id
int64
1
1.69k
conversations
listlengths
2
2
601
[ { "from": "human", "value": "Come si può rimediare ad errori di compilazione del F24? In cosa si incorre?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli errori che più frequentemente si commettono nella compilazione dei modelli di versamento consistono nella sbagliata indicazione del:\n" } ]
602
[ { "from": "human", "value": "Quali tributi si possono pagare con il modello F24 ?" }, { "from": "gpt", "value": "Il modello F24 deve essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi.\n\tIl modello è definito “unificato” perché permette al contribuente di effettuare con un’unica operazione il pagamento delle somme dovute, compensando il versamento con eventuali crediti.\n\tI contribuenti titolari di partita Iva hanno l’obbligo di utilizzare, anche tramite intermediari (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.), modalità telematiche di pagamento.\n\tIl modello F24 va utilizzato per pagare:\n" } ]
603
[ { "from": "human", "value": "L'azienda per la quale lavoro è fallita. Come posso recuperare i crediti da lavoro che vanto nei suoi confronti?" }, { "from": "gpt", "value": "Per rivendicare i crediti vantati nei confronti delle aziende fallite, deve presentare ricorso al giudice fallimentare per essere ammesso al passivo.\n\tNel caso in cui, al termine della procedura fallimentare, i suoi crediti non venissero soddisfatti, e nell'ipotesi in cui nei crediti rientrasse anche il TFR, ha possibilità di presentare domanda all'INPS per accedere al Fondo di Garanzia (Legge 297/1982).\nPer approfondimenti: \nScheda INPS    Circolare INPS del 15/7/2008 n. 74    Circolare INPS del 4/3/2010 n. 32\n\t \n" } ]
604
[ { "from": "human", "value": "Come si articola una procedura fallimentare?" }, { "from": "gpt", "value": "Preliminarmente, i soggetti cui la legge attribuisce le funzioni in merito ad una procedura fallimentare sono: il Tribunale fallimentare in composizione collegiale, il Giudice delegato al fallimento, il curatore ed il comitato dei creditori.\nLa procedura fallimentare si articola attraverso una serie di fasi:\n1) Istruttoria prefallimentare da parte del Tribunale competente: a seguito della presentazione di istanze di fallimento da parte dei creditori il Tribunale ordina all'imprenditore l'esibizione di tutta la documentazione utile attestante una situazione patrimoniale aggiornata, nonché i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi (articolo 13, Decreto Legislativo 9 gennaio 2006, n. 5);\n\t \n2) Dichiarazione di fallimento: una volta appurato lo stato di insolvenza, l'imprenditore viene dichiarato fallito con sentenza del Tribunale competente. Tale provvedimento priva il fallito dell’amministrazione e della disponibilità dei beni in suo possesso, con decorrenza dalla data di deposito della sentenza presso la cancelleria del Tribunale che l'ha emessa. Viene nominato un curatore che subentra nell’amministrazione giuridica del patrimonio del fallito e nella disponibilità materiale dei beni, fatta eccezione per quelli strettamente personali. In tal modo viene assicurato il soddisfacimento dei creditori in sede di esecuzione concorsuale.\n3) Accertamento dello stato passivo: il giudice delegato dal Tribunale in composizione collegiale provvede sulle istanze di ammissione al fallimento depositate dai creditori in cancelleria, ammette lo stato passivo predisposto in via provvisoria, e successivamente, sentiti il fallito e il curatore ed assunte informazioni dai creditori, provvede ad emettere in via defintitiva il decreto di esecutività dello stato passivo.\n4) Liquidazione dell’attivo fallimentare: viene effettuata una ripartizione finale dell'attivo attraverso un preliminare programma di liquidazione da parte del curatore, consistente nella predisposizione di operazioni di vendita dei beni ai fini della relativa conversione in denaro. Effettuata la liquidazione viene presentato un rendiconto di gestione finale dal curatore al Giudice delegato, il quale sarà tenuto a verificarlo ed approvarlo, liquidando il compenso al curatore medesimo.\n5) Distribuzione del ricavato tra i creditori del fallito: una volta liquidati i beni assoggettati alla procedura fallimentare, le somme ricavate debbono essere ripartite tra i creditori, previo preliminare parere del comitato dei creditori sul piano di riparto adottato dal curatore.\nUna volta che la ripartizione sia stata satisfattoria per i creditori e, comunque, anche ove non lo sia stata, ovvero quando è appurata l'insufficienza del patrimonio attivo, con decreto del Tribunale viene dichiarata la chiusura del fallimento. Contro tale decreto è ammesso reclamo dinanzi alla Corte di Appello. Il decreto di chiusura, dunque, una volta divenuto definitivo, ovvero quando sono decorsi i termini per l'eventuale impugnazione, determina la cessazione degli effetti della sentenza fallimentare sul patrimonio del fallito, il quale in tal modo riacquista la disponibilità giuridica e materiale del proprio patrimonio, ove residui.\n" } ]
605
[ { "from": "human", "value": "Quando un imprenditore può esser dichiarato fallito?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel momento in cui è provato lo stato d'insolvenza dell'imprenditore, viene dichiarato lo stato di fallimento con sentenza emessa dal Tribunale competente.\nLo stato di insolvenza si manifesta attraverso una serie di inadempimenti da parte dell'imprenditore ed altre circostanze esteriori che attestano l'incapacità di quest'ultimo a far fronte alle proprie obbligazioni verso i creditori.\nVengono considerati soggetti al fallimento, secondo l'articolo 1 della Legge fallimentare, come innovata e modificata, tutti gli imprenditori, ad esclusione degli enti pubblici e dei piccoli imprenditori, che esercitino un'attività commerciale.\nTuttavia, non sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori, i quali dimostrino il possesso congiunto dei seguenti requisiti:\na) nei 3 esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, aver avuto un attivo patrimoniale complessivo annuo non superiore ad euro 300.000,00.\nb) nei 3 esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, aver realizzato – in qualunque modo risulti – ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro 200.000,00.\nc) avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore a 500.000,00.\nNon si fa luogo alla dichiarazione di fallimento se l'ammontare dei debiti scaduti e non pagati risultanti dagli atti dell'istruttoria prefallimentare è complessivamente inferiore ad euro 30.000,00.\n\tTale importo è periodicamente aggiornato con le modalità di cui al 3° comma articolo 1 Legge Fallimentare (art. 13 Decreto Legislativo 9 gennaio 2006, n. 5).\n" } ]
606
[ { "from": "human", "value": "{{{domanda}}}" }, { "from": "gpt", "value": "{{{risposta}}}\n" } ]
607
[ { "from": "human", "value": "Cos'è l'AIFA?" }, { "from": "gpt", "value": "L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è l'ente pubblico che garantisce l'accesso al farmaco per la difesa della salute.\nL'Agenzia ha diverse priorità strategiche tra cui l'unitarietà sul territorio del sistema farmaceutico e il dialogo con le associazioni dei malati, con il mondo medico-scientifico e quello delle imprese produttive e distributive.\n\tAll'interno del portale web dell'AIFA sono a disposizione informazioni sui farmaci in Italia, è di facile e veloce consultazione e con diverse sezioni tra cui la sezione intitolata normativa di riferimento e la sezione per effettuare la ricerca di un farmaco intitolata \"Elenco farmaci autorizzati\".\n" } ]
608
[ { "from": "human", "value": "La compilazione delle ricette prevede la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco?" }, { "from": "gpt", "value": "Il medico e' tenuto ad indicare, nella ricetta del Servizio sanitario nazionale, la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco anche se ha facolta' di indicare la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo.\nLe nuove modalità prescrittive sono previste dal DECRETO-LEGGE 6 luglio 2012, n. 95 \"Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini\" (Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135), nello specifico si legga l’art. 15, comma 11-bis, e il DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2012, n. 1  (Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27) all'art. 11, comma 12.\n \n" } ]
609
[ { "from": "human", "value": "Le farmacie possono avere orari flessibili e praticare sconti sui farmaci?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli orari e i turni delle farmacie, stabiliti dalle autorita' competenti ed in base alla vigente normativa, non impediscono l'apertura degli esercizi in orari diversi da quelli obbligatori. \n\tInoltre, le farmacie possono praticare sconti sui prezzi di prodotti e farmaci pagati direttamente dai clienti.\n\tLa normativa di riferimento è il  Decreto Legge del 24 gennaio 2012, n. 1 Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita' (Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27), si legga al Capo III \"Servizi professionali\" l'art. 11.\n" } ]
610
[ { "from": "human", "value": "Come inviare un fax all'Inps?" }, { "from": "gpt", "value": "Per inviare una fax all'Inps esiste un fax verde ossia un fax centralizzato, il cui numero verde è: 800.803.164.\nVale per tutte le sedi Inps perché viene smistato telematicamente. E' importante scrivere nel fax la sede di riferimento territoriale, i dati personali e i recapiti telefonici. E' possibile utilizzare anche un frontespizio reperibile sul sito Inps nella sezione 'moduli'.\n" } ]
611
[ { "from": "human", "value": "Quali norme stabiliscono l'ammontare dei giorni di ferie e le modalità di fruizione?" }, { "from": "gpt", "value": "La materia delle ferie è disciplinata - in generale - dalle norme del Codice Civile, dal Decreto Legislativo 8 aprile 2003 n. 66, nonché, dalle previsioni dei contratti collettivi di riferimento. Nella sua attuale formulazione l'art. 10 del D. Lgs. n. 66/2003 (come modificato dal Decreto Legislativo 19 luglio 2004, n. 213) dispone che, fermo  restando quanto previsto dall'articolo n. 2109 del Codice Civile,  il  prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane, facendo però salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva di comparto alla quale, pertanto, è opportuno, fare riferimento.\n\tTale periodo, va goduto per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta  del  lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le  restanti  due  settimane,  nei  18  mesi  successivi  al  termine dell'anno di maturazione.\n\t \n \n" } ]
612
[ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui il fermo amministrativo venga disposto come sanzione accessoria ad un'infrazione al codice della strada, qual'è la procedura?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il fermo amministrativo è applicato come sanzione accessoria di una multa per infrazione al codice della strada, esso viene disposto al momento dell’accertamento della violazione.\nNel caso invece in cui venga sottoposto a fermo un mezzo come la moto o il ciclomotore, la rimozione e la custodia avvengono a cura dell’organo di Polizia.\nNel caso di un veicolo esso dovrà esser affidato al proprietario, ovvero, se questi non è presente al momento dell’accertamento o non è prontamente reperibile, al conducente o ad altri soggetti obbligati in solido presenti (usufruttuario, acquirente con patto di riservato dominio, utilizzatore a titolo di locazione finanziaria cioè in regime di leasing, ecc.).\nSe il conducente è minorenne, il veicolo deve essere sempre affidato a chi esercita la potestà familiare o a chi ne fa le veci, se presente o prontamente reperibile.\nIn tutti i casi non può assumere la custodia chi si trova in manifesto stato di ubriachezza o di intossicazione da sostanze stupefacenti, chi manifesta palese infermità mentale ovvero chi risulta essere sottoposto a misure di sicurezza detentive o a misure di prevenzione. L’assenza di misure di sicurezza o di prevenzione deve essere accertata sulla base delle risultanze degli archivi della banca dati interforze di cui all’articolo 8 della Legge 1 aprile 1981, n. 121 ovvero, in caso di impossibilità momentanea di consultazione dei predetti archivi, può formare oggetto di dichiarazione autocertificata da parte della persona alla quale è affidato il veicolo sequestrato o fermato.\nSoltanto nel caso in cui i soggetti predetti rifiutino ovvero non abbiano i requisiti previsti per assumere la custodia, il veicolo fermato deve essere consegnato al custode-acquirente convenzionato e competente per territorio.\nIl veicolo sottoposto a sequestro o a fermo amministrativo deve essere depositato in un luogo di cui il custode abbia la disponibilità, anche non esclusiva (ad esempio un giardino, anche condominiale, un garage privato, un fondo privato, anche non chiuso, ecc.), ovvero in un altro luogo, anche non di sua proprietà esclusiva, purché non soggetto a pubblico passaggio (ad esempio presso un’autorimessa pubblica, un soggetto autorizzato ad esercitare l’attività di custodia, un fondo privato concesso a titolo di cortesia o in comodato, ecc). Il luogo di custodia deve trovarsi nel territorio dello Stato in modo che l’organo di polizia procedente abbia sempre la possibilità di controllare l’esatto adempimento degli obblighi assunti dal custode.\nLa disponibilità del luogo nonché l’idoneità dello stesso formano oggetto di dichiarazione autocertificata  da parte della persona a cui il veicolo è affidato\nIl proprietario,  il conducente del veicolo o gli altri obbligati in solido, sono obbligati all’assunzione della custodia e non possono sottrarsi senza giustificato motivo. Pertanto, qualora non dispongano di un luogo di custodia, essi dovranno a proprie cure e spese, usufruire di un deposito, di un’autorimessa pubblica o di un altro spazio idoneo, posto in luogo non sottoposto a pubblico passaggio.\nPer maggiori informazioni è possibile consultare il testo della Circolare del Ministero dell'Interno n. 300/26711 del 21 settembre 2007 ed il nuovo Codice della Strada (articolo 214).\n" } ]
