuk e una futura seconda scelta in quel di Detroit." | b'2769431613756463362' | b"\n\nReggie Bullock\n | 931 |
b'Q3531781' | b"\n\nTony Grisoni\n\nTony Grisoni (Londra, 28 ottobre 1952) \xc3\xa8 uno sceneggiatore britannico.\n\nBiografia\n\nGrisoni ha debuttato come sceneggiatore con il lungometraggio Queen of Hearts del 1989, diretto da Jon Amiel.In seguito ha collaborato pi\xc3\xb9 volte con il regista statunitense Terry Gilliam, per i film Paura e delirio a Las Vegas (1998), Tideland - Il mondo capovolto (2005), I fratelli Grimm e l'incantevole strega (2005) e L'uomo che uccise Don Chisciotte (2018). Per Paura e delirio a Las Vegas, inizialmente erano accreditati come sceneggiatori solo Tod Davies e Alex Cox, che avevano scritto una versione precedente della sceneggiatura, poi riscritta da zero da Gilliam e Grisoni. Per questo motivo, Gilliam e Grisoni si sono presentati al collegio arbitrale della Writers Guild of America per essere accreditati. La decisione finale della WGA \xc3\xa8 stata di accreditare tutti e quattro gli sceneggiatori. Per I fratelli Grimm e l'incantevole strega \xc3\xa8 avvenuta una disputa simile: nonostante la riscrittura da parte dei due, solo lo sceneggiatore originale Ehren Kruger compare tra i crediti. Gilliam e Grisoni hanno quindi deciso, come alternativa a essere tra i crediti come sceneggiatori, di essere accreditati come dress pattern makers (modellisti dei costumi). Il primo tentativo di realizzare L'uomo che uccise Don Chisciotte, scritto da Gilliam e Grisoni, \xc3\xa8 stato tra il 1998 e il 2000 ed \xc3\xa8 stato fallimentare. Durante la produzione, Grisoni ha conosciuto Keith Fulton e Louis Pepe, che stavano girando le riprese del backstage, nonch\xc3\xa9 le scene di quello in seguito sarebbe diventato il documentario Lost in La Mancha. Nel 2005 Fulton e Pepe hanno diretto il film Brothers of the Head, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Brian Aldiss, scritto da Grisoni stesso a partire dal 1984. Tra il 2005 e il 2016 vi sono stati vari altri tentativi da parte di Gilliam di realizzare il lungometraggio, che infine \xc3\xa8 stato girato con successo nel 2017 ed \xc3\xa8 uscito nelle sale l'anno successivo.Nel 2008 Grisoni ha diretto il suo primo cortometraggio, Kingsland #1: The Dreamer, che gli \xc3\xa8 valso una candidatura alla 62\xc2\xaa edizione dei BAFTA Film Award.Nel 2009 Channel 4 ha trasmesso la serie Red Riding, per la quale Grisoni ha sceneggiato tutti e tre gli episodi che la compongono, adattando tre dei quattro romanzi del ciclo Red Riding Quartet dello scrittore David Peace. Nello stesso anno, Channel 4 ha trasmesso anche il film The Unloved, scritto da Grisoni e diretto da Samantha Morton, al suo debutto come regista. Il film ha vinto il BAFTA TV Award come miglior film per la televisione drammatico." | b'13658095303260244399' | b"\n\nTony Grisoni\n | 803 |
b'Q12050136' | b'\n\nRudolf Dilong\n\nRudolf Dilong (Trsten\xc3\xa1, 1\xc2\xba agosto 1905 \xe2\x80\x93 Pittsburgh, 7 aprile 1986) \xc3\xa8 stato un poeta e presbitero slovacco.Appartenne all\'Ordine dei Frati Minori e fu un esponente del movimento letterario del modernismo cattolico.\n\nBiografia\n\nDopo la maturit\xc3\xa0 Rudolf Dilong divenne frate francescano. In giovent\xc3\xb9 era stato amico del poeta \xc5\xa0tefan Atila Brez\xc3\xa1ny, con cui Dilong mantenne uno sporadico contatto epistolare anche durante il periodo dell\'emigrazione. Risiedette a Kremnica, a Hlohovec, a Malacky. Dopo aver completato gli studi teologici, nel 1929 fu ordinato sacerdote. Per qualche anno fu professore di religione alle scuole superiori. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruol\xc3\xb2 nell\'esercito come cappellano militare. Nel 1945 abbandon\xc3\xb2 la Slovacchia. Si trasfer\xc3\xac a Roma e di qui nel 1947 part\xc3\xac per l\'Argentina, dove subito fu destinato all\'assistenza spirituale degli immigrati slovacchi di Buenos Aires. Fu redattore del periodico Slovensk\xc3\xa9 zvesti ("Novelle slovacche"). Dal 1965 visse nel monastero di Pittsburgh negli Stati Uniti d\'America, ove fu redattore di Listov sv. Franti\xc5\xa1ka ("Lettere di San Francesco"). Lavor\xc3\xb2 anche come funzionario del Congresso mondiale degli slovacchi. Nel 1969 visit\xc3\xb2 la Slovacchia, avendo in mente di potervi rimanere. Esistono diverse versioni del motivo per cui ci\xc3\xb2 non si realizz\xc3\xb2. Secondo Jozef Rydlo, la responsibilit\xc3\xa0 fu di Laco Novomesk\xc3\xbd. Dilong ricevette molti soprannomi da parte della critica letteraria: il frate nascosto, il principe dei poeti, il poeta della libert\xc3\xa0 spezzata, il poeta della perduta libert\xc3\xa0 slovacca. Era considerato un poeta impetuoso.\n\nAttivit\xc3\xa0\n\nDilong \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 importanti e pi\xc3\xb9 prolifici autori del modernismo cattolico. Si dedic\xc3\xb2 soprattutto alla poesia, ma amche ai drammi. fu fondatore del giornale Postup. Le sue opere sono collocate in un ambiente rurale, affront\xc3\xb2 il tema dell\'infanzia e spesso descrisse l\'Orava, la sua regione natale, che gli diede rifugio e stabilit\xc3\xa0 soprattutto nel periodo della Seconda guerra mondiale. Fu autore di pi\xc3\xb9 di 100 opere, delle quali molte andarono perdute a seguito di un incendio in Argentina.Dilong passa dal misticismo al surrealismo, ai problemi intriganti della natura, a quelli dell\'era atomica, alla triste sorte della sua patria oppressa sotto il giogo del comunismo.' | b'17883795549558843188' | b'\n\nRudolf Dilong\n | 807 |
b'Q3717641' | b'\n\nE poi.../Non tornare pi\xc3\xb9\n\nIl disco\n\nCompletamente incentrato sul famosissimo lato A che fa letteralmente scomparire la canzone Non tornare pi\xc3\xb9 sulla seconda facciata. Entrambi i pezzi avranno comunque posto fra le tracce del nuovo album Frutta e verdura, pubblicato alcuni giorni dopo.Nel 1974 le due canzoni compariranno in lingua francese, con i testi di Pierre Delano\xc3\xab, sul singolo Et puis \xc3\xa7a cert \xc3\xa0 quoi/Les oiseaux reviennent, pubblicato contemporaneamente in Italia (PDU PA 1096) e in Francia (Path\xc3\xa9 Marconi/PDU 2C008 95104) con copertine diverse.Anche questo singolo, con le canzoni in italiano, stampato in Francia sempre nel 1974 (Path\xc3\xa9 Marconi/EMI 2C008 95029), ha la copertina differente.\n\nStoria\n\nBrano di struttura complessa e inusuale per una classica canzone pop, fu definito subito "improponibile" dai discografici. Mina decise di inciderlo ugualmente, affidando l\'arrangiamento a Pino Presti: ne scaturir\xc3\xa0 uno dei pi\xc3\xb9 grandi successi della cantante.Nonostante la pubblicazione sia dell\'anno precedente, quando Mina la esegue dal vivo nella serata inaugurale di Milleluci (16 marzo 1974), la canzone \xc3\xa8 ancora nelle prime posizioni di classifica. Curiosamente poco dopo, la sigla finale della trasmissione, Non gioco pi\xc3\xb9, anch\'essa interpretata da Mina, ne prender\xc3\xa0 la posizione in classifica.I video di entrambe sono presenti nel DVD Gli anni Rai 1972-1978 Vol. 1, inserito in un cofanetto monografico pubblicato da Rai Trade e GSU nel 2008, in primo soltanto \xc3\xa8 reperibile anche nella confezione CD+DVD I miei preferiti (Gli anni Rai) del 2014.\n\nMusica e testo\n\nAncora una volta Mina sceglie una canzone la cui costruzione mette in discussione la centralit\xc3\xa0 del ritornello. Le due lunghe strofe principali, di ispirazione blues (con tanto di armonica nella ripresa), terminano con i versi del titolo "...tornare insieme e poi/che senso ha...", ripetuti pi\xc3\xb9 volte in crescendo, con varianti di testo e tonalit\xc3\xa0. Il vero ritornello, "...no/le tue promesse/no/sempre le stesse...".La protagonista del testo \xc3\xa8 una donna che si rifiuta di ricominciare una storia d\'amore (e di sesso) con un uomo da lei tradito, nonostante lui le prometta di cambiare.\n\nNon tornare pi\xc3\xb9\n\nPubblicata su singolo in Francia e Italia nel 1974 con titolo Les oiseaux reviennent e testo di Pierre Delano\xc3\xab; nel 1998 \xc3\xa8 inserita sull\'album Quand ma voix te touche destinato al solo mercato transalpino.Nel 2011 compare nella raccolta internazionale su CD Je suis Mina.Arrangiamento e direzione d\'orchestra Dario Baldan Bembo' | b'14503915553845811363' | b'\n\nE poi.../Non tornare pi\xc3\xb9\n | 845 |
b'Q3743079' | b"\n\nFerrari 326 MI\n\nIl contesto\n\nIl modello derivava dalla 246 F1 e nacque sostanzialmente dalla sostituzione del motore di quest'ultima con un propulsore tipo \xe2\x80\x9cDino\xe2\x80\x9d. Questi motori derivavano l'appellativo dal nome del figlio di Enzo Ferrari, Dino, a cui \xc3\xa8 assegnata la progettazione. Essi possedevano una peculiarit\xc3\xa0: erano dei V6 con l'angolo tra le due bancate di 65\xc2\xb0. Furono progettati con questa caratteristica per ridurre gli ingombri. In particolare, il motore della 326 MI era il massimo sviluppo, inteso come cilindrata, che si poteva ottenere dal monoblocco dei propulsori \xe2\x80\x9cDino\xe2\x80\x9d. La caratteristica principale della \xe2\x80\x9c326 MI\xe2\x80\x9d era la leggerezza nei confronti delle monoposto contemporanee, che rendeva la vettura agile e le permetteva di sfruttare la potenza del motore.La sigla numerica nel nome del modello era collegata alle caratteristiche del motore; pi\xc3\xb9 precisamente richiamava la cilindrata, che era di circa 3,2 L, ed il numero dei cilindri, che erano 6 a V. La sigla \xe2\x80\x9cMI\xe2\x80\x9d invece significava \xe2\x80\x9cMonza Indianapolis\xe2\x80\x9d, e si riferiva alla gara per cui fu progettata, costruita ed a cui partecip\xc3\xb2.\n\nLe competizioni\n\nIl modello esord\xc3\xac il 29 giugno 1958 all'Autodromo di Monza in occasione della 500 Miglia di Monza. A questa competizione presero parte vetture monoposto europee e statunitensi idonee a partecipare a gare che si svolgevano su tracciati ovali tipo Indianapolis. La Ferrari e la Maserati parteciparono a questo evento con, rispettivamente, due modelli (la 412 MI e, appunto, la \xe2\x80\x9c326 MI\xe2\x80\x9d) ed uno. Questa competizione era divisa in tre parti, ciascuna lunga 267 km, che portavano la lunghezza della gara, nell'insieme, a 500 miglia (da cui il nome dell'evento sportivo, 500 Miglia di Monza), ovvero circa 800 km.La \xe2\x80\x9c326 MI\xe2\x80\x9d fu nell'occasione pilotata da Phil Hill, ma non complet\xc3\xb2 la gara per guai all'accensione. Il pilota statunitense guid\xc3\xb2 poi, nel prosieguo della competizione, l'altra monoposto Ferrari partecipante, ossia la 412 MI.\n\nCaratteristiche tecniche\n\nIl motore era un V6 a 65\xc2\xb0 anteriore e longitudinale. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente di 87 mm e 90 mm, che portavano la cilindrata totale a 3210,12 cm\xc2\xb3. Il rapporto di compressione era di 9,9:1. La potenza massima erogata dal propulsore era di 330 CV a 7250 giri al minuto.La distribuzione era formata da un doppio albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 50 DCN. L'accensione era doppia ed il relativo impianto comprendeva un magnete gemello. La lubrificazione era a carter secco, mentre la frizione era multidisco.Le sospensioni anteriori erano indipendenti, con quadrilateri trasversali e barra stabilizzatrice, mentre quelle posteriori erano formate da un ponte De Dion e doppi puntoni. Entrambe avevano installato molle elicoidali ed ammortizzatori telescopici. I freni erano a tamburo, mentre la trasmissione era formata da un cambio manuale a tre rapporti pi\xc3\xb9 la retromarcia. Lo sterzo era a vite senza fine e settore dentatoIl telaio era tubolare in acciaio, mentre la carrozzeria era monoposto." | b'8267623840770618274' | b"\n\nFerrari 326 MI\n | 1,094 |
b'Q168752' | b'\n\nMichele Salvati\n\nBiografia\n\nLaureato in giurisprudenza all\'Universit\xc3\xa0 di Pavia come alunno dell\'Almo Collegio Borromeo nel 1960, ha conseguito una seconda laurea in economia all\'Universit\xc3\xa0 di Cambridge, cinque anni dopo.Ha fondato insieme a Fernando Vianello, Sebastiano Brusco, Andrea Ginzburg e Salvatore Biasco la Facolt\xc3\xa0 di Economia dell\'Universit\xc3\xa0 degli Studi di Modena e Reggio Emilia.Ha insegnato Economia Politica all\'Universit\xc3\xa0 degli Studi di Milano, nella facolt\xc3\xa0 di Scienze Politiche.Alla fine degli anni sessanta ha militato nella nuova sinistra, scrivendo sulle principali riviste dei movimenti, in particolare su Quaderni Piacentini e Giovane Critica, fornendo contributi teorici non dogmatici e ricchi di spunti innovativi.Ha scritto e scrive editoriali per numerosi quotidiani, come il Corriere della Sera, la Repubblica, l\'Unit\xc3\xa0 e Il Sole 24 ore, e per riviste come Stato e Mercato e Il Mulino, rivista, quest\'ultima, di cui \xc3\xa8 stato direttore per due trienni (2012-2014 e 2015-2017).Alle elezioni del 1996 \xc3\xa8 stato candidato per L\'Ulivo alla Camera dei deputati nel collegio di Milano 1, che perse contro Silvio Berlusconi (51,5 a 36,3%); fu comunque ripescato nella parte proporzionale, venendo quindi eletto per la lista del Partito Democratico della Sinistra. Nella veste di deputato ha contribuito alla Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, la cosiddetta "Bicamerale", progetto poi fallito.Anche dopo aver lasciato la carica di deputato, non ha smesso di interessarsi alle questioni politiche italiane: il 10 aprile 2003, con un appello su Il Foglio, \xc3\xa8 il primo a teorizzare la nascita del Partito Democratico, una formazione in cui si sarebbero dovuti sciogliere i Democratici di Sinistra e La Margherita, e che potesse riunire in un unico soggetto di centrosinistra tutti i riformisti. Al Partito Democratico ha dedicato due libri, Il Partito democratico. Alle origini di un\'idea politica, del 2003, e Il partito democratico per la rivoluzione liberale, del 2007.Agli inizi del 2016 prende posizione a favore del s\xc3\xac al referendum costituzionale dichiarando: "Faccio fatica a capire le ragioni di chi si schiera contro. Votare al referendum \xc3\xa8 un atto meritorio non tanto per il futuro di Renzi ma dell\'Italia".Il 23 dicembre 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferisce l\'onorificenza di Grande Ufficiale dell\'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Nel 2012 viene nominato Professore Emerito di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell\'Universit\xc3\xa0 degli Studi di Milano.Il 7 dicembre 2017, nella tradizionale cerimonia al Teatro Dal Verme, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala gli conferisce la Medaglia d\'Oro (o Ambrogino d\'Oro) massima onorificenza del Comune di Milano.' | b'2539715262505647420' | b'\n\nMichele Salvati\n | 863 |
b'Q3981588' | b"\n\nTaverna ducale (Cerreto Sannita)\n\nLa Taverna ducale \xc3\xa8 una architettura sita nel centro storico di Cerreto Sannita, alle spalle delle carceri feudali e di fianco palazzo del Genio.\n\nStoria\n\nGli statuti civici del 1541 stabilivano che il feudatario poteva costruire, entro il perimetro mura, una taverna per accogliere e rifocillare i forestieri. Negli statuti era disposto anche che fuori dal centro abitato qualsiasi privato cittadino poteva aprire una taverna.Non si conosce l'ubicazione della prima taverna ducale nella vecchia Cerreto.Con il terremoto del 5 giugno 1688 e la successiva ricostruzione ex novo di Cerreto Sannita, la taverna ducale prese posto temporaneamente nella parte alta dell'abitato in uno stabile che era costituito da due camere al piano terra e da altrettanti ambienti al primo piano. Questa taverna presentava non pochi problemi sia perch\xc3\xa9 era insufficiente ad ospitare e rifocillare tutti i forestieri che si recavano nella cittadina e sia perch\xc3\xa9, essendo sita nella parte alta della cittadina, non poteva essere riconosciuta facilmente dai viandanti.Fu intorno al 1720 che si decise di costruire una nuova e pi\xc3\xb9 grande taverna nella parte bassa del centro abitato, in una zona centrale e sita poco distante l'ingresso della cittadina.La taverna veniva affittata dal feudatario ad un privato cittadino che la gestiva. Nella taverna venivano venduti anche generi di prima necessit\xc3\xa0 come grano e altre vettovaglie.A seguito dell'abolizione del feudalesimo i beni privati della famiglia Carafa furono venduti con atto del notaio Giuseppe Severino di Napoli e la taverna fu aggiudicata dai cerretesi Orazio Mastrobuoni e Giovanni Mazzacane.Attualmente l'edificio \xc3\xa8 diviso in pi\xc3\xb9 unit\xc3\xa0, tutte di propriet\xc3\xa0 privata.\n\nDescrizione\n\nIl prospetto principale presenta quattro portali sovrastati da altrettanti balconi. Questi ultimi hanno sostituito le originarie finestre, decorate dalle geometrie ricavate dall'intonaco con la tecnica del rinzaffo.Il portale all'estrema destra dava accesso alla dogana, un vasto locale dove gli esattori riscuotevano i vari tributi. La porta sita fra quella della dogana e il portale principale, immetteva nella camera dell'affittuario, ossia di colui che aveva preso in locazione e che gestiva la taverna. La porta a sinistra del portale principale dava accesso ai locali adibiti a dispensa e a stalla per i cavalli.Il portale principale \xc3\xa8 corredato dallo stemma di Carlotta Colonna, moglie del conte Carlo Carafa, che a seguito della morte del marito nel 1717 esplic\xc3\xb2 le funzioni di reggente del feudo sino al 1724. Alla Colonna si deve l'edificazione della taverna e l'esecuzione dello stemma che raffigura a sinistra gli emblemi della famiglia Carafa e a destra quelli della famiglia Colonna.Al piano superiore erano site le camere dove dormivano coloro che passavano la notte nella taverna." | b'16805956713038192039' | b"\n\nTaverna ducale (Cerreto Sannita)\n | 861 |
b'Q1699579' | b'\n\n1990 - I guerrieri del Bronx\n\nTrama\n\nBronx, in un futuro e distopico 1990, il quartiere, dominato da bande di giovani teppisti, viene dichiarato "Terra di Nessuno" dal governo.Ann, la figlia diciassettenne di un potente uomo politico nonch\xc3\xa9 futura leader di una potente multinazionale nel campo delle armi, la "Manhattan Corporation", fugge da casa poich\xc3\xa9 \xc3\xa9 venuta a sapere che sarebbe diventata complice di corrotti e guerrafondai senza scrupoli non appena compie diciotto anni e si rifugia nel Bronx, dove per\xc3\xb2 \xc3\xa8 molestata da alcuni malintenzionati. Viene liberata dagli uomini della gang dei "Riders", la pi\xc3\xb9 importante banda del Bronx. Il leader dei Riders si chiama Trash, un giovane di grande prestanza fisica, dotato di etica e di un codice d\'onore a differenza degli altri capi.La ragazza \xc3\xa8 affascinata da questo strano personaggio e decide quindi di seguirlo e restare al suo fianco; ma suo padre insieme all\'amministratore delegato della compagnia, Fisher, per riportarla a casa, incarica Hammer, un cinico ufficiale di polizia corrotto e mercenario che per\xc3\xb2 \xc3\xa8 nato nel Bronx ed ha ottime possibilit\xc3\xa0 di riportare a casa la ragazza. Hammer intende mettere le gang del Bronx l\'una contro l\'altra, in modo da scatenare una guerra in cui tutti risulteranno sconfitti e lui possa cos\xc3\xac diventare il padrone assoluto del quartiere.Per questo motivo corrompe Ice, braccio destro di Trash convinto che il suo diretto superiore non abbia abbastanza attributi per comandare la gang e Hot Dog, uno zoppo che gira tutto il Bronx con un grosso camion poich\xc3\xa9 lavora per Ogre, il re del Bronx.Hammer quindi uccide due componenti dei "Raiders" lasciando un anello con una tigre scolpita per terra, in modo che Trash e i suoi sospettino della gang dei "Tigers" che \xc3\xa8 proprio quella comandata da Ogre, il re. Ma Trash riesce a far ragionare i suoi nonostante Ice li aizzi in continuazione accusando Trash di essere poco decisionista. Un altro capo gang, Golem viene informato della vera identit\xc3\xa0 di Ann e la fa rapire per chiedere un riscatto; ancora una volta Trash mantiene la calma e decide di informare Ogre di ci\xc3\xb2 che sta succedendo. Insieme a tre uomini attraversa tutto il Bronx nonostante sia Hammer che altre Gang cercano di impedirlo e riesce a parlare con Ogra. Il re del Bronx lo prende in parola poich\xc3\xa9 sa che \xc3\xa9 un uomo leale e insieme a Trash stesso e a Witch, sua