613
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare se viene iscritto al PRA un fermo amministrativo su un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'iscrizione del fermo amministrativo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) avviene su richiesta del concessionario per la riscossione di tributi o tasse (Agenzie delle Entrate, Inps, Regioni, Comuni) a seguito del mancato pagamento di un credito d'imposta (es. tasse rifiuti solidi, bollo auto, contributi Inps, Irpef, canone Rai, etc) oppure per multe relative ad infrazioni al codice della stra, da parte dell’intestatario del veicolo.\n\tSe è iscritto un fermo amministrativo il veicolo non può circolare, pena l’applicazione di sanzioni pecuniarie, fino al momento in cui il debitore non salda il proprio debito e cancella con le spese previste per legge il provvedimento di fermo al PRA.\n\tLa cancellazione del fermo viene, invece, richiesta gratuitamente dal concessionario dei tributi in caso di annullamento del provvedimento per sgravio totale per indebito (ad es. vi è stato un errore da parte del concessionario) o quando, successivamente all’iscrizione del fermo, è stato annotato un trasferimento di proprietà con data dell’atto di vendita anteriore a quella di iscrizione del fermo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ]
614
[ { "from": "human", "value": "Una volta estinto il debito presso il concessionario per la riscossione tributi, cosa fare e quanto costa cancellare dal PRA il fermo amministrativo?" }, { "from": "gpt", "value": "Per poter cancellare un fermo amministrativo occorre recarsi presso il Pubblico Registro Automobilistico dove il veicolo è iscritto portando il provvedimento di revoca in originale contenente i dati del veicolo, del debitore e l'importo del credito di cui si richiede la cancellazione e il Certificato di Proprietà.\nIl provvedimento di revoca è rilasciato dal Concessionario responsabile della riscossione del tributo nel momento in cui si salda il debito per il quale il fermo è stato iscritto.\nNon sono più dovute le spese di cancellazione a decorrere dal 13/07/2011, ad opera della Legge 106 del 12/07/2011 di conversione del decreto legge 70 del 13/05/2011 (allegato 1 alla legge 106/2011, articolo 7, comma 2, lettera gg - octies). Sul sito ACI sono riportati nello specifico gli importi da versare al PRA per la pratica di cancellazione del fermo amministrativo auto, che sinteticamente riportiamo di seguito:\n-    imposta di bollo: euro 32,00 (se si utilizza il retro del Certificato di Proprietà come nota di richiesta) oppure euro 48,00 (se si utilizza il modello NP-3 come nota di richiesta).\nCon questa pratica viene pertanto cancellato definitivamente il fermo e viene rilasciato un nuovo Certificato di Proprietà.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ]
615
[ { "from": "human", "value": "Che cos'è il fermo amministrativo di un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il fermo amministrativo è un atto disposto dalle amministrazioni creditrici (o dagli enti concessionari alla riscossione), autorizzate dalla normativa concernente la riscossione coattiva dei tributi (Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602), in caso di mancato pagamento di tributi e tasse (ad esempio canone Rai, contributi Inps, bollo auto, TARSU, ICI, etc.) oppure di multe relative ad infrazioni al codice della strada.\nCon l'entrata in vigore del Decreto Legge  31 marzo 2010, n. 78 successivamente convertito in Legge  30 luglio 2010, n. 122  per espressa previsione all'articolo 29 del citato decreto, i debitori possono essere intimati con un atto formale costituito, a decorrere dal 1° ottobre 2011, dal nuovo avviso di accertamento emesso dall'Agenzia delle Entrate (sostitutivo della cartella di pagamento) per quanto concerne i crediti erariali relativi alle imposte sui redditi (Irpef e relative addizionali, Ires, ritenute, imposte sostitutive, tassazione separata) all'Irap e all’Iva e dall'ingiunzione di pagamento, emessa dai Comuni (o enti concessionari della riscossione del credito), per quel che riguarda le contravvenzioni al Codice della Strada.\nIn tal modo, il Fermo amministrativo potrà esser disposto decorsi 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento nel primo caso e decorsi 60 giorni dalla notifica dell'ingiunzione di pagamento nel secondo caso (articolo 50, Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602).\nNell'atto col quale viene disposto il fermo dovranno esser espressamente contenuti i suddetti termini di decorrenza decorsi i quali, in mancanza di pagamento o di proposizione del ricorso, sui beni mobili registrati del debitore e dei coobbligati verrà effettuato il blocco amministrativo tramite iscrizione del provvedimento nei registri mobiliari (in questo caso presso il PRA - Pubblico Registro Automobilistico).\nLa legge prevede che del fermo venga data comunicazione al debitore, mentre nella prassi accade che, prima dell'iscrizione, gli enti addetti alla riscossione (in ossequio alla nota dell'Agenzia delle Entrate n. 57413/2003) possano emettere e notificare un preventivo \"preavviso di fermo\".\n\tSia il sollecito di pagamento che il preavviso di fermo devono indicare chiaramente la natura del debito, il numero dell'avviso di accertamento, la relata di notifica, l'importo dovuto nonché l'anno di riferimento (se presente nel ruolo).\n\tIl preavviso di fermo, in particolare, deve contenere un termine per pagare di 20 giorni, decorsi i quali il fermo diventa effettivo. In quest'ultimo caso per evitare il fermo conviene provvedere al pagamento presso gli enti addetti alla riscossione. L'importo comprenderà anche gli interessi di mora e le spese inerenti l'iscrizione del provvedimento.\nDisposto il fermo amministrativo, la circolazione con mezzi ad esso sottoposti e' vietata e sanzionata, come stabilito dall'articolo 214, comma 8, del Codice della strada, che prevede in caso di violazione il pagamento di una multa variabile da euro euro 714,00 a euro 2.859,00 e la confisca dello stesso mezzo.\n \n" } ]
616
[ { "from": "human", "value": "Sono previste agevolazioni pensionistiche in favore dei genitori di figli invalidi al 100% e con riconoscimento di handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa attuale non prevede particolari agevolazioni pensionistiche per i lavoratori che assistono figli disabili. Per poter andare in pensione è necessario maturare i requisiti previsti dalla Legge.\n" } ]
617
[ { "from": "human", "value": "Sono un giovane che vuole avviare un'attività d'impresa nel Lazio. Dove posso trovare informazioni su opportunità di finanziamento?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Si possono trovare informazioni sulle misure per incentivare la nuova imprenditorialità giovanile e femminile, contattando l'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa.  Può, inoltre, essere di utilità consultare anche la sezione autoimprenditorialità del sito.\nPer quanto concerne, invece, la ricerca di informazioni aggiornate sui bandi resi disponibili dall’UE nell’ambito dei vari Programmi in corso, Le suggeriamo di consultare i seguenti siti istituzionali: Lazio  Europa ; Informaeuropa. \nInfine, di interesse generale sul tema dello sviluppo di nuova imprenditoria, può risultare la consultazione del sito web del BIC Lazio.\n" } ]
618
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni relative ai programmi europei nel settore della cooperazione giudiziaria in ambito civile e penale all'interno dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul proprio sito web, la Direzione Generale Giustizia della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore della cooperazione giudiziaria in ambito civile e penale, asilo, terrorismo, criminalità organizzata, lotta al traffico di droga, diritti fondamentali, protezione dei dati e controllo alle frontiere esterne dell'Unione europea. Il sito, inoltre, contiene informazioni sulle possibilità di finanziamenti europei nei settori sopra indicati.\n" } ]
619
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile trovare le informazioni relative ai finanziamenti della Commissione europea nel settore degli aiuti umanitari?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul proprio sito web (in inglese) la Direzione Generale Aiuti Umanitari e Protezione Civile della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore degli aiuti umanitari. Una sezione del sito è dedicata alle opportunità di finanziamento nel settore.\nPer approfondimenti: Unione Europea - Settori di attività - Aiuti Umanitari\n" } ]
620
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sui finanziamenti della Commissione europea nel settore del commercio?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul proprio sito web (in lingua inglese) la Direzione Generale Commercio della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea in materia di commercio estero. La Direzione Generale copre tutte le aree di attività dai beni prodotti ai servizi, dalla proprietà intellettuale agli investimenti.\n\tIl sito contiene, inoltre, una sezione dedicata alle gare di appalto (in inglese) pubblicate dalla Commissione europea nel settore.\n" } ]
621
[ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni relative al programma Life dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale Ambiente della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore ambiente. Il sito contiene una sezione dedicata alle opportunità di finanziamenti europei nel settore ambiente all'interno della quale si possono trovare le informazioni relative al programma Life anche sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare.\n" } ]
622
[ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni relative ai finanziamenti europei nel settore dell'energia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale Energia e Trasporti della Commissione europea fornisce informazioni sui contributi europei nel settore dell'energia.\n" } ]
623
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sui finanziamenti europei destinati al settore dell'istruzione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le informazioni sui finanziamenti europei nel settore dell'istruzione e della formazione professionale sono disponibili sul sito (in inglese) della Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione europea, oppure sul sito ufficiale dell'Unione Europea Europa.eu\nUlteriori informazioni possono essere richieste ai centri Europe Direct in Italia.\n" } ]
624
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile trovare informazioni sui finanziamenti europei nel settore della ricerca?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito della Commissione Europea - Ricerca e Innovazione fornisce informazioni sulla politica europea nel settore della ricerca. La Direzione Generale della Ricerca e dell'Innovazione si occupa di elaborare e attuare la politica europea in materia di ricerca e innovazione con l'intento di realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 e dell'iniziativa \"Unione dell'innovazione\". La DG sostiene la ricerca e l'innovazione mediante i programmi quadro europei, coordina e sostiene i programmi regionali di ricerca e innovazione e promuove lo Spazio europeo della ricerca favorendo la libera circolazione dei ricercatori e delle conoscenze e la cooperazione internazionale tra le organizzazioni e i ricercatori europei.\nAnche il sito CORDIS della Commissione Europea fornisce informazioni dettagliate sui finanziamenti europei nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico.\n" } ]
625
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sui finanziamenti europei nel settore della salute e della protezione dei consumatori?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web (in inglese, francese e tedesco) della Direzione Generale salute e consumatori della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore della salute e della protezione dei consumatori e sui finanziamenti europei disponibili in questo settore.\n" } ]
626
[ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni sui finanziamenti europei per le imprese nel settore del turismo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale Impresa e Industria della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea in materia di industria nei diversi settori. Apposite sezioni sono dedicate ad Appalti e sovvenzioni ed alle Gare d'appalto.\n\tAltre informazioni possono essere richieste agli uffici della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. \n\t \n" } ]
627
[ { "from": "human", "value": "Sono un giovane imprenditore. Esistono programmi europei di scambio per imprenditori?" }, { "from": "gpt", "value": "Il programma Erasmus per Giovani Imprenditori è un programma di scambio dell’Unione Europea che ha come obiettivo quello di aiutare nuovi imprenditori ad acquisire le competenze necessarie per gestire una piccola e media impresa offrendo loro la possibilità di trascorrere del tempo in un altro paese europeo presso un imprenditore già affermato. Il programma facilita l’accesso a nuovi mercati e la ricerca di potenziali partner commerciali, rafforza i network di imprenditori e PMI, permette a imprenditori affermati di sviluppare nuove relazioni commerciali e scoprire opportunità di mercato in un altro paese europeo. Possono partecipare nuovi imprenditori ed imprenditori già affermati. Disponibile una guida al programma in inglese, francese e tedesco.\n" } ]
628
[ { "from": "human", "value": "Vorrei conoscere la procedura e i requisiti per poter ottenere dei finanziamenti per avviare un'attività imprenditoriale." }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Invitalia - agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l'attrazione di investimenti esteri, sostenere l'innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori.\n\tInvitalia fornisce finanziamenti per il lavoro autonomo, la microimpresa e il franchising. I requisiti e le modalità di accesso ai finanziamenti cambiano in base alla tipologia di investimento.\n\tE' possibile ricevere ulteriori informazioni e scaricare il materiale consultando i seguenti link: LAVORO AUTONOMO;  MICROIMPRESA;  FRANCHISING.\n \n" } ]
629
[ { "from": "human", "value": "Sono disponibili aiuti alla piccole e medie imprese per l'acquisto di macchinari e attrezzature?" }, { "from": "gpt", "value": "Da febbraio 2014 e' disponibile un plafond di 2,5 miliardi di euro destinato a sostenere l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese per il finanziamento di investimenti in macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali. \nUn'apposita Convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti, Ministero dello Sviluppo Economico e ABI definisce le linee guida e le regole applicative per l’utilizzo delle risorse.\n\tSulla pagina dedicata del sito della Cassa Depositi e Prestiti, sono disponibili informazioni e contatti.\nPer attivare i finanziamenti, le PMI interessate potranno rivolgersi alle Banche e agli Intermediari Finanziari aderenti al Plafond Beni Strumentali.\n" } ]
630
[ { "from": "human", "value": "Ho una piccola impresa e ho difficoltà ad accedere ad un finanziamento. Posso trovare chi mi aiuta a fornire maggiori garanzie?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Fondo di Garanzia per le PMI garantisce una parte del finanziamento per qualsiasi tipo di operazione finanziaria – ricorso al credito a breve, medio e lungo termine, operazioni di piccolo importo, acquisizione di partecipazioni, prestiti partecipativi, ecc. – che sia collegata allo sviluppo delle piccole e medie imprese e in particolare a progetti di innovazione di prodotti, servizi e processi aziendali.  L’intervento del Fondo assistito dalla garanzia dello Stato abbatte il rischio sull’importo garantito fino a 1,5 milioni di euro, facilitando l’accesso al credito.\n" } ]
631
[ { "from": "human", "value": "Ho una piccola impresa e vorrei ottenere un finanziamento a condizioni favorevoli. Ho strumenti a mia disposizione?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ottenere un finanziamento per una durata superiore ai 12 mesi, in aggiunta agli strumenti abitualmente offerti, la Banca alla quale ci si rivolge, può attingere agli 8 miliardi di euro messi a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti, a condizioni particolari. Per essere certi che i benefici si ripercuotano sul tasso applicato all'azienda, la banca, nel contratto che stipulerà con l'impresa, renderà noto il ricorso ai fondi della Cassa depositi e prestiti e il relativo costo di raccolta sostenuto. Inoltre la SACE potrà garantire alla banca fino alla metà del finanziamento, aiutando così l'impresa ad ottenerlo più facilmente. \nIl vantaggio per l'impresa è di poter usufruire di prestiti superiori ai 12 mesi a condizioni favorevoli. Occorre controllare che la banca prescelta abbia aderito all’iniziativa.  \nInformazioni sulla brochure Reagire alla crisi: credito e liquidità per imprese e famiglie e sul sito della Cassa depositi e prestiti.\nInoltre, il Decreto 21 giugno 2013 n. 69 all'articolo 2 stabilisce che sono disponibili aiuti per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie imprese.\n" } ]
632
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le tipologie di firma elettronica individuate dal Codice dell’Amministrazione Digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e come modificato ed integrato dal Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235), ha uniformato il sistema della sottoscrizione elettronica al quadro comunitario per le firme elettroniche tracciato dalla Direttiva 1999/93/CE. L’assetto delineato dal CAD trova , poi, specificazione nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013 che fissa le nuove regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali.\n" } ]
633
[ { "from": "human", "value": "In cosa consistono e chi può utilizzare i servizi  telematici Fisconline?" }, { "from": "gpt", "value": "Fisconline è il servizio dedicato:\n• ai contribuenti persone fisiche (compresi i cittadini italiani residenti all’estero) che non hanno i requisiti per essere abilitati al canale Entratel\n• alle società e agli enti che presentano la dichiarazione dei sostituti d’imposta (mod. 770 Semplificato) per un numero massimo di 20 soggetti.\nGrazie a questo servizio, i contribuenti consultano i propri dati anagrafici e reddituali ed effettuano on- line e autonomamente i principali adempimenti fiscali (ad esempio, la presentazione delle dichiarazioni, il pagamento delle imposte e la registrazione dei contratti di locazione).\nPer accedere ai servizi tramite il canale Fisconline, è necessario essere in possesso del codice Pin.\nPer maggiori informazioni consultare l'Annuario del contribuente 2013\n \n" } ]
634
[ { "from": "human", "value": "Una casalinga che non ha mai avuto alcun rapporto di lavoro potrà avere una pensione? Se sì, a chi deve rivolgersi per ottenerla?" }, { "from": "gpt", "value": "Le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari possono iscriversi al Fondo casalinghe, istituito dal 1.1.1997, presso l'INPS.\nPossono iscriversi al nuovo fondo di previdenza, i soggetti di entrambi i sessi e di età compresa fra quella prevista dalle norme sull’avviamento al lavoro (15 anni) e i 65 anni di età se:\n" } ]
635
[ { "from": "human", "value": "Cosa finanzia il Fondo Kyoto?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Fondo Kyoto, istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti, è un fondo rotativo, dell'ammontare complessivo di circa 600 milioni di euro, per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto.\nLa durata dei finanziamenti è compresa fra 3 e 6 anni (tra 3 e 15 anni per i soggetti pubblici). Ai finanziamenti agevolati è applicato un tasso di interesse dello 0,50%.\nGli interventi finanziabili sono indicati dettagliatamente alla pagina internet dedicata.\n" } ]
636
[ { "from": "human", "value": "Ho sentito parlare del Fondo Kyoto: chi sono i soggetti beneficiari dei finanziamenti?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso la Cassa Depositi e Prestiti è istituito un fondo rotativo, dell'ammontare complessivo di circa 600 milioni di euro, per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto.\nI soggetti beneficiari del finanziamento sono: persone fisiche; comproprietà; imprese; energy service company; persone giuridiche private; soggetti pubblici; condomini - comunioni.\nL'elenco con le indicazioni per ogni soggetto è consultabile alla pagina internet dedicata. \n" } ]
637
[ { "from": "human", "value": "Le famiglie che recentemente hanno avuto un bambino possono ottenere un prestito garantito? E con quali modalità?" }, { "from": "gpt", "value": "I genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2012, 2013 e 2014 possono richiedere un prestito al \"Fondo di credito per nuovi nati\" per un ammontare massimo di 5.000 euro da restituire in 5 anni.\nIl prestito è finalizzato ad agevolare le famiglie nel momento in cui devono far fronte alle più comuni spese legate alla nascita e all'assistenza dei nuovi figli.\nLe famiglie che desiderano ottenere il finanziamento possono rivolgersi ad una delle banche o ad uno degli intermediari finanziari che hanno aderito all’iniziativa, il cui elenco, continuamente aggiornato, è pubblicato sul sito dedicato al Fondo nuovi nati. La domanda deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di nascita o di adozione, compilando direttamente presso l'organizzazione finanziara prescelta l’apposito modulo nel quale viene autocertificato il possesso dei requisiti.\nPer maggiori informazioni si segnala il Protocollo d'intesa tra il Ministero per le politiche familiari e l'ABI firmato il 31 luglio 2012 dal Ministro delegato alle politiche della famiglia e dal Presidente dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).\n" } ]
638
[ { "from": "human", "value": "Sono un impresario edile, dovendo assumere dei giovani operai vorrei avere informazioni sull'obbligo formativo delle 16 ore." }, { "from": "gpt", "value": "L’innovazione contrattuale delle 16 ore di formazione, introdotta nei Contratti Collettivi di Lavoro (Edili Industria, Edili Artigiani, Edili PMI, Edili Cooperative) sottoscritti nel periodo giugno-luglio 2008 prevede che, con decorrenza dal 1° gennaio 2009, ciascun lavoratore al primo ingresso nel settore riceva, prima dell’assunzione in impresa, una formazione professionale ed alla sicurezza presso la locale Scuola Edile. L’impresa è tenuta ad effettuare la comunicazione preassuntiva alla locale Cassa Edile con tre giorni di anticipo.\n\tSul sito dedicato alle 16 ore sono disponibili tutte le informazioni utili, la normativa e l'accesso alle schede con le informazioni relative alle scuole edili ed ai calendari dei corsi.\n" } ]
639
[ { "from": "human", "value": "Ci sono dei corsi di formazione per diventare operatrice di un Centro antiviolenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Molti centri antiviolenza organizzano, con cadenza variabile, dei corsi di formazione destinati alle operatrici e alle volontarie che opereranno presso il centro stesso.\n\tE'  consigliabile, quindi, prendere contatto direttamente con il/i centro/i più vicino/i e chiedere loro se è in programma un corso ed eventualmente segnalare la propria disponibilità a seguirlo. \n\tSi possono  trovare tutti i riferimenti utili nel Portale Antiviolenzadonnea.it in cui si possono trovare anche gli gli Ambiti territoriali di Rete (ATR) presenti sul territorio nazionale.\nDipartimento per le Pari Opportunità - Progetto Arianna\n" } ]
640
[ { "from": "human", "value": "Quante pagine di un libro si possono fotocopiare per uso personale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 2 della Legge 18 agosto 2000, n. 248 \"Nuove norme sul diritto d'autore\" indica che è consentita la riproduzione per uso personale di opere dell’ingegno effettuata mediante fotocopia, xerocopia o sistema analogo nei limiti del quindici per cento di ciascun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità. Ulteriori informazioni sul sito della SIAE.\n" } ]
641
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di furto del passaporto durante un periodo di soggiorno all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Occorre sporgere immediatamente denuncia alle locali Autorità di pubblica sicurezza del Paese in cui ci si trova: verrà rilasciato un documento di smarrimento del passaporto con cui recarsi subito presso il Consolato o l’Ambasciata italiana.\nPrima di recarsi al Consolato, occorre munirsi di:\n1) denuncia di smarrimento o furto del passaporto o di altro documento di viaggio, resa al Consolato ai sensi degli articoli 46 e 47 e con le avvertenze di cui all'articolo 76 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;\n2) 2 fotografie dell'interessato (uguali, frontali, a colori formato 35x40 mm);\n3) ove possibile, titolo di viaggio del richiedente;\n4) pagamento del costo dello stampato a valore (attualmente pari a euro 1,33);\nQualora l'interessato non possa recarsi personalmente a ritirare il documento, occorrerà rimborsare delle relative spese di spedizione.\nLa Rappresentanza consolare provvederà al rilascio di un documento provvisorio di viaggio anche chiamato E.T.D. (Emergency Travel Document) con validità per il solo viaggio di rientro in Italia, nel Paese di stabile residenza all’estero o, in casi eccezionali, per una diversa destinazione.\nPer approfondimenti: Ministero degli Affari Esteri\n" } ]
642
[ { "from": "human", "value": "Quando ci si può avvalere del Garante del Contribuente ?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante del contribuente è un organo istituito per tutelare i cittadini nei confronti dell’Amministrazione finanziaria. E’ presente in tutte le direzioni regionali (e in quelle provinciali di Trento e Bolzano) dell’Agenzia delle Entrate.\nLa Legge 12 novembre 2011, n. 183 ha parzialmente modificato le norme che disciplinano la nomina e il funzionamento dell’ufficio del Garante.\nIn particolare, dal 1° gennaio 2012 il Garante non è più un organo collegiale (composto da tre membri) ma monocratico. Dalla stessa data decadono, quindi, tutti gli organi collegiali operanti.\nAl Garante si può rivolgere per iscritto (in carta libera) qualsiasi contribuente, segnalando eventuali disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli, e qualsiasi altro comportamento suscettibile di pregiudicare il rapporto di fiducia tra i cittadini e l’Amministrazione finanziaria\nAl termine dell’attività svolta, il Garante ne comunica l’esito alla direzione regionale o al comando di zona della Guardia di finanza competente, nonché agli organi di controllo, informando anche l’autore del- la segnalazione.\nAnnualmente, il Garante presenta al Governo e al Parlamento una relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti.\nPer le sedi e indirizzi consultare la pagina dedicata dell'Agenzia delle Entrate\nPer maggiori informazioni consultare l'Annuario del contribuente (aggiornamento ottobre 2013)\n \n" } ]
643