moglie, entrano nel quartier generale di Golem e Liberano Ann, nell\'azione di liberazione di Ann vengono uccisi sia Hot Dog che Ice.Ogre decide che i Riders e i Tigers devono fare la pace e fa organizzare una festa nel suo castello diroccato il occasione dei diciotto anni di Ann.Ma Fisher, bypassando tutti, da ordine ad Hammer di assaltare il castello con elicotteri, armi leggere e pesanti e pure la cavalleria; tutti devono essere uccisi, nessuno deve restare vivo. Infatti i partecipanti cadono uno alla volta sotto i colpi della forza armata che attacca, si salva solo Trash che lega Hammer al sedile di una moto e lo trascina fuori dal Bronx\n\nProduzione\n\nL\'idea per il film venne per primo al produttore Fabrizio De Angelis, quando una sera trovandosi a New York, sbagli\xc3\xb2 la fermata della metropolitana e si ritrov\xc3\xb2 in una zona pericolosa del Bronx. De Angelis disse di aver immaginato una citt\xc3\xa0 futuristica dove i giovani dovevano lottare per la propria casa.1990 - I guerrieri del Bronx fu uno dei tre film di science fiction girati da Castellari con il produttore Fabrizio De Angelis, tutti pesantemente influenzati dalle atmosfere di pellicole quali Interceptor - Il guerriero della strada (1981), I guerrieri della notte (1979), e 1997: Fuga da New York (1981). In fase di lavorazione Castellari cambi\xc3\xb2 alcune delle idee di base di De Angelis sulla trama, aggiungendo altre bizzarre gang di teppisti come quella sui pattini a rotelle.La regolamentazione sindacale dell\'epoca stabiliva che il 50% del film dovesse essere girato in Italia, quindi le riprese in esterni si svolsero realmente nel quartiere del Bronx, mentre gli interni furono girati a Roma.\n\nDistribuzione\n\nIl film \xc3\xa8 stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 5 novembre 1982.\n\nIncassi\n\nSi \xc3\xa8 classificato al 68\xc2\xba posto tra i primi 100 film di maggiore incasso della stagione cinematografica italiana 1982-1983.' | b'6392502631636867823' | b'\n\n1990 - I guerrieri del Bronx\n | 1,297 |
b'Q75721' | b'\n\nADX Florence\n\nL\'ADX Florence (nome ufficiale per esteso United States Penitentiary Administrative Maximum Facility) \xc3\xa8 un penitenziario maschile di massima sicurezza di livello Supermax situato nella Contea di Fremont in Colorado, a sud di Florence, 5880 Highway 67.Conosciuto anche con i nomi di Supermax (la sua fama di carcere di riferimento nel suo genere lo fa coincidere, a livello di denominazione, con il livello della sua classe di sicurezza) o The Alcatraz of the Rockies \xc3\xa8 gestito dal Federal Bureau of Prisons, agenzia facente capo al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d\'America. Assieme ai 3 penitenziari FCI Florence, carcere di media sicurezza, e all\'USP Florence (alta sicurezza) e di un campo di lavoro fa parte del complesso penitenziario che prende il nome di Florence Federal Correctional Complex.L\'ADX Florence pu\xc3\xb2 contenere fino a 490 detenuti, tutti in isolamento totale, e racchiude molti dei pi\xc3\xb9 pericolosi criminali incarcerati negli Stati Uniti, tra cui Theodore Kaczynski (Unabomber), Terry Nichols (uno degli attentatori della strage di Oklahoma City), Muhammad Ali Hasan al-Mu\'ayyad (incriminato come finanziatore di al-Q\xc4\x81\xca\xbfida), Robert Hanssen, gli attentatori alle ambasciate statunitensi del 1998 e altri terroristi (tra cui Zakariyya Musawi), serial killer e membri della mafia. Come stabilito dalle leggi federali, l\'obiettivo del carcere non \xc3\xa8 affatto la riabilitazione dei detenuti, bens\xc3\xac "la protezione della societ\xc3\xa0" dalla loro presenza. L\'11 settembre 2013 un detenuto ha attaccato con un\'arma fatta in cella tre guardie che sono state trasportate in un ospedale locale nonostante la sicurezza del carcere.Amnesty International ha pi\xc3\xb9 volte criticato il trattamento dei detenuti nel carcere; Robert Hood che \xc3\xa8 stato direttore del carcere dal 2002 al 2005 disse durante un\'intervista che quel luogo "non \xc3\xa8 fatto per l\'umanit\xc3\xa0", aggiungendo che l\'ADX Florence \xc3\xa8 "come l\'inferno, solamente pi\xc3\xb9 pulito".\n\nIl progetto Supermax\n\nCostruito nel 1994 tra le Montagne Rocciose, il progetto del penitenziario di Massima Sicurezza definito come Supermax (termine derivato dall\'unione di super e maximum) prese il via negli Stati Uniti a seguito di due incidenti avvenuti nel 1983 nell\'allora carcere di massima sicurezza USP (United States Penitentiary) di Marion, Illinois. Il Supermax \xc3\xa8 generalmente inteso come un modello di penitenziario non solo statunitense, ma da riferirsi ad ogni unit\xc3\xa0 carceraria che preveda la detenzione in singole celle di detenuti considerati estremamente pericolosi: il carcere di Alcatraz, ad esempio, \xc3\xa8 considerato un prototipo del modello Supermax. Il Supermax prevede un regime di isolamento pressoch\xc3\xa9 totale, con una carcerazione da 22-23 ore al giorno, monitoraggio continuo attraverso telecamere a infrarossi nelle celle, la cui finestra \xc3\xa8 una fessura di pochi centimetri, senza alcun contatto tra detenuti, n\xc3\xa9 attivit\xc3\xa0 fisiche e nessuna partecipazione a funzioni "pubbliche", comprese quelle religiose.\n\nGli omicidi di Marion\n\nI due incidenti a Marion che di fatto diedero via al Supermax avvennero nello stesso giorno, il 22 ottobre 1983 e furono indipendenti uno dall\'altro, sebbene le modalit\xc3\xa0 fossero similari e i criminali protagonisti facessero parte della stessa gang carceraria, la Fratellanza ariana, il principale movimento "bianco" nelle carceri USA.Thomas Silverstein (1952-2019), imprigionato per una serie di rapine a mano armata e per l\'accusa di un omicidio in carcere (accusa che venne rovesciata nel 1985), uccise la guardia carceraria Merle E. Clutts.Gi\xc3\xa0 condannato all\'ergastolo per l\'omicidio (sempre a Marion) di Raymond "Cadillac" Smith, leader delle cosiddette D.C. Blacks prison gang (il movimento "nero"), Silverstein uccise Clutts con un coltello pugnalandolo diverse volte durante un breve trasferimento da una cella all\'altra.All\'epoca dei fatti l\'omicidio di una guardia penitenziaria non prevedeva la pena capitale e Silverstein venne imprigionato ad Atlanta, in una cella dove non avrebbe pi\xc3\xb9 avuto "alcun contatto umano". Silverstein si \xc3\xa8 sempre difeso dicendo che era vessato e oppresso quotidianamente dalla guardia.Nello stesso giorno, la guardia Robert L. Hoffman venne uccisa dal detenuto Clayton Fountain. A seguito di queste due uccisioni, il supercarcere di Marion venne trasformato per 23 anni in una "unit\xc3\xa0 di controllo".A seguito dei due incidenti, Norman Carlson, allora responsabile del Federal Bureau of Prisons convinse il governo federale a istituire una tipologia di carcere ancora pi\xc3\xb9 sicuro ed estremo, isolando totalmente i prigionieri.' | b'15092143897840111015' | b'\n\nADX Florence\n | 1,404 |
b'Q750957' | b'\n\nManoel Francisco do Nascimento Brito\n\nManoel Francisco do Nascimento Brito (Rio de Janeiro, 2 agosto 1922 \xe2\x80\x93 Rio de Janeiro, 8 febbraio 2003) \xc3\xa8 stato un editore brasiliano.\n\nBiografia\n\nNacque da padre brasiliano e da madre britannica nel bairro di Tijuca. Diplomato al Col\xc3\xa9gio de S\xc3\xa3o Bento, si laure\xc3\xb2 in giurisprudenza alla Universit\xc3\xa0 del Brasile. Durante la Seconda guerra mondiale, serv\xc3\xac nella For\xc3\xa7a A\xc3\xa9rea Brasileira come ufficiale della riserva. Nel 1946, inizi\xc3\xb2 a esercitare come avvocato e nello stesso anno spos\xc3\xb2 Leda Marchesini, figlia di seconde nozze del conte Ernesto Pereira Carneiro, proprietario del Jornal do Brasil.Lasci\xc3\xb2 il posto di avvocato del Banco do Brasil per assumere la carica di direttore di R\xc3\xa1dio Jornal do Brasil, di propriet\xc3\xa0 del conte Pereira Carneiro, trasformandone la programmazione in un misto di informazione e musica. Nel 1952, fu nominato amministratore dell\'intero gruppo Jornal do Brasil (che comprendeva il quotidiano, l\'agenzia di stampa, le emittenti radiofoniche e la grafica), contribuendo al suo rinnovamento ed espansione, appoggiandosi per il rilancio del quotidiano a figure come Alberto Dines (caporedattore dal 1962 al 1973), J\xc3\xa2nio de Freitas, Reinaldo Jardim, Odilo Costa e Amilcar de Castro. Sua, inoltre, l\'idea di creare un supplemento culturale, il Caderno B ("Quaderno B").Nel 1956, fu eletto presidente della Societ\xc3\xa0 Interamericana della Stampa, carica che ricopr\xc3\xac tre volte. Fu anche brevemente direttore del Di\xc3\xa1rio de Minas e della Tribuna da Imprensa.Diresse il quotidiano durante la dittatura militare (1964-1985), cercando di mantenere una sua linea indipendente nonostante le dure restrizioni imposte dal regime, riuscendo anche a pubblicare in prima pagina la notizia del colpo di Stato in Cile nel 1973. Stabil\xc3\xac rapporti anche con altri giornali sudamericani: nel 1967, pubblic\xc3\xb2 i suoi reportage dal Vietnam sia sul Jornal, che sul quotidiano argentino La Prensa; nel 1975, stabil\xc3\xac un accordo commerciale con il quotidiano cileno El Mercurio, volto allo scambio di notizie e alla creazione di una agenzia di stampa sudamericana.A partire dagli anni settanta, tuttavia, il giornale entr\xc3\xb2 in crisi, per scelte manageriali azzardate, fra cui la costruzione della nuova sede a Rio de Janeiro (1973), e sostegni politici poco azzeccati (come l\'appoggio al generale Sylvio Frota come successore di Ernesto Geisel, che per\xc3\xb2 gli prefer\xc3\xac Jo\xc3\xa3o Figueiredo). Tuttavia, il Jornal do Brasil ebbe un ruolo fondamentale nelle indagini sull\'attentato del Riocentro (1981) e nel denunciare i brogli elettorali volti a impedire l\'elezione di Leonel Brizola a Governatore di Rio de Janeiro.Nel 1978, fu colpito da un ictus, ma mantenne la posizione di presidente fino all\'agosto 2000, pur avendo ceduto al figlio Jos\xc3\xa9 Antonio molte delle funzioni esecutive fin dal 1995. Lungo il 2002, soffr\xc3\xac una serie di piccoli infarti che lo portarono alla perdita progressiva della parola e della capacit\xc3\xa0 deambulatoria. Venne ricoverato il 21 gennaio 2003 all\'ospedale Copa D\'Or di Copacabana, dove mor\xc3\xac la mattina dell\'8 febbraio per insufficienza cardiaca.' | b'15354041805894181416' | b'\n\nManoel Francisco do Nascimento Brito\n | 1,051 |