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i compiti del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza?" }, { "from": "gpt", "value": "L’ Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza è stata istituita con  la Legge n.112 del 12 luglio 2011.\nAl Garante sono assegnate funzioni di promozione, collaborazione, garanzia, oltre a competenze consultive.\nSpecificamente i poteri sono:\n1) vigilare sull’applicazione della Convenzione Onu del 1989;\n2) diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;\n3) segnalare alle Autorità competenti casi di violazione dei diritti dei minorenni;\n4) verificare che alle persone di minore età siano garantite pari opportunità nell’accesso ai diritti;\n5) esprimere pareri sul Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva;\n6) esprimere pareri sui disegni di legge del Governo e sulle proposte normative delle Camere riguardanti i minorenni;\n7) segnalare al Governo, alle Regioni e agli Enti locali interessati tutte le iniziative opportune per assicurare la piena promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.\nChiunque può rivolgersi all’Autorità garante inviando la sua segnalazione all’indirizzo di posta elettronica dedicato: segnalazioni@garanteinfanzia.org\nPer approfondimenti:\nAutorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza \n" } ]
644
[ { "from": "human", "value": "E' possibile sospendere la circolazione stradale quando si svolgono gare sportive su aree pubbliche?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Prefetto dispone la sospensione temporanea della circolazione in occasione dello svolgimento di competizioni sportive su strade statali o provinciali (gare podistiche, di auto, di moto, di pattini e di animali), su richiesta degli organizzatori delle gare.\nAll’istanza di sospensione della circolazione, da  presentare alla Prefettura-UTG almeno 30 giorni prima della competizione sportiva, devono essere allegati:\n" } ]
645
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità di presentazione dei ricorsi amministrativi ai Comitati di Vigilanza della Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 1° gennaio 2014 l’istanza relativa ai ricorsi amministrativi in materia previdenziale ai Comitati di Vigilanza della Gestione Dipendenti Pubblici (ricorsi avverso gli atti assunti in materia di iscrizione, ricongiunzione e riscatto, determinazione della retribuzione annua pensionabile e di contributi nonché di prestazioni previdenziali) dovrà avvenire attraverso una delle seguenti modalità con accesso telematico:\n\t- in via diretta dai cittadini (iscritti o pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici), dotati di PIN, tramite accesso al sito internet dell’Istituto e successivamente ai “servizi online”, nonché dalle loro Amministrazioni/Enti datori di lavoro;\n\t- tramite gli Avvocati, gli Enti di patronato e gli altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’Istituto ai sensi dell’articolo 1 della Legge 11 gennaio 1979, n. 12, per gli ambiti di propria competenza, attraverso i servizi telematici a loro disposizione. \nE' comunque garantito un periodo transitorio durante il quale, a partire dal 31 ottobre 2013 e fino al 31 dicembre 2013, è possibile presentare i ricorsi amministrativi sia telematicamente che, secondo le consuete modalità, in formato cartaceo.\nAl termine del periodo transitorio l’impiego del canale telematico diventerà esclusivo ai fini della presentazione delle istanze in oggetto (Circolare Inps n. 151 del 2013).\n" } ]
646
[ { "from": "human", "value": "Per i minatori esiste un forma speciale di copertura previdenziale?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i minatori esiste la cosiddetta Gestione Speciale di Previdenza, integrativa dell'assicurazione generale obbligatoria.\n\tVi sono iscritti tutti i dipendenti di imprese esercitanti miniere, cave e torbiere con lavorazione in sotterraneo.\n\tLa Gestione Speciale di Previdenza ha lo scopo di concedere ai propri iscritti le pensioni di vecchiaia e di anzianità con anticipo, in considerazione della pericolosità dell'attività svolta dai lavoratori delle miniere.\nPer approfondimenti: INPS- Fondi Speciali Minatori\n\t \n" } ]
647
[ { "from": "human", "value": "E' possibile conoscere i siti sicuri dove poter giocare on-line? " }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) ha previsto precise disposizioni a tutela dell’ordine pubblico, dei giocatori, dei minori e degli operatori di gioco autorizzati.\n\tIn Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera univoca i giochi non consentiti da quelli consentiti; per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque ed in qualsiasi forma, per i secondi l’offerta è subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio.\n\tIn particolare, al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, quali ad esempio le truffe, connessi alla distribuzione on-line dei giochi con vincite in denaro, AAMS opera per una puntuale regolamentazione del settore, al fine di favorire sia l'offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico che un’efficace contrasto al gioco illegale. La sua azione consiste nell’individuazione ed nell’inibizione dei siti web privi delle autorizzazioni previste.\nElenco dei siti soggetti ad inibizione.\nElenco dei concessionari autorizzati.\n" } ]
648
[ { "from": "human", "value": "In che modo è possibile effettuare on line la ricerca di un procedimento instaurato dinanzi al Giudice di Pace? La ricerca on line è possibile solo per i procedimenti iscritti via web?" }, { "from": "gpt", "value": "E’ possibile accedere alle informazioni su un qualsiasi procedimento di competenza del Giudice di Pace anche se non è stato compilato online il ricorso e la nota d'iscrizione a ruolo (purchè inserito nella banca dati del Sistema Informativo utilizzato presso l'ufficio scelto).\nUna volta collegati al portale del Giudice di Pace - servizi on line occorre individuare l'Ufficio del Giudice di Pace di interesse (quindi Regione e Comune), cliccando direttamente sulla Regione, oppure inserendola nell'apposita finestra e poi scegliere l'ufficio della località interessata.\nUna volta individuato l'ufficio, dal menù Ricerche l’utente può effettuare la sua ricerca indicando, in via alternativa:\n" } ]
649
[ { "from": "human", "value": "Chi può proporre ricorso dinanzi al Giudice di Pace ed in quali casi senza l'assistenza di un difensore?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "Chiunque (cittadini, persone giuridiche, amministrazioni) può presentare, senza l'assistenza di un legale, ricorso in opposizione a sanzioni amministrative (O.S.A.) e ricorso per decreto ingiuntivo. In quest'ultimo caso solo se il valore del ricorso risulti inferiore ad euro 1.100,00.\nPer approfondimenti: Ministero della Giustizia\n" } ]
650
[ { "from": "human", "value": "Esiste la possibilità di segnalare il non corretto svolgimento delle funzioni da parte di un Giudice di Pace?  " }, { "from": "gpt", "value": "I Giudici di Pace, nell'espletamento delle proprie funzioni, sono obbligati a rispettare quanto stabilito secondo il proprio codice etico.\nQualora si intenda segnalare un non corretto svolgimento di tali funzioni, è possibile effettuare un esposto al Presidente della Corte d'Appello che, verificata la fondatezza della notizia dei fatti costituenti causa di decadenza, di dispensa o di sanzioni disciplinari, potrà proporre al Consiglio giudiziario, integrato con i rappresentanti del Consiglio dell’Ordine forense e anche con un rappresentante dei giudici di pace, la dichiarazione di decadenza, la dispensa, l'ammonimento, la censura o la revoca del giudice di pace oggetto della segnalazione. Al termine dell'istruttoria, se viene confermata la fondatezza della notizia, il Consiglio giudiziario potrà elaborare una proposta da inviare al Consiglio Superiore della Magistratura che delibererà accogliendo, modificando o rigettando la proposta presentata.\n \nDecreto del Presidente della Repubblica N. 198 DEL 10 giugno 2000\n" } ]
651
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le materie di competenza del Giudice di Pace?" }, { "from": "gpt", "value": "Al Giudice di Pace è attribuita competenza in materia Civile, Penale e per le opposizioni a sanzioni amministrative (O.S.A.).\nCOMPETENZA CIVILE\nIn ambito civile la competenza del Giudice di Pace viene disciplinata dall' art. 7 del codice di procedura civile, che si trascrive:Art. 7 - Competenza del Giudice di Pace - \"Il giudice di pace è competente per le cause relative a beni mobili di valore non superiore euro 5.000,00 quando dalla legge non sono attribuite alla competenza di altro giudice\nIl giudice di pace è altresì competente per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e di natanti, purché il valore della controversia non superi euro 20.000,00.\nÈ competente qualunque ne sia il valore:\n1) per le cause relative ad apposizione di termini ed osservanza delle distanze stabilite dalla legge, dai regolamenti o dagli usi riguardo al piantamento degli alberi e delle siepi;\n2) per le cause relative alla misura ed alle modalità d’uso dei servizi di condominio di case;\n3) per le cause relative a rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili propagazioni che superino la normale tollerabilità;\n3-bis) per le cause relative agli interessi o accessori da ritardato pagamento di prestazioni previdenziali o assistenziali\".\nInoltre, l'articolo 82 del Codice di Procedura Civile stabilisce: \"Davanti al giudice di pace le parti possono stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede € 1.100,00\n\tNegli altri casi, le parti non possono stare in giudizio se non col ministero o con l'assistenza di un difensore. Il giudice di pace tuttavia, in considerazione della natura ed entita' della causa, con decreto emesso anche su istanza verbale della parte, puo' autorizzarla a stare in giudizio di persona\". \nCOMPETENZA PENALE \nCon  il decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, è stata attribuita al Giudice di Pace, tra gli altri,la cognizione e la competenza su alcuni reati di notevole diffusione:\n-contro la persona, quali le percosse e le lesioni, l'omissione di soccorso;\n-contro l'onore, quali l'ingiuria e la diffamazione;\n-contro il patrimonio, quali il danneggiamento e l'ingresso abusivo nel fondo altrui.\n\tIn caso di condanna il giudice di pace non applica pene detentive, ma pene pecuniarie o, nei casi gravi, può applicare la pena della permanenza domiciliare o su richiesta dell'imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità. (Fonte: Ministero della Giustizia)\nCOMPETENZA AVVERSO SANZIONI AMMINISTRATIVE\n Secondo quanto disposto dagli artt.22 e 22-bis della Legge del 24 Novembre 1981, n.689 “Modifiche al sistema Penale”,il Giudice di Pace è competente in ambito di Opposizione a sanzioni amministrative di importo inferiore a € 15.493,71.\nSecondo quanto disposto dall’art.204 bis  del D.Lgsl.30 aprile 1992 n.285 e s.m.i.” Codice della Strada” il Giudice di Pace ha competenza esclusiva che prescinde dal valore in ambito di Opposizione a Sanzioni amministrative erogate ai sensi del Codice della Strada.\nNel caso di ricorso contro le sanzioni per infrazione al codice della strada si può presentare:1. ricorso avverso la multa per infrazione al codice della strada  (in alternativa alla presentazione del ricorso al Prefetto)\n\t- si può presentare ricorso avverso il verbale di accertamento della violazione amministrativa \n\t- oppure avverso la cartella esattoriale che viene inviata quando la multa non viene pagata. Il ricorso può essere presentato solo per vizi della cartella. L’importo della sanzione contenuto nella cartella  è raddoppiato.2. ricorso avverso l’ordinanza del Prefetto che rigetta il ricorso per una multa.\n(Fonte: Ministero della Giustizia )  \n" } ]
652
[ { "from": "human", "value": "I docenti che insegnano nelle scuole ubicate fuori dal comune di residenza e chiedono, per ogni anno scolastico, in fase di mobilità provinciale o interprovinciale, il ricongiungimento al coniuge, hanno diritto all'attribuzione di 6 punti?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Il punteggio spettante per il ricongiungimento è citato nell’allegato D tabelle di valutazione dei titoli e servizi punto II esigenze di famiglia del CCNI mobilità 2013/2014.\n\tTale punteggio è attribuito solo se la residenza della persona alla quale si richiede il ricongiungimento è comprovata, ai sensi delle disposizioni contenute nel Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, così come modificato ed integrato dall’art. 15, della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 e dall’art. 15 comma 1 della Legge 10 aprile 2011, n. 183, con una dichiarazione personale nella quale l’interessato dichiari che la decorrenza dell’iscrizione anagrafica deve essere anteriore di almeno tre mesi alla data di pubblicazione all’albo dell’ufficio territorialmente competente dell’ordinanza ministeriale concernente l’indicazione dei termini di presentazione della domanda.\n\tQuesta documentazione, che autocertifica lo stato anagrafico di residenza, deve essere prodotto contestualmente alla domanda di trasferimento.\n" } ]
653
[ { "from": "human", "value": "Che cos’è il patrocinio a spese dello Stato? " }, { "from": "gpt", "value": "E’ un istituto giuridico previsto e disciplinato dal D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115, “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia”, articoli dal 74 al 141, che consente alle persone non abbienti e /o le cui ragioni non risultino manifestamente infondate e che abbiano necessità di essere rappresentati in giudizio- sia per agire che per difendersi- di richiedere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese dello Stato. \nAmbito di applicazione.\nE' possibile chiedere di essere ammessi al gratuito patrocinio nell'ambito di cause civili, penali, amministrative, contabili, tributarie, di affari di volontaria giurisdizione (es. separazione personale, affidamento dei figli, provvedimenti in materia di potesta' genitoriale), di cause relative alla fase dell'esecuzione, ai processi di revisione, di revocazione, opposizione di terzo, ai processi relativi all'applicazione di misure di sicurezza, di prevenzione, e nei procedimenti di competenza del tribunale di sorveglianza.\nE' possibile presentare la richiesta in ogni grado e fase del processo, e per tutte le eventuali procedure ad esso collegate innanzi ai Tribunali, alle Corti d’Appello, alla Corte di Cassazione, ai magistrati e ai tribunali di sorveglianza, ai Tribunali Amministrativi Regionali, al Consiglio di Stato, alle Commissioni tributarie provinciali e regionali e alla Corte dei Conti.\n \n \nPer ulteriori informazioni in materia di patrocinio a spese dello Stato si può utilizzare il seguente link\nwww.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_7_2.wp;jsessionid=0882141281481D56275115A1798E2400.ajpAL01\n" } ]
654
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità di presentazione della richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato?" }, { "from": "gpt", "value": " Modalità di presentazione della domanda (Artt. 78 e 79 del D.P.R. 115/2002).\nLa domanda va redatta in forma scritta, dev'essere sottoscritta in originale dall'interessato ed autenticata dall'avvocato e deve contenere a pena di inammissibilita':\na) la richiesta di ammissione al patrocinio e l'indicazione del processo cui si riferisce, se gia' pendente;\nb) le generalita' dell'interessato e dei componenti la famiglia anagrafica, unitamente ai rispettivi codici fiscali;\nc) un'autocertificazione attestante la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l'ammissione, e la specifica determinazione del reddito complessivo valutabile a tali fini;\nd) l'impegno a comunicare, fino a che il processo non sia definito, le variazioni rilevanti dei limiti di reddito.\nSe trattasi di causa già pendente:\n- la data della prossima udienza\n- generalità e residenza della controparte\n- ragioni di fatto e diritto utili a valutare la fondatezza della pretesa da far valere\n- prove (documenti, contatti, testimoni, consulenza tecniche, ecc. da allegare in copia).\nDove va depositata:\nNei giudizi civili presso il Consiglio dell’ordine degli Avvocati.\nNei giudizi penali presso la cancelleria del giudice, oppure al giudice in udienza.\nNelle cause davanti agli organi di giustizia amministrativa, la domanda deve essere presentata alla Commissione per il patrocinio a spese dello Stato istituita presso il Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione Sicilia e presso ogni tribunale amministrativo regionale e sue sezioni distaccate. ( All 2 ,art.14 D.Lgsl. 2 luglio 2010 n.104)\n \nPer ulteriori informazioni in materia di patrocinio a spese dello Stato nei giudizi civili e amministrativi consultare il seguente link: www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_7_2.wp;jsessionid=0882141281481D56275115A1798E2400.ajpAL01\n \n" } ]
655
[ { "from": "human", "value": "Il paziente può richiedere al sanitario di guardia medica la visita domiciliare?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Nell'ambito del sistema organizzazione dell'emergenza sanitaria rientrano anche i presidi di guardia medica, ora definiti di continuità assistenziale e regolamentati dagli articoli 48 al 59 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 luglio 2000, n. 270.\nNello specifico l'articolo 52 del Decreto Del Presidente della Repubblica 28 luglio 2000, n. 270 dispone: «Il medico di guardia medica, che assicura la continuità assistenziale, deve essere presente all'inizio del turno nella sede assegnatagli e rimane a disposizione fino alla fine del turno per effettuare gli interventi domiciliari e territoriali richiesti».\nPer il medico di guardia medica sussiste l'obbligo giuridico di effettuare la visita domiciliare quando la richiesta presenti i connotati di serietà e di urgenza.\n \n" } ]
656
[ { "from": "human", "value": "E' possibile conoscere i dati sul consumo di carburante delle auto in vendita?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con i Ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, ha redatto una Guida al risparmio di carburante e alle emissioni di anidride carbonica delle autovetture per il 2013, prevista da una direttiva europea, al fine di rendere disponibili al consumatore i dati sui consumi di carburante e sulla quantità di anidride carbonica prodotta da ogni modello di auto in vendita.\n\tOltre all’indicazione dei consumi nei vari cicli - urbano, extraurbano e misto -  e delle emissioni di tutti i modelli di automobile in vendita al 28 febbraio 2013, la guida contiene una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio (anche ibrida). Una menzione speciale è riservata ad alcuni modelli che ottengono gli stessi risultati mediante utilizzo di GPL o metano. Sono anche presenti alcuni modelli di auto a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina), evidenziati in un elenco differente.\n\tLa guida contiene inoltre un vademecum per gli automobilisti su come attuare una guida ecocompatibile, utile sia per la sicurezza stradale che per il risparmio.\n" } ]
657
[ { "from": "human", "value": "Un cittadino extracomunitario in soggiorno in Italia può guidare in Italia con la sua patente?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Un immigrato che possiede una patente rilasciata da uno Stato estero non comunitario può guidare in Italia se possiede anche un Permesso internazionale di guida o una traduzione giurata della patente. Si possono guidare in Italia i veicoli per i quali è valida la patente purché non si risieda in Italia da più di un anno, fermo restando quanto previsto in convenzioni internazionali.\nDopo un anno, per poter condurre veicoli sul territorio italiano è necessario convertire la patente. Ciò è possibile se lo Stato che ha rilasciato l’abilitazione alla guida ha sottoscritto accordi di reciprocità con l’Italia.\nSecondo l'art. 135 del del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\", infatti i conducenti muniti di patente di guida e che, unitamente alla patente, abbiano un permesso\n\tinternazionale ovvero una traduzione ufficiale in lingua italiana della patente rilasciati dallo Stato estero di provenienza, possono guidare in Italia i veicoli per i quali è valida la loro patente o il loro permesso, purché non siano residenti in Italia da oltre un anno. Per poter guidare, la patente di guida ed il permesso internazionale devono essere in corso di validita'.\nIl permesso internazionale e' emesso dall'autorita' competente che ha rilasciato la patente ed e' conforme a quanto stabilito in apposite convenzioni internazionali cui l'Italia abbia aderito.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Patenti e veicoli\n" } ]
658
[ { "from": "human", "value": "Per guida senza casco di un ciclomotore è contestata, nei giorni successivi, oltre alla sanzione pecuniaria anche il fermo amministrativo del ciclomotore. E' legittimo, in caso di mancato fermo e contestazione immediata, applicare anche la sanzione accessoria del fermo amministrativo? " }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 171  del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\" prevede l'obbligo ai conducenti e agli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati, secondo la normativa stabilita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Chiunque viola tale norma è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80,00 a euro 323,00.\nLo stesso articolo, al comma 3, prevede come sanzione accessoria anche il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni (diventano 90 giorni nel caso in cui la stessa violazione venga commessa per almeno due volte nel corso di un biennio).\nE' prevista anche la decurtazione di 5 punti nel caso il conducente maggiorenne sia senza casco e/o il conducente maggiorenne trasporti un passeggero minorenne senza casco.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ]
659
[ { "from": "human", "value": "E' necessario avere la patente nautica per usare l'acquascooter?" }, { "from": "gpt", "value": "Per condurre una moto d’acqua è necessario essere in possesso della patente nautica per imbarcazioni da diporto. La patente nautica viene rilasciata, a seguito di esame, a chi ha compiuto i 18 anni. La domanda, può essere presentata sia agli uffici provinciali della MCTC sia agli uffici marittimi quando si richiede la patente entro 12 miglia,  solo agli uffici marittimi quando si richiede la patente senza limiti.\n\tPer approfondimenti: Guardia Costiera - Maresicuro - In acquascooter e Ministero della Difesa - Andar per mare.\n" } ]
660
[ { "from": "human", "value": "Come posso trovare una guida competente per visitare Roma?" }, { "from": "gpt", "value": "La Provincia di Roma ha istituito un elenco di Guide Turistiche autorizzate consultabile nella pagina dedicata alle Professioni turistiche del sito della Provincia, dove è possibile trovare anche un elenco degli Accompagnatori Turistici autorizzati.  Ci si può, inoltre, rivolgere alle agenzie autorizzate, ai siti dei musei, o ancora contattare lo 060608 numero del Contact Center dedicato ai servizi turistici del Comune di Roma.\n" } ]
661
[ { "from": "human", "value": "Dove reperire l'elenco degli hospice presenti in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero della Salute, nella sezione Cure Palliative e Terapia del dolore si può trovare l'elenco degli hospice operativi nelle regioni italiane e l'elenco delle strutture e posti letto attive.\n" } ]
662
[ { "from": "human", "value": "Cosa sono e quali competenze hanno i consultori familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "I consultori familiari sono servizi socio-sanitari integrati di base, con competenze multidisciplinari, determinanti per la promozione e la prevenzione nell’ambito della salute della donna e dell’età evolutiva.\nTali strutture sono sorte con tempi e modalità diversi, in seguito all’approvazione delle relative leggi regionali.\nCaratteristica del consultorio familiare è il lavoro di equipe (vi lavorano psicologi, assistenti sociali e sanitari, ostetriche, ginecologi e pediatri).\n" } ]
663
[ { "from": "human", "value": "Chi sono i destinatari delle norme e dei principi contenuti nel nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il CAD (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.) è una legge di portata generale che investe l’azione delle Pubbliche Amministrazioni ed ha forti riflessi sulle modalità con cui esse si relazionano con i cittadini. Inoltre, contiene una serie di norme che interessano anche, in via diretta, i privati. In particolare, il CAD, nella sua totalità, trova applicazione rispetto a:\n" } ]
664
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni relative alle prestazioni di invalidità vigenti nei Paesi dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito \"Mobilità europea - I diritti di previdenza sociale\" della Direzione Generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea fornisce informazioni sui diritti e doveri previdenziali nei sistemi di sicurezza sociale dei seguenti paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia,\n" } ]
665
[ { "from": "human", "value": "Cosa sono i quaderni del Ministero della Salute?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute, per divulgazione scientifica e a partire dal 2010, ha ritenuto opportuno pubblicare una collana di \"Quaderni della Salute\" con il lodevole obiettivo di informare ed aggiornare i cittadini in tema di sanità e salute.\nI temi, di cui si pubblica monografia bimestrale, sono sempre dedicati a una patologia o a una classe di patologie, e i volumi sono pensati e sviluppati come strumento di informazione.\nE' interessante sapere che è disponibile l'Archivio Quaderni per accedere a tutte le pubblicazioni  e scaricare i volumi - gratuitamente -  on line.\n\t \n" } ]
666
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i principali diritti digitali che il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) attribuisce ai cittadini e alle imprese nei confronti della PA?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i. - CAD) enuncia nuovi diritti esigibili a vantaggio di cittadini e imprese nelle modalità di comunicazione con la PA. Si tratta dei c.d. diritti digitali che attengono a :\n\t– Diritto all’uso delle tecnologie: cittadini e imprese possono richiedere ed ottenere che venga utilizzato il canale telematico nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con gli altri soggetti individuati dalla legge (art. 3);– Partecipazione al procedimento amministrativo informatico: le pubbliche amministrazioni devono garantire agli interessati l’esercizio in forma telematica dei diritti di partecipazione al procedimento amministrativo (art. 4);– Effettuazione dei pagamenti con modalità informatiche: le pubbliche amministrazioni devono rendere possibile, sul territorio nazionale, l’effettuazione dei pagamenti in modalità elettronica. Sono fatte salve le attività di riscossione dei tributi regolate da specifiche normative (art. 5);– Comunicazioni tra imprese e amministrazioni pubbliche: entro il 1 luglio 2013 le comunicazioni tra le Pubbliche Amministrazioni centrali e le imprese dovranno avvenire esclusivamente in modalità telematica (art. 5-bis);– Utilizzo della posta elettronica certificata: le Pubbliche Amministrazioni, per le comunicazioni telematiche che necessitano di una ricevuta di invio e di consegna, con i soggetti che hanno dichiarato preventivamente il proprio indirizzo, utilizzano la posta elettronica certificata. (art. 6);– Qualità dei servizi resi e soddisfazione dell’utenza: le amministrazioni pubbliche devono procedere alla riorganizzazione e all’ aggiornamento dei servizi resi, sulla base delle reali esigenze e del grado di soddisfazione degli utenti (art. 7).– Accessibilità, uguaglianza e non discriminazione: i principi di uguaglianza e di non discriminazione sono tra i criteri guida dell’azione della PA digitale. Inoltre, la normativa tecnica di attuazione del CAD dovrà uniformarsi ai requisiti tecnici di accessibilità stabiliti dalla legge in tema di accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici (artt. 12 e 71 del CAD, come modificati dal c.d. Decreto crescita 2.0 – Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221).\n\t \n" } ]