b'Q3610547' | b"\n\nAlessio Macrembolite\n\nAlessio Macrembolite (XIV secolo \xe2\x80\x93 dopo il 1349 o dopo il 1353) \xc3\xa8 stato uno scrittore, filosofo e politico bizantino vissuto a Costantinopoli.\n\nBiografia\n\nDella vita di Alessio Macrembolite non sappiamo quasi nulla, tutto ci\xc3\xb2 che sappiamo \xc3\xa8 deducibile dai suoi scritti. Apparteneva all'aristocrazia civile di Costantinopoli e proveniva da una famiglia molto colta, \xc3\xa8 probabile che Alessio studi\xc3\xb2 all'universit\xc3\xa0 di Costantinopoli.Siamo sicuri che non fu mai monaco, infatti egli scrisse elogio della vita monastica, in cui ripiange di non poter avere una vita spirituale come quella dei monaci; ma nonostante ci\xc3\xb2 era anche critico verso la vita monastica, come si pu\xc3\xb2 apprendere nel poema, l'icona della madre di Dio. Sappiamo anche che si spos\xc3\xb2 e da questo matrimonio ebbe dei figli, perch\xc3\xa9 sempre nel poema l'icona della madre di Dio, prega per loro. Divenne insegnante di letteratura e entr\xc3\xb2 a far parte di un gruppo di letterati, tra cui c'era Manuele File, uno dei pi\xc3\xb9 grandi poeti tardobizantini, anch'egli affronter\xc3\xa0 il problema sociale nelle sue opere, come anche Alessio.Alessio fu a servizio di Teodoro Patrikiotes, il pi\xc3\xb9 importante esattore delle tasse del reggente e poi imperatore Giovanni VI Cantacuzeno. Essendo al servizio di Partikiotes, Alessio divenne un supportatore di Giovanni VI e anche suo ammiratore, visto che anche il reggente era un grande scrittore. Dopo il 1341 Alessio dedic\xc3\xb2 un logos a Patrikiotes. Per un breve periodo collabor\xc3\xb2 intensamente al tentativo di riforma economica di Cantacuzeno, che per\xc3\xb2 non riusc\xc3\xac a raggiungere l'effetto desideraro. Quasi sicuramente Alessio fu al servizio di Patrikiotes fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta nell'autunno del 1342, venne assassinato.Nell'autunno del 1343 scrisse la sua opera pi\xc3\xb9 importante, dialogo dei ricchi e dei poveri opera in cui l'autore riflette sul problema economico e sociale presente nell'impero bizantino, l'autore probabilmente arriv\xc3\xb2 a ragionare su questi temi a causa dell'assassinio di Partikiotes. Quest'opera \xc3\xa8 considerata un classico del pensiero politico medievale, ci sono molti riferimenti ad Aristotele, Platone e la Bibbia. In quest'opera si nota come Alessio vada contro gli zeloti, che avevano come capo Alessio Apocauco, nemici di Giovanni VI Cantacuzeno, che dal 1342 al 1350 si erano ribellati a Tessalonica e nel 1345 sterminato i nobili della citt\xc3\xa0. In questo dialogo l'autore prevede la fine imminente dell'impero bizantino.Alessio Macrembolite mor\xc3\xac o dopo il 1349 o dopo il 1353." | b'10708424279671924007' | b"\n\nAlessio Macrembolite\n | 834 |
b'Q60247' | b'\n\nJohann Bernhard Basedow\n\nJohann Bernhard Basedow (Amburgo, 11 settembre 1724 \xe2\x80\x93 Magdeburgo, 25 luglio 1790) \xc3\xa8 stato un pedagogista, teologo e saggista tedesco, iniziatore del filantropismo.\n\nBiografia\n\nFiglio di un fabbricante di parrucche, frequent\xc3\xb2 lo Johanneum di Amburgo, dove sub\xc3\xac l\'influenza del razionalista Hermann Samuel Reimarus. Nel 1744 si rec\xc3\xb2 all\'Universit\xc3\xa0 di Lipsia per studiare teologia, ma si interess\xc3\xb2 soprattutto alla filosofia. In quel periodo profess\xc3\xb2 delle idee scettiche; l\'esame pi\xc3\xb9 approfondito degli scritti sacri, e di tutto ci\xc3\xb2 che concernesse la religione, lo riport\xc3\xb2 alla fede cristiana; manifester\xc3\xa0 tuttavia nel corso della sua esistenza idee lontane dall\'ortodossia luterana. Ritornato ad Amburgo, tra il 1749 ed il 1753 fu precettore privato in una famiglia aristocratica dell\'Holstein. Basedow cominci\xc3\xb2 a manifestare una competenza veramente notevole nell\'educazione dei giovani. Il prestigio in campo educativo, unito al dottorato conseguito presso l\'Universit\xc3\xa0 di Kiel nel 1752, gli fecero ottenere nel 1753 l\'incarico per l\'insegnamento di etica, eloquenza e teologia all\'Accademia di Sor\xc3\xb8, una prestigiosa istituzione luterana nelle isole Sjaelland, in Danimarca. Per l\'audacia delle sue opinioni teologiche nel 1761 fu rimosso da Sor\xc3\xb8 e trasferito al Gymnasium Christianeum di Altona; ma anche qui lo scandalo suscitato da alcune sue pubblicazioni gli attir\xc3\xb2 la persecuzione del clero ortodosso. Dapprima gli venne vietato di l\'insegnamento, senza la perdita del suo stipendio.Verso la fine del 1767 decise di abbandonare la teologia per occuparsi di pedagogia, disciplina per la quale concep\xc3\xac un programma di rinnovamento radicale. Nel 1768 fu pubblicata la sua Vorstellung an Menschenfreunde und verm\xc3\xb6gende M\xc3\xa4nner \xc3\xbcber Schulen, Studien und \xc3\xachren Einflu\xc3\x9f in die \xc3\xb6ffentliche Wohlfahrt [Relazione ai filantropi e ai potenti sulle scuole, gli studi, e la loro influenza sul benessere], considerato il manifesto del Filantropismo. La posizione di Basedow era quella tipica dell\'illuminismo: diritto all\'istruzione per tutti, indipendentemente dal ceto e dalla confessione religiosa, didattica pratica, aderente ai bisogni degli allievi (solo lingue vive, contatti con le fabbriche e le botteghe artigiane, insegnamento piacevole, ecc.). Basedow propose una riforma delle scuole e dei metodi di insegnamento, la creazione di un istituto per la preparazione degli insegnanti, e sollecit\xc3\xb2 la sottoscrizione di abbonamenti per la stampa di un trattato nel quale i suoi princ\xc3\xacpi sarebbero stati spiegati minuziosamente con l\'ausilio di tavole e illustrazioni. Le sottoscrizioni fruttarono 15.000 talleri, una cifra sufficiente per finanziare la stampa dell\'opera, che venne pubblicata in quattro volumi nel 1774 col titolo Elementarwerk. Fra coloro che accolsero le sue proposte vi fu anche il principe Leopoldo III di Anhalt-Dessau, il quale nel 1771 lo incaric\xc3\xb2 di mettere in pratica i nuovi princ\xc3\xacpi pedagogici nel principato. Nel 1774, pertanto, a Dessau venne inaugurato il Philanthropinum, l\'istituto modello fondato sui princ\xc3\xacpi del Filantropismo, nel quale Basedow mise in pratica le sue teorie e i suoi metodi. Il Philanthropinum era un istituto a pagamento, rivolto alla futura classe dirigente locale, sebbene potessero essere accolti anche allievi di modeste condizioni economiche, i cosiddetti "famulanti".Basedow non possedeva tuttavia capacit\xc3\xa0 organizzative, aveva un brutto carattere ed entrava spesso in urto con i suoi collaboratori. La direzione del Philanthropinum pass\xc3\xb2 nel 1776 a Joachim Heinrich Campe; Basedow la riprese l\'anno successivo per lasciarla definitivamente a Christian Heinrich Wolke nel 1779 quando si ritir\xc3\xb2 a vita privata. L\'istituzione da lui fondata precipit\xc3\xb2 in soli tre anni dopo la sua morte; un suo seguace, Christian Gotthilf Salzmann, fond\xc3\xb2 tuttavia un altro Ph\xc3\xaclantropinum a Schnepfenthal, modellato su quello di Dessau, e poi in numerose localit\xc3\xa0 tedesche.' | b'15931214661219288842' | b'\n\nJohann Bernhard Basedow\n | 1,326 |
b'Q5662058' | b'\n\nCredenza (arredamento)\n\nLa credenza \xc3\xa8 il mobile di cucina in cui si conservano le stoviglie. La credenza, come oggetto di arredamento cos\xc3\xac come lo conosciamo oggi, nasce nel 1600 circa in Emilia-Romagna e in origine era un mobile basso e lungo collocato solitamente nella sala dei banchetti. Al di sopra di esso venivano sistemati in bella vista tutti i cibi nei loro piatti di portata durante i pranzi offerti dalle famiglie nobili ai loro convitati di particolare rango e importanza. Prima di cominciare il banchetto un servitore particolarmente fidato della famiglia, detto "Maestro Credenziere", dotato di una livrea particolare che lo distingueva dagli altri servitori, entrava nella sala del banchetto per "fare la credenza", si introduceva cio\xc3\xa8 nella sala del banchetto e si disponeva a fianco del mobile dove erano stati collocati tutti i piatti con i cibi, che in seguito si chiamer\xc3\xa0 appunto credenza, e assaggiava tutte le portate prima che fossero servite ai commensali e poi, rivolgendosi ai convitati con un profondo inchino, diceva: "Signori, vi \xc3\xa8 stato offerto servizio di credenza", inoltre rimaneva nella sala dei ricevimenti per tutta la durata del banchetto. Fin dall\'antichit\xc3\xa0 era pratica comune offrire sontuosi banchetti in onore di un ospite illustre, o per celebrare particolari avvenimenti, e nel Medioevo tale pratica divenne molto frequente soprattutto per celebrare l\'alleanza tra due Signori, spesso coronata dalle nozze dei figli delle due casate, infatti quando un Signore voleva ingrandire il proprio feudo per sete di potere non aveva che da muovere guerra ad un altro Signore suo rivale per inglobarne i suoi possedimenti. Quando non era possibile questa opzione, si ricorreva ad una alleanza, suggellata spesso da ricchi doni e prebende oppure, ma non sempre, dalle nozze dei propri figli per imparentare le due Signorie, ed era proprio in tali occasioni che si davano sontuosi banchetti in onore dell\'ex avversario, ma poich\xc3\xa9 in questo stesso periodo storico era anche molto in voga eliminare gli avversari politici con il veleno, anche durante un banchetto, ecco che si afferm\xc3\xb2 la pratica di "fare la credenza". Tale pratica era volta a tranquillizzare i convitati che i cibi loro offerti non fossero avvelenati e per questo il "Maestro Credenziere", dopo aver assaggiato tutti i cibi, rimaneva nella sala dei ricevimenti fino alla fine del banchetto, proprio per assicurare che egli stesso non fosse stato avvelenato, dando "credenza", creando cio\xc3\xa8 persuasione in tutti i commensali della bont\xc3\xa0 e purezza dei cibi offerti, ma soprattutto che non vi fosse nessuna cattiva intenzione da parte del proprio Signore, ovvero quella di avvelenare qualcuno dei commensali. Il termine pass\xc3\xb2 in seguito ad indicare il procedimento della "credenza" e poi, verosimilmente, la stanza destinata a tale pratica ed infine il mobile delle stoviglie.' | b'2414720962577902191' | b'\n\nCredenza (arredamento)\n | 861 |
b'Q65648' | b'\n\nCharles Hall\xc3\xa9\n\nCharles Hall\xc3\xa9 (Hagen, 11 aprile 1819 \xe2\x80\x93 Manchester, 25 ottobre 1895) \xc3\xa8 stato un pianista e direttore d\'orchestra tedesco.\n\nBiografia\n\nFiglio di Christian Friedrich Andreas Hall\xc3\xa9 (1790-1848) e di Karoline Brenschedt (1796-1884); le prime lezioni di musica le ricevette dal padre, un organista.Nel 1831 frequent\xc3\xb2 per un breve periodo un corso di studio alla scuola di tecnologia di Hagen, dopodich\xc3\xa9 studi\xc3\xb2 musica nel 1835 sotto la guida di Christian Heinrich Rinck a Darmstadt. All\'et\xc3\xa0 di diciassette anni si trasfer\xc3\xac a Parigi, dove strinse amicizia con gli autori Alfred de Musset e George Sand, conobbe Luigi Cherubini, Fryderyk Chopin, Franz Liszt e riscosse un buon successo grazie ad una serie di concerti effettuati assieme a Jean Delphin Alard e ad Auguste Franchomme, per\xc3\xb2 a causa della rivoluzione del 1848 attravers\xc3\xb2 la Manica per stabilirsi a Manchester.Fu un instancabile promotore di attivit\xc3\xa0 musicale sia come musicista sia come direttore d\'orchestra.Fu uno dei primi musicisti a diffondere in Inghilterra le sonate al pianoforte di Beethoven.Partecip\xc3\xb2 ai concerti dati dalla Musical Union, fondata da John Ella, a quelli del Gentlemen\xe2\x80\x99s Concerts di Manchester e dal 1852 diresse la Societ\xc3\xa0 Santa Cecilia.Hall\xc3\xa9 ha insistito sul fatto che i suoi concerti fossero accessibili a un pubblico pi\xc3\xb9 ampio, non solo ai membri della comunit\xc3\xa0 musicale e si distinse come educatore musicale.Nel 1857 ha istituito una orchestra ed un coro denominati "Hall\xc3\xa9".Dopo trent\'anni la sua orchestra era composta da centouno musicisti e ogni strumento era rappresentato. Tra i musicisti dell\'orchestra annoveriamo il violinista Bernhard Molique, il violoncellista Carlo Alfredo Piatti, il violinista Philippe Prosper Sainton, John Tiplady Carrodus, Heinrich Wilhelm Ernst, il pianista Eduard Steingraber, Charles Lucas, il violinista Henri Vieuxtemps, il violinista William Washington Waud e il flautista Edward De Jong. A Edimburgo, ha lavorato dal 1869 come direttore d\'orchestra e pianista al Reid-Fest, chiamato cos\xc3\xac in onore del generale John Reid, il fondatore del Dipartimento di Musica dell\'Universit\xc3\xa0 di Edimburgo, che si tenne ogni anno il 13 febbraio. Nel 1876 diresse la seconda grande triennale del Bristol Music Festival. Nel 1880, esegu\xc3\xac a Londra il Faust di Hector Berlioz. Dal 1882 al 1885 condusse a Londra i concerti di Sacred Harmonie Society.Nel 1883 succedette a Max Bruch come direttore della Royal Philharmonic a Liverpool.Nel 1888 spos\xc3\xb2, in seconde nozze, la violinista ceca Wilma Neruda.Nel dicembre 1891 Hall\xc3\xa9 sostenne la fondazione di un college per la musica a Manchester e ai primi di marzo del 1893, fu nominato direttore. La regina concesse il titolo di "Royal" alla scuola che fu inaugurata il 3 ottobre 1893. Molti dei suoi amici musicisti insegnarono al college.Nel 1895 Hall\xc3\xa9 rilev\xc3\xb2 la presidenza della Beethoven Society.Il suo stile inconfondibile si caratterizz\xc3\xb2 per un suono cristallino e nello stesso tempo penetrante, preciso ma profondo.Ha pubblicato una edizione dei lavori per pianoforte di Beethoven.' | b'8482484794898028885' | b'\n\nCharles Hall\xc3\xa9\n | 989 |
b'Q16577699' | b'\n\nMemorandum di Powell\n\nIl Memorandum di Powell \xc3\xa8 una lettera inviata dal giudice della Corte Suprema degli Usa, Lewis Franklin Powell, Jr. (19 settembre 1907 \xe2\x80\x93 25 agosto 1998) il 23 agosto 1971 all\'amico E.B. Sydnor jr., presidente della Commissione per l\'educazione della Camera di Commercio statunitense.\n\nStoria\n\nIl Memorandum \xc3\xa8 basato in parte sull\'esperienza di Powell come avvocato d\'azienda e come rappresentante per industrie di tabacco presso il parlamento della Virginia.Con esso si chiese ai gruppi aziendali statunitensi di diventare pi\xc3\xb9 aggressivi nel plasmare le policies e la legge negli Usa e pu\xc3\xb2 aver ispirato negli anni e decenni a venire la formazione di vari ed influenti think-tank ed organizzazioni lobbistiche conservatrici, come ad esempio The Heritage Foundation e l\'American Legislative Exchange Council, cos\xc3\xac come ha probabilmente spronato la Camera di Commercio Usa nel divenire ben pi\xc3\xb9 attiva politicamente.\n\nContenuto\n\nPrima di accettare la richiesta del presidente Nixon a divenire Associate Justice alla Corte Suprema, Powell ha spedito il "Confidential Memorandum" con il titolo "Attack on the American Free Enterprise System".Powell argomenta, "Le pi\xc3\xb9 inquietanti voci che si uniscono al coro dei critici sono giunte da parte di elementi della societ\xc3\xa0 assolutamente rispettabili: dai campus dei College, dai pulpiti delle chiese, dai media, da riviste intellettuali e ricercate, dalle arti, dalle scienze e dai politici"Nel memorandum, Powell esorta a una "sorveglianza costante" dei libri di testo e dei contenuti televisivi, cos\xc3\xac come ad epurare politicamente gli elementi vicini a idee di sinistra. Powell in queste poche pagine definisce il difensore dei consumatori Ralph Nader come il principale nemico dell\'impresa statunitense.\n\nAnalisi\n\nQuesto Memorandum ha presagito un certo numero di giudizi espressi della Corte in cui era presente Powell come giudice: esemplare resta il caso First National Bank of Boston v. Bellotti, che impresse un cambio in direzione "imprenditoriale" dell\'interpretazione del Primo Emendamento della Costituzione Usa: di fatto dichiarando che l\'influenza delle elezioni politiche da parte di aziende ed imprese per vie economiche deve essere permessa con lo stesso vigore con cui viene difesa l\'espressione politica individuale. La maggioranza delle future opinioni espresse dalla Corte nel caso del Citizens United v. Federal Election Commission si sono appoggiate sugli stessi argomenti emersi nel caso della sentenza Bellotti. Il caso giudiziario del Citizens United v. Federal Election Commission nasceva dall\'azione di lobby dell\'organizzazione conservatrice Citizens United attraverso campagne di finanziamento politico.Sebbene scritto confidenzialmente per Eugene Syndor alla Camera di Commercio, il Memorandum fu scoperto dall\'editorialista del Washington Post, Jack Anderson, che fece un report sui contenuti dello stesso un anno pi\xc3\xb9 tardi (dopo che Powell era gi\xc3\xa0 entrato come giudice nella Corte Suprema).Anderson mise a fuoco gli sforzi di Powell di indebolire il processo democratico (almeno per come da Anderson inteso). Nei termini dello sguardo del business su s\xc3\xa9 medesimo in relazione ai governi e ai gruppi di interesse il Memorandum ebbe probabilmente poco effetto, ma convogli\xc3\xb2 il pensiero di molti imprenditori e persone del business del tempo.Il vero impatto del Memorandum, invece, era nel suo enfatizzare la costruzione di istituzioni, in specie aggiornando gli sforzi della Camera di Commercio nell\'influenzare la policy federale. In questo insomma, il Memorandum si sarebbe rivelato seriamente influente nello spingere la Camera e altri gruppi a modernizzare i loro sforzi lobbistici verso il governo federale.\n\nLe critiche degli studiosi\n\nLuciano Gallino ha citato nella sua introduzione al volume Il colpo di stato di banche e governi. L\'attacco alla democrazia in Europa il Memorandum di Powell in chiave totalmente distopica indicando in questo l\'inizio forse pi\xc3\xb9 palese e manifesto del tentativo (ad oggi riuscito e trionfante nelle opinioni del sociologo) da parte dell\'ideologia economica neoliberale di permeare la societ\xc3\xa0 non solo o tanto attraverso gli strumenti legittimi della cultura accademica e della dialettica, ma attraverso canali di pressioni politici e simbolici in grado di bypassare le difese delle collettivit\xc3\xa0 in quanto il Memorandum forniva indicazioniper quanto riguarda la televisione, la radio, la stampa, le riviste scientifiche, la pubblicit\xc3\xa0. Il testo proponeva persino di intervenire sulle edicole, perch\xc3\xa9 queste esponevano ogni sorta di libri e riviste "inneggianti a tutto, dalla rivoluzione al libero amore, mentre non si trova quasi nessun libro o rivista attraente e ben scritto che stia dalla nostra parte"Alcune riflessioni di Gallino al riguardo sono nate anche dal confronto con le tesi esposte dal "cantiere" progressista di Thwink.org che ha dedicato al caso del Memorandum di Powell una propria analisi: The Powell Memo with Commentary' | b'830391412489449895' | b'\n\nMemorandum di Powell\n | 1,387 |