667
[ { "from": "human", "value": "Cosa è il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell’Amministrazione Digitale, adottato con il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (comunemente indicato con l’acronimo CAD), è un atto normativo avente forza di legge, adottato dal Governo italiano sulla base della delega contenuta nell’art. 10 della Legge 29 luglio 2003, n. 229 che raccoglie, in maniera organica e sistematica le disposizioni relative all’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie telematiche e della comunicazione nella pubblica amministrazione. In particolare, il CAD mette l’accento sulla capacità delle nuove tecnologie di porsi come strumento privilegiato di dialogo con i cittadini. Il CAD, inoltre, contiene importanti norme che si rivolgono anche ai privati soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo della PEC, i documenti informatici e le firme elettroniche.\nNel corso del tempo il CAD è stato oggetto di numerosi interventi normativi che ne hanno modificato il contenuto adeguandolo al progresso tecnologico ed alle esigenze emerse in sede applicativa. Gli interventi più significativi sono stati:\n" } ]
668
[ { "from": "human", "value": " \nQuali sono le tutele previste dall’ordinamento nel caso di contrasto sull’esercizio della podestà genitoriale?" }, { "from": "gpt", "value": "L’ordinamento giuridico ha disciplinato l’ipotesi del contrasto sull’esercizio della podestà su questioni di particolare importanza (art. 316, comma 3 del Codice Civile). Salvo il caso in cui sussista un incombente pericolo di grave pregiudizio per il minore, la regola generale è che il contrasto venga risolto dal giudice a cui ciascuno dei genitori può ricorrere senza formalità, indicando i provvedimenti che egli ritiene più idonei. Il giudice, sentiti i genitori ed il figlio, se maggiore di anni quattordici, indica le determinazioni che ritiene più congrue nell’interesse del figlio e dell’unità familiare. Se il contrasto permane, il giudice attribuisce il potere di decisione a quello dei genitori che, nel singolo caso, ritiene più idoneo a curare l’interesse del figlio. L’audizione del minore che abbia compiuto i quattordici anni è essenziale per tener conto delle aspirazioni dei figli che altrimenti rischiano di essere troppo filtrate e deformate dalla prospettiva dei genitori. La competenza funzionale è del Tribunale per i minorenni; la competenza territoriale è del giudice del luogo in cui il minore si trova abitualmente al momento della presentazione della domanda. Legittimati a ricorrere al Tribunale sono solo i coniugi e non il Pubblico Ministero, che può agire solo ai sensi dell’art. 333 del Codice Civile se il dissidio abbia provocato pregiudizi al minore. \n" } ]
669
[ { "from": "human", "value": "E’ possibile esigere il diritto all’utilizzo del canale telematico nei rapporti con la Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Grazie ai principi contenuti nel Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.), i cittadini e le imprese possono richiedere ed ottenere che venga utilizzato il canale telematico nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con gli altri soggetti individuati dalla legge (il c.d. diritto all’uso delle tecnologie).\n\tPer dare certezza a questo diritto l’art. 3 riconosce, ai cittadini e alle imprese, il diritto di rivolgersi al giudice amministrativo – sia con ricorsi individuali, sia attraverso il ricorso collettivo per l’efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici (la c.d. class action pubblica) – per sanzionare il comportamento delle amministrazioni che non mettano a disposizione del pubblico un canale digitale sicuro, certificato e perfettamente valido dal punto di vista giuridico.\n" } ]
670
[ { "from": "human", "value": " \nQuali sono le tutele previste dall’ordinamento in materia di diritto del minore alla famiglia?" }, { "from": "gpt", "value": " \nL’ordinamento giuridico riconosce espressamente il diritto del bambino alla propria famiglia: l’art.1 della Legge 28 marzo 2001, n. 149, ampliando il contenuto delle norme presenti nella Legge 4 maggio 1983, n. 184, solennemente proclama che il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia. Si riconosce in tal modo al soggetto in formazione non solo un generale diritto soggettivo a poter vivere e crescere in un ambiente familiare, ma anche prioritariamente, a poter crescere nel proprio ordinario ambiente di vita e quindi nella propria famiglia, con i suoi genitori.\nIl riconoscimento di questo fondamentale diritto del minore comporta due centrali conseguenze:\n1) che il distacco del bambino dalla propria famiglia è giustificabile solo se le carenze del proprio nucleo familiare siano tali da mettere in pericolo lo sviluppo umano del ragazzo;\n2) l’interesse del minore alla crescita nella famiglia di origine deve essere perseguito anche a costo di impegnare le strutture sociali in misure di sostegno di particolare intensità a favore del minore stesso e dei genitori. L’azione di sostegno non è solo una misura di ordine economico ma anche di ordine psicologico e pedagogico. In tal senso l’ordinamento prevede specifiche norme:\na) la Legge 28 agosto 1997, n. 285, \"Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza\", che prevede espressamente, accanto ad azioni positive a favore dei minori, anche azioni positive a favore della famiglia;\nb) la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, Legge 8 novembre 2000, n. 328 che prevede, come obiettivi di priorità sociale, la valorizzazione e il sostegno alle responsabilità familiari e il rafforzamento dei diritti del minore;\nc) la Legge 8 marzo 2000, n. 53, \"Disposizioni per il sostegno della maternità e paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città\", che promuove un equilibrio tra tempi di lavoro, cura e formazione prevedendo la possibilità di congedi per entrambi i genitori per la cura dei figli.\n" } ]
671
[ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per documento informatico,  qual è il suo valore legale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.) definisce il documento informatico come la rappresentazione informatica di un contenuto (atti, fatti o dati) giuridicamente rilevante.\n\tRispetto al valore legale il Codice prevede soluzioni differenti a seconda che al documento sia o meno apposta uno dei tipi di firma elettronica.\nNel caso di documento privo di firma, la capacità di soddisfare il requisito della forma scritta e il valore di prova (il c.d. valore probatorio) sono liberamente valutabili in giudizio, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità ed immodificabilità (art. 20).\nDiversamente il documento informatico, sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale (strumenti informatici che garantiscono l’identificabilità dell'autore, l’integrità e l’immodificabilità del documento ), formato nel rispetto delle regole tecniche, è valido fino a querela di falso (art. 21). Gli standard di sicurezza riconducibili a questi sistemi di firma comportano l’inversione dell’onere della prova, per cui chi intende disconoscere la sottoscrizione di un documento dovrà provare che l’apposizione della firma è riconducibile ad altri e che detta apposizione non è imputabile a sua colpa.\nInoltre, l’utilizzo di questi strumenti di sottoscrizione permette di realizzare, in modalità informatica, gli atti che la legge vuole che siano realizzati in forma scritta. Occorre però tener presente, che in alcuni casi, riferibili ad atti di particolare importanza (individuati dall’art. 1350 c.c., punti 1-12, come ad es. gli atti di compravendita di beni immobili o mobili registrati, le locazioni ultranovenali, le costituzione di società, ecc.) non è sufficiente l’utilizzo della firma elettronica avanzata ma la legge richiede che il documento sia sottoscritto con la firma elettronica qualificata o con la firma digitale.\n" } ]
672
[ { "from": "human", "value": "Quale valore legale viene riconosciuto ad un documento informatico sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o firma digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il documento informatico sottoscritto con firma elettronica qualificata o firma digitale, formato nel rispetto delle regole tecniche, è riconosciuto valido fino a querela di falso a tutti gli effetti di legge e soddisfa il requisito della forma scritta.\nGli standard di sicurezza riconducibili a questi sistemi di firma comportano l’inversione dell’onere della prova, per cui chi intende disconoscere la sottoscrizione di un documento dovrà provare che l’apposizione della firma è riconducibile ad altri e che detta apposizione non è imputabile a sua colpa.\nInoltre, l’utilizzo di questi strumenti di sottoscrizione permette di realizzare, in modalità informatica, gli atti che la legge vuole che siano realizzati in forma scritta. Occorre però tener presente, che in alcuni casi, riferibili ad atti di particolare importanza (individuati dall’art. 1350 c.c., punti 1-12, come ad es. gli atti di compravendita di beni immobili o mobili registrati, le locazioni ultranovenali, le costituzione di società, ecc.) non è sufficiente l’utilizzo della firma elettronica avanzata ma la legge richiede che il documento sia sottoscritto con la firma elettronica qualificata o con la firma digitale.\n" } ]
673
[ { "from": "human", "value": "Come posso diventare giudice popolare?\n " }, { "from": "gpt", "value": "I giudici popolari sono estratti a sorte da apposite liste comunali che vengono aperte con cadenza biennale. Il giudice popolare è un giudice non professionale chiamato ad integrare il collegio della Corte di Assise. Tale figura rende effettiva la partecipazione del popolo all’amministrazione della giustizia consacrata nell’articolo 101 della Costituzione.  La nomina a giudice popolare viene effettuata dal Presidente del Tribunale ed è subordinata ad alcuni requisiti necessari:\n" } ]
674
[ { "from": "human", "value": " \nQuali sono le tutele previste dall’ordinamento in materia patrimonio del minore ed esercizio dell’impresa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il minore può avere un proprio patrimonio e dei beni ma l’incapacità di agire gli impedisce di amministrare direttamente tali beni fino al raggiungimento della maggiore età salva l’ipotesi di un’emancipazione per matrimonio dopo il compimento dei sedici anni. Nel campo patrimoniale la podestà genitoriale e la conseguente rappresentanza legale del minore è assoluta. L’incapacità di agire non implica però un’assoluta preclusione per il minore di compiere atti giuridici: gli atti, anche patrimoniali, posti in essere comunque dal minore sono sempre produttivi di effetti giuridici. Infatti l’annullabilità dei contratti conclusi da un incapace (art. 1425 del Codice Civile) non riduce la loro efficacia ma si limita a renderla per un certo tempo precaria: essa non incide sull’idoneità dell’atto a produrre i suoi effetti ma è soltanto una difesa che potrà essere attivata qualora siano stati danneggiati seriamente gli interessi dell’incapace. \nIl minore non emancipato non può iniziare una nuova impresa ma può soltanto continuare un’impresa già avviata. E’necessaria l’autorizzazione del Tribunale ordinario su parere del giudice tutelare (art.320, comma 5 del Codice Civile), ma il giudice tutelare può consentire l’esercizio provvisorio dell’impresa fino a quando il Tribunale non abbia deliberato sull’istanza. La partecipazione del minore non emancipato a società è possibile solo se si tratti di società già esistenti. Se la partecipazione comporta una sua responsabilità illimitata, con il conseguente acquisto della qualità di imprenditore indiretto, è necessaria l’autorizzazione del Tribunale all’esercizio dell’impresa. Nel caso in cui il minore diventi unico azionista o quotista, rispettivamente in una s.p.a o s.r.l, non ne consegue anche l’assunzione della qualità di imprenditore e pertanto è sufficiente l’autorizzazione del Giudice Tulerare. \nIn tema di diritto fallimentare quando il minore, l’interdetto o l’inabilitato continuano l’esercizio di una impresa commerciale, vi è  una dissociazione tra titolarità dell’impresa (attribuita all’incapace, all’interdetto, all’inabilitato) ed esercizio dell’impresa (attribuito a coloro che per legge sono addetti alla loro cura). Proprio in ragione di tale dissociazione, in sede concursuale, mentre tutti gli effetti patrimoniali conseguenti alla eventuale dichiarazione di fallimento ricadano sul titolare dell’impresa, gli effetti personali ivi compresi quelli penali, invece, ricadano sul tutore e sul curatore.\n" } ]
675
[ { "from": "human", "value": "Dove si richiede il permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "In virtù della convenzione stipulata tra il Ministero dell'Interno e Poste Italiane SPA, ai sensi dell'art. 39, comma 4 bis della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 , come modificato dall'art. 1 quinquies, della Legge 12 novembre 2004, n.271, le istanze di rilascio e rinnovo di permesso e carta di soggiorno per cittadini extracomunitari rientranti nelle seguenti tipologie devono essere presentate dall'interessato presso gli Uffici Postali abilitati utilizzando l'apposito kit a banda gialla disponibile presso tutti gli uffici postali, i Patronati ed i Comuni abilitati.\n" } ]
676
[ { "from": "human", "value": "Come si possono riscattare i contributi previdenziali che un lavoratore ha maturato in un Paese non convenzionato?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori dipendenti possono richiedere il riscatto del lavoro prestato in Paesi non convenzionati (INPS - Contributi da riscatto per lavoro svolto all'estero in Paesi non convenzionati).\n" } ]