b'Q3687196' | b'\n\nConsegna delle chiavi (Raffaello)\n\nStoria\n\nLeone X incaric\xc3\xb2 Raffaello di realizzare dei cartoni preparatori per una serie di arazzi da collocare nella Cappella Sistina, tra la fine del 1514 e l\'inizio del 1515. I cartoni vennero inviati a Bruxelles e trasformati in arazzi nella bottega di Pieter van Aelst. Giunsero a Roma entro il 1519, venendo esposti (sette su dieci) durante la solennit\xc3\xa0 di santo Stefano (26 dicembre) di quell\'anno. Gli altri tre dovettero pervenire immediatamente dopo. I cartoni erano destinati a decorare il registro pi\xc3\xb9 basso delle pareti (quello coi finti tendaggi), nella zona separata dalla transenna marmorea destinata al papa e ai religiosi; erano utilizzati nelle solenni festivit\xc3\xa0 e si leggevano, come le storie soprastanti, dalla parete dell\'altare verso il lato opposto.I cartoni, tagliati a pezzi per la tessitura, rimasero presso l\'arazziere che ne trasse diverse altre copie e, secondo le consuetudini dell\'epoca, li prest\xc3\xb2 forse anche ad altre botteghe. Serie ritessute si trovano a Berlino, Vienna, Madrid, Mantova, Loreto, ecc.Vennero poi acquistati a Genova da sir Francis Drake nel 1623, per la manifattura di Mortlake per conto del principe ereditario inglese, il futuro Carlo I. Dopo la morte del re, alla vendita dei beni della corona, i cartoni furono acquistati da Cromwell, che li fece tenere in casse nella Banqueting House di Whitehall. Dopo la Restaurazione tornarono in possesso dei reali: Carlo II tent\xc3\xb2 di venderli alla manifattura dei Gobelins, ma venne bloccato dai ministri.A fine del XVII secolo vennero ricomposti, incollati su tela e restaurati da William Cooke, su incarico di Guglielmo III, desideroso di esporli. Fece infatti realizzare un\'apposita galleria a Hampton Court, dove restarono fino al 1913. Spostati a Buckingham House e poi in altre sedi, vennero infine destinati al nascente museo dalla Regina Vittoria, nel 1865.\n\nDescrizione e stile\n\nIl cartone riflette specularmente la scena dell\'arazzo, per la tecnica a basso liccio in cui i modelli sono tenuti sotto l\'ordito. Tessuta la trama nell\'ordito e in tal modo riprodotto il disegno del cartone, il panno \xc3\xa8 rovesciato (onde evitare che siano visibili le annodature della trama): ci\xc3\xb2 comporta che la parte esposta dell\'arazzo mostra una figura esattamente specualre (in controparte) a quella del cartone iniziale.La scena si ispira a un passo del Vangelo secondo Giovanni, il "Pasce oves meas" (XXI, 15 e ss.), ed \xc3\xa8 riferita alla mano del maestro coadiuvato probabilmente da Giovan Francesco Penni e da Giovanni da Udine. La scena va letta da destra, dove gli apostoli, legando gesti e sguardi, sono protesi verso Cristo che ha appena dato le chiavi del paradiso a Pietro e gli sta indicando un gregge di pecore, simbolo della Chiesa. Tutto \xc3\xa8 ambientato in un vasto e luminoso paesaggio, con variazioni tonali all\'allontanarsi dei piani, sempre pi\xc3\xb9 sfumati.La figura di Cristo, meno monumentale e pi\xc3\xb9 piatta di altre nella serie, \xc3\xa8 per\xc3\xb2 messa in evidenza da una luminosit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 intensa e dall\'isolamento dato da un leggero intervallo.Raffaello, consapevole del confronto con Michelangelo in Cappella, impost\xc3\xb2 i disegni con un crescendo drammatico, dove le figure prevalgono sul paesaggio e sull\'architettura di sfondo, contrapponendosi in gruppi o in personaggi isolati, per facilitare la lettura delle azioni. Gli schemi sono dunque semplificati e i gesti e la mimica dei personaggi enfatizzati, per renderli pi\xc3\xb9 eloquenti e "universali". A differenza di Michelangelo per\xc3\xb2 la monumentalit\xc3\xa0 non deriva dal tormento plastico delle figure, ma da equilibri accuratamente studiati, che bilanciano la composizione e i sussulti spirituali dei protagonisti, nonostante le volute asimmetrie.L\'uso della tempera, in tonalit\xc3\xa0 chiare, and\xc3\xb2 incontro alla ristretta gamma a disposizione degli arazzieri, cos\xc3\xac come sono un adattamento allo scopo le grandi masse di luci ed ombre. Nonostante la sorveglianza di Bernard van Orley, affinch\xc3\xa9 i modelli venissero rispettati fedelmente, gli arazzieri alterarono inevitabilmente le composizioni, indurendo i lineamenti delle figure e i paesaggi, nonch\xc3\xa9 aggiungendo l\'oro e vari arricchimenti ornamentali.' | b'137515863838791069' | b'\n\nConsegna delle chiavi (Raffaello)\n | 1,333 |
b'Q4219969' | b'\n\nAleksandr Nikolaevi\xc4\x8d Kibizov\n\nBiografia\n\nNacque il 27 ottobre 1912 nel villaggio di Hristianovskoe (ora la citt\xc3\xa0 di Digora nell\'Ossezia del nord) in una famiglia di contadini. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore lavor\xc3\xb2 come spedizioniere ad Ashgabat presso l\'azienda "Soyuzsera" e poi nella Repubblica dei Komi.Nell\'agosto 1942, in piena seconda guerra mondiale, fu chiamato a prestare servizio militare obbligatorio in seno all\'Armata Rossa, assegnato inizialmente ad una unit\xc3\xa0 di fanteria nel settore di Mosca. Rimasto ferito fu ricoverato in ospedale, ed una volta dimesso nell\'aprile 1943 ritorn\xc3\xb2 al fronte assegnato come servente al cannone di un semovente d\'artiglieria controcarro SU-85 appartenente alla 3\xc2\xaa Batteria, 1454\xc2\xba Reggimento semoventi medi, 6\xc2\xba Corpo corazzato del Fronte centrale. Si distinse durante la battaglia di Kursk venendo dell\'Ordine della Grande guerra patriottica di II classe.Il 4 novembre 1943, in forza al 1445 Reggimento, 9\xc2\xba Corpo meccanizzato del 1\xc2\xb0 Fronte Ucraino si distinse nella foresta di Voditsa sita nell\'immediata periferia di Kiev dove partecip\xc3\xb2 alla distruzione di una colonna meccanizzata nemica e venendo decorato per questo fatto con l\'Ordine della Bandiera rossa. Nel corso del 1944, con il grado di sergente e comandante di un semovente SU-85 partecip\xc3\xb2 alle battaglie per la liberazione di Berdy\xc4\x8div, Proskuriv, Javorov, Przemy\xc5\x9bl, attraversando il fiume Bug occidentale e poi la Vistola. Il 19 luglio 1944 durante le operazione per espandere la testa di ponte sulla riva sinistra del fiume Bug occidentale distrusse un carro armato tedesco PzKpfw V Panther nei pressi del villaggio di Madzyarki, e per questo fatto fu insignito dell\'Ordine della Stella Rossa.Nel marzo 1945 trasferito sul fronte della Pomerania orientale partecip\xc3\xb2 all\'offensiva che port\xc3\xb2 alla conquista della citt\xc3\xa0 di N\xc3\xabrenberg, \xc5\x81obez, Kolberg e Gdynia. Tra il 16 e 17 aprile 1945, nel corso della battaglia combattuta sulle alture di Seelow, citt\xc3\xa0 posta a circa 60\xc2\xa0km da Berlino, al comando di un semovente SU-100 distrusse cinque carri armati e tre postazioni anticarro. Il 22 aprile fu tra i primi soldati sovietici ad entrare nell\'area della Capitale tedesca distinguendosi a Karlshorst durante le operazioni di attraversamento della Sprea effettuate dalle truppe di fanteria. Rimasto ferito fu ricoverato in ospedale e il 31 maggio 1945, con apposito decreto emanato dal presidium del Soviet Supremo fu insignito del titolo di Eroe dell\'Unione Sovietica e dell\'Ordine di Lenin.Membro del PCUS dal 1945, dopo la fine del conflitto lascio il servizio militare andando a lavorare come direttore presso la casa di cura "Uzbekistan" di Kislovodsk. And\xc3\xb2 in pensione nel 1980 e nel 1985 si trasfer\xc3\xac con la famiglia a Vladikavkaz (capitale Ossezia del nord) dove si spense il 29 marzo 2001.la citt\xc3\xa0 natale di Digora gli ha intitolato due vie e una scuola secondaria in compartecipazione con Sergey Bican.' | b'4826692867892084594' | b'\n\nAleksandr Nikolaevi\xc4\x8d Kibizov\n | 1,009 |
b'Q26202330' | b"\n\nStrada statale 729 Sassari-Olbia\n\nStoria\n\nLa genesi di questa arteria si fa risalire alla necessit\xc3\xa0 di un collegamento veloce che permettesse il collegamento della zona nord-occidentale della Sardegna, in particolare delle citt\xc3\xa0 di Sassari e Porto Torres, con la sponda opposta ed in particolare con la citt\xc3\xa0 di Olbia.Il problema aveva origini remote: l'attraversamento del Logudoro e della Gallura nella parte settentrionale, o lungo la costa o attraverso Tempio Pausania, presentava problemi dovuti alla tortuosit\xc3\xa0 del territorio; verso sud, invece, attraverso il Monteacuto, il collegamento era garantito storicamente dalla strada statale 199 di Monti, portando per\xc3\xb2 ad un notevole allungamento del percorso.Parziale soluzione fu trovata con la costruzione della strada statale 597 di Logudoro, strada a scorrimento veloce priva o quasi di intersezioni a raso, che permetteva di velocizzare il percorso evitando l'attraversamento dei centri abitati di Ozieri, Oschiri e Monti.Il crescente traffico veicolare e le condizioni non ottimali di queste infrastrutture, spingeva ad una soluzione pi\xc3\xb9 radicale con il progetto di una strada a carreggiate separate e a due corsie per senso di marcia. Gi\xc3\xa0 nel 2007 la programmazione ANAS prevedeva un'arteria in tal senso, ma solamente nel 2013 \xc3\xa8 stato dato il via libera, con l'affidamento all'ANAS stessa.La nuova arteria prevede sia la costruzione di tratti ex-novo, come il tratto iniziale di collegamento alla strada statale 131 Carlo Felice a sud di Codrongianos, sia l'adeguamento delle gi\xc3\xa0 esistenti SS 199 e SS 597. Il 23 giugno 2016 sono stati inaugurati il tratto iniziale, fino al km 10,350 (presso Ardara) e il tratto finale dal km 63,140 (presso Monti) al km 75,860 (vicino allo svincolo della SS 131 DCN);Il 14 luglio 2016 sono stati aperti il tratto compreso tra il km 75,860 e il km 76,992 e lo svincolo di Enas. A breve distanza di tempo, il 29 agosto 2016, \xc3\xa8 stato aperto un piccolo tratto a cavallo dello svincolo di Ardara portando il tratto iniziale ad una lunghezza di 11,800 km. Il 29 aprile 2017 \xc3\xa8 stato inaugurato il tratto tra il km 26,300 e il km 29,100 tra Oschiri e Ozieri. Il 31 luglio 2017 \xc3\xa8 stato inaugurato il tratto finale di accesso all'abitato di Olbia e di collegamento all'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda. Infine il 19 dicembre 2017 \xc3\xa8 stato inaugurato l'intero lotto 3, lungo circa 12 Km, nei comuni di Oschiri e Ozieri. A dicembre 2017 i chilometri di nuova strada a 4 corsie aperti al traffico hanno raggiunto quota 42 sugli 80 totali del progetto.\n\nPercorso\n\nLa strada ha inizio al chilometro 192 dalla strada statale 131 Carlo Felice, poco a sud di Codrongianos. Dopo quasi 3 chilometri \xc3\xa8 presente lo svincolo con la SS 597 della quale ha mutuato il percorso, ora ammodernato, fino ad Ardara per un totale di 11,8\xc2\xa0km.Il secondo tratto in esercizio ha una lunghezza compressiva di 11,9\xc2\xa0km e si sviluppa fra il Km 24,200 e il Km 36,100 nel territorio dei comuni di Ozieri e Oschiri.Il terzo ed ultimo tratto in esercizio ha origine nei pressi dello svincolo Monti/Telti della SS 597 e termina dopo 18 chilometri all'ingresso della citt\xc3\xa0 di Olbia.Attualmente sono in corso i lavori di adeguamento al tipo B lungo tutta la strada. Al momento non \xc3\xa8 possibile prevedere una data di fine dei lavori." | b'14467317644220056578' | b"\n\nStrada statale 729 Sassari-Olbia\n | 1,085 |
b'Q15221057' | b"\n\nShayne Philpott\n\nCenni biografici\n\nPhilpott \xc3\xa8 di Christchurch, nella regione di Canterbury, per la cui provincia rugbistica fu selezionato a partire dal 1986 a vent'anni; prima scelta nel ruolo di estremo davanti a Robbie Deans, rappresent\xc3\xb2 la Nuova Zelanda a VII negli Hong Kong Sevens del 1988, dove incorse nel primo di numerosi infortuni al ginocchio della sua carriera.Recuper\xc3\xb2 in tempo per rispondere a una chiamata degli All Blacks, con i quali comunque disput\xc3\xb2 solo incontri senza cap durante il tour in Australia.Altre due ricadute, nel 1988 e nel 1990, misero a rischio il prosieguo della sua carriera internazionale; per essere idoneo alla chiamata, si fece applicare una placca metallica a un braccio rotto; fu quindi giudicato abile alle preselezioni alla Coppa del Mondo di rugby 1991 in Inghilterra nelle quali disput\xc3\xb2 solo due incontri, gli unici suoi due test match, contro l'Italia nella fase a gironi e contro la Scozia nella finale per il terzo posto, che la Nuova Zelanda vinse.Fino al 1995 nella formazione di Canterbury, ebbe due stagioni in Europa nel periodo di inattivit\xc3\xa0 del rugby nell'Emisfero Sud, nel 1990-91 in Inghilterra al Coventry e nel 1992-93 in Italia al Calvisano.Nel 1995, dopo 113 presenze con Canterbury e 502 punti, nonch\xc3\xa9 due Ranfurly Shield difesi, emigr\xc3\xb2 in Giappone al Toyota Verblitz, in cui rimase cinque stagioni; nel 2000, quando il ginocchio non gli permise pi\xc3\xb9 di giocare, smise l'attivit\xc3\xa0 a 35 anni.A parte l'attivit\xc3\xa0 provinciale, fu legato per tutta la sua carriera in patria al Burnside, club di Christchurch affiliato alla federazione provinciale di Canterbury, del cui campionato fu vincitore nel 1992 e nel 1993, e finalista sconfitto nel 1991 e 1994.Accompagnato, per tutta la sua carriera e anche dopo la fine dell'attivit\xc3\xa0 agonistica, dalla fama di non essersi meritato la convocazione negli All Blacks, tanto da essere stato inserito da una rubrica radiofonica locale in una lista di giocatori tra i pi\xc3\xb9 raccomandati dai loro allenatori, Philpott decise, nel 2011, di mettere polemicamente all'asta il cap datogli dalla Federazione neozelandese di rugby al fine di \xc2\xabdarlo a qualcuno che se lo merita\xc2\xbb; solo la reazione del pubblico che solidarizz\xc3\xb2 con lui lo convinse ad abbandonare il proposito di vendere il berretto.Commentando il fatto, l'Otago Daily Times scrisse che \xc2\xabil pubblico ha riconosciuto ci\xc3\xb2 che alle freddure \xc3\xa8 sfuggito, e cio\xc3\xa8 che non esistono All Blacks scarsi, in particolare durante l'et\xc3\xa0 d'oro del rugby neozelandese\xc2\xbb." | b'12925913803703539778' | b"\n\nShayne Philpott\n | 814 |
b'Q2414917' | b'\n\nGorgeous George\n\nCarriera\n\nCon un\'altezza di 1.75 m per 98 kg di peso, Wagner non era particolarmente imponente per gli standard fisici del wrestling professionistico e non possedeva una tecnica tale da sopperire le carenze fisiche, ma si guadagn\xc3\xb2 presto la reputazione di combattente tenace e ostico da battere. Alla fine degli anni trenta incontr\xc3\xb2 Elizabeth "Betty" Hanson, la donna che avrebbe sposato in una cerimonia svoltasi sul ring. Quando il matrimonio si rivel\xc3\xb2 un successo di pubblico, la coppia decise di ripetere la cerimonia in giro per gli Stati Uniti (cosa che fece intuire a Wagner le potenzialit\xc3\xa0 di intrattenimento del suo personaggio nell\'industria del wrestling). Circa nello stesso periodo, Vanity Magazine pubblic\xc3\xb2 un articolo nel quale veniva citato un wrestler di nome "Lord" Patrick Lansdowne che entrava sul ring accompagnato da due vallette indossando un mantello di velluto. Wagner rimase impressionato dal personaggio e decise di voler portare il tutto a un livello superiore di stravaganza.Adottato il soprannome "Gorgeous" ("splendido") che aveva sentito attribuirgli da due vecchiette a bordo ring durante uno dei suoi match, George debutt\xc3\xb2 con la sua nuova immagine da "glamour boy" nel 1941 a Eugene, nell\'Oregon; dove fece letteralmente infuriare il pubblico con le sue movenze esageratamente effeminate e il comportamento scorretto sul ring. Un personaggio del genere era impensabile per l\'epoca; e di conseguenza, il pubblic\xc3\xb2 nelle arene divenne sempre pi\xc3\xb9 numeroso in quanto tutti volevano vedere (e sbeffeggiare) Gorgeous George.Poich\xc3\xa9 Gorgeous George stava avendo sempre pi\xc3\xb9 successo, egli venne scritturato dal promoter di Los Angeles Johnny Doyle. Conosciuto con il nomignolo "Human Orchid" ("l\'orchidea umana"), George raffin\xc3\xb2 la sua immagine lasciandosi crescere i capelli in lunghi boccoli tinti di biondo platino, fermati da dei fermagli placcati d\'oro che gettava al pubblico durante i match. Trasform\xc3\xb2 inoltre la sua entrata sul ring in uno spettacolo che spesso superava in durata gli stessi match disputati. Fu il primo wrestler a far uso di una musica d\'ingresso, la celebre Pomp and Circumstance (poi riutilizzata da "Macho Man" Randy Savage svariati decenni dopo), seguita dall\'ingresso delle sue vallette che srotolavano un tappeto rosso e da luci colorate che incorniciavano il suo ingresso trionfale. Mentre George si preparava per salire sul ring, le vallette spruzzavano del disinfettante liquido sul ring. Quando il match aveva inizio, George ricorreva a tutte le scorrettezze possibili e immaginabili per aggiudicarsi l\'incontro e battere il suo avversario. Gorgeous George fu il primo vero "heel codardo" della storia del wrestling. La sua immagine glamour e il suo carisma da showman riscossero cos\xc3\xac tanto successo all\'alba dell\'era televisiva che divenne il wrestler pi\xc3\xb9 famoso dell\'epoca.Fu con l\'avvento della televisione, tuttavia, che il personaggio di George esplose come vero e proprio fenomeno di massa, portando il wrestling nelle case di tutti gli americani. Il suo debutto in televisione ebbe luogo l\'11 novembre 1947 ed egli divenne immediatamente una celebrit\xc3\xa0 a livello nazionale alla pari di Lucille Ball e Bob Hope, cambiando il corso dell\'industria del wrestling per sempre.In aggiunta alle sue indubbie doti teatrali, Gorgeous George era anche un wrestler di livello: Lou Thesz, che gli strapp\xc3\xb2 il titolo mondiale dell\'a American Wrestling Association (AWA) e che notoriamente disdegnava i wrestler con delle gimmick, ammise che Wagner "combatteva molto bene", aggiungendo anche che forse avrebbe potuto fare molto di pi\xc3\xb9 sul ring se non avesse interpretato il personaggio "vile" di Gorgeous George.Il 26 marzo 1947, Gorgeous George sconfisse Enrique Torres aggiudicandosi il Los Angeles Heavyweight Championship. Il 26 maggio 1950 sconfisse Don Eagle, vincendo anche l\'AWA World Heavyweight Championship di Boston, che detenne per svariati mesi. Durante questo regno da campione fu sconfitto dal National Wrestling Alliance (NWA) World Heavyweight Champion Lou Thesz a Chicago, in un match molto pubblicizzato. Tuttavia, il suo match pi\xc3\xb9 celebre resta quello avuto con Whipper Billy Watson il 12 marzo 1959, nel quale George, sconfitto, ebbe i suoi riccioli d\'oro rasati a zero davanti a una folla di 20.000 spettatori al Maple Leaf Gardens di Toronto, in Canada.In uno dei suoi ultimi match affront\xc3\xb2 anche un giovane Bruno Sammartino, che lo sconfisse. L\'ultimo match in carriera lo disput\xc3\xb2 il 7 novembre 1962 contro The Destroyer in un hair vs. mask match all\'Olympic Auditorium, dove perse nuovamente i capelli.\n\nRitiro e morte\n\nQuando la sua carriera nel wrestling imbocc\xc3\xb2 la fase calante, Wagner invest\xc3\xac 250.000 dollari per comprare un allevamento di tacchini a Beaumont. Acquist\xc3\xb2 inoltre un ristorante a Van Nuys, che chiam\xc3\xb2 "Gorgeous George\'s Ringside Restaurant".Il 24 dicembre 1963, mentre era oppresso da problemi finanziari, ebbe un infarto e mor\xc3\xac due giorni dopo, all\'et\xc3\xa0 di 48 anni. A tutt\'oggi riposa nel Valhalla Memorial Park Cemetery di Los Angeles.' | b'12671360198290608695' | b'\n\nGorgeous George\n | 1,480 |
b'Q2742927' | b'\n\nPalazzo presidenziale di Cartagine\n\nStoria\n\nSotto il Protettorato francese della Tunisia il palazzo ospitava la residenza ufficiale del segretario generale del Governo tunisino, funzionario francese incaricato di controllare i ministri ed il governo del Bey di Tunisi.Dopo l\'indipendenza della Tunisia, il primo presidente tunisino Habib Bourghiba costru\xc3\xac un palazzo fondato sulle sue ambizioni sul culto della personalit\xc3\xa0. Il palazzo fu costruito dall\'architetto franco-tunisino Olivier Cl\xc3\xa9ment Cacoub in tre manche distribuite dal 1960 al 1969, secondo una architettura arabo-andalusa. Il complesso del palazzo si estende su una superficie totale che va dai 38 ai 40 ettari.Durante la presidenza di Bourghiba, il palazzo serv\xc3\xac come sua residenza e luogo di lavoro. La sua famiglia visse nel palazzo fino al colpo di stato di Zine El-Abidine Ben Ali, avvenuto il 7 novembre del 1987. Ben Ali si rifiut\xc3\xb2 di usare l\'ufficio del suo predecessore e si propose di sviluppare una residenza presidenziale completamente nuova.Il 15 gennaio 2011, ad un solo giorno di distanza dalla fuga di Ben Ali dal Paese, durante la rivoluzione, l\'esercito tunisino martell\xc3\xb2 il palazzo perch\xc3\xa9 ospitava i membri della sicurezza presidenziale rimasta fedele al presidente deposto.Fouad Mebaza\xc3\xa2, presidente della Repubblica supplente, successore di Ben Ali, decise di occupare gli uffici del palazzo di Cartagine annunciando la sua intenzione di stabilirsi l\xc3\xac conformemente alle sue funzioni.Poco dopo la sua elezione da parte dell\'Assemblea costituente, Moncef Marzouki annunci\xc3\xb2 la sua intenzione di lavorare e di soggiornare nel palazzo stesso. Decise insediarsi nello stesso ufficio di Bourghiba, decorandolo coi ritratti di, oltre che dello stesso Habib Bourghiba, di Mohamed Bouazizi, Farhat Hached, Mohamed Daghbaji e Salah Ben Youssef.\n\nArchitettura\n\nIl complesso del palazzo \xc3\xa8 diviso in quattro parti: il palazzo stesso, composto da un corpo centrale e uno per gli alloggiamenti, un\'ala per la sicurezza presidenziale e altri due edifici con funzione di uffici per vari enti.All\'interno del complesso \xc3\xa8 presente anche la residenza dell\'ambasciatore svizzero, edificio messo a disposizione da Bourghiba dopo il tentato di colpo di stato del 1962 e un sito archeologico denominato "Fonte delle mille anfore".Le camere del palazzo prendono il nome dalle pi\xc3\xb9 importanti figure tunisine che hanno giocato un ruolo decisivo nella storia del paese, come: Habib Bourghiba, Abdelaziz Th\xc3\xa2albi e Abu l-Qasim al-Shabbi.I ricevimenti ufficiali si svolgono nel salone degli ambasciatori, le delegazioni sostano nella Sala Azzurra, dove si trova un modello della moschea del Profeta di Medina, regalato dal re dell\'Arabia Saudita Fahd a Ben Ali.' | b'12909061568954464606' | b'\n\nPalazzo presidenziale di Cartagine\n | 843 |