677
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i compiti delle comunità per i minori nel sistema penale minorile?" }, { "from": "gpt", "value": "Nelle Comunità per minori si assicura l’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria nei confronti di minorenni autori di reato, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 448 articoli 18, 18bis, 22, 36 e 37.\nLa finalità principale è avviare un processo di responsabilizzazione. A tale scopo viene predisposto un programma educativo individualizzato, con l’adesione del minore, tenuto conto delle risorse personali e familiari dello stesso e delle opportunità offerte dal territorio. Specificamente, il Decreto Leglislativo 28 luglio 1989, n. 272 all’articolo 10 prevede che i Centri per la giustizia minorile organizzino proprie Comunità di accoglienza di minori o stipulino convenzioni con comunità pubbliche o private, associazioni o cooperative che operano in campo adolescenziale e siano riconosciute o autorizzate dalla Regione competente.\nSotto la prospettiva dell’organizzazione e la gestione le Comunità per i minori devono rispondere ai seguenti criteri:\n" } ]
678
[ { "from": "human", "value": "Il titolare dipartita IVA che non esercita né attività di impresa e né una libera professione è obbligato a dotarsi di casella PEC?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "No. La normativa vigente (art. 16, del DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2 e art. 5 del DECRETO LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con modificazioni nelle LEGGE 17 dicembre 2012, n. 221) riconduce l’obbligo di istituire la PEC all’iscrizione presso la Camera di Commercio (registro delle imprese e albo delle imprese artigiane) o in albi o elenchi professionali previsti dalla legge, ma non da alcun rilievo al possesso della partita IVA.\nLa titolarità della Partita IVA, in se considerata, non è, quindi, un requisito sufficiente a far sorgere l’obbligo di attivazione della casella PEC. Nel caso concreto occorrerà, pertanto, verificare se il titolare della partita IVA possa essere considerato imprenditore (di qualsiasi tipo) o se risulta già iscritto in questi albi o elenchi.\n" } ]
679
[ { "from": "human", "value": "Sono uno studente: dove posso trovare immagini di opere d'arte utili per i miei studi e le mie ricerche?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul portale creato da Alinari, concessionario del Ministero per i beni e le attività culturali, dal quale si può accedere a numerosi archivi di immagini (attualità, arte , architettura, storia, cinema, paesaggio, illustrazioni).\n\tPer accedere a tutte le funzionalità del sito è necessaria la registrazione; si potrà così ricercare tra le 250.000 immagini digitalizzate, gestire le selezioni attraverso le lightbox, richiedere specifiche ricerche e preventivi, ordinare immagini oppure eseguire direttamente il download di alte risoluzioni.\n\tAnche dal sito dell'Archivio fotografico Scala, partner del Ministero per i beni e le attività culturali, si può accedere a numerosi archivi di immagini d'arte, architettura e storia.\n" } ]
680
[ { "from": "human", "value": "A chi è possibile rivolgersi per ottenere immagini via satellite della Terra?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile rivolgersi all'European Union Satellite Centre (EUSC). Si tratta di un’agenzia del Consiglio dell’Unione Europea che si dedica allo sfruttamento e all’elaborazione di informazioni ricavate dall’analisi di immagini satellitari della Terra. Obiettivo del Centro è quello di sostenere il processo decisionale dell’Unione nel contesto della politica estera e di sicurezza comune (PESC).\nPer svolgere le sue funzioni, l'EUSC è dotato di una propria personalità giuridica e lavora sotto la supervisione politica del comitato politico e di sicurezza del Consiglio e sotto la direzione operativa del Segretario generale.\nLa sede del Centro si trova a Torrejón, nei pressi di Madrid (Spagna).\nPer approfondimenti: Centro Satellitare dell’Unione Europea (CSUE)\n \n" } ]
681
[ { "from": "human", "value": "Sono un cittadino extracomunitario che vive in Italia, cosa devo fare se voglio fare l'immatricolazione della mia auto?" }, { "from": "gpt", "value": "Se un cittadino extracomunitario vuole acquistare e immatricolare un veicolo deve avere la residenza in Italia ed essere in possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità o della ricevuta della richiesta di rinnovo o di primo rilascio del documento di soggiorno.\nPer approfondimenti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Patenti e veicoli\n" } ]
682
[ { "from": "human", "value": "E' possibile convertire il permesso di soggiorno per cure mediche e per gravidanza in permesso di soggiorno per motivi familiari" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 non contempla la convertibilità del permesso di soggiorno rilasciato per motivi di cure mediche e gravidanza in permesso di soggiorno per motivi familiari.\nTuttavia, tale convertibilità è ammessa limitatamente al caso in cui la straniera sia coniugata con un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia, purché il permesso di soggiorno per gravidanza non sia scaduto da più di un 1 anno e il coniuge sia in possesso dei requisiti previsti per il ricongiungimento familiare. \nSulla possibilità di convertire il permesso di soggiorno per cure mediche in motivi familiari è intervenuto il Ministero dell'Interno con la circolare n. 664/2009.\n" } ]
683
[ { "from": "human", "value": " E' possibile convertire il permesso di soggiorno per gravidanza? " }, { "from": "gpt", "value": "Si, ma solo nel caso in cui si chieda la conversione in permesso di soggiorno per motivi familiari e si verifichino contemporaneamente le seguenti condizioni:\n" } ]
684
[ { "from": "human", "value": "Il titolare di permesso di soggiorno rilasciato per motivi religiosi può chiederne la conversione in permesso di soggiorno per lavoro subordinato?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Come chiarito dalla Circolare Ministero dell'Interno del 5/07/2012, il permesso di soggiorno rilasciato per motivi religiosi può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato.\nA seguito di diverse sentenze con tale orientamento giurisprudenziale (sentenza TAR Lombardia 2.03.2012, n. 696 e sentenza TAR Lazio 6.02.2009, n. 1206), il Ministero dell'Interno ha ritenuto, in generale, possibile tale conversione stante l'assenza di un'espressa esclusione in base alla normativa vigente.  \nPertanto, nel rispetto delle condizioni stabilite dalla legge e in presenza dei requisiti previsti dalla normativa, le questure potranno procedere alla conversione del titolo di soggiorno per motivi religiosi, dovrà accertare la sussistenza dei requisiti previsti dalla vigente normativa.\n" } ]
685
[ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi per il rilascio della certificazione dell’idoneità alloggiativa per ottenere il ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "L'idonenità dell'alloggio è certificata dall'Ufficio Comunale.\nIl novellato art. 29, comma 3, lett. a) del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dalla Legge 94 del 15/07/2009, prevede che \"lo straniero che richiede il ricongiungimento deve dimostrare la disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari, nonchè di idoneità abitativa, accertati dai competenti uffici comunali. Nel caso di un figlio di età inferiore agli anni 14 al seguito di uno dei genitori, è sufficiente il consenso del titolare dell'alloggio nel quale il minore effettivamente dimorerà\".\n Secondo la nuova formulazione dell’articolo quindi la certificazione igienico-sanitaria rilasciata dalle ASL non è più alternativa al certificato rilasciato dal comune ma saranno gli stessi competenti uffici comunali a dover procedere a tale verifica. E' stato inoltre eliminato ogni riferimento parametri vigenti in ogni Regione per l’E.R.P. (edilizia residenziale pubblica). \nIl Ministero dell’Interno, con Circolare del 18 novembre del 2009 n. 7170, con lo scopo di individuare parametri di idoneità abitativa uniformi su tutto il territorio nazionale, ha precisato che \"i comuni nel rilasciare la certificazione relativa all’idoneità abitativa possono fare riferimento alla normativa contenuta nel Decreto ministeriale del 5 luglio 1975 che stabilisce i requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione e che precisa anche i requisiti minimi di superficie degli alloggi, in relazione al numero previsto degli occupanti\". \n \n" } ]
686
[ { "from": "human", "value": "Sono uno straniero titolare di un permesso di soggiorno. Dopo quanto tempo dall’ottenimento dello stesso posso presentare richiesta di ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa non prevede il decorso di un determinato periodo di tempo prima dell’inoltro della domanda per l'ottenimento del ricongiungimento familiare, ma la disponibilità di un reddito sufficiente e di un alloggio idoneo.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno\n" } ]
687
[ { "from": "human", "value": "Come si deve presentare la domanda per ottenere il ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di ricongiungimento familiare va presentata utilizzando l'apposita procedura informatizzata disponibile sul sito del Ministero dell'Interno. E' necessario seguire le istruzioni on line per la compilazione del Modello S per la richiesta di ricongiungimento. Lo Sportello Unico competente una volta ricevuta la domanda e il parere della Questura competente, provvederà a convocare il richiedente, mediante apposito appuntamento per la presentazione e vidimazione della documentazione – in duplice copia - relativa a reddito e alloggio. In questa occasione si devono esibire, se richiesti, anche ulteriori modulo e documenti.\nLo Sportello Unico rilascia una copia contrassegnata del nulla osta al richiedente, da cui risulti la data di presentazione della domanda e della relativa documentazione. Inoltre il nulla osta viene trasmesso, per via telematica, alla Rappresentanza diplomatica o consolare italiana all'estero.\n\tLo Sportello Unico richiede all'Agenzia delle Entrate l'attribuzione di un codice fiscale provvisorio numerico o la verifica di un eventuale codice alfanumerico preesistente.\n\tTrascorsi 180 giorni dalla richiesta del nulla osta, se non arriva una risposta, il familiare all'estero può chiedere direttamente il visto d'ingresso alla Rappresentanza diplomatica o consolare italiana esibendo la copia degli atti contrassegnata dallo Sportello Unico, da cui risulti la data di presentazione della domanda e della relativa documentazione  e la documentazione comprovante rapporti di parentela, matrimonio, minore età, stato di salute o mancanza di un adeguato sostegno familiare a seconda dei casi. \nEntro 8 giorni dall'ingresso in Italia, lo straniero deve recarsi allo Sportello unico per ricevere il certificato di attribuzione del codice fiscale e per compilare il modulo di richiesta del permesso di soggiorno.\n\tL'interessato deve inserire il modulo, e l'ulteriore documentazione, nell'apposita busta da consegnare aperta presso uno degli uffici postali abilitati.\n\tSuccessivamente, la Questura convocherà lo straniero una prima volta per i rilievi fotodattiloscopici e una seconda volta per la consegna del permesso di soggiorno.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Procedura informatizzata per le domande di ricongiungimento familiare\n" } ]
688
[ { "from": "human", "value": "Per quali familiari è previsto il ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino straniero, titolare del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di soggiorno con durata non inferiore a un anno rilasciato per lavoro subordinato, autonomo, per asilo, per studio, motivi religiosi, motivi familiari e per protezione sussidiaria, può richiedere di essere raggiunto in Italia dai parenti più stretti, per poter tenere unita la sua famiglia.\nAi sensi dell'art. 29 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, lo possono raggiungere, come chiarito dalla Circolare del Ministero dell'Interno n. 4660 del 28/10/2008:\n" } ]
689
[ { "from": "human", "value": "Il figlio di uno straniero che raggiunge la maggiore età dopo essersi ricongiunto con il genitore, può rimanere in Italia?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Sì. Il figlio ricongiunto che diventa maggiorenne può continuare a soggiornare in Italia convertendo, ove ne ricorrano i presupposti, il permesso di soggiorno per motivi familiari in permesso di soggiorno per motivi di studio, di lavoro, di attesa occupazione o per cure mediche. Per effettuare la conversione non occorre che il neomaggiorenne ritorni nel Paese d’origine.\nSe il figlio maggiorenne non possiede i requisiti per richiedere il permesso di soggiorno per studio, attesa di occupazione, lavoro autonomo o subordinato, compiuti i 18 anni, ha diritto al rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari per la stessa durata di quello del genitore.  \nSulla problematiche relative alla conversione del permesso di soggiorno e il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari al compimento della maggiore età, il Ministro dell'Interno è intervenuto con la Direttiva 17272/2008 nella quale si precisa che - oltre a quanto previsto dall' art. 32, comma 1, del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 - agli stranieri che, al compimento del diciottesimo anno di età risultano titolari di un permesso di soggiorno per motivi familiari, potrà essere rinnovato il titolo di soggiorno per la stessa durata di quello del genitore e purché quest’ultimo soddisfi le condizioni di reddito e di alloggio richieste per il ricongiungimento familiare dal comma 3 dell’art. 29 del suddetto Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286.\nPer approfondimenti: \nMinistero dell'Interno - Tutte le FAQ sull'immigrazione\nPolizia di Stato - Ricongiungimento familiare\n \n" } ]
690
[ { "from": "human", "value": "Nel 2012, ci sono state modifiche alle disposizioni legislative inerenti il rifiuto e la revoca del nulla osta al lavoro e ai rapporti di lavoro irregolare?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109, in vigore dal 9 agosto 2012, ha modificato il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, il cosidetto \"Testo Unico Immigrazione\", introducendo delle novità inerenti i rapporti irregolari o illegali di lavoro subordinato a tempo determinato, indeterminato e stagionale:  \n   - la preclusione ad ottenere il nulla osta all'ingresso di lavoratori stranieri qualora il datore di lavoro abbia riportato, nell'ultimo quinquennio, una condanna in sede penale per reali di particolare gravità riconducibili, ad esempio, al favoreggiamento dell'immigrazione e dell'emigrazione clandestina e allo sfruttamento del lavoro (ai sensi del nuovo comma 5-bis dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998);\n- l'obbligo di rifiutare o revocare, nel caso sia già stato rilasciato, il nulla osta al lavoro nei casi in cui sia stato ottenuto tramite presentazione di documenti falsificati, contraffatti o ottenuto mediante frode (ai sensi del nuovo comma 5-ter dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998) e la conseguente revoca del visto di ingresso del lavoratore interessato;\n- delle aggravanti per il reato di impiego lavorativo da parte di un datore di lavoro di stranieri privi del permesso di soggiorno (già punito con la recluisione da sei mesi a tre ammini e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impegnato ai sensi del pre-esistente comma 12 dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998) nei casi in cui sia accompagnato da particolare sfruttamento lavorativo (ai sensi dei nuovi commi da 12-bis a 12-quinques dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998);\n- la possibiltà di rilasciare un permesso di soggiorno per motivi umanitari, con validità semestrale e rinnovabile fino alla conclusione del relativo procedimento penale, allo straniero irregolare che abbia denunciato il proprio datore di lavoro per sfruttamento in ambito lavorativo (ai sensi dei nuovi commi da 12-quater a 12-quinques dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998).\nLa  Circolare del Ministero dell'Interno n. 6410 del 27/07/12 - Dipartimento di Pubblica Sicurezza  e la  Circolare del Ministero dell'Interno n. 5090 del 31/07/12 - Dipartimento per le liberta' civili e l'immigrazione hanno fornito ulteriori chiarimenti in materia.\n" } ]
691
[ { "from": "human", "value": "E' possibile importare liberamente del caviale non a fini commerciali?" }, { "from": "gpt", "value": "Per finalità legate alla tutela della salute pubblica è vietata l'importazione da Paesi terzi di scorte personali di carni, prodotti a base di carne, latte e prodotti lattiero caseari e selvaggina - a prescindere dal loro quantitativo totale - che non siano accompagnati da un certificato sanitario rilasciato dal Paese di origine. Il passeggero munito di tale certificato, prima di presentarsi all'Ufficio di Dogana, dovrà recarsi all'Ufficio di controllo veterinario, denominato PIF (Posto di Ispezione frontaliero), per un\n\tcontrollo della merce e per la convalida del documento sanitario.Il Caviale è esente da documento giustificativo, solo se il prodotto importato non supera i 125 gr. per viaggiatore. Oltre tale limite, l’importazione è ammessa se scortata da certificato CITES Estero da sottoporre al momento dell’importazione al Servizio Cites, insieme ad eventuali CITES ad uso turistico, che vengono rilasciati da Uffici Esteri. Per le Uova di Salmone, confezionate in barattoli sotto forma di pasta da spalmare o di patè, non è necessaria alcuna documentazione giustificativa. Per entrambi i prodotti sono dovuti i diritti doganali al di sopra della franchigia di 175 Euro di valore.\nPer approfondimenti: Agenzia delle dogane: Carta doganale del viaggiatore\n" } ]
692
[ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per essere in regola se si acquista direttamente all'estero (extra-UE) un veicolo, nuovo o usato?" }, { "from": "gpt", "value": "Le pratiche amministrative relative all'immatricolazione e all'iscrizione al PRA di tali veicoli non possono essere espletate mediante le procedure semplificate dello Sportello Telematico dell'Automobilista. E' necessario, pertanto, prima immatricolare il veicolo all'ufficio provinciale della Motorizzazione (UMC) e poi, entro 60 giorni dalla data di effettivo rilascio della carta di circolazione, iscrivere il veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).\nGeneralmente l'importazione del veicolo proveniente dall'estero viene effettuata dai concessionari e/o importatori del cd. \"mercato parallelo\" (ossia, non rientranti nella rete ufficiale di vendita delle case costruttrici) che provvedono, al momento della vendita in Italia, a tutti gli adempimenti amministrativi necessari.\nNel caso, invece, in cui il veicolo sia importato direttamente da un privato, quest'ultimo può provvedere di persona o tramite una delegazione dell'Automobile Club o a uno di studio di consulenza automobilistica (agenzia pratiche auto): in tal caso, oltre ai costi previsti per legge, per la richiesta bisogna aggiungere la tariffa - in regime di libero mercato - del servizio di intermediazione. \nPer approfondimenti: ACI\n" } ]
693
[ { "from": "human", "value": "Qual è la modalità per immatricolare e commercializzare in Italia veicoli provenienti da altri paesi UE?" }, { "from": "gpt", "value": "Per trasferire in Italia un veicolo acquistato all'estero, si deve provvedere all'immatricolazione del veicolo e all'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).\nSolitamente è possibile rivolgersi allo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) per immatricolare e iscrivere al PRA un veicolo nuovo o usato importato in Italia da un Paese dell'UE o appartenente allo Spazio Economico Europeo.\nQuando non è possibile utilizzare lo STA, si deve:\n" } ]
694
[ { "from": "human", "value": "Cos'è la registrazione in caso d'uso?" }, { "from": "gpt", "value": "Si ha 'caso d'uso' quando un documento si deposita, per essere acquisito agli atti, presso le cancellerie giudiziarie nell'esercizio di attivita' amministrative ovvero presso le amministrazioni dello Stato o degli enti pubblici territoriali e i rispettivi organi di controllo (salvo che il deposito avvenga ai fini dell'adempimento di un'obbligazione delle suddette amministrazioni, enti o organi ovvero sia obbligatorio per legge o regolamento).\n\tLa richiesta di registrazione in tale ipotesi non si configura come un obbligo bensì come un onere, affinché si possa trarne interesse dal suo \"uso\n \n" } ]
695
[ { "from": "human", "value": "Un’ordinanza di assegnazione di somme emessa dal Tribunale delle Esecuzioni, è soggetta ad imposta di registro?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "L'ordinanza giudiziale di assegnazione di somme rientra nel novero degli atti e dei provvedimenti emanati dall'Autorità Giudiziaria che soggiacciono all'imposta di registro.\nCome previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, Testo unico in materia di spese e di giustizia, tale tipo di provvedimento è soggetto a registrazione in termine fisso ovvero con tariffa prestabilita (in Allegati - Tariffa parte I articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131 successivamente modificato ed integrato da ulteriori disposizioni normative).\n\t \n" } ]
696
[ { "from": "human", "value": "Cos'è il Programma Italia Startup Visa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Programma Italia Startup Visa è un programma destinato ad imprenditori extra-UE che vogliono avviare una start up innovativa in Italia  e che potranno beneficiare di  una serie di procedure più snelle e veloci per fare ingresso nel nostro Paese. L'obiettivo, infatti, è quello di facilitare in modo significativo la fase di ottenimento del visto d'ingresso per lavoro autonomo per i cittadini dei Paesi extra-UE che intendono avviare una startup nel nostro Paese.\nLa nuova procedura, in particolare, si applica agli imprenditori che intendono avviare una startup innovativa, ovvero una nuova impresa il cui business sia fortemente legato all'innovazione e alla tecnologia.\nTutta la procedura è gestita in modalità telematica attraverso il sito Italia Startup Visa, grazie al quale è anche possibile ottenere informazioni utili e fare la richiesta per ottenere il visto d'ingresso.\nPer maggiori informazioni e approfondimenti vedere anche la sezione dedicata del sito Integrazione Migranti.\n\t \n" } ]
697
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per aprire un'officina meccanica? E' obbligatorio possedere un titolo di studio pertinente?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 11 dicembre 2012, n. 224, entrata in vigore il 5 gennaio 2013, ha introdotto importanti modifiche alla Legge 5 febbraio 1992 n.122 concernente la disciplina dell’attività di autoriparazione.\nLe attività di meccanica - motoristica e di elettrauto sono state accorpate nella nuova attività definita \"MECCATRONICA\", pertanto l’attività di autoriparazione si distingue ora nelle attività di:\n1) meccatronica\n\t2) carrozzeria\n\t3) gommista\nDal 5 gennaio 2013, pertanto, non è più possibile dichiarare l’inizio della sola attività di meccanica e motoristica o di elettrauto, ma occorrerà dichiarare l’inizio dell’attività di \"meccatronica\" dimostrando il possesso dei requisiti previsti sia per la meccananica e motoristica sia per l'elettrauto.\n\tL’articolo 3 della Legge 224 del 2012 contiene disposizioni in merito alla fase transitoria della nuova disciplina:\n\t1. le imprese che, alla data di entrata in vigore della legge (5 gennaio 2013), sono già iscritte nel Registro delle imprese o nell’Albo delle imprese artigiane e sono abilitate sia alle attività di meccanica e motoristica sia a quella di elettrauto, sono abilitate di diritto allo svolgimento della nuova attività di meccatronica;\n\t2. le imprese che, alla data di entrata in vigore della legge (5 gennaio 2013), sono iscritte nel Registro delle imprese o nell’Albo delle imprese artigiane e sono abilitate alle attività di meccanica motoristica o a quella di elettrauto possono proseguire le rispettive attività per i cinque anni successivi alla medesima data. Entro tale termine, le persone preposte alla gestione tecnica delle predette imprese, qualora non siano in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico - professionali previsti dalle lettere a) e c) del comma 2 dell'articolo 7 della Legge n. 122 del 1992, devono frequentare con esito positivo il corso professionale di cui alla lettera b) del medesimo comma 2, limitatamente alle discipline relative all'abilitazione professionale non posseduta. In mancanza di ciò, decorso il medesimo termine, il soggetto non potrà essere preposto alla gestione tecnica dell'impresa ai sensi dell'articolo 10 del Decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1999, n. 558.\n\t3. Il preposto alla gestione tecnica anche se titolare di impresa individuale che abbia già compiuto cinquantacinque anni alla data del 05/01/2013, può proseguire l'attività fino al compimento dell'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.\n \n" } ]
698
[ { "from": "human", "value": "Esiste uno strumento di sostegno all'imprenditoria femminile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio in raccordo con il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato una sezione speciale del Fondo di Garanzia, con una dotazione complessiva di 20 milioni di euro.\n\tSi tratta di uno strumento di politica industriale dedicato alle donne che fanno impresa e che, statisticamente, trovano ostacoli maggiori rispetto agli uomini nel reperimento di risorse.\nAlla pagina internet dedicata indicazioni su quali sono le imprese femminili, quali i vantaggi, come prenotare la garanzia e indicazioni operative per la compilazione.\nIl 4 giugno 2014 è stato stipulato un Protocollo d'Intesa per sostenere donne imprenditrici e lavoratrici autonome fra il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico, l'Abi, Confindustria, Confapi, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane. Le banche che aderiranno al Protocollo indicheranno il plafond finanziario dedicato che potrà essere utilizzato per la concessione di finanziamenti in relazione a specifiche linee di intervento:\n" } ]
699
[ { "from": "human", "value": "Dove posso avere informazioni sul microcredito?" }, { "from": "gpt", "value": "L’ENM - Ente Nazionale per il Microcredito sotto l’Alto Patronato Permanente del Presidente della Repubblica mediante il Progetto \"Riparti da te\", persegue l'obiettivo di far conoscere alle donne le modalità di accesso ai prestiti agevolati messi a disposizione per creare piccole imprese attraverso lo strumento del microcredito.\n" } ]
700
[ { "from": "human", "value": "Chi paga i lavoratori interessati all’esodo?" }, { "from": "gpt", "value": "La prestazione e la contribuzione sono a totale carico del datore di lavoro\nIl datore di lavoro deve consegnare alla sede Inps presso la quale assolve i propri obblighi contributivi il documento bancario attestante la fideiussione a garanzia degli obblighi (Messaggio Inps n. 20538 del 2013).\nLa sede Inps, verificata la conformità della fideiussione agli obblighi, ne comunica l’accettazione al datore di lavoro e alla banca (Circolare Inps n. 119 del 2013) e rende disponibili le somme a favore dei lavoratori, come per la gran parte delle pensioni, il primo giorno bancabile di ciascun mese.\nLa sede Inps competente, a partire dal 10 del mese, comunica al datore di lavoro esodante l’importo della provvista (Messaggio Inps  n. 17768 del 2013).\n" } ]