b'Q12969754' | b'\n\nRadiazione elettromagnetica\n\nStoria\n\nLe onde elettromagnetiche furono predette teoricamente prima di essere rilevate sperimentalmente: le equazioni di Maxwell, che riassumono l\'elettromagnetismo classico, ammettono una soluzione ondulatoria propagantesi nel vuoto alla velocit\xc3\xa0 della luce. Furono poi le esperienze di Hertz a confermare l\'esistenza delle cosiddette "onde hertziane", ed a misurarne la velocit\xc3\xa0. L\'esperimento di Michelson-Morley prov\xc3\xb2 l\'indipendenza della velocit\xc3\xa0 della luce dalla direzione di propagazione e, grazie ad altre esperienze che attualmente si considerano sufficienti a falsificare le cosiddette teorie balistiche della luce, viene oggi considerata l\'esperienza cruciale che mise in crisi la meccanica classica richiedendo la formulazione della relativit\xc3\xa0 ristretta. \xc3\x88 sulla base di tale teoria, una delle teorie meglio controllate empiricamente, che \xc3\xa8 possibile enunciare le propriet\xc3\xa0 della radiazione elettromagnetica nel vuoto.Gli studi sull\'effetto fotoelettrico, tra i quali spicca il contributo del 1905 di Albert Einstein (che gli valse il premio Nobel), evidenziarono l\'esistenza di una frequenza di soglia sotto la quale tale effetto non ha luogo, indipendentemente dall\'intensit\xc3\xa0 (ampiezza) della radiazione incidente. Esperienze correlate, quali la misura dello spettro di corpo nero, ed i relativi tentativi di giustificazione teorica, indussero i fisici dell\'inizio del secolo scorso a riaprire il secolare dibattito sulla natura della luce, di cui le equazioni di Maxwell sembravano costituire la soluzione definitiva, introducendo la nozione di quanto di energia. Il quanto di radiazione elettromagnetica prende il nome di fotone ed \xc3\xa8 una particella (nel senso della meccanica quantistica) che segue la statistica di Bose-Einstein, ovvero un bosone.\n\nInterazione tra radiazione elettromagnetica e materia\n\nUn\'onda elettromagnetica che incide o si propaga in un materiale trasferisce ad esso una certa quantit\xc3\xa0 di energia, e la sua forma cambia a seconda delle caratteristiche del mezzo considerato.\n\nPropagazione della radiazione nei materiali\n\nLo studio della propagazione delle radiazione in un materiale cambia a seconda ci si trovi in presenza di un conduttore o di un dielettrico.\n\nProtezione da campi elettromagnetici a radiofrequenze e microonde\n\nNegli ultimi anni sono andati crescendo gli interrogativi sui possibili effetti sulla salute legati all\'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenze (RF) e microonde (MW). Nuove tecnologie si vanno diffondendo a tutti i livelli nella societ\xc3\xa0, con una variet\xc3\xa0 di applicazioni mai viste prima. In molti laboratori si sta lavorando intorno a interrogativi quali l\'effetto della applicazione di un campo elettromagnetico sulla permeabilit\xc3\xa0 delle membrane cellulari a determinate specie ioniche e su quali basi biofisiche sia ipotizzabile un\'influenza diretta del campo elettromagnetico sull\'integrazione e l\'elaborazione dei segnali nervosi.\n\nDefinizione del rischio per gli organismi viventi legato all\'esposizione a campi elettromagnetici a RF e MW\n\nUn\'onda elettromagnetica che si propaga nello spazio trasporta energia che viene in parte assorbita e in parte riflessa dagli oggetti che tale onda incontra sul suo percorso. L\'assorbimento avviene con modalit\xc3\xa0 ed in misura diversa a seconda delle caratteristiche del mezzo. L\'effetto sugli organismi viventi di tale assorbimento di energia da un campo elettromagnetico a radiofrequenza e microonde \xc3\xa8 oggetto di numerose indagini scientifiche.A livello microscopico, manca ancora uno schema interpretativo soddisfacente dell\'azione di un campo elettromagnetico sulle cellule degli organismi viventi. Questo dipende innanzitutto dall\'incompleta conoscenza dei fenomeni a livello di membrana cellulare legati allo scambio di materiali ed informazioni tra cellule e ambiente esterno. In secondo luogo, la complessit\xc3\xa0 strutturale dei tessuti biologici e la loro disomogeneit\xc3\xa0, rende assai problematico un calcolo dettagliato della deposizione locale di energia nei tessuti da parte dell\'onda elettromagnetica incidente.La controversia sulla possibilit\xc3\xa0 di manifestazione di effetti non termici, cio\xc3\xa8 dovuti ad esposizioni a livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenze e microonde non abbastanza elevati da produrre riscaldamento dei tessuti, si riflette nella scelta degli standard ammissibili di esposizione per lavoratori e popolazione civile da parte di Stati ed Organizzazioni internazionali diversi.Le ricerche compiute nei Paesi occidentali hanno condotto alla conclusione (ANSI, 1982) che l\'esposizione protratta per un periodo inferiore ad 1 ora, e comportante un tasso di assorbimento specifico medio al corpo intero inferiore a 4 W/kg non \xc3\xa8 in grado di produrre effetti sulla salute. Per cautelarsi dai possibili effetti cumulativi dovuti ad esposizioni prolungate (giorni oppure settimane) si \xc3\xa8 considerato per l\'uomo un valore limite di SAR 10 volte inferiore, pari quindi a 0.4 W/kg' | b'17360854498452336068' | b'\n\nRadiazione elettromagnetica\n | 1,451 |
b'Q4015378' | b'\n\nVittorio Franceschi\n\nBiografia\n\nDopo le prime esperienze di cabaret politico all\'inizio degli anni sessanta, ha lavorato a lungo presso il Teatro stabile di Trieste, dove nel 1964 fu allestita la sua prima commedia Pinocchio minore - Favola perbene con burattini di carne e nel 1966 Gorizia 1916 - Documentario per il teatro sulla prima Guerra Mondiale.Nel 1968 \xc3\xa8 stato tra i fondatori (con Dario Fo, Franca Rame, Nanni Ricordi, Nuccio Ambrosino, Paolo Ciarchi e Massimo De Vita) dell\'Associazione Nuova Scena, che diede vita, in collaborazione con l\'ARCI, al Circuito Alternativo, evento fra i pi\xc3\xb9 significativi del teatro italiano di quegli anni. Dopo la divisione da Dario Fo (1970) Vittorio Franceschi \xc3\xa8 rimasto alla guida di Nuova Scena fino al 1981, trasferendone la Sede a Bologna e trasformandola in Cooperativa.Durante la sua lunga carriera ha lavorato per i principali Teatri Stabili italiani: Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile del Friuli-Veezia Giulia, Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna, Teatro di Roma, ERT - Emilia Romagna Teatro, Teatro Biondo di Palermo, Piccolo di Milano; e all\'estero con la Com\xc3\xa9die de Gen\xc3\xa8ve.Ha lavorato con alcuni fra i pi\xc3\xb9 importanti registi italiani ed europei: Benno Besson, Sandro Bolchi, Massimo Castri, Alessandro D\'Alatri, Matthias Langhoff, Gabriele Lavia, Nanni Loy, Piero Maccarinelli, Mario Missiroli, Vito Molinari, Walter Pagliaro, Luca Ronconi, Marco Sciaccaluga, Aldo Trionfo, Andrzej Wajda.Fra le principali interpretazioni: Tartufo nell\'omonima commedia di Moli\xc3\xa8re; Edipo (Edipo Re di Sofocle); Paragone (Come vi piace di Shakespeare - in un\'altra edizione della stessa commedia ha interpretato il ruolo di Jaques); P\xc3\xa9cuchet (Bouvard e P\xc3\xa9cuchet di Squarzina e Kezich da Flaubert); Robespierre (L\'affare Danton di Stanislawa Przybyszewska); Sampognetta (Questa sera si recita a soggetto di Pirandello - in un\'altra edizione della stessa commedia ha interpretato il ruolo di Hinkfuss); Borkman (John Gabriel Borkman di Ibsen); Trileckij (Commedia senza titolo (Platonov) di Cechov); Miscin (L\'imbalsamatore di Renzo Rosso); Pascoli (Un anno nella vita di Giovanni Pascoli di Melania Mazzucco e Luigi Guarnieri); Sarincev (Svet - La luce risplende nelle tenebre di Tolstoj); Hamm (Finale di partita di Beckett), Ak\xc3\xa0kij (Il cappotto da Gogol).Fra i suoi testi rappresentati: Pinocchio minore, Un sogno di sinistra, La dimensione del nero, La ballata dello spettro, L\'Amleto non si pu\xc3\xb2 fare, Ordine d\'arrivo, Scacco pazzo, Jack lo sventratore, Il sorriso di Daphne, Dialogo col sepolto vivo, A corpo morto e Il cappotto (liberamente tratto da Gogol). Suoi testi sono rappresentati in Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Spagna, Svizzera.Nel 2002 ha scritto la sceneggiatura per il film Scacco pazzo tratto dalla sua commedia e diretto da Alessandro Haber, interpretandovi il ruolo di Valerio. Nel 2004 ha interpretato il ruolo di Eugenio Faoni nel film La febbre di Alessandro D\'Alatri. Nel 2016 \xc3\xa8 protagonista del cortometraggio 3652 giorni di Amalia ZeffiroIl suo teatro \xc3\xa8 pubblicato da Bulzoni, Guaraldi, Il Melangolo, Marietti, Marsilio, Ubulibri e da Riviste italiane e straniere.Ha pubblicato tre volumi di poesie: "Stramba Bologna sghemba" e "Il volo dei giorni" con l\'Ed. Raffaelli; e "Tre ballate da cantare ubriachi" con l\'Ed. Pendragon.Vittorio Franceschi \xc3\xa8 condirettore della Scuola di Teatro \xe2\x80\x9cAlessandra Galante Garrone\xe2\x80\x9d, (insieme a Claudia Busi), ma la sua presenza come insegnante nella scuola di teatro \xc3\xa8 pressoch\xc3\xa9 inesistente, in quanto legato a impegni teatrali che lo tengono lontano dalla struttura.' | b'16159971388635365126' | b'\n\nVittorio Franceschi\n | 1,235 |